Iconemi 2011 Città-Campagna

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ANNA MARIA TESTAVERDE

Nella spettacolarizzazione del paesaggio contemporaneo, il mapping rappresenta dunque uno dei più sintomatici e curiosi strumenti per vivere e interpretare lo spazio urbano: una performance in cui è la metamorfosi visiva, onirica e virtuale del paesaggio a farsi puro e coinvolgente spettacolo (fig. 9).

Bibliografia

Fig. 7. Rocca maletestiana. Apparati Effimeri.

Fig. 8. Apparati Effimeri. Botanique.

potenziale di intervento sul paesaggio di una tecnica digitale di elaborazione in tre dimensioni grazie alla quale, ibridando diverse discipline (video, scenografia, light design, street graphic art) le architetture diventano sia schermi attivi per le proiezioni video che i soggetti delle stesse: il mapping 3D. Il sistema aiuta a modificare, a cambiare le percezioni che abbiamo dell’architettura ma anche del paesaggio, creando nuove e strette relazioni tra lo spazio urbano e lo spettatore (figg. 7-8). E non è certamente casuale che da pochi anni un collettivo di video artisti di Bologna abbia acquisito la denominazione di Apparati Effimeri per indirizzare la propria creatività allo studio interpretativo dei luoghi, realizzando proiezioni in 3D su architetture e spazi: il collettivo Apparati Effimeri riflette sull’estetica cinque-seicentesca della teatralità e della festa, riproducendo il semplice gesto simbolico di ‘portare il proiettore fuori’, nello spazio pubblico (…) il lavoro del collettivo bolognese che crea ‘apparati effimeri’ di luce, nasce dall’esigenza di attualizzare un medium/modus di intendere la festa e lo spazio urbano proveniente dal passato. La scelta del nome palesa la posizione estetica e concettuale che gli artisti hanno verso la tradizione degli apparati effimeri (www.ospiteingrato.org/notizie/Mapping.html).

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