Il Monitore Medico 5/2015

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numero 5_2015

Tutti i diritti riser vati, reg. presso Trib. Torino n. 5468 del 22/12/2000

Dr. sergio rigardo_ specialista in fisiatria_direttore tecnico fisiokinesiterapia larc

Un nuovo approccio globale al trauma e al dolore

Le tecniche per il recupero funzionale

Un nuovo approccio al recupero dal trauma e alla risoluzione del dolore viene dalla Fisiatria, da un gruppo di medici che si è costituito nel movimento "Sport and Anatomy on the Go" e che ha maturato esperienza nella cura dei traumi sportivi dei grandi campioni del calcio, del tennis, del runnig e delle corse automobilistiche per trasferirlo a tutti coloro che ne hanno bisogno.

Ne parliamo con il dottor Sergio Rigardo, fisiatra, specialista in fisioterapia e riabilitazione, Direttore Tecnico FISIOKINESITERAPIA Gruppo LARC, Docente Master Fisioterapia Sportiva all'Università di Pisa e membro di questo gruppo di studio.

Qual è la filosofia di Sport and Anatomy on the Go? Possiamo definirlo un nuovo percorso formativo a carattere nazionale rivolto ai professionisti del settore della fisioterapia, al fine di illustrare le potenzialità dell’utilizzo sinergico delle nuove tecnologie per la cura e la riabilitazione delle patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, sia in ambito sportivo che privato.

Le tecniche utilizzate nel recupero funzionale dei grandi campioni dello sport possono essere rivolte a tutti coloro che, sia sportivi sia sedentari, si fanno male e hanno il diritto di poter tornare in forma nel più breve tempo possibile, con le più recenti tecniche a disposizione della scienza medica e fisioterapica.

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FOCUS pag. 4 DEGLUTIZIONE consigli per bambini

DOSSIER pag. 6 C I B O E P SIC H E come trovare un equilibrio

L'ESPERTO RISPONDE pag. 11 R E UM ATOL O G IA Dolore ai piedi

2 _gli autori del mese Dr. Sergio Rigardo

Dr.ssa Silvia Ruento

Dr. Massimo Fazzari

Dr.ssaGabriella Belletrutti

Dr. Francesco Scaroina

Specialista in Fisioterapia e Riabilitazione

Esperta in Deglutologia Infantile

Specialista in Cardiologia

Psicologa e Psicoterapista

Specialista in Medicina Interna

Direttore Tecnico della Fisiokinesiterapia del Gruppo LARC, fisiatra e specialista in Idrologia Medica.

Membro della SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione) e della SITOD (Società Italiana Onde D’urto). Oltre all’attività medica, si occupa di formazione ed è docente del master “Traumatologia sportiva” all’Università di Torino e di “Fisioterapia Sportiva” all’Università di Pisa.

Laureata a pieni voti presso l’Università degli Studi di Torino, si occupa di prevenzione, valutazione e trattamento riabilitativo delle patologie di Linguaggio, Comunicazione e Deglutizione in ogni età. Ha conseguito il Master Universitario di I livello in Deglutologia, specializzandosi in Disfagia e Disturbi della Deglutizione.

Direttore fino al 2010 della U.O.A. Di Cardiologia dell'ospedale di Cirié, reparto di cui gli è stata affidata ex-novo l’organizzazione nel 1998. Laureato con lode all’Università di Siena, dove si è specializzato in Malattie Cardiovascolari e Reumatiche, ha a lungo lavorato all’ospedale Mauriziano di Torino dove ha acquisito esperienza nei più svariati settori della cardiologia.

Consulente del Gruppo LARC dal 2009, si è laureata in Psicologia clinica e di comunità per poi specializzarsi in Psicoterapia ad orientamento Analitico Transazionale. Si occupa della psicoterapia di adulti e adolescenti e collabora con gli specialisti in neurologia nella somministrazione di test n e u ro ps i c o l o g i c i per la valutazione della degenerazione cognitiva.

Specialista in Medicina Interna e Primario Emerito di Medicina Interna dell’Ospedale Giovanni Bosco di Torino. Grazie alle sue competenze, è l’interfaccia ideale tra i Medici interni, i Medici di famiglia e i Medici Ospedalieri. È inoltre il punto di riferimento del servizio di numero verde del Gruppo LARC dedicato ai Medici. Il Dottore effettua visite internistiche e check up personalizzati.

Periodico di divulgazione medica realizzato in collaborazione con il Gruppo LARC Diffusione 25000 copie.

Distribuzione gratuita.

Direttore Responsabile: Emanuela Amadei Segreteria di redazione: LARC C.so Venezia, 10 - 10155 Torino tel. 011.2486216 - fax 011.4785146 info@ilmonitoremedico.it www.ilmonitoremedico.it Stampa: Stamperia Artistica Nazionale S.p.A. Coordinamento redazionale: Zip Progetti

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Il Gruppo LARC

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LARC C.so Venezia, 10 - Torino LARC C.so Duca degli Abruzzi, 56 - Torino LARC Via Sempione, 148/C - Torino LARC Via D’Oria, 14/14 - Ciriè (To) LARC Via Rieti, 30 - Grugliasco (To) (solo punto prelievi) ODONTOLARC Via Cervino, 60 - Torino Tel. 011 2305128 - 335.1539243 CENTRO MEDICO SPECIALISTICO DI FISIOKINESITERAPIA GIORDANA2 Via Giordana, 2 ang. C.so Re Umberto, 64 - Torino Tel. 011 596252 e-mail: info@giordanadue.it CENTRO MEDICO CHIRURGICO FREIDOUR Via Freidour, 1 ang. C.so Trapani, 16 - Torino Tel. 011 7719077 e-mail: info@centromedicofreidour.it CENTRO MEDICO CHIRURGICO GUTTUARI Via Guttuari, 22 - Asti Tel. 0141 532951 e-mail: info@guttuari.it STUDIO MEDICO PINEROLESE Via Gatto, 28 ang. Via Juvenal - Pinerolo (To) Tel. 0121 321681 e-mail: info@studiomedicopinerolese.it SIAMO CONVENZIONATI CON I PRINCIPALI FONDI ASSICURATIVI E DI CATEGORIA

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Approfondimento

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..continua da pag. 1 Quali sono queste tecniche?

L'integrazione della fisioterapia manuale con tre tecniche della fisioterapia strumentale, da differenziare a seconda dei casi che si presentano: le Onde d'Urto, la laserterapia ad alta potenza e la Diatermia. Questo mix, abbinato a un programma rieducativo specifico preparato dal fisiatra, porta a un accorciamento dei tempi di recupero e di risoluzione del dolore.

Il corridore occasionale, il calciatore amatoriale, ma anche chi soffre di mal di schiena a causa del suo lavoro può quindi essere trattato come i grandi nomi dello sport?

Assolutamente sì, ovviamente rispettando i tempi biologici che il corpo ci chiede. Un giocatore di calcio di serie A deve essere riportato in campo il più velocemente possibile, ma teniamo conto che la sua preparazione atletica lo aiuta nel recupero e nell'evitare ricadute. Tutti noi invece dobbiamo rispettare dei tempi che il nostro corpo ci impone ma grazie a questo mix di tecniche – onde d'urto, laserterapia e diatermia – sono assicurati recuperi rapidi.

E per evitare di tornare a farsi male o che il dolore torni a insorgere?

Fisioterapia e atletizzazione in uno sportivo amatoriale o saltuario sono fondamentali come in un professionista, proprio perché, durante il trattamento del trauma e la conseguente messa a riposo, è necessario mantenere il tono muscolare per garantire un rapido ritorno alla prestazione atletica pretrauma. Un approccio che io ho trasmesso a tutti i miei studenti, ai collaboratori e ai fisioterapisti che lavorano con me è proprio quello della presa in carico globale del paziente.

Riassumendo: togliere il dolore ed evitare che ritorni?

Esattamente. Se qualcuno si presenta da me con male alla schiena, dolore alla spalla o un trauma sportivo, la mia prima domanda è perché è insorto quel dolore o se ci si è fatti male.

Perché se non si comprende la ragione di un dolore o di un trauma, non lo si risolverà mai. Non serve a nulla togliere il dolore se poi torna uguale

o peggiore dopo un mese. Quindi diventa fondamentale l'analisi generale della postura del soggetto, le terapie per togliere il dolore o l'infiammazione e il dare indicazioni terapeutiche insegnando esercizi posturali per evitare che i problemi tornino a insorgere.

Anche una persona anziana e non particolarmente attiva può trarre giovamento da questo nuovo approccio alla fisioterapia?

Le nostra ossa e i nostri muscoli vanno regolarmente tenuti sotto controllo come si fa con la vista o con i denti.

Non va mai trascurato un dolore a 40, 50 o 60 anni, anche se piccolo, perché se viene risolto permetterà alla persona di arrivare a 80 anni in piena autosufficienza motoria, magari continuando a praticare sport come lo sci, il tennis o il trekking in montagna.

Lei ha curato diverse pubblicazioni scientifiche, in particolare sull'utilizzo delle onde d'urto in riabilitazione, ci può spiegare brevemente di cosa si tratta?

Le onde d'urto sono una recente novità in ambito fisioterapico. Non sono dopanti e non richiedono uso di farmaci, quindi possono essere applicate agli sportivi professionisti,

ma, nello stesso tempo, possono essere utilizzate in soggetti anziani che già assumono costantemente terapie per altre patologie proprio perché le onde d'urto non prevedono la somministrazione di farmaci.

Agiscono incrementando il processo di autoriparazione dei tessuti e velocizzano la guarigione. Sono un ottimo trattamento abbinati a una buona rieducazione funzionale.

" onde d'urto, laserterapia e diatermia garantiscono recuperi rapidi " Un consiglio in sintesi per i nostri lettori?

Fate molta attenzione a chi vi rivolgete.

Un trattamento di fisioterapia non va mai praticato se non si passa prima da un Fisiatra e rivolgetevi a medici e a centri medici che applichino un metodo personalizzato di cura, cucito sulle esigenze di ognuno, differenziato se si è sportivi, attivi o sedentari, giovani o anziani, come quello che in questi anni si è sviluppato presso i poliambulatori LARC e devo dire che ha conseguito grandi risultati.

La soddisfazione dei nostri pazienti è la migliore prova della sua validità.

Info Utili LA FISIOKINESITERAPIA LARC Il Gruppo Larc dispone di 2 centri di Fisiokinesiterapia: in Corso Venezia 10 e presso il Centro Giordana2, dotati di ampi spazi destinati alla riabilitazione e box riservati, per offrire privacy e ambienti confortevoli che sfruttano le teorie della cromoterapia per trasmettere energia e vitalità.

Il paziente può seguire programmi riabilitativi personalizzati con un fisioterapista dedicato, utilizzando strumentazione specifica, sia in palestra che nei box.

Grazie alla varietà di trattamenti offerti, all’alta professionalità dei fisioterapisti e alla disponibilità di giorni e orari, il Medico Fisiatra può cucire su misura il corretto percorso di cura del paziente e monitorare regolarmente i progressi, per modulare le terapie e ottenere risultati veloci e duraturi.

Per informazioni e prenotazioni: 011.0341777 www.gruppolarc.it

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Focus

Deglutizione atipica: riconoscerla e trattarla Caratterizza fino al 30% dei bambini fra i 4 e i 7 anni Dr.ssa silvia ruento_logopedista_consulente larc

Le alterazioni delle funzioni orali sono molto frequenti. In particolare, per quanto riguarda l’età evolutiva, il quadro noto come deglutizione atipica o permanenza di schemi di deglutizione infantili sembra caratterizzare fino al 30% dei bambini fra i 4 e i 7 anni.

La deglutizione atipica, caratterizzata da spinta linguale in avanti e dalla posizione della lingua fra gli incisivi, può essere coesistente a malocclusioni dentali e portare alla necessità di applicare apparecchi ortodontici. Infatti, tenendo conto che si deglutisce in media più di 1500 volte al giorno e che la lingua è l’organo del corpo più innervato e il più dotato di fasci muscolari, in presenza di deglutizione atipica, la forza esercitata sulle arcate dentarie è considerevole. La malocclusione contribuisce alla comparsa di disturbi dell’articolazione, noti come disturbi miofunzionali.

Gli esperti forniscono alcuni consigli per prevenire la deglutizione atipica e le malocclusioni dentali. Nello specifico, il corretto sviluppo della dentizione è fondamentale per la salute orale dei bambini, in quanto contribuisce ad un’occlusione stabile, funzionale ed esteticamente gradevole. Per questo, le Linee Guida del Ministero della Salute, raccomandano l’eliminazione delle “Abitudini viziate”, cioè quei comportamenti che generalmente si manifestano nella prima infanzia e che se persistono degenerano in “vizi”, che possono portare alla deglutizione atipica e a una modificazione della forma e delle strutture del volto.

Tra le abitudini viziate più comuni troviamo il succhiamento del pollice. Ritenuta nella norma nei neonati e lattanti ed ancora accettabile nella prima infanzia, quest’abitudine diventa anomala se persiste oltre i 4 anni d’età perché col tempo il rischio di sviluppare una malocclusione aumenta progressivamente.

Particolare attenzione va prestata alla dieta: nell’allattamento al seno, il neonato deve esercitare un’elevata attività muscolare per procurarsi il cibo favorendo così lo sviluppo delle strutture orali e della mandibola, mentre nell’allattamento artificiale il neonato è più passivo. L’allattamento artificiale non andrebbe protratto oltre i 12 mesi. Anche lo svezzamento tardivo può provocare alterazioni della muscolatura orofacciale.

Un altro errore riguarda la respirazione: respirando dalla bocca e non dal naso, la lingua è costretta ad

assumere una posizione bassa, adagiandosi sul pavimento della bocca, quando invece la sua postura corretta è situata sulle rughette retroincisive, subito dietro gli incisivi superiori.

Oggi le richieste diagnostico-terapeutiche che giungono ai diversi specialisti sono in continuo aumento. C’è quindi la necessità di inquadrare lo squilibrio muscolare orofacciale e la deglutizione atipica secondo un approccio multidisciplinare, con il coinvolgimento di più discipline: Foniatria, Logopedia, Otorinolaringoiatria, OdontoOrtodonzia, Chirurgia Maxillo Facciale, Pediatria, Fisiatria, Fisioterapia, Osteopatia, Posturologia.

È importante precisare che diagnosi e indicazione alla terapia logopedica vanno prescritte dal medico specialista mentre la terapia specifica deve essere attuata dal logopedista specializzato in tale ambito.

A seconda di quanto emerso in sede di valutazione, l'intervento prevederà: la rieducazione della postura della lingua e delle labbra a riposo, esercizi di rieducazione del muscolo, la modifica della deglutizione per le varie consistenze (solidi, semi-solidi, liquidi) e la correzione dei difetti fonetici (ad esempio /s/ e /z/ articolate interponendo la lingua tra le arcate dentali).

Negli ultimi anni si è data più importanza alla prevenzione cercando di identificare precocemente le abitudini viziate e i compensi devianti dovuti ad un uso sempre più improprio e prolungato del succhiotto e del biberon e all’abitudine dell’interposizione linguale nell’articolazione delle parole.

Info Utili LOGOPEDIA La logopedia è una branca della Medicina Riabilitativa che si occupa della rieducazione del linguaggio, scritto e orale, della comunicazione e dei disturbi della deglutizione in età evolutiva, adulta e geriatrica.

I Logopedisti del Gruppo LARC, nelle sedi di Torino - corso Venezia e via Giordana - e di Pinerolo offrono programmi di riabilitazione personalizzati e un’attività di counselling e informazione ai pazienti e ai familiari circa il trattamento logopedico. il monitore

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Fibrillazione atriale asintomatica con il monitoraggio esteso è più facile la diagnosi Dr. massimo fazzari_ specialista in malattie cardiovascolari e reumatiche_consulente larc

È la fibrillazione atriale l'aritmia più diffusa nella popolazione adulta.

Se non viene trattata, il pericolo tromboembolico periferico (cioè di formazione di trombi ed embolie) e cerebrale aumenta e così anche il rischio di TIA (microischemia i cui sintomi si risolvono entro 24 ore) e infarto, fino a 5 volte più alto rispetto alla popolazione generale.

La fibrillazione atriale porta con sé anche scompenso cardiaco e un significativo declino cognitivo dovuto a microembolie cerebrali.

Per tutti questi motivi, la mortalità cardiovascolare è più diffusa nei pazienti con fibrillazione atriale.

Come ridurre il rischio di ictus e di mortalità? Diagnosi tempestiva e terapia anticoagulante orale lo abbassano del 75%.

Nella maggioranza dei casi la fìbrillazione atriale si manifesta con sintomi evidenti, la diagnosi è tempestiva ed è possibile iniziare una terapia prima dell'insorgenza di eventi tromboembolici gravi.

Ma nel 10-40% dei casi l'aritmia è asintomatica e viene diagnosticata solo in occasione di complicanze tromboemboliche, come l’ictus.

Questo perché molti dei fattori che aumentano il rischio trombo embolico si sovrappongono a quelli dell'aritmia, come ad esempio ipertensione, età avanzata e

scompenso cardiaco.

La mancata diagnosi di fìbrillazione atriale fa sì che i pazienti vengano trattati con la sola terapia antiaggregante, non efficace per la prevenzione di ulteriori eventi embolici rispetto alla terapia anticoagulante orale. Oggi, infatti, non vi è più indicazione alla somministrazione di Aspirina nei pazienti con fibrillazione atriale. È allora importante diagnosticare l'aritmia il prima possibile.

Le attuali linee guida infatti raccomandano l'utilizzo di un monitoraggio ECG di 24 ore per i pazienti con ictus o TIA in cui, escluse altre cause tromboemboliche, si sospetti la possibilità di fibrillazione atriale parossistica (un evento occasionale e transitorio). L'utilizzo di questo tipo di monitoraggio, tuttavia, permette di diagnosticare la fìbrillazione atriale solo nel 5-10% circa dei pazienti, mentre un monitoraggio più esteso è capace di aumentare decisamente questa percentuale.

Il monitoraggio continuo dell'ECG mediante dispositivi detti loop recorder può identificare tale aritmia fino al 25% dei pazienti con ictus criptogenetico.

Un altro gruppo di pazienti da considerare a elevato rischio di

fibrillazione atriale asintomatica è rappresentato da coloro che possiedono anamnesi aritmica positiva e che sono stati sottoposti a procedure terapeutiche per il ripristino del ritmo sinusale. Anche in questo caso l’utilizzo di loop recorder permette un monitoraggio intensivo.

La fibrillazione atriale è la più frequente aritmia nella popolazione adulta e porta con sé un elevato rischio tromboembolico. L'estensione del monitoraggio del ritmo cardiaco, soprattutto dopo un ictus, con dispositivi rimovibili o con il posizionamento di loop recorder, permette di incrementare la diagnosi dell'aritmia e trattare adeguatamente i pazienti, riducendo così le recidive e di conseguenza la mortalità.

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Dossier -SPECIALE ALIMENTAZIONE

Cibo e psiche: gli alimenti sono fonte di energia vitale o causa di disagi Quale rapporto instaurare per vivere in equilibrio Dr.ssa gabriella belletrutti_ psicologa e psicoterapeuta_ consulente larc

“Al mio ritorno a casa, mia madre, vedendomi infreddolito, mi propose di bere, contrariamente alla mia abitudine, una tazza di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, cambiai idea. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti che chiamano Petites Madeleines… E subito, meccanicamente, oppresso dalla giornata uggiosa e dalla prospettiva di un domani malinconico, mi portai alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato che s’ammorbidisse un pezzetto di madeleine… Di colpo mi aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, inoffensivi i suoi disastri, illusoria la sua brevità, agendo nello stesso modo dell’amore, colmandomi di un’essenza preziosa: o meglio, quell’essenza non era dentro di me, io ero quell’essenza. Avevo smesso di sentirmi mediocre, contingente mortale…”

(Alla ricerca del tempo perduto, M. Proust) Quale altro modo per descrivere il rapporto tra cibo e psiche se non le parole del poeta Marcel Proust?

Il cibo è fonte di sostentamento indispensabile per il nostro corpo ma è anche fonte di energia e riserva di consolazioni per la nostra mente. Attraverso il cibo passano le nostre prime relazioni: osservando una mamma che allatta il proprio figlio si coglie la nascita di una relazione che sboccia in quel momento. Il cibo entra anche nella nostra vita sociale adulta: attraverso banchetti più o meno ricercati si sanciscono le tappe più importanti (basti pensare all’attenzione al pranzo nei matrimoni) o si

creano le condizioni per attuare dei cambiamenti (nei pranzi di lavoro).

Il cibo perciò non è solo il mezzo per produrre energia chimica, ma è un passaporto per entrare in relazione con il mondo e le persone che ci accompagnano nella nostra esistenza.

Il cibo, però, da alleato può trasformarsi in un nemico: è il caso del rapporto distruttivo che si instaura a volte con gli alimenti. Mangiare troppo o troppo poco e in modo non adeguato al fabbisogno del nostro corpo facilita l’ingresso nell’area dei cosiddetti “disturbi alimentari”: anoressia, bulimia sono termini che abbiamo imparato a conoscere e che rimandano ad un disagio psichico profondo.

Erroneamente attribuiti solo all’adolescenza e al mondo femminile, si tratta di vere e proprie patologie che possono portare anche alla morte della persona coinvolta. La terapia prevede un approccio multidisciplinare: si deve collaborare con la persona e la famiglia per ricreare un equilibrio sul piano organico, psicologico, sociale e nutrizionale che permetta di recuperare la percezione positiva di sé e del proprio modo di essere. Non bisogna dimenticare, infatti, che nella coppia cibo-psiche vi è un terzo protagonista solo inizialmente silente: il nostro corpo e la sua immagine. L’immagine riflessa nello specchio è sottoposta a un giudizio

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Dossier -SPECIALE ALIMENTAZIONE severo: vorremmo spesso essere diversi da quell’immagine, in tutto o in parte, e la percezione di difetti reali o presunti non è sempre tollerata.

Inoltre, il modello estetico proposto dai mass media spesso non è adeguato alla conformità media della popolazione. Si ricorre allora a mezzi non sicuri per la nostra salute per modificare, in breve tempo, qualcosa che in realtà è parte di noi e ci permette di essere unici. Quello dell’omologazione è un rischio terribile: siamo tutti diversi e meravigliosi proprio per questa unicità che invece cerchiamo di appiattire a quelli

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che riteniamo essere criteri di bellezza universali.

Riuscire ad integrare le nostre parti belle e meno belle (fisicamente e non), essere soddisfatti di come siamo, pur cercando di migliorarci, è la strada da percorre per raggiungere e mantenere quell’equilibrio psichico che ci permette di assaggiare e gustare un alimento, facendoci proiettare lontano come Proust a un ricordo di infanzia, senza tenere conto delle calorie ma solo del calore che il recupero di quell’esperienza ci permette di rivivere semplicemente con una delle azioni più naturali: alimentarci.

I calendari dietetici del Basso Medioevo

Secondo appuntamento con la storia dell'alimentazione Dr. francesco scaroina_primario emerito di medicina interna_direttore sanitario larc

IL PRINCIPALE CANALE DI DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE MEDICO-DIETETICHE NELL'ETÀ TARDO-ANTICA È RAPPRESENTATO DAI “CALENDARI DIETETICI”. IL PRIMO ESEMPIO È QUELLO STILATO DA BEDA IL VENERABILE NEL 725 D.C. E SEGNA IL PASSAGGIO DA UNA SCANSIONE STAGIONALE DELLE RICETTE A UNA MENSILE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE VARIE ATTIVITÀ UMANE.

I calendari servivano a veicolare informazioni sugli usi quotidiani connessi alla scelta e alla preparazione di cibi e bevande, ma anche formule di divieto del loro uso, o ancora dettami nella pratica della raccolta e della conservazione delle piante, soprattutto quelle aromatico-medicinali, che sono proprio l’informazione più distintiva di questi calendari. L'idea del consumo stagionale dei prodotti è a sua volta connessa alle piante alimentari, come ad esempio la lattuga, i porri, i cavoli, etc.

Era già nota da tempo la coltivazione delle piante e l'utilizzo delle loro parti (radici, fiori, foglie, frutti) a fini dietetici e curativi nei primissimi orti dei monasteri medievali, divenuti luoghi di ricerca e sperimentazione.

Le bevande medicamentose, dettagliatamente prescritte nei calendari, venivano preparate nell'infermeria dei monasteri impiegando le erbe coltivate nell'orto e gli stessi prodotti di stagione inseriti nella dieta alimentare dei monaci.

I consigli dietetici e curativi menzionati nei calendari, dunque, rispondono a un'idea di intervento dell'uomo sulla natura, ossia di manipolazione dei cibi, piuttosto che di un loro consumo allo stato naturale.

Nel caso delle piante alimentari la distinzione crudo/cotto, spesso presente nei testi, presuppone la scelta fra l'impiego della cottura e il consumo crudo dei vegetali.

Ancora, il termine confectas abbinato a radices suggerisce un trattamento delle

stesse funzionale alla loro conservazione.

Questi e altri esempi rivelano un modello alimentare lontano da “scelte estreme” (come quelle degli eremiti), ma caratterizzato dalla regolamentazione nell'assunzione dei cibi secondo un’idea di salute derivata dalla letteratura medico-dietetica antica e i cui presupposti teorici risiedevano nel principio di origine ippocratica di equilibrio fra alimentazione (quanto viene ingerito) ed esercizio (quanto viene consumato), in rapporto al clima e alle caratteristiche dell'ambiente circostante.

Nella cultura medievale, la tipologia letteraria dei calendari dietetici si configura

dunque come un sapere tecnico: la natura breve e concisa dei testi indica una loro consultazione pratica piuttosto che lo studio teorico.

Nel loro schematismo essi lasciano intravedere l’attenzione alla conoscenza delle proprietà delle piante e delle erbe, delle loro virtù alimentari e curative, derivante dalla tradizione classica (Dioscoride, Plinio, Galeno), testimonianza delle numerose connessioni fra scienza dietetica e sapienza naturalistica medievale. il monitore

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Primo Soccorso LA CONGESTIONE COME RICONOSCERLA PER INTERVENIRE

«Non fare il bagno dopo mangiato: ti viene una congestione!» dicono saggiamente le mamme. In realtà, oltre il bagno in mare, le cause della congestione sono molto più numerose e il problema può verificarsi in ogni stagione: prendere freddo se poco vestiti, bere dell’ac-

Buone notizie RISTORAZIONE SCOLASTICA SEMPRE PIÙ SANA E SOSTENIBILE

Secondo i dati dei controlli sulla ristorazione nelle scuole torinesi effettuati dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte e della Valle d 'Aosta, emerge una particolare attenzione alla sicurezza degli alimenti, alla qualità e alla so-

qua o una bevanda ghiacciata, ma anche fare un grosso sforzo fisico subito dopo mangiato sono azioni che possono causare congestione. Dopo un pasto, infatti, il sangue si concentra nell’apparato digerente, ma esporsi al freddo o compiere uno sforzo intenso richiede invece una distribuzione maggiore di sangue verso le parti periferiche dell’organismo.

Questo squilibrio nella circolazione sanguigna porta così a un " blocco" dei processi digestivi.

Come riconoscere la congestione? I sintomi possono manifestarsi fino a 3/4 ore dopo il pasto, a seconda di cosa e quanto si è mangiato. Nausea e vomito, dolori e crampi addominali sono i sintomi più comuni, ma la congestione può portare anche sudorazione fredda, spossatezza, annebbiamento della

vista e può causare uno svenimento.

In caso di congestione è opportuno assumere una posizione comoda, coprirsi e tenere al caldo lo stomaco per favorire la distensione dei muscoli addominali. Non bere acqua fredda. Sorseggiare invece una bevanda calda può aiutare la digestione. In caso di svenimento con perdita di coscienza, av vertire i soccorsi. In attesa dell’arrivo del 118 far distendere il paziente con le gambe leggermente alzate.

stenibilità ambientale che sempre in modo più incisivo inf luisce sulla vita quotidiana di ognuno. L’Istituto Zooprofilattico da settembre 2014 a giugno 2015 ha realizzato oltre 1.450 analisi su circa 280 campioni alimentari e ambientali. L’analisi di laboratorio sono state eseguite con il duplice scopo di verificare l’assenza di microrganismi patogeni e di valutare la quantità di batteri indicatori di qualità igienica degli alimenti e delle superfici a contatto con gli stessi. E per i genitori e insegnanti che vogliono saperne di più sulla sicurezza degli alimenti e sugli altri aspetti che determinano la qualità della ristorazione scolastica e

del suo impatto sull’ambiente è stato organizzato un ciclo gratuito di quattro incontri “Ristorazione scuole Torino. Un occhio attento sul servizio”. Gli appuntamenti si svolgeranno il sabato mattina dalle 9.30 alle 12.30 nei giorni: 21 novembre “La nostra mensa è buona” in via Ventimiglia 165, 16 gennaio 2016“La nostra mensa è sana” corso Francia 285, 13 febbraio 2016 “La nostra mensa è sicura” in via Bologna 148.

Dr. federico olliveri_ specialista in cardiologia e medicina interna_ direttore sanitario larc

La Redazione

W la mamma!

I PIDOCCHI

L a p e d i c u l o s i è u n’ i n f e s t a z i o n e cau sata dal Pediculu s Humanu s Capiti s , un para ssita che trova il suo habitat ideale nel cuoio capelluto. Al contrar io da quanto si crede, i pidocchi possono colpire chiunque, ind i p e n d e n t e m e n t e d a l l ’e t à o d a l g rado di igiene . Sono però diff u si soprat tut to tra i bambini , perché si propagano solo per contatto diretto.

L’ i n f e s t a z i o n e è d i f f i c i l e d a debellare per la resistenza del p a r a s s i t a : l e u o v a ( l e n d i n i) s o prav v ivono f ino a 2 set timane nel cuoio capelluto, mentre il pidocchio circa 30 giorni.

Spesso la pediculosi causa prurito, dovuto a una reazione allergica alla saliva del para ssita . Un ef fet to fa stidioso, ma bisogna sottolineare che i pidocchi dei capelli non causano importanti problemi di salute, a dif ferenza di quelli del corpo o degli animali. Consultare il medico può essere comunque utile per indiv iduare un trattamento adeg uato e per curar e l ’e v e n t u a l e i n f i a m m a z i o n e della cute o infezioni dovute alle escoriazioni da prurito.

PREVENIRE LA PEDICULOSI IN TRE FACILI MOSSE 1) Controllo Non esistono terapie preventive della pediculosi. L’unica misura valida è un costante controllo del cuoio capelluto per accorgersi immediatamente della sua presenza. Controllate con cura la testa dei vostri bambini almeno una volta a settimana.

2) Evitare lo scambio di oggetti personali Educare i bambini a non condividere con altri oggetti come pettini, elastici, cappelli o asciugamani è una buona abitudine per evitare la diffusione di infestazioni. Allo stesso modo, bisogna insegnare ai bambini a non ammucchiare i propri vestiti e le giacche insieme a quelle degli altri a scuola o in palestra.

3) In caso di infestazione Iniziare subito un trattamento e controllare la cute dei familiari. Lavare spazzole, asciugamani, accessori e chiudere in una borsa di plastica per almeno 2 settimane quelli che non possono essere lavati. È poi buona norma avvertire la scuola, per evitare la diffusione dell’ infestazione.

Dr. Stefano Titli_ Specialista in Dermatologia Pediatrica_ consulente LARC

Dizionario medico

TRICOGRAMMA L’esame microscopico del capello

I l t r i c o g ra m m a p e r m e t t e d i a n a l i z z a re l o s t a t o d i s a l u t e d e l c a p e l l o e d i va l u t a r e se ci sono fattori che int ra l c i a n o i l n o r m a l e c i c l o d i c re s c i t a . O g n i c a p e l l o h a t re f a s i d i v i t a : a n a g e n (c re s c i t a), c a t a g e n (i n v o l u z i o n e), t e l o g e n (r i p o s o), cioè nasce, si sviluppa e cade. Questo ciclo si ripete c i rc a 2 0 v o l t e n e l l ’a rc o d i vita di ogni capello.

Pe r l ’e s e c u z i o n e d e l t r i c o g ra m m a , s i p re l e va c o n una pinzetta una piccola quantità di capelli da esaminare al microscopio per d e t e r m i n a re l e p e rc e n t u a l i di distribuzione all ’ interno delle 3 fasi.

S e i va l o r i s o n o d i v e r s i d a g l i s t a n d a rd , i n p a r t i c o l a re c' è d i m i n u z i o n e i n f a s e anagen con un corrispondente aumento nelle altre due fasi, si diagnostica un problema di salute dei capelli o del cuoio capelluto c h e p u ò e s s e re c u ra t o c o n prodot ti specif ici consigliati da un dermatologo.

Dr.ssa Mara Corigliano_ Biologa Laboratorio Analisi LARC

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Appuntamenti e Novità

Correte nelle Sedi del Gruppo LARC! Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 03 41 777 - larcservizi.it - larc.it

1.

Campagna antinfluenzale PR E V I M E DIC A L

Con l’arrivo della stagione fredda, inizia anche la campagna vaccinale antinfluenzale 2015.

I centri del Gruppo Larc di Torino - Corso Venezia e Corso Duca degli Abruzzi - , il Freidour e quelli di Ciriè, Pinerolo e Asti che sono tutti autorizzati Previmedical.

Gli utenti assicurati RBM Salute possono quindi fruire gratuitamente del vaccino anti-influenzale.

2.

un defibrillatore per volley parella

È una donazione del Gruppo LARC il defibrillatore semiautomatico presente nel nuovo “punto blu salvavita” della palestra Manzoni di Corso Svizzera 63 a Torino, utilizzata dal Volley Parella. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Gruppo LARC, attento alla cultura dello sport e alla promozione sociale, e Piemonte Cuore Onlus, che da anni incoraggia la più ampia diffusione di defibrillatori sul territorio come strumenti salvavita indispensabili.

Per richiederlo, seguire le istruzioni pubblicate sul sito

www.vacciniamo.it

3.

Ferite difficili e ulcere

La cura di ferite dif ficili e ulcere è particolarmente complessa. Per una guarigione rapida, presso il Centro Medico Chirurgico Guttuari e LARC Corso Venezia è attivo un ambulatorio chirurgico, con un trattamento completo del paziente: dalle visite -anche in urgenzaper valutazione e impostazione del piano terapeutico, a medicazioni complesse e bendaggi, check-up per ulcere infette, fino ad eventuali interventi chirurgici di ricostruzione.

Per info e prenotazioni: 011.0341777 www.gruppolarc.it

4.

Nuova convenzione rari nantes torino

Nell’ambito della promozione dell’attività fisica e sportiva, come alleata di una buona salute, il Gruppo Larc ha avviato una nuova partnership con l’associazione sportiva Rari Nantes Torino.

I pazienti del Gruppo LARC potranno quindi usufruire di tarif fe promozionali per accedere ai corsi nelle piscine di Rari Nantes Torino.

Per conoscere tutti gli impianti e le attività: www.rarinantestorino.com

Per restare sempre aggiornato sulle novità del Gruppo LARC iscriviti alla newsletter sul sito www.gruppolarc.it e seguici su Facebook il monitore

MEDICO

L'esperto risponde

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DOMANDE & RISPOSTE L’esperto risponde DIETOLOGIA

REUMATOLOGIA

Alimenti, sonno e linea

Dolore ai piedi

Vorrei sapere se ci sono degli alimenti dannosi per il sonno e per la linea, da evitare prima di andare a dormire.

Soffro di un dolore insopportabile ai piedi. Al mattino sono gonfi e ho difficoltà a camminare, la sera, dopo il lavoro, sono zoppa. Ho cambiato varie scarpe ma il dolore non va via.

Lavoro sempre in piedi e cammino molto. Oltre a questo, le unghie delle mani (che ho sempre avuto forti e sane) sono debolissime, si sfaldano e si spezzano in continuazione, non so se sia collegato. In ogni caso questo forte bruciore e dolore ai piedi mi sta rendendo la vita molto difficile. C’è rimedio al mio dolore?

Paola, 38 anni Per non disturbare il sonno è utile evitare gli alimenti nervini come il tè, il caffè ed, entro certi limiti, il cioccolato (perché contiene teobromina, analoga alla caffeina). Al contrario gli alimenti che contengono il triptofano (come latte e derivati, banane) oppure la lattuga possono favorire il riposo notturno. Anche gli alcoolici, se consumati in quantità eccessiva, dopo un transitorio ottundimento, possono arrecare insonnia.

Inoltre viene sconsigliata l'assunzione di cibi grassi, intingoli e fritture che prolungano la digestione e risultano eccessivamente calorici nel momento in cui il corpo si dovrebbe predisporre al riposo notturno.

Dr.ssa Marina Caccia Specialista in Endocrinologia e Scienza dell’Alimentazione Consulente LARC

Francesca, 31 anni

SENOLOGIA Dolore al seno Da circa 5 - 6 giorni ho un rigonfiamento al seno sinistro con forte dolore che prende anche il braccio. Il medico di base mi ha prescritto antinfiammatori in quanto sostiene che si tratti di mastite, devo preoccuparmi?

Michela, 54 anni I sintomi da Lei lamentati potrebbero essere compatibili con una patologia reumatologica ma è essenziale effettuare una visita poiché è molto importante fare un'accurata anamnesi (ossia conoscere la sua storia clinica attuale e passata) e soprattutto visitarla.

L a mastite è una patologia benigna, per cui non deve suscitare eccessive preoccupazioni.

Però se non è regredita con i soli antinf iammatori è necessario intraprendere una terapia antibiotica adeguata sotto controllo clinico, preferibilmente integrato da ecotomograf ia.

Dr.ssa Rosella Bavassano Specialista in Reumatologia Consulente LARC

Dr. Mario Piolatto Specialista in Radiodiagnostica Consulente LARC

P E R I L E T TO R I D E L M O N I TO R E M E D I C O

VALUTAZIONE POSTURALE al prezzo promozionale di € 30.00 presentando questa pubblicità (prestazione eseguibile fino al 31.12.2015)

Giordana2 ● Via Giordana 2, Torino ● 011.596252