Il Romanista del 4 dicembre 2025

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Lorenzo Latini «Quando hai campioni come Soulé, che calcia come Maradona o Zico, devi soltanto applaudire». Parole di Claudio Ranieri, all’epoca allenatore del Cagliari, dopo aver perso 3-1 a Frosinone.

MATI RICORDI

2-3

Verso Cagliari-Roma

IL PRECEDENTE

IL RITORNO ALL’ISOLA FELICE DI MATI

Soulé Già tre gol al Cagliari, due dei quali in Sardegna L’argentino guida la Roma lì dove esordì in giallorosso

Lorenzo Latini lorenzo.latini@ilromanista.eu

«Quando hai campioni come Soulé, che calcia come Maradona o Zico, devi soltanto applaudire». Parole di Claudio Ranieri, all’epoca allenatore del Cagliari, al termine della sfida tra il Frosinone di Mati e i rossoblù il 21 gennaio 2024: i ciociari avevano vinto 3-1 in rimonta, complice uno splendido gol su punizione dell’argentino oggi in forza alla Roma. Una traiettoria simile a quella che Soulé ha riproposto lo scorso febbraio al Tardini di Parma, capace di scavalcare la barriera e di finire dentro nonostante la distanza piuttosto ravvicinata, regalando tre punti preziosi alla Roma allenata proprio

ALL’UNIPOL DOMUS L’UNICA DOPPIETTA DELLA SUA CARRIERA IN SERIE A CONTRO RANIERI

da Ranieri. Il tecnico testaccino, però, aveva già avuto modo di saggiare il talento di Matias nella gara d’andata tra Frosinone e Cagliari, andata in scena all’Unipol Domus il 29 ottobre 2023. In quella circostanza furono i sardi a rimontare, e in maniera clamorosa: da 0-3 a 4-3 tra il 71’ e il 96’. Nel primo tempo i ciociari avevano maramaldeggiato nella difesa rossoblù, complice un grandissimo Soulé: prima un gol col suo mancino, poi uno di destro al termine di una bella azione individuale gli valevano la sua prima (e finora unica) doppietta in Serie A.

Sempre più importante Insomma, quando vede i colori rossoblù, l’argentino si accende. Perlomeno così è stato nel 202324: nella passata stagione niente gol, ma in Sardegna è arrivato il suo debutto ufficiale con la

Mati Soulé esulta dopo la rete realizzata a Cremona. Nell’altra pagina: sopra, la gioia dell’argentino dopo uno dei due gol segnati a Cagliari il 29 ottobre 2023; sotto, la punizione con cui sigla il gol del momentaneo 2-1 del Frosinone sui rossoblù il 21 gennaio 2024 GETTY IMAGES

Roma, in occasione dello 0-0 del 18 agosto 2024, prima giornata di campionato. Fra tre giorni il ventiduenne di Mar del Plata torna quindi dove la sua favola ha avuto inizio: quella individuale quando ancora militava a Frosinone, e quella in giallorosso. Con Dybala non al top della condizione, Baldanzi e Pellegrini a corrente alternata, Ferguson che continua a non convincere e Dovbyk ancora ai box, le speranze di Gasperini risiedono in larga parte

in Soulé, che ha già eguagliato il numero di reti segnate in tutta la passata stagione (5). Dei 10 gol complessivi con la Roma, Mati ne ha messi a referto 9 nel 2025, sbloccandosi una volta per tutte proprio con quel calcio di punizione al Tardini; da lì in avanti, l’ex juventino ha acquisito via via maggiore importanza all’interno dello scacchiere giallorosso, con Ranieri prima e con Gasperini poi. Difficile, se non impossibile, privarsi di uno col suo talen-

to: a maggior ragione se - come nel caso della Roma attuale - il reparto offensivo è piuttosto incerottato. Il Cagliari, nello specifico, è squadra che concede sempre qualcosa (19 gol subiti nelle prime 13 giornate) e nell’ultimo turno è stato messo al tappeto da Yildiz, un altro mancino cheproprio come Soulé - nella circostanza specifica agiva da trequartista nel 3-4-2-1, ma capace di andare a occupare anche lo spa-

A TRIGORIA

CON DYBALA NON AL TOP E GLI ALTRI ATTACCANTI

CHE NON BRILLANO, GASP SI AFFIDA AL SUO ESTRO

L’INIZIATIVA

Primo Workshop per staff medico e atletico del club È andato in scena al Campus Biomedico di Trigoria il primo Workshop organizzato dalla Roma per staff medico e atletico del club. Tra i presenti, anche Gasperini, Ranieri e Massara oltre al tecnico della Primavera Federico Guidi e Alberto De Rossi

REPARTO AVANZATO

Trequarti d’attacco Soulé e Pelle trascinatori

I numeri Mati e Lorenzo capocannonieri

8 gol e 3 assist su 20 totali di squadra

Davide Fidanza davide.fidanza@ilromanista.eu

Dzio del centravanti. E chissà che Gasperini non possa prendere in considerazione l’ipotesi di schierare Mati nel ruolo di falso nueve che di recente hanno ricoperto Baldanzi e Dybala. Quel che è certo è che l’argentino domenica in Sardegna avrà una maglia da titolare: la speranza è che possa ripetere le magie sfoderate contro il Cagliari ai tempi di Frosinone, proprio nello stadio che lo ha visto fare il suo esordio ufficiale con la Roma un anno fa. ■

La febbre tiene ancora fuori Dybala

Verso Cagliari con l’opzione Baldanzi

Leonardo Frenquelli leonardo.frenquelli@ilromanista.eu

Una settimana intera per assorbire le scorie del ko col Napoli (più fisiche che di classifica), un ritmo da recuperare per un’altra sfida da vincere e restare in corsa. La Roma sta lavorando a Trigoria in vista della trasferta di Cagliari e dell’intenso periodo di incontri ravvicinati che la aspetta in calendario e Gasperini ha tutto il tempo necessario per fare le sue valutazioni sulla gestione delle forze e i problemi da risolvere. Uno degli ingranaggi da far tornare a funzionare meglio il prima possibile è il reparto offensivo, per assenze e rendimento. Verso Cagliari però il tecnico deve ancora sapere in quali condizioni avrà a disposizione Paulo Dybala (e le varie opzioni che averlo comporta): l’argentino anche ieri ha saltato la seduta d’allenamento per la febbre che lo ferma da inizio settimana: non c’è preoccupazione, ma chiaramente al passare dei giorni diminuiscono gli allenamenti col gruppo a disposizione perla trasferta sarda e di

Dybala in campo all’Olimpico MANCINI

conseguenza le chance di vederlo in campo da titolare. Da vedere se la Joya riuscirà a mettersi a disposizione oggi a Trigoria, ma il tecnico ha già in serbo e ha già usato soluzioni alternative. Una di queste è schierare Baldanzi al centro dell’attacco, o allargando

SECONDO GIORNO OUT

PER LA JOYA. SE NON DOVESSE RIENTRARE OGGI, DIFFICILE IMMAGINARLO

DAL 1’ IN SARDEGNA

l’ex Empoli sulla destra per accentrare Soulé verso il centro; con Dovbyk fuori poi (lavora già individualmente da due giorni), l’unica l’altra opzione al vaglio è quella di affidarsi a Ferguson dal 1’ come accaduto contro il Napoli con scarsi risultati, per una prova collettivamente e individualmente non d’impatto degli attaccanti romanisti e l’ottimo lavoro della difesa della squadra di Conte. Più certi di un posto Soulé e Pellegrini sulla trequarti, con El Shaarawy che sa incidere entrando a gara in corso. In difesa è possibile ipotizzare una conferma in blocco del terzetto Hermoso-Ndicka-Mancini, senza chiaramente dimenticare che giovedì c’è da volare in Scozia, battere il Celtic e mettere qualche certezza in più sul passaggio del turno in Europa League. In virtù del doppio impegno settimanale (e di quelli che verranno) Gasperini dovrà necessariamente sfruttare le rotazioni nei vari reparti, ma non c’è da stupirsi se a Cagliari si partirà con un 11 molto simile a quello visto col Napoli. ■

ifficile, se non impossibile, immaginare una squadra di Gasperini incapace di essere produttiva a livello offensivo. Eppure i giallorossi in questi primi mesi di Serie A si ritrovano al momento con il decimo attacco del campionato, figlia di una sterilità in fase realizzativa dei due centravanti Dovbyk e Ferguson ma non solo. I gol infatti fino ad ora non sono arrivati nemmeno dai centrocampisti e dagli esterni, altri ruoli il cui contributo finalizzativo nelle squadre Gasperiniane dovrebbe essere fondamentale. 2 gol li ha fatti Wesley, 1 Cristante, 1 El Aynaoui, 1 Celik e basta. Ancora a secco Koné, Pisilli, Tsimikas, Rensch, Angelino (a causa dell’assenza prolungata) e i poco utilizzati Ghilardi e Ziolkowski. A secco ancora anche Bailey, non fortunato anche lui con gli infortuni, mentre Dybala è andato a segno due volte. In tutto questo però, una piccola luce arriva dalla trequarti romanista. In questo reparto infatti ad oggi sono presenti i due capocannonieri della Roma, ovvero Soulé e Pellegrini, rispettivamente con 5 e 3 reti tra campionato ed Europa League. 8 gol in 2, a cui andrebbero aggiunti 3 assist complessivi per un contributo totale di 11 centri su 20 di squadra. Più del 50% delle firme giallorosse di quest’anno arrivano da loro, contributo non di poco conto considerando il contesto di sterilità offensiva.

Destro sinistro Mati Soulé

Soulé in questa stagione ha realizzato 5 gol e servito 2 assist ai propri compagni. Il suo inizio di stagione è in continuità con quanto fatto vedere nel finale del precedente campionato, quando dall’infortunio di Dybala in poi era stato in grado di caricarsi la squadra sulle spalle. Soulé è reduce da una prestazione opaca contro il Napoli ma questo non può in alcun modo intaccare il giudizio sul suo rendimento e domenica, contro il Cagliari, cercherà il riscatto. Proprio a Cagliari, con la maglia del Frosinone, giocò una delle sue migliori partite, impressionando Ranieri, ai tempi tecnico della squadra Sarda, che ne parlò benissimo nel post partita.

Pelle da capitano Pellegrini era destinato ad andar e via e per i nuovi criteri non è più il capitano ufficiale designato. Tuttavia Lorenzo, da capitano, si è messo a disposizione di Gasp e compagni: gol decisivo al derby, gol con i Rangers e gol con l’Udinese. Con tutta probabilità anche lui a Cagliari partirà dall’inizio in uno stadio nel quale, qualche anno fa, segnò un bellissimo gol su calcio di punizione. ■

PIÙ DEL 50% DELLE RETI STAGIONALI REALIZZATE DAI GIALLOROSSI IN QUESTA STAGIONE ARRIVA DAI DUE TREQUARTISTI

Soulé e Pellegrini si abbracciano in campo allo Stadio Olimpico GETTY IMAGES

Verso Roma-Cagliari

VISTI DALL’ALTRO LATO

MEGLIO SARDI CHE MAI

Gli Sconvolts Duri, puri, isolani e (auto)isolati

Per i cagliaritani esiste soltanto

Fabrizio Pastore fabrizio.pastore@ilromanista.eu

Duri e puri. Gli Sconvolts del Cagliari non fanno sconti a nessuno. Uno dei loro più famosi slogan, «Essere ultras, esserlo nella mente», trova riscontro nelle linee guida che si sono dati. Totale assenza di rapporti con le forze dell’ordine; nessuno spazio a possibili business; opposizione senza deroghe alla Tessera del tifoso; contrarietà a sovvenzioni dalla società Cagliari; bandita ogni forma di comunicazione esterna, su siti e social network; nessuna connotazione ideologica; interrotto ogni tipo di gemellaggio. È la stessa genesi che li ha connotati come estranei al compromesso. Una data ormai lontana, quella del 6 febbraio 1987, nella quale si decide di dar vita

il “Casteddu”

a qualcosa di diverso rispetto a quanto visto nella Curva rossoblù fino ad allora. Spariscono alcuni gruppi attivi negli Anni 80, come gli Uccn (Ultrà CagliariCurva Nord), gli Eagles, la Brigata Sant’Elia. Nascono gli Sconvolts. Un nome che la leggenda metropolitana vuole ripreso dall’omonimo gruppo pisano. Con un occhio strizzato a sinistra (nella denominazione) e uno a destra (nei caratteri dello striscione storico), tanto per fuggire da ogni facile etichetta. La ricerca di una differente identità rispetto al passato li porta ad abbandonare progressivamente tamburi e cori dedicati ai giocatori. Tutti i piccoli gruppi confluiscono in quello portante appena sorto, che diventa il vero architrave della Curva. Nel 1989 però, da una costola degli Sconvolts nascono i Furiosi. I due gruppi all’inizio convivono

LA SQUADRA SIMBOLO DI UN’INTERA REGIONE MA RIVALITÀ FORTE CON SASSARI (E JUVE, MILAN E NAPOLI)

uno accanto all’altro, soprattutto nell’iniziativa vocale e nell’organizzazione delle trasferte (mai semplici dall’isola). Poi i rapporti vanno deteriorandosi, diventando sempre più tesi e creando di fatto una vera e propria contrapposizione. In occasione di una sfida casalinga al Milan accompagnata da un’intera giornata di guerriglia urbana, i Furiosi perdono il proprio striscione. L’onta non viene perdonata e quando l’episodio si ripete (questa volta in trasferta, ad Ancona), le due anime arrivano ai ferri corti. Fino all’estromissione dei Furiosi dalla Curva. Eppure in passato erano state cementate amicizie con altre tifoserie, a volte perfino sotto forma di gemellaggio, come nel caso di quella con i foggiani, ospitati nel capoluogo sardo in più occasioni. Così gli ottimi rapporti con sampdoriani e atalantini, con i quali ancora

oggi esistono forme di reciproco rispetto. Non si è invece chiusa l’epoca delle rivalità, che rimangono fortissime con milanisti, napoletani, juventini e bresciani. Ma sopra ogni altra quella con i sassaresi, nata per questioni di campanile e acuita da una serie di agguati agli imbarchi da Porto Torres in occasione delle trasferte al Nord. L’acredine reciproca porta i cagliaritani ad associare i rivali agli juventini; viceversa i sassaresi definiscono i rossoblù «africani». C’è un primato sull’isola da salvaguardare. La Sardegna, con l’eccezione di Sassari, tifa Cagliari. Anche se per i cagliaritani il simbolo più dei quattro mori è il “Casteddu”, sinonimo del capoluogo. E le bandiere sono quelle che il Casteddu lo hanno sposato: da fuori Riva e Daniele Conti, dall’isola Cossu, che sul polpaccio ha il tatuaggio con il simbolo degli Sconvolts. ■

Uno degli slogan simbolo degli Sconvolts, gruppo portante della Curva cagliaritana, qui nel vecchio Sant’Elia

DUE COLPI PER SOGNARE

Le mosse Per colmare il gap con le big del campionato, Gasperini ha chiesto almeno due innesti

Un

centravanti e un difensore (centrale o esterno) rimangono le assolute priorità dell’allenatore

Andrea Di Carlo andrea.dicarlo@ilromanista.eu

Due, se non tre, ma almeno due. Colpi di mercato, sia chiaro, per consolidare il valore della rosa (anche a fronte delle partenze per la Coppa d’Africa) e per andare a rinforzare il reparto più carente, in grado di cambiare il volto della sua Roma.

Nella letterina di Natale scritta da Gian Piero Gasperini, con più probabilità recapitata a Ricky Massara e non a Babbo Natale, la lista dei desideri non è così lunga come si poteva forse immaginare. Poche richieste ma specifiche e vincolanti per continuare a far crescere la squadra, rendendola sempre più competitiva.

Priorità assoluta è l’attaccante, il numero 9, il profilo in grado di regalare a Gasperini una quota gol che finora Dovbyk e Ferguson non sono riusciti a garantire. Il mal di gol non può non esser risolto nel mercato di gennaio, il tecnico attende con moderata fiducia il colpo che allargherebbe le rotazioni.

C’è poi il colpo rimasto in sospeso dall’estate, l’esterno di piede destro che gioca a sinistra, l’uomo in grado di garantire rapidità e superiorità numerica, bravo nell’uno contro uno ma anche con un buon numero di gol nelle gambe. In tal senso Massara sta seguendo con grande attenzione l’evoluzione della vicenda Boga in casa Nizza, in uscita dal club francese dopo la violenta contestazione subita dai tifosi del club rossonero. Sullo sfondo c’è il nome di Federico Chiesa, ma idea al momento molto debole. Un rinforzo, quindi, che risulterebbe senza dubbio molto gradito da Gasperini, che è riuscito però nel corso dei mesi a sopperire a tale assenza, spostando Wesley a sinistra o riportando a giocare in quella porzione di campo anche Pellegrini.

Ma in realtà l’altra vera priorità per il tecnico giallorosso, per quanto ci è stato possibile constatare, sarebbe un rinforzo nel pac-

I RINNOVI

DOPO LA LITE CON I TIFOSI DEL NIZZA, BOGA VUOLE ANDARSENE: MASSARA MONITORA LA VICENDA

in alto, il ds giallorosso Frederic Massara seduto sulla panchina dei Glasgow Rangers GETTY-IPA

chetto arretrato. Numeri alla mano, l’uscita di scena di Angeliño (per motivi di salute) ha già ristretto le rotazioni sulle fasce, “obbligando” Wesley a sdoppiarsi. E l’imminente partenza di Ndicka in direzione Coppa d’Africa priverà Gasperini di un altro elemento. Un difensore puro andrebbe a riequilibrare il numero di rotazioni tra i centrali ma soprattutto un esterno di centrocampo in più potrebbe permettere a uno tra Rensch e Celik di scendere in maniera costante tra i “braccetti”. Un 9, senza dubbio, magari un 7 ma ancor di più un 2 o in caso un 5. Questione di incastri e di numeri, ricordandosi sempre delle restrizioni finanziarie di cui la Roma dovrà tener conto al 30 giugno 2026. Ma le premesse di stagione porteranno il ds Massara a ragionare su ogni opportunità che il mercato, tra meno di un mese, potrà offrire ■

Passi in avanti per la firma di Celik, nessun contatto con Pellegrini e Dybala

Simone Valdarchi simone.valdarchi@ilromanista.eu Gennaio, ma non solo. Prosegue, tra le mura del suo ufficio a Trigoria, il lavoro di Frederic Massara, per pensare alla Roma che sarà. Ovviamente il focus è puntato sulle mosse da fare, soprattutto in entrata, nella finestra di trattative invernali, ma il ds ha cominciato a muoversi anche per quanto riguarda i rinnovi contrattuali. Le questioni più urgenti su questo fronte riguardano quattro giocatori: Pellegrini, Dybala, El Shaarawy e Celik. Tutti loro hanno il contratto in scadenza a giugno prossimo. L’unico, però, per

cui il club ha davvero già mosso dei passi in avanti verso la firma, è l’esterno turco. Massara, infatti, ha già incontrato l’agente di Zeki e l’iniziale distanza tra domanda e offerta è stata limata, tanto da suscitare fiducia circa il buon esito della trattativa.

Tutto tace, invece, per gli altri tre. El Shaarawy non sembra rientrare nei piani tecnici della Roma, mentre il peso dello stipendio di Pellegrini e Dybala frena, e non poco, il club a intraprendere discorsi sul futuro. Il loro destino, però, non è ancora segnato. In modo particolare Lorenzo è stimato da Gasperini (e la cosa è reciproca) e ha già deciso

LORENZO NON LASCERÀ LA ROMA A GENNAIO. CONTATTI ANCHE PER PROLUNGARE CRISTANTE E MANCINI

che a gennaio non intende muoversi. Su di lui c’è il Napoli, che si era interessato al 7 già un anno fa, ma Pellegrini ha intenzione di giocarsi le sue chance fino all’ultimo, aspettando un’eventuale chiamata per il rinnovo (a cifre diverse, ovviamente). Quattro giocatori in scadenza non sono semplici da gestire. E per non ricadere negli errori fatti da altri nel recente passato, Massara si è già portato avanti guardando ai contratti in scadenza nel 2027. In modo particolare, sono iniziati i contatti per trovare un’intesa con Cristante, Mancini e Hermoso. C’è vita e programmazione oltre gennaio. ■

Qui accanto Jeremie Boga in azione con la maglia del Nizza;
Zeki Celik, 28 anni, dopo il suo gol all’Udinese, lo scorso 9 novembre MANCINI

LA STAGIONE 2025/26

22/02 - Roma - Cremonese

01/03 - Roma - Juventus

04/03 - Semifinali Andata*

08/03 - Genoa - Roma

15/03 - Como - Roma

22/03 - Roma - Lecce

04/04 - Inter - Roma

12/04

19/04

22/04

Roma - Pisa

Roma - Atalanta

Semifinali Ritorno*

26/04 - Bologna - Roma

03/05 - Roma - Fiorentina

10/05 - Parma - Roma

13/05 - Finale

17/05 - Roma - Lazio

24/05 - Verona - Roma

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KO IN COPPA A NAPOLI

MINA PUNTA LA ROMA

I sardi Pisacane sconfitto ai rigori dopo l’1-1

Lorenzo Paielli lorenzo.paielli@ilromanista.eu

Sembrava una partita già scritta, almeno sulla carta viste le premesse. Eppure, il Cagliari di Pisacane esce dalla Coppa Italia a testa alta, costringendo il Napoli ai calci di rigore dopo aver pareggiato 1-1 nei 90 minuti. Diverse le seconde linee in campo, da una parte e dall’altra. Per il tecnico dei sardi, quasi tutte scelte consapevoli, eccezion fatta per Yerry Mina, ancora alle prese con terapie e riposo. Il centrale colombiano, tuttavia, sembra essere pronto a recuperare per la sfida contro la Roma. Tornando alla cronaca della partita, invece, non molte emozioni da segnalare nel corso del primo tempo. Ritmi contenuti e poche occasioni, fino al 28’: Vergara sfrutta al meglio l’occasione affidatagli da Conte e serve l’assist dell’1-0

LÌ JUVENTUS

per Lucca che non sbaglia il colpo di testa da posizione ravvicinata. Nei primi quindici minuti della ripresa, il copione della sfida resta lo stesso. Poi i primi cambi per i sardi: dentro tre titolari, Borrelli, Prati e Sebastiano Esposito. Poco dopo la prima vera occasione per gli ospiti, culminata con un tiro da fuori area proprio del centrocampista neo entrato. Un minuto dopo lo scoccare dell’ora di gioco, i rossoblù continuano a inserire forze fresche e, soprattutto, prime linee: allora dentro Idrissi al posto del giovane Juan Rodriguez, al suo esordio stagionale. Ed è proprio grazie ai titolari che nasce il gol del pareggio del Cagliari: Borrelli riceve palla e punta l’area di rigore, poi McTominay sporca in maniera decisiva servendo, di fatto, Sebastiano Esposito in area di rigore. Il ragazzo nato a Castellammare di Stabia non sbaglia e poi non esulta, ma costringe Conte a inserire nuove forze fresche. Come Hojlund, Buongiorno, Neres e Lang.

nei 90 minuti

Ma i titolari del Napoli non bastano a risollevare la partita, gli uomini di Pisacane costringono Conte ai calci di rigore (niente supplementari). Una lotteria quasi infinita, vista la bravura della gran parte dei tiratori di entrambe le squadre. Il primo a sbagliare dagli undici metri è Mattia Felici, entrato proprio nei minuti finali antecedenti ai calci di rigore. Poi, per il Napoli, Neres sbaglia il tiro decisivo: si va a oltranza.

La tensione sale, ma i calci di rigore sono perfetti. O almeno, quasi tutti: è Luvumbo Zito a sbagliare il decimo tiro per il Cagliari. Buongiorno invece non sbaglia, 9-8 ai rigori e Napoli ai quarti. Vince anche l’Inter col Venezia. I nerazzurri sono i possibili avversari della Roma, nel caso in cui i giallorossi dovessero superare il Torino agli ottavi. Ora il rientro in Sardegna per il Cagliari, che dovrà da subito iniziare a preparare la sfida con di domenica alle 15 all’Unipol Domus contro la Roma. ■

Non solo Vlahovic, si fa male anche Gatti

Eva Tambara

eva.tambara@ilromanista.eu

In casa Juventus mentre si festeggia per il passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia dopo aver battuto 2-0 l’Udinese, si pensa all’emergenza che aumenta in difesa. Dopo gli infortuni di Bremer e Rugani (ai box rispettivamente per una lesione al menisco e una lesione di basso grado al soleo), anche Federico Gatti non sarà a disposizione di Spalletti fino all’inizio del 2026.

Nel corso dell’ultima sfida contro l’Udinese, il giocatore classe 1998 ha lasciato il terreno di gioco al 11’ del secondo tempo

per un trauma distorsivo a carico del ginocchio destro. Ieri si è sottoposto a esami strumentali presso il Jmedical, i quali hanno evidenziato - come riporta il club bianconero in un comunicato uf-

ficiale - una lesione del menisco mediale, tale da rendere necessario un intervento chirurgico che verrà eseguito nei prossimi giorni.

L’infortunio di Gatti - che salterà sicuramente la sfida contro la Roma del 20 dicembre - si aggiunge anche a quello di un altro titolarissimo come Dusan Vlahovic . L’attaccante serbo è alle prese con una lesione di alto grado all’adduttore sinistro e sta anche valutando la possibilità di sottoporsi a un’operazione per provare ad accorciare i tempi di recupero. Sempre per quanto riguarda il reparto offensivo, resta out anche Milik. ■

Fabio Pisacane in panchina al Maradona durante Napoli-Cagliari GETTY
Federico Gatti, difensore della Juventus GETTY
Il sonetto dedicato a Giorgetto, storico ultrà giallorosso, a 11 anni dalla sua scomparsa. Opera a cura di Warterino
Aldair sotto la Curva Sud e con la sciarpa giallorossa al collo prima di Roma-Napoli, in occasione del suo sessantesimo compleanno. Questo lo scatto pubblicato dal club sui social
Uno degli scatti condivisi su Instagram ieri da Giulia Dragoni, che ha voluto ripercorrere l’esperienza negli Stati Uniti con la Nazionale italiana, reduce da

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