il monitore
MEDICO
numero 3_2016
Tutti i diritti riser vati, reg. presso Trib. Torino n. 5468 del 22/12/2000
INTERVISTA A: Dr. giovanni borio_specialista in pneumologia e allergologia Dr. roberto marino_specialista in otorinolaringoiatria
Apnee notturne: meglio affidarsi a più specialisti
Trattamenti specifici permettono di prevenire altre malattie
L’OSAS (ObstructiveSleep Apnea Syndrome) non è un semplice fastidio ma una vera e propria sindrome con un insieme di sintomi che possono essere presenti in modo congiunto o meno. Il più riconoscibile è la sonnolenza diurna patologica eccessiva, che quasi sempre indica la presenza di apnee. Ne soffrono 5 milioni di persone a partire dai 35/40 anni. Nei bambini la percentuale è ridotta. Ne parliamo con Giovanni Borio, Specialista in Pneumologia e Allergologia, e con Roberto Marino, Specialista in Otorinolaringoiatria ed Esperto Qualificato in Disturbi Respiratori del Sonno.
L’OSAS è una patologia apparentemente banale ma in realtà molto complicata. In cosa consiste? Dr. Borio: L’OSAS consiste in interruzioni del respiro durante il sonno che si verificano in molti soggetti russatori –ma non in tutti!- e che hanno una durata superiore ai 10 secondi. Chiunque russi ha microapnee, che non sono però da considerare patologiche perché in genere non determinano problemi a livello del ritmo del sonno. L’ apnea di per sé non è un problema, il problema è ciò che determina sull’ossigenazione del sangue e sulla struttura del sonno e quindi vanno considerati durata e numero totale delle apnee. È una patologia complessa che interessa più specialità perché sono molte le sue ripercussioni cliniche.
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