Il Piccolo 45 del 29-11-25

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Contro il calo di natalità una ricetta dal Giappone

Pani a pagina 4

fatemi capire...

Accade che un giorno il sindaco di Cremona Andrea Virgilio, assieme al collega mantovano Palazzi, lanci l’allarme sul quotidiano locale sulla mancanza di fondi per completare il raddoppio ferroviario Mantova-Codogno, e che il giorno dopo, sullo stesso quotidiano, il presidente del consiglio comunale Luciano Pizzetti tranquilliz zi tutti affermando che non esiste la possibilità che il cantiere non si completi. Essendo il sindaco e il presidente del consiglio comunale dello stesso partito, e immagino si frequentino spesso nelle stanze del potere cittadino, non bastava semplicemente parlarsi?

Vanni Raineri

CULTURA

Interpreti d’autore per musica e danza

Articolo a pagina 16

PROMO

APPUNTAMENTI

Domani l’assemblea dei soci sostenitori Avis L’Avis Comunale di Cremona ha in programma per domenica 30 novembre, alle ore 10.30, l’annuale Assemblea dei soci sostenitori, un appuntamento particolarmente sentito dai donatori. Il tradizionale appuntamento si terrà secondo il seguente programma: saluto del presidente Giuseppe Scala ; relazione di Carla Pozzali , segretaria del Comitato Soci Sostenitori; consegna della Targa speciale di benemerenza 2025; interventi dei partecipanti e conclusione con la consegna delle Borse e Premi di Studio (15 saranno gli studenti premiati). Nell’occasione verrà presentato il calendario Avis 2026, dal titolo “Scorci di Cremona”.

Le saracinesche abbassate sono ormai il simbolo più evidente della desertificazione commerciale che sta colpendo da anni le città italiane, erodendo progressivamente la qualità della vita. Un fenomeno allarmante, confermato dai dati della nuova indagine Confcommercio-Swg, che descrive un circolo vizioso: la scomparsa dei negozi abbassa il valore immobiliare delle zone colpite e alimenta nei cittadini la percezione di un peggioramento del contesto urbano, con ricadute sulla socialità, sulla sicurezza e sulla cura degli spazi pubblici. A riempire il vuoto lasciato dalle vetrine spente sono sempre più spesso gli store online: durante la Black Week, dal 21 al 28 novembre, un terzo degli italiani (32,3%) effettua acquisti esclusivamente su Internet.

I RISULTATI DELL’OSSERVATORIO

SULLA DESERTIFICAZIONE COMMERCIALE

In Italia si contano oltre 104mila spazi commerciali sfitti da anni, ai quali si aggiungono 140mila negozi chiusi negli ultimi 12 anni: un processo che svuota i centri urbani e indebolisce il tessuto economico dei quartieri. Per gli italiani, la qualità della vita nelle città dipende soprattutto dalla presenza di bar e ristoranti (78%), spazi verdi (66%) e attività commerciali (65%). La chiusura dei negozi produce effetti immediati: l’80% delle persone prova tristezza davanti alle vetrine vuote e il 73% associa le saracinesche abbassate a un peggioramento della qualità della vita. Negli ultimi dieci anni i cittadini hanno percepito in particolare la scomparsa di librerie, negozi di articoli spor tivi e giocattoli (55%), seguiti da negozi non

CRONACa

RACCOLTA DIFFERENZIATA

Oggi la raccolta Raee al quartiere Cambonino Oggi la postazione mobile, denominata Ecocar, per la raccolta dei Raee (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e della plastica dura, stazionerà al quartiere Cambonino, piazza Aldo Moro, dalle 8.30 alle 13. Alla postazione possono recarsi tutti i cittadini, indipendentemente dalla zona di residenza, in base alle proprie esigenze logistiche e disponibilità. L’iniziativa è finalizzata a migliorare la raccolta differenziata. Nel mese di dicembre la postazione mobile per la raccolta dei Raee e della plastica dura stazionerà sabato 20 al quartiere Boschetto, largo Isidoro Bianchi, sempre dalle 8.30 alle 13.

COMMERCIO

Arcari: «La desertificazione commerciale provoca il crollo dei prezzi delle abitazioni»

Stanga: «Per i commercianti tradizionali la marginalità scende, ma ci si accontenta»

Black Friday, un’occasione

Ma l’online svuota il centro

alimentari - come abbigliamento e profumerie (49%)ferramenta e negozi di arredamento (46%) e alimentari (45%). Resistono soltanto farmacie e pubblici esercizi, che registrano una lieve crescita. Il fenomeno incide anche sul mercato immobiliare: un appartamento situato in un’area ricca di negozi vale in media il 23% in più; al contrario, dove il tessuto commerciale si svuota, il valore scende del 16%.

Secondo Luca Arcari , presidente provinciale Fimaa (Agenti Immobiliari), avere negozi sotto casa non significa solo comodità ma anche decoro, pulizia, vita vera nei quartieri. «Quando i negozi spariscono, quello che arriva è sotto gli occhi di tutti: degrado, gruppi di nullafacenti che occupano

gli spazi, rifiuti, saracinesche abbassate e cittadini che attraversano le strade quasi di corsa, sperando di non incrociare la persona sbagliata. Negli ultimi anni il tema sicurezza è diventato centrale. Non riguarda più solo le grandi città: anche realtà come Cremona vivono un aumento evidente di microcriminalità. In questo scenario i negozi di prossimità diventano più che attività economiche: sono presìdi di sicurezza naturale. Tutto questo ha una conseguenza diretta e inevitabile sul mercato immobiliare. Dieci anni fa la “sicurezza” non era un parametro centrale nella scelta di una casa. Oggi è uno dei primi. E le persone si spostano verso microaree più vive e percepite

come sicure, abbandonando quelle più spente e svuotate. Il risultato? Dove non ci sono attività commerciali, la domanda cala e i prezzi scendono. Ecco spiegato, in pratica, quel -16% di valore immobiliare nelle zone colpite dalla desertificazione commerciale. La sicurezza non si crea per decreto: si crea con la presenza, con il commercio vivo, con le strade illuminate dalle persone. Dove i negozi chiudono, le città arretrano. E con loro, purtroppo, anche il valore delle nostre case».

LA BLACK WEEK, UNA

SETTIMANA DI SCONTI

Sette italiani su dieci hanno approfittato della settimana di super sconti e oltre la metà ha dichiarato di aver acquistato in anti-

cipo i regali di Natale. Il risultato? Una spesa media pari a 268 euro e la platea degli acquirenti in crescita del 3% rispetto al 2024. Il comparto più attrattivo è quello dell’elettronica ed elettrodomestici, con acquisti spinti anche dall’uso dell’Intelligenza Artificiale per individuare le migliori offerte. Un terzo degli italiani (32,3%) sceglie di comprare esclusivamente online durante il Black Friday, mentre il 50,2% alterna negozi fisici e store digitali; il 17,5% resta fedele al commercio tradizionale.

Tra i punti vendita fisici, i centri commerciali si confermano la destinazione preferita, con un incremento del 5,2% rispetto al 2024. Decisivo anche il ruolo della comunicazione digitale: il

41,5% dei consumatori si lascia influenzare dal web advertising, il 34,6% dall’Intelligenza Artificiale - sempre più utilizzata per cercare informazioni e ridurre i tempi di ricerca - e il 29,1% da Instagram. Tra chi si informa sui social, sono i reel e i post a orientare maggiormente le scelte d’acquisto. Marco Stanga , Presidente Federmoda Provincia di Cremona e vice presidente Vicario di Confcommercio Provincia di Cremona, conferma il trend nazionale. «In un contesto segnato da inflazione elevata e da un potere d’acquisto ridotto, il Black Friday rappresenta per gli italiani un’occasione concreta per tornare a comprare».

Per i commercianti, tuttavia, l’altra faccia della medaglia è una compressione importante dei margini. «La marginalità scende, e non di poco. Ma nei periodi di crisi, pur di restare in piedi, ci si accontenta: l’importante è vendere. Dal punto di vista dei clienti, però, il momento è particolarmente vantaggioso perché, a differenza dei saldi stagionali, durante il Black Friday l’offerta è molto più ampia, poiché i prodotti non sono selezionati tra le rimanenze ma appartengono spesso alle collezioni e alle linee in piena vendita».

Un effetto certo è l’anticipo degli acquisti natalizi: molti consumatori approfittano degli sconti di fine novembre per iniziare (o completare) i regali. «Questo potrebbe riflettersi sull’andamento delle vendite di dicembre. Tuttavia, l’ultima settimana prima di Natale continua a premiare i negozi fisici: l’ecommerce, in quei giorni, non garantisce più consegne puntuali e ciò consente alle attività tradizionali di recuperare terreno e portare comunque a casa risultati soddisfacenti».

BENEDETTA FORNASARI
Luca Arcari, presidente provinciale Fimaa
Marco Stanga, presidente provinciale Federmoda

Se si guardano le proiezioni demografiche dell’Onu, c’è di che impressionarsi: di questo passo, l’Italia potrebbe passare dai poco meno degli attuali 59 milioni di abitanti a poco più di 52 milioni nel 2050; mentre nel 2100 la popolazione potrebbe arrivare a ridursi a 35 milioni (più o meno la popolazione della Penisola a fine Ottocento). Certo, non siamo i soli. Prendiamo il caso del Giappone, che assomiglia all’Italia più di quanto si pensi: non solo l’economia stagna ormai da diversi anni, ma la popolazione nipponica si contrae rapidamente; le previsioni indicano che, dagli attuali 126 milioni, si rischia di arrivare a 105 milioni nel 2050 e a 78 milioni nel 2100. Proprio perché il Paese dell’estremo oriente ci assomiglia tanto, è interessante considerare il caso di una cittadina che è riuscita, sorprendentemente, a invertire il calo del tasso di fertilità.

UNA CITTÀ IN GIAPPONE

DOVE IL TASSO DI FERTILITÀ È TORNATO A CRESCERE

Prima di cominciare, prendiamo il manuale Utet di Geografia umana e leggiamo qualche definizione preliminare: per “tasso di fecondità” o “fertilità” si intende il “numero medio annuo dei nati vivi per donna in età feconda (tra i 15 e i 50 anni)”. Quando questo tasso “ha un valore di 2,1, si dice che una popolazione ha raggiunto il livello di sostituzione delle generazioni, quello necessario per consentire a una popolazione di riprodursi senza diminuire di numero”. Quel tasso, in Giappone, è pari a 1,26. Tuttavia, esiste una città, Nagareyama, dove quel tasso - benché ancora lontano dall’agognato 2,1è pari a 1,5. La cittadina, del resto, può vantare il più alto tasso di fertilità registrato in Giappone per 6 anni di fila. A menzionare il caso,

Fertilità in calo: la ricetta che arriva dal Giappone

Il sindaco di Nagareyama, periferia di Tokyo, in carica dal 2003, ha invertito la tendenza grazie a una politica pro famiglie che ha trasformato un dormitorio in luogo attrattivo

Il sindaco Yoshiharu Izaki saluta i bambini nella sua Nagareyama

di recente, è stato anche l’economista Riccardo Trezzi in un intervento sul declino dell’Italia alla Fondazione De Gasperi. Come si è riusciti ad arrivare a questo risultato?

UN DORMITORIO PER PENDOLARI, PIÙ CHE UNA CITTÀ PER FAMIGLIE

Di Nagareyama si è occupata, tra gli altri, anche la sezione CityLab della rivista Bloomberg , che ha pubblicato un ar ticolo di Mia Glass , contenente anche un’intervista al sindaco della città. Nagareyama ha una popolazione di circa 155mila abitanti ed è in-

clusa nella prefettura di Tokyo. La maggior parte della popolazione residente lavora proprio nella capitale giapponese, sicché fino a poco tempo fa la loro città è stata considerata un posto dormitorio, popolato quasi soltanto da pendolari. Non certo un luogo particolarmente attrattivo per coppie con la volontà di mettere su famiglia. Anche perché il Giappone, oltre ad avere delle regole sociali piuttosto rigide, non spicca per uguaglianza di genere; al contrario, il numero di ore non pagate lavorate dagli uomini - di fatto, dedicate alla cura della famigliaè il più basso di tutti i Paesi Ocse:

41 minuti al giorno. Gran parte del peso dell’attività genitoriale, dunque, grava sulle donne.

STAZIONE - ASILO NIDO: ANDATA E RITORNO

Ora: l’aera urbana di Tokyo è tra le più densamente abitate del pianeta, talché uno dei primi problemi da risolvere è proprio quello degli spostamenti. Proprio su questo punto Yoshiharu Izaki , sindaco della città dal 2003, ha cominciato a intervenire: appoggiandosi alle due stazioni dei treni presenti, ha avviato un servizio quotidiano di accompagnamento dei bambini più piccoli verso gli

asili. I bambini vengono dunque accompagnati alla stazione ogni mattina e recuperati poi, sempre lì, nel tardo pomeriggio; qualora il genitore dovesse tardare, è possibile anche prenotare per il bambino o la bambina un pasto per la sera. Questo servizio, spiega il sindaco, ha conosciuto un immediato successo: il tasso di natalità è aumentato del 40% in 15 anni; sicché è stato necessario aumentare le dimensioni e il numero degli asili.

UNA CITTÀ SU MISURA PER LE FAMIGLIE CON FIGLI Il risultato è che la città, nel corso degli anni, è diventata non solo richiamo per coppie desiderose di avere una famiglia, ma è stata altresì interessata dall’apertura di attività legate al welfare, come studi medici e dentistici. A rendere ancora più attrattiva la città si aggiunge poi una politica che ha privilegiato gli spazi verdi, sempre nell’intento di rendere la città ancor più a misura di famiglia. Certo, suggerisce un collega, questa misura rende più vivibili questi centri, ma sottrae famiglie ad altri. L’obiezione è condivisibile; e però, va detto che quelle stesse famiglie non farebbero probabilmente lo stesso numero di figli (forse nemmeno uno) nei luoghi d’origine; inoltre, si tratta di politiche che - previa presenza, non scontata, di risorse economiche - possono essere applicate anche in altri luoghi: anche qui da noi, in Italia. Nagareyama rischiava di trasformarsi in una residenza per pendolari verso e da Tokyo. Qui in Lombardia, su scala ridotta, c’è Milano che fa da attrattore, mentre le aree circostanti si trasformano viepiù in dormitori: da Nagareyama siamo meno distanti di quanto si potrebbe credere. Chissà se l’esempio del Giappone arriverà a ispirare anche qualche nostro amministratore locale.

Consenso “libero, esplicito e attuale”. È una rivoluzione culturale o una strada dalla difficile applicazione? Il dibattito ruota intorno alla proposta di riforma del reato di violenza sessuale, anche detta “legge sul consenso”. La politica si divide, sebbene in prima battuta, alla Camera (prima che si incagliasse al Senato), la proposta di legge avesse ricevuto l’ok all’unanimità. Trovare una soluzione, concreta, alla piaga di violenze e femminicidi sembra in effetti (e non potrebbe essere altrimenti) mettere d’accordo tutti. L’unanimità si rompe quando, per farlo, si propone di ridefinire il concetto di violenza sessuale nel Codice penale italiano.

COSA COMPORTA

Cosa cambierebbe, se la proposta diventasse legge? Nella formulazione proposta, un rapporto sessuale sarebbe considerato legittimo solo se accompagnato da un consenso “libero, esplicito e attuale”. In assenza di tale consenso, la condotta potrebbe integrare un reato anche senza prove di aggressione fisica, costrizione o minaccia. A fare da apripista, in questa direzione, sono stati altri Paesi: Spagna, Regno Unito e Svezia, sull’onda della Convenzione di Istanbul, trattato internazionale che invita gli Stati ad adottare misure per prevenire la violenza, nel contesto di una cooperazione internazionale su una materia così delicata e da affrontare con strumenti concreti.

CHI È CONTRARIO

Dove, per alcuni, il meccanismo si incepperebbe? Una parte del Parlamento e del mondo giuridico solleva la preoccupazione che l’introduzione di un consenso libero, esplicito e attuale porti a un aumento dei casi giudiziari basati

POLITICA

Legge sul consenso, svolta o rischio? Perché la riforma divide così tanto

unicamente su versioni contrapposte, senza elementi probatori oggettivi. Oltretutto, sottolinea il vicepremier Matteo Salvini dopo lo strappo in Senato, «questa sorta di consenso preliminare, informato e attuale, così come è scritto, lascia lo spazio a vendette personali, da parte di donne e uomini, che senza nessun abuso userebbero una norma vaga per vendette che intaserebbero i tribunali». Ecco perché, secondo il leader leghista ma anche altri parlamentari, il reato parte da un fine nobile ma «deve essere circoscritto». La ministra Eugenia Roccella ha assicurato che non c’è nessuna retromarcia, e che la legge si farà. Ma, fa notare, c'è «il rischio del rovesciamen-

to dell’onere della prova, questo è il dubbio». E il ministro della Giustizia Carlo Nordio precisa: «Quando si tocca una norma penale anche le virgole hanno una loro efficacia». Vale a dire, «la norma penale deve essere scritta in modo tecnicamente perfetto cosicché non dia adito a interpretazioni fantasiose». Sotto la lente di chi è critico nel confronti della proposta di riforma del reato, inoltre, c’è l’aspetto del consenso “attuale”: un “sì”, cioè, che deve essere presente (e fin qui nulla cambia) ma anche perdurante durante l’intero atto sessuale. Il che, tecnicamente, apparrebbe difficile da dimostrare, pensando all’ipotesi che lo stesso consenso debba esse -

Le diverse facce del dibattito che si è riaperto sull’ipotesi di revisione del reato di violenza sessuale. Chi sostiene e chi critica l’idea di un consenso “libero, esplicito e attuale”

re rinnovato anche più volte durante un atto (molti, sull’onda di questa teoria, alludendo anche all’ipotesi di utilizzare moduli di autorizzazione scritta, parlano di rapporti “burocratizzati” o da rivalutare “minuto per minuto”).

CHI È D’ACCORDO

Dall’altra parte, chi sostiene questa riforma parla di un cambio di paradigma necessario, e fa notare come in molti sistemi europei il principio del consenso non abbia prodotto squilibri giudiziari, ma abbia invece contribuito a definire con maggiore chiarezza i confini del comportamento lecito, rafforzando la cultura del rispetto. Insomma, la strada, per molti, è quella corretta, quella

cioè che arriverebbe a mettere la volontà della persona al centro. Ecco perché, per la capogruppo Pd alla Camera Chiara Braga , «parlare di “vendetta” nel caso di donne che si rivolgono alla giustizia per aver subito violenza è l’ultima frontiera della volgarità di Salvini». E ancora, l’omologo al Senato Francesco Boccia parla di «stereotipi maschilisti». «Sul consenso attuale e libero è in corso un regolamento di conti tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni , un conflitto tutto interno alla maggioranza che dimostra tutto il cinismo di cui alcuni uomini del centrodestra sono capaci», afferma Elisabetta Piccolotti di Avs. Fa sintesi Giulia Bongiorno , presidente della commissione Giustizia del Senato: «La violenza sulle donne si consuma perché il consenso è considerato irrilevante: questa mentalità deve essere sradicata», poi aggiunge: «È importante cambiare la legge anche perché l’attuale reato è ambiguo». Insomma, la cronaca dimostra che una strada vada aperta. Ma che sia la strada migliore, in questo caso, appare imprescindibile: per evitare che su una materia così delicata si lascino spazio a incertezze o a mal interpretazioni di nuove norme, circostanze che all’evidenza (e per accorgersene basta guardare i numeri di femminicidi e violenze) non possiamo permetterci.

Tra le indagini più curiose fatte di recente c’è da annoverare certamente quella sugli errori grammaticali commessi più di frequente dagli italiani. Se ne è occupato Libreriamo , un media digitale dedicato ai consumatori di cultura, analizzando circa 1600 italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni attraverso un monitoraggio online sui blog, forum e i principali social network e coinvolgendo un panel di 20 esperti tra sociologi e letterati “per capire quali sono i principali errori grammaticali che commettono oggi gli italiani, le cause di tali strafalcioni e capire cosa è consigliato fare per ridare la giusta dignità alla nostra amata lingua italiana”.

«L’italiano, inteso come lingua, è un luogo simbolico che ci accoglie al di là delle differenze geografiche, sociali e generazionali - afferma Saro Trovato , sociologo e fondatore di Libreriamo -. La lingua rappresenta un valore da salvaguardare, una delle eccellenze del nostro Paese da tutelare e valorizzare: per farlo, occorre innanzi tutto conoscerla. Per contribuire a questo processo di valorizzazione, come Libreriamo abbiamo deciso di contribuire a far riscoprire la lingua italiana attraverso il gioco e l’esercizio mentale: abbiamo così pensato a un libro, “501 quiz sulla lingua italiana”, con cui è possibile mettersi alla prova, da soli o con

Una gustosa ricerca evidenzia quali siano gli errori grammaticali più spesso commessi dai nostri connazionali: in vetta

“qual’è”, l’apostrofo col nome maschile e il congiuntivo

Avvolte l’itagliano è propio un opinione

gli amici, per sperimentare la propria conoscenza della nostra amata lingua italiana e allo stesso tempo allenare la mente e la memoria. Perché la lingua italiana va conosciuta e salvaguardata, in quanto capace di generare senso di comunità, d’appartenenza, di identità».

GLI STRAFALCIONI

Ma proviamo a dare un’occhiata agli errori più comuni commessi dagli italiani. Al primo posto (71%) c’è “qual’è”: l’apostrofo non va messo. Al secondo posto (62%) c’è proprio l’errato uso dell’apostrofo, che si deve mettere solo coi nomi femminili (un attore, un’attrice). Sul gradino più basso del podio il famigerato uso del congiuntivo (56%): “Sono contento che tuo figlio si è laureato” non si può sentire. Segue (col 52%) l’uso errato dei pronomi, fatto soprattutto dagli italiani che vivono all’estero: “gli ho dato un fiore” va bene solo se il fiore lo

diamo a lui, sennò “le ho dato un fiore”. Al 50% si ferma la declinazione dei verbi, soprattutto nell’uso dell’ausiliare e nell’uso dei tempi verbali. In questo caso, sottolineano gli autori della ricerca, spesso si tratta di “un segnale di un allontanamento dalla padronanza della lingua, riflettendo un parlato più superficiale o l'influenza di dialetti e gerghi locali che semplificano o alterano le complesse regole della coniugazione italiana”.

L’elenco è ancora lungo: lo scambio tra la C e la Q, il né che indica

CULTURA, IMPRESA, ECCELLENZA:

negazione senza l’accento, la punteggiatura, con virgole e due punti usati alla leggera, neanche si fosse novelli Totò che detta la lettera a Peppino De Filippo in “Totò, Peppino e… la malafemmina”. E cosa dire di un po’ che a volte troviamo senza apostrofo e a volte con l’accento? Quindi la lettera D che segue le congiunzioni E ed A (“Sono ad Atene”). E poi c’è chi scrive daccordo senza apostrofo, avvolte, pultroppo, propio e via dicendo. C’è poi la serie di errori derivanti dalle abbreviazioni della scrittura

Nasce al Tosi il Liceo del Made in Italy con curvatura agroalimentare che valorizza i prodotti italiani nel Mondo!

L'Istituto Tecnico "Antonio TOSI" di Codogno (LO) lancia il Liceo del Made in Italy con Curvatura Agroalimentare per l'Anno Scolastico 2026/2027!

Perché scegliere il Liceo del Made in Italy

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Lezioni da lunedì a venerdì con inizio alle ore 8.15 e termine alle 13.55.

da social, come la K che sostituisce la C, tt invece di tutto, nn invece che non, x al posto di per, e avanti di questo passo. La ricerca non poteva concludersi senza alcuni suggerimenti per promuovere un uso corretto della lingua italiana e ritrovare confidenza con le sue regole, ammesso che lo si voglia. Secondo gli esperti leggere con regolarità (66%), un’abitudine che genitori e docenti dovrebbero trasmettere già in età adolescenziale, rappresenta il primo “antidoto” all’ignoranza grammaticale. Seguono tra i consigli il riprendere l’antica ma indispensabile abitudine di scrivere a mano (43%), tradizione che con l’avvento della tecnologia sta purtroppo diminuendo ma che rappresenta un esercizio indispensabile per prendere dimestichezza e trovare maggior padronanza con le regole della lingua italiana. Altri elementi capaci di “disinnescare” il rischio di commettere errori grammaticali sono evitare l’uso frequente di chatbot di intelligenza artificiale (55%), anch’essi non esenti da errori grossolani, diminuire l’abuso di neologismi e parole straniere (51%) che possono contribuire all’insorgere di alcuni errori grossolani. Tra i suggerimenti più efficaci, gli esperti consigliano di allenare la mente “giocando” con le regole della lingua italiana (47%): diversi studi confermano che il cervello è un organo che, come un muscolo, ha bisogno di allenamento.

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VANNI RAINERI

Pediatra a fine attività, famiglie preoccupate

Ha provocato sconcerto in un’ampia area tra Cremonese e Casalasco la notizia del termine attività, a partire da ieri, della pediatra  Filomena Siepe nel territorio di Cremona Est. La comunicazione ufficiale dell’Asst di Cremona era attesa con timore dalle famiglie, che soaranno costrette a rivolgersi all’ambulatorio di Ostiano, dove opera la dottoressa Elena Gennari . Molte famiglie sono così obbligate a percorrere decine di chilometri, ma per legge non sarà possibile individuare una seconda pediatra sino a che non sarà superato il limite dei 500 pazienti, il che con la natalità in costante calo sembra al momento improbabile. Amministratori e operatori del settore stanno cercando di trovare una soluzione, magari realizzando un nuovo ambulatorio all’interno di Fondazione Sospiro, che avrebbe dato la sua disponibilità.

AGRICOLTURA

Da oggi transitabile il sottopasso di via Bergamo

Come anticipato nelle scorse settimane, i lavori sull’area del sottopasso ferroviario di via Bergamo volgono al termine. Dalle ore 12 di oggi tutta l’area interessata dal cantiere sarà liberata, tornando così fruibile e transitabile. Nei giorni scorsi sono terminati gli interventi di asfaltatura, è stata collocata la segnaletica verticale e posata quella orizzontale, indispensabili per assicurare il passaggio in sicurezza di automobilisti, ciclisti e pedoni. Rimangono da fare alcuni interventi di dettaglio che non influiranno sulla viabilità. Nei prossimi giorni gli addetti delle ditte incaricate saranno all’opera per lavori sull’aiuola interna che ospita le apparecchiature tecnologiche della vasca e dell’impianto di pompaggio. Anche la sperimentazione del senso unico di via Sesto terminerà e si tornerà al doppio senso di marcia.

Col ministro del Turismo ieri a Cremona anche l’eurodeputato Carlo Fidanza: politica in campo per la filiera strategica

Santanché per gli 80 anni di Fiere Zootecniche

CremonaFiere ha celebrato ieri il suo 80° compleanno delle Fiere Zootecniche Internazionali con un momento istituzionale di alto profilo, tenutosi simbolicamente dal centro del ring delle esposizioni bovine. La politica, rappresentata da esponenti nazionali ed europei, ha assunto l’impegno di lavorare concretamente per lo sviluppo e la tutela di una filiera fondamentale per l’economia italiana e continentale, con il ministro del Turismo Daniela Santanché e l’eurodeputato  Carlo Fidanza e il presidente di CremonaFiere,  Roberto Biloni «Si vince quando c’è una squadra e a Cremona la abbiamo fatta tutti insieme», ha esordito il ministro Santanchè. «La Fiera si presenta al suo 80° compleanno in grandissima salute. Quest’anno abbiamo un +6,7%  dell’occupazione degli alberghi e del settore extra alberghiero, quindi sta arrivando più gente. Come ministro - ha proseguito - ritengo che le Fiere siano un asset del turismo fondamentale, un patrimonio nazionale e inter-

nazionale, dei territori, dell’identità e dell’appartenenza, che credo ci renda ancora più orgogliosi di essere italiani». Per la Zootecnia, a Cremona, ha aggiunto Santanché, sono intervenuti 212 espositori, perché questa Fiera è diventata il punto di riferimento per quanto riguarda la zootecnia.

Rispetto al resto del mondo, l’Europa ha però commesso un erro-

re, secondo Carlo Fidanza: «Stiamo discutendo in Europa alcuni passaggi che sono decisivi per il futuro del mondo agricolo e quindi anche della zootecnia, come i fondi che dovranno essere assegnati alla nuova Pac. C’è una criticità perché la Commissione Europea, sbagliando, ha purtroppo presentato una proposta che riduce i fondi all’agricoltura».

Questo territorio ha aggiunto l’eurodeputato, «dimostra in particolar modo come si possa fare zootecnia sostenibile, che non è solo allevamento e produzione di buon cibo, ma una filiera intera, con le macchine agricole, le sementi, un intero settore che deve essere fortemente sostenuto». A Cremona, secondo Fidanza, si respira il ricambio generazionale, «con tanti giovani incontrati quest’oggi nei padiglioni, un segnale bellissimo e fondamentale». CremonaFiere quindi, per il presidente Biloni vede passare il «50% delle esportazioni di tutto il mondo». Il polo fieristico, ha sottolineato il presidente, è polifunzionale; infatti, il padiglione Infinity 1 «dal 6 dicembre inizierà il palinsesto composto da oltre 45 spettacoli, con artisti di fama nazionale, un forte potenziale turistico che porterà in città circa centomila persone, da dicembre a maggio; la multifunzionalità delle Fiere non deve fermarsi. Deve essere una innovazione di pensiero».

ISTRUZIONE

Premio Lea Garofalo Le scuole premiate

Presso la Biblioteca “Pier Paolo Pasolini” del Liceo Ginnasio Statale “Daniele Manin” è stato illustrato il programma delle tre giornate che sono state dedicate al premio nazionale Lea Garofalo , giovane calabrese uccisa per essersi ribellata alla ’ndrangheta. Era presente, oltre al sindaco Virgilio , la sorella Marisa Garofalo , che ha raccontato il coraggio di Lea e l’amore per la figlia che la portò a denunciare il marito, non abbastanza protetta però dal sistema. Giusi Rosato , docente del Manin e responsabile nazionale Scuole e Università Dioghenes Aps, ha illustrato il concorso: ben 88 i lavori giunti da tutta Italia. Ha poi elencato i nomi delle scuole e delle classi premiate. Eccole: SCUOLA DELL’INFANZIA 1° classificato: Sant’Angelo" Cremona: 2°: “Ugo Foscolo” Vescovato, Primaria “G. Lonati” Ca’ de Mari; 3°: Primaria “Papa Giovanni XXIII” Trani (BA).

SECONDARIA DI PRIMO GRA -

DO 1° classificato: “G. Diotti” Casalmaggiore; 2°: “Denza” Castellammare di Stabia (NA); 3°: “Virgilio” Cremona.

SECONDARIA DI 2° GRADO 1° classificato: “D. Manin” Cremona; 2°: “Falcone” Palazzolo sull'Oglio; 3°: “J. Torriani” Cremona.

MENZI ONI SPECIALI  “Ugo Foscolo” Vescovato, “Don Gaetano Portioli” Ostiano. “G. Romani” Casalmaggiore. “D. Manin” Cremona.

“G. Falcone” Palazzolo sull’Oglio (BS).

“J. Torriani” Cremona. “Dedalo 2000, “A. Roncalli” Gussola.

Secondo le stime preliminari, nel semestre gennaio-giugno 2025 si registra, rispetto allo stesso periodo del 2024, una diminuzione del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (82.344; -1,3%), dei feriti (111.090; -1,2%) e, più consistente, delle vittime entro il trentesimo giorno (1.310; -6,8%). Lo afferma una ricerca fatta da Aci e Istat.

Nel confronto con i primi sei mesi del 2019 - anno di riferimento scelto dalla Commissione Europea per il programma “Road Safety Policy Framework 20212030”, che fissa come obiettivo intermedio la riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030 - si registra un calo contenuto degli incidenti stradali (-1,5%) e dei feriti (-5,0%) e una riduzione più marcata dei decessi (-14,6%). La diminuzione delle vittime registrata nel primo semestre del 2025 rappresenta un progresso verso il raggiungimento degli obiettivi europei, sebbene il percorso da compiere resti ancora impegnativo.

Rispetto al primo semestre del 2024, nel 2025 le vittime aumentano sulle autostrade (+4,4%), mo-

Incidenti stradali in calo Vendite auto giù, ok le moto

strando una dinamica opposta, seppur più moderata, rispetto alla diminuzione che si osserva per il numero di vittime sulle strade urbane (-8,4%) e su quelle extraur-

bane (-7,1%). Tuttavia, rispetto ai primi sei mesi del 2019, il numero di vittime sulle autostrade risulta inferiore del 33,4%, a fronte di diminuzioni più contenute sia per

le strade extraurbane (-12,4%) sia per quelle urbane (-12,2%). Il mercato dell’auto nel primo semestre 2025 mostra una flessione rispetto allo stesso periodo del 2024: sia le iscrizioni di auto nuove sia quelle di motocicli calano del 4,3%; rispetto al 2019, la diminuzione per le auto nuove arriva al 20,1%, mentre per i motocicli si osserva un marcato incremento (+41,1%).

Sulla base dei dati del primo quadrimestre 2025, nel corso dell’anno si può stimare un aumento di circa il 36% dei servizi di bike sharing, per un totale di 5 milioni di noleggi, e una crescita decisamente più contenuta, del 12%, per le percorrenze, a indicare il proseguimento del calo della percorren-

La relazione della dottoressa Paola Cattenati al Lions Cremona Host su

za media osservato negli ultimi anni. Un calo rilevante caratterizza invece lo sharing dei monopattini: dai 99 operatori attivi nel 2022 si è passati a 68 nel 2024 e a 62 nei primi mesi del 2025; il fenomeno si lega al riposizionamento degli operatori presenti in più città e all’uscita dal mercato italiano di alcuni player. Al contrario, le stime sulle percorrenze per il 2025 risulterebbero in aumento del 34%, attestandosi su valori superiori al picco registrato nel 2022. Il traffico sulla rete extraurbana principale, nel primo semestre 2025, è stabile rispetto all’omologo periodo del 2024; il risultato è sintesi di una crescita del 2% per i veicoli pesanti e di una diminuzione analoga per i veicoli leggeri. Per quanto riguarda le percorrenze autostradali, nei primi quattro mesi del 2025, per circa l’80% della rete autostradale complessiva, l’aumento dei veicoli per km registrato è dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tale crescita è dovuta principalmente all’incremento del traffico dei veicoli leggeri (+0,4%), mentre i veicoli pesanti hanno registrato valori stabili (-0,04%).

“La violenza nelle prime relazioni”

La violenza sulle donne ha radici nella scuola

Un meeting dal tema di estrema attualità, quello organizzato dal presidente del Lions Cremona Host Daniele Squintani . Relatrice la dottoressa Paola Cattenati , specializzata in discipline psicopedagogiche, dedicate alla lotta contro la violenza sulle donne, tematica sulla quale sono impegnate sia le New Voices Lions sia il Soroptimist Club di Cremona presente alla serata con le sue socie.

“La violenza nelle prime relazioni” il tema trattato dalla relatrice, che è stata presentata da Cinzia Grandi , avvocato del foro di Cremona, che le ha posto una serie di domande legate in modo particolare al mondo giovanile. «La

violenza - spiegava la dottoressa Cattenati - è un processo che nasce con l’infanzia, bisogna capire come si arriva a essere vittima, già nelle dinamiche a partire dalla scuola dell’infanzia. Abbiamo fatto uno studio di come sono cambiati i bisogni, partendo dal comparto scuola dove sussistono problematiche relazionali, e il 60% dei ragazzi che chiede aiuto riporta una serie di problemi nel gruppo classe, di bullismo e cyber bullismo, di violenza nelle prime relazioni d’amore. Un altro aspetto è quello legato al tema della giustizia e della percezione della legalità. I ragazzi non sanno cosa è legale e cosa no, e di conseguenza anche i

compor tamenti che credono siano corretti. La maggioranza applica la prima forma di violenza con il bullismo e il cyberbullismo, e non è consapevole dei danni che può creare. Non sa che non può postare foto intime, creare un falso profilo, non sa ad esempio che non è legale scaricare materiale pirata. Il 30% dei ragazzi considera che la gelosia e la condivisione di foto intime sia una forma d’ amore! Chi si è rivolto a noi per un aiuto è perché ha guardato il cellulare dei propri figli. Oggi un genitore deve vigilare sulla presenza dei figli nella rete, deve sapere cosa c’è nelle chat, perché poi quello che va in rete non lo blocchi più».

ISTAT-ACI
CLUB DI SERVIZIO

29 Novembre 1947: una risoluzione Onu approva

Quando lo stato ebraico divenne formale

Herzl il giacobino

Chi è Theodor Herzl ? Sergio Romano così descrive il fondatore del sionismo: ebreo, nato a Budapest nel 1860, “si trasferì a Vienna, dove studiò legge e cominciò a fare pratica giudiziaria. Ai processi e ai codici, che lo annoiavano mortalmente, preferì il giornalismo e il teatro, dove raccolse qualche successo. Amava Wagner , i caffè viennesi, gli abiti eleganti, la buona società. Nessuno avrebbe intuito in questo dandy mitteleuropeo, brillante e gioviale, la stoffa del profeta e dell’agitatore”.

La svolta è del 1894, quando questo damerino è testimone a Parigi del caso Dreyfus (la vicenda d’un ebreo alsaziano ingiustamente accusato di tradimento) che “fu la via di Damasco di Herzl”.

A destra il piano Onu di spartizione del 1947 (arabi in arancione, ebrei in verde). A sinistra Israele oggi (i territori occupati popolati dai palestinesi in verde)

1894

Questi lancia il sionismo, disegno descritto nello stesso modo da Romano (decisamente critico di certe politiche israeliane) e Benny Morris (sionista). Quel movimento rientra nella tradizione inaugurata dalla rivoluzione francese, affonda le radici “nella fioritura di ideologie nazionaliste tipiche dell’Europa” (Morris). “La balzana idea di Herzl dimostra che il suo disegno era civile, nazionale e mazziniano, nello spirito dei grandi moti unitari del XIX secolo” (Romano).

HERZL LANCIA IL SIONISMO: PARTONO I PRIMI COLONI

Si, Giuseppe Mazzini influen-

zò Herzl. Quell’atteggiamento pedagogico che si ritrova dai giacobini della rivoluzione francese al fascismo italiano delle origini - con Mazzini come tramite - riappare nell’universo mentale di Herzl. Un dogma laico (la nazione) avrebbe sostituito quello religioso (il rabbinato). I rabbini non avrebbero dovuto “metter bocca” negli affari dello stato ebraico, mentre alcune correnti sioniste diventano perfino socialiste. Sarebbe nato “un nuovo ebreo, un nuovo stupefacente genere di Israelita. Il tema del ‘nuovo ebreo’ duro ed energico avrebbe riecheggiato nella letteratura sionista di fine secolo, influenzando l’atteggiamento dei coloni che raggiunsero la Terra Promessa” (Morris).

Una sparatoria è avvenuta mercoledì nelle vicinanze della Casa Bianca: un afghano 29enne ha ferito gravemente due soldati della Guardia Nazionale, mentre il presidente Trump si trovava in Florida

Alla fine gli arabi se ne sarebbero dovuti andare Così come il giacobino Danton disegna le frontiere naturali della Francia, così come Mazzini disegna quelle dell’Italia, Herzl affronta il problema dei nativi. In pubblico dice che gli arabi di Palestina non corrono alcun rischio, in privato si esprime diversamente: alla fine molti arabi avrebbero dovuto andarsene, sia pure risarciti (Morris). Partono quindi (Romano) “per la Palestina, soprattutto dall’impero russo, i primi coloni, decisi a conquistarsi una patria con l’aratro, e s’installano in terre comprate con le donazioni delle élite ebraiche in Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti”.

Falso storico

Herzel dice che “‘gli ebrei avrebbero creato uno stato, perché erano un popolo sen-

Il geniale attore-regista americano, che lunedì prossimo compirà 90 anni, lamenta di non poter girare film negli Stati Uniti, dove nessun produttore glielo consente. Ad incidere probabilmente sono le polemiche scaturite dalle accuse di molestie da parte di una figlia adottiva. Sta di fatto che da diversi anni Allen firma film fatti in gran parte in Europa, a partire da Vicky Cristina Barcelona a Midnight in Paris, da To Rome with love fino all’ultimo, Coup de chance.

za terra, che aveva trovato una terra senza popolo’. Non è vero, c’era qualcuno, ce n’erano persino parecchi”: gli arabi (Romano).

29 novembre 1947 Herzl muore nel 1904, ma i flussi migratori verso la Palestina proseguono. Nel 1947, l’equilibrio demografico regionale è ormai alterato, così l’Onu (Risoluzione 181) approva la spartizione della Palestina in stati (uno ebraico col 56% del territorio, uno arabo e con Gerusalemme governata dall’Onu). Secondo l’Encyclopedia britannica “Il fato della proposta fu inizialmente incer to, ma, dopo un periodo d’intenso lobbismo da parte di gruppi e individui filo-ebraici, la risoluzione passò”. Passa ma non è attuata, e da allora parte una guerra che non è mai finita e che nei decenni s’è trasformata. L’originario sionismo laico di Herzl muta, vi s’è “infilato il confessionalismo ebraico. Sono arrivati i religiosi” e, conclude Romano, “io non so se Netanyahu sia religioso ma certamente i suoi voti sono quelli di quella componente della società israeliana”, con la quale “ragionare non è facile”. Stessa scena in campo arabo: il panarabismo “nazionalsocialista”, sconfitto in battaglia nel 1967, è rimpiazzato dal fondamentalismo religioso (in Libano nel 1982, con Hezbollah; nei territori palestinesi nel 1987, con Hamas). Quindi il trend della radicalizzazione affligge sia israeliani sia arabi.

«Lo chiedo a te perché sei europeista: ma perché non riusciamo a fare gli Stati Uniti d’Europa?»

Perché non ci sentiamo abbastanza europei, ma più italiani, francesi, tedeschi. Credo di avertelo già spiegato «Ma non converrebbe a tutti fare fronte comune?»

Certo che sì. Abbiamo visto bene che nelle sfide globali non contiamo, siamo troppo piccoli, mentre da europei avremmo voce in capitolo. Ma non ci riusciamo, o meglio non lo vogliamo, tutti presi da ripicche e rivendicazioni

«Questo non succede tra i diversi stati degli Usa?»

Certo che no, ma il problema è soprattutto di lingua «In che senso?»

Gli stati europei parlano tutti, più o meno, una lingua diversa che li isola. Questo comporta che ad esempio non condividiamo gli stessi programmi televisivi, e gli stessi mezzi di informazione. Pensa ad esempio a un politico che accusa pesantemente la linea politica di un Paese diverso: a sentirlo sono solo i suoi connazionali, mentre pensa se un italiano criticasse aspramente un’altra regione: si scatenerebbero subito reazioni polemiche «Ho capito. Parlare male di chi non ascolta non comporta rischi»

Cer to, e nemmeno perdita di consenso. C’è una barriera invisibile che ci impedisce di condividere, ed è la lingua. E per condividere non intendo solo l’informazione. Guarda alla musica. Se osservi l’elenco delle canzoni più ascoltate in questo momento in Italia, in gran parte sono canzoni italiane, e nessuna di queste è ascoltata fuori dai nostri confini. Lo stesso avviene anche negli altri Paesi europei, fatta eccezione ovviamente per la Gran Bretagna. Ognuno vive in un mercato chiuso «Quin di dovremmo parlare tutti la stessa lingua?» Credo che prima o poi accadrà, e molto probabilmente sarà l’inglese. In questo modo sarà più semplice anche apprezzare in egual misura le composizioni letterarie «Beh, qui però siamo campioni. Abbiamo Dante» Vero, il che ci è riconosciuto anche all’estero. Ma credi davvero che siano in grado di apprezzarlo completamente? Pensa solo a un ungherese, che leggesse la traduzione di un passo della Divina Commedia come “Amor, ch'a nullo amato amar perdona”. Ecco, provo a tradurlo su Google, vedi cosa ne esce: “A szeretet, amely megbocsát azoknak, akik semmit sem szeretnek”. Lo stesso capita a noi: fino a che punto siamo in grado di apprezzare Shakespeare tradotto in italiano? Pure lui usava un inglese arcaico, contribuendo, come Dante da noi, a formare l’inglese moderno, ma leggerlo risulta ostico persino a suoi connazionali, figurati a noi. Buon anotte Pericle «Good night»

Vanni Raineri

Lo scatto della settimana
Woody Allen
PAOLO A. DOSSENA

(g.m.) Anche quest’anno l’associazione

“Stelle sulla Terra” invita tutti ad assaggiare il “Dolce delle Stelle”. “Ogni annospiegano i responsabili del sodalizio locale - il dolce diventa un gesto che unisce, sostiene e racconta il cammino di “Stelle sulla Terra” e diventa pure l’occasione di incontrarsi, conoscere nuovi amici e prendersi momenti per stare insieme”. Come sempre, il “Dolce delle Stelle” viene preparato dalla pasticceria Dalè e confezionato con cura dai volontari coordinati da Greta Visioli . Per poterlo gustare o regalare è richiesta una donazione di 25 euro che contribuiranno a finanziare i progetti futuri di un’associazione che opera a favore dei ragazzi autistici e delle loro famiglie. Il dolce può essere prenotato via whatsapp al 329-6965256, via mail a info@stellesullaterraodv.org e online su https://ass-stelle-sulla-terrao-d-v.sumupstore.com/. Il “Dolce delle Stelle” può essere ritirato anche presso il centro commerciale Padano il 6, 7 e 14 dicembre (dalle 16 alle 19), ai Mercatini di Natale di San Giovanni in Croce il 21 dicembre (dalle 11 alle 18) e allo Spazio Stelle di via Bellini a Vicoboneghisio il 10, 11, 13, 15, 17, 18 e 20 dicembre (dalle 16 alle 18). Quest’anno l’iniziativa è realizzata in collaborazione col Centro inLab e con la scuola primaria di Vicomoscano. Sempre “Stelle sulla Terra” ha allestito la seconda edizione del “Caffè del Sabato”, ciclo di incontri dedicati alla neurodiversità e al sostegno delle famiglie con bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico. Il progetto è finanziato dalla Regione Lombardia e promosso in collaborazione con Ats Val Padana, Azienda Speciale Consor tile “Oglio Po”, Familiarizzare - Centro per le Famiglie e Consorzio Casalasco Ser vizi Sociali. Tutti gli incontri si svolgeranno nello Spazio Stelle di Vicoboneghisio dalle 14.30 alle 16.30 e saranno a ingresso gratuito. Oggi si comincerà con Francesca Cavallini che parlerà de “Il quaderno della mente del genitore” mentre sabato 13 dicembre si proseguirà con “Comportamenti, problema a casa” a cura di Giulia Ferrazzi . Questi gli altri appuntamenti: sabato 17 gennaio “Apprendere giocando” con Chandra Braga , il 14 febbraio “Autonomia: piccoli passi, grandi conquiste” ancora con Braga, il 14 marzo “Costruire insieme nell’adolescenza” sempre con Ferrazzi e infine sabato 9 maggio “Pappagallo. Accademia di doppiaggio per voci neurodivergenti” con Silvia Iacomini

Da oggi la pista su ghiaccio

A partire da oggi si può pattinare sul ghiaccio in piazza Garibaldi. La pista è pronta e resterà a disposizione fino all’11 gennaio. Nei giorni scorsi è stato posizionato sul listone anche l’albero di Natale twinkly. L’approntamento della pista di pattinaggio e dell’albero con le sue luci colorate fa parte delle iniziative natalizie che Pro Loco e Comune stanno finendo di allestire per le prossime settimane.

ISTRUZIONE

Fondazione Italiana Ambiente Ets, Comune di Casalmaggiore e Provincia con la Scuola Primaria Marconi

Alla Festa dell’Albero con 400 studenti

La Fondazione Italiana Ambiente Ets, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Casalmaggiore e con il patrocinio della Provincia di Cremona, ha celebrato quest’anno la tradizionale Festa dell’Albero coinvolgendo la Scuola Primaria “Guglielmo Marconi”.

L’evento ha registrato una straordinaria partecipazione, con circa  400 alunni che hanno preso parte alle attività proposte. Per l’occasione, la Fondazione ha donato e messo a dimora 19 nuovi alberi, uno per ciascuna delle 19 classi dell’istituto, creando un legame simbolico tra ogni gruppo di bambini e il proprio albero, destinato a crescere insieme a loro nel tempo. Guidati dalle loro insegnanti, gli oltre 400 alunni hanno animato la mattinata con entusiasmo e curiosità.

La cerimonia rappresenta il momento conclusivo di un percorso didattico avviato nelle scorse settimane, durante il quale i bambini hanno approfondito l’importanza degli alberi per l’ambiente e per la salute del pianeta, producendo riflessioni, disegni ed elaborati presentati durante l’evento.

IMPOSTE

Accesa discussione in Consiglio sull’Irpef

OCCUPAZIONE

Durante l’incontro,  Francesca Romana Ghisolfi , consigliere della Fondazione, ha parlato agli alunni del valore della messa a dimora degli alberi e del loro ruolo fondamentale per il futuro di tutti. Un momento di sensibilizzazione che ha saputo coinvolgere e motivare i giovani partecipanti. Gli alunni hanno poi eseguito canti dedicati alla natura, contribuendo a rendere l’atmosfera ancora più emozionante e ricca di significato.

A tutti i presenti sono state distribuite piccole piantine da portare a casa, come gesto simbolico di impegno personale verso la cura del verde. Un’esperta florovivaista della ditta incaricata della messa a dimora ha illustrato le caratteristiche delle essenze scelte e le

ragioni della loro selezione, spiegando ai bambini e alle famiglie l’importanza della biodiversità e di una corretta gestione del verde urbano. Sono state messe a dimora le seguenti essenze: 3 Celtis australis, 7 Quercus robur, Liquidambar styraciflua, 4 Robinia “Casque Rouge” e 2 Malus floribunda. Al termine della cerimonia, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione a tutte le 19 classi. «La Festa dell’Albero - ha dichiarato Fabio Bertusi , presidente Fondazione Italiana Ambiente Ets - rappresenta uno dei momenti più significativi del nostro impegno educativo. Donare un albero a ogni classe significa offrire un simbolo di crescita, futuro e responsabilità condivisa».

Discussione accesa giovedì in Consiglio comunale a Casalmaggiore sul tema dell’addizionale Irpef 2026. Il confronto si è concentrato soprattutto tra il consigliere Luciano Toscani e il sindaco Filippo Bongiovanni. Toscani ha criticato la scelta dell’amministrazione, che avrebbe adottato l’aliquota più

Talenti a colazione: incontro tra aziende e candidati

Si è svolto martedì 25 novembre, negli spazi della Biblioteca Civica di Casalmaggiore, l’evento “Talenti a colazione: un’opportunità per il lavoro”, organizzato dal Centro per l’Impiego di Casalmaggiore e da Randstad, con il patrocinio del Comune.

L’iniziativa ha visto i rappresentanti di cinque importanti aziende del territorio - Consorzio Casalasco del Pomodoro, Aris del Gruppo Clerici, Delta Med, Saviola e Latteria Soresina - e una ventina di candidati, in prevalenza operai di produzione e magazzinieri, che hanno partecipato a colloqui brevi in modalità “speed date”.

Lo speed date consiste in colloqui di circa dieci minuti al massimo: allo scadere del tempo stabilito, scandito da una campanella, ogni candidato si congeda dall’azienda colloquiante e - a rotazione - passa all’azienda successiva, fino ad incontrare in breve tem -

po tutte le realtà imprenditoriali presenti all’evento.

«Por to il saluto dell’Amministrazione - ha detto il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni - e il nostro ringraziamento alla Fondazione Italiana Ambiente per questa iniziativa dal grande valore educativo e ambientale. Vedere così tanti bambini partecipare con entusiasmo è un segnale importante per il futuro della nostra comunità». Lu ciano Toscani , vicepresidente della Provincia di Cremona, ha aggiunto: «Voglio ringraziare la Fondazione Italiana Ambiente per il suo costante impegno nella tutela e valorizzazione ambientale. Iniziative come questa sono fondamentali per sensibilizzare i più giovani verso il rispetto del nostro territorio e per promuovere una cultura della sostenibilità. La Provincia di Cremona è orgogliosa di suppor tare queste azioni che, come oggi, lasciano un segno positivo nella nostra comunità.». Infine le parole della dirigente scolastica Daniela Romoli : «Sensibilizzare gli studenti al rispetto dell’ambiente è un investimento fondamentale. Questi momenti aiutano i bambini a comprendere che la tutela del pianeta dipende anche dai loro piccoli gesti quotidiani».

alta. Bongiovanni ha spiegato che la spesa corrente del Comune è cresciuta in modo consistente, passando da circa 9-10 milioni a quasi 11,5 milioni. Secondo il sindaco, riportare allo 0,35 lo scaglione più basso comporterebbe una riduzione dello 0,15 su tutti i redditi superiori ai 15mila euro.

Ad aprire la giornata è stato il sindaco di Casalmaggiore,  Filippo Bongiovanni , che ha sottolineato il prezioso valore della collaborazione tra pubblico e privato per lo sviluppo del territorio. A seguire l’intervento del vicepresidente della Provincia,  Lu ciano Toscani , che ha evidenziato l’urgenza di adottare modalità innovative per ridurre il divario tra domanda e offerta di lavoro in un mercato segnato dal calo demografico e dalla difficoltà a reperire le competenze utili alle aziende. Fe derica Madonia , Responsabile del Centro per l’Impiego di Casalmaggiore, ha rimarcato l’importanza di ogni iniziativa utile a ridurre i tempi di selezione e sperimentare nuovi modelli di incontro tra aziende e candidati. In chiusura, l’Area Manager Randstad,  Silvia Morelli , ha anche ricordato la Giornata , ribadendo l’importanza del lavoro femminile come strumento di autonomia e empowerment.

Per i Centri per l’Impiego della Provincia di Cremona si tratta del decimo Job Day del 2025. Sono già in programma ulteriori appuntamenti per il 2026, in tutte le sedi, con l’obiettivo di ampliare le opportunità occupazionali e rafforzare il dialogo tra imprese e territorio.

Arriva il Dolce delle Stelle
IN BREVE

Toscani

anche il nuovo corso di Casalasca Servizi CONSIGLIO

ha rivendicato i meriti di Stassano. Approvato

Medicina dello Sport, in arrivo il bando

È approdato in Consiglio comunale il tema del futuro del Centro di Medicina dello Sport di Casalmaggiore, dopo la comunicazione da parte di Interflumina della cessione del ramo d’azienda relativo alla gestione della struttura e in particolare del servizio di medicina sportiva. Una comunicazione che ha avviato l’iter per la predisposizione di un nuovo bando pubblico per l’assegnazione dell’immobile, attualmente di proprietà comunale.

Il sindaco  Filippo Bongiovanni  ha ripercorso la storia del centro, ricordando come tutto sia iniziato nel novembre 2003, quando il Comune mise a disposizione il terreno per costituire il Centro di Medicina Spor tiva, concedendo a Interflumina 30 anni di utilizzo gratuito. La concessione prevedeva però una clausola chiara: in caso di cessazione delle attività da parte della società, sarebbe stato necessario riassegnare la struttura: «Il Centro ha dato moltissimo al

nostro territorio: l’intenzione è di mantenere il servizio».

Il consigliere  Giuseppe Scaglioni  ha evidenziato come il centro abbia continuato a operare anche nei momenti difficili attraversati da Interflumina: “Il risultato è sotto gli occhi di tutti. È fondamentale che il servizio sia andato avanti nonostante i problemi legati alla carenza, e poi all’assenza, di medici».

Il consigliere Luciano Toscani  ha riportato il dibattito ancora più indietro nel tempo: «Non avete citato né Interflumina né Stas -

sano  e invece è giusto ricordare che tutto nasce nel 1982. In quel momento diventa obbligatoria la visita medico-sportiva. E, quando il pubblico andò in difficoltà su quel fronte, il privato che ci ha messo la faccia fu proprio  Stassano: in pochi mesi riuscì a costruire il centro, ottenere l’accreditamento regionale e la convenzione. A lui e a Interflumina dobbiamo molto».

Toscani ha poi ribadito la priorità assoluta: garantire continuità al servizio: «Le scelte politiche di Regione Lombardia hanno por-

tato al crollo della sanità pubblica e favorito la privata: questo rende ancora più importante difendere servizi territoriali come questo».

IL FUTURO DI CASALASCA Il Consiglio comunale di Casalmaggiore ha approvato la trasformazione della società Casalasca Servizi in una società in house providing, aprendo di fatto la strada a un nuovo modello di gestione dei servizi pubblici locali. Un passaggio definito dal sindaco Bongiovanni come «uno degli atti più importanti degli ultimi quindici anni», destinato a coinvolgere l’intero territorio: 41 comuni stanno infatti procedendo lungo lo stesso percorso. Attualmente, Casalasca Servizi è partecipata al 51% dal comune di Casalmaggiore, poi in quota minore da altri comuni e infine da soci privati ormai “a termine”: secondo statuto, infatti, la componente privata uscirà entro fine 2025, lasciando come unici proprietari gli enti pubblici.

Inaugurata in via Repubblica la nuova sede di Swp Smart Water Pumps

Sabato scorso, 22 novembre, è stata inaugurata la nuova sede di Swp Smart Water Pumps di Antonello Poli , in via della Repubblica 41/43, a pochi passi dalla rotonda Diotti. Smart Water Pumps è un vero punto di riferimento nel commercio e assistenza tecnica specializzata di elettropompe, inverter e di tutta la tecnologia acqua ad esse collegate, con il supporto di tecnici qualificati in assistenza e commercio che vantano un’espe-

rienza trentennale nel settore e una particolare cura all’esigenza di ogni singolo cliente. In occasione dell’inaugurazione è stato offerto un ricco buffet per i numerosi amici, clienti e fornitori. Particolarmente apprezzata la presenza al taglio del nastro del sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni il quale ha espresso par ticolare apprezzamento per la preparazione tecnica specializzata dal titolare Antonello Poli.

Inaugurata in Regione la mostra di Sbolzani

Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha inaugurato giovedì nel tardo pomeriggio “Natale a Palazzo Lombardia”. Benedizione, canti natalizi, esibizione di pattinaggio sincronizzato su ghiaccio per presentare il ricco calendario delle iniziative meneghine organizzate dalla Regione. Tra queste, Fontana ha citato le due mostre: una ha come protagoniste le opere di Lu cio Fontana e Arnaldo Pomodoro , l’altra, ed è un vero orgoglio per i casalaschi, i “Messaggi dagli alberi” realizzati da Francesco Sbolzani , artista di Rivarolo del Re. Lo spazio N3 ospita a partire da ieri, fino al prossimo 11 gennaio 2026, l’esposizione curata da Luca Verzellesi Ogni albero è accompagnato da un testo della poetessa Luciana Monteverdi Il presidente Fontana, accompagnato dagli assessori regionali alla Cultura  Francesca Caruso  e al Welfare  Gu ido Bertolaso , oltre che dal consigliere di minoranza  Matteo Piloni , che da cremonese ha introdotto l’artista, ha visitato poi la mostra. Sbolzani ha spiegato a tutti, opera per opera, le motivazioni che l’hanno spinto a scegliere quel tema e la metodologia di realizzazione.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino all’11 gennaio ogni giorno (escluse le festività del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio) dalle 10 alle 19, con ingresso libero. La mostra di quest’anno succede a quella dello scorso anno, che si tenne a Palazzo Pirelli (che ospita il Consiglio regionale). Ma anche quest’anno Sbolzani esporrà le sue opere (per la precisione saranno 4) a Palazzo Pirelli: in questo caso l’inaugurazione avverrà il 15 dicembre, e si tratta di nuove realizzazioni.

MESSAGGI DAGLI ALBERI

Dalla pulizia ai primi scatoloni Le regole del trasloco senza

Traslocare è sempre un momento che porta con sé una buona dose di stress e imprevisti, ma con un po’ di organizzazione e alcuni accorgimenti si può trasformare tutto in un’esperienza gestibile e persino soddisfacente. Il segreto per un trasloco efficace è iniziare con una pianificazione dettagliata e porsi obiettivi chiari per ogni fase, dalla preparazione all’imballaggio, fino al momento del trasporto e al disimballaggio nella nuova casa.

PIANIFICAZIONE

E ORGANIZZAZIONE

La chiave per un trasloco senza intoppi è, come dicevamo, una buona pianificazione. È fondamentale iniziare con largo anticipo, stilando una lista delle attività da completare giorno per giorno e suddividendo il lavoro in piccoli passi gestibili. Procurarsi scatole di varie dimensioni, materiale per l’imballaggio come pluriball e nastro adesivo, e organizzare la logistica del trasporto sono passaggi imprescindibili. È consigliato fare una stanza alla volta, imballando ed etichettando ogni scatola con la destinazione precisa, così da velocizzare il disimballaggio e mantenere tutto organizzato nella nuova casa.

DECLUTTERING:

MENO È MEGLIO

Prima di iniziare a impacchettare, approfittare del trasloco per eliminare il superfluo. Fare pulizia tra i propri oggetti, donare o vendere ciò che non si usa più, significa ridurre il volume da trasportare e alleggerire il carico, risparmiando tempo e denaro. Questo processo di decluttering rende anche più semplice l’imballaggio e permette di ricominciare nella nuova casa con una selezione più funzionale e ordinata di oggetti personali.

IMPORTANZA DELLA PULIZIA PRE-TRASLOCO

Un aspetto spesso sottovalutato ma fondamentale è la pulizia degli ambienti prima del trasloco. Pulire a fondo la casa prima di svuotarla facilita il lavoro di trasloco e lascia la casa come nuova agli eventuali nuovi occupanti o semplicemente rende più piacevole il

• SPEDIZIONE SINGOLI PALLET E PICCOLI COLLI

• TRASPORTO DEDICATO

• SPEDIZIONE MERCE PERICOLOSA

• LOGISTICA INTEGRATA

senza stress

distacco. Una pulizia accurata di superfici, pavimenti, angoli nascosti e anche degli elettrodomestici rende l’operazione meno faticosa dopo l’arrivo nella nuova abitazione, creando un ambiente salubre e accogliente fin da subito. Inoltre, pulire prima evita di trasferire sporco o polvere insieme ai mobili e agli scatoloni.

I

CONSIGLI

UTILI

Con questi accorgimenti è possibile affrontare la fase del trasloco con più serenità, riducendo al minimo stress e imprevisti.

Pianifica con largo anticipo: crea una timeline dettagliata con scadenze precise per imballaggio, pulizia, trasporto e pratiche burocratiche come il cambio di residenza. Inizia almeno tre mesi prima per evitare corse contro il tempo.

Scegli il giorno giusto: concorda con il traslocatore il giorno giusto, soprattutto se in città, in modo da trovare più facilmente parcheggio e fare permessi di sosta.

Fai decluttering e inventario: elenca tutti gli oggetti, elimina il superfluo donandolo o vendendolo per ridurre drasticamente il volume da spostare.

Usa scatole resistenti e organizza il carico: procurati scatole con maniglie e fondo rinforzato, fai posizionare quelle pesanti in fondo al furgone e quelle leggere sopra per prevenire danni durante il traspor to.

Etichetta tutto con precisione: indica su ogni scatola stanza di destinazione, contenuto e se fragile, per velocizzare il disimballaggio ed evitare confusione.

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Chiedi aiuto a un team: rivolgiti in anticipo ai professionisti.

Predisponi utenze e serrature: attiva in anticipo luce, gas, acqua e internet nella nuova casa; fai duplicare le chiavi.

Proteggi mobili e pavimenti: Fai avvolgere imbottiture con coperte o pluriball; fai usare cartoni sotto i piedi dei mobili per non graffiare i pavimenti.

LA SOLUZIONE PER OGNI TRASPORTO

Attrazioni per bambini e famiglie, tante luci, shopping, presepi, mercatini, esibizioni di complessi bandistici e cori, sono gli elementi che caratterizzano “Armonie di Natale”, in programma a Cremona da oggi al 6 gennaio. Una proposta maturata all’interno del DUC (Distretto Urbano del Commercio, di cui il Comune è capofila). Gli eventi in programma sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa in settimana. Presenti l’assessore con delega al Commercio Luca Zanacchi, i partner del DUC e i rappresentanti degli sponsor che sostengono la manifestazione. Dopo l’introduzione da parte dell’assessore, di Eugenio Marchesi, presidente de “Le Botteghe del Centro”, il programma è stato illustrato da Federica Galli per l’Associazione “Le Botteghe del Centro”, e da Valerio Demaldè, responsabile del Servizio Distretto Urbano del Commercio e Manager di distretto del Comune.

Quest’anno le luminarie, di cui vi è già stata un’anticipazione per la Festa del Torrone, sono caratterizzate da filari incrociati, a pioggia, a ghiaccio, dalla luce intensa e avvolgente, che rendono ancora più suggestive le vie cittadine ed altri luoghi simbolo come piazza Stradivari, la Galleria 25 Aprile, la pagoda nei giardini pubblici di piazza Roma, Cortile Federico II. Allestimenti luminosi di particolare effetto fanno inoltre risaltare la bellezza dei principali palazzi storici, ad iniziare da quello del Comune, oltre al Teatro Ponchielli e al Museo del Violino. Elementi scenografici luminosi sono posizionati in largo Boccaccino. In piazza del Comune verrà allestito un grande albero di Natale luminoso di 17 metri di altezza - la cui accensione, in programma oggi alle 17, darà il via ufficiale ad “Armonie di Natale” – accanto al quale sarà possibile scattare fotografie. L’accensione sarà accompagnata dai canti del Coro Stecchino d’Oro che fa par te della “Galassia dei Cori” dell’Antoniano di Bologna. Attivo da 41 anni, è nato con l’intenzione di trasmettere ai più piccoli la passione per il canto e la musica ed il gusto dello stare insieme in amicizia. I giovanissimi coristi, intonando brani ispirati al Natale e tratti dal “Piccolo Coro Mariele Ventre di Bologna”, inizieranno la loro esibizione

Luci, shopping, Oggi al via le

alle 15:30 e, attraversando le vie della città, con alcune soste, confluiranno infine in piazza del Comune. Il tutto sarà allietato dalla partecipazione di un Babbo Natale molto speciale issato sui trampoli, da piccoli e grandi elfi. In piazza Roma troverà spazio l’area dedicata alle attrazioni per bambini e famiglie con la presenza di giostre ed animazioni nei fine settimana e con la distribuzione di dolci per i più piccoli. Nei giorni festivi saranno presenti Babbo Natale, Santa Lucia ed artisti vestiti a tema. Nel fine settimana sosterà in città il tour natalizio “Consorzio Grana Padano” con l’allestimento della casa di Babbo Natale. Sarà poi la volta di “Puro cioccolato”, mostra mercato che animerà corso Campi e corso Garibaldi. Infine il “Villaggio di Natale” di Coldiretti e Campagna Amica che offrirà

shopping, attrazioni, mercatini

le “Armonie di Natale”

prodotti locali nel contesto di un allestimento natalizio a fianco della Galleria 25 Aprile. Grazie alla collaborazione con il Coordinamento Bande Musicali di Cremona sono previste esibizioni del Complesso bandistico Città di Cremona e della Orchestra Fiati di Casalbuttano e Offanengo, oltre ad un evento con il clown Cotoletta. A cura dell’Associazione Italiana Amici del Presepio (sede di Cremona) saranno allestiti presepi in alcune sedi istituzionali, tra le quali la Sala dei Decurioni di Palazzo Comunale, oltre che nel refettorio della chiesa di S. Pietro. Sotto il por tico di Palazzo Cittanova sarà collocato il grande presepe realizzato dalla ditta Me.com, tagliato al laser e successivamente piegato. Il presepe rappresenta la Natività che l’artista cremonese Giuseppe Castellani aveva a suo tempo creato per le vetrate della chiesa della Beata Vergine di Caravaggio di

Cremona. Una copia in versione ridotta dell'opera è stata consegnata negli anni passati a Papa Francesco I mercatini domenicali de “Le quattro stagioni di Cremona” saranno caratterizzati da allestimenti e iniziative a tema natalizio, verranno inoltre organizzati per le festività mercatini tematici, tra cui gli hobbisti in via San Tommaso. Gli amanti degli sport invernali potranno sbizzarrirsi sulla pista di pattinaggio al centro commerciale CremonaPo dove sarà allestito un piccolo mercatino di Natale. Maggiori informazioni sul sito del Comune (https://www.comune.cremona.it/vivere-comune/eventi/armonie-natale-2025) con il calendario in costante aggiornamento, di tutti gli eventi da oggi al 6 gennaio 2026, oppure dal QR Code da inquadrare con il proprio smartphone per visualizzare quando, dove e a che ora si svolgeranno i vari appuntamenti.

Questa volta parliamo di… “WELCOME ”

Stanco di quei film “moderni” tutto effetti speciali e interminabili inseguimenti in auto, mi soffermo su questo film francese (2009, regia di Philippe Lioret) che vince un sacco di premi e la narcolessia che mi assale sempre dopo cena. Fosse per me, io questo film l’avrei intitolato “I Perdenti”, perché è raro trovare un film, come questo, in cui tutti, ma proprio tutti, perdono.

1) Perdono gli immigrati che fuggono alla ricerca di una vita migliore in Inghilterra per trovarsi imbottigliati a Calais in veri e propri campi profughi.

2) Perde Bilal, un giovane curdo-iracheno, orfano della sua amata, emigrata con la famiglia a Londra e che cerca di raggiungerla come clandestino.

3) Perde la famiglia dell’amata che non vuole saperne di Bilal e di quello che per loro rappresenta un cattivo passato, ora che ce l’ hanno fatta.

4) Perde Simon, un istruttore di nuoto interpretato da un Vincent Lindon che sembra nato per quel ruolo, che cerca di aiutarlo violando le leggi che glielo impedirebbero.

5) Perdono gli abitanti di Calais, infastiditi, a ragione, da questo afflusso incontrollato di immigrati e che per questo se la prendono con Simon.

6) Perde Bilal, che per raggiungere l’amata traversa la Manica a nuoto ben sapendo che probabilmente morirà (ma chissenefrega, tanto non ha più niente che Valelapena), e che, come prevedibile, annega nella fredda corrente oceanica.

7) Perde la guardia costiera che non riesce a salvarlo.

8) Perdiamo tutti noi, che ragioniamo da esperti a volte con il cervello, a volte con la pancia, sul fenomeno e sui numeri, ma che quando, come nel film, veniamo investiti da un singolo caso, un piccolo dramma personale, non riusciamo a non commuoverci e a rassegnarci all’impossibilità di trovare una soluzione al problema del secolo, l’emigrazione incontrollata.

MUSEO DIOCESANO

CULTURA

RASSEGNA

Una conferenza sulla mostra di Boccaccio Boccaccino “Il filosofo Anselmo e Lesbina” al Teatro Monteverdi Mercoledì 3 dicembre alle ore 17 il Museo Diocesano di Cremona ospita la conferenza “Dentro Boccaccino: riflessioni in margine alla mostra”, un appuntamento legato alla grande esposizione monografica “Il Rinascimento di Boccaccio Boccaccino”, in corso nelle sale del museo. Protagonisti i curatori della mostra, Francesco Ceretti (Università degli Studi di Pavia) e Filippo Piazza (Soprintendenza Abap Brescia e Bergamo).

RASSEGNE

Oggi alle 18, al Teatro Monteverdi (in via Dante 149), nuovo appuntamento della rassegna autunnale del Microfestival di Musica Antica e Teatro. Il Fortuna Reditus Ensemble mette in scena “Il filosofo Anselmo e Lesbina”, intermezzo buffo in due atti di Lorenzo Maria Petronio Gibelli su testo di Carlo Goldoni. L’ingresso è libero e gratuito. Info: Museo della Civiltà Contadina “Il Cambonino Vecchio”, tel. 0372-560025.

Ufficializzate le due stagioni del Teatro che proporranno appuntamenti di grande pregio Musica e danza d’autore al Ponchielli

Musica e danza d’autore nelle due nuove stagione proposte dal Teatro Ponchielli.

STAGIONE DI MUSICA

Nove concerti in abbonamento (oggi al via la vendita) e due fuori, con grandi orchestre come la prestigiosa Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal giovane italo-tedesco Nicolò Foron che inaugurerà la stagione musica (sabato 31 gennaio alle 20.30), ma anche la Stuttgart Philharmonic Orchestra con una proposta all’insegna dell’immaginazione, del viaggio, dell’esplorazione geografica identitaria e poi la Filarmonica Toscanini che sarà accompagnata da Charles Siem, star indiscussa del violinismo inglese. Non mancheranno i solisti come il magnetico violoncellista francese Gautier Capuçon (nella foto) , accompagnato dalla giovanissima pianista Mirabelle Kajenjeri. Un talentuosissimo Gabriele Strata, finalista al Concorso Chopin 2025, presenterà un recital di pianoforte solo. Inmo Yang, violinista di rara profondità e intuizione poetica sarà protagonista di un concerto accattivante accompagnato al pianoforte da Sam Sahun Hong. Tornano, inoltre, al Teatro Ponchielli, dopo il grande successo riscosso nella stagione di Musica 2024, i Mnozil Brass con un programma eclettico dedicato a Johann Strauss e non solo. Per la prima volta al Ponchielli il Quartetto Arod, giovani musicisti che

Nemmeno serve citarla nel titolo (compare giusto nel sottotitolo): “La battaglia”, non cer to “una” battaglia, quella di Waterloo, raccontata da Alessandro Barbero in questo libro edito da Laterza. Fu l’ultimo atto dell’epopea napoleonica, tragica conclusione di un ritorno in patria glorioso e inopinato: battuto nel 1814 dalle potenze alleate ed esiliato all’Elba, nel marzo dell’anno dopo Napoleone sbarcò in Francia e si riprese il

hanno attirato l’attenzione del panorama musicale internazionale, già a partire dal 2017, aggiudicandosi il prestigioso riconoscimento ”Bbc New Generation Ar tist” . Una chiusura “esplosiva” di stagione è affidata ai 12 Cellists of the Berliner Philharmoniker, che proporranno un programma raffinato e provocatorio accostando alla cultura primo e tardo Novecento di Debussy e Pär t alla miglior musica cinematografica di Rota e Morricone. Un concerto imperdibile per salutare il pubblico della stagione dei concerti dopo un anno di musica vissuta insieme. Le due proposte fuori abbonamento, in collaborazione con Casa Stradivari, vedranno sul palco del Ponchielli l’affiatato duo di fratelli Kirill e Alexandra Troussov con un omaggio alle migliori pagine del reper torio

ottocentesco e il Trio Debussy con un programma ricco di suggestioni sonore e immaginifiche.

STAGIONI DI DANZA Otto appuntamenti, equamente divisi fra prestigiose compagnie internazionali e del nostro Paese, alcune di esse graditi ritorni e altre per la prima volta al Ponchielli. Danza contemporanea e danza classica, ma anche teatro danza e nuovi linguaggi coreografici caratterizzano il cartellone di questa trentottesima rassegna. Si inaugura con uno straordinario trittico contemporaneo appositamente ideato da tre grandi artisti della danza, Morau, Goecke e Ekman per i giovani e virtuosi talenti della compagnia belga Ndt2 per passare alla storia d’amore per antonomasia, Romeo e Giulietta, danzata da una della

blasonata compagnia monegasca, Les Ballets de Monte Carlo. “La gioia di danzare” è il titolo che ben rappresenta questo speciale galà di solisti e primi ballerini del Teatro alla Scala di Milano, capitanati dall’étoile scaligera Nicoletta Manni e il suo consorte, il primo ballerino Timofej Andrijashenko. Ancora in Italia con uno spettacolo che si è aggiudicato il “Premio Danza&Danza Miglior Produzione Italiana 2024” dedicato alla Divina Eleonora Duse, “La Duse Nessuna opera”, firmato Adriano Bolognino e realizzato appositamente per la compagnia toscana, Opus Ballet. Ancora un altro vincitore del “Premio Danza&Danza 2024” come coreografo italiano emergente, Roberto Tedesco con il suo lavoro per quattro danzatori, Decisione Consapevole. Un dramma shakespeariano, Otello, con la storica coreografia di Fabrizio Monteverde, coreografo di lunga data e fama, sarà affidato al Balletto di Roma. Si chiude la rassegna con due punte di diamante a livello internazionale, ospiti per la prima volta del Ponchielli. Leone d’argento 2023 per la Tao Dance Theater con la loro Numerical series 16-17 e l’erede per eccellenza di Pina Bausch, Sasha Waltz, con la sua potente creazione Beethoven 7 sulle musiche della celebre Settima sinfonia del grande compositore tedesco. I programmi completi sono disponibili sul sito del Teatro.

Barbero racconta la battaglia di Waterloo

potere senza versare una goccia di sangue. Tanto sangue, invece, scorse quel 18 giugno 1815. Eppure, racconta Barbero, la battaglia sul momento sembrò a Napoleone “facile come far colazione”: i prussiani erano già stati battuti e il Duca di Wellington disponeva di forze in numero e qualità inferiori; solo il 35% dei soldati, peraltro, era inglese (i re-

stanti erano perlopiù olandesi e tedeschi). In effetti, Napoleone fu a un passo dal vincere; sennonché, il fango e degli ordini male interpretati permisero ai prussiani, verso sera, di giungere sul campo, a battaglia ancora da decidersi. La Giovane e la Vecchia Guardia fecero il possibile: ma non bastò e, alla notizia della loro ritirata, l’esercito francese si sfaldò.

Per Napoleone fu la fine: scampato alla battaglia, si consegnò poco dopo agli inglesi, che lo esiliarono a Sant’Elena. Epica e storiografia si uniscono in questa monografia, che ricorre sistematicamente alle testimonianze dei partecipanti: sono voci che inframmezzano e sostengono, con efficacia, il racconto di Barbero. Restano nel mito la carica dei co-

razzieri francesi, i quadrati inglesi e quelli della Guardia a coprire la ritirata, la parolaccia di 5 lettere gridata dal maresciallo Cambronne e una frase di Wellington che, insieme ad altre, prova come anche per gli inglesi fu quello uno dei giorni più tremendi delle loro vite: “Be’, grazie a Dio, non so cosa voglia dire perdere una battaglia, ma certo niente può essere più doloroso che vincerne una perdendo così tanti amici”.

...PER MAURO ACQUARONI
di Federico Pani

Stasera al Soms le radici del Blues e del RockBlues

Stasera alle ore 20, la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Torre de’ Picenardi ospiterà un evento musicale di grande rilievo: il palco del Teatro Soms ospita la ‘Blues & Roll Acoustic Night” con i “Mezzanottemmezza”, che propongomo un viaggio attraverso le radici del Blues e del RockBlues, reinterpretando con stile personale e grande sensibilità i capolavori dei maestri che hanno segnato la storia del genere.

Garlando presenta stamattina “Sandro libera tutti”

Luigi Garlando, scrittore e giornalista della Gazzetta dello Sport, noto soprattutto per alcuni libri entrati nell’elenco dei classici per i ragazzi, torna in libreria e a Cremona con il suo ultimo libro: “Sandro libera tutti”, edito da Rizzoli. L’incontro con l’autore, curato da Mariasole Pozzi e Francesca Alquati della Libreria Timpetill, è in programma stamattina alle ore 11 nella sala Puerari di Palazzo Affaitati (in via Ugolani Dati 4).

Nei suoi libri Alberto Grandi scrive di una storia alimentare del nostro Paese preda di pregiudizi

Una revisione coraggiosa del cibo in Italia

Gli italiani vanno giustamente fieri della loro cultura alimentare, ma spesso per ragioni sbagliate: a renderla così fortunata non è la sua storia, assai più breve di quanto si pensi. Piuttosto, è la combinazione di sapori, qualità, industria e distribuzione. Tutto ciò è stato chiaro sino agli anni ’70, quando ancora il ricordo della fame era presente e la cosiddetta cucina italiana era stata inventata da pochi anni. Poi, “il cocktail esplosivo di regionalismo, salutismo e crisi del modello industriale mise in moto la macchina dell’invenzione della tradizione”.

Lo scrive Alberto Grandi (nella foto) - recentemente ospite di BookCity Milano qui a Cremona (e presentato nientemeno che da Stefano Bartezzaghi) - nel fortunato “Denominazione di origine inventata. Le bugie del marketing sui prodotti tipici italiani” (Mondadori, 2018). Di recente, l’autore ha pubblicato “L’invenzione del cuoco. Contro le bugie degli chef” (sempre per Mondadori). Docente di storia dell’alimentazio-

LETTERE & OPINIONI

SEGNALAZIONE

Non rispettato ciò che Mazzini scriveva sulle donne 165 anni fa “Amate, rispettate la donna. Non cercate in lei solamente un conforto ma una forza una ispi -

ne all’Università di Parma, Grandi ha avviato una revisione coraggiosa della storia alimentare dell’Italia, preda di pregiudizi tutt’altro che disinteressati: il made in Italy, infatti, viene spesso “brandito come una clava in nome di un neoprotezionismo che con la tanto decantata eccellenza

razione, un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali. Cancellate dalla vostra mente ogni idea di superiorità: non ne avete alcuna. Un lungo pregiudizio ha creato, con una educazione disuguale e una perenne oppressione di leggi, quell’apparente inferiorità intel-

In scena “I racconti delle città invisibili”

ha ben poco a che vedere”. Per continuare a rendere attrattiva la produzione alimentare nostrana, ma anche per difendere delle rendite di posizione, si punta oggi sulla tipicità, intesa come il radicamento in un territorio e un lungo passato. Ora, ammesso e non concesso che una lunga tradizione sia di per sé una garanzia di qualità, il punto è che molto di quel che si dice non è vero: nel passato, la stragrande maggioranza degli italiani non ha conosciuto nulla di paragonabile alla ricchezza dell’attuale gastronomia. Al contrario, molti dei prodotti tipici di oggi sono molto recenti e hanno avuto un successo iniziale fuori dall’Italia: l’antenato del Parmigiano Reggiano viene prodotto nel Wisconsin; la fortuna di massa

della pizza (invenzione napoletana, beninteso) è dovuta agli immigrati italiani in Nord America; il maiale, con cui si fa il prosciutto (compreso quello di Parma e San Daniele), arrivò dall’Inghilterra intorno al 1875 (quello in circolazione prima assomigliava più a un cinghiale); i pomodori di Pachino sono nati in un laboratorio di Tel Aviv, in Israele, nel 1989. Meglio allora, come afferma Grandi, esaltare la genuinità (cioè l’onestà) di prodotti come la Nutella o l’Amarena Fabbri – ma potremmo aggiungere i prodotti di aziende come Barilla, De Cecco, ecc. – che hanno saputo unire la qualità artigianale alla capacità imprenditoriale e industriale, facendo trionfare i prodotti italiani sulle tavole di mezzo mondo.

lettereilpiccolo@gmail.com

lettuale, dalla quale oggi argomentano per mantenere l’oppressione.” (Giuseppe Mazzini, 1860). Questo pensava e scriveva uno dei padri della Patria italiana, esattamente 165 anni fa! Su queste basi di uguaglianza e di modernità intendeva costruire l’Italia. Ma gli italiani “maschi” lo dimenticarono e lo negarono. La nostra bellissima Costituzione (1946-48) cercò di riprendere il messaggio. Ma c’è sempre stato qualcuno che l’ostacolava, lo impediva. E i risultati si vedono. Oggi più che mai.

Anselmo Gusperti

Domenica 7 dicembre alle ore 16 va in scena al Teatro Comunale di Casalmaggiore “I racconti delle città invisibili”, testo e regia di Massimiliano Grazioli, con Alberto Branca, Massimiliano Grazioli e Alessandro Davo. Storie di luoghi lontani e fuori dal tempo, di terra e di mare, raccontate da tre insoliti viandanti. Tre eccentrici perdigiorno che vivono di espedienti e si guadagnano il pane quotidiano grazie soltanto alle loro abilità artistiche, trovano un carretto abbandonato nel deserto. Interpretando il significato di un manoscritto, lo credono appartenuto a Marco Polo. Il più visionario dei tre immagina il loro futuro illuminato dall’esempio del grande viaggiatore veneziano. Andranno raminghi per il mondo portando una merce preziosissima: la memoria di tutto ciò che vedranno e impareranno nelle innumerevoli città visitate. Come le perle che formano i fili di una magnifica collana, ogni città, uguale e al tempo stesso diversa da tutte le altre, sarà luogo d’incontri dove barattare vecchie memorie con nuove esperienze. Raccontare storie diverrà la loro unica moneta di scambio per riempire la pancia e portare avanti un’impresa sempre in bilico tra barlumi di speranza e totale disfatta. Inizia così un viaggio denso di imprevisti, un’avventura che si confonde con la vita, un destino da inseguire che li por terà alla scoperta di sé stessi.

LIBRI MUSICA
FEDERICO PANI

Dalla nutrizione al recupero psicofisico, tra percorsi personalizzati e trattamenti multisensoriali. L’amministratore Emanuele Merli racconta la filosofia di un nuovo centro a Cremona, in via Eridano 12, dove corpo e mente ritrovano equilibrio.

Cura del corpo, della mente, dell’alimentazione. Perché, oggi più che mai, ser ve parlare di un vero e proprio sistema che comprenda più aspetti della cura di sé?

«Perché la salute non è mai il risultato di un solo elemento. Possiamo mangiare bene, ma se viviamo sotto stress costante o conduciamo una vita sedentaria, il nostro equilibrio si spezza. Oggi le persone cercano risposte rapide, ma il benessere nasce dall’integrazione: mente, corpo e alimentazione devono dialogare».

Non a caso, al Deodara convivono professionisti con competenze molto diverse tra loro. È questo il punto di forza?

«Assolutamente sì, abbiamo nutrizionisti, fisioterapisti, personal trainer, estetiste e altre figure specialistiche. Ognuno porta la propria competenza, ma soprattutto una visione comune: lavorare insieme per la persona. Il nostro non è un semplice “centro multiservizi”, ma un luogo dove i professionisti si confrontano e costruiscono percorsi integrati: una sinergia».

Quali servizi offrite?

«Il Centro si divide in tre aree principali: Deodara Medico, dedicato alla nutrizione clinica e specialistica; Deodara Fitness, con programmi personalizzati seguiti da personal trainer qualificati, e Deodara Estetico, che si occupa di trattamenti corpo e viso, anche con approcci olistici. A questo si aggiungono percorsi trasversali che uniscono più ambiti. In più, abbiamo una cucina professiona -

MEDICINA, ESTETICA E SPORT PER TROVARE IL GIUSTO EQUILIBRIO

Deodara Center: dove salute e benessere si incontrano

EMANUELE MERLI: «Abbiamo sviluppato progetti specifici, come “Nutrire la Vita”, dedicato alla nutrizione in ambito di recupero oncologico, e “Nutrire lo Sport”, rivolto ad atleti e appassionati»

le dove organizziamo showcooking e corsi didattici di educazione alimentare».

E dai corsi di showcooking che riscontro state avendo?

«Un riscontro bellissimo. Gli showcooking nascono con l’idea di rendere la nutrizione qualcosa di concreto, vissuto. Non solo teoria, ma esperienza: vedere, toccare, assaggiare. Le persone imparano a cucinare in modo sano senza rinunciare al gusto, e scoprono quanto può essere facile prendersi cura di sé anche in cucina».

Deodara si occupa solo di gestione del sovrappeso?

«No, ci occupiamo di tutto ciò che riguarda la nutrizione, in senso ampio. Seguiamo persone in sovrappeso, ma anche in sottopeso, o semplicemente chi desidera mantenere e migliorare il proprio stato di salute attraverso un’alimentazione equilibrata. Abbiamo inoltre sviluppato progetti specifici, come “Nutrire la Vita”, dedicato alla nutrizione in ambito oncologico, per accompagnare i pazienti in un percorso di forza e recupero, e “Nutrire lo Sport”,

rivolto ad atleti e appassionati di attività fisica che vogliono migliorare la propria performance e prevenire gli infortuni».

Solo nutrizione?

«In realtà no. La nutrizione è certamente uno dei nostri pilastri, ma al Deodara ci occupiamo anche del benessere in senso più ampio. Accanto ai percorsi nutrizionali abbiamo un’intera area benessere dedicata al recupero psico-fisico, con cabine multisensoriali, lettini idromassaggio con infrarossi, bagno di vapore,

docce scozzesi, cromoterapia e aromaterapia. Proponiamo anche veri trattamenti curativi, in cui le nostre operatrici estetiche rimodellano il corpo attraverso una cosmesi mirata e personalizzata e l’utilizzo di tecniche di massaggio come la maderoterapia, che favorisce il drenaggio dei liquidi, la riattivazione del microcircolo e il rilascio delle tensioni profonde. A tutto questo si affiancano le nostre operatrici olistiche, naturopate e life coach, che accompagnano le persone in percorsi di equilibrio e gestione dello stress».

Oggi più che mai, in tempi di intelligenza artificiale e iper-connessione, è importante affidarsi ad esperti di salute. Quanto è diffusa la tendenza del “Dottor Google”, e che danni provoca? «È diffusissima, e spesso sottovalutata. Oggi chiunque può cercare un sintomo su internet e trovare “diagnosi” di ogni tipo, ma questo è pericoloso. La salute richiede competenza e personalizzazione. Ogni corpo è diverso, ogni storia è diversa. L’intelligenza artificiale e il web possono essere strumenti utili, ma non possono sostituire la relazione umana e la valutazione di un professionista».

È la stessa connessione che ci tiene quotidianamente “incollati” a uno schermo per svariate ore. Forse il bisogno di staccare la spina e prendersi cura di sé è ancora più importante, oggi?

«Sì, credo che oggi “staccare” non sia un lusso, ma una necessità. Passiamo la giornata connessi, spesso senza renderci conto di quanto questo ci sottragga energia mentale e fisica. Prendersi cura di sé significa anche concedersi spazi reali, momenti in cui tornare in ascolto del proprio corpo. Al Deodara cerchiamo di offrire proprio questo: un luogo dove rallentare, respirare e rimettere in ordine le priorità».

» BASKET SERIE A

Il giocatore della Vanoli ha giocato con autorità e segnato 19 punti nel match perso malamente contro l'Islanda. Poco incisivo, invece, l'altro biancoblu Grant

Casarin ha brillato in una Nazionale spenta

Come nel calcio, anche nel basket l’azzurro è sempre più sbiadito. All’esordio nelle qualificazioni per i Mondiali del 2027, la Nazionale di Luca Banchi ha ceduto clamorosamente a Tortona contro l’Islanda (76-81), che ha condotto nel punteggio per quasi tutti i 40 minuti. Letali per gli azzurri i due libero falliti da Della Valle e il contropiede sprecato da Tonut nel finale, ma la squadra ha mostrato grandi limiti. Tra le poche note liete la prova di Davide Casarin, che come con la Vanoli ha mostrato ottime cose, segnando 19 punti e mostrando una leadership non comune. Senza squilli, invece, la prestazione dell’altro biancoblu Sasha Grant, solo 2 punti a referto. Domani alle

Rimini 6 C lassifica (14ª giornata)

Pesaro 22

Verona 20

Fortitudo Bologna* 18

Brindisi* 18

Livorno 18

Rieti 18

Cividale* 16

Avellino 16

Rimini 16

Cento 14

Scafati 14

Bergamo* 12

Mestre* 12

Torino 12

JuVi Cremona 10

Pistoia 10

Forlì 10

Ruvo di Puglia 8

Urania Milano* 6

Roseto 4

17.30 (ora italiana) la sfida a Klaipeda contro la temibile LItuania. Intanto, la sosta del campionato è utile alla Vanoli per ricaricare le batterie in vista della ripresa, che

Risultati 9 ª giornata

Brescia-Vanoli Cremona 83-72, Cantù-Virus Bologna 77-89, Napoli-Sassari 88-75, Tortona-Venezia 90-98, Trapani-Reggio Emilia 88-75, TrentoTreviso 81-68, Trieste-Milano 86-82, Varese-Udine 59-66.

10 ª giornata (07-12)

Milano-Trento (h 18), Reggio Emilia-Brescia (06-12 h 20.30), Sassari-Trieste (06-12 h 20), Treviso-Trapani (h 19), Udine-Napoli (h 16), Vanoli Cremona-Varese (h 17.30), Venezia-Cantù (h 17), Virtus Bologna-Tortina (h 18.30).

propone il match casalingo contro Varese, indispensabile per allontanarsi ancora di più dalla zona retrocessione. Anche a Brescia, contro una delle due squadre in vetta

Virtus Bologna 16

Brescia 16 Venezia 14

Tor tona 12

Trapani (-5) 11

Vanoli Cremona 10

Trieste 10

Milano 10

Napoli 8

Trento 8

Cantù 6

Reggio Emilia 4

Udine 4

Varese 4

Sassari 4

Treviso 2

alla classifica, la Vanoli ha giocato una partita di alto livello, cedendo solo nel finale, ma meritando comunque gli applausi dei propri tifosi. Neppure Brotto avrebbe im -

Dopo quattro sconfitte di fila diventa fondamentale fare risultato stasera a Milano contro l’Urania

La JuVi sta vivendo un momento delicato

Il momento è difficile per la Ferraroni JuVi. A Livorno, infatti, gli oroamaranto hanno incassato la quarta sconfitta consecutiva, che ha fatto piombare i ragazzi di Bechi al quartultimo posto con altre due squadre. Niente di drammatico, il destino della JuVi è di lottare per la salvezza e si sapeva che ci sarebbero state difficoltà da superare nell’arco della stagione e questo è un momento delicato. Prima della trasferta in Toscana, gli oroamananto hanno ceduto in volata al Taliercio (75-70) in un match combattuto contro Mestre (nella

foto) . A Livorno, inoltre, ha pesato la perdurante assenza del lungo Del Cadia, giocatore fondamentale per gli equilibri di squadra. Non a caso la JuVi ha subìto la fisicità di Tiby e Woodson, che hanno fir-

mato 40 punti in due, mentre la squadra di Bechi ha avuto un contributo poco significativo da McConico e tra i pochi a brillare è stato il solo Vecchiola. La JuVi ha tenuto bene il primo tempo, chiuso avanti di 4 lunghezze, ma poi ha ceduto di schianto e già nel terzo periodo ha incassato un parziale di 26-13, per poi chiudere sotto 9077. Stasera alle 20.30 altra trasferta contro l’Urania Milano, penultima in classifica: è uno scontro diretto e per questo motivo il risultato finale è ancora più importante. Alexandro Everet

maginato di racimolare 10 punti in nove giornate e di piazzarsi al sesto posto in classifica, alla pari con roster quotati come quelli di Milano e Trieste. Ma l’obiettivo è sempre lo stesso e per questo motivo è determinante non sbagliare la sfida di lunedì 8 dicembre al PalaRadi contro l’Openjobmetis.

GIOVANILI: NEXTGEN CUP È iniziata ieri la 7ª edizione e la Vanoli è stata inserita nel gruppo A con Olimpia Milano (biancoblu ko 77-62), Apu Udine (oggi alle 14.30) e Pallacanestro Reggiana (domani alle 15.30) nella tre giorni di Verona. Le altre squadre del girone A sono il Derthona Tortona, Napoli Basket, Trapani Shark e Pallacanestro Varese, che i biancoblu sfideranno nella seconda tappa del torneo, a inizio 2026 a Rimini.

La Logiman è tornata a sorridere e ora cerca conferme a Piacenza

Anche se con qualche patema di troppo, la Logiman Orizinuovi ha recuperato 10 punti di svantaggio e grazie all’intensità difensiva ed alla ritrovata precisione al tiro ha interrotto la serie di tre sconfitte contro la Siaz Piazza Armerina (81-67). Decisivo un secondo quarto da 29-13, che di fatto ha cambiato il destino dell'incontro. Domani alle 18 la Logiman cerca conferme a Piacenza contro l’Assigeco. Classifica (13ª giornata): Legnano 20; Gema Montecatini, Vicenza, Capo d’Orlando 18; Vigevano, Omegna, Treviglio, Assigeco Piacenza 16; Fabo Montecatini, L ogiman , Desio 14; San Vendemiano, Fiorenzuola 12; Piazza Armerina 10; Lumezzane 8; Agrigento, Casale Monferrato 4; Bakery Piacenza, Fidenza 2.

A creare ancora più problemi in casa casalasca sono gli infortuni. Cremasche bacchettate dal dg Condina

Vbc e Offanengo in grande difficoltà, ma non devono mollare

RISULTATI (8ª giornata)

Concorezzo-Marsala 3-2

Melendugno-Messina 3-1

Roma-Trento 3-1

Vbc -Costa Volpino 0-3

Riposa Club Italia

Piove sul bagnato sulla Vbc Casalmaggiore. Orfana di capitan Costagli per un piccolo stiramento al quadricipite destro, ma soprattutto di Vazquez per un grave problema al ginocchio sinistro (inevitabile il ritorno sul mercato), la squadra casalasca è capitolata anche contro la prima della classe Costa Volpino. Le assenze hanno sicuramente condizionato il gioco delle rosa, che in alcuni frangenti (soprattutto nel terzo parziale) hanno cercato di rimanere in partita, ma il risultato le ha condannate pesantemente. «Nonostante il risultato netto, siamo riuscite a sviluppare il nostro gioco in alcuni frangenti, pur senza due giocatrici fondamentali. Abbiamo avuto sicuramente dei momenti di buio, che

non ci hanno permesso di ottenere un risultato diverso. Ci manca sempre quell'aggressività che ci può far fare qualcosa di più», ha detto la palleggiatrice Giulia Neri. La classifica per la Vbc è da brividi, ma le ragazze devono crederci, a partire dalla sfida casalinga di oggi alle 18.30 contro l’Itas Trentino, in netto calo nelle ultime settimane. Momento non facile anche per la Trasporti Bressan Offanengo, che ha chiuso il girone d'andata con una netta sconfitta casalinga contro la Panbiscò Leonessa Altamura. «Stiamo giocando male e raccogliamo quello che vediamo in campo; non c’è cattiveria agonisti-

ca, alle prime difficoltà siamo disuniti e questo non va bene. Il campionato è molto difficile e livellato, se si vuole ambire al quinto posto, dopo due anni che arriviamo sesti, questo non è l’atteggiamento. Sono veramente scontento dell’ultima prestazione, senza nulla togliere all’avversario che ha fatto la propria partita e ha meritato di vincere. Noi in casa, davanti al nostro pubblico, non possiamo raccogliere fin qui un punto. Questo non va ben e. Dobbiamo impegnarci di più», ha tuonato il direttore generale Stefano Condina, che si attende il riscatto già domani alle 17 a Padova. contro la Nuvolì Altafratte.

CALZE da NEVE

CLASSIFICA

Costa Volpino, Roma 18; Melendugno 17; Trento 15; Messina, Marsala 11; Concorezzo 9; Club Italia 6; Vbc Casalmaggiore 3.

RISULTATI (9ª giornata)

Busto Arsizio-Modena 3-0

Imola-Fasano 3-2

Offanengo -Altamura 0-3

Padova-Brescia 1-3

Talmassons-Altino 3-0

CL ASSIFICA

Talmassons 24; Brescia 19; Padova 18; Altino 16, Busto Arsizio, Altamura 12, Imola 11; Offanengo 10; Fasano 8; Modena 0.

FABIO VARESI
Davide Casarin giovedì sera in Nazionale
SERIE A2
SERIE B
GIRONE A
GIRONE B
VOLLEY A2
Tempi duri per la Vbc (foto Manuel Bongiovanni)
Offanengo, le delusione della Zago (foto Matteo Benelli)
*una

» calcio serie A Alla Cremo ora serve

È arrivato l’inverno e il fieno messo in cascina durante l’autunno torna utile per non congelare. Dopo tre sconfitte consecutive, la Cremonese tornerà in campo lunedì sera al Dall’Ara di Bologna per provare a gettare il cuore oltre un ostacolo, che sulla carta pare insormontabile. I rossoblù non perdono tra le mura amiche dal maggio scorso e in questa stagione sono usciti sconfitti sino ad ora solo dall’Olimpico con la Roma e da San Siro contro il Milan ed in entrambi i casi di misura (0-1). Mister Italiano si sta confermando tecnico di altissimo livello e la piazza bolognese, con l’avvento di Joey Saputo nel 2014 alla presidenza, sta vivendo un’autentica rinascita. Dopo la qualificazione alla fase a gironi della Champions League, alla fine della passata stagione è arrivata la storica conquista della Coppa Italia ed in serie A ed in Europa League è una delle compagini più quadrate ed interessanti. Le statistiche del campionato dicono anche che il Bologna è la squadra con il secondo miglior attacco (21 reti peggio solo delle 26 dell’Inter) ed una del-

le miglior difese, tanto da avere sin qui la migliore differenza reti. In casa Cremonese c’è la consapevolezza di dover recuperare morale e forze per non subire un’altra batosta dopo quella contro la Roma. Aldilà delle parole dolci del post partita di mister Nicola, sul campo iniziano ad affiorare in modo sempre più nitido i limiti di una squadra esclusivamente da salvezza. Per

Ecco i consigli per la 13ª giornata di serie A (tre nomi per ruolo e tre possibili sorprese).

Portieri - Di Gregorio (Juventus) , sulla carta il miglior portiere di giornata. Ravaglia (Bologna) , i rossoblu sono in un buon momento di forma, da schierare anche contro la Cremonese. Leali (Genoa) , in casa contro il Verona ha l’occasione di mostrare il suo valore.

Difensori - Dimarco (Inter) , ci si aspetta sem-

chi se lo fosse dimenticato, l’obiettivo rimane quello. D’altronde, la velocità ed il tasso tecnico delle squadre di prima fascia di questa serie A sono differenti rispetto a quello di Bianchetti e compagni. Ed in un conteggio ipotetico non dimentichiamo che anche gli episodi, che nella prima parte di stagione hanno sorriso ai grigiorossi, ora potrebbero girare diversamente.

pre tanto da lui, contro il Pisa avrà tempo e spazio per far bene. Gallo (Lecce) , partita non semplice per i pugliesi, in cui la difesa dovrà fare gli straordinari per arginare il Torino. Delprato (Parma) , contro l’Udinese chissà che non arrivino altri bonus per l’esterno ducale.

Centrocampisti - Malinovskyi (Genoa) , partita in cui l’ucraino può prendersi le redini del nuovo Genoa di De Rossi. Rabiot (Milan) , tornato con un ottimo 6,5 nel derby, pronto a sbloccarsi. Ederson (Atalanta) , sbloccatosi in Champions, regalerà gioie anche in campionato?.

Attaccanti - Yildiz (Juventus ), apparso ispira-

Risultati 12 ª giornata

Cagliari-Genoa 3-3, Cremonese-Roma 1-3, Fiorentina-Juventus 1-1, Inter-Milan 0-1, Lazio-Lecce 2-0, Napoli-Atalanta 3-1, Sassuolo-Pisa 2-2, Torino-Como 1-5, Udinese-Bologna 0-3, Verona-Parma 1-2.

13 ª giornata (30-11)

Atalanta-Fiorentina (h 18), Bologna-Cremonese (01-12 h 20.45), Como-Sassuolo (giocara ieri sera), Genoa-Verona (29-11 h 15), Juventus-Cagliari (29-11 h 15), Lecce-Torino (h 12.30), Milan-Lazio (29-11 h 20.45), Parma-Udinese, Pisa-Inter (h 15), Roma-Napoli (h 20.45).

PRIMAVERA 1 - A Monza i grigiorossi hanno incassato la decima sconfitta in dodici gare (1-0) e con la zona playout distante sei punti, la speranza è quella di tornare finalmente a far punti domani alle 15 al Soldi contro il Cesena.

Nel finale di gara contro la Roma, come note positive mettiamo il rientro di Pezzella (che non sarà un fenomeno tecnicamente, ma è terzino esperto della categoria) e il positivo ingresso in corsa di Folino, che oltre al bel gol di testa, ha dimostrato un atteggiamento tale da potersi candidare a diventare una prima scelta nelle rotazioni difensive di mister Nicola.

to e volenteroso con il Bodo, serve una prestazione di livello anche contro il Cagliari. Lautaro (Inte r) , con le piccole si è reso spesso protagonista di prestazioni ricche di bonus. Vardy (Cremonese ) , partita non semplice per i grigiorossi, ma un suo gol potrebbe cambiare tutto. Possibili sorprese - Basic (Lazio) , classico jolly di Sarri, attenzione a non sottovalutarlo. Dybala (Roma) , sembra aver bruciato le tappe per esserci domani sera contro il Napoli, se entrerà farà di tutto per lasciare il segno. Zapata (Torino) , non è più il Duvan di un tempo, ma può sempre fare la differenza.

In attacco la coppia, che per passo e qualità continua ad offrire maggiori garanzie, rimane quella formata da Vardy e Bonazzoli, ma chi è in grado di offrire loro palloni se non il solo Vandeputte o qualche rilancio da dietro? Interrogativi che mister Nicola e la società valuteranno anche in fase di mercato, visto che si vociferano già nomi di giovani interessanti. Pisilli della Roma, ad esempio, è sceso in campo proprio allo Zini nel finale di gara. quasi a voler tastare il terreno. «Sappiamo che per il campionato che abbiamo intenzione di fare ogni partita è di fondamentale importanza, bisogna cercare di portare a casa qualcosa sempre e contro chiunque. Lo sappiamo e siamo consapevoli che servirà attraversare anche periodi di difficoltà. La serie A è così, ciò che conta è rimanere concentrati e lucidi, guardando al nostro obiettivo», ha commentato Federico Bonazzoli.

di matteo saviotti

una prova di grande coraggio

Dopo tre sconfitte di fila i grigiorossi sono attesi lunedì sera da una delle squadre più in forma del campionato come il Bologna. Sarà necessaria un’ottima prova difensiva

(F.V.) Il Bologna è ormai una solida realtà del nostro calcio. Chi temeva che il dopo Thiago Motta fosse pericoloso, si è ricreduto, perché con Italiano è arrivata la conquista della Coppa Italia (dopo 51 anni) e la conferma nei quartieri alti della classifica. Anche in campo europeo i rossoblu si stanno

facendo valere e giovedì hanno rifilato quattro gol al Salisburgo in Europa League. In campionato la squadra va a gonfie vele ed è reduce dalle nette vittorie sul Napoli e a Udine. Senza le ingenuità di Lecce e gli errori arbitrali di Firenze, il Bologna sarebbe solo al comando. Risultati che non sono

una sorpresa, visto che la rosa felsinea è di grande qualità soprattutto in fase offensiva, dove spicca

l’alto rendimento di Orsolini (nella foto) . Ma anche i vari Pobega, Dominguez, Fabbian, Odgaard e il ritrovato Bernardeschi sono elementi di sicuro valore, che in una piazza come Bologna stanno rendendo al meglio. Insomma, l’avversario peggiore per una Cremo in crisi di risultati.

SERIE C

Malgrado la società gli abbia rinnovato la fiducia, l’avventura di Giacomo Curioni era al capolinea ed infatti la Pergolettese è crollata anche contro la Pro Patria, penultima in classifica (3-1). La società si è vista costretta a cercare di dare una scossa a tutto l’ambiente e ha affidato la squadra a Mario Tacchinardi (nella foto) , allenatore della Primavera gialloblu. Nato a Codogno, dopo aver lasciato il calcio giocato (ha giocato 5 stagioni con il Pizzighettone, altrettante con la Cremonese e una con la Pergolettese) ha intrapreso la carriera di allenatore a Breno, Desenzano e Mestre. Lo attende un compito non facile, visto che dopo un ottimo inizio di campionato, la squadra è entrata in crisi e nelle ultime apparizioni è apparsa davvero sfiduciata. «Sono convinto che sia un gruppo che ha delle qualità impor tanti, ma che in questo momento sia un po in difficoltà a livello mentale. Dobbiamo voltare pagina e ripartire da zero e lo possiamo fare già da sabato al Voltini contro l’AlbinoLeffe (ore 17.30). Abbiamo bisogno di punti, ma lo dobbiamo fare attraverso il campo e la prestazione», ha affermato Tacchinardi.

SERIE D

Trasferta insidiosa per il Crema

Anche se continua a non arrivare la vittoria, il Crema riesce comunque a muovere la classifica. Contro la capolista Pistoiese, i nerobianchi hanno strappato un buon pareggio (1-1), passando in vantaggio con un gran gol del nuovo arrivato Recino, sfiorando il raddoppio con Fenotti e resistendo fino al 70’, quando è arrivato il gol dei toscani. Dal quel momento la squadra di Piccolo ha stretto i denti e conquistato un buon punto, che vale il +4 sulla zona playout. Domani alle 14.30 trasferta insidiosa sul campo del Sangiuliano City. CLASSIFICA (13ª giornata): Pistoiese 27; Pro Sesto, Lentigione 26; Desenzano 25; Piacenza, Cittadella Vis Modena 23; Pro Palazzolo, Crema 19; Sangiuliano City, Rovato Vertovese 18; Sant’Angelo 17; Correggese, Imolese 15; Sasso Marconi 14; Scd Progresso 10; Tropical Coriano, Trevigliese 9; Tuttocuoio 4.

Bonazzoli in azione contro la Roma (foto Us Cremonese)

La Baldesio conquista due argenti tricolori nel gran fondo

Baldesio grande protagonista a Sabaudia nei Campionati Italiani di gran fondo. Sulla distanza di 6000 metri sono arrivati due argenti: nel doppio Under 17 di Maria Milanesi ed Emma Caratozzolo e nel quattro di

coppia Under 17di Irene Barbisotti, Emma Caratozzolo, Maria Milanesi e Delia Mazzoni. «Risultati che confermano la continuità del nostro lavoro e la qualità delle ragazze», ha commentato Giancarlo Romagnoli.

» CICLISMO

Finali nazionali Under 18 femminile al PalaCoim di Offanengo

Un evento storico per la provincia di Cremona e che fa tappa per la terza volta in 25 anni in Lombardia dopo le precedenti esperienze nel 2010 a Costa Volpino e nel 2018 a Bormio. Dall'11 al 17 maggio 2026,

infatti, il PalaCoim di Offanengo ospiterà le Bigmat finali nazionali Under 18 femminile, che in passato ha visto due azzurre come Anna Danesi e Myriam Silla conquistare lo scudetto di categoria nel 2012.

I due presidenti Massimo Rabbaglio e Rossano Grazioli tracciano un bilancio del 2025 e si proiettano sulla prossima stagione, che si annuncia ricca di novità. Il ct Villa lascia la strada, seguirà crono e pista

Arvedi Cycling e CCC pronte alle nuove sfide

Il 2025 a livello agonistico si è già concluso e all’Arvedi Cycling e al CC Cremonese è tempo di bilanci e di aspettative per la prossima stagione, che si annuncia ricca di eventi. Com’è andato il 2025? «L’Arvedi Cycling ha confermato gli ottimi risultati in pista - ha affermato il presidente Massimo Rabbaglioe anche l’attività su strada è stata congrua con le nostre aspettative. Il futuro della pista? Per fortuna è ancora florido per la qualità degli atleti italiani, però ci vorrebbe un progetto per questi specialisti, che preveda di prepararli al meglio per

Si preannuncia spettacolare il Trofeo Imberti-Stabilini

(M.M.) Si preannuncia spettacolare e di alto livello il Trofeo ImbertiStabilini, gara regionale organizzato dalla Asd Crema Bocce, per la presenza di parecchi big. Ben 35 gironi (274 giocatori) di cui nove di categoria A (un record in Italia), otto gironi di categoria B, sedici di categoria C e due di categoria D. La gara inizierà lunedì prossimo per concludersi il 15 dicembre sulle corsie del bocciodromo di via Indipendenza.

gli obiettivi futuri. Bisogna investire con fondi, strutture e attività internazionali». A tal proposito, l’ultimo Consiglio Federale ha nominato Roberto Amadio ct della strada Elite, al posto di Marco Villa che si concentrerà sul settore crono e sul -

la pista femminile.

«Le capacità e i risultati di Villa - ha commentato Rossano Grazioli, presidente del CC Cremonese - sono sotto gli occhi di tutti. Io personalmente non avrei cambiato la buona strada per la nuova, non conosco bene il nuovo ct, ma senza dubbio avrà ottime capacità. Ripeto, io avrei scelto un altro ct per la strada, visto il momento del nostro ciclismo. Faccio un in bocca al lupo ad entrambi e spero in ottimi risultati per la nostra Italia a due ruote». Tornando all’Arvedi Cycling, le scelte fatte sono state sofferte?

«Non direi. Attualmente - ha aggiunto Grazioli - come si sta evol-

vendo il ciclismo dilettantistico, ci ha portato a fare delle valutazioni e successivamente delle scelte per il bene dei nostri atleti. Dovevamo dare loro la possibilità di misurarsi con avversari di alto livello, anche al di fuori della pista, per evitare quello che i nuovi regolamenti del ciclismo dilettantistico prevedono per gli anni futuri. Un campione olimpico come Lamon o europeo come Galli non possono correre con gli amatori, con tutto il rispetto per loro. Per quanto riguarda i Giovanissimi, il nostro impegno per i prossimi tre anni sarà continuo e sempre più forte sull’attività giovanile, che è il serbatoio del ciclismo del futuro».

PREMIAZIONI

Oggi alla Bissolati la Festa dell’atleta

“Festa dell’atleta” speciale per la Canottieri Bissolati, che celebra un anno ricco di soddisfazioni: su tutti l’oro iridato nel canottaggio di Giacomo Gentili e la consegna del Collare d’oro alla società. Appuntamento oggi dalle ore 15 nel palazzetto sociale, dove sfileranno gli atleti bissolatini che si sono particolarmente distinti nel corso dell’anno.

Podio tutto del Flora nel Gran Premio d’Autunno: vince Minoia

Le sembianze dell’inizio della fase finale del Gran Premio d’Autunno sembravano un copione già scritto parecchie volte in queste ultime stagioni, ma forse mai in queste proporzioni. Numeri impressionanti ed ennesima dimostrazione di dominio quella dei bocciofili del Flora in questa gara regionale organizzata dalla Coop Castelvetro: ben quattro giocatori ai primi quattro posti della classifica ge-

nerale. Protagonista assoluto è stato un irresistibile Alessandro Minoia, in grande stato di grazia,

che ha fatto volare le proprie note (anzi bocce), costruendo una melodia trionfante. Non ha sbagliato nulla il 16enne (tra pochi giorni) rivierasco fin dai primi incontri, dove impartiva un “cappotto” ad Attilio Lazzaretti (12-0), si sbarazzava di “Butta” Ferrari (12-6) ed in semifinale s’imponeva sul compagno di coppia Roberto Visconti per 12-8. Dall’altra parte del tabellone sugli scudi Luca Domane-

schi, che estrometteva Ivano Dolara (12-2) negli ottavi, superava Fabio Minoia (12-5) ed approdava in finale eliminando Carlo Ricini per 12-0. Derby rivierasco di finale tutto giovanile (nella foto i due finalisti) che si è dipanato per nove tornate, con Minoia che aveva la meglio sul pur bravo Domaneschi con il punteggio di 12-4. Ha diretto la gara Gabriele Ceriati. Massimo Malfatto

Massimo Rabbaglio (a sinistra) e Rossano Grazioli
BOCCE
FABIO VARESI

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