Toscanadove.it - Valdarno 2° Edizione

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l Castello di Sammezzano ha assunto la forma attuale grazie a Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona (Firenze, 10 marzo 1813 - Sammezzano, 18 ottobre 1897) che - sull’onda della corrente culturale definita “Orientalismo” - iniziò a modificare la struttura esistente e a realizzare nuove sale: la Sala d’Ingresso nel 1853, il Corridoio delle Stalattiti nel 1862, la Sala da Ballo nel 1867, fino alla Torre centrale che riporta scolpita la data del 1889. Ferdinando era uomo dedito alle scienze, filantropo, collezionista, amante di Verdi e di Dante Alighieri, per il quale fu promotore della statua in piazza S. Croce. Allo stesso tempo fu uomo politico impegnato: consigliere nel Municipio di Reggello e di Firenze tra il 1859 e 1865, consigliere del Consiglio Compartimentale tra il 1860 e 1864, deputato del Regno tra il 1865 e il 1867. Riguardo al Castello, pur senza laurea, si inventò abile ingegnere, visionario architetto ed esperto geologo. Ciò gli permise di pensare, progettare, finanziare il Castello realizzando in loco gran parte dei materiali di cui lo stesso è fatto. Come appassionato di botanica, Ferdinando riorganizzò anche il cosiddetto Parco Storico, un’ampia area di circa 65 ettari. Un patrimonio botanico inestimabile formato non solo da specie arboree introdotte e indigene. Tra le più interessanti, senza dubbio le sequoie della California che hanno trovato a Sammezzano condizioni ideali. La cosiddetta ‘sequoia gemella’ alta più di 50 metri e con uno circonferenza di 8,5 metri, fa parte della ristretta cerchia dei “150 alberi di eccezionale valore ambientale o monumentale”. Negli anni ’70 il Castello di Sammezzano fu trasformato in albergo ristorante. Alla fine degli anni ’90 la proprietà è passata ad una società italo-inglese con l’intenzione di realizzare un’ambiziosa e complessa struttura turistico ricettiva, secondo quanto previsto dal piano regolatore del Comune di Reggello. Il Castello è chiuso e non visitabile, ma grazie alla disponibilità della proprietà, alcune volte l’anno (normalmente maggio/giugno/ottobre) il Comitato FPXA organizza visite guidate. In occasione delle aperture è obbligatoria la prenotazione sul sito www.sammezzano.org

We have the current structure of Sammezzano Castle thanks to Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragon ( Florence, 1813 – Sanmezzano, 1897) who renovated and expanded the pre-existing building between 1853 and 1889 in line with the new cultural wave of “Orientalism”. Although Ferdinando did not have any degree, he had the abilities of a geologist, an architect and an engineer so he was able to plan and renovate the Castello di Sammezzano on his own. He did not just design and realize the castle, but he also planned a vast area surrounding the castle characterized by a great forest of evergreen oaks and sequoias. In the 70’s, the Castello di Sanmezzano was transformed into a hotel-restaurant. The hotel consequently closed in the 90’s and the property passed into the ownership of a group of British and Italian companies. The castle is closed and not accessible at the moment but thanks to the property and to the FPXA committee, there are some guided visits organised in May, June and October. It is required to book these visits on www.sammezzano.org

Foto di Tiberio Bettini

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