Stand-by Dopo la delusione per l’estenuante telenovela che ha visto protagonista Sancho, il ds Massara ha virato con forza sul talentuoso George: si tratta con il Chelsea sulla formula del prestito con obbligo di riscatto condizionato. Più vicino Tsimikas del Liverpool, Dovbyk può partire: il Milan ci pensa
PUNTA E A CAPO
IL MERCATO
SI TRATTA PER GEORGE
Il punto Spazientito da Sancho, il ds Massara si è seduto al tavolo del Chelsea per il classe 2006
Si cerca la formula giusta, ma l’inglese non è l’unica pista. Tsimikas del Liverpool è più vicino
Andrea Di Carlo andrea.dicarlo@ilromanista.eu
Da Trigoria a Londra il passo non è poi così tanto breve. Eppure il mercato della Roma ha praticamente traslocato all’ombra del Big Ben. Massara lo aveva fatto intendere (guarda caso, proprio durante il ritiro inglese dei giallorossi) che a fine mercato si sarebbe guardato con estremo interesse ai saldi della Premier. E nella lunga lista degli esuberi del campionato più ricco al mondo, il ds giallorosso sta cercando le opportunità per completare la prima Roma di Gian Piero Gasperini: Sancho, George, forse Chiesa, ma anche Tsimikas. Estenuante e paradossale la telenovela che ha visto coinvolto Jadon Sancho, che ieri ha immortalato negli spogliatoi del Manchester United la “Bomb Squad” (la squadra degli esuberi): insieme a lui Malacia e Anthony. Tutti in cerca di sistemazione, lui - da quanto filtra- un po’ meno. Di sicuro con nessuna voglia di valutare seriamente la proposta della Roma. Il “no” definitivo è arrivato? No. Massara, rientrato ieri a Trigoria dove ha fatto il punto della situazione con Gasperini e Ryan Friedkin, ha però deciso di virare con forza su un altro profilo, quello del giovane Tyrique George, talentuoso esterno classe 2006. Nella giornata di ieri erano circolate cifre più alte (30 milioni
più bonus) che in realtà rappresentavano la richiesta che il Chelsea esponeva ad inizio estate. In realtà adesso la valutazione è leggermente scesa, ma il problema rimane quello legato alla pesante percentuale di futura rivendita (superiore al 30%) che il Chelsea vorrebbe inserire in un affare che potrebbe far intravedere la fumata bianca con un prestito oneroso e un obbligo di riscatto condizionato. Cifre che ancora non tornano nei parametri e nel gradimento di Massara, che tiene vive più piste in questi giorni fiLA ROMA E I
nali di mercato. Il ds giallorosso giorni fa aveva chiesto informazioni anche sul conto di Federico Chiesa, tornato all’improvviso preziosa pedina nello scacchiere di Slot: in gol alla prima stagionale, è subentrato, partecipando attivamente all’azione della rete vincente, nella sfida con il Newcastle. Difficile portarlo via da lì, ora che è convinto di potersi giocare le sue carte. Ma con il Liverpool proseguono i contatti per il terzino greco Kostas Tsimikas, che rappresenta un esubero nella
rosa dei Reds. La Roma cerca l’operazione poco onerosa, i Reds sono pronto ad aprire al prestito secco. Confermato, infine, per la giornata di venerdì, l’arrivo a Roma del difensore polacco Jan Ziolkowski: acquistato dal Legia Varsavia per una cifra complessiva vicina agli 8 milioni. Passando alle uscite, abbiamo menzionato prima il Newcastle, che poteva rappresentare una seria candidata per acquisire i diritti alle prestazioni di Artem Dovbyk, ma l’interesse non si è tramutato in alcuna offerta reale. Contatti con il Villarreal ci sono stati e anche approfonditi, ma il tutto si è interrotto ieri dopo pranzo, una volta comprese che non c’erano le condizioni per andare avanti. Ma a Trigoria s’inizia a ragionare all’idea di far uscire l’ucraino in prestito con diritto di riscatto. E attenzione al Milan. Si continuano a registrare movimenti anche attorno a Pellegrini: il suo entourage è a caccia di offerte, tutto fa pensare che il momento dell’addio sarà posticipato a gennaio, ma nessuno esclude che in questi giorni di mercato possa arrivare la squadra in grado di metter d’accordo tutti: se esce, nuovi contatti per Florentino Luis del Benfica. Verona forte su Baldanzi (manca accordo tra club) mentre sulle tracce di Salah-Eddine si è aggiunto anche il Porto di Farioli: una richiesta di informazioni, ma pista che resta da monitorare. ■
In alto, Tyrique George con la maglia del Chelsea; in basso, Kostas Tsimikas in azione in una sfida del Liverpool GETTY IMAGES
L’APPROFONDIMENTO
WORK IN PROGRESS
Confronto Rispetto al 2024-25 la Roma ha un difensore centrale in più. Sugli esterni uno in meno così come a centrocampo. In attacco si passa dai 7 dello scorso anno agli 8 di questa stagione
Davide Fidanza davide.fidanza@ilromanista.eu
Manca sempre meno alla fine del calciomercato e la Roma sta ancora cercando in questi ultimi giorni di completare la rosa da consegnare a Gian Piero Gasperini. La priorità assoluta rimane certamente l’attaccante di sinistra, ruolo in cui i giallorossi stanno ancora cercando il vero titolare. Considerando Ziolkowski come un giocatore già in rosa - arriverà dopo il ritorno del preliminare di Conference League del Legia Varsavia - è difficile ipotizzare, salvo uscite last minute, ulteriori entrate attaccante sinistro escluso. Numericamente quindi possiamo fare il confronto con la rosa che ha concluso la stagione 2024-2025 con quella che verosimilmente sarà a disposizione di Gasperini per il 20252026. In porta numericamente parlando ci siamo, tre portieri lo scorso anno (Svilar, Gollini e Marin) e tre quest’anno (sempre Mile, Vasquez e Zelezny) con il quarto, sempre Gollini, destinato a salutare la Capitale in questi giorni. Nel pacchetto dei difensori centrali c’è il primo upgrade stagionale: la Roma lo scorso anno chiuse il campionato con 5 calciatori a disposizione in quel reparto (Mancini, Ndicka, Celik, Nelson e Hummels) mentre in questa stagione saranno 6 per tre maglie grazie agli ingressi di Ghilardi, Ziolkowski e al ritorno di Hermoso. In mezzo al campo la coperta potrebbe essere più corta. Si passa da un pacchetto di 5 centrocampisti centrali composto da Koné, Paredes, Cristante, Gourna-Douath e Pisilli ai soli Bryan, Manu ed El Aynaoui, con Pisilli come Jolly che potrebbe essere considerato come quarto. Tuttavia la coperta rimane leggermente più corta anche se va ricordato che in mezzo al campo spesso la Roma utilizzava tre calciatori a differenza di Gasp che potrebbe utilizzarne anche solo due. Sugli esterni di centrocampo numericamente siamo quasi pari: 4 l’anno scorso con la coppia Rensch-Saud a destra e Angeliño- Salah Eddine a sinistra ai quali andrebbe aggiunto il jolly Saelemaekers impiegato quasi sempre come quinto di destra. Quest’anno gli esterni saranno sempre 4: a sinistra gli stessi 2 del 2024-2025, a destra Wesley e Rensch con il ruolo di jolly che potrebbe essere ricoperto da El Shaarawy all’occorrenza. Il reparto offensivo, forse il più importante per il nuovo tecnico della Roma, è sicuramente più folto: tra trequartisti e punte centrali i giallorossi sono passati da un reparto composto da 7 calciatori la passata stagione agli 8 che ci saranno quest’anno, con la forte volontà di inserirne almeno un altro in alto a sinistra. ■
NEI NUMERI ROSA SIMILE A QUELLA DELLA PASSATA
STAGIONE. MA GASPERINI VORREBBE CAMBIARNE ALMENO ALTRI 4 O 5
Svilar Portiere 25 Belgio-Serbia
A sinistra Gian Piero Gasperini, tecnico della Roma; qui sopra Frederic Massara, direttore sportivo dei giallorossi; qui a fianco Claudio Ranieri, senior advisor del club GETTY IMAGES
Rosa alla fine della stagione 2024-2025
Giocatore
TRA CAMPO E MERCATO
LA VALIGIA DI PELLE
Cose che Capitano Lorenzo torna in gruppo, tre mesi dopo il ko. Il suo contratto non sarà rinnovato
Ma l’addio può essere rimandato a gennaio. E ammette: «Nella Roma coronato il sogno di una vita»
Simone Valdarchi simone.valdarchi@ilromanista.eu
Torno, gioco e parto. Centodieci giorni dopo, Lorenzo Pellegrini è tornato ad allenarsi in gruppo. L’ultima volta prima di ieri mattina, il 9 maggio scorso, aveva rimediato a Trigoria la lesione al tendine del retto femorale della coscia destra. Da lì l’intervento chirurgico in Finlandia, il lungo percorso di recupero che l’ha accompagnato in una delle estati più complicate da quando veste la maglia della Roma. Dalle continui voci su un addio alla fascia tolta dal nuovo criterio gasperiniano, fino all’assenza durante il ritiro inglese e alla certificazione pubblica, con le recenti dichiarazioni di Gasperini e Massara, di quello che già in via privata era stato reso noto: il contratto in scadenza a giugno 2026 non verrà rinnovato. Volontà del club, come sottolineato dai virgolettati dei protagonisti, ma anche di Pellegrini, in cui ormai da mesi è maturata la convinzione che lasciare Roma sia la scelta migliore anche per il prosieguo della sua carriera. A dirla tutta, se non ci fossero stati in mezzo questi tre mesi e mezzo di stop dovuti dall’infortunio, probabilmente oggi Lorenzo sarebbe già altrove. Invece, a quattro giorni dalla fine della sessione di mercato, il numero 7, senza più la fascia al braccio, è ancora a Trigoria. Vuoi la stagione deludente dello scorso anno, vuoi il lungo periodo di ferie forzate a causa dell’infortunio al tendine, di offerte per lasciare la Capitale ad oggi non ne sono ancora arrivate.
Né a lui, né alla Roma. Massara da una parte e il suo entourage dall’altra continueranno a cercare una soluzione in queste ore, ma anche il West Ham, che come altre società aveva chiesto informazioni, non si è mai fatto avanti con una proposta vera e propria e difficilmente le cose cambieranno da qui a lunedì prossimo. Ecco perché l’idea che sta maturando in Pellegrini è quella di rimandare l’addio a gennaio. La sua intenzione è di non lasciare la Roma a zero, idea che ovviamente collima con la volontà del club e i mesi che ci separano dal mercato invernale possono diventare preziosi per accontentare tutti. Lorenzo si metterà a disposizione di Gasp, cercando spazio in A TRIGORIA E AL SUO
campo, per ritrovare se stesso e anche un po’ per mettersi in vetrina. Insomma, la separazione appare scontata, bisogna solo trovare tempi e modi per farsi il meno male possibile. In quest’ottica sono risuonate le ultime parole di Pelle, alla presentazione del libro “Calcio e percorsi di vita” di Paolo Ghisoni a Sabaudia: «Ho coronato il sogno della mia vita, giocare con la maglia della squadra che amo, fare il Capitano e alzare un trofeo - ha ammesso Pelle - E questo tipo di sogno mi ha consentito di coronarne un altro: vestire la maglia della Nazionale, l’unica squadra che non necessita di un contratto. Anzi quando ci vai, devi sentirti onorato». Cose che Capitano. ■
È tempo di Away kit. Oggi ci sarà il prelancio negli store ufficiali del club, di Adidas e di JD. Il colore sarà arancio con girocollo, logo Adidas e le tre caratteristiche strisce del marchio tedesco sulla manica in nero. Il lupetto di Gratton come stemma e una saetta gialla sottotraccia, a richiamare il simbolo di Giove, nume tutelare dell’Urbe in antichità
A sinistra, Lorenzo Pellegrini ieri in campo a Trigoria, nel primo allenamento in gruppo dopo l’infortunio al tendine del maggio scorso. AS ROMA VIA GETTY IMAGES; Qui in alto a destra, il centrocampista alla presentazione del libro di Paolo Ghisoni “LGI Stories. Calcio e Percorsi di vita”
Pisa-Roma, fischia Collu. Meraviglia VAR
L’AIA ha reso note le designazioni arbitrali del secondo turno di campionato. Per Pisa-Roma, anticipo in programma sabato sera all’Arena Garibaldi, è stato scelto Giuseppe Collu. Per il fischietto sardo sarà la prima volta con i giallorossi in campo e sarà assistito da Cecconi e Rossi come guardalinee e Manganiello a bordocampo come quarto uomo. Al VAR ci sarà Meraviglia, mentre l’AVAR sarà Maresca. Dodici i precedenti per la Roma con Meraviglia al monitor, con due sole vittorie, cinque pareggi e altrettante sconfitte. L’ultimo incrocio è Atalanta-Roma dello scorso campionato, con il rigore su Koné inizialmente concesso dal campo, poi revocato su suggerimento proprio di Meraviglia.
Oggi via alla vendita dell’Away Kit, sarà arancio e nero
QUI TRIGORIA
BRYAN, L’UOMO IN PIÙ
Dal campo Dopo la buona prestazione con il Bologna, Cristante sarà confermato titolare anche a Pisa
Come in ogni stagione in giallorosso, il numero 4 si avvia a sovvertire i pronostici estivi sul suo utilizzo
Fabrizio Pastore fabrizio.pastore@ilromanista.eu
Alla fine lì nel mezzo c’è sempre lui. Cambiano dirigenti, allenatori, giocatori, ma Cristante resta uno dei perni della Roma. Bryan costante. A dispetto di ogni pronostico estivo, che puntuale si ripete da sette anni, ovvero da quando il mediano ha messo piede in pianta stabile nella Capitale. Nelle formazioni estive sembra sempre non esserci posto per lui, che arrivino o meno nuovi centrocampisti a Trigoria. Mentre il campo racconta il contrario: non è un caso che le sue presenze complessive in giallorosso abbiano raggiunto quota 319, proiettandolo già nella scorsa annata nella top 15 della storia romanista. L’ultima ha coinciso con la prima gara ufficiale del 2025-26, sotto la guida di un tecnico come Gasperini che conosce molto bene il giocatore, avendolo consacrato definitivamente a Bergamo, quando ne ha esaltato come nessun altro le doti realizzative. E anche a Roma Gasp si è subito affidato al mediano di fiducia, ripagato dalla prestazione: più che buono l’esordio contro il Bologna, condito anche da un palo frutto del consueto inserimento aereo su calcio piazzato; e dal lungo quanto preciso lancio che ha pescato Wesley in occasione del gol decisivo. Due di quei fondamentali che hanno portato Cristante a essere scelto da qualsiasi allenatore si sia seduto sulla panchina romanista. Anche sabato a Pisa toccherà a Bryan il lavoro oscuro ad accompagnare le cavalcate di Koné. In una formazione presumibilmente molto simile a quella che ha vinto e convinto con il Bologna, i dubbi vertono sugli altri reparti più che sul centrocampo. Qualcosa potrebbe cambiare dietro (con uno fra Celik e Ghilardi a insidiare Hermoso) e davanti, dove una settimana di lavoro in più può rilanciare uno fra El Aynaoui e Dybala. Non in mezzo, dove la costante resta Bryan. ■
Florenzi lascia il
calcio a 34 anni: «È stato bellissimo»
fino al 2028
GASP LO HA CONSACRATO A BERGAMO E ANCHE QUI SI AFFIDERÀ A LUI. TOCCA ANCORA ALLA COPPIA CON KONÉ
Nella giornata di ieri, l’ex calciatore giallorosso ha annunciato il ritiro dal calcio giocato con un filmato condiviso sui social. Cresciuto nel settore giovanile della Roma, ha giocato in pianta stabile in prima squadra dal 2012 al 2020 collezionando 279 presenze e 28 reti. Dal 2021 era al Milan, dove ha vinto uno Scudetto
Nella giornata di ieri è arrivata l’ufficialità, inevitabile in attesa dello Stadio della Roma: la società giallorossa e Sport e Salute saranno insieme fino alla stagione 2027/2028 per l’utilizzo dello stadio. Lo ha comunicato ieri proprio Sport e Salute: «Il Foro Italico e lo Stadio Olimpico non solo fulcro dell’attività sportiva, ma vero motore di crescita e sviluppo per l’intera comunità di tifosi e sportivi. È questo il cuore della partnership consolidata, proiettata verso un futuro di successi condivisi». Con l’intento di valorizzare i rispettivi asset, dunque, e nella speranza di «un’evoluzione significativa, fondata su un modello innovativo di gestione ed utilizzo del parco del Foro Italico e dello Stadio Olimpico», che lo proietti verso gli Europei 2032». Lo stadio sarà più “smart”, più cashless e in linea con «le migliori pratiche globali e garantisce sostenibilità, efficienza e competitività». I disservizi di Roma-Bologna nella gestione dei bar vogliono lasciarseli tutti alle spalle. «Siamo entusiasti di annunciare questo rinnovo –dichiara Diego Nepi Molineris, Ad di Sport e Salute - che rappresenta la naturale evoluzione di una partnership già forte e proficua». In sintonia la nota della Roma: «Il Club valorizza lo storico rapporto con Sport e Salute e accoglie con favore la continuità che questo garantisce». Ma con il cenno al nuovo impianto della Roma: «Un importante ponte mentre si continuerà a lavorare alla futura “casa” a Pietralata». ■ GF
Meister e Denoon di nuovo in gruppo. Lusuardi in dubbio per la Roma
Eva Tambara
eva.tambara@ilromanista.eu
Meno due a Pisa-Roma: sabato 30 agosto alle 20.45 i neroazzurri ospiteranno all’Arena Garibaldi gli uomini di Gasperini. Alberto Gilardino continua a far lavorare i suoi giocatori senza sosta: mai un giorno di riposo dalla partita di domenica sera contro l’Atalanta. Gara terminata con un 1-1 decisamente positivo per il club neopromosso alla prima giornata di campionato, ma con una piccola nota negativa: l’infortunio di Meister, uscito al 54’ e sostituito da Nzola.
L’attaccante danese è rientrato in gruppo ieri e proverà a recuperare per la sfida contro i giallorossi. Stesso discorso per Denoon, ma qualora il tecnico di Biella non volesse rischiarli avrebbe pronte le due alternative nei rispettivi ruoli di attacco e difesa, Lind e Calabresi.
Dopo la lesione di basso grado al bicipite femorale rimediata in amichevole nel precampionato sinistro, torna anche Lusuardi: l’ex Frosinone è rientrato in fretta contro parecchie aspettative e per questo difficilmente troverà posto dal 1’.
Tra gli assenti certi troviamo invece Esteves, ormai ai box
da un anno in seguito al test pre-campionato del 2 agosto 2024 contro l’Inter; e anche Vural per un problema al tendine rotuleo in via di definizione. Al momento la probabile formazione prevede gli stessi 11 che sono partiti titolari contro l’Atalanta, con Nzola e Cuadrado che avranno qualche minuto nelle gambe da giocarsi nella ripresa. Capitolo mercato Intanto Calvin Stengs ha svolto le visite mediche e nelle prossime ore firmerà il contratto che lo legherà al Pisa, sulla base di un prestito con diritto di riscatto dal Feyenoord. ■
Bryan Cristante, 30 anni, è arrivato alla Roma nel 2018: da allora ha collezionato 319 presenze complessive in giallorosso MANCINI
Alberto Gilardino, tecnico del Pisa, prima della sfida con l’Atalanta GETTY
LA STAGIONE 2025/26
30/08
14/09
21 /09
25/09
28/09
02/10
05/10
| 25/01 - Roma - Milan
| 29/01 - 8ª League Phase
Pisa - Roma
Roma - Torino
Lazio - Roma
ª League Phase*
Roma - Verona
Fiorentina - Roma
| 01/02 - Udinese - Roma
| 04/02 - Quarti Andata*
| 08/02 - Roma - Cagliari
| 11/02 - Quarti Ritorno*
| 15/02 - Napoli - Roma
| 19/02 - Playoff Andata
| 22/02 - Roma - Cremonese
| 26/02 - Playoff Ritorno
| 01/03 - Roma - Juventus
26/10
Sassuolo - Roma
Parma
06/11
4ª League Phase
Roma - Udinese
Cremonese - Roma | 09/11
23/11
27/11
30/11
03/12
07/12
11/12
14/12
17/12
21/12
5ª League Phase
Roma - Napoli
Ottavi di finale*
Cagliari - Roma
6ª League Phase
Roma - Como
Ottavi di finale*
Juventus - Roma
| 06/01 - Lecce - Roma | 03/01 - Atalanta - Roma | 28/12 - Roma - Genoa
| 04/03 - Semifinali Andata*
| 08/03 - Genoa - Roma
| 12/03 - Ottavi Andata
| 15/03 - Como - Roma
| 19/03 - Ottavi Ritotno
| 22/03 - Roma - Lecce
| 04/04 - Inter - Roma
| 09/04 - Quarti Andata
| 12/04 - Roma - Pisa
| 16/04 - Quarti Ritorno
| 19/04 - Roma - Atalanta
| 22/04 - Semifinali Ritorno*
| 26/04 - Bologna - Roma
| 30/04 - Semifinale Andata
| 03/05 - Roma - Fiorentina
| 07/05 - Semifinale Ritorno
| 10/05 - Parma - Roma
| 13/05 - Finale
| 17/05 - Roma - Lazio
| 18/01
Torino - Roma | 11/01 - Roma - Sassuolo
| 22/01 - 7ª League Phase
data da definire
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| 20/05 - Finale
| 24/05 - Verona - Roma
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AMPIO TURN OVER E VITTORIA
TUTTO FACILE CON L’AKTOBE
Roma 2
Aktobe 0
Roma (3-4-2-1) Lukasova; van Diemen (14’ st Valdezate), Heatley, Oladipo; Pante, Giugliano (15’ st Greggi), Rieke (34’ st Corelli), Galli (33’ st Ventriglia); Kühl, Pandini; Babajide (25’ st Haavi).
Nulla di esaltante o eccezionale, ma comunque il massimo risultato con poco più del minimo dello sforzo. La Roma Femminile ha battuto le kazake dell’Aktobe nella prima sfida del “Round 2” dei preliminari di Women’s Champions League per 2-0, aggiudicandosi un posto nel-
la finale del mini torneo eliminatorio. Visto il più che modesto valore delle avversarie Rossettini si è permesso qualche esperimento nell’undici sceso in campo dall’inizio e un’ampia rotazione delle giocatrici, pur mantenendo una netta superiorità rispetto alle avversarie. Delle “titolari” sicure erano in campo Lukasova, van Diemen, Rieke, Giugliano e Babajide (schierata da punta); per il resto largo a giovani come Oladipo in difesa, Galli e Pante sulle ali, con inoltre Kuhl e Pandini alle spalle della centravanti.
L’Aktobe ha provato in ogni modo a difendere dentro la propria area di rigore ma il forcing romanista, seppur spesso mancante di cinismo e precisione sotto porta a lungo andare ha dato i suoi frutti. Al 19’ non è stato con-
cesso un rigore solare per fallo su Galli della portiera Rodygina (decisione ai limiti del grottesco), ma tra la propositività delle centrali di difesa van Diemen e Oladipo (ottima prova la sua) e la tanta spinta sulle fasce le romaniste hanno chiuso la contesa segnando due reti nel giro di pochi secondi. Al 40’, a una delle prime sortite offensive sull’esterno sinistro di Babajide (è lì che rende meglio, da centravanti è quanto meno adattata) è nato un cross teso verso il centro su cui si è avventata Pandini, abile e fortunata nel battere Rodygina con un colpo di tacco volante; al 41’, su un grande pallone giocato da Pante dal centro verso la sinistra è arrivata la classe 2008 Giulia Galli (definirla promettente è riduttivo) che ha controllato in cor-
POST PARTITA Rossettini: «Contava gestire bene le risorse»
«Non abbiamo rischiato praticamente nulla ma dobbiamo aumentare la qualità delle giocate». Questa la sintesi della pragmatica analisi fatta ai canali del club del tecnico romanista Luca Rossettini dopo il 2-0 all’Aktobe: «Partita più sofferta del previsto, per certi versi, ma per noi era importante vedere delle ragazze arrivate da poco, che anche nella scorsa stagione avevano avuto pochi minuti. La gara è stata condotta così come l’avevamo preparata. Sicuramente dobbiamo aumentare un po’ il livello, perché davanti siamo arrivate diverse volte e due gol ci vanno un pochino stretti. Però fa parte del percorso. Le ragazze stanno dando il massimo, contava anche far riposare e gestire bene le forze di tutto il gruppo, di tutte le 23. Adesso metteremo in campo la migliore formazione possibile
ABBIAMO RISCHIATO PRATICAMENTE NULLA, PERÒ DOBBIAMO AUMENTARE
sa col mancino e poi con lo stesso piede ha battuto la portiera in uscita. Nel resto della sfida poi la Roma ha avuto tante altre opportunità, il tentativo di reazione dell’Aktobe è stato praticamente impalpabile e, al netto di una palla gol per Pandini e tanta mole di gioco prodotta dalle giallorosse senza la sufficiente efficacia, il risultato è rimasto invariato fino al triplice fischio.
Vittoria e un posto nella finale del mini torneo, in programma il 30 agosto alle 15 contro lo Sparta Praga che ha eliminato il Nordsjaelland ai rigori dopo una gara piena di colpi di scena. Contava quello, poi si potrà lavorare sul ritmo, sulle scelte nell’ultimo terzo di campo e su qualche prestazione individuale (è parsa non ancora al top Kuhl, per esempio). Conterà ora, prendersi un posto al turno successivo superando un’avversaria ben più quotata ed esperta delle kazake. ■
per vincere la prossima partita che sarà più impegnativa».
A margine della sfida ha parlato anche Marta Pandini, schierata dietro alla punta e autrice della rete che ha sbloccato il risultato, su assisti di Babajide: «Ci tenevamo a iniziare bene, crediamo molto in questo percorso. Anche io volevo partire forte e sono contenta di esserci riuscita. Mi sto trovando bene - ha continuato Pandini commentando il suo nuovo ruolo da trequartista - sento che il mister ci sta dando fiducia, sia a me che al gruppo. Questo è importante. Quando hai la fiducia del tecnico e dello staff, ti fidi di dove ti mette e dai il tuo meglio. Ora faremo di tutto per passare il turno vincendo la finale del 30». ■ LF
Kuhl e Pandini esultano con Galli, dopo che la numero 47 romanista ha appena segnato il gol del definitivo 2-0 a Praga contro l’Aktobe
Il tecnico della squadra giallorossa Luca Rossettini, ieri a Praga GETTY IMAGES