Speciale Impossible News Alessio Mariani speciale arte settembre def

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Sommario

4 ICON/ Andy Warhol

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ARTE/ Alessio Mariani

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REDAZIONE Riccardo Giorgi Valentina Roma redazione.impossiblenews@gmail.com www.impossible-news@gmail.com youtube: Impossible news istagram: impossiblenewsartemoda

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ANDY WARHOL

«NEL FUTURO OGNUNO SARÀ FAMOSO IN TUTTO IL MONDO PER 15 MINUTI»

Andy Warhol, pseudonimo di Andrew Warhola Jr. (Pittsburgh, 6 agosto 1928 – New York, 22 febbraio 1987), è stato un pittore, grafico, illustratore, scultore, sceneggiatore, produttore cinematografico, produttore televisivo, regista, direttore della fotografia e attore statunitense, figura predominante del movimento della Pop art e uno dei più influenti artisti del XX secolo.

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Andy Warhol, nato a Pittsburgh, in Pennsylvania, il 6 agosto 1928, fu uno dei più importanti esponenti della Pop Art, nonché uno degli artisti più celebri del XX secolo. Figlio di due immigrati slovacchi di etnia Rutena, Ondrej Varchola e Júlia Justína Zavacká, Andy Warhol studiò al Carnegie Institute of Technology dal 1945 al 1949, anno in cui si trasferì a New York. La Grande Mela offrì subito all’artista diverse opportunità di lavoro: Warhol iniziò a lavorare ben presto come grafico pubblicitario presso riviste come Vogue, Glamour e Harper’s Bazar, ottenendo subito numerosi consensi.

Dopo aver riportato gravi ferite da arma da fuoco per mano della folle femminista Valerie Solanas, unico membro della S.C.U.M. (Society for Cutting Up Men), che il 3 giugno 1968 sparò a Warhol e al suo compagno di allora, Mario Amaya, l’eclettico artista decise di ridurre lentamente la sua presenza sulla scena pubblica. Il 22 febbraio 1987 a New York, durante una semplice operazione chirurgica alla cistifellea, Andy Wharol morì; i funerali si svolsero a Pittsburgh.

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Pittore

, grafico e regista, Andy Warhol fu un artista a tutto tondo, nonché il più grande fautore del concetto della riproducibilità e della commercializzazione dell’opera d’arte. Dopo le prime mostre risalenti agli anni Cinquanta, l’eclettico artista iniziò a realizzare le prime serigrafie intorno al 1962, scegliendo come soggetto per le sue opere i personaggi dei fumetti, i prodotti commerciali e le icone simbolo del suo tempo. Da Superman, a Popeye, passando per le bottiglie di Coca Cola e le lattine di zuppa, le immagini scelte da Warhol erano attinte dalla cultura di massa americana e poi elaborate in serie, in modo da portare alle estreme

ANDY WARHOL E LA POP ART Desideroso di dedicarsi ad un progetto più ampio, nel 1962 Andy Warhol fondò la Factory, uno studio in cui i collaboratori dell’iniziatore della pop art producevano le serigrafie, ma anche un punto di ritrovo per artisti e superstar.

È in questi anni che prende vita Marylin, la più famosa opera di Andy Warhol. Nel 1967, l’artista realizzò infatti 10 serigrafie su carta raffiguranti il volto della diva americana. Queste entrarono a far parte conseguenze il concetto di un’arte che doveva es- di una collezione più ampia, iniziata qualche anno sere consumata, esattamente come tutti i prodotti prima, in cui Warhol ritratte diversi personaggi facommerciali. mosi dell’epoca, tra cui ricordiamo Mao Tse-Tung e Che Guevara.

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Andy Warhol fondò la Factory, uno studio in cui i collaboratori dell’iniziatore della pop art producevano le serigrafie, ma anche un punto di ritrovo per artisti Il genio di Andy Warhol non si fermò solo alla pittura, ma invase diversi settori dell’arte. Dal mondo del cinema – campo, questo, in cui riuscì a tirar fuori gli aspetti più trasgressivi della sua arte, raccontando di droga, prostituzione e omosessualità – a quello dell’editoria e del giornalismo, affacciandosi anche nell’universo della musica in cui divenne finanziatore del primo disco dei Velvet Underground. Nel 1980 divenne produttore della Andy Warhol’s TV, una televisione da lui fondata.

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Andy Warhol – Marilyn Monroe – Scopri le Opere di Andy Warhol dedicate alla diva americana e icona mondiale Marilyn Monroe in versione Pop Art. Spinto dalla passione per le celebrità, ed in particolar modo per Marilyn Monroe, Andy Warhol ha creato numerose serigrafie Pop Art dell’attrice durante la sua carriera. Il primi Quadri di Marilyn Monroe sono stati realizzati dall’artista nella Factory a partire dal 1962, in

Grazie al passato da vetrinista e grafico pubblicitario l’eccentrico Warhol riusciva a decontestualizzare i soggetti delle sue opere privandoli di ogni impronta personale seguito alla morte della diva di Hollywood. Andy Warhol ha ritratto Marilyn Monroe nelle versioni più colorate ed ha utilizzato la tecnica della ripetizione delle immagini dando vita alla sua opera più famosa. Tra le Serigrafie di Andy Warhol più note dedicate a Marilyn Monroe ci sono: MARILYN DIPTYCH GOLD MARILYN MONROE THE SHOT MARILYN MONROE MARILYN MONROE 1967.

Le Marilyn Pop Art

Marilyn Monroe di Andy Warhol è senza dubbio la sua rappresentazione più nota ed il perfetto esempio della visione Pop Art con cui l’artista interpretava la quotidianità. Nei primi anni 60 il Pop Artist era incentrato nel raffigurare le icone americane attraverso l’utilizzo della tecnica serigrafica e la ripetizione delle immagini ed è proprio con questo metodo che nel 1962 crea la prima versione di Marilyn Monroe. Gli aspetti principali che emergono dai Quadri di Andy Warhol Marilyn sono l’ossessione della morte 8

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ed il culto delle celebrità, enfatizzati dall’artista in tutti i suoi lavori. Grazie al passato da vetrinista e grafico pubblicitario l’eccentrico Warhol riusciva a decontestualizzare i soggetti delle sue opere privandoli di ogni impronta personale. Le Marilyn Pop Art di Andy Warhol con i loro tratti appiattiti e sterili sono immediatamente riconoscibili per il pubblico avvicinando l’arte ad una categoria più estesa di persone.


Marilyn Diptych – Andy Warhol

I ritratto di Andy Warhol Marilyn Diptych è la prima versione che l’artista realizza della diva americana nel 1962. Quest’opera è composta da 25 immagini di Marilyn in versione colorata ed altre 25 in bianco e nero che formano una tela di grandi dimensioni. Warhol in Marilyn Diptych rappresenta l’attrice utilizzando la foto del volantino di Niagara, un film del 1953 in cui ha recitato la Monroe. Il Pop Artist rielabora lo scatto fotografico appiattendo i lineamenti del volto di Marilyn e mettendo

in risalto i tratti tipici femminili con un trucco pesante. Ombretto e rossetto accentuano occhi e bocca dell’attrice trasformandola in un prodotto da consumare dell’industria Hollywoodiana. Ogni immagine della star appare diversa da quella prima e da quella dopo, creando una sorta di storia narrativa che si conclude con la morte di Marilyn. Nella parte finale dell’opera infatti l’attrice viene rappresentata con tratti sbiaditi, come se Warhol volesse dare un senso di dissolvenza al suo volto. Con Marilyn Diptych Andy Warhol ha dato il via alla sua più famosa serie di ritratti, conquistando un passo alla volta la scena dell’arte moderna. www.impossible-news.com

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Il BMW Art Car è un progetto artistico inventato dal pilota automobilistico francese Hervé Poulain, con lo scopo di realizzare opere d’arte basate su veicoli da corsa e di serie. BMW 3.0 CSL-Art Cars, 2019-02.jpg Nel 1975, Poulain incaricò l’artista Alexander Calder di dipingere la prima BMW Art Car. La prima vettura dipinti fu una BMW 3.0 CSL che Poulain stesso utilizzo nella 24 ore di Le Mans del 1975. Dall’opera di Calder, molti altri artisti parteciparono al progetto BMW Art Cars, tra cui David Hockney, Jenny Holzer, Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg, Frank Stella e Andy Warhol. Frank Stella ha anche realizzato una vettura non ufficiale per volere del pilota automobilistico Peter Gregg. Ultima opera realizzata è stata nel 2017 dall’artista Cao Fei è stata basata su una M6. Gli artisti per il BMW Art Car Project sono scelti da una giuria internazionale.

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Andy Warhol Gold Marilyn Monroe Realizzata nel 1962 da Andy Warhol Gold Marilyn Monroe è una delle prime varianti che ha creato l’artista in onore della star di Hollywood a seguito della sua scomparsa. Quest’opera di Warhol è caratterizzata da una grossa tela a sfondo dorato con al centro un’immagine del volto di Marilyn in un formato ridotto. L’oro lucido che il Pop Artist utilizza per la base di Gold Marilyn Monroe è un richiamo allo sfarzo ed al lusso che circonda il mondo delle celebrità ed appare predominante rispetto al ritratto dell’attrice. Il divario tra le dimensioni di questi due elementi enfatizza l’impotenza della star di fronte all’imponenza e grandezza del mondo di Hollywood. Proprio come Marilyn Monroe, Andy Warhol aveva un carattere paradossalmente introverso nonostante la parvenza e soffriva di attacchi di ansia, quindi è probabilmente questo il motivo per cui si sentiva vicino alla diva americana ispirandosi ad essa per decenni. www.impossible-news.com

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Gli Enigmi di Alessio Mariani CRITICA DI ELISABETTA LA ROSA

A

LESSIO MARIANI:

L’ANIMA DELLA MATERIA Alessio Mariani nasce a Velletri (RM) il 30 luglio del 1982, nel corso dei suoi studi universitari inizia ad appassionarsi alla pittura facendosi dominare, però, dalla sperimentazione materica che lo accompagna tutt’ora. La passione per l’arte si manifesta già da bambino, quando si dilettava a colorare con i pastelli i personaggi di Diario Vitt. Verso gli 11 anni inizia a prendere in mano il pri-

«L’inconscio è un particolare regno della psiche con impulsi di desiderio propri, con una propria forma espressiva e con propri caratteristici meccanismi psichici che non vigono altrove» 12 www.impossible-news.com

mo pennello lavorando con diverse tecniche dalla china agli acquerelli. Ma il vero amore per l’arte esploderà nell’animo dell’artista nel 2000 quando, nel Complesso del Vittoriano a Roma, Alessio assi-


ste all’esposizione di Wassily Kandinsky “Tra Mo-

diceva che si trattava di un pagliaio, ma non riusci-

naco e Mosca 1896-1921”.

vo a riconoscerlo. Questa incapacità a riconoscere

In quella circostanza Alessio ebbe modo di ap-

il soggetto mi turbò. Ciò che però mi riuscì perfet-

procciarsi agli ottanta capolavori in mostra che

tamente chiaro fu la forza incredibile, a me prima

ripercorrevano i periodi artistici più significativi

ignota della tavolozza, che andava oltre tutti i miei

del maestro moscovita: dal 1896 con il viaggio

sogni, la pittura divenne per me una forza ed una

a Monaco di Baviera, al 1921 con l’abbandono

magnificenza fiabesca.” Ed è proprio questa forza

definitivo della Russia e il trasferimento a Berlino

che sigilla la relazione profonda del Mariani con

ed in Francia. Dopo questo incontro ravvicinato

l’Arte che, come una calamita, diventa l’anima della

con il maestro astrattista, nell’animo del Mariani

sua visione del mondo e così Alessio diventa Alma.

cementano le parole che Kandinsky scrisse all’i-

Da qui in avanti il percorso artistico di Alma ( nome

nizio della sua attività pittorica: “D’improvviso,

d’arte che Alessio Mariani si attribuisce) è in salita:

per la prima volta, vidi un quadro. Il catalogo mi

il 25 ottobre del 2007 inaugura la sua prima persowww.impossible-news.com

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nale Caotica Cosmica presso il Museo Diocesano

Ciò per cui l’artista si rammarica è la superficia-

di Velletri, il 16 febbraio 2008 partecipa al Premio

lità con cui una società che ha tutti i mezzi ma-

Italia, curato dall’Accademia Internazionale Città

teriali per poter essere felice, in realtà è incapace

di Roma, il 20 giugno 2008 espone a Roma nel

di guardare davvero preferendo una scarna ap-

prestigioso Palazzo Ferrajoli. Ancora fra le espo-

parenza ad un’intima dimensione spirituale ed

sizioni del Mariani ricordiamo, dal 22 novembre

umana.

al 4 dicembre 2010, la personale Sinapsi Urbane

Proseguendo sulla scia delle tele cariche di note

presso Porta Napoletana a Velletri, un’esposizio-

colorate di Alessio Mariani arriviamo al novem-

ne molto sentita dall’artista animato, in questo

bre del 2018 quando, dal 16 al 21, partecipa alla

caso, dal desiderio di invogliare l’osservatore ad

mostra collettiva Materia e Colore,

andare oltre ciò che appare, anche oltre il gesto

nella storica via Margutta di Roma. Il mese suc-

artistico, carpendo l’essenza dell’opera d’arte al

cessivo lo ritroviamo nella grande Mostra Inter-

fine di essere “più partecipi del nostro tempo”.

nazionale di Arte Contemporanea a Salerno.

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La Materia e il Colore sono gli elementi cardini che generano le opere di Alessio Mariani, l’artista ha bisogno di sentire l’arte arrivando a lavorare le sue opere anche con le mani, penetrando nell’anima delle tele e mescolando al colore la sua anima. In questo modo Alma cerca di abbattere i confini tracciati dalla mente umana, supera il confine della percezione visiva, generando un’esplosione vitale in grado di coinvolgere i cinque sensi. Questa sua indagine artistica è stata, nell’ottobre 2019, il biglietto d’accesso alla corrente artistica del Sensorialismo Materico fondata nel 2012 dal Maestro Guido Carlucci, presidente del Museo Arte Contemporanea Sensorialismo di Greccio.

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“L’artista non lavora nei luoghi pubblici, non intacca il territorio ma, con l’ausilio della vernice spray, l’acrilico e l’olio, applica la medesima procedura mentale dello street artista sulla tela”

Gli Enigmi «L’inconscio è un particolare regno della psiche con impulsi di desiderio propri, con una propria forma espressiva e con propri caratteristici meccanismi psichici che non vigono altrove». SIGMUND FREUD, INTRODUZIONE ALLA PSICANALISI 1915-32 Una costante nel pensiero dell’arte è il continuo riferimento agli enigmi. Ricercando l’etimologia della parola “enigma”, notiamo come essa derivi dal latino aenigma il cui significato è «parlare copertamente», il dizionario riporta: “Breve componimento, per lo più in versi, che propone, attraverso immagini e allusioni, un concetto o una parola da indovinare.” E ancora: “Detto, frase di significato oscuro, espressione ambigua o velata: parlare per enigmi. Quindi, cosa oscura, inspiegabile, incomprensibile, in riferimento anche a persona misteriosa, che non lascia intendere quello che pensa e sente.”1 Ciò che induce Alma ad indagare sugli enigmi è la continua ricerca di sé stesso, il Mariani mette in scena la storia della sua vita, la ricerca dell’Io umano che nasce come spettatore forte e presente all’interno delle sue tele ma, successivamente, diventa il protagonista onnisciente delle opere: Alessio elimina la figura ma immette tutta la sua anima che non sempre viene recepita da chi osserva. www.impossible-news.com

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Enigma Ricercando l’etimologia della parola “enigma”, notiamo come essa derivi dal latino aenigma il cui significato è «parlare copertamente», il dizionario riporta: “Breve componimento, per lo più in versi, che propone, attraverso immagini e allusioni, un concetto o una parola da indovinare.”

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E così Alma ci mostra il “volto non volto”: frammenti del viso che c’è ma che viene nascosto dal colore, così predominante nelle opere di Alessio. Un volto frammentato proposto, ad esempio, nell’opera L’Altrove dove spariscono i tratti somatici e rimane solo l’occhio, specchio dell’anima, che ci osserva quasi come se il Mariani volesse insegnarci a guardare, sollecitando lo spettatore a togliere la maschera per indagare su ciò che c’è dietro la tela senza paura dell’ignoto. Il medesimo intento lo ritroviamo nell’opera Ice Eye, un’atmosfera surreale, immersa in un www.impossible-news.com

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Street Art: l’estrapolazione dell’Underground La Street Art, arte di strada o arte urbana, fa riferimare in tempesta, uno scenario inquietante, l’ani-

mento alle forme d’arte che si manifestano in luoghi

ma resta inerme, congelata dal vento della vita.

pubblici e spaziano dall’uso delle bombolette spray,

L’arte di Alessio Mariani ha un impatto visivo forte e

adesivi artistici, arte normografica, proiezioni video,

coinvolgente, spaventa ma al tempo stesso attrae,

sculture ecc. La differenza fra arte di strada e i graf-

sconvolge ed avvolge anche le menti impenetrabili.

fiti si riscontra nella tecnica non obbligatoriamente

Il percorso dell’artista traccia una scia nei meandri

vincolata dall’uso di vernice spray al soggetto non

dell’inconscio, intraprendendo un viaggio alla sco-

per forza legato allo studio della lettera, il punto di

perta di se stessi.

incontro che spesso fa omologare le due discipline

Ed è proprio l’agitarsi dell’inconscio di Alma a domi-

rimane il luogo e spesso le modalità di esecuzione,

nare la tela, un inconscio che si manifesta nei pen-

oltre all’origine mediatica della terminologia.

sieri e nei sogni trasposti sui supporti che l’artista

Alma supera questa concezione cercando, anche

utilizza per manifestare i suoi turbamenti.

questa volta, di andare oltre le schematiche conce-

Alma sembra riprendere la divisione Freudiana fra

zioni delle sovrastrutture della mente umana. L’arti-

conscio, preconscio e inconscio: tre forze che gover-

sta non lavora nei luoghi pubblici, non intacca il ter-

nano la mente, di cui le prime due parti, più ricono-

ritorio ma, con l’ausilio della vernice spray, l’acrilico

scibili, sono spesso vittime della censura e spesso, a

e l’olio, applica la medesima procedura mentale del-

causa di ricordi traumatici, rimossi e rilegati nell’in-

lo street artista sulla tela. Con l’opera Orecchio as-

conscio.

soluto l’artista ripropone il concetto della Street Art

Quest’ultimo è la parte più nascosta dove sopravvi-

come fosse un’estrapolazione dell’Underground,

vono i traumi e i desideri repressi: per questo moti-

riprendendo i dettagli della «caoticità» delle opere

vo ha un forte impatto sulla vita degli esseri umani.

murali ed imprimendoli sulla tela proprio per dar

Tra le opere del Mariani si celano i ricordi che l’ar-

rilievo al vissuto dell’artista, al fine di tramutare l’in-

tista a racchiuso nell’inconscio, pensieri che non

conscio umano in un’opera d’arte.

scompaiono ma che, al contrario, influenzano co-

Il pensiero artistico che accompagna Alma assorbe

stantemente le opere dell’artista che manifesta la

gli echi della “Transavanguardia”, nella definizione

sua più intima essenza con il forte impatto visivo

coniata dal critico Achille Bonito Oliva, indica come

delle sue opere.

alcuni artisti si pongono mediante le proprie opere

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Un volto frammentato proposto, ad esempio, nell’opera L’Altrove dove spariscono i tratti somatici e rimane solo l’occhio, specchio dell’anima, che ci osserva quasi come se il Mariani volesse insegnarci a guardare, sollecitando lo spettatore a togliere la maschera per indagare su ciò che c’è dietro la tela senza paura dell’ignoto

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Implosion olio e acrilico su tela 100x80 cm 22 www.impossible-news.com


al di fuori della logica dell’avanguardia, infatti il prefisso “trans” indica un “attraversamento”, la cui meta comprende sia il futuro che il passato, affermando con ciò la libertà di ritornare alla “tradizione” artistica, così come di perfezionare e calcare su quei “valori inediti dell’immagine e della figurazione”.

2 Cfr. M. Mirolla, G. Zucconi, Arte del novecento 1945-2001 a cura di Rita Scrimieri, Mondadori Università, Città di Castello (PG), 2013.

Con gli occhi di Pablo Picasso. Tra le trame delle opere di Alma si cela anche la contaminazione del cubismo proposto da Pablo Picasso. Ciò che possiamo constatare, però, è piuttosto la somiglianza circa il percorso di Picasso che, pur seguendo i corsi dell’Accademia, procede in realtà per conto suo: studiando l’arte del passato al Prado, ma volto a cogliere le forme della sensibilità artistica moderna, come mostrano alcuni suoi disegni caratterizzati dalla selezione della linea di contorno e dalla semplificazione formale. Alma guarda al passato per cercare se stesso, nelle sue opere riversa la profonda ammirazione per i

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grandi maestri. Imprimendo nei supporti delle sue opere i suoi stessi occhi che severi e carichi di speranza confidano nell’innovazione e nel superamento delle apparenze proprio come mostra l’opera Roman realizzata con i pastelli su carta. Nell’opera Surf in the future possiamo notare un significativo mutamento del linguaggio di Alma: osserviamo questi occhi sgranati, inquietanti, un’opera che guarda ad un futuro incerto, preoccupante.

Cosa teme l’artista? Cosa vede in

questo futuro, si speranzoso, ma instabile, come del resto è la vita? Gli occhi che Alma mostra nelle sue opere sembrano evocare quelli della celebre opera di Pablo Picasso Les demoiselles d’Avignon, proprio come accade nell’opera L’Altrove dove possiamo constatare il dialogo fra forme artistiche del passato e quelle del presente, una rievocazione dell’antico proprio come succede nelle opere del Maestro spagnolo dove ellenismo ed essenzialità arcaica si fondono, dando vita a volumi compatti che come fulcro hanno la profondità, problema rigettato dall’arte postimpressionista. Nel linguaggio di Alma vediamo accorparsi molteplici influenze e orientamenti, egli rompe gli schemi delle composizioni armoniche, figura e spazio sono tradotti in una struttura di frammenti fortemente

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Gli occhi che Alma mostra nelle sue opere sembrano evocare quelli della celebre opera di Pablo Picasso Les Demoiselles D’Avignon

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marcati sposando, quindi, le ricerche picassiane. Alma non da importanza ne allo spazio e ne alla profondità, ciò che per lui conta è l’essenza: quello è il solo linguaggio comunicativo mediante il quale l’artista manifesta la sua essenza. 3 Cfr. S. Gallo, G. Zucconi, Arte del novecento 19001944 a cura di Rita Scrimieri, Mondadori università, 2013, Città di Castello (PG).

L’appartenenza al Sensorialismo materico. Nel comune italiano di Greccio in provincia di Rieti sorge - immerso in un paesaggio medievale di grande fascino e bellezza - il MACS: Museo Arte Contemporanea Sensorialismo, il cui presidente Guido Carlucci, nel 2012, ha fondato la corrente artistica del Sensorialismo Materico. Il Maestro Carlucci descrive il sensorialista materico come un artista che usa la tela, il colore, la materia, in una dimensione più ampia, supera i confini fisici della semplice percezione visiva, fino a coinvolgere e coniugare tutti e cinque i sensi”. Il Sensorialismo Materico propone un’arte sublime, «un’atmosfera francescana» che conduce l’anima dell’osservatore a carpire segni e significati che l’attuale materialismo quotidiano ha reso difficile da individuare. Ciò che il Sensorialismo Materico si propone di combattere è la «povertà dell’anima, che nessuna ricchezza tangibile può sfamare».

cialmente a far parte del Sensorialismo Materico. Guido Carlucci sa cogliere le sfumature nell’animo dell’artista che mediante l’uso delle mani lavora le sue opere fino ad imprimere in esse la sua essenza. Alma realizza opere non solo mediante il colore, ma si appassiona all’uso dei materiali come mostra l’opera Cavaliere errante,una pitto-scultura realizzata con frammenti di vetro, chiodi e legno. Nella serie dei Pitto-materici l’artista mostra la totale appartenenza al genere artistico il colore si fonde con la materia generando un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, il fruitore può interagire concretamente con le opere. L’artista sensorialista è animato dal superamento delle apparenze, la voglia di andare oltre è prorompente nel suo animo, guida lo spettatore in un viaggio multisensoriale alla scoperta dell’Oltre della vita. Negli ultimi mesi Alma si è dedicato alla sperimentazione dell’artigianato, decorando oggetti d’uso quotidiano o, addirittura, cambiando il loro uso come accade nell’opera To fly in the sky dove l’artista dopo aver decorato una sedia la trasforma in un porta bottiglie, realizzata con acrilico e olio su legno, l’opera risulta essere a tutti gli effetti un’opera di riuso.

Nel novembre del 2019 Alessio Mariani entra uffiwww.impossible-news.com

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ART-Artigianato. Con l’opera Tavolo da Caffè – La guerra dentro –

perdere il suo senso d’essere arte. Alma, infatti, ha

dove Alma ha restaurato il cono di una deraspatrice

realizzato un’opera d’arte concettuale, ponendo

e successivamente decorato il fondo di un colore

un filo spinato all’interno della deraspatrice come

blu navy con rifiniture ad olio e acrilico, l’opera d’ar-

richiamo alla seconda guerra mondiale con la fina-

tigianato rappresenta una bandiera americana dila-

lità d’essere un monito alla nostra storia dalla qua-

niata con, in calce al Tavolo, un coperchio metallico.

le dobbiamo imparare per non commettere più gli

La particolarità del Tavolo da Caffè è la sua duplice

stessi errori.

funzionalità: come suggerisce il titolo è appunto un tavolo da caffè, oggetto design e arredo, ma senza 28 www.impossible-news.com

Ancora una volta Alma riversa anche in quest’opera


la sua profonda sensibilità al fine di condurci ad una riflessione interiore concedendoci un momento di pausa tra il caos della vita. «Rifugiati dai tuoi sguardi, per non dire da dove vieni.. è il posto che non hai trovato, ma il mondo che hai idealizzato.» Alma

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Alessio Mariani FB: Alessio Mariani

MAIL: alessiomariani543@gmail.com alessiomariani1982@virgilio.it

Artista

INSTAGRAM: alessiomariani543

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C’È UNA STORIA DIETRO OGNI PERSONA, C’È UNA RAGIONE PER CUI LORO SONO QUEL CHE SONO. LORO NON SONO COSÌ SOLO PERCHÉ LO VOGLIONO. QUALCOSA NEL PASSATO LI HA RESI TALI E ALCUNE VOLTE È IMPOSSIBILE CAMBIARLI

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Alessio Mariani: la ricerca del proprio Io fra forme e colori A CURA DI ELISABETTA LA ROSA

S

ono forme e colori, squarci di luce e attimi di ombre che danno corpo e anima al pensiero artistico di Alessio Mariani, artista contemporaneo originario di Velletri (Roma). Uno stile articolato, linee e colori che si fondono e si intrecciano, apparentemente senza regole, dando vita alle opere dell’artista. Il pensiero che lo anima è la volontà di andare “oltre” rompendo il muro delle apparenze, mirando a quell’essenza celata dietro la superficie delle cose. Fra le forme complesse dell’artista risuona l’affermazione dello psicanalista Sigmund Freud: “C’è una storia dietro ogni persona, c’è una ragione per cui loro sono quel che sono. Loro non sono così solo perché lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha resi tali e alcune volte è impossibile cambiarli”. E proprio seguendo questa scia, il Mariani, invita lo spettatore ad intraprendere quel viaggio fra i meandri del proprio Io interiore, partendo dalla ferma convinzione che ogni cosa nasconde “dei segreti e una storia da

raccontare”. L’improvvisazione è il punto di forza dell’artista che proietta sulla tela se stesso senza filtrare il suo pensiero, lasciandolo scorrere limpido fra le fluide pennellate di colore: generando linee, frasi, volti nascosti che convergono - spesso - verso il centro dell’opera, quasi come se l’animo tormentato dell’artista fosse alla ricerca di un terreno fertile dove piantare le proprie radici. Un richiamo anche agli echi di quel pensiero tipico della corrente artistica della Pop Art, il cui fulcro era generare un’arte rivolta alla massa e non al singolo individuo, ed è proprio ciò che l’artista cerca di fare decorando anche oggetti di uso quotidiano, al fine di creare un’arte “alla portata di tutti”. Nelle opere dell’artista lo spazio non ha forma, tutto diventa parte del mondo interiore che il Mariani rappresenta dove realtà e surrealtà si fondono generando l’implosione dell’animo umano, oggi sconvolto dagli stereotipi imposti dalla società in cui viviamo! www.impossible-news.com

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The Rainbow Tecnica: acrilico su tela 40 x 50 cm

CRITICHE A CURA DI ELISABETTA LA ROSA

Colori che si animano su tela e donano vita al pensiero artistico di Alessio Mariani. L’opera The Rainbow incarna le emozioni umane che l’artista riversa nell’opera. Nella sua accezione simbolica, l’arcobaleno - essendo una combinazione di colori- indica l’armonia perfetta, l’equilibrio dell’animo. Ogni colore è un’emozione, ogni emozione trova la sua giusta dimensione concatenandosi con le altre e costituendo le profondità dell’essere umano. Uno status armonico che richiama anche la sfera religiosa, dove l’arcobaleno è un segno del patto tra Dio e l’umanità, alludendo al diluvio universale ed il patto che Noè fece con Dio per la salvezza del mondo. L’artista imprime se stesso nell’opera riflettendo le sfumature cromatiche del suo animo, il punto d’accesso, che ci consente di entrare in contatto con la raffigurazione, è la porzione centrale che converge in un vortice, un vortice emozionale da cui partono linee di colore che si diramano in un movimento circolare richiamado un’anima a tratti impetuosa che esplode in un tripudio di emozioni e suggestioni, spesso incontrollabili. L’artista avverte il bisogno di raccontarsi coinvolgendo il fruitore in un viaggio introspettivo attraverso i sensi.

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Cammino in Valle Santa Un anello di sentieri attorno alla “Valle Santa” Reatina che tocca la Tecnica: acrilico su tela 100 x 150 cm

città di Rieti, i quattro santuari francescani e diversi borghi medievali. I sentieri dell’anima si delineano nella narrazione dell’opera dell’artista Mariani. Sentieri che si animano fra mille sfumature cromatiche e che incarnano la ricerca dell’Io, che l’artista sensorialista intraprende nelle sue tele. Sono grovigli di pensieri, di emozioni, di forti suggestioni è il colore che diventa materia ed esplode in una decorazione floreale. Le piante rampicanti incarnano le strade della mente umana, l’artista ci conduce in un cammino alla scoperta di se stessi. Sono vallate di colori, strade dissestate è il sentiero scosceso della vita di cui l’essere umano è l’unico protagonista, che si destreggia fra momenti di quiete e di tempesta. Un animo labirintico è quello che Alessio delinea mediante le sue sensazioni cromatiche, mostrando il riflesso della sua anima.

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Into the Ocean Tecnica: Acrilico su tela 100 x 100 cm

Sono vortici emozionali quelli che l’artista Mariani riflette nelle sue opere, filamenti di pensieri e sensazioni che lo accompagnano nel corso della vita. Punto focale dell’opera è la porzione centrale sede in cui si racchiudono le sue straordinarie suggestioni, l’artista ci catapulta nel suo mondo interiore di cui le sue opere d’arte sono la voce narrante. L’animo di Alessio è come un Oceano di emozioni contrastanti che si addensano sulla tela. Nella sua valenza simbolica possiamo declinare la definizione di oceano come profondità della nostra mente di cui la forma è sia visibile che invisibile rispetto alla realtà che viviamo. I “fossili viventi” del mare sono paragonabili alle energie arcaiche della psiche. L’artista percepisce la vita umana come le gocce nella vasta massa liquida del mare, riflettendo in senso psicologico sul parallelismo fra il come l’oceano più inghiottire navi gigantesche così le “piccole barchette” dell’ coscienza umana rischiano di essere travolte dalle acque profonde della psiche. Alessio ci consente di specchiarci nelle sue opere osservando il riflesso delle nostre sfaccettature interiori.

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Nei meandri della mente Tecnica: acrilico su tela 70 x 50 cm

Alla base delle radici dell’artista Alma emerge l’indagine sulla mente umana, sull’essere umano, sulla società vittima di regole e pregiudizi. L’artista con l’opera Nei meandri della mente ci conduce in un viaggio all’interno del proprio inconscio, trasponendo su tela ciò che egli immagina. Sono i colori a dare corpo al viaggio nelle tre istanze intrapsichiche freudiane. L’artista riprende quel meccanismo funzionale della mente umana delineato da Sigmund Freud: Io, Es e Super Io. Alessio fonde il desiderio della pulsione con la forza della razionalità, due antipodi che caratterizzano l’artista. Osserviamo i filamenti rappresentati da Alessio che, come radici, si tingono di svariate sfumature cromatiche. La calma del blu e la temperanza del verde si contrappongono alla passione che irrompe con il rosso e con striature di colore più intenso che richiamano la rabbia. I sentimenti delineano i meandri della mente dell’artista, che egli fa vivere mediante il cromatismo che respira e si articola sulla tela, come radici che avvinghiano la mente di Alma.

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Insoliti Scorci Tecnica: olio, acrilico, Malta e spry 160 x 50 cm

Sognante è il giardino dell’anima dell’artista Alessio Mariani che fra mille sfumature di colore realizza una finestra che si affaccia sugli scorci dei suoi pensieri. Sono universi paralleli quelli che l’artista raffigura in questo scenario cosmico. Ai lati, rappresentati come due poli opposti, vediamo gli scorci di due mondi, sulla destra un semiglobo materico prende vita emanando i suoi raggi che irradiano altri piccoli pianeti. Dall’altra parte riusciamo a scorgere una porzione di globo celeste, anche i colori sono opposti come se l’artista volesse ancora una volta rappresentare con allegorie le sfaccettature degli esseri umani. Al centro, caratterizzato da sfumature di colore, vediamo un globo intero che l’artista intende come una dimensione di mezzo, l’equilibrio dell’essere umano, dove ogni colore assume il giusto posto nel giardino dell’anima umana.

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L’altrove Tecnica: olio, acrilico e spry su tela 100 x 150 cm

Il fulcro della vita per l’artista Alma è la conoscenza di sé stesso, il Mariani mette in scena la storia della sua vita, la ricerca dell’Io umano che nasce come spettatore forte e presente all’interno delle sue tele ma, successivamente, diventa il protagonista onnisciente delle opere. Nell’opera L’Altrove spariscono i tratti somatici e rimane solo l’occhio, specchio dell’anima, che ci osserva quasi come se il Mariani volesse insegnarci a guardare, sollecitando lo spettatore a togliere la maschera per indagare su ciò che c’è dietro la tela senza paura dell’ignoto.

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