Il Romanista del 24 settembre 2025

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Ore 21, Nizza-Roma Stasera in Francia inizia la nostra Europa League. Dopo la felicità del derby è subito il tempo di pensare a quello che per i romanisti è un grande traguardo stagionale. Il sogno di una coppa che Gasp ha vinto e noi sfiorato: «Il passato è uno stimolo». Oggi è solo il primo passo. Avanti ragazzi

E VIRGOLA L’ISOLA CHE CI SARÀ

EL AYNAOUI «MI STO ADATTANDO AL CALCIO ITALIANO» Latini Pag 6
Daniele Lo Monaco Inviato a Nizza
a rabbia, dissimulata bene in un chiacchierata che ha poi toccato diversi altri temi, e l’orgoglio, per quel riconoscimento arrivato in maniera probabilmente inattesa... Pag 5

SARÀ UNA PARTITA DOVE LE SQUADRE CERCHERANNO DI OTTENERE IL MASSIMO. E QUANDO DUE SQUADRE GIOCANO IN MODO SIMILE, CONTANO I DETTAGLI: LA VEDO COME UNA PARTITA APERTA

Nizza (3-4-2-1)

A disposizione

Allianz Riviera Ore 21.00

30 Zelazowski, 31 Dupé, 33 Mendy, 8 Sanson, 20 Louchet, 99 Samed, 49 Nguene, 9 Moffi, 25 Cho, 21 Jansson

Allenatore: Haise

Diffidati: -

Squalificati: -

Indisponibili: Ndombélé, Abdelmonem, Abdi, Ndayishimiye

Altri: -

Arbitri: Cuadra Fernandez (Naranjo-Masso Granado). Quarto uomo Busquets Ferrer. Var del Cerro Grande. Avar Soto Grado

Sky (Gentile-Montolivo)

Radio Romanista Di Carlo-Lo Monaco

Roma (3-4-2-1)

A disposizione

70 De Marzi, 95 Gollini, 2 Rensch, 3 Angeliño, 22 Hermoso, 87 Ghilardi, 4 Cristante, 7 Pellegrini, 61 Pisilli, 11 Ferguson

Allenatore: Gasperini

Diffidati: -

Squalificati: Ziolkowski

Indisponibili: Dybala, Bailey Altri: Baldanzi

Tv

STADIO ALLIANZ RIVIERA, ORE 21

COMINCIA IN COSTA AZZURRA

IL VIAGGIO VERSO ISTANBUL

Europa League È il Nizza del 42enne Dante il primo ostacolo per la Roma DAL

Daniele Lo Monaco

Inviato a Nizza

Il lungo viaggio verso Istanbul, dove mercoledì 20 maggio 2026 si giocherà la finale dell’Europa League, per la Roma comincia stasera a Nizza (calcio d’inizio ore 21, stadio Allianz Riviera vestito a festa e colorato anche da 1800 tifosi della Roma, telecronaca esclusiva su Sky, radiocronaca integrale obbligatoria su Radio Romanista), in un anomalo mercoledì, giorno solitamente riservato alla Champions e invece solo per questa settimana lasciato alla seconda competizione europea, quella che solo a nominarla genera pruriti assai fastidiosi ad ogni tifoso della Roma. Basti pensare alle partite d’epilogo delle ultime tre stagioni: la finale andata storta a Budapest con Mourinho in panchina che ancora grida vendetta, la semifinale con De Rossi alla guida contro il Bayer Leverkusen con il mezzo miracolo del recupero in trasferta dei due gol di svantaggio prima dell’autorete di Mancini che ha spalancato di nuovo le porte della delusione, e l’espulsione di Hummels dello scorso anno che ha privato la Roma di Ranieri della soddisfazione di approdare ai quarti nella competizione contro un Athletic Club di Bilbao che nella gara d’andata era sembrato davvero addomesticabile. Ci riprova da oggi la nuova Roma di Gasperini, all’esordio nel

gruppone contro un Nizza dal curriculum non altrettanto spavaldo: basti pensare che l’anno scorso è uscita dalla fase campionato con il non invidiabile 35° posto su 36 partecipanti. A rappresentarla ieri, nella conferenza stampa presso l’avveniristico centro sportivo d’allenamento (lo stadio è un altro gioiello di cui parliamo a parte) a due passi dall’aeroporto, il tecnico Franck Haise e l’eterno Dante, quasi quarantaduenne (li compie ad ottobre) capitano dei francesi, una bandiera del club, in Costa Az-

zurra da quasi dieci anni. Entrambi hanno speso parole d’elogio per la Roma e per Gasperini, addirittura definito dal collega un modello da studiare per anni, fino a farlo convincere di poter adottare come sistema di gioco fisso il 343 che di Gasperini ha fatto la fortuna. All’ultima uscita i francesi hanno perso 4-1 in casa del Brest. Particolarità, oltre al sistema di gioco simile alla Roma? Il calcio d’inizio sparato fuori come il Psg di Luis Enrique. Un po’ poco per scimmiottare i campioni d’Europa.

il

Tsimikas e Dovbyk dal 1’

Andrea Di Carlo Inviato a Nizza

Sarà l’Allianz Riviera di Nizza il teatro dell’esordio europeo della Roma di Gian Piero Gasperini. La vittoria nel derby capitolino ha restituito carica ed entusiasmo al gruppo giallorosso, ma le energie andranno ad ogni modo gestite anche in vista del fitto calendario che la Roma osserverà da qui sino alla sosta, con le sfide contro Hellas Verona, Lille e Fiorentina ad attenderla dopo il match di questa sera (ore 21) contro gli uomini di Haise.

Gasperini non avrà Vasquez e Baldanzi (fuori lista) e Ziolkowski squalificato, oltre a Bailey e Dybala: sia il giamaicano che la Joya torneranno dopo la sosta. Il tecnico giallorosso dovrà quindi trovare altre soluzioni offensive per dare più efficacia all’attacco giallorosso.

HERMOSO NON ANCORA AL TOP PARTE FUORI. SI RIVEDE WESLEY, PER DYBALA E BALEY C’È DA ASPETTARE LA SOSTA

Secondo i bookmakers la principale favorita per la vittoria finale in Europa League è l’Aston Villa (mediamente la quota paga sette volte la posta), che però è in difficoltà in campionato e dalle divergenze sulla campagna di rafforzamento pare si sia bruciato il rapporto tra Emery e Monchi, col ds al passo d’addio. La seconda favorita è proprio la Roma, quotata tra 8 e 10 volte la posta. Poi le altre (Betis, Porto, addirittura Bologna e Nottingham Forest). Non c’è traccia ovviamente del Nizza che secondo i quotisti non ha molte chances neanche di battere la Roma stasera: a 3 si gioca il successo dei padroni di casa, a 2,20 quello dei giallorossi. Si gioca alle 21, il clima è temperato, il mare è mite, sole e nuvole si alternano (e fa anche qualche goccia di pioggia ogni tanto), ma non fa caldo. Nella Roma c’è l’obbligo di dimenticare i festeggiamenti del derby di domenica nella canicola di Roma. Il calendario offre l’occasione per partire col piede giusto in Europa e poi affrontare il Verona all’Olimpico in campionato per continuare la corsa. Nessun dorma. ■

LE ULTIME PARTECIPAZIONI ALLA COMPETIZIONE FANNO GRIDARE ALLA VENDETTA: BUDAPEST, LEVERKUSEN E BILBAO, QUANTI RIMPIANTI

Il probabile undici Qualche cambio evidentemente ci sarà. Davanti a Svilar, Gasperini punta a confermare il terzetto difensivo visto all’opera nel derby: da destra a sinistra, spazio a Celik, Mancini e Ndicka. Sulla fascia destra spazio per il ritorno di Wesley, dopo il virus gastrointestinale che lo ha colpito, dall’altra parte, dopo lo spezzone di gara contro la Lazio, si va verso la prima di Tsimikas da titolare. Cristante verso l’iniziale panchina, ci sarà El Aynaoui accanto a Koné nel cuore del campo. Dovbyk è in vantaggio su Ferguson per una maglia da titolare, mentre Soulé è la certezza dell’attacco giallorosso. Il ballottaggio aperto è tra Pellegrini e El Shaarawy, col Faraone favorito per partire titolare. Una Roma diversa, ma non rivoluzionata. ■

Kostas Tsimikas durante l’allenamento di rifinitura ieri mattina a Trigoria: il suo debutto dal primo minuto sembra ormai vicino AS ROMA VIA GETTY IMAGES
Artem Dovbyk nella rifinitura alla vigilia della sfida di Europa League contro il Nizza GETTY
Cambia il fischietto: Cuadra Fernandez al posto di Munuera
Cambio dell’ultim’ora in vista di Nizza-Roma. E non stiamo parlando delle scelte di campo di Haise o Gasperini, ma facciamo riferimento al direttore di gara. Inizialmente designato lo spagnolo Munuera, al suo posto ci sarà Cuadra Fernandez. Non cambia invece
resto della squadra arbitrale al seguito del fischietto iberico

LA CONFERENZA STAMPA

«PENSIAMO A FAR PUNTI, POI SI VEDRÀ»

Gasperini «Ora i programmi non hanno molto valore

Bailey e Dybala dopo la sosta. Pellegrini può giocare»

Tempo di Europa, quella che negli ultimi anni è stata casa nostra: l’Europa League. La Roma si appresta a fare il proprio debutto europeo stagionale in Francia, in casa del Nizza. Alla vigilia della sfida, Gian Piero Gasperini ha parlato in conferenza stampa, presentando il match.

All’Atalanta ha sempre fatto diverse rotazioni in Europa League. È uno schema che può replicare domani? Ci dobbiamo aspettare Dovbyk? «Dovbyk è un’alternativa a Ferguson che, come Artem, nell’ultimo allenamento ha fatto bene. Voglio avere più possibilità di rotazioni e questo mi porta a fare delle prove in partite che rimangono molto importanti. In questo periodo si è creato un nucleo di calciatori solidi e molto efficaci ma è anche vero che prima o poi dobbiamo cercare più sicurezza anche negli altri calciatori».

C’è qualche soluzione dal punto di vista della produzione offensiva? Il derby è stato già messo da parte? «La mia analisi è che più di una difficoltà offensiva, ha una difficoltà una volta andata in vantaggio. Si limita a difendere l’uno a zero che cercare la rete del raddoppio e questo lascia aperte le partite. La mia sensazione è questa, si cambia registro dopo aver trovato il vantaggio e si cambia il modo di giocare, finendo per subire, anche se come succede spesso si porta a casa il risultato. C’è un’eccessiva prudenza. Quando si è in vantaggio le condizioni di fare gol

GLI AVVERSARI

DOVBYK E FERGUSON SI SONO ALLENATI MOLTO BENE. ABBIAMO UN NUCLEO DI GIOCATORI SOLIDI

diventano più agevoli di quando sei in svantaggio o sullo 0-0».

Su Boga? Ritrova un calciatore che ha avuto all’Atalanta.

«Ottimo giocatore e grande ottimo ragazzo. È venuto a Bergamo con grandi aspettative ma è venuto dopo il Papu Gomez e Ilicic. Aveva fatto un ottimo campionato a Sassuolo. A Bergamo non è riuscito a rispettare le migliori aspettative magari non è riuscito a rispettare le aspettative, ma lo ricordo come un ragazzo molto disponibile e molto forte».

Il ranking dà la Roma come favorita, lei è d’accordo?

«Non so, vale anche per il campionato. È una squadra che sta cercando di costruirsi e di arrivare giocando un calcio diverso. Stiamo facendo il nostro percorso, non credo sia il momento oggi di dire se la Roma è la squadra favorita. Non penso che si possa dire ancora cosa può fare in campionato oppure designarla come favorita per l’Europa League, deve crescere, giocare meglio, amalgamarsi sempre di più, mettere nuovi giocatori nella rosa. Questa è una squadra molto differente rispetto a quella di due anni fa, il nostro calendario è tra i più difficili: incontriamo squadre come Stoccarda e Lille in casa, fuori casa squadre ottime e ambienti non facili. Dobbiamo fare punti ovunque e pensare partita per partita. I programmi vanno tracciati più avanti, ora hanno poco valore».

A che punto sono Dybala e Bailey? «Li rivedremo dopo la sosta, non penso prima».

Pellegrini può giocare col Nizza?

Come lo ha trovato dopo il derby.

«Penso sia in grado di giocare domani, come tutti gli altri calciatori.

Chiaro che viene da un periodo di inattività lungo, ma non credo che nel calcio di oggi sia un problema giocare a distanza così ravvicinata. Chiaro che se lo fai per tante settimane allora è un discorso diverso.

L’unico problema può essere il rischio d’infortunio. Ma se allenato bene, il calciatore non ha problemi».

NON CREDO ESISTA DIFFICOLTÀ NEL FAR GOL, MA DOPO IL VANTAGGIO DIVENTIAMO TROPPO PRUDENTI

L’allenatore del Nizza ha detto che l’ha studiata per anni e che ora propone un calcio anche simile al suo. Che effetto le fa? «Mi fa molto piacere. Fa sempre piacere, ho avuto un ritorno importante quando ho iniziato a giocare le coppe, sia in Europa League, sia in Champions. Il fatto di aver ispirato allenatori così importanti, così bravi, anche solo per piccole cose, è un motivo d’orgoglio. E li ringrazio per questo».

Come pensa di battere il Nizza? Sarà una sfida con due squadre che gio-

cano in maniera simile. «Penso sarà una partita dove le squadre cercheranno di ottenere il massimo. Quando due squadre giocano in modo simile, contano i dettagli. Ognuno cercherà di far prevalere questo, la vedo come una partita aperta e spero sia una buona partita. Non credo ci saranno due squadre che cercheranno di speculare sul risultato».

Cosa manca al momento ad Angeliño? Tsimikas può giocare? «Abbiamo 23 giocatori ed è assolutamente normale che ci siano delle rotazioni. Abbiamo cercato di allargare il più possibile la possibilità per i calciatori di alternarsi. Dobbiamo cercare di allargare il più possibile la rosa perché non si possono giocare 60 partite con sempre gli stessi. Ad Angeliño non manca niente. E a Tsimikas non manca niente. Giocano in modo simile, difficilmente possono ricoprire altri ruoli. E per questo giocheranno entrambi, alternandosi, ma non per mancanze dell’uno o dell’altro: giocano nello stesso ruolo e difficilmente possono fare altro.

Haise: «Ho studiato per anni Gasperini, ci aspetta un impegno difficile»

Alla vigilia della sfida con la Roma, in programma stasera alle 21, ha parlato in conferenza stampa il tecnico del Nizza Franck Haise insieme al centrale difensivo Dante. Il tecnico del club francese ha speso parole di grande rispetto per Gasperini e per i giallorossi: «Gasperini lo seguo da quando era all’Atalanta, dal 2018, quando anche io ho cambiato il mio modulo guardando tante loro gare. Conosco quello che ha fatto e costruito. Conosco i principi forti, lui ha la

LA ROMA SQUADRA

MOLTO PIÙ ESPERTA DI NOI, MA IN CASA POSSIAMO FARE BENE

Dante

capacità di avere possesso palla con tanti giocatori, è capace di giocare in tante forme ma è anche molto difficile da affrontare.

La Roma è una squadra molto più esperta di noi, mi aspetto una partita molto difficile». Haise ha poi parlato di El Aynaoui, che ha già allenato nel corso della sua esperienza al Lens: «Si tratta di un giocatore molto completo, atletico, tecnico ma anche intelligenza di gioco, capace di giocare più alto rispetto a dove veniva impiegato con me, ha un’intelligenza che gli permette di adattarsi. Gli auguro tante belle cose e vedrete che emergerà il suo talento. Penso sia un ottimo acquisto per la Roma». Anche Dante ha speso parole di rispetto per gli uomini di Gasperini: «La Roma? Sempre stata una grandissima squadra, gli ultimi dieci anni è sempre stata in Europa, ha giocatori molto bravi ed è più esperta di noi, ma in casa possiamo fare bene». Il difensore partirà con ogni probabilità dal 1’ insieme a Bombito e Bah nella difesa a 3 di Haise. Alle loro spalle ci sarà Diouf. A centrocampo spazio invece a Clauss, Vanhoutte, Boudaoui e Bard. Sulla trequarti spazio a Kevin e Boga, alle spalle dell’unico centravanti Diop, insidiato da Cho per un posto dal 1’. ■

L’allenatore del Nizza Haise durante la conferenza stampa di ieri pomeriggio

Gasperini a Sky Sport

Un peso la tradizione europea recente?

«Un peso assolutamente no, anzi. Uno stimolo nel fare sempre qualcosa di meglio. In Europa per le italiane non è mai facile raggiungere obiettivi. Ci proviamo sempre, e proveremo anche quest’anno».

Si vede qualche segnale di Gasperinisimo? Pensiamo, ad esempio, alla prestazione di Rensch durante il derby. Anche lei sta iniziando a intravedere qualcosa?

«Direi di sì, in questi tre mesi abbiamo fatto un buon percorso, sia nel precampionato che come abbiamo iniziato. La squadra ha una sua identità, poi ci sono caratteristiche che vanno rispettate ma globalmente abbiamo fatto un buon percorso».

Ci spiega la frase “deve diventare un atleta” riferita a Pellegrini?

«Lui è sempre stato considerato un giocatore di grandi qualità tecniche, ma credo abbia margini per diventare un giocatore di alto livello se

FA PIACERE ESSERE APPREZZATO DA ALTRI ALLENATORI. COL NIZZA CERCHEREMO DI OTTENERE IL MASSIMO

dovesse recuperare quella parte di calcio che ha sempre considerato poco. Tutto parte dalla testa, lui è un ragazzo sano. Non sempre riusciamo a giocare noi, quindi sarà importante molto il lavoro che farà nella fase difensiva e di non possesso».

Come va l’inserimento a Roma? Nuova squadra, nuovo ambiente... «Devo uscire un po’ dalla mia zona di comfort costruita in 9 anni, quindi era abbastanza facile proseguire anche per me su linee impostate. Con tanti calciatori insieme a me da 9 anni e che mi aiutavano nell’inserimento dei nuovi. Chiaro che qui è un ambiente nuovo, ci sono calciatori come Cristante e Mancini che conosco; in parte Dybala ed El Shaarawy, ma qui sono io quello nuovo. Quindi devo pensare io a cercare di costruire qualcosa con una squadra che ha un’identità ben precisa, con abitudini diverse. Ho trovato una squadra con grande applicazione e che mi sta dando grande credito. Si è visto anche in campo in questo inizio». ■

Durante la partita cielo sereno e temperature gradevoli

La perturbazione atlantica che, proprio a cavallo dell’equinozio d’autunno, ha portato sulla scena europea e mediterranea una decisa sterzata della dinamica atmosferica, ha approfondito una circolazione depressionaria, ben strutturata e chiusa alle quote superiori, centrata fra la Francia e l’arco alpino; tale minimo barico continua a proiettare verso l’Italia correnti dai quadranti meridionali, umide e instabili, capaci di rinnovare,

anche nella giornata di oggi, condizioni di tempo perturbato su gran parte del nostro Paese. Il versante mediterraneo francese, che è stato interessato da violenti nubifragi a cavallo fra domenica e lunedì, si trova ora interessato solo marginalmente dal bordo occidentale della struttura depressionaria, e vede quindi condizioni di tempo prevalentemente stabile, compresa la Costa Azzurra. Oggi a Nizza, cielo da poco nuvoloso

Nizza Allianz Riviera Mercoledì 24 settembre 2025

I RISULTATI RECENTI IN EUROPA SONO SOLO UNO STIMOLO ULTERIORE NEL FARE QUALCOSA DI MEGLIO

a parzialmente nuvoloso durante il ciclo diurno, con bassa probabilità di brevi e locali piogge nel primo pomeriggio, in un contesto per il resto stabile e prevalentemente soleggiato; cielo sereno nelle ore serali. Temperature di stampo tardosettembrino, con massime della giornata sui 20/22°C e valori durante la gara sui 16/18°C; venti da moderati a tesi sudoccidentali in giornata, deboli settentrionali in serata.

VIRGOLA

OLTRE

LE PAROLE LA RABBIA, L’ORGOGLIO E L’ISOLA CHE CI SARÀ

La rabbia, dissimulata bene in una chiacchierata che ha poi toccato diversi altri temi, e l’orgoglio, per quel riconoscimento arrivato in maniera probabilmente inattesa. Se dovessimo sintetizzare i concetti espressi ieri sera da Gian Piero Gasperini, nei venti minuti di conferenza stampa nella pancia dell’Allianz Riviera di Nizza, lo faremmo così, scomodando la memoria di Oriana Fallaci e riportando la questione ai due temi che ci sembra opportuno evidenziare maggiormente. Al di là dei festeggiamenti che almeno sul campo la vittoria nel derby di domenica ha scatenato, appare evidente che al tecnico piemontese non sia andato giù quel finale di partita con la Lazio così moscio da parte dei suoi giocatori, in una circostanza che invece dopo l’espulsione di Belahyane avrebbe suggerito tutt’altra condotta. Questo tema l’aveva sollevato già De Rossi, come se fosse insito nel Dna di una squadra così caratterizzata negli anni passati (soprattutto nella gestione Mourinho) a difendere vantaggi risicati tirando su il ponte levatoio e mettendosi compatti a difesa del fortino. Non andava bene ieri a De Rossi questo atteggiamento, non va bene oggi a Gasperini. Il primo non ha avuto il tempo di lavorarci, il secondo lo sta facendo in maniera assai convinta, anche a parole, anche in sala stampa. E l’esempio della sua Atalanta, una squadra famosa proprio per la capacità di mordere al collo avversari moribondi e non mollarli più, garantisce per lui. Chissà quanto tempo ci vorrà, ma la Roma dovrà perdere questo vizio di abbassarsi a difesa del vantaggio. Correrà qualche rischio in più, ma la posta in palio è particolarmente ricca.

L’orgoglio è quello invece che ha tirato fuori l’allenatore quando gli abbiamo riferito del bel complimento che gli aveva rivolto in mattinata Franck Haise, il tecnico del Nizza, quando aveva confidato di essersi ispirato a Gasp dopo averlo studiato per anni: «In effetti - ha gongolato il tecnico - ho avuto un ritorno importante quando ho iniziato a giocare le coppe, sia in Europa League, sia in Champions. Il fatto di aver ispirato allenatori così importanti, così bravi, anche solo per piccole cose, è un motivo d’orgoglio. E lo ringrazio per questo». Più o meno dello stesso tenore era stata la frase nella conferenza stampa prederby quando aveva annunciato di essere disposto anche ad uscire dalla sua comfort zone pur di rendere la Roma una squadra vincente (concetto ribadito anche ieri a Sky) senza però rinunciare ai principi tattici che lo hanno portato così in alto: «Mi avevano detto che passando dalla C alla B non avrei potuto proporre lo stesso calcio, poi me l’hanno detto quando sono arrivato in A, poi in Europa, poi in Champions League, e io invece vado dritto ancora per la mia strada». Questa strada la sta percorrendo ora la Roma. La direzione è chiara, il percorso per arrivarci potrà essere più o meno tortuoso, ma non si può più sbandare. Seconda stella a destra, quello è il cammino. ■

Qui a sinistra, Gian Piero Gasperini e Neil El Aynaoui in conferenza stampa dall’Allianz Riviera alla vigilia di NizzaRoma GETTY IMAGES

Nizza-Roma

LA CONFERENZA STAMPA/2

«MI STO ADATTANDO»

El Aynaoui Il centrocampista marocchino si candida per una maglia da titolare in mediana «Per me è tutto nuovo, ma ora conosco bene la squadra e cerco di dare il mio massimo»

Lorenzo Latini lorenzo.latini@ilromanista.eu

Neil El Aynaoui torna in Francia: il centrocampista marocchino ha vissuto tutta la sua vita al di là delle Alpi, finché non è arrivata la chiamata della Roma. Contro il Nizza ha già giocato tre volte, raccogliendo altrettante sconfitte, perciò conosce bene le insidie rappresentate dai rossoneri della Costa Azzurra. A maggior ragione perché ad allenarli c’è una sua vecchia conoscenza: quel Franck Haise che lo ha allenato a Lens, dove Neil si è messo in mostra dopo le buone stagioni al Nancy. «Grazie a lui ho raggiunto la massima serie francese - spiega El Aynaoui, intervenuto in conferenza stampa dall’Allianz Riviera assieme a Gasperini - e credo che ci dobbiamo aspettare una squadra con principi simili a quelli del nostro allenatore. Abbiamo studiato il Nizza in video, perciò mi aspetto una squadra che lavori bene».

Ha lavorato anche lui, in questa sua prima estate italiana: certo, l’ambientamento richiede tempo, ma questo El Aynaoui l’ha messo in conto fin dal suo arrivo nella Capitale. Finora una sola gara da titolare, quella da dimenticare contro il Torino, nella quale è stato sostituito dopo 45’; per il resto tre spezzoni, perlopiù da trequartista. Stasera l’ex Lens si candida per giocare di nuovo dal primo minuto, ma probabilmente più indietro, sulla linea mediana, accanto a Manu Koné. A prescindere da quale sarà la sua posizione in campo, in ogni caso, il ventiquattrenne ha grande voglia di dare il suo contributo. «Mi sento bene. Per me è tutto nuovo, ma adesso conosco bene la squadra e cerco di lavorare sempre al massimo, ogni giorno: voglio farmi trovare pronto quando vengo chiamato in causa».

Di certo la sua capacità di inserimento, abbinata alle doti di dinamismo e all’abilità in entrambe le fasi - possesso del pallone e riconquista - fanno di

IL LORO TECNICO HA PRINCIPI SIMILI A QUELLI DI GASP, È STATO LUI A PORTARMI IN LIGUE 1

Dal cuore nevralgico dei Paesi Baschi alla parte più chic della Francia, da Bilbao e Nizza il viaggio non è così breve eppure il tour europeo dei giallorossi riparte da qui. Con il dispiacere ancora vivo di quella notte amara ma con l’entusiasmo (post derby) di iniziare a scrivere un capitolo completamente diverso. Cercherà di farlo la Roma di Gian Piero Gasperini all’interno dell’Allianz Riviera, l’Olimpico locale. Una sorta di navicella spa-

ziale, con una copertura avveniristiche, che appare dal nulla dalla strada che collega l’aeroporto al centro cittadino. Saranno oltre 1700 (1762 per l’esattezza) i tifosi giallorossi pronti a sostenere la squadra in questa prima trasferta europea.

Info per i romanisti

Nel centro di Nizza sarà organizzato il Fan Meeting Point per i tifosi della Roma, dalle 14 alle 19, localizzato presso Piazza Yitzhak Rabin, vicino alla piazza principale (Place Massena), di fronte all’inizio della Promenade Des Anglais. Da lì i tifosi giallorossi potranno raggiungere lo stadio

Sopra, Neil El Aynaoui durante la conferenza stampa di ieri a Nizza. Qui accanto,. il centrocampista marocchino durante la rifinitura a Trigoria AS ROMA VIA GETTY IMAGES

El Aynaoui un jolly prezioso per Gasperini, che deve però ancora fargli comprendere i giusti automatismi. La partita di oggi, però, offre a Neil un ambiente e un avversario ben noti e dovrà cercare di sfruttare questa conoscenza a suo favore: «Conosco bene la Ligue 1 e posso confermare che il calcio italiano e quello francese sono differenti». A chi gli chiede se saprà replicare le 8 reti della passata stagione, il marocchino risponde senza sbilanciarsi: «Non so dire se riuscirò a fare tanti gol, non ho cifre precise in testa, ma penso soltanto ad aiutare la squadra: questa è la cosa che più conta». Parole sante. Parole di chi mette il collettivo al primo posto. L’inizio non è stato facile, forse, ma El Aynaoui ha dalla sua una grande motivazione e la voglia di imporsi anche in Italia. Il tempo, tutto sommato, è dalla sua parte. 

IL MEETING POINT PER I TIFOSI

DELLA ROMA SARÀ A

PIAZZA YITZHAK RABIN

gratuitamente con delle navette messe loro a disposizione dalla municipalità locale. In alternativa sono previsti dei parcheggi (Ruhl, Sulzer, Massena quelli più capienti) dove i tifosi, che arriveranno a Nizza in macchina, potranno parcheggiare le loro vetture. Presso il meeting point i tifosi giallorossi dovranno scambiare il proprio voucher con un biglietto cartaceo valido per l’accesso al settore ospiti dell’Allianz Riviera. I settori dedicati ai tifosi romanisti sono situati nell’angolo Nord Est dello Stadio (SETTORI C1-C2-C3). Dentro poi toccherà a loro farsi sentire. ■

Andrea Di Carlo Inviato a Nizza
Visuale interna dell’Allianz Riviera di Nizza, teatro della sfida di stasera GETTY

DERBY PER I FRIEDKIN NEL RICORDO DI SENSI

Il tema I texani a capo del Cannes dal 2023. Franco riportò il Nizza in Ligue 1

Un derby tira l’altro. Solo settantadue ore fa, la Roma batteva la Lazio grazie al rientrante Lorenzo Pellegrini (tifa la tradizione, quella giusta, dei gol sotto la Nord) e stasera la squadra di Gasperini esordirà nella fase campionato di Europa League in casa del Nizza. Anche la sfida sulla Costa Azzurra, però, può essere vissuta come una sorta di derby. Non di certo per i tifosi della Roma, ma per i suoi proprietari: la famiglia Friedkin.

I texani, infatti, dal giugno del 2023 sono diventati proprietari del Cannes, seconda società sportiva aggiunta al loro portafoglio prima dell’innesto, più recente, anche dell’Everton in Inghilterra. Tutte società, insieme alla Roma, che fanno parte da qualche mese della Pursuit Sports, la holding controllante delle tre consorelle, in un progetto che, stando alla volontà di mister Dan, è destinato ad espandersi ben presto anche in altri sport e continenti (da tempo si vocifera di un possibile ingresso nel mondo dell’hockey su ghiaccio americano).

E allora, in questo senso, dopo quello di domenica, anche stasera i Friedkin vivranno una specie di derby, visto che tra Cannes e Nizza c’è una lingua di terra, affacciata sul fantastico mare della Costa Azzurra, da soli 30 chilometri, che per percorrerli in macchina ti fanno spendere una mezz’ora abbondante affacciata sul blu. L’augurio, per la Roma, è che anche l’esito possa essere simile a quello di tre giorni fa, mentre nella mente dei Friedkin c’è la speranza di riportare un giorno anche sul campo la sfida tra le due città di mare, visto che il Cannes milita ancora nel Championnat National 2, tradot-

to la Serie D francese. Anche il Nizza, nella sua storia, ne ha passati di momenti difficili. Dopo l’epoca d’oro degli anni ’50, infatti, arrivò la crisi finanziaria che portò alla retrocessione d’ufficio nel 1991 e un fallimento sfiorato. Nel 1998,

condividendo anzitempo l’idea con Friedkin, anche Sensi decise di espandersi e, già presidente della Roma, diventò proprietario del Nizza (negli anni anche di Foggia e Palermo). L’avventura di Sensi in Costa Azzurra terminò nel 2002, lasciando di nuovo il

Friedkin, 34 anni,

Roma e presidente del Cannes, al Tre Fontane, durante l’amichevole di quest’estate tra Roma e Cannes MANCINI

FOCUS TATTICO

Allenare la fase realizzativa si può?

Dice giustamente Gasperini, numeri e prestazioni alla mano: dobbiamo migliorare la fase realizzativa, lavoro per migliorare le prestazioni dei giocatori, in particolare modo gli attaccanti. E fin qui si tratta di evidenziare un dato di fatto. Non basta la superiorità territoriale, né il maggior possesso palla. Bisogna trovare il gol con più frequenza, a meno che non si vogliano vincere tutte le partite per 1 a 0. Magari… Il punto è: si può allenare la fase offensiva? Come migliorarla? Certo che si può, ma fino a che punto? Alcuni tecnici lasciano libertà di invenzione negli ultimi 20 metri. Altri studiano schemi e soluzioni che dovrebbero consentire di entrare in porta con tutto il pallone, avversari permettendo. Ci sono vie di mezzo e soprattutto ci sono le caratteristiche dei giocatori e qualcosa che difficilmente riesci ad insegnare: il fiuto del gol, il senso della rete. Che spesso riconosci già nei bambini delle scuole calcio.

Ma partiamo con ordine e da un assunto. Molto più facile (anche se ci vuole molta applicazione) allenare la fase difensiva per tutta una serie di fattori che qui non prendiamo in considerazione. Diverso allenare la fase offensiva, anche se ci sono una marea di esercizi, situazioni, partitelle a tema che durante la settimana possono aiutare gli attaccanti a trovare meglio e con più frequenza la via del gol. Ve ne elenchiamo qualcuna e magari gli appassionati possono approfondire.

Gli allenatori vivono ogni partita isolandosi dal resto del mondo. Come se, tutt’intorno, ogni cosa fosse in bianco e in nero per riuscire a mettere a fuoco solamente il campo. Anche perché, durante quei novanta minuti, non esiste nient’altro.

Fin qui il calcio. Poi, parlando di pallone, questo è un Paese di commissari tecnici e figurarsi, allora, in questo tempo di mitomani in cui chiunque ha la possibilità – anzi, l’illusione – di poter dispensare perle tattiche: sarà sufficiente prendere un telefono, girare la fotocamera in modalità

Nizza in Ligue 1, ma ci fu tempo anche per un’amichevole “in famiglia” il 31 dicembre del 1998, con un Nizza-Roma terminato 2 a 1 in favore dei padroni di casa. Sulla panchina romanista, quel giorno, Zeman. Stasera Gasperini. Buon viaggio Roma. ■ PER LA ROMA

“Fortissimamente” Gasperini

video e oplà, il gioco è fatto... Basterà urlare nel microfono! Pallone, l’ho scritto. Gli allenatori, quelli veri, fanno calcio invece. E non, a proposito di mitomani, nella maniera folkloristica in cui viene raccontato... Ma per davvero. Quotidianamente. Da quando sono nati. Sapendo vita-morte e nessun miracolo – tranne qualche eccezione nel tempo – di ogni giocatore della rosa a disposizione. Da fuori è un conto, dentro un altro. La pelle è la loro, sempre: un contratto triennale può durare tre giornate se non metti in fila risultati, se non coinvolgi il gruppo, se la tifoseria non si riconosce nella

tua squadra e perciò in quello che fai.

Ecco, quello che fai. Gian Piero Gasperini fa. Dice pure, non chiacchiera però. E non gira neanche intorno alle risposte da dare: chiedi e lui va dritto al punto. Senza scorciatoie, senza fronzoli, senza cercare il consenso. Senza, insomma. Anche perché, se avesse inseguito i “con”, non avrebbe preso il volo per ROMA dove in tanti-tantissimi, compreso chi scrive, avrebbero scelto tanti altri al posto suo perché antipatico. Bella scemenza: neanche il tempo di arrivare a Trigoria e quella caratteristica che sembrava negativa si era già

trasformata in un pregio. Lo insultassero le altre tifoserie, facessero pure: lui lavora, intanto.

Un solo gol incassato in quattro partite, nove punti e quella vittoria contro quelli lì alla sua prima occasione: bene. Non per lui, però. C’è da segnare di più, da recuperare giocatori: soluzioni anziché nuovi arrivi nonostante le richieste fino al giorno in cui, però, il mercato è finito e lui ha iniziato a pensare solamente a rimotivare tutti quelli su cui poteva contare.

Uno di questi si chiama Lorenzo Pellegrini e sapete cos’è successo... ■

Palla avanti-palla dietro-palla al terzo (schema molto caro ad Antonio Conte, ad esempio), rotazione a tre e sovrapposizione sulle fasce per andare al cross dalla linea di fondo. Attacco al primo palo dell’attaccante centrale con inserimento al centro di un centrocampista e chiusura sul secondo palo dell’esterno opposto. Postura, mai piatta ma sempre in diagonale. Attacco allo spazio con i tempi giusti. Presa di posizione sull’avversario. Velocità di pensiero. Visione periferica. Esercitazioni con partitelle a tema. Ne citiamo solo una ma ce ne sono tantissime: campo molto ridotto con due porte regolari, cinque contro cinque più i due portieri: massimo 5 tocchi e 10 secondi per andare al tiro. Arrigo Sacchi, che per quei tempi era considerato (giustamente) un innovatore, faceva fare spesso il 10 contro 0 con due tocchi al massimo per giocatore. Ora non più di moda ma forse ancora utile. Ci si potevano aggiungere dieci cinesini avversari oppure dieci avversari veri e propri ma in marcatura passiva.

Insomma, la fase offensiva si può allenare ma… Quando devi fare gol? C’è un momento in cui hai bisogno di qualcosa in più. E se non ce l’hai… Pippo Inzaghi era un attaccante con poca tecnica e poco fisico, ma… In una partita del 2007 quasi non toccò palla ma alla fine il tabellino diceva così: Milan-Liverpool 2-1, finale di Champions League. Doppietta di Inzaghi ■ *GIORNALISTA

Ryan
vicepresidente della

Europa League

22/01 18.45 BOLOGNA- CELTIC -

22/01 18.45 YOUNG BOYS - LIONE

BOYS -

02/10 18.45 PANATHINAIKOS - GA EAGLES -

02/10 18.45

18.45

21.00

LUDOGORETS-REAL BETIS -

- UTRECHT

12 16.30 YOUNG BOYS- LILLE -

FOREST

UTRECHT -

18.45 FERENCVAROS - RANGERS

18.45 DINAMO ZAGABRIA - REAL BETIS11/12 18.45 NIZZA - BRAGA11/12 18.45 LUDOGORETS - PAOK11/12 18.45 STURM GRAZ - STELLA ROSSA11/12 18.45 STOCCARDA - MACCABI TEL AVIV11/12 21.00 CELTIC-ROMA11/12 21.00 PORTO - MALMÖ11/12 21.00 BASILEA - ASTON VILLA11/12 21.00 STEAUA - FEYENOORD11/12 21.00 LIONE - GA EAGLES11/12 21.00 PANATHINAIKOS - VIKTORIA PLZEN11/12 21.00 CELTA VIGO - BOLOGNA11/12 21.00 FRIBURGO - SALISBURGO11/12 21.00 BRANN - FENERBAHCE -

Dopo le otto partite della Fase Campionato, le prime otto squadre classificate nel grande gruppo composto dai 36 club partecipanti accederanno direttamente agli ottavi di finale dell’Europa League.

Quelle che otterranno un piazzamento tra il 9º e il 24º posto, invece, giocheranno i playoff per cercare di ottenere il pass per gli ottavi. Le squadre rimanenti saranno eliminate. Non sono previste retrocessioni in Conference, né retrocessioni dalla Champions (le altre due competizioni europee, infatti, avranno lo stesso format).

Per quanto riguarda la classifica. In caso di pareggio si terrà conto di, in ordine: differenza reti; gol segnati; gol segnati in trasferta; il numero di punti ottenuti dalle squadre affrontate; il numero di gol segnati dalle squadre affrontate; la migliore situazione disciplinare; il coefficiente Uefa.

Le giallorosse

DERBY SENZA STORIA

SI VOLA IN FINALE

Roma 3

Lazio 0

Roma (3-4-1-2)

Lukasova; Veje, Heatley, Van Diemen; Di Guglielmo (42’ st Babajide), Greggi, Rieke, Haavi (27’ st Bergamaschi); Giugliano (27’ st Kuhl); Corelli (17’ st Viens), Pilgrim (17’ st Galli)

N.e.: Baldi, Klobucarevic, Valdezate, Dragoni, Oladipo, Pante, Pandini

Allenatore: Rossettini

Lazio (3-4-1-2)

Durante; Baltrip-Reyes, Connolly (41’ st Mesjasz), D’Auria; Cafferata (1’ st Castiello), Vernis (1’ st Monnecchi), Simonetti, Oliviero (18’ st Ashworth-Clifford); Le Bihan; Visentin (26’ st Martin), Piemonte

N.e.: Karresmaa, Mesjasz, Martin, Gregori Allenatore: Grassadonia

Reti: 22’ pt Haavi, 42’ pt Corelli, 36’ st Viens

Arbitro: Liotta (Castellammare) (Ferraro-La Regina)

Note: Stadio “Romeo Menti”, Castellammare di Stabia

Ammonite: van Diemen, D’Auria, Castiello

Recupero: 0’ e 3’

Leonardo Frenquelli

leonardo.frenquelli@ilromanista.eu

Dominio totale e finale in tasca. La Roma ha dominato completamente la Lazio nella semifinale della Serie A Women’s Cup a Castellammare di Stabia con un 3-0 frutto di una prestazione solida e figlio della manifesta superiorità nei confronti delle biancocelesti.

Rossettini ha rimesso in campo la sua squadra con il 3-4-1-2 che aveva utilizzato nella gara d’andata contro lo Sporting in Champions e inizialmente ha rischiato di farsi sorprendere dal buon approccio biancoceleste. Nelle battute iniziali l’ex romanista Simonetti ha avuto un’occasione per il vantaggio, ma dopo pochi minuti la Roma ha ripreso le misure e ha cominciato a eludere i tentativi di pressione alta delle avversarie tramutando la gara in un vero e proprio assedio nell’area di rigore opposta. La superiorità tecnica e di ritmo di Greggi e compagne si è tradotta immediatamente in ripetute occasioni da gol, spesso colpevolmente mancate nel momento di concludere. Al 22’ il primo guizzo vincente lo ha avuto, tanto per cambiare, Emilie Haavi, rientrata dalla sinistra verso il centro per poi calciare in porta e siglare l’1-0. Poi un palo di Giugliano e diverse altre chan-

ce non sfruttate fino al raddoppio firmato dalla romana e romanista Corelli con una gran giocata in area di rigore al 42’. Un dominio assoluto che è continuato anche nella ripresa, complice anche il ritmo tenuto da Greggi a centrocampo e la determinazione delle centrali difensive quando chiamate in causa. Al 69’ l’unica opportunità laziale della ripresa negata da Lukasova e poi all’81’, su uno splendido lancio di van Diemen (in grande crescita) si è lanciata Viens che una volta davanti a Durante non ha sbagliato e siglato il 3-0 per la prima gioia stagionale. In finale l’avversaria sarà una tra Inter e Juve, il derby è stato stravinto pur sbagliando molto e per l’ultimo capitolo (il 27 settembre) c’è da aspettarsi una sfida più combattuta. Intanto però è arrivata un’altra certezza, non che ci fossero tanti dubbi: Roma è giallorossa, anche al femminile ■

POST PARTITA

Rosettini: «Un grande risultato. Avanti così»

«È un grande risultato, ce lo prendiamo perché penso che abbiano giocato una partita di spessore, con personalità, con coraggio». Il tecnico della Roma Femminile Luca Rossettini ha commentato con comprensibile soddisfazione il successo per 3-0 nel derby: «Abbiamo anche sprecato tanto - ha continuato ai microfoni del club - però ci prendiamo quello che è arrivato. Dobbiamo migliorare ancora, la strada è lunga. Ma adesso pensiamo a recuperare e poi alla finale. Il fatto di creare tanto, di arrivare davanti con tante giocatrici, è segno che questa squadra ha un grande cuore e grandi valori anche fisici». L’allenatore ha guardato anche avanti a livello di obiettivi stagionali: «Dobbiamo pensare partita per partita. Il primo risultato è la volontà e la disponibilità che

GIOCATA UNA GARA DI SPESSORE E BUONA PERSONALITÀ. DOBBIAMO SPRECARE DI MENO, MA LAVORIAMO BENISSIMO

le ragazze stanno mettendo per vincere ogni partita».

Anche l’autrice del temporaneo 1-0, Emilie Haavi, ha commentato il successo dopo la sua prima rete nel derby: «Domenica abbiamo guardato il derby insieme, che ci ha dato tanta motivazione. Volevamo portare a casa la vittoria oggi e adesso siamo in finale, che era il nostro obiettivo e siamo contente. Segnare è sempre emozionante, ancora di più in un derby. Sono felice di aver fatto un gol e soprattutto che abbiamo vinto». ■

I marcatori

3 reti:Thuram (Inter), Pulisic (Milan)

2 reti: Vlahovic (Juventus), Belotti (Cagliari), Calhanoglu (Inter), De Bruyne (Napoli), Orsolini (Bologna), De Ketelaere e Krstovic (Atalanta), Nico Paz (Como), Mandragora (Fiorentina)

1 rete: Pellegrini, Soulé, Wesley (Roma), Bonazzoli, Baschirotto e Vazquez (Cremonese), Anguissa, McTominay, Gilmour, Spinazzola e Lucca (Napoli), Pavlovic e Loftus-Cheek (Milan), Douvikas, Kempf e Addai (Como), Pasalic, Sulemana e Scamacca (Atalanta), Dimarco e Dumfries (Inter), David,Conceicao, Yildiz, Kelly, Adzic e Khéphren Thuram (Juventus), Berardi (Sassuolo), Ekuban e Ellertsson (Genoa), Mina, Felici e Luperto (Cagliari), Simeone (Torino), Zaccagni (Lazio), Atta e Bravo (Udinese), N’Dri e Tiago Gabriel (Lecce), Lorran e Nzola (Pisa), Cutrone (Parma), Ranieri (Fiorentina), Santiago Castro (Bologna), Dia, Zaccagni, Guendouzi, Castellanos (Lazio), Serdar e Orban (Verona), Simeone (Torino)

Luca Rossettini in panchina con la Roma IPA

06/01

11/01

18/01

LA STAGIONE 2025/26

25/01 - Roma - Milan

01/02 - Udinese - Roma

04/02 - Quarti Andata*

08/02 - Roma - Cagliari

11/02 - Quarti Ritorno*

15/02 - Napoli - Roma

22/02 - Roma - Cremonese

01/03 - Roma - Juventus

04/03 - Semifinali Andata*

08/03 - Genoa - Roma

15/03 - Como - Roma

22/03 - Roma - Lecce

04/04 - Inter - Roma

Lecce - Roma

Roma - Sassuolo

12/04 - Roma - Pisa

19/04 - Roma - Atalanta

13/05 - Finale | 10/05 - Parma - Roma | 03/05 - Roma - Fiorentina | 26/04 - Bologna - Roma | 22/04 - Semifinali Ritorno*

17/05 - Roma - Lazio

Scarica l’app Romanista: www.ilromanista.eu www.radioromanista.it | 24/05 - Verona - Roma

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