Così non va. Neppure a Carrara la Cremonese è uscita da quella mediocrità che ha condizionato fino ad ora la sua stagione e solo per la pochezza delle avversarie, si trova al quinto posto e al momento saldamente in zona playoff. Ma il vantaggio sulla nona, prima delle escluse dagli spareggi promozione, si è ridotto a 4 punti, troppo poco per restare tranquilli con ancora dieci giornate da giocare. Passano le settimane, ma gli errori sono sempre gli stessi: fragilità difensiva e sterilità in attacco, oltre a preoccupanti alti e bassi durante le partite. Lo sfogo di Stroppa a Carrara appare fine a se stesso, visto che siamo già a marzo e di miglioramenti non se ne vedono. Del resto, nelle ultime sei partite sono arrivati altrettanti punti, ruolino di marcia da lotta salvezza, con ben nove gol incassati. Cosa può inventarsi di nuovo un tecnico che non rinuncia manco sotto tortura al suo credo calcistico? Non ci resta che aggrapparci alle individualità, malgrado l’assenza di Vazquez, per strappare una vittoria di vitale importanza oggi con il Catanzaro.
La squadra di Caserta si trova un po’ a sorpresa al 4º posto
Il Catanzaro si conferma
con merito in zona playoff
Confermarsi è sempre difficile, soprattutto se in estate hanno lasciato la Calabria alcuni dei protagonisti della scorsa stagione. Eppure il Catanzaro, contro ogni pronostico, si trova attualmente al quarto posto, meritando di giocare di nuovo i playoff. La scorsa stagione, da neopromossa, la squadra di Vivarini ha entusiasmato i propri tifosi, arrivando a giocare la semifinale dei playoff proprio contro la Cremonese, che ha avuto la meglio nella gara di ritorno. Ma la partenza del tecnico verso Fro sinone (dove ha trovato poca fortuna) e soprattutto la cessione in grigiorosso di due pilastri della squadra come Fulignati
partenze pesanti
Malgrado gli addii del tecnico Vivarini e dei pilastri Fulignati e Vandeputte, la rosa è rimasta competitiva
e Vandeputte, avevano depresso i tifosi giallorossi, che hanno spesso contestato Caserta, bravo però a tenere duro e a pilotare la squadra ai vertici della classifica. Merito dei nuovi (il portiere Pigliacelli, i difensori Bonini e Cassandro, il centrocampista Pagano e l’attaccante Pittarello), che si sono integrati con i vari Brighenti, Scognamillo, Petriccione, Pontisso e il bomber Iemmello (assente oggi allo Zini per squalifica). In più, a gennaio è arrivato in
MANUEL DE LUCAATTACCANTE
AMARCORD
Il Catanzaro a Cremona non ha mai vinto. Allo Zini sono otto le vittorie per i grigiorossi e sei i pareggi. Tutti abbiamo ancora negli occhi la semifinale playoff della passata stagione, il secco 4-1 con il quale i grigiorossi hanno eliminato la squadra calabrese allenata da Vivarini il 25 maggio allo Zini. In gol Vazquez con uno splendido tiro di sinistro, Buonaiuto con una girata al volo, Coda liberato davanti alla porta da Antov e Sernicola con un preciso diagonale. Gol della bandiera dei calabresi a 10 minuti dal 90’ di Antonini e un palo colpito da Vandeputte, allora con la maglia dei calabresi. All’andata la partita era finita 2-2, con doppio vantaggio grigiorosso ad opera di Tsadjout e Ciofani e rimonta dei padroni di casa con Biasci e Brignola. Dopo quel pareggio i tifosi calabresi (ci sono audio e video in grande numero) dissero che a Cremona avrebbero giocato in campo neutro e che la vittoria sarebbe arri-
La vittoria nel 2005, una delle rare soddisfazioni in quella stagione in B
vata facilmente. Previsione azzardata e sbagliata con Fulignati costretto a chinarsi per quattro volte a raccogliere il pallone nella propria porta. La Cremonese di Roselli aveva battuto il Catanzaro 2-0 nella sfortunata e orribile stagione di serie B 2005-
06. Alla seconda giornata, il 4 settembre 2005, i grigiorossi si erano imposti con gol di Prisciandaro (il suo primo fra i cadetti) e Carparelli. “Priscia” aveva chiuso l’azione da vicino dopo un fallo da rigore su Marchesetti, Carparelli aveva, invece, infilato
la palla in rete dopo l’assist di Coti su una indecisione del portiere Belardi. Purtroppo questa fu una delle poche vittorie della Cremonese in quel campionato. Prisciandaro se ne andò al Palazzolo dopo 9 gare di campionato, Roselli venne esonerato e al suo posto arrivò Della Casa. I grigiorossi vennero retrocessi come penultimi (30 punti) davanti proprio al Catanzaro e lontani ben 9 lunghezze dalla Ternana, pure finita in C con l’Avellino. Oggi si ripete la sfida. All’andata la squadra di Stroppa aveva vinto al Ceravolo per 2-1 con gol di Castagnetti e Barbieri. Attualmente i calabresi (che oggi saranno supportati da migliaia di tifosi) sono avanti un punto in classifica. L’obiettivo della Cremonese è quello di riprendersi il quarto posto.
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Prisciandaro festeggiato dopo il gol al Catanzaro nel 2005 (foto Ivano Frittoli)