Sommelier Toscana n.35

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N.35

TOP WINES Coastal rosĂŠ wines Second wines from the seaside Six reds of Bolgheri

FOOD & WINE

Raffaella Cecchelli Massimiliano Ciregia Emiliano Lombardelli Fulvietto Pierangelini

WINE PEOPLE

Stefano Ruini


#picciniwines www.tenutepiccini.it



TOUR & TASTE Ogni martedì e venerdì - Every Tuesday and Friday www.tenutamonteti.it - Tenuta Monteti


CONTENTS

Toscana Sommelier | Luglio 2017 | N. 35 11 Editorial Un’emozione chiamata ‘vino’ An emotion called ‘wine’ 12 Territory people Davide D’Alterio. Largo al giovane Make way for youngsters 15 Territory people Violante Placido. Il vino è donna Wine and women

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16 Territory people Andrea Balzani. Un “Hermano” italiano The Italian “Hermano” 17 Territory people Filippo Di Bartola. A scuola di ospitalità At catering college 18 A good year Le migliori etichette toscane del 2014 The top ten Tuscan labels of 2014 20 Trend L’enoturismo in Toscana Tuscan wine tourism 24 Wine experience La vie en Rose Rosé wines from the coast 28 Wine tasting I 15 migliori vini rosé del litorale toscano Best 15 Coastal rosé wines

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32 Pairing Abbinamenti Food e Wine TOP TEN PREVIEWS 42 Wine tasting I ‘Second Vin’ della Costa

Second wines from the seaside

48 Wine poeople Stefano Ruini. Nuova luce a Montalcino Montalcino in a new “light” 52 T-wine Tra vino e mondanità Wine and high society

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54 Museum La culla del vino italiano The birthplace of Italian wine


UN RITORNO AL NETTARE ETRUSCO Una ricucitura di tremila anni di storia che proietta il passato nel futuro, Marujo affinato in Giara di Terracotta, un Syrah che esprime freschezza ed eleganza. Stretta tra il mare e le colline metallifere, la Tenuta Casteani è esposta alle brezze marine e gode di un clima complesso. Vi aspettano vini da vitigni autoctoni della Maremma, gli Spiriti Liberi senza solfiti aggiunti e quelli affinati in giara di terracotta. Venite a trovarci in Tenuta per una degustazione! per info e prenotazioni: 0566 871050

www.casteani.it

Tenuta Casteani S.a.r.l. - LocalitĂ Casteani - 58023 Gavorrano (GR) Wine Resort - tel. +39 0566 80060 / 0566 80060 - tel/fax: +39 0566 871049 - vale@casteani.it Azienda Vitivinicola - tel. +39 0566 871050 - michela @casteani.it


CONTENTS

58 Wine Tasting Sei rossi di Bolgheri Six reds of Bolgheri 60 Wine world Podere La Regola. Libri, vino e cucina Books, wine and food 64 Wine world I vini di Maremma. Intraprendenti e uniti Enterprising and united 66 Wine world San Fabiano Calcinaia. Innata evoluzione Inner evolution

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68 Wine world Enos I. Un grande Sauvignon in Toscana A great Sauvignon in Tuscany 70 Wine world Fattoria Mantellassi. Ambasciatori di etichette Brand ambassadors 72 Wine tasting La Greggia. Un nuovo inizio A new beginning 74 Wine world A tavola sulla spiaggia. Sapore di Mare A taste of sea 75 Wine world San Felice. Quando lo stile è acqua When elegance is water 76 Oil culture Il nuovo corso AIS di Sommelier dell’olio Ais course for olive Oil Sommeliers 78 Wine culture Un patrimonio da valorizzare A heritage to protect and promote

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80 Ais for Friends Un progetto tutto toscano A 100% Tuscan project

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81 Wine event Fattoria Le Pupille. Un sorso di estate A sip of Summer

RINNOVO QUOTA ASSOCIATIVA AIS 2018

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E’ possibile rinnovare l’adesione all’AIS nei seguenti modi: Internet, sul sito www.sommelier.it; c/c postale n. 58623208 intestato a Associazione Italiana Sommeliers, Viale Monza n. 9, 20125 Milano, causale ‘Quota AIS 2018’; Bonifico bancario, Banca Prossima Gruppo Intesa - Conto intestato a: Associazione Italiana Sommeliers – codice IBAN IT61X0335901600100000070370. La quota associativa è di 80 euro e comprende l’abbonamento annuo alla rivista ufficiale AIS e alla guida “Vitae” edizione 2018.


Magazine della Associazione Italiana Sommelier Toscana in collaborazione con l’Unione Regionale Cuochi Toscani Presidente - Osvaldo Baroncelli Direttore Responsabile - Marzia Morganti Tempestini Condirettore - Matteo Parigi Bini Direttore Editoriale - Osvaldo Baroncelli Vicedirettori - Teresa Favi, Francesca Lombardi Direttore Marketing - Riccardo Berti Direttore Commerciale - Alex Vittorio Lana Rivista realizzata da: Gruppo Editoriale S.r.l. Gruppo Editoriale

Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini Via Piero della Francesca, 2 – 59100 Prato - Tel. 0574 730203 Iscrizione al Registro degli Organi di Comunicazione (ROC): 18374 www.gruppoeditoriale.com - redazione@gruppoeditoriale.com Responsabili delle degustazioni: Massimo Castellani, Cristiano Cini, Luigi Pizzolato, Leonardo Taddei Hanno partecipato alle degustazioni: Andrea Aliberi, Emiliano Bogani, Fabio Ceccarelli, Claudio Fonio, Dario Lo Preiato, Barbara Massai, Alessandro Moroni, Antonio Stelli In redazione: Sabrina Bozzoni, Matteo Grazzini, Virginia Mammoli Hanno collaborato: Emiliano Bogani, Fabio Ceccarelli, Andrea Galanti, Grazia Frappi, Maria Lardara, Barbara Massai, Mila Montagni, Paola Rastelli, Michela Tassi, Niccolò Tempestini, Antonio Stelli Grafica: Martina Alessi, Chiara Bini Traduzioni: Tessa Conticelli, NTL Traduzioni, The Florentine Foto: Lorenzo Cotrozzi, Dario Garofalo, Alessandro Moggi, New Press Photo, Pierpaolo Pagano Pubblicità: Gianni Consorti, Alessandra Nardelli Editore: Associazione Italiana Sommelier - AIS Toscana Registrazione Tribunale di Prato n.15 del 29/10/2003 DELEGAZIONI presidente regionale

Osvaldo Baroncelli - presidente@aistoscana.it vice-presidente regionale Luigi Pizzolato - delegato.elsa@aistoscana.it revisori contabili regionali

Oreste Franco Belli - franco@studiotofani.it Francesca Brazzini - francesca.brazzini@studiobrazzini.it Giovanni Luchetti - g.lucchetti@tin.it vice-presidente nazionale Roberto Bellini - champagne.robertobellini@gmail.com membro di giunta nazionale

Cristiano Cini - cristianocini0@gmail.com consigliere regionale

Cristiano Cini - cristianocini0@gmail.com responsabile regionale concorsi

Simona Bizzarri- simo.bizzarri@gmail.com CONSIGLIERI REGIONALI APUANA Lorenzo Chiappini - delegato.apuana@aistoscana.it AREZZO Massimo Rossi - delegato.arezzo@aistoscana.it FIRENZE Massimo Castellani - delegato.firenze@aistoscana.it GROSSETO Antonio Stelli - delegato.grosseto@aistoscana.it LIVORNO Paola Rastelli - delegato.livorno@aistoscana.it ISOLA D’ELBA Antonio Arrighi - delegato.elba@aistoscana.it LUCCA Leonardo Taddei - delegato.lucca@aistoscana.it PISA Guido Ferrini- delegato.pisa@aistoscana.it PISTOIA Roberto Bellini - delegato.pistoia@aistoscana.it PRATO Bruno Caverni - delegato.prato@aistoscana.it SIENA Marcello Vagini - delegato.siena@aistoscana.it VAL D’ELSA Luigi Pizzolato - delegato.elsa@aistoscana.it VERSILIA Andrea Balzani - delegato.versilia@aistoscana.it Segreteria Regionale: Francesco Ruchin - ass.toscana@aistoscana.it Stampa: Tipografia Baroni & Gori - Prato




EDITORIAL text Osvaldo Baroncelli*

Un’emozione chiamata ‘vino’

AIS Toscana con la sua mission di comunicazione dei valori legati a vino e territorio sostiene i nuovi trend dell’enoturismo AIS Toscana with its mission of communicating values associated with wine and the region supports new wine tourism trends E’ tempo di vacanze, di viaggi, incontri, visite, curiosità; in questo contesto l’enoturismo rappresenta il modo ideale di viaggiare per gli enoappassionati. Grazie a questo nuovo Wine Business, le cantine della nostra regione di sono attrezzate partendo da una diversificazione dell’offerta turistica: oggi la metà delle cantine è in grado di fornire servizi aggiuntivi, non solo la visita guidata con degustazione. Anche l’identikit dell’enoturista è cambiato; si è notata infatti una forte crescita di giovani: il 50% dei visitatori nelle nostre cantine lo scorso anno era compresa in una fascia di età che va dai 25 ai 40 anni. Questo giovane enoturista ama muoversi in gruppo ed ha una formazione culturale evoluta; una parte di questi giovani proviene dai nostri corsi didattici, sono i nuovi “wine lovers”. Diversificazione ed espereinze emozionali rappresentano i due elementi per poter attrarre il turista giovane, appassionato di vino. Fondamentale, per avvicinare le cantine alle esigenze dei turisti, è l’interattività tramite telefoni e tablet, con una serie di applicazioni che rappresentano una vera rivoluzione per il settore vitivinicolo; tramite questi strumenti multimediali l’appassionato potrà individuare non solo le cantine più vicine, ma anche ‘entrare’ in cantina e dal sito dell’azienda ricavare utili informazioni sui prodotti che possono adattarsi alle proprie esigenze. Inoltre le cantine programmano, durante tutto l’anno, anche percorsi culturali, paesaggistici, valorizzando così tutte le eccellenze di quel territorio. Anche il settore editoriale, in questi ultimi anni, si sta adeguando alle richieste del mercato. Numerose risultano oggi le guide enogastronomiche cartacee ed on line che guidano l’appassionato attraverso itinerari turistici dove ambiente, storia e cultura si intrecciano con i sempre suggestivi vigneti della Toscana. Buon tour a tutti!

It is a time for holidaying, for travelling, new encounters, tours and curiosities. In this context, wine tourism is the perfect way for oenophiles to travel. Thanks to this new wine business, our region’s wineries are well equipped, starting with a diversified tourist offering: today half of Tuscany’s wineries are able to offer additional services that go beyond the usual cellar tour plus tasting. The typical wine tourist has changed. There’s an increase in young interest: last year, 50% of visitors to our wineries were aged between 25 and 40. The young wine tourist likes to travel in a group and has a high cultural preparation. Some of these new wine lovers have even attended sommelier courses. Diversification and experiences are the two elements that appeal to young wine-loving tourists. Interactivity via smartphones and tablets are essential for bringing wineries closer to tourists’ needs, through applications that are revolutionizing the winemaking segment. These multimedia tools not only enable the wine lover to find out which wineries are close by, but also to ‘go inside’ and find out useful information about the producers and their wines. Tuscany’s wineries are cultural hubs too, organizing events and entertainment all year round, promoting the region and everything it has to offer. Even the publishing sector is adapting to the needs of the market in recent years. Countless food and wine guides are now available online and in print, taking gourmands on a journey through scenery, history and culture among the ever striking vineyards of Tuscany. Enjoy! *presidente AIS Toscana

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TERRITORY PEOPLE text Niccolò Tempestini

Largo al giovane Il Miglior Sommelier della Toscana si racconta Tuscany’s best sommelier tells all Giovanissimo, incarna egregiamente la tendenza degli ultimi anni ovvero l’abbassarsi dell’età di avvicinamento per la prima volta al mondo della sommellerie. Come nasce questo successo? Dalla passione, e dalla determinazione di voler raggiungere un traguardo, la costanza di studiare ogni giorno, dai professionisti della scuola concorsi e poi da un pizzico di fortuna. Quanto ha influito lavorare al fianco di Andrea Galanti Miglior sommelier Toscana e d’Italia 2015? E’ un grande comunicatore, lavorare accanto a lui e sentirlo parlare di vino ogni giorno mi ha trasmesso molto, in capacità di esposizione e motivazione. Devo molto ad Andrea e gli sono molto grato. Cosa ti sentiresti di consigliare agli aspiranti sommelier? Consiglio di buttarsi a testa bassa, è un mondo fatto di sensazioni, ricordi, emozioni e sensibilità, ma non accetta mezze misure; il vino va respirato a 360°. Qual è il tuo vino del cuore e perché? Il “San Lorenzo 2010” del Castello di Ama, stupendomi per la grande eleganza mi ha persuaso a riprendere nel calice i vini del mio territorio, abbandonati per abitudine. Dopo il titolo regionale, il prossimo step sarà il concorso nazionale. Quali sono i tuoi progetti nel frattempo? Studiare, degustare, conoscere il mondo del vino e tutte le sue sfaccettature.

Davide D’Alterio,

This very young sommelier embodies the trend of the last few years, where younger people are approaching the world of the sommeliers for the first time. How did this success come about? From having both the passion and determination to want to achieve a goal, the constancy of studying every day with professionals in the school’s competitions, and then a pinch of luck. How has working alongside Andrea Galanti, Best Sommelier for Tuscany and Italy 2015, influenced you? He is a great communicator. Working alongside him and hearing him talk about wine every day has given me a lot, in my ability to put myself on show and in motivation. I owe a lot to Andrea and am very grateful to him. What advice would you give aspiring sommeliers? To keep your head down. It’s a world of sensations, memories, emotions and sensitivity, but it doesn’t accept half-measures; wine must be breathed in fully. Which wine has your heart and why? The “San Lorenzo 2010” of Castello di Ama, astonishing for its great elegance, persuaded me to return to wines from my area, abandoned by habit. After the regional title, the next step will be the nationals. What are your plans in the meantime? Study, taste, know the world of wine and all its facets.

seconda finale regionale consecutiva: un

2016 e la vittoria nel 2017 come Miglior Sommelier della Toscana Davide D’Alterio, second consecutive regional finalist: a second place ex aequo in 2016 and the victory in 2017 as Best Sommelier in Tuscany secondo posto ex aequo nel

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Podere 414 di Simone Castelli Zona Maiano Lavacchio, 10 Magliano in Toscana, Grosseto (Tuscany)

podere414.it info@podere414.it + 39 0564 507818



TERRITORY PEOPLE text Niccolò Tempestini

Il vino è donna

Violante Placido e il suo amore per il “bere bene” Violante Placido and her love of “fine drinking” Il suo primo approccio con il mondo del vino? Già a vent’anni ero affascinata dalle bottiglie e dalle loro etichette, ho iniziato a memorizzare quelle che mi piacevano. Quando è fuori con gli amici o con la famiglia chi sceglie il vino? Spesso scelgo io, una cosa che mi ha sempre divertito è un gioco in cui mi lascio guidare dall’istinto, mi lascio influenzare dal nome del vino o dall’immagine dell’etichetta e così facendo ho scoperto dei vini eccellenti. Come vede il rapporto vino cibo? Mi piace mangiare bene ed è normale che voglia anche bere bene, quando poi fai cose con consapevolezza sai riconoscere ciò che è buono. Ha mai fatto un corso di sommelier? Al momento no, ma essendo una curiosa di natura, non escludo un giorno di frequentarne uno. Quale il suo vino preferito? Negli ultimi anni sono una appassionata di bianco. Qui ho scoperto un vermentino prodotto in appena 5000 bottiglie che si chiama ‘Solosole’, che valorizza i profumi e i sapori di questo territorio coltivato in un appezzamento di terra ricco di minerali. Un ricordo particolare legato al vino? Tanti anni fa ero in una vineria sorseggiavo un amarone, è ancora vivo in me il ricordo di questo vino importante e intenso, come in Argentina mi hanno colpito i bianchi che hanno tutti un’alta gradazione.

Attrice di talento, ultimo riconoscimento il Nastro d’argento di Taormina ricevuto per il film 7 minuti, Violante Placido è stata scelta come madrina della prima World Wine Town italiana inaugurata a Bolgheri i primi di giugno Talented actress, Violante Placido was chosen to be the sponsor of the first Italian World Wine Town, inaugurated in Bolgheri in early June

What was your first experience with wine? I was already fascinated by wine bottles and their labels when I was twenty. I began memorizing those I liked most. Who chooses the wine when you’re out with friends or family? I often do. It’s something I’ve always enjoyed, a sort of game in which my instinct guides me. I may be impressed by the name of the wine or the image on the label. This is how I’ve discovered some pretty great wines. How do you see the relationship between wine and food? I like eating good food and it’s natural that I should want to drink good wine. When you do things with awareness, it’s easy to recognize quality. Have you ever taken sommelier courses? Not so far. But since I’m a curious person, I may one day take one. What is your favorite wine? I’ve become a white wine enthusiast over the past few years. Here I’ve discovered a Vermentino of which they make just 5000 bottles. It’s called ‘Solosole’ and it brings out the scents and flavors of these lands rich with minerals. Do you have a specific memory linked with wine? Many years ago I sat and sipped an Amarone in a wine bar. I have a vivid memory of this intense, full-bodies wine. Likewise in Argentina I was struck by their whites, which have a high alcohol content.


TERRITORY PEOPLE text Niccolò Tempestini

Un “Hermano” italiano Habanosommelier. Tutto nacque da un amore a prima vista Habanosommelier. It all started with love at first sight

Com’è nata questa passione, grande al punto da arrivare a partecipare al Concorso Mondiale Habanosommelier? Fu amore a prima vista con il Club del Sommelier cubani con cui facemmo un gemellaggio storico. Oggi abbiamo 70 sommelier cubani e presto partirà un nuovo corso, grazie alla collaborazione voluta da Maietta, Bellini, Simonella un ‘hermano per tutta la delegazione cubana, insomma una squadra. Da quanto tempo sei esperto fumatore? Dal 1997 e sono anche collezionista di Habanos e ad ogni viaggio ho partecipato a ‘Catas de habanos’ entrando a far parte del gruppo che oggi ha i maggiori esponenti di questa articolare tecnica sommelieristica. Hai mai pensato che un giorno avresti partecipato a questo concorso ? Non lo pensavo proprio, ma quando i nostri sommelier cubani mi hanno invitato a diventare un Habanosommelier non ho potuto deluderli, una grande sfida che non potevo rifiutare. Ma come ci si prepara ad un concorso che dura una settimana con degustazioni alla cieca? Studiando molto e facendo pratica con degustazione sia di sigari che di distillati con abbinamento. Com’è stato entrare in finale? Grande emozione e gioia, ha vinto un cileno, ed anche un grande stimolo per riprovarci e portare il trofeo in Italia. How did this passion grow to the point of taking part in the Habanosommelier International Contest? It was love at first sight with the Sommelier Club of Havana, with whom we established a historical twinning. Today there are 70 Cuban sommelier and a new course will soon be starting, thanks to a collaboration proposed by Maietta, Bellini and Simonella – a hermano for the entire Cuban delegation. In other words, we have a team. How long have you been an expert smoker? Since 1997. I collect Habanos and I participated in ‘Catas de habanos’ during every trip. I’m now a member of a group with the greatest number of exponents of this specific sommelier technique. Had you ever thought you would have taken part in this contest? Never thought I would. But when one of our Cuban sommelier asked me to become a Habanosommelier, I couldn’t let them down. It was a major challenge I just couldn’t refuse to take on. But how does one prepare for a contest with blind tastings that last one week? By studying a great deal and practicing tasting cigars as well as spirits with matchings. How did it feel to be one of the finalists? I was thrilled and happy. A participant from Chile won. It was a huge stimulus to try again and bring the trophy to Italy.

Andrea Balzani conosciuto per essere il delegato di AIS Toscana in Versilia da anni, si è messo in gioco rappresentando l’Italia a L’Avana durante il Festival del Habanos Known for having been the Versilia delegate for years, Andrea Balzani is taking on the challenge to represent Italy in Havana during the Festival del Habanos

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TERRITORY PEOPLE text Niccolò Tempestini

A scuola di ospitalità

Quando la modernità nasce dalla tradizione e dal passato When modernity comes from tradition and the past Quali sono state le esperienze formative più importanti? Sicuramente da Enoteca Pinchiorri a Firenze e da Lorenzo a Forte dei Marmi oltre che con Michele all’enoteca Marcucci qui a Pietrasanta. Lei ha creato un concetto nuovo nel tipo di locale, nel menu e nel servizio, di che si tratta? E’ un tipo di proposta che esce dagli estremismi della cucina dell’oggi e si entra in una dimensione in cui il moderno nasce dalla tradizione e dal passato. Una sorta di puzzle dei vari step che offre un locale: bere, prendere un cocktail, assaggiare un solo piatto o fare cena completa, da cosa nasce questa scelta? Ho voluto creare un format di accoglienza che facesse perno sulla capacità di comprendere da subito le esigenze e le abitudini del cliente per costruire su di esse una proposta ad hoc, il ‘fatto su misura’, ma abbiamo anche la carta tradizionale. Cosa ricerca in questo nuovo stile? L’ interattività e l’ empatia con i commensali, la personalizzazione che per me è sempre stata uno dei punti forti del mio modo di lavorare. Voglio rendere il cliente protagonista. Il vino che ruolo riveste nella sua proposta? E il territorio? La nostra proposta ha ‘vini sartoriali’, di territorio e non, come l’ingrediente in cucina deve mantenere la sua identità così è per il vino.

Filippo Pietrasanta è il locale Bartola dove viene proposto

aperto di recente da

Filippo Di

un modo di vivere l’ospitalità

moderna e contemporanea

Filippo Pietrasanta is the restaurant recently opened by Filippo Di Bartola where customers may enjoy a contemporary kind of hospitality

What have your most significant work experiences been in this field? Certainly the ones at Enoteca Pinchiorri in Florence and at Lorenzo in Forte dei Marmi, but also with Michele at Enoteca Marcucci here in Pietrasanta. You created a new concept in terms of ambiance, menu and service. Can you expand on this? It stems from the extreme aspects of today’s restaurants and leads to a dimension in which modernity arises from traditions and the past. A sort of puzzle made up of the things people go to a restaurant for: drink a glass of wine or a cocktail, enjoy a single dish or have dinner. Why this format? I wanted it to be geared to immediately understanding the customer’s habits in order to construct an bespoke menu, but we also have a traditional one. What is the aim of this new style? Interaction and empathy with our customers. Personalization, which has always been a defining feature of my way of working. I like to make my customers to have the leading role. Where does wine fit in? And local products? Our list features ‘sartorial wines’ both local and domestic. Just like the ingredients used in the kitchen must maintain their identity, so should wine.


A GOOD YEAR text Andrea Galanti

2014

Le migliori dieci etichette toscane che hanno sfidato un’annata difficile The top ten Tuscan labels challenging a difficult vintage Sapete della mia passione per le annate non regolari, difficili e dal futuro incerto, ecco, anche questa volta siamo davanti ad un altro tipico caso: l’annata 2014. Come dimenticarsi quell’agosto che sembrava autunno, in cui la pioggia la faceva da padrone. Ma chi ha saputo resistere ha beneficiato di una inaspettata estate posticipata. Settembre e ottobre sono stati caratterizzati da splendide giornate estive, a vantaggio della vite che ha ripreso il proprio percorso di maturazione e sviluppo. Ci troviamo dunque davanti a vini “diversi” nella struttura, ma che giocano su sfaccettature nuove e direi in alcuni casi sorprendenti. Partendo dal Casentino, il vino Cuna del maestro Staderini rappresenta un Pinot Nero eccellente in classe,

You are already familiar with my passion for the years that are irregular, difficult and have an uncertain destiny. Here we have another typical case: 2014. No one can forget that August that seemed like autumn, where rain was the keynote. But those who waited it out were blessed with an unexpectedly postponed late summer. September and October were characterized by splendid summer days, the vineyards revived and continued their progress through growth and maturation. The wines therefore have a different structure that offer new, and in some cases, surprising characteristics. Starting from the Casentino, Cuna wine by maestro Staderini represents an excellent Pinot Nero in terms of class, style

stile e autenticità, niente da invidiare ai cugini della Borgogna. Pratesi con il Carmignano Carmione ci fa percepire un vino fresco, verticale, con un sorso mai ridondante e una buona struttura tannica, frutto di un ottimo Cabernet Sauvignon. La costa Toscana anche questa volta non si sottrae al suo ruolo. Avete presente quella bella sensazione di bere un bel mint & sour durante una giornata estiva? Io l’ho ritrovata molto nel Paleo Bianco delle Macchiole, blend di Sauvignon Blanc e Chardonnay. Ma non solo, esso si mostra arricchito da una suadente sensazione iodata e da un piacevole effetto smoked sul finale. Insoglio Campo di Sasso Bibbona, è il Syrah protagonista che si distingue all’interno del blend con Cabernet, Merlot e un tocco di Petit Verdot. Sì, perché ci regala una piacevole pungenza di acidità, frutta rossa e spezie, che non si finirebbe mai di riassaggiare. Un grande Cabernet Franc invece

and authenticity, with nothing to envy of cousins from Bourgogne. With the Cardigan Carmione, Pratesi introduces us to a fresh, vertical wine, sensations that are never redundant and a good tannin structure, the fruit of an excellent Cabernet Sauvignon. Once again, the Tuscany Coast is ready to be measured in its role. Think of the fine sensation of drinking a mint & sour on a summer day: I found that sensation in the Paleo Bianco of the Macchiole, a blend of Sauvignon Blanc and Chardonnay. But there was more: a charming sensation of iodine and a pleasant smoked effect at the end. Insoglio Campo di Sasso Bibbona is the Syrah protagonist that is distinguishable inside the blend of Cabernet, Merlot and a touch of Petit Verdot. Yes, because it gives us a pleasant, pungent taste of acidity, red fruit and spices, that keeps you tasting again and again. You will fine a great Cabernet Franc in Filare 18 by Casadei. Myrtle plays

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A GOOD YEAR

lo troverete in Filare 18 di Casadei. Il mirto gioca con l’eucalipto e poi un cammino di freschezza, tannini e sensazioni marine, tutto da percorrere fino alla fine. Nico Dal Cero a Cortona si sta facendo strada e ci delizia con un grande Syrah Selverello di Tenuta Montecchiesi; la frutta è fresca e croccante, il pepe nero che si percepisce è molto piacevole e i tannini sono così morbidi che donano sensazioni setose in bocca. Montalcino è rappresentata da un grande Rosso di Montalcino delle Chiuse, con un’annata difficile in cui ha beneficiato delle uve in genere destinate al Brunello. A Panzano, Vallone di Cecione con il suo Chianti Classico ci fa vivere una giovane emozione di frutti rossi, anche un po’ aspri ma

with eucalyptus followed by a fresh interval, tannins and marine sensations, all traces to follow to the end. Nico Dal Cero in Cortona is making a name for himself and delights us with a great Syrah Selverello from Tenuta Montecchiesi. The fruit is fresh and crunchy, the hint of black pepper is very pleasant and the tannins are so soft that they fill the mouth with silky sensations. Montalcino is represented by a great Rosso di Montalcino of the Chiuse, in a difficult year which benefited grapes for Brunello in general. In Panzano, the Chianti Classico of Vallone di Cecione stimulates a young emotion of red fruits, perhaps a little tart but thirst quenching for the pal-

“dissetanti” per il nostro palato, con finale ematico come un roast-beef al sangue. Infine Radda con due punte di diamante: Baron Ugo in una veste light, ma non fatevi ingannare dall’etichetta con la banda rossa che sta a significare un declassamento per Michele di Monteraponi. Non avrà la potenza delle altre annate ma lo stile e la classe non si perdono. Infine Pergole Torte di Montevertine, uno charme unico, un’attrazione fin dal primo sorso come una bella presenza su cui non toglieresti mai lo sguardo. Una nuova veste per Pergole Torte che non avevo mai percepito e che si traduce in un corpo mozzafiato che non dà scatti di forza ma di sola e assoluta eleganza, freschezza in grande spolvero, tannini setosi e tanta piacevolezza. Siete dei fan di vini con grandi acidità, strutture non esasperate ma ragionate, il tutto condito da grande stile ed eleganza? Ecco provate questi vini e poi venite a raccontarmi, se ne rimarrete ancora convinti, che le “annate minori” non regalano emozioni.

ate, with a hint of blood at the end, like rare roast beef. Finally, Radda with two diamond-tips: Baron Ugo in a light version, but don’t be led astray by the label with the red stripe, which means a downgrade for Michele di Monteraponi. It may not have the power of other years, but the style and class have not been lost. Finally, Pergole Torte from Montevertine, has unique charm, an attraction from the first sip like a beautiful presence you don’t want to lose sight of. A new structure for Pergole Torte that I had never perceived before, consisting of breathtaking body that does not transmit shots of force, but only absolute elegance, great expression of freshness, silky tannins and great amenity. Are you fans of wines with great acidity, rational but not exasperated structure, all treated with great style and elegance? Well then, taste these wines and then come and tell me, if you are still convinced, that lesser years do not provoke emotions.

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TREND text Marzia Morganti Tempestini

L’enoturismo in Toscana

Un fenomeno in ascesa grazie a un lavoro sinergico che punta alla valorizzazione sempre più qualificata del territorio A growing trent thanks to collaborative efforts to promote a well-equipped region L’enoturismo in Toscana è in buona salute, a confermarlo è l’analisi che il Movimento Turismo del Vino Toscana ha fatto sul XIII rapporto presentato da Città del Vino in cui i turisti del vino nel 2016 sono stati più di 14 milioni per un fatturato complessivo tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro, destinati a salire nel 2017 in termini di percentuale sul fatturato delle aziende vitivinicole, in cui sembrano incidere in media per il 26,94% e per le altre aziende della filiera enoturistica per il 34,15%. Abbiamo chiesto cosa ne pensa l’Assessore al Turismo della Regione Toscana, Stefano Ciuoffo. Quali sono le nuove frontiere del turismo enologico in Toscana? Le frontiere nuove sono legate ai servizi e all’accoglienza che si può offrire, al contesto nel quale poter far degustare il prodotto, e su questo i produttori stanno facendo un gran lavoro. E i numeri? Un numero preciso non è facile quantificarlo in quanto si parla di una presenza diffusa e associata anche ad altri flussi ma si potrebbe quasi dire che chiunque viene in Toscana voglia provare un buon bicchiere di vino proprio perché è un fattore attrattore a livello internazionale. I progetti di maggiore successo che la Regione Toscana ha attivato per contribuire alla sua crescita in termini qualitativi? Ci sono varie azioni messe in campo. Da anni ‘Vetrina Toscana’ e ‘Le Strade del Vino’, l’anno scorso è partito Architetture del Vino (www.winearchitecture.it), progetto che crea un prodotto turistico per gli amanti del vino che potranno visitare 15 cantine ‘d’autore’ realizzate in Toscana da architetti di fama internazionale, una concentrazione di cantine come opere d’arte unica al mondo. Può tracciare a grandi linee un profilo del pubblico che sceglie di trascorrere una vacanza in Toscana nei luoghi del vino (provenienza, target, che tipo di esperienze ricerca)? Un turista che viene per visitare delle cantine è certamente esigente e vuole andare oltre al ‘mordi e fuggi’, desidera gustare e immedesimarsi in quel concetto che si può riassumere nel “buon vivere toscano”. Dal suo punto di vista privilegiato cosa è necessario per migliorare la nostra offerta in futuro? Partiamo dall’assunto che qui gli albergatori non vendono solo

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Wine tourism in Tuscany is in good health, and this is confirmed by the analysis done for the Movimento Turismo del Vino Toscana 13th report presented by Città del Vino where wine tourists in 2016 numbered more than 14 million for a total turnover of between 2.5 and 3 billion euros. The numbers are destined to rise in 2017 in terms of percentage in winery turnovers, which seem to have an average impact of 26.94% and for other companies in the wine-making industry by 34.15%. We asked what the Councilor for Tourism in the Region of Tuscany, Stefano Ciuoffo, thought about this. What are the new frontiers of wine tourism in Tuscany? The new frontiers are linked to what the services and hospitality can offer, in terms of letting visitors taste the product, and the producers are doing a great job with that. And the numbers? It’s difficult to give an exact number in that tourism is spread out and associated with other flows, but you could say that anyone who comes to Tuscany wants to taste a good glass of wine precisely because it is an international point of attraction. What are the most successful projects that the Tuscany Region has put in place to contribute to its qualitative growth? A number of initiatives have been launched. The “Vetrina Toscana” and “Le Strade del Vino” have been around for years, and last year “Architetture del Vino” (www.winearchitecture.it) was launched, a project with a tourist product for wine lovers who will be able to visit 15 wineries in Tuscany designed by internationally renowned architects, a concentration of wineries that are like works of art, unique in the world. Can you give a broad profile of the kind of people that choose to spend a holiday in Tuscany in the wine places (provenance, target, what kind of experience they seek)? A tourist coming to visit the cellars is certainly demanding and wants to go beyond the “eat and run” mentality. They want to taste and identify with that concept that can be summed up as the “Tuscan good life.” In your expert opinion, what is needed to improve our offer in the future? We can start with the assumption that hoteliers here not only sell


Above, Chianti Classico vineyards Below, panoramic view of the innovative Antinori winery, in Bargino


From the top, clockwise: Monte Amiata vineyards, Il Borro village and the pool, view from Castello di Velona, Tenuta l’Ammiraglia winery designed by Piero SartogoÂ

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TREND

Tenuta l’Ammiraglia winery Tenuta dell’Ammiraglia, in Magliano, owned by Frescobaldi La Toscana ha un’altissima concentrazione di cantine disegnate da architetti di fama mondiale Tuscany is home to countless wineries designed by world renowned architects

stanze ma passioni. Da un’indagine svolta tra 900 strutture ricettive alla domanda l’enogastronomia è ai primi posti. Significa che in un panorama turistico in cui convivono prodotti consolidati questo è ritenuto con margini di crescita, l’enologia non ha affatto esaurito la sua spinta attrattiva. Quindi tra wine wedding, trekking nei vigneti, musei multimediali, cantine d’artista, quello dell’enoturismo si conferma in Toscana un segmento dinamico con il primato dell’innovazione come l’inaugurazione a Bolgheri (Livorno) della World Wine Town, e il centro di animazione sul vino creato dai produttori della Vernaccia di San Gimignano. Ce lo spiega il Presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana, Violante Gardini. Quali sono i valori dell’enoturismo in Toscana? Le cantine toscane sono evolute, come mostra l’analisi che abbiamo fatto sui numeri presentati dal rapporto curato dal corso di Wine Business, con una diversificazione dell’offerta turistica tanto che oltre una cantina su due fornisce già servizi aggiuntivi rispetto alla semplice visita guidata con degustazione. E diversificazione ed emozioni insieme ad accoglienza e servizi qualificati sono i valori sui quali puntiamo. Quale l’identikit dell’enoturista? Da un report effettuato durante l’ultima edizione di Cantine Aperte, si è notata una forte crescita dei giovani presenti tanto che il 50% dei visitatori rientrano in una fascia di età che va dai 25 ai 40 anni. Questo vuol dire che l’innovazione e la tecnologia devono essere compagni di viaggio di ogni cantina e territorio che voglia aumentare il flusso di turisti di qualità.

rooms but passions. From a survey carried out on 900 accommodation facilities, the food and wine question is at the forefront. It means that in a tourist landscape where consolidated products coexist, this is believed to have growth margins. By no means has wine tourism been exhausted in terms of attractive drive. So, between wine weddings, trekking in the vineyards, multimedia museums, and designer wine cellars, wine tourism in Tuscany is definitely a dynamic segment, with the primacy of innovation such as the inauguration in Bolgheri (Livorno) of the World Wine Town, and the animated wine center created by the producers of the Vernaccia di San Gimignano. This is explained to us by the President of the Movimento Turismo del Vino Toscana, Violante Gardini. What are the values ​​of tourism in Tuscany? The Tuscan wineries have evolved, as we can see by the analysis made on the numbers presented by the report drafted by the Wine Business course, with diversification in the tourist offer to the extent that more than one in two wine cellars already provide additional services beyond the simple guided tour with tasting. And diversification and excitement together with hospitality and qualified services are the values we aim for. What is the identikit of the wine tourist? From a report made during the last edition of Cantine Aperte, there was a noticeable increase in the number of young people present, to the extent that 50% of the visitors are in the 25 to 40year old age range. This means that innovation and technology need to be the traveling companions for every winery and territory that wants to increase the flow of quality tourism.


RosĂŠ wines are increasingly popular among young people, indicate a certain style of wine perfect for an aperitif between friends


WINE EXPERIENCE text Antonio Stelli

La vie en Rose

Vini rosé della Costa. Un rincorrersi di esperienze fino all’Isola di Capraia. Cresce la produzione, aumentano le nuove etichette Rosé wines from the coast. One pink experience after another as far as Capraia Island. More new labels, production on the increase Il rosato ha visto un graduale e costante aumento d’interesse nei consumatori, soprattutto negli ultimi dieci anni, riscuotendo un notevole successo, dovuto soprattutto alla grande facilità di beva, freschezza e immediatezza sia nei profumi che nei gusti, il mercato ne è la conferma con un importante incremento delle vendite e delle produzioni sia in ambito nazionale che mondiale. Vini per tutte le occasione, sia da aperitivo che durante i pasti, pronti ad essere abbinati a cucine con proposte internazionali. Il nostro viaggio percorre la Toscana che si affacciata sul mar Tirreno alla scoperta di importanti produttori che credono alla qualità dei vini rosati e che donano la personale firma d’autore. Salendo dalla parte sud della regione, in Maremma l’Azienda Monteti, inserita nel comprensorio di Capalbio, produce TM Rosé, rosato proveniente da uve internazionali, Cabernet Franc e Merlot, vendemmiate e selezionate a mano, su terreni a 140 m s.l.m. sassosi con un substrato di argilla, vive in un quadro che riflette il mare, la sua profondità, il suo mistero, con note iodate, agrumi, note erbacee. Entrando nel cuore di questa meravigliosa terra, incontriamo un gruppo di artisti di pensieri e scuole diverse: Podere 414 dove Simone Castelli inventa Flower Powe rosato da uve Sangiovese con vigne collocate su un crinale che guardano il piccolo borgo di Montiano. Una gestione a regime biologico per un messaggio di semplicità e simpatia, un vino immediato, da degustare in qualsiasi occasione quotidiana e informale. Pochi chilometri lo separano dalla Tenuta dell’Ammiraglia, una delle cantine d’autore della Famiglia Frescobaldi, che propone Alìe rosato da uve Syrah e Vermentino, un’opera che descrive la ninfa legata al mare, simbolo di sensualità e bellezza, freschezza. Sapidità e mineralità, i suoi punti di forza. A Poggio La Mozza e a Piaggie del Maiano, località nelle vicinanze di Grosseto, si respira l’eleganza, il fascino, la delicatezza femminile in due aziende, Val di Toro e Fattoria Le Pupille, che vivono nel soffio magico di passioni e ricordi. Anna’s Secret rosato da uve Sangiovese con vigne inserite su un terroir caratterizzato da terreni mediamente calcareo e disgregazione di roccia arenaria a 90 m s.l.m., esprime il tocco di Anna Cruciata elegante proprietaria di questa importante realtà del comprensorio maremmano; Rosmati rosato da uve Syrah ambiente unico, speciale, terreni a matrice arenaria, nel quale la Elisabetta Geppetti ricorda Rosa donna forte, piena di vita capace di saper interpretare e investire nelle potenzialità di una terra ancora inesplorata. Saliamo verso Paganico per trovare il genio di Cristina e Ilaria Ropolo, anima di Poggio L’Apparita dove nasce l’armonia e la freschezza del San Michele n° 3 rosato da uve Sangiovese per una tipologia di terreno

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Rosé wines have seen a gradual and constant increase in consumer interest, especially in the last ten years, drumming up considerable success thanks first and foremost to the immense simplicity in consumption, freshness and immediacy in both the aromas and flavours. The market can confirm this, as there has been a significant increase in sales and production both nationally and world-wide. There are wines for all occasions, from happy hours to meals, ready to be paired with international cuisines. Our journey criss-crosses Tuscany, running along the coast of the Tyrrhenian Sea, as we explore important producers who believe in the quality of rosé wines and who offer their own personal touch in each of their productions. Starting in the south of the region, in Maremma, we come across Azienda Monteti, included in the Capalbio district, where TM Rosé is produced. This rosé is made using the international grapes Cabernet Franc and Merlot, harvested and hand-picked on lands that sit 140 meters above sea level and are rocky with a clay subsoil, reflecting the sea, its depth, its mystery, with iodized notes, citruses and grassy notes. Entering the heart of this wonderful land, we meet a group of artists of differing thoughts and schools: Podere 414, where Simone Castelli invented Flower Power with Sangiovese grapes and whose vines are located on a ridge overlooking the small village of Montiano. The organization is strictly organic, for a message of simplicity and compassion: an immediate wine, to taste on any daily and informal occasion. A few kilometres away is Tenuta dell’Ammiraglia, one of the cellars belonging to the Frescobaldi family, who offers Alìe with Syrah and Vermentino grapes, a wine that reflects the fabled sea nymph, a symbol of sensuality and beauty, freshness. Richness and minerality are its strengths. In Poggio La Mozza and Piaggie del Maiano, towns in the vicinity of Grossetto, you can breathe in the elegance, the charm, the feminine refinement of two companies, Val di Toro and Fattoria Le Pupille, which live in the magic hum of passions and memories. Anna’s Secret is made with Sangiovese grapes picked from vines in a territory with terrains that are averagely chalky with crumbling sandstone, sitting 90 meters above sea level. This rosé expresses the touch of Anna Cruciata, the elegant owner of this important company in the Maramma district; the Rosmati rosé is made with Syrah grapes coming from a unique, special environment, with terrains of sandstone, where Elisabetta Geppetti recalls Rosa, a strong woman, full of life and able to interpret and invest in the potential of an unexplored land. We head towards Paganico, where we find the genius of Cristina and Illaria Ropolo, the soul of Poggio L’Apparita, where the harmony and freshness of San Michele n° 3 is produced, made with Sangiovese grapes on a terrain of san-


WINE EXPERIENCE

From the left, Fattoria Aldobrandesca vineyards, Fattoria Le Pupille winery Secondo l’agenzia IWSR (International Wine and Spirit Researc) il 2017 è l’anno delle bollicine e dei rosé According to the IWSR (International Wine and Spirit Research), 2017 is the year of bubbles and rosé con una tessitura sabbio-limosa posizionate a 100 m s.l.m. Ci spostiamo verso Roccastrada limite Nord della provincia grossetana per Rocca di Montemassi avvincente realtà della famiglia Zonin: Syrosa rosato da uve Syrah dona profumi invitanti della macchia mediterranea, profondità e spessore per questo vino con una veste corallo. Lasciando la Maremma lo sguardo si volge verso l’entroterra lasciandosi rapire dal fascino antico di Fattoria Aldobrandesca nella zona di Sovana, dove la famiglia Antinori tiene viva la storia della potente famiglia Aldobrandeschi. Il loro rosato A da uve Aleatico è espressione di autenticità caratterizzato da intense note floreali. Entrando sul litorale livornese ci attende Afrodite rosato da Syrah, dea della bellezza, dell’amore e del sorriso, la dedica che dona La Bulichella a Suvereto. L’inno alla rosa con A Rose is a Rose è la serenata romantica di Paolo Gigli per il rosato di Azienda S. Agnese a Piombino. Rosatico ci illumina per un rosato da uve Aleatico di Poggio al Grillo a Castagneto Carducci che presenta una immediata succosa mineralità e nota agrumata. Giorgio Meletti Cavallari ci regala, sempre a Castagneto Carducci, una rara ed entusiasmante espressione di Rosato da uve Syrah e Merlot. Arrivando, poi, al nord della Toscana troviamo, a Lucca, Le Cicale il rosé di Matteo Giustiniani per la Fattoria Sardi azienda certificata biodinamica, da uve Sangiovese e piccola aggiunta di uve bianche. E il fascino di Dea rosato di Tenuta del Buonamico proveniente da uve Sangiovese, Canaiolo e Syrah. Il nostro viaggio delle eccellenze dei vini rosati in Toscana si conclude in mezzo al mare, nell’ isola incantata di Capraia dove un luogo incontaminato, in cui il tempo sembra essersi fermato ci dona Rosa della Piana rosato da Aleatico per l’azienda biologica La Piana. La rosa per uno sguardo rubato, intenso, unico, immediato, mille sfumature per il colore più delicato e il fiore più bello per donare grazia e femminilità.

dy loam soil positioned 100 meters above sea level. We move to Roccastrada, in the north of the Grosseto province, for Rocca di Montemassi, a compelling company by the Zonin family: Syrosa with Syrah grapes gives off inviting fragrances of the Mediterranean scrub, depth and substance for this wine with choral reflections. Leaving the Maremma, our gaze shifts inland, where we are enchanted by the antique charm of Fattoria Aldobrandesca in the Sovana area: here, the Antinori family keeps the story of the powerful Aldobrandeschi family alive. Their rosé, A, with Aleatico grapes, is an expression of authenticity characterized by intense floral notes. Coming upon the Livorno coast, we are greeted by Afrodite, with Syrah grapes, named after the goddess of beauty, love and smiles, La Bulichella’s dedication to Suvereto. A Rose is a Rose is an ode to rosé wines, a romantic serenade by Paolo Gigli to the rosé wine of Azienda S. Agnese in Piombino. Poggio al Grillo’s Rosatico is made with Aleatico grapes from in Castagneto Carducci, and is characterized by an immediate rich minerality and citrusy notes. Also from Castagneto Carducci, Giorgio Meletti Cavallari offers a rare and exciting expression of Rosato, made from with Syrah and Merlot grapes. Arriving in northern Tuscany, we find, in Lucca, Le Cicale, the rosé by Matteo Giutiniani at the Fattoria Sardi, a certified biodynamic company, with Sangiovese grapes and small additions of white grapes. And we can’t forget the charm of the Dea rosé at Tenuta del Buonamico, made from Sangiovese, Canaiolo and Syrah grapes. Our journey through the best of Tuscan rosé wines ends in the middle of the sea, on the enchanted island of Capraia, an uncontaminated place where time seems to have stopped: it is here that we find Rosa della Piana, a rosé with Aleatico grapes from the organic La Piana. The rose is stolen glance, intense, one-of-a-kind, immediate, with a thousand shades that make for the softest colour and the most beautiful flower of grace and femininity.

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Working in the Podere 414 vineyards

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Rosé della Costa Un tempo consumato solo fresco e d’estate, o in qualche occasione speciale, ora si beve sempre e anche a temperatura ambiente. Nelle prossime tre pagine, il nostro viaggio tra le migliori 15 etichette prodotte lungo la fascia costiera toscana Once only drunk chilled in the summer, or for the odd special occasion, now rosés are drunk all year round and even at room temperature. In the next three pages, we look at the best 15 rosés made along the Tuscan coast wine tasting by AIS Toscana commission - photo Pierpaolo Pagano


WINE TASTING

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FATTORIA ALDOBRANDESCA A - Toscana IGT 2016 Abv. 12% - Aleatico 100% Rosa delicato. Naso elegante di rosa tea, foglia di te, ciliegia, buccia di mandarino ed erbe aromatiche. In bocca è gustoso e fruttato di melograno, fresco e di buona struttura, persistente nel finale dai ritorni agrumati. Invita nuovamente alla beva. Pale pink-colored. Elegant on the nose with aromas of tea rose, tea leaves, cherry, tangerine peel and aromatic herbs. Tasty on the palate with fruity notes of pomegranate, fresh and wellstructured, persistent on the finish with citrus fruit notes on the finish. Easy-drinking.

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TENUTA AMMIRAGLIA Alìe - Toscana IGT 2016 Abv. 12,5% - Syrah e Vermentino Delicato rosa antico. Profumi di pesca tabacchiera, frutta esotica, mandarino, glicine, rosa ed eucalipto. Al sorso la struttura è ottimamente sorretta da freschezza e sapidità, in un gustoso susseguirsi di piacevoli sensazioni dal finale agrumato. Pale old rose-colored. Aromas of Saturn peach, tropical fruit, tangerine, wisteria, rose and eu-

calyptus. The structure on the palate is excellently backed by freshness and savouriness, in a tasty progression of pleasant sensations and citrus fruity finish.

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ROCCA DI MONTEMASSI Syrosa - Maremma Toscana DOC

2016 Abv. 13% - Syrah 100% Rosa tenue. Si svela lentamente all’olfatto, prima con note erbacee e vegetale, quindi pesca, fragolina, mandarino e leggeri refoli minerali di iodio e gesso. Bocca avvolgente, fresca e sapida, ottima struttura, persistente e pungente finale di lime. Pale pink-colored. The wine opens slowly on the nose, with grassy and vegetable notes at first, followed by peach, wild strawberry, tangerine and delicate mineral hints of iodine and gypsum. Mouth-filling, fresh and savoury on the palate, excellent structure, persistent and tangy, lime on the finish.

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FATTORIA LE PUPILLE RosaMati - Toscana IGT 2016 Abv. 14% - Syrah 100% Rosa salmone. Al naso ciliegia, erbe medicinale,

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glicine, pesca, talco, eucalipto e profumi minerali. Bocca tipica varietale, struttura adeguata con note pungenti di pepe al gusto. Persistente, prossimo all’equilibrio, finale decisamente sapido. Salmon-pink colored. The nose offers aromas of cherry, medicinal herb, wisteria, peach, talcum powder, eucalyptus and mineral scents. 100% varietal on the palate, a good structure with tangy pepper notes. Persistent, nearing balance, definitely savoury on the finish.

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FATTORIA SARDI (GIUSTINIANI) Le Cicale - Toscana IGT 2016 Abv. 13% - Sangiovese e Vermentino Rosa pallido, impatto olfattivo di frutta esotica, erbe medicinali e crostatina alla ciliegia. Gioca le sue carte su di un impatto sapido e fresco a sorreggere la struttura nello svolgersi del sorso. Media la persistenza, centrata su note di pesca. Pale pink-colored. The wine opens on the nose with tropical fruit, medicinal herbs and cherry jam tart. Savoury and fresh entry on the palate, supporting the structure as flavors develop on the palate. Medium persistence revolving around peach notes.


WINE TASTING

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GIORGIO MELETTI CAVALLARI Rosato - Bolgheri Rosato DOC

2016 Abv. 12,5% - Syrah 70%, Merlot 30% Rosa cipria. Impatto salmastroso e di mirto, contornato da mentuccia e finocchietto, succo di ribes e lampone, viola fragrante ed erbette di campo. Bocca polposa coerente all’olfatto, vino equilibrato ed elegante, finale persistente di susina bianca. Blush pink-colored. The nose opens with notes of salty water and myrtle, surrounded by field balm and wild fennel, redcurrant and raspberry juice, fragrant violet and wild herbs. Fleshy on the palate, consistent with the nose, a well-balanced and elegant wine, persistent Mirabelle plum on the finish.

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LA PIANA Rosa della Piana - Toscana IGT

2016 Abv. 13% - Aleatico 100% Rosa cerasuolo. Impatto olfattivo di amarena, ribes, iodio e talco, quindi erbe di campo e iris. Al gusto è quasi pungente, la spiccata sapidità ben sostiene la discreta struttura. Vino mediamente persistente, dal finale fruttato di lampone. Cherry-pink colored. The wine opens on the

nose with aromas of sour black cherry, redcurrant, iodine and talcum powder, followed by wild herbs and iris. Almost tangy on the palate, with marked savouriness that supports the wine’s good structure. A medium-persistent wine with a fruity raspberry finish.

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PODERE 414 Flower Power - Toscana IGT 2016 Abv. 13% - Sangiovese 100% Rosa tenue vivace. Al naso presenta sentori di fiori bianchi e rosa, erbette aromatiche e leggeri richiami di eucalipto. In bocca è scorrevole e minerale, la nota pseudocalorica accompagna la buona persistenza dal finale leggermente ammandorlato. Lively pale pink-colored. The nose offers aromas of white and pink flowers, aromatic herbs and hints of eucalyptus. Smooth and mineral on the palate, with a sensation of warmth that accompanies the good persistence and the slightly almond-flavored finish.

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POGGIO AL GRILLO Rosatico - Costa Toscana IGT 2016 Abv. 13% - Aleatico 100% Cerasuolo intenso. Impatto erbaceo, quindi

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gelee di ciliegia e ribes, violetta, macchia mediterranea, timo e rosmarino. Ingresso in bocca saporito e fresco, di buona struttura e sapidità, persistente e dal finale gradevolmente citrino. Intensely cherry-pink colored. A grassy entry on the nose, followed by jellied cherry and redcurrant, violet, Mediterranean scrub, thyme and rosemary. Tasty and fresh entry on the palate, with good structure and savouriness, persistent and pleasantly lemony on the finish.

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TENUTA DEL BUONAMICO Dea Rosa - Toscana IGT 2016 Abv. 11,5% - Sangiovese, Canaiolo e Syrah Buccia di cipolla luminoso. Profumi iniziali di pompelmo rosa e ribes rosso, quindi richiami minerali, erbe aromatiche e pepe rosa. Fresco e sapido, ottima struttura, dinamico nel suo percorso gustativo, finale persistente coerentemente agrumato. Brightly onion skin-colored. Initial aromas of pink grapefruit and redcurrant, followed by mineral hints, aromatic herbs and pink pepper. Fresh and savoury on the palate, with excellent structure and a dynamic progression of flavors, persistent and consistently citrus fruity on the finish.


WINE TASTING

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VAL DI TORO Anna’s Secret - Maremma Toscana Rosato DOC 2016 Abv. 12,5% - Sangiovese 100% Rosato tenue vivido. Erbette aromatiche, pesca, petali di rosa e sentori di cipria segnano l’identikit olfattivo di questo vino. In bocca è sapido e fresco, agile nella struttura, di media persistenza con un finale di pompelmo e ricordi minerali. Lively pale rose-colored. The wine’s bouquet features aromatic herbs, peach, rose petals and hints of face powder. Savoury and fresh on the palate, with a supple structure, medium persistence and grapefruit and mineral hints on the finish.

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BULICHELLA Afrodite - Costa Toscana IGT 2016 Abv. 13% - Syrah 100% Buccia di cipolla. Impatto olfattivo sottile di iris e violetta, pepe rosa, macedonia di fragole e limone. Ingresso succoso in bocca, quindi la nota pseudocalorica guida il gusto nel finale leggermente asciutto dai richiami di chinotto. Onion skin-colored. Subtle aromas of iris and

violet, pink pepper, strawberry and lemon salad. Juicy entry on the palate, with a sensation of warmth leading to the slightly dry finish with hints of chinotto.

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POGGIO L’APPARITA San Michele n°3 Rosato - Maremma Toscana Rosato DOC 2016 Abv. 12,5% - Sangiovese 100% Rosa aragosta. Apre al naso su note vegetali, gelee di fragola, timo e macchia mediterranea. Gusto avvolgente prossimo all’equilibrio, in cui la nota pseudocalorica guida il sorso verso un finale di media persistenza e piacevolmente fruttato. Lobster pink-colored. The wine opens on the nose with vegetable notes, jellied strawberry, thyme and Mediterranean scrub. Mouthfilling on the palate, nearing balance, with a sensation of warmth leading to the mediumpersistent and pleasantly fruity finish.

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TENUTA MONTETI TM Rosé - Toscana IGT 2016 Abv. 13% - Merlot 80%, Cabernet Franc 20% Rosa provenzale. Si presenta con profumi agrumati di pompelmo e mandarino, sentori

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minerale e ricordi di erbe aromatiche. L’impatto in bocca è delineato dalla freschezza, di media struttura e persistenza, dal finale leggermente ammandorlato. Provençal pink-colored. The nose offers citrus fruit aromas of grapefruit and tangerine, mineral notes and hints of aromatic herbs. Fresh entry on the palate, medium-structured and persistent, and slightly almond-flavored on the finish.

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SANT’AGNESE A Rose Is A Rose - Toscana IGT 2016 Abv. 14% - Merlot 100% Cerasuolo scarico. Profumi di ciliegia, arancia sanguinella, acqua di cocomero, seguiti da frangipane e gelsomino. Il sorso è caldo e avvolgente, coerente nei richiami fruttati che accompagnano il percorso gustativo. Finale leggermente amaricante. Pale cherry-pink colored. Aromas of cherry, blood orange, watermelon juice, followed by frangipane and jasmine. Warm and mouthfilling on the palate, consistent fruity notes that accompany the progression of flavors. Slightly bitter on the finish.



Food & Wine Quattro grandi chef della Maremma, si sono dati appuntamento al Food & Wine Day a Follonica, firmato Unione Regionale Cuochi Toscani. Noi di Sommelier Toscana abbiamo crato per ogni piatto un abbinamento speciale... Four top chefs from the Maremma took part in the Food & Wine Day in Follonica, organized by the Regional Union of Tuscan Cooks. Sommelier Toscana devised special pairings for each dish

text Emiliano Bogani - pairing by AIS Toscana commission


PAIRING

Seppiette farcite di baccalà mantecato alla plancia su cecina croccante e gel di piselli Un piatto che unisce il mare del Monte Argentario all’entroterra della Maremma A dish that combines the sea of Monte Argentario and inland Maremma Un piatto che unisce il mare del Monte Argentario all’entroterra della Maremma. Gli avventori veneti che negli anni Trenta arrivavano in Maremma per bonificare il territorio, erano abituati a mangiare il baccalà o lo stoccafisso il venerdì, per questo Lombardelli ha deciso di “toscanizzare” il baccalà, unendolo a una polenta di ceci, coppata e fritta, in modo anche da rendere il piatto visivamente simile al classico seppie e piselli. Dopo aver pulito bene 8 seppiette medie, si mettono in una busta sottovuoto condite con olio evo, sale e pepe. Sigilliamo e cuociamo nel roner a 68°c per circa 15 minuti, poi le raffreddiamo subito. Dopo averle asciugate bene dal liquido di cottura e le farciamo con 300 gr di baccalà mantecato. Si scottano 100 gr di piselli con 1 cipollotto facendo attenzione al colore e li passiamo in un cutter, li filtriamo molto fini e li montiamo con poco olio creando una crema liscia e omogenea. Facciamo la stessa cosa con 1 barbabietola. Prepariamo una polentina con farina di ceci e acqua, la stendiamo in una teglia, la facciamo raffreddare e la tagliamo con un coppa pasta rotondo. Friggiamo la cecina, si cuociono le seppiette dalla parte opposta a quella della farcitura in una padella con poco olio e 2 spicchi d’aglio, regoliamo di sale e pepe e serviamo adagiando su i piatti di portata i dischetti di cecina con sopra le seppiette, accanto le salse e qualche spennellata del suo nero.

A dish that combines the sea of Monte Argentario and inland Maremma. Venetian diners who came to the Maremma in the 1930s to reclaim the land were used to eating salt cod and stockfish on Fridays, which is why Lombardelli decided to add Tuscan touches to baccalà, pairing it with a chick pea polenta, rolled up and fried, to make the dish resemble the traditional cuttlefish and peas. After having cleaned 8 medium cuttlefish, the chef cooks them sousvide at 68°C with extra-virgin olive oil, salt and pepper for about 15 minutes, cooling them immediately. The cooking liquid is removed and the cuttlefish are dried before filling them with 300 g of creamed salt cod. 100 g of peas are blanched with 1 spring onion, taking care to maintain the colour, before blending them very finely and adding a little oil to make a smooth cream. The same method is used with 1 beetroot. The chef makes a chick pea and water polenta, spreading it out on a tray, letting it cool and cutting it into small circles and frying it. The cuttlefish are cooked on the opposite side to the filling in a pan with a little oil and 2 cloves of garlic. Season with salt and pepper. The dish is served on top of the polenta circles with the sauces and a few swirls of black cuttlefish ink.

ABBINAMENTO PROPOSTO Vernaccia di San Gimignano Riserva DOCG, vino dall’ottima persistenza aromatica e dal buon tenore alcolico, capace di bilanciare la persistenza gusto-olfattiva e la succulenza del piatto. La tendenza dolce e la grassezza della mantecatura e del purè di ceci sono ben equilibrati dalla buona freschezza e dalla sapidità che questo prodotto esprime.

SUGGESTED WINE PAIRING Vernaccia di San Gimignano Riserva DOCG, a wine with wonderful lingering aromas and a fine body, balancing the nose and the flavours with the succulent taste of the dish. The sweetness and fattiness of the salt cod cream and the chick pea polenta are well balanced by the fresh sapidity of the wine.

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Emiliano Lombardelli, originario dell’Argentario, è Executive Chef del Ristorante Gourmet con Gusto di Porto S. Stefano. Appassionato della cucina toscana, ama reinventare e interpretare i piatti tipici della tradizione cercando il giusto e sapiente equilibrio tra classico e moderno

Emiliano Lombardelli, an Argentario native, is Executive Chef of Ristorante Gourmet con Gusto in Porto S. Stefano. A lover of Tuscan food, he enjoys reinventing and reworking traditional dishes in pursuit of the perfect balance between classic and modern

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Massimiliano Ciregia, maremmano anche se nato Mare già il “Votapentole” a Castiglione della Pescaia. Dall’alta ristorazione gourmet a un locale per tutti, con una in Versilia, è l’anima de l’Osteria del

cucina centrata sulla materia prima locale e su piatti autentici ad alto tasso di empatia

Massimiliano Ciregia, a Maremman although Osteria del Mare, formerly “Votapentole”, in Castiglione della Pescaia. From gourmet cuisine to a place

he was born in Versilia, is the heart and soul of

for everyone with cuisine centred on local ingredients and authentic exciting dishes

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PAIRING

Zuppa d’erbe con ricotta e sarde Rivisitazione piena di appeal per un piatto della cucina povera di Castiglione della Pescaia An appealing take on a traditional dish from Castiglione della Pescaia Gli ingredienti toscanissimi di questa ricetta sono il cavolo nero, bietola, cavolo romano, cavolfiore, broccolo con foglie, carota, cipolle, sedano, sarde, farina di mais, ricotta vaccina, olio, pepe e sale. Le origini di questo piatto risalgono all’inizio del Novecento quando a Castiglione della Pescaia era attiva lavorazione delle sardine pescate dalla marineria locale. I pescatori erano soliti recuperare le sarde più sciupate dalle reti arrostendole, o per arricchirle e spezzare la noia del cuocere sulla griglia usavano fare una zuppa di verdure di stagione su cui veniva adagiata della ricotta fresca e le sarde sfilettate. Coprendo la casseruola, le sarde si cuocevano da sole. La ricetta di Massimo Ciregia ricalca l’originale - senza troppa nostalgia e soffermandosi sulla valorizzazione di questi ingredienti non troppo nobili - facendo attenzione alla cottura della verdure e delle erbe che devono essere leggermente croccanti e non lessate, e alla cottura delle sarde che vengono dorate sulla piastra di ghisa oleata dopo averle passate nella farina da polenta. Un grande piatto del territorio che al gusto abbina anche un generoso appeal visivo finale. ABBINAMENTO PROPOSTO Bolgheri Bianco Doc nei vitigni Sauvignon Blanc e Chardonnay, vini dalla sapidità contenuta ma dalla buona struttura, con freschezza adeguata a compensare la tendenza dolce e la grassezza della ricotta e delle sarde passate nella farina gialla. Sentori di erbette nei profumi del vino coerenti a quelle presenti nel guazzetto di cottura.

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Kale, beets, Roman cabbage, cauliflower, leafy broccoli, carrots, onions, celery, sardines, cornflour, cow’s milk ricotta, oil, pepper and salt are the very Tuscan ingredients in this recipe. The origins of this dish date to the early 1900s when sardines were caught by local fishermen in Castiglione della Pescaia. They would take the sardines damaged by the nets and roast them. When they got bored of eating them grilled, they would fillet the sardines and serve them on top of a seasonal vegetable soup with some fresh ricotta. By placing a lid on top of the saucepan, the fish cooked in the steam. Massimo Ciregia’s recipe follows the original recipe, without too much nostalgia, focusing on the flavours of these everyday ingredients. The chef makes sure that the vegetables and herbs are cooked with just the right bite, not boiling them, and that the sardines become browned by cooking them on an oiled cast iron skillet after being dipped in polenta. A delicious local dish that looks and tastes great. SUGGESTED WINE PAIRING Bolgheri Bianco DOC in a Sauvignon Blanc and Chardonnay blend, bodied wine with low savouriness that have just the right freshness to compensate for the sweet and fatty tendency of the ricotta and polenta-coated sardines. Herbal nuances in the aromas, as in the cooking broth.


PAIRING

Chicche di ricotta al profumo di mare e salicornia Un piatto di pesce, la rara eccezione che Raffaella Cecchelli regala alla costa della Maremma A fish dish, the rare exception that Raffaella Cecchelli makes to the Maremma coast Questo primo di mare proposto al Food & Wine Day è una cosa insolita, ma riuscitissima per Raffaella che nel suo ristorante non serve piatti a base di pesce. Le chicche altro non sono che piccoli gnocchi senza patate, più saporiti e leggeri di quelli classici che, con la scorza di limone, diventano ancora più sfiziosi. Per le cicche: in una ciotola capiente mettere 400 gr di ricotta di pecora, farina 00 qb, 30 gr di parmigiano e la buccia del limone finemente tritata per dare freschezza al piatto. Amalgamare bene il tutto e lasciare riposare in frigo per circa 30 minuti. Poi formare con le mani dei cilindri e tagliarli a gnocchetti piccoli da cuocere in acqua salata. Per il sughetto: in una padella mettere un filo d’olio evo, un aglio intero che poi toglieremo, la salicornia tagliata a piccoli dadini. Attenzione a ‘non’ aggiungere sale perché sarà la salicornia a dare sapidita al sugo. Aggiungiamo qualche pomodorino tagliato a metà, un po’ di origano fresco (o secco), facciamo aprire 700 gr di cozze e vongole, sfumiamo con 1 bicchiere di vino bianco e mettiamo 300 gr di polpo precedentemente cotto a vapore (o lessato) e poi tagliato a pezzetti, scoliamo gli gnocchetti cotti e saltiamo il tutto, aggiungendo alla fine il basilico fresco.

This fish-based dish exhibited at Food & Wine Day is unusual (but brilliant) for Raffaella, who rarely serves fish at her restaurant. The pearls are none other than potato-less little gnocchi, more flavourful and lighter than their traditional counterparts, which become even more delicious with the addition of lemon peel. For the pearls: in a large bowl mix 400 g sheep ricotta, Italian “00” flour as much as needed, 30 g Parmesan and finely chopped lemon peel to give freshness. Chill for about 30 minutes. Shape into cylinders and cut into tiny gnocchetti. Cook in salted water. Per the sauce: cook a whole garlic clove in oil and discard it. Cut the salicornia into small cubes, without adding any salt because the salicornia is already fairly salty. Add a few tomatoes cut in half and some fresh (or dried) oregano. Add 700 g of mixed mussels and clams with a glass of white wine, and cook until they open. Add 300 g of previously steamed or boiled baby squid. Drain the gnocchi and add to the sauce, adding some fresh basil at the end.

ABBINAMENTO PROPOSTO Ansonica dell’Elba Doc, vino dalla buona struttura e freschezza, riesce a compensare bene la tendenza dolce della ricotta, confrontandosi con la persistenza gusto olfattiva del piatto. Ottimamente bilanciata anche la presenza della salicornia, esaltatore naturale della sapidità dal retrogusto leggermente amaricante.

SUGGESTED WINE PAIRING Ansonica dell’Elba DOC, a nicely structured and refreshing wine, which works well with the sweetness of the ricotta and the lingering aromas of the dish. Pairs beautifully with the salicornia, naturally enhancing the sapidity with a slightly bitterish aftertaste.

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Raffaella Cecchelli è la cuoca dell’osteria più piccola d’Italia. La Tana dei Brilli tra i vicoli stretti di Massa Marittima, accoglie appena 12 coperti tra dentro e fuori, offre un menù tradizionale e strettamente legato al territorio, per questo Raffaella si considera una ‘cuoca contadina’. Raffaella Cecchelli is the chef at Italy’s smallest osteria. La Tana dei Brilli is located amid the tiny alleyways of Massa Marittima and has room for just 12 diners inside and out. Raffaella serves a traditional farm-to-table menu, which is why she considers herself to be a ‘farmer cook’.

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del

Fulvietto Pierangelini, figlio d’arte, patron Bucaniere di San Vincenzo, una palafitta in legno e vetro progettata da Massimiliano Fuksas. Il pesce fa la parte del leone, con crudi e piatti del giorno. La matrice è quella familiare che punta alla semplicità e all’eccellenza del prodotto

Fulvietto Pierangelini, like father like son, patron Bucaniere in San Vincenzo, a wooden and glass stilt house designed by Massimiliano Fuksas. Fish is the lion’s share, with daily specials and crudités. It’s an informal place focused on simplicity of Il

and sublime ingredients

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PAIRING

Filetto di Palamita marinato, salicornia e salsa di peperoni Fulvietto Pierangelini al Food & Wine Day cucina la palamita e ne fa un capolavoro Fulvietto Pierangelini cooks palamita fish and makes a masterpiece Menzione speciale per la Palamita toscana detta anche tonno dei poveri, presidio Slow Food dal 2002. La riscoperta di questo pesce tipico della costa tirrenica, la si deve molto ai Pierangelini padre e figlio che nelle loro esperienze gourmet ne hanno fatto un cavallo di battaglia. Pesce dimenticato, pesce povero, ma per quanto riguarda il gusto e le proprietà nutritive non ha niente da invidiare al suo fratello più in vista. Al Food & Wine Day Fulvietto l’ha cucinata in una maniera molto semplice ma affatto scontata che ne esalta la naturale sapidità. Ecco la sua ricetta. Sfilettare la Palamita, immergerla in acqua, ghiaccio e sale grosso per 10 minuti, poi togliere tutte le parti scure. Preparare la marinatura con ginger, soia, timo, basilico, menta, maggiorana, santoreggia, lime e aceto balsamico. Cuocere i peperoni in forno, spellarli, scolarli e frullarli con un pizzico di sale e un filo d’olio. Qualche falda di peperone rosso andrebbe essiccato e polverizzato. Sbollentare la salicornia e freddarla. Condire con un emulsione di succo di arancia e olio. Infine cuocere la Palamita a fuoco altissimo per pochi secondi per lato.

A special mention must go to Tuscan palamita, a sort of bonito that is also known as the poor man’s tuna, a Slow Food ingredient since 2002. The rediscovery of this fish typical of the Tyrrhenian coast is very much down to the Pierangelini father-and-son team, who have made it their forte with their gourmet experience. A forgotten fish, but one that holds it own in terms of flavour and nutritional qualities. At the Food & Wine Day Fulvietto cooked the palamita very simply but expertly, enhancing its natural savouriness. Fillet the palamita, bathing it in water, ice and coarse salt for 10 minutes, then remove all the dark parts. Prepare a marinade of ginger, soy sauce, thyme, basil, mint, marjoram, savory, lime and balsamic vinegar. Cook the peppers in the oven. Skin, drain and blend with a pinch of salt and a drizzle of oil. Some slices of red pepper are dried and made into a powder. Blanch the salicornia and let it cool. Dress with an orange juice and oil emulsion. Cook the palamita over high heat for a few seconds on each side.

ABBINAMENTO PROPOSTO Un Maremma Toscana Syrah Doc rosato, vino che fa della freschezza il suo punto di forza, dai richiami agrumati al naso e al gusto, capace di contrapporsi alla sapidità e alla spiccata aromaticità della marinatura del pesce, della salsa e della presenza della salicornia sbollentata.

SUGGESTED WINE PAIRING A Maremma Toscana Syrah DOC rosé is a refreshing wine with hints of citrus fruit on the nose and palate, a superb foil to the savouriness and aromas of the marinade, sauce and salicornia.

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Monteverro vineyards between Capalbio and the Tuscan coast (ph. Leif Carlsson)

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WINE EXPERIENCE text Fabio Ceccarelli

I ‘Second Vin’ della Costa

Second Vin, entry level, flagship wine... nuovi stile si affermano nelle cantine del litorale toscano. Come orientarsi e scegliere Second, entry-level and flagship wines…new styles are being introduced by the Tuscan Coast’s wineries. How to choose and use La ricerca competitiva di livelli qualitativi sempre più elevati fa esplodere a Bordeaux negli anni ’80 il fenomeno del second vin. Ogni Château opera un’estrema selezione delle partite di vino più qualificate di un’annata per assemblare quella che diventerà l’etichetta rappresentativa dell’azienda; tutto il vino che non serve alla produzione del grand vin resta a disposizione per la realizzazione di seconda etichetta, con un nome diverso e soprattutto con un prezzo più basso. Peculiarità di questa differenziazione nel bordolese non è l’esaltazione delle specificità territoriali, non affiora qui il concetto di cru o terroir, ma è puramente dettata da scopi commerciali, da una segmentazione sistematica del prodotto per fasce di mercato. Il nuovo stile enoico che si afferma sulla costa toscana, a Bolgheri prima di tutti, è debitore nei confronti della regione francese non solo della scelta dei vitigni, ma anche di una filosofia produttiva o almeno commerciale, adottando la stessa articolazione dell’offerta: dietro un vino portabandiera, ci sono altre etichette che danno un’idea del potenziale dell’azienda a un prezzo più competitivo, che incontra una fascia più larga di consumatori. È una generalizzazione drastica quella che stiamo facendo, preambolo solo di un inquadramento concettuale di marketing del vino. In realtà l’esperienza enologica delle aziende vecchie e nuove della costa toscana è molto più complessa e vede sopravvivere la tradizione del Sangiovese a tendenze anche diverse, ognuna sviluppata con proprie idee e vocazioni, ma col denominatore comune del clima mediterraneo che caratterizza questo territorio. Il paragone con l’Haut Médoc, che è ovvio nel caso delle aziende bolgheresi, si applica nella nostra selezione anche ad altre realtà, come Castello del Terriccio e Podere la Regola a Riparbella: se il Tassinaia è un bilanciamento perfetto di Merlot e Cabernet Sauvignon come molti Bordeaux Superieur, Il Vallino punta tutto sul Cabernet Sauvignon con percentuali tali sono in alcuni comuni della Left bank; s’ispira infine alla riva opposta della Gironda Tenuta di Biserno di Bibbona che privilegia l’elegante Cabernet Franc all’impetuoso Cabernet Sauvignon come in molti grandi St. Émilion. Sono scelte diverse quelle di chi in-

The competitive pursuit of ever higher standards led to the second vin phenomenon in Bordeaux in the Eighties. Every château performs an extreme selection of the vintage’s wine to blend what will become the winery’s most representative label; all the wine that fails to hit the mark for the grand vin goes towards making a second wine, which bears a different name and, above all, a lower price. The interesting thing about this distinction in Bordeaux isn’t the emphasis on territorial specifics – neither terroir nor cru are mentioned here – but that it is purely dictated by commercial aims, by a systematic segmentation of the product by market levels. The new wine style is making a mark along the Tuscan Coast too, especially in Bolgheri, which is indebted to the French region not only in terms of the choice of varietals but also regarding the production philosophy or commercial concept, adopting the same product levels. Behind a flagship wine there are other labels that given an idea of the winery’s potential at a more competitive price, meeting the needs of a wider swathe of consumers. This is obviously a generalization that we are making, a preamble to a conceptual take on wine marketing. In actual fact, the experiences of new and old wineries along the Tuscan Coast is much more complicated. The use of Sangiovese survives among varying trends, each developed according to their own ideas and penchants, but sharing the Mediterranean climate as the common denominator. The comparison with the Haut Médoc, which is evident in the case of Bolgheri wineries, also applies to other producers in our selection, such as Castello del Terriccio and Podere la Regola in Riparbella. While Tassinaia is a perfect balance of Merlot and Cabernet Sauvignon like many Bordeaux Superieur, Il Vallino gambles on Cabernet Sauvignon with percentages just like in some municipalities on the Left Bank; Bibbona’s Gironda Tenuta di Biserno seeks inspiration on the opposite bank, preferring the elegance of Cabernet Franc to the impetuous Cabernet Sauvignon such as in many St. Émilions.

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WINE EXPERIENCE

Vini di base che sanno muoversi in altezza Basic wines that have the potential to grow

vece differenzia la gamma produttiva con vini totalmente diversi: non si può parlare di second vin per il Poggio Valente della Fattoria Le Pupille, ma neanche per il Pergolaia di Caiarossa: entrambe le aziende, seppur con storie e filosofie produttive molto lontane, affiancano a un vino prodotto con vitigni internazionali un altro che esalta il Sangiovese che in Toscana, anche sulla costa, c’è sempre stato e ne rappresenta la storia più autentica. Ancora diversa è la scelta di quelle aziende che differenziano i vini in base all’adozione di vitigni distanti l’uno dall’altro, dando vita a una varietà di etichette che risponde a gusti diversi e difficilmente collocabili su una scala gerarchica se non per mere questioni di listino. È questo il caso della sperimentazione dell’azienda Duemani con il Suisassi, tutto Syrah, quando il primo vino (primo per prezzo) è un Cabernet Franc in purezza. Stesso discorso vale per l’azienda di Capalbio Monteverro, il cui vino aziendale è di stampo nettamente bordolese mentre guarda al Rodano meridionale il Tinata che unisce Syrah e Grenache. Nella degustazione che abbiamo fatto, la nostra valutazione non poteva comparare vini con filosofia produttiva così diversa e soprattutto provenienti da annate diverse. Il giudizio è quindi da intendere come valore assoluto e relativo a quella specifica annata. Quella del 2014, lo sappiamo tutti, è stata una vendemmia particolarmente difficile e sofferta da tutti i produttori, che ha visto compiere scelte talvolta anche drastiche di selezione o di revisione. Godono invece di condizioni molto più favorevoli i vini che provengono da annate che sulla costa si sono rivelate particolarmente favorevoli come la 2013 e la 2015, annata regolare la prima che ha sviluppato equilibrio e ottima maturazione fenolica, più calda la seconda che esalta il carattere mediterraneo dei nostri vini costieri.

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Different choices are made by those who opt to make totally different wines. You cannot talk about second vin for Poggio Valente by Fattoria Le Pupille, neither can you for Caiarossa’s Pergolaia: both wineries, albeit worlds apart in terms of background and philosophy, produce wines made from international grapes and a wine that promotes Sangiovese, a varietal that has always resided in Tuscany, even along the coast, and represents the region’s most authentic history. Different still is the decision made by cantine that differentiate their wines according to very different grape varieties, birthing a variety of labels for every taste, which are hard to place in a hierarchy of products and price lists. This is the case for Duemani‘s experimentation with Suisassi, 100% Syrah, while the winery’s top wine (in terms of price) is a 100% Cabernet Franc. The same can be said for Capalbio producer Monteverro’s distinctly Bordeaux-style wines, yet whose Tinata, a Syrah/Grenache blend, looks to Southern Rhone. In the tasting we did, we were unable to compare wines with such diverse production philosophies and especially became they hailed from different vintages. Hence our evaluation should be regarded as an overview and relating to that specific vintage. 2014, as we know, was a particularly difficult harvest for all producers, sometimes forced to make drastic selection decisions. 2013 and 2015 proved to be good years along the coast: the former yielded well-balanced wines of superb phenolic maturation, while the latter was a hotter vintage, conveying the Mediterranean expression of Tuscany’s coastal wines.


The 20-year-old Caiarossa estate located in the coastal area of Tuscany On left page, Castello del Terriccio vineyards in Castellina Marittima

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TOP TEN

‘SECOND VIN’ DELLA COSTA TOSCANA

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DUEMANI - SUISASSI COSTA TOSCANA ROSSO IGT 2013 Syrah 100% Impenetrabile rosso porpora. Naso inebriante: dopo confettura di fragola e sciroppo di mirtillo ricorda pomodoro secco, legno di cedro, sigaro, pepe e vaniglia. Entra in bocca morbido, si espande e si amplifica con persistenza di aromi speziati e fruttati. Deep inky red-colored. Very intense on the nose: aromas of strawberry preserve and blueberry syrup followed by hints of dried tomato, cedarwood, cigar, black pepper and vanilla. Soft entry on the palate, it widens and builds up with persistent spicy and fruity aromas.

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TENUTA SAN GUIDO BOLGHERI ROSSO DOC GUIDALBERTO 2015 Cabernet sauvignon 60%, Merlot 40% Rubino compatto. Al naso scandisce confettura di prugna, arancia rossa, chinotto, cioccolato, tè verde; si evolve con ginepro e pepe verde. Scorre al palato con slancio, i tannini maturi sono spalleggiati da freschezza e sapidità adeguate. Persistente. Thick ruby red. The nose offers aromas of plum preserve, blood orange, chinotto, cho-

colate, green tea evolving into juniper and green pepper. Smooth on the palate, the ripe tannins are backed by sufficient freshness and savouriness. Persistent.

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CA’ MARCANDA - PROMIS TOSCANA ROSSO IGT 2015 Merlot 55%, Syrah 35%, Sangiovese 10% Vivace tonalità di rubino. Ha profumi precisi di ribes fusi con macchia mediterranea; vira su vaniglia, rosa canina e salmastro. Ha piacevole equilibrio al palato e perfetta integrazione tannica. Alla propulsione fruttata fa eco la liquirizia in chiusura. Lively ruby-red colored. Clear aromas of redcurrant blended with Mediterranean scrub, followed by vanilla, wild rose and salty water. Pleasantly balanced on the palate, with perfectly integrated tannins. A fruity boost leading to hints of licorice on the finish.

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CAIAROSSA – PERGOLAIA TOSCANA ROSSO IGT 2013 Sangiovese 88%, Cabernet Sauvignon 8%, Merlot 4% Rubino luminoso. Il naso ha due volti: uno è ancorato a amarena e ribes, l’altro esibisce alloro, mirto e spezie pungenti; una traccia di sigaro resta sullo sfondo. Voluminoso e caldo

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al palato, ha tannini ben estratti e dovizia di frutto nel finale. Brightly ruby-red colored. The nose is twofaced: aromas of sour black cherry and redcurrant on one side, and bay leaf, myrtle and spices on the other; a hint of cigar in the background. Weighty and warm on the palate, with well-extracted tannins and plenty of fruit on the finish.

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TENUTA DI BISERNO IL PINO DEL BISERNO TOSCANA ROSSO IGT 2014 Cabernet franc 40%, Merlot 40%, Petit verdot 12%, Cabernet sauvignon 8% Rubino profondo e vivido. L’impatto di cassis, mora e mirto anticipa uno sviluppo olfattivo elegante con chiodi di garofano, cannella, liquirizia e sottobosco. Ha corpo snello e carattere felpato; è dinamico, intrigante e ricco di sfumature aromatiche. Deep and bright ruby red. The wine opens on the nose with blackcurrant, blackberry and myrtle which elegantly develop into cloves, cinnamon, licorice and underwood. A lean body and soft character; it is dynamic, intriguing and rich in aromatic nuances.


TOP TEN wine tasting by AIS Toscana commission - photo Pierpaolo Pagano

SECOND WINES FROM THE SEASIDE

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MONTEVERRO - TINATA TOSCANA ROSSO IGT 2013 Syrah 70%, Grenache 30% Rubino con riverbero purpureo. L’olfatto è un intreccio di mora, scorza d’arancio, pepe, felce, carne affumicata, pasta di olive e cipria. Si allarga al palato ed esibisce un carattere caldo e morbido, ben equilibrato, ravvivato da una scia speziata. Ruby red with deep red hues. The nose offers a blend of blackberry, orange peel, black pepper, fern, smoked meat, olive paste and face powder. It widens on the palate and shows a warm and soft character, well-balanced and livened up by a spicy hint.

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ORNELLAIA – BOLGHERI ROSSO DOC LE SERRE NUOVE DELL’ORNELLAIA 2015 Rubino impenetrabile. L’olfatto giovanile si articola con mora, fragola, eucalipto, foglia di pomodoro, tabacco e legni balsamici. Ha potenza gustativa, tende alla morbidezza pur avendo tannini vigorosi. È fruttato e presenta ricordi boisé in chiusura. Inky ruby-red colored. Youthful on the nose with aromas of blackberry, strawberry, eucalyptus, tomato leaf, tobacco and balsamic woods. Powerful on the palate, it leans to-

wards softness in spite of its vigorous tannins. It is fruity and shows hints of wood on the finish.

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PODERE LA REGOLA - VALLINO TOSCANA ROSSO IGT 2014 85% Cabernet Sauvignon, 10 % Sangiovese e 5 % Syrah Rubino tenebroso. Ciliegia, ribes e tamarindo aprono la strada a erbe aromatiche, cioccolato e crema di nocciola. Caldo e morbido, ha media struttura e sviluppo gustativo lineare. Risulta perfettamente equilibrato e dotato di discreta persistenza fruttata. Dark ruby-red colored. The wine opens on the nose with cherry, redcurrant and tamarind followed by aromatic herbs, chocolate and hazelnut cream. Warm and soft on the palate, it features a medium structure and a straightforward progression of flavors. It is perfectly balanced and offers good fruity persistence.

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CASTELLO DEL TERRICCIO TASSINAIA TOSCANA ROSSO IGT 2014 Merlot 50%, Cabernet sauvignon 50% Rubino vivace. China, rabarbaro e salamoia accompagnano al naso frutti di bosco maturi

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lasciando in secondo piano tracce di torrefazione, eucalipto e grafite. Il gusto è in evoluzione con tannini non completamente maturi e ritorni fruttati corrispondenti. Lively ruby-red colored. The nose offers aromas of cinchona, rhubarb and brine along with ripe soft fruit, with roasted, eucalyptus and graphite hints in the background. Evolving on the palate, with not completely ripe tannins and fruity notes coming back on the finish.

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FATTORIA LE PUPILLE POGGIO VALENTE TOSCANA ROSSO IGT 2014 Sangiovese 100% Rosso rubino trasparente e vivace. Ciliegia matura e mora sono protagoniste del profumo che comprende anche note balsamiche, cioccolato e liquirizia. Il carattere avvolgente del sorso mitiga la ruvidità dei tannini; è coerente e fruttato in chiusura. Transparent and lively ruby red. Ripe cherry and blackberry are the stars of the bouquet, which includes balsamic notes, chocolate and licorice. A mouth-filling palate, which softens the tannins’ roughness; it is consistent and fruity on the finish.


WINE PEOPLE text Teresa Favi

Nuova luce a Montalcino

Stefano Ruini, l’enologo a cui Frescobaldi ha affidato il nuovo corso del suo progetto di punta, Luce della Vite Stefano Ruini, the winemaker entrusted by Frescobaldi with the second life of its signature project, Luce della Vite Luce della Vite nacque nel 1995 dall’incontro di due grandi famiglie del vino nel mondo Frescobaldi e Mondavi. Fu il primo vino a Montalcino prodotto con la volontà di coniugare l’eleganza e la struttura del Sangiovese con la rotondità e la morbidezza del Merlot. Dal 2004 Lamberto Frescobaldi segue il progetto in toto. Quest’anno si è inaugurata una terza fase: la realizzazione della nuova cantina. Nel 2016 la famiglia Frescobaldi ha concluso la trattativa, iniziata nel 2015, che l’ha portata ad acquisire l’azienda Logonovo, contigua ai vigneti di Luce a Montalcino. Su questi terreni, particolarmente vocati e con ottime esposizioni, si trova una cantina di recentissima costruzione, perfettamente dimensionata e baricentrica ai vigneti di Luce: il luogo ideale per continuare a produrre vini importanti con uno spirito votato alla qualità e al legame con il territorio. Per perseguire questo obiettivo Luce potrà contare su uno staff tecnico dedicato, guidato da Stefano Ruini, nuovo direttore tecnico ed enologo di Luce. Oltre vent’anni di esperienza in importanti Châteaux nel Médoc, con quale spirito ha accettato l’incarico? Come una bellissima opportunità di accompagnare un grande prodotto, in seno ad un’illustre e plurisecolare famiglia di viticoltori, in una delle più belle regioni italiane, che ritrovo con gioia dopo tantissimi anni. Quali sono gli asset del nuovo corso? L’obiettivo non può essere che ricercare una maggiore qualità, l’eccellenza è sinonimo di piccoli dettagli gestiti con precisione e cura. Mi appoggerò sulle conoscenze del concetto francese di terroir e sugli indicatori pertinenti che ho praticato per 25 anni, nella ricerca di una classificazione e di un ordinamento gerarchico della qualità delle parcelle. Come sta facendo dialogare la sua esperienza nel bordolese con questo incarico a Montalcino? È rivolta a quello che ho detto prima. Il periodo di pre-raccolta, l’assaggio delle uve e la caratterizzazione qualitativa delle parcelle al fine di gestire al meglio i binomi tini/parcella(e), quello che in francese viene chiamato encuvage, sarà un primo incontro entusiasmante. Osserverò

Luce della Vite was born in 1995 out of the joining of forces of two great wine families: Frescobaldi and Mondavi. It was the first wine produced in Montalcino with the aim of blending the elegance and structure of Sangiovese grapes with the roundness and softness of Merlot. Lamberto Frescobaldi has been personally overseeing the project since 2004. The third stage is being carried out this year: the building of the new winery. In 2016, the Frescobaldi family concluded the deal talks, which began in 2015, to take over the Logonovo winery, next to the Luce vineyards in Montalcino. Located in this famous winegrowing area with excellent exposure to sunlight is a recently-built winery, close to the Luce vineyards: the ideal size and location to go on making fine wines of the highest quality and bearing the stamp of the place where they are produced. In order to achieve this goal, Stefano Ruini, the newly-appointed technical director and chief winemaker of Luce, will be able to count on a highly-dedicated staff. Over twenty years of experience in major Châteaux in the Médoc region. What motivated you to accept the new position? I saw it as a wonderful opportunity to accompany the creation process of a great product, made by an illustrious and centuries-old family of winegrowers, in one of Italy’s most beautiful regions, which I am happily going back to after many years. What are the goals of the new direction you are taking? The goal obviously is the pursuit of higher quality, excellence is synonymous with small details tended to with accuracy and care. I will rely on my knowledge of the French “terroir” concept and on the relevant indicators that I have been using for 25 years for the assessment of a classification system and hierarchical order of the quality of vineyard parcels. How does your experience in the Bordeaux region translate to your current role in Montalcino? As I said, I am focusing on the pre-harvest period, the tasting of grapes and assessment of the parcels’ quality in order to perform at my best what the French call “encuvage”. It is going to be a very exciting experi-

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Stefano Ruini the newly-appointed technical director and chief winemaker of Luce in Montalcino


Ruini has a degree in Viticulture and Winemaking from the University of Piacenza as well as over 20 years of experience in important châteaux in the MÊdoc


WINE PEOPLE

Blend al 50% tra Sangiovese e Merlot, quando nacque dal sodalizio tra Frescobldi e Mondavi, Luce della Vite fu una rivoluzione a Montalcino A blend of 50% Sangiovese and 50% Merlot, the offspring of a partnership between Frescobaldi and Mondavi, Luce della Vite proved revolutionary in Montalcino

poi attentamente tutte le fasi della vinificazione in modo da capire, con il mio occhio, come si saranno rivelate ed espresse le energie della natura. La vera sfida di questo progetto? Raggiungere, quanto possibile, espressioni ancora più precise e fedeli dei terroirs che compongono Luce (e di conseguenza Lucente). Quali sono le caratteristiche della cantina recentemente acquisita e che presto diventerà la sede produttiva di Luce della Vite, come state intervenendo nel suo adeguamento? È una cantina ipogea che permette una buona e naturale regolazione termica. Se necessario siamo in grado di controllare sia la temperatura che l’umidità dell’aria degli ambienti adibiti a l’élevage dei vini. Avremo una barriccaia di élevage di primo e di secondo anno, e una bottaia per il Brunello di Luce. Terroirs come quelli di Luce vanno rivelati in modo il più rispettoso possibile. Nella nuova cantina verranno vinificati anche Lucente e Luce Brunello? Certamente, tutti i vini di Luce verranno vinificati nella nuova cantina. I vigneti di Luce della Vite resteranno gli stessi, o se ne aggiungeranno di nuovi? Con la cantina, si sono acquisito anche 11 ettari di vigneto su terroirs vocati, di galestro. Osserveremo le cose e mi auguro che le qualità delle uve siano in fase con i nostri requisiti per Luce Quando assaggeremo il frutto di questo nuovo capitolo? Attualmente il 2014 è in commercio. Tra 3 anni uscirà sul mercato l’annata 2017, quella sarà la prima produzione della nuova cantina.

ence. I will then carefully observe all winemaking stages to see with my own eyes how nature’s energies have expressed themselves. What is really challenging about this project? Achieving the most accurate and faithful expressions of the terroirs that make up Luce (and, consequently, Lucente) as possible. What are the distinguishing features of the new winery, which will soon become the production headquarters of Luce della Vite, and what works are you planning? It is an underground winery which ensures natural thermoregulation. If necessary, we are able to control both the temperature and humidity level of the rooms where the wines’ élevage operations are performed. We will have a barrique cellar for the first and second-year élevage operations, and a barrel cellar for the Brunello di Luce wine. Terroirs such as Luce’s must be expressed as faithfully as possible. Will the Lucente and Luce Brunello wines be vinified at the new winery too? Yes, of course, all Luce wines will be vinified at the new winery. Are the Luce della Vite vineyards the same or will new ones be planted? Along with the winery, the new owners have taken over 11 hectares planted with vineyards in terroirs with marly soils. We will see how it goes and I hope that grape quality will be consistent with our requirements for Luce. When will we be able to taste the fruit of this new course? The 2014 vintage is currently available. The 2017 will be released in three years’ time, and that is going to be the first vintage of the new winery.

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Some photos of the AIS Toscana event, two wines devoted to coastal wines, attended by top producers and VIPs


WINE EVENT text Michela Tassi

Tra vino e mondanità

A Casone Ugolino T-Wine il tasting dedicato ai vini della Costa Toscana At Casone Ugolino, T-Wine, a tasting event dedicated to Tuscan coastal wines Un evento nell’evento: quest’anno l’appuntamento con T-Wine, l’esclusivo tasting dedicato ai vini della Costa Toscana si è vestito di ulteriore mondanità con l’inaugurazione del Musem, il Museo Multimediale e Sensoriale del Vino che di fatto trasforma la tenuta di Gaddo della Gherardesca e dell’imprenditore-designer Franco Malenotti a Castagneto Carducci nella prima ed unica World Wine Town italiana sul modello della Cité du Vin di Bordeaux e che la proietta a pieno titolo nel circuito del turismo enogastronomico internazionale. Due giorni dedicati ai migliori vini della Costa Toscana dunque e ai prodotti di eccellenza del territorio, con percorsi di degustazione e tasting esclusivi dei vini di Bolgheri e della Costa Toscana, Vip Cooking Show e Vip Wine Experience, nonché una ristorazione a base di Street Food Toscani interpretati dell’Unione Regionale Cuochi Toscani ed abbinati ai vini proposti dall’AIS. Tra gli ospiti vip di questa edizione, una Violante Placido in veste di madrina e, tra gli altri, anche gli attori Paolo Conticini e Roberto Farnesi. Quest’anno T-Wine è stato altresì la vetrina che ha ospitato la finale del concorso Miglior Sommelier della Toscana, titolo vinto dal fiorentino Davide D’Alterio davanti a Simone Vergamini e Simone Loguercio. Non sono poi mancati momenti di divulgazione tematica con i convegni dedicati ai vini di Bolgheri e al rapporto tra vino e tecnologia, così come le pillole di degustazione dei vini e degli oli della Costa con l’AIS Wine School e l’AIS Oil School, una degustazione di sigari e distillati per scoprire nuove sensazioni olfattive e molto altro, tra cui una suggestiva degustazione al Castello di Castagneto su “Castelli e Chateaux: i bianchi di Bolgheri e Bordeaux” - che ha coinvolto ospiti eccellenti arrivati direttamente da Bordeaux e la cena esclusiva tra le suggestive vie del borgo con etichette ricercate ed eccellenze gastronomiche della tradizione locale in occasione della XXIII edizione di Castagneto a tavola - Night Edition.

An event in the event: this year the appointment with T-Wine, the exclusive tasting event dedicated to the wines of the Tuscany Coast, was even more exclusive with the inauguration of the Musem, the Multimedia and Sensorial Museum of Wine, which effectively transforms the estate of Gaddo della Gherardesca and of impresario-designer Franco Malenotti at Castagneto Carducci into the first and only Italian World Wine Town, on the model of the Cité du Vin of Bordeaux, thus launching it with full honors onto the international circuit of wines and fine dining. Two days dedicated to the best wines of the Tuscany Coast and the gastronomic specialties of the territory with tasting itineraries, exclusive tastings of the wines of Bolgheri and the Tuscany Coast, the Vip Cooking Show and Vip Wine Experience, plus Tuscan street food in the interpretation of the Tuscan Regional Cooks Union, paired with the wines proposed by AIS. The Vip guests of this edition included Violante Placido, in the role of honorary patroness, and among others, the actors Paolo Conticini and Roberto Farnesi. This year T-Wine was also the scenario of the final stage of the Best Sommelier of Tuscany competition, won by Davide D’Alterio of Florence, ahead of Simone Vergamini e Simone Loguercio. There were also thematic meetings, with seminars dedicated to the wines of Bolgheri and the relationship between wine and technology; pills of wisdom regarding tastings of the wines and oils of the Coast with the AIS Wine School and the AIS Oil School; a tasting of cigars and aqua vitae to discover new aromatic sensations; and much more, including a charming tasting at the Castello di Castagneto entitled “Castelli e Chateaux: i bianchi di Bolgheri e Bordeaux” with distinguished guests direct from Bordeaux, and the exclusive dinner in the streets of the town with rare wines and culinary specialties of the local tradition for the 23rd edition of Castagneto a tavola - Night Edition.

T-WINE EXHIBITORS Arrighi - Batzella - Bulichella - Caccia al Piano 1868 - Campo alle Comete - Castello di Bolgheri - Collemassari Fattoria Casa di Terra - Fattoria delle Ripalte - Fattoria Le Pupille - Giorgio Meletti Cavallari - Guado al Melo - Gualdo del Re Le Macchiole - Marchesi Ginori Lisci - Monte Solaio - Mulino di Segalari - Ornellaia - Petra - Pietranova - Podere 414 - Podere Conca 196 Podere La Regola - Podere Sapaio - Poggio al Grillo - Poggio al Tesoro - Michele Satta - Sensi Vigne eVini - Tenuta Argentiera Tenuta di Biserno - Tenuta Guado al Tasso - Tenuta San Guido - Tenuta Sterpai

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WINE CULTURE text Maria Lardara

La culla del vino italiano

Il nuovo Museo multimediale e sensoriale del vino di Castagneto Carducci The new multimedia and sensory wine museum of Castagneto Carducci Alcune scenografie durano lo spazio di una pellicola, altre sono fatte per resistere e durare in eterno. Ci sono scenografie e scenografie, soprattutto se chi le firma porta il nome e cognome di Dante Ferretti. Qui non siamo però sul set di un film, ma stiamo per addentrarci nelle meraviglie della Città del Vino di Bolgheri nella fattoria di Casone Ugolino, che ha aperto le porte nel giugno scorso. Decolla così il progetto, pensato e realizzato dall’imprenditore Franco Malenotti, insieme a Gaddo Della Gherardesca e allo scenografo Dante Ferretti, nella patria dei Bolgheri Doc, dei toscanissimi Sassicaia, Ornellaia, Grattamacco, Piastraia e di tante altre straordinarie etichette. È baciato dal sole questo nuovo gioiello della cultura enogastronomica del Belpaese su quelle terre che furono care al poeta Giosuè Carducci. Quindici anni da quando s’iniziò a ragionare della struttura, un investimento di 12 milioni di euro: il fiore all’occhiello della World Wine Town di Bolgheri, la risposta italiana alla Città del Vino di Bordeaux, è il Museo Sensoriale e Multimediale del Vino (Musem) che dà il benvenuto al visitatore facendogli vivere un’indimenticabile esperienza sensoriale a 360 gradi. Le scenografie disegnate da Ferretti arrivano dalla capitale: le ha disegnate un team di professionisti nel quartier generale di Cinecittà. Al centro dell’allestimento campeggia il Mercato del Vino, installazione artistica di Dante Ferretti già ammirata lungo il Decumano dell’Expo di Milano. Ma andiamo a scoprire questa perla sulla Costa degli Etruschi, tra sale degustazione, percorsi sensoriali e persino un’accademia per sommelier. Il primo sipario si alza sulla Zona storica, un percorso curato dal professor Attilio Scienza attraverso la storia dagli Etruschi ai Romani, passando per il Medioevo e l’Ottocento fino ad arrivare ai giorni nostri. Entrando al Musem ci si fa rapire da una storia affascinante, scan-

Some sets last the duration of a film, others are made to resist and last forever. There are sets and there are sets, especially if the signatures of the designers include the name and surname of Dante Ferretti. Here, however, we’re not on a movie set, but about to enter the wonders of World Wine Town in Bolgheri, on the Casone Ugolino farm, which opened its doors last June. The project was conceived and designed by entrepreneur Franco Malenotti, along with Gaddo Della Gherardesca and stage designer Dante Ferretti, in the home of Bolgheri DOC, home of the very Tuscan Sassicaia, Ornellaia, Grattamacco, Piastraia and many other extraordinary wine labels. This new gem in Italy’s wine and food culture is kissed by the sun in the land so dear to the poet Giosuè Carducci. It was fifteen years ago that they began to think about the structure, with an investment of 12 million euros: the flagship of the World Wine Town in Bolgheri, the Italian response to Bordeaux’s Wine City, is the Sensory and Multimedia Wine Museum (Musem) that welcomes visitors, providing an unforgettable all-encompassing sensory experience. The sets designed by Ferretti come from the capital: they were designed by a team of professionals from the Cinecittà headquarters. At the center of the exhibition is the Wine Market, an artistic installation by Dante Ferretti already admired at the Milan Expo’s main thoroughfare. But we’re exploring this pearl on the Etruscan Coast, with tasting rooms, sensory paths, and even a sommelier academy. The first curtain rises on the Historic Zone, an itinerary curated by Professor Attilio Scienza, passing through history from the Etruscans to the Romans, the Middle Ages and the Nineteenth Century to present day.

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Two photos of the new Musem, occupying two floors and 1,500 sqm


Casone Ugolino: Musem, with special tours and tastings, relates the story of Bolgheri’s wines over the centuries

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WINE CULTURE

Realtà e dimensione virtuale qui si incontrano mentre si riannodano i fili della storia e dei metodi di coltivazione di questo vino Visitors will be taken aback by a fascinating history, marked by a series of rooms where one can taste foods and wines inspired by the past

dita da un susseguirsi di sale in cui è possibile assaggiare cibi e vini ispirati alle epoche passate. Realtà e dimensione virtuale qui s’incontrano, mentre si riannodano i fili della storia e dei metodi di coltivazione che raccontano i video multimediali presenti nelle sale. A tu per tu con Gaddo della Gherardesca, Piero Antinori e Niccolò Incisa della Rocchetta nella sala Sala delle grandi famiglie, dove si incontrano i protagonisti del territorio sotto forma di ologrammi a grandezza naturale sul retro dei quali vengono proiettati, con effetto tridimensionale, i filmati che raccontano al visitatore la storia di Bolgheri. Si fa tappa nella Sala degli imprenditori visionari, dove Pier Mario Meletti Cavallari e Michele Satta raccontano la scoperta di questi meravigliosi territori con la storia della nascita di etichette prestigiose come il Grattamacco ed il Piastraia. Dulcis in fundo, il viaggio termina nella Sala del futuro, con una lezione sugli effetti del cambiamento climatico e sulle nuove tecniche per la produzione vinicola affidata a Federico Zileri. Di sicuro con l’apertura del Museo il Casone Ugolino diventa un grande polo di attrazione di promozione turistica per il territorio. Ma non finisce qui. Oltre al Museo che si estende su una superficie di 1500 metri quadrati su due piani, la World Wine Town ospita l’accademia del vino, la scuola di cucina contadina e mediterranea, la scuola del vino AIS e la scuola di canapa mentre da ottobre inizieranno i lavori per costruire un campus destinato ai giovani. Per imparare la cultura del vino bisogna cominciare presto.

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On entering the Musem, visitors will be taken aback by a fascinating history, marked by a series of rooms where one can taste foods and wines inspired by the past. Reality and the virtual dimension intersect here as the threads of history and cultivation methods re-emerge, narrated by the multimedia videos in the rooms. Face to face with Gaddo of Gherardesca, Piero Antinori and Niccolò Incisa della Rocchetta in the Room of the Great Families, where local protagonists meet in the form of full-length holograms on the back of which are projected, with three-dimensional effects, films narrate the history of Bolgheri. Then comes the Visionary Entrepreneurs’ Hall, where Pier Mario Meletti Cavallari and Michele Satta recount the discovery of these marvelous lands with the story of the birth of such prestigious labels as Grattamacco and Piastraia. Finally, the tour ends in the Hall of the Future, with a lesson on the effects of climate change and new techniques for wine production entrusted to Federico Zileri. Certainly with the opening of the Museum in Casone Ugolino, there will be a great tourist attraction for the territory. But it doesn’t stop here. In addition to the Museum, which covers an area of ​​1500 square meters on two floors, the World Wine Town hosts the wine academy, the rural and Mediterranean cooking school, the AIS wine school and the hemp school, and from October, works will begin to build a campus for young people. You have to start young to learn all about wine culture.


A GOOD YEAR

Passione Bolgheri

Sei grandi vini dell’areale bolgherese hanno raccontato l’annata 2013 durante T- Wine Six great 2013 vintage wines from the Bolgheri area, tasted during T-Wine event

IMPRONTE Bolgheri Superiore Doc 2013 - Az. Agr. Giorgio Meletti Cavallari Cabernet Sauvignon 70%, Cabernet Franc 30% E’ un blend prodotto dall’azienda di Giorgio Meletti Cavallari figlio di PierMario padre del Grattamacco. Rosso rubino intenso, all’olfatto apre su piccoli frutti rossi maturi poi sfumature di spezie, frutta secca. E liquirizia. La morbidezza è ben bilanciata da una apprezzabile trama tannica. Scia minerale in un finale persistente. Matura in barrique, per metà nuove, 14 mesi TAM Bolgheri Superiore Doc 2013 - Batzella Cabernet Sauvignon 65%, Cabernet Franc 35% Il nome di questo blend ricorda l’origine vietnamita della moglie di Franco Batzella, e significa “passione”. Rosso rubino intenso, al naso apre con mora e mirtillo e poi frutti rossi macerati seguiti da sfumature. Di vaniglia e note tostate di cacao. Alcol in equilibrio con una delicata trama tannica ed una discreta. Sapidità persistente. Matura per 18/24 mesi in barrique. LEVIA GRAVIA Bolgheri Superiore Doc 2013 - Tenuta Caccia al Piano 1868 Cabernet Sauvignon 70%, Merlot 30% L’azienda è proprietà di Guido Berlucchi, il nome di questo vino un omaggio al poeta Giosuè Carducci che, ha abitato e molto amato questi luoghi. Rosso rubino intenso con riflessi granato, in apertura sfumature di spezie dolci e cannella, pungenti di pepe. Nero seguite da frutta rossa, amarena e fragola quindi note balsamiche di canfora. Al gusto si presenta ricco e ben bilanciato da una gradevole freschezza ed un elegante tannino. Sapido e persistente. Vinificazione in legno grande poi matura per 30 mesi in barrique. LIBORIO Bolgheri Superiore Doc 2013 - Pietranova Merlot 100% Un monovitigno dell’azienda Pietranova ex Tringali Casanuova di proprietà di Franco Pravettoni. Prima annata prodotta e voluta dal nuovo proprietario con Barbara Tamburini “l’enologa dei Merlot”. Rosso rubino

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IMPRONTE Bolgheri Superiore Doc 2013 - Az. Agr. Giorgio Meletti Cavallari Cabernet Sauvignon 70%, Cabernet Franc 30% It is a blend produced by the winery owned by Giorgio Meletti Cavallari, the son of PierMario, the “father” of the Grattamacco wine. Intensely ruby-red colored, the wine opens on the nose with small and ripe red fruit developing into nuances of spices, dried fruit and licorice. Softness on the palate, well-balanced by a pleasant tannic texture. A mineral hint on the long finish. It ages in barrique casks, half of which are new, for 14 months. TAM Bolgheri Superiore Doc 2013 - Batzella Cabernet Sauvignon 65%, Cabernet Franc 35% The name of this blend recalls the Vietnamese origin of Franco Batzella’s wife and means “passion”. Intensely ruby-red colored, the wine opens on the nose with notes of blackberry and blueberry and then macerated red fruit followed by hints of vanilla and roasted cocoa notes. Well-balanced alcohol on the palate with a delicate tannic texture and good, persistent savouriness. It ages in barrique casks for 18 to 24 months. LEVIA GRAVIA Bolgheri Superiore Doc 2013 - Tenuta Caccia al Piano 1868 Cabernet Sauvignon 70%, Merlot 30% The winery is owned by Guido Berlucchi and the wine’s name is a tribute to poet Giosuè Carducci, who lived in this area and loved it very much. Intensely ruby-red colored with garnet-red tints, the wine opens on the nose with hints of sweet spices, cinnamon and spicy black pepper, followed by red fruit, sour black cherry and strawberry and balsamic notes of camphor. Rich and well-balanced on the palate, with pleasant freshness and elegant tannins. Savoury and persistent. The wine is vinified in large wood barrels and ages in barrique casks for 30 months. LIBORIO Bolgheri Superiore Doc 2013 - Pietranova Merlot 100% A single-varietal wine by Pietranova, former Tringali Casanuova, winery owned


WINE TASTING by Dario Lo Preiato - Text Paola Rastelli

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profondo, apre su sentori di frutta a bacca nera matura, mora e mirtillo con note floreali. Seguite da sfumature di spezie dolci. Al gusto la morbidezza è adeguatamente bilanciata da una decisa. Freschezza e da un tannino ben estratto chiude con una gradevole e persistente sapidità. Maturazione in barrique di 1° e 2° passaggio. CASA DI TERRA Bolgheri Superiore Doc 2013 - Fattoria Casa di Terra Cabernet Franc 100% Un monovitigno dei fratelli Giuliano e Jessica Frollani, una delle numerose famiglie marchigiane che negli anni ’50 si sono trasferite a Bolgheri per coltivare ortaggi e frutta, investendo poi nel vino. Rosso rubino intenso, apre con sfumature di spezie poi sentori di frutta secca. A bacca nera matura, mora e mirtillo seguiti da note tostate e minerali di grafite e fumé. Al gusto si presenta caldo ed avvolgente in equilibrio con una vellutata trama tannica ed una gradevolissima. Sapidità. Lunga persistenza finale. Matura 20 mesi in barrique, non filtrato e non chiarificato. DEDICATO A WALTER Bolgheri Superiore Doc 2013 - Poggio al Tesoro Cabernet Franc 100% Prodotto dagli Allegrini, famiglia venuta dal Veneto e famosa per la produzione di Amarone. Il nome di questo monovitigno è un omaggio al fratello di Marilisa che aveva creduto e fermamente voluto questa azienda a Bolgheri e purtroppo non ha fatto in tempo a vederla realizzata. Rosso rubino compatto, all’olfatto si presenta fruttato con sentori di prugna, cassis e more in confettura, seguiti da note minerali e sfumature di spezie dolci vaniglia in particolare, chiude con profonde ed eleganti note balsamiche e di sottobosco. Al gusto rivela la sua potenza in perfetto equilibrio con una pronunciata freschezza ed una decisa trama tannica che garantiranno un notevole percorso evolutivo. Gradevolissima sapidità e lunga persistenza finale. Matura in barrique per 18 mesi.

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by Pravettoni. The first vintage produced by the new owner with the “Merlot winemaker” Barbara Tamburini. Deeply ruby-red colored, the wine opens on the nose with aromas of black and ripe fruit, blackberry and blueberry with floral notes, followed by hints of sweet spices. Softness on the palate, well-balanced by the noticeable freshness and well-extracted tannins. Pleasant and persistent savouriness on the finish. Aging in first and second-use barrique casks. CASA DI TERRA Bolgheri Superiore Doc 2013 - Fattoria Casa di Terra Cabernet Franc 100% A single-varietal wine produced by siblings Giuliano and Jessica Frollani, the members of one of the many families from the Marche region who moved to Bolgheri in the fifties to engage in fruit and vegetable farming and, later on, in winegrowing. Intensely ruby-red colored, the wine opens on the nose with spicy hints followed by aromas of dried fruit, ripe black fruit, blackberry and blueberry, developing into roasted, smoked and mineral graphite notes. Warm and mouth-filling on the palate, well-balanced by the velvety tannic texture and very pleasant savouriness. Long on the finish. It ages in barrique casks for 20 months, unfiltered and unfined. DEDICATO A WALTER Bolgheri Superiore Doc 2013 - Poggio al Tesoro Cabernet Franc 100% The wine is made by the Allegrini family, who comes from the Veneto region and is known for the production of Amarone wine. The name of this single-varietal wine is a tribute to Marilisa’s brother, who had strongly wanted the establishment of the winery in Bolgheri, but died before seeing it happen. Thick ruby-red colored, the nose offers fruity aromas of plum, blackcurrant and blackberry preserve, followed by mineral notes and hints of sweet spices, in particular, vanilla, and ending on deep and elegant balsamic and underwood notes. Powerful on the palate, well-balanced by the marked freshness and tannic texture, which will allow the wine to evolve beautifully. Very enjoyable savouriness and long finish. It ages in barrique casks for 18 months.


WINE WORLD text Maria Lardara

Libri, vino e cucina

Con il volume La Regola degli Chef, la cantina La Regola di Riparbella ha lanciato un fitto calendario di iniziative culturali With the book La Regola degli Chef, the wine cellar La Regola di Riparbella has launched a full calendar of cultural initiatives Prendi 22 chef, tra i più rappresentativi della regione e specializzati in cucina di terra o di mare, abbina ai loro piatti le migliori etichette dell’azienda La Regola, la prima dal 1990 a produrre vino nel comune di Riparbella. Il risultato? Cibo e vino diventano un binomio perfetto per rivisitare le eccellenze della Toscana a tavola, scegliendo una delle etichette provenienti dal Podere La Regola dei fratelli Luca e Flavio Nuti. Un mix gustoso per celebrare la nuova cantina entrata a pieno regime dopo l’inaugurazione nell’ottobre 2016, attraverso il volume La Regola degli Chef. Libro ideato per raccontare la storia vinicola di una famiglia, del suo territorio vocato sin dagli Etruschi per fare vino, nonché per esaltare la tipicità dell’arte di cucinare, è stato realizzato dal giornalista enogastronomico Claudio Mollo, coinvolgendo ben 22 tra i migliori chef toscani, alcuni dei quali stellati, da Marco Stabile a Vito Mollica, da Emanuele Vallini a Luciano Zazzeri, con le loro preziose ricette abbinate ciascuna a un diverso vino dell’azienda. L’iniziativa editoriale, presentata a marzo 2017, ha segnato il primo appuntamento di un ricco programma di attività culturali che ha visto il professor Giuliano Volpe, presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali presentare il suo ultimo libro Patrimonio italiano, e che vedrà in ottobre un evento enogastronomico con la partecipazione di alcuni chef coinvolti nella realizzazione del libro per festeggiare i 20 anni dalla produzione del primo vino (1997) de La Regola oltre alla presentazione del volume Toscanità a cura dell’onlus Giglio Amico. Vino, cibo, cultura e arte. La cantina stessa è una piccola opera d’arte, impreziosita dal tocco del pittore Stefano Tonelli che ha saputo trasformare la barricaia in una grande sala da museo, con un affresco che richiama gli Etruschi ispirato a una vibrante danza cosmica sui muri, tra omaggi al passato e suggestioni psichedeliche. La nuova cantina seguendo l’impronta ‘naturale’ della produzione dei vini, oggi interamente biologica, è totalmente ecosostenibile e alimentata con energia pulita, e per il suo perfetto adattamento all’ambiente ha ricevuto un premio speciale internazionale dalla FICLU (Federazione Italiana del Clubs e Centri Unesco) e un premio dal Touring Club per il rispetto dell’ambiente. La cantina è immersa tra i filari di un appezzamento di proprietà di circa dieci ettari di vigne: in totale l’azienda conta venti ettari di vigneto e a breve effettuerà l’impianto di altri cinque ettari.

Take 22 chefs, among the most representative of the region and specialized in farm and seafood cuisine, and pair their best dishes with wines from the La Regola, the first since 1990 to produce wine in the city of Riparbella. The result? Food and wine the perfect pairing to reconsider Tuscany’s top products, choosing one of the wines coming from the Podere La Regola, by the brothers Luca and Flavio Nuti. A flavourful mix in celebration of the new cellar, which has been running full steam ahead since its inauguration in October 2016, with the book La Regola degli Chef. The book narrates the history of a family’s wine making and their territory, used since the time of the Etruscans to make wine, as well as highlights the essence of the art of cooking. It was written by the food and wine journalist Claudio Mollo and involved 22 of the best Tuscan chefs, some of whom are Michelin-starred, like Marco Stabile, Vito Mollica, Emanuele Vallini and Luciano Zazzeri, showcasing their precious recipes each paired with a different wine by the company. The editorial initiative, presented in March 2017, marked the first event in a rich program of cultural activities that included a presentation by professor Giuliano Volpe, president of the Superior Council for Cultural and Scenic Goods, about his latest book Patrimonio Italiano, and which will also include, in October, a food and wine event with the participation of some of the chefs involved in the book, in celebration of the 20th anniversary of La Regola’s first production of wine (1997). There will also be a presentation of the book Toscanità, edited by the non-profit Giglio Amico. Wine, food, culture and art. The cellar itself is a small work of art, embellished with the touch of painter Stefano Tonelli, who transformed the barrel cellar into a large museum-like hall, with a fresco that recalls the Etruscans, inspired by a vibrant cosmic dance on the walls: a mix between a tribute to the past and psychedelic influences. Following in the “natural” footsteps of wine production, the new cellar is today entirely organic, totally eco-friendly, and sustained with clean energy. For its perfect adaptation to the environment, it received a special international award from FICLU (Federazione Italiana del Clubs e Centri UNESCO) and an award from the Touring Club for its respect for the environment. The cellar boasts 10 hectares of vineyards, all personally owned by the company; in total, the company has twenty hectares of vineyards and will soon acquire an additional five hectares.

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Photos of the vineyards and new barrique cellar at Podere La Regola . Above, brothers Luca and Flavio Nuti. Below, cover of the book ‘La Regola degli Chef ’

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WINE TASTING

Lauro

Non di soli rossi è capace il clima mediterraneo della costa toscana; il Viognier, che affonda sempre più le radici a Riparbella, dà vita a un bianco strutturato, prodotto dal Podere La Regola, che esprime calore e luce del luogo The Tuscan Coast’s Mediterranean climate is ideal not only for red wine. The Viognier variety, which is deeply rooted in the Riparbella area, gives structured whites that express the warmth and sunlight of the place of origin. By Podere La Regola

2002 Chardonnay 85%, Sauvignon Blanc 15% Oro brillante. Sono ben espressi profumi fruttati al centro del bouquet, mela disidratata, ananas sciroppato e pinolo; in aggiunta ricorda anche miele di acacia, burro fuso e timo. Quello che colpisce è la ricchezza gustativa, evoluta negli anni, che unisce un tocco fumé agli aromi di bocca. Brightly golden-yellow colored. The bouquet offers intense aromas of dehydrated apple, pineapple in syrup and pine nut, in addition to hints of acacia honey, melted butter and thyme. Very full and evolved on the palate, with a smoked hint added to the inner-mouth aromas.

2005 Chardonnay 80%, Viognier 10%, Sauvignon Blanc 5% Profonda tonalità dorata. Al naso scorrono canditi e note di pasticceria, anice stellato e liquirizia, che prevalgono sulla componente fruttata di pesca matura. Ma il frutto prende la sua rivincita al palato con grande intensità nel percorso gustativo, che gioca su morbidezza ed avvolgenza. Deeply golden-yellow colored. The nose offers candied fruit and notes of pastry, star anise and licorice, which prevail over the fruity aromas of ripe peach. But the fruit gets its “revenge” by dominating on the palate, which is soft and mouth-filling.

2007 Chardonnay 85%, Viognier 15% Compatta trama cromatica di giallo dorato. L’impatto olfattivo è floreale, seguito da tratti esotici di litchi, mango e papaia per arrivare fino al miele. Il gusto è rilassato, vive di immediatezza piuttosto che di potenza. È morbido e fruttato terminando con un piacevole finale di lime. Thick golden-yellow colored. The wine opens on the nose with floral aromas, followed by tropical fruity notes of lychee, mango, papaya and honey. Relaxed on the palate, the impact is immediate rather than powerful. It is soft and fruity and ends on a pleasant lime finish.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission - photo Dario Garofalo

2009 Viognier 70%, Chardonnay 30% Impressionante luminosità. Camomilla e melissa precedono composta di frutta, melone giallo, banana e pan brioche. In bocca è slanciato, ha molta verticalità grazie a freschezza e sapidità che creano una tensione esaltante e conferiscono un carattere quasi borgognone alla persistenza. Amazing brightness. The wine opens on the nose with aromas of chamomile and lemon-balm, followed by fruit compote, cantaloupe melon, banana and brioche bun. Lean on the palate, it is very vertical owing to its freshness and savouriness, which create an exciting tension and lend a Burgundy character to the persistence.

2011 Viognier 70%, Chardonnay 30% La trama cromatica è concentrata e vivida. Ha note di evoluzione in esordio: ricorda biscotto al burro e panettone, poi alloro, canditi e vaniglia. È secondaria la componente fruttata di ananas in gelatina, che si svela poco a poco. Al palato è caldo e si allarga con grande avvolgenza. Deep and brightly colored. The wine opens on the nose with evolving notes evocative of butter biscuit and panettone cake, followed by bay leaf, candied fruit and vanilla. Secondary fruity notes of pineapple jelly, which grow more intense little by little. Warm and mouth-filling on the palate.

2013 Viognier 70%, Chardonnay 30% Spicca la lucentezza del manto dorato tenue. Un’esplosione di frutta tropicale caratterizza l’olfatto seguita da sensazioni boisé, vaniglia e nocciola; infine si affaccia anche la fragranza del gelsomino. È sapido e gustoso in bocca con finale di arancia bionda con un tratto anche balsamico. Pale and brightly golden-yellow colored. An explosion of tropical fruit on the nose followed by hints of wood, vanilla and hazelnut and, in the end, jasmine. Savoury and tasty on the palate with a sweet orange and balsamic note on the finish.

2015 Viognier 60%, Chardonnay 40% Paglierino intenso dai riflessi dorati. Floreale e balsamico, si caratterizza per precisione e nitore delle sfumature di melissa, acacia, banana e mango. Risulta discreto l’apporto del legno. Il gusto è lineare ed in fase di evoluzione, molto ancorato agli aromi fruttati di pesca e di agrumi. Intensely straw-yellow colored with golden tints. Floral and balsamic on the nose, the wine offers clear notes of lemon-balm, acacia, banana and mango, with a good contribution of wood to the bouquet. Straightforward and still evolving on the palate, with intense fruity notes of peach and citrus fruit.

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WINE WORLD photo Lorenzo Cotrozzi

Intraprendenti e uniti

Creare prodotti di assoluta qualità per esaltare i profumi, i sapori di un terroir unico Making quality wines that are respectful of the aromas and flavours of a unique terroir Rappresentare la Maremma Toscana, la sua storia, il territorio, le tradizioni, attraverso la trasformazione attenta e scrupolosa dei frutti di questo meraviglioso territorio a spiccata vocazione vitivinicola, anima la passione e l’entusiasmo di attenti viticoltori nel progetto di cooperazione che ha dato vita alla prima Cantina Sociale della Maremma Toscana. Nacque da questa entusiasmante volontà e vitalità, nel 1954, da una partnership di quasi quattrocento viticoltori, la magnifica realtà della Cantina I Vini di Maremma. Una eccellenza fondamentale del territorio che durante tutti questi anni è stata di esempio per tutto il comparto vitivinicolo della provincia grossetana. Creare prodotti di assoluta qualità per esaltare i profumi, i sapori di un terroir unico e trovare nel bicchiere, il calore del sole e il soffio delle brezze marine che lambiscono le terre della Maremma. Un lavoro di squadra perfetto che nel tempo, grazie anche a un team giovane, affiatato, avvincente e professionale che coordina nella sede storica tutte le fasi di conferimento, fermentazione, maturazione e commercializzazione, è riuscito a conseguire ottimi risultati su tutti i vini prodotti. Il continuo aggiornamento e perfezionamento delle tecniche enologiche, viene guidato dall’esperienza dell’enologa Graziana Grassini, preceduto da un’attenta gestione agronomica dei vignerons associati, i cui terreni vitati si estendono principalmente nella fascia costiera della provincia. L’utilizzo di vitigni autoctoni e internazionali dona un’espressività totale del territorio e permette di presentare una gamma di prodotti ricca e completa, capace di esaltare la nuova denominazione Doc Maremma Toscana.

Representing the Tuscan Maremma, its history, land and traditions through the meticulous transformation of the fruits of this wonderful winemaking region is the raison d’etre of the hardworking grape growers participating in the project that led to the first cooperative winery in the Tuscan Maremma. In 1954, a partnership among almost 400 grape growers led to the foundation of the I Vini di Maremma winery. Ever since the excellence of the cooperative has paved the way for the entire winemaking segment in the Grosseto province. Making quality wines that are respectful of the aromas and flavours of a unique terroir, an expression of the sunlight and sea breeze that lap the Maremma. A young, close-knit, winning and professional team who coordinate all the stages of the winemaking process at their longstanding winery, from the arrival of the grapes to fermentation, ageing and release to market, ensure top results for all wines. Experience winemaker Graziana Grassini leads a tireless quest to hone techniques, which goes hand in hand with the painstaking vineyard management by the associate vignerons, whose vines mainly extends into the province’s coastline. The use of native and international varietals lends a total expressiveness of the land, resulting in a full range of wines, promoting the new DOC Maremma Toscana appellation.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission

LÀLLÈGRO Doc Maremma Toscana Vermentino 2016 Abv. 13% - Vermentino 100% Paglierino intenso e luminoso. Rivela immediatamente piacevolissimi e variegati profumi fruttati di mela verde, lime e pesca bianca seguiti da note di acacia e salvia. È dotato d’intensità ed equilibrio gustativo, gustosa sapidità e adeguata freschezza. Aromi di agrumi in chiusura di bocca. Straw-yellow colored. The wine opens on the nose with very pleasant and varied fruity aromas of Grammy Smith apple, lime and white peach followed by notes of acacia and sage. Intense and well-balanced on the palate. Citrus fruit aromas on the finish.

MACCHIAIOLO ROSATO Doc Maremma Toscana Rosato 2016 Abv. 13% - Sangiovese 100% Rame chiaro vivace, ricco di sfumature. L’impatto olfattivo è semplice e gradevolissimo, caratterizzato da fragranze di fragolina di bosco e petali di rosa oltre che da ricordi di salmastro ed ematite. Spicca la sapidità, in un finale di scorza di mandarino. Lively light copper-colored, rich in nuances. The entry on the nose is simple and very pleasant, with aromas of wild strawberry and rose

petals, in addition to hints of salty water and hematite. Savouriness on the palate, with a tangerine peel note on the finish.

LÀLLÈGRO Doc Maremma Toscana Merlot 2014 Abv. 13,5% - Merlot 100% Rubino profondo e vivo. Olfatto giovanile e ricco di frutto, con mora e prugna fragranti in evidenza su viola, felce e polvere di cacao. Il sorso è fresco e fruttato. I tannini hanno un impatto delicato e contribuiscono allo sviluppo dei sapori. Sapido in chiusura con corrispondenza aromatica di media persistenza Deep and lively ruby-red. Youthful and fruity on the nose, with intense aromas of blackberry and plum followed by violet, fern and cocoa powder. Fresh and fruity on the palate. Tannins make a delicate impact and contribute to the development of flavors. Savoury on the finish with medium aromatic persistence.

MAREMMA Doc Maremma Toscana Cabernet Sauvignon 2013 Abv. 13,5% - Cabernet Sauvignon 100% Rubino con sfumature granato. Esordiscono ribes e giuggiola insieme a ricordi ferrosi, per poi sprigionare effluvi di fiori appassiti, cioccolato e caramello su uno sfondo di rabarbaro,

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liquirizia e pepe bianco. In bocca ha ottima struttura con tannini dolci in equilibrio. Persistente finale speziato. Ruby-red colored with garnet-red tints. It opens on the nose with aromas of redcurrant and jujube, along with ferrous hints developing into scents of wilted flowers, chocolate and caramel on a background of rhubarb, licorice and white pepper. Excellently structured on the palate, with sweet and well-balanced tannins. Persistent spicy finish.

MACCHIAIOLO RISERVA Doc Monteregio di Massa Marittima 2013 Abv. 14% - Sangiovese e Cabernet Sauvignon Granato compatto. Bouquet variegato di mirtillo e sottobosco abbracciato da amarena, erbe officinali, sigaro, caffè, radice di liquirizia e cuoio. Succoso e avvolgente, la freschezza e i tannini di ottima qualità agevolano la progressione gustativa. Finale sapido e persistente di frutto mentolato. Thick garnet-red. A varied bouquet of blueberry and underwood, along with sour black cherry, officinal herbs, cigar, coffee, licorice root and leather. Juicy and mouth-filling on the palate, the freshness and top-quality tannins contribute to dynamism on the palate. Savoury and persistent on the finish.


WINE WORLD text Emiliano Bogani, Barbara Massai - photo Dario Garofalo

Innata evoluzione

La caratteristica dei vini di San Fabiano Calcinaia plasmati dal tempo che passa The characteristic of the San Fabiano Calcinaia wines enhanced by the passage of time Percorrendo una delle tante strade bianche tipiche della campagna Toscana e del Chianti Classico, si giunge alle porte dell’azienda agricola San Fabiano Calcinaia, nel comune di Poggibonsi, acquistata nel 1983 da Guido Serio come riserva di caccia. Uomo concreto, proveniente dal mondo della finanza e con la passione per la ristorazione e il buon cibo s’innamorò immediatamente di questo luogo e della sua storia tanto da iniziare, insieme alla moglie, un percorso impegnativo e dispendioso per riuscire a ricostruire e mantenere il piccolo borgo medievale e contemporaneamente cominciare a produrre seriamente vino, cercando di valorizzare al meglio le vigne presenti nel suo territorio. Oggi la Tenuta vanta 165 ettari di terreno di cui 45 ettari a vigneto e le vecchie strutture sono state affiancate da architetture più recenti ed efficaci, come la cantina d’affinamento dalla splendida cupola centrale, realizzata in maniera accurata e sostenibile, conservando a pieno l’aspetto e il cuore chiantigiano. Presidente dei viticoltori di Castellina e coadiuvato in cantina dall’enologo Carlo Ferrini, Guido vuole essere portavoce del temperamento e dell’essenzialità di una terra eletta. In questa verticale abbiamo apprezzato a pieno le potenzialità della vigna di Cellole, situata a 500 mt s.l.m. su terreni con scheletro ricco di macigno e galestro che permettono al Sangiovese un’evoluzione lenta ma costante. Le uve migliori raccolte soltanto nelle vendemmie ottimali vanno a comporre dal 2010, la tanto amata Gran Selezione, capace con la nuova denominazione di testimoniare la preziosità di un potenziale ottimale. Tutte le annate assaggiate hanno rivelato grande concentrazione di colori e di sapori oltre a un’innata freschezza, incredibilmente viva anche a distanza di quasi venti anni.

The drive down one of the innumerable dirt roads characteristic of the Tuscan countryside and of the Chianti Classico wine country leads to entrance of the San Fabiano Calcinaia estate, located in Poggibonsi, and purchased in 1983 by Guido Serio as a hunting reserve. A practical man, coming from the world of finance, with a passion for the restaurant business and good food, Guido immediately fell in love with this place and its history, so much so that he set out, together with his wife, on a challenging and costly endeavor to rebuild and maintain the small medieval hamlet and at the same time to begin producing wine seriously, trying to make the most of the vineyards already existing within its territory. Today the Estate boasts 165 hectares of land, 45 of which are covered by vineyards, and the old farm buildings have been joined by more recent and efficient constructions, such as the new refining cellar with its splendid central dome, built in an accurate and sustainable manner while remaining true to Chianti in its appearance and in its heart. President of the Winegrowers Association of Castellina in Chianti, and ably assisted in the cellar by enologist Carlo Ferrini, Guido wants to be a spokesman for the temperament and the essentiality of a chosen land. In this vertical tasting we fully appreciated the potential of the Cellole vineyard, situated at 500 meters above sea level, on clay-laden soils that allow Sangiovese a slow but steady evolution. The best grapes picked only during the best harvests have been used, since 2010, to produce the well-loved Gran Selezione, capable with the new denomination of expressing the preciousness of an optimal potential. All tasted vintages revealed a great concentration of colors and flavors in addition to an innate freshness, still incredibly lively even after nearly twenty years.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission

CHIANTI CLASSICO RISERVA CELLOLE DOCG ( DAL 2010 GRAN SELEZIONE) Chianti Classico Riserva DOCG 1999 Abv. 13,5% - Sangiovese 95%, Merlot 5% Granato intenso concentrato e luminoso. Al naso sentori evoluti di china, eucalipto, menta, frutta nera macerata e in confettura, viola appassita, minerali ferrosi, cioccolato e tabacco. Al gusto è dinamico e fresco, dal tannino perfettamente integrato. Elegante nel lungo finale fruttato e minerale. (300)

Bright and intense garnet-red. The nose offers evolved notes of cinchona, eucalyptus, mint, macerated black fruit and black fruit preserve, wilted violet, ferrous minerals, chocolate and tobacco. Dynamic and fresh on the palate, with perfectly integrated tannins. Elegant on the long fruity and mineral finish. CHIANTI CLASSICO RISERVA DOCG 2001

Abv. 14% - Sangiovese 95, Merlot 5% Rubino scuro con nuance granato. Apre su note terziarie di tabacco, cuoio, confettura di mora, spezie scure, pot-pourri di fiori rossi, cacao amaro, ematite, carne e sentori boisè. Bocca avvolgente e saporosa, struttura potente ancora ottimamente sorretta da freschezza e tannino. Finale di frutto.

Dark ruby-red with garnet-red tints. The wine

opens on the nose with tertiary notes of tobacco, leather, blackberry preserve, dark spices, red flower potpourri, dark cocoa, hematite, meat and hints of wood. Mouth-filling and tasty on the palate, with a powerful structure excellently backed by freshness and tannins. Fruity on the finish. CHIANTI CLASSICO RISERVA DOCG 2004 Abv. 14% - Sangiovese 95%, Merlot 5% Rubino profondo e lucente. Profumi di creme de cassis, petali di rosa e viole appassiti, cacao, pepe, erbe aromatiche, sottobosco, cacciagione, ossido di ferro e mirto. Sorso sinergico e strutturato, fresco e dal tannino ancora scalpitante. Persistente e minerale nel finale. Ancora in evoluzione.

Deep and bright ruby red. Aromas of crème de cassis, wilted rose and violet petals, cocoa, pepper, aromatic herbs, underwood, game meat, iron oxide and myrtle. Synergetic and structured on the palate, with freshness and still untamed tannins. Persistent and mineral on the finish. Still evolving. CHIANTI CLASSICO RISERVA DOCG 2007 Abv. 14,5% - Sangiovese 95%, Merlot 5% Rubino brillante e fitto. Al naso si svela pian piano con aromi di mora e mirtillo in confettura poi ribes

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nero, muschio, fiori rossi freschi, cioccolato e legno di cedro. Al gusto è potente, fresco e avvolgente, dal tannino scalpitante. Un vino da attendere per godere a pieno della sua eleganza.

Bright and dense ruby-red. The wine opens slowly on the nose with aromas of blackberry and blueberry preserve, followed by blackcurrant, moss, fresh red flowers, chocolate and cedarwood. Powerful, fresh and mouth-filling on the palate, with untamed tannins. The wine needs more time in the bottle to be enjoyed in all its elegance. CHIANTI CLASSICO GRAN SELEZIONE DOCG 2010 Abv 14,5% - Sangiovese 95%, Merlot 5% Rubino luminoso dai tratti ancora giovanili. Bouquet di ciliegia e sciroppo d’amarena, mirtillo in confettura, fiori rossi appassiti, vaniglia, liquirizia e sottobosco. Bocca dinamica, dalla buona freschezza e dal tannino grintoso. Tutto in divenire, finale balsamico e leggermente astringente.

Bright ruby-red with still youthful tints. A bouquet of cherry and sour black cherry syrup, blueberry preserve, red wilted flowers, vanilla, licorice and underwood. Dynamic on the palate, with good freshness and bold tannins. Still evolving, balsamic and slightly astringent on the finish.


Riccardo Lepri owner of Montauto On right page, his Sauvignon Enos I and a view on the Montauto vineyards ph. Paula da Silva

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WINE WORLD text Antonio Stelli

Enos I. Un grande Sauvignon di Toscana

Riccardo Lepri lascia l’Economia per un progetto di passione pura nel cuore della Maremma. Così nasce la cantina Montauto... Riccardo Lepri leaves Economy for a passion project in the Maremma. That’s how Montauto was established… Una laurea in Economia e Commercio, un futuro proiettato verso la consulenza economica, ma il cuore e la passione, a volte, riescono a invertire e cambiare radicalmente i programmi e le proprie aspettative di vita. La storia di Riccardo Lepri è una favola moderna dove la passione per la propria azienda e l’amore e il rispetto verso Enos, il nonno maestro, custode dei segreti e del prezioso e affascinante lavoro di vignaiolo, accrescono il desiderio di far virare il proprio futuro verso la vigna e i suoi meravigliosi prodotti, ereditando una tradizione lunga sessant’anni. Siamo in Maremma: l’azienda Montauto si estende nel cuore del comune di Manciano ai confini sud della provincia di Grosseto, un territorio caratterizzato da un clima che presenta un’ottima escursione termica, una costante ventilazione proveniente dal mare e terreni argillosi, ricchi di rocce come quarzi, terroir ideale per la coltivazione di varietà a bacca bianca. È proprio questa particolarità che affascina e anima l’entusiasmo di Riccardo, il desiderio di esaltare, in un territorio storicamente caratterizzato da produzione di vini rossi, l’eleganza, la naturalità, la grande bevibilità che può regalare la produzione di straordinari vini bianchi. La gestione biologica dei vigneti, la vendemmia manuale, l’attenzione maniacale in tutte le fasi di produzione, sono vincenti. La sfida è vinta: ecco Enos I, vino da uve Sauvignon Blanc prodotto da vigne di oltre 35 anni è espressione unica, di grande eleganza e signorilità, prodotto da un artigiano del vino che ha saputo esaltare il proprio territorio e rivoluzionare una storicità in maniera esemplare. Chapeau Riccardo, ma soprattutto grazie Enos, signori del Sauvignon Blanc in terra di Maremma Toscana.

A degree in Economics and Business, a future planned in the world of finance, but at times, passions and the heart switch course, radically changing the plans and expectations of one’s life. The story of Riccardo Lepri is a modern fairy tale: the passion for his own business and his love and respect for Enos, his grandfather who taught him the precious, fascinating work of winemaking and its secrets, urged him to change the direction of his life towards wine and its magnificent products, inheriting a tradition 60 years in the making. We’re in Maremma: Montauto extends into the heart of the town of Manciano, on the southern border of the province of Grosseto, a territory characterized by a climate that offers an excellent thermal range, with constant ventilation coming from the sea and clayey lands, rich in minerals, such as quartz: an ideal soil for cultivating white berry varieties. It is precisely this distinctive trait that fascinates and enlivens Riccardo’s enthusiasm, the desire to exalt, in a territory historically characterized by red wine production, the elegance, naturalness, and great drinkability of extraordinary white wines. The organic management of the vineyards, the manual harvesting and the extreme attention to every phase of production are a winning combination. The challenge has been successful: Enos I, a wine made with Sauvignon Blanc grapes produced on vines more than 35 years old, is a unique expression with great elegance and class, produced by an artisan of wine who knew how to promote the territory and revolutionize its historical significance in an exemplary fashion. Hats off to Riccardo, but thanks especially to Enos, the men of Sauvignon Blanc in the Maremma territory.

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WINE WORLD text Maria Lardara

Ambasciatori di etichette

Da quasi sessant’anni la Fattoria Mantellassi è testimonial del Morellino di Scansano For almost 60 years the Fattoria Mantellassi has endorsed the Morellino di Scansano Se il loro motto è ‘Labor omnia vincit’, addirittura da scomodare il poeta latino Virgilio, ci sarà un perché. E il motivo sta nell’attaccamento al lavoro e a quella terra che con i suoi nobili frutti li ha resi appassionati ambasciatori del Morellino di Scansano. La terra, i vigneti, i profumi e i sapori della Maremma più autentica diventano gli ingredienti di una storia affascinante, quella dei fratelli Mantellassi che con la loro fattoria sulle colline di Magliano hanno reso possibile la fortuna del Morellino, dal riconoscimento della Doc nel 1978 a quello della Docg nel 2007. Cento ettari coltivati a vigneto per proseguire una tradizione di famiglia che si rinnova da 56 anni e che, con 1 milione di bottiglie prodotte all’anno, riserva sempre apprezzate novità, come l’ultima etichetta Il Mago di 03, esperimento di un vino senza solfiti aggiunti con la tecnologia Purovino® che permette di eliminare totalmente l’aggiunta di anidride solforosa attraverso l’uso dell’ozono, in collaborazione con l’università della Tuscia. La voglia di crescere mantenendo ben salde le radici nella propria storia proietta la Fattoria Mantellassi verso il futuro, passando attraverso un intervento di ampliamento della cantina, e strizzando l’occhio a nuove tecnologie. Come quella del drone per monitorare i vigneti e lo stato di salute delle viti, dalla fioritura alla vendemmia. La Fattoria Mantellassi è tra le quattro cantine del circuito del Morellino che hanno aderito al progetto “Sos Wine”. I mercati di riferimento sono soprattutto l’America e l’Asia con la promettente nicchia cinese. Giuseppe Mantellassi, vice-presidente del Consorzio del Morellino di Scansano e dell’azienda di famiglia, la butta un po’ sullo scherzo con una profezia che ricorda un po’ quella di Napoleone: “Quando la Cina si sveglierà svuoterà tutte le cantine di Italia e Francia”.

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If their motto is ‘Labor omnia vincit’, quoting the Latin poet Virgil, there must be a reason why. And the reason is their dedication to work and to the land whose noble fruits has made them passionate ambassadors of the Morellino di Scansano. The land, the vineyards, the scents and the most authentic flavors of the Maremma become the ingredients of a fascinating story, that of the Mantellassi brothers whose farm on the Magliano hills made the Morellino famous, from the Doc recognition in 1978 to the Docg in 2007. 100 hectares of vineyards to continue a 56-year-old family tradition and, with 1 million bottles produced per year, there is always something new, such as the latest label Il Mago di 03, an experimental wine without added sulphites and with the Purovino® technology, which totally eliminate the need for sulfur dioxide through the use of ozone, in collaboration with the University of Tuscia. The desire to grow while remaining firmly rooted in its history projects the Fattoria Mantellassi towards the future, by expanding its winery and and using new technologies. For example they use a drone to monitor the vineyards and the state of health of the vines, from flowering to harvest. The Fattoria Mantellassi is one of the four Morellino wineries that have joined the “SOS Wine” project. The target markets are above all America and Asia with the promising Chinese niche market. Giuseppe Mantellassi, Vice-president of the Morellino di Scansano Consortium and of the family business, makes a joke about it with a prophecy that reminds me of Napoleon: “When China awakes it will empty all the cellars in Italy and France”.


On this and the next page wines and the people behind Fattoria Mantellassi, brothers Giuseppe and Aleandro


WINE TASTING text Barbara Massai

Un nuovo inizio

Alla Greggia guidati dall’esperienza e dalla volontà di perfezionare il loro stile At La Greggia guided by experience and a desire to perfect their style Le assolate colline orientali del Montalbano e l’antico borgo medievale di Tizzana, fanno da sfondo all’ azienda agricola La Greggia, un antico Castello le cui tracce risalgono al 1251 e oggi di proprietà della famiglia Moretti. Alfredo, rinomato antiquario e appassionato d’arte, e la moglie Kathleen Simons, arrivando in questi luoghi rimasero affascinati dalla stretta corrispondenza tra il territorio, vocato per la coltivazione della vite e dell’ulivo, e le sue antiche origini e vicissitudini, decidendo di rimanervi impegnandosi con slancio e passione nelle attività aziendali. Venti ettari di terroir di cui sette dedicati interamente a vigneti e un moderno progetto di sviluppo fanno da sfondo ai nuovi obbiettivi, quali l’ottimizzazione delle tecniche colturali in vigna e il rinnovamento dei locali per la vinificazione e l’affinamento del vino. Coltivano Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Alicante, producono soltanto Igt e il ricordo del Vescovo Scipione de’ Ricci rivive sulle etichette delle loro bottiglie. Abbiamo avuto il piacere di degustare tre vini ognuno dei quali ha mostrato sfaccettature diverse di un unico filo conduttore, confermandoci che la strada intrapresa è quella giusta. Il Fontanaccio rappresenta il loro vino base, blend dei vitigni principali, piacevolmente fresco e gustoso da bere, immediato. Interessante per l’intensità dei profumi e dei sapori il Moraie, ottenuto da alicante in purezza, un vitigno toscano d’altri tempi, raro e difficile caratterizzato da buccia e polpa scura, affinato per sei mesi in rovere francese di piccole dimensioni. Infine il Vicomoro, prodotto con l’uva Francesca, è vigoroso negli aromi terziari e deciso al gusto, non imponente né eccessivamente ricco di estratto, autentica interpretazione della sua terra, dopo aver riposato 12 mesi in barrique nuove.

The sun-soaked eastern hills of the Montalbano and the medieval village of Tizzana act as a backdrop to the farm and winery La Greggia, an ancient castle that dates back to 1251 and now owned by the Moretti family. Upon moving to the area, Alfredo, a well-known antiques dealer and art lover, and his wife Kathleen Simons were beguiled by the link between the land, the perfect spot for olive and grape growing, and its centuries-old origins. They decided to stay, injecting verve and passion into the farm’s labours. Twenty hectares, seven are which are under vine, and new plans to develop, which involve optimizing vineyard management and the building of new cellars in which to make and refine the wine. They grow Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot and Alicante and produce only IGTs and Bishop Scipione de’ Ricci is remembered on the label. We had the pleasure to taste three wines, each of which showed varying sides to the same style, a demonstration of the road undertaken. Fontanaccio is the winery’s entry-level wines, a blend of the main varietals, an immediate and refreshing wine. Interesting in terms of the intensity of its nose and flavours, Moraie, 100% Alicante, a Tuscan grape of the past, rare and tricky to grow with its dark flesh and skin, is refined for six months in small French oak barrels. Lastly, Vicomoro, made from the Francesca grape, has vigorous tertiary aromas and is bold in the month, neither dominant nor overly rich in extract. It is an authentic interpretation of its land after having rested in new barriques for 12 months.

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WINE TASTING by AIS Toscana commission

MORAIE Rosso di Toscana Igt 2012 Alicante 100% Veste rubino concentrato e vivo. Bouquet intenso di china, muschio, rabarbaro ed erbe officinali seguito da fragranze di prugna in confettura poi abbracciate da aromi di cannella, chiodi di garofano e infine sfumature di mandorla. Al sorso è caldo e morbido, si rivela immediatamente in buon equilibrio gustativo arricchito da una piacevole esplosione aromatica di amarena sciroppata a impreziosirne il sapore. Media persistenza ed elegante fattura. Vibrant, concentrated ruby red. Intense bouquet of quinine, moss, rhubarb and medicinal herbs, followed by plum jam, cinnamon and clove before finishing with almond nuances. Hot and velvety in the mouth, the balance is perceived immediately, enriched by a lovely burst of candied cherries. Medium persistency and elegant finesse.

FONTANACCIO Rosso di Toscana Igt 2012 Sangiovese, Cabernet, Sauvignon e Merlot Rubino di media intensità. Olfatto diretto che apre su riconoscimenti fruttati fra cui spiccano note di ciliegia sotto spirito alternate a ricordi di sottobosco, chinotto, cola poi ruta, fiori appassiti e nel finale accenni di rosmarino. Al gusto la freschezza ben bilancia la componente calda e morbida in una piacevolezza di sapori. I tannini hanno un ruolo strutturale e in chiusura mostra ritorni di scorza d’arancia. Buona bevibilità. Medium intense ruby red. A direct bouquet that opens with fruitiness, cherries macerated in alcohol come to mind, switching with forest floor, chinotto, kola, dried flowers and lastly hints of rosemary. A refreshing wine whose heat is well balanced in soft flavours. The tannins play a structural role with orange peel on the finish. An easy drinking wine.

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VICOMORO Rosso di Toscana Igt 2013 Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc Rubino deciso e impenetrabile. Profumi di prugna in confettura aprono la strada a sentori di legno di cedro, muschio, verbena e menta essiccata seguiti da venature di gianduiotto, liquirizia, noce moscata e ancora semi di anice. L’assaggio è dinamico e saporito, contrassegnato dal tannino vigoroso e ben integrato alla struttura. La nota pseudocalorica accompagna il finale dai rimandi di bergamotto. Contesto preciso e di media persistenza. Impenetrable, deep ruby red. Aromas of plum jam open the way to cedarwood, moss, verbena and dried mint followed by hints of hazelnut paste, liquorice, nutmeg and aniseed. An energetic, flavourful wine with vigorous and well-meshed tannins. Hot on the finish with suggestions of bergamot. Clean, linear and medium persistency.


Sapore di Mare

Il concorso internazionale di enogastronomia festeggia quest’anno le nozze d’argento sulle sabbie nobili di Forte dei Marmi This year the competition celebrates its silver anniversary on the “noble sands” of Forte dei Marmi Sarà una sfida all’ultimo mestolo la XXV edizione di A tavola sulla spiaggia, il concorso internazionale di enogastronomia organizzato da Gianni Mercatali che festeggia quest’anno le nozze d’argento sulle “sabbie nobili” di Forte dei Marmi. Un quarto di secolo per raccontare con simpatiche e “gustose” performance i valori della cucina di casa ricchi di tradizione. Proprio in Versilia era consuetudine preparare a casa il pranzo, da consumarsi poi sotto la tenda per vivere in famiglia o con gli amici quel momento socializzante. Una sorta di pic nic sulla spiaggia. Negli anni si sono sfidati all’ultimo mestolo personaggi dello showbiz, nobili e gente comune, uniti tutti dalla passione per i fornelli. Saranno soltanto 12 i concorrenti chiamati a trasformarsi in chef per un giorno. Ai loro piatti saranno abbinati 12 vini fra cui Eugenio Collavini, Tenute Lunelli, Bellussi, Aneri, Marchesi Antinori, Famiglia Cecchi, Castello Banfi, Val delle Rose, Colle di Bordocheo, Arnaldo Caprai. In giuria giornalisti, opinion leader, ristoratori stellati e gli stessi produttori di vino. Il servizio di catering sarà curato da Guido Guidi Ricevimenti che in meno di tre ore servirà con la sua squadra a 40 giurati 12 proposte gastronomiche cambiando 480 piatti e 12 vini sostituendo 480 calici da degustazione. La manifestazione sarà presentata da Anna Maria Tossani di Italia 7. Appuntamento giovedì 24 e venerdì 25 agosto. Stessa spiaggia, stesso mare.

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It’s going to be a fight to the last spoon at the 25th edition of A Table on the Beach, the international food and wine competition organized by Gianni Mercatali. This year the competition celebrates its silver anniversary on the “noble sands” of Forte dei Marmi, a quarter century of commemorating the values of traditional home cooking through amusing and “tasty” performances. Indeed it was the custom in Versilia to prepare lunch at home and then gather family and friends under an awning to eat the meal and socialize together, a sort of picnic on the beach. Over the years a variety of figures have participated in the fight to the last spoon: entertainers, nobility and ordinary people, all united by a passion for cooking. Only 12 competitors will be called to transform themselves into chefs for a day: their culinary creations will be paired with 12 wines, including Eugenio Collavini, Tenute Lunelli, Bellussi, Aneri, Marchesi Antinori, Famiglia Cecchi, Castello Banfi, Val delle Rose, Colle di Bordocheo, Arnaldo Caprai. The jury will be made up of journalists, opinion makers, award-winning restaurateurs and these same wine producers. The catering service will be managed by Guido Guidi Ricevimenti, whose staff will serve the 12 competing dishes and 12 wines to the 40 jurors, changing 480 plates and 480 wine glasses in less than three hours. The competition will be hosted by Anna Maria Tossani from Italia 7. So mark your calendars for Thursday the 24th and Friday the 25th of August: same beach, same sea.


Quando lo stile è acqua

La San Felice va a braccetto con la cucina di pesce: l’esperienza di un ristoratore San Felice goes hand in hand with seafood: the experience of a restaurateur Dimmi quali acque minerali metti nella carta e ti dirò che ristoratore sei. Di sicuro, se scegli Acqua San Felice da portare a tavola sei un fine intenditore. Uno che va oltre l’anonima bottiglia della minerale, ha a cuore la qualità e il valore aggiunto del territorio. Sì perchè questa è la carta d’identità dell’acqua oligominerale made in Toscana che sgorga naturalmente alle pendici dell’Appennino pistoiese. A tavola l’elemento primordiale che entra nel bicchiere può fare la differenza e bene lo sanno i tanti ristoratori toscani che hanno scelto Acqua San Felice. Quattro buoni motivi per cui non dovrebbe mancare nella carta di un ristorante? “L’acqua è buona, è oligominerale con il giusto equilibrio di sali, è un prodotto del territorio ed è bella perchè si presenta con un ottimo vestito”, sottolinea Vieri Ceccherini, titolare della società che gestisce lo stabilimento San Felice. Proprio il buon biglietto di presentazione di questo prodotto, oltre alle sue caratteristiche oligominerali, ha convinto l’enoteca ristoro Molo G. di Punta Ala a rifornirsi di Acqua San Felice per servirla alla clientela. “Sono un appassionato di acqua gassata e devo ammettere che la variante leggermente frizzante della San Felice è molto buona - racconta il ristoratore Giulio Cuccuini - Oltretutto l’acqua si presenta molto bene con un design che la rende invitante”. Sorseggiando un buon bicchiere di San Felice, si può apprezzare ancora meglio quella straordinaria vetrina del pescato e del crudo che è il ristorante Molo G di Punta Ala. Per dissetare e prendere per la gola i gourmet più appassionati.

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Tell me which mineral waters you put on the menu and I will tell you which restaurateur you are. Surely, if you choose Acqua San Felice to bring to the table, you are a refined connoisseur, one that goes beyond the drab mineral water and prizes the quality and added value of the territory. Yes, because this is the calling card of the soft water “made in Tuscany” that naturally flows from the slopes of the Pistoia Apennines. Having this rudimentary element on the table can make the difference, as the many Tuscan restaurateurs who have chosen Acqua San Felice know well enough. Four good reasons why it should be included in a restaurant’s menu? “The water is good, it’s soft with the right balance of salts, it’s a local product and it’s beautiful because it comes in a magnificent bottle” says Vieri Ceccherini, owner of the company that manages the San Felice factory. It is precisely the product’s respectable presentation, in addition to its authenticity, that convinced the wine bar and restaurant Molo G in Punta Ala to stock its shelves with Acqua San Felice for its customers, as an option to pair with its seafood dishes. “I am an enthusiast of sparkling water and I have to admit that San Felice’s slightly crisp variation is quite good,” says the restaurateur Giulio Cuccuini. “Water can be presented very well with an inviting design.” Sipping a tasty glass of San Felice, you can appreciate even more that extraordinary window display of seafood choices at the restaurant Molo G in Punta Ala. Quench your thirst and tempt the taste buds with the most thrilling gourmet foods.


OIL CULTURE

Conoscere è Riconoscere Il corso Ais Sommelier dell’olio Ais course for olive Oil Sommeliers Olive oil is an indispensable and fundamental element of Mediterranean cuisine and is always present among the staple ingredients of cooking and dining, just as important as wine. Olive oil is a condiment with aromas and fragrances closely connected to the areas of its production, to the quality of the olives and to the transformation of the fruit into oil. For this reason the Italian Sommelier Association (AIS) has created a specific, innovative course to train olive oil sommeliers. In addition to teaching how to recognize defects in oils, the course intends to provide participants with the skills for tasting extra virgin olive oil, with the aim of developing knowledge for both evaluating and pairing oils. The course is accessible to everyone. “Knowing and recognizing oils” is an essential part of the course, which aims to teach how to assess an oil’s qualities but also how to harmoniously combine it with food, whether raw or cooked, in order to best enhance complementarity and to amalgamate the various layers of different tastes. A few drops of oil added to a dish can bring out its perfect taste and create important nuances in the flavor of food. Olive oil indeed continually brings out taste. When added to a dish, even one that it is already tasty on its own, it gives it a new personality by enhancing the taste and flavors of the foods with which it mixes. We should also remember that extra virgin olive oil is a condiment and is hence always best when used raw. This journey into the world of olive oil offered by the Italian Sommelier Association will open up new horizons in the marvelous and enticing field of taste and aroma; it will familiarize participants with a condiment capable of transforming the usual flavor of every food into an exquisite delicacy.

L’olio è un ingrediente indispensabile e fondamentale della cucina mediterranea ed è sempre presente tra gli elementi principali della tavola, al pari del vino. Un condimento che ha profumi e fragranze legate intimamente alle zone di produzione, alla qualità delle olive, alla trasformazione da frutto a olio. Per questo motivo l’Associazione Italiana Sommelier ha predisposto un corso del tutto innovativo e specifico, dedicato alla formazione dei sommelier dell’olio che, oltre ad insegnare a riconoscere i difetti degli oli, ha l’obiettivo di trasmettere la tecnica della degustazione dell’olio extravergine di oliva finalizzata alla valorizzazione sia organolettica che in abbinamento. Il corso è alla portata di tutti. “Conoscere e riconoscere l’olio” è un aspetto essenziale del corso, finalizzato a scoprirne le qualità ma anche a combinarlo armoniosamente con il cibo, sia a crudo che in cottura, per meglio esaltarne le complementarietà e fondere le sfaccettature dei diversi gusti. Poche gocce d’olio aggiunte al piatto creano il gusto finale della pietanza, contribuendo ad apportare sfumature, anche significative, al sapore del cibo. L’olio infatti è un attivatore in itinere del gusto; la sua aggiunta, pur non disconoscendo il valore dei sapori con i quali si abbina, dà loro una nuova personalità, lasciando un’alta dotazione di gusto e sapore a ciò con cui si è amalgamato. Non dimentichiamo infine che l’olio extravergine di oliva è un condimento, e come tale offre il meglio di sé nell’uso a crudo. Si apre, con questo itinerario formativo sull’olio voluto dall’Associazione Italiana Sommelier, uno straordinario ed accattivante scenario gusto-olfattivo, capace di trasformare il sapore consueto di ogni cibo in geniali squisitezze.

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The scope of the ‘Wine and Oil Culture Day’ is to open an opportunity for promotion of quality wines and oils by promoting their territories


WINE CULTURE text Michela Tassi

Un patrimonio da valorizzare

A Firenze la 7° giornata della cultura AIS del vino e dell’olio. Vitigni e cultivar tradizionali: un’identità da preservare 7th Wine and Oil Culture Day in Florence Traditional grapevines and indigenous varieties: conservation of an identity E’ stata la suggestiva location del Museo Nazionale del Bargello a Firenze ad ospitare la settima Giornata della Cultura del Vino e dell’Olio organizzata da AIS in Toscana. Patrocinata da Mipaaf, Mibact e con la RAI Main Media Partner, l’evento ha avuto come main topic la valorizzazione dei vitigni e delle cultivar tradizionali attraverso la declinazione del paesaggio agricolo in un aspetto culturale, turistico ed economico. Una giornata che nasce per rinsaldare il legame tra ambiti storici e il contesto sociale in cui essi si inseriscono e allo stesso tempo aprire una finestra sulla promozione di vino ed olio di qualità attraverso la valorizzazione dei territori di riferimento. “Quest’anno - ha commentato il presidente Osvaldo Baroncelli - il focus è stato sull’importanza della componente territorio nella valorizzazione di vino e olio, che tuttavia può valere anche nell’equazione inversa, ovvero il ruolo che il vino e l’olio prodotto su tali territori può rivestire per portare incoming turistico e di conseguenza sviluppare nuove opportunità economiche”. All’incontro sono altresì intervenuti la direttrice del Museo del Bargello Paola D’Agostino per il Mibact, il direttore della Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione Toscana Roberto Scalacci, il Direttore ICQRF Toscana e Umbria Giovanni Goglia in rappresentanza del Mipaaf, il Vicepresidente Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier Roberto Bellini che ha illustrato contenuti e programma del corso per sommelier dell’olio, Rosario Di Lorenzo Vicepresidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino intervenuto sui vitigni locali e l’enologo Luciano Bandini, relatore sulla coltivazione dei vitigni autoctoni e su come valorizzare un territorio e aumentare la competitività.

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The Seventh Wine and Oil Culture Day was organized by AIS Tuscany in the inspiring surroundings of the Bargello Museum in Florence. Sponsored by the Ministry for Agricultural, Alimentary and Forest Policies (Mipaaf ) and the Ministry for Cultural Heritage (Mibact), and with RAI, the Italian television organization as the Main Media Partner, the main topic of the event was the protection and promotion of traditional grapevines and indigenous varieties by defining the cultural, touristic and economical aspects of the rural landscape. The scope of the day is to strengthen the bonds between historical ambits and the social context surrounding them and, contemporaneously, to open an opportunity for promotion of quality wines and oils by promoting their territories. “This year,” commented president Osvaldo Baroncelli, “we focused on the importance of the territory as a component in the promotion of wine and oil. Of course, the inverse is also valid, that is the role that wine and oil produced in such territories can play in attracting incoming tourism and, consequently, in developing new economic opportunities.” Participants at the meeting included Paola D’Agostino, director of the Bargello Museum, representing Mibact; Roberto Scalacci, director of the Office for Agriculture and Rural Development of the Tuscany Region; Giovanni Goglia, director of ICQRF (quality office) for Tuscany and Umbria, representing Mipaaf; Roberto Bellini, national vice president of AIS, who illustrated the program and content of the oil sommelier course; Rosario Di Lorenzo, vice president of the Italian Academy of the Vine and Wine, who spoke about indigenous vines; and Luciano Bandini, oenologist, who spoke about cultivation of indigenous vines, and how to promote a territory and increase its competitiveness.


AIS FOR FRIENDS text Mila Montagni

Per gli amici Un progetto tutto toscano A 100% Tuscan project Una novità è pronta per i soci di Ais Toscana: una serie di offerte in grado di facilitare e migliorare il loro lavoro attraverso proposte da realtà diverse e sempre nuove. Ais For Friends è il nome del nuovo progetto di Ais Toscana, dedicato ai suoi oltre 4000 soci e alle sue 13 delegazioni attive, e che conferma ulteriormente il proprio ruolo di tramite autorevole di un territorio ricco di storia e cultura enogastronomica. I soci rappresentano oggi una community di fedeli appassionati, sempre presenti negli eventi regionali organizzati da Ais, primo fra tutti Food & Wine in Progress, una delle rassegne di degustazioni più importanti della Toscana che si svolge nella splendida location della Stazione Leopolda, quest’anno le date saranno il 2 e 3 dicembre. L’obiettivo di Ais è quello di stringere una partnership sinergica, reale e concreta, con quelle attività che rendono forte la tradizione di questa splendida regione, per questo nasce Ais For Friends, un’area di condivisione fra i nostri soci e brand di diversi settori che ne faranno parte, è chiaro che i vantaggi saranno percepibili in maniera chiara, Ais Toscana utilizzerà i propri canali per comunicare ai propri soci una serie di vantaggi esclusivi offerti dai nostri partner. Da questo numero di Sommelier Toscana troverete sempre una pagina aggiornata sulle partnership e offerte in corso. La prima delle proposte arriva dalla Quaiz Epson con una offerta esclusiva per i soci AIS, la seconda dall’Ostras beach della Versilia - ogni domenica dalle 19.00 spazio AIS con degustazioni ed eventi - e la terza dal Musum di Castagneto Carducci: ingresso gratuito per tutti i soci AIS, per maggiori informazioni aistoscana.it.

Something new is ready for Ais Toscana members: a series of offers able to facilitate and improve your work through deals from a range of partners. Ais For Friends is the name of the new project by Ais Toscana, solely for its 4,000+ members and 13 delegations. The project confirms the association’s role as an authoritative go-between of a region brimming with food and wine culture and history. The members are part of a community of loyal wine lovers, ever present at the regional events organized by Ais, first and foremost Food & Wine in Progress, one of the most important culinary happenings in Tuscany, which is held at the striking Stazione Leopolda on December 2 and 3. The aim of Ais is to develop a close partnership that is synergic, real and tangible with the activities that made Tuscan traditions so strong. Hence Ais For Friends, a time for sharing among our members and brands from a range of sectors. Ais Toscana will communicate a series of exclusive advantages offered by our partners to our members via our channels. Beginning in this edition of Sommelier Toscana, you will find a page about the partnerships and offers currently available to members. The first of these benefits comes from Quaiz Epson, with an exclusive offer for Ais members, as well as an offer from Versilia’s Ostras Beach – every Sunday from 7pm an Ais space with tastings and events – and a special offer from Musem in Castagneto Carducci: free entry for all Ais members. For more information, aistoscana.it.

Green print green Life

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WINE EVENT

UN SORSO D’ESTATE Una serata indimenticabile al Cala Felice Beach Club a Scarlino è stata la dedica speciale di Fattoria Le Pupille ai suoi aficionados. Protagonisti i suoi vini più ‘estivi’, il bianco Poggio Argentato e il rosato Rosamati. An unforgettable night at the Cala Felice Beach Club in Scarlino as a tribute by Fattoria Le Pupille to its fans. Starring its most “summery” wines, the white Poggio Argentato and the rosé Rosamati.

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DISCOVERY SPORT

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