Il Romanista del 26 settembre 2025

Page 1


Così è, se vi pare Dopo il gol nel derby, anche contro il Nizza Pellegrini ha fatto la differenza, cambiando volto alla Roma e dandole maggiore efficacia offensiva, aiutando la squadra a centrare la vittoria numero 98 in Europa League (nessuno come noi). Gasperini pensa a Lorenzo titolare col Verona e il futuro è tutto da scrivere

CAMBIA PELLE

PELLEGRINI ALLA RICERCA DEL 3° INDIZIO

Se questo è Lorenzo Dopo il gol nel derby, anche a Nizza il 7 decisivo, con la fascia. E col Verona può giocare dal 1’

Simone Valdarchi simone.valdarchi@ilromanista.eu

Due indizi possono essere una coincidenza. E allora Lorenzo Pellegrini deve andare alla ricerca del terzo e, quindi, della prova. La prova che la Roma si sia ritrovata un valore in casa inaspettato, la speranza che la storia tra il ragazzo, ormai uomo, di Cinecittà e la sua squadra del cuore non abbia un finale già scritto. Ma, senza il terzo indizio sono tutte congetture e, allora, c’è da aspettare Roma-Verona. Una partita che Gasperini comincerà a preparare oggi pomeriggio. Ieri, infatti, la squadra si è svegliata dentro Trigoria dopo il rientro notturno dalla Costa Azzurra, per poi svolgere il solito scarico postpartita. Da oggi, invece, via alle prove tattiche

IN 115 MINUTI GOL E ASSIST PER PELLE, CHE HA LA QUALITÀ NECESSARIA A GASPERINI PER ALZARE IL LIVELLO

verso domenica e Pellegrini spera in una maglia da titolare. In attesa dei rientri di Dybala e Bailey, rimandati a dopo la sosta di ottobre, e di segnali di vita da El Shaarawy e Baldanzi, è proprio Pellegrini a garantire quel di più di qualità che alla Roma serve dalla trequarti in poi. È stato così anche a Nizza, quando all’intervallo Gasp ha deciso di far finire in anticipo la partita del Faraone, mandando in campo il Capitano romanista al rientro dagli spogliatoi. Capitano, già, perché alla seconda presenza in tre giorni dopo oltre quattro mesi di stop per infortunio, Lorenzo in Francia è tornato anche ad indossare la fascia al braccio. Nessuna novità, solo il criterio Gasperini applicato: con ElSha fuori e Cristante ancora in panchina, Pellegrini era il giocatore con più presenze in maglia giallorossa in campo.

A destra, Gasperini e Pellegrini al momento dell’ingresso del n. 7. Nell’altra pagina, dall’alto verso il basso: l’esultanza del classe 1996 al derby; l’abbraccio con Massara

IN FRANCIA HA INCISO ENTRANDO AL 45’, MA DEVE MIGLIORARE DAL PUNTO DI VISTA ATLETICO

Fascia o no, cambiando l’ordine degli addendi il risultato è rimasto lo stesso: Pellegrini decide il derby e pure Nizza-Roma. Anche senza aver segnato, infatti, all’Allianz Riviera l’ingresso in campo di Lorenzo ha fatto virare la sfida verso binari romanisti. Manovra più fluida, due inserimenti senza palla con colpi di testa in area di rigore e il cross per la testa di Ndicka a sbloccare l’incontro. Il tutto in 7 minuti, seguito poi dal raddoppio di Mancini. Primo as-

sist in stagione, dopo il gol contro la Lazio. Un rendimento non male in 115 minuti circa di stagione. Un apporto offensivo che fa comodo a Gasperini, visto che l’unico altro in rosa con numeri in questo avvio è Soulé. Proprio con l’argentino, Pellegrini potrebbe condividere la trequarti domenica all’Olimpico, con la Roma a caccia della quinta vittoria in sei partite stagionali. Gasp, infatti, non dovrebbe rinunciare ai piedi di Lorenzo vici-

MANCINI E GETTY IMAGES

ni alla porta avversaria, anche se il romano deve ancora ritrovare smalto dal punto di vista atletico, come sottolineato proprio dal tecnico torinese anche dopo Nizza-Roma.

In Costa Azzurra, anche Massara ha parlato di Pellegrini. Se l’allenatore si è concentrato più che altro sui margini di miglioramento sul campo, al direttore sportivo è stato chiesto del futuro di Lorenzo. Il contratto rimane in scadenza a giungo prossimo e

IERI MATTINA LA RIPRESA DEI LAVORI A TRIGORIA, INTANTO MASSARA NON CHIUDE AL RINNOVO DI LORENZO

L’ARBITRO

Con il Verona arbitra Feliciani

L’Aia ha reso note le designazioni arbitrali: a dirigere il match sarà Feliciani, al quarto incrocio con i giallorossi: fino ad ora due vittorie, contro il Genoa e in Coppa Italia e contro l’Udinese, per 3-0, nella scorsa stagione (la prima partita con Juric in panchina). Ad affiancarlo saranno gli assistenti Capaldo e Capannina; Crezzini sarà il IV Uomo. Al Var ci sarà Ghersini, Avar Abisso

Con Rensch e Tsimikas Gasp dorme tranquillo

Le alternative Il greco bene a Nizza Angeliño e Wesley potranno rifiatare

Lorenzo Latini lorenzo.latini@ilromanista.eu

ULa Roma centra la vittoria numero 98

La Roma è la squadra ad aver vinto più partite in Europa League. Grazie al successo sul campo del Nizza per 2-1, i giallorossi hanno ottenuto la vittoria numero 98 nella storia del club in questa competizione, numero più alto in assoluto fra tutte le squadre che vi hanno partecipato nel corso della storia. Il grande paradosso, se vogliamo, è che nonostante questo record e questa presenza massiccia all’interno della competizione, la Roma l’Europa League non è mai riuscita a vincerla. I giallorossi sono arrivati due volte in finale nel corso degli anni, vedendo sfumare in entrambe le occasioni la tanto sognata coppa: nel 1990-1991, con quella che all’epoca era ancora la Coppa Uefa, la Roma perse la finale nel doppio confronto contro l’Inter – con più di qualche polemica arbitrale – mentre oramai quasi 3 anni fa, a maggio del 2023, ci fu lo scandalo di Budapest e la coppa tolta dalle mani del club e consegnata al Siviglia a causa dello scellerato arbitraggio di Taylor. In qualche modo Budapest ha segnato

anche le stagioni seguenti. I tifosi hanno coltivato il sogno e la speranza di poter tornare a giocarsi la finale della competizione per lenire questo senso di ingiustizia e poter alzare al cielo una coppa che avrebbe anche dato – e darebbe tutt’ora - il giusto valore al percorso europeo fatto dalla squadra in questi anni. L’anno dopo, la Roma sfiorò la finale con De Rossi in panchina, uscendo

LA SQUADRA DI GASPERINI

LASCIA IL TOTTENHAM

A QUOTA 97, RAGGIUNTA

VINCENDO LA FINALE

NELLA SCORSA STAGIONE

solamente in semifinale contro il Bayer Leverkusen, mentre l’anno dopo ancora – ovvero sia il precedente – il cammino si interruppe agli ottavi contro l’Athletic Club. Curioso in tal senso, che ad essere stato sorpassato al primo posto per vittorie in Europa League sia stato il Tottenham, che fino a 1 minuto prima di Nizza-Roma si trovava in testa a questa classifica con 97 vittorie, e con il novantasettesimo successo della loro storia che era arrivato proprio in seguito alla vittoria in finale contro il Manchester United nell’ultima edizione della competizione. Qualcuno ci vedrebbe quasi un segno del destino, un disegno che anno dopo anno continua ad alimentare i sogni e le speranze – e forse anche l’ossessione - di ogni tifoso romanista. E allora la speranza è che si possa in qualche modo mettere un punto a tutto questo. Dopo essersi ripresi lo scettro di squadra con il maggior numero di vittorie nel torneo, rimane soltanto un’ultima questione da sistemare. ■ DF

n assist al bacio alla prima da titolare: non male l’esordio dal primo minuto con la Roma di Kostas Tsimikas, subito protagonista nel successo giallorosso per 2-1 a Nizza. L’esterno greco, arrivato in prestito dal Liverpool come alternativa ad Angeliño sulla fascia sinistra, aveva già disputato una decina di minuti nel derby, ma per il debutto europeo Gasperini ha deciso di schierarlo titolare, e l’ex Liverpool ha risposto presente, con una buonissima prestazione anche dal di là del bel cross per il raddoppio di Mancini. Dopo la breve parentesi (tutt’altro che convincente) di Salah-Eddine da quella parte, ora sembra esserci davvero un’alternativa valida ad Angeliño: un’alternativa esperta, se si tiene conto che il ventinovenne vanta 53 presenze tra Champions ed Europa League, 67 in Premier e 43 con la nazionale greca. Al di là del perfetto inserimento di “Mancio”, l’assist di Kostas è stato da leccarsi i baffi; oltre a quello, l’esterno destro ha messo in mostra intensità, corsa e un buon adattamento agli automatismi della squadra.

gastroenterite, l’olandese ha saputo trarre vantaggio: non solo il pallone recuperato in occasione del gol di Pellegrini nella stracittadina, ma anche tanta sostanza sulla fascia e una ottima attenzione alla fase difensiva, fondamentale nel quale il collega brasiliano deve invece ancora migliorare. Mercoledì sera un’altra buonissima prova da parte dell’ex Ajax, che ad oggi va ritenuto a tutti gli effetti – più che un’alternativa –un vero e proprio co-titolare al fianco di Wesley: a seconda delle necessità e delle caratteristiche dell’avversario, Gasperini valuterà di volta in volta chi schierare. A differenza della passata stagione, quando sulla destra a tutta fascia dovettero adattarsi Saelemaekers e persino Soulé, ora le soluzioni di qualità non mancano. Lo stesso Rensch, dopo i primi sei mesi di apprendistato, sembra essersi ambientato bene, e dopo il derby si è detto entusiasta del lavoro con Gasperini. Con Wesley, Rensch, Angeliño e Tsimikas le fasce sono protette: la competizione nel reparto, eventualmente, sarà soltanto un vantaggio per il tecnico e per la squadra. 

la società lo aveva messo in vendita, senza successo, in estate. Pellegrini non ha intenzione di andare via a zero, ma la cessione a gennaio non verrebbe vissuta bene da Gasperini («Io lo recupero, ma non devo essere da solo»). Massara, a Nizza, ha spiegato come «il calcio evolve di continuo, nessuno scenario è precluso». Neanche quello di un rinnovo contrattuale. Intanto, a partire dal Verona, Pellegrini cerca il terzo indizio.  A DESTRA L’OLANDESE, PIÙ CHE UN VICE, APPARE COME UN CO-TITOLARE. KOSTAS SUBITO BEN INSERITO NEGLI AUTOMATISMI

Dall’altro lato, sulla destra, Gasperini all’Allianz Riviera ha confermato Devyne Rensch, reduce dall’ottima prestazione nel derby. Dalla necessità di sostituire Wesley, vittima di una forte

Kostas Tsimikas, 29 anni, a Nizza ha fatto il suo esordio da titolare dopo i 9’ nel derby GETTY IMAGES ESTERNO GIORNO

TatticaMente

L'ANALISI DI NIZZA-ROMA

NESSUN DORMA, CON GASP SI RISCHIA LA FIGURACCIA

La

creatura cresce Nella bella vittoria in Francia i prodromi della filosofia del tecnico. E c’è un motivo per cui non si può mai abbassare la guardia...

Daniele Lo Monaco daniele.lomonaco@ilromanista.eu

ONel dettaglio

Nizza, mercoledì 24 settembre 2025 Giornata 1 - Fase campionato - Europa League

Nizza Roma

1 gol 2

46% possesso palla 54%

1 occasioni da gol 0

0 assist 2

3 calci d’angolo 5

59% contrasti vinti 41%

56 palle recuperate 51

9 palle perse 6

9 falli commessi 19

2 fuorigioco 3

2 parate 1

1 rigori 0

0 ammonizioni 6

0 doppie ammonizioni 0

0 espulsioni 0

116,6 distanza percorsa (km) 117,9

361 passaggi riusciti 498

81% precisione passaggi 85%

7 tiri totali 12

2 tiri in porta 4

3 tiri fuori 3

2 tiri respinti 5

0 pali 0

3 tiri in area 7

4 tiri da fuori area 5 16 cross totali 27

2 cross riusciti 7

14 dribbling 19 Tempo di gioco

Totale 96’ 16”

Effettivo 59’ 37”

ltre al riscontro meramente statistico (e non è assolutamente disprezzabile cominciare l’avventura europea con una vittoria in trasferta, specialmente se è la quarta in cinque partite, con un nuovo allenatore e dopo tante settimane di polemiche più o meno striscianti sul mercato, le difficoltà finanziare, l’armonia nel club e chi più ne ha più ne inventi), c’è un’altra vittoria che Gasperini si è portato a casa da Nizza: l’atteggiamento della squadra dopo il vantaggio ad inizio gara e persino dopo il raddoppio tre minuti più tardi. È vero che di fronte non c’era il Paris Saint Germain, ma la dodicesima, al momento, squadra della Ligue 1, peraltro nel bel mezzo di una crisi piuttosto radicata (le critiche per l’ennesima sconfitta stagionale sono state piuttosto dure soprattutto nei confronti dell’allenatore Haise), ma come sa bene chi segue la Roma in giro per l’Europa ci sono state squadre di lignaggio assai inferiore nel recente e meno recente passato che hanno messo i giallorossi in difficoltà sul proprio campo. E quindi vincere in quella maniera autorevole, senza sostanzialmente rischiare mai nulla se non per quella furbata ben riuscita di Mendy ai danni dell’ingenuo Pisilli, che ha restituito nei minuti finali significati agonistici che la gara non aveva mai avuto, è piuttosto confortante. E, di più, va apprezzato soprattutto il fatto che la Roma abbia seguito stavolta alla lettera le indicazioni dell’allenatore: se una partita va nella direzione giusta per motivazioni tecnico-tattiche, non è produttivo cambiarne il senso solo perché si è passati in vantaggio. E infatti il raddoppio immediato ha consentito di gestire tutto sommato con disinvoltura l’episodio contrario del rigore assegnato un po’ frettolosamente ai padroni di casa.

L’importanza di ogni ingranaggio Che cosa è stato fatto di diverso stavolta rispetto al derby? Detto che oggettivamente le condizioni ambientali (il caldo dell’Olimpico col fresco dell’Allianz Riviera), tecniche (la Lazio con il Nizza), tattiche (l’efficacia del 433 sarriano con l’arrendevolezza del 352 di Haise) erano stavolta più favorevoli, ma l’importanza della posta in palio domenica ha prevalso sulla voglia dei giallorossi di imporre il proprio gioco contro i rivali di sempre e nonostante la sopraggiunta superiorità numerica, nel derby il ritmo è calato all’improvviso mentre in Francia non è stato così. Le parole di Gasperini – immaginiamo che ce ne siano state anche in privato, visto il riscontro che lui stesso ha voluto dare in pubblico – hanno sortito subito il loro effetto. Per come si

sta strutturando, la Roma non ha alcuna necessità di addormentare le partite neanche quando è in vantaggio. Anzi, può averne solo svantaggi. Esattamente com’era accaduto con l’Atalanta, Gasperini ha provvisto i suoi giocatori di un arsenale di soluzioni tattiche tali per cui il progetto generale può funzionare solo se tutti i tasselli specifici stanno al loro posto. Altrimenti rischia di crollare miseramente (e in certe partite con i bergamaschi è successo, con i famosi momenti di down a cui però è stato sempre posto rimedio rapidamente). Il primo imperativo: le pressioni offensive continue sui riferimenti individuali. Nella pagina accanto, ad esempio, mostriamo come possa bastare in certi casi anche un momento di distrazione di un solo giocatore per aprire agli avversari delle clamorose autostrade verso la porta: nel dettaglio, parliamo di una lieve disattenzione di Koné che avrebbe potuto costar cara e che invece è stata assorbita per l’errore tecnico di Boudaoui, centrocampista del Nizza che avrebbe potuto lanciare a rete un compagno e invece ha offerto un gentile assist a Svilar.

I rischi che vale la pena correre Si potrebbe obiettare che allora correre un rischio così grande per una singola disattenzione potrebbe vanificare sforzi sensibilissimi di cento minuti per ogni giocatore, ma è sempre questio-

Nelle posizioni medie dei giocatori della Roma pubblicate sul sito sofascore.com (sopra i titolari, sotto dopo l’ingresso delle subentrati) il riferimento è in possesso della palla. In fase di non possesso, invece, mercoledì la Roma ha vissuto un’anomalia, “sorpresa” dallo schieramento 352 degli avversari invece dell’atteso 3421, contro il quale Gasperini avrebbe potuto mettersi a specchio. L’anomalia in fase di non possesso è stata rappresentata dalla posizione decisamente inedita assunta da Ndicka, “costretto” dall’accoppiamento con la loro mezzala Boudaoui a lasciare la linea difensiva per assumere la marcatura dell’avversario. Anche il Verona gioca con il 352: il sistema di gioco più adatto per affrontarlo a uomo sarebbe il 4231...

ne di mettere sulla bilancia pro e contro e pesare: la carriera di Gasperini dimostra che il gioco vale la candela e in fondo sono in tanti anche quelli che all’inizio della sua avventura dicevano a Guardiola che giocare con la linea difensiva così alta e con quella rete di passaggi estenuante con una squadra tanto squilibrata in avanti poteva portare a correre grossi rischi. Per Gasperini, in percentuale per ora storicamente infinitesimale rispetto a quello che ha vinto il catalano in carriera, conta ciò che ha raggiunto fino ad oggi con le sue convinzioni. L’importante è che i giocatori siano convinti di quello che fanno. E al momento sembrano davvero esserlo tutti. In assoluto il calcio di Gasperini non produce partite spettacolari, tutt’altro. Come spesso è accaduto con la sua Atalanta, a divertirsi sono stati spesso soprattutto loro, assai meno gli avversari. Nell’applicazione feroce del suo controgioco, Gasp ti sfinisce fisicamente fino a sopraffarti tecnicamente. Non ti batte per superiorità tecnica, ma vince a braccio di ferro. E quando ti mancano le forze ti monta sopra e non ti molla più. Per far sì che questo accada devi essere fisicamente preparatissimo: a quel punto conterà solo il fattore tecnico. Ecco perché nella Roma ha potenzialmente possibilità molto maggiori di imporsi in Italia e in Europa rispetto a ciò che a Bergamo hanno mai potuto sognare: perché si può investire di più in giocatori. Non sarà facile imporsi, ma neanche un’utopia. Le riflessioni su Pellegrini Ecco perché in maniera piuttosto sorprendente, a fine partita, stavolta Gasp non si è sperticato negli elogi per Pellegrini, che col suo ingresso ha contribuito a cambiare il destino della partita, ma piuttosto ha sottolineato come lo abbia trovato più “macchinoso” rispetto al derby. Può sembrare un paradosso, ma non lo è. Tutto torna: Gasperini sa che ha bisogno soprattutto di atleti prima che di calciatori, altrimenti il presupposto stesso della sua filosofia calcistica decade. Da lì il richiamo specifico. Non si fa incantare dal tempismo mostrato dal ritrovato capitano (splendidi i suoi inserimenti in area sin dall’inizio del secondo tempo), dalle proprietà tecniche (suo l’assist per il vantaggio di Ndicka, e uno spettacolare assist di prima non sfruttato da Dovbyk), dalle conoscenze tattiche (Lorenzo sa muoversi tra le linee come nessuno): lui aspetta che Pellegrini sia perfettamente tirato dal punto di vista atletico e questo per il momento è un obiettivo non ancora raggiunto. Noi, più modesti osservatori, ci limitiamo a godere della luce che l’ingresso di Pellegrini ha garantito ad una squadra che sembrava ancora muoversi nell’ombra di una gestione tattica chiara, ma improduttiva. ■

L’azione del gol di Mancini si sviluppa attraverso un palleggio di trenta secondi con giro palla dal portiere dopo il pallone rubato a centrocampo da Celik, con azione cominciata e terminata da Mancini 1 Questo è il momento in cui Celik ruba il pallone e lo scarica su Ndicka che a sua volta lo trasmetterà a Svilar 2 Nel giro palla, il portiere gira il possesso proprio a Mancini che a sua volta allarga verso Soulé e poi decide di seguire l’onda buttandosi nello spazio verso l’area avversaria

1 2 5 6 3 4 7 8

Qui è subito dopo il gol di Mancini. Il Nizza imposta l’azione dal basso, i giocatori della Roma si accoppiano nelle pressioni individuali 5 Ecco le marcature nel dettaglio, con uno schieramento 4231 : i due esterni vanno sui dirimpettai, Mancini e Celik si prendono le due punte, mentre Ndicka sale su Boudaoui alla stessa altezza di Koné con Sanson, ed El Aynaoui va sul play, Vanhoutte 6 Sul rilancio lungo, Carlos di petto smista verso Boudaoui; nel cerchietto Koné sembra controllare Sanson
3 Ecco la ricerca della superiorità numerica, caratteristica fondamentale per le azioni offensive di Gasperini. Dopo aver avviato l’azione, Mancini (nel cerchio bianco) verticalizza su Soulé e va ad attaccare la linea difensiva mentre Tsimikas va nello spazio sulla fascia a ricevere la trasmissione di El Aynaoui, e Koné attacca per vie interne. Dall’altra parte è Ferguson a proporsi 4 Qui ecco l’atto finale: Tsimikas riceve e crossa forte in area davanti allo spazio attaccato da Mancini che fa gol
7 Questo è il momento chiave dell’azione che potrebbe costar cara alla Roma: mentre infatti Bodaoui controlla il pallone verso l’interno del campo, nel cerchio in alto si vede Koné perdere contatto con il suo uomo, Sanson 8 Come si vede in questa immagine, dalla parte di Sanson si è aperta un’autostrada mentre Mancini e Celik sono giustamente impegnati nel controllo dei due attaccanti. Se Boudaoui fosse preciso, Sanson andrebbe solo davanti a Svilar. Ma sbaglia e vanifica l’occasione

Europa League

02/10 18.45

LUDOGORETS-REAL BETIS -

02/10 18.45 BRANN - UTRECHT -

21.00

21.00 PORTO - STELLA ROSSA

27/11 21.00 RANGERS - BRAGA27/11 21.00 REAL BETIS - UTRECHT11/ 12 16.30 YOUNG BOYS- LILLE11/12 18.45 MIDTJYLLAND- GENK11/12 18.45 UTRECHT - NOTTINGHAM FOREST11/12 18.45 FERENCVAROS - RANGERS11/12 18.45 DINAMO ZAGABRIA - REAL BETIS11/12 18.45 NIZZA - BRAGA11/12 18.45 LUDOGORETS - PAOK11/12 18.45 STURM GRAZ - STELLA ROSSA11/12 18.45 STOCCARDA - MACCABI TEL AVIV11/12 21.00 CELTIC-ROMA11/12 21.00 PORTO - MALMÖ11/12 21.00 BASILEA - ASTON VILLA11/12 21.00 STEAUA - FEYENOORD11/12 21.00 LIONE - GA EAGLES11/12 21.00 PANATHINAIKOS - VIKTORIA PLZEN11/12 21.00 CELTA VIGO - BOLOGNA11/12 21.00 FRIBURGO - SALISBURGO11/12 21.00 BRANN - FENERBAHCE

Dopo le otto partite della Fase Campionato, le prime otto squadre classificate nel grande gruppo composto dai 36 club partecipanti accederanno direttamente agli ottavi di finale dell’Europa League.

Quelle che otterranno un piazzamento tra il 9º e il 24º posto, invece, giocheranno i playoff per cercare di ottenere il pass per gli ottavi. Le squadre rimanenti saranno eliminate. Non sono previste retrocessioni in Conference, né retrocessioni dalla Champions (le altre due competizioni europee, infatti, avranno lo stesso format).

Per quanto riguarda la classifica. In caso di pareggio si terrà conto di, in ordine: differenza reti; gol segnati; gol segnati in trasferta; il numero di punti ottenuti dalle squadre affrontate; il numero di gol segnati dalle squadre affrontate; la migliore situazione disciplinare; il coefficiente Uefa.

CRONACHE DA NIZZA

13 TIFOSI A PROCESSO

L’ambiente Dopo le tensioni nella notte della vigilia, 88 sostenitori giallorossi, in stato di fermo

per più di 24 ore, sono stati rilasciati con il foglio di via. Altri ora rimarranno detenuti in Francia

Andrea Di Carlo andrea.dicarlo@ilromanista.eu

8 tifosi giallorossi rilasciati con il “foglio di via”, altri 13 rimarranno invece detenuti in Francia in attesa di nuovo processo. Questo è il bilancio parziale della vicenda legata alle tensioni verificatesi nella notte della vigilia della sfida di Europa League, tra le vie del centro cittadino, tra le tifoserie di Nizza e Roma. Il tutto nato, secondo diverse ricostruzioni, dal tentativo dei supporters locali di provocare con cori di scherno e insulti la reazione dei tifosi giallorossi presenti nelle zone limitrofe al Fan Meeting Point. Ma il tutto era stato prontamente sventato dall’intervento delle forze dell’ordine locale. La polizia aveva infine proceduto al fermo di circa un centinaio di tifosi giallorossi.

Per 88 di loro la vicenda si è chiusa lasciando Nizza nella tarda mattinata di ieri con il “foglio di via”, provvedimento comminato dal Questore locale che ordina “il rimpatrio di persone ritenute pericolose per la sicurezza pubblica presso il loro comune di residenza”. Non potranno fare ritorno nel distretto delle “Alpi Marittime” (dipartimento francese della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra) per i prossimi sei mesi e hanno dovuto sostenere spese legali non di poco conto. Destino ancora incerto invece per 13 di loro, andati a processo per direttissima (ovvero processo penale speciale che salta l’udienza preliminare e porta direttamente l’imputato all’udienza dibattimentale, con il compito di convalidare l’arresto e giudicare il caso) ieri attorno all’ora di

CONTESTATO IL POSSESSO

ABUSIVO DI ARMI E IL REATO DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE TESA A CREARE TUMULTI

Leonardo Frenquelli leonardo.frenquelli@ilromanista.eu

Dopo le vittoriose fatiche d’Europa, la Roma nel week-end davanti ai suoi tifosi allo Stadio Olimpico. Lo ha fatto anche domenica scorsa ma formalmente giocava fuori casa nel derby, i romanisti presenti erano “solo” circa 18.000, anche se sono sembrati molti di più al momento del gol partita di Pellegrini, in altri frangenti della gara e nel post partita. Domenica c’è il Verona e il numero di presenti a rappresentare i giusti colori della Capitale tornerà ai suoi straordinari standard: fino alla

pranzo. Convalidato l’arresto, è stato contestato loro il possesso abusivo di armi e di oggetti atti a offendere e il reato di associazione a delinquere, tesa alla creazione di tumulti violenti non per gesto estemporaneo ma seguendo un disegno di natura criminosa: loro rimarranno detenuti in Francia fino al 26 novembre, data nella quale inizierà il nuovo processo dibattimentale.

La trasferta per i tifosi giallorossi era stata oggetto di attente valutazioni, viste le amicizie dei tifosi del Nizza con altre tifoserie non troppo affini a quella giallorossa, ma nessun divieto era sopraggiunto e tutti i tagliandi (1762) erano stati polverizzati dai tifosi romanisti. Nessuna tensione si è verificata nel giorno gara, facendo rimanere isolati gli episodi che hanno caratterizzato solo e unicamente la notte della vigilia. ■

Aria di sold out anche per il Lille

serata di ieri, 61.400 persone si erano garantite un seggiolino, rimangono ancora pochissimi posti prima che possa verificarsi il terzo tutto esaurito di fila dopo quelli visti contro Bologna e Torino alla prima e alla terza giornata di Serie A. Se la trasferta nel derby è tale più per la forma che per altro, in Europa League la Roma ha viaggiato fino alla Francia per prendersi i primi tre punti del suo cammino europeo all’Allianz Riviera di Nizza e, a proposito di Francia, ora aspetta che un’altra avversaria della Ligue 1 faccia visita nella Capitale. Giovedì 2 ottobre alle 18.45

POCHISSIMI TAGLIANDI RIMASTI IN VISTA DI DOMENICA. SONO INVECE 58.4000

QUELLI PRESI PER GIOVEDÌ

all’Olimpico si gioca Roma-Lille, sfida importante per dare continuità nella fase campionato. Lo sanno anche i tifosi, presenti in egual modo per ogni occasione, ma particolarmente affezionati alle atmosfere europee cui si sono abitutati negli ultimi anni. C’è da aspettarsene una anche col Lille: a poco meno di una settimana dal fischio d’inizio già 58.400 tifosi saranno certamente presenti. Si prospetta dunque l’ennesimo tutto esaurito, visti i ritmi di vendita, ormai una garanzia assoluta e una spinta in più per la squadra di Gasperini verso i suoi obiettivi ■

Visuale esterna dell’Allianz Riviera di Nizza, teatro della sfida di Europa League. Sotto, il varco di accesso al Fan Meeting Point dei tifosi e il settore ospiti giallorosso GETTY IMAGES-MANCINI
Uno scorcio dei romanisti in Tribuna Tevere nella gara col Torino MANCINI

Lecce-Cagliari

EUROPA LEAGUE

Prossimo turno (28/09/2025)

Como-Cremonese domani ore 15

Juventus-Atalanta domani ore 18

Cagliari-Inter domani ore 20.45

Sassuolo-Udinese 28/09 ore 12.30

Roma-Verona 28/09 ore 15

Pisa-Fiorentina 28/09 ore 15

Lecce-Bologna 28/09 ore 18

Milan-Napoli 28/09 ore 20.45

Parma-Torino 29/09 ore 18.30

Genoa-Lazio 29/09 ore 20.45

I marcatori

3 reti:Thuram (Inter), Pulisic (Milan)

2 reti: Vlahovic (Juventus), Belotti (Cagliari), Calhanoglu (Inter), De Bruyne (Napoli), Orsolini (Bologna), De Ketelaere e Krstovic (Atalanta), Nico Paz (Como), Mandragora (Fiorentina)

Pisa ko, Torino avanti Agli ottavi con la Roma Classifica

1 rete: Pellegrini, Soulé, Wesley (Roma), Bonazzoli, Baschirotto e Vazquez (Cremonese), Anguissa, McTominay, Gilmour, Spinazzola e Lucca (Napoli), Pavlovic e Loftus-Cheek (Milan), Douvikas, Kempf e Addai (Como), Pasalic, Sulemana e Scamacca (Atalanta), Dimarco e Dumfries (Inter), David,Conceicao, Yildiz, Kelly, Adzic e Khéphren Thuram (Juventus), Berardi (Sassuolo), Ekuban e Ellertsson (Genoa), Mina, Felici e Luperto (Cagliari), Simeone (Torino), Zaccagni (Lazio), Atta e Bravo (Udinese), N’Dri e Tiago Gabriel (Lecce), Lorran e Nzola (Pisa), Cutrone (Parma), Ranieri (Fiorentina), Santiago Castro (Bologna), Dia, Zaccagni, Guendouzi, Castellanos (Lazio), Serdar e Orban (Verona), Simeone (Torino)

Le prossime gare della Roma

Roma-Verona Serie A 28/09

Roma-Lille Europa L. 21/09

Fiorentina-Roma Serie A 05/10

Roma-Inter Serie A 19/10

Roma-Viktoria Plzen Europa L. 23/09

Sassuolo-Roma Serie A 26/10

Roma-Parma Serie A 29/10

Milan-Roma Serie A 02/11

Rangers-Roma Europa L. 6/11

Roma-Udinese Serie A 09/11

Cremonese-Roma Serie A 23/11

Roma-Midtjylland Europa L. 27/11

Giroud decide

3 punti al Lille Bologna ko al Villa Park

Sergio Carloni sergio.carloni@ilromanista.eu

Pure il Lille sorride. E, come la Roma, lo fa con un 2-1, alla prima della sua Europa League. Inizia bene anche la squadra di Genesio, prossimo avversario della formazione di Gasperini: ma al Pierre-Marouy, contro il Brann, la sfida è tutt’altro che semplice. Il 4-4-2 casalingo, capitanato da Haraldsson, va in gol al 54’ con Igamane e viene recuperato 5’ più tardi da Magnússon. A risolverla è Giroud: l’ingresso al 67’ lascia spazio al gol, all’80’, dopo una traversa colpita dai francesi. Un poderoso stacco di testa, sul cross dalla destra di Tiago Santos, che fissa il punteggio e porta il Lille a quota tre punti. I primi del 2025-26 nella fase campionato. Destino diverso per il Bologna, impegnato nel big match con l’Aston Villa. La rete di McGinn al 13’ sblocca la gara del Villa Park e da lì è un inseguimento. Senza risultato. Perché alla fine della fiera sono gli inglesi di Emery a esultare, nonostante le chance. Anzi: serve Skorupski, al 68’, per neutralizzare il rigore di Watkins. Il match termina 1-0. Tra le altre prossime avversarie, spicca il Panathinaikos, autore di un 4-1 sul campo dello Young Boys. Mentre cade alla prima il Glasgow Rangers: in casa, la banda di Martin perde Diomande per espulsione al 41’ e viene battuta 2-0 dal Genk. Rischia di inciampare pure il Ferencvaros, privato di un uomo dal 37’; ma al 94’ arriva la risposta al Viktoria Plzen, il gol dell’1-1 definitivo. Vince pure lo Stoccarda, con un 2-1 contro il Celta Vigo. Ok Lione, Steaua e Porto (1-0 ai danni di Utrecht, Go Ahead Eagles e Salisburgo). ■

IPOTESI MOSQUERA

OYEGOKE IN DUBBIO

Lì Verona Alle 15 parla Zanetti. Gagliardini da valutare

Dopo aver salutato la Coppa Italia ai calci di rigore contro il Venezia, il Verona di Zanetti prosegue la preparazione in vista della sfida dell’Olimpico contro la Roma, che si giocherà domenica alle 15. Gli scaligeri sono scesi in campo nella mattinata di ieri allo Sporting Center Paradiso di Castelnuovo del Garda.

La Roma conosce finalmente la squadra avversaria agli ottavi di finale di Coppa Italia. Sarà infatti il Torino la formazione da battere per proseguire il cammino nel torneo: i granata di Baroni sono scesi in campo contro il Pisa e hanno vinto con un 1-0 a firma di Casadei, in rete al 9’. Complice l’espulsione di Cuadrado al 62’, i nerazzurri hanno faticato nella ricerca del pareggio. Il risultato fa felice il Torino, che dai sedicesimi passa agli ottavi. Da stabilire data e orario del prossimo turno. Si gioca il 3 o il 17 dicembre.

Alle 15 il tecnico parlerà in conferenza stampa. Sono due i calciatori indisponibili per la gara contro i giallorossi: Suslov e Harroui. In forte dubbio Gagliardini, così come Cham a causa di un infortunio alla caviglia e Oyegoke a causa di un fastidio muscolare e che rimane da valutare per domenica. Dovrebbero farcela invece Mosquera e Valentini, come ribadito anche da Za-

netti al termine della gara con il Venezia: «Valentini rientrerà probabilmente già a Roma, anche Mosquera ci sarà. La condizione fisica è cresciuta, ma non siamo ancora al meglio. Ebosse? Lo stimo e ci darà una grande mano, ma sta cercando una condizione migliore». Il tecnico ha poi tracciato la linea in vista di domenica: «Dispiace essere usciti dalla Coppa Italia, ma ora pensiamo alla trasferta molto difficile contro la Roma. Stiamo crescendo e i giocatori devono stare sul pezzo». Anche il 2006 Slotsager ha

PROSEGUE IL LAVORO DEGLI UOMINI DI ZANETTI, OUT SUSLOV E HARROUI POSSIBILE UNDICI VISTO CONTRO LA JUVE

le idee chiare: «Siamo già con la testa alle prossime sfide ed alla Roma». L’undici titolare che potrebbe essere proposto è quindi lo stesso che ha pareggiato con la Juventus, composto da Montipò tra i pali, una difesa a tre formata da Núñez, l’ex Nelsson e Frese. Centrocampo a cinque composto invece da Belghali, Serdar, Akpa-Akpro, Bernede e Bradaric. Davanti invece spazio a Giovane e ad Orban. Il Verona tornerà in campo oggi per continuare a preparare la sfida contro la Roma, dopo aver conquistato tre punti nelle prime quattro giornate di campionato, arrivati con il pareggio alla prima giornata contro l’Udinese per 1-1, nello 0-0 contro la Cremonese e nell’1-1 della scorsa giornata contro la Juventus. L’unica sconfitta in campionato è arrivata contro la Lazio allo stadio Olimpico, dove i biancocelesti si sono imposti 4-0. ■

In foto il tecnico del Verona Paolo Zanetti durante l’ultima gara di campionato contro la Juventus GETTY IMAGES
Andrea Monaco
GLI AVVERSARI

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Il Romanista del 26 settembre 2025 by Il Romanista - Issuu