Capri the Divine Coast n. 4

spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2, lettera b - legge 662/96 - filiale di Firenze - contiene IP - euro 7,00 FREE COPY

T

H

E

D

I

V

I

N

E

C

O

A

S

T

COVER STORY

HEATHER GRAHAM

INTERVIEW

VALENTINO GARAVANI SAMUEL L. JACKSON

FASHION A/W 09-10 BEIGE I LOVE PANTS

ITINERARIES ISCHIA PAESTUM

www.chantecler.it infoline +39 0823 513420

N. 4 - SUMMER COVER STORY 80 HEATHER GRAHAM Ghiaccio bollente - Hot ice by Giovanni Bogani

SAVE AS 40 BOOKS by Ausilia Veneruso 42 EVENTS

PEOPLE 24 LORELLA LANDI Effetto Mediterraneo The Mediterranean influence 26 TONINO ESPOSITO Quelle notti meravigliose - Those wonderful nights 28 ALESSANDRA MOSCHILLO In nome della moda - In the name of fashion by Chicco Carlucci 30 PAOLA DE ANGELIS En privé 32 ENRICO DESIDERIO Precious shots 34 MAURO GIOVANNETTI I carati di una seduzione - The carats of seduction 36 TONI AIELLO Glocal spirit 38 GIUSEPPE DE LORENZO Il banchiere creativo - The creative banker

CONTENTS MOVIE, THEATRE & MUSIC

74 RUDOLF NUREYEV L’ultimo Apollo - The last Apollo by Cesare Maria Cunaccia 84 SAMUEL L. JACKSON Quel bravo ragazzo - Goodfella 88 MICHELLE HUNZIKER Appassionata - Passionate by Gianluca Coda 92 CAPRI HOLLYWOOD Red carpet sul mare - Red carpet on the sea

FASHION & DESIGN

45 IT’S OBJECT 102 VALENTINO From Capri with love by Teresa Favi 106 FASHION DESIGNERS Ladylike by Marta Innocenti Ciulli 114 FASHION DESIGNERS Tribute to beige dress by Marta Innocenti Ciulli 132 ROBERTO RUSSO Nome in codice: eleganza - Code name: elegance 134 SHOPPING Girl’s best friends 181 YACHT Volare sul mare - Flying over the sea by Antonio Fulvi 185 FIART MARE Design power

N. 9 N. 4 - SUMMER WINTER

123 125 127 129 131

CONTENTS

WHAT’S COOL

158

SMALLBAGS SUNGLASSES BELTS TIES SHOES

GIANFRANCO MORGANO La storia che fa la differenza History makes all the difference by Teresa Favi

160

ART & CULTURE

164

BAIE Selvagge e segrete - Wild and secret by Chicco Carlucci ISCHIA Super cuisine by Mariangela Rossi PUNTA TRAGARA Su progetto di Le Corbousier Designed by Le Corbusier by Gianluca Coda PAESTUM I tre giganti - The three giants by Nicky Swallow

68 HISTORY Friedrich Alfred Krupp. La scelta The choice by Riccardo Esposito 96 CAPRI ECCENTRICA Temps de folies by Cesare Maria Cunaccia 138 ANNIVERSARY Vicende malapartiane Tales of Malaparte by Giordano Bruno Guerri 143 PITTURA POMPEIANA A riveder le stelle 148 FRANCESCO CLEMENTE Linguaggi interiori Interior Idioms by Alessandra Lucarelli 152 TONINO CACACE Il futuro è già qui - The future is already here 156 PAMELA FIORI In the spirit of Capri

ITINERARIES

170

174

FOOD & WINE 189

HAUTE CUISINE Plaisirs by Luigi Cremona

SHOT ON SITE 57, 58, 61, 62, 193, 194

GUIDE 196 199

NEW OPENING RESTAURANTS & HOTELS

T

H

E

D

I

V

I

N

E

C

O

A

S

T

SEMESTRALE DI MODA, EVENTI E LIFESTYLE PUBLISHER

FM publishing srl Gianluca Fontani, Luca Gori, Ori Kafri, Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini M

A

D

E

I

N

T

U

S

C

A

N

Y

T

H

E

D

I

V

I

N

E

C

O

A

S

T

EDITOR IN CHIEF

Matteo Parigi Bini FASHION DIRECTOR

Marta Innocenti Ciulli

MAGAZINE STORY

La seduzione di Capri nasconde una formula misteriosa e benefica.

Perché i grandi incontri che si fanno qui non si fanno da nessun’altra parte. Il segreto per afferrarla? Soggiornarvi, e godere del suo flair dal tramonto all’alba. Farete incontri impensabili altrove, avvolti nella discrezione ovattata di questo posto che il lusso - e ce n’è molto - lo sussurra impastandolo (come le sue pizze) con le abitudini, i riti, il savoir faire dei capresi. Abbiamo fatto incontri molto speciali. Come Valentino che, ormeggiato a Marina Grande sul suo yacht Tm blue one, si immergeva nel tepore del tramonto e passeggiava, come un qualsiasi ospite, tra le vie strette del centro. La bella Heather Graham, protagonista di Una notte da leoni, campione d’incassi in America e adesso in arrivo anche in Italia, e il bad boy del cinema americano Samuel Jackson, ci hanno conquistato con i loro racconti durante la kermesse Capri Hollywood che porta ogni anno sull’isola la crema del cinema internazionale. Il ricordo di quando Capri pullulava di intellettuali bon viveur non fa dormire i capresi, che si sono riuniti – Capri e Anacapri, imprenditori e amministrazioni insieme per la prima volta - per riscoprire il piacere della profonda leggerezza di un secolo fa. A base di cultura. Et voilà, la Fondazione Capri. Mentre noi raccontiamo dei grandi eccentrici che ne hanno decorato il mito e del suo più famoso costruttore dopo Tiberio, Alfred Friedrich Krupp.

E questa è la profonda leggerezza. Vediamo la leggerezza profonda.

Moda: pantaloni capresi d’inverno per non dimenticare, e un bagno di beige per un autunno elegante e décontracté. Itinerari: Ischia, Paestum, arte pompeiana, e una costellazione di cale e baie segrete della Costa Divina. Non resta che leggere e provare.

Capri’s seduction hides a mysterious salutary formula. Because the famous names you meet here you won’t meet anywhere else.

The secret for making it your own? Simply stay and enjoy the flair sundown to sunup. The encounters you make here would be unthinkable elsewhere, wrapped in the cocooned discretion of this location that whispers luxury (plenty of that), mixing it (like its pizzas) with customs, rituals, the savoir faire of its people. We met some very special names. His yacht TM blue one berthed at Marina Grande, Valentino for example was soaking up the warmth of the sunset, just like any guest, strolling down the tiny streets in the centre. Beautiful Heather Graham, star of The Hangover, box office bestseller in America and now in Italy too, and bad boy of American films, Samuel Jackson, won us over with their tales during the Capri Hollywood gathering, every bringing the cream of international cinema to this island. The memory of when Capri used to heave with bon viveur intellectuals has not left the residents of Capri resting on their laurels. Capri and Anacapri, entrepreneurs and administrations have joined forces for the first time to rediscover the pleasure of the profound lightness of a century ago. Based on culture. Et voilà, the Fondazione Capri. Meanwhile we tell of the great eccentrics who embellished the legend and its most famous constructor after Tiberius, Alfred Friedrich Krupp. All this is profound lightness. Let us take a closer look. Fashion: Capri pants for the winter so as not to forget and a whole host of beige for an elegant autumn with no constrictions. Itineraries: Ischia, Paestum, Pompeian art and a series of little bays and secret beaches along the Costa Divina.

Nothing left for you to do but read and see for yourselves.

CO-EDITOR Guido Parigi Bini MANAGING EDITOR

Teresa Favi, Francesca Lombardi EDITOR

Matteo Grazzini, Alessandra Lucarelli CONTRIBUTORS

Francesco Battesimo, Giovanni Bogani, Luigi Cremona, Gianluca Coda (correspondent), Cesare Maria Cunaccia, Romana D’Angiola, Riccardo Esposito, Antonio Fulvi, Giordano Bruno Guerri, Gianni Mercatali, Nicky Swallow, Ausilia Verenuso, Lorenzo Vernacchio PHOTOGRAPHERS

Archivio Fratelli Alinari, Francesco Begonja, Alessandro Bencini, Capri Flash, Centro Documentale Capri, Sante D’Orazio, Massimo Listri, Fabio Lovino, Luca Moggi, Micheal Molinoff, New Press Photo, Luigi Spina, Brian Bowen Smith (cover), Andrea Varani ART EDITORS

Chiara Bini, Fabiana Matteini, Alessandro Patrizi TRANSLATIONS

Tessa Conticelli, Carly Kelly, Susan Richards, Sarah Jane Webb ADVERTISING AND MARKETING DIRECTOR

Alex Vittorio Lana

ADVERTISING MANAGERS

Giulia Delli, Bianca Esposito, Alessandra Nardelli Elif Sallorenzo, Fabio Ummarino EDITORIAL OFFICE

via Piero della Francesca, 2 - 59100 Prato - Italy ph +39.0574.730203 fax +39.0574.730204 - redazione@gruppoeditoriale.com BRANCH

N. Bayshore Dr. #1101 - FL 33137 - Miami 2000 - Usa ph +1.305.213-9397 fax +1.305.573-3020 SOCIETÀ EDITRICE

Gruppo Editoriale

Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini via Piero della Francesca, 2 - 59100 Prato - Italy ph +39.0574.730203 - fax +39.0574.730204 www.gruppoeditoriale.com - info@gruppoeditoriale.com Gruppo Editoriale

Registrazione Tribunale di Prato - n° 9/2006 del 15.12.2006 Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2, lettera b – legge 662/96 – Filiale di Firenze - Contiene IP STAMPA

Baroni & Gori - Prato CARTA

Fedrigoni Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Al piccolo bar

La Piazzetta a Capri

Gran Caffè

C

O

N

T

R

I

B

U

T

O

R

S

Giovanni Bogani, giornalista, scrive dai festival di Berlino, Cannes, Venezia e Roma per il quotidiano La Nazione e per i siti web www.affaritaliani.it e www.cinecitta.it. Ha collaborato con le riviste italo/americane Us Italia e ItalyAmerica.

Giovanni Bogani, a journalist, he writes about the cinema festivals of Berlin, Cannes, Venice and Rome for the newspaper La Nazione and for websites www.affaritaliani.it and www.cinecitta. it. He has collaborated with the Italian-American magazines “US Italia” and “ItalyAmerica”americane Us Italia e ItalyAmerica.

Gianluca Coda. Amante e profondo conoscitore dell’Isola di Capri. Avvocato e pubblicista, esperto di auto e di motori, è autore e conduttore di programmi radiofonici sull’emittenti della Rai, Isoradio e Radio1.

Gianluca Coda. Aficionado and deep connoisseur of Capri Island. Advocate and expert in public law, specialized in machine and motor vehicles, is author and anchorman on radio programs for stations such as Rai, Isoradio and Radio 1.

Luigi Cremona. Ingegnere con due grandi passioni: i viaggi e la gastronomia. Ha collaborato per anni alla Guida dell’Espresso. Dal 1996 è il Consulente del Touring Club d’Italia. E’ il responsabile del settore enogastronomia ospitalità del gruppo Editoriale Swan, riviste Monsieur e Spirito di Vino. Ha vinto numerisi premi giornalistici.

Luigi Cremona. An engineer with two great passions: travelling and gastronomy. He has collaborated for years with the Espresso Guide. Since 1996, he has been a consultant to the Italian Touring Club. He is in charge of the food-and-wine and hospitality sector of Gruppo Editoriale Swan, Monsieur and Spirito di Vino magazines. He won many journalist awards.

Cesare Maria Cunaccia, giornalista, critico, docente e curatore si occupa prevalentemente di arte, antiquariato e costume. Collabora regolarmente con prestigiosi magazines italiani e stranieri quali Vogue Italia, AD, Style e quotidiani come Libero e Milano Finanza.

Cesare Maria Cunaccia. Journalist, critic, teacher and curator, he mostly deals with art, antiques and social issues. He collaborates with prestigious Italian and foreign magazines such as Vogue Italia, AD Italia, and newspapers like Libero and Milano Finanza.

Riccardo Esposito. E’ nato a Capri e ha fondato e cura, con la moglie Ausilia Veneruso, le Edizioni La Conchiglia, che comprendono più di duecento titoli di cui molti dedicati alla storia e alla letteratura isolana.

Conoscitore della storia di Capri, è autore tra l’altro del volume Delle Isole, dell’Isola-Manuale teorico-pratico da servire al navigante.

Riccardo Esposito. Born in Capri. He has founded and runs, with his wife Ausilia Veneruso, the La Conchiglia Editions which counts more than two-hundred titles which among many are dedicated to history and literature of the island. Expert in the history of Capri, is author of Delle Isole, dell”Isola–theoretic-practical guide for the use of navigators.

C

O

N

T

R

I

B

U

T

O

R

S

Antonio Fulvi, livornese ma da vent’anni residente sull’isola di

Capraia. Giornalista professionista dal 1963, è direttore della “Gazzetta Marittima”, de “Il tagliamare” e scrive per il gruppo QN (Nazione, Carlino e Giorno). E’ un fissato di vela e di gommoni.

Antonio Fulvi was born in Leghorn and has been living on the island of Capraia for twenty years. A professional journalist since 1963, he is editor in chief of “La Gazzetta Marittima” and of “Il Tagliamare”. Fulvi also writes for the QN group. He loves sailboats and tenders.

Giordano Bruno Guerri, scrittore, giornalista e storico italiano, è nato nella provincia di Siena. Collabora con Il Giornale e tiene regolarmente corsi di Storia Contemporanea nelle università di tutto il mondo. Tra i suoi fortunati libri di storia, L’Arcitaliano (1980).

Giordano Bruno Guerri, writer, journalist and Italian historian, was born in the province of Siena. He has had a column in Il Giornale newspaper and he regularly holds courses in Contemporary History at universities all over the world. His successful history books include L’Arcitaliano (1980).

Marta Innocenti Ciulli, 36 anni di moda, di cui 20 passati come direttore di testate con un unico soggetto: moda e tendenze. Un lavoro-passione che le ha corrisposto profondamente. Ama i suoi figli, la casa e il lavoro, la fotografia, il cinema.

Marta Innocenti Ciulli, 36 four years in the fashion business, of which twenty spent as editor in chief of magazines specialized in fashion and trends. A job and a passion just right for her.

She loves her children, home, job, photography and movies.

Massimo Listri. Fotografo, vive a Firenze, collabora con continuità alle riviste AD e Fmr e con frequenza a molti periodici stranieri, tra cui Connaissance des Arts e L’Eœil.

Ha pubblicato oltre 30 libri di arte e alta architettura.

Massimo Listri, photographer, lives in Florence and collaborates with the magazines AD and FMR and frequently with many international magazines such as Connaissance des Arts and L’Eoeil. He has written over thirty art and architecture books.

for salone margherita

Your private event Coming Soon Lounge

Galleria Umberto I, 44 - Napoli - ph. 081 410041 www.barbaronapoli.it

Nicky Swallow si è trasferita a Firenze nel 1981, ha scritto su Firenze e la Toscana per più di 10 anni. Collabora a numerose riviste che si occupano di turismo in Toscana, fra le quali Traveller di Condé Nast. E’ specializzata in cibo, ristoranti, alberghi.

Nicky Swallow moved to Florence in 1981. She has been writing about Florence and Tuscany for more than 10 years. She writes for many magazines specialized in tourism in Tuscany such as Traveller by Condé Nast. She is a food, restaurant and hotel connoisseur.

Ausilia Veneruso, è nata a Capri e ha realizzato, dal 1982, quattro librerie che gestisce tra Capri, Anacapri e Roma. Ha creato, insieme al marito Riccardo Esposito, le Edizioni La Conchiglia e l’omonima Associazione Culturale che organizza, ogni anno, incontri letterari e manifestazioni culturali.

Ausilia Veneruso, was born in Capri and has created, from 1982, four book stores which she runs between Capri, Anacapri and Rome. She has realized, together with her husband Riccardo Esposito, the La Conchiglia Editions and the homonymous Cultural Association which organizes, each year, book presentations and cultural manifestations.

FIRENZE

PORTO ROTONDO

CORTINA

PUBLIIMAGE 2009 FOTO DI CLAUDIO MINENTI

FIRENZE - via della Spada 24/r www.falierosarti.com

DIVINE PEOPLE text Gianluca Coda

Effetto Mediterraneo

Lorella Landi. Il valore della napoletanità in TV The value of being Neapolitan in TV Come è nata la passione per la televisione?

Era un sogno sin da piccola e per realizzarlo ho lavorato duro. La laurea in Lingue e Letterature Straniere al Magistero di Napoli, l’esame da giornalista e tanta gavetta in tv.

Com’è stato il passaggio da La Vita in Diretta a Effetto Sabato?

Da inviata a padrona di casa.

La puntata più emozionante di Effetto Sabato?

Quella dedicata all’Abruzzo, intitolata Effetto Cuore dove si sono alternati 32 artisti in una gara di solidarietà a sostegno della popolazione. Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha scelto la nostra trasmissione per lanciare in anteprima la sua proposta ai parlamentari di autotassarsi a sostegno dei terremotati.

Essere di origine napoletana, ha segnato il suo destino?

Essere napoletana è un valore aggiunto. Dipende dallo spirito mediterraneo fatto di radici profonde, di fantasia, di ironia. Qualità che aiutano in una professione come quella della conduttrice, che non ammette alibi. Napoli è un micromondo dove tutto è possibile, ed è anche il contrario di tutto. Questo in scena aiuta eccome!

Ha un obbiettivo o un modello professionale?

Ho un sogno comune un po’ a tutti quelli che fanno il mio lavoro, condurre un programma in prima serata, con la grinta di Simona Ventura e la professionalità di Milly Carlucci. Due grandi signore della tv.

Cosa rappresenta Capri per lei?

Capri è un’isola felice che tutto il mondo ci invidia. E’ la mia oasi di tranquillità, dove stare insieme agli amici più cari.

Lorella Landi, napoletana innamorata di Capri. Dopo aver lavorato come inviata per La Vita in Diretta è approdata alla conduzione di Effetto sabato, il magazine di informazione e intrattenimento in onda su Raiuno.

Lorella Landi, a Neapolitan in love with Capri. Having worked as a correspondent for La Vita in Diretta, she clinched the job of host of Effetto Sabato, the information and entertainment magazine aired on Raiuno.

24

CapriMagazine

How did your passion for television begin?

I’d had this dream since I was little and I worked hard to achieve it.

A degree in Foreign Language and Literature at the Naples’ Magistero University followed by journalist exams and a long stint in the lower ranks in TV. What was the transition like from La Vita in Diretta to Effetto Sabato?

From correspondent to lady of the house.

The most emotional Effetto Sabato show?

The one devoted to Abruzzo, entitled Effetto Cuore where 32 artists each performed as part of a solidarity campaign in support of the community.

The President of the Senate, Renato Schifani, chose our programme to launch his proposal for parliamentarians to make a personal donation in support of the earthquake victims.

Has having Neapolitan origins marked your destiny?

Being Neapolitan is always a bonus. Maybe it has something to do with the Mediterranean spirit, with its deep historical roots, its imagination, its irony. All qualities which help in a profession like that of a TV host, which takes no prisoners. Napoli is a microcosm where everything is possible, and yet it is also a contradiction of everything. This certainly helps on the set!

Do you have a goal or any role models?

I have a dream I share with practically everyone in my line of work, and that is to host a programme on prime time TV, with the grit of Simona Ventura and the professionalism of Milly Carlucci. Two great women in television.

What does Capri mean to you?

Capri is a happy island and the envy of the whole world. It is my oasis of tranquillity, where I can spend time with my dearest friends.

DIVINE PEOPLE text Gianluca Coda

Quelle notti meravigliose Tonino Esposito. L’isola vista dal Gatto Bianco A view of the island from Hotel Gatto Bianco

Dove inizia la sua storia caprese?

A Tragara. Vivevamo tutti lì, la zona era tutta degli Esposito. Mio nonno ebbe 14 figli e per sfamarli cominciò a vendere le proprietà. Ci trasferimmo in via Botteghe. Rimase solo il Caffè Carmela dove si mangiavano i ravioli alla caprese più buoni dell’isola.

Come era la Capri di allora?

Capri non si conosceva come luogo di vacanza estivo. Qui si veniva a svernare, da settembre a giugno, poi, con i primi caldi l’isola si svuotava.

Quando aprì la clinica Quisisana l’isola fu invasa da russi, tedeschi e inglesi che venivano qui convinti di poter curare la tubercolosi.

Quando c’è stato il vero cambiamento di Capri?

Con gli americani dopo la seconda guerra mondiale. Ero a Roma perché c’era una legge di Mussolini che permetteva di evitare il servizio militare se si coltivava la terra. Mi ritrovai in campagna con tre famiglie di coloni, pieni di provviste alimentari ed era un lusso perché a Capri c’era miseria.

Poi cosa è successo?

Acquistammo la terra dove sorge oggi l’albergo Gatto Bianco, aprimmo un ristorante e un bar che furono un grande successo. Questo ci portò ad aprire subito un altro ristorante che segnò l’iniziò della dolce vita. Era il Valentino, dove venivano spesso Onassis, re Farouk e altre celebrità.

Un ricordo di quegli anni?

Una sera venne Tina Livanos, moglie di Onassis. Era sola e triste, forse perché già sapeva che il marito aveva una relazione con la Callas. Dopo cena mi chiese di accompagnarla sul Cristina per bere l’ultima vodka della serata. Trascorsi la notte più bella della mia vita.

Tonino Esposito, decano degli albergatori capresi. Il suo Gatto Bianco nacque negli anni ‘40 come ristorante e divenne subito rifugio di vip, che lo preferivano per evitare la vetrina dei grandi hotel. (sopra con Gracie Fields). His Hotel Gatto Bianco opened in the ‘40s as a restaurant and instantly became a haunt for celebrities, who preferred it to the limelight of the big hotels.(above hotels.(above with Gracie Fields).

26

CapriMagazine

Where on the island of Capri did your story begin?

In Tragara. We all lived there initially. That area was completely Espositoowned. My grandfather had 14 children and to feed them he started to sell some of his property. We moved to via Botteghe. All that was left was the Caffè Carmela where you could eat the best ravioli alla caprese.

What was Capri like back then?

Capri was not known as a summer holiday destination. The winters were spent here, from September to June, then, as the first heat arrived, the island emptied. With the opening of the Quisisana clinic, Russians, Germans and English people flocked to the island convinced they would be cured of tuberculosis.

When did the real changes come to Capri?

With the arrival of the Americans after the Second World War. At that time I was in Rome, as there was a law enacted under Mussolini that exempted you from military service if you farmed the land. I found myself in the the countryside with three farming families. There was food a plenty, which was a luxury for me, because in Capri poverty was rife.

What happened next?

A few years later we bought the land where Hotel Gatto Bianco now stands, opening a restaurant and bar which would enjoy enormous success. This led us to open another restaurant immediately, heralding the start of the dolce vita years. Called Il Valentino, it was a regular haunt for Onassis, King Farouk and other celebrities.

A special memory from that time?

One evening Tina Livanos, Onassis’ wife, turned up. She was alone and unhappy, perhaps because she already knew her husband was having an affair with Callas. After dinner she asked me to take her back on board the Cristina, her yacht, for her last vodka of the evening. I had the most wonderful night of my life.

DIVINE PEOPLE text Chicco Carlucci

In nome della moda

Alessandra Moschillo. Con Napoli nel cuore With Naples in heart

Alessandra Moschillo, braccio destro del padre Saverio, da anni segue a 360 gradi l’azienda di famiglia. Vive a Milano per seguire il consiglio di amministrazione e supervisionare la logistica della griffe John Richmond.

Alessandra Moschillo, right-hand to her father Saverio, has been involved for years in every aspect of the family’s business. She moved to Milan to enter the board of directors and supervise the international logistics of the fashion house John Richmond.

Come è nata la passione per la moda?

Da piccola mio padre mi portava alle sfilate, ho iniziato come modella.

Ma a un certo punto ho dovuto scegliere tra le mie due grandi passioni: la danza e la moda. Ho scelto la seconda.

Cosa esprimono di lei le collezioni John Richmond?

Le collezioni di John sono rock ma sofisticate, eleganti ma aggressive.

Questo dualismo in qualche modo mi appartiene. Dicono che sono dura, testarda ma con un’anima gentile, che non mi fermo davanti a nulla e che una volta sciolto l’involucro mi trasformo in una donna in carriera. In parte è vero, ma resto comunque una ragazza semplice e alla mano.

L’emozione più grande che ha provato in questo lavoro?

Vincere il premio Giovane Imprenditrice dell’anno nel 2007, l’ho dedicato a mio padre per tutto ciò che mi ha insegnato e trasmesso, l’essere madrina di una tesi di laurea e avere la copertina della rivista pubblicata in seguito.

C’è un incontro che le ha cambiato la vita?

Quello con la città di Milano. Lasciare Napoli mi è costato molto, ho sacrificato la mia vita privata. Milano è una città difficile per una partenopea abituata a vedere il mare tutti i giorni, ma ho fatto bene perché questo lavoro mi porta grandi soddisfazioni e ottimi risultati.

Cosa rappresenta per lei Capri?

E’ il mio rifugio, la mia isola, la realizzazione di un sogno che ho condiviso con mio padre fin da bambina.

Cosa le piace di più di Capri?

I Faraglioni ovviamente! L’atmosfera che si respira camminando tra i vicoli, o semplicemente sedendosi a bere un caffè in piazzetta.

How did your passion for fashion start?

I was born in this environment. When I was a child my father took me to fashion shows; I started as a model. Then there came a point where I had to choose between my two great passions: dancing and fashion.

I chose the latter.

How much do you identify with John Richmond’s collections?

John’s collections are “Rock” yet sophisticated, elegant but aggressive.

This dualism is, somehow, Me. They say I’m hard, stubborn, but with a kind heart: that nothing stops me, and that under the wrappings is a career woman. This is partly true, but I’m still a natural, easy-going girl.

The biggest thrill you’ve had in this job?

Winning the Young woman entrepreneur of the year award, in 2007: dedicated to my father, for everything he has taught me; being the inspirer of a dissertation, and having the front cover of the magazine subsequently published.

Was there a meeting that changed your life?

The one with the city of Milan. Leaving Naples cost me a lot, I sacrificed my private life. Milan is a difficult place for a Parthenopean who saw the sea every day; but I made the right choice, because this job gives me great satisfaction and excellent results.

What does Capri represent for you?

It’s my hide-away, my island, the realization of a dream I’ve shared with my father since I was a child.

What do you like most about Capri?

The Faraglioni of course! The atmosphere you breathe as you wander around the lanes, or simply sitting in a piazzetta, drinking coffee.

28

CapriMagazine

DIVINE PEOPLE text Gianluca Coda

En privé

Paola De Angelis. Ritratto di un’imprenditrice A portrait of a young businesswoman Qual è il lato più espressivo del suo carattere?

E’ senz’ altro quello tipico dei capresi. Sono socievole e disponibile, ma allo stesso tempo riservata e schiva.

Tre aggettivi per descriversi.

Semplice, sognatrice e trasparente.

C’è un incontro che le ha cambiato la vita?

L’incontro con mio marito Eduardo Safdie, che più che cambiarmi mi ha arricchito, mostrandomi la sua maniera di vivere la vita.

Cosa rappresenta per lei Capri?

Per me Capri è la “casa”. Una certezza, un posto sicuro, bello e sempre pronto ad accogliermi.

Cosa le piace di più di quest’isola?

La gente, l’atmosfera che si respira, sospesa tra il frizzante e il rilassante. Non è mai banale.

Se potesse cambierebbe qualcosa?

Assolutamente no. Mi piace così com’è e non cambierei nulla.

Che ricordo dell’isola porta sempre con sé quando si allontana?

I momenti più belli passati sull’isola, e la certezza dell’emozione che mi aspetta al rientro, già quando arrivo a Marina Grande, e tra le case colorate e il mare, comincio a rincontrare i visi familiari.

Il suo piatto caprese preferito?

I ravioli alla caprese, rigorosamente fatti in casa da mia madre.

Dove le piace di più fare il bagno?

Al largo. Mi sembra di tuffarmi nell’infinito. Ho un brivido lungo la schiena, un po’ perché temo che la barca si allontani, un po’ perché l’acqua è più fredda e quando risalgo in barca mi sembra quasi di aver raggiunto una piccola vittoria.

Paola De Angelis, figlia di Salvatore e Virginia, stimati imprenditori isolani, opera nel turismo insieme alla famiglia, con strutture alberghiere a Capri. Risiede a Roma, a Formello.

Paola De Angelis, daughter of Salvatore and Virginia, respected island business people, works with her family in the tourism, with several hotel facilities on the island of Capri. She has been based in Rome, living in Formello, for the past few years.

30

CapriMagazine

What is the most expressive side of your personality?

It’s definitely the typically Caprian side. I am sociable and friendly, yet reserved and shy at the same time.

Three adjectives to describe yourself.

Simple, honest, a dreamer.

What encounter has changed your life?

Meeting my husband Eduardo Safdie, which not only changed but also enriched me, as I learned from his way of life.

What does Capri mean to you?

Capri is my “home”. A certainty, a safe haven, a beautiful place which always welcomes me with open arms.

What do you like most about this island?

The people, the atmosphere you can breathe here, a cross between vibrant and relaxing. It is never boring.

If you could change something...?

Absolutely not. I like it as it is and I wouldn’t change a thing.

What memory do you always take with you when you are away?

Memories of wonderful times spent on the island, and knowing that a emotion awaits me when I return: as soon as I arrive in Marina Grande, I begin to see familiar faces between the coloured houses and the sea.

Your favourite local dish?

Ravioli alla caprese, strictly homemade by my mother.

Where do you prefer to have a swim?

Just off the shore. I feel like I’m plunging into infinity. I get shivers down my spine, partially because I’m afraid the boat will drift away, and partially because the water is a little colder. When I get onto the boat again I almost feel like I’ve achieved a small victory.

patriziapepe.com _ 055 874441

DIVINE PEOPLE text Chicco Carlucci

Precious shots

Enrico Desiderio. Un’anima divisa in due A divided soul Come è nata la sua passione per la fotografia?

E’ iniziata come hobby con la macrofotografia. Per motivi di studio aiutavo mio fratello durante il periodo universitario. Poi negli anni, viaggiando e fotografando, ho scoperto una vera passione che ho approfondito frequentando alcuni workshop e che coltivo appena posso.

Qual è, a suo giudizio, la sua foto più bella?

E’ quella che sprigiona emozione. Non esiste la più bella, ogni fotografia può regalare sensazioni diverse, uniche.

Quanta ispirazione trova nei paesaggi di Capri?

Anche se prediligo il fotoreportage, è impossibile resistere alla tentazione di fotografare il paesaggio caprese. Se ti soffermi e guardi attentamente ti accorgi che Capri è veramente un’isola magica.

Quanto riesce a esprimere di sé attraverso uno scatto?

La mia espressività caratteriale viene fuori proprio con la fotografia, perché attraverso gli scatti riesco ad esprimere una parte di me.

Cosa rappresenta per lei Capri?

Passato, presente e futuro. La mia vita. Poiché le mie radici più profonde sono qui, non penso ci sia posto dove potrei vivere meglio.

Cosa le piace di più dell’isola?

La sua storia, le sue radici profonde.

Che ricordo dell’isola porta sempre con sé quando si allontana?

Le indimenticabili estati al mare trascorse con Luigi, mio fratello.

Il suo piatto caprese preferito?

Sicuramente la pezzogna e rigorosamente cucinata all’Acqua Pazza.

Dove le piace di più fare il bagno?

Ovunque, il bagno a Capri è sempre un’emozione unica, piena di fascino.

Enrico Desiderio lavora nella gioielleria di famiglia da 23 anni, specialista in design e gemmologia. Ha esposto le sue foto alla Ignazio Cerio e alla Maison de la Photographie di Parigi. Ha collaborato con National Geographic.

Has been working in the family jewellers for 23 years, is specialised in design and gemmology. He exhibited his photos at Sala Mostre Ignazio Cerio, and at the Maison Européen de la Photographie in Paris. He worked in collaboration with National Geographic.

32

CapriMagazine

How did your love for photography begin?

It started as a hobby with macro photography. I used to help my brother during his time at university, as a form of study. Then, over the years, travelling and taking pictures, I discovered a true passion which I deepened by attending workshops and which I nurture whenever I can.

What is, in your view, your best photograph?

One that evokes emotions. There is no such thing as the best; each photograph can arouse different, unique feelings.

How much inspiration do you draw from the landscape of Capri?

Although I prefer photo reportage, it is impossible to resist the temptation of photographing the landscape of Capri. If you stop and look closely, you will see that Capri is a magical island.

How much of yourself do you reveal through a shot?

My personality comes out through photography, as I can express a part of myself through my shots.

What does Capri mean to you?

Past, present and future. My life. Because my deepest roots are here, I do not think I could live as well anywhere else.

What do you like most about the island?

Its history, its deep roots.

What memories of the island do you take with you when you are away?

The unforgettable summers spent by the sea with my brother, Luigi.

Your favourite local dish?

Definitely pezzogna in acqua pazza Where do you prefer to take a swim?

Anywhere. A swim in Capri is always a unique experience and full of charm.

DIVINE PEOPLE text Francesca Lombardi

I carati di una seduzione Mauro Giovannetti, fabbricante di sogni à porter Creator of dreams-à-porter

Come è nata la sua passione per i gioielli?

Da bambino, quando finita la scuola andavo a giocare nella gioielleria di famiglia. Una passione radicata, siamo gioiellieri da tre generazioni.

Qual è il leitmotiv delle sue creazioni?

Il mio punto di partenza è la pietra. Anche solo guardandola riesco a immaginare il gioiello che costruirò intorno. Fuori dalle mode e dalle stagioni, seguendo solo l’istinto.

Il più bel complimento ad uno dei suoi gioielli?

Che sono assolutamente fuori dal comune, diversi da quelli che si vedono nelle altre gioiellerie. Questa visione rispecchia la mia concezione di lusso, come sinonimo di unicità.

Cosa rappresenta per lei Capri? (sospira) Uno dei posti più belli del mondo. Sono romano d’origine e abbiamo una gioielleria anche a Porto Cervo, altra località esclusiva e d’élite. Ma qui la gente, solare e ospitale, fa veramente la differenza.

Una immagine di Capri che descrive l’emozioni che trasmette l’ isola?

C’è una terrazza che ha la vista sui Faraglioni, quasi sospesa sul blu. E’ quella dell’Hotel Punta Tragara, un posto meraviglioso.

Se Capri fosse un gioiello sarebbe...

Me la immagino come una pietra. Uno zaffiro.

Il suo piatto preferito?

A Capri il cibo è incredibile, buonissimo. Ma più di tutto adoro gli spaghetti con i pomodorini freschi. Qui li chiamano sciué sciuì.

Il suo motto?

Non ne ho. Cerco solo di migliorare sempre nel lavoro e nella vita

Mauro Giovannetti, presidente della Giovannetti Jewellery e ideatore dei pezzi unici, segue l’acquisto delle gemme preziose attraverso una accurata selezione di quelle eccellenti. I suoi gioielli sono venduti a Capri e Porto Cervo, ma anche in corner dedicati nelle più esclusive gioiellerie di St. Barth, Atene e Mosca.

President of Giovannetti Jewellery and creator of the unique pieces, follows purchase of precious gems through selection of excellent examples.

His jewels are sold in Capri, Porto Cervo, St. Barths, Athens and Moscow.

34

CapriMagazine

How did your passion for jewels come about?

As a child, I used to go and play in the family jewellery shop after school. A deep-rooted passion, we have been jewellers for three generations.

What is the leitmotiv of your creations?

My starting point is the stone. Just looking at it I can imagine the jewel I will build around it. Beyond fashions and seasons, following pure instinct.

The best compliment paid to one of your jewels?

That they are absolutely out of the ordinary, different from what you see in other jewellers’. This vision reflects my conception of luxury, as a synonym of uniqueness.

What does Capri represent for you? (he sighs) One of the most beautiful places in the world. I was born in Rome and we also have a shop in Porto Cervo, another exclusive elite resort. But here the people and their warm hospitable characters make the real difference.

An image of Capri that describes the emotions that this island conveys?

There is a terrace with a view over the Faraglioni, almost as if it were suspended over the blue sea. At the Hotel Punta Tragara, a wonderful place.

If Capri were a jewel it would be...

I see it as a stone. A sapphire.

Your favourite dish?

On Capri the food is incredible, so good. But best of all I adore spaghetti with fresh cherry tomatoes. Here they call them sciué sciuì.

Your motto?

I don’t have a motto. I just try to always improve in my work and life.

DIVINE PEOPLE text Teresa Favi

Glocal spirit

Toni Aiello. Fatto a Capri per il resto del mondo Made in Capri for the rest of the world

Toni Aiello è nato a Sorrento il 16 novembre del 1974, vive a Capri ma gira il mondo 8 mesi l’anno. E’ ideatore, designer e proprietario del brand 100% Capri venduto nei monomarca di Capri, Roma, Saint Barth e Miami.

Tony Aiello was born in Sorrento on 16 November 1974, lives in Capri, but tours the world 8 months a year. He is the creator, designer and owner of the brand 100% Capri sold in single brand stores in Capri, Rome, Saint Barth and Miami.

Come è nata la sua passione per la moda?

In famiglia, nei laboratori dove i genitori producevano abbigliamento.

Toni Aiello stilista e imprenditore, quale delle due anime prevale?

Nessuna, fifty-fifty.

L’incontro che le ha cambiato la vita Nella vita privata, quello con mia moglie, ci siamo sposati da appena un anno e mezzo. Lei è il mio ago della bilancia, mi dà sempre le dritte giuste.

Nella vita professionale è stato fondamentale l’incontro con Saint Barth: l’apertura del negozio su quell’isola mi ha aperto un mondo.

Due cose in e due cose out di Capri Sono in la qualità del servizio che diamo ai clienti e il recupero delle tradizioni locali. Sono out Capri dalle 8 alle 17 quando si riempie di turisti giornalieri e l’ospitalità del porto.

La persona più chic dell’isola?

Tonino Cacace.

Life-style a Capri: tre tappe imperdibili Un giro di shopping nelle gioiellerie top come Campanina e Chantecler, comprare una camicia di lino bianco firmata 100% Capri, un aperitivo sulla terrazza del JK Place.

Un profumo preferito a Capri Il profumo misto di terra, fiori e vegetazione che si spande sull’isola dopo un acquazzone estivo.

Il posto del cuore Capri è tutta bella, in ogni angolo. Ma diventa speciale dal tardo pomeriggio, quando cominciano prendere piede l’eleganza e la discrezione.

Dove le piace tuffarsi?

Nella Grotta Azzurra Where did your passion for fashion originate?

We lived above the workshop where my parents produced clothing.

Tony Aiello, stylist and entrepreneur: which of the two prevails?

Neither, it’s fifty-fifty.

The meeting that changed your life In my private life it was with my wife: we married just eighteen months ago. She is the needle of my weighing scales, she always gives me the right pointers. In my professional life, fundamental was the meeting with Saint Barth: opening the store on that island opened up a world for me.

Two things that are in and two that are out in Capri The quality of the service we give to customers; the recovery of local traditions are in. Capri from 8 am to 5 pm, when it fills with day trippers; the port’s hospitality: these are out.

The most elegant person on the island?

Tonino Cacace Lifestyle in Capri: three musts A shopping tour of the island’s top jewellery stores, such as Campanina and Chantecler; purchasing a 100% Capri white linen shirt; an aperitif on the terrace of the JK Place.

A favourite fragrance in Capri The mixed scent of earth, flowers and vegetation which pervades the island after a summer rainstorm.

Your favourite spot Capri is all beautiful, in every corner, but starting from late afternoon, when elegance and discretion start to take over.

Where do you like to dive?

In the Blue Grotto.

36

CapriMagazine

DIVINE PEOPLE text Gianluca Coda photo Capri Flash

Il banchiere creativo L’amicizia con la A maisuscola Friendship is paramount

Cosa significa essere il festeggiato del party più atteso dell’estate?

Sono molto contento che il nostro party sia diventato un evento così atteso, quasi come il concerto di una rockstar! L’organizzazione richiede impegno, perché i nostri ospiti vengono da posti lontani e hanno bisogno di consigli e suggerimenti. Ma quando arriva il giorno della festa tutta la tensione va via e ci dedichiamo solo agli invitati.

Siete due gemelli nati sotto il segno dei gemelli. La qualità che più vi avvicina e quella che la distingue da suo fratello Ferruccio?

Siamo abbastanza simili in quanto a capacità relazionali. Ci piace conoscere nuova gente e stringiamo facilmente amicizia. Segni distintivi pochi .. o forse molti, non saprei! Ferruccio è più attento ai puntini sulle i, mentre io do meno importanza alle cose.

Cosa rappresenta per voi quest’isola?

Viaggiamo tanto, per lavoro e per piacere, ma pur vivendo lontano ci sentiamo napoletani e capresi al 100%. Quest’isola è il mito che tutti sognano e il nostro compleanno è l’occasione per farla conoscere ai nostri nuovi amici.

Che ricordo porta sempre con sé?

La famiglia è cresciuta a Capri. Mio nonno Ferruccio veniva qui a villeggiare sin dal 1940 e anche mio padre. Sono tanti i ricordi. Da bambini andavamo a mangiare la pizza da Gemma e lei ci faceva stare accanto al forno, perché sapeva che eravamo terribili e volevamo preparare e infornare le pizze da soli. Oggi i bei ricordi sono legati alle serate passate all’Anema e Core da Guido e insieme agli amici.

Il suo piatto caprese preferito?

La pizza all’acqua di Aurora e i totani con le patate di Paolino.

Giuseppe de Lorenzo, una laurea in legge a Napoli e un master in finanza a Londra, è partner di una merchant bank.Vive a Milano da anni, ama viaggiare e ha una grande passione per l’arte contemporanea e l’interior design.

Giuseppe de Lorenzo, a law graduate from Naples with a postgraduate specialization in finance from London university, is a partner in a Milanese merchant bank. He’s been living in Milan for many years, loves travelling and has a passion for contemporary art and interior design.

38

CapriMagazine

How does it feel to be the guest of honour at the Summer’s most eagerly awaited party?

It’s great that our party has become such a longed-for event: it’s almost like a rock-star’s concert! It takes time to organise, because our guests come from distant countries, and need help and advice. But on the day of the event the tension goes away, and we focus entirely on our guests.

You are twins, born under the sign of Gemini. What qualities do you share with your brother Ferruccio, and what makes you different?

We are quite similar as regards our social skills. We like meeting new people, and easily form friendships. Few differences ... or maybe many, I wouldn’t know! Ferruccio is more meticulous, I’m more easygoing.

What does this island represent for the two of you?

We travel a lot, for work and for pleasure, and although we live far away we feel 100% Neapolitan and Capresi. This island is a myth everyone dreams of, and our birthday is the chance to show it to new friends.

A memory you never part with?

My family grew up in Capri. Grandpa Ferruccio came here on holiday as early as 1940, and so did my father. I have lots of memories. As kids we’d go to Gemma’s for a pizza, and she would keep us near the over: she knew we were pests, and wanted to prepare and bake the pizzas on our own. These days my fond memories are of evenings spent with friends at Guido’s Anema e Core.

Your favourite Caprese dish?

Aurora’s water pizza, and Paolino’s squid and potatoes.

SAVE AS BOOKS Ausilia Veneruso

Piccoli libri

per una grande isola. Se è vero che ogni libro è un’isola utile per accedere a dimensioni ulteriori, potremmo affermare che per una piccola isola “grande” come Capri, concentrato di mito, storia e cultura, il libro

invece, cinque episodi di costume in cui si palesano la diversità e l’eccentricità dell’Isola, territorio extra legem, dove regole valide altrove sembrano sospendersi e adattarsi ad un’assoluta peculiarità tutta caprese. Il viaggio tra i piccoli/grandi libri continua attraverso due grotte, una si scopre nel 1826, l’altra scompare nel 1808. Ne La scoperta della Grotta Azzurra di August Kopisch leggiamo la prima e originale cronaca della “scoperta” attraverso le parole di colui che fu il primo straniero a

Small books

for a great island If it’s true that a book is an island through which one can reach further dimensions, we could affirm that, for a small island as “great” as Capri – a concentrate of myth, history and culture – the ideal book, especially

episodes which reveal the diversity and eccentricity of the Island: an extra legem territory, where regulations that apply elsewhere seem suspended, adapting to a wholly Caprese peculiarity.

Our journey among these small-great books proceeds through two grottos: one is discovered in 1826, the other disappears in 1808.

In La scoperta della Grotta Azzurra by August Kopisch we read the first and original chronicle of the “discovery” through the words of the first foreigner to penetrate the azure

xxxxxx xxxxxx

ideale, specie d’estate, è di piccolo formato e di grande contenuto.

Eccone, dunque, alcuni, tutti legati alla storia, alla letteratura, al costume, fino alla cucina dell’Isola.

Partiamo da In quel labirinto mi sono presa per mano di Elena Bertonelli. Qui Annachiara si trova, suo malgrado, in una Capri leggera e mondana al centro di un torbido intreccio che si scioglie solo per la sua capacità di leggere e interpretare fatti e persone attraverso una ricerca interiore. In Pudore caprese Cinque casi giudiziari a Capri di Fausto Esposito troviamo, 40

CapriMagazine

penetrare nell’antro azzurro; ne Il mistero della Grotta Oscura Racconto intorno alla prematura scomparsa di una meraviglia naturale dell’isola di Capri di Augusto Vitale si racconta di due viaggiatori che assistono alla drammatica frana che occluderà per sempre l’acceso a quella che, fino ad allora, era ritenuta la meraviglia naturale di Capri.

Concludiamo con Giallaranci mitili impazziti di luce Le carte perdute della cucina caprese di Claudio Novelli che ci fa scoprire una storia dell’Isola parallela a quella ufficiale in cui tutto converge verso straordinarie ricette capresi in bilico fra tradizione e ardita innovazione.

in summer, is of small format and great content.

Here are a few, all of them concerning the island’s history, literature, lifestyle, and even cuisine. Let’s start from In quel labirinto mi sono presa per mano by Elena Bertonelli. Here – in light-hearted, worldly Capri – Annachiara unwittingly finds herself at the centre of an intricate plot, which is untangled solely owing to her capacity to read and interpret facts and people through inner research.

In Pudore caprese - Cinque casi giudiziari a Capri by Fausto Esposito, we find, instead, five lifestyle

cave; Il mistero della Grotta Oscura Racconto intorno alla prematura scomparsa di una meraviglia naturale dell’isola di Capri by Augusto Vitale tells of two travellers who witnessed the dramatic landslide which was to block for ever access to what had been considered, up to then, the natural marvel of Capri.

We conclude with Giallaranci mitili impazziti di luce Le carte perdute della cucina caprese by Claudio Novelli: the discovery of a parallel of the island’s official history, where everything converges towards extraordinary Capri recipes, poised between tradition and innovation.

SAVE AS EVENTS Ausilia Veneruso

I luoghi della parola Le parole degli dei Dioniso, ottava rassegna

Nel 2006 le parole di Ermes/Mercurio, nel 2007 Venere/Aphrodite, nel 2008 la deità scelta è stata Ares/Marte.

La VII edizione della rassegna organizzata dall’Associazione Culturale La Conchiglia, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, sarà dedicata a Dioniso. Divinità che racchiude l’essenza più profonda della natura ed è

xxxxxx Villa Lysis

tramite tra umano e divino, tra riflessione ed ebbrezza.

Dioniso, quindi, verrà affrontato, per la sua complessità, pervasività, ambiguità e contemporaneità, sia attraverso la chiave del mito e della storia, dalle origini cretesi del dio alla versione romana, sia indagando sulle ragione della persistenza e della grande risonanza del dionisismo nella cultura del nostro tempo.

Numerosi gli appuntamenti previsti, straordinari i luoghi degli incontri – dalla Terrazza dei Giardini di Augusto, alla Certosa di San Giacomo, a , al Roof del Capri Palace, alla Sala Donna Lucia del Grand Hotel Quisisana, al Belvedere di Tragara, fino alla Grotta di 42

CapriMagazine

Matermania.

Eccellenti i nomi dei partecipanti: Eva Cantarella in Anna Paculla Sacredotessa di Dioniso, Enzo Salomone nella lettura dalle Baccanti di Euripide, Mariella Pandolfi e Marino Niola in Contaminazioni dionisiache con Marc Augé.

Fermento divino sarà il tema della serata con Licia Granello, Niola e Oliver Glowig, mentre SimonPietro Cussino suonerà il suo violoncello in un Concerto all’aurora.

Marcel Detienne e Giulio Giorello converseranno di Eros e Thanatos, Massimo Fusilli in Il Dio ibrido e James Hillman

Grotta di Matermania xxxxxx

terrà una conferenza su Dioniso filosofo.

La corona di Arianna sarà l’argomento trattato da Silvia Ronchey e Giorgio Ieranò, mentre il presidente della Regione Puglia Niki Vendola discuterà da esperto di Dioniso politico.

Tutto avverrà in una straordinaria simbiosi tra la natura, le parole degli ospiti ed il pubblico che ancora una volta vorrà numeroso partecipare agli appuntamenti.

L’isola di Capri tra luglio e settembre sarà di nuovo palcoscenico e laboratorio, luogo di incontro e di confronto a livello internazionale.

Per informazioni www. associazionelaconchiglia.

Places of the word

through to the Matermania Grotto - with excellent participants: Eva Cantarella Words of the Gods in Anna Paculla Priestess of Dionysus, Enzo Salomone in Dionysus the reading of Euripedes’ VII meeting Baccanti, Mariella Pandolfi In 2006 the words of and Marino Niola in Hermes/Mercury, in 2007 Dionysian Contaminations Venus/Aphrodite and in with Marc Augé.

2008 the chosen deity was Divine ferment will be the Ares/Mars. The VII edition theme of the evening with of the meeting organised by Licia Granello, Niola and the Cultural Association La Oliver Glowig, SimonPietro Conchiglia, under the High Cussino will play his Patronage of the President violoncello in a Concerto to of the Republic, is dedicated the aurora, Marcel Detienne to Dionysus. and Giulio Giorello will A divinity that embraces converse about Eros the deepest essence of and Thanatos, Massimo

xxxxxx I Faraglioni

Giardini di Augusto

Nature, an intermediary between human and divine, reflection and intoxication.

Because of his complexity, pervasiveness, ambiguity and contemporaneity, Dionysus will therefore be addressed using mythology and history, from the Cretan origins of this god to his Roman version, and through investigation into the reason of the persistence and great significance of Dionysism in today’s culture.

Numerous appointments are scheduled in extraordinary locations - the Terrace of the Giardini di Augusto, the Certosa of San Giacomo, Villa Lysis, the Roof of the Capri Palace, the Donna Lucia Room in the Grand Hotel Quisisana, the Tragara viewpoint, right

Fusilli in The hybrid God, James Hillman will hold a conference on Dionysus the philosopher. Ariadne’s Crown will be the argument covered by Silvia Ronchey and Giorgio Ieranò, while the Governor of Puglia Niki Vendola will discuss Dionysus the politician.

This will all take place in extraordinary symbiosis of nature, the words of the guests and the audience, who yet again will be participating in great numbers.

From July to September, the island of Capri will once more act as a stage and workshop, a place for encounter and collation on an international level.

For information www.associazionelaconchiglia.com

IT OBJECT

text Francesca Lombardi

Salviamo i ’90

Quando amavamo vestirci militare e giocare con continui repêchage dagli armadi dell’esercito. Nel 2009 però l’ottica è cambiata e il fine è eco, logico e sostenibile, e stylish. Medaglia al valore a Gherardini e alla versione comouflage della DodiciDodici.

Those were the years when we liked the military look and played with items picked out of the army’s wardrobe. In 2009, however, we see things from a new perspective and the goal is eco-friendly and sustainable, and stylish. The medal for military valour goes to Gherardini and to the camouflage version by DodiciDodici.

CapriMagazine

45

Via le Botteghe 23 - 80073 Capri (NA) - ph. +39 081 8378907 - info@puttinigioielli-capri.it - www.puttini.com

IT OBJECT

text Francesca Lombardi

3D

Occhiali da avatar, sembrano disegnati per una realtà parallela che ha la sua mise en scène nella rete. Ma nell’era di second life e dei social network, la terza dimensione fa parte della vita reale. E questi occhiali esistono davvero, firmati Louis Vuitton per il prossimo inverno.

Avatar eyeglasses seem designed for a parallel world on the Net. But in the age of second life and social networks, the third dimension is part of real life. And these glasses really exist, designed by Louis Vuitton for the coming winter.

CapriMagazine

47

IT OBJECT

text Francesca Lombardi

Una ballata del mare salato

La prima avventura del Corto Maltese di Pratt. Che aveva una giacca identica a questa di Marina Yachting, occhi nerissimi che spuntavano dal bavero e l’immancabile orecchino. Semplicemente charmant.

Just like Corto Maltese’s first adventure by Pratt. He had a jacket very much like this one by Marina Yachting, pitch-black eyes peeping out of his turned-up collar and his signature earring. Simply charming.

CapriMagazine

49

IT OBJECT

text Francesca Lombardi photo Capri Flash

Take care

Il dolore fisico si traduce in un impulso al cervello che diventa immediata repulsione. E’ una questione di secondi.

Ma, nonostante i suoi aculei, il riccio di mare sembra un affascinante fiore pericoloso e arcaico, da regina cattiva. In edizione limitata sugli scogli di Capri.

Physical pain sends an impulse to the brain and immediately turns into repulsion. It’s a matter of seconds. However, in spite of its spines, at first glance the sea urchin looks like a fascinating flower, dangerous and archaic, worthy of the bad queen. In limited edition among Capri’s rocks.

CapriMagazine

51

IT OBJECT

text Francesca Lombardi photo Capri Flash

Pizza all’acqua

Non è una pizza, è un rito. Da consumare al tramonto, appena scesi dalla barca, rigorosamente prima della cena. Pasta sottilissima, mozzarella e peperoncino (da qui il nome), la versione originale. Solo per veri socialite, solo al ristorante Aurora.

It’s not a pizza, it’s a ritual. To be performed at sunset, when you get back from your boat ride, strictly before dinner. Paper-thin pastry, mozzarella and hot pepper (from which it gets its name), is the original version. Only for true socialites, only at Aurora restaurant.

CapriMagazine

53

SHOTON SHOT ONSITE SITE

Barbara Trizio, Doda Uva, Stephanie Trizio, Paola Trizio

Antonella Annoscia, Beatrice Mozzi Ketelle Pernice, Andrea Falanga

Olivia Mariotti, Goffredo Ceglia Manfredi, Ori Kafri

Roberta and Luca Mantovano, Sole Naddeo

Gianluigi Lembo, Giuseppe Rizzo Bottiglieri

Marco and Carmen Valente, Maurizio Bacci, Chicco Coda Splendida la cornice a cinque stelle dell’Hotel Punta Tragara. Protagonisti il numero 3 di Capri the divine coast e i tanti ospiti che hanno partecipato a questo nuovo indimenticabile evento.

The five-star Hotel Punta Tragara was the splendid setting.

Protagonists were the 3rd edition of Capri the divine coast and the many guests who were present at this unforgettable new event.

Tiziana Di Grezia, Daniele Del Viscovo, Carla Travierso

Barbara Aversano, Camilla Migliarotti

Orna Nofarber and Guido Lembo

Bianca Esposito, Paolo Cosmelli, Tazio Pintado Caravita di Sirignano, Lalla Busatti, Chicco Coda

Goffredo Ceglia Manfredi, Antonella Puttini

Giuseppe Alvino, Valerio De Martinis, Edo Faiella CapriMagazine

57

SHOTON SHOT ONSITE SITE

Paolo Arianetto, Chiara Rolandi, Fabrizio Proto

Alessandra Esposito Viviana Monzatti, Livio Rho

Alessia Braunè, Maurizio Aiello, Ilaria Carloni

Paolo Bowinkel, Carolina Gargiulo

Fernando Brunelli, Mauro and Paola Samarelli

Fabio Ummarino, Martina Capasso, Ilaria Ricelli, Mauro Blasi Allo Chez Moi di Parco Margherita, nuovo splendido punto di riferimento per la nightlife napoletana, festeggiamenti per Capri the divine coast. Sponsorship della serata, Replay. Degustazione vini I Favi.

At Chez Moi in Parco Margherita, the splendid new point of reference for Naples’ nightlife, celebrations for Capri the divine coast. coast. Evening sponsored by Replay. Tasting session of I Favi wines.

Alessia Brauné, Giacomo Annunziata

Barbara Aversano, Emanuela Caruso 58

CapriMagazine

Federica Mingione, Donato Palmieri

Francesco Dametto with models

Ivan D’Angelo, Martina Mauriello

Vincenzo Liguori, Fabio Ummarino

SHOTON SHOT ONSITE SITE photo Michael Molinoff

Alessandro Moggi and Grazia D’Annunzio

Luca Bellandi David Kassmann and Alex Vittorio Lana

Dj Donna D’cruz

Arthur Stoute

Marco Stabile

Stefano Albertini

Matteo Parigi Bini and Giampaolo Pioli

New York. Cocktail party di Firenze Made in Tuscany, Tuscany, Capri the Divine Coast e FOR Gallery allo Spazio Boffi-BY. In consolle Donna D’cruz, in cucina Marco Stabile, chef dell’Ora d’Aria.

Presentata la campagna Voglio vivere così della Regione Toscana.

New York. Voglio vivere così cocktail party with Firenze Made in Tuscany, Tuscany, Capri the Divine Coast and FOR Gallery at Boffi-BY. Donna D’cruz at the console, chef Marco Stabile from Ora d’Aria. Thanks to Regione Toscana.

Riccardo Bacarelli, Massimo Listri, Stefano Tonchi, Fabrizio Moretti and Ori Kafri

Jakie Cooperman and Marco Bazzini

Valentina Matteoli and Lorenzo Mercatali CapriMagazine

61

SHOTON SHOT ONSITE SITE

Tiziana Di Grezia, Carla Travierso, Maria Giusto, Bianca Esposito, Martina Mauriello

Nicolò Cardi, Luciana Francioli De Freitas Vittoria Puccini, Alessandro Preziosi

Antonia Dell’Atte, Nicola Introna

Giuseppe, Federica Cobòl

Elsa Marotta, Vincenzo Viscione

Jane Balzarini, Valentina Micchetti, Andrea Novasconi, Albertina Geronazzo Alman Nati sotto il segno dei gemelli.

Atmosfere da mille e una notte per il compleanno di Giuseppe e Ferruccio De Lorenzo.

Numerose le celebrities accorse per i festeggiamenti.

Birth sign: Gemini. An Arabian Nights mood for Giuseppe and Ferruccio De Lorenzo’s birthday.

A whole host of famous names gathered to help them celebrate.

Natti Nappi, Eleonora Abbagnato, Andrea Novasconi

Caterina Balivo and Gianluca Coda 62

CapriMagazine

Alessandro Preziosi, Simona Ventura

Giuseppe De Lorenzo, Randy Ingerman, Ferruccio De Lorenzo

Antonia Dell’Atte, Andrea Pacifico

Manuela Romei, Rory De Angelis, Chicca Carbonelli D’Angelo

DIVINE HISTORY text Riccardo Esposito

Via Krupp under construction, 1902 ca., Morgan Heiskell (Archivio Centro Caprense Ignazio Cerio)

La scelta Friedrich Alfred Krupp. Un destino diviso tra estremi inconciliabili A destiny divided between irreconcilable extremes

La presenza dell’industriale tedesco Alfred Krupp a Capri, tra il 1898 e il 1902, ha generato tantissimi articoli ed una notevole e crescente bibliografia: il dibattito intorno alla presenza del magnate tedesco sull’Isola è stato sempre, inevitabilmente, schiacciato sulla sua presunta omosessualità e sulle vere origini e ragioni di quello che verrà definito lo “Scandalo Krupp”.

Ciò che risulta più difficile è avvicinarsi alla figura di Krupp in maniera non stereotipata o non ripetitiva cercando, invece, di comprendere e spiegare le motivazioni più intime, più nascoste che lo portarono a scegliere Capri come patria elettiva.

In verità Alfred Krupp, che alla fine dell’Ottocento poteva considerarsi uno degli uomini più ricchi e potenti della Terra, tentò di crearsi, sull’Isola, una vita parallela se non alternativa a quella d’industriale dell’acciaio, sposato con due figli, rappresentante ed erede di una grande dinastia. Il suo tentativo fu perpetrato anche attraverso l’appassionata organizzazione, in collaborazione con gli scienziati dell’acquario di Napoli, di pesche abissali nel Golfo di Napoli d’indubbio valore scientifico, e attraverso il finanziamento e la realizzazione di una strada straordinaria, scolpita nelle rocce di Capri, che rimane a tutt’oggi un indiscusso capolavoro di simbiosi tra l’ingegno tecnico e l’ambiente naturale. Lungo la strada, che fu subito chiamata con il suo nome, il magnate tedesco fece sistemare e riattivare alcune grotte nelle quali s’intratteneva, in incontri conviviali, con i suoi amici capresi: intellettuali, pescatori e musicisti anche se la sua dimora caprese rimase, sempre e comunque, il Grand Hotel Quisisana.

La sua omosessualità repressa trovava sull’Isola un modo per manifestarsi attraverso donazioni e regali a giovani locali, alcuni dei quali divennero, probabilmente, suoi amanti o soltanto protetti, e certo non attraverso le colorite orge descritte in maniera scandalistica, con abbondanza di particolari, da 68

CapriMagazine

The sojourn of German industrialist Alfred Krupp in Capri, between 1898 and 1902, generated an abundance of articles, and a notable and growing bibliography: inevitably, any debate surrounding the presence of the German tycoon on the island was always suppressed when it came to his presumed homosexuality, and the true origins and reasons of what became known as the “Krupp Scandal”.

The most difficult task is to view the figure of Krupp from a non-stereotyped, innovative angle; and to try, instead, to understand and explain the most intimate and hidden reasons which led him to choose Capri as his elective home.

To tell the truth, Alfred Krupp (who, at the end of the Nineteenth century, could consider himself one of the richest and most powerful men on Earth), tried to build on this island a parallel, or even an alternative life, to that of the steel industry tycoon, married, with two children, representative and heir of a great dynasty. This attempt was also perpetrated through his enthusiastic organisation, together with some scientists of the Naples aquarium, of abyssal fishing of unquestionable scientific value in the Gulf of Naples. In addition, he financed the realisation of an extraordinary road, carved out from the rocks of Capri, which remains to this day an undisputed masterpiece of the symbiosis between technical genius and natural environment. Along the road, which was immediately named after him, the German magnate had some grottos equipped for the convivial entertainment of his local friends: intellectuals, fishermen and musicians; but his real home on the island always remained the Grand Hotel Quisisana.

His repressed homosexuality found an outlet on the island, through donations and gifts to local youths - some of whom probably became his lovers, or simply protégés - certainly not through the garish orgies, described in sensationalist

Friedrich Alfred Krupp (1854-1902), magnate dell’acciaio tedesco, qui fotografato nel 1900 Friedrich Alfred Krupp (1854-1902), magnate of German steel, in a photograph of 1900 (ph. Archivio Alinari) CapriMagazine

69

Krupp acquistò la Grotta di frà Felice e la ristrutturò in una piccola abitazione (oggi fatiscente e semi crollata).

Scatto del 1902 ca., Arturo Cerio Krupp purchased the grotto of frà Felice and converted it into a small dwelling place (now crumbling and fallen into ruin). A shot of 1902 ca., Arturo Cerio (ph. Archivio Centro Caprense Ignazio Cerio) 70

CapriMagazine

Mayer working on surveys for the future via Krupp, commissioned by Alfred Krupp and finished in the early ‘900 (ph. Centro Documentale Isola di Capri).

La malcelata omosessualità fu il pretesto per una rovinosa campagna stampa internazionale His veiled homosexuality was a pretext for a ruinous international press campaign alcuni giornali. Una malcelata e timida omosessualità diventò, quindi, un invitante pretesto per montare una campagna stampa internazionale contro il “re dei cannoni”.

L’incerta e contraddittoria personalità di Krupp fu travolta da un meccanismo che lui credeva di poter governare: in patria rappresentante di un capitalismo guerrafondaio e teso ad un crescente riarmo, sull’isola mediterranea idealista, ricercatore scientifico, benefattore e gaudente. Pagò con la vita, suicidandosi, questo utopico tentativo di sanare una contraddizione esistenziale.

Ciò che si evidenzia con più forza nell’intera vicenda, però, è il ruolo di un’isola, lontana dai cosiddetti centri del potere economico e politico, fuori quindi dalla possibilità di controllo e coercizione. Ciò che fu imputato a Krupp non fu tanto, o non solo, la sua omosessualità - per altro molto diffusa in una Germania che la condannava per legge ma la tollerava presso altissime cariche dell’esercito e dello Stato - ma l’aver concepito l’Isola quale scelta di vita antitetica, l’aver rotto schemi e disatteso regole creando, per questo, scandalo sia presso i suoi amici che presso i suoi avversari politici e di classe.

Lo “Scandalo Krupp”, in effetti, scoppia, più che altro, e contrariamente a un’aneddotica che mette al centro e come causa principale dello stesso “scandalo” una lotta tra fazioni politiche capresi, in seguito ad un intervento esterno all’Isola attraverso la volontà di vari giornali di utilizzare, ideologicamente, i comportamenti o le cosiddette debolezze

terms and with a wealth of detail by certain newspaper. A veiled, shy homosexuality hence became an alluring pretext to mount an international press campaign against the “king of canons”.

The uncertain and contradictory personality of Krupp was crushed by a mechanism he thought he could govern: in his homeland a representative of a warmongering capitalism, in the throes of growing rearmament; on the Mediterranean island an idealist, scientific researcher, benefactor and pleasure seeker. He took his own life, to pay for his utopian attempt to rectify an existential contradiction.

Most striking in the entire story, however, is the role of the island, removed from the so-called centres of political and economic power, and therefore beyond the reach of control and coercion. Krupp was non not so much, - or not only - imputed with homosexuality (which incidentally was widespread in Germany, where it was condemned by the law, but tolerated in the highest ranks of the State and of the armed forces); he was accused of having conceived the Island as a choice of antithetical life, of having broken moulds and infringed regulations, thereby creating a scandal both with his friends and with his political and class opponents.

Contrary to those anecdotes which place the responsibility and central role of these happenings on a fight between political factions of the island, the “Krupp scandal” exploded, above all, as a result of external manoeuvres: certain continental newspapers decided to exploit, ideologically, the conduct and CapriMagazine

71

The Gardens of Augustus, commissioned by Krupp on the grounds destined to the villa that was never built (ph. Archivio Centro Caprense Ignazio Cerio)

Krupp scelse Capri per la vaghezza che essa rappresentava contro la rigidità della terraferma Krupp chose Capri because of its open-mindedness – quite unlike the rigidity of the mainland del magnate tedesco per una battaglia politica di ben più ampia dimensione.

Lo “scandalo” non sarebbe scoppiato, con la stessa virulenza e tragicità, se la scelta di vita dell’industriale si fosse indirizzata verso una località diversa o addirittura verso un’isola diversa: è innegabile che in questa vicenda il fantasma svetoniano, dell’Isola quale sede per antonomasia di degenerazione e perversione imperiale e di secessus dal centro di comando, abbia agito da straordinario lievito e da miscela esplosiva.

Ciò che il “re dei cannoni” manifestò con chiarezza fu un’ostinata volontà tesa a spezzare un meccanismo di potere, stratificato e consolidato intorno alla sua figura.

L’Isola sembra essere stata scelta da Krupp, dunque, quale simbolo di una volontà eversiva e quale estremo strumento per cambiare un destino o una vita in gran parte già determinati da contingenze esterne e da percorsi e scelte obbligati. È evidente, più che mai, in questa vicenda la contrapposizione tra la certezza della terraferma e la vaghezza e l’ambiguità dell’isola, non ancora solida terra e non più instabile elemento acquoreo, luogo dove il fluire del tempo e della storia, le stesse regole della natura, sembrano sospendersi. L’isola, anche per questo, si contrappone alla rigida divisione gerarchica, alla stanzialità e alla stabilità della polis: collettività solidale, riunita intorno a leggi e regole condivise e rispettate.

Krupp lancia dall’Isola un preciso messaggio di separazione, rottura, non continuità.

Pagherà in maniera durissima questa sua scelta.

so-called weaknesses of the German tycoon for much more ambitious political purposes.

The “scandal” would never have exploded with such virulence and tragedy had the industrialist chosen to live in a different locality, or even on a different island: in this whole story, the ghost of Suetonius, and of the Island as the seat par excellence of imperial degeneration, perversion, and of secessus from the centre of command, unquestionably added an extraordinary catalyst to the explosive mixture.

What the “king of canons” clearly manifested was an obstinate will to break the mechanism of power stratified and consolidated around his figure.

It seems, therefore, that Krupps chose the Island as a symbol of subversive will, and as an extreme instrument to change a fate or life which had, for the most part, already been decided by external circumstances, ineluctable courses and choices.

This story reveals, more than ever, the contrast between the certainty of the mainland, and the vagueness and ambiguity of the island: neither solid ground nor unstable aqueous element, a place where the flow of time and history – the very rules of nature - seem suspended. This is one of the reasons why the island clashes with the rigid hierarchic division, permanence and stability of the polis: a solid community, gathered around shared and respected laws and regulations.

From the island, Krupp launched a precise message of separation, rupture, discontinuity.

He was to pay very dearly for this choice.

CapriMagazine

73

DIVINE STORY

text Cesare Maria Cunaccia photo Archivio Fratelli Alinari

Tullia Passerini Gargiulo and Rudolf Nureyev

L’ultimo Apollo Rudolf Nureyev. Racconti privati a Capri Private stories in Capri

Tullia Passerini Gargiulo è un’affascinante protagonista del mondo culturale e artistico napoletano. Grande charme, una bellezza intatta, occhi d’un verde profondo, timbro vocale di velluto, eleganza da vendere.

Fin dai primi anni ’80 ha saputo imporre una propria peculiare linea estetica per arrivare alle avanguardie di oggi.

La sua storica collezione di tessuti, composta da oltre 100 pezzi rari, l’ha donata nel 2004 al Museo del Tessile della Fondazione Mondragone.

Le sue gallerie, siglate con il nome Tullierie sono state e sono un vero punto di riferimento a Napoli e in Italia.

Recentemente ne ha aperta una nuova, proprio nel cuore della Partenope liberty, un indirizzo defilato e centralissimo insieme (scale Francesco d’Andrea di via dei Mille).

“Era una limpida mattinata di un inverno napoletano, quasi vent’anni fa - racconta Tullia Passerini Gargiulo.

Entra nel negozio, di via Belledonne, Rudolf Nureyev. Caddi quasi ai suoi piedi!

Nureyev, la sulfurea superstar della danza, uomo dal fascino estremo, la cui fama si accompagnava a tutta una serie di leggende straordinarie. Nureyev era a Napoli per le prove di Petruska, balletto che avrebbe debuttato il 13 dicembre 1990 al Teatro Mercadante.

Avevo varie cose in negozio, tra cui una stupenda camera da pranzo di Ducrot, disegnata da Basile. Nureyev mi chiede il prezzo con noncuranza e nel frattempo si drappeggia a mo’ di scialle uno dei miei tessuti Liberty.

Gli mostro la fattura d’acquisto degli arredi signé Ducrot e Nureyev dice di mandare tutto all’isola Li Galli, sua residenza al largo di Positano. Il giorno successivo mi chiama qualcuno da parte sua, per invitarmi a pranzo sull’isola: Rudolf voleva 74

CapriMagazine

Tullia Passerini Gargiulo is a fascinating key figure of Naples’s cultural and artistic milieu. Great charm, timeless beauty, deep green eyes, a velvety voice, extremely elegant.

She has been an established interior decorator and antique dealer since the early eighties.

Her historic collection of fabrics, consisting of over 100 rare pieces, was donated, in 2004, to the Mondragone Foundation’s Textile Museum.

Her galleries, all called Tuillerie, have been and still are a point of reference in Naples and Italy.

She recently opened another store in the heart of Naples’s Art-Nouveau-style area, in Via dei Mille’s scale Francesco d’Andrea.

“It was a clear winter morning, about twenty years agosays Tullia Passerini Gargiulo- .

Rudolf Nureyev unexpectedly came in my store in Via Belledonne. I nearly fell on my knees!

Nureyev, the superstar of classical ballet, a man of great seductive charm, a legend in his own lifetime. Nureyev was in Naples rehearsing for his performance in Petruska, which debuted at the Mercadante Theatre on December 13th 1990.

I had several pieces in the store, among which a stunning Ducrot dining room designed by Basile.

Nureyev asked me the price with nonchalance while enveloping himself in one of my Art-Nouveau fabrics. I showed him my purchase invoice and Nureyev told me to have it all shipped to Li Galli island, his residence off Positano.

The following day, someone called on his behalf, inviting me for lunch on the island: Rudolf wished to discuss the house’s interior decorating with me”. Tullia Gargiulo

Rudolf Nureyev, russo di origine tartara, è stato uno dei più grandi ballerini di tutti i tempi.

E’ morto nel 1993 a soli 54 anni.

Rudolf Nureyev, a Russian of Tartar extraction, was one of the greatest dancers of all times. He died in 1993 at the age of 54 (Opéra Garnier, June 1974) CapriMagazine

75

DIVINE STORY

In tempi di cortina di ferro rinunciò a rientrare in Russia dopo una tournée e diventò l’artista di punta del Royal Ballet di Londra During the years of the Iron Curtain, he did not go back to Russia after a tour and became the leading artist of London’s Royal Ballet 76

CapriMagazine

Léonide Massine, ballerino e coreografo russo, precedente proprietario dei Li Galli - Léonide Massine, Russian dancer and choreographer, the former owner of Li Galli

“In una limpida mattinata di un inverno napoletano, entra nel negozio Rudolf Nureyev” “During a clear napolitean winter morning, Rudolf Nureyev unexpectedly came in my store” mostrarmi il suo progetto di décor”.

Tullia Gargiulo, racconta aneddoti, tesse memorie che le sono care, rievocando un incontro costruita su affinità.

“Insieme facciamo un piano di arredo per l’intera casa. Abitava soltanto una parte dell’isola. Mi incaricò di occuparmi di alcune ricerche che gli stavano a cuore”. Tra i due prende forma un rapporto esclusivo. Nureyev acquista una serie di splendidi tessuti debut du siècle, opulenti scialli Kashmir.

Quindi compra un fiabesco salotto argentato a mecca incrostato di conchiglie scolpite, un gruppo di Grotte Mobel tedeschi della seconda metà del XIX secolo degno della visionarietà wagneriana di Ludwig II di Baviera. Da quel momento in poi non si recherà più al negozio, sarà Tullia a portargli o spedirgli di volta in volta tessuti, oggetti bizzarri e trouvailles d’eccezione. “Nessuno come te ha capito cosa ‘io volere...”, ripeteva spesso Rudolf. “Una mattina in cui a Li Galli ero in attesa di Benito Fusco, il direttore dei lavori, notai in un vecchio armadio a muro dalle ante spalancate un mucchio di carte, affiches, biglietti, programmi di sala. Non potei trattenermi da leggere. Venni trasportata come per magia nel mondo perduto di Léonide Massine, famoso ballerino e coreografo russo e precedente proprietario di Li Galli. La sua storia mi si ricompose davanti agli occhi tramite i manifesti dei suoi spettacoli nella Ville Lumière e nelle capitali europee, inoltre mi si rivelò un epistolario fra l’isola, Massine padre, la moglie separata che viveva a Positano, le intricate vicende dei Ballets Russes, la

has dear memories of this encounter and the affinity they shared. “We developed a furnishing plan together. He lived on one part of the island only.

He asked me to carry out some research work he was very keen on.” They established a very close relationship.

Nureyev purchased several beautiful early twentieth-century fabrics, ornate Kashmir shawls, silver gilted living room furniture encrusted with carved shells, some German mid-nineteenth century furniture worthy of Ludwig II of Bavaria.

He never went back to the store: from then on, Tullia brought him or shipped to the island fabrics, bizarre objects, special findings. “Nobody knows what I want more than you do..” Rudolf used to say in his broken Italian.

One morning, when I was on the island waiting for Benito Fusco, the site engineer, I noticed an old built-in wardrobe with wide-opened doors filled with paper, posters, tickets, playbills. I couldn’t keep from browsing.

I was magically transported into the world of Léonice Massine, the famous Russian dancer and choreographer and former owner of Li Galli. His whole life went by before my eyes through the playbills of his shows in Paris and other European capitals.

I also found a collection of letters exchanged between Massine, his father, his ex-wife living in Positano, about the Ballets Russes, Paris in its avant-garde and jazz years, the CapriMagazine

77

DIVINE STORY

Tristan, december 1974 Opéra Garnier, Paris

Tullia Gargiulo, racconta aneddoti, tesse memorie che le sono care Tullia Gargiulo tells anecdotes and has fond memories of those days Parigi delle avanguardie e dell’età del jazz, ma anche la Scala e il Royal Ballett di Londra tra il ’50 e il ‘60. “Nelle giornate che trascorsi sull’isola lessi attentamente ogni singolo scritto ritrovato. Quindi rimisi tutto a posto. Telefonai a Rudolf e lui mi rispose: prendi quello che vuoi. No, non lo feci, questo sarà un rimpianto per me. Finii per serbare solamente due lettere di cui esistevano le rispettive copie manoscritte, convinta di poter persuadere Nureyev a fare una mostra di quel materiale formidabile.

Quando tornai a Li Galli, stavolta c’era anche Rudolf, trovai l’armadio murato e la parete completamente rivestita di mattonelle. Gli chiesi dell’epistolario, si limitò a proferire “merde”, quasi un sibilo rabbioso tra i denti. Oggi le mie due lettere sono di proprietà di Giovanni Russo, custode della bellezza di Li Galli, a cui ho ritenuto giusto affidarle in segno di continuità”. “Nell’agosto del ’91- conclude Tullia Passerini Gargiulo mi recai con Nureyev a Padula, dove doveva danzare il mitico e scandaloso Après-midi d’un faune. Fu tutto molto triste. Quella fu l’ultima volta che lo vidi ballare. Il cronista del Mattino di Napoli scrisse una pessima critica. Vittoria Ottolenghi replicò affermando che Rudolf Nureyev, anche soltanto affacciandosi su un palcoscenico sortiva comunque il prodigio della propria arte, impartiva una lezione di grande ballo. Lo incontrai ancora una volta, nel 1992 quando partì per non tornare mai più sulla sua isola. Non sapevo che fosse già tanto malato. Ci salutammo con struggente malinconia.

78

CapriMagazine

Scala theatre and London’s Royal Ballet between the ‘50s and ‘60s. During the days I spent on the island, I read every single paper.

Then, I put everything back in the wardrobe. I called Rudolf and he said: “Take whatever you want”. I refused to, knowing that I would have regretted it later on. I kept only two letters, of which there were handwritten copies, being sure that I would have been able to convince Nureyev to put together an exhibition on that amazing collection.

When I went back to Li Galli- Rudolf was there too- I found that the wardrobe had been walled-up and covered with tiles.

I asked him about the collection of letters, he just said: “Merde” , hissing through his clenched teeth. My two letters now belong to Giovanni Russo, the guardian of Li Galli’s beauty. I gave them to him as a sign of continuity. “On August 1991- concludes Tullia Passerini Gargiulo- I went with Nureyev to Padula, where he performed in the Apresmidi d’un faune. It was all very sad. That was the last time I saw him dance. He got very bad reviews by the local papers. Vittoria Ottolenghi replied that Rudolf Nureyev performed the miracle of ballet and taught a lesson by simply appearing on a stage. I met him again in 1992, when he left his island for good. I didn’t know he was so seriously ill.

We said goodbye, feeling sad and nostalgic. On that day, it all came to an end”.

COVER STORY

text Giovanni Bogani photo Brian Bowen Smith - August/Contrasto

Heather Graham

Ghiaccio bollente

Ruoli shock e aspetto angelico: i due volti di Heather Graham Shocking roles and an angelic face: the two sides to Heather Graham Heather Graham: un mistero, in cui confondersi. Tra la purezza degli occhi color cobalto, quella specie di timidezza che sembra venir fuori quando parla, e la consapevolezza che hai di fronte una delle attrici più sexy del mondo. La rivista FHM l’ha inserita due volte nella classifica delle 100 donne più sexy, e People nel 2001 l’ha votata tra le 50 Most Beautiful della terra. Trentanove anni, del Milwaukee, Wisconsin, tanto verde, tanto freddo: il teatro e il cinema sono un orizzonte davvero lontano. A causa del lavoro del padre, cambia spesso città, e la fatica di affrontare realtà sempre nuove la fanno diventare timidissima. A contrastare la timidezza, arriva l’amore per il teatro, e così dopo il liceo se ne va a Los Angeles a studiare recitazione. Subito un ruolo nel film Heathers ma i genitori gli impediscono il debutto: il linguaggio è troppo sboccato, e ci sono scene hard. Si iscrive alla UCLA, ma appena può torna a lavorare nel cinema.

Il resto, lo sappiamo. Arriva il successo, con un ruolo da porno star in Boogie Nights, e poi con Austin Powers. Anche nell’ultimo film Una notte da leoni, grande successo di incassi negli Stati Uniti, è protagonista insieme a Mike Tyson, un leone, una gallina e un gruppo di baldi giovani, e interpreta il ruolo di una lap dancer, una stripper.

Chissà perché, al suo viso angelico si sono spesso associati ruoli al peperoncino. Forse una reazione alla sua educazione puritana, al perbenismo, al moralismo di famiglia? O contro il suo background cattolico? La incontriamo al Capri, Hollywood: un corpo mozzafiato inguainato in abiti nude look, minigonne cortissime, seni che sembrano esplodere. Impossibile non catalizzare tutta l’attenzione degli obiettivi.

“Quando ero una ragazzina, i miei genitori minacciarono di spedirmi in convento. Mi sono chiesta spesso come sarebbe andata a finire. Sarei stata una suora disastrosa. Sono una brava ragazza cattolica, nello stesso modo in cui lo è Madonna; cioè, non lo sono per niente.”

Fidanzata con Yaniv Raz, regista del film che la vede protagonista Son of Mourning, di sette anni più giovane di lei.

80

CapriMagazine

Heather Graham: a mystery that could confound you. Thanks to her pure cobalt eyes, a sort of shyness that is apparent when she talks to you and the awareness that this is one of the sexiest actresses in the world. FHM magazine has twice included her on its list of the 100 sexiest women, and in 2001 People voted her as one of the 50 Most Beautiful on the planet. Thirty-nine years old, from Milwaukee, Wisconsin, where it’s really green and really cold, and where the theatre and cinema are a truly distant horizon. Due to her father’s job, the family often relocated and the effort of having to constantly adjust to change made her extremely shy. Her love for the theatre counter-balanced this shyness and so after high-school she went to Los Angeles to study acting. She immediately got a role in the film Heathers but her parents quickly vetoed this debut: the language was too bad and there were explicit sex scenes. She enrolled at UCLA but returned to work in films just as soon as she could.

The rest is history. Success arrived with her role as a porn star in Boogie Nights, and then with Austin Powers.

In her latest last film Hangover, a big box office hit in the United States, she has a leading role alongside Mike Tyson, a lion, a chicken and a group of daring young things, playing a lap dancer, a stripper.

Who knows why, but her angelic face is often associated with hot parts. Perhaps a knee-jerk reaction to her puritan education, conformism and moralities of her family? Or rebellion against her Catholic background?

We meet her at Capri, Hollywood: a breathtaking body sheathed in nude look dresses, the shortest of mini skirts and a bust that looks about to explode. Not surprising that all the photographers have lenses only for her.

“When I was a little girl, my parents threatened to send me to a convent. I have often wondered how it would have ended up. I would have been a terrible nun. I am a good Catholic girl, in the same way that Madonna is, in other words, not at all.”

Engaged to Yaniv Raz, director of the film that she stars in, Son of Mourning, and seven years younger than her. “My future? I

Heater Graham, 39 anni, è nata a Milwaukee da una famiglia molto religiosa: il padre è un ex agente dell’Fbi, la madre è insegnante 39-year-old Heather Graham was born into a very religious family in Milwaukee; her father is a ex FBI agent, her mother a teacher

Prima di diventare attrice, come la sorella Aimee, Heather ha lavorato come commessa in un negozio di giocattoli.

Nel 1984 il debutto al cinema con Fuga d’inverno Before she became an actress like her sister Aimee, Heather worked in a toy shop. Her film debut came in 1984 with Mrs. Soffel

MOVIE INTERVIEW

Heather Graham in due scene di Una notte da leoni - Heather Graham in The hangover

I genitori la volevano suora, lei invece preferisce invecchiare rimanendo sexy e vitale Her parents wanted her to become a nun, but she would rather grow old disgracefully: sexy and vivacious “Il mio futuro? Non voglio invecchiare ‘educatamente’. Preferisco vedermi come una vecchia donna sboccata. Ammiro quelle persone che hanno mantenuto la loro eleganza, negli anni. Ma io preferisco vivere. E divertirmi. Voglio rimanere vitale e sexy come Susan Sarandon, o Charlotte Rampling, o Helen Mirren. Voglio continuare ad attirare gli sguardi, voglio portare calzoncini corti e top stretti, fino alla fine. Ma a quel punto non mi spoglierò in un film. A meno che, naturalmente, non rimanga molto, molto sexy”.

E la tecnologia? E’ una fan di Facebook, di Twitter?

Io? Ma neanche per sogno. Non sono mai andata su Facebook.

Neanche su Myspace. A chi interessa il fatto eccezionale che io sto per lavarmi i denti? Mi sento fin troppo connessa al resto del mondo.

La vera benedizione, per me, è poter stare lontana da tutta questa tecnologia. Sono stata a un ritiro yoga in Messico. Non ho usato il mio Blackberry, non sono andata al computer per nove giorni. E non posso dire che mi sia dispiaciuto.

Il suo incubo?

L’undici settembre. Quella mattina, stavo volando a New York, dal Toronto film festival. Avevo comprato un appartamento a Manhattan, e dovevo prenderne possesso proprio quel giorno. Stavamo volando verso New York quando ho visto quella enorme nuvola nera sopra la città. Il primo aereo aveva colpito le Torri Gemelle, ma nessuno sapeva ancora cosa fosse successo. Siamo atterrati, ero al ritiro dei bagagli quando il secondo aereo ha colpito le Torri. Ci fu il panico generale. Dopo esser passati da un’esperienza come quella, non dai più niente per scontato.

I suoi progetti?

Ce n’è uno, che accarezzo da anni. Produrre un film su un episodio doloroso della storia americana: una storia sulle donne lavoratrici.

Si tratta dell’incendio della Triangle Shirtwaist Factory, una tragedia che nel 1911 costò la vita a 146 donne. Vorrei raccontare le condizioni in cui le operaie lavoravano, prima dell’avvento del sindacato. Condizioni di lavoro criminali. L’idea mi è venuta vedendo un documentario sulla storia della città di New York, la fabbrica si trovava nel Greenwich Village. L’altro progetto, è come produttrice di una commedia: The Accidental Virgin. Sarà un film sulla ricerca dell’autostima, un percorso difficile per le donne, ancora oggi.

Un viso angelico, ma tante idee chiare. E coraggio e determinazione.

Ci saremmo persi tutto questo, se fosse diventata una suora.

don’t want to get old ‘politely’. I prefer to see myself as a really rude old lady. I admire those people who manage to hang onto their elegance over the years. But I prefer to live and have fun. I want to stay vibrant and sexy like Susan Sarandon, or Charlotte Rampling, or Helen Mirren. I want to continue to attract attention, I want to wear short shorts and tight tops, right to the end. But at that point I won’t be getting undressed in films. Unless, of course, I am still very very sexy”.

What about technology? Are you a fan of Facebook, or Twitter?

Me? Not in the slightest. I have never been on Facebook. Or on Myspace either. Who is interested in the exceptional fact that I am just about to brush my teeth? I feel far too connected to the rest of the world. The real blessing for me is to be able to stay away from all this technology. I went on a yoga retreat in Mexico. I didn’t use my Blackberry, I didn’t go on the computer for nine days. And I can’t say I missed them.

Your nightmare?

9/11. That morning I was flying to New York from the Toronto film festival. I had bought an apartment in Manhattan and I was getting the keys that same day. We were flying towards New York when I saw this enormous black cloud over the city. The first plane had hit the Twin Towers, but nobody knew what was happening yet. We landed and I was at baggage reclaim when the second plane hit the Towers.

There was general panic. After you have been through something like that you never take anything for granted ever again.

Your plans?

There is one, that I’ve treasured for years. To produce a film about a painful episode in American history: a story about women workers.

The fire at the Triangle Shirtwaist Factory, a tragedy that in 1911 cost 146 women their lives. I would like to tell of the conditions those women worked in before the advent of the trade unions. Criminal working conditions. I got the idea watching a documentary on the history of the city of New York. The factory was in Greenwich Village.

The other project is to direct a comedy: The Accidental Virgin. It will be a film about a search for self-esteem, a difficult path for women, still today.

An angelic face, but plenty of clear ideas. And courage and determination. What a lot we would have missed out on, had she become a nun.

CapriMagazine

83

MOVIE INTERVIEW

text Giovanni Bogani photo Brian Bowen Smith - August/Contrasto

Samuel Leroy Jackson (Capri Hollywood 2008)

Quel bravo ragazzo Samuel L. Jackson. Il cattivo del cinema americano adora Nanni Moretti American cinema’s bad guy is a fan of Nanni Moretti

E’ l’attore che ha fatto guadagnare di più, in tutta la storia del cinema: nove miliardi di dollari sono andati in tasca ai suoi produttori. Secondo la rivista Empire, è tra le cinquanta più grandi star di tutti i tempi. Ama i ruoli da cattivo, i film d’azione, quelli con le pistole, con gli effetti speciali. I popcorn movies.

Insomma, ha le stesse passioni di un adolescente. E ha compiuto sessant’anni, davvero invisibili.

Samuel L. Jackson era uno dei killer di Pulp Fiction di Quentin Tarantino. Ma non era un killer come tutti gli altri. Prima di uccidere, recitava i versetti della Bibbia: “Ezechiele, 25: 17” Eppure un attore amante dell’azione come lui vorrebbe lavorare con Nanni Moretti. Ce lo dice lui stesso, a Capri, ospite del Capri Hollywood film festival: “Sì, mi piacerebbe lavorare con un regista italiano, quello che ha fatto The Alligator, il film sul potere che ho visto a Cannes...”.

Mr. Jackson, dice sul serio? Lei lavorerebbe nel cinema italiano, e con Nanni Moretti?

Certo che sì. Ha del talento, quel ragazzo. E quando ero a Cannes in giuria, ho votato il suo film per la Palma d’oro. A me piacerebbe moltissimo lavorare in Europa, e specialmente in Italia. Un altro che mi piace, tra i vostri registi, è quello che ha fatto quel film sull’usura, L’amico di famiglia....

Paolo Sorrentino.

Sì, ecco, Sorrentino. Ma probabilmente avete anche altri registi che non conosco. Vorrei sapere se c’è un nuovo Sergio Leone in Italia. C’è?

Ci sono poche pistole, nel cinema italiano...

Beh, mi piacerebbe anche cambiare stile di recitazione. Farei volentieri anche un film intimista.

Che cosa è che non farebbe mai, invece?

Una commedia romantica. Me ne propongono tante, ma io proprio non mi ci sento...”.

84

CapriMagazine

He is the highest grossing actor in all of cinema history, pumping nine billion dollars into the pockets of his producers. According to Empire magazine, he is one of the top fifty stars of all time. He loves playing the villain, toting a gun, action movies with plenty of special effects – in other words popcorn movies. In short, he has the same passions as a teenager. And believe or not, he is sixty years old.

Samuel L. Jackson was one of the hit men in Quentin Tarantino’s Pulp Fiction. But he was no ordinary killer. Before opening fire, he would recite verses from the Bible: “Ezekiel 25: 17” And despite being an action film enthusiast, he would like to work with Nanni Moretti. He said it himself, in Capri, as guest at the Capri Hollywood film festival: “Yes, I’d like to work with an Italian director, the one who made The Alligator, the movie about power I saw in Cannes...”

Mr. Jackson, are you serious? You would work in Italian cinema, and with Nanni Moretti?

Sure. He’s talented, that guy. And when I was on the jury in Cannes, I nominated his movie for the Golden Palm. I would really like to work in Europe and in Italy in particular. Another one of your directors I like is the one who made that movie about a loan shark, The Family Friend....

Paolo Sorrentino.

Yes, Sorrentino, that’s him. But you probably have many other directors I don’t know of. I’d like to know if there is a new Sergio Leone in Italy. Well, is there?

There aren’t very many guns in Italian cinema...

Oh well, I’d like to change my style of acting too. I’d even be happy to do an intimist movie.

But what would you not do?

A romantic comedy. Granted, I don’t get very many offers,

Samuel Leroy Jackson è nato a Washington il 21 dicembre 1948 E’ stato diretto da Spike Lee e Quentin Tarantino Samuel Leroy Jackson was born in Washington on 21 December 1948. He has worked under the direction of Spike Lee and Quentin Tarantino

MOVIE INTERVIEW

Tre interpretazioni di Jackson: da sinistra Pulp Fiction, Guerre Stellari e Soul man a Three great roles by Jackson: from left, Pulp Fiction, Star Wars and Soul man

“L’Oscar è l’ultimo dei miei pensieri, lo vinco ogni giorno che lavoro” “An Oscar is the last thing on my mind. I win an Oscar every day I work” E ride, con una risata enorme, indescrivibile.

Un altro african american, forse persino più celebre di lei in questo periodo, è Barack Obama. Qual è, per lei, il senso della sua presidenza?

Per me la sua elezione ha cambiato la storia del mondo. Secondo me, Obama può fare molto per far tornare gli Stati Uniti al primo posto, come punto di riferimento vero nella comunità mondiale.

Per chi sarà importante la presidenza di Obama?

Per tutti. Ma soprattutto per quelle persone, penso ai miei parenti, che non hanno avuto la fortuna che ho avuto io. Quelli che si sono sentiti dimenticati, abbandonati, e senza nessuna possibilità di essere protagonisti del loro destino.

Abbiamo visto Spirit il film di Frank Miller in cui è un “cattivo” terribile. E nel quale recita al fianco di Scarlett Johansson. Come è andata?

Bene! Abbiamo condiviso la roulotte del trucco, tutte le mattine.

E Scarlett mi ha aiutato a truccarmi. Sapete, gli uomini non sono molto bravi... Riguardo al film, è stato un vulcano di creatività da parte di tutti. Frank Miller è pieno di idee folli. E le altre venivano da noi attori. Frank è stato molto aperto all’apporto di ciascuno.

Che cosa manca ancora alla sua carriera, dopo tanti film e tanti successi?

Non mi manca niente. L’Oscar? Mi mandano copioni e mi dicono: ‘questo è quello giusto!’, intendendo per l’Oscar. Ma a me piace lavorare, mi piace il set, mi piace fare film che poi ho vogila di guardare, come spettatore. Mi piace diventare un altro, con i personaggi che interpreto.L’Oscar è l’ultimo dei miei pensieri. Lo vinco ogni giorno che lavoro, l’Oscar!

Lei ha finito di girare quattro film. L’ultimo qual è?

Uno è Unthinkable, Impensabile. La storia di un gruppo di terroristi che ha compiuto attentati in tre città diverse. Io sono quello che interroga uno di loro. Alla fine, ci si chiede se i ‘cattivi’ siano loro oppure sia io....

E ride, con quella sua risata allegra e feroce insieme. E quasi temi che ti dica il monologo di Ezechiele, 25:17.

86

CapriMagazine

but it still wouldn’t feel right...”.

He laughs, a big booming laugh, utterly indescribable.

Another Afro-American, perhaps even more famous than you these days, is Barack Obama. What does his presidency mean to you?

His election has changed world history. In my view, Obama can do a lot to put the United States back into first place, as a real reference point for the global community.

For whom will Obama’s Presidency be important?

For everyone. But particularly for those people, like my parents, who haven’t been as lucky as me. Those who feel forgotten, abandoned, and with no hope of being the authors of their own destiny.

We have seen Spirit, the Frank Miller film in which you play an awful “villain” alongside Scarlett Johansson. How did that go?

Fine! We shared a makeup trailer every morning. And Scarlett helped put my makeup on. As you know, men aren’t very good at that... As for the film, it bubbled with creativity, and on everyone’s part. Frank Miller is full of crazy ideas. And some other ones came from us actors. Frank was very open to all of them.

What is missing from your career, after so many films and so much success?

Nothing at all. An Oscar? I’m sent scripts and told: ‘this is the one!’, meaning for an Oscar. But I like working, I like the set, I like making the kind of films I’d want to watch myself, as a viewer. I like being someone else, through the characters I play. An Oscar is the last thing on my mind. I win an Oscar every day I work!

You have finished shooting four films. Which was the last one?

One was Unthinkab, the story of a group of terrorists that has carried out attacks in three different cities. I play the person who interrogates one of them. By the end, you ask yourself who the real “villains” are, them or me....

And he laughs, with that jolly yet ferocious laugh. And you almost expect him to start reciting Ezekiel 25:17

Memorabili le sue interpretazioni in Pulp Fiction, Fiction, e in Spirit nel ruolo di Octopus His unforgettable interpretations in Pulp Fiction, Fiction, and in Spirit Spirit,, in the role of Octopus CapriMagazine

87

MOVIE INTERVIEW text Gianluca Coda photo Fabio Lovino - Contrasto

Michelle Hunziker in Natale in crociera

Appassionata

Michelle Hunziker parla di Capri, l’isola che ha scoperto per amore Michelle Hunziker talks about Capri, the island she discovered for love Quest’anno Michelle ha scoperto Capri. Passeggiando per la piazzetta è difficile non notarla, bella e solare, vicina a Luigi De Laurentiis, suo compagno e artefice di questo nuovo legame. L’abbiamo incontrata al Quisisana, alla Canzone del Mare, seduta sui ciottoli di Torre Saracena con la figlia Aurora e alla Taverna Anema e Core. Michelle ormai fa parte di Capri.

Sono le prime esperienze sull’isola?

La prima volta è stata un paio di anni fa, per un giro di qualche ora, ma di certo non posso dire di essere già stata sull’isola. Ora l’amore mi ha portata a Capri: Luigi è praticamente cresciuto qui, così ho avuto modo di apprezzare con lui i veri profumi dell’isola.

Cosa l’ha colpita di Capri?

La qualità che contraddistingue i capresi, per quello che ho potuto scoprire fino ad ora, è la loro apertura, la loro gioia di vivere.

In un momento difficile come questo, dove più o meno in tutta Italia si sente gente che si lamenta, ho apprezzato il loro ottimismo. Forse dipende dallo stile di vita, forse dal carattere, mi ha fatto molto piacere conoscere questo loro lato.

Negli ultimi anni l’ abbiamo visto a teatro, in tv e al cinema. Cosa la emoziona di più?

Il teatro è la cosa che in assoluto mi dà le emozioni più intense. Cabaret ha avuto molto successo, ma forse Tutti insieme appassionatamente ne ha avuto ancora di più. nel secondo riconoscevano la Michelle della Tv Ci sono progetti teatrali nel suo futuro?

Certo. Ora ci stiamo riunendo, con autori e registi, per creare uno spettacolo teatrale tutto mio. Un laboratorio teatrale, da portare in giro per l’Italia, che mi dia la possibilità di avere un contatto diretto con il pubblico. Un’ esperienza simile l’ho avuta tanti anni fa con Zelig in tour e mi ha dato grandi soddisfazioni.

Indimenticabile in quell’ occasione il suo feeling con Claudio Bisio.

Riesco a dare il massimo quando mi innamoro, artisticamente, delle persone con cui lavoro. Devo dire che fino ad ora sono stata fortunata 88

CapriMagazine

Michelle only discovered Capri this year. In the piazzetta, she hardly goes unnoticed: beautiful and cheerful, beside Luigi De Laurentiis, her partner and the man who introduced her to Capri. We ran into her at the Quisisana, at Canzone del Mare, at the Torre Saracena with her daughter Aurora and at the Anema e Core club. Michelle is now a regular sight in Capri.

When did you first come to the island?

A couple of years ago, for a few hours, but it was not like really being here. Love brought me to Capri: Luigi nearly grew up here and taught me to appreciate the island’s scents.

What strikes you the most about Capri?

So far, I’ve learned that what really distinguishes people from Capri is their openness and joie de vivre. In such difficult times, when people all over Italy complain about the current situation, I’m touched by their optimistic attitude. Perhaps it’s due to their lifestyle or temperament, but I like this aspect of theirs.

In the past few years, we’ve seen you perform on stage, on television and in films. What do you like best?

Stage acting is thrilling. Cabaret was very successful, but probably The Sound of Music was my biggest hit because people recognized the Michelle they see on TV. Do you plan to go back to stage acting in the future?

I certainly do. I’ve been meeting playwrights and directors lately to make a show of my own. A theatrical performance that tours Italy and allows me to have a direct contact with the audience.

I experienced the same thing a few years ago, with Zelig in tour, and it was very rewarding.

It was amazing the way you were close and attuned to Claudio Bisio on that show.

I give my best when I fall in love, professionally speaking, with my fellow actors . I must admit that I’ve been very lucky so far because I’ve always had brilliant and professional partners.

Michelle Hunziker si è trasferita in Italia nel 1993. E’ diventata famosa con la pubblicità dell’Intimo Roberta Michelle Hunziker moved to Italy in 1993. She became popular thanks to a famous lingerie advertising campaign Intimo Roberta

MOVIE INTERVIEW

From left : Paperissima, Striscia la Notizia and Natale a Rio, Neri Parenti’s Christmas movie

“Per divertire il pubblico bisogna divertirsi e questo contribuisce al successo” “You have to laugh a lot yourself to make people laugh. This contributes to his success” perché ho trovato partner eccellenti e molto professionali. Oltre Claudio Bisio, in tutti i progetti portati avanti con Antonio Ricci, in Striscia la Notizia con Ezio Greggio e in tutte le edizioni di Paperissima con Gerry Scotti, ho lavorato sempre con autori e registi di alto livello e questo mi ha dato la possibilità di dare il meglio. Forse perché sono tutti amici. Anche con Fabio de Luigi, con cui ho lavorato nei film di Natale, c’è molta sintonia sul set.

Ci parla di questa esperienza nel cinema.

Il film di Natale è stata per me una grande sorpresa. Quando ho incontrato Neri Parenti ero molto emozionata. Il primo ciak con Fabio de Luigi è stato una tragedia, però sul set ci siamo divertiti molto ed è un piacere passare l’estate lavorando così.

Neri firma con il suo stile tutti i film. Ormai è diventato cult e ha dato tanto al cinema italiano, ma è anche un gran comico. Per divertire il pubblico bisogna divertirsi e questo contribuisce al successo dei film.

Altri progetti oltre il teatro?

Questo è un momento importante: ho rinnovato il contratto con Mediaset per altri 3 anni. E’ l’azienda in cui sono cresciuta e che crede molto in me. C’è un bel rapporto e tanta voglia di lavorare anche su progetti nuovi. Adesso sto lavorando al prossimo film di Natale con la Filmauro, Natale a Beverly Hills, e a gennaio sarò di nuovo a Striscia la Notizia per 3 mesi.

Pensa che il suo futuro sia la recitazione?

Quando ho iniziato a muovere i primi passi verso lo show business era la cosa che mi attirava di più. A poco più di 20 anni ho studiato recitazione a Los Angeles, con mia figlia piccolissima che andava all’asilo lì. La tv non la abbandonerò mai, ma questa è una grande passione che vorrei certamente portare avanti.

Lei è molto impegnata anche nel sociale..

Ho una fondazione che si chiama Doppia Difesa. Da molto tempo la volevo realizzare ma non avevo trovato le persone giuste. Ho incontrato l’avvocato Giulia Bongiorno nel periodo in cui venivo perseguitata da persone che ora finalmente verranno processate, ed è nata così la possibilità di dar vita insieme a questo progetto.

L’intento della fondazione è innanzitutto quello di fare cultura, perché spesso chi subisce violenza non sa cosa fare, non sa quali sono i propri diritti. Noi cerchiamo di insegnare come muoversi. Poi diamo un aiuto concreto con assistenza sanitaria, psicologica e legale.

90

CapriMagazine

Besides Claudio Bisio, in all Antonio Ricci’s shows, whether with Ezio Greggio on Striscia la Notizia or Gerry Scotti on Paperissima, I’ve always worked with the best screenwriters and directors and, with them, I’m at my best as well. Perhaps because they are all friends of mine. I’m very much attuned to Fabio de Luigi too, with whom I worked in the “Christmas” film.

What can you tell us about this latest experience?

The Christmas movie was very surprising. I was quite moved by the idea of meeting Neri Parenti. The first take with Fabio de Luigi was a disaster, then we had a ball on the set. I really enjoyed spending summer working with him. Neri’s films are all infused with his style. He has given a lot to Italian cinema, but he is also a great comedian. You have to laugh a lot yourself to make people laugh. This contributes to his success.

Do you have other plans, besides stage acting?

I’m living a very important moment of my career: I renewed my contract with Mediaset for another three years. It’s the company I grew up with and that believes in me. We have a good relationship and many ideas for the future. I’m working on the next Christmas movie with Filmauro, Natale a Beverly Hills, and in January I’m on the Striscia la Notizia show again for three months.

Do you see more acting is your future?

When I took my first steps in the show business, I was very much intrigued by acting. I attended a drama school in Los Angeles when I was barely 20, with a baby daughter who went to nursery school there. I’ll never give up television shows, but stage and film acting is my great passion.

You are also very involved in social work.

I have a foundation called Doppia Difesa. I had been wanting to create one for years, but I had never found the right people. I met Giulia Bongiorno, the lawyer, at the time when I was harassed by people who will stand trial for that at last. We started working together on the project. The foundation’s goal is to help the victims of violence who usually do not know what rights they have. We provide advice and concrete help and support such as health care, psychological and legal assistance.

A gennaio sarà impegnata con Striscia la notizia per tre mesi In January, she will be on the Striscia la notizia show for three months

FESTIVAL MOVIE text Giovanni Bogani

Capri-Hollywood 2008

Red carpet sul mare

Capri, Capodanno. Il cinema internazionale si dà appuntamento Capri, New Year’s Day. The rendez vous of international cinema E questo inverno, come ormai da dieci anni, Capri diventa il centro del mondo, il centro del cinema. Dagli aliscafi sbarcano uno dopo l’altro attori, registi, attrici che si perdono nelle sue stradine intricate, e vanno in cerca dei suoi luoghi magici. Mille storie si intrecciano in quei giorni di festival che ne colorano la vita, intorno ai festeggiamenti del Capodanno.

Tutto, o quasi, si deve alla tenacia, alla determinazione, all’ostinazione di Pascal Vicedomini. “Tutto è nato dal luogo - dice lui -. Un posto così bello non poteva che ospitare un festival di grande attrazione. Attori, registi, produttori, tutti vogliono vedere Capri. E quando l’hanno vista una volta, non la dimenticano più, e ci vogliono tornare”. Negli anni Cinquanta, Capri era una meta quasi obbligata per gli intellettuali e per il jet set internazionale.

Così, insieme a due nomi sacri del cinema italiano conosciutissimi anche a Hollywood, Gillo Pontecorvo e Lina Wermuller, Vicedomini ha cominciato a invitare i protagonisti dello star system mondiale. E una di quelle sere in un locale di Capri, Matt Damon e Fiorello, star della televisione italiana, si misero a cantare Tu vuo’ fa’ l’americano (Carosone, tormentone degli anni 50, ndr). Questa stornellata sarà il germoglio di un film di Anthony Minghella, che ricreerà proprio quella scena, in un momento del film The Talented Mr. Ripley. Intorno, c’era l’isola come un gioiello scuro, con le ore sonnacchiose di luce della mattina e il fresco e il buio che arrivano presto, e quella passeggiata verso quella terrazza sopra i Faraglioni che sembra una delle cose più belle che la vita ci abbia regalato. Il numero dei personaggi che la affollano e che qui si incontrano, è davvero infinito. Eva Mendes, allegra, travolgente, Omar Sharif, straordinario Dottor Zivago, con il suo sguardo maliconico, Mira Sorvino, che a Capri ha vissuto i giorni della sua storia d’amore, Forest Whitaker, incontrato sull’aliscafo in un giorno in cui il mare sembrava volersi mangiare qualsiasi imbarcazione osasse affrontarlo, e lui tranquillo, anzi curioso per ciò che sarebbe stato dopo quella massa furiosa di pioggia e vento. David Carradine ci parlava dei suoi film di Kung Fu, di Quentin Tarantino che lo aveva riscoperto, e che lo aveva riportato alla popolarità, delle sue molte mogli, della sua passione per l’arte, e per i colori. Se ne andò alla fine di una intervista, dimenticandosi la tabacchiera d’argento. Quando la ritrovò non finiva più di ringraziare, sorpreso soprattutto da una tale onestà. L’anno precedente, 92

CapriMagazine

Next Winter, as in the last ten years, Capri will become the centre of the world, the centre of cinema. Disembarking from hydrofoils, one after the other, actors, actresses and film directors will wander among its intricate lanes, in search of magical sites. A thousand stories will intertwine in those Festival days, enlivened by the New Year celebrations.

All this, or most of it, is due to the persistence, determination and obstinacy of Pascal Vicedomini. “It’s all because of this location – says he. Such a lovely place could not but host a Festival of great appeal.

Actors, film directors, producers, they all want to see Capri. Once they’ve seen it, they never forget it, and they want to return”. In the Fifties, Capri was virtually a must-see for intellectuals and jet-setters.

So, together with two gurus of Italian cinema, also very well known in Hollywood, Gillo Pontecorvo and Lina Wermuller, Vicedomini started to invite the protagonists of the world’s star system. On one of those nights, in a Capri venue, Matt Damon and Fiorello, the Italian TV star, started to sing “Tu vuo’ fa’ l’americano” (a popular ‘50s hit by Carosone, ed.). This improvised gig was to inspire the film by Anthony Minghella, which recreates this very scene in the film The Talented Mr. Ripley. All around lay the island, like a dark gem, with its drowsy hours of dawn, and the cool and early descent of dusk; and that stroll to the terrace overlooking the Faraglioni, surely one of the best things in life.

The number of famous personalities which congregate here is truly limitless. Eva Mendes, cheerful, overwhelming; Omar Sharif, the extraodinary Doctor Zivago, with his melancholy gaze; Mira Sorvino, who lived her love story here in Capri; Forest Whitaker, whom we met, on the hydrofoil, the day the sea seemed inclined to devour whatever vessel dared to brave it, and Whitaker, unperturbed, was just curious to see what would follow after the raging wind and rain.

David Carradine, who talked to us about his Kung Fu film, and of Quentin Tarantino who had rediscovered him and restored him to popularity; of his many wives, his passion for art, and for colours. He left, after an interview, forgetting a silver tobacco case. When he retrieved it he

1

2

3

4

5

1. Carolina Crescentini 2. Violante Placido, Pascal Vicedomini, Heather Graham 3. John Malkovich 4. Maria Grazia Cucinotta 5. Joseph Fiennes 6. Forest Whitaker and Samuel L. Jackson 7. Lina Wertmuller and Dennis Hopper

6

7 CapriMagazine

93

Some shots of the latest edition of Capri-Hollywood, the festival achieved through the persistence of Pascal Vicedomini

“Tutto è nato dal luogo. Un posto così bello non poteva che ospitare un festival di grande attrazione” “It’s all because of this location. Such a lovely place could not but host a Festival of great appeal” fu piacevole l’incontro con Kabir Bedi, star del cinema indiano ma anche di quello italiano, eroe di quegli anni ’70 quando aveva interpretato Sandokan, personaggio dei libri di Emilio Salgari, romanzi di avventura non solo per ragazzi. Lo charme di un principe e tutta la nobiltà e la cultura dell’India nello sguardo. Intanto, passavano attrici italiane famose anche a livello internazionale: come Maria Grazia Cucinotta, la ragazza de Il Postino girato con lo stupendo, indimenticabile Massimo Troisi. Maria Grazia ci raccontava del suo primo film da produttrice, del suo ingresso in un mondo tutto al maschile. Delle sue difficoltà. Ma anche della sua testardaggine e della sua voglia di farcela. Una pioggerellina sottile ha sottolineato i racconti di Vincenzo Cerami, amico del cuore di Roberto Benigni, con cui ha scritto il film La vita è bella, e le conversazioni sulla sceneggiatura, sul cinema, sulla letteratura di Pier Paolo Pasolini, che pare sia stato il suo maestro. Ha fatto il giro dell’isola l’avventura di Matthew Modine a cui la compagnia aerea aveva perduto le valigie: in pieno inverno ha passato un’intera settimana di festival vestito solo di un accappatoio di spugna bianco. Ma alto, atletico, disinvolto, Matthew Modine, protagonista di Full Metal Jacket di Stanely Kubrick, sembrava un modello per uno stilista coraggioso, un testimonial di Armani, piuttosto che un attore in panne. Negli stessi giorni, John Malkovich passeggiava silenzioso verso l’Arco naturale. E in una chiacchierata molto easy, raccontava degli abiti che disegna lui stesso, della sua collezione di vestiti, dei suoi viaggi in Italia per la scelta delle stoffe, dei suoi tanti blitz in incognito per le strade di Firenze. Sarà davvero un incantesimo quell’aria di Capri, che con la sua polvere magica tira fuori il lato buono e rende tutti più sereni e disponibili?

couldn’t stop thanking us, surprised above all by such honesty.

The previous year we had the pleasure to meet Kabir Bedi, a film star in India and Italy alike; and an icon in the ‘70s, when he interpreted Sandokan, the hero of Emilio Salgari’s adventure books – loved not only by children. Princely charm, and all the nobility and culture of India in his eyes. Meanwhile, Italian actresses of international renown dropped in: Maria Grazia Cucinotta, the girl in Il Postino filmed with the wonderful and unforgettable Massimo Troisi. Maria Grazia told us about her first film as a producer, of her ingress in an entirely masculine world. Of her difficulties. But also of her stubbornness and determination to succeed. A drizzle of rain underlined the tales of Vincenzo Cerami, an intimate friend of Roberto Benigni, with whom he wrote the film La vita è bella, and the conversations on the scripts, cinema and writings of Pier Paolo Pasolini who – we learn – had been his master. Matthew Modine’s misadventure with the airline that lost his luggage was the talk of the island: in the middle of Winter he spent a whole week of the festival clad only in a white towelling bathrobe.

But tall, athletic, self-possessed Matthew Modine, the protagonist of Stanley Kubrick’s Full Metal Jacket, seemed more like a model for a brave stylist – Armani perhaps – than an actor in distress. In the same days, John Malkovich strolled quietly towards the Arco Naturale. And chatted freely of the clothes he designs himself, his collection of suits, his trips to Italy to choose fabrics, his anonymous forays around the streets of Florence.

Is there really a spell in the air of Capri, which brings out the best in people, making them more laid-back and outgoing?

CapriMagazine

95

DIVINE HISTORY text Cesare Maria Cunaccia

Temps de folies Da Norman Duglas a Francesco Smeraldi. Storie di eccentrici, amazzoni e dandy Tales of eccentrics, horsewomen and Dandies

Capri e l’eccentricità, la diversità dalla norma sotto ogni profilo, sono un binomio assodato, naturale. Lungo oltre un secolo e mezzo di storia, dalla seconda metà dell’Ottocento, l’isola è divenuta meta prediletta, palcoscenico ideale per ogni genere di stravaganza, di attitude teatrale, di esibizionismo.

Fino a tempi recenti, Capri ha esercitato un fascino meduseo su legioni di dandies, flaneurs e creature dalla sessualità ambigua, su intellettuali nordici e saturnini, su femmes fatales, bohémiens e outsiders di lusso.

Pallidi esteti e lussureggianti etere debut du siècle, misteriosi anarchici e quindi veri o sedicenti aristocratici russi, avventurieri d’ogni genere e provenienza, falene della cafè society, qualsiasi sfumatura e tipologia di eccentrico, da quello più spleenetico e intimista fino alle manifestazioni oltremodo estremizzate e flamboyant del proprio io, ha trovato nelle rocce capresi - e segnatamente nella celebre Piazzetta - un assoluto luogo d’appartenenza.

Oggi, forse a causa della globalizzazione della nostra epoca e della progressiva omologazione di consumo del fashion, Capri ha perduto il suo primato di shangri-la del diverso, di roccaforte di un’individualità spinta fino alla sfida e all’irrisione delle bienséances, del comune buonsenso borghese.

L’ultimo manipolo di resistenti, spentisi i clamori dell’estrema grande stagione tra i ’50 e i ’60, è ridotto praticamente al solo Francesco Smeraldi, intellettuale veneziano e uomo di sterminata cultura, una sorta di erede di Norman Douglas che peraltro si avvista sempre meno sull’isola. Sulfureo provocatore dialettico, di Smeraldi si ricordano cavalleresche e metafisiche boutades, il gusto peculiare per i colori ricercati ed alcune mises epocali, specie la funerea redingote con Nehru cap, sfoggiata per salutare il primo giorno del nuovo millennio.

E’ recentemente scomparso il romano Gianlorenzo Ducci, Giallo, che molti possono ricordare intento ad abbronzarsi per interi giorni accanto alla piscina della Canzone del mare.

Generoso, malinconico e in fondo timido, anch’egli prediligeva cromie squillanti, shantoong indiani e sovrapposizioni di vari shatoos e jamavar ricamati, trincerandosi dietro grandi occhiali bianchi.

Ma la sua vera passione erano i gioielli, che portava in quantità, sautoirs di perle e rubini, catene colorate con pietre preziose o semipreziose della Campanina o di Grazia Vozza, che acquistava durante i lunghissimi soggiorni capresi.

Certo sembrano davvero lontanissimi i tempi ruggenti del secondo dopoguerra, dominati dal grand seigneur partenopeo Pupetto di Sirignano, così come definitivamente consegnate alla leggenda appaiono le burle macchinose, lo charme e l’ironia corrosiva di Chantecler o il look iconico 96

CapriMagazine

Capri and eccentric people who deviate from the norm is a natural, well-established combination. For over a century and a half of its history, since the mid-1800s, the island has been the favorite destination of the connoisseurs of the unusual, the ideal stage for all forms of exhibitionism and theatrics.

Until recently, Capri has cast a Medusan spell on a multitude of dandies, flâneurs, sexually ambiguous creatures, gloomy North European intellectuals, Bohemians, femme fatales and wealthy outsiders.

Pale aesthetes and ethereal early twentieth-century beauties, mysterious anarchists and real or self-proclaimed Russian aristocrats, adventurers of all kinds and provenance, Café Society habitués, eccentrics of all stripes and colors, saw Capri, with its rocks and famous Piazzetta, as their place of belonging.

Today, owing to the globalization and standardization of fashion process, Capri is no longer the symbol of open defiance of conventions and bourgeois mentality.

The last exponent of this “movement”, which enjoyed its final moment of popularity in the decade between the ‘50s and ‘60s, is Francesco Smeraldi, a Venetian intellectual and man of unbounded knowledge, a sort of spiritual heir of Norman Douglas, who is rarely seen on the island nowadays. A dialectical provoker, Smeraldi was well-known for his wisecracks, his peculiar taste for unusual colors and epoch-making outfits, in particular, the funereal frock coat with a Nehru cap he wore to celebrate the first day of the new millennium.

The Roman Gianlorenzo Ducci, Giallo, who recently died, is remembered for spending days and days sunbathing beside the Canzone del Mare’s pool.

A generous, melancholic and shy man after all, he, too, adored loud colors, Indian Shantung-silk and embroidered Jamavar shawls and was always hiding behind big white-framed sunglasses.

However, his one true passion was jewelry, which he wore in profusion: pearl and ruby sautoirs, colored chains with precious or semiprecious stones by Campanina or Grazia Vozza, which he purchased during his long stays in Capri.

Capri’s roaring years of the post-war period seem so far behind us, but the protagonists live on in our memory: the Neapolitan aristocrat Pupetto di Sirignano, the charm and caustic wit of Chantecler, Dada Ruspoli’s iconic

Clockwise from top: Pietro Capuano, alias Chantecler (courtesy of Chantecler), Chantecler), Marquise Luisa Casati (from Capri 1905-1940, published by Skira), Skira), Renata Borgatti, Romaine Brooks (from Ciro Sandomenico Tra Saffo and d’Annunzio, Edizioni La Conchiglia) CapriMagazine

97

Ida Rubinstein, 1917. Ph. Romaine Brooks (from Ciro Sandomenico Tra Saffo e d’Annunzio, Edizioni La Conchiglia)

Pallidi esteti e lussureggianti etere debut du siècle Pale aesthetes and ethereal early twentieth-century beauties di Dado Ruspoli, espadrillas, pantaloni alti T-shirt a rigoni matelot, bandanna o berretto floscio da pescatore. Sulla spalla, immancabile, un corvo o un pappagallo, come già usava Maksim Gor’kij ai primi del Novecento, che si aggirava ovunque con l’inseparabile ara di nome Pepito.

Capri allora era un laboratorio di sofisticazioni e frivolezza che i moralisti additavano come pura debauche.

Nel 1952 il regista Steno, starring il grande Totò, si divertiva a prendere in giro i golden boys capresi in un’esilarante scena del suo Totò a colori, dove il protagonista, Antonio Scannagatti, musicista incompreso di provincia, si imbatte in un gruppo di esistenzialisti per posa.

“Si pensa che Capri, come l’hashish, abbia il potere di snidare il demone, qualsiasi demone, in agguato sul fondo dell’animo umano” osservava Norman Lewis nel suo Napoli 1944. Eppure già i dandies internazionali approdati sullo scorcio del XIX secolo sull’isola, si sentivano estranei alla loro epoca, costretti a vivere con lo sguardo rivolto all’indietro, disadattati figli spuri della modernità che rifuggivano con sdegno la volgarità del presente e l’incipiente assalto di un turismo non ancora di massa.

E’ allora che Jacques d’Adelsward Fersen, dall’alto di Villa Lysis, crea uno dei miti capresi più inossidabili e radicati, miscelando estetismo, mistero, culto della bellezza, omosessualità, dipendenza dall’oppio, con una fragranza di ironica dissimulazione e un aplomb distaccato da perfetto

look: espadrillas, long-waist pants, striped T-shirts, bandanna or a fisherman’s cap.

Resting on his shoulder, a crow or parrot , in the style of Maksim Gor’kij, in the early 1900s, who was never seen in public without his macaw named Pepito.

That was Capri’s season of frivolity and sophistication, which the moralists considered pure debauchery.

In 1952, the director Steno, in a film starring the great Totò, Totò a colori, made fun of Capri’s golden boys in a very funny scene in which the leading character, Antonio Scannagatti, an unappreciated composer from a small town, runs into a group of people posing as existentialists.

“Capri is believed to be like hashish: it has the power to drive out the demon, any demon, hiding deep down in one’s soul...” wrote Norman Lewis in his Naples 1944.

Nonetheless, the international dandies who landed on the island in the early 1900s, felt like outsiders, forced to live on the past, like illegitimate sons of modernity who shunned the vulgarity of present time and the imminent arrival of the first wave of tourists.

And thus, Jacques d’Adelsward Fersen, looking down on the island from Villa Lysis, created one of the most deep-rooted and indestructible legends on Capri, by combining aestheticism, mystery, the cult of beauty, hoCapriMagazine

99

Romaine Brooks and Gabriele D’Annunzio, 1915 (from Ciro Sandomenico Tra Saffo e d’Annunzio, Edizioni La Conchiglia)

Gli eccentrici appartengono di diritto alla mitologia caprese The eccentrics belong by right to Capri’s mythology seguace di Brummel.

In quegli stessi anni si presenta sulla scena Giuseppe Vannicola, fragile e scavato poeta e prosatore simbolista schiavo dell’assenzio votato a una fine prematura.

La marchesa Luisa Casati Stampa di Soncino, scintillante e metamorfico contraltare femminile del classico dandy, un leopardo o un pavone blu al guinzaglio e un imponente servitore nero al seguito, contende il palcoscenico caprese alla bizzarra e rumorosa compagine futurista nei twenties, con accanto amazzoni lesbiennes quali Romaine Brooks, la bellissima Mimì Franchetti, la pianista Renata Borgatti, figlia del più famoso Heldentenor wagneriano tra i due secoli.

Anna Maria Pignatelli Cortes, per tutti Manana, ricalca la traccia della Casati, make-up kabuki d’un bianco niveo, perennemente in nero totale, colore che contraddistingueva ugualmente le sue robes favolose, i cappelli e gli accessori, le tende e le lenzuola di casa. Un’autentica dark lady antelitteram, di cui si favoleggiavano rituali oscuri e altrettanto letali poteri iettatori. Non si finirebbe mai di enumerarli, di raccontarli, questi eccentrici che appartengono di diritto alla mitologia caprese e che cadenzano per decenni la superba peculiarità dell’Isola delle Sirene.

Speriamo che la religione dell’originalità, quel chiamarsi fuori e pretendere per sé un ruolo differente, autonomo, libero da schemi, da clichées e convenzioni, ritorni presto a fare proseliti.

100 CapriMagazine

mosexuality, opium addiction with ironic pretence and the detached aplomb of a perfect follower of Brummel.

Those were also the years of Giuseppe Vannicola, a fragile and emaciated poet and symbolist prose writer, addicted to absinthe and doomed to an untimely death.

Marchesa Luisa Casati Stampa di Soncino, the female version of the classic dandy, a leopard or blue peacock on a leash and a big black servant at her side, competed for the limelight with the eccentric members of the Futurist movement of the twenties and with a group of lesbians such as Romaine Brooks, the beautiful Mimì Franchetti, the pianist Renata Borgatti, daughter of the greatest Wagnerian tenor between the two centuries.

Anna Maria Pignatelli Cortes, known as Manana, imitated the Marchesa Casati’s look: snow-white Kabukistyle make-up, dressed from head to toe in black, her favorite color (even her curtains and bed sheets were said to be black).

A true dark lady ahead of her time. Tales were told about her black magic rituals and jinx power.

We could go on and on telling about these eccentrics who now rightly belong to the island’s mythology.

We just hope that the religion of eccentricity, claiming the right to be different, unconventional and to break free from clichés, will start making proselytes again.

FASHION INTERVIEW text Teresa Favi

Valentino at Quisisana with Contessa Charlene de Ganay, Carlos Souza and Giancarlo Giammetti (photo Capri flash)

From Capri with love Valentino Garavani. Piacevole incontro sull’isola con il più grande couturier italiano An unexpected interview with the greatest Italian fashion designer

E’ un anonimo giovedì di giugno. Sono le 19. Il salotto più esclusivo d’Italia si è appena svuotato di bermuda clorati, flip flop, cappellini e zainetti.

Sta calando il silenzio profumato del tramonto caprese. Tutto è più intimo, fisicamente vicino, familiare. Sonorità ovattate. Scenario capovolto.

Solo se metti bene a fuoco lo sguardo, ti accorgi che tra i passanti già in rilassati vestiti da aperitivo, tra i capresi ancora a lavoro ma magicamente intatti dalla mattina (le donne sembrano aver conservato intatto nel dna del loro stile la sobrietà indicibile delle loro antenate della dinastia giulio-claudia, non un filo di trucco, colori sobri, capelli naturali e sempre in ordine) si mischiano, felpate, facce note. Molto note. Non c’è chiasso.

Ma tanto sollievo.

Una di queste passeggia, insieme a pochi amici. Poi la ritroviamo sulla terrazza morbidamente affollata del Quisisana.

Niente si confonde così bene come la quasi invisibile eleganza di Valentino con la naturalità del posto e del momento.

Abbiamo voluto intrecciare la nostra intervista con brani preziosi della sua storia di Grand Createur. Perché ogni volta che si parla di lui, vale la pena raccontare più cose possibili di quella avventura speciale nell’olimpo della moda.

La sua prima volta a Capri?

Fu nel 1960, in vacanza da Parigi dove studiavo moda e lavoravo. Da allora quest’isola non ha mai smesso di occupare un posto speciale nel mio cuore.

Sono le undici di sera di un caldo 31 luglio del 1960 quando Valentino e i suoi amici entrano nel Café Paris, in via Veneto. La scena romana è al culmine e tutti i tavoli sono occupati, tranne uno, dove siede da solo un ragazzo, uno studente di architettura che ammazza il tempo aspettando che apra una discoteca. Si siedono con lui. A notte fonda lo studente accompagna Valentino a casa con la sua auto. Si trovano bene, così continuano a parlare e alcuni giorni dopo si ritrovano a Capri. E da allora non si separano più. Quello studente d’architettura è Giancarlo Giammetti. Sarà il suo manager, il suo amministratore, il suo uomo di comunicazione, la sua famiglia.

Lei ha vestito le più belle donne del mondo, ma soprattutto ha fatto 102

CapriMagazine

It’s just another Thursday evening in June. It’s 7 pm. Italy’s most exclusive “living room” has just been emptied out of colored Bermuda shorts, flip flops, caps and backpacks.

The sun is going down and the air is filled with Capri’s typical aromas. Muffled noise. A reversal of the scenario. Only if you focus on the passers-by, you notice that hidden among the tourists dressed up for the “aperitivo” and the locals going home from work but incredibly shipshape from head to toe (in particular, Caprese women seem to be blessed with their ancient Roman ancestresses’ simple style: no make-up, subdued colors, natural yet neat hairdos), there are well-known faces. Very well-known. But there is no hustle and bustle. Just a sense of comfort.

One of them is taking a walk with some friends. Then we spot him again on the Quisisana’s pleasantly-crowded terrace. Nothing blends more perfectly with this naturally sophisticated environment than Valentino’s barely visible elegance.

Our interview is interspersed with bits and pieces of the great couturier’s story, because his adventures in the fashion world are worth to be told.

Your first time in Capri…

My first time was in 1960, on holidays from Paris where I used to study fashion and then work . Since then, Capri has always had a very special place in my heart.

It was 11 pm of a hot summer night, on July 31st 1960, and Valentino and friends walked in the Café Paris, in Via Veneto. The tables were all taken, except one with a young man seated at it. He was a student in architecture who was killing time while waiting for the disco club to open. They took a seat with him. At dead of night, the student took Valentino home in his car. They were at ease with one another, and went on talking and talking. A few days later, they met again in Capri. And from that day, they never left each other. That student was Giancarlo Giammetti who would become Valentino’s manager, communication man, family. Giammetti’s help proved to be invaluable. You have dressed the most beautiful women in the world, but above all you have enabled women all the

Valentino è nato a Voghera nel 1931.

Qui, un ritratto del 1998, Milano Valentino was born in Voghera. Here, in a portrait of 1998, Milan (ph. Contrasto) CapriMagazine

103

FASHION INTERVIEW

in modo che tutte le donne del mondo potessero vestire in maniera femminile ed elegante grazie a uno stile che esalta, e rispetta, la loro quintessenza. Questione di genio o anche di volontà?

Nella mia lunga carriera, la mia sola intenzione è stata quella di mettere in risalto, abbellire ed esaltare la femminilità e il fascino in una donna.

Penso che sia stata una decisione saggia e sono stato ripagato con un grande successo nel corso di 45 anni di duro lavoro.

A Firenze sfila per ultimo a Palazzo Pitti ma la sala lo travolge con un boato di applausi e dopo neanche un’ora l’intera collezione è venduta. E’ sommerso dagli ordini. E’ il 1962. Ma questo non è l’unico avvenimento chiave dell’anno.

Una sera, a una festa, un due pezzi di organza nera gli spalanca le porte della celebrità. Quel modello ha un’ammiratrice molto speciale: Jackie Kennedy, che impazzisce per il vestito e vuole conoscere il nome del suo couturier. Da allora sarà una delle principali clienti, oltre che sua cara amica. Nemmeno Diana Vreeland, Audrey Hepburn riescono a resistere al suo fascino. Farah Diba fugge dal suo impero indossando un Valentino. Liz Taylor incontra Richard Burton indossando un Valentino. Ma Jackie è arrivata al punto di indossare quasi esclusivamente i suoi abiti. Fino a sceglierne uno per il matrimonio con Onassis nel 1968.

Una stagione, un’ora e un luogo di Capri che lei considera spirituali.

Venivo spesso a Capri per Pasqua quando avevo la mia casa, La Cercola. Trascorrere le vacanze pasquali sull’isola era molto piacevole. Ora vengo a Capri solo in tarda primavera-inizio estate con il mio yacht. E’ una tappa obbligata perché è un’isola unica al mondo. L’aria è speciale, i volti familiari che incontri, la piazzetta. Non si trovano posti così tanto facilmente.

Nel 1968 Valentino acquista a Capri villa La Cercola appartenuta alla fine del XIX secolo a John Ellingham e Romaine Brooks (squisita pittrice che sedusse D’Annunzio e lsadora Duncan) e dalla quale sono passati illustri personaggi come lo scrittore William Somerset Maugham, la marchesa Luisa Casati.

Acquista anche un motoscafo che dipinge di rosso, con il quale i giovani più eleganti di Roma partono da Napoli alla volta dell’isola nel fine settimana.

Il regalo più bello che le ha fatto la vita.

Avere fiducia nelle mie idee e intuizioni.

Padrone assoluto del mestiere, della tecnica, trasforma questa virtù artigianale in una bussola per mantenere sempre la rotta della continuità, anche quando nel 1978 decide di varare la prima linea di prêt à porter. E fino al 2007, anno dell’ addio - compiuto in grande stile - al mondo della moda, il suo successo è impermeabile anche alle minime flessioni, miracolosamente immune da tonfi e risurrezioni.

La conquista più appagante?

Avere amici cari e devoti.

L’azienda è veramente una cosa di famiglia. Sarte che lavorano per più di tre decenni con Il Maestro o dirigenti che chiedono a Valentino di far da padrino ai loro figli, sono casi comuni per l’atelier di palazzo Manganelli, laterale a piazza di Spagna a Roma.

Qual è la qualità senza la quale Valentino Garavani non si sentirebbe più Valentino?

Il talento e la fiducia in me stesso.

Lo dimostra l’emozione con la quale, uscendo per i saluti alla fine della sua ultima sfilata a Roma, si ferma un attimo davanti ai colleghi seduti in prima fila.

Karl Lagerfeld, Tom Ford, Donatella Versace, Diane von Fustenberg e Zac Posen. Al di là delle differenze stilistiche, generazionali o di carattere, sono lì per rendere omaggio all’ultimo esemplare di una grande generazione di couturier.

Che cosa non dovrebbe mancare nel guardaroba di chi trascorre una vacanza a Capri?

Un paio di pantaloni bianchi, una camicia blu ed espadrilles.

I pois, il fiocco, la rosa, il bianco e nero, il cappottino, la petite robe noire sono solo alcuni dei 18 leit motiv che hanno fatto di Valentino una leggenda dello stile. Ma su tutti ne domina uno: 0% ciano, 100% magenta, 100% giallo, 10% nero: rosso Valentino.

104

CapriMagazine

world over to dress in a feminine and elegant way, due to a style that emphasizes and respects their essential being. Was this the intention or just genius?

During my long career, my sole intention was to enhance , embellish and proclaim femininity and romance in a woman. I guess it was a wise direction to follow and I was rewarded with so much success through 45 years of hard work.

He was the last designer of the show to send his creations down Palazzo Pitti’s runway, but there was a thundering applause and the entire collection was sold out in just an hour. He was inundated with orders. It was the year 1962. But that was not his last monumental success of the year. One night, at a party, a black organza outfit attracted the attention of Jackie Kennedy. She loved it and wanted to know who had designed it. From that day on, she became one of Valentino’s best clients and friends. Even Diana Vreeland, and Audrey Hepburn submitted to his irresistible charm. Farah Diba fled her country in Valentino. Liz Taylor met Richard Burton while wearing a Valentino dress. Jackie wore mostly Valentino creations, even the day she married Onassis in 1968.

Is there any particular season, time or place in Capri that you would consider “spiritual”?

I used to come often when I still had my house, La Cercola, for Easter . It was very cozy to enjoy this special Italian holiday on the island. Nowadays I only come in late spring , early summer with my yacht. It is always a definite pit stop in my cruise because it is a unique island in the world. The air is special, the familiar faces strolling around, the Piazzetta . You do not find places like this very easy.

In 1968, Valentino bought a villa in Capri, La Cercola, which, in the late 1800s, had belonged to John Ellingham and Romaine Brooks (a talented painter who seduced both D’Annunzio and Isadora Duncan) and had welcomed special guests such as the writer William Somerset Maugham and Marchesa Luisa Casati. He bought a red motorboat on which the most elegant young men from Rome travelled from Naples to Capri on weekends.

The best gift that life has given you.

To have confidence in my thoughts and intuition.

He totally masters his art and craftsmanship has always been his forte, even when, in 1978, he launched his first prêt-a-porter line. And up to 2007, the year he retired from the fashion scene in grand style, his success has been immune to the ups and downs of fashion business.

Your most satisfying achievement?

To have loving and close friends in my life.

His is a family business. Dressmakers who have been working with the Maestro for over three decades or managers who ask Valentino to stand godfather to their children, are common in the atelier of Palazzo Manganelli, to the side of Piazza di Spagna in Rome.

Which is the one quality without which Valentino Garavani would not feel Valentino?

Talent and self-confidence.

When he emerged to take runway bow at his last show in Rome, he stopped for a moment in front of his colleagues in the first row: Karl Lagerfeld, Tom Ford, Donatella Versace, Diane von Fustenberg and Zac Posen. In spite of the many differences between them, they were all there to pay homage to the last member of a great generation of high-fashion designers.

What is absolutely essential in the wardrobe of somebody going on holiday to Capri?

A pair of white slacks, a blue shirt and espadrilles.

The polka dots, the ribbon, the rose, the black and white, the little coat, the black petite robe, are a few of the 18 leitmotifs that have made Valentino a paragon of style. But one beats them all. 0% cyan, 100% magenta, 100% yellow, 10% black: Valentino red.

Above: a/w 1999-2000 haute couture show (ph. Magnum, Contrasto); Contrasto); below: during a press conference (ph. Jurgen Lindemann, Grazia Neri) CapriMagazine

105

LADYLIKE Fil rouge i pantaloni. Meglio se capresi Pants are the fil rouge. Best if Caprese

Marta Innocenti Ciulli photo Andrea Varani Make up and hair Rossana Luzzi

PAUL SMITH Panta militari con profonde pinces.

Military-style pants with deep darts Top: Marni at Space Bijoux: Dries Van Noten at Space Scarpe/Shoes: Marni at Space CapriMagazine

107

MOSCHINO Leggings e pullover con applicazioni in maglia Leggings and pullover with knit appliqués Spolverino/Duster coat: Marni at Space Scarpe/Shoes: Marni at Space 108 CapriMagazine

SALVATORE FERRAGAMO Panta smoking e casacca sciancrata Tuxedo pants and waist-tight jacket Scarpe/Shoes: Marni at Space Orecchini/Earrings: Rafida Bijoux at Luisaviaroma CapriMagazine

109

MAURIZIO PECORARO Pantaloni capresi in tessuto laminato Caprese pants in lamé fabric Casacca/Jacket: Marni at Space Scarpe/Shoes: Marni at Space 110

CapriMagazine

JEAN PAUL GAULTIER Tailleur panta con bretelle come piccolo top.

Tailleur pants with suspenders as small top T-shirt: Proenza Schouler at Luisaviaroma CapriMagazine

111

KRISTINA Ti Pantaloni in tweed a sigaretta con staffa.

Straight tweed pants with foot-strap Camicia/Shirt: Chloé at Luisaviaroma Giacca/Jacket: Lanvin at Luisaviaroma Scarpe/Shoes: Marni at Space 112

CapriMagazine

KENZO Panta gessato con giacca linea trapezio di sapore militare Pinstripe pants with military-style trapezoidal jacket Scarpe/Shoes: Marni at Space Orecchini/Earrings: Rafida Bijoux at Luisaviaroma CapriMagazine

113

TRIBUTE TO BEIGE DRESS E le sue declinazioni.

And all its versions

Marta Innocenti Ciulli photo Alessandro Bencini Make up and hair Paolo Baroncelli

VERSACE Abito incrociato con profondo scollo Cross-over dress with low neckline Stole/Stoles: Stole/ Stoles: Faliero Sarti Scarpe/Shoes: Scarpe/ Shoes: Christian Louboutin at Luisaviaroma CapriMagazine

115

PHILOSOPHY

BY ALBERTA FERRETTI

Scollo rotondo, tagli a vista, gonna svasata.

Round neckline, cuts and flared skirt Stole/Stoles: Faliero Sarti 116

CapriMagazine

MIU MIU Doppia tonalità: scollo a V e manica lunga Two-colored: V-neck and long-sleeved Stole/Stoles: Faliero Sarti Scarpe/Shoes: Nicholas Kirkwood at Luisaviaroma CapriMagazine

117

BLUGIRL Corto l’abito di paillettes con carré di satin Short sequined dress with satin yoke Stole/Stoles: Stole/ Stoles: Faliero Sarti Pantaloni/pants and sciarpa/scarf: sciarpa/scarf: Jucca at Space Scarpe/Shoes Scarpe/ Shoes:: Marni at Space 118

CapriMagazine

ANTONIO MARRAS Abito con drappeggi e maniche al gomito.

Gilet in mohair Dress with drapes and elbow-length sleeves.

Mohair vest Stole/Stoles: Faliero Sarti Scarpe/Shoes: Ernesto Esposito at Luisaviaroma CapriMagazine

119

CHRISTIAN DIOR Piccola bar jacket abbinata alla gonna tubino Small Bar jacket matched with pencil skirt Stole/Stoles: Faliero Sarti Scarpe/Shoes: Marni at Space 120

CapriMagazine

ERMANNO SCERVINO Tubino in lana cotta.

Scollo a barca Sheath dress in boiled wool. Boat neck Stole/Stoles: Faliero Sarti Scarpe/Shoes: Georgina Goodman at Luisaviaroma CapriMagazine

121

WHAT’S COOL SMALLBAGS

Marta Innocenti Ciulli text Alessandra Lucarelli

3

1

2

4

5

7

8

9

11

12

6 10

Secret treasure

E’ l’ultima tendenza: tenerne una racchiusa nella più grande city bag durante il giorno, e sfoggiarla solo al momento opportuno. Per stupire.

Le clutch di quest’estate sono brillanti, eleganti, morbidissime. Più chic che mai.

The latest trend: keep one hidden in your city bag during the day, ready to show it off only when the time is right. Effect? Amazing.

This summer’s clutches are dazzling, elegant and super-soft. More chic than ever.

1. Marni - www.marni.com 2. Casadei - at Deliberti - via dei Mille, 65 - Napoli 3. Hugo Boss - www.hugoboss.com 4. Bally - www.bally.com 5. Fendi - www.fendi.com 6. Gucci - via Camerelle, 25 - Capri 7. Marni - www.marni.com 8. Prada - via Vittorio Emanuele, 58-60 - Capri 9. Louis Vuitton - via Camerelle, 65 - Capri 10. Miu Miu - at Galiano - via Calabritto, 26 - Napoli 11. Moschino - www.moschino.com 12. Salvatore Ferragamo - via Vittorio Emanuele, 21-29 - Capri CapriMagazine

123

WHAT’S COOL SUNGLASSES

Marta Innocenti Ciulli text Alessandra Lucarelli

3

1

2

4

5

7

8

9

11

12

6 10

Ad occhi aperti

Sotto il sole di Capri, per ammirare tutto il suo splendore. Ma se e solo se protette da occhiali ultra-chic.

Un consiglio per la fashion addicted: solo modelli grandi, dalle linee rotonde e con un tocco di colore. Sarete al top.

In the sun on Capri, admiring all the island’s splendour. But only if protected by ultra-chic sunglasses.

Advice for the fashion addicted: big is the only size, with rounded profiles and a touch of colour. Fashion cred guaranteed.

1. Salvatore Ferragamo - www.salvatoreferragamo.it 2. Just Cavalli - www.robertocavalli.com 3. Alexander McQueen - www.safilo.com 4. Balenciaga - www.safilo.com 5-9. Louis Vuitton - www.louisvuitton.com 6. Marni - www.marni.com 7. Emilio Pucci - www.emiliopucci.com 8. Bottega Veneta - www.bottegaveneta.com 10. Gucci - www.gucci.com 11. Prada - www.prada.com 12. Christian Dior - www.safilo.it CapriMagazine

125

WHAT’S COOL BELTS

Marta Innocenti Ciulli text Francesca Lombardi

2

1

3

4

6

7

5

9

8

Su con la vita!

Perché nel prossimo inverno tornerà in evidenza, quasi a contrapporsi alla rotondità dei fianchi.

Stretta da cinture sottili da signora perbene o da nastri di pelle con dettagli punk.

Because next winter it is back in the limelight, almost as a contrast to rounded hips. Cinched in by oh-so bourgeoisie narrow belts or ribbons of leather with punk detail.

1.Roberto Cavalli - via Vittorio Emanuele, 56 - Capri 2. Salvatore Ferragamo - via Vittorio Emanuele, 21 - Capri 3-6. Hermès - via Camerelle, 43 - Capri 4-7. Just Cavalli - www.robertocavalli.com 5. Bottega Veneta - via Camerelle, 35 - Capri 8-9. Louis Vuitton - via Camerelle, 16/A - Capri CapriMagazine

127

WHAT’S COOL MEN Alessandra Lucarelli

2

1

3

4

6

7

5

9

8

Dandy rules

Ammettiamolo. L’uomo oggi si piace un po’ così. Anima bohemien, stile iper-curato.

E la cravatta o la pochette - coloratissime - sono quel tocco in più. Così, piace tanto anche a noi.

We have to admit it. This is how today’s man likes himself. Bohemian soul, hyper-careful style.

A very colourful tie or pocket handkerchief for that extra touch. In the end we like him too.

1. Kiton - www.kiton.it 2. Louis Vuitton - via Camerelle, 16/A - Capri 3-9. Marinella - Riviera di Chiaia, 287 - Napoli 4. Hermés - via Camerelle, 43 - Capri 5. Church - www.church-footwear.com 6. Etro - www.etro.it 7. Salvatore Ferragamo - via Vittorio Emanuele, 29 - Capri 8. Isaia - via Roma, 44 - Casalnuovo Napoli CapriMagazine

129

WHAT’S COOL SHOES Alessandra Lucarelli

2

1

3

4

6

7

5

9

8

Urban style

Con un jeans aderentissimo dal sapore indie. O per sdrammatizzare un look più serioso.

Per lui, gli ankle boots restano un classico. E le magiche atmosfere degli anni Sessanta non sono più solo un ricordo.

Skin-tight jeans with an Indie feel. Or to take the formality out of a more serious look.

For him ankle boots are still a classic. And the magic moods of the sixties are no longer just a memory.

1. Ballantyne - www.ballantyne.it 2. Louis Vuitton - via Camerelle, 65 - Capri 3. Car Shoe - via Vittorio Emanuele, 19 - Capri 4-5. Bally - www.bally.com 6. Salvatore Ferragamo - via Vittorio Emanuele, 29 - Capri 7. Neil Barrett - www.neilbarrett.com 8. Church’s - www.church-footwear.com 9. Trussardi 1911 - piazza Umberto I, 20 - Capri CapriMagazine

131

FASHION INTERVIEW text Gianluca Coda

Nome in codice: eleganza

Roberto Russo, businessman della moda, racconta il segreto del suo successo Businessman of fashion, reveals the secret behind his success La storia dell’imprenditore Roberto Russo inizia nel 1986, quando il padre Gigino, uomo dall’eleganza innata, viene a mancare lasciandogli in eredità il negozio di abbigliamento. Da allora sono passati 23 anni, Roberto oggi possiede più di trenta attività ed è un punto di riferimento molto importante sull’isola di Capri.

Lo incontriamo nel suo ufficio di via Camerelle, vicino alla sede della Capri Sports Accademy, di cui orgoglioso elogia le doti sportive contento di aver riportato in serie A il tennis campano. Poi ci racconta un’altra storia, quella del Roberto Russo uomo, cresciuto in fretta dall’età di 6 anni, quando i genitori si separarono. ”Oggi è più comune ma a quel tempo era raro, quasi uno scandalo, e in un paese piccolo come Capri era motivo di sofferenza. In famiglia ero felice, ma la situazione era anomala perché andammo a vivere con il mio papà, cosa ancora più rara in certe situazioni.

Inoltre a scuola dalle suore tutto diventava molto pesante. I sentimenti maturati in quei tempi sono stati sicuramente la spinta a realizzare tutto quello che ho fatto. Quasi una voglia di riscatto”.

Il contesto sociale degli anni ‘80 l’ha aiutata? Oggi sarebbe possibile una replica?

Quando ho iniziato ho avuto difficoltà, perché non avevo proprietà o capacità di fare grossi investimenti. Ho iniziato in maniera molto umile, ma ho creduto nel territorio, ho investito tutte le energie in questo settore e l’intuito è stato premiato.

Come descriveva Capri suo padre nei racconti?

Mio padre ha vissuto senz’altro la Capri più bella. Quando io sono nato lui aveva 58 anni e tanta esperienza. Mi chiamo Roberto perché era molto legato a Roberto Rossellini e Ingrid Bergman.

Quando loro organizzavano le 132

CapriMagazine

loro fughe d’amore e venivano a Capri, dormivano a casa di papà.

Era legato a Curzio Malaparte e a Edwin Cerio. Il mio padrino di battesimo è stato Andrea Checchi, un grande attore di quei tempi. Era una Capri completamente diversa, più frequentata d’inverno che d’estate, meta di intellettuali, artisti e letterati che passavano su quest’isola il loro inverno.

Come è nata l’eleganza a Capri?

Nel dopoguerra i nostri nonni si sono inventati i lavori più disparati. Tutto è nato dall’impronta di persone geniali che dopo la guerra avevano in animo di creare qualcosa di diverso. La moda caprese è nata in quegli anni, dalle mani d’oro di artigiani che crearono i primi pantaloni capresi e i primi sandali.

Pensa sia tutto finito?

Tutto questo oggi è finito perché non c’è stato ricambio generazionale, né formazione delle nuove generazioni. I vecchi artigiani non hanno consegnato la loro professione ai giovani, non c’è stato il passaggio di consegne.

Quindi si è persa anche la tradizione sartoriale?

Nel nostro laboratorio abbiamo ancora artigiani che realizzano giacche su misura interamente a mano, anche pantaloni e camicie.

Una giacca viene realizzata in una settimana, sono necessarie 42 ore, abbiamo addirittura chi fa solo le asole a mano. Ci vuole mano ferma e di altissimo livello. Ma è un lavoro di nicchia ed è riservato a una clientela elegante ed esigente e non potrebbe certo essere fatto come business, perché realizzare 3-4 giacche al mese per un sarto non rappresenta certo un numero da lauti compensi.

L’investimento nell’artigianato quindi non premia?

No, perché il break even point lo raggiungi con la produzione industriale. Ma il mito continua e noi lo conserviamo attraverso i nostri sarti e i nostri artigiani.

The story of entrepreneur Roberto Russo begins in 1986, when his father Gigino, a naturally elegant man, died and left him a clothes shop.

Twenty-three years have gone by since then. Today Roberto owns over thirty stores and is a point of reference in Capri.

We meet in his office in Via Camerelle, near the headquarters of Capri Sports Academy, of which he sings the praises, being very happy that the regional tennis team is back into the Serie A league. Then he tells another story, that of the man Roberto Russo who was forced to grow up fast when, at the age of six, his parents divorced. “Nowadays it’s quite common, but at the time it was nearly a scandal in a small town like Capri.

I went to live with my father, which is quite unusual for a child of that age. To make things worse, I attended a Catholic school run by nuns.

The strong emotions I experienced at the time made me work hard and achieve high”.

Did the social context of the eighties help you through your career? Would it be possible to do the same today?

When I started off, I had to face huge financial difficulties. I had no properties of my own nor could I make big investments. I started from scratch, but I believed in Capri, I invested all my energies in the fashion field and I was rewarded.

What were the words your father used to describe Capri?

My father had the chance to enjoy Capri at its best. When I was born, he was 58 years old and had many years of experience behind him. I was named Roberto after Roberto Rossellini, of whom he was very fond. Every time Rob-

erto Rossellini and Ingrid Bergman came to Capri, they stayed at my father’s place. He was friends with Curzio Malaparte and Edwin Cerio. My godfather is Andrea Checchi, a famous actor of the time.

Capri was completely different in those days, more crowded in winter than in summertime.

It was a winter retreat for intellectuals, artists and writers.

How was fashion born in Capri?

During the post-war period, our grandparents were forced to “invent” all kinds of jobs.

They were talented people who wished to do something different.

Fashion in Capri was born in those days, thanks to skilful artisans who made the first Caprese pants and sandals.

Do you think it’s all over now?

Yes I do, because the new generation has not been trained to take over the old artisans’ trades.

Has the tailoring tradition died out?

I still work with tailors who make jackets, pants and shirts entirely by hand. It takes a week to make a jacket, even the buttonholes are handmade, a work that requires a steady and very experienced hand. However, this is a niche activity, targeted at a elegant and demanding clientele, and not very profitable because you cannot make a business out of hand-sewing 3-4 jackets a month.

Therefore, investing in craftsmanship is not rewarding?

No it isn’t, because the breakeven point is achieved through industrial production. However, the local tradition is still carried on by our tailors and artisans.

Marta Cecchetto, 31 anni, è nata a Foligno e lavora come modella da quando ha 14 anni.

E’ apparsa su tante copertine, Roberto Russo, imprenditore, compreso Vogue è una delle figure di riferimento Marta Cecchetto, 31, was born della moda a Capri in Foligno and has been working Roberto Russo, entrepreneur, as a model since she was 14. is one of the leaders of fashion She has appeared on numerous in Capri covers, including Vogue.

CapriMagazine

133

Ileana della Corte

Giovannetti Jewellery

Ileana della Corte

Dorotea Liguori

Angela Puttini

Ileana della Corte

Angela Puttini

Chantecler Desiderio

Chantecler

Grazia Vozza

Chantecler

Angela Puttini

Dorotea Liguori

Giovannetti Jewellery Chantecler

xxxxxx

Grazia Vozza

Chantecler

Giovannetti Jewellery

Giovannetti Jewellery

w

Chantecler

Desiderio

Grazia Vozza

Girl’s best friends

Gioielli. Scivolando tra gli scrigni di Capri Jewels. A visit to Capri’s treasure chests Teresa Favi photo Capri Flash

Chantecler

Angela Puttini

Dorotea Liguori

Giovannetti Jewellery

Giovannetti Jewellery

Dorotea Liguori

BOUTIQUE VINTAGE

Desiderio

Angela Puttini – Via Le Botteghe, 23 - Capri La Roma di Tiberio, la storia di Pompei, le glorie del Barocco napoletano.

Coralli, cammei e turchesi cesellati come miniature che sembrano sfuggite al controllo del tempo.

Chantecler - Via Vittorio Emanuele,51 - Capri I più famosi gioielli di Capri. Splendide creazioni di fantasia su perle, pietre preziose colorate, diamanti. Il loro nome deriva dal soprannome dell’eccentrico fondatore, Pietro Capuano a cui si affianca dal ‘47 Salvatore Aprea, ancora al vertice della maison.

Desiderio – Piazza Umberto I, 17 - Capri Nella celebre Piazzetta di Capri, Desiderio realizza i modelli esclusivi con gusto e rispetto della tradizione. E con un occhio intuitivo sulle tendenze del momento.

Dorotea Liguori - Via Vittorio Emanuele, 47 - Capri Nell’elegante boutique di Capri: perle, coralli e turchesi da sogno. E in loop, sul video: la consegna a Dorotea di un premio internazionale, avvenuta pochi mesi fa a Los Angeles, per il suo noto impegno umanitario.

Giovannetti Jewellery - Via Vittorio Emanuele, 46 - Capri Pezzi unici dal gusto raffinato e molto elegante racchiuso in un design moderno ed esclusivo che nasce da un’attenta selezione delle pietre.

Scintillio, preziosità, vanità: gli orecchini incorniciano, la collana esalta, l’anello perfeziona, l’anima della pietra prende vita e il sogno diventa realtà.

Grazia Vozza – Via Fuorlovado, 38 - Capri Pezzi unici, pieni di energia e colore. Un tributo alle pietre dure e alle loro sconfinate declinazioni estetiche. Lo spazio è una combinazione di stile locale e minimalismo internazionale.

Ileana della Corte - Via Le Botteghe, 61 - Capri Pochi metri quadrati, ma molto chic, racchiudono una sferzata di brio tintinnante a base di pietre opache dai colori eleganti o semitrasparenti come cristalli di zucchero colorato.

136

CapriMagazine

Angela Puttini

Angela Puttini – Via Le Botteghe, 23 - Capri The Rome of Tiberius, the story of Pompei, the glories of Neapolitan Baroque.

Corals, cameos and turquoises, chased like miniatures that seem to flee the grasp of time.

Chantecler - Via Vittorio Emanuele, 51 - Capri The most famous jewels on Capri. Splendid fantasy creations in pearls, coloured precious stones and diamonds. The name comes from the nickname of their eccentric founder, Pietro Capuano. In ’47 he was already flanked by Salvatore Aprea, who still heads the maison.

Desiderio – Piazza Umberto I, 17 - Capri In the famous Piazzetta on Capri, Desiderio makes exclusive models with taste and respect for tradition. With an instinctive eye for current trends.

Dorotea Liguori - Via Vittorio Emanuele, 47 - Capri The elegant store on Capri is home to pearls and dreamlike corals and turquoises. A video in continuous loop shows presentation of an international award to Dorotea Liguori in Los Angeles for her well-known humanitarian work.

Giovannetti Jewellery- Via Vittorio Emanuele, 46 - Capri Unique pieces with refined, very elegant taste are embraced by modern exclusive design that starts with careful selection of stones. Gleaming preciousness and vanity: earrings frame, the necklace enhances, the ring perfects, the soul of the stone comes to life and the dream becomes reality.

Grazia Vozza – Via Fuorlovado, 38 - Capri Unique pieces, full of energy and colour. Homage to semi-precious stones and their infinite aesthetic interpretations. The interior is a combination of local style and international minimalism.

Ileana della Corte - Via Le Botteghe, 61 - Capri Total chic in just a few square metres, packed with bursting jingling energy in the form of opaque stones in elegant colours or semi-transparent like coloured sugar crystals.

IIIIleana della Corte

Giovannetti Jewellery

Chantecler

Dorotea Liguori

CULT ANNIVERSARY text Giordano Bruno Guerri photo Archivio Fratelli Alinari

Piazzale delle Ferrovie, Napoli 1941- (ph. Archivio Fratelli Alinari)

Vicende malapartiane A 60 anni dalla sua uscita La Pelle è ancora un successo controverso 60 years from its issue, The Skin is still a controversial success

Il successo del mio libro è veramente madornale. Mi fa perfino ridere, talvolta. Perché a differenza di quel che molti credono, io non sono un vanesio, né un imballato (emballé). Conosco i limiti (attuali) della mia opera, so benissimo che potrò dar meglio, e farò meglio, e so perfettamente che Kaputt è molto migliore.

E allora perché tanto chiasso intorno alla Pelle, che non vale un’unghia di Kaputt?

(Lettera a Tamburi, 27 febbraio 1950) La Peau è uscita e fa già un chiasso enorme. Si annunzia un successo pari a quello di Kaputt. Entro il mese si prevede che sarà esaurita la prima edizione di 30.000. I miei nemici sono costernati. Avrò probabilmente tutta la stampa contro, come avvenne per Kaputt, perché il libro è durissimo. (…) Come la piglieranno gli americani? Non hanno sense of humor, e poi si credono sacri.

(9 ottobre1949, lettera all’amica Anne).

La Pelle esce nel 1949, 60 anni fa. Malaparte era in Francia in quel periodo e le notizie della stampa italiana gli giungevano in ritardo, ma avrebbe constatato presto che le reazioni in patria erano assai più dure di quelle francesi. Il libro è bello, e pochi lo negarono, ma in molti, allora, non gli perdonarono il contenuto: tutti gli orrori e la degradazione umana protagonisti di Kaputt sono concentrati nella Napoli “ liberata” del 1944, dove il popolo fa il più turpe commercio di sé, dei figli, di tutto, rinunciando a libertà, dignità, onore pur di sopravvivere e “salvare la propria pelle”; è quella che Malaparte chiama “la peste di Napoli”. Nel libro si raccontano queste abiezioni in gran quantità, con abbondanza di particolari (quella stessa “crudeltà” presente in Kaputt) e compiacimenti letterali più che scandalistici 138

CapriMagazine

My book’s success is truly enormous. Sometimes it even makes me laugh. Because, unlike what many people think, I’m not vain nor overexcited (emballé). I’m aware of the (current) limitations of my work; I know very well that I can give more, improve, and I understand perfectly that Kaputt is much better. So what’s all the fuss around The Skin, which can’t hold a candle to Kaputt?

(Letter to Tamburi, 27 February 1950, Tamburi) The Skin has been released, and is already making waves. They say its success will be on a par with that of Kaputt. Within the month the first 30,000 copies are expected to be sold out. My enemies are dismayed. I’ll probably have the whole press against me, like I did with Kaputt, because the book is really hard (...)

How will the Americans take it? They have no sense of humour, and think they’re sacred.

(9 October1949, letter to his friend Anne).

The Skin was issued in 1949, sixty years ago.

Malaparte was in France in that period, and the news in the Italian press reached him late, but he was soon to find out that reactions at home were much stronger than in France.

The book was undeniably beautiful; yet at the time many people couldn’t forgive its content: the horrors and human degradation, protagonists of Kaputt, are concentrated here in the “liberated” Naples of 1944, whose population makes indecent commerce of itself, its children, everything, giving up freedom, dignity and honour, just to survive and “save its skin”; it’s what Malaparte calls “the plague of Naples”.

The book describes this degradation profusely and in great detail (with the same “cruelty” present in Kaputt), with a complacency more literary than scandalistic or morbid.

He wishes to demonstrate that the will to stay alive can re-

Curzio Malaparte, anni ‘50 (ph.Ullstein Bild /Archivi Alinari) CapriMagazine

139

Chiesa dell’Ospedaletto, 1943 (ph. Ministero dell’Interno, Dip. Vigili del Fuoco del Soc. Pubb. e Difesa.

Archivio Fratelli Alinari) 140

CapriMagazine

Chiesa del Mandracchio, Napoli 1941- (ph. Archivio Fratelli Alinari)

E’ giunto il momento di restituire a questo personaggio la sua vera storia di arcitaliano The time has come to restore this personality to his true role as an arch-Italian e morbosi. Intende dimostrare che il desiderio di vivere può ridurre l’uomo in uno stato bestiale (mentre il desiderio di non morire che si ha in guerra esalta la dignità dell’uomo), e che la vittoria degrada gli uomini e i popoli non meno della sconfitta: l’abiezione dei vinti è una diretta conseguenza dell’abiezione dei vincitori. La critica italiana apprezzò il libro dal punto di vista strettamente artistico ma non nascose sdegno e fastidio per la materia della narrazione, che mostrava l’Italia “nata dalla Resistenza” come composta da prostitute e sfruttatori della prostituzione, morale e fisica. Ma oggi, proprio a distanza di 60 anni, è giunto forse il momento di restituire a questo personaggio controverso la sua vera storia di “arcitaliano”, di un uomo non comune, nel bene e nel male; di sostenere la tesi di un Malaparte “precursore”, come ha confermato l’evoluzione dei costumi italiani, degli avvenimenti internazionali e della ricerca storiografica. Lo stare dentro e fuori del fascismo era in Malaparte, come in tanti italiani, non solo ipocrisia e debolezza, ma anche genuina speranza di partecipare a una trasformazione radicale e benigna del paese. Allo stesso modo il crollo del comunismo, la sua crisi di valori, rendono meno ambiguo, quasi chiaroveggente, il suo stare con/e contro il comunismo. In sostanza Malaparte è ancora un personaggio di attualità e una chiave di lettura per capire meglio i nostri giorni.

duce man to a brutish state (while the survival instinct experienced in warfare exalts the dignity of man), and that victory degrades mankind no less than defeat: the abjection of the defeated is a direct consequence of the abjection of the winners.

Italian critics appreciated the book from a strictly artistic point of view, but did not hide their indignation and embarrassment over the content of the narrative: portraying Italy, “born of the Resistance”, as a land comprised of prostitutes and exploiters of prostitution, moral and physical.

Perhaps today, exactly 60 years on, the time has come to restore to this controversial personality his real role as an “arch-Italian”: an extraordinary man, for better or for worse; and to sustain the thesis of a Malaparte “precursor” (as confirmed by the evolution of Italian mores) of international events and of historiographic research.

His being inside and outside Fascism was – in Malaparte as in many Italians – not just a sign of hypocrisy and weakness but also of genuine hope of participating in a radical and benign transformation of the country.

In the same manner, the fall of Communism, its crisis of values, renders less ambiguous, almost clairvoyant, the writer’s being for and against Communism.

In conclusion Malaparte is still a topical figure, and a key for a better understanding of our times.

CapriMagazine

141

DIVINE ART

text Cesare Maria Cunaccia photo Luigi Spina Museo Archeologico Nazionale, Napoli

Coppia in volo - Da Pompei, Casa dei Dioscuri 62-79 d.C.

A riveder le stelle

La Collezione di Pittura pompeiana riaperta al pubblico dopo un lungo restauro The Collection of Pompeian Painting open to the public once more after the restoration Sembra evidente che Napoli, tra mille contraddizioni e problemi endemici, proprio ora stia conoscendo una specie di rinascimento, e viva una straordinaria parabola culturale. Tante sono le mostre e gli eventi, promossi dal vasto sistema partenopeo dell’arte contemporanea. Affascinano gli sconfinamenti di grandi protagonisti dell’arte di oggi, nelle sale colme di antichi capolavori pittorici del Museo di Capodimonte; così come la filosofia tutta particolare, proiettata verso un’inedita maniera di vivere uno spazio museale, che il MADRE, nel cuore cittadino, continua a perseguire con intelligenza e caparbietà. Ma la vera news della stagione estiva a Napoli, è certamente la riapertura al pubblico, avvenuta il 30 aprile scorso, della Collezione di Pittura pompeiana del Museo Archeologico Nazionale, dopo lunghi anni e laboriosi interventi di restauro, adeguamento e riallestimento. Circa 400 opere che attraversano secoli di storia e che in gran parte provengono da edifici delle città circumvesuviane distrutte dalla micidiale eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. . Un tesoro di importanza assoluta, su cui si basa la suddivisione degli stili della decorazione parietale romana, accumulato attraverso le campagne di scavi che si succedono a partire dalla metà del XVIII secolo e fino ai primi decenni del XX. E l’emozione è intatta, capace di rievocare lo stupore degli studiosi e della società colta di tutta l’Europa settecentesca, il delirio del barone d’Hancarville, l’entusiasmo intellettuale del

It would seem that Naples, a city of a thousand contradictions and endemic problems is at this very moment undergoing a kind of renaissance and experiencing an extraordinary cultural parable. The vast Neapolitan system of contemporary art is currently promoting a huge number of shows and events. Big names from modern art overlap in a fascinating way with ancient paintings in rooms filled to overflowing with masterpieces in the Capodimonte Museum. Extraordinary too is the philosophy still intelligently and obstinately pursued by the MADRE museum in the heart of this city, with its orientation towards an unusual exhibition experience. But the real news for Naples this summer is without doubt the reopening to the public on 30 April this year, of the Collection of paintings from Pompeii at the National Archaeological Museum, after long years of laborious restoration work, alterations and refitting. It includes around 400 works from centuries of history, mainly from buildings in the cities around Vesuvius destroyed by the terrible eruption of the volcano in 79 A.D.. A treasure of astounding importance, representing the base for subdivision of Roman wall decoration styles, brought together thanks to a series of archaeological digs that started in the mid-eighteenth century and continued through to the early decades of the twentieth century.

It still arouses the same emotions and amazement felt by experts and the cultured society of the whole of eighteenth-century CapriMagazine

143

DIVINE ART

DIVINE CULTURE

Coppia con maschere - Da Ercolano 45-79 d.C.

Gli affreschi provengono da tutte le città circumvesuviane The frescoes come from all the towns around Vesuvius grande Johann Joachim Winkelmann e di William Hamilton, davanti alle vestigia che riemergevano dalla coltre di fango, cenere, pomici e lapilli che le aveva custodite fino a quel momento, facendo rivivere magicamente, d’un tratto il mondo classico. Colori antichi, dettagli mai visti prima, rivelati dai recenti restauri. L’allestimento è connotato da un’estrema semplicità, niente sopravanza l’integra bellezza. Fu il giovane Carlo III di Borbone, curioso e sperimentale monarca, grazie al quale la Napoli del secolo dei Lumi assurge al ruolo di scintillante capitale europea, ad autorizzare nel 1738 Roque Joaquin de Alcubierre ad utilizzare quattro dei settecento operai ingaggiati per i lavori della Reggia di Portici, per proseguire nelle ricerche sotterranee di quanto distrutto nel 79 d.C. dallo sterminator Vesevo. Nel suo Recueil général, scriveva nel 1754 Jean-Baptiste Requier: “Solo il Re delle due Sicilie si può vantare d’avere dei capolavori di tal genere, perfettamente conservati”. Eccoli, quei capolavori, che scandiscono un plot formidabile ove trionfano dei ed eroi del mito, si dipanano ritualità sacrali, scorci di vita vissuta, architetture fantastiche, candelabre, nature morte e stupendi trompe-l’-oeil, vibrano inserti letterari ed onirici, ritratti ora idealizzati ora anche crudamente realistici, paesaggi veri, esotici o punteggiati da costruzioni fairy tale, temi erotici ed idillici, larari. Testimonianze di una civiltà perduta ma tuttora saldamente intrecciata al nostro DNA. Fino all’ultimo decennio dell’Ottocento, quando si affermerà il convincimento dell’opportunità di lasciare sul posto tutta la decorazione, 144

CapriMagazine

Europe, the delirium of Baron d'Hancarville, the intellectual enthusiasm of the great Johann Joachim Winkelmann and of William Hamilton at the sight of the remains of the city reemerging from the thick blanket of mud, ash, pumice and lapilli that had covered them until that moment, magically and suddenly bringing the classic world back to life. Ancient colours and details never seen before, revealed by recent restoration.

The layout is extreme in its simplicity; nothing surpasses the beauty of the exhibits themselves. Young Charles III of Bourbon, a curious and experimental monarch thanks to whom Naples in the century of the Lumi rose to its role as a dazzling European capital during the Age of Enlightenment, in 1738 authorised Roque Joaquin de Alcubierre to take four of the seven hundred labourers hired to work on the royal palace in Portici and continue searches underground for what had been destroyed in 79 A.C by Vesuvius the exterminator. In 1754, Jean-Baptiste Requier wrote in his Recueil général: “Only the King of the two Sicilies can boast possession of masterpieces of this class, perfectly preserved”. Here they are, those masterpieces, marking a formidable plot that was a triumph of gods and heroes from mythology, with the unfolding of sacred rites, glimpses of real life, fantastic architectures, candelabra, still lifes and incredible trompe-l’oeils, pulsing literary and oneiric inserts, idealistic or harshly realistic portraits, real landscapes, exotic ones or even those dotted with fairytale buildings, erotic and idyllic themes and private temples. Evidence of a lost civilisation but one that

DIVINE ART

Achille a Sciro - Da Pompei, Casa dei Dioscuri 62-79 d.C.

Le opere sono esposte nelle sale del Museo Archeologico Nazionale di Napoli The works are on show in the National Archaeological Museum in Naples proteggendola con la ricostruzione integrale delle coperture, gli scavatori procedevano al distacco degli intonaci, dapprima effettuato a massello, poi secondo altri procedimenti. Non si possono descrivere i fondi rosso pompeiano o d’un nero brillante come onice che incorniciano brani paesistici sacrali o esili ornati miniaturistici directoire, provenienti dalla villa di Agrippa Postumo – 20 a.C./10 d.C. – residenza di età augustea portata alla luce a Boscotrecase nel 1902 e seppellita nuovamente dal vulcano soltanto 4 anni dopo. Lascia senza fiato l’eleganza evanescente delle rarissime pitture su marmo, soprattutto delle Giocatrici d’astragali - in realtà sono le figlie di Niobe - ercolanensi, le cui sinuose linee di contorno e i tratti dati con l’ocra, un tempo si accompagnavano a pigmenti cromatici rosa per gli incarnati e per gli abiti assieme al giallo, al rosso e al nero per i sandali e per i capelli. Ne conosciamo perfino l’autore che ha siglato l’opera con il proprio nome, Alexandros athenaios, in alto a sinistra. Ma la ventata di novità che ha investito l’archeologico non finisce qui. Da settembre prossimo la raccolta Farnese, formata nel XVI secolo da papa Paolo III e dal casato patrizio cui apparteneva, ed arrivata a Napoli per via ereditaria dell’ultima della famiglia, Elisabetta, consorte di Filippo V di Spagna, diverrà parte integrante della collezione permanente dell’istituzione museale partenopea. Si tratta del più grande corpus di statue antiche al mondo, sottoposto anch’esso a un attento programma di restauro e completamente riallestito.

is still firmly interwoven with our DNA. Up until the last decade of the nineteenth century, when it was deemed best to leave all the murals where they were, protected by newly constructed roofs, archaeologists used to detach the plasterwork, first in blocks, then using other procedures. Words cannot describe the Pompeian red and bright onyx-black backgrounds that were used as borders for sacred landscape paintings or the finely ornate miniaturist scenes from the villa of Agrippa Postumo (20 B.C. /10 A.D.) the Augustan residence brought to light in Boscotrecase in 1902 only to be buried once more by the volcano just 4 years later. The evanescent elegance of the rarest paintings on marble is breathtaking, above all in The Astragal Players- in actual fact the daughters of Niobe - from Herculaneum, with its sinuous outlines and ochre features that used to be accompanied by pink hues for the flesh and clothes, together with yellow, red and black for sandals and hair. We even know who the author was as he signed his name in the top left-hand corner: Alexandros Athenaios. But the wave of new ideas that has invested archaeology does not stop here. As from September, the Farnese collection will become an integral part of the permanent exhibits at the museum in Naples.

It was put together in the sixteenth century by Pope Paul III and the papal family to which he belonged and arrived in Naples as part of the inheritance of the last survivor of this line, Elizabeth, wife of Philip V of Spain. It is the biggest corpus of ancient statues in the world and has also been carefully restored and given a new layout.

CapriMagazine

147

Nato a Napoli nel 1952, oggi l’artista si divide tra la città d’origine, Madras e New York Born in Naples in 1952, the artist now spends his time between his home city, Madras and New York (ph. Sante D’Orazio with the Sopranos, 2008)

DIVINE ART

text Alessandra Lucarelli

Francesco Clemente (ph. Alessandra D’Urso)

Linguaggi interiori Dal mitologico al contemporaneo. Trent’anni di Francesco Clemente

From the mythological to the contemporary. Thirty years of Francesco Clemente E’ un artista riservato, Francesco Clemente. Una di quelle persone che non parlano molto, almeno non in pubblico, e che invece resteresti ad ascoltare per ore. Affascinante, riflessivo, astratto ha la sorprendente capacità di riuscire a sintetizzare un concetto in un istante, avvolgendolo allo stesso tempo di un’aurea mistica e misteriosa che però non verrà mai svelata. Almeno non con le parole. Più probabilmente attraverso le sue opere. Opere che racchiudono in sé quella ricerca di riconciliazione tra l’eredità greco-romana, l’iconografia indiana e la percezione contemporanea del mondo che hanno caratterizzato la sua lunga, eclettica e multi-etnica carriera, e che sono protagoniste di Naufragio con Spettatore, la retrospettiva che il Museo Madre di Napoli dedica, orgoglioso, all’artista partenopeo fino al 12 ottobre 2009. Centocinquanta opere, suddivise in otto sezioni, che hanno lo scopo di indagare quanto la cultura italiana abbia influenzato e nutrito il genio di questo maestro della Transavanguardia. E basta il prologo della mostra, mappe in cui Clemente ha rappresentato i luoghi che ama, cancellando i confini in un continuum geografico dove il lungomare di Napoli si affaccia sulle rive del Gangia, per avere la sensazione che il percorso dell’artista sia un complesso quanto affascinante contrasto in cui perdersi. Nei suoi frequenti riferimenti alla filosofia antica, alla spiritualità, alla mitologia ma anche alla pratica religiosa, nelle forme ambivalenti, nell’interesse per il corpo umano e nella sublimazione dello stesso, nella sessualità. Un contrasto evidente anche nella sperimentazione tecnico-stilistica che varia dall’olio all’acquerello, dall’affresco al mosaico, e dove su tutti regna il disegno. Francesco Clemente trascorre a Napoli i suoi primi diciotto anni, fino a quando cioè decide di partire prima per Roma, e poi alla scoperta del mondo. Attraversa a piedi l’Afghanistan, nel 1974, con Alighiero Boetti. Poi arriva l’India, con Madras, la vera passione dove l’artista apre uno studio e sperimenta la cultura indù e le tradizioni artigiane locali. Achille Bonito Oliva lo inserirà tra i cinque membri della Transavanguardia nel 1979, e da lì sarà un susseguirsi di mostre, di

He’s a reserved artist, Francesco Clemente. One of those people who don’t speak much – at least not in public – and whom, instead, you could listen to for hours. Fascinating, thoughtful, abstract, he has the startling ability to sum up a concept in a flash, while enveloping it in a mystical and mysterious aura; one which, however, will never be clarified. At least not in words. Through his work, more likely, which encompasses the research for a reconciliation between Greek-Roman heritage, Indian iconography and the contemporary perception of the world; these influences have marked his long, eclectic, melting pot career, and are the protagonists of Naufragio con Spettatore, the retrospective that Naples’ Museo Madre is proudly dedicating to the Parthenopean artist until 12 October 2009. A hundred and fifty works, divided into eight sections, whose aim is to investigate the extent to which Italian culture has influenced and nourished the genius of this Transavanguardian master. And the prologue of the exhibition – maps in which Clemente has represented the places he loves, erasing borders in a geographical continuum, so that the Neapolitan promenade overlooks the shores of the Ganges – is enough to convey the feeling of losing oneself in the complex and fascinating contrasts of the painter’s artistic legacy. Such as his frequent references to ancient philosophy, spirituality, mythology, but also to religious practice; ambivalent forms, interest in the human body and its sublimation (elevation/exaltation/ennoblement ?), sexuality.

A contrast also evident in his technical-stylistic experimentation, spanning oil and watercolour, fresco and mosaic, but dominated above all by drawing. Francesco Clemente lived in Naples until he was 18 years old, when he decided to leave first for Rome, and then on to discover the world. With Alighiero Boetti, he crossed Afghanistan on foot in1974. Then came India and, in Madras, true inspiration: here the artist opened a studio, and experimented with Hindu culture and with local craftwork traditions. Achille Bonito Oliva was to include him among the five members of Transavanguardia in 1979 and, from then on, a series of exhibitions, fortuitous meetings and CapriMagazine

149

DIVINE ART

L’artista Francesco Clemente ritratto da Krause Johansen - The artist Francesco Clemente portrayed by Krause Johansen

“Napoli è una delle poche città che ancora oggi esprime una mitologia” “Naples is one of the few cities which still expresses a mythology” incontri fortuiti e di successi che lo porteranno ad essere stimato come uno degli artisti più importanti del nostro secolo. Espone alla Biennale di Venezia, alla Whitechapel Art Gallery di Londra, alla National Galerie di Berlino, al Museum für Gegenwartskunst di Basilea, al Philadelphia Museum of Art, al Centre Georges Pompidou di Parigi. Nel frattempo ha conosciuto la frenesia e la sana follia della scena artistica della New York anni Ottanta, in cui ha partecipato in prima persona collaborando con Andy Warhol e JeanMichel Basquiat alla realizzazione dei murales per un nightclub, il Palladium, oggi demolito. Il Salomon R. Guggenheim Museum gli dedica una grande retrospettiva a soli 47 anni, celebrandolo come il pittore dei viaggi nella realtà interiore. Suoi anche il murale e altri lavori del nuovo Hudson Hotel di New York. Ma la passione per le origini resta, indissolubile. Forse perché “Napoli è una delle poche città che ancora oggi esprime una mitologia” e lui, dal linguaggio della mitologia, della cerimonia e delle tradizioni contemplative, è irresistibilmente attratto. Dopo l’antologica del Museo Nazionale di Napoli, Clemente è tornato in patria nel 2004 per realizzare l’opera Ab Ovo al Museo Madre: un pavimento con inserimenti zoomorfi che rinnova la tradizione delle antiche maioliche campane. Oggi l’artista ripercorre trent’anni di carriera (1974-2004) tra misticismo, fantasia e provocazione. Una sezione speciale, In meiner Heimat, raccoglie dieci lavori inediti creati in occasione della mostra. Heimat è un vocabolo tedesco che indica il territorio in cui ci si sente a casa perché lì si è nati, vi abbiamo trascorso l’infanzia e lì si parla la lingua degli affetti. Non ha un corrispettivo nella lingua italiana.

Ma sappiamo che la casa è Napoli.

successes led to his being reputed one of the most important artists of our times. He exhibited at the Biennale of Venice, at Whitechapel Art Gallery in London, at Berlin’s National Galerie, at the Museum für Gegenwartskunst in Basel, at the Philadelphia Museum of Art, at Paris’ Centre Georges Pompidou. Meanwhile he became acquainted with the frenzied, healthy madness of the New York art scene of the Eighties, in which he participated first-hand, collaborating with Andy Warhol and Jean-Michel Basquiat at the realisation of a mural for a nightclub, the Palladium, now demolished. When Clemente was only 47, the Salomon R. Guggenheim Museum dedicated a great retrospective to the artist, celebrating him as the painter of journeys into an interior reality. His are also a mural and other works for the new Hudson Hotel in New York. But an indissoluble passion for his roots remains.

Perhaps because “Naples is one of the few cities which still expresses a mythology” – and he is irresistibly attracted to the language of mythology, of ceremony and of contemplative traditions. After the survey exhibition at the Museo Nazionale in Naples, Clemente came home in 2004 to accomplish the work “Ab Ovo” at the Museo Madre: a floor with zoomorphic inserts, which renovated the tradition of the ancient majolica of the Campania region. Today the artist traces back thirty years of his career (1974-2004) into mysticism, fantasy and provocation. A special section, In meiner Heimat, brings together ten hitherto unseen works, created on the occasion of the exhibition.

Heimat is a German word meaning a place you feel at home in, being where you were born and spent your childhood, and where the language of affection is spoken. It has no equivalent in the Italian language. But we know that this home is Naples.

CapriMagazine

151

LIFESTYLE INTERVIEW text Cesare Maria Cunaccia

Il futuro è già qui

Tonino Cacace. L’arte, l’isola e cosa ne sarà domani Art, the island and what tomorrow holds Eleganza sofisticata e décontracté, sempre in lino, sorriso inossidabile.

Tonino Cacace imprenditore di straordinaria abilità, ha costruito passo dopo passo la fama del Capri Palace Hotel di Anacapri, ereditato dal padre all’età di soli 23 anni. Il suo cuore, batte per l’arte moderna e contemporanea di cui è attento collezionista e committente in prima persona.

E’ nota la sua passione per l’arte. Come è nata e che cosa sta preparando?

Mi interesso d’arte fin dai miei vent’anni. Una passione che poi si è evoluta in collezionismo. La mia raccolta è andata integrandosi col lavoro stesso. Ha invaso gli ambienti dell’albergo, ne è divenuta un leitmotiv. L’ultima avventura ha visto protagonista lo scultore Arnaldo Pomodoro, che ha concepito Rive dei Mari, un bassorilievo lungo ben 37 metri e alto tre, per l’ingresso esterno del Capri Palace.

Di recente è nata un’associazione per lo sviluppo dell’eccellenza caprese sotto varie forme, ce ne parla?

La Fondazione Capri promuove eventi culturali, ma soprattutto cerca di interagire direttamente con il territorio. Sono molti i progetti che si legano in particolare alla formazione dei giovani. Rivaluteremo l’apporto dell’artigianato locale e delle sue tradizioni. Eventi di danza animeranno Villa Damecuta, la Certosa, l’Arco Naturale, eccezionali stageset. Le oltre 200 allieve delle scuole di danza capresi potranno partecipare a stage con artisti affermati e le migliori approderanno al prestigioso Festival di Montpellier.

Un luogo caprese che le appartiene.

Villa Damecuta ad Anacapri. Un sito archeologico di imprinting imperiale e tiberiano molto più ameno e solare, meno fosco di Villa Jovis, sospeso su un paesaggio marino amplissimo e mozzafiato, 152

CapriMagazine

tra l’aroma resinoso dei pini. Solo metà di quella che fu la residenza dei Cesari è stata tirata fuori dalla terra. Con la Fondazione Capri abbiamo deciso di farne lo scenario di una serie di performance di danza ideate da Carolyn Carlson.

Il nuovo beach club che ha appena aperto è diverso rispetto alla proposta tradizionale dell’isola?

L’idea del “Riccio di mare”, che sostituisce il vecchio “Add’o riccio”, è venuta dai locali degli anni ’60- ’70, oltre che da un certo sapore essenziale e concentrato che, ad esempio, ho spesso ritrovato in Grecia. Pavimento in cemento brut, pali in castagno, tettoie che ricordano le strutture protettive dei limoneti in Costiera, tavoli e sedie in legno dipinti di bianco e azzurro mediterranei.

Un’atmosfera di casa, basica.

La cucina offre pochi gustosi piatti della tradizione isolana.

Nulla di più diverso dell’albergo, se non per una stessa qualità di accoglienza.

Capri e Anacapri, ma questa rivalità tanto favoleggiata già dai viaggiatori del Grand Tour esiste ancora? In cosa differiscono i due comuni isolani?

I due comuni dell’isola si stanno sempre più amalgamando. Capri e Anacapri sono perfettamente complementari, direi quasi che vivono in osmosi. Capri è uno scintillante scenario mondano e una vetrina glamour internazionale.

Ad Anacapri, alle pendici del Monte Solaro, vibra un’atmosfera più appartata e meditata: la password è silenzio, riservatezza. Pochi posti al mondo possono vantare una simile completezza di opposti.

Come vede il futuro dell’Isola?

Stiamo lavorando per un futuro che è già qui. Ritengo che la Fondazione eserciterà nei prossimi anni un ruolo sempre crescente.

Il futuro significa rispetto per le nostre radici ancestrali. Occorre ripercorrerle, conoscerle, capirle a fondo, per affacciarsi al domani.

Sophisticated elegance, a casual outfit, in linen of course; with a brilliant smile. Tonino Cacace succeeded in gradually building the reputation of the Capri Palace Hotel in Anacapri. His great love is modern and contemporary art, of which he is a discerning collector and a direct client.

Your passion for art is well known. Where did it originate and what are you working on at the moment?

I have been interested in art since I was in my twenties. It is a passion that later turned into collecting.

My collection has gradually integrated with my work. The latest venture has involved the sculptor Arnaldo Pomodoro, who came up with Rive dei Mari, a basrelief of 37 metres in length and 3 in height for the outer entrance of Capri Palace. An association has recently been created to protect and develop Caprian excellence in various forms. Can you tell us a little about it?

The Capri Foundation promotes cultural events, but above all seeks to interact directly with the area. There are many projects that involve youth training. The contribution of local craftsmanship and its traditions will be valorised in a variety of ways. Villa Damecuta, la Certosa and l’Arco Naturale, all exceptional stage sets, will be brought to life by dance events.

The over 200 students of the Capri dance school will be able to benefit from internships with established artists and the best will take part in the prestigious Festival di Montpellier.

A a place in Capri you hold dear.

It is Villa Damecuta in Anacapri.

An archaeological site of imperial Roman origins and far more pleasant, sunny, not to mention much less gloomy than Villa Jovis, overlooking an extensive, breathtaking view of the sea, amidst the resinous aroma of

pine trees. Only half of what was the Caesars’ residence has been exposed. With the Capri Foundation we have decided to make it the backdrop for a series of dance performances conceived

by Carolyn Carlson.

Why and in what way will the new beach club differ from what the island traditionally has to offer?

The inspiration for “Riccio di mare” (the name of the beach club which is open in July to replace the former “Add’o riccio) came from 60’s and 70’s beach clubs, as well as from a certain essential, concentrated flavour that I have often found in Greece, to give an example. Flooring in bréton brut, poles in chestnut,roofs reminiscent of the lemon conservatories on the Amalfi Coast, wooden tables and chairs painted in Mediterranean blue and white. A basic, homely atmosphere, a few vintage pieces of furniture and objects, simplicity and allure. The menu offers just a few tasty local, traditional dishes.

Nothing too different from the hotel, particularly in the terms of quality hospitality.

Capri and Anacapri, does the rivalry made famous by travellers on the Grand Tour still exist?

The two island communities are merging more and more.

Capri and Anacapri are perfectly complementary, in fact I would say they have a sort of osmotic coexistence. Capri is a scintillating social scene and an international showcase of glamour. In Anacapri, on the slopes of Monte Solaro, a more secluded, meditative atmosphere exists: the password is silence, reserve. Few places in the world can boast a similar set of opposites.

How do you see the future of the island?

We are working towards a future that has already arrived. I believe that the Foundation will play an ever-growing role in the years to come.

Tonino Cacace, patron del Capri Palace Hotel, ha recentemente assunto la vice-presidenza della Fondazione Capri Tonino Cacace, owner of the Capri Palace Hotel, has recently been appointed as Vice-President of the Capri Foundation CapriMagazine

153

LIFESTYLE INTERVIEW text Alessandra Lucarelli

In the spirit of Capri

Pamela Fiori firma l’ultimo volume della Assouline The author of the latest book published by Assouline La prima volta che ha visto Capri è stato in una fredda e piovosa giornata invernale, nel 1967, durante un viaggio da Napoli verso la costiera Amalfitana. Ma fu un vero coup de foudre. E’ merito del potere magnetico di questa piccola perla del Mediterraneo se Pamela Fiori, editor-in-chief di Town and Country, una delle più prestigiose riviste femminili americane, nonché la più antica (fu fondata nel 1846, ndr), vera e propria istituzione negli States, ha deciso di dedicargli un libro, In the spirit of Capri. Un ritratto dei resort più affascinanti del mondo presenti sull’isola e un piccolo viaggio attraverso la sua storia: dai giorni di Augusto e Tiberio, al luogo di rifugio per scrittori e intellettuali che fu nella prima parte del Ventesimo secolo fino agli anni Cinquanta, quando l’isola si trasformò in quella calamita per persone facoltose, famose e glamour che è tutt’oggi. Le foto esaltano l’inimitabile stile della Assouline, che pubblica il libro. Per averlo, in Europa dovremo aspettare agosto, mentre negli Stati Uniti uscirà a settembre. Noi però siamo riusciti a strappare qualche piccola curiosità all’autrice.

Lei è di origine italiana? Cosa l’ha portata a New York?

Sono nata da una famiglia americana di origine italiana e sono cresciuta nel New Jersey. I miei nonni paterni erano di Frosinone, mentre quelli materni erano di Aversa. Ci sono voci di alcuni parenti a Sorrento, ma sarebbe troppo bello per essere vero. Il mio destino era New York. Ci andavo spesso da bambina e ho sempre considerato Manhattan come casa mia, e così è stato per oltre 40 anni.

La sua carriera è costellata di successi. Da vice-presidente e direttore editoriale di American Express Publishing Corporation a direttore di Town&Country. Come e quando è nata la sua passione per il giornalismo?

Dopo aver insegnato inglese alle scuole superiori per un anno e aver vissuto a Firenze alla fine degli anni ‘60, ho deciso di trovarmi un lavoro a New York. Fui assunta come ricer156

CapriMagazine

catore presso una rivista di viaggi chiamata Holiday. E’ lì che è nata la mia passione per il giornalismo e da allora non ha fatto che alimentarsi.

Perché ha deciso di scrivere un libro sulla storia e lo stile di vita dell’isola? Come ha scoperto i luoghi più nascosti e i segreti dell’isola?

Non ho mai avuto l’intenzione di scrivere un libro su Capri. E’ capitato per puro caso. Per anni, ho notato che non vi era alcun libro che integrasse la storia affascinante dell’isola con immagini e presentazione ugualmente avvincenti. Tutte le volte che incontravo Prosper Assouline, il proprietario di Assouline Publishers, gli dicevo: ‘Dovresti pubblicare un libro su Capri’. Un giorno l’ho incontrato e lui mi ha detto: ‘Ti mando un contratto’. E’ così che è cominciato tutto.

Avevo in mente di parlare non solo della Capri che conoscevo, ma anche di quella di cui tanti altri, che hanno soggiornato sull’isola più a lungo di me o che ci vivono, avrebbero voluto parlare. Ho intervistato molte persone, come Tonino Cacace del Capri Palace, Nicolino Morgano della Scalinatella e di Casa Morgano, Diego della Valle e altri che trascorrono le loro vacanze a Capri tutti gli anni. Il libro è mio tanto quanto loro.

Vi sono luoghi o immagini particolari che rappresentano la “sua” Capri?

La Piazzetta che, per quanto affollata, rappresenta sempre l’essenza della vita a Capri. Poi ci sono i ristoranti, come Fontelina e Il Faro dove si può anche prendere il sole, fare il bagno e gustarsi uno squisito pranzo senza fretta. Non mi stanco mai di ammirare la vista dei Faraglioni o di Marina Grande da Villa San Michele. Potrei continuare all’infinito. La verità è che non vi sono posti segreti a Capri.

Capri è per tutti. Ecco perché è così meravigliosa e ha mantenuto intatta la sua magia in tutti questi secoli.

I suoi prossimi traguardi?

Trascorrere un po’ di tempo a Capri.

Non un paio di giorni, almeno un paio di settimane. Questo è il mio sogno.

The first time she saw Capri was on a cold rainy winter’s day in 1967, on a trip from Naples to the Amalfi coast.

But it was a real bolt out of the blue.

The magnetic power of this tiny pearl in the Mediterranean is the reason why Pamela Fiori, editor-in-chief of Town and Country, one of the most prestigious American women’s magazines, as well as the oldest (it was founded in 1846, -Ed.) and a real institution in the States, has decided to dedicate a book to this island, In the spirit of Capri. A portrait of the most fascinating resorts in the world right here on the island and a short journey through its history: from the days of Augustus and Tiberius, to refuge for writers and intellectuals during the early twentieth century right up to the fifties, when the island exerted the attraction on the wealthy, famous and glamorous that it still has today. The photos enhance the inimitable style of Assouline, the book’s publishers.

In Europe we will have to wait for August for our copy, in the United States it will be out in September. We did however manage to find out a few interesting facts about its author.

Do you have Italian origins? What took you to New York?

I was born into an American family with Italian origins and grew up in New Jersey. My paternal grandparents were from Frosinone, while my mother’s were from Aversa. There was talk of relatives in Sorrento, but that would be too good to be true. My destiny was New York. I went there often as a little girl and I have always considered Manhattan my home for over 40 years.

Your career has been full of successes. From vice president and editorial director for the American Express Publishing Corporation to editorin-chief of Town&Country. How and when was your passion for journalism born?

After teaching English at high school for a year and living in Florence at the end of the sixties, I decided to find myself a job in New York. I was taken on as researcher at a travel magazine

called Holiday. That was the start of my passion for journalism and since then it has just grown and grown.

Why did you decide to write a book about the history and lifestyle of this island? How did you discover the island’s most private places and its secrets?

I really had no intention of writing a book about Capri. It happened purely by chance. For years I had noticed that there were no books out there that combined the fascinating history of the island with photos and equally attractive presentation. Every time I met Prosper Assouline, the owner of Assouline Publishers, I said to him, “You should publish a book about Capri”.

One day I met him and he said, “I’m sending you a contract”. And that was how it all started. I wanted to talk not just about the Capri I knew, but also about the one that many others, those who have stayed on the island longer than me or who live there, would want to talk about. I interviewed many people, like Tonino Cacace at Capri Palace, Nicolino Morgano from the Scalinatella and Casa Morgano, Diego della Valle and others who spend their holidays on Capri every year. This book is theirs as much as mine.

Are there any locations or images that represent ‘your’ Capri?

The Piazzetta. No matter how crowded it is, it always stands for the very essence of life on Capri. Then there are restaurants, like Fontelina and Il Faro, where you can sunbathe, have a swim and enjoy a delicious lunch at your leisure. I never get tired of admiring the view of the Faraglioni or Marina Grande from Villa San Michele. I could go on and on. The truth is that Capri has no secret places. Capri is for everyone. This is why it is so wonderful and it has managed to retain its magic over all these centuries.

Your next goals?

To spend a little time on Capri. Not just a few days, at least a couple of weeks. This is my dream.

Trascorrere un po’ di tempo a Capri.

Non un paio di giorni, almeno un paio di settimane. Questo è il mio sogno.

Pamela Fiori, famiglia americana di origini italiane, editor-in-chief di una delle più prestigiose riviste degli States, Town&Country Pamela Fiori, from an American family with Italian origins, is editor-in-chief of one of the most prestigious magazines in the States, Town&Country CapriMagazine

157

LIFESTYLE INTERVIEW text Teresa Favi photo Capri Falsh

La storia che fa la differenza Gianfranco Morgano e i perché della Fondazione Capri The inspiration behind the Capri Foundation Capri questa estate si riappropria della sua più vera natura tornando a essere un laboratorio di arte e cultura a cielo aperto. Tra le sale dello storico hotel Quisisana il 23 maggio è nata infatti la Fondazione Capri, un’idea culturale e artistica che riunisce finalmente imprenditori locali ma di respiro internazionale, istituzioni regionali, esponenti dell’arte caprese, cittadini e sindaci dei comuni di Capri e Anacapri che intendono salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale e artistico del territorio.

Tutti insieme, per la prima volta.

Abbiamo incontrato il presidente della Fondazione, Gianfranco Morgano, per conoscere i perché più veri e profondi di questo rilancio.

Il “dottore” come lo chiamano tutti – ha interrotto una brillante carriera di cardiologo per prendere in mano le redini del Quisisana acquistato dal padre Mario nel 1982 – ha nelle vene il sangue della prima vera imprenditrice di Capri, quella mitica donna Lucia Juliano, regina del caffè letterario più famoso del mondo, lo Zum Kater Hidedegeigei, che ha insegnato ai capresi l’arte dell’accoglienza, sposa in seconde del nonno Giuseppe.

Si parla molto in questo periodo della Fondazione Capri, qual è la sua vera rivoluzione?

Il fatto che gli imprenditori di Capri non si siano sottratti agli impegni nei confronti dell’isola e per la prima volta si sono associati insieme in nome dell’identità culturale locale per promuovere un turismo internazionale di qualità.

L’obiettivo principale?

Fare in modo che questo posto rimanga speciale. Capri ha bisogno di una crescita regolamentata. Se fino ad ora le amministrazioni hanno lavorato un po’ ciascuna per i fatti propri, adesso è necessario che uniscano e coordino le proprie forze facendo perno sull’anima culturale di Capri, quella che storicamente ha fatto dell’isola un caso unico al mondo.

In che senso?

L’isola di Capri è famosa nel mondo 158

CapriMagazine

non solo per le sue bellezze naturalistiche ma anche perché è stata un crocevia di cultura, di attrazione per le grandi avanguardie del novecento. L’eccezionalità di questo luogo è l’essere stato un ponte nel Mediterraneo per la cultura mitteleuropea.

La Fondazione lavorerà affinché Capri torni a essere quel regno di contatti che era un secolo, fa quando tra leggerezza vacanziera e passione culturale - “profonda leggerezza” la definisce con acuta sensibilità lo scrittore Raffaele La Capria - il rivoluzionario e l’aristocratico sedevano allo stesso tavolo.

La sfida?

Non alimentare il regno della banalità senza perdere il comfort degli alberghi, della rete commerciale, della mondanità. Mantenere in equilibrio i due elementi identitari dell’isola, leggerezza e profondità.

Azzardiamo qualche esempio di ciò che secondo lei corrisponde o no a questo equilibrio?

Mi lasciano perplesso i contenuti della fiction Capri che francamente non hanno nulla a che vedere con la mia isola. Diversamente trovo che la pubblicità del profumo Dolce & Gabbana abbia tutto un altro appeal.

E sono ben felice quando fotografi del calibro di Marco Glaviano, Bruce Weber e Mario Testino sbarcano a Capri per lavorare, affascinati dalle sue location.

Cosa rende quest’isola speciale rispetto alle grandi mete turistiche internazionali?

Le rispondo con un aneddoto. Nel periodo peggiore di Tangentopoli, venne a Capri un giornalista dell’Herald Tribune per un’inchiesta sulle reazioni a quel terremoto politico e amministrativo nelle località turistiche di lusso italiane. In quell’occasione mi confidò che qui aveva trovato una solidità che non aveva riscontrato da nessun altra parte, neanche a Cortina. La cosa lo aveva molto sorpreso… e non riusciva a spiegarsi il motivo. E’ perché abbiamo una lunga storia, gli risposi, questo fa la differenza.

This summer Capri goes back to its true nature by turning into an openair laboratory of art and culture. In fact, on May 23rd the Capri Foundation was created inside the historical hotel Quisisana as a cultural and artistic idea that finally brings together local yet globally- oriented entrepreneurs, regional institutions, exponents of Caprian art as well as citizens and mayors from the municipalities of Capri and Anacapri, with the aim of safeguarding and promoting the cultural and artistic heritage of the area. All together, for the very first time.

We met the president of the Foundation, Gianfranco Morgano, to find out the real, deep-rooted reasons behind this re-launch.

Il Dottore, as everyone calls him – who interrupted his budding career as cardiologist to take the reins of Quisisana from his father Mario in 1982 – has in the veins the blood of Capri’s first real businesswoman, the legendary Lucia Juliano, second wife of his grandfather Giuseppe and queen of the world’s most famous literary café, Zum Kater Hidedegeigei; the woman who taught the islanders the art of hospitality, wife of his grand father Guseppe There is a lot of talk these days about the Capri Foundation; what makes it so revolutionary?

The fact that the business community of Capri have embraced a commitment towards the island and have, for the first time, joined forces in the name of the local cultural identity to promote quality international tourism.

The main objective?

Making sure this place stays special.

Capri needs controlled development.

Until now, both administrations have each worked towards their own ends, but now it is necessary for them to unite and join forces to focus on the cultural spirit of Capri, a spirit that has historically made the island into a unique place worldwide.

In what way?

The island of Capri is famous all

over the world not just for its natural beauty but also because it has been a cultural centre, a magnet for the great avant-garde figures of the twentieth century. The uniqueness of this place lies in its role as hub of centralEuropean culture. We have decided to create the Foundation, working together to ensure that Capri is reborn as the cultural meeting place it was one century ago when, amidst holiday cheer and cultural passion - “light-hearted profundity” as the writer Raffaele La Capria insightfully called it – the revolutionary and the aristocrat sat at the same table.

The challenge?

To curb the growth of banality without sacrificing the comfort of the hotels, the commercial network, the social scene. Maintain a balance between the island’s two identities – light-heartedness and profundity.

Can we have a few examples of what, in your view, does or does not correspond to this balance?

I am a little perplexed by the content of the TV series “Capri”, which quite frankly has nothing to do with my island. On the other hand, I think the advert for the Dolce & Gabbana perfume has a completely different appeal. And I am delighted when photographers of the calibre of Marco Glaviano, Bruce Weber and Mario Testino come out to Capri for work, charmed by its location.

What makes this island special compared to the big international resorts?

I will answer that question with a story. During the worst of the Tangentopoli (“bribesville”) scandal, a journalist from the Herald Tribune came to Capri to conduct a report on the reactions in Italy’s luxury resorts to the then political upheaval. On that occasion he told me that here he had found a strength he had not come across in any other place, not even in Cortina. He was greatly surprised by it... and he could not explain the reason why. Well, I replied, it is because our history goes way, way back, and that makes all the difference.

Gianfranco Morgano è il delfino Marta Cecchetto, 31 anni, della famiglia che nel 1982 è nata a Foligno e lavora come acquisì lo storico Quisisana modella da quando ha 14 anni. di Capri. Ne è al vertice in qualità E’ apparsa su tante copertine, di General Manager. . compreso Vogue Gianfranco Morgan is the Marta Cecchetto, 31, was born eldest son of the family which in Foligno and has been working in 1982 acquired the legendary as a model since she was 14.

Quisisana of Capri, She has appeared on numerous of which he is General Manager. covers, including Vogue.

CapriMagazine

159

DIVINE ITINERARIES text Chicco Carlucci photo Enrico Desiderio

Baia di Ieranto (Costiera Sorrentina)

Selvagge e segrete

Tutte le più belle cale e le baie più suggestive della divine coast All the most beautiful creeks and the most charming bays of the Divine Coast Abitate sin dalla preistoria, le isole della divine coast furono occupate da fenici, greci e romani. Ma furono questi ultimi a prediligerle, per la mitezza del clima e la bellezza della natura.

Augusto, e soprattutto Tiberio per quel che riguarda Capri, vi fecero costruire palazzi e ville sontuose, di cui restano varie rovine.

Ma navigare rappresenta senza dubbio il modo più affascinante per ammirare gli scorci più reconditi e spettacolari della costa e per ricercare angoli unici, come baie e calette, spesso raggiungibili solo via mare.

Ischia La Baia dei Maronti è situata nei pressi di Barano d’Ischia ed è rinomata per avere il tratto di spiaggia più lunga di tutta l’isola. E’ delimitata da scogliere rocciose ricoperte di macchia mediterranea e sabbia dorata, che fanno da cornice al mare azzurro, cristallino e trasparente, con fondali sabbiosi e digradanti. Da non perdere una visita alle Fumarole, presso le quali, in alcuni punti, la spiaggia raggiunge temperature particolarmente elevate.

La Cala di Cartaromana è situata nei pressi di Ischia Ponte, nell’aera omonima rinomata perché di grande pregio paesaggistico. Si distende a sud del castello aragonese, vicino agli scogli di Sant’Anna, ed è molto frequentata da chi ama immergersi perché incastonata nell’area archeologica marina dell’isola, che porta le vestigia dell’antica città romana di Aenaria. Il mare è bellissimo con fondali ricchi di fauna e flora marina, soprattutto di distese di posidonie. Caratterizzata da sabbia finissima questa cala è punteggiata da rocce e sovrastata da un verticale promontorio roccioso. L’arenile è famoso anche perché immerso in una zona ricca di fonti termali, che si possono trovare anche sulla spiaggia, in aggiunta a peculiari sorgenti fumaroliche sottomarine che producono risalite di bolle di innocui gas vulcanici dal fondo.

La Cala di Sant’Angelo è situata sulla costa meridionale dell’isola di Ischia, nei pressi del borgo di Sant’Angelo che fa parte del comune di Serrara Fontana. Con il suo fondale di soffice sabbia dorata 160 CapriMagazine

Inhabited since prehistoric times, the islands of the Divine Coast were occupied by the Phoenician, the Greeks and the Romans.

It was the latter, however, who favoured them, owing to the mild climate and spectacular landscape.

Augustus, and especially Tiberius, as far as Capri is concerned, had sumptuous buildings and villas built there, whose ruins have survived to this day.

But the sea is doubtless the best angle whence to view the most secluded and spectacular tracts of the coast, and to look out for unique places, such as small bays and creeks, often approachable only by water.

Ischia The Maronti bay, situated in the vicinity of Barano d’Ischia, is the longest stretch of beach of the entire island. It is delimited by rocky outcrops, covered in Mediterranean vegetation and golden sand, which frame the crystal-clear blue of the sea, with its sloping sandy depths. A visit to the Fumarole is an absolute Must: here, in certain points, the beach reaches particularly high temperatures. Cala di Cartaromana is not far from Ischia Ponte, in an area famous for its spectacular scenery. It stretches south of the Aragonese castle, near the Sant’Anna rocks – very popular with divers, being set in an area of marine-archaeological interest, the seat of the remains of the ancient Roman town Aenaria. The sub-aqua scene is beautiful, with a wealth of marine fauna, and of flora, especially the great expanses of Posidonia sea grass.

Known for its distinctive, very fine sand, this bay is interspersed with rocks, and overlooked by a rearing rocky headland. The shore is also famous for its setting among many thermal springs – sometimes on the beach – and for the characteristic underwater Fumarole, whence harmless bubbles of volcanic gas rise in columns from the seabed. Cala di Sant’Angelo is situated on the southern shore of the isle of Ischia, near the hamlet of Sant’Angelo, part of the municipality of Serrara Fontana.

xxxxxxxxxxxxxxx Cala Ventroso xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx and Grotta Verde, Capri CapriMagazine

161

Cala Ventroso, Capri

Molte di queste meraviglie selvagge e nascoste sono raggiungibili solo via mare Many of these wild, secluded wonders are only reachable by sea costituisce il cordone sabbioso di collegamento tra l’antico edificio vulcanico del promontorio di Sant’Angelo e il resto dell’isola. Molto esclusiva e avvolta in un’atmosfera piuttosto chic è frequentata anche dai proprietari di yacht di grandi dimensioni ed è diventata negli anni luogo di vero connubio tra lusso e natura. Il mare è molto bello, azzurro e cristallino, con fondali sabbiosi, ideale per fare il bagno, anche perché gode del sole dal mattino fino al tramonto.

Procida La Chiaiolella è una baia situata sulla costa occidentale dell’isola, a ridosso dell’antico borgo marinaro da cui prende il nome. La sabbia dorata quasi rossiccia le dà un fascino incontaminato e selvaggio, accentuato dal litorale orlato da aspre scogliere rocciose verticali. Di fronte alla riva si innalzano alcuni faraglioni dalle forme acuminate, a rendere il paesaggio ancor più primitivo. Il mare è molto limpido, cristallino, trasparente e con fondali sabbiosi.

La Corricella è situata sulla costa nord orientale dell’isola di Procida, accanto al pittoresco borgo marinaro omonimo, prima marina dell’isola. Si tratta di una suggestiva caletta di sabbia dorata cui si accede tramite una rampa di scale scavata nel tufo. Alcune scogliere proteggono il litorale sabbioso, permettendo il preservarsi di questo incantevole angolo da cui si gode di un grande scorcio sul promontorio di Terra Murata. Alle spalle è possibile individuare un alto costone circolare in tufo, in origine il cratere di un vulcano spentosi in epoca preistorica. Il mare è bellissimo con i suoi giochi di trasparenze.

Capri Cala del Rio è la cala più grande del lato ovest dell’isola, seguita dalla Cala del Tombosiello, più conosciuta come Cala di Limmo e dalla Cala di Mezzo. Qui si riscopre la bellezza selvaggia e primitiva di una parte 162

CapriMagazine

With is soft depths of golden sand it constitutes a connecting stretch between the ancient volcanic formation of Sant’Angelo’s promontory and the rest of the island. With its air of exclusive chic, and patronised by owners of sizable yachts, over the years this has become the place where luxury meets nature. The sea is lovely, with crystal-clear blue water and sandy depths, and ideal for swimming, while enjoying dawn-to-dusk sunshine.

Procida Chiaiolella is a bay located on the western shore of the island, close to the ancient marine hamlet it is named after. The golden, almost reddish sand lends it a wild, uncontaminated sort of beauty, enhanced by the harshness of its vertical rocky coastline.

Off-shore, a few sharp crags rise from the sea, rendering the seascape even more primitive. The water is very limpid, crystalclear, transparent; the seabed sandy.

Corricella is situated on the north-western coast of the island of Procida, next to the picturesque marine hamlet of the same name, the island’s principal marina. This is a charming goldensanded little bay, reached via steps cut into the tuff. Some reefs protect the sandy coastline, preserving this enchanting resort, whence an ample view of the Terra Murata promontory may be enjoyed. Behind this rears a tall circular tuff ridge: originally this was the crater of a volcano, extinguished in prehistoric periods.

The sea, with its play of transparencies, is spectacular.

Capri Cala del Rio is the largest creek on the western side of the island, followed by Cala del Tombosiello, better known as Cala di Limmo, and by Cala di Mezzo. Here one rediscovers the wild

Cala di Cartaromana, Ischia

Soprattutto i Romani apprezzarono gli scenari naturali e il clima mite di queste baie The Romans above all appreciated the natural scenery and mellow climate of these bays dell’isola poco conosciuta. Costeggiando le cale si ammira l’azzurro e profondo mare che spumeggiando si infrange sulle frastagliate scogliere e si sente il mormorio nel silenzio circostante. In questo lato dell’isola si gode di uno dei panorami più incomparabili, specie quando al tramonto l’orizzonte si tinge di un colore rosa smagliante e luminoso. Cala Ventroso è situata sulla costa meridionale dell’isola di Capri, tra il Faro e la baia di Marina Piccola. Circondata dalle aspre scogliere davanti al Monte Solaro, è una meravigliosa cala imponente, caratterizzata da una strettissima striscia di scogli e ciottoli, raggiungibile unicamente via mare e godibile solo in barca.

E’ molto famosa perché vi si trovano alcune delle più belle grotte di Capri, come la Grotta dello Champagne e la Grotta Verde, dai fondali sabbiosi. Il mare che bagna la cala è di un turchese brillante.

Sorrento e Massa Lubrense Non possiamo concludere il nostro itinerario senza approdare sulla terra ferma, magari nella Caletta del Capitiello, a Marina di Ieranto.

Non lontano dal comune di Massa Lubrense, incastonata in un bellissimo tratto di costa sorrentina, all’interno dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, nella baia di Ieranto, si trova questa piccola e splendida caletta di sabbia chiara a grani medi, vergine e selvaggia, sovrastata e circondata da aspre scogliere rocciose da cui si gode un suggestivo scorcio sui faraglioni di Capri. Raggiungerla è altrettanto emozionante, con una passeggiata di circa 40 minuti lungo un sentiero tra cespugli di macchia mediterranea che parte dalla piazzetta di Nerano.

Attraverso paesaggi e viste uniche, si scende tramite un’antica scala in gradoni. Il mare è bellissimo, trasparente, turchese e a tratti verde, con fondali rocciosi, ricchi di fauna marina.

and primitive beauty of a little-know part of the island. Moving along the shore we are struck by the intense blue of the sea, as it breaks against the jagged rocky coastline, murmuring perceptibly in the surrounding silence. This side of the island offers some of the most incomparable panoramas, especially at sunset, when the horizon is tinted with a bright and luminous rose colour.

Cala Ventroso is situated on the southern shore of the isle of Capri, between the lighthouse and the Marina Piccola bay. Surrounded by jagged reefs before Mount Solaro, this is a strikingly imposing bay, distinguished by a very narrow strip of rocks and rubble, reachable and enjoyable only by boat. It is very famous because it houses some of Capri’s most beautiful grottos, such as Grotta dello Champagne and Grotta Verde, with their sandy depths. The sea in this bay is a brilliant turquoise.

Sorrento and Massa Lubrense As we conclude our itinerary and return to dry land, we mustn’t miss Caletta del Capitiello, at Marina di Ieranto. Not far from the municipality of Massa Lubrense, set in a beautiful stretch of the Sorrento coastline (within the Protected Marine Area of Punta Campanella, in the Ieranto bay), we find this splendid little bay, whose pale sand is medium-grained: wild and unspoilt, it is overlooked and surrounded by jagged cliffs, from which one can admire a fabulous view of the crags of Capri. No less exciting is the walk here, along paths which depart from the small piazzetta of Nerano and wind for 40 minutes among the Mediterranean maquis. Surrounded by unique landscapes, we progress down the terraced slope. The sea is turquoise with tracts of green, its rocky depths rich in marine fauna.

CapriMagazine

163

DIVINE ITINERARIES text Mariangela Rossi

Super cuisine

Indirizzi speciali a Ischia tra stelle Michelin e giardini incantati Special places in Ischia among Michelin stars and enchanted gardens Non solo cielo stellato e fonti termali come punta di diamante. Oggi a Ischia sta brillando la nuova offerta gastronomica, su cui sono puntati i riflettori della critica e dei palati gourmand. In particolare su Gaetano Di Costanzo, giovane executive chef del ristorante Il Mosaico all’interno del Terme Manzi, un passato da Arzak a San Sebastian e da Beck all’Eden di Roma, su cui da pochi mesi è piovuta la prima stella Michelin. Lo storico hotel a Casamicciola Terme, già di proprietà di Angelo Rizzoli, ristrutturato con sfarzo dai fratelli Polito di Imperatore Travel, dedica un occhio di attenzione proprio alla cucina d’autore. “Vivo la stella come un piccolo contributo dato all’immagine dell’isola - racconta lo chef - da cui cerco di prendere tutte le materie prime, riservando poi i virtuosismi alla tecnica e alla presentazione dei piatti”. Come la parmigiana di melanzane liquida o la caprese al cucchiaio. Una cucina architettonica ma semplice, che lega la tradizione al termalismo. “Mi piaceva l’idea di portare l’acqua termale a tavola e ci sono riuscito con il coniglio cotto in crosta di fango, avvolto in foglie di vite con uno sciroppo ricavato dalla distillatura proprio dell’acqua e con fichi in infusione. Un modo per raccontare la storicità di Ischia” conclude. Magia dei sapori isolani. Ma un’altra stella gastronomica sta splendendo a Ischia: quella assegnata dalla guida Michelin a Libera Iovine, chef patronne del Melograno a Forio, ristorante-giardino dove tutto è soffice e slow, si parla sottovoce e si gustano i piatti come fosse un rito. In particolare quelli legati alla freschezza del mare, pur essendo Ischia essenzialmente agricola e terragna. “Il buon cibo è piacere puro e 164

CapriMagazine

A starry sky and beautiful spas have always been Ischia’s best offer but today a new star twinkles in its firmament and it is a gastronomic one. The first coveted Michelinguide star has been awarded to Gaetano di Costanzo, a young executive chef of Il Mosaico restaurant, located in the Terme Manzi, with an interesting past at Arzak in San Sebastian, Spain, and at the Hotel Eden in Rome. The historic hotel, in Casamicciola Terme, previously owned

by Angelo Rizzoli and lavishly renovated by the Polito brothers from Imperatore Travel, gives great attention to a gourmet cuisine for gourmand guests.

“The Michelin star-says our chef- is indeed a contribution to the image of Ischia, an island from which I get all the produce, leaving all my virtuoso display for culinary techniques and presentation of the dishes”. His liquid eggplant Parmesan and Caprese salad are a good example of his culinary philosophy which combines tradition and simple yet refined cooking.

“I had in mind to bring thermal water on the tables and I succeeded in doing so with a dish of rabbit in a mud crust, wrapped in grape leaves and cooked in a syrup made with distilled thermal water and figs. Another way to tell about Ischia’s past- he concludes-“. The magic of island tastes.

There is another glittering star in Ischia: the one awarded by Michelin to Libera Iovine, chef-owner of the Melograno, in Forio, a restaurant-garden where everything is soft and slow and where all dishes are tasted as in a ritual. The special dishes come from the sea in spite of the fact that Ischia is essentially an agricultural island”. “Good food is pure pleasure and intense

2

1

3

4

1. La piscina dell’Albergo della Regina Isabella 2. Una panoramica della baia dei Maronti 3. Tramonto dietro la chiesa di Santa Maria del Soccorso, conosciuta anche come chiesa di Santa Maria della neve 4. Un molo ischitano 5. Sant’Angelo con la sua caratteristica spiaggia 1. The pool of the Regina Isabella Hotel 2. A view of the bay of Maronti 3. The sun going down behind the church of Santa Maria del Soccorso, also known as Santa Maria della neve 4. A Pier of Ischia 5. Sant’Angelo with its picturesque beach

5 CapriMagazine

165

FORTE DEI MARMI 2009

WELCOME

Beatrice and Elena

Villa Roma Imperiale

Via Corsica, 9 - 55042 Forte dei Marmi (Lucca) - Italy Tel. +39 0584 78830 Fax +39 0584 80841 www.concertohotels.com

Gli scogli di di Sant’Anna e l’Insula Minor con il Castello Aragonese - The rocks of Sant’Anna and the Insula Minor with the Aragonese Castle

Non solo terme. Oggi Ischia brilla con un nuovo e blasonato scenario gastronomico Non only Spas. Today Ischia shines with a new starred gastronomic scenario intenso, un’emozione profonda e sincera” sottolinea la superchef. Tra le sue specialità, il millefoglie di pesce con salsa verde di prezzemolo e capperi, l’acquario al vapore con emulsione di limone e arancia, il calamaro di nonna Vincenza ripieno di verdure, uova e formaggio.

Anche lo stiloso Albergo della Regina Isabella, in una baia tra gli scogli e una pineta a Lacco Ameno, fondato dallo stesso Rizzoli negli anni Cinquanta, punta sull’arte culinaria come formula vincente, da abbinare alla già nota offerta termale. Indaco, il nuovo ristorante en plein air, è firmato dall’estro creativo dello chef Pasquale Palamaro, che segue anche la rassegna Regina Isabella Summer Dinners e affianca vari nomi della gastronomia italiana, stellata o emergente, sino al 12 settembre. Tra questi, Donato Episcopo (24 luglio), Giuseppe Iannotti (21 agosto) e Giuseppe Costa (12 settembre). Dopo un’estate consacrata al glamour, dall’Ischia Global Film e Music Fest all’anteprima in settembre di BEspoke, evento dedicato all’esclusività su misura firmata dal top dell’artigianalità italiana, il Regina Isabella prosegue sul fil rouge dell’alta enogastronomia dal 30 ottobre all’8 novembre, in occasione di Ischia Vintage e Ischia Wine Week, ideati dalla proprietà insieme al toscano Gaddo della Gherardesca. Tra gli ospiti anche Jean-Claude Berrouet, tra i più noti enologi al mondo, responsabile di etichette leggendarie quali il Petrus e Château Trotanoy.

emotion”- says the lady chef. Among her specialties, one finds: layered fish cake with green sauce of parsley and capers; an assortment of steamed fish with emulsified lemon and orange and Grandma Vincenza’s squids filled with vegetables, egg and cheese.

The stylish Regina Isabella Hotel, hidden among rocks and a pine wood in Lacco Ameno, built by Angelo Rizzoli in the fifties, also bets on a gourmet cuisine coupled with the usual thermal offer. Indaco, the new outdoor restaurant, boasts a creative chef like Pasquale Palamaro who also organizes the Regina Isabella’s summer dinners and gathers, until September 12, the most famous names of haute cuisine: Donato Episcopo (July 24), Giuseppe Iannotti (August 21) and Giuseppe Costa (September 12), just to mention a few. After a glamorous summer with Ischia Global Music Fest, BEspoke in September showing the very best of Italian craftsmanship, the Regina Isabella Hotel follows the trend of haute cuisine, from October 30th through November 8th , with Ischia Vintage and Ischia Wine Week, conceived by the owners together with the Tuscan Count Gaddo della Gherardesca.

Among the select guests, there is also Jean Claude Berrouet, one of the best wine connoisseurs in the world, to whom we owe some legendary labels such as Petrus and Chateau Trotanoy. We have, therefore, an CapriMagazine

167

Il molo dell’Albergo della Regina Isabella - The pier of the Regina Isabella Hotel

In un mix di Tropici e Mediterraneo anche la musica trionfa grazie ai tanti concerti estivi In a mix of tropical and Mediterranean, music is celebrated in the many summer concerts Un’Ischia insolita, che anche per i dopocena si delizia con piaceri eccellenti del palato - distillati, sigari, cioccolato artigianale – staccandosi l’etichetta di sola isola termale ad uso di famiglie. I bon vivant gourmet che apprezzano il verde e la musica si danno poi appuntamento ai Giardini Ravino a Forio: oasi botanica con una grande collezione di cactacee succulente e bonsai, che in estate propone concerti jazz sotto le stelle. Se la passione è invece per la classica, sia sinfonica che da camera, la destinazione sono i vicini giardini de La Mortella. Un capolavoro paesaggistico e botanico contemporaneo, creato da lady Susana, moglie di William Walton, tra i più importanti musicisti inglesi del Novecento. Progettata in parte da Russell Page e associata al circuito dei Grandi Giardini Italiani, La Mortella ospita un percorso con più di 3.000 specie di piante arricchito da fontane e corsi d’acqua per specie acquatiche come papiro, loto e ninfee tropicali. Tra queste, la Victoria Amazonica, la più grande del mondo, ricoperta quasi interamente di spine, con fiori larghi sino a 40 centimetri e foglievassoio del diametro di due metri e mezzo. Un mix di Tropici e Mediterraneo, di natura spontanea e disegno dell’uomo, di bellezza e silenzio intervallato dai concerti estivi di talenti emergenti, organizzati dalla Fondazione Walton e patrocinati da un amico di famiglia, habitué de La Mortella: Sua Altezza Reale il Principe di Galles.

Ischia island out of the ordinary, offering delightful afterdinner surprises like distilled liquors, cigars, homemade chocolate and detaching itself from the traditional image of a thermal island for families. Nowadays, the gourmets, fond of music and outdoor entertainment, gather at the Giardini Ravino in Forio: a botanical oasis graced by a great display of cacti, succulent and bonsai plants where, in summertime, many jazz concerts are held.

Should one be partial to classical music, the destination will be La Mortella gardens, a true landscape masterpiece of our times created by Lady Susana, wife to William Walton, one of the most important English composers of the 20th century. Partly designed by Russel Page and associated with the Great Italian Gardens project, La Mortella houses more than 3000 green plants, fountains and water streams for water species such as papyrus, lotus and tropical water lilies. Among these, one can admire the Victoria Amazonica, the world’s biggest water lily, fully covered with thorns, with 40-cm-wide blossoms and leaves having a diameter of two and a half meters.

A mix of tropical and Mediterranean, of natural and manmade, of beauty and silence artfully broken at times by the music of promising young composers performing in concerts organized by the Walton Foundation and sponsored by a friend of the family who is often seen at La Mortella: His Royal Highness the Prince of Wales.

CapriMagazine

169

DIVINE ITINERARIES text Gianluca Coda

Punta Tragara - Capri

Su progetto di Le Corbusier L’ex villa Vismara oggi è un hotel ricco di fascino e storia

Today the ex villa Vismara is a hotel with a wealth of charm and history A dieci minuti dalla famosa Piazzetta, attraverso il glamour di via Camerelle e la pittoresca via Tragara, si giunge in un luogo di ineguagliabile per bellezza per la vista mozzafiato, per la privacy offerta ai suoi ospiti, per l’atmosfera sofisticata, discreta e intima. E’ l’Hotel Punta Tragara, ex Villa Vismara, eretto in una posizione privilegiata, a picco sul mare di fronte ai Faraglioni.

Molti personaggi, da Eisenhower a Churchill, frequentavano la villa quando ancora apparteneva al Marchese Vismara, diventando ospiti abituali, sia in occasione delle tante feste, che durante il secondo conflitto mondiale, quando la Villa divenne sede del comando americano sull’isola di Capri.

Fu nel 1952 che il Conte Manfredi acquistò la proprietà confinante con quella del Marchese. Era diventato un suo caro amico e spesso partecipava alle sue feste. Dopo la guerra, le feste diventarono sempre più rare e il Marchese non sapeva più cosa fare di quella grande casa. Il Conte Manfredi si propose come acquirente della grande proprietà con l’idea di trasformarla in appartamenti di lusso per ricche famiglie in vacanza sull’isola.

Successivamente, negli anni ’80, la Villa fu completamente ristrutturata e trasformata in hotel a cinque stelle, mantenendo però quell’atmosfera raffinata ma informale di vecchia residenza di famiglia. Il disegno preliminare della villa è attribuito a Le Corbusier, amico del Marchese Vismara, che la fece costruire come sua residenza estiva. Il Conte Manfredi dopo la ristrutturazione ha voluto mantenere lo stile classico e sofisticato dell’arredamento antico, dei marmi preziosi, delle statue e degli autentici dipinti negli ingressi, nelle camere e nel giardino.

Opere d’arte contemporanea abbinate a pezzi di design richiamano le linee moderne dell’architettura stessa dell’hotel, combinandosi perfettamente con i ritrovamenti archeologici e gli oggetti antichi che fanno parte della villa da lungo tempo.

Tutto ciò rende l’odierno Punta Tragara un gioiello dell’isola 170

CapriMagazine

After a ten minutes’ stroll from the famous Piazzetta, through glamorous via Camerelle and picturesque via Tragara, we reach a place which owes its incomparable beauty to a breathtaking view, the privacy afforded to its guests, and a sophisticated, discreet and intimate atmosphere. This is the Punta Tragara Hotel (ex Villa Vismara), poised in a privileged position, high above the sea, facing the Faraglioni.

Many VIPs, from Eisenhower to Churchill, visited the villa when it still belonged to Marquis Vismara, and were regular guests both on the occasion of the many parties, and during WW2, when the Villa became the American headquarters on the isle of Capri.

It was in 1952 that Count Manfredi purchased the property adjoining that of the Marquis. He had become a close friend, and often attended his parties. After the war, parties became ever more infrequent, and the Marquis no longer knew what to do with that large house. Count Manfredi proposed himself as the buyer of the vast property, with the idea of transforming it into luxury apartments for rich families spending their holidays on the island. Later, in the ‘80s, the Villa was completely restructured, and transformed into a five star hotel, while maintaining the refined and informal atmosphere of an old family home.

The preliminary design of the villa is attributed to Le Corbusier, a friend of Marquis Vismara, for whom it was built for his summer residence. After the refurbishment, Count Manfredi decided to retain the classical and sophisticated style of the antique furniture, valuable marbles, statues and ancient paintings in the halls, bedrooms and garden.

Contemporary works of art, combined with designer pieces, are in tune with the modern lines of the hotel, and harmoniously combine with the archaeological findings and ancient items that have long been part of the villa. All this renders the present-day

Ogni anno a luglio a Punta Tragara si svolge il Festival della Lettura, con scrittori e personaggi di fama internazionale Every year in July Punta Tragara is home to the Festival della Lettura, with writers and personalities of international renown CapriMagazine

171

DIVINE ITINERARIES

La terrazza dell’Hotel si affaccia sui Faraglioni - The terrace of the Hotel overlooks the Faraglioni

Il disegno preliminare della villa è attribuito a Le Corbusier, amico del Marchese Vismara The preliminary design of the villa is attributed to Le Corbusier, a friend of Marquis Vismara unico nel suo genere. I pavimenti, in alcune parti dell’hotel, sono caratterizzati da una decorazione floreale rivisitata in chiave contemporanea ispirata alle antiche maioliche dell’isola.

In alcuni ambienti invece sono stati mantenuti i pavimenti originali.

Alla fine di via Tragara, tra i Faraglioni e l’ingresso dell’hotel, c’è Piazzetta Tragara, il belvedere più famoso dell’isola, luogo d’incontro per il mondo intellettuale che frequenta Capri: qui ci si incontra per conversazioni letterarie o per ascoltare concerti di musica classica. Il Festival della Lettura, che si tiene ogni anno a luglio, è un evento molto atteso proprio per la partecipazione di numerosi scrittori di fama internazionale.

In linea con questa eredità culturale, l’albergo mette a disposizione degli ospiti in ogni stanza una piccola raccolta personalizzata di opere letterarie ispirate alle passeggiate sull’isola.

Ogni stanza è unica, personalizzata da vasi, mobili antichi e interventi di design.

Tutte le finestre e le terrazze affacciano sul verde della folta vegetazione caprese e sui Faraglioni, visibili da anche da prospettive ai più sconosciute.

Oggi l’hotel Punta Tragara è un paradiso nascosto, ideale per chi desidera un luogo intimo ma discreto a due passi dalla mondanità del centro. Di proprietà della famiglia Manfredi da tre generazioni, è gestito dai nipoti del Conte Manfredi, Goffredo e Leonardo Ceglia Manfredi.

172

CapriMagazine

Punta Tragara a unique gem on the island.

The floors, in some parts of the hotel, are distinguished by a floral decoration, in a contemporary reinterpretation of the island’s ancient majolica, while in other ambiences, instead, the original floors have been preserved.

At the end of via Tragara, between the Faraglioni and the entrance to the hotel, is Piazzetta Tragara, the most famous belvedere on the island, the meeting place of Capri’s intellectuals: they gather here to talk about literature, or listen to classical music concerts.

The Festival della Lettura, held every year in July, is anxiously awaited because of the attendance of numerous writers of international renown.

In keeping with this cultural heritage, the hotel places in each room, at its guests’ disposal, a small personalised collection of literary works inspired by the walks on the island.

Each room is unique, characterised by vases, antique furniture and touches of design.

All the windows and terraces overlook the lush vegetation of Capri, and the Faraglioni, visible from a unique perspective.

Today the Hotel Punta Tragara is a hidden paradise, ideal for those who seek an intimate, discreet hide-away, a stone’s throw from the highlights of the centre.

Property of the Manfredi family for three generations, the hotel is now managed by Count Manfredi’s grandchildren, Goffredo and Leonardo Ceglia Manfredi.

DIVINE ITINERARIES text Nicky Swallow photo Luca Moggi

Tempio di Hera

I tre giganti di Paestum I resti ricchi di storia e magia dell’antica Poseidonia

The ruins rich in history and mystery of the ancient Poseidonia Nel 1752 una squadra di ingegneri, al servizio di Re Carlo III, stava lavorando alla costruzione di una nuova strada di collegamento tra Salerno e Agropoli quando inciampò nelle rovine di una città nascoste da una fitta foresta. Ignari dell’importanza della loro scoperta, gli uomini continuarono i lavori della strada che fu fatta passare attraverso l’anfiteatro di quella che si rivelò essere l’antica città di Paestum.

La colonia di Poseidonia fu probabilmente fondata nel VI secolo a.C. da Greci Sibariti come stazione commerciale. Situata in una fertile pianura e posta sulla rotta commerciale della costa occidentale, la città prosperò e divenne uno dei più importanti centri della Magna Grecia. I suoi edifici erano ben protetti da cinque chilometri di mura cittadine che sono in gran parte ancora visibili. Quando i Romani conquistarono la città nel 273 a.C., latinizzarono il nome in Paestum, sostituirono l’agorà greca con il loro forum, riempirono l’ekklesiasterion e aggiunsero un anfiteatro. Lasciarono intatti i templi che sono ancora tra i meglio conservati al di fuori del territorio greco. Dopo i Romani, Paestum fu condannata al declino e, nel IX secolo, era agli sgoccioli, vittima di invasioni saracene e dell’imboschimento. L’area si era trasformata in una zona paludosa e malarica che spinse gli abitanti a fuggire verso le colline in cerca di condizioni di vita più sane e sicure. La città rimase nascosta e dimenticata fino a quel giorno fatidico in cui fu scoperto un tesoro nascosto.

Oggi Paestum è uno dei più belli e romantici antichi siti italiani, con i suoi tre templi dorici che spuntano dalla pianura in fiore come un miraggio, circondati dalle rovine della loro città. Nel momento più suggestivo della giornata, al tramonto, a causa della sua distanza, difficilmente troverete il gran numero di turisti che affolla Pompei; se poi andate a Paestum fuori stagione, potreste anche ritrovarvi in compagnia solo dei templi e del cinguettio degli uccelli. La maggior parte degli edifici più importanti di Paestum sorge lungo l’asse nord-sud dell’antica Via Sacra tra la 174

CapriMagazine

In 1752, a team of engineers employed by King Carlo III was working on a new road linking Salerno and Agropoli when they stumbled upon the ruins of a city virtually hidden by thick forest. Unaware of the significance of their find, the builders carried on with their road, driving it right through the amphitheatre of what turned out to be the ancient city of Paestum.

The colony of Poseidonia was probably founded in the 6th century BC as a trading post by Sybaritic Greeks. Standing on a fertile plain and placed on the vital west coast trade route, the town flourished and became one of the most important centres of Magna Grecia. Its buildings were well-protected by five kilometres of city walls, great swathes of which are still standing.

When the Romans took over in 273 BC, they Latinised the name to Paestum, replaced the Greek agorà with their forum, filled in the ekklesiasterion and added an amphitheatre. They left the temples intact and these are some of the best preserved buildings outside Greece.

After the Romans, Paestum fell into a gradual decline and by the 9th century, it was on its last legs, the victim of frequent Saracen raids and encroaching forestation. The surrounding area had turned into lethal malarial swampland and the inhabitants fled, opting for the relative security and healthier living conditions of the hills. The city remained hidden and largely forgotten until that fateful day when the builders uncovered buried treasure.

Today, Paestum is one of the most magnificent-and romantic-ancient sites in Italy, its three celebrated Doric temples rising out of the surrounding flower-filled plain like a mirage, surrounded by the ruins of their city. At its most atmospheric at sunset, its remoteness means that its doesn’t attract the sort of visitor numbers that are to be found at, say, Pompeii; visit out of season, and you may even find yourself alone with the temples and the birdsong. Most of Paestum’s important buildings are grouped along the north-south axis of the arrow-straight Roman Via Sacra be-

Il tempio di Nettuno, eretto intorno al 450 a.c.

Sotto:l’Ekklesiasterion, usato per le riunioni del consiglio comunale The temple to Neptune, built around 450 BC. Below: Ekklesiasterion, used for meetings of the city council CapriMagazine

175

Colonne e capitelli del tempio di Hera, Sotto: la via Sacra con il tempio di Nettuno Columns and capitels of the temple to Hera.

Below: the Via Sacra and temple to Neptune 176

CapriMagazine

Paestum era sacra a Poseidone, ma anche devota a Hera e Atena -Paestum was sacred to Poseidon, but it was also devoted to Hera and Athena

Nel 1752 la città, sepolta dalla vegetazione, tornò alla luce grazie alla costruzione di una strada In 1752, the city, hidden by a thick forest, was uncovered by the construction of a new road Porta Aurea a nord e Porta Giudizia a sud. Se vi piace l’idea di gustare il boccone migliore alla fine, cominciate dalla Porta Aurea e dal Tempio di Cerere che sorge nel punto più alto della città e che si ritiene sia stato dedicato alla dea Atena e non a Cerere, dea della fertilità. Risalente a circa il 500 a. C., il tempio fa mostra di dettagli ionici in quella che era originariamente una costruzione dorica. Il colonnato interno era sormontato da capitelli ionici, due dei quali sono ora conservati nel museo archeologico locale.

Tre tombe cristiane mostrano che il tempio fu trasformato in una chiesa cristiana e luogo di sepoltura in tempi medievali.

Verso sud, la Via Sacra oltrepassa il semi-sepolto Sacello, un sacrario del VI secolo dedicato a Poseidone in cui gli archeologi hanno ritrovato alcuni vasi di bronzo magnificamente decorati, ora in mostra al museo. In direzione est, sorge il greco Ekklesiasterion, un teatro circolare all’aperto con posti a sedere disposti a gradini che era probabilmente usato per importanti riunioni del consiglio comunale. A sud, l’area civica romana ha inizio con i resti di un portico a colonne. L’Anfiteatro, iniziato nel I secolo a.C. e successivamente allargato per ospitare circa 2000 persone, è ancora semi-nascosto dalla strada che attraversava la città nel XVIII secolo. L’ampio Forum, il fulcro di ogni città romana, era chiuso sui quattro lati da un colonnato coperto con taverne e negozi. Sul lato nord le rovine di un complesso sportivo che comprendeva una piscina rettangolare con labirinto per il nuoto sott’acqua.

A 100 metri a sud del forum, oltre le basse rovine della zona residenziale romana a destra, sorge il gioiello di Paestum, il magnifico Tempio di Nettuno. Il più grande e meglio conservato

tween the Porta Aurea to the north and Porta Giudizia to the south. If you like the idea of leaving the best bit of a feast until the last, start at the Porta Aurea and the Tempio di Cerere which stands at the highest point of the town and is now thought to have been dedicated to the goddess Athena rather than to Ceres, goddess of fertility. Dating from around 500 BC, it displays some Ionic features in what is an early Doric building. The inner colonnade was topped by Ionic capitals, two of which are housed in the on-site archaeological museum. Three Christian tombs show that the temple was transformed into a Christian church and burial site in medieval times.

Walking south, the Via Sacra passes the half buried Sacellum, a sixth-century shrine to Poseidon where archaeologists found some superbly decorated bronze vases, now on display in the museum. Further over to the east is the Greek Ekklesiasterion, an open air circular theatre with tiered seating that was probably used for important meetings of the city council. Just to the south, the Roman civic area begins with the remains of a columned portico. The Anfiteatro, begun during the 1st century BC but later enlarged to provide seating for around 2,000, is still half buried under the road that was cut through the city in the 18th century. The wide open, grassy Forum, the hub of any Roman city, was enclosed on four sides by a covered colonnade with taverns and shops. On the northern side lie the remains of a sports and leisure complex which included a rectangular piscina with a labyrinth for underwater swimming.

100 metres south of the forum, past the low-lying ruins of the Roman residential area to the right, lies the jewel in Paestum’s CapriMagazine

177

Il miglio momento per visitare le famose rovine è fuori stagione -The best time to visit the ancient ruines is out season

Paestum fu probabilmente fondata nel VI secolo a.C. dai Greci Sibariti Paestum was probably founded in the 6th century BC by Sybaritic Greeks dei tre templi era probabilmente dedicato a Poseidone o, secondo le teorie più recenti, a Apollo. Fu costruito durante gli anni più fiorenti della colonia greca, intorno al 450 a.C., in stile dorico ed è lungo circa 60 metri con 36 colonne scanalate e una trabeazione (la parte che poggia sui capitelli ) ben conservata che lo rende degno di qualsiasi altro tempio in Grecia. Accanto sorge il più vecchio dei tre aggraziati giganti, erroneamente noto come la Basilica, ma in realtà dedicato a Hera, la dea protettrice della città e moglie di Zeus. Il tempio ha 50 colonne coniche esterne con curve leggermente convesse, un trucco che induce a vedere linee diritte da lontano.

Molti degli oggetti e frammenti architettonici dissotterrati nel corso degli anni sono ora conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum con reperti provenienti dal santuario di Era Argiva, recentemente scoperto alla foce del fiume Sele. I pezzi più importanti sono una statua di marmo raffigurante Era del V secolo a.C., un busto femminile in terracotta dipinta del VI secolo a.C., una collezione di metope scolpite del V secolo a.C. dei templi, una statua di Zeus in terracotta e una statua bronzea di Sileno Marsia. Ma il “numero d’attrazione” è la collezione di pitture funerarie del III-V secolo a.C., la più famosa delle quali è la quasi perfettamente conservata Tomba del Tuffatore, un esempio di “tomba a cassa” decorata con pittura parietale il cui ritrovamento risale al 1968. Le quattro lastre laterali raffigurano scene conviviali; la quinta lastra l’immagine di un giovane sospeso nell’istante in cui sta per tuffarsi in acqua. L’incantevole scena dovrebbe simboleggiare il passaggio dalla vita al regno dei morti.

178

CapriMagazine

crown, the magnificent Tempio di Nettuno. The best preserved and largest of the three temples was possibly dedicated to Poseidon or, according to a more recent theory, Apollo. It was built during the Greek colony’s most prosperous years in around 450 BC in classic Doric style and is around 60 metres long with 36 fluted columns and a remarkably well-preserved emblature (the area above the capitals) that would give any of the temples in Greece a run for their money. Next stands the oldest of the three giants known erroneously as the Basilica, actually a temple to Hera, tutelary goddess of the city and wife of Zeus. It has 50 tapering outer columns with convex curves, a device that gives the illusion of straight lines when seen from a distance.

Many of the artefacts and architectural fragments unearthed over the years are now housed in the excellent Museo Archeologico Nazionale di Paestum along with finds from the sanctuary of Hera Argiva, a recently discovered Greek site at the mouth of the river Sele. The most important pieces are a 5th century BC marble statue of Hera, a 6th century BC female bust in painted terracotta, a collection of 5th century BC sculptured metopes (decorative elements) from the temples, a statue of Zeus in terracotta and a bonze statue of Sileno Marsia. The star turn is the fabulous collection of 3rd-5th century BC tomb paintings, the most famous of which is the almost perfectly preserved Tomb of the Diver, an example of a ‘painted box tomb’ that was only unearthed in 1968. The four lateral slabs are decorated with banqueting scenes; the fifth depicts a image of a young diver in full flight, about to slice into the water. The haunting scene is thought to symbolise the passage from life to the world of the

P 2, Perini Navi

YACHT DESIGN text Antonio Fulvi

Volare sul mare Le barche da sogno del made in Italy

Ocean Emerald, Rodriguez

The dream boats made in Italy

CapriMagazine

181

From above, clockwise: Romance, CNR Gruppo Ferretti; P2, Perini Navi; Baracuda, Perini Navi; Ocean Emerald, Rodriguez Forse un giorno le potremo vedere, almeno da lontano, mentre navigano sulle acque incantate della nostra isola felice. Ma sognare almeno si può. E sognare in grande vuol dire correre con la fantasia incontro a questi capolavori della tecnologia e del design italiano.

Cominciamo dalla vela. Lo sloop P 2 Perini Navi, è forse il 38 metri più sofisticato e boliniero del mondo. E’ il miglior concentrato di tecnologia esistente oggi sul mercato per quanto riguarda lo sfruttamento della forza del vento. Ancora più sofisticato, se possibile, di quel Maltese Falcon di 88 metri a tre alberi con vele rigide, che sta facendo il giro del mondo come testimonial di una genialità costruttiva tutta tricolore, e che non ha mancato, ovviamente, di farsi vivo anche a Capri per mostrarsi in tutta la sua straordinaria possanza.

Il P v2 è tutt’altra cosa, ma anch’esso è strutturato per navigare attraversando gli oceani, senza trascurare ovviamente i nostri mari.

Il suo progettista, il francese Philippe Briand, lo ha definito “il più aristocratico tra gli yacht veloci”. E che sia una macchina da vento lo si evice non solo a vederlo navigare, ma anche in porto, con il suo enorme, sofisticato ma lineare pozzetto, dove prevalgono le due ruote del timone in kevlar e carbonio e la consolle centrale, dalla quale si comandano con pochi bottoni tutte le vele, lo spostamento della deriva liquida da un lato all’altro, e l’ottimizzazione delle andature sui timoni stessi. Una macchina complessa e sofisticata studiata per essere concettualmente semplicissima da gestire.

Ancora per chi guarda alla vastità degli oceani, con il programma di attraversare a motore l’Atlantico, una delle scelte più recenti viene dal cantiere CRN del gruppo Ferretti. Da poco varato, il 57 metri Romance nasce in Adriatico ad Ancona, ma è cittadino del mondo.

Spettacolari sono specialmente gli interni, tutti in stile Luigi XIV con intarsi laccati, profusioni di onice, di bronzi dorati e di colonne come nella migliore tradizione seicentesca. Non c’è da correre, con il Romance: i due potenti caterpillar assicurano una velocità di 182

CapriMagazine

One day we might be able to see them sailing the sea of our enchanted island. We can at least dream, can’t we? And dreaming big means letting oneself be carried away by these masterpieces of Italian technology and design.

Let’s start from the P2 sloop by Perini Navi, probably the world’s most sophisticated 38-meter fast sailing yacht. It is a pure concentrate of high-technology, the highest technical achievement on the market as far as exploitation of wind strength is concerned. It is even more sophisticated, if possible, than the 88-meter, three-mast Maltese Falcon with rigid square sails, which is travelling the world as testimonial to Italian genius and creativity and has been spotted in Capri too, shining in all its beauty.

The P2 sloop is completely different, but it is designed to sail the oceans, including our seas. The designer, the French Philippe Briand, describes it as “ the most aristocratic among the fastsailing yachts”. You just have to take a look at it to realize how powerful it is, with its vast yet linear cockpit featuring Kevlar and carbon-fiber wheels and a central console that controls all sails, the moving of the liquid keel from one side to the other and the optimization of wheel speed. A complex and advanced machine yet very easy to manage.

For those who plan to motor sail the Atlantic ocean, the best choice comes from Ferretti Group’s CRN shipyard. Recently launched, the 57-meter Romance was born in Ancona, on the Adriatic sea, but it is a citizen of the world. The interiors are spectacular, Louis XIV-style, with lacquered inlays, a wealth of onyx, golden bronzes and columns. The Romance is not too fast: the two caterpillars ensure a top speed of 15 knots which means sailing in any weather condition with minimal noise and utmost comfort. The yacht features also several special effects:

YACHT DESIGN

Romance and Maraya, CNR Gruppo Ferretti crociera di 14 nodi, di punta di soli 15 nodi, che significa navigare con ogni tempo nel massimo del comfort e del silenzio. Non mancano gli effetti speciali: Tv al plasma che calano dal soffitto, lampadari Swarovski, cielo della suite matrimoniale che di notte si spegne con una miriade di stelle, quattro cabine matrimoniali per gli ospiti e un terrazzo sul mare arredato Fendi. Molto interessante il megayacht in multiproprietà. La formula è stata presentata da pochi giorni a Porto Lotti, La Spezia, da Floating Life International per conto di Yacht Plus. Si tratta di quattro yacht identici, il primo dei quali già in acqua, dalle linee assolutamente originali ma costruiti da uno dei più moderni cantieri navali specialisti in lega leggera, Rodriguez (quello degli aliscafi). 41 metri di lunghezza, con 5 suite e alloggiamenti per 12 ospiti, equipaggio fisso di 7 marinai altamente specializzati, l’Ocean Emerald è il primo esemplare della serie, e ha ricevuto dal Registro navale RINA la targa per la massima qualità progettuale e costruttiva.

Oltre alle caratteristiche è interessante la formula: si acquista a carati, per il tempo che si prevede di usarlo, e si evitano tutti i problemi della gestione. Una vera multiproprietà che alla fine consente anche di guadagnarci sopra perché i megayacht, a differenza delle ville, aumentano di valore con il passare del tempo.

Esclusività assoluta con un 42 metri nuovo di zecca, marchio Codecasa.

Si tratta del primo esemplare della serie Vintage, che sarà poi seguito da un 50 metri e forse in futuro addirittura da un 70 metri. Linea estremamente originale e sofisticata, con la sua prua verticale e la fiancata da vaporetto dell’ottocento, assicura un range d’azione di 4 mila miglia a 11 nodi, abbondantemente la traversata atlantica a nord della Gran Bretagna senza rifornimenti. Lo scafo è in acciaio ad alta resistenza, le sovrastrutture in alluminio, gli interni stupendi. Fulvio Codecasa, il titolare del cantiere, ha promesso che la sua prima prova in mare sarà da Viareggio a una delle più belle isole del Tirreno. Forse Capri, chissà.

plasma TV lowering from the ceiling, Swarovski chandeliers, the double suite room’s ceiling that lights up with stars in the night, the four double guest rooms and a terrace overlooking the sea with Fendi furniture.

Very interesting is the time-share yacht formula. It was presented a few days ago at Porto Lotti, La Spezia, by Floating Life International on behalf of Yacht Plus. There are four identical yachts, the first of which is already at sea, featuring a very innovative design and built by one of the most modern shipyards specializing in light alloy boats, Rodriguez. 41 meter long, 5 suite rooms that can accommodate up to twelve guests, a permanent crew of 7, the Ocean Emerald is the first model of the series and has been awarded by the Naval Registry (RINA) for its high design and construction quality.

The time-share formula allows you to purchase the yacht for the time you intend to use it, without having to deal with all the maintenance problems involved, and to make money from it because big yachts, unlike big houses, increase their value over time.

The brand new 42-meter yacht by Codecasa is a statement of exclusivity. It’s the first model of the Vintage series. A 50meter and probably a 70-meter model will soon follow. An extremely original and sophisticated line, with vertical stem and nineteenth-century steamboat-like side, it ensures a field of action of four thousand miles at a top speed of 14 knots, which means crossing the Atlantic to the north of Great Britain without refuelling. The hull is made of highly-resistant steel, the superstructures are in aluminum and the interiors are beautiful. Fulvio Codecasa, the shipyard’s owner, promised that the yacht’s first sail is from Viareggio to one of the most beautiful islands of the Tyrrhenian sea. Maybe Capri!

CapriMagazine

183

DIVINE YATCH DESIGN text Gianluca Coda

4Seven genius

Design power Fiart Mare. Là dove le più alte tecnologie aerodinamiche sposano l’artigianato Where high aerodynamic technology is coupled with craftwork

E’ il gennaio del 1960 quando l’ingegner Ruggiero di Luggo, Cavaliere del Lavoro e da sempre core business di famiglia, studia le applicazioni della vetroresina alle costruzioni. Non immagina che il cantiere nautico che da lì a poco nascerà da quell’idea con il nome di Fiart Mare, realizzando la prima imbarcazione d’Europa in vetroresina (una piccola lancia di tre metri e sessanta denominata Conchita), darà vita, quasi 50 anni più tardi, ad un modello dal nome 4Seven genius, che si è aggiudicato la nomination “Barca dell’anno a motore”, il più importante riconoscimento all’ultimo salone nautico di Genova. Il figlio Giancarlo, da due anni ad dell’azienda, ci riceve negli uffici all’interno del cantiere, una struttura che si sviluppa su oltre 50.000 mq con propria darsena con scalo di alaggio ubicati a Baia, nella cornice del golfo di Pozzuoli.

Cosa ha permesso al 4Seven genius di ottenere questo riconoscimento?

Il 4Seven genius è un esempio di sintesi tra tecnologia, innovazione e cura artigianale. Per la sua produzione è stata impiegata la tecnica di infusion technology (infusione sottovuoto), che garantisce alta resistenza specifica e al contempo migliora la produttività, la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro. L’elemento innovativo che rende unico l’impatto visivo di 4Seven genius è il soft top, che rappresenta la tecnologia sostanziale.

Slanciato e filante, è realizzato con resine epossidiche e fibra di carbonio.

Poi c’è tanta tecnologia apparente e ne è un esempio il Bics (Boat Integrated Control System), un’applicazione progettata per offrire agli armatori tutti i piaceri della barca digitale, integrando il controllo delle attività di bordo (livello dei serbatoi, avarie) oltre alla gestione della climatizzazione interna, dell’illuminazione degli ambienti e dell’intrattenimento audio e video on demand, grazie ad un monitor touch screen.

Queste innovazioni la coinvolgono direttamente. Quando ha assunto questa carica ha stravolto il cantiere, cambiando l’immagine dell’azienda.

Dopo 40 anni abbiamo apportato una riorganizzazione dei ruoli e delle responsabilità interne. E’ nato tutto dalla voglia di cambiare immagine e abbiamo destinato un grosso investimento a tal fine. Per ciò che riguarda le barche abbiamo deciso di migliorarci verniciando la carena, cosa mai fatta in precedenza, curando gli interni e cambiando le modalità di lancio delle nuove imbarcazioni.

On January 1960, engineer Ruggiero di Luggo, who had been awarded the Order of Merit for Labour and held a special place in the family business, was studying the use of fiberglass on constructions. He could have never imagined that the shipyard Fiart Mare, which was born out of that idea and was the first in Europe to make a fiberglass boat (a small 3,60-meter boat called Conchita), would give life, about 50 years later, to a model named 4Seven genius, which won the “Motor boat of the year” award, the most prestigious accolade of the nautical show in Genoa.

His son Giancarlo, who has been managing director of the company for two years, welcomes us in the offices of the shipyard, a structure spreading over 50.000 square meters with its own dockyard and slipway, located in Baia, in the gulf of Pozzuoli.

Why has the 4Seven genius been awarded such a prestigious prize?

The 4Seven genius is an example of technology, innovation and craftsmanship in one boat. We use infusion technology that provides high specific resistance and safe and healthy working conditions and increases productivity. The most innovative exterior element is the soft top: slender and streamlined, it is made of epoxy resins and carbon fiber. The boat features also a BICS (Boat Integrated Control System), which offers the pleasure of a digital boat thanks to a touch screen monitor controlling all the activities on board (tanks’ level, damages), and also the air conditioning, lighting and audio/video entertainment.

The company has completely changed its image, since you have been at the head of the shipyard.

We have restructured the company, as far roles and responsibilities are concerned, after 40 years. We wished to change our image and, thus, we invested greatly in the restructuring of internal logistics and renovation of the shipyard. As for the boats, we decided to paint the hull, something that had never been done before, enrich the interior and change the new boats’ launching strategy. We invested a lot in the Genoa show and, before that, through a strong teaser campaign, we excited people’s interest and curiosity. We were rewarded for that.

CapriMagazine

185

ll luogo più naturale dove riposare.

Night Owner - Classic Collection

Visita il no stro Stan d H43 - P al SALON adigli E

È qui che nasce Magniex, tra le dolci colline toscane che nei secoli hanno

INTERN

AZIONA

LE DEL

dal 22 al

one 15

MOBILE

27 Apr ile

accolto e cresciuto i più grandi ingegni italiani e artigiani di ogni tempo.

Il materasso Night Owner è la straordinaria fusione della ricerca Magniex con l’antica tradizione orafa orentina: il prezioso rivestimento in lato Silver Royal lo rende un vero e proprio gioiello del riposo ma soprattutto unisce i beneci anallergici e antistatici della bra d’argento ad un perfetto e confortevole sostegno per la schiena. Per essere ogni notte padrone del tuo benessere e del tuo riposo.

Alessanderx S.p.a. Prato - Italia - Tel. +39 0574 51011 Fax +39 0574 5101 235 info@magniex.com www.magniex.com

Per chi ama dormire.

.

Top left: Giancarlo di Luggo. Technology and best use made of spaces are the company’s strong points Scelte importanti se si pensa allo scenario di crisi internazionale?

Alla base di questo cambiamento c’è il fatto di essere un’azienda familiare e questo ha vantaggi indubbi in termini di condivisione e di elasticità nelle scelte, nonché di velocità decisionale anche perché spesso le decisioni si prendono nell’intimità di una cena familiare. Poi c’è sicuramente la certezza di fare parte di un gruppo, sempre familiare, che ha solide spalle per poter reggere grossi investimenti. Abbiamo scelto di investire, di aggredire il mercato, uscendo con tre modelli in tre anni. Il 44, che ripercorrerà la nuova linea aperta con il 4SEVEN, sarà presentato a Genova durante il prossimo salone, e il 57 è atteso per il 2010.

Cosa si aspetta da questa riorganizzazione?

Fiart è sempre stata vista come azienda affidabile, con grande attenzione al dettaglio e allo sfruttamento degli spazi, ma forse sulle barche un po’ più grandi aveva linee poco accattivanti e dava poco spazio alle tecnologie.

Questo punto di debolezza è stato colmato per raggiungere chi, magari in passato, non avrebbe preso in considerazione Fiart oltre certe dimensioni.

La scelta del riposizionamento sul mercato è stata fatta senza voler abbandonare la nostra clientela storica. Da qui l’idea di mantenere una tipologia di barche che va dai 28 ai 42 piedi, e offrire le nuove imbarcazioni sia ai clienti che poi ci abbandonavano perché non avevamo barche più grandi e che oggi, leggendo una continuità possono crescere con noi, sia a nuove fasce potenziali che già sicuri della solidità del cantiere ora sono anche soddisfatti dall’estetica e dalla qualità di questa nuova linea.

E’ doveroso sottolineare come, in scenari di crisi, ci sono aziende che riescono a investire “A Contursi un nostro stabilimento dal 1987 lavora vetroresina per Fiart e in precedenza anche per altri settori. Oggi Fiart ha assorbito tutta la produzione ed è stato necessario implementare gli spazi da 1500 a 4000 mq. Il nuovo sistema di infusione ci permette di lavorare su 6 scocche contemporaneamente e siamo i primi in Italia a fare questo.

Stiamo lavorando con attenzione alla qualità, a volte anche a dispetto dei numeri. Governiamo i processi produttivi e sappiamo dove intervenire”.

Big decisions if one thinks about the global economic crisis..

Ours is a family-run business and that has many advantages in terms of sharing and fast decision-making: usually decisions are taken during a family dinner. We form a closely-knit group having a sound financial situation that allows for major investments. We chose to face the crisis, to challenge the market by making three different models in three years. The 44, which is inspired by the 4Seven, will be introduced at the next show in Genoa, and the 57, to be released in 2010.

What do you expect from the company’s restructuring?

Fiart has always been considered a reliable company, attentive to details and utilization of spaces, but our bigger boats were not too appealing and technologically advanced. This gap has now been filled to appeal to those who in the past wouldn’t have turned to Fiart for big boats. However, we did not want to disappoint our traditional clientele. So, currently, we offer 28 to 42-feet boats but also bigger-sized ones for both regular clients who wish to upgrade to a bigger boat and new, potential customers who trust us and are now pleased with the new line’s look and quality.

It is important to point out that, in spite of the crisis and the atmosphere of uncertainty, there are companies which rely on safe working conditions and invest in sectors that offer jobs and hope.

“One of our plants, in Contursi, has been producing fiberglass for Fiart, and for other sectors, since 1987. At present, Fiart absorbs all the output and had to increase the space available from 1500 to 4000 square meters. The new infusion system allows us to work on 6 supporting structures at the same time and we are the first in Italy to do it, while ensuring safe and healthy working conditions.

We are very attentive to quality, it’s more important to us than high production. We control the production processes and know when and where to intervene”.

CapriMagazine

187

HAUTE CUISINE text Luigi Cremona

Delizia al limone

Plaisirs

I piatti tipici di Capri e della costiera amalfitana The specialties of Capri and of the Amalfi coast Sarebbe il caso di dire ‘non solo pesce’, perché anche se le cucine di Capri e della costiera amalfitana si basano principalmente sulle primizie del mare, la varietà anche di materie prima non manca.

Concediamoci il piacere di conoscere alcuni dei piatti tipici attraverso un excursus di alcuni dei ristoranti consigliati di questa zona, che è una della più belle del mondo.

Uno dei piatti tipici è la minestra di pasta mista, che Gennaro Esposito del Ristorante Torre del Saracino di Vico Equense, interpreta con la sua Minestra di pasta mista di Gragnano con crostacei e piccoli pesci di scoglio.

La lista degli ingredienti racchiude in sé come in un bouquet di mare tutta la varietà del pescoso golfo. Ai curiosi, Gennaro fornisce la ricetta, che mostra la sua “osservazione della natura e la storia del rapporto tra l’uomo e le cose della natura stessa”.

Passando dal pesce alla carne, e passando soprattutto da uno dei ristoranti più giovani, ad uno di quelli più antichi, entriamo in uno storico locale della ristorazione sorrentina con bella vista sul mare, che è l’Antico Francischiello di Massa Lubrense. Il “cannellone alla francischiello”, sono il piatto che tutti dovrebbero assaggiare e molti vorrebbero saper fare secondo tutti i crismi, con materie prime semplici

Here, we are not talking only about fish: because even if the cuisine of the area is mainly based on seafood, there is no lack of variety when it comes to raw materials. Enjoy learning about some of these typical dishes through a digression on the recommended restaurants of this area, which is among the most beautiful in the world. One of these is the minestra di pasta mista (mixed pasta soup), which Gennaro Esposito, of the Torre del Saracino Restaurant in Vico Equense, interprets with his Mixed pasta of Gragnano with shellfish and small rock fish.

The list of ingredients assembles a marine bouquet of all the gulf’s fish species. To the curious, Gennaro supplies the recipe, which features his “observation of nature and of the history of the rapport between man and nature’s bounty”.

Moving on from fish to meat, and above all from one of the youngest to one of the most ancient restaurants, we enter a historical venue of Sorrento’s catering tradition, with a beautiful vista of the sea: this is the Antico Francischiello of Massa Lubrense. “Cannellone alla francischiello” (stuffed pasta) is the dish everyone would like to taste, and many would love to be able to cook “comme il faut”, with simple, top quality raw materials.

Fresh homemade pasta is of course a staple. Such as Amalfi’s CapriMagazine

189

COVER STORY text Sandro Fratini

Pezzogna all’acqua pazza

e di prima scelta.

Naturalmente non manca la pasta fresca fatta in casa, e come non pensare agli Scialatielli all’amalfitana, sorta di tagliatelle più grossolane, condite a seconda dei gusti con frutti di mare o verdure. Al Ristorante Santa Caterina dell’Hotel Santa Caterina di Amalfi, potrete gustarli con zucchine oppure con vongole veraci, pomodori del pendolo, ruchetta e capperi. Curiosità: le zucchine sono quelle che crescono nel magnifico orto dell’ albergo a strapiombo sul mare. Va da sé che hanno un sapore unico!

Un pesce tipico del golfo, chiamato in altre regioni anche boccadoro, è la Pezzogna all’acqua pazza, che il Capripalace propone preparata con cozze, vongole, tartufi, totani e crostini di ‘pane cafone’, un must dell’isola interpretato con coerenza e fantasia.

Sono note la fantasia e la maestria campane quando si parla di dolci, nonché la grande varietà. E come non servirsi degli ottimi limoni della costiera...la Delizia al limone è uno di questi: pan di Spagna con crema pasticcera al succo di limone. Famosa quella della Pasticceria De Riso sul lungomare di Minori a Tramonti, con limoni amalfitani; quella del pasticcere Salvatore De Riso è ricoperta da una salsa con bucce di limoni ‘Costa d’Amalfi IGP’. Dolce che grazie alla speciale confezione che Salvatore ha messo a punto, potrete portarVi tranquillamente a casa e volendo spedirlo pure a mezzo corriere.

Potrete trovare in tutti questi piatti i sapori, colori e profumi di una terra che tiene molto a presentare nella sua cucina una storia di identità ed emozioni.

190 CapriMagazine

traditional Scialatielli, the first that come to mind: a coarser version of tagliatelle, dressed, to suit your taste, with seafood or vegetable sauce. At the Santa Caterina restaurant of Amalfi’s Santa Caterina Hotel, you can enjoy them with zucchini or with “veraci” clams, cherry tomatoes, rocket and capers. A curiosity: the zucchini are grown in the hotel’s magnificent vegetable garden overhanging the sea. Naturally, their flavour is unique!

Made with a typical fish of the gulf (“boccadoro”, also known elsewhere as maigre), is the Pezzogna all’acqua pazza (Maigre with mad water), which the Capripalace proposes in a version with mussels, clams, Venus shells, squid, and toasted ‘peasant bread’, a Must of the island, interpreted with consistency and imagination.

When it comes to desserts, the creativity and skill of the Campania recipes are well-known, as are their great variety.

Why not use the excellent lemons of the coast, as does the Delizia al limone, sponge cake and custard cream, scented with lemon juice.

Famous is that of the Pasticceria De Riso on the Minori promenade at Tramonti, made with Amalfi lemons; patisserie chef Salvatore De Riso covers it with a sauce with ‘PGI Amalfi Coast’ lemon zest.

A dessert which, owing to the special packaging devised by Salvatore, you can easily take home, or even ship by courier, if you prefer.

These specialties encompass the flavours, colours and fragrances of a land whose cuisine proudly represents a heritage of identity and emotions.

SHOTON SHOT ONSITE SITE

Selvaggia Sanseverino and Mirta Colonna Cristoforo, Giada Pignata

Livia Panico, Alfredo Barone Lumaga

Rory De Angelis and Ciro Rondinella

Valeria Romano, Luciana Ferraresi

Valerio and Viki Romano, Livia Panico, Mario and Sasi Fiore

Lorena and Francesca Cappuccio, Simona Mantovani

Maria Luigia Fontana, Marcello Corbo, Maria Giusto

Giochi di fuoco in riva al mare al Nabilah per il party di Livia Panico (ph. Francesco Begonja). Presentazione della nuova collezione nella boutique Salvatore Ferragamo. Special guest i vini toscani della tenuta Il Borro.

Fireworks on the beach at Nabilah for Livia Panico’s party (ph. Francesco Begonja). Presentation of the new collection in the Salvatore Ferragamo boutique. Special guests were the Tuscan wines from the Il Borro estate.

Giovanna Lenzi, Vissya Vona

Patrizia Steccato, Veronica Panza, Simona Rocchi, Gioia Giacomelli

Massimo Carlino, Patricia D’Imperio

Simona Rocchi, Fabrizio Marino CapriMagazine

193

SHOTON SHOT ONSITE SITE

Emanuela Caruso, Michele E. A. Codoni Chicca Carbonelli, Luca Rubinacci

Chicca Carbonelli, Giulio Fiertler, Dario Faiella

Fabiana Chiacchio

Emanuela Caruso, Chicca Carbonelli, Barbara Aversano

Daniele Del Viscovo, Chicca Carbonelli D’Angelo, Bianca Esposito, Tonia Molyavko, Paolo Bettinardi, Chicco Coda

Happy B-Day. Chicca Carbonelli D’Angelo compie 30 anni e festeggia in grande stile alla Canzone del Mare. Tra gli invitati, tanti amici e noti volti televisivi.

Happy B-Day. Chicca Carbonelli D’Angelo celebrates her 30th birthday in grand style at Canzone del Mare. Guests included lots of friends and well-known faces from television.

Alberta Antinolfi, Marco Vlassopulo Raiola

Roy Capasso, Arianna Marchetti 194

CapriMagazine

Chiara Rubinacci, Chicca Carbonelli

Marisol, Chicca and Ninni Carbonelli D’Angelo

Luigi De Laurentiis, Michelle Hunziker

Vincenzo Viscione, Iaia Carbonelli D’Angelo

NEW OPENING text Gianluca Coda

Nuove boutique nell’offerta turistica caprese. Nasce dall’ esperienza di Sud Capri, piccolo spazio di via Camerelle, realtà caprese da 14 anni, il nuovo Sud Capri Gallery in via Le botteghe. Uno store concepito come una galleria dove trovano collocazione sia l’abbigliamento di Paola Frani e della vietnamita Samantha Sung, che gli accessori, calzature di Ernesto

Esposito, di l’Autre Chose, di Sigerson Morrison e di Shy. Più i cappelli del parigino Jacques Le Corre, le borse dei londinesi Anya Hindmarch e Philippe Treacy, i bijoux dei parigini Philippe Audibert, Van Der Straeten e Philippe Ferrandis. Ancora presente la collezione dei vasi in vetro di Murano di Venini, Arcade e Moretti, oltre a diversi marchi di bijoux in vetro soffiato sempre di Murano, e paste di vetro di Antares, Sent, Giorgio Vigna, marchi rigorosamente di Venezia. Il recente store Fiore, aperto in via V. Emanuele, è il punto vendita per chi ama vestire sportivo, senza rinunciare ad un tocco raffinato, ricco di particolari.

CapriMagazine

196

Le nuove stelle

Sia per uomo che per donna le collezioni, in edizioni limitate, di Fred Perry, Polo Ralph Lauren, Jacob Cohen, Care Label, CK, Blauer, Seven Jeans e Serafini. Lo stesso tocco glamour accarezza la boutique di Via Roma, sempre targata Fiore, consacrata come la maison caprese del cappello, per eccellenza. Vi si trovano copricapi dei più prestigiosi hat makers di fama mondiale: Borsalino, Lock & Co Hatters, Kokin, Eric Javits, Helen Kaminski. Ampio spazio è dedicato agli accessori: sciarpe in seta pregiata, monili etnici della famosa linea Monies e caftani in puro lino irlandese.

A Marina Grande, l’idea di Mu.s.a Museum Shop Art é di proporre merchandising museale. I prodotti offerti si configurano come strumento di comunicazione e divulgazione del patrimonio artistico italiano.

Viene conservato e trasmesso il ricordo e il messaggio contenuto nei capolavori d’arte tramite riproduzioni di statue

in bronzo, mosaici di marmo, affreschi, gioielli romani ed etruschi, mentre il patrimonio artistico locale viene divulgato mediante diverse creazioni contemporanee: dall’unica collezione di penne di Capri della Deltapen, alle creazioni dell’architetto Alba Rosa Mancini nota per le sculture e gioielli del Vesuvio. Da scoprire il Vesuvio di fuoco, Vesuvio lunare, il Vesuvio scongiurato, creazioni che coinvolgono i sentimenti di chi li indossa.

New boutiques enrich the Capri tourist scene. Springing from the experience of Sud Capri, a small shop in Via Camerelle in business for 14 years, is the new Sud Capri Gallery in Via Le Botteghe.

A store conceived as a gallery and home to clothing by Paola Frani and Vietnamese Samantha Sung, accessories, footwear by Ernesto Esposito,

l’Autre Chose, Sigerson Morrison and Shy. Then there are hats by Parisian Jacques Le Corre, bags by Londoners Anya Hindmarch and Philippe Treacy as well as jewellery by Parisians Philippe Audibert, Van Der Straeten and Philippe Ferrandis.

It also showcases the collection of vases in Murano glass

by Venini, Arcade and Moretti, not to mention various brands of jewellery in blown glass also from Murano, and glass paste by Antares, Sent and Giorgio Vigna, all strictly Venetian brands.

Fiore, the store recently opened in Via V. Emanuele is a must visit for those who like to dress casual without sacrificing a touch of elegance, rich in details. Here you can find men’s and women’s collections, in limited editions, by Fred Perry, Polo Ralph Lauren, Jacob Cohen, Care Label, CK, Blauer, Seven Jeans and Serafini. The same hint

of glamour envelops the Via Roma store, also called Fiore and venerated as Capri’s hat maison par excellence. It is home to headwear by the world’s most prestigious milliners, such as Borsalino, Lock & Co Hatters, Kokin, Eric Javits, and Helen Kaminski. Plenty of space is given over to accessories: scarves in precious silk, ethnic jewellery from the famous Monies line and caftans in pure Irish linen.

In Marina Grande, the idea behind Mu.s.a Museum Shop Art is to offer museum merchandise. The products on sale take the form of instruments of communication and promotion of the Italian artistic heritage. The memory and message contained in artistic masterpieces is preserved and conveyed through reproductions of bronze statues, marble mosaics, frescoes and Roman and Etruscan jewellery, while the local artistic heritage is made known through a variety of contemporary creations:

from the unique collection of Capri pens by Deltapen, to the creations by architect Alba Rosa Mancini famous for her Vesuvius sculptures and jewellery. Discover Vesuvius of Fire, Lunar Vesuvius and Propitious Vesuvius; pieces which mirror the feelings of

text Francesco Battesimo Romana D’Angiola - Lorenzo Vernacchio

RESTAURANT CAPRI AURORA Via Fuorlovado, 18 ph 081.8370181 A due passi dal cuore dello shopping e dalla famosa Piazzetta, ottima cucina in ristorante d’atmosfera, come la Pizza all’acqua come entré e il filetto di pezzogna in crosta di patate con scarola farcita.

Two steps from the heart of the shopping centre and the famous Piazzetta, excellent cooking in a characteristic restaurant. Water Pizza as an entrée and filet of “pezzogna” (a type of sea bream) in potato with stuffed chicory, are a speciality.

CAPRI’S Via Roma, 33 ph 081.8377108 A pochi metri dalla famosa Piazzetta di Capri di nuova apertura con vista sul porto di Marina Grande da non perdere le linguine fra’ diavolo.

Near the famous Capri Piazzetta, a new restaurant with views of the port of Marina Grande.

The “linguine fra’ diavolo” a must.

CAPRICORNO Via Longano, 3 ph 0818376543 Nuovissimo ristorante nel cuore di Capri, a pochi metri dalla celebre Piazzetta, rappresenta una sintesi perfetta fra tradizione ed innovazione, sia negli ambienti che nelle proposte gastronomiche. Sulla grande griglia nella cucina a vista, vengono preparate specialità di pesce e di carne.

Immersed in the green of lemon and olive groves, this restaurant offers its clients traditional Capri dishes accompanied by a wide choice of Italian and local wines. Set in Anacapri’s countryside, it is easily reachable both on foot and by shuttle bus.

DA GEMMA Via Madre Serafina, 6 ph 081.8370461 Tradizionale ristorante dell’isola nel centro di Capri dove esperienza e sapori trionfano insieme.

Ottima la pizza e in particolare lo sfilatino ripieno.

Traditional restaurant in the centre of the island where experience and taste are the keywords.

Excellent pizza and filled “sfilatino” bread.

DA GIORGIO Via Roma, 34 ph 081.8370898 Fantasia e cura in cucina con splendida vista sul porto di Marina Grande. Si consiglia il pesce al sale e la pizza alla caprese.

Imagination and careful cooking in this restaurant with splendid views of the port of Marina Grande. Try the fish with salt and “caprese” pizza.

DA PAOLINO Via Palazzo a Mare, 11 ph 081.8376102 Particolarissimo ristorante con tavoli sotto una fitta limonaia. Ottimo per antipasti e dessert, cucina prettamente campana. Aperto solo a cena. Si consiglia la prenotazione.

A very particular restaurant with tables set in a lemon grove. Excellent hors d’oeuvres and desserts. Country cooking. Open only in the evening. Advance booking advisable.

E’ DIVINO Via Sella Orta 10a angolo via Fuorlovado. ph 0818378364 Un sofisticato angolo di degustazione che si avvale della competenza di Romano, collaudata conoscenza isolana nel campo dell’enogastronomia. Un punto di riferimento della cultura del bere, sempre frequentato da una raffinata clientela.

A sophisticated wine tasting bar run by the skilful Romano, a well-known local wine and food connoisseur. A point of reference for wine lovers, always crowded with a refined clientele.

EDODE’ Via Camerelle, 81 ph 081.8388242 In un ambiente di qualità nel cuore dello shopping caprese. Cucina mediterranea. Eccellenti gli gnocchetti profumati al limone con vongole veraci e broccoletti.

Quality restaurant in the central shopping area of Capri. Mediterranean cooking. Excellent “gnocchetti” with lemon, clams and broccoli.

FARAGLIONI Via Camerelle, 75 ph 081.8370320 Elegante e accogliente con le sue sale interne e le caratteristiche capannelle esterne lungo via Camerelle, dove ci si sente realmente protagonisti di un film d’altri tempi. Si consigliano gli straccetti verdi con gamberi e rughetta.

Elegant, welcoming restaurant with inside rooms and characteristic outside area along via CamerelleElegante in the style of early films. “ Green Straccetti” pasta with prawns and rocket.

LA CAPANNINA Via Le Botteghe, 12, ph 081.8370732 Tra i ristoranti più prestigiosi e caratteristici nel centro di Capri dal 1931. Cucina tipica caprese curata in ogni singolo dettaglio dalla famiglia De Angelis . La specialità tipica sono i calamaretti ripieni.

One of the most prestigious and characteristic restaurants in the centre of Capri, opened in 1931 and run by the De Angelis family. Typical Capri cooking. Speciality: stuffed squid.

LA FONTELINA Via Faraglioni ph 081.8370845 In un luogo magico, ai piedi dei Faraglioni, il ristorante dello stabilimento balneare offre una cucina internazionale a base di prodotti locali e pesce preparati a regola d’arte, da saggiare il riso fioritogratinato. Aperto solo a pranzo. Si consiglia la prenotazione.

Set in magical surroundings at the foot of the Faraglioni, this historic, resort restaurant offers international cooking using local products and perfectly prepared fish to be eaten with rice. Only open lunchtimes. Advance booking advisable.

LA SAVARDINA Via Lo Capo, 8 - ph 081.8376300 Un’oasi di tranquillità ai piedi di Villa Jovis, la dimora preferita di Tiberio, dove poter gustare la cucina tipica. Da provare la mozzarella cotta nelle foglie di limone.

An oasis of tranquility at the foot of Villa Jovis, the favorite house of Tiberius, with typical local cooking.

Try the cooked mozzarella cotta with lemon leaves.

LE GROTTELLE Via Arco Naturale ph 081.8375719 Sosta ideale prima della passeggiata del Pizzolungo, nelle immediate vicinanze dell’Arco Naturale. Accoglie gli ospiti nelle fresche sere d’estate sulla terrazza, con piatti tipici mediterranei, in particolare i ravioli alla caprese.

A perfect place to stop before walking along the Pizzolungo, near the Arco Naturale . Guests are welcomed on the terrace in the fresh summer evenings with typical Mediterranean dishes: ravioli “Caprese” a speciality.

LO SFIZIO Via Tiberio 7/E ph 0818374128 Annalisa e Costanza offrono un menu basato su specialità locali e piatti di pesce. Forno a legna e girarrosto per polli allo spiedo lo rendono un‘ottima alternativa per una serata in compagnia, o per una sosta prima di continuare la passeggiata per il centro storico.

A new restaurant in the heart of Capri, a few meters from the famous Piazzetta, a superb blend of innovation and tradition, as far as both the atmosphere and dishes are concerned. Grilled meat and fish are prepared on the huge barbecue in the fully visible kitchen.

MICHEL’ANGELO Via Sella Orta 10. Ph 0818377220 In un ambiente caldo ed accogliente Michel’Angelo integra un raffinato ristorante con un sofisticato bar dal design minimale, interpretando in chiave moderna la lunga tradizione gastronomica isolana.

Set in a warm and welcoming atmosphere, Michel’Angelo is a combination of a refined restaurant and a minimalist-style bar offering local cuisine in a modern version.

SCIALAPOPOLO Via Gradoni Sopramonte 6/8. Ph 0818379054 Dall’antica tradizione caprese della tarantella e dal famoso bar di via Vittorio Emanuele, chiuso nel 2008 dopo 50 anni di storia, nasce questa trattoria nel cuore del centro storico, in una traversa della famosa via Le Botteghe.

This trattoria set in the heart of the historic center, in a side street of the famous Via Botteghe, was born from the ancient Caprese tradition of the tarantella and the renowned bar of Via Vittorio Emanuele, closed down in 2008 after fifty years of activity.

TORRE SARACENA Via Marina Piccola ph 081.8370646 Protetto da una piccola insenatura nella baia di Marina Piccola, il ristorante dell’omonimo stabilimento balneare è il posto preferito dagli abitué dell’isola famosi e non. Sulla terrazza di fronte ai faraglioni è possibile assaporare le specialità di mare e i superbi primi cucinati dallo chef Domenico Guarracino. Da provare la pasta e piselli con le mandorle e le rotelle con le zucchine.

Protected by a small inlet in the bay of Marina Piccola, the restaurant with the same name as the beach resort and the favorite place of famous an not so famous abitués to the island.

On the terrace overlooking the Faraglio you can try the seafood specialities and superb first courses prepared by the chef Domenico Guarracino. The pasta with peas and almonds and the rotelle with courgettes are also a must.

VILLA VERDE Vico Sella Orta, 6 ph 081.8377024 Dalla tipica cucina mediterranea con una buona scelta di pizze cotte nel forno a legna, il menu spazia dalle specialità di mare ai gustosi piatti della tradizione locale. In un ambiente friendly , la simpatia di Francolino irrompe contagiosamente.

Typical Mediterranean cooking with a good choice of pizzas cooked in a wood-burning oven. The menu includes a wide range of seafood and tasty local dishes. Friendly atmosphere and welcoming host.

WHITE RESTAURANT Via Croce, 11/15 ph 081 9787850 Su una splendida terrazza è possibile assaporare piatti dell’antica tradizione napoletana e ricette creativamente rivisitate dallo chef Manuele Cattaruzza. Da provare i maccheroncelli all’astice con borlotti freschi e basilico rosso.

On the splendid terrace of this restaurant it is possibile to try old Neapolitan recipes and recipes creatively re-created by the chef Manuele Cattaruzza. Try the maccheroncelli with lobster with borlotti beans and red basil.

AGORA’ Resto - Wine Bar Piazza Caprile,1 ph 081.8372018 Ottima selezione di vini con degustazione in cantina anche della nuova birra artigianale caprese. Locale moderno e minimalista. Cucina etnica con specialità argentina e messicana, da non perdere il filetto di chianina.

Excellent selection of wines. Wine and local Capri beer tasting in the cellars. Modern, minimalist deco. Ethnic cooking with Argentinian and Mexican specialities. Not to be missed, “chianina” fillet.

BRACE&PADELLA Via Nuova del Faro, 86 ph 081.8373334 Creatività, inventiva e fusione con la cucina argentina per una piacevole passeggiata al tramonto. Da provare la tagliata di Angus con verdure miste.

Creativity and inventiveness, a fusion of Italian and Argentinian cooking characterizes this restaurant to provide the perfect place for a sunset evening. Try the Angus cuts with mixed vegetables.

DA GELSOMINA Via Migliera,72 ph 081.8371499 Ambiente a conduzione familiare cucina locale. Nella macchia mediterranea a 30 minuti dal centro. Ottimi i ravioli alla caprese ed il pollo al mattone.

Family run restaurant with good local cooking. In the midst of the Mederranean maquis, 30 minutes from the centre. Excellent ravioli caprese with chicken.

DA MAMMA GIOVANNA Via Chiusarano, 6 ph 0818372057 Immersa nel verde dei suoi alberi di limoni e di ulivo offre ai suoi ospiti piatti tipici capresi abbinati ad una buona scelta di vini campani e nazionali. Situata nella campagna di Anacapri, è facilmente raggiungibile sia a piedi, sia con un servizio di navetta.

Annalisa and Costanza serve a menu based on local specialities and fish dishes. The wood-burning oven for pizza and roasting jack make it an ideal venue for an evening out with friends or for a stop before a walk downtown.

IL CUCCIOLO Nuova Trav. Veterino, 50 ph 081.8371917 Spettacolare vista sul golfo di Napoli e specialità di mare. Eccellente selezione di antipasti a base di salmone scozzese e, da non perdere, i pennoni con funghi porcini e cozze.

Spectacular views of the Gulf of Naples.

Seafood specialities. Excellent selection of hors d’oeuvres with salmon from Scotland and, not to be missed, “penne” pasta with porcini mushrooms and mussels.

IL MOSAICO Via Capodimonte, 14 ph 081.9780111 Per coloro che prediligono un ristorante più informale, il Mosaico del Capri Palace Hotel & SPA è la scelta ideale. E’ situato ai bordi della piscina internamente decorata con uno splendido mosaico ispirato a una ANACAPRI famosa tela dell’artista lombardo Velasco dal titolo “La Vela”.

IL RICCIO For those who like a more informal restauVia Grotta Azzurra, 11 ph 081.8371380 Splendida terrazza sul mare accanto alla fa- rant, il Mosaico of the Capri Palace Hotel & mosa Grotta Azzurra. Pesce e frutti di mare SPA is the ideal choice.

The restaurant is situated at the edge of the freschissimi. Ottime le linguine allo scoglio.

A splendid terrace overlooking the sea next swimming pool and decorated inside with to the famous Grotta Azzurra (The Blue splendid mosaics inspired by the famous Grotto). Fresh fish and seafood. Excellent painting “La Vela” (“The Veil”) by Velasco rock linguine. of Lombardo.

CapriMagazine

199

DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE

DIVINE GUIDE

L’OLIVO Via Capodimonte, 14 ph 081.9780111 Il ristorante L’Olivo dell’Hotel Capri Palace & SPA, è l’unico sull’isola di Capri a vantare due Stelle Michelin. L’arte del giovane chef Oliver Glowig e del suo team consiste nella ricerca di una cucina che interpreti in chiave moderna i sapori della tradizione del territorio. L’Olivo è stato arredato interamente con i pregiati tessuti di Loro Piana: cachemire, cotone e lino che rendono l’ambiente caldo ed estremamente ricercato.

L’Olivo of the Capri Palace & Spa Hotel is the only restaurant on the island boasting two Michelin stars. The young chef Oliver Glowig and his team reinterpret traditional local dishes in a modern style. L’Olivo is entirely furnished with precious Loro Piana fabrics: cashmere, cotton and linen creating a warm and extremely sophisticated atmosphere.

LA RONDINELLA Via G. Orlandi, 295 ph 081.8371223 Nel centro di Anacapri, tradizionale ristorante locale condotto con passione dalla famiglia Pane da diversi decenni. Da provare le Linguine alla “Ciammurra” con alici fresche.

In the centre of Anacapri, a traditional, local, restaurant run by the Pane family. Linguine “Ciammurra” with fresh anchovies are an absolute must.

LE ARCATE V.le De Tommaso,24 ph 081.8373325 Ambiente accogliente, menù molto variegato ed ottima selezione di vini. Squisita la pasta fatta in casa in tutte le sue sfumature.

Welcoming atmosphere, varied menu and an excellent selection of wines. Exquisite home-made pasta, in all its forms and varieties.

LIDO DEL FARO Loc. Faro-Punta Carena ph 081.8371798 Sullo splendido versante meridionale, sul mare di Punta Carena, ambiente confortevole e ricco di atmosfera per occasioni particolari e indimenticabili.

Da consigliare totani e patate.

On the splendid south side, on the Punta Carena sea, a comfortable and atmospheric restaurant, ideal for special, not-to-be-forgotten occasions. Totani fish and potatoes - a must.

MATERITA Via G. Orlandi, 140 ph 081.8373375 Pizzeria sempre affollata e ottima cucina mediterranea con una graziosa terrazza fiorita che si affaccia sul sagrato della Chiesa si S. Sofia. Ottimi gli scialatielli con fiori di zucchine e vongole.

Very popular Pizzeria with excellent Mediterranean cooking. A delightful terrace, full of flowers, overlooking the church of S. Sofia . Excellent “scialatielli” (a type of tagliatelli pasta) with courgette flowers and clams.

LIDO AZZURRO L.mare dei Cavalieri 5 ph 089.871384 Questo ristorante, situato sul lungomare di Amalfi, è un luogo perfetto per gustare e scoprire le tipiche ricette locali, sempre più difficili da trovare sulla costa di Amalfi. Lido Azzurro ha raggiunto il suo successo grazie alla generosa ospitalità della famiglia che lo gestisce.

This restaurant, located on the sea-side of Amalfi, is a perfect place to taste and discover typical local recipes that are becoming harder to find in other restaurants on the Amalfi Coast. Lido Azzurro has enjoyed its success thanks to the generous hospitality of the family that owns it.

ATRANI A PARANZA Via Trav. Dragone 1 ph 089.871840 Chiuso il giovedì. Aperto tutti i giorni dal 15 giugno al 15 settembre. Situato nel piccolo centro, un piccolissimo posto accogliente dove assaggiare solo i più freschi piatti a base di pesce secondo le originali ricette locali.

Closed on thursday. Open daily from 15th june untill 15th september. Located in the small centre, a tiny and warm place where to taste only the freshest sea-food dishes according to the original local recipes.

DA LUISELLA Piazza Umberto 1, ph 089.871087 Questa osteria offre piatti tipici cucinati esclusivamente con ingredienti freschi. La pasta alla puttanesca, fatta con pasta con pomodoro, olive nere e capperi, e il misto di pesce sono due delle scelte più gustose.

This “osteria” offers typical dishes made only with fresh ingredients.The “pasta puttanesca” which is pasta with tomatoes, black olives and capers and the mixed seafood are two of the most tasteful options.

CETARA

ACQUA PAZZA C.so Garibaldi, 38 ph 089.261606 Situato in uno dei più tipici villaggi di pescatori della costa campana, questo è il luogo ideale per persone che amano una cucina semplice dal forte sapore di mare.

Sitauated in one of the most typical fishing villages of the Campanian coast, this is the ideal place for people who love simple cousine of good strong sea flavours.

SAN PIETRO AMALFI Piazza S. Francesco, 2 ph 089.261091 LA CARAVELLA Ristorante locale dove assaggiare le ricette della Via Matteo Camera, 12 ph 089.871029 costa e le sue specialità come le linguine alla La cucina de La Caravella è basata su prodotti colatura di alici, tonno fresco e piatti a base di di terra e di mare, orientali e occidentali. Risco- pesce serviti in un’atmosfera classica e elegante. pre le vecchie ricette di Amalfi, riproponendole Importante scelta di olii di oliva e vini regionali. in una versione più fantasiosa, esaltando i sensi Local restaurant where to taste the real strong e i gusti del territorio. coastal recipes and specialities as “linguine alla The cuisine of the “La Caravella” is based on colatura di alici”, fresh tuna and seafood served Eastern and Western, Sea and Land products, it in an elegant and classic atmosphere. Important rediscovers the old recipes of Amalfi, represen- choice of olive oils and regional wines. ting them in a more fantastic version, exalting the senses and the tastes of the territory.

DA GEMMA ISCHIA Via Frà G. Sasso, 10 ph 089.871345 Nel centro di Amalfi, a pochi passi dal Duomo, BRACCONIERE questo ristorante è un’opzione eccellente per as- Via Falanga,1 Serrara Fontana ph 081.999436 saporare le migliori ricette locali e internazionali Specialità coniglio di produzione propria. Siin un’atmosfera casual. Ottima selezione di vini. tuato in montagna, molto rustico e molto ben In the centre of Amalfi, few steps from the Duo- frequentato, soprattutto in estate, quando l’isola mo, this restaurant is an excellent option to taste è piena o fa molto caldo. the best of the local and international recipes Rabbit is a speciality here, situated in the mounin a smart casual atmosphere. Very good wine tains, very rustic and very popular, above all in the selection. summer when the island is hot and crowded.

200 CapriMagazine

QUATTRO PASSI Loc Nerano - Via Vespucci, 13/N - Massalubrense - ph 081.8082800 Piatti a base di pesce fresco sono preparati ogni giorno grazie alla pesca quotidiana dei pescatori della Marina del Cantone. Non vicino al mare, questo ristorante segnalato dalla guida Michelin è il luogo ideale per un’indimenticabile esperienza gastronomica: ricette locali, ampia selezione di MAIORI formaggi locali e più di 1200 etichette di vini, nella cornice di in un meraviglioso giardino.

CAPO D’ORSO Fresh sea-food dishes prepared every day accorVia D. Taiani ph 089.877022 ding to the daily catch of the fishermen of Marina Situato su una scogliera, questo luogo è del Cantone. Not by the sea, this Michelin-starred famoso per la splendida vista e la gusto- restaurant is the ideal place for an unforgettable sa pasta fatta a mano, come i ravioli con gastronomic experience : sumptuous local recipes, diversi tipi di ripieno, gli Scialatielli, i large selection of local cheeses and more than laccetti e portate di pesce fritto e grigliate 1200 wine labels in a wonderful garden.

TAVERNA DEL CAPITANO miste.

Located up on a rock, this place is famous P.zza delle sirene 10/11 ph 081.8081028 dei più importanti ristoranti della zona, sefor the beautiful view and the tasteful Uno gnalato dalla guida Michelin, affacciato sul mare, homemade pasta dishes as ravioli with va- questo ristorante è il luogo ideale per gustare i rious fillings, scialatielli, laccetti and fried migliori piatti a base di pesce fresco, con il miglior fish courses and mixed grills. servizio. Ottima cantina.

TORRE DEI NORMANNI One of the most important Michelin- starred Via D. Taiani, 4 ph 089.877100 restaurants of the area, overlooking the sea, this Gestito dalla famiglia Proto, in una posi- kitchen is the ideal place to enjoy the top of the zione mozzafiato che si affaccia sul golfo di fresh-fish dishes with the best service. Excellent Salerno, questo ristorante è famoso per le wine-cellar. specialità locali preparate esclusivamente con pesce fresco del giorno e pasta fatta a mano accompagnata dalle più importanti PAESTUM etichette di vini. Il pontile di proprietà DA NONNA SCEPPA privata offre la possibilità di arrivare diret- Via Laura ph 0828.851064 tamente con la barca.

Vicino ad uno dei più importanti siti archeologici Owned by the Proto Family, in a brea- campani, questo luogo offre abbondanti piatti del thtaking position overlooking the gulf of Cilento, con un’enfasi sugli ingredienti locali.

Salerno, this kitchen is famous for the Close to on of the most important Campanian archelocal specialities prepared only with daily logical sites, this place offers hearty Cilento dishes, fresh fish and hand-made pasta accompa- with an emphasis on prime local ingredients. nied with the most important wine labels. LE TRABE The private property dock offers the pos- Via Capo di Fiume, 1 Capaccio (SA) sibility to arrive at the restaurant by boat. ph 0828.724165 Incantevole complesso del diciannovesimo secolo, situato in un’oasi naturalistica protetta dove si può assaggiare la cucina del territorio, con piatti NERANO diversi ogni settimana, realizzati con ambizione e grande cura. La sera è disponibile anche una AL CANTUCCIO gustosissima pizza.

Via Marina del Cantone ph. 081.8081288 Enchanting complex of the nineteenth century Tipica trattoria a conduzione familiare, located in a protected naturalistic oasis where una buona soluzione per assaporare le to taste a kitchen of the territory that changes ricette mediterranee; pasta e pane fatti a weekly, realized with ambition and great cure. In the evening time also tasteful pizzas are available. mano.

Typical family run trattoria is a good solution to taste the Mediterranean recipes; POSITANO home-made pasta and bread.

MARIA GRAZIA BUCA DI BACCO Via Marina del Cantone ph 081.80811011 Via Rampa Teglia, 4 ph 089.875699 In una piccolissima spiaggia, questa tratto- Sulla spiaggia centrale di Positano, questo luoria a conduzione familiare serve semplici go è una perfetta combinazione di decorazioni piatti a base di pesce, gustosi e genuini. Gli incantevoli, scelta eccellente di cibo e vini vespaghetti alle zucchine, un must della co- dute spettacolari. stiera, furono inventati dalla proprietaria. Located on the central beach of Positano this In a tiny pebble beach, this family-run place is a perfect combination of charming trattoria serve simple, genuine and taste- decor, excellent choice of food and wines and full fish dishes. A must of the coast, gli spectacular views. spaghetti alle zucchine, was invented by LA CAMBUSA Piazza Vespucci, 4 ph 089.875432 the owner.

Situato sulla spiaggia, questo ristorante è faLO SCOGLIO moso per le varietà di pesce tenute nel ghiaccio P.zza delle Sirene, 15 ph 081.8081026 all’entrata del ristorante. Piccoli calaSpecialità di mare servite su una splendida proprio mari con le acciughe, insalata di polpo e mozpalafitta nella baia di Marina del Cantone. zarella fatta in casa sono i pezzi forti.

Si possono trovare i ricci di mare crudi.

Down to the beach, this reataurant is famous Seafood specialities served on the splen- for fish, a huge variety of which languishes on did palafitta in the bay of Marina del ice just inside the entrance. Baby squid with Cantone. It is also possible to try raw sea anchovies, “insalata di polpo” ad homemade mozzarella are highlights. urchins.

MAX Via dei Mulini, 22 ph 089.875056 Nel centro di Positano, una galleria d’arte con antichi, dipinti del diciottesimo secolo e con un arredamento antico supporta un cibo eccellente con oltre seicento diversi tipi di vino che offrono la miglior rassegna del vino italiano.

In the centre of Positano it can be found inside an art gallery with old painting of eigtheen century and old fornitures to support an excellent food and with over six hundred different type of wine that give you the best panoramic of the italian wine.

PRAIANO IL PIRATA Via Terramare ph 089.874377 Con una vista spettacolare sulla costa, questo posto nel mare offre piatti tipici della tradizione locale. Da non perdere il risotto ai frutti di mare.

With a spectacular view towards the coast, this place is right on the water and offers the typical dishes of the local tradition. Not to be missed the “ risotto ai frutti di mare “.

PROCIDA CRESCENZO Via Marina Chiaiolella, 33 ph 081.8967255 Cucina semplice e con preparazioni al momento che si basa esclusivamente sul pesce, con ricette che partono dalla vecchia scuola della Signora Vincenza fino a arrivare a abbinamenti terra mare, ottenuti da un’attenta analisi effettuata dai cuochi.

Simple cooking with dishes prepared there and then with fresh fish and recipes dating back to the old school of Signora Vincenza and now often representing the unity of land and sea, obtained through the creatività of the cooks.

GORGONIA Via Marina Corricella, 50 ph 081.8101060 Situato nella Corricella, la marina più antica di Procida, caratteristica e suggestiva, sembra un piccolo presepe che si specchia nel mare.

Il ristorante affaccia sul porticciolo seicentesco e offre freschissime specialità di mare.

Situated in the Corricella,the oldest marina of Procida, characteristic and suggestive, like a jewel, it is reflected in the sea. The restaurant overlooks the seventeenth century port and offers super fresh seafood specialities.

RAVELLO CARUSO/BELVEDERE Piazza San Giovanni del Toro, 2 ph 089.8588801 Il nostro ristorante è rinomato per una serie di servizi per soddisfare ogni occasione. La cucina tradizionale napoletana e piatti tipici regionali sono, ovviamente, la nostra specialità.

Our Restaurant is renowed for a range of dining facilities to suit every occasion Traditional Neapolitan cuisine and regional Italian dishes are, of course, our speciality.

CUMPA’ COSIMO Via Roma, 44 ph 089.857156 Ristorante a conduzione familiare, a pochi passi dalla cattedrale, offre un cordiale benvenuto in due semplici ma attraenti sale da pranzo.

This family-run restaurant a few steps from the cathedral square offers a cordial welcome in two simple but attractive dining rooms.

GARDEN Via Boccaccio, 4 ph 089.857226 Sulla scogliera, con panorama mozzafiato, questo ristorante offre la miglior cucina regionale in un’atmosfera amichevole.

Up on the cliff with breathtaking panorama, this restaurant offers the best of regional cuisine in a friendly atmosphere.

IL FLAUTO DI PAN Via Santa Chiara, 26 ph 089.857459 Il ristorante dell’Hotel Villa Cimbrone offre ai propri clienti deliziosi piatti preparati con i prodotti genuini dell’orto.

The restaurnat of theHotel Villa Cimbrone offers its clients delicious dishes prepared with genuine products of the vegetable garden.

ROSSELLINIS Via San Giovanni del Toro ph 089.818181 Aperto solo a pranzo, con un’ eccellente cucina moderna, questo luogo offre un’importante selezione di vini.

Opened only for dinner, with an excellent modern cuisine this place offers an important selection of wines.

VILLA MARIA Via S. Chiara, 2 ph 089.857255 Raccomandato dalla migliori guide gastronomiche; i piatti sono serviti in sale eleganti e nel suggestivo giardino, ombreggiato da maestosi tigli, dove lo sguardo è catturato dall’incantevole territorio circostante.

Well-recommended by the best gastronomical guides; meals are served in elegant halls or in the suggestive garden, shaded by stately lime trees, where the glances are marvellously captured by the enchanting surrounding landscape.

RECOMMONE CONCA DEL SOGNO Via San Marciano, 9 - Nerano ph 081.8081036 Sulla strada per Nerano, in una bellissima spiaggia privata, questo ristorante casual offre un eccellente menù a base di specialità di pesce accompagnate da grandi etichette di vini locali.

On the way to Nerano, in a beautiful private bay, this casual restaurant offers an excellent menu of the best sea-food specialities accompained by great local wine labels.

SANT’ AGATA SUI DUE GOLFI DON ALFONSO Corso Sant’Agata, 11/13 ph 081.8780026 Sale e salette bianchissime dove risaltano arredi d’epoca, lampadari in vetro di Murano e maioliche. Alta cucina, cultura, terra, mare, e prodotti deliziosi.

The pure whiteness of the halls, which makes the antique furniture stand out, the Murano glass chandeliers, and the hand-painted majolicas.

Haute cuisine, culture, land, sea, and delicious produce.

SCALA DA LORENZO Via Fra’ G. Sasso, 4 ph 089.858290 Nonostante non sia proprio vicino al mare, questo ristorante è conosciuto per un’eccellente scelta di piatti a base di pesce. A conduzione familiare Despite the location not very close to the sea, this restaurant is well known for excellent choices of fish food. Family run restaurant.

CapriMagazine

201

DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE

DAL PESCATORE P.tta Marina ph 081.904262 Mondano, frequentato da vip e frequentatori abituali dell’isola.

Very worldly, a favorite with VIP and island abitué.

DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE DIVINE GUIDE

HOTEL CAPRI

Canasta Via Campo di Teste, 6 ph 081.8370561 fax 081.8376675 www.hotel-canasta.com Casa Morgano Via Tragara, 6 ph 081.8370158 fax 081.8370681 www.casamorgano.com Gatto Bianco Via V.Emanuele, 32 ph 081.8370446 fax 081.8378060 www.gattobianco-capri.com Grand Hotel Quisisana Via Camerelle, 2 ph 081.8370788 fax 081.8376080 www.quisisana.com J.K.Place Via Prov. Marina Grande, 225 ph 081.838 4001 fax 081.837 0438 www.jkcapri.com JW Mariott Via Croce, 11/15 ph 081.9787111 fax 081.8374493 www.tiberiopalace.com La Certosella Via Tragara, 13/15 ph 081.8370713 fax 081.8376113 www.hotelcertosella.com La Minerva Via Occhio Marino, 8 ph 081.8370374 fax 081.8375221 www.laminervacapri.com La Palma Via V. Emanuele, 39 ph 081.8370133 fax 081.8376966 www.lapalma-capri.com La Residenza Via F.Serena, 22 ph 081.8370833 fax 081.8377564 www.laresidenzacapri.com La Scalinatella Via Tragara, 8 ph 081.8370633 fax 081.8378291 www.scalinatella.com Mamela Via Campo di Teste, 8 ph 081.8375255 fax 081.8378865 www.hotelmamela.com 202 CapriMagazine

Punta Tragara Via Tragara, 57 ph 081.8370844 fax 081.8377790 www.hoteltragara.com Villa Marina Via Provinciale Marina Grande 191 tel 081.8376630 fax 081.8374079, www.villamarinacapri.com

ANACAPRI

Capri Palace Via Capodimonte, 2/b ph 081.9780111 fax 081.8373191 www.capripalace.com Caesar Augustus Via G.Orlandi, 4 ph 081.8373395 fax 081.8371444 www.caesar-augustus.com

NAPOLI

Chiaja Via Chiaia 216 ph 081.415555 fax 081.422344 www.hotelchiaja.it Excelsior Via Partenope, 48 ph. 081.7640111 fax. 081.7649743 www.excelsior.it Majestic Largo Vasto a Chiaia, 68 ph 081.416500 fax 081.410145 www.majestic.it Romeo Via Cristoforo Colombo 45 ph. 081.0175 fax. 081.0175999 www.romeohotel.it Royal Continental Via Partenope, 38-44 ph 081.2452068 fax 081.7645707 www.royalcontinental.it Micalo’ Riviera di Chiaia, 88 ph 081.7617131 www.micalo.it Grand Hotel Parkers Corso Vittorio Emanuele, 135 ph 081.7612474 fax 081.663527 www.grandhotelparkers.it Grand Hotel Santa Lucia Via Partenope 46 ph 081.7640666 fax 081.7648580 www.grandhotelsantalucia.it

Vesuvio Via Partenope, 45 ph. 081.7640044 fax. 081.7644483 www.vesuvio.it Villa Ocsia Via Don Morosino 89 San Giorgio a Cremano (Na) Tel 081.7714033 Fax 081.2141897 www.villaocsia.it

SORRENTO

Cocumella Via Cocumella, 7 ph 081.8782933 fax 081.8783712 www.cocumella.com Grand Hotel Excelsior Vittoria Piazza Tasso, 34 Tel. 081.8071044 fax 081.8771206 www.exvitt.it Hilton Sorrento Palace Via S. Antonio n. 13 ph 081.8784141 fax 081.8783933 www.sorrentopalace.it La Minervetta Via Capo, 25 ph 081.8774455 fax 081.8784601 www.laminervetta.com Grand Hotel La Pace Via Tordara, 1 ph 081.8074775 www.ghlapace.com Parco dei Principi Via Rota, 1 ph 081.7644614 fax 081.7645707 www.grandhotelparcodeiprincipi. net Relais Blu Via Roncato, 60 ph 081.8789552 fax 081.8789304 www.relaisblu.com

POSITANO

Ca’ Pa’ Casa Privata Via Rezzola località Torre Grado ph 089.874078 fax 089.8131119 www.casaprivata.it Le Sirenuse Via C.Colombo, 30 ph 089.875066 fax 089.811798 www.sirenuse.it

Hotel Palazzo Murat Via Mulini, 23 ph 089.875177 fax 089.811419 www.palazzomurat.it ll San Pietro di Positano via Laurito, 2 ph 089.875455 fax 089.811449 www.ilsanpietro.it

AMALFI

Santa Caterina S.S. Amalfitana, 9 ph 089.871012 fax 089.871351 www.hotelsantacaterina.it

RAVELLO

Caruso Piazza San Giovanni del Toro, 2 ph 089.858801 fax 089 858 806 www.hotelcaruso.com Palazzo Sasso Via San Giovanni Del Toro, 28 ph 089.818181 fax 081.858900 www.palazzosasso.com Palumbo Via S. Giovanni del Toro, 16 ph 089.857244 - fax 089.858133 www.hotelpalumbo.it Villa Cimbrone via S.Chiara, 26 ph 089.857459 fax 089.857777 www.villacimbrone.com

ISCHIA

Albergo San Montano Via Monte Vico ph 081.994033 fax 081.980242 www.sanmontano.com Mezzatorre Resort&Spa Via Mezzatorre, 23 - Forio D Í schia ph 081.986111 fax 081.986015 www.mezzatorre.it Punta Molino Lungomare C. Colombo, 23 ph 081.991544 fax 081.991562 www.puntamolino.it Regina Isabella Piazza Santa Restituta, 1 ph 081.994322 fax 081.900190 www.reginaisabella.it