Il Romanista del 6 giugno 2025

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SI RICOMINCIA

ORA MANCA SOLTANTO L’ANNUNCIO

Il

giorno zero Tutto pronto per l’inizio dell’era

Gasperini

Ieri l’allenatore a Trigoria. Possibile già oggi l’ufficialità

Leonardo Frenquelli leonardo.frenquelli@ilromanista.eu

Il giorno zero della nuova Roma. Quello degli ultimi dettagli messi in ordine sui contratti, del primo giro di Trigoria e quello che lascia in sospeso soltanto l’annuncio ufficiale del nuovo allenatore. Gian Piero Gasperini è nella Capitale da due giorni, mercoledì è atterrato in mattinata e poi ha partecipato al matrimonio di Scamacca, dove ha incontrato anche Pellegrini ed El Shaarawy, a loro volta invitati. Soltanto ieri ha avuto il primo vero assaggio di quella che sarà la sua nuova esperienza. L’ex tecnico dell’Atalanta è stato al centro sportivo di Trigoria dalle 9 alle 16, accolto da Claudio Ranieri e dal ds Florent Ghisolfi (incontrati a Firenze pochi giorni fa) per iniziare a

IL TECNICO DALLE 9 ALLE 16 AL FULVIO BERNARDINI TRA TOUR DEL CENTRO SPORTIVO E RIUNIONI

conoscere un po’ di più la Roma “da dentro”, vedere la struttura per la squadra e portare a termine gli accordi per diventare il successore dello stesso Ranieri anche dal punto di vista formale. Per questo, c’erano anche Claudio Mossio e Giorgio De Giorgis, agenti di Gasperini: a lui un triennale da 4.5 milioni l’anno con bonus importanti.

Formalità e direttive

L’idea di Ranieri e del club è quella di dare all’allenatore un ruolo assolutamente centrale anche dal punto di vista della programmazione e delle forze a disposizione. L’allenatore uscente e Gasperini hanno già concordato la composizione dello staff tecnico, un ibrido tra quello che era anche a Bergamo (ci sarà lo storico vice Gritti) e quello operativo a Trigoria. Il tecnico torinese avrebbe già

Qui accanto, Gasperini due giorni fa all’arrivo al suo albergo; sulla destra, in alto il tecnico uscente e ora consigliere dei Friedkin Ranieri, in basso il ds romanista Ghisolfi MANCINI

PRESENTI ANCHE RANIERI, GHISOLFI E DUE AGENTI DI GASP PER ULTIMARE I CONTRATTI

discusso con Ghisolfi le prime esigenze sul mercato, cercando di modellare al meglio ogni reparto (fatta salva la porta di Svilar, attendendo il rinnovo), non necessariamente alla ricerca dei “nomi” ma di certo delle caratteristiche più adatte. Tra un mese o poco più comincerà il raduno della squadra e la vera e propria preparazione, con la prima parte prevista a Trigoria e le prime sedute (spesso doppie) per conoscere le risposte

dei giocatori dal punto di vista del fisico e del metodo di lavoro. Saranno giorni fondamentali per chiarire le idee e fare valutazioni sulle necessità più impellenti, su quanto sia necessario intervenire per rendere l’organico adatto a Gasperini e viceversa È atteso il parere del prossimo tecnico anche per il ritiro che, da contratto stipulato nella passata stagione, dovrebbe tenersi nuovamente al St. George’s Park a Burton-

L’UNIVERSO ROMANISTA IN UNA SOLA APP

on-Trent, centro sportivo della federcalcio inglese, come avvenuto sotto la guida di De Rossi.

Ultimo step

Dal 24 agosto inizierà il campionato, quando sul mercato sarà auspicabilmente fatto quanto necessario e si dovrà cominciare a giocare sul serio, capire da che punto parte la Roma di Gasperini. Dopo il suo “giorno zero” da romanista ieri intorno alle 16 il tecnico ha lasciato

LA NUOVA STAGIONE

I PRIMI DI LUGLIO COMINCIA IL RITIRO. GIÀ DISCUSSE ALCUNE IDEE IN CHIAVE MERCATO

IL RICORDO

Mancini al 1° Memorial Mattia Giani Sabato 14 giugno a San Romano (Pisa) si terrà il 1° Memorial Mattia Giani, per ricordare il calciatore scomparso il 15 aprile 2024. All’evento prenderà parte anche Gianluca Mancini, nonché suo cognato

L’APPROFONDIMENTO

Sarà il 63° della nostra storia. Quarto piemontese

In panchina L’ultimo conterraneo

Vittorio Cupi

GTrigoria e più tardi è rientrato nell’hotel in cui alloggia all’Eur, nei pressi dello stadio Tre Fontane. Dopo mesi di attesa, domande, ipotesi e smentite, con in mezzo una rimonta memorabile sul campo con Ranieri in panchina, adesso per l’inizio della nuova Roma manca solo l’annuncio ufficiale ed è possibile arrivi già nella giornata di oggi (da capire ancora se sarà prevista una conferenza di presentazione) ■

Alle 18.30 i calendari: derby possibile già alla seconda giornata.

Oggi pomeriggio, a partire dalle 18.30, conosceremo il calendario di Serie A per la prossima stagione 2025/2026. L’evento organizzato dalla Lega Serie A al Teatro Regio di Parma sarà trasmesso in diretta sui canali ufficiali (sito e YouTube). La prima giornata di campionato si disputerà nel weekend del 23-24 agosto, mentre la stagione terminerà domenica 24 maggio. Nella stagione appena conclusa il “cervellone” della Lega non era stato così benevolo nei confronti della Roma (ma anche di altre squadre), concentrando nel finale tanti big match. La squadra giallorossa grazie a Ranieri ha risposto anche bene contro i pronostici e il calendario alla fine ha dato esiti anche spettacolari nelle lotte per i vari obiettivi di classifica. Monta la curiosità, dunque, di conoscere il prossimo calendario, solitamente per altro svelato ben più avanti dei primi di giugno.

La Lega Serie A ha reso noti i criteri di compilazione. Confermata l’asimmetria: anche nella stagione 2025/2026 la sequenza delle gare nel girone di andata è diversa rispetto a quella delle gare nel girone di ritorno, con un minimo di 8 gior-

Tutela per le coppe

nate di distanza tra le gare di andata e ritorno contro la medesima avversaria. I derby saranno calendarizzati in giornate diverse e non alla prima giornata, né nel turno infrasettimanale feriale. È prevista alternanza degli incontri in casa ed in trasferta per le società della stessa città (Inter e Milan, Roma e Lazio, Juve e Torino), a cui si aggiunge il derby regionale tra Pisa e Fiorentina, con alcune eccezioni dovute ad eventi concomitanti che non lo consentiranno: nello

CONFERMATI I GIRONI ASIMMETRICI, NIENTE SOSTA INVERNALE. SI PARTE IL 24 AGOSTO E SI CHIUDE IL 24 MAGGIO

specifico a inizio stagione per Fiorentina e Pisa, al fine di consentire l’ultimazione dei lavori previsti nei due impianti e per Milan e Inter nel periodo di non disponibilità dello stadio Giuseppe Meazza di Milano, che sarà palcoscenico della Cerimonia Inaugurale dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina il 6 febbraio 2026.

Le squadre partecipanti alla Champions League non si incontreranno con quelle partecipanti alla Europa League e alla Conference League nelle giornate 5ª, 22ª, 26ª, 29ª, 32ª, 35ª comprese tra due turni di Competizioni Uefa “back to back”. Il Campionato 2025-26 partirà il 24 agosto 2025 si chiuderà il 24 maggio 2026 e si interromperà solo in occasione delle 4 finestre FIFA (7 settembre, 12 ottobre, 16 novembre, 29 marzo) e nel periodo natalizio si giocherà il weekend del 21 dicembre, del 28 dicembre e del 3 gennaio, oltre al turno infrasettimanale del 6 gennaio. Niente sosta invernale, dunque. La Lega Serie A ha presentato poi “Orbita”, il pallone griffato Puma che verrà utilizzato nella stagione già quasi alle porte ■ GF

ian Piero Gasperini è il 63esimo essere umano a guidare la Roma, il 35esimo italiano, il quarto proveniente dal Piemonte. Cioè dalla regione di Luigi Barbesino, che era di Casale Monferrato, sulla panchina giallorossa dal 1933 al 1937, sfiorando uno scudetto e una Coppa Italia, nonché il primo a vincere 4 derby di campionato consecutivi. Per eguagliarlo c’è voluto Claudio Ranieri. Fu lui a far esordire Amedeo Amadei. Piemontese era anche il suo successore, Guido Ara, cui si deve il motto “Il calcio non è uno sport per signorine”. Ottimo preparatore atletico, carattere spigoloso, tra il 1937 e il 1940 mise le basi per la squadra che poi avrebbe vinto il titolo. Gli inserimenti di Pantò, Borsetti e Donati, ad esempio, si devono a lui. Fu proprio Alfred Schaffer a prendere il suo posto nel corso della stagione 1939/1940, che non stava andando come le precedenti (un sesto e un quinto posto). Dimenticabile invece l’esperienza di Adolfo Baloncieri, nato nella provincia di Alessandria, nella disgraziata stagione 1950/1951. Fatale gli fu la sconfitta interna con la Sampdoria, la nona su 15 partite. In Piemonte, nel cimitero monumentale di Torino, è sepolto Nils Liedholm, che oltre ad essere stato il tecnico del periodo magico degli Anni 80 e l’unico ad aver allenato la Roma in 4

momenti diversi, è anche quello con più partite dirette dalla panchina, 442. Anche lui dopo aver smesso rimase in società come consigliere del presidente Sensi, cioè un ruolo simile a quello che ha oggi Claudio Ranieri, che ha scelto Gian Piero Gasperini per e-ssere l’uomo che deve proseguire una storia mai immortalata così bene come dalla frase rivolta da Mazzone allo stesso Ranieri. “Se non hai mai allenato la Roma, non puoi dire di aver fatto l’allenatore”. Oggi Gian Piero Gasperini inizia a fare l’allenatore. ■

GASP SARÀ ANCHE IL 35° ITALIANO. A TORINO È SEPOLTO LIEDHOLM CHE COME RANIERI RIMASE NEL CLUB FUORI DAL CAMPO

Lo striscione d’appello dei tifosi: «Svilar non si tocca!»

«Invece di regalare ingaggi e commissioni... rinnovate i talenti, blindate i campioni! Mile Svilar non si tocca». Questo il chiaro messaggio dei tifosi alla società, uno striscione esposto in serata davanti al Colosseo per invocare il

come

rinnovo del portiere romanista,
accaduto anche nei mesi scorsi (FOTO MANCINI)
Luigi Barbesino,il primo piemontese ad allenare la Roma, dal 1933 al 1937

ALLA SCOPERTA DI GASP/3

DALLA B ALL’EUROPA

L’exploit a Genova Prima riporta il Grifone in Serie A dopo 12 anni, quindi la guida al 5° posto

In quattro anni e mezzo il tecnico plasma talenti, ottiene risultati e attira attenzioni illustri

Lorenzo Latini lorenzo.latini@ilromanista.eu

Juventus, Napoli, Bologna, Lecce, Vicenza, Bari... e Genoa. Non è la Serie A, ma la B post-Calciopoli, quella che nel 2006-07 vede l’approdo di Gian Piero Gasperini a Genova, sponda rossoblù, dopo le tre ottime stagioni a Crotone. Il patron genoano Preziosi gli affida una squadra ambiziosa, ma in quella stagione chiaramente Juve e Napoli giocano un campionato a parte. Quello degli “umani” lo vince proprio il Grifone di Gasp, che arriva terzo con 78 punti (uno in meno dei campani); precedendo di 10 lunghezze la quarta, il Piacenza, il Genoa è promosso senza neppure dover disputare i playoff. Il ritorno in A dopo 12 anni dà vita a una grande festa per le strade della città: tra i più osannati - assieme ai calciatori Sculli, Adailton e Marco Rossi - c’è proprio Gian Piero Gasperini, artefice di quel piccolo grande miracolo e finalmente pronto a misurarsi con la massima serie.

L’avvio in A non è dei migliori: 0-3 casalingo col Milan, poi tre pari di fila. La prima vittoria arriva il 26 settembre 2007, 3-2 a Marassi contro l’Udinese con tripletta di Borriello. Il futuro romanista è il terminale offensivo del 3-4-3 gasperiniano, nel quale emergono i “pupilli” Criscito, Konko e Juric (questi ultimi due

già avuti a Crotone). Partito con l’obiettivo di salvarsi, il Genoa chiude con un ottimo decimo posto, regalando ai suoi tifosi anche risultati prestigiosi: su tutti, la vittorie per 2-1 in trasferta contro Napoli e Lazio. In estate Gasp alza l’asticella: nonostante le partenze di Borriello, Konko e Bovo, dalla Spagna arrivano il centravanti Diego Milito (che già aveva militato nel Genoa nel 2004-05) e il regista italo-brasiliano Thiago Motta, scuola Barcellona. I loro innesti sono i catalizzatori perfetti per una squadra tosta e at-

leticamente preparatissima, ma che ora ha anche la qualità dalla sua: nelle prime tre a Marassi i rossoblù battono 2-0 il Milan, 3-1 la Roma e 3-2 il Napoli. Giornata dopo giornata, lo spartito di Gasperini si rivela un’autentica sinfonia, e la squadra vola. A guidarla, oltre alla coppia Motta-Milito, anche l’estro di Palladino, la generosità di Jankovic e la qualità di Criscito e Ruben Olivera. Il 17 maggio 2009, pareggiando 2-2 col Chievo, il Genoa ottiene l’aritmetica qualificazione in Europa League: alla fine sarà quinto posto,

a pari merito con la Fiorentina, ma indietro in virtù degli scontri diretti. Ancor prima che il campionato finisca, però, Preziosi annuncia che Milito e Motta andranno all’Inter di Mourinho: le cessioni illustri fanno bene alle casse del club ligure, che ingaggia Rodrigo Palacio e Hernan Crespo e riscatta definitivamente Criscito.

Il debutto in Europa contro lo Slavia Praga, il 17 settembre 2009, vede gli uomini di Gasperini imporsi 2-0 a Marassi. Il girone però è di ferro, e vedrà imporsi il Valencia, seguito dal Lilla di Rudi Garcia. In campionato i rossoblù partono con tre vittorie in altrettante gare contro Roma, Atalanta e Napoli, ma non riescono a tenere il ritmo: l’andamento si conferma altalenante durante tutto l’arco della stagione, ma è comunque sufficiente per mantenere la squadra a metà classifica: alla fine è nono posto, con 51 punti in classifica; comunque un ottimo risultato, visto il valore complessivo della rosa.

L’estate 2010 regala a Gasperini Luca Toni, reduce dai buoni sei mesi trascorsi in giallorosso: la squadra parte con una vittoria a Udine, ma nelle prime 10 giornate raccoglie soltanto 11 punti. Troppo pochi secondo Enrico Preziosi, che dopo quattro anni e mezzo decide di esonerare il tecnico piemontese, sostituito da Ballardini. La conferma della separazione arriva dallo stesso Gasp: «Non me l’aspettavo - dice -

e ovviamente c’è grande amarezza». Dopo aver guidato il Grifone dalla Serie B all’Europa League, le strade si separano, dunque: ma non si tratta di un addio, bensì di un arrivederci; Gasp tornerà a Marassi qualche anno più tardi. Prima, però, c’è la grande chance: Moratti chiama Gasperini ad allenare l’Inter nella stagione 2011-12. Un’opportunità alla quale il tecnico, ovviamente, non può dire di no. ■ 3/continua Prima puntata: 1° giugno Seconda puntata: 4 giugno

Le panchine totalizzate durante la prima esperienza genoana Approdato in rossoblù nell’estate del 2006, Gasperini al primo anno centra la promozione in Serie A. Nel 2007-08 chiude con un buon decimo posto, ma l’impresa arriva la stagione seguente: quinto posto e qualificazione in Europa League. Nel 2009-10 il suo Genoa arriva nono, mentre a novembre 2010 (dopo aver raccolto 11 punti nelle prime 10 giornate) viene esonerato da Preziosi. Sulla panchina dei liguri tornerà poi nell’ottobre 2013.

Gian Piero Gasperini durante la sua prima esperienza alla guida del Genoa, tra il 2006 e il 2010. In basso, Diego Milito, centravanti dei rossoblù che arrivano quinti in Serie A sotto la guida di Gasp nel 2008-09 GETTY IMAGES

MERCATO

Nessun contatto per Beukema, sempre viva la pista Bijol dell’Udinese

Il centrale olandese al momento non rientra nei piani della Roma

Nella Capitale il mercato inizia a entrare nel vivo. Gian Piero Gasperini ha iniziato a frequentare Trigoria e nelle prossime ore è attesa l’ufficialità, ma tra le mura del quartier generale giallorosso il nuovo tecnico, insieme a Florent Ghisolfi e Claudio Ranieri, stanno già iniziando a pianificare le mosse da compiere sul mercato. Gasperini vorrebbe un colpo importante (titolare) in ogni zona

Il futuro è adesso. L’arrivo di Gasperini dà inizio a una nuova era a Trigoria e Ghisolfi dovrà lavorare a stretto contatto col tecnico piemontese per costruire una rosa che rispecchi le idee che tanto hanno contraddistinto le squadre allenate da Gasp. Partendo dal reparto arretrato, l’esperto de Il Romanista Marco Palma ha individuato 6 profili ideali per l’ex allenatore dell’Atalanta da tenere d’occhio in vista di questa estate. Partendo dalle fasce, perno del gioco del tecnico di Grugliasco, un nome interessante è sicuramente quello di Josh Doig: esterno sinistro di tutta fascia, di proprietà del Sassuolo e fresco di promozione in Serie A dopo un anno nella serie cadetta coi neroverdi. Classe 2002, Doig conosce bene il campionato italiano, vista anche l’esperienza di un anno e mezzo con l’Hellas Verona. E proprio da Verona ecco il secondo esterno: Jackson Tchatchoua. Tutta fascia, 36 presenze condite da 2 gol e 3 assist coi gialloblù nella stagione appena conclusa, pronto per il grande salto. Da seguire anche il giovane Givairo Read, 2006 del Feyenoord. Tra i centrali più indicati per il sistema di Gasperini, c’è un volto noto della Serie A come Jaka Bijol. In uscita dall’Udinese, lo sloveno ha attirato anche l’interesse della Roma. Infine, occhio ai due giovani coetanei: Noahkai Banks e Yusuf Akcicek. Entrambi 2006, il primo è oscillato tra prima e seconda squadra dell’Augsburg; il secondo ha impressionato e conquistato Mourinho al Fenerbahce. ■ (1/continua)

del campo: dalla difesa all’attacco passando per il centrocampo e le corsie esterne.

La difesa

Con i soli Evan Ndicka e Gianluca Mancini come pilastri del reparto arretrato, Ghisolfi e Ranieri sono al lavoro per portare nuovi giocatori nella Capitale. Nei giorni scorsi si era parlato di un interesse per Sam Beukema, difensore centrale del Bologna classe ’98, ma da quanto appreso nelle ultime ore la Roma non ha avuto nessun contatto né con il suo entourage né con il club rossoblù. Rimane sempre viva invece la pista che porterebbe a Jaka Bijol,

Esterno sinistro di tutta fascia, Doig ha dimostrato grande capacità di corsa e buona qualità nel cross, piede sinistro molto educato e grande applicazione in campo. Abituato alla difesa a tre, è un profilo già pronto per il sistema gasperiniano. Uno dei protagonisti della promozione del Sassuolo. Nazionale scozzese

Difensore centrale, nato ad Honolulu ma cresciuto in Germania. Dispone di un grande potenziale fisico e atletico. Fortissimo nel gioco aereo, dinamico, ottimo nella conduzione e nella copertura preventiva, può crescere molto sotto un tecnico che sa far evolvere i talenti in difesa. Profilo futuribile e funzionale. Under 20 statunitense

Origini Suriname per il veloce terzino cresciuto nel Volendam. Arrivato a Rotterdam nel 2023 dopo un breve passaggio nell’U21 e salito in prima squadra fino a diventarne protagonista. Ottima corsa col pallone, bravo nel tenere la linea di difesa e intelligente tatticamente. Ampi margini di miglioramento, un perfetto prospetto “Gasperiniano”

centrale dell’Udinese. Lo sloveno è un calciatore molto duttile: può giocare come centrale nella difesa a 4 ma anche come braccetto o centrale del terzetto difensivo. Dotato di un’ottima struttura fisica ma anche di grande tecnica in fase di impostazione con il pallone tra i piedi. Il calciatore ha il contratto in scadenza il 30 giugno 2027 e i friulani lo valutano tra i 20 e i 25 milioni di euro, ma potrebbe essere lui il tassello giusto per completare il terzetto insieme a Mancini e Ndicka. Mario Hermoso farà ritorno nella Capitale, ma difficilmente proseguirà la sua avventura in giallorosso, così come sono in corso delle va-

lutazioni anche sul futuro di Zeki Celik.

Effetto domino A Roma sono ore frenetiche anche a causa dello stallo tra i giallorossi e Mile Svilar per il rinnovo e rischia di scattare l’effetto domino tra Serie A e Premier League. Con Maignan che potrebbe approdare al Chelsea, i rossoneri hanno puntato gli occhi sul portiere, così come anche il Napoli. Occhio anche al Manchester United che vorrebbe cedere Onana e sulla lista dei Red Devils è presente il nome di Svilar, così come anche per il Chelsea. ■ IM

Difensore centrale e anche schermo davanti la difesa, è un elemento solido, tatticamente disciplinato e abituato a giocare in sistemi a tre. Perfetto per il ruolo di braccetto destro o centrale nella difesa di Gasperini, unisce fisicità a senso della posizione, con una personalità esuberante. L’Udinese potrebbe cederlo per far cassa

Nato a Istanbul e cresciuto al Fenerbahçe. Dotato di un fisico imponente e di una tecnica di alto livello, è abile sia nel gioco aereo che nell’impostazione dal basso. Forte nella marcatura uno contro uno; grande concentrazione e senso della posizione. In stagione, ha conquistato un posto in prima squadra, impressionando Mourinho

Nato in Belgio e cresciuto nello Charleroi. Arrivato al Verona nell’estate 2023, ha saputo imporsi in Serie A grazie alla sua duttilità e alla costanza di rendimento. Bravo in entrambe le fasi, resistente fisicamente, intelligente nelle letture difensive e utile anche in fase offensiva. Profilo ideale per un sistema a 5 come quello di Gasperini

Sam Beukema, difensore centrale olandese del Bologna GETTY IMAGES

PARLA SPALLETTI: «ORA C’È FIDUCIA»

Le ultime Ieri l’ennesimo infortunio: Kean lascia il ritiro

Martina Stella martina.stella@ilromanista.eu

Gli Azzurri sono volati in Norvegia senza Moise Kean, indisponibile per le prossime gare a causa di un risentimento muscolare alla coscia destra occorso nell’allenamento di ieri.

Ma Luciano Spalletti, alla vigilia della gara d’esordio nelle qualificazioni al Mondiale del 2026, non cerca alibi. «Non c’è mai defezione nell’essere l’allenatore della Nazionale - le parole del Ct a Vivo Azzurro TV -, perché hai a che fare con tanti calciatori. Il problema attuale è che alcuni avevano già finito di allenarsi. Ci siamo stati attenti, provando a sopperire prendendo calciatori che avevano continuità negli allenamenti, tipo Rugani che si stava allenando con la Juventus per

PANCHINE IN SERIE A

il Mondiale per Club. Non siamo andati a prendere gente in vacanza. Ranieri era qui e si è allenato, era a casa, era uno di quelli che avevamo allertato. Buongiorno lo abbiamo avuto un giorno solo; Gatti ha bisogno di qualche giorno per essere allenato da un punto di vista organico; di Gabbia e Kean ci è dispiaciuto che si siano fatti male, ci volevano essere. Gabbia era tritato dal punto di vista del morale, aveva un’occasione bellissima». Avanti con chi ci sarà, quindi: «I calciatori si sono allenati bene, hanno fatto vedere di essere votati a giocare questa partita qui. La forza mentale è rilevante sui comportamenti: andare fiduciosi a giocarsela è un buon inizio». Questa sera ore 20.45 ci sarà una Norvegia che non sarà soltanto Haaland, ma un avversario che ha già disputato due gare di qualificazione nel Gruppo I, vincendole entrambe.

«Mi aspetto una Norvegia che vorrà fare la partita, che verrà ad attaccarci, che è poi quello che preferiamo perché ci sono spazi». Riguardo alla probabile formazione che Spalletti schiererà contro la Norvegia, si dovrebbe andare verso un 3-5-2 con il possibile debutto di Coppola come centrale difensivo, con ai suoi lati Di Lorenzo e Bastoni, a centrocampo Rovella in regia, Barella e Tonali come interni, Udogie a sinistra, uno fra Zappacosta e Cambiaso a destra, col primo che pare in vantaggio, quindi Retegui in attacco con alle spalle Raspadori o Frattesi. In caso di utilizzo di Frattesi, possibile che sia quest’ultimo che Tonali agiscano in fase offensiva come trequartisti alle spalle di Retegui per un 3-4-2-1. Ieri la squadra è partita alle 15 da Firenze per Oslo e alle 18:45 il gruppo era sul prato dello stadio ■

C’è il “no” di Fabregas, l’Inter ha scelto Chivu

Eva Tambara

eva.tambara@ilromanista.eu

Nonostante a novembre l’unica panchina certa di essere cambiata fosse quella della Roma, nelle ultime settimane parecchi club di Serie A si sono messi alla ricerca di un nuovo allenatore. Fino a poco prima della finale di Champions League - disastrosamente persa contro il Paris Saint-Germain - l’Inter non pensava di rientrare tra le squadre in cerca di un nuovo profilo, ma Inzaghi ha lasciato il club per raggiungere l’Arabia (ieri ha firmato con l’Al-Hilal). L’Inter, che ha anche un Mondiale per Club

da giocare, ha intrapreso subito la pista Fabregas, incassando un no dalla società del Como: «Abbiamo comunicato il nostro rifiuto direttamente al presidente dell’Inter, che lo ha riconosciuto

con la cortesia e la chiarezza che ci si aspetta tra club che nutrono reciproco rispetto». Il nome scelto è stato quindi quello di Chivu, con il Parma, pronto fino a poco fa a rinnovarlo, che ha autorizzato il tecnico a trattare con l’Inter. Sempre nella giornata di ieri anche il Torino si è separato da Vanoli: i granata hanno poi concluso la trattativa con Baroni che nel frattempo aveva lasciato la Lazio (ieri a Formello è stato accolto Sarri). Tra chi è prossimo ad ufficializzare il nuovo allenatore e chi ha ancora il casting aperto, servirà attendere ancora un po’ per completare il mosaico. ■

Luciano Spalletti, Ct della Nazionale Italiana, durante la conferenza stampa alla vigilia di Norvegia-Italia GETTY IMAGES
Cristian Chivu, tecnico del Parma GETTY
Manuela Giugliano si concede un po’ di relax dopo gli impegni con la Nazionale. Ecco la foto pubblicata dalla Capitana giallorossa sui social
La foto condivisa da El Shaarawy sulle proprie storie Instagram: l’esterno giallorosso lavora in palestra durante le vacanze
Gollini si gode le vacanze con un po’ di mare. Ecco il selfie condiviso dal portiere giallorosso sul proprio Instagram

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