Il Metauro n. 13 2011

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IL GIORNALE DEL METAURO

FANO

n. 13 luglio 2011

L’annivarsario di fondazione della parrocchia

Un progetto di ASET

S. Pio X: 50 anni di cammino

Differenziamo le nostre spiagge Fano Anche questa estate la rac-

Fano

La comunità parrocchiale di

S.Pio X di Fano ha celebrato il 50º anniversario della sua creazione. Era il 30 aprile 1961 quando il vescovo Vincenzo Del Signore firmò il decreto con il quale veniva creata la parrocchia. «Una comunità nata in un quartiere nuovo di Fano, gente proveniente da altre zone della città e dell’entroterra – dice il parroco don Frausini - ed è stato proprio grazie alla parrocchia, in primo luogo al suo primo parroco Don Mario Gargamelli, che quell’insieme di persone così diverse ha potuto sentirsi parte di un insieme, condividere la vita e la fede». Tanti gli appuntamenti realizzati durante la settimana di festeggiamenti fra cui un incontro con i bambini più piccoli: quelli che celebreranno il centenario della parrocchia.

IL NOSTRO PADRE E FRATELLO DON MARIO Una piccola “lectio divina” della sua vita Don Mario Gargamelli era arrivato a Fano il due agosto 1962, con sua madre Maria, dopo aver lasciato Barchi, sua prima esperienza di parroco. Il quartiere del “Poderino” non era neppure completato sia per le strutture sia soprattutto per i rapporti tra le tante famiglie che, provenendo da zone diverse, non si erano ancora amalgamate tra loro. Il Vescovo Del Signore lo aveva chiamato ad aprire questa nuova parrocchia, nata dalla divisione della Parrocchia di S.

Don Mario Gargamelli, primo parroco di S. Pio X

Cristoforo. Per 43 anni don Mario è stato con noi, realizzando non solo la struttura parrocchiale ma soprattutto l’unità e la fedeltà della nostra Comunità Cristiana. Erano gli “anni del Concilio” e, come zelante ministro della Chiesa, don Mario si è subito preoccupato di prendere sul serio i documenti che via via venivano consegnati alla Comunità Cristiana; il documento sulla Liturgia per pensare all’edificio per la preghiera, quello sulla Chiesa per imparare a vivere un rapporto di corresponsabilità tra laici e preti, quello sulla rivelazione per rimettere al centro della formazione alla vita cristiana l’ascolto della parola di Dio ed infine quello sulla presenza della Chiesa nel nostro mondo per dare impulso alla missione di evangelizzazione. Su queste linee si è sviluppato il nostro cammino ed ancor oggi non troviamo di meglio che continuare in questa semplice fedeltà alle indicazioni conciliari. Poi tra mille difficoltà si è arrivato ad avere la Chiesa, per molti anni infatti la liturgia e la catechesi le si viveva in case private o nella scuola del quartiere. Si sono succeduti diversi collaboratori, tra cui anche don Vittorio Tomassetti che poi sarebbe diventato Vescovo, ed anche

alcune ordinazioni presbiterali. Alla fine degli anni ‘90 don Mario cominciò a sentire con molta preoccupazione ed ansietà la sua responsabilità di Parroco e chiese al Vescovo di poter andare a vivere alla casa di riposo per il Clero. Con una lettera egli presentò al Vescovo la sua situazione e la situazione della Parrocchia. Dopo aver cercato di dissuaderlo il Vescovo, vista la sua insistenza e l’oggettivo bisogno che manifestava, acconsentì alla sua richiesta ed accolse la proposta di don Mario di rimanere parroco ma in collaborazione con un altro sacerdote che avrebbe assunto il compito di coordinare, come primo responsabile, la vita della comunità. Don Mario ne fu ben felice e si arrivò ad avere il sottoscritto come parroco-moderatore e lui stesso come coo-parroco. La Casa di riposo del Clero lo aveva già accolto dopo la morte della madre per i pasti, ora vista la situazione di salute, lo avrebbe anche accolto per la notte. Ma don Mario ha sempre continuato fino a tre giorni dalla morte a svolgere i suoi compiti di pastore della parrocchia di S. Pio X con la generosità e cura che è stata sotto gli occhi di tutti. Poi il tumore, le cure ed il transito verso il cielo. Ora prega per noi [don giovanni frausini]

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colta differenziata non andrà in vacanza ma permetterà a chi lo è di rispettare di più l’ambiente. Ogni concessione balneare, infatti, ospita mini-isole ecologiche che agevolano turisti e bagnanti a separare correttamente i diversi rifiuti: carta (bidone rosso), alluminio (azzurro), vetro (verde), plastica (giallo) e indifferenziato. I rifiuti correttamente raccolti vengono inviati presso i relativi impianti di recupero e trasformati in nuovi materiali. Nel corso della stagione turistica gli stabilimenti “più ricicloni” ospiteranno iniziative a carattere ambientale per sensibilizzare la clientela ai temi della raccolta differenziata e del corretto smaltimento di rifiuti. Un’iniziativa promossa anche quest’anno con l’obiet-

tivo di migliorare la qualità dei luoghi di divertimento e promuovere un turismo sempre più sostenibile. Per tutta la stagione estiva, inoltre, Aset garantisce il servizio quotidiano di pulizia del litorale fanese: dalle 4 alle 9 del mattino mezzi attrezzati puliscono le spiagge libere, mentre il personale provvede allo svuotamento dei cestini collocati lungo le spiagge [a.m.]

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Un servizio estivo per anziani soli

Gli anziani e l’estate Fano sicura anziani” è un servizio dell’Assessorato ai Servizi Sociali rivolto ad anziani oltre i 65 anni residenti a Fano che vivono soli o in coppia, senza figli o con figli che risiedono fuori Fano. Chiamando il numero 0721.805145, attivo tutti i giorni anche festivi fino al 31 agosto, dalle ore 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30, ci saranno a disposizione dei volontari della protezione civile per: servizi di accompagnamento nelle strutture pubbliche (comune, poste, ambulatori, ospedale), servizio

“Estate

L’assessore ai Servizi Sociali Davide Delvecchio

spesa, ritiro ricetta e consegna a domicilio di medicinali, disbrigo commissioni, e consigli per affrontare il caldo. I volontari sono muniti di apposito tesserino ed useranno un mezzo della protezione civile. Il servizio viene attivato solo su richiesta dell’anziano [a.m.]

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