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fatemi capire...
Chiarito finalmente cosa è accaduto martedì con gli atleti in Po costretti a slalomeggiare fra tronchi in libera uscita. La Bissolati ha lamentato di essere stata avvisata tardi per fare rientrare le imbarcazioni, ma in realtà l’avviso da parte di Enel, gestore della diga di Isola Serafini, sarebbe partito regolarmente alle 14 in direzione di Arera, l’autorità per l’energia, e poi ad Aipo, che a sua volta avrebbe avvertito la Regione, che ha allertato la Prefettura e da qui l’Autorità di Bacino, che ha avvisato la Provincia, che ha comunicato alla protezione civile, che ha girato tutto al Comune, che ha avvisato la guardia forestale. Tutto è poi fluito regolarmente verso la Marina Militare, la Nato e i caschi blu. Quindi fax e telegrammi sarebbero tutti partiti regolarmente, alla fine si è stabilito che la colpa sia della corrente, che ci mette solo due ore ad arrivare da Isola Serafini a Cremona. Vanni Raineri
LAVORI POLIZIA LOCALE
Sottopasso, nuovi guai: via Sesto a senso unico Dopo le verifiche effettuate nei giorni scorsi, si è deciso di apportare una modifica alla viabilità nell’area attualmente interessata dal cantiere del sottopasso ferroviario di via Bergamo. Da ieri è istituito il senso unico di marcia in via Sesto per i mezzi che da via Milano sono diretti in via Castelleone. Questa modifica proseguirà, in via sperimentale, oltre la durata del cantiere così da poter monitorare la fluidità del traffico e valutare l’impatto viabilistico sul quartiere. Sulla base dei dati che perverranno dal monitoraggio si deciderà il posizionamento di semafori lampeggianti all’incrocio tra via Castelleone e via S. Ambrogio.
Formazione a Cremona per tutta la Lombardia
Grazie alla convezione sottoscritta con Regione Lombardia, che finanzia interamente l’iniziativa, Cremona ospita l’edizione 2025 del corso di formazione di base per agenti di Polizia Locale della Lombardia. Mercoledì scorso l’assessore alla Sicurezza e Polizia Locale Santo Canale , affiancato dal comandante Luca Iubini e dalla vice comandante Sonia Bernardi , ha portato i saluti ai 61 agenti di Polizia Locale segnalati da PoliS-Lombardia partecipanti al corso, riuniti nella Sala Puerari di Palazzo Affaitati, che avrà una durata complessiva di 159 ore e che affronta dapprima una parte teorica e poi una più pratica.
In 20mila in piazza per protestare: il prezzo del grano duro è crollato, e i costi volano
Coldiretti propone un piano in 7 punti per rilanciare il grano italiano a partire dalla Commissione unica nazionale, lotta alle pratiche sleali e più contratti di filiera. Ventimila agricoltori della Coldiretti sono scesi in piazza da Nord a Sud per dire basta ai trafficanti di grano che schiacciano il prodotto nazionale sotto i costi di produzione, costringendo le imprese agricole a lavorare in perdita e spingendo sempre più sulle importazioni estere. A rischio ci sono quasi 140mila imprese agricole. La protesta arriva mentre il prezzo del grano duro è crollato a 28 euro al quintale, con un calo del 30% in un anno, tornando ai livelli pre-guerra in Ucraina, mentre i costi di produzione sono aumentati del 20% dal 2021. Un chilo di pasta oggi viaggia sui 2 euro, ma agli agricoltori vengono riconosciuti appena 28 centesimi al chilo di grano.
«Serve dare dignità agli agricoltori, rispettando la legge sulle pratiche sleali che vieta la vendita sotto i costi di produzione - ha dichiarato il presidente Ettore Prandini - e rivedere
ONORIFICENZE
completamente il sistema delle borse merci locali che vanno superate con una Cun (commissione unica nazionale) per la formazione del prezzo. Non possiamo svendere il grano sotto i costi, vogliamo più controlli contro gli speculatori». «Lottiamo contro i trafficanti di grano che vogliono uccidere la distintività e l’origine. L’Italia non produce tutto il grano che le serve perché viene pagato agli agricoltori cifre offensive, che nessuna impresa potrebbe sostenere - denuncia il segretario generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo -. Ma questa non è
solo una battaglia per il prezzo: è una battaglia per la salute e per la sovranità alimentare. Non possiamo accettare che il grano italiano venga sottopagato e poi si faccia mangiare la pasta col grano canadese al glifosato. E dobbiamo investire su invasi e stoccaggi, per creare delle riserve strategiche. Tutelare gli agricoltori tutela i cittadini». Per affrontare la situazione Coldiretti propone un piano con sette richieste chiave, tutte mirate a difendere l’agricoltura italiana da speculazioni, concorrenza sleale e logiche di mercato che penalizzano chi produce cibo.
L’annuncio, all’indomani del trionfo mondiale di Gentili, comunicato dal Coni
Importante riconoscimento per la Canottieri Bissolati. Ce lo ha comunicato ieri nel tardo pomeriggio il presidente Maurilio Segalini ( nella foto ) , inviandoci la lettera ricevuta direttamente dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano: “Sono felice di comunicare che il Coni, su mia proposta, ha conferito il Collare d’Oro al Merito Sportivo per l’anno 2025 alla società sportiva da te presieduta, per l’attività svolta e le benemerenze acquisite in oltre un secolo di vita. Il Collare d’Oro rappresenta la massima onorificenza sportiva istituita dal Coni per riconoscere i più alti successi sportivi conseguiti dai nostri atleti ed anche i meriti spor tivi di società centenarie o di quei dirigenti sportivi che hanno dedicato con merito una parte importante della loro vita al servizio dello sport. Nell’esprimerti i più vivi complimenti del Coni e miei per il meritato
riconoscimento che premia l’impegno e la dedizione allo sviluppo dello sport espressi dalla società Canottieri Leonida Bissolati, ti informo che la cerimonia di consegna dell’onorificenza, alla presenza delle massime autorità di governo, avrà luogo il giorno 3 novembre, con inizio alle ore 11, presso il Salone d’Onore del Coni al Foro Italico, in Largo Lauro de Bosis 15 in Roma. Ti informo, altresì, che oltre a
ERRATA CORRIGE
te in qualità di presidente, potrà assistere alla suddetta cerimonia un alfiere che dovrà portare il labaro della società. Nell’attesa di condividere con te questo momento celebrativo che riveste un significato speciale per il Coni e per tutto lo sport italiano, mi è gradito inviarti i miei più affettuosi saluti”. Dopo l’oro iridato di Giacomo Gentili (servizio a pag. 28) un’altra grande soddisfazione per la gloriosa Bissolati.
Le auto elettriche possono entrare nella Ztl ma non sostare nelle strisce blu
A integrazione e correzione dell’articolo pubblicato sul Piccolo di sabato 20 settembre 2025, precisiamo che, nel Comune di Cremona, è consentita la circolazione delle
auto elettriche nella zona Ztl (con autorizzazione rilasciata dall’ufficio permessi Ztl), ma non la sosta nelle strisce blu, che resta dunque a pagamento.
La prima richiesta è l’istituzione immediata della Commissione Unica Nazionale (Cun) del grano duro, per superare le borse merci locali e fermare il meccanismo opaco che consente quotazioni artificialmente basse. Fondamentale aumentare fino a 40 milioni di euro il sostegno del Ministero ai contratti di filiera pluriennali. Poi il blocco delle importazioni sleali, a par tire da quelle di grano trattato con sostanze vietate in Europa, come il glifosato canadese o i pesticidi e fungicidi impiegati in Turchia e Russia. Altro punto importante l’obbligo di indicare l’origine del grano sulle confezioni di pasta in tutta Europa. Necessari anche più investimenti in ricerca, innovazione e sostegno alla transizione tecnologica, anche attraverso il coinvolgimento diretto del Crea. Infine, ma non meno importante degli altri, un piano nazionale per gli stoccaggi e gli invasi, anche con nuovi contributi a sostegno degli investimenti legati all'irrigazione del settore cerealicolo per garantire riserve strategiche e sicurezza nelle forniture.
“Ho perso la patente”: ma era ricercato e lo arrestano
pomeriggio di giovedì i Carabinieri della Stazione di San Daniele Po hanno arrestato un uomo di 48 anni, in esecuzione ad un decreto di misura cautelare della custodia in carcere, emesso il 9 settembre dal Gip del Tribunale di Brescia. L’uomo, con precedenti e senza fissa dimora, si è presentato presso la locale caserma allo scopo di denunciare lo smarrimento della propria patente di guida, ma all’atto del controllo in Banca Dati del documento d’identità prodotto al militare di ricezione pubblico è emerso che questi risultava essere ricercato a seguito di una misura di custodia cautelare in carcere relativa ai reati di furto, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento, commessi a Chiari (Bs) il 16 e 17 novembre 2024, nonché rapina, porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere e lesioni personali fatti commessi a Roccafranca (Bs) il 23 novembre 2024. Il 48enne veniva quindi dichiarato in arresto con notifica del provvedimento restrittivo e a formalità di rito espletate veniva accompagnato presso la Casa Circondariale di Cremona a disposizione dell’Autorità Giudiziaria bresciana.
APPUNTAMENTI
Domenica 28 settembre presso il salone parrocchiale Giovanni Paolo II di Cicognolo dalle ore 9 i club delle Associazioni dei Club Alcologici Territoriali di Cremona e di Mantova insieme ai membri dell’Arcat Lombardia si incontrano per un aggiornamento su temi scottanti riguardanti i comportamenti rischiosi del consumo di alcol, dell’azzardo del fumo di sigarette e delle droghe illegali e altre sofferenze. L’incontro è aperto anche ai cittadini interessati alla promozione del benessere nel proprio territorio o che desiderino conoscere anche il mondo dei club alcologici territoriali (Cat). I club sono gruppi di famiglie che si incontrano settimanalmente per iniziare un percorso di cambiamento di stile di vita dell’intero nucleo familiare.
La giornata di aggiornamento nella mattinata prevede gruppi di lavoro e una lezione tenuta dalla servitrice di club Angela Pradella dell’Acat di Mantova. Nel pomeriggio seguirà un confronto tra tutti i presenti.
Tema della giornata è “Il sapere dell’esperienza nei club: le parole e i termini dell’ecologia sociale di Hudolin” . V. Hudolin (psichiatra 1922-1996) responsabile per una vita della clinica Stojanovic di Zagabria, è l’ideatore e fondatore in questa città del primo club nel 1964. Una volta in pensione ha contribuito personalmente al loro sviluppo in Italia dal 1979.
Il sapere dell’esperienza di queste famiglie è un patrimonio importante che settimanalmente viene messo in comune nelle riunioni.
SOLIDARIETÀ
il premio di bontà intitolato a Lidia Bittanti
IL FENOMENO
Torna, per iniziativa delle famiglie Bittanti e Antonioli , il premio annuale di bontà intitolato alla memoria di Lidia Bittanti. L’Amministrazione comunale eroga, per il 2025, due premi da mille euro ciascuno. I beneficiari del premio sono bambini/e o ragazzi/e residenti a Cremona o in
uno dei Comuni della provincia, che si siano distinti per atti di bontà verso terze persone e non abbiano superato il 21° anno di età al 18 novembre, data in cui si terrà la cerimonia di premiazione. Le segnalazioni vanno inviate entro le ore 12 di venerdì 31 ottobre. Info allo 0372-407212.
Indagine dell’Istat su un campione di giovani tra gli 11 e i 19 anni. Botte e insulti ai maschi, emarginazione per le femmine
VANNI RAINERI
Il caso di Paolo Mendico , il 15enne che si è tolto la vita in provincia di Latina (almeno questa è la principale ipotesi indicata dagli inquirenti), ha acceso i riflettori sul fenomeno del bullismo come forse mai accaduto in passato. Al di là del caso in questione, è indubbio che quella del bullismo sia una piaga che coinvolge molti dei nostri giovani.
Il sito dell’Istat questa settimana ha pubblicato un video in cui si cerca di far luce sul fenomeno basandosi sui dati di una recente indagine fatta con dati riferiti al 2023. Ad aver subito atti di bullismo è un ragazzo su 5 tra gli 11 e i 19 anni. I più esposti sono i più giovani, tra 11 e 13 anni, soprattutto residenti al Nord e di origine straniera. Tra questi ultimi, i più bullizzati sono i romeni e gli ucraini, ma anche cinesi, albanesi e marocchini.
Il bullismo si manifesta con modalità differenti a seconda che la vittima sia un maschio o una femmina. Nel primo caso avviene soprattutto con minacce e insulti, nel secondo con l’esclusione e l’emarginazione da eventi e chat.
La ricerca è stata condotta attraverso questionari online multilingue, e ha coinvolto circa 40mila
ragazzi e ragazze appunto dagli 11 ai 19 anni. È stato chiesto loro se avessero subito episodi offensivi, aggressivi o diffamatori nei 12 mesi precedenti, ed è emerso che il 21% dei ragazzi (nel Nord si sale al 22%) ha subito questi atti più volte al mese, e l’8% addirittura con frequenza settimanale. Quest’ultima fetta è formata soprattutto da giovanissimi.
La ricerca distingue tra bullismo
diretto e indiretto. Il primo consiste in attacchi frontali verso la vittima, il secondo in azioni vessatorie non visibili, senza contatto diretto. Nel bullismo diretto si distingue tra attacchi fisici e attacchi verbali, che provocano sofferenza e vergogna, le azioni indirette tendono a diffamare con pettegolezzi e calunnie con la finalità di escludere la vittima dal gruppo. Le offese hanno ri -
guardato più della metà dei ragazzi (55,7%), mentre minacce e aggressioni si “limitano” (si fa per dire) all’11% del campione intervistato. L’emarginazione è stata sentita dal 43% dei giovani, la diffamazione dal 24%.
Il confronto per età mostra come i ragazzi dagli 11 ai 13 anni siano colpiti da forme verbali, mentre i più grandi da azioni di natura fisica. Minacce e aggressioni fisiche colpiscono meno le ragazze, soprattutto le più giovani (5,5%).
Un focus è stato dedicato anche al cyberbullismo, che rappresenta la variante digitale del bullismo, realizzato tramite social media, email e piattaforme online, e che ha riguardato l’8% dei giovani, in particolare maschi. D’altra parte gli adolescenti sono particolarmente connessi: si affida alla tecnologia trascorrendo almeno un paio di ore su internet oltre il 90% di loro. Ed è proprio della tecnologia che si avvale il cyberbullismo, attraverso l’invio di messaggi offensivi, insulti o di foto umilianti tramite sms, email, chat o social network. La differenza col bullismo tradizionale sta nel mancato contatto fisico tra aggressore e vittima, anche se le due modalità possono convivere. Anche online è superiore il numero di maschi che subiscono atti di bullismo.
ENRICO GALLETTI
La proiezione guarda a un orizzonte temporale ampio, ma la tendenza è chiara: nel 2050 – oltre a essere molti meno, in termini di popolazione, per effetto della denatalità – il 41% delle famiglie italiane sarà composta da single. Lo dicono le ultime previsioni sulla demografia pubblicate dall’Istat e aggiornate agli ultimi dati complessivi disponibili, ovvero quelli del 2024.
POPOLAZIONE IN CALO
La popolazione residente in Italia - lo scorso anno a 58,9 milioni - tra 25 anni viene stimata in 54,7 milioni di persone (ancor più grigie le previsioni al 2080, che ipotizzano uno scenario secondo il quale nel Belpaese saremo in 45,8 milioni). In contemporanea, il numero medio di componenti di ogni nucleo familiare scenderà da 2,21 a 2,03. Gli over 65 passeranno dal 24,3% al 34,6%.
L’IMPATTO: PENSIONI, SANITÀ
Una proiezione che apre a una serie di impatti sui settori più disparati: dal sistema pensionistico a quello sanitario. «Ulteriore aumento della sopravvivenza, bassa natalità e trasformazioni familiari – spiega il report – confermano un cambiamento continuo nella struttura della popolazione che comporterà un auto-rafforzamento del processo di invecchiamento, nonostante il positivo apporto delle migrazioni con l’estero». Erano state proprio le migrazioni con l’estero a far sì che, per 29 anni, il tasso di fecondità non scendesse sotto il record negativo di 1,19 figli per donna (del 1995).
Record che è stato invece infranto proprio nel 2024. «Considerando gli estremi degli intervalli di confidenza al 90% – continua l’analisi –, nell’ipotesi più favo-
DEMOGRAFIA
revole la popolazione potrebbe subire una perdita di “soli” 6,2 milioni tra il 2024 e il 2080, di cui 2,2 milioni già entro il 2050. Al contrario, nello scenario di maggiore diminuzione, nel 2080 la popolazione avrebbe 20 milioni di individui in meno rispetto ad oggi, 6,5 milioni dei quali già persi nel 2050. In conclusione,
sembra inevitabile che la popolazione diminuisca, pur a fronte di evidenze numeriche profondamente diverse l’una dall’altra».
CAMBIANO I CONSUMI
Tornando alla previsione sulle famiglie (il 41% composta da single nel 2050), il cambiare della struttura della società porta
Più monoporzioni, meno offerte 3x2, case sempre più piccole e servizi ad hoc. Tra 25 anni la popolazione residente in Italia viene stimata in 54,7 milioni (ora è a 58,9). Nel 2080 potrebbe scendere a 45,8
ragionare su quel dato, pensando a come ridefinire strategia e offerta. Un esempio lampante riguarda i formati dei prodotti, e ci porta tra le corsie del supermercato, dove approdano (sempre di più) le monoporzioni. I grandi sacchetti e le grandi confezioni diminuiscono, a favore di formati più piccoli, nei settori più diversi (frutta, pasta fresca, formaggi, bevande…). Esperti in materia di consumi ipotizzano anche il progressivo diradarsi delle offerte “formato” 3x2.
CRESCONO ALCUNI SERVIZI
34,6%
con sé inevitabilmente un cambio di approccio ai consumi. Le famiglie composte da una sola persona spendono ovviamente molto meno di quelle formate da due o più persone, ma soprattutto spendono il denaro in maniera differente. Ecco che molte aziende hanno già cominciato a
GLI OVER 65 IN ITALIA TRA 25 ANNI
Le famiglie composte da meno persone potrebbero dare slancio anche a quei servizi – già di per sé in crescita – che semplificano la vita di tutti i giorni: dalle consegne in delivery a domicilio ai piatti pronti di ristoranti e gastronomie per la consegna in take away. E poi le case. Cresce la richiesta di tagli medio-piccoli (da tempo, per la verità, complice il mercato immobiliare in rialzo, nelle grandi città si parla della rivincita dei monolocali), che ben si adattano alle esigenze di nuclei sempre più piccoli. Sempre che non si inverta la tendenza in tema di natalità: allora queste prospettive si ribalterebbero. Ma se la curva si fa ogni anno decrescente, conviene cominciare a fare i conti con il futuro.
Ci sono settori industriali detti “energivori”, ossia attività che richiedono un approvvigionamento energetico ingente, soprattutto se paragonati ad altri ambiti produttivi. Tra di essi c’è il chimico, così come il siderurgico, a cui appartiene una realtà importantissima dell’economia cremonese, il Gruppo Arvedi. In una pubblicità comparsa prima sul Corriere della Sera e sul Sole 24 Ore e poi su altri quotidiani nazionali, proprio il Gruppo Ar vedi ha sollevato l’attenzione su alcune cifre interessanti relative al prezzo dell’energia elettrica.
I PREZZI DELL’ENERGIA IN EUROPA A CONFRONTO In buona sostanza, se guardiamo ai settori industriali energivori, i prezzi dell’energia rappresentano una penalità in partenza per le aziende italiane. Il Gruppo Ar vedi ha rielaborato dei dati forniti dalla spagnola Aege, Asociación de Empresas con Gran Consumo de Energía. Ora, dall’inizio di quest’anno all’8 settembre, il prezzo medio pagato dalle aziende “elettrointensive” è stato in Francia 22,53 euro/MWh (megawattora); nei Paesi scandinavi, baltici e in Islanda 30,80 euro/MWh; in Germania di 43,06 euro/MWh; in Spagna di 59,16/MWh. Per l’Italia, i dati portati da Arvedi rappresentano un’evidente sproporzione: il gruppo paga una bolletta di 85 euro/MWh; e, come spiega Fausto Chiesa sul Corriere , Arvedi “può essere preso a riferimento del settore”. Sempre Chiesa fornisce un’idea del peso che l’energia elettrica ha nella produzione siderurgica: corrisponde al 40% dei costi di trasformazione.
IL PESO SULLE SPALLE
DELLE IMPRESE ITALIANE
I problemi dei costi dell’energia sono una realtà per molte imprese
italiane. Nel corso della Conferenza nazionale delle Camere di commercio, Unioncamere - avvalendosi del Centro studi Tagliacarne - ha messo sul tavolo alcuni dati: ad agosto, i costi per l’energia in Italia sono stati del 41% in più se confrontati con la Francia e del 26% in più rispetto alla Germania. Il 26% delle piccole e medie imprese, così come il 19% delle medio-grandi imprese, fa sapere che, nel 2024, la maggiorazione di prezzo per l’approvvigionamento energetico è stata tra il 50 e il 100%. Il dato che forse ha colpito di più è questo: le imprese di dimensioni ancora più piccole, in 4 casi su 10, non sanno come contenere i costi; mentre se si considerano le imprese medio-
grandi, i casi in cui non si sa come contenere i costi dell’energia scendono a 2 ogni 10. I costi dell’energia sono un ostacolo anche per gli investimenti: come sottolinea Eurobarometro, dopo la burocrazia (che resta al primo posto), il più grosso impedimento a investire dichiarato dalle imprese italiane (nel 24% dei casi) sono nientemeno che i costi dell’energia.
ATTESA DI UNA MISURA DI ALLEGGERIMENTO ENERGETICO
A fronte di questa situazione va detto che Confindustria, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e il Gestore dei servizi energetici hanno approntato una misura per calmierare i prezzi
dell’energia: si tratta del cosiddetto “Energy release” (“sollievo o alleggerimento energetico”); dagli attuali 85 euro/MWh, infatti, si dovrebbe passare al prezzo finale al consumatore di 75 euro/MWh. Questo sostegno alle imprese è vincolato a un impegno da parte dei beneficiari, ossia (scrive Confindustria) degli “investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile nei settori a forte consumo di energia elettrica”. Obbiettivo della misura è accelerare “la transizione energetica dei settori industriali esposti alla concorrenza internazionale e, quindi, a maggiore rischio di delocalizzazione”. La misura è già stata sottoposta ai rilievi dell’Unione Europea; mentre
nel giro di poco tempo, si dovrebbe ricevere l’esito della valutazione da parte della Cor te dei conti.
RINNOVABILI E NUCLEARE TRA LE SOLUZIONI POSSIBILI
L’incentivo per l’accelerazione della produzione di energia rinnovabile rappresenta una delle linee strategiche, benché non l’unica, per fare recuperare competitività all’Italia; in tale senso, infatti, si è espresso il presidente di Unioncamere, Antonio Prete . Il ministro dell’Ambiente, Gilber to Pichetto Fratin invece, ha rilanciato su un argomento sino a poco tempo fa tabù in Italia: l’energia nucleare, parlando di un “atomo moderno”. Abbastanza sicuro sembra un punto, cioè che serviranno parecchi soldi per diventare più competitivi sotto il profilo energetico: come riporta l’Ansa, menzionando il Fondo monetario internazionale, “il nostro Paese, che dipende per l’80% da fonti energetiche estere di origine fossile, dovrebbe investire - secondo il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima - 174 miliardi di euro in tecnologie, processi e infrastrutture per la trasformazione del sistema energetico”.
Lunedì prossimo, 29 settembre, si celebra la Giornata Internazionale della consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari, istituita dall’Onu per raggiungere l’obiettivo di dimezzare lo spreco alimentare globale entro il 2030. Lo scopo è quello di sensibilizzare e promuovere l’azione collettiva a livello globale per ridurre le perdite di cibo nelle catene di approvvigionamento e gli sprechi a livello di vendita al dettaglio e consumo, contribuendo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Questa data si aggiunge alla Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, che solo in Italia si tiene il 5 febbraio. Ma osserviamo qualche dato recente. La situazione in Italia è lievemente migliorata rispetto al 2024, quando però si era assistito a un forte incremento dello spreco. Infatti, secondo il Rapporto Internazionale Waste Watcher 2024, nel bidone della spazzatura erano finiti 35,5 chili di cibo pro-capite all’anno, contro i 24,4 del 2023: un incremento addirittura del 46%.
Quest’anno, stando ai più recenti rilievi, ci si avvia a una cifra di 28,9 kg, con una diminuzione del 18% rispetto all’anno scorso ma senza tornare ai livelli di due anni fa.
Va anche aggiunto che quello del 2023 fu un record positivo, con un netto decremento rispetto agli anni precedenti.
Secondo Andrea Segré , docente di Economia Circolare ispiratore della Legge che ha favorito il recupero di eccedenze e rifiuti (ha anche creato il Last Minute Market), intervistato dal Corriere della Sera , tale diminuzione però sarebbe solo in parte frutto di una matu-
rata consapevolezza del cittadino, ma soprattutto legata alla crisi che ci ha spinto a risparmiare. L’esperto Segré ha anche proposto una sorta di decalogo per il consumatore, a partire da una lista scritta prima di recarsi al supermercato senza poi cedere alle varie tentazioni, poi l’osservazione attenta delle scadenze, osservando però che non sempre è necessario essere vincolati alla data riportata sulla confezione: questo in particolare per quanto riguarda la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”. Importante, afferma Segré, è anche affidarsi ai
sensi, soprattutto all’olfatto. Tornando allo spreco, in riferimento ai dati completi del 2024, i cibi più sprecati sono nell’ordine la frutta fresca, le verdure, il pane fresco, le insalate, cipolle e aglio. Ciò indica una cattiva gestione della spesa familiare. Più di un terzo degli italiani (37%) dimenticano gli alimenti in frigorifero e nella dispensa lasciando che si deteriorino, solo il 23% è disposto a programmare i pasti settimanali, inoltre il 75% non è disposto o non è capace di rielaborare gli avanzi in modo creativo per evitare di gettarli.
E all’estero? L’82% degli americani dichiara di fare la lista della spesa. In Giappone lo spreco di frutta e verdura è particolarmente basso soprattutto a causa del costo eccezionalmente elevato: in pratica sono veri e propri beni di lusso. In Francia la situazione è migliorata, con una spiccata propensione a consumare tutto il cibo preparato e a mangiare tutti gli avanzi. Grande attenzione agli sprechi è presente tradizionalmente nel Regno Unito, dove diverse azioni anti-spreco sono promosse da organizzazioni. Il livello più elevato di spreco alimentare nel 2023 era detenuto dalla Germania, che però ha saputo ridurre del 43% la quantità. Anche il Canada si sta impegnando con una strategia nazionale che prevede finanziamenti per innovazioni e incentivi fiscali che hanno aumentato le donazioni di cibo in eccedenza, oltre che iniziative di educazione alimentare soprattutto per migliorare la comprensione delle etichette. Lo spreco alimentare, al di là delle conseguenze ecologiche, è una tassa invisibile che tutti, chi più chi meno, paghiamo, e che qualcuno ha calcolato in 378 euro a testa all’anno. E con le tasse inevitabili che tutti siamo chiamati a pagare, sempre più alte, non c’è davvero bisogno di aggiungerne altre gratis.
Campi di riso pronti per la raccolta tranciati dalla grandine, mais spianato dalle forti raffiche di vento e un allevamento di trote distrutto dalla furia dell’acqua. Nelle campagne lombarde inizia la conta dei danni provocati dall’ondata di maltempo che sta attraversando la regione. Lo afferma la Coldiretti Lombardia in base a un monitoraggio sul territorio, mentre gli agricoltori stanno segnalando disagi e problemi dovuti a nubifragi e tempeste di ghiaccio. Segnalazioni stanno arrivando anche dalla provincia di Cremona, in particolare nel Soresinese ( nella foto ), dove una fascia di territorio è stata fortemente colpita dal maltempo degli ultimi due giorni: alcuni campi di mais sono stati rasi al suolo dalla pioggia battente e dal vento forte, a cui poi si è aggiunta la grandine. La furia del vento ha colpito anche alberi, spezzati e abbattuti dalle raffiche.
Queste situazioni - conclude la Coldiretti Lombardia - dimostrano ancora una volta come l’agricoltura sia l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici in atto.
Non è la prima volta che accade, ma sarebbe il caso che non succedesse più. Martedì pomeriggio è successo che i ragazzi della Canottieri Bissolati erano nel fiume per allenarsi a bordo delle loro imbarcazioni, quando all’improvviso a monte hanno visto arrivare una serie di tronchi d’albero. Essendo già capitato, non è stato difficile immaginare quale fosse il motivo: era stata aperta la diga di Isola Serafini. Il problema è che l’informazione non era arrivata in tempo alla Bissolati per prendere le dovute precauzioni. È davvero arrabbiato il presidente della Bissolati Maurilio Segalini quando lo contattiamo: «In questo modo si mette a rischio l’incolumità dei nostri ragazzi. Sia i canoisti che i canottieri erano in acqua quando, erano passate le ore 18, sono stati sfiorati da diversi tronchi. Vista la distanza da Isola Serafini, è lecito pensare che Enel Green Power, che gestisce l’impianto, avesse aperto la diga attorno alle 16. Siamo stati avvisati solo alle 18.05, quando ormai era troppo tardi».
La foto che vediamo in pagina è stata scattata dallo stesso Sega-
APERTA A ISOLA SERAFINI
lini attorno alle 18.20. «Enel - prosegue il presidentedovrebbe avvertire in tempo utile perché la popolazione possa prendere atto. Solitamente Enel
La discesa dei tronchi sul Po e le imbarcazioni della Bissolati costrette ad evitarli martedì poco dopo le 18
comunica la decisione alla protezione civile del Comune che poi ci avvisa. Ma mar tedì la telefonata ci è arrivata dopo che avevamo già notato tronchi e rami che venivano
verso valle. Venti giorni fa era successa la stessa cosa, tanto che andai in Prefettura sottolineando come la situazione fosse pericolosa, quanto imbarazzante. Davvero
Da oggi all’11 ottobre i disegni realizzati dai piccoli sfollati nel campo di Deir al-Balah
Da oggi a sabato 11 ottobre il mercatino solidale Emmaus di Canove de’ Biazzi (Torre de’ Picenardi) ospiterà la mostra “La voce dei bambini di Gaza” che comprende 26 disegni realizzati da bambini di Gaza, tra i 6 e i 12 anni, che erano sfollati nel campo di Deir al-Balah dove l’Associazione “Fonti di Pace” aveva allestito una scuola fra le tende. I disegni raccontano in modo essenziale quello che i bambini palestinesi stanno vivendo dal 7 ottobre 2023, la drammatica quotidianità della guerra: bombe, file per
acqua e cibo, ma anche l’orgoglio palestinese e la forza resistente dei più giovani. Nel dramma di Gaza i bambini stanno pagando forse il prezzo più alto in termini di morti e di negazione di qualunque diritto, compreso quello al cibo. Inoltre, da 3 anni ai bambini e ai ragazzi di Gaza è impedito di andare a scuola con le conseguenze che tutto ciò comporta per il loro futuro. I disegni esposti, realizzati con linee e colori semplici a causa della povertà dei materiali a disposizione, rappresentano la voce di quei bambini. La
mostra è accompagnata da un libro didattico.
si rischia di mettere a rischio la vita dei nostri ragazzi, e ciò mentre i loro genitori assistevano impotenti dalla sponda. Io capisco che i tronchi che vanno nel bacino fermino le turbine e la produzione idroelettrica, il che comporta un forte danno economico, ma è necessario che veniamo avvertiti. Fosse accaduto, avremmo anche alzato le zattere per evitare danni alle imbarcazioni: erano tronchi di grosse dimensioni». Nel frattempo si sta cercando di ricostruire l’accaduto, con l’obiettivo di fare in modo che una situazione del genere non si ripeta. Il Prefetto si è detto disponibile a contribuire all’individuazione di un sistema più efficace delle procedure di sicurezza. In effetti sembra che la comunicazione da Enel sia stata inviata ad Aipo, che poi era chiamata ad allertare la prefettura qualora l’avesse ritenuto opportuno. Enel nel suo comunicato sostiene che la comunicazione non costituisce un obbligo di legge ma è stata inserita nel protocollo operativo sottoscritto con Aipo (chiamata a valutare se sia il caso di far partire l’allerta) e Prefettura di Cremona. Fatto sta che il protocollo martedì si è inceppato. E a questo urge porre rimedio.
Venerdì 3 ottobre alle ore 21 sarà presente, sempre all’interno del mercatino Emmaus, Giuditta Brattini per illustrare la mostra e parlare della drammatica situazione di Gaza e del popolo palestinese. Brattini è una volontaria cooperante dell’Associazione Fonti di Pace, attiva in Palestina da vent’anni, tra Gaza e Cisgiordania, su progetti di riabilitazione fisica e psicologica di bambini che hanno subito traumi provocati dai bombardamenti e dagli attacchi dell’esercito israeliano.
La mostra si potrà visitare nei giorni di apertura del mercatino Emmaus (martedì e giovedì dalle 14.30 alle 19; sabato dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 19) oppure la sera di venerdì 3 ottobre dalle ore 21 in occasione dell’incontro pubblico. L’ingresso è libero.
GESTIONE RIFIUTI
Prosegue anche nei mesi autunnali la raccolta dei Raee (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e di plastica dura nei quartieri cittadini. La postazione mobile, denominata Ecocar, stazionerà oggi, sabato 27 settembre, a Cavatigozzi, in via Gaetani, dalle 8.30 alle 13.
Alla postazione possono recarsi tutti i cittadini, indipendentemente dalla zona di residenza, in base alle proprie esigenze logistiche e disponibilità. Oltre ai Raee, all’Ecocar è possibile conferire anche gli oggetti in plastica che non sono imballaggi (plastica dura, non di grandi dimensioni).
Indagine su Milano: oltre mille euro all’anno di spesa per animale domestico. In Italia la cifra è di 900 euro
Tra le spese che più sono aumentate negli ultimi anni per le famiglie italiane ce ne sono diverse dovute alla crescita dei prezzi, ma alcune riguardano nuove abitudini e interessi che indirizzano diversamente la spesa familiare. Una di queste spese è certamente quella per le esigenze dei nostri amici animali. Non vi è dubbio infatti che nel corso dei decenni sia cambiato il nostro modo di relazionarci con gli animali domestici, una volta semplice compagnia soprattutto per chi abitava in campagna, oggi considerati veri e propri componenti del nucleo famigliare. E la conseguenza sul portafogli familiare è facile da intuire: più attenzione all’alimentazione (non bastano più gli scarti di cucina di una volta) e alla salute dei nostri cani e gatti, che costituiscono gran parte degli animali domestici. Qualcuno ha cercato di fare una valutazione profonda della spesa media che viene riferita a questo settore, e per ottenere risultati precisi si è limitato a un’area circoscritta: Milano.
Ora, è chiaro che i dati non possono essere allargati all’intero Paese, sia per le caratteristiche geografiche (siamo in una grande
città) sia per quelle economiche (la capacità di spesa di un milanese è mediamente assai superiore a quella nazionale), resta il fatto che la ricerca fa emergere nuove consuetudini che modificano indubbiamente il cosiddetto paniere di spesa degli italiani.
La ricerca è stata condotta da UniSalute in collaborazione con Nomisma, e analizza le diverse voci del bilancio familiare che si riferiscono agli animali domesti -
ci: alimenti specifici, giochi, accessori, integratori, antiparassitari, farmaci e visite veterinarie. L’indagine mostra come oltre la metà dei milanesi (il 53%) possegga un animale domestico, con cani e gatti ovviamente che fanno la parte del leone.
Alla domanda sul tipo di legame affettivo ben il 99% afferma di avere un rapporto molto stretto con l’animale, e il 69% si dice fortemente affezionato. Mo-
tivo per cui non si bada a spese. Le spesa media mensile è di 85 euro per animale (si badi: per animale e non per famiglia), ma un intervistato su quattro afferma di superare i 100 euro al mese. Complessivamente la spesa media è di 1020 euro per animale, 444 dei quali sono spesi per la salute. Le ricerche fatte su scala nazionale non mostrano comunque numeri molto diversi: 900 euro all’anno di spesa media dei quali 379 euro per la salute. Tornando ai dati milanesi, l’88% dei cani e gatti è stato portato in visita almeno una volta all’anno dal veterinario, e uno su quattro almeno una volta ogni trimestre: si va dal veterinario per controlli di routine (72% dei casi), vaccinazioni (54%), richiesta di consigli e informazioni (23%), malattie croniche (13%) e operazioni chirurgiche (7%). Ovviamente, come per qualsiasi altra spesa familiare, non sono pochi i cittadini che si cautelano stipulando polizze assicurative, finalizzate sia a sopportare una spesa imprevista anche ingente, sia a non ritrovarsi a scegliere tra l’amore per il proprio animale e i vincoli del bilancio familiare, il vero incubo per chi ha animali in famiglia.
È stata l’acclamazione unanime dei 17 presidenti provinciali delle sigle aderenti a sancire la rielezione di Andrea Badioni ( nella foto ) alla guida di Confcommercio Provincia di Cremona sino al 2030. L’elezione si è svolta a Palazzo Vidoni, nel corso di un consiglio che ha visto la partecipazione di circa 40 persone tra presidenti e vicepresidenti dei sindacati aderenti, delegati territoriali e revisori della storica associazione che rappresenta il terziario di mercato. La seduta si è aperta con il voto che ha confermato Badioni per un secondo mandato, seguito dal suo discorso programmatico, dalle nomine di presidenza e giunta, dal saluto in video del presidente nazionale Carlo Sangalli e dall’analisi del quadriennio 2021-2025 illustrata dal direttore generale Stefano Ance schi . Ad affiancare Badioni nel nuovo corso ci saranno Marco Stanga , presidente provinciale Federmoda, nominato vicepresidente vicario, e Cesare De Lorenzi , presidente del gruppo Commercio all’Ingrosso-Automotive, nominato vicepresidente. La giunta sarà completata da Lu ca Arcari (Fimaa-Mediatori), Serena Cominetti (Gruppo Terziario Donna), Davide Garufi (Gruppo Giovani) e Deborah Ghisolfi (Gruppo Innovazione).
Mercoledì 1° ottobre alle 10.30 verrà inaugurata la nuova sede dell’Associazione CondiVivere, situata all’interno del parco della Fondazione La Pace Onlus, in via Massarotti 49 a Cremona.
CondiVivere nasce dall’impegno congiunto di familiari, operatori e persone con disabilità, uniti dal desiderio di promuovere inclusione e nuove opportunità di vita.
La missione dell’Associazione è favorire il percorso verso l’autonomia e l’indipendenza delle persone adulte con disabilità, con particolare attenzione ai progetti dell’abitare. Tra le esperienze più significative, CondiVivere ha realizzato il primo cohousing, in provincia di Cremona, in una casa donata dalla famiglia di una ragazza con disabilità, oggi condivisa con le amiche conosciute in associazione.
La scelta della nuova sede cittadina, all’interno di un luogo simbolico di cura e comunità come la Fondazione La Pace rappresenta un passo importante: uno spazio aperto, accogliente e condiviso, dove costruire relazioni, sviluppare competenze e immaginare un futuro più libero e partecipato. Durante la mattinata di inaugurazione, soci volontari, famiglie e amici dell’associazione si ritroveranno per festeggiare, insieme questo nuovo inizio. Sarà l’occasione per raccontare i progetti già attivi e presentare le prospettive future, con la speranza di coinvolgere sempre più persone, enti e realtà del territorio.
VANNI RAINERI
Aumenta la sensibilità verso le esigenze delle persone con disabilità, ma di strada da fare ce n’è ancora molta.
Il nuovo codice della strada, entrato in vigore un anno fa, ad esempio mostra un’attenzione speciale per gli utenti più fragili della strada, e punisce comportamenti scorretti e pericolosi, oltre che parecchio fastidiosi. Ad esempio, prevede che i parcheggi riservati ai disabili siano sempre gratuiti. Poi, finalmente, si è deciso di applicare sanzioni molto pesanti per chi sosta negli spazi riservati agli invalidi, e anche per chi si ferma in corrispondenza di scivoli, raccordi tra marciapiedi e rampe. Multe che vanno, per le auto, da 330 a 990 euro.
Ma, come detto, c’è ancora molto da fare, come dimostra un appello fatto questa settimana da Leopoldo Oneta , presidente provinciale Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), il quale ha inviato una lettera al sindaco di Cremona Andrea Virgilio , lamentando alcune problematiche relative all’individuazione degli stalli di sosta in città, che non agevolano, come dimostrato da alcune foto scattate, gli spostamenti di chi è obbligato su una carrozzina.
“In questi giorni - inizia la lettera - sul territorio cittadino si sta procedendo al rifacimento della segnaletica orizzontale, quindi anche alla ridipintura degli stalli dedicati alla sosta delle persone con disabilità. Come Anmic ci aspettavamo, vista la concomitanza con la redazione del Peba (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) da parte del Comune, che fosse l’occasione anche per mettere fine a quegli errori di trac-
ciamento che si ripetono costantemente e che non hanno alcun riscontro nella vigente normativa. In particolare, ci riferiamo a quello spazio, a lato degli stalli, riempito con righe gialle diagonali che l’art. 149 del regolamento del Codice della Strada ha riservato per “… consentire l'apertura dello sportello del veicolo nonché la manovra di entrata e di uscita dal veicolo, ovvero per consentire l'accesso al marciapiede... L’area tratteggiata che affianca lo stallo conduce sempre ad uno scivolo per salire sul marciapiede onde evitare che la persona che usa la carrozzina, scesa dal veicolo, transiti, pericolosamente e spesso per lunghi
Due delle foto scattate in città da Leopoldo Oneta: a sinistra lo spazio apposito (tratteggiato) assai ridotto e senza scivolo, a destra disegnato in corrispondenza del baule e sempre privo di scivolo
tratti, sulla carreggiata per raggiungere un comodo accesso allo spazio pedonale. Per tale ragione, riteniamo che non ottemperare alla eliminazione del dislivello tra strada e marciapiede possa rappresentare una significativa fonte di pericolo per gli stalli posizionati perpendicolarmente al marciapiede”.
Peggiore il giudizio sulle aree dipinte parallelamente al senso di marcia: “Nel tal caso possiamo certamente affermare che senza scivolo di accesso al marciapiede lo spazio di servizio non serve a nulla, perché tali aree non consentono un facile accesso al marciapiede per mancanza dello scivolo
e hanno dimensioni tali da non poter essere agevolmente utilizzato neppure dai veicoli che utilizzano la pedana mobile posteriore per caricare persone su carrozzina”. “Sperando per il futuro maggior attenzione alle problematiche legate alla disabilità - conclude la nota -, ribadendo l’impegno di questa associazione affinché vengano rispettati i diritti di tutti i cittadini indipendentemente dalle loro condizioni fisiche sensoriali o psicologiche, ribadiamo con forza che continueremo a vigilare affinché le opere pubbliche siano conformi a quanto disposto dalla vigente normativa in tema di Barriere Architettoniche e Sensoriali”.
27 Settembre 1988: tre giorni dopo il successo olimpico, venne trovato dopato
Dall’altare alla polvere nel giro di poche ore. È la triste storia di Ben Johnson , giamaicano naturalizzato canadese, già uomo copertina dei Mondiali di Roma l’anno prima e dominatore dei 100 metri, la gara regina dell’atletica leggera, alle Olimpiadi di Seul del 1988 davanti a una leggenda come Carl Lewis . Una vittoria impreziosita da un fantastico crono (9”79), naturalmente record del mondo. Per gli Stati Uniti e in particolare per re Carl fu un autentico smacco, anche perché prima di tagliare il traguardo Johnson ha dato la sensazione di rallentare per alzare un braccio al cielo. Per la verità, come è accaduto al femminile a Florence Griffith-Joyner (i cui record sui 100 e 200 metri sono ancora imbattuti), l’ascesa di Ben Johnson è stata repentina quanto sospetta. Sicuramente buon sprinter, Ben aveva conquistato il bronzo nei 100 e nella 4x100 a Los Angeles nel 1984 e l’oro ai Mondiali indoor nei 60 metri a Parigi l’anno dopo, ma nulla faceva presagire un dominio sui 100, specialità che annoverava grandi campioni americani. Invece, a Roma nel 1987 vinse con il nuovo record del mondo di 9”83 - un decimo in meno del precedente limite - precedendo Lewis, che per battere il ri-
vale aveva rinunciato ai 200 metri. In quell’edizione dei Mondiali, Johnson diventò l’atleta più celebrato e corteggiato dai media di tutto il mondo. Ma dagli Stati Uniti si iniziò a dubitare delle sue imprese; a detta di molti però fu solo l’invidia di chi non sa perdere. E poi la storia del riscatto del ragazzo nato poverissimo in Giamaica piaceva a tutti, e l’attesa della rivincita olimpica in Corea del Sud si faceva ogni mese più spasmodica.
E arriviamo al giorno della finale, sabato 24 settem-
Lo scatto della settimana
Centinaia di migliaia di persone hanno manifestato pacificamente per le strade di tutta Italia a sostegno del popolo di Gaza. A Milano purtroppo ci sono stati scontri con la Polizia presso la stazione Centrale
bre 1988, che ha incoronato Ben Johnson, con tanto di premiazione sulle note dell’inno canadese. Ma la gloria durò solo tre giorni: il 27 settembre, infatti, nei campioni di urine dello sprinter vennero trovate tracce di stanozololo, uno steroide anabolizzante e venne quindi squalificato per due anni, tra lo stupore e la delusione generale. Oltre all’oro olimpico, gli fu tolto anche quello mondiale, dopo la sua ammissione dell’uso di sostanze dopanti anche a Roma 1987. Terminata la squalifica, provò a rientrare, ma senza “aiutini” non fu competitivo (a Barcellona nel 1992
Che Trump non apprezzi molto (eufemismo) chi la pensa diversamente da lui è cosa nota. Diversi giornalisti sono stati messi da parte da emittenti minacciate di pesanti sanzioni dal governo Usa. Tra questi, Kimmel, volto assai noto della Abc che aveva accusato i repubblicani di voler lucrare politicamente sull’assassinio di Kirk. Dopo la sospensione, Kimmel però è tornato in onda: in lacrime si è scusato per i commenti su Kirk, ma difendendo la libertà di espressione.
si fermò in semifinale), e nel 1993 incappò in un’altra positività, che decretò la fine della sua ingloriosa carriera. Nel 2006 disse di essere stato vittima di un sabotaggio a Seul, ma nessuno gli credette. A 64 anni conduce una vita tranquilla nell’Ontario, ma in pochi si ricordano di lui, come se non fosse mai esistito nel mondo dello sport. Nelle ultime Olimpiadi della famigerata Ddr e del suo doping di Stato, Ben Johnson viene annoverato tra le tante vittime di allenatori e medici senza scrupoli dell’epoca, come è stato poi documentato. Per fortuna ora quei tempi sono molto lontani...
«Lo so che abbiamo già parlato di questo, ma non riesco a capire perché tanta gente della tua età continui a sostenere che u n tempo tutto era perfetto mentre oggi accadono cose bruttissime. È vero che ci sono guerre, ingiustizie, tragedie, ma non posso credere che una volta nulla di questo esistesse»
Hai perfettamente ragione, sia sul fatto che ne abbiamo già discusso sia nel merito. Non c’è nulla da fare contro i meccanismi della mente umana, che seleziona le cose del passato e ha grande difficoltà a contestualizzare, anche per scarsa conoscenza della storia. In realtà è sempre stato così
«In che senso?»
Anche nel passato la gente ha sempre vissuto con grande apprensione il presente, e pensato a come il passato fosse bellissimo
«Forse perché si era giovani»
Certo questo fattore pesa, ma aggiungerei la conoscenza di come è andata a finire. L’uomo tende ad essere molto apprensivo, domandandosi che ne sarà della sorte del mondo venendo travolto ogni giorno da notizie negative
«Tutti i vecchi dicono che negli anni dopo la guerra si stava tutti benissimo, la gente sognava un mondo migliore»
Sì, cer to, e c’erano cantanti e attori più bravi, politici più preparati, cibo più genuino, programmi tv più interessanti e via di questo passo
«Non scherz are. È vero o no?»
Negli anni ’50 e ’60 ci fu una grande crescita economica e il mondo occidentale iniziava a conoscere un lungo periodo di pace, mai conosciuto prima. Ma tutto questo lo abbiamo saputo dopo. In quegli anni c’era grande apprensione per i fatti del mondo: ricordiamo la cosiddetta guerra fredda tra due blocchi contrapposti «Come fa una guerra a essere fredda?»
Si chiamava così perché fu un periodo di grande tensione tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica e i loro alleati, divisi tra Nato e Patto di Varsavia. Diverse scintille fecero temere più volte che si passasse dalla guerra fredda a quella calda. Fortunatamente non accadde, ma chi ha vissuto quei giorni lo faceva con costante apprensione «E come si può fare per spiegarlo alla gente?»
La via più semplice è leggere i giornali dell’epoca, che come oggi erano pieni di notizie negative e di ansia verso il futuro. Leggere il passato con gli occhi di oggi è deviante. Ricorda che nella Firenze dei Medici non c’erano solo le meraviglie del Rinascimento ma anche conflitti politici violentissimi, e lo stesso nella Atene… di Pericle: le epoche d’oro, d’oro lo diventano dopo. Buonanotte Pericle «Buonanotte»
Vanni Raineri
Uno di loro lanciò una lettera dal treno a uno sconosciuto pregandolo di farla pervenire ai familiari mentre il convoglio, in partenza dalla stazione di Mantova, lo stava portando in un campo di concentramento tedesco. Un altro scrisse a casa chiedendosi che senso avesse vivere come “bestie” e dove fosse finita l’umanità. Sono drammatiche e toccanti le lettere degli Internati Militari Italiani del Casalasco a cui è dedicata la mostra allestita al primo piano della biblioteca civica “Mortara”. “Il coraggio di dire no. Gli Internati Militari Italiani (IMI) di Casalmaggiore” è il titolo dell’esposizione curata da Ugo Lazzarini , il quale da alcuni anni sta attuando un’impegnativa ricerca sui militari di Casalmaggiore e del territorio circostante che, come suo padre, nel ’43 rifiutarono l’arrolamento nell’esercito tedesco o in quello di Salò. Proprio una settimana fa, in occasione della prima Giornata nazionale a loro dedicata, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato i 650mila italiani che, all’indomani dell’armistizio, “ebbero il coraggio di pronunciare il loro no al nazifascismo”. La mostra visitabile fino al 4 novembre in biblioteca è stata promossa dalla stessa “Mortara” e dal polo scolastico “G. Romani” e consente di far meglio conoscere una pagina di storia che per troppo tempo è stata accantonata o dimenticata. Alla sua inaugurazione sono intervenuti il sindaco Filippo Bongiovanni , il responsabile della biblioteca Vittorio Rizzi e lo stesso Lazzarini. L’inquadramento storico dell’iniziativa è stato affidato al professor Stefano Prandini mentre gli allievi di 5ªA del liceo classico cittadino hanno letto alcune missive degli IMI, fra cui quella di Walter L azzarini , padre di Ugo, che descriveva il lavoro degli internati militari, nel fango, nel freddo e sotto la pioggia, con addosso per mesi un solo vestito bucato e rattoppato.
Dal materiale esposto in biblioteca si rileva che 18 internati morirono durante la prigionia mentre altri 124 fecero ritorno a casa. Tuttavia si tratta di numeri parziali. Nei giorni scorsi gli organizzatori hanno ricevuto informazioni su altri IMI del territorio. Da qui l’invito a portare in biblioteca il materiale e le testimonianze disponibili per dare ulteriore impulso alla ricerca in corso.
Guido Moreschi
In occasione della Giornata Mondiale dei Fiumi è stato allestito per domani alle 17 presso la Canottieri Eridanea l’evento “Eridano Padus Po” ovvero “Il fiume come infrastruttura culturale e naturalistica - Viaggio fra storie di acque e di miti che influenzano e modellano la nostra vita”. Saranno presenti attori e narratori locali oltre alla banda della Società Musicale Estudiantina diretta dal M° Roberto Lupi . Collaborerà la Compagnia Rodisio. Ideazione e cura dei testi di Giuseppe Romanetti . Ingresso libero.
Come abbiamo raccontato la scorsa settimana, è stata presentata la Stagione 2025-2026 del Teatro Comunale di Casalmaggiore. Abbiamo colto l’occasione per fare qualche domanda al direttore artistico Beppe Arena ( nella foto ) , chiedendogli innanzitutto di tracciare un bilancio della stagione passata, la prima che ha visto la sua direzione artistica, forte di un successo di pubblico e istituzionale. «La stagione teatrale dello scorso anno ha segnato un cambiamento rispetto alle precedenti: ho puntato su spettacoli di qualità ma con personaggi conosciuti, così da portare a teatro il maggior numero di persone possibile. A titolo di esempio valga lo spettacolo di Nuzzo e Di Biase , i quali hanno messo in scena Eugène Ionesco (“Delirio a due”); abbiamo dato modo al pubblico di vedere due grandi cabarettisti alle prese con un testo impegnativo: e questa formula ha richiamato un gran numero di persone. In generale il teatro è stato, praticamente, sempre riempito; e gli abbonamenti sono saliti a 160.
Sempre accompagnandoli a nomi conosciuti, non sono mancati spettacoli dedicati a temi importanti: tra questi, cito lo spettacolo di Ambra Angiolini , che ha raccontato del tema della violenza sulle donne. I Gemelli di Giudonia invece - che saranno presenti anche quest’anno a teatro, il 29 novembre - hanno por tato a teatro del puro intrattenimento; nondimeno, hanno dato prova di quanto sia importante essere artisti veri per riuscire a intrattenere un pubblico, servendosi della musica, della prosa, del cabaret e delle battute». Per quest’anno di stagione teatrale, invece, quali sono i criteri che hanno portato alle scelte in cartellone? «Per quest’anno abbiamo continuato sulla linea dello scorso anno (l’anticipo con cui abbiamo costruito il cartellone ci ha dato un margine di scelta maggiore). Ricordo che gli spettacoli sono stati tutti fissati o il venerdì sera o nel fine settimana: questo per agevolare un pubblico che, comprensibilmente affaticato dal lavoro settimanale, tende a scegliere più volentieri il fine settimana per uscire la sera; e ciò a maggior ragione, se si pensa a chi viene da fuori,
L'ELENCO DEGLI SPETTACOLI
• Sabato 29 novembre 2025 “Intelligenza musicale 2.0”
Con I Gemelli di Guidonia. Regia Massimiliano Papaleo
• Sabato 13 dicembre 2025 “Una vita sullo schermo”
Con Ezio Greggio
• Venerdì 9 gennaio 2026 “Ma per fortuna che c’era il Gaber”
Con Gioele Dix, Silvano Belfiore (pianoforte) e Savino Cesario (chitarra). Regia Gioele Dix
• Sabato 14 Febbraio 2026 “La moglie fantasma”
Con Mariagrazia Cucinotta, Pino Quartullo, Roberta Petrozzi. Regia Marco Rampoldi
• Domenica 1 marzo 2026 “Ti ho sposato per allegria” Con Giampiero Ingrassia e Marinella Bargilli. Regia Emilio Russo Stuzzicante. Commedia di Natalia Ginzburg.
• Venerdì 20 marzo 2026 “Più vera del vero”
Con Gianluca Guidi, Martina Colombari e Fabio Ferrari. Regia Gianluca Guidi.
• Venerdì 27 marzo 2026 “Pazza”
Con Vanessa Gravina. Regia Fabrizio Coniglio.
• Venerdì 10 aprile 2026 “Il dio bambino”
Con Fabio Troiano. Regia Giorgio Gallione.
TEATRO FAMIGLIA
Domenica 7 dicembre 2025 “I racconti delle città invisibili”
Con Alberto Branca, Massimiliano Grazioli, Dario Eduardo de Falco Regia Massimiliano Grazioli. Spettacolo fuori abbonamento, per famiglie: 5 euro tariffa unica.
TARIFFE
Intero Palchi e Platea: 30€ - Abbonamento € 190
Ridotto under18 e over65: 25€ - Abbonamento € 170
Loggione: 15€ - Abbonamento 100€
dal momento che il Teatro Comunale di Casalmaggiore costituisce un punto di riferimento per tutto il territorio circostante. Entrando un po’ più nel vivo delle scelte, uno degli spettacoli a cui tengo di più è “Ti ho sposata per allegria” (domenica 1° marzo 2026): un testo di Natalia Ginzburg - scritto appena dopo il suo capolavoro “Lessico famigliare” - che verrà interpretato da Giampiero Ingrassia , il figlio di Ciccio Ingrassia . Non manca lo spazio per l’intrattenimento: oltre ai Gemelli di Guidonia, sarà presente anche Ezio Greggio (“Una vita sullo
Oggi, alle ore 16 presso la Sala Consiliare del Comune di Casalmaggiore, si terrà la presentazione ufficiale del restauro delle due campane della Torre Civica, oggi restituite alla comunità: la più piccola, datata 1815, e il “Campanone” del 1645, già sull’antica torre civica demolita nel corso del Settecento. L’iniziativa, dal titolo “Le campane ritrovate”, sarà occa-
sione per illustrare l’importanza storica e simbolica di questi strumenti, che per secoli hanno accompagnato la vita civile e religiosa della città. Il programma prevede un intervento di Enrico Rossi , che presenterà le fasi del restauro, illustrando gli aspetti tecnici e conservativi che hanno reso possibile la restituzione delle campane al loro splendore ori-
ginario. Seguirà l’intervento di Vittorio Rizzi dal titolo “1645 e dintorni: i suoni di una città”, dedicata al paesaggio sonoro della Casalmaggiore di metà Seicento. Attraverso documenti d’archivio e musiche coeve, recentemente oggetto di ricerca e recupero, sarà parzialmente ricostruito il contesto acustico della vita cittadina dell’epoca, nella quale il
“Campanone” vide nuova luce, dopo la rifusione da una più antica campana. Con questo evento, la città celebra non soltanto il recupero materiale delle proprie campane storiche, ma anche la memoria culturale e sonora che esse incarnano, rinnovando il legame tra comunità, storia e tradizione musicale. L’ingresso è libero.
schermo”, sabato 13 dicembre) che, pur non essendo un ar tista in senso classico, rappresenta 40 anni di storia della tv italiana ed è stato un importante cabarettista. Con due spettacoli, poi, omaggiamo Giorgio Gaber : il primo (“Ma per fortuna che c’era il Gaber”, venerdì 9 gennaio) con Gioele Dix , che canterà canzoni e racconterà aneddoti di prima mano sul cantautore; il secondo (“Il dio bambino”, venerdì 10 aprile) con Fabio Troiano che reciterà un testo teatrale scritto dallo stesso Gaber, nella sua storica collaborazione con Sandro Luporini ».
Sonia Cantarelli, rieletta presidente
Si chiama “Ottavo senso” ed è un progetto innovativo che si realizzerà all’ospedale Oglio Po grazie alla spinta propulsiva di Confimi Apindustria e al ruolo di Matte o Passamonti , direttore della Radiologia dell’Oglio Po. Ad annunciarlo, Sonia Cantarelli , appena rieletta presidente dell’associazione che rappresenta le piccole medie imprese della nostra provincia. Il tutto nell’ambito di una bellissima serata giovedì presso il Castello di San Lorenzo Picenardi, dove Sonia Cantarelli ha presentato il nuovo consiglio direttivo tornando ai difficili anni del primo mandato: «Viviamo un periodo difficilissimo - ha esordito l’imprenditrice di Casalmaggiore - e vediamo il percorso ad ostacoli che le imprese sono chiamate ad affrontare. Se guardo al mandato appena concluso, abbiamo avuto la pandemia, la crisi energetica, i conflitti, l’inflazione, i dazi, la crisi dell’automotive e di altri settori. Insomma, la parola incer tezza continua ad essere protagonista, ma ricordo che in questo contesto le Pmi rappresentano il 60% della produzione industriale del nostro Paese. Altri devono fare la loro parte, a partire da chi ci governa e dall’Unione Europea».
La presidente ha poi ringraziato in particolare il direttore generale Paola Daina e Cristel
Casali per lo straordinario lavoro in particolare sulle borse di studio per merito a favore dei figli dei dipendenti, saliti sul palco per ritirare l’attestato.
Sul palco anche il presidente della Camera di Commercio di Cremona, Mantova e Pavia nonché di Unioncamere Lombardia, Gian Dome nico Auricchio , che si è complimentato con Cantarelli per la grande capacità di fare rete e ha ricordato gli ultimi dati positivi delle imprese cremonesi nel secondo trimestre 2025, dovuti alla
tenacia delle nostre imprese. È intervenuto anche Francesco Ferrari , vice presidente nazionale di Confimi Industria, che si è soffermato sulle difficoltà procurate dai prezzi dell’energia e da una concorrenza asiatica che ha elevato la qualità dei prodotti.
Al termine, un intervento del presidente di Api Servizi Cremona Andrea Ferrari , l’intervento comico di Debora Villa e un originale spettacolo musicale.
Ma torniamo all’inizio. Sonia Cantarelli ha sottolineato
come Confimi Apindustria abbia condiviso progetti importanti per il territorio, ricordando che all’inizio dello scorso mandato fu proprio Confimi a dare inizio con una raccolta fondi al progetto Il cielo in una stanza, la ristrutturazione del Day Hospital oncologico dell’ospedale Oglio Po da parte del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po (di cui lei è fresca socia). E dal palco di San Lorenzo ha lanciato la nuova sfida che è già realtà: «L’Ottavo senso è un bellissimo progetto che prevede l’intelligenza artificiale applicata alla senologia».
E per chiarire meglio il progetto è intervenuto via video il direttore di Radiologia dell’Oglio Po Matteo Passamonti, che ha illustrato il percorso di progettazione seguito sotto la guida di Cantarelli e prevede di essere attivi già da ottobre. Di cosa si tratta? Di un software che consente di ridurre la mortalità dei tumori alla mammella, da utilizzare sia all’Oglio Po che all’ospedale di Cremona. Uno screening mammografico capace di effettuare diagnosi con grande precisione, evidenziando piccole alterazioni invisibili all’occhio umano. Il fine ultimo, ha sottolineato Passamonti, è quello di trovare piccoli tumori intervenendo con tecniche non invasive. «Avremo una performance migliore grazie a voi» ha concluso, strappando l’applauso convinto del folto pubblico di invitati.
Tempo di Fiera Settembrina a San Giovanni in Croce
Tempo di Fiera a San Giovanni in Croce. Tra gli eventi, stamattina in Biblioteca i quadri realizzati dai bambini, alle 18 “San Gio in cima alla cuccagna”. Domani giro in mountain bike a Villa Medici, finali del torneo di tennis e dalle 17 in via Grasselli Barni “Motor Gathe”, con zona food and drink a cura de La Baia. Lunedì sera a teatro “La dama velata” della Compagnia In-Stabile di Pieve d'Olmi, martedì karaoke e champagne dalle 19.
Anche Torricella del Pizzo in festa nel fine settimana
Torricella del Pizzo in Fiera. Si è iniziato ieri sera con l’8ª Serata Movida presso la Cascina Torretta. Oggi dalle 16 in Biblioteca laboratorio per bambini, e dalle 21 in palestra Super Tombola della Fiera. Domani pomeriggio mercatino e luna park in piazza, e nel pomeriggio il 24° Gran Premio Fiera, 7° Memorial Otello Ronchi, di ciclismo giovanissimi. Lunedì sera nell”ex asilo “Adorni Comedy Story”, frammenti tratti dalle commedie di Mauro Adorni.
Tante le iniziative a Bozzolo Dal ciclismo ai mercatini
Fiera settembrina anche a Bozzolo, con Luna Park, pesca di beneficienza in oratorio e Festa dli fuiadi a cura della Pro Loco. Diverse le mostre aperte al pubblico. Da segnalare oggi alle 15 la 63ª gara ciclistica juniores Gran Premio Città di Bozzolo. Domani il centro sarà animato dalle bancarelle del mercatino, e ci sarà la seconda edizione di “Mattoncini in festa”, esposizione di costruzioni Lego in Sala Civica. Martedì alle 21 Concerto in chiesa della Banda Santa Cecilia di Bozzolo che si esibirà insieme alle Bande di Belforte e di Canneto sull'Oglio.
Cremona torna ad essere la capitale del gusto dal 3 al 5 ottobre con la settima edizione della Festa del Salame, l’evento che celebra uno dei salumi più amati e riconosciuti in tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, la manifestazione è organizzata da SGP Grandi Eventi, società che da anni porta avanti con successo eventi en plein air e progetti di marketing territoriale con un forte focus sull’enogastronomia.
IL MONDO DEL SALAME
L’appuntamento sarà ancora una volta un’occasione unica per immergersi nel mondo del salame, con un programma ricco di degustazioni, show-cooking e una serie di attività culturali e di intrattenimento per ogni fascia di pubblico. Durante la tre giorni, non mancheranno incontri con esperti del settore, ospiti illustri, interviste e premiazioni, per valorizzare la cultura gastronomica che ruota attorno a uno dei prodotti simbolo della nostra tavola. A completare l’esperienza, saranno presenti le iconiche maxi-installazioni: composizioni di grandi dimensioni che celebrano elementi tipici della cultura cremonese, reinterpretati in chiave gastronomica.
ESPERIENZE INTERATTIVE
Non è solo una questione di sapori: i visitatori potranno scoprire i segreti della preparazione del salame attraverso esperienze interattive, immergendosi nei sapori della cucina italiana. Una manifestazione che promette di regalare anche alle famiglie un’opportunità di svago e divertimento, con eventi pensati per tutti. La Festa del Salame si trasformerà in un’opportunità per scoprire le tradizioni locali e le storie delle aziende produttrici, che contribuiscono ogni giorno a rendere questo prodotto tra i più apprezzati nel mondo.
I LUOGHI
Il centro storico di Cremona e le sue principali vie – dai Giardini di Piazza Roma a Corso Garibaldi, passando per Corso
Conto alla rovescia per l’evento che celebra uno dei salumi più amati e riconosciuti in tutto il mondo.
Sarà il centro storico cittadino a fare da cornice al festival
Campi e Corso Cavour -, faranno da cornice al festival, arricchendosi di eventi speciali, dove gli amanti del buon cibo potranno scoprire produzioni artigianali provenienti da tutte le regioni italiane e da oltre confine.
L’ORGANIZZAZIONE
La manifestazione è promossa da Confcommercio Provincia di Cremona, Confartigianato Imprese Cremona e Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e vanta il patroci-
nio di Regione Lombardia, Comune di Cremona, Confartigianato Imprese Alimentazione, Confartigianato Imprese Lombardia, Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia.
È organizzata da SGP Grandi Eventi in partnership con Assipan e in collaborazione con Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Einaudi”, Villaggio della Mostarda e Fipe.
Alla Festa del Salame il gusto sarà protagonista non solo attraverso sapori autentici, ma anche grazie a una serie di appuntamenti imperdibili firmati da alcuni dei principali attori del settore. Si comincia con Negroni, storico marchio simbolo della salumeria italiana, che guiderà il pubblico in un percorso a tappe. Si parte con il Negronetto Snack, una proposta pensata per chi ama il gusto intenso del salame in formato tascabile, comoda ma comunque ricca di carattere. A seguire, sarà il turno del Salame Cremona IGP, vero vanto del territorio, che racchiude in sé secoli di saperi norcini e sapori riconoscibili. E infine, riflettori puntati sul Salame Milano, salume dalla macinatura finissima, gusto deciso e raffinato, realizzato secondo la storica ricetta milanese. Le degustazioni proseguiranno con l’azienda Ca’ dell’Ora sponsor della manifestazione, che proporrà una selezione di due salami realizzati con cura e passione, combinando l’esperienza artigianale con l’attenzione alla qualità delle materie prime. Non mancheranno momenti di approfondimento, come quello a cura di La.Bu.Nat, azienda che dal 1981 lavora con il budello
naturale, un elemento spesso poco conosciuto ma fondamentale in quanto “garantisce traspirabilità, protegge i salumi durante la stagionatura e contribuisce allo sviluppo di profumi, aromi e colore, tutti segni di genuinità e autenticità”.
La Festa del Salame sarà anche il palcoscenico ideale per una serie di rassegne capaci di incuriosire anche i palati più esper ti. “Insoliti Salami” è il ciclo dedicato agli insaccati fuori dagli schemi, come il salame di bufalo dell’Azienda Agricola Il Girasole una realtà emiliana specializzata nella produzione di carne e salumi lavorati secondo metodi ar tigianali e tradizionali. Sarà poi la volta di “Pane, Salame e Mostarda” che porterà in scena panini gourmet, ideati dagli studenti dell’Istituto Einaudi, in cui tre tipologie di pane prodotto dal Gruppo Panificatori Assipan incontrano salami selezionati e mostarde cremonesi, in un perfetto equilibrio tra sapori genuini e contaminazioni innovative. Segue “Vino e Salame in Viaggio” che condurrà i partecipanti in un tour ideale d’Italia, con tappe enogastronomiche dedicate a salumi e vini regionali: la prima farà sosta in Piemonte, nella regione dell’Astigiano, con salame crudo di maiale
nero e Freisa, un rosso fermo e profumato, raccontati direttamente dai produttori. Seguirà la Lombardia rappresentata dal salame dell’Azienda Butti che verrà servito con un vino tipico del lecchese e chiuderà la Sardegna con un viaggio sensoriale, guidato da Enrico Meloni, in cui i partecipanti avranno l’occasione di scoprire gli abbinamenti perfetti tra il salame dell’Azienda Gennargentu e il vino Cannonau Nel programma non mancano sorprese “one shot” pensate per stupire. Dal salame al gin, proposto da Tastafood in abbinamento al Gin Bugin, per un’esperienza intensa e raffinata, fino ai macarons salati al salame cremonese della Pasticceria Biancaneve, dove la pasticceria tradizionale si trasforma in un gioco di sapori inediti. Ci sarà spazio anche per lo storytelling: Antica Corte Pallavicina, realtà storica guidata dalla famiglia Spigaroli, porterà il pubblico in un viaggio tra memoria, gusto e sapere contadino. Infine, per chi ama i sapori forti, l’appuntamento “A tutta ’Nduja” sarà una celebrazione del noto insaccato calabrese, protagonista di diverse preparazioni pensate per esaltare la sua anima piccante.
La Festa del Salame 2025 è stata presentata nella sala stampa di Regione Lombardia, alla presenza delle istituzioni.
«Il salame non è soltanto un prodotto della nostra tradizione, ma un vero ambasciatore dell'agroalimentare lombardo. – ha detto l’Assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia Alessandro Beduschi, - Eventi come quello di Cremona dimostrano come un alimento così profondamente legato alla cultura contadina sappia oggi unire memoria, convivialità ed economia. Dietro a ogni fetta c’è il lavoro dei nostri allevatori, dei norcini e delle imprese artigiane che hanno saputo custodire saperi antichi, trasformandoli in un’eccellenza moderna. Per Regione Lombardia sostenere manifestazioni di questo tipo significa valorizzare un patrimonio gastronomico che dà identità ai territori e contribuisce in modo concreto allo sviluppo turistico ed economico locale».
«La Festa del Salame – ha dichiarato Luca Zanacchi, Assessore con delega a commercio, mobilità e sport del Comune di Cremona - celebra un simbolo della cucina cremonese, le sue radici e il territorio che lo ha reso celebre: il salame. Tra gli obiettivi della manifestazione, oltre a promuovere e valorizzare questa eccellenza per il pubblico e gli operatori, c’è quello di coinvolgere tutti gli appassionati della buona cucina con iniziative e intrattenimenti, anche gourmet, per vivere a Cremona un vero weekend dedicato al gusto».
«È un appuntamento di riferimento nel calendario degli eventi di marketing territoriale della cittàha sottolineato Massimo Rivoltini, Presidente onorario Confartigianato Cremona e Presidente regionale Confartigianato Ali -
mentazione -. Si tratta di un’iniziativa che unisce tradizione, gusto ed economia, e che continua a rafforzare l’immagine di Cremona come meta turistica sempre più vivace e attrattiva».
Per Andrea Badioni, Presidente Confcommercio Cremona, «la Festa del Salame è un momento chiave per il nostro territorio. Tra i soci della nostra associazione ci sono produttori di spicco del gruppo "Macellai" di Confcommercio, a dimostrazione del valore culturale e gastronomico del salame. Sostenere questo
progetto è naturale per noi, visto il ruolo fondamentale del salame nell’economia e nelle tradizioni locali». «Il salame rappresenta un piccolo talismano di felicità – ha evidenziato invece Ernesto Zaghen, Consigliere Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e Vice Presidente Sec Spa - un cilindro rosso vivo che racchiude secoli di storie, profumi e sapori. Non c’è tavola che non diventi più conviviale alla sua apparizione, non c’è lingua o latitudine che non ne riconosca la poten-
za. È l’insaccato più popolare e amato al mondo, il re senza corona delle merende improvvisate e degli aperitivi chiassosi, il compagno fedele dei contadini come dei gourmet più raffinati». «La manifestazione si conferma un unicum a livello nazionale, registrando, in questi sette anni, un trend di crescita costante. –ha spiegato Stefano Pelliciardi, Amministratore SGP Grandi Eventi, organizzatore. Questo successo è testimoniato dall'alta soddisfazione degli espositori, dall’affluenza di numerosi visi-
tatori e da una notevole ricaduta mediatica. Ogni anno puntiamo ad alzare ulteriormente l'asticella, creando un programma sempre più attrattivo e innovativo. Quest’anno in particolare, abbiamo ampliato il numero di espositori e aggiunto nuove aree, per offrire ulteriori spazi strategici per un'esperienza ancora più positiva e coinvolgente». Il conto alla rovescia è cominciato. Appuntamento a Cremona dal 3 al 5 ottobre, con una nuova edizione della Festa del Salame che scalda i motori.
Dal 3 ottobre prende ufficialmente il via anche il Festival della Mostarda, evento digitale ed in presenza, che proseguirà fino al 16 novembre con un calendario ricchissimo di iniziative diffuse in Cremona, Mantova e nei territori provinciali. Protagonista assoluta è la mostarda, eccellenza gastronomica locale che verrà raccontata, degustata e celebrata in molteplici forme. Una selezione di ristoratori del territorio proporrà degustazioni e abbinamenti unici per tutta la durata del Festival.
LE NOVITÀ
Tra le novità dell’edizione 2025 del Festival della Mostarda, il ritorno dei produttori mantovani e pavesi, oltre a quelli cremonesi, e l’esordio delle proposte dei ristoratori dei tre territori che vanno ad arricchire ulteriormente l’offerta gastronomica del Festival. In concomitanza con la Festa del salame, da venerdì 3 ottobre a domenica 5 ottobre (dalle 9 alle 20) ai giardini di Piazza Roma si aprirà il Villaggio della Mostarda, mostra mercato che ospiterà i produttori e i commercianti con degustazioni e vendita di mostarde.
All’interno di Piazza Roma, presso l’area Palasalame/ Palamostarda, si terranno inoltre ogni giorno degustazioni e appuntamenti enogastronomici, e la rassegna “Pane, salame e mostarda”: show cooking realizzati in collaborazione con Assipan (Associazione panificatori) e l’istituto Einaudi.
IL PROGRAMMA Il programma si conferma anche quest’anno molto ricco. Vediamo, in sintesi, quello dei primi giorni della manifestazione.
Venerdì 3 ottobre - 9-20 Piazza Roma
Apertura del Villaggio della Mostarda. I produttori della rinomata mostarda cremonese trasformeranno Piazza Roma in un vivace villaggio - 16-17, PalaSalame (Piazza Roma) Pane, salame e mostarda. In
questa micro-rassegna, realizzata in collaborazione con Assipan e il Festival della Mostarda, un viaggio sensoriale unico. Sarà possibile degustare diversi tipi di pane artigianale, selezionati con cura, accompagnati da un salame e da una raffinata varietà di mostarde. Saranno i giovani talenti dell’Istituto Einaudi a trasformare questi tre ingredienti in panini gourmet sorprendenti. Ogni abbinamento esalterà le caratteristiche del pane, il sapore deciso del salume e le note aromatiche e dolci-piccanti della
mostarda: un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Evento gratuito, prenotazione consigliata ma non obbligatoria sul sito ufficiale.
Sabato 4 ottobre - 9-20 Piazza Roma Apertura del Villaggio della Mostarda. - 9.45-10 PalaSalame (Piazza Roma) Inaugurazione. Con la partecipazione delle istituzioni, degli sponsor e di tutti i visitatori, si terrà il tanto atteso taglio inaugurale del
nastro, che darà ufficialmente il via alla manifestazione. - 16-17, PalaSalame (Piazza Roma) Pane, salame e mostarda.
Domenica 5 ottobre - 9-20 Piazza Roma
Apertura del Villaggio della Mostarda. - 17-18, PalaSalame (Piazza Roma) Pane, salame e mostarda. Il programma completo è disponibile sul sito www.festivaldellamostarda.com.
A Cremona c’è un patrimonio che parla al cuore e al palato: il bollito. Non si tratta solo di una pietanza, ma di un vero rito gastronomico che scandisce i mesi freddi e porta in tavola il calore della tradizione. Il bollito cremonese è un piatto corale, che vive nella pluralità dei tagli di carne, nell’armonia degli aromi e nell’accompagnamento di mostarde, salse e contorni che ne esaltano la ricchezza.
Storicamente, i bolliti erano piatti delle feste: preparati in occasione delle sagre o dei grandi pranzi familiari, consentivano di cuocere tagli meno nobili della carne, valorizzandoli attraverso una lunga e lenta bollitura. Nella Bassa cremonese, la tradizione ha codificato una tavola sontuosa, dove il lesso non è mai solo, ma circondato da salse pungenti, verdure di stagione e l’immancabile mostarda di frutta, regina della gastronomia locale.
IL VALORE CONVIVIALE
Il bollito cremonese della tradizione non è un piatto da consumare in fretta. È pensato per il pranzo domenicale, quando la famiglia si riunisce al completo attorno al tavolo. Ogni commensale sceglie la sua parte preferita: c’è chi predilige la succulenza del cotechino, chi la delicatezza del cappone, chi la consistenza più rustica del muscolo. Intorno, le salse passano di mano in mano, la mostarda fa da spartiacque tra i palati, e il brodo già servito come primo lascia spazio alla sontuosità della portata principale. In un’epoca di cotture rapide e piatti veloci, il bollito resiste come simbolo di lentezza e convivialità.
È un rito che valorizza davvero ogni ingrediente, che non spreca nulla e che racconta meglio di mille parole la storia della nostra terra.
Ingredienti (per 6 persone)
• 1 kg di punta di petto di manzo
• 800 g di muscolo di manzo
• 500 g di lingua di vitello
• 1 cappone intero (circa 1,2 kg)
• 1 cotechino (lessare a parte)
• 2 carote
• 2 coste di sedano
• 2 cipolle
• 3 chiodi di garofano
• 1 foglia di alloro
• Sale grosso q.b.
• Pepe in grani q.b.
Storicamente i bolliti erano piatti delle feste: preparati in occasione di sagre o grandi pranzi familiari, consentivano di cuocere tagli meno nobili della carne.
La storia continua, con mostarda, purè e salsa verde ad esaltarne il gusto
Procedimento:
1. In una grande pentola riempita di acqua fredda, immergere le carni bovine (punta, muscolo, lingua) insieme a cipolle, carote, sedano, alloro e pepe. Portare lentamente a ebollizione.
2. Schiumare la superficie man mano che si forma l’impurità, per ottenere un brodo limpido.
3. Dopo circa un’ora, aggiungere il cappone già pulito e continuare la cottura a fuoco dolce per altre due ore, controllando che la carne resti morbida e succosa. Il cotechino va cotto in una pentola a parte: avvolto in un canovaccio pulito, va immerso in acqua fredda e fatto sobbollire per circa due ore.
4. Una volta cotte, le carni vanno affettate con cura e servite calde, adagiate su un piatto da portata. Il brodo non si butta: diventa la base perfetta per un primo piatto di marubini, consolidando l’idea del bollito come cuore di un pranzo completo.
I CONTORNI DELLA TRADIZIONE
Un bollito senza i suoi contorni non sarebbe cremonese. Qui la tavola si riempie di contrasti: il dolce-piccante della mostarda, il fresco delle verdure bollite, il deciso delle salse.
Mostarda cremonese
È l’accompagnamento imprescindibile. Si prepara con frutta intera candita (pere, mele, fichi, ciliegie, albicocche) immersa in sciroppo di zucchero e senape. Il suo gusto dolce-piccante esalta le carni lesse e ne spezza la grassezza.
Verdure al vapore o bollite Carote, zucchine, cavolfiore o verza, condite con un filo d’olio e limone, completano l’assortimento alleggerendo il piatto.
SALSA VERDE
• 1 mazzo di prezzemolo
• 1 spicchio d’aglio
• 2 filetti di acciuga
• 1 cucchiaio di capperi dissalati
• 1 tuorlo sodo
• Olio extravergine d’oliva q.b.
• Aceto q.b.
Tritare finemente tutti gli ingredienti, amalgamando con olio e un goccio di aceto fino a ottenere una crema omogenea.
PURÈ DI PATATE
• 1 kg di patate farinose
• 100 ml di latte caldo
• 50 g di burro
• Sale q.b.
• Noce moscata q.b.
Lessare le patate con la buccia, pelarle e passarle allo schiacciapatate. Incorporare latte, burro e un pizzico di noce moscata, fino a ottenere una crema vellutata.
Questa volta parliamo di… “ MISS SARAJEVO ”
Agli inizi degli anni ’90 una rock band dominava, non ce n’era per nessuno, discoteca, concerti, televisione, YouTube, impegno politico e cazzeggio, tutto questo erano gli U2. Come quelle squadre che non ne perdono una, ogni disco un capolavoro, ma Valelapena ricordare qui un piccolo pezzo di quei grandi successi: “Miss Sarajevo”. Non solo una canzone, un inno alla pace e alla contaminazione. Siamo nel ’95, imper versa una orribile guerra civile in Jugoslavia, una guerra che le forze dell’Occidente hanno saputo alla fine spegnere, come speriamo oggi sappiano fare con quelle terribili in corso. Bono, The Edge e Brian Eno producono un pezzo straordinario, un inno alla pace, ma lo fanno con assoluta originalità senza pietismi o inutili lamenti, ripetendo che “c’è un tempo per…” ed elencano un sacco di cose per le quali c’è un tempo, per le cose sciocche e futili e anche per quelle importanti e significative e il senso è che la vita è troppo bella per essere sprecata con una stupida guerra. Anche il video che lancia il pezzo è una vera, commovente alternativa ai soliti piagnistei: un concorso di bellezza, una passeggiata fra le rovine di Sarajevo. Detta così non si può capire, va visto il video, ma lo spirito che anima il pezzo è stato definito quasi “dadaista”. Un inno alla contaminazione, perché celebra le meraviglie delle associazioni di diversità, quelle distruzioni e quelle bellezze, Pavarotti che tenoreggia alla fine del pezzo, bello da accapponare la pelle, che contamina rock, ballade e lirica, con un risultato impensabilmente suggestivo. Accantoniamo il primato della purezza e rendiamoci conto che le migliori cose nascono dalla continua fusione di diverse ricchezze, come panna e cioccolato, pizza e ananas, beh, no, forse non è il giusto esempio, come bianco e nero, e qui ogni riferimento alla medaglia d’oro del salto in lungo … è puramente voluto.
INCONTRI
L’Opera si rivela riparte domani con “Carmen”
È tempo d’opera, è tempo dell’Opera si rivela, ciclo di incontri organizzati dal Teatro Ponchielli per approfondire i titoli d’opera in cartellone nella stagione 2025-26. Il primo appuntamento è per domani alle 11 nel Ridotto del Teatro con “Carmen” di Georges Bizet, che andrà in scena al Ponchielli il 3 e 5 ottobre. Relatore: Emanuele Senici, musicologo e professore di Storia della Musica all’Università la Sapienza di Roma, che ci accompagnerà alla scoperta di Bizet.
Appuntamento domani dalle ore 12 all’interno del Cremona Musica International
Un nuovo ed entusiasmante evento si unisce alla ricca offerta di Cremona Musica International Exhibitions and Festival, la rassegna internazionale in programma nel weekend presso CremonaFiere (al via oggi alle 11). Per la prima volta, la kermesse accoglie il “Cremona Gypsy Jazz Meeting”, un evento interamente dedicato a uno dei generi più affascinanti e influenti della storia della musica. La manifestazione, che si tiene domani all’interno del polo espositivo dell’Acoustic Guitar Village, offrirà al pubblico la possibilità di immergersi completamente nel mondo del gypsy jazz, esplorandone l’impatto culturale e musicale in Europa. Sarà un vero e proprio omaggio a Django Reinhardt (nella foto) , il chitarrista leggendario di etnia
Sinti che ha dato vita a questo genere unico, mescolando il jazz afroamericano con le vivaci tradizioni musicali del continente. La giornata si aprirà con una serie di conferenze e proseguirà con il liutaio Marco La Manna, che svelerà tutti i segreti della celebre chitarra Selmer Maccaferri, lo strumento iconico del genere. A partire dalle ore 12, si terrà una Masterclass d’eccezione, guidata da tre ospiti di fama internazionale: Fapy Lafertin, Tcha Limberger e Dave Kelbie. La giornata culminerà alle ore 14 con un’esplosione di note sul Live Stage dell’Acoustic Guitar Village. Artisti di spicco come il Djangology 4tet, Maurizio Geri, il Fapy Lafertin Trio e il Carmelo Tartamella Trio si esibiranno in una serie di concerti che faranno vibrare il pubblico.
Nella memoria evocano reminiscenze scolastiche, ma spesso, purtroppo, ci si limita alla toponomastica viaria. Parliamo di alcuni grandi personaggi che hanno preparato il terreno all’Unità d’Italia. In un libro edito da Fantigrafica, “Genesi e progenitori del Risorgimento italiano. Perché l’Italia deve dirsi europea”, Anselmo Gusperti allestisce una galleria di quei grandi personaggi. In particolare, si occupa degli antesignani del Risorgimento, contestualizzati nella loro dimensione europea. Per ciascuno di loro, riporta una sintesi della vita e l’influenza nella storia patria. Alcuni ritratti, peraltro, ci regalano delle sorprese, come un Silvio Pellico socratico nell’accettare la pena subìta (lungi, dunque, dall’immagine di esagitato rivoluzionario). Non mancano poi dei focus su personaggi meno conosciuti, come Francesco Domenico Guerrazzini e Giacomo Montanelli. Il libro dedica diverse pagine anche
Esiste un modo per emanciparsi dalle derive della critica letteraria? Si può scartare di lato il corpaccione della teoria formalista, superare le paludi dell’impressionismo e non lasciarsi irretire dalle sirene pubblicitarie? Mettiamola così: c’è un modo affinché la critica letteraria non somigli a un trattato di fisica, a dei reel adolescenziali (un tempo si sarebbe detto
alla fase di preparazione ideologica del Risorgimento, in particolare alla storia dell’Illuminismo (che, parafrasando Gusperti, deve dirsi europeo).
Il libro vuole colmare una lacuna nella memoria storica. Scrive Gusperti: «Questo libro vuole essere un piccolo, piccolissimo granello di sabbia buttato negli ingranag-
gi della macchina dell’incultura o dell’anti-cultura generale che si è ormai impadronita delle menti e delle coscienze degli italiani e, di fatto, sta demolendo e macinando la nostra Democrazia e la nostra civiltà». Il prezzo che rischiamo di pagare per questo oblio - spiega Gusperti - è «la dimenticanza del terreno culturale europeo che preparò l’arrivo della democrazia, da cui nacque l’Italia e che ha generato l’Europa di oggi. C’è un filo diretto tra le radici cristiane dell’Europa e l’Illuminismo. Perciò vanno ricordati quelli che nel libro chiamo “gli alberi di trasmissione” di quella ideologia europea: l’Italia è stata fatta da personaggi che si sentivano europei. Dimenticarsi di ciò rischia di farci consegnare a una dittatura pericolosa e inconsapevole. Certo non è per nulla rassicurante che, nelle scuole, l’educazione civica, che dovrebbe essere l’insegnamento delle nostre istituzioni democratiche e repubblicane, diventi una lezione sull’imparare a non buttare delle cartacce per terra».
alla Smemoranda di un 14enne) o a un comunicato stampa? A tale proposito, Inschibboleth sta ripubblicando, in raccolta, una serie di volumi di un critico letterario contemporaneo di grandissima caratura, Massimo Onofri. Il libro che scegliamo è “La critica in contumacia”, terzo volume dei 5 previ-
sti. Titolo affascinante: un processo a una critica che, come i condannati in contumacia, non c’è. Ma torniamo alla domanda iniziale: è possibile una critica umanistica, rigorosa e libera? Sì, è possibile; serve affinare ed esercitare la “capacità di giudizio”, intesa in senso tecnico (cioè filosofico): un giu-
dizio di gusto che voglia sottoporsi a un pubblico. Dei gusti, infatti, spiega Onofri, si deve discutere e lo si deve fare con gli strumenti dell’argomentazione. Ne consegue la necessità di confrontarsi con ciò che riteniamo meritevole di trasmissione alle generazioni venture (“Il canone letterario”, titolo
Le Gep tornano domani a “Il Cambonino Vecchio” Nel weekend tornano le Gep (Giornate Europee del Patrimonio), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea e coordinata per l’Italia dal Ministero della Cultura e Il Museo della Civiltà Contadina “Il Cambonino Vecchio” aderisce alla manifestazione con due iniziative in programma domani. Alle ore 15, la Scuola Edile presenterà “Un cantiere al museo”, il progetto che ha coinvolto insegnanti e studenti nello studio per il recupero del bocchirale e dell’Oratorio dedicato alla Beata Vergine di Caravaggio; alle ore 17, il concer to del Charivari Ensemble accompagnerà la presentazione del libro “Il molto eccellente” Nicolò Corradini di Daniele Salvatore.
di uno dei volumi raccolti); ma per farlo serve quel giudizio di gusto, cioè di valore estetico, esercitato – in concreto – con l’arte della recensione, che valuta empiricamente caso per caso. In questo sforzo di restituire, con chiarezza, come i critici – soprattutto italiani – hanno lavorato e riflettuto, Onofri si fa critico dei suoi colleghi, esercitando la propria arte in modo esemplare.
TURISMO
Una domenica visitando Palazzo Calciati Crotti
Doppia occasione di apertura per Palazzo Calciati Crotti di via Palestro a Cremona. Domani è possibile scoprire storia, vicende, casati e personaggi di una delle più belle e meglio conservate dimore storiche della città di Cremona. Il palazzo, costruito negli anni Sessanta del ’700 dalla nobile famiglia dei Conti Crotti, è oggi uno scrigno di arte e storia, dove passeggiare nei suggestivi saloni riccamente arredati ed affrescati ed immergersi nelle atmosfere del vivere nobiliare dei secoli passati. Le visite guidate saranno in due turni in partenza alle ore 15 e alle 16.30. Info: prenotazioni@targetturismo.com - 379-1165691.
Immergersi nell’arte attraverso i cinque sensi per vivere un’esperienza unica di scoperta e meraviglia: Domani il mondo dell’arte si apre a un’esplorazione inusuale e originale grazie al percorso multisensoriale “L’arte attraverso i cinque sensi”, organizzato a Villa Medici del Vascello in occasione della mostra “Essere libere di esplorare”, collettiva di arte contemporanea delle artiste Marica Fasoli, Federica Cipriani e Marzia Roversi, curata da Andrea Malaman e inaugurata sabato scorso. In quest’occasione saranno le opere di Federica Cipriani (nella foto) ad essere protagoniste, con le loro geometrie e i colori ispirati al mondo naturale, lavori vibranti e armonici che uniscono pittura e scultura ed esaltano la bellezza della natura. Opere non solo da guardare,
ma da vivere in modo totale in un’esperienza che intreccia arte visiva, suoni, profumi, gusti e tatto: la vista si perde nei dettagli minuziosi delle opere, l’udito si lascia trasportare da suoni naturali e melodie evocative, l’olfatto viene stimolato da fragranze delicate, il tat-
to invita a scoprire la consistenza della carta e il gusto conclude l’esperienza con note conviviali ispirate alla natura. A guidare i visitatori sarà proprio Federica Cipriani, che li accompagnerà in un viaggio esplorativo in cui ogni partecipante potrà sperimentare la suggestione dell’arte dal proprio personale punto di vista percettivo. L’evento avrà inizio alle 16.30 con una durata di 90 minuti circa. I posti sono limitati, pertanto è richiesta la prenotazione.
Domani sarà inoltre possibile visitare il complesso di Villa Medici del Vascello e la mostra “Essere libere di esplorare” con visite guidate alle ore 11, 15 16 e 17. Per ulteriori informazioni: 370 3379804 - segreteria@villamedicidelvascello.it
Appuntamento il 3 ottobre presso la Libreria Logos con il giornalista e bioeticista Scandroglio
L’Associazione di Promozione Sociale Diogneto organizza venerdì 3 ottobre 2025 alle ore 18 presso la Libreria Logos, in Corso Garibaldi 92 a Cremona, un incontro di attualità sociale con il giornalista e bioeticista Tommaso Scandroglio, figura di grande rilievo nel campo della bioetica. La conferenza verterà sul tema “Eutanasia e suicidio assistito”, ritornato all’attenzione generale nel nostro Paese in modo particolare, dopo il varo delle leggi regionali di Toscana e Sardegna sul suicidio assistito e il progetto di legge proposto dalla maggioranza di Governo sullo stesso tema a livello nazionale, che verrà presentato in Parlamento prossimamente. Tommaso Scandroglio, dopo un dottorato in Filosofia del
Eutanasia, Suicidio assistito
INCONTRO CON TOMMASO SCANDROGLIO BIOETICISTA E GIORNALISTA
VENERDI’ 3 OTTOBRE 2025 ORE 18,00
Presso la Libreria Logos Corso Garibaldi 92 Cremona
diritto conseguito presso l’Università di Padova, ha infatti insegnato Etica e Bioetica presso l’Università Europea di Roma. Ha conseguito l’abilitazione come professore associato in Filosofia morale. Attualmente si occupa sempre di tematiche legate al diritto, alla bioetica e alla morale sia in campo scientifico che divulgativo. Ha scritto nove monografie - otto saggi e un libro di narrativa - e un dizionario. Questi libri, se presi con parsimonia, sono più efficaci della melatonina. È autore di diverse pubblicazioni scientifiche e di più di 1.700 articoli per differenti testate giornalistiche. Da più di vent’anni è impegnato con continuità in conferenze, convegni, dibattiti e corsi in tutta Italia. Tra i suoi scritti, c’è un ti -
tolo forte: “Appuntamento con la morte. Eutanasia, accanimento terapeutico e Dat”. In questo breve manuale, l’autore tenta di spiegare, con argomentazioni razionali e quindi spendibili anche per il non credente, che il darsi la morte e uccidere per “motivi pietistici” rappresentano sempre azioni contrarie alla dignità dell’uomo e mai qualificabili come "diritti civili". Lo farà definendo prima di tutto i concetti di eutanasia e accanimento terapeutico, offrendo le motivazioni di carattere morale per provare che l’eutanasia è sempre un’azione intrinsecamente malvagia, superando le obiezioni più comuni e descrivendo cosa oggi dice la legge su queste tematiche. Per informazioni: 03721640004 - 375 746 6989.
Dopo un importante e meticoloso restauro, il leggendario violoncello Stradivari “Stauffer ex Cristiani” della Fondazione Stauffer ritrova il suo respiro sonoro. Acquistato grazie alla consulenza di Charles Beare, uno tra i maggiori conoscitori di strumenti ad arco al mondo, e custodito al Museo del Violino, questo capolavoro della liuteria settecentesca non è una reliquia silenziosa: impregnato di secoli di mani, palcoscenici e pause sospese, torna a vibrare sotto le dita e l’archetto dei musicisti di oggi, trasformando la memoria in presente e la storia in musica viva. Giovedì sul palcoscenico dell’Auditorium
Giovanni Arvedi, il giovane violoncellista Paolo Tedesco (nella foto) allievo dell’Accademia Stauffer, ha avuto la responsabilità di restituire la voce al violoncello per la prima volta dopo l’intervento conservativo. A distanza di oltre tre secoli dalla sua nascita nella bottega di Antonio Stradivari il prezioso “Stauffer Ex-Cristiani” è tornato quindi a far risuonare la sua cassa armonica e a far vibrare le sue corde. Il delicato intervento di restauro è stato condotto al Museo del Violino di Cremona con il rigore che la sua storia e la sua materia richiedono. Lo strumento, datato 1700, è uno degli esempi più signi -
È in programma oggi pomeriggio, alle ore 17 presso l’Auditorium Santa Croce di Casalmaggiore, la premiazione dei vincitori del concorso “Senghor”. A fine agosto la giuria ha scelto le opere migliori fra le circa quaranta pervenute agli organizzatori e nel corso della cerimonia odierna saranno consegnati i riconoscimenti: 200 euro ai primi classificati e una targaricordo ai primi tre. Promosso dall’omonima comunità per minori di Vicoboneghisio in collaborazione con enti e associazioni locali,
il concorso ha invitato quest’anno i giovani a sviluppare il tema “Coltivare le proprie passioni per diventare adulti”. In netta maggioranza, come sempre, i testi scritti che sono stati suddivisi, in base all’età dei loro autori, in tre sezioni: dai 13 ai 16 anni, dai 17 ai 19 anni e dai 20 ai 22 anni. Un’unica sezione ha raccolto le “altre opere”. Il concorso è stato promosso dagli organizzatori presso gli istituti scolastici locali e, via internet, sui siti specializzati.
G.M.
ficativi della produzione del maestro cremonese, punto di snodo tra i grandi bassi ecclesiastici del Seicento e la moderna concezione del violoncello solista. Il restauro, affidato a Bruce Carlson con
LETTERE & OPINIONI
CEDIMENTO STRADALE
Ci sono voluti ben cinque anni per intervenire in Viale Po
Sembra una telenovela, ma è le cronaca di un’incuria pericolosa. Il 2 ottobre 2020 segnalo in Viale Po, in uscita da via della Ceramica, un nuovo abbassamento della sede stradale. In risposta mi dicono che l’inter vento è in programma. Sollecito a fine 2021 e a inizio 2022, ma rispondono che non si ravvisano situazioni gravi di pericolo imminente. A febbraio 2023 e poi due anni dopo
il supporto di Riccardo Angeloni, conservatore del Museo, è stato occasione per una riflessione interdisciplinare che ha coinvolto anche il Laboratorio Arvedi di Diagnostica Non Invasiva dell’Università di Pavia e il Musical Acoustic Lab del Politecnico di Milano. «Il restauro è momento di riflessione interdisciplinare – osserva Virginia Villa, Direttore Generale della Fondazione Museo del Violino – e a Cremona è ormai radicato un intero sistema di professionalità che permette di attuare questa moderna visione della disciplina e operare su un patrimonio unico al mondo rispettando i più alti standard».
segnalo che il cedimento ha raggiunto i 2,50 metri di diametro. Finalmente ora si sta intervenendo. Ma perché lasciare per anni una situazione di pericolo per ciclisti e pedoni? Mistero. Matteo Tomasoni
“Di terra e di acqua” in mostra a Bozzolo L’Associazione Distretto Culturale Le Regge dei Gonzaga è promotore della mostra “Di terra e di acque” con fotografie di Giulia Flavia Baczynski. La terza tappa di questa mostra itinerante è ospitata da ieri nel Palazzo dei Principi di Bozzolo. L’esposizione è frutto di due campagne fotografiche realizzate per documentare e rappresentare i legami che intercorrono tra i Comuni appartenenti alla rete, il paesaggio mantovano e gli edifici storici, civili e religiosi che in esso si sono sviluppati nel corso del sedicesimo secolo. Negli scatti proposti il visitatore potrà trovare tracce e legami con la storia tramite un percorso che segue i corsi d’acqua e gli edifici simbolo.
Il festival fotografico a “Colornophotolife” Si è aperta ieri l’edizione 2025 di “Colornophotolife”, festival fotografico che nell’Aranciaia della città parmense propone al pubblico un viaggio fra grandi maestri e nuovi talenti. Numerose e interessanti le mostre, a partire da “Mister fantasy - 50 anni di musica nelle fotografie di Carlo Massarini”. Da segnalare anche l’esposizione “L’amico Giovannino Guareschi” dall’archivio di Alessandro Minardi (a cura di Gigi Montali). “Colornophotolife” è promossa dal gruppo fotografico Color’s Light. Chiusura prevista per il 2 novembre.
Rinviato al 1º febbraio “Bollicine” di Max Giusti Lo spettacolo “Bollicine” di e con Max Giusti, previsto per venerdì 24 ottobre 2025 alle ore 21 al Teatro Ponchielli di Cremona, è rinviato a domenica 1° febbraio alle ore 18. I biglietti già acquistati rimangono validi per la nuova data. Le richieste di rimborso dovranno essere effettuate da lunedì 29 settembre a sabato 4 ottobre con le seguenti modalità: per i biglietti online, deve essere inoltrare richiesta al circuito o punto vendita dove è stato effettuato l’acquisto, chi gli ha acquistati presso la biglietteria del teatro deve presentarsi al botteghino nei consueti orari di apertura.
Oggi a Casalmaggiore “Ama il tuo
cuore“
L'équipe di Cardiologia dell'Ospedale Oglio Po
In occasione dell’Open Week sulle malattie cardiovascolari, oggi, dalle 9 alle 13, nella Casa di Comunità di Casalmaggiore, sarà possibile incontrare il cardiologo e il chirurgo vascolare per ricevere informazioni e consulenze mirate.
L’iniziativa, promossa da Fondazione Onda, è organizzata dall’Asst di Cremona con il patrocinio del Comune di Casalmaggiore.
Negli ambulatori della Casa di Comunità saranno presenti Luigi Moschini (Direttore Cardiologia dell’Ospedale Oglio Po), Gian Luca Canu (Direttore Chirurgia Vascolare dell’Ospedale di Cremona) e il personale infermieristico. L'accesso è libero senza prenotazione.
Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di mortalità in Italia e nel mondo. «La buona notizia è che una corretta informazione, prevenzione e diagnosi precoce possono cancellare questo primato – spiega Canu. Per questo l’edizione 2025 dell’Open Week, accende i riflettori anche sulla prevenzione dell’aneurisma aortico addominale, una patologia ancora poco conosciuta e sottovalutata».
L’iniziativa verrà replicata anche a Cremona il 2 ottobre 2025 dalle 16 alle 19 a SpazioComune.
ANTINFLUENZALE E VIRUS SINCIZIALE
ottobre in Lombardia
Dal 1° ottobre prende il via in Lombardia la campagna vaccinale antinfluenzale 2025/2026, con l'obiettivo di superare i risultati record della stagione precedente e di tutelare al meglio la salute dei cittadini. Per quest'anno, Regione Lombardia ha programmato l'approvvigionamento di oltre 2,7 milioni di dosi: il cronoprogramma prevede che dal 1° ottobre si inizino le somministrazioni dando priorità alle categorie a rischio per età, patologia o professione. Le Asst vaccineranno operatori sanitari, pazienti e donne in gravidanza. Mmg e Pls, sempre dal 1° ottobre, potranno prenotare e ritirare le dosi per iniziare le somministrazioni ai propri assistiti. Poi, dal 13 ottobre l’offerta verrà estesa a tutta la popolazione e la vaccinazione potrà avvenire anche nelle farmacie (solamente però per gli over 18). Infine, dal 20 ottobre, anche le Asst, tramite i centri vaccinali, attiveranno l'offerta per tutti: adulti, bambini e ragazzi dai 6 mesi ai 17 anni.
Per i bambini sarà disponibile, come di consueto, il vaccino spray per via nasale.
A partire dal 13 ottobre, comunque, sarà gratuita e disponibile per tutti i cittadini. Contestualmente, partirà la campagna di immunizzazione anti-RSV (virus sinciziale) rivolta ai bambini nati dal 1° aprile 2025, con 65.000 dosi di Beyfortus disponibili.
Due studentesse di fisioterapia hanno vinto il primo concorso-evento: in scena la scienza e la ricerca
Ilenia Chiari e Francesca Merli hanno vinto la prima edizione del concorso-evento "Ricercare. La scienza spiegata bene e l'ar te di farsi capire". Al Cinema Teatro Filo di Cremona, si è svolto lo scorso mercoledì il primo contest in cui la comunicazione è stata protagonista. In occasione della Notte Europea dei Ricercatori 2025, infatti, l'Asst di Cremona ha promosso questo evento aperto al grande pubblico, che ha visto letteralmente salire sul palco 10 progetti finalisti di un bando di gara proposti da 14 ricercatori (infermieri e fisioterapisti); la sfida non era tanto nella bontà delle ricerche - già giudicate e passate appunto come finaliste - quanto nella capacità comunicativa dei ricercatori di spiegarle ad un pubblico generalista e non professionista: in sala i presenti dunque hanno assistito alle spiegazioni ed hanno poi votato direttamente ciascuna di esse, assegnando un punteggio da 1 a 5. Dieci dunque le performances messe in scena, utilizzando gli strumenti e le tecniche comunicative che ciascun contendente ha ritenuto migliori; cinque minuti il tempo massimo a disposizione per raccontare, mostrare,
La premiazione: Ida Beretta (Associazione Amici dell'Ospedale di Cremona), Ilenia Chiari, Francesca Merli (vincitrici), e Ezio Belleri
interpretare la propria ricerca ed i relativi risultati, riuscendo a coinvolgere il pubblico ed a trasmettere loro il senso del proprio lavoro di ricerca.
IL PROGETTO VINCITORE
“CON LE MANI DEI BAMBINI” Dunque hanno vinto Ilenia Chiari e Francesca Merli, con
la performance dal titolo "Con le mani dei bambini, il gioco è terapia", che ha convinto ed emozionato i presenti con la capacità di raccontare la ricerca, di spiegarne le finalità e di illustrarne anche i risultati. Il tutto utilizzando immagini e frammenti video molto potenti, ma anche gestendo il palcoscenico con la propria presenza in modo deciso e coinvolgente, perchè, come dice il primo assioma della comunicazione, "è impossibile non comunicare, tutto è comunicazione”. Ogni gesto, distanza, atteggiamento ed espressione, tutto comunica anche se non ci esprimiamo verbalmente; le due giovani studentesse di fisioterpia, si sono dunque aggiudicate un assegno di studio da 1.500 euro messo a disposizione dagli Amici dell'Ospedale di Cremona Gianni Carutti che sostengono le finalità del progetto.
Quattordici professionisti
sanitari, infermieri e fisioterapisti, si sono sfidati sul palco. Ha vinto chi è riuscito a comunicare in modo semplice e coinvolgente il proprio lavoro di ricerca
"L'intento è quello di valorizzare la ricerca scientifica delle professioni di infermieristica, fisioterapia e assistenza sanitaria, far conoscere le potenzialità meno note del lavoro di cura e il valore imprescindibile delle competenze relazionali e comunicative", ha spiegato il direttore generale dell'Asst di Cremona Ezio Belleri, che ha presieduto la giuria di esperti. Il voto però è stato affidato al pubblico in sala, che si è espresso attraverso un Qr Code; successivamente la giuria, composta in prevalenza da comunicatori e giornalisti, ha decretato il lavoro vincitore.
Una menzione speciale da parte della critica è stato assegnata a Gianluca Bertoni con il suo monologo "Nel dubbio, ogni scelta è cura", particolarmente apprezzato da pubblico e giuria per la potenza espressiva.
“Il corpo è un dono” con il campione del mondo di ciclismo trapiantati Ermanno Manenti
Ieri, Venerdì 26 settembre, alle ore 16.30, al Campo Scuola di Atletica di Cremona (via Corte 3) si è svolta l’iniziativa «Il Corpo è un dono. Camminata guidata» dedicata alla presa di consapevolezza dei benefici dell’attività fisica. L’iniziativa si inserisce nella settimana nazionale per la donazione di organi e tessuti ed è adatta a tutte le persone. L’evento è stato promosso da Aido Cremona e organizzato dal Coordinamento Donazione Organi e Tessuti di Asst Cremona con il patrocinio del Comune di Cremona.
Dopo l’introduzione di Francesco Pietrogran-
de (presidente Aido) e Alberto Bonvecchio (coordinatore ospedaliero Procurement Asst Cremona), i partecipanti sono stati coinvolti in un piccolo percorso di cammino e attività muscolare. Una camminata e piccoli esercizi accompagnati da Ermanno Manenti ( in foto ), campione del mondo di ciclismo trapiantati, che ha raccontato la sua esperienza sportiva dopo il trapianto di fegato. Il tutto con il supporto dei medici dello sport Giovanni Bozzetti (presidente Fmsi Cremona e vicepresidente Fmsi Lombardia), Alberto Bonvecchio e i fisioterapisti di Asst Cremona.
Ecco i consigli per la 5ª giornata di serie A (tre nomi per ruolo e tre possibili sorprese).
Portieri - Svilar (Roma) , contro il Verona può tenere la porta inviolata, buone chance di clean sheet e buon voto per il portiere serbo. Provedel (Lazio) , sfida delicata col Genoa, ma tra i pali è sempre affidabile. Butez
(Como) , con la Cremonese in casa può essere un profilo nascosto, ma interessante. Dife nsori - Akanji (Inter) , partita sulla carta abbordabile per i nerazzurri, deve dare solidità e sicurezza per proseguire sulla retta via. Cambiaso (Juve ntus) , spinta costante contro la Dea, bonus possibile, ma occhio ai cartellini. Valeri (Parma) , attraversa un buon momento di forma e sfida un avversario abbordabile. Da considerare. Centrocampisti - Gudmundsson (Fiorenti -
na) , nel derby toscano la manovra viola si affida a lui per cambiare rotta. Rabiot (Milan) , con inserimenti e fisicità può incidere in una sfida di livello come Milan-Napoli. Pasalic (Atalanta) , vivace e imprevedibile, può creare non pochi problemi alla retroguardia bianconera. Attaccanti - Stulic (Lecce) , se titolare nel tridente offensivo, può essere decisivo in casa contro il Bologna. Pedro (Lazio) , chance dal primo minuto per l’esperto spagnolo,
avrà occasioni per far male. Berardi (Sassuolo) , sfida fisica con l'Udinese, può sfruttare la sua qualità per incidere sulla partita e regalare punti preziosi ai neroverdi. Possibili sorprese - Oristanio (Parma) tecnico e intraprendente, può accendersi contro il Torino. Kuhn (Como) , alternativa pericolosa in area, utile per chi cerca una scommessa di giornata. Dominguez (Bologna) , può sfruttare le sue incursioni contro il Lecce, che concede molto agli avversari.
MATTEO VOLPI
Un altro punticino, seppur tra qualche sbadiglio, ma che riempie di orgoglio. La Cremonese continua da imbattuta il suo cammino in serie A, con otto preziosissimi punti all’attivo ed all’orizzonte un doppio appuntamento esterno davvero difficile: prima in casa del Como di Fabregas (travolgente in Coppa Italia) e poi a San Siro contro l’Inter per provare a replicare l’impresa. Domenica scorsa allo Zini, in effetti, sotto il profilo del gioco si è visto davvero poco. Non un tiro in porta o azioni offensive degne di nota, un palo colpito da Pellegrino del Parma e un paio di ottimi interventi di Audero sembrerebbero appunti di una sconfitta. Ed invece è arrivato un pareggio d’oro, che allunga la serie positiva. Mister Nicola ha dovuto anche far fronte ai guai muscolari che hanno messo fuori causa Vardy, Sarmiento e Payero (ma tutti e tre convocati per oggi), poi a partita in corso Collocolo (sottoposto ad intervento chirurgico per risolvere la problematica muscolare alla coscia sinistra) e Moumbagna, vittima di una lesione muscolare al flessore. Viste le caratteristiche del Como, che ama proporre calcio come
C lassifica (6ª giornata)
L.R. Vicenza 16
Lecco 16
Union Brescia 13
Inter Under 23 11
Alcione Milano 11
Pergolettese 10
Pro Vercelli 9
Renate 8
Vir tus Verona 8
AlbinoLeffe 5
Arzignano 7
Trento 6
Lumezzane 6
Ospitaletto 5
Novara 5
Giana Erminio 5
Dolomiti Bellunesi 4
Cittadella 4
Pro Patria 2
Triestina (-20 ) -12
SERIE C
Visto lo stato di forma del Como è lecito attendersi un’altra prestazione di grande sacrificio e di protezione difensiva dei grigiorossi, oggi al Sinigaglia senza tifosi
Risultati 4 ª giornata
Bologna-Genoa 2-1, Cremonese-Parma 0-0, Fiorentina-Como 1-2, InterSassuolo 2-1, Lazio-Roma 0-1, Lecce-Cagliari 1-2, Napoli-Pisa 3-2, Torino-Atalanta 0-3, Udinese-Milan 0-3, Verona-Juventus 1-1.
Cagliari-Inter (27-09 h 20.45), Como-Cremonese (27-09 h 15), GenoaLazio (29-09 h 20.45), JuventusAtalanta (27-09 h 18), Lecce-Bologna (h 18), Milan-Napoli (h 20.45), Parma-Torino (29-09 h 18.30), PisaFiorentina (h 15), Roma-Verona (h 15), Sassuolo-Udinese (h 12.30). 5 ª giornata (28-09)
PRIMAVERA 1 - Al quinto tentativo i grigiorossi hanno rotto il ghiaccio, vincendo 3-2 a Napoli (doppietta di Ragnoli Galli e rete di Stefani). Oggi alle 13 al Soldi arriva il Milan.
predica il suo tecnico, mister Nicola proporrà nuovamente una Cremo per fare “barricate dinamiche”, ovvero ben assestata in difesa e pronta a ripartire. C’è da attendersi un’autentica battaglia, ma per salvarsi, d’altronde, scudo ed elmetto sono più utili di sciabola e fioretto. Ieri Intanto, sono stati fermati e indagati 4 ultras del Parma che domenica hanno preso parte ai disordini nei pressi dello stadio Zini. Sulla loro autovettura sono stati ritrovati 7 bastoni di plasti -
ca rigida, 4 bastoni in ferro e una mazza di legno, oltre a 5 petardi di elevata potenza, tutte armi pronte per essere utilizzate in vista di un possibile scontro con la tifoseria locale. Seguiranno nei prossimi giorni valutazioni per l’emissione di eventuali Daspo. Sarà per questo motivo che il Prefetto di Como ha proibito la trasferta ai residenti in provincia di Cremona per motivi di sicurezza? A tal proposito, Davide Nicola ha affermato: «Mi spiace, sapere che vengono co-
Dopo il buon punto di Trento i gialloblu ospitano domani la Dolomiti Bellunesi
Dopo essere incappata nella sconfitta casalinga con l’Inter Under 23 (0-2), ma con qualche rimpianto visto che ha sfiorato il gol in un paio di circostanze, colpito un palo e commesso due errori difensivi pagati a caro prezzo, la Pergolettese è tornata a muovere la classifica nel turno infrasettimanale, pareggiando 0-0 a Trento (nella foto) . I gialloblu hanno messo in campo una prestazione fatta di compattezza, solidità, coraggio e attenzione, tanto che nel computo di tutti i 98 minuti di gio-
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E PICCOLI COLLI
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co, l’unico vero pericolo, dopo un tentativo fallito di deviazione col tacco volante di Pellegrini, è stato un palo esterno colpito da Capone da fuori area al termine di una azione in velocità. Al termine del-
la gara il tecnico Curioni ha affermato: »Ho avuto dalla squadra le risposte che aspettavo». Sicuramente 10 punti in sei partite sono un buon bottino per la Pergolettese, ma la squadra non deve mollare la presa perché quattro lunghezze di vantaggio sulla zona playout possono essere ridote in un amen. A tal proposito sarebbe davvero prezioso tornare alla vittoria domani alle 17.30 al Volrini contro una diretta concorrente, la Dolomiti Bellunesi, reduce dal ko interno con il Vicenza.
stantemente in tanti a seguirci per noi significa molto. A questo punto dovremo sapere che ci staranno comunque vicini. Sarà una par tita tosta, il livello si alza ulteriormente: il Como ha fatto un mercato di altissima qualità. Per noi è stata una settimana interessante, abbiamo recuperato alcuni giocatori e sperimentato soluzioni diverse, cambiando sistema ma mantenendo gli stessi principi. Dobbiamo essere preparati e pronti ad affrontare una squadra di qualità».
SERIE D
Il Crema cala il tris e domani sfida la capolista Pro Sesto
Il Crema ha calato il tris. Contro l’Scd Progresso, la squadra nerobianca ha conquistato la terza vittoria di fila (2-1) grazie alle reti di Mozzanica e Fenotti, al termine di una prestazione solida e ricca di determinazione. Il Crema, già a +5 sulla zona playout, è impegnato domani alle 15 sul campo dell Pro Sesto, una delle due squadre in vetta, per il big match di giornata. CLASSIFICA (4ª giornata): Pistoiese, Pro Sesto 10; Lentigione, Crema , Cittadella Vis Modena 9; Piacenza, Sangiuliano City 7; Trevigliese 6; Desenzano, Correggese, Imolese 5; Rovato Vertovese, Sant’Angelo 4; Sasso Marconi 3; Tropical Cariano, Pro Palazzolo 2; Scd Progresso, Tuttocuoio 1.
Oggi ai Mondiali grande semifinale Italia-Polonia Tanti
PASAY (Filippine) - L’Italvolley che si è vendicata del Belgio (battuto 3-0 nei quarti, dopo la sconfitta per 2-3 nel primo turno), è sicuramente in crescita, ma per battere la Polonia (oggi alle 12.30 ora italiana) servirà la miglior versione degli azzurri. Una semifinale che sa tanto di finale, visto che dall’altra parte del tabellone si sono qualificate a sorpresa la Repubblica Ceca e la Bulgaria.
PECHINO - Sulle ali dell’entusiasmo per la vittoria bis nella Billie Jean King Cup, Jasmine Paolini ha iniziato alla grande il Wta 1000 di Pechino, travolgendo 6-1, 6-3 la lettone Sevastova. Al prossimo turno affronterà l’americana Kenin. In campo maschile, sempre nella capitale cinese, bene Sinner, Cibolli e Musetti, mentre nell’Atp 1000 di Tokio, eliminato Berrettini dal norgevese Ruud.
Dopo 7 anni il quattro di coppia del capovoga bissolatino è tornato a dominare la rassegna iridata. Il modo migliore per iniziare il quadriennio olimpico in vista del 2028
Un equipaggio che non tradisce mai. Il quattro di coppia azzurro, targato Fiamme Gialle e del capovoga bissolatino Giacomo Gentili, dopo l’argento olimpico, ha dominato ai Mondiali di Shanghai. Sin dalle batterie l’armo azzurro non ha avuto rivali e in finale ha trionfato con quasi due secondi sulla Gran Bretagna e tre secondi e ventisei centesimi sulla Polonia. Per trequarti dell’equipaggio (Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Giacomo Gentili) si tratta del secondo titolo iridato dopo quello conquistato a Plovdiv nel 2018. Allora al posto di Luca Chiumento c’era il compianto Filippo Mondelli, al quale i suoi compagni non mancano mai di dedicare le medaglie conquistate. «Ancora devo capire cosa abbiamo fatto, mi emoziona pensare a essere tornato sul più alto
SUL LAGO DI PUSIANO
Ottima Baldesio ai Campionati Italiani di Società
gradino del podio mondiale. L’Italia è giovane, sta facendo grandi cose nell’atletica e nel nuoto. Ho conosciuto Martinenghi e Furlani alle Olimpiadi, mi hanno dato una carica speciale. La gara? L’ho vissuta fredda, appena la luce diventa verde divento iceman. Ringrazio tutte le persone che ci sono state vicino in questo perio -
do», ha affermato Gentili. Certamente, dopo il quarto posto agli Europei c’era qualche preoccupazione nello staff azzurro, ma era solo una questione di preparazione, finalizzata ai Mondiali e si sono visti i risultati. Naturalmente emozionato Gigi Arrigoni, che per la prima volta ha visto le gare da casa, dopo aver
Baldesio protagonista ai Campionati Italiani di Società sul lago di Pusiano. L’acuto più importante è arrivato dal quattro di coppia Under 18, con Irene Barbisotti, Emma Caratozzolo, Maria Milanesi e Delia Mazzoni che hanno conquistato il titolo italiano coronando una stagione straordinaria. Argento per il quattro di coppia misto Under 18
concluso la sua lunga e gloriosa attività di tecnico alla Bissolati e in Nazionale: «Prima di tutto complimenti a Giacomo e all’equipaggio per averlo seguito per tutta la gara. Ho vissuto la finale come se fossi stato là con loro. Dopo l’ottima partenza, ho avuto un po’ di patema dalla crescita della Gran Bretagna, ma superati i primi 1000 metri e considerando il costante distacco dai rivali più temibili, mi sono tranquillizzato, anche se sapevo bene come si sarebbe comportato l’equipaggio italiano negli ultimi 500 metri. Bravissimi ad aver concluso una gara perfetta dall’inizio alla fine». Insomma, il quadriennio olimpico è iniziato nel migliore dei modi e motiva ancor di più i quattro “cavalieri delle acque” verso l’unico oro che manca alla loro splendida collezione, quello olimpico, che vorranno conquistare a Los Angeles nel 2028.
(Caratozzolo, Milanesi, Aurelio Yamato Orippi e Marco Telli) e bronzo per il doppio Under 18 con Matilde Contardi e Margherita Bernardelli. Infine, bronzo nel Meeting Giovanile del quattro di coppia Cadetti di Filippo Zaini, Sami Omari, Dan Andrei Lupu e Federico Arenghi e lo stesso Omari ha conquistato anche l’oro con la Lombardia nell’otto Cadetti.
Oltre a sette medaglie (record storico) e 15 finali, l’Italia ha concluso i Mondiali di Tokyo al 6º posto nella classifica a punti su 198 nazioni, eguagliando con 62 punti il miglior piazzamento di sempre a Göteborg nel 1995. A questo exploit ha contribuito anche Sveva Gerevini, che ha concluso la prova dell’eptathlon al 13º posto, un ottimo risultato tenendo conto dei problemi fisici che ha dovuto superare quest’anno e della poca preparazione per un evento come i Mondiali. Dopo il 17º posto al termine della prima giornata, Sveva ha recuperato ben quattro posizioni e con 6167 punti ha stabilito il primato stagionale.
SISTEMA DI REGOLAZIONE Pratica leva di regolazione profondità di lavoro. Posta a lato del manubrio accelera e facilita le regolazioni.
Prove tecniche di campionato, con il risultato che inevitabilmente passa in secondo piano. Nel penultimo test di pre-season, giocato a Orzinuovi, la Vanoli ha ceduto nettamente (84-96) contro una Germani Brescia già pronta per la Supercoppa (in programma nel weekend al Forum di Assago). L’intensità fisica dei bresciani ha fatto la differenza, con i chili e i muscoli di Burnell e Ndour che hanno messo in difficoltà una Vanoli che ha toccato il -23 come massimo svantaggio. Un test impegnativo contro una squadra “atipica” rispetto al momento attuale: Brescia in estate ha cambiato solo l’allenatore e un giocatore e oggi a livello di gioco e rendimento non registra differenze con la squadra finalista dei playoff dello scorso campionato. La Vanoli, invece, è decisamente un cantiere aperto tra assenze e ricerca di identità: in una serata in cui la precisione al tiro non è stata ottimale (31% da
Dopo la sconfitta con la Germani Brescia, nel pomeriggio a Soresina la squadra di Brotto affronta un altro avversario di valore come Tortona degli ex Biligha e Pecchia
tre e 59% da due), la squadra di Brotto ha saputo comunque costruire buone soluzioni, punendo gli avversari in contropiede e attraverso il pick and roll. Super serata offensiva per il neo aggregato, l’ala bulgara Ivan Alipiev, top scorer con 19 punti, ben supportato da un Willis che, vedendo i compagni in difficoltà, ha saputo prendere per mano la squadra da vero leader. Anigbogu ha raccolto ben 8 rimbalzi, nonostante la
presenza di Bilan, limitato a soli 6 punti. Anche tanti errori sotto canestro per l’americano, ma il confronto con i centri dell’anno scorso per grinta e combattività è netto. Nonostante ciò, i biancoblu dovranno ulteriormente alzare il livello di cattiveria come detto da coach Brotto, che ha definito questo test una «scoppola educativa utile per capire il livello d’intensità del campionato». Intanto, oggi alle 18 la Vanoli è
impegnata a Soresina nell’ultimo test amichevole contro Derthona Tortona Basket degli ex Biligha e Pecchia, che recentemente ha travolto Varese 116-62. Un match impegnativo, ma utile per preparare l’esordio in campionato domenica 5 ottobre al Taliercio di Mestre con la Reyer Venezia L’ingresso al Palasport di via dello Stadio 1 a Soresina sarà gratuito, ma limitato fino al raggiungimento dei 500 posti disponibili nell’impianto. Sullo stato di salute della squadra, giovedì coach Brotto si è così espresso: ««Abbiamo trovato grande disponibilità da parte di tutti i ragazzi, purtroppo nelle ultime due settimane ci sono venuti a mancare due giocatori nello stesso reparto. Ndiay ha ricominciato oggi, ma, per il momento si allena ancora senza contatto. Burns è più pronto: appena smaltisce il dolore fisico, il suo recupero sarà rapido. Stiamo lavorando sodo e crediamo di essere sulla strada giusta per arrivare pronti al campionato»
Una giornata in famiglia, inclusiva e aperta a tutti: grandi e piccini, protagonisti in campo e fuori, sia sugli spalti. Un pomeriggio di festa e comunione per cominciare con ancor più carica la nuova stagione, sempre con la stessa emozione della prima. Domenica scorsa presso il Centro Commerciale Cremona Po si è tenuto l'evento “Come la prima volta”, la presentazione ufficiale delle squadre della Vanoli Basket Cremona che prenderanno parte alla stagione 2025-2026. Dal minibasket al settore giovanile Vanoli Young, passando per
la realtà al femminile Cremona Pink, fino ad arrivare alla prima squadra biancoblu. A fare da cornice alla presentazione ufficiale tanti e
appassionati biancoblu, a rendere ancor più caloroso e partecipato l'evento. La presentazione è stata condotta da Andrea Bonzio di Radio Bruno, media partner della Vanoli Basket. «Con la nuova stagione alle porte, siamo pronti a scrivere una nuova pagina di storia. Vogliamo che tutti siano protagonisti, dai giocatori in campo a chi opera dietro le quinte per il bene di questa società, fino ad arrivare a coloro che ci supportano in ogni maniera possibile», ha affermato il general manager Andrea Conti.
SERIE B
Logiman sconfitta a tavolino Domani sfida il Fiorenzuola
I nizia con l’amaro in bocca il campionato della Logiman Orzinuovi (nella foto) , che sul campo ha battuto in trasferta un’indomita Bakery Piacenza (77-68). Il risultato è stato in bilico fino a due minuti dalla fine, dopo un’alternanza nel punteggio durata tutto il match. La serataccia nel tiro da tre, con un misero 2/26, ha vanificato in casa Logiman il dominio sotto i tabelloni (48/35), costringendo gli uomini di coach Gabrielli ad un duro lavoro difensivo per aggiudicarsi il match. Ma nei giorni successivi è arrivata la doccia fredda della sconfitta per 20-0 a tavolino. Il motivo? Il giocatore Lucas Chaves doveva scontare ancora una giornata di squalifica risalente alla scorsa stagione, ma è sceso regolarmente in campo e quindi il giudice sportivo ha inflitto la sconfitta alla Logiman, che con amarezza accetta il verdetto. Chaves sconterà il turno di squalifica nel match di oggi alle 18 al PalaBertocchi contro il Fiorenzuola Bees, che la Logiman cercherà di vincere a tutti i costi.
Non poteva iniziare meglio! La Ferraroni JuVi (nella foto) stupisce subito la serie A2, stappando una grande vittoria al debutto al PalaRadi contro la corazzata Forlì, squadra storica e ricca di nomi gloriosi nel roster (Aradori, Gaspardo e Gazzotti), al termine di 40 minuti di basket goloso. Una vittoria del tutto meritata che ha incendiato il tifo del popolo oroamaranto, entusiasta di fronte alle giocate dei propri beniamini, capaci di ribaltare anche le gerarchie della vigilia. Trascinata da capitan Panni, in condizioni clamorose (24 punti e 4 assist a referto, con 6/9 da tre, un vero fattore, trascinatore assoluto), la JuVi dopo un rodaggio iniziale (parziale di 0-7), si riporta alla pari, tiene botta e poi scappa fra terzo e ultimo quarto, prendendo anche 16 punti di vantaggio, prima di chiudere 78-70. Una gara agonisticamente tesa, tanto che coach Bechi finisce espulso per doppio fallo tecnico. Tutta la JuVi - ad eccezione di Garrett, non ancora in condizione, che non ha iniziato bene la gara e si è avvitato in una prestazione
incolore - ha giocato con grinta, personalità e lucidità, prendendosi di voglia e convinzione una vittoria
che permette di ritrovarsi subito nelle condizioni ottimali per affrontare le prossime partite (una botta di entusiasmo che ci voleva proprio). La difesa è stata intensa, molto concentrata, puntuale nei momenti chiave, si è rilassata solo negli ultimi minuti quando il punteggio era ormai acquisito (ma è giusto tirare al massimo fino alla fine, si lavorerà per perfezionare anche questo aspetto). Nel prossimo turno, domani alle 17, è in programma una trasferta lunghissima: la JuVi, infatti, attraverserà tutta l’Italia per fare visita alla Valtur Brindisi di coach Bucchi (reduce dal trionfo nel derby contro Ruvo di Puglia), per un’altra sfida stimolante, prima di rientrare al PalaRadi per il match
tro Rimini.
I due campioni italiani Juniores del Flora si raccontano: oltre a pensare alla scuola, puntano a ripetersi anche tra i Seniores
Sono riprese le scuole anche per Luca Domaneschi ed Alessandro Massarini, entrambi studenti al 5° anno all’Istituto Ghisleri, ma il titolo italiano conquistato per il Flora è ancora nella loro mente. Come avete vissuto questo successo tricolore?
Luca: «Devo ammettere che a questo ultimo titolo ci tenevo molto, perché questo risultato lo cercavamo da tanto tempo e alla fine siamo riusciti a conquistarlo. Siamo entrati determinati dalla prima all’ultima partita, sapevamo che avremmo dovuto mantenere alta la concentrazione in ogni momento. Questo successo è stato il coronamento di un percorso partito tanto tempo fa. È stata un’emozione grandissima, soprattutto perché è il mio ultimo anno tra gli Under 18. Un titolo importante e poi averlo vinto con il mio compagno con cui facciamo coppia da tanti anni, ho provato una suggestione ed uno stimolo unici. Il lavoro ha ripagato».
Ale: «Andarsi a giocare un titolo è sempre molto complicato, poi essendo la nostra ultima possibilità aumentavano le aspettative su di noi. Ci siamo preparati a lungo, dall’inizio di agosto con allenamenti quasi ogni giorno, perché
(M.M.) È finito come lo scorso settembre il Trofeo Corazzi 2025 Junior organizzato dallo Stradivari, con la netta vittoria dei boys del Flora. Allora c’era stato il successo di Alessandro Massarini su Luca Domaneschi, stavolta finale diverso ma la stessa
volevamo essere nelle condizioni migliori possibili ed anche per riscattarci della brutta prestazione di due mesi prima nella final four del Campionato Italiano a Squadre. Questo successo l’ho vissuto come una grande emozione, ma anche come una sorta di liberazione da un qualcosa che sembrava maledetto e che non voleva proprio arrivare». Vincere è qualcosa che può insegnare?
Luca: «La voglia di vincere devi averla nel sangue, nessuno te la può insegnare. Quello che invece si può formare è un mix di fattori come gli allenamenti costanti che di conseguenza maturano in maggiore esperienza e capa-
cità per affrontare le gare con più sicurezza e determinazione, spronandoti a fare sempre meglio e a credere in te stesso. Poi ci devi mettere del tuo: costanza, sacrificio, passione e soprattutto l’umiltà di non sentirsi mai arrivati, perché per vincere devi prima imparare a perdere. Infatti, è dalle sconfitte che impari a crescere sia nella vita che nello sport». Ale: «Credo che vincere sia qualcosa che non si possa insegnare. Ascoltando grandi campioni che hanno giocato diverse finali importanti, si possono imparare dei metodi per gestire certi tipi di partite sia a livello tecnico che mentale, cercando di non essere divorati dalla tensione».
Prime sensazioni dopo questo titolo italiano?
Luca: «Sono molto orgoglioso perché ce lo siamo meritati e lo colloco al primo posto assieme al Campionato del Mondo, sia perché era l’ultima mia possibilità negli Juniores e sia perché vincerlo con il mio amico Alessandro è stato bellissimo. Abbiamo iniziato il percorso insieme da piccoli e lo abbiamo concluso insieme con la classica ciliegina sulla torta».
Ale: «Dopo questo esaltante risultato, torna nel sottoscritto molta fiducia dopo un periodo difficile sul campo, con pochi risultati. Ora spero di proseguire sulle orme di questo successo». Programmi futuri?
Luca: «Innanzitutto la scuola, dove cercherò di impegnarmi e concludere bene il percorso visto, che quest’anno avrò la maturità. Per quanto concerne l’attività boccistica giocherò ancora con Alessandro nella categoria A Seniores, dove speriamo di prenderci qualche soddisfazione e di maturare in esperienza».
Ale: «Quest’anno scolastico è quello della maturità e quindi la priorità va data sicuramente alla scuola. Ad ottobre inizierà l’annata boccistica e il mio piano e quello di Luca è quello di continuare insieme».
musica. Nella categoria Under 18 a far festa è stato Alex che saluta con un successo la categoria Juniores. Terzina senza grossi problemi, dove s’impone su Federico
Truzzi , Samuele Brambilla ed estromette il compagno di coppia Luca Domaneschi. Nell’altra terzina in evidenza Alessandro Minoia che supera Kaur Sammandep nella doppia
Federica Venturelli non tradisce mai negli appuntamenti che contano. Infatti, ha regalato all’Italia la prima medaglia ai Mondiali in Rwanda, aggiudicandosi un prezioso bronzo nella cronometro Under 23 di 22,6 km, vinta dalla britannica Zoe Backstedt. « È una medaglia molto importante per me - ha rivelato la 20enne di San Bassano - perché dopo un inizio di stagione difficile, sono riuscita ad avere una
bella ripresa, ho fatto tante gare con la squadra (la Uae Team Adq) che non si addicevano molto alle mie caratteristiche, perché erano
impegnative dal punto di vista altimetrico, ma mi hanno aiutato a preparare questo obiettivo ed arrivare un po’ più pronta per affrontare il dislivello di questa cronometro». Poi Federica ha sfiorato un altro podio nella mixed relay team time trial, staffetta mista di 3 uomini e 3 donne, 4ª con Mattia Cattaneo, Marco Frigo, Matteo Sobrero, Federica Venturelli, Monica Trinca Colonel e Soraya Paladin.
partita ed ha la meglio su Francesco Luigi Visconti. Finale tutta in famiglia e vittoria di Massarini su Minoia con il punteggio di 12-8. Degli altri cremonesi, una buona prestazione
di Luca Domaneschi vittorioso su Riccardo Magri e Pietro Bastoni prima di essere sconfitto da Massarini, disco rosso per Giacomo Storti. Tra gli Under 15 sia Letizia Mombelli che Paolo Casalini eliminati ai pallini dopo aver chiuso in parità il loro incontro.
Vbc Casalmaggiore e Trasporti Bressan Offanengo sono ancora in rodaggio, come ha confermato il Trofeo Bressan. Le casalasche sono state travolte 0-3 (13-25, 1325, 14-25) in semifinale dalla Cbl Costa Volpino e poi hanno piegato 2-1 (25-13, 20-25, 15-13) il Club Italia nella finale per il terzo posto, mentre le cremasche hanno battuto al tie break (25-18, 27-29, 2523, 23-25, 15-13) il Club Italia e poi sono state battute 0-3 (21-25, 2325, 22-25) da Costa Volpino nella sfida per il trofeo. Poi Offanengo si è recata in Valtellina per due test. Il primo contro la Futura Giovani Busto Arsizio, prossima avversaria nel girone B di A2 che inizierà lunedì 6 ottobre, è terminato 2-2 (26-24, 20-25, 25-20, 10-15 con le neroverdi che hanno conquistato il 2º e il 4º set), poi hanno superato 4-1 (25-20, 25-21, 25-17, 25-22, 9-15) le croate del Mladost Zagabria, formazione allenata dall’italiano Riccardo Boieri. « È andata molto bene - afferma il vice allenatore Fabio Collina -, abbiamo disputato una bella par tita, siamo stati più ordinati e abbiamo messo pressione all’avversario fin dal primo punto. Il bilancio della due giorni in Valtellina è molto buono in vista del campionato. Siamo cresciuti tanto in attacco e anche in questa occasione è stata buona la risposta di tutte le ragazze che abbiamo impiegato con le rotazioni». Oggi alle 17 al PalaCoim ultimo allenamento congiunto di pre-season contro Concorezzo, formazione del girone A di A2.
L’ottimismo di Efrem Morelli (Fiamme Oro/Baldesio) alla vigilia era più che giustificato, visto che è salito sul podio anche ai Mondiali di Singapore. Il capitano della Nazionale di nuoto paralimpica, argento alle Paralimpiadi di Parigi 2024, ha conquistato la medaglia di bronzo nei 50 rana SB3, la sua specialità, chiudendo in 49’’43 e confermandosi ancora una volta punto di riferimento
della squadra azzurra. L’oro è andato all’israeliano Ami Omer Dadaon (48’’17) e l’argento al giapponese Takayuki Suzuki (48’’53).
«È stata una settimana difficile: ho avuto la febbre da martedì prima della partenza e le dodici ore di volo non mi hanno aiutato a recuperare. In batteria ho cercato di risparmiare energie, poi in finale ho dato tutto. Ho gestito bene fino agli ultimi cinque metri, dove ho rischiato molto, ma sono riuscito a conquistare il bronzo», ha raccontato Efrem al termine della gara iridata.