Nazionali senza filtro Due gol per Ferguson, debutto e pass per i Mondiali per El Aynaoui, Koné padrone del centrocampo, Pisilli e Ndicka molto bene: la sosta ci riconsegna cinque giocatori in grande spolvero in vista del mini-ciclo che ci aspetta. A partire dal Torino
ASR ON TOUR
Verso Roma-Torino
IN GIRO PER IL MONDO
EVAN & CO NAZIONALI SENZA FILTRO
Non solo Ferguson L’irlandese, Koné, El Aynaoui e Pisilli
tornano a Roma carichi dopo una sosta molto fruttuosa
Lorenzo Latini lorenzo.latini@ilromanista.eu
Chi si ferma è perduto. Persino durante la sosta. Trigoria torna a popolarsi con i rientri dei calciatori impegnati con le rispettive nazionali, che d’ora in avanti si focalizzeranno soltanto sulla Roma, almeno per le prossime tre settimane. Il calendario comincia a infittirsi, e all’orizzonte ci sono (tra le altre sfide) il derby e le due gare di Europa League contro Nizza e Lilla. Nel frattempo, Gasperini ritrova anche i giocatori reduci dagli impegni internazionali: alcuni di loro tornano galvanizzati dagli ottimi risultati ottenuti con le loro selezioni, e dovranno convogliare questo entusiasmo innanzitutto sulla gara di domenica col Torino, e poi sulle prossime partite.
LA ROMA MI HA DATO CONTINUITÀ E FIDUCIA, PERCIÒ MI IMPEGNO AL 100% PER LEI
Manu Koné
I ROMANISTI IN NAZIONALE
Giocatore Nazionale
Partiamo da Manu Koné, che ha brillato nei successi della Francia contro Ucraina (2-0) e Islanda (2-1): trascinati da un super Mbappé e dal centrocampista romanista, apparso in grande spolvero, i Bleus hanno iniziato nel migliore dei modi il girone di qualificazioni ai prossimi Mondiali. E se in Oltralpe si sorprendono delle prestazioni di Manu, per i tifosi romanisti il suo rendimento non è certo una novità,anzi, segue la scia delle prime due di campionato. E mentre qualcuno si sorprende che giochi in giallorosso, Koné spiega: «Alla Roma ho trovato la costanza che prima mi era mancata - le sue parole a margine del successo con l’Islanda - e perciò ribadisco che la Roma ha avuto fiducia in me, quindi mi impegno a dare il massimo per lei».
Sta dando il massimo, nonostante sia appena arrivato nella
Qui accanto, Evan Ferguson in azione nella gara tra Irlanda e Ungheria, terminata 2-2, nella quale il romanista ha anche segnato un gol. Nell’altra pagina: sopra, Niccolò Pisilli con l’Under 21 azzurra; sotto, Manu Koné, protagonista nei successi della Francia contro Ucraina e Islanda IPA
Categoria Primo impegno
Capitale, anche Evan Ferguson: il centravanti ha timbrato due volte il cartellino con la sua Irlanda, che però si è dovuta accontentare di un 2-2 contro l’Ungheria e ha poi perso con l’Armenia (1-2). Ciò nonostante, il ventenne ha messo in mostra tutte le sue qualità tecniche e fisiche, quelle che di certo faranno comodo a Gasperini nel corso di questa stagione, che si preannuncia intensa e ricca di impegni. Le due reti sono un “antipasto” in attesa del primo
centro in maglia giallorossa, che si spera possa arrivare già domenica contro il Toro. Come Koné e Ferguson, ha disputato 180’ anche Neil El Aynaoui, che ha debuttato con la nazionale marocchina nel migliore dei modi: schierato in tandem con Amrabat a centrocampo, l’ex Lens - finora poco utilizzato da Gasperini - si è ben disimpegnato nel 5-0 sul Niger e nel 2-0 allo Zambia, successi che hanno permesso alla selezione maghrebina di strappa-
Secondo impegno
Gianluca Mancini Italia A Italia-Estonia 5-0
Israele-Italia 4-5
Artem Dovbyk Ucraina A Ucraina-Francia 0-2
Azerbaigian-Ucraina 1-1
Evan Ndicka Costa d’Avorio A Costa d’Avorio-Burundi 1-0
Gabon-Costa d’Avorio 0-0
Evan Ferguson Irlanda A Irlanda-Ungheria 2-2
Armenia-Irlanda 2-1
Manu Koné Francia A Ucraina-Francia 0-2
Francia-Islanda 2-1
Neil El Aynaoui Marocco A Marocco-Nigeria 5-0
Zambia-Marocco 0-2
Wesley Brasile A Brasile-Cile 3-0
Bolivia-Brasile 1-0
Zeki Celik Turchia A Georgia-Turchia 2-3
Turchia-Spagna 0-6
Kostas Tsimikas Grecia A Grecia-Bielorussia 5-1
Grecia-Danimarca 0-3
Jan Ziolkowski Polonia A Olanda-Polonia 1-1
Polonia-Finlandia 3-1
Niccolò Pisilli Italia U21 Italia-Montenegro 2-1
Macedonia del Nord-Italia 0-1
re con largo anticipo il pass per il Mondiale americano in programma il prossimo anno. Spera di staccare presto il pass per la rassegna iridata anche Evan Ndicka, inamovibile nella retroguardia della Costa d’Avorio così come in quella romanista: anche per il centrale 180’ totali, che hanno fruttato l’1-0 col Burundi e lo 0-0 col Gabon. Gli ivoriani al momento comandano il gruppo F africano con 20 punti, uno in più rispetto proprio al Gabon. Sosta
LA DESIGNAZIONE
FESTA PER EL AYNAOUI: DEBUTTO CON IL MAROCCO E PASS MONDIALE STRAPPATO IN ANTICIPO
CON LA NORVEGIA Verso la gara con i Rangers, tripletta per Aasgaard Durante la sosta per le nazionali, Thelonius Aasgaard si è preso la scena con tre gol nella vittoria della Norvegia per 11-1 contro la Moldavia. Il giocatore milita nei Rangers, e affronterà dunqhe la Roma in Europa League.
DALLE NAZIONALI
Da Dovbyk a Wesley, l’altra faccia della sosta
Iacopo Mirabella iacopo.mirabella@ilromanista.eu
Ssoddisfacente anche per Niccolò Pisilli, che in Under 21 ha totalizzato 80’ nel 2-1 sul Montenegro e 82’ nell’1-0 con la Macedonia del Nord. Ora l’unico focus torna ad essere per tutti la Roma: ci sono sei gare importantissime ad attendere gli uomini di Gasperini, che dopo l’ottima partenza intendono proseguire sulla stessa rotta. I bei risultati nelle rispettive nazionali possono fare da traino emotivo in ottica club.
Torna Ayroldi dopo oltre 1.000 giorni
L’arbitro che porta bene a El Shaarawy
Il ritorno in campo della Roma si avvicina e l’AIA ha reso note ieri le designazioni arbitrali per la terza giornata di Serie A. Roma-Torino sarà diretta da Giovanni Ayroldi: per il fischietto di Molfetta, figlio d’arte (di Stefano e nipote di Nicola Ayroldi, a loro volta arbitri di calcio) sarà il sesto incrocio con i giallorossi. Il bilancio recita 3 vittorie (Roma-Monza 1-0, 23-24); (Roma-Empoli 2-0, 21-22); (Roma-Benevento 5-2, 20-21). Una sconfitta (Fiorentina-Roma 2-1, 22-23) e un pareggio (Sassuolo-Roma 1-1, 22-23). A completare la squadra arbitrale, la coppia di guardalinee Di Giacinto e Cortese; il quarto uomo Perenzoni; il Var Di Bello e l’Avar Aureliano. Per Ayroldi, a secco di Roma per una stagione intera, l’ultima, si tratta di un ritorno dopo 1.058 giorni a dirigere la squadra giallorossa. L’ultimo incrocio un Roma-Monza, con gli ospiti in dieci per un tempo, una rete di Stephan El Shaarawy allo scadere a decidere il match e l’espulsione nel finale di José Mourinho. A far discutere, però, con Ayroldi
come arbitro è stata Fiorentina-Roma 2-1 del 27 maggio 2023, unica sconfitta con il pugliese a dirigere. A quattro giorni dalla finale di Europa League di Budapest contro il Siviglia la squadra di Mou andava a
BILANCIO IN ATTIVO, MA QUANTE POLEMICHE PER QUEL FIORENTINAROMA PRIMA DI BUDAPEST VAR: DI BELLO-AURELIANO
L’arbitro Giovanni Ayroldi durante una gara dello scorso campionato GETTY IMAGES
e da una parte del mondo sono arrivati segnali molto positivi dalle prestazioni dei giocatori giallorossi impegnati con le rispettive nazionali dove hanno conquistato la massima promozione, dall’altra Gasperini non ha ottenuto le giuste risposte da alcuni suoi calciatori (rimandati con le loro nazionali) e ora tocca anche a lui trovare la chiave di volta per “recuperare” la loro miglior condizione psicofisica.
Artem alla ricerca del gol Dovbyk continua a vivere il suo momento sottotono e ora Gasperini vuole recuperarlo, ma tocca all’ucraino sfruttare al massimo le occasioni concesse dal tecnico giallorosso. Neanche l’Ucraina è riuscita a sbloccare Artem: due partite e zero gol con solo 30 minuti giocati nell’ultima partita contro l’Azerbaijan con la partenza dalla panchina. Contro la Francia invece ha segnato a referto 76’ in campo e anche la dea della fortuna ha girato le spalle all’ucraino: al 65esimo ha sfiorato il gol con un bel colpo di testa su cross di Zinchenko ma Konaté ha respinto il pallone sulla linea impedendo ad Artem di gioire per il gol. Anche con l’Ucraina è mancato l’appuntamento al gol e ora è il momento di rimettersi la maglia giallorossa e convincere Gasp a puntare su di lui.
Dall’Italia
Mancini torna in Nazionale e viene “rimandato”, così come tutto il reparto difensivo. I 4 gol subiti contro Israele hanno messo a dura prova i difensori azzurri ma Mancio è tornato a vestire la maglia della Nazionale e ora punta a conquistare la qualificazione ai prossimi Mondiali dove vorrà essere a disposizione di Gattuso. Anche lui ha fatto rientro a Trigoria e ora è il momento di continuare a guidare la Roma da leader.
Tra gioia e dolore Queste settimane sono state dai due volti per Wesley. Con il suo Brasile nella gara contro il Cile ha convinto tutti grazie alla sua ottima prestazione, ma nei giorni successivi ha subito un infortunio che gli ha impedito di giocare contro la Bolivia. Il brasiliano ha riportato un’infiammazione al ginocchio sinistro e le sue condizioni non preoccupano lo staff medico della Roma. Oggi Wesley sarà nella Capitale dove sosterrà gli esami strumentali per capire l’entità del suo infortunio, ma la presenza contro il Torino nella gara di domenica è in dubbio. ■
L’INFORTUNIO DEL TERZINO NON PREOCCUPA, MA CONTRO IL TORINO È IN DUBBIO. NEANCHE L’UCRAINA SBLOCCA ARTEM
Firenze con la testa altrove e tanto turnover: in vantaggio con El Shaarawy (la combo con Ayroldi, per gli statistici, porta bene), la Roma, fin lì in gestione, veniva raggiunta da un gol di Jovic all’84’ nato da un assist su evidente fallo di Mandragora su Missori in elevazione. Tre minuti dopo la debacle, con Ikoné che anticipava Ibañez sulla riga di porta per una sconfitta che complicava il percorso europeo dal campionato per la Roma. Il resto è storia, tristemente nota. ■ GF
Wesley in campo con il Brasile nella sfida contro il Cile GETTY IMAGES
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LA STAGIONE 2025/26
25/01 - Roma - Milan
01/02 - Udinese - Roma
04/02 - Quarti Andata*
08/02 - Roma - Cagliari
11/02 - Quarti Ritorno*
15/02 - Napoli - Roma
22/02 - Roma - Cremonese
01/03 - Roma - Juventus
04/03 - Semifinali Andata*
08/03 - Genoa - Roma
15/03 - Como - Roma
22/03 - Roma - Lecce
04/04 - Inter - Roma
12/04 - Roma - Pisa
Quarti Ritorno
19/04 - Roma - Atalanta
Lecce - Roma
Roma - Sassuolo
13/05 - Finale | 10/05 - Parma - Roma | 03/05 - Roma - Fiorentina | 26/04 - Bologna - Roma | 22/04 - Semifinali Ritorno*
Gasperini «Siamo partiti benissimo. Ci sono le condizioni per rendere soddisfatta la gente romanista»
E intanto studia l’undici anti-Toro: Wesley da valutare, Rensch favorito a destra. Dybala e Soulé insieme
Simone Valdarchi simone.valdarchi@ilromanista.eu
Chi ben comincia è a metà dell’opera. Sarà stato anche calcio d’agosto, però le prime due partite, che hanno lasciato in eredità 6 punti, hanno restituito anche l’immagine di una nuova Roma, già squadra e già instradata nel sentiero indicato da Gian Piero Gasperini. «Il campionato è appena iniziato, ma siamo partiti benissimo. Speriamo di continuare così», ha detto ieri il nuovo tecnico romanista, rispondendo a una delle domande nell’intervista rilasciata a Il Gusto, rivista de La Repubblica. L’impressione generale, quindi, è condivisa anche da chi, quotidianamente dentro Trigoria, questa nuova Roma la sta plasmando. «Roma è una piazza straordinaria, in cui la passione calcistica è incredibile, bisogna lavorare bene e conquistarsi il consenso. Sapevo benissimo i lati positivi e magari anche magari alcune difficoltà. Ci sono tutte le condizioni, mi auguro, per fare un bel lavoro e rendere soddisfatta la gente di Roma».
Gasp e i romanisti, il feeling che non ti aspettavi, ma che già è scattato, come ha potuto toccare con mano chi era presente all’esordio stagionale, e casalingo, contro il Bologna. Non è la prima volta che l’allenatore piemontese sottolinea l’affetto della gente romanista, l’entusiasmo che in questi pochi mesi ha già avuto modo di toccare con
7/11 DEI
TITOLARI DI DOMENICA
SONO
RIMASTI
NELLA CAPITALE
mano. Un altro assaggio arriverà domenica, intorno alle 12.30, quando in un Olimpico tutto esaurito la sua Roma riceverà il Torino, per ripartire dopo la sosta, alla ricerca di una continuità con quanto di buono fatto contro Bologna e Pisa. Una sfida che Gasperini comincerà a preparare nel dettaglio stamattina, quando Trigoria sarà finalmente al completo, con il rientro anche di Wesley, ultimo degli 11 nazionali a fare ritorno nella Capitale. Il laterale brasiliano, però, ha avvertito un fastidio al ginocchio sinistro (lieve infiammazione) e le
sue condizioni andranno valutate. Al suo posto, comunque, si scalda Rensch.
Al netto di chi in queste due settimane è stato impegnato in giro per il mondo, Gian Piero ha potuto comunque lavorare con diversi elementi al Fulvio Bernardini. A conti fatti, sette undicesimi della probabile formazione di domenica sono rimasti a Roma: Svilar, Hermoso (o Ghilardi, il ballottaggio è aperto), Rensch, Cristante, Angeliño, Soulé e Dybala. Già, perché sembra essere arrivato il momento per la prima da titolare post-infortunio per
Nel rapporto controverso tra Gianlica Mancini e la Nazionale, interviene Vincent Candela. Il difensore, escluso nelle precedenti convocazioni, è stato criticato per la prestazione offerta in Israele-Italia. Candela ha dunque condiviso un messaggio sui social: «Testa alta, petto in fuori, spalle larghe: bravo Mancio».
nove stagioni consecutive alla guida dell’Atalanta MANCINI
la Joya, che nel secondo tempo a Pisa ha indirizzato la gara su binari favorevoli. A proposito di Paulo, nell’intervista incentrata sulla sua passione per il vino, che Gasp alimenta da proprietario dell’azienda vitivinicola Cascina Gilli a Castelnuovo Don Bosco, c’è stato spazio anche per un paragone tra Dybala e il vino: «Questo è il mio buen retiro. In cantina e nello spogliatoio è fondamentale fare squadra. Certo, c’è bisogno di qualche fuoriclasse come la Freisa o come Dybala, ma la squadra è quello che conta». Il bene comune sopra a tutto. ■
I sold out nell’era Friedkin, Roma-Torino sarà il 72° L’amor che vince il tempo e resta intatto. In continuità con le stagioni passate, anche questo campionato è partito nel segno dell’immenso amore della gente romanista nei confronti della sua squadra. Dopo il tutto esaurito per l’esordio contro il Bologna, anche i biglietti per Roma-Torino stanno finendo. Oltre 61.000 le presenze previste per domenica, con pochi posti liberi rimasti in tribuna. Sarà il 72° sold out da quanto i Friedkin sono i proprietari della Roma.
Gian Piero Gasperini, 67 anni, tecnico della Roma da quest’estate, dopo
Candela a Mancini: «Testa alta, petto in fuori. Bravo!»
RomAntica
19 GIUGNO 1993
LA GARA DEL PRINCIPE
Roma-Torino 5-2 All’andata della finale di Coppa Italia avevamo perso 3-0, avevamo i due
portieri squalificati... Davanti a 80.000 romanisti finirà 5-2 con tre rigori e un palo di Giannini
Tonino Cagnucci tonino.cagnucci@ilromanista.eu
Il giorno dopo questa partita assurda, incredibile, romanista, fra la Roma e il Toro - che è sempre una sfida che ha a che fare con la storia e il prestigio - un giornalista torinese ha scritto questo:
L’ultima mezz’ora è stata l’assalto a un muro sbrecciato. La Roma si è fatta straordinaria, grandissima, violenta come un temporale d’estate. Così bella da far piangere di gioia la sua gente. I granata hanno giocato gettando le ultime once di energia. Soltanto un Dio padano può spiegare come hanno fatto a salvare con il 5-2 l’esilissimo filo che li teneva legati alla loro Coppa Italia…
Lo ha scritto un giornalista torinese che stava allo stadio il 19 giugno 1993, non un romanista. Perché nessun romanista il giorno dopo aveva voce o parole o preghiere: aveva lasciato tutto all’Olimpico.
“Soltanto un Dio padano può spiegare” come il Toro abbia vinto quella Coppa, mentre noi no, né il giorno dopo, né adesso, né mai sappiamo spiegare cos’era quello che ci aveva spinto a riempire l’Olimpico nell’impresa pressoché impossibile di rimontare lo 0-3 dell’andata del Dell’Alpi; nemmeno adesso sappiamo cos’era quella cosa che ci ha spinto a crederci prima di iniziare
tanto da scrivere «certi di farcela, annientiamoli. Insieme si può»; nemmeno adesso sappiamo cos’era quella cosa che ci aveva spinto a colorare tutto lo stadio, a far accendere e a girare decine e decine di girandole pirotecniche all’ingresso in campo delle squadre; nemmeno adesso sappiamo cos’era che ci ha portato in vantaggio certi di aver iniziato a scrivere una pagina memorabile, e soprattutto cos’era quella cosa che, dopo il primo e il secondo pareggio di Silenzi (all’ultimo minuto del primo tempo), a cre-
derci persino più di prima, anche se sul 2-2 e con quarantacinque minuti in meno rispetto all’inizio sarebbero serviti 4 gol per alzare la coppa.
“Soltanto un Dio padano può spiegare” come il Toro abbia vinto quella coppa, nessuno riuscirà mai a spiegare come ci credevamo, come tifavamo malgrado giocassimo in porta con un ragazzino, Fimiani, per colpa di assurde e invisibili squalifiche per le partite di andata e ritorno della finale ai primi due portieri, Cervone e Zinetti, nel tunnel del
post partita della semifinale Milan-Roma. Cervone che al Diavolo all’ultimo minuto aveva parato un rigore a Papin, facendo strillare in radiocronaca ad Alberto Mandolesi: “Dio c’è”. Ecco, forse soprattutto quelle squalifiche un dio padano le può spiegare, in un momento in cui politicamente eravamo debolissimi, dopo la morte di Viola, i problemi giudiziari di Ciarrapico e il passaggio della società appena formalizzato alla coppia Mezzaroma-Sensi. Ma nessuno può spiegare quello che è successo quando Mihajlovic ha segnato la punizione del 5-2, proprio lui, il Sinisa romanista che era venuto dalla Stella Rossa campione d’Europa allo slogan «ne segno due su tre», e invece in tutto l’anno ne aveva fatti solo due e quella era il secondo (il primo in un Brescia-Roma di campionato utile solo per la storia: l’esordio di Totti). Nessuno può spiegare soprattutto le lacrime di Giuseppe Giannini dopo il palo che avrebbe significato il 6-2, dopo i suoi tre rigori segnati, tre su tre, e una partita immensa, totale, forse la più grande in tutta la sua carrie-
“INSIEME SI PUÒ” SCRISSE LA SUD A INIZIO PARTITA. FACEMMO PERSINO DI PIÙ, PUR SENZA VINCERE LA COPPA ITALIA
ra. “Forse soltanto un Dio pagano può spiegare” come quella Coppa sia finita al Toro, e in fondo a noi va bene così: perché tutti, quella sera e il giorno dopo, ci siamo stretti stretti attorno alla Roma e al nostro «dimmi cos’è» che si chiama Roma, ma che nemmeno un dio può dire.
Roma-Torino 5-2 19 giugno 1993, Roma (Stadio Olimpico, ore 20:30) Finale ritorno Coppa Italia
Qui sopra, la Curva Sud gonfia d’amore il 19 giugno 1993, in occasione della finale di ritorno di Coppa Italia tra Roma e Torino. In basso, Giuseppe Giannini, il Principe, sempre durante la sfida ai granata
IL PENULTIMO PASSO VERSO LA CHAMPIONS
Al Tre Fontane Alle 20.30 andata del preliminare con lo Sporting
Il fato ha dato un piccolo aiuto alla Roma Femminile: ora questo aiuto va sfruttato. Il sorteggio per l’ultimo preliminare verso la fase campionato della Champions League ha decretato lo Sporting Club di Lisbona come ultimo avversario, evitando avversarie potenzialmente proibitive come poteva essere, ad esempio il Manchester United. Stasera dunque è il momento di iniziare: alle 20.30 al Tre Fontane si gioca l’andata dell’ultimo turno preliminare, in uno stadio con circa 1.300 tifosi e un assaggio delle notti europee che le giallorosse sperano di vivere. Lo Sporting non è un top club europeo ma nemmeno un’avversaria da sottovalutare (soprattutto per la spinta sulla fasce), la Roma lo sa e spera di affrontare la partita più importante della stagione fino a questo
A 41 ANNI
momento con la massima concentrazione possibile. Dovrà farlo senza Viens ancora infortunata (Rossettini ha rivelato che sta lavorando anche con lo staff della Roma gasperiniana a Trigoria per il suo problema muscolare) ma può contare sulle caratteristiche che ha approfondito nella prime quattro uscite stagionali, tutte vittoriose, abbastanza diverse tra loro per tipo di gara e scelte di campo e con margini di miglioramento belli e importanti. Come sempre finora ci si aspetta un 3-4-2-1: Lukasova tra i pali con in difesa Di Guglielmo, Heatley e Veje; sugli esterni si candidano Thøgersen a destra e una tra Galli (se si vorrà spingere da subito) o la più esperta Bergamaschi a sinistra, con la coppia di mediane composta dalla già inamovibile Rieke e da Greggi; sulla trequarti diverse opzioni, la più quotata vede Haavi a sinistra e Giugliano a destra, alle spalle di Pilgrim come unica punta. Per chi non dovesse andare al Tre Fontane,
la gara sarà trasmessa in diretta sul canale Youtube del club giallorosso.
«Qui anche per questo»
Alla vigilia della sfida il tecnico romanista Rossettini ha rilasciato un’interessante conferenza stampa pre-partita, ha parlato del suo rapporto con Trigoria, del suo arrivo e della scelta di passare al lato femminile del pallone (il testo integrale sarà disponibile oggi su ilromanista. eu), per poi chiaramente affrontare il tema prepartita. «La Champions è uno degli obiettivi per cui sono venuto, poter fare un certo tipo di competizione. Ci tengono anche le ragazze, che hanno voglia di andare avanti il più possibile. Lo Sporting è una squadra offensiva, soprattutto cercando le corsie in un 3-5-2. Ma hanno anche dei punti deboli. Non hanno iniziato il campionato o giocato gare importanti, a differenza nostra E questo per me è un vantaggio»
Morto Paul Baccaglini, ex n.1 del Palermo
Pietro Laporta pietro.laporta@ilromanista.eu
La drammatica notizia che riguarda in parte il mondo del calcio, è la morte di Paul Baccaglini. Il corpo dell’imprenditore è stato trovato nella giornata di ieri senza vita nella sua casa di Segrate, in provincia di Milano. Rinvenuto il corpo, la compagna ha subito contattato i Carabinieri e la Procura di Milano. Le autorità hanno immediatamente disposto l’autopsia: si valuta l’ipotesi del suicidio. Nato nel 1984 a Chicago, si trasferì da bambino in Italia con la madre, italiana, da cui ha
preso il cognome. Negli anni ha lavorato nel mondo della radio e della televisione, con un passato nel celebre programma «Le Iene». Conclusa la carriera televisiva, si è interessato al mondo
della Finanza: nel 2017 tentò l’ingresso nel calcio, creando con un socio un fondo per acquistare il Palermo. In seguito alla firma di un pre-contratto fu presidente dei rosanero per pochi mesi, dopodiché il closing, inizialmente programmato ad aprile, slittò fino a che Maurizio Zamparini rifiutò l’offerta di Baccaglini, ritenendola priva di sufficienti garanzie. Sui propri profili social il Palermo ha voluto ricordare Baccaglini: «Il Palermo FC esprime il proprio cordoglio per la prematura scomparsa di Paul Baccaglini, presidente dell’US Città di Palermo negli ultimi mesi della stagione 2016-2017». ■
Giugliano in campo al Tre Fontane durante la gara contro il Milan; alle sue spalle Rieke GETTY IMAGES
Paul Baccaglini,ex patron del Palermo GETTY
Mats Hummels, che dopo la stagione alla Roma ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato, appare con indosso la felpa giallorossa in una foto condivisa per pubblicizzare il proprio podcast
Tra i giocatori della Roma che più si sono messi in mostra durante la sosta per le nazionali c’è sicuramente Manu Koné, che si è imposto con la Francia. Qui in una foto da lui condivisa sui social
Mario Hermoso durante l’allenamento in una foto condivisa su Instagram proprio dal profilo del calciatore che, dopo il prestito al Bayer Leverkusen, è rimasto nella rosa di Gasperini