La valigia verde speranza, il vestito scuro, come il cappellino in testa e gli occhiali da sole al volto. Così si è presentato ieri mattina Gian Piero Gasperini allo scalo romano di Fiumicino.
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The Terminal A Fiumicino arrivano Gasperini e Svilar. Per il tecnico, in attesa dell’annuncio nelle prossime ore, il matrimonio di Scamacca e i primi incontri romani. Il portiere a colloquio col club con Ranieri che fa da “intermediario”: attese a breve novità. Niente scherzi
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IL RINNOVO DI MILE FUMATA GRIGIA
Iacopo Mirabella
La stagione è finita da pochi giorni, il mercato ha aperto da qualche ora ma nella Capitale già si stanno vivendo ore frenetiche e ricche di emozioni contrastanti. Dalla lunga attesa per la scelta e l’annuncio del nuovo allenatore Pag 3
PUNTO D’ARRIVO
PARTENZE, RIPARTENZE E COLPI BASSI
TANTE CHIACCHIERE, ORA DITE QUALCOSA DI ROMANISTA
Daniele Lo Monaco
Sono giorni febbrili alla Roma tra arrivi, partenze e ripartenze, molto dal basso. Sotto il profilo della comunicazione, un disastro. Il ds Ghisolfi autorizza il Corriere dello sport ad inserire nel bel mezzo di una trattativa piuttosto complicata con Mile Svilar per il rinnovo del contratto, una dichiarazione che dovrebbe suonare rassicurante per i tifosi: «Come ho sempre detto, lui è il nostro futuro. Ha ancora due anni di contratto, ma vogliamo rinnovare perché se lo merita: Mile ha disputato una grande stagione ed è
diventato un giocatore importante del club». Fuffa, ma il quotidiano ci ha aperto l’edizione romana ieri mattina. L’effetto? Un altro disastro. Perché poi in mattinata è arrivato direttamente il portiere all’aeroporto, lui non lo ha autorizzato nessuno, ma ha parlato lo stesso, con grande sorpresa e un po’ di fastidio della società. Le dichiarazioni, stavolta a Repubblica, non sono state altrettanto rassicuranti: «Sono venuto a prendere alcune cose personali. Oggi c’è stato anche un incontro con il club. Rinnovo? Le cose saranno più chiare nei prossimi giorni,
ma ci tengo a specificare che il mio agente non è affatto il problema». E chi lo pensava fosse lui il problema? Forse la Roma, delusa per le richieste troppo alte e anche per certe strumentalizzazioni di qualche (di un) giornale? Morale della favola: la trattativa è aperta, e in serata la Roma ha fatto sapere (a Sky) che se ne sta occupando Ranieri, il garante di tutto. Il Romanista, le sue piattaforme e ovviamente Radio Romanista sono a disposizione per chiunque volesse dire qualcosa. Di romanista, ovviamente. Di questi tempi, però, non è detto che troviamo qualcuno. ■
ATTESA FINITA
GASPERINI ASSAGGIA LA CAPITALE
Lo sbarco Il nuovo allenatore della Roma ieri a Fiumicino
Nel pomeriggio con Pelle e Elsha al matrimonio di Scamacca
Gabriele Fasan gabriele.fasan@ilromanista.eu
La valigia verde speranza, il vestito scuro, come il cappellino in testa e gli occhiali da sole al volto. Così si è presentato ieri mattina Gian Piero Gasperini allo scalo romano di Fiumicino. Nessuna dichiarazione, giusto un’infastidita frase a mezza bocca (un «per favore»), per chiedere di non essere importunato da telefonini e domande. Insomma, il Gasp privato sorpreso in pubblico. Un arrivo “a sorpresa”, ma non troppo. Un arrivo non in pompa magna, considerato che ancora non è formalizzato il suo passaggio alla Roma (assente quindi la società perché di fatto si trattava di una visita privata), ma previsto. Sì, perché ieri nella Capitale si è sposato al Palatino Gianluca Sca-
PRIME ORE SOTTO IL PONENTINO PER IL TECNICO EX ATALANTA TRA SCATTI “RUBATI” E PRIVACY
macca. L’attaccante romano (e romanista, con passato a Trigoria da giovane) dell’Atalanta ha invitato il suo ex allenatore per le sue nozze festeggiate nel pomeriggio e in serata a Formello e - carramba che sorpresa - nella lista gli ha fatto trovare anche Lorenzo Pellegrini e Stephan El Shaarawy, che il tecnico di Grugliasco ritroverà a Trigoria i primi di luglio per il suo primo raduno da allenatore giallorosso. Prime ore sotto il ponentino, che è più scirocco in questi giorni, tra scatti “rubati” e lavoro. Perché a Roma c’è Ranieri, l’uomo che l’ha fortemente voluto nella Capitale, che gli ha trasmesso entusiasmo e provocato una botta di adrenalina non indifferente. E che, soprattutto, metterà la sua ala protettrice di garante sul lavoro dell’allenatore che prenderà proprio il suo posto, anche ufficialmente,
GIÀ AL LAVORO CON IL CLUB, NELLE PROSSIME ORE ARRIVERÀ ANCHE L’ANNUNCIO
tra qualche giorno. Non manca tanto, nelle prossime ore infatti Gasperini sarà annunciato dal club di Trigoria con le consuete modalità. Definizione dello staff e mercato, questi i temi sui quali già Gasp, l’advisor Claudio Ranieri e il direttore sportivo Florent Ghisolfi si stanno confrontando. Un lavoro non da poco, considerando anche i vari programmi da definire: primo fra tutti il ritiro, prima parte a Trigoria e seconda in Inghilterra nella struttura già
sperimentata nella scorsa stagione nel primo ed unico ritiro di De Rossi, al centro sportivo della Federcalcio inglese, St. George’s Park. A seguire la definizione delle amichevoli, solitamente parte integrante, che Gasp studia al dettaglio, della preparazione estiva e nella quale imposta il lavoro della stagione. Non c’è “frettissima” su tutto il resto, cioè sul mercato: Ranieri ha detto più volte che la rosa, sia per necessità che per meriti acquisiti, non
LA PUNTA ROMANA DELLA
“DEA” SI È SPOSATA AL PALATINO, IN SERATA FESTA A FORMELLO
sarà rivoluzionata e i trasferimenti chiudono il 1° settembre. Un’eternità da oggi. Ma c’è da lavorare e sodo: Gasp si è goduto la festa di uno dei suoi pupilli (che qualcuno già accosta di nuovo alla Roma), ha assaggiato la Capitale e i suoi primi pregi e difetti. Perché, c’è da scommettere che lo sa anche lui e ne avrà parlato con l’amico Sir Claudio, Roma ha sette colli, ma salire e scendere non è come andare da Bergamo alta e Bergamo bassa. ■
Le immagini di Gian Piero Gasperini a Fiumicino al suo arrivo in aeroporto.
Sotto: El Shaarawy e Pellegrini con Scamacca (al centro) fresco sposo ieri nella Capitale MANCINI
A centro pagina il tecnico con il capitano giallorosso e il Farone durante il rinfresco del matrimonio della punta dell’Atalanta
Fumata grigia per il rinnovo di Svilar, Ranieri spinge
Lo scenario Ieri l’incontro nella Capitale
chiare»
Iacopo Mirabella iacopo.mirabella@ilromanista.eu
LLeonardo Frenquelli leonardo.frenquelli@ilromanista.eu «Gasperini è un animale da campo, o lo ami o lo odi, ma ha rivoluzionato il calcio moderno». Parola di Aleandro Rosi, romanista cresciuto a Trigoria e autore di 98 presenze con la Prima squadra, che col prossimo tecnico dei giallorossi ha lavorato al Genoa nella stagione 2013-14. «Ha un'età importante ma è una iena - ha detto Rosi ieri a Radio Romanista - se c'è qualcosa che deve dirti te la dice. Vuole vincere sempre e avere il comando. Può starti antipatico, ma è un condottiero. Chi ha stravolto il calcio negli ultimi dieci anni è lui, a parer mio, non Guardiola. Se dovessi fare l'allenatore, interpreterei al suo stesso modo il calcio. Un gioco che si difende andando in avanti. L'impronta che ho visto con lui col Genoa è la stessa proposta con l'Atalanta. Con lui se meriti giochi, a me il suo modo di fare mi piace tanto». Attento anche alle "cose di Roma" il terzino classe '87 ha commentato la scelta di Ranieri nel prende-
re proprio il Gasp: «Stiamo tutti aspettando la "fumata bianca", . Ranieri in campo ha fatto un miracolo, è stato geniale nel riportare serenità. Ora al timone c'è lui e sono contento. Ha fatto una scelta importante, Gasperini non era ben visto ma a me questa
L’EX GIALLOROSSO LO HA AVUTO PER UN ANNO AL GENOA: «È UN ANIMALE DA CAMPO, VUOLE VINCERE E AVERE IL COMANDO»
scelta piace. Poi il tempo darà il suo verdetto. Sarà un modo di giocare completamente diverso, ma sarà talmente carico che appena firmerà vedrete. Non molla niente, è maniacale, se gli verrà dato il tempo per lavorare potrà piacere anche ai romanisti». Tra le tante domande che ci pongono nell'ottica dell'arrivo di Gasperini c'è anche quella che riguarda le caratteristiche dei giocatori già in rosa: «Diciamo che ad oggi c'è tanto da fare. Il mister - ha aggiunto Rosi - si prende un Papu Gomez e un Lookman che salta l'uomo, col baricentro basso. Potrebbe esserci uno stravolgimento della rosa, anche sugli esterni. Per il suo stile di gioco vedo più un Soulé che Dybala, non fraintendetemi. Fosse per me, Dybala giocherebbe sempre. Ma per come conosco il mister... non so quanto potrebbe servirgli. Diciamo che per l'intelligenza che ha nel formare la squadra, potrebbe anche metterlo in condizione di performare. Vorrà fare una squadra a sua immagine e somiglianza». ■
a stagione è finita da pochi giorni, il mercato ha aperto da qualche ora ma nella Capitale già si stanno vivendo ore frenetiche e ricche di emozioni contrastanti. Dalla lunga attesa per la scelta e l’annuncio del nuovo allenatore, capitolo travagliato ma giunto ai titoli di coda con l’arrivo a Roma di Gian Piero Gasperini (ieri l’arrivo a Fiumicino e nei prossimi giorni ci sarà la presentazione con l’ufficialità), fino al fiato sospeso per il tanto atteso rinnovo di Mile Svilar, uno dei protagonisti della stagione appena terminata. I discorsi tra l’entourage del giocatore e la Roma sono aperti da settimane e nel mentre le big europee e di Serie A sono alla finestra per capire quale sarà l’epilogo, in attesa di poter sferrare l’attacco per provare a strappare l’estremo difensore ai giallorossi. Svilar ha il contratto in scadenza nel 2027, ma dopo le ottime prestazioni bisogna rivedere quelle che sono le cifre presenti sul suo contratto e per questo l’entourage spinge per il rinnovo, così come anche la Roma per blindarlo definitivamente, ma ancora non si è arrivati alla fumata bianca.
L’incontro
Nella giornata di ieri Svilar è atterrato nella Capitale ed è andato in scena l’incontro tra l’entourage del giocatore e la Roma, presenti
Claudio Ranieri e Florent Ghisolfi al tavolo della trattativa. L’obiettivo era quello di trovare un punto d’incontro già nel colloquio di ieri, ma è emersa ancora una distanza tra le parti. L’entourage dell’estremo difensore chiede circa 3 milioni di euro più bonus, mentre i giallorossi hanno messo sul piatto un’offerta di 2 milioni, cifra ritenuta non sufficiente per la fumata bianca.
La volontà Sull’obiettivo finale non ci sono dubbi: la volontà è quella di trovare l’accordo per il rinnovo e continuare questa avventura ancora insieme. Svilar a più riprese ha dichiarato di voler rimanere a Roma, ma da parte della società serve uno sforzo in più, con Ranieri che ha un ruolo fondamentale di mediazione. Dopo l’arrivo nella Capitale Mile ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Repubblica: «Sono venuto a prendere alcune cose personali. Oggi c’è stato anche un incontro con il club. Rinnovo? Le cose saranno più chiare nei prossimi giorni, ma ci tengo a specificare che il mio agente non è affatto il problema». La trattativa è aperta. ■
L’ENTOURAGE DEL PORTIERE CHIEDE CIRCA 3 MILIONI DI EURO PIÙ BONUS, L’OFFERTA DELLA ROMA AL MOMENTO È FERMA A 2 MILIONI
Mile Svilar con il premio Man of the match
Aleandro Rosi, 98 presenze con la Roma GETTY
LE VITTORIE PIÙ BELLE
DA MARASSI A DUBLINO TUTTO GASP IN 10 MATCH
EL e non solo Prima gioia in A nel 2007 A Liverpool due notti davvero magiche
Lorenzo Latini lorenzo.latini@ilromanista.eu
Diciassette anni: è quanto passa tra il 26 settembre 2007 e il 22 maggio 2024, e cioè dalla prima vittoria in Serie A di Gasperini al successo di Dublino, che ha regalato l’Europa League all’Atalanta. Nel mezzo, tanto lavoro e tante soddisfazioni, come l’aver riportato il Genoa in Europa e l’aver reso la Dea una big del calcio europeo, che frequenta ormai abitualmente la Champions. Abbiamo raccolto la top ten delle 10 partite più belle (o significative) della carriera di Gasperini, limitandoci soltanto a quelle in Serie A e in ambito europeo.
Genoa-Udinese 3-2 (26/9/07) Dopo un ko e tre pari nelle prime quattro di campionato, il 26 settembre 2007 Gasperini ottiene la sua prima vittoria da allenatore in Serie A battendo 3-2 l’Udinese a Marassi. Mattatore assoluto il futuro romanista Marco Borriello, autore di una tripletta. Dopo aver riportato il Grifone in A dopo 12 anni, Gian Piero festeggia anche i primi tre punti nel massimo campionato.
Genoa-Juve 3-2 (11/4/09)
Stagione da incorniciare, per i liguri, il 2008-09: trascinati da Milito, i rossoblù di Gasp centrano un clamoroso quinto posto, qualificandosi in Europa League. L’11 aprile 2009 un gol di Palladino all’88’ permette al Genoa di battere 3-2 la Juve a Marassi, mettendo una seria ipoteca sulla qualificazione europea.
Genoa-Slavia Praga 2-0 (17/9/09) Al debutto in Europa, il tecnico piemontese piega i cechi grazie ai gol di Zapater e Sculli. Purtroppo per lui, saranno Valencia e Lilla a qualificarsi per la fase a eliminazione diretta.
Genoa-Milan 1-0 (7/12/14)
Tornato in rossoblù dopo le sfortunate parentesi all’Inter e al Palermo, Gasperini prima salva il Genoa, poi lo porta di nuovo a lottare per un posto in Europa nel 2014-15: il 7 dicembre, battendo 1-0 il Milan grazie a un gol di Antonelli, il Grifone è terzo in classifica dopo 14 giornate. A fine stagione sarà sesto posto, ma l’Europa League sfumerà a causa del ritardo nella presentazione dei documenti necessari a richie-
dere la licenza necessaria per l’iscrizione alle coppe.
Genoa-Atalanta 0-5 (2/4/17)
Approdato a Bergamo, dopo un avvio difficile, Gasp guida l’Atalanta fino alla qualificazione in Europa League. Una delle gare cruciali per il traguardo è la roboante vittoria per 5-0 proprio contro il “suo” Genoa a Marassi.
Everton-Atalanta 1-5 (23/11/17)
Ed è proprio in EL che il 23 novembre 2017 Gasp dà spettacolo, demolendo 5-1 l’Everton a Goodison Park: doppiette di Cristante e Cornelius e gol di Gosens. Il cammino europeo si ferma ai sedicesimi con il Borussia Dortmund.
Atalanta-Sassuolo 3-1 (26/5/19)
Mentre l’Olimpico, commosso, saluta De Rossi, la Dea festeggia la prima, storica qualificazione in Champions battendo 3-1 il Sassuolo. Il premio arriva al termine di una stagione che vede i nerazzurri chiudere con 77 gol fatti.
Atalanta-Valencia 4-1 (19/2/20)
Mentre inizia a imperversare la pandemia, Gasp strapazza il Valencia nell’andata degli ottavi di Champions: doppio Hateboer, Ilicic e Freuler firmano il poker. Il cammino atalantino si fermerà ai quarti contro il PSG dopo il lockdown. Ma il secondo 3° posto di fila garantirà un’altra partecipazione alla massima competizione continentale per club.
Liverpool-Atalanta 0-3 (11/4/24)
Trascinata dalla doppietta di Scamacca e dal gol di Pasalic, l’Atalanta di Gasperini passeggia ad Anfield nell’andata dei quarti di Europa League. Klopp si complimenta col tecnico piemontese. La sconfitta per 1-0 al ritorno in casa è indolore: la Dea è in semifinale, dove trova l’Olympique Marsiglia.
Atalanta-Bayer L. 3-0 (22/5/24)
Strapazzato anche l’OM, Gasperini vola in finale: all’Aviva Stadium di Dublino l’Atalanta sfida il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, imbattuto in stagione e già campione di Germania, che in semifinale ha eliminato la Roma.
Vincere sembra un’impresa proibitiva, ma al 26’ i nerazzurri sono già sul 2-0 grazie alla doppietta di Lookman; nella ripresa l’attaccante firma il tris, regalando al tecnico e a tutta Bergamo l’Europa League. Per Gian Piero è il primo titolo in carriera. ■
Dall’alto verso il basso: Gian Piero Gasperini alza al cielo l’Europa League vinta l’anno scorso in finale contro il Bayer Leverkusen; il tecnico esulta dopo il successo del suo Genoa sulla Juve il 7 dicembre 2014; la gioia condivisa con i giocatori della Dea in occasione del 5-1 inflitto all’Everton a Goodison Park il 23 novembre 2017 GETTY IMAGES
La top ten delle partite di Gasp
Partita Ris. Data Comp.
GENOA-Udinese 3-2 26/9/07 Serie A
GENOA-Juventus 3-2 11/4/09 Serie A
GENOA-Slavia Praga 2-0 17/9/09 EL
GENOA-Milan 1-0 7/12/14 Serie A
Genoa-ATALANTA 0-5 2/4/17 Serie A
Everton-ATALANTA 1-5 23/11/17 EL
ATALANTA-Sassuolo 3-1 26/5/19 Serie A
ATALANTA-Valencia 4-1 19/2/20 CL Liverpool-ATALANTA 0-3 11/4/24 EL
ATALANTA-Bayer L. 3-0 22/5/24 EL
LA STAGIONE GIALLOROSSA
ZEKINO D’ORO... E RAME
Celik Una preziosa risorsa a fasi alterne: non troppi alti e tanti bassi, ma piena disponibilità
43 presenze e 9 forfait per infortunio, insieme al 1º gol con la Roma. Annata dalle due facce
Sergio Carloni sergio.carloni@ilromanista.eu
Alti (non troppi) e bassi (tanti). Un grafico che oscilla, più di tutto, rappresenta la stagione 2024-25 di Zeki Celik. A tratti risolutivo, anche se incostante e a fasi alterne incerto. Non un baluardo della difesa della Roma; più una riserva fatta titolare, risollevata, con tutte le limitazioni del caso. E utile alla causa. Perché quando c’è stato bisogno, lui ha risposto presente sacrificandosi e garantendo copertura. E utile lo è stato in più momenti, Zeki: è partito da laterale nella difesa a quattro di Daniele De Rossi durante le prime quattro presenze stagionali e, dopo l’esonero di DDR, ha proseguito da braccetto nella retroguardia a tre promossa da Ivan Juric. E, successivamente, da Sir Claudio Ranieri. L’evoluzione è stata evidente, al passo con quella del resto della squadra. Senza lasciarsi alle spalle, però, qualche sbavatura di troppo in fase difensiva e comunque ridondante.
Resta indubbia, a posteriori, la sua centralità nel reparto arretrato. Soprattutto quello di Claudio Ranieri. Anche se, a dir la verità, si è portato al centro con chiunque lo abbia allenato nel corso dell’anno travagliato. Le 43 presenze tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League, supportate da una rete (la prima in maglia giallorossa) e tre assist, ne sono la dimostrazione. La prima apparizione arriva in quel Cagliari-Roma di metà agosto: preludio di una stagione complicata per i giallorossi, dalle due facce per Celik. Dietro argina come può, in fase di spinta risulta più o meno impacciato. Peggio fa alla seconda e con la Juve mostra irrequietezza anche in possesso. Poi, dopo il Genoa, la lenta risalita, ai limiti della sufficienza e con errori grossolani qua e là. Anche casi eclatanti, un po’ isolati. Come il clamoroso 2 rifilato da Il Romanista in seguito alla debacle con la Fiorentina: causa un “non rigore”, perde palla sul 3-1 e cede alla conduzione di Bove sul poker. Sintomo di una presa di coscienza totale che tarda ancora ad arrivare. Poco male: si avvererà con Sir Claudio. Segue una sufficienza col Toro. Poi tre note stonate (per non dire stonatissime) con Verona (5,5), Union SG (5) e Bologna (4). Nell’ultima di Juric. Con Ranieri, il turco torna a concedersi una bozza di sorriso. C’è quella prestazione irriguardosa in casa del Como, ma da lì in poi diminuiscono le insufficienze. Certo, quel 5 col Milan rovina una me-
LA CURIOSITÀ
Dall’ipotesi Fulham alla permanenza
In mezzo alla stagione indubbiamente altalenante, c’è un dettaglio da rintracciare nel corso del calciomercato invernale. Ovvero, quando il Fulham aveva messo gli occhi su Zeki Celik: un’offerta in prestito con obbligo di riscatto, rifiutata poi dalla Roma
dia già di per sé non ottima. Ma rende alla grande col Venezia e a Oporto trova per la prima volta la gioia del gol: è la sua miglior gara nel 2024-25, con un 7 pieno. Dopodiché, fa bene anche con Parma e portoghesi, al ritorno in Europa League. Prestazioni tinte di sicurezza nei propri mezzi ed efficacia difensiva. Un finale in crescendo e dettato da una fiducia ritrovata.
Fattori che tornano minimamente a calare contro Juventus e Atalanta. Nelle altre gare restanti si difende bene e con la Fiorentina sforna un’altra performance convincente. Al contrario di quanto accaduto all’andata. Conseguenza di un calciatore di nuovo sulla retta via: e il merito, forse, va a Ranieri. “Semplicità”, in questo caso, è la parola chiave. Quella del tecnico. Quella di Celik. Che quando c’è, gioca quasi sempre. Poche le volte in cui non scende in campo: quattro per scelta tecnica; altre cinque per influenza e infortuni. Come quella lesione alla coscia che non gli permette di scendere in campo contro l’Athletic Club, forse pregiudicando l’annata della Roma. Mezza storta, mezza diritta. Con alcuni curvoni percorsi con troppa fretta, altri rettilinei presi alla leggera. Ma il calcio è anche questo. Sorprese, delusioni. Storie di rivalsa personale. Un po’ come quella di Zeki. In attesa di scoprire cosa riserverà il futuro. ■ (2/continua. Precedenti uscite: 1: Svilar, 4 giugno 2025)
CAMPIONATO EUROPA LEAGUE COPPA ITALIA SENZA VOTO O ASSENTE = VOTO 0
CONVOCATO RUGANI
E MANCINI A CASA
Emergenza
Martina Stella martina.stella@ilromanista.eu
Gin difesa Fa discutere la scelta di Spalletti
uai in difesa per Luciano Spalletti (alcuni arrivano altri si cercano) in vista delle sfide di qualificazione ai Mondiali del 2026 contro Norvegia (domani alle ore 20.45 a Oslo) e Moldavia (lunedì alle 20.45 al Mapei Stadium di Reggio Emilia). Il commissario tecnico della Nazionale deve fare i conti con diverse assenze nel pacchetto arretrato: dopo il rifiuto di Acerbi e il ko di Buongiorno, nell’ultimo allenamento a Coverciano il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo e il centrale della Juve Federico Gatti hanno lavorato a parte. Come se non bastasse si è fermato anche il milanista Matteo Gabbia che ha interrotto anticipatamente l’allenamento
GLI AZZURRINI
quando era in corso una partitella su campo ridotto per un problema muscolare alla gamba destra. Uscito dal campo autonomamente, si è però ripetutamente toccato nella parte bassa del polpaccio. Per correre ai ripari, dunque, come si legge in una nota della Figc, Spalletti ha convocato Daniele Rugani che si è aggregato ieri al gruppo azzurro dopo pranzo, una scelta che ha fatto molto discutere con Mancini ancora arruolabile e reduce da un finale di stagione straordinario. In prestito all’Ajax quest’anno - sotto la guida di Francesco Farioli non è riuscito a guadagnarsi la titolarità mettendo insieme 26 apparizioni e una rete -, il difensore di proprietà della Juve fin qui ha collezionato appena sette presenze con l’Italia, l’ultima risalente addirittura all’amichevole giocata proprio a Torino esattamente
sette anni fa, 4 giugno 2018, contro l’Olanda. Il calciatore classe ‘94 era rientrato a Torino già da qualche giorno per iniziare a preparare il prossimo Mondiale per Club. Proprio il fatto che Rugani non fosse in vacanza sembra aver fatto la differenza nella decisione di Luciano Spalletti di chiamarlo per mettere una toppa all’emergenza. Già da un paio di giorni infatti il centrale si stava allenando nel Centro Tecnico della Juventus per preparare la prossima competizione negli States. In questa situazione complicata dal ritiro parla solo il Capitano Donnarumma: «C’è la tensione per una partita importante in cui dobbiamo dare tutto per portarla a casa perché c’è un mondiale in ballo. Tutti sanno come è importante. Siamo pronti anche se un po’ in emergenza, indossare la maglia azzurra è un orgoglio incredibile». ■
U21, Baldanzi e Pisilli in lista per l’Europeo
Terminata la stagione per la Roma, è tempo di Nazionale. Ancora fuori dal giro della squadra di Luciano Spalletti, Niccolò Pisilli e Tommaso Baldanzi rappresentano ormai due certezze per il gruppo degli Azzurrini
Under 21. Proprio per questo motivo, il commissario tecnico Carmine Nunziata, non ha voluto rinunciare ai due calciatori giallorossi in vista del prossimo Europeo Under 21, che si terrà in Slovacchia dall’11 al 28 giugno. Oggi l’inizio vero e proprio della preparazione per il gruppo squadra, con un’amichevole alle 17.30 a Tirrenia contro la Nazionale Under 20. Nel girone dell’Italia,
anche la Spagna; la Slovacchia padrona di casa e la Romania. La prima giornata è in programma l’11 giugno e gli Azzurrini affronteranno la Romania alle 20,45 (sfida visibile su Rai 2).
Le scelte di Nunziata
Non solo Baldanzi e Pisilli, il gruppo scelto dal ct Nunziata è ricco di nomi interessanti e già conosciuto al calcio italiano. Nel reparto difensivo spuntano sicuramente i nomi di Ruggeri (esterno dell’Atalanta), Coppola (difensore centrale del Verona) e Kayode (ex Fiorentina, ora al Brentford in Premier League). A centrocampo, la qualità di Casadei, Prati, Fazzini, Fabbian e Ndour. Mentre nel reparto offensivo spiccano i nomi di Gnonto (ancora in forza al Leeds) e Koleosho (baby talento del Burnley). ■ LP
Luciano Spalletti, Ct della Nazionale Italiana nell’ultima sfida contro la Germania GETTY IMAGES
Baldanzi in campo con l’Under 21 GETTY
Un carosello di foto pubblicate da Anass Salah-Eddine, a ripercorrere questi primi giorni di vacanze dopo il termine della stagione
La storia condivisa su Instagram da Soulé, immortalato in uno scatto insieme a una piccola tifosa giallorossa in Argentina
Lo scatto pubblicato da Manuela Giugliano, Capitana della Roma Femminile, sui social dopo l’impegno in Nazionale