Gioco News Magazine March 2022 - Rivista Gioco News Marzo 2022

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2022_ W W W . G I O C O N E W S. I T

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POLITICA

Federico Freni: «Riordino, tutela e sicurezza» Fabiana Dadone: «Videogiochi nella didattica»

SPECIALE ENADA

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numero 3

03

marzo 2022

2022_

Editore GN Media srl corso Tacito, 101 – 05100 Terni

Occhio al riordino e alla Perestrojka

EDITORIALE

anno xiv

Redazione tel. 0744 461296 fax 0744 461362 redazione@gioconews.it Direttore responsabile Alessio Crisantemi Product manager Anna Maria Rengo In redazione Cesare Antonini Michela Carboni Daniele Duso Vincenzo Giacometti Francesca Mancosu Giuseppe Tondelli Hanno collaborato a questo numero Giovanni Adamo Alfonso ‘Alfi’ Amarante Ewa Bakun Michele Bragantini Geronimo Cardia Gianni Carra Steven Carson Marco Fiore Michael Haile Giancarlo Marzo Nashira Francesco Scardovi Riccardo Zerbetto Progetto grafico e impaginazione Francesco Bellucci via del Maglio, 6 – 05100 Terni fbellucci@me.com Foto GN Media 123rf unsplash pexels Stampa Comunicare srl piazzale degli Eroi, 8 – 00136 Roma Pubblicità Fabrizio Galli mob. 342 5813311 gioconews@gmail.com Alexander Greco mob. 393 9492062 commerciale@gioconews.it Segreteria Natasha Crisantemi segreteria@gioconews.it Reg. Tribunale Terni n. 04/2009 Iscrizione ROC n. 18462 ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Testata associata Associazione Nazionale Editoria di Settore L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.

Gioco News rispetta l’ambiente La carta su cui è stampata questa rivista è prodotta secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’ambiente è l’impegno centrale del nostro agire e influenza ognuna delle nostre decisioni e operatività.

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LE DONNE NEL GIOCO

Stiamo uscendo davvero (e finalmente!) dalla pandemia

e potremmo addirittura avviare la tanto agognata e desiderata riforma del settore del gioco pubblico. Intanto non ci facciamo mancare una crisi energetica ed economica e, mentre scriviamo, siamo vicini al casus belli che potrebbe catapultarci nella terza guerra mondiale. Dopo il decreto Dignità e il Covid-19 qualcuno ipotizzava l’arrivo degli alieni ma a crearci problemi bastiamo noi essere umani. Sdrammatizziamo: alle brutte Putin non deciderà come prima cosa di chiudere le case da gioco. Dicevamo degli umani che creano problemi. Non certo noi addetti ai lavori del gaming e del gambling, noi players, noi giornalisti. No, noi vorremmo solo creare divertimento e intrattenimento e, possibilmente, anche qualche soldo da vincere per le tasche dei cittadini. Lasciando da parte il passato e il futuro, questo numero che sfoglierete tra le mani sarà quello che arriverà anche allo show espositivo alla fiera di Rimini, Enada Primavera, che forse tornerà come quella di un tempo senza mascherine, forse senza green pass e con maggiori presenze e con un settore che può guardare all’estate e al prossimo inverno con maggiore e rinnovato entusiasmo. Sarà bello comunque rincontrare tutti gli operatori di settore che abbiamo già visto ad autunno 2021. Le occasioni di vedere dal vivo, clienti, colleghi, manager e protagonisti del settore, sono sempre più rare. Tra marzo e aprile la primavera del settore sembra poter sbocciare di nuovo. Essendo il mese di marzo la redazione di Gioco News ha pensato di andare a vedere come stanno le “nostre” donne. E i problemi, ahinoi, sembrano essere gli stessi degli altri settori del mondo del lavoro. Se da una parte le “quote rosa” andrebbero superate, dall’altra forse gli investimenti sull’inclusione e per tutelare l’identità di genere, sembrano ancora necessari. E se all’estero sono molte le donne Ceo, in Italia ci sono tantissime figure di grande valore ma si fatica ancora ad arrivare ad una parità o, quantomeno, a lasciarci indietro preconcetti e pregiudizi. Il prefisso “pre” è appunto qualcosa di passato e sarebbe preferibile passare al presente e pensare di più al futuro cancellando i brutti pensieri dalla testa. Ma tant’è. Abbiamo iniziato parlando di riordino. E in esclusiva parla a Gioco News il sottosegretario al Mef con delega ai giochi, Federico Freni e anche il ministro per la Gioventù, Fabiana Dadone, che hanno sempre mostrato sensibilità per il mondo del gioco, sia pure in modi diversi. Il primo, in senso stretto, da un punto di vista economico e industriale (quindi politico): l’altra, più che altro, pensando ai videogame e agli esport. Ma sarà interessante capire il loro punto di vista in generale e - soprattutto - come vanno i lavori per il riordino. Forse i tempi sono maturi. Forse il Governo Draghi, nella grande mole di riforme e progetti da varare può essere davvero la stagione giusta per provare a semplificare il settore più intricato a livello normativo che ci possa essere. E sfidiamo altre industrie a convincerci del contrario. Soprattutto è il settore che più è intriso di ideologia e di preconcetti (ci risiamo!) che vanno assolutamente superati. E lasciandovi alla lettura speriamo che i buoni propositi del regolatore e degli addetti ai lavori di lasciare da parte l’ideologia, i preconcetti e i pregiudizi, si avverino per dare una svolta definitiva ad un settore che merita equilibrio e imparzialità. Alieni permettendo. Cesare Antonini

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POLITICA

04. Ricominciamo dai giovani S O M M A R I O

Il ministro per le politiche giovanili nel governo Draghi, Fabiana Dadone, racconta la sua esperienza di donna in politica e sottolinea il ruolo didattico dei videogiochi

06. Riordino, tutela e sicurezza

Federico Freni, sottosegretario all’Economia, illustra i pilastri della riforma del settore, che partirà con un disegno di legge delega che dopo l’approvazione del Parlamento sarà seguito da decreti attuativi.

INCHIESTA

SPECIALE

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18. Una prova di forza e di resistenza

38. Il regno del caos

08.

Creatività e curiosità al lavoro Secondo il professor Franco Civelli in una società sempre più digitalizzata è necessario, anzi, fondamentale, un maggior contributo di genere

10. La rivincita del multitasking

Il presidente Sapar, Domenico Distante, sottolinea le difficoltà del settore del gioco, su tutte la difformità di regole sul territorio nazionale e il peso della tassazione. Tutti temi rilanciati dalla fiera Enada di Rimini.

12. Non dimenticare, ponte

tra passato e futuro 14. Quote rosa, una necessità ancora attuale 16. La differenza che dà valore

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GIOCONEWS #03 MARZO 2022

20. Rimini Amusement Show, bisogno di riscatto

ESTERI

Il governo di Boris Johnson in difficoltà da dicembre 2021 e a farne le spese è anche il previsto processo di revisione del Gambling Act del 2005

40. Quando l’azione del regolatore diventa globale

44. Spice India, l’astro nascente delle scommesse

NORMATIVA

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50. Nel Lazio errore tecnico e danno tangibile Si avvicina il termine dell’entrata in vigore del distanziometro espulsivo della Regione Lazio


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I videogame ribaltano la prospettiva della didattica percepita come passiva dai ragazzi e lo fanno divertendo. Quando un ragazzo viene stimolato al ragionamento pratico, al problem solving, espande le proprie competenze e peculiarità.

»

FLIPPER

INTERVISTE

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72 72.

Brava come un uomo/ Mimma Gaspari, una delle “signore” della musica leggera italiana, a tutto campo su come essa è cambiata nel corso degli anni, tra incursioni prudenti nei casinò e tanti aneddoti da raccontare

62. La stagione dei leader

Dopo l’ultimo aggiornamento della classifica internazionale di flipper sportivo, si rimescolano le carte e torna al secondo posto Cayle George, mentre in Italia resta alla guida Flavio Baddaria

POKER

Fabiana Dadone

64 73. Anche nell’arte c’è una dose di azzardo/ Igor Esposito e Peppino Mazzotta presentano una storia scritta a quattro mani nella quale il gioco è protagonista, e che presto porteranno a teatro

64. L’Euro Poker Million parla ancora italiano

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Continua la striscia positiva anche dei players azzurri nei principali tornei d’Europa. La vittoria di Cisternino succede a quella di Annunziata di fine 2021 nel super torneo di Euro Rounders.

CASINÒ

56. Il 2022, l’alba del nuovo betting

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52. FISCO&SLOT 74. SOSTENIBILITÀINGIOCO 76. L’ORADELGIOCO 77. DALMONDO 78. DANONPERDERE 80. GIOCO&RETAIL 81. GIOCARECONGUSTO 82. ALBARDEGLIESPORTS 84. GIOCO&PSICHE 85. L’AVVOCATODELDIAVOLO 86. LASLOTDELMESE 88. LOSFIZIODELGIOCO 96. OROSCOPO

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NUOVE TENDENZE

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GIOCO &ARTE

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ILUOGHI DELGIOCO

GIOCO &PSICHE

GIOCO &ARTE

92. Kingdom of chaos 94. Okto, the future is here and now 95. The big push

68. PANNONERO 70. LASLOTONLINEDELMESE L’AVVOCATO DELDIAVOLO

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NUOVE TENDENZE

RIFLESSIONI DAORSO

L’OROSCOPO

L’AVVOCATO DELDIAVOLO

LAVLT DELMESE

La presidente della società di gestione del Casinò, Erminia Rosa Cesari, illustra gli scenari che si aprono per l’azienda: focus sul rispetto del piano concordatario a partire dal controllo dei costi

LASLOT DELMESE

GIOCO &TECNICA

66. Una sfida da Campione

GIOCO &PSICHE

PANNONERO

DANON PERDERE

DALMONDO

LOSFIZIO DELGIOCO

I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE

DANON PERDERE

Davide Faraone, senatore di Italia Viva, in prima linea per garantire il funzionamento degli impianti ippici di recente apertura, attraverso un emendamento alla manovra fiscale

PROMOSPACE

46. Play’n Go, la qualità che conquista 84. NEWSLETTER DALMONDO

IPPICA 60. Operazione rilancio

DALMONDO

aziende

PANNONERO

58. LEDRITTEDELMAESTRO

DALMONDO

LOSFIZIO DELGIOCO

Un anno ricchissimo di eventi dopo un 2021 difficile sempre a causa della pandemia, ma che ha ormai imposto la logica omnichannel grazie alla transizione digitale vissuta anche nel gaming

rubriche

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GIOCARE GIO CONGUSTO

SCOMMESSE


politica P H . S - O - C - I - A - L - C - U -T , U N S P L A S H

F A B I A N A

D A D O N E

Ricominciamo dai giovani

È

di Daniele Duso

Il ministro per le politiche giovanili nel governo Draghi, Fabiana Dadone, racconta la sua esperienza di donna in politica e sottolinea il ruolo didattico dei videogiochi

una delle otto donne che fanno parte della squadra di governo, Fabiana Dadone. Dopo essere stata ministro della Pubblica amministrazione nel governo Conte II, poco più di un anno fa è stata nominata da Mario Draghi ministro per le Politiche giovanili. Una carica che sta portando avanti con coraggio e intraprendenza, qualità che l’hanno avvicinata ai giovani, con i quali ha sempre cercato un dialogo, anche a costo di utilizzare strumenti, e temi, ancora troppo spesso atipici per la politica, come le piattaforme social network e i videogiochi. Così come per parlare alle donne, soprattutto alle più giovani, Fabiana Dadone non ha disdegnato di rompere alcuni schemi, come accaduto esattamente un anno fa con una foto che ha spopolato sui social. Ministro Dadone, lei lo scorso anno ha fatto parlare molto di sé con quella fotografia nella quale si presentava in un momento di relax nella sede del suo ministero, seduta sulla sedia ma con le scarpe rosse poggiate sulla scrivania. Qual era il messaggio che voleva trasmettere? “Il messaggio era chiaro, era scritto, ma nessuno tra quelli che hanno gridato allo scandalo lo ha letto. Molti si sono limitati all’immagine. Se pensate alle critiche e rileggete il testo di quel post oggi vedrete che è anche una risposta attuale a quelle critiche, un evergreen. Perché parliamo delle stesse cose da decenni, è facile anticipare i bigotti, è più difficile guidarli a un ragionamento”. Effettivamente quella foto le ha attirato anche molte critiche, soprattutto sul web, ma mi pare di capire che la rifarebbe tranquillamente.

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GIOCONEWS #03 MARZO 2022


POLITICA FABIANA DADONE

“Credo sia importante trovare modi di rivendicare la propria libertà e autonomia ogni giorno. Chi critica una donna che rivendica spazi sociali è da emarginare dal dibattito pubblico di un Paese europeo civile”. Ripensando al suo percorso, soprattutto in politica, a lei è mai capitato di sentirsi sottovalutata in quanto donna? “No, vengo sottovalutata per il carattere mite che in politica può sembrare controproducente. È un vantaggio essere sottovalutati nel lavoro che faccio”. Tornando all’attualità, in questo periodo in cui ci stiamo rialzando dopo essere stati colpiti duramente dalla pandemia che consiglio darebbe ai giovani, e in particolare alle giovani, per tornare a emergere e ritagliarsi un ruolo da protagoniste? “Seguire il proprio percorso, la propria coerenza, senza focalizzarsi sui problemi di contesto ma sulle proprie peculiarità. Gli adulti sono piagnucoloni, ma hanno bisogno di giovani determinati”. Le statistiche continuano a proporci numeri di donne che in ambito lavorativo, a parità di mansioni, vengono penalizzate rispetto ai colleghi maschi. È un problema legato a una radicata mentalità generale, ma per risolverlo a suo parere può bastare continuare a parlarne o serve un intervento della politica? “Gli interventi di legge ci sono così come i principi di norma ma parliamo di correggere un’attitudine culturale lunga secoli. Dobbiamo essere realisti ed evitare fratture ideologiche o generazionali accompagnando questo cambiamento ogni giorno. Avere la giusta pazienza senza prendersela troppo con comodo, il dibattito pubblico dati alla mano a fotografare conquiste e gap è fondamentale”. Lei si è contraddistinta sin dal suo insediamento per un linguaggio chiaro e comprensibile, poco “politico”, e soprattutto per la capacità di andare a incontrare i giovani nei loro ambienti. Recentemente ha sostenuto anche l’idea di far entrare

i videogiochi nelle scuole, come supporto alla didattica. In quest’ottica secondo lei qual è il punto di forza di un videogame? “I videogame ribaltano la prospettiva della didattica percepita come passiva dai ragazzi e lo fanno divertendo. Quando un ragazzo viene stimolato al ragionamento pratico, al problem solving, espande le proprie competenze e peculiarità. I videogame sono un’ottima spinta in questa direzione senza nulla togliere alla didattica nozionistica classica. Dove viene utilizzato con metodo produce risultati sorprendenti. Studiare come lavorare non dev’essere per forza faticoso ma può e dev’essere un piacere se vogliamo ottimizzare quel tempo”. Nell’ultimo anno ha incontrato anche molti giovani che hanno fatto della passione per il videogame un’attività molto seria. Che idea si è fatta degli esports, sono un fenomeno passeggero o qualcosa che può durare nel tempo? “Credo il 2021 in Italia sia diventato l’anno zero degli esports. Ho portato il tema nelle istituzioni italiane e accelerato un confronto che deve seguire un percorso di maturità. Siamo appena all’inizio e l’Italia non deve rallentare perché parliamo di attività che possono piacere o non piacere ma trainano un settore in forte espansione economica”. Gli esports hanno dimostrato di poter essere paritari, di andare oltre le differenze, anche quelle di genere. Pensa che abbia fatto bene il Cio, e il Coni in Italia, ad aprire la porta a quelli che loro chiamano “sport virtuali”? “Idealmente è un’ottima cosa, un buon primo passo, concretamente credo sia un po’ datata la loro concezione quindi ritengo utile si mantenga la porta aperta e un canale di comunicazione continuo coi ragazzi altrimenti corriamo il rischio di rallentare questa evoluzione anziché accelerarla”.

LEI

CHI

È? !?

Fabiana Dadone, nata il 12 febbraio 1984 a Carrù (Cuneo), laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Torino, è mamma di due bambini di 1 e 5 anni, appassionata di musica metal e fumetti. Sin da giovanissima è molto attiva sia nel volontariato che nelle battaglie degli albori del Movimento 5 Stelle in provincia di Cuneo. Attivista del Movimento 5 stelle a Mondovì, nel luglio 2012 presenta un ricorso al TAR che costringe l’amministrazione comunale a cambiare la squadra della giunta comunale e aggiungere una donna per il rispetto delle quote rosa. Nel 2013, a 29 anni, viene eletta in parlamento, figurando tra le più giovani parlamentari del M5S. Deputata alla seconda legislatura, è stata capogruppo del Movimento 5 stelle e Presidente del Comitato per la Legislazione della Camera dei Deputati. Già ministro per la Pubblica amministrazione nel Governo Conte II, dal 13 febbraio 2021 è ministro per le Politiche giovanili. Molto attiva sui social, cura assiduamente anche un sito web personale.

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politica

F E D E R I C O

F R E N I

Riordino, tutela e sicurezza

L’

di Anna Maria Rengo

Federico Freni, sottosegretario

anno della riforma del gioco, finalmente. Riprendendo in parte all’Economia, illustra i pilastri della i contenuti dell’Intesa che era stata raggiunta nel 2017 in sede di riforma del settore, che partirà con Conferenza unificata, ma ampliandoli, e utilizzando come struun disegno di legge delega che dopo mento normativo quello della legge delega, attraverso la quale procel’approvazione del Parlamento sarà dere alla stesura, da parte del Governo, dei decreti delegati. Il settore seguito da decreti attuativi del gioco si aspetta davvero molto da questo 2022: ovviamente il ritorno alla normalità post pandemia, ma anche, appunto, una decisa azione sul fronte di regole certe, a tutela di tutti i soggetti interessati, compresi ovviamente gli operatori. A fare il punto con Gioco News è il sottosegretario all’Economia con delega al gioco, Federico Freni. Obiettivo del Governo Draghi e anche suo personale è quello di procedere al riordino dell’offerta di gioco attraverso una legge delega. Quali sono i tempi di essa e gli obiettivi che si prefigge? “I tempi di approvazione della legge delega si stanno accorciando, conto che a breve possa essere iscritta all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri. Nel frattempo si sta già pensando ai decreti delegati e, quindi, alla composizione di un gruppo di lavoro che, una volta superato il vaglio del Governo, diventerà immediatamente operativo e comincerà a lavorare sui decreti in modo da essere già pronti quando la legge delega verrà approvata dal Parlamento. Quando si è pensato a questa legge delega si è voluto porre al centro del disegno il riordino, la tutela e la sicurezza: tre principi cardine che hanno rappresentato lo spirito guida della delega e che altrettanto saranno sempre presenti nella stesura dei decreti delegati. Il ‘riordino’ avverrà mediante l’introduzione, su tutto il territorio nazionale, di regole trasparenti ed uniformi per l’esercizio del gioco, con la partecipazione dei Comuni al procedimento di pianificazione della dislocazione locale della rete di raccolta che dovrà fondarsi sull’equilibrio del complessivo dimensionamento dell’offerta e la distribuzione sul territorio dei punti di gioco che risulti sostenibile sotto il profilo dell’impatto sociale e dei controlli che possono essere in concreto assicurati dalle autorità a ciò preposte. La ‘tutela’ troverà misure destinate a rafforzare quelle già in vigore per la salvaguardia dei soggetti maggiormente vulnerabili, dei minori e di coloro che sono affetti da disturbo da gioco d’azzardo. Inoltre, la ‘sicurezza’ che verrà maggiormente garantita mediante il rafforzamento della disciplina di contrasto ad ogni forma di gioco illegale, la razionalizzazione, la semplificazione del sistema sanzionatorio e la predisposizione

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POLITICA FEDERICO FRENI

di un sistema strutturato di vigilanza e di controllo dei giochi”. L’intesa che era stata raggiunta in Conferenza unificata nel 2017 può essere, in tutto o in parte, un punto di partenza? “Sicuramente l’Intesa del 2017 ha rappresentato un ottimo punto di partenza ai fini della legge delega ma rispetto a quella, concentrata maggiormente sulla riduzione e rivisitazione del comparto apparecchi Awp e Vlt, si è ampliato il raggio di azione e si sono affrontati ulteriori aspetti ritenuti altrettanto importanti per il conseguimento degli obiettivi detti”. Quali sono i pilastri principali della legge delega? “Come già detto, possiamo considerare i ‘pilastri’ di questa delega: il ‘riordino’ inteso come pianificazione e migliore distribuzione territoriale dei punti di gioco, la ‘tutela’ dei soggetti maggiormente vulnerabili dalla maggiore propensione al gioco compulsivo, dalla dipendenza del gioco patologico e dall’approccio al gioco per quanto riguarda i minori; e la ‘sicurezza’ sia del comparto, che va tutelato da condizionamenti ed infiltrazioni mafiose, sia del giocatore che va difeso anche da situazioni di pericolosità sociale derivante dal diffondersi della illegalità e dal disagio connesso al gioco”. Nel corso dell’iter della legge delega, quale sarà il contributo che l’industria del gioco e le associazioni potranno dare? “Il Governo ha sempre ascoltato il settore, e continuerà a farlo. Sono dell’idea che lavorare con l’industria del gioco e non contro di essa sia l’unico modo di garantire protezione effettiva a tutte quelle situazioni di disagio patologico che purtroppo rappresentano una grave macchia per il settore. Ma apprezzo l’impegno dei concessionari per rafforzare le tutele verso i più fragili e per contrastare il gioco illegale: sono, come detto, due pilastri irrinunciabili”. Quale sarà invece il contributo che potrà dare la commissione di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni sul gioco legale, istituita in Senato? “Sicuramente si condividono con la Commissione citata i principi e gli obiettivi che ci siamo prefissati con la legge delega. Il lavoro della Commissione sarà basilare per la predisposizione della disciplina relativa alla tutela dei soggetti più deboli, al contrasto della diffusione del disturbo da gioco d’azzardo (Dga), alle misure di prevenzione, cura e sostegno per i soggetti affetti da Dga, anche con particolare riferimento alle attività svolte dagli enti territoriali e dai servizi sanitari. Fondamentale sarà, altresì, il contributo che la Commissione potrà dare nell’azione di contrasto al gioco illegale e all’efficacia del sistema di regolazione e di controllo, con particolare riferimento al contrasto del gioco illecito e illegale e alle connessioni con altre attività illegali come il riciclaggio di denaro e l’usura e la verifica della presenza di imprese controllate direttamente o indirettamente da soggetti criminali e di fenomeni di illegalità e di elusione fiscale”. Attraverso quali strumenti si può e deve combattere il gioco illegale e quello patologico? “Diverse sono le misure già in uso che si potrebbero

implementare altre, invece si potrebbero introdurre ex novo come per esempio l’inserimento negli apparecchi di nuova generazione di sistemi tecnologici a salvaguardia del giocatore e di prevenzione e contrasto agli effetti del gioco d’azzardo patologico quali strumenti di autolimitazione in termini di tempo e di spesa, abbassamento degli importi minimi delle giocate, rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione dal gioco, certificazione delle sale con responsabilità del titolare dell’esercizio ecc.. Per quanto riguarda il contrasto al gioco illegale si può pensare, ad esempio, all’introduzione di un sistema di controllo dei giochi che colleghi il rispetto delle normative antimafia e antiriciclaggio con le verifiche tributarie e il monitoraggio continuo e capillare delle tecnologie elettroniche ed informatiche, ecc..” Quali misure si stanno studiando relativamente al gioco online, con particolare riferimento al bando di gara per le nuove concessioni e ai “vecchi” paletti che la legge di Stabilità prevedeva, ma anche della difficoltà del suo controllo? “Per quanto riguarda la gara dei giochi online occorrerà effettuare, con l’ausilio dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, un’attenta analisi della situazione attuale, anche alla luce della pandemia, che come sappiamo ha incentivato molto il ricorso a tale tipologia di giochi, nonché un serio confronto con il settore per poter dar corso ad una procedura competitiva e nello stesso tempo sostenibile economicamente e finanziariamente anche per l’Erario. Al fine di contrastare i crescenti fenomeni di illegalità, quali ad esempio le truffe, connessi alla distribuzione on-line dei giochi con vincite in denaro, tanto è già stato fatto grazie ad una puntuale regolamentazione del settore, che ha consentito di favorire sia l’offerta di nuove tipologie di intrattenimento telematico legali sia un’efficace contrasto al gioco illegale. Sicuramente si può immaginare di implementare ulteriormente l’individuazione e l’inibizione di quei siti web privi delle autorizzazioni previste ed il loro inserimento nella cosiddetta lista nera dei siti web ‘.com’. In ogni caso, non si può prescindere dall’introduzione e dal riconoscimento normativo di un’offerta di gioco attrattiva e in linea con quanto disponibile all’estero e da un adeguamento della tassazione ai principali mercati europei regolati, con l’obiettivo di rendere il circuito legale italiano più concorrenziale rispetto agli operatori non soggetti a imposizione fiscale”. Quando pensa al futuro del gioco con vincita in denaro in Italia, come lo descriverebbe e auspicherebbe? “Pensando al futuro vedo il gioco non più come un mostro da sconfiggere o da cui difendersi ma come un alleato da proteggere e da difendere in quanto sicuro, ordinato e pulito. Penso a un gioco responsabile, che combatta con noi il disturbo da gioco d’azzardo e che con noi contribuisca a rafforzare la rete di supporto per i più fragili. Penso ad un gioco moderno e al passo con i tempi, penso a un settore che sappia coniugare il rispetto dei valori con l’innovazione tecnologica”.

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inchiesta politica donne in gioco

Creatività e curiosità al lavoro Nel mese della festa delle donne, Gioco News realizza un’inchiesta sul loro ruolo nell’industria dei gaming. Iniziando con l’intervista al professore Franco Civielli, secondo il quale in una società sempre più digitalizzata è necessario, anzi, fondamentale, un maggior contributo di genere

O

di Daniele Duso

ggi si parla molto di imprenditoria femminile, si realizzano convegni, ci sono percorsi di studio specifici, e anche la politica centrale e le amministrazioni locali a vari livelli hanno creato fondi specifici a favore dello sviluppo di imprese al femminile. Tuttavia ancora oggi solo un’impresa su cinque in Italia è guidata da una donna, e secondo un recente sondaggio le donne imprenditrici guadagnano fino al 34 per cento in meno rispetto a un uomo nello stesso ruolo. Limitandoci alla realtà italiana vediamo ancora un paese che mantiene una concezione patriarcale del “potere”, un sistema basato su schemi atavici radicati sin nei consigli d’amministrazione di molte aziende. Di fronte a una realtà del genere, come occorre agire perché siano garantite le pari opportunità tra uomini e donne? La parola al professore Franco Civelli, docente presso l’Istituto Universitario Salesiano Venezia. “È fondamentale la messa in valore della persona in quanto tale, nella sua specificità e nelle differenze che vanno sapute riconoscere. I passaggi generazionali, attualmente in corso nella società e nel mondo del lavoro, offrono l’opportunità per considerare con altre ottiche, gli apporti che possono dare i diversi generi. L’opportunità di gestire è rilevante quanto intergenerazionale”. Lei è operativo in ambito aziendale da diversi anni, ha visto qualche cambiamento nel numero di donne presenti in azienda, magari anche in ruoli di vertice?

FRANCO CIVIELLI

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GIOCONEWS #03 MARZO 2022

“Sicuramente non ho osservato cambiamenti eclatanti anche perchè il panorama delle imprese in Italia, per una percentuale elevata, è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, di prima generazione e di carattere familiare. Nel settore della consulenza direzionale, nel quale opero da quattro decenni, la presenza femminile in ruoli di vertice è sicuramente aumentata con significativa rilevanza. Ma anche in altre realtà, quali gli enti locali, il sociale, i servizi alla persona si possono trovare esempi significativi di donne in ruoli di vertice seppure circoscritti ad alcuni territori. Oppure in alcune imprese (nei settori tecnologici avanzati, del customer service o in multinazionali di paesi del nord Europa) che rappresentano veri e propri riferimenti”. Ha notato cambiamenti anche nelle modalità di trattamento riservate alle donne? Qui penso magari in occasione di maternità o accudimento dei figli... “Sicuramente si sono verificati alcuni cambiamenti nel corso del tempo. È necessario, tuttavia, operare un distinguo basato sulla cultura d’impresa. In alcune organizzazioni questi aspetti sono gestiti positivamente e, da tempo, riconoscendo l’importanza del work- life balance dell’equilibrio lavoro-non lavoro. I recenti risvolti connessi alla pandemia hanno sollevato il velo sulla possibilità di lavoro in remoto e, questo indipendentemente dagli aspetti di genere ma hanno anche prodotto alcuni significativi cambiamenti sul valore che le persone attribuiscono alla propria vita e al proprio stile di vita”.


INCHIESTA DONNE IN GIOCO CREATIVITÀ E CURIOSITÀ AL LAVORO

Cosa pensa delle quote rosa nei consigli di amministrazione delle società a partecipazione pubblica? Possono essere una soluzione? “Sicuramente valuto in modo positivo iniziative in tal senso anche se, non sempre, la variabile numerica rappresenta, poi, situazioni di riconoscimento, di equilibrio”. Alcuni, anche in politica, nutrono dubbi sulla reale capacità delle quote rosa di portare valore. Al di là di questo comunque provo a farle una domanda provocatoria: qual è l’apporto distintivo che le donne possono portare al mondo del lavoro? “A fronte di una società digitale e sempre più digitalizzata viene segnalata dai diversi addetti ai lavori (imprenditori, manager, operatori, ricercatori) la necessità di contributo in termini di creatività, di curiosità. E in questa direzione la componente di genere, credo possa assicurare un apporto fondamentale. In una società fortemente connotata dall’informazione, dove i dati sono “il carburante fondamentale”, il modo stesso di selezionarli, di trattarli, risente di una caratterizzazione prevalente di genere (maschile). In pratica si universalizza, già in partenza, la modalità di affrontare e classificare i dati che verranno trattati con il peso prevalente del maschile. Interi ambiti manifestano una totale assenza di dati che riguardano le donne È quello che si riscontra, ad esempio, in ‘Invisibili’, libro curato da Caroline Criado Perez, scrittrice e attivista britannica. In una società costruita a immagine e somiglianza degli uomini, metà della popolazione, quella femminile, viene sistematicamente ignorata”. Pensa che per appianare le differenze tra uomo e donna in ambito lavorativo sarà sufficiente appianare le differenze salariali? “Assolutamente no. Si tratta di operare su più versanti anche perchè il mondo che si prospetta, altamente imprevedibile, richiederà per le persone e per le organizzazioni un ‘noviziato senza fine’ (titolo del mio più recente libro scritto con Daniele Manara). Il fenomeno attualmente sulla cresta dell’onda della Great Resignation (le Grandi Dimissioni) credo non vada limitato ai soli Stati Uniti e indica un modo differente, se confrontato anche al recente passato, di effettuare scelte che riguardano la persona in quanto tale nel suo percorso esistenziale. Un insieme di atteggiamenti e comportamenti che non vanno limitati al prevalente aspetto monetario, economico o ad altre forme di condizionamento. Va anche ricordata la spinta a considerare cosa si intende per lavoro oggi e in una prospettiva anche a breve termine, e questo in una ottica più egualitaria”. A livello formativo esistono corsi specifici dedicati a future imprenditrici. Li ritiene utili? “A mio parere sono molto utili, e penso in particolare alle iniziative rivolte a favorire le start up. O a iniziative a livello di associazioni di categoria. Tuttavia non esauriscono le molteplici possibilità che caratterizzano l’intraprenditività personale, anche a fronte di situazioni di crisi aziendali. Un esempio, le cooperative lanciate da ex dipendenti che si muovono in una prospettiva di assunzione di rischio imprenditivo. Vedo molto favorevolmente, in altro ambito, tra le altre, la possibilità che si sta prospettando, già a livello di scuole secondarie, di mettere a valore le competenze non cognitive, le sperimentazioni, con i licei quadriennali Ted. Ma anche le esperienze presenti, ad esempio, in Fran-

Tasso di occupazione femminile in Italia 2013-2020 2013

46,5%

2014

46,8%

2015

47,2%

2016 2017 2018 2019 2020

48,1% 48,9% 49,5% 50,1% 49,0%

Fonte: Istat

cia, nei ‘Lab de Transformation du Travail’ per meglio favorire nei partecipanti la costruzione della propria attività futura. Laboratori nei quali favorire l’acquisizione e lo sviluppo della previsionalità personale e lavorativa”. Nel settore dell’imprenditoria esistono delle attività particolarmente legate alle donne? “Sicuramente attività che richiedono di muoversi nel sociale, nelle relazioni interpersonali, nel valorizzare iniziative di carattere scientifico (ad esempio, medicale, biomedicale) e di carattere analitico (ricerche con linguaggi matematici). Attività nelle quali valorizzare le diverse forme di intuizione quindi quelle più propriamente logico-scientifiche ma anche quelle emozionali. E in ogni caso quelle nelle quali la componente creativa sia di carattere strategico”. Ritiene che le professioni legate al gioco, e che dunque implicano turni serali o rapporti con la clientela, siano ormai trasversali, e dunque adatte anche a donne e ragazze, o esistono ancora delle difficoltà difficilmente sormontabili, legate all’essere donna? “Penso che le attuali generazioni (Millennial, Generazione Z) non trovino particolari difficoltà rispetto ad attività che prevedano turni serali o comunque rapporti interpersonali. L’importante è il significato che l’attività da svolgere riveste per la persona interessata, in che momento e in che fase della vita si colloca, per dare risposta a quali esigenze. Credo anche che per donne di generazioni precedenti, proprio in relazione alla fase di vita che stanno vivendo, ci possa essere disponibilità e interesse a operare in attività trasversali, con un’opportunità di rientro nell’attività lavorativa per una autonomizzazione non solamente economica”. In questa fase storica caratterizzata dal Covid e da tutte le modificazioni che questa pandemia ha portato alla nostra società, c’è LUI CHI È? !? qualche suggerimento che si sente Franco Civelli, management consultdi dare a una donna che volesse ant, executive coach, docente universirilanciarsi in ambito lavorativo? tario, international speaker, è autore di “È importante cercare di conumerose pubblicazioni sul managestruire il proprio progetto, ad ment, sulle modalità di apprendimento, sulle competenze trasversali, un dato momento del proprio sul valore delle differenze e sulle percorso personale e/o lavointerazioni persona-intelligenza artifirativo, a fronte di inevitabili ciale. Attivo da decenni nel settore del ‘svolte’. Questo anche perché change management, dello sviluppo organizzativo, della formazione direziil poter mettere in campo le onale nel mondo degli enti locali e proprie potenzialità, e ‘attuadella pubblica amministrazione, in imlizzarle’, rappresenta un’imprese profit nazionali, internazionali, portante opportunità che la multinazionali e non profit. vita offre”.

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inchiesta politica donne in gioco

La rivincita del multitasking Susana Royo-Tomas (Acadi), Rosa di Leva (As.Tro) e Elisabetta Gregni (Egp) sono le protagoniste del nostro speciale sulle rappresentanti al femminile di alcune delle principali associazioni del comparto del gioco, raccontando una storia fatta di conquiste e pregiudizi ancora da sfatare PH. ANDREW NEEL, UNSPLASH

di Francesca Mancosu

“È solo una questione di tempo”. Una voce comune attraversa il settore del gioco, mondo “per tradizione” a trazione maschile sia nella parte prettamente industriale-operativa che sul versante associativo, ma dove piano piano si stanno facendo strada anche le donne. Manager e professioniste in prima linea nelle associazioni rappresentative del comparto, come testimoniano le protagoniste di questo speciale: Susana Royo-Tomas (Acadi), Rosa di Leva (As.Tro) e Elisabetta Gregni (Egp).

Royo-Thomas (Acadi): «Dall’Italia passi avanti preziosi» “Già da qualche anno in Italia, magari non ancora nei ruoli apicali ma in quelli immediatamente prima, a livello di quadri e responsabili, la presenza femminile nelle società concessionarie del settore e nelle associazioni di categoria, come Acadi, è evidente e trasversale in tutti gli ambiti: legale, Information tecnology, rapporti istituzionali, comunicazione, risorse umane, amministrazione e finanza. Per cui, anche a livello dirigenziale si arriverà presto ad avere una maggiore rappresentatività”, esordisce Susana Royo-Tomas, membro del Coordinamento tavoli di studio e del tavolo legale di Acadi – Associazione concessionari di giochi pubblici aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia, nonché ai vertici dei Regulatory affairs and Institutional relations di Cirsa, società leader nel settore del gioco e del divertimento. “Bisogna tenere conto che l’industria del gioco legale in Italia è abbastanza ‘giovane’ e poco conosciuta realmente. È in qualche modo fisiologico che ai vertici ci sia ancora una maggioranza maschile. Sempre negli ultimi anni in Italia sto avvertendo come anche a livello universitario stanno emergendo corsi di specializzazione sull’industria del gioco che contribuiranno sicuramente a fare conoscere il nostro settore industriale e renderlo interessante come altri, sia agli uomini che alle donne”. Royo-Tomas ne approfitta per tracciare un confronto con il suo Paese d’origine - la Spagna – in tema di parità di genere effettiva. “Secondo gli ultimi dati pubblicati dallo European institute for gender equality relativi al 2020, la Spagna, con un punteggio di 72 punti su 100, è all’ottavo posto nell’Unione europea quanto all’indice di uguaglianza di genere. L’Italia è al 14° posto, ma comunque avanza verso l’uguaglianza di genere a un ritmo più sostenuto rispetto ad altri Stati membri dell’Unione europea e, dal 2010, ha guadagnato 8 posizioni. Personalmente, la misura delle ‘quote rosa’ non è mai stata di

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mio gradimento. È stata ritenuta opportuna e necessaria per rompere il ‘soffitto di cristallo’ ed aprire l’accesso alle donne in tanti ambiti che gli erano preclusi. Ma è ormai chiaro che si tratta di una misura insufficiente, che non risolve la radice del problema della disuguaglianza fra uomini e donne nell’ambito lavorativo. Il gap salariale rimane ancora. Si è presa consapevolezza che non bastano gli atti giuridici né le disposizioni normative che in maniera forzata impongono la parità di genere sul lavoro. Le politiche e misure messe in atto in Europa, e pertanto in Spagna e Italia, mirano sempre di più ad un’azione globale di educazione, sensibilizzazione e dialogo, di conciliazione fra la vita privata e professionale e di lotta contro gli stereotipi”. In virtù della sua esperienza professionale, chiediamo quindi al membro del Coordinamento tavoli di studio e del tavolo legale di Acadi un parere sul riordino di settore che potrebbe arrivare presto per l’Italia. “Sicuramente si tratta di una ambiziosa riforma che il settore industriale del gioco legale italiano necessita da ormai un decennio. Sarà particolarmente utile ed opportuna la consultazione pubblica tra tutti gli stakeholders interessati, tra cui Acadi. Molto sinteticamente, sul riordino, insieme ai colleghi dell’associazione, credo che proprio per raggiungere i principi che si prefiggono, le misure proposte dovranno tenere conto delle ripercussioni strutturali dovute al Covid-19, permettere la moratoria delle disposizioni espulsive del gioco regolamentato esistenti (la cosiddetta ‘Questione territoriale’) ed il loro superamento con il nuovo modello distributivo e con nuove, realmente efficaci soluzioni di prevenzione primaria delle dipendenze; altrimenti, come già valutato dal Consiglio di Stato, non è possibile bandire nuove gare per i giochi fisici, ed essere ragionevoli, proporzionate ed applicate a tutti i prodotti di gioco legale del portafoglio dell’Agenzia accise, dogane e monopoli”.


INCHIESTA DONNE IN GIOCO LA RIVINCITA DEL MULTITASKING

Di Leva (As.Tro): «Superare i pregiudizi culturali» Anche Rosa Di Leva, membro del Centro studi dell’associazione As.Tro e direttrice per le Relazioni istituzionali del provider Microgame, nota come il settore del gioco non differisca da altri comparti “dove c’è presenza femminile nell’apparato aziendale, ma con percentuali bassissime nelle posizioni apicali. Esistono barriere invisibili che pregiudicano la carriera di una donna a dispetto delle competenze e delle capacità. Pregiudizi culturali che associano la donna al lavoro domestico, e determinano la convinzione che una donna non potrà dedicarsi al 100 percento alla professione. Vero è che per ricoprire ruoli di vertice le aziende richiedono disponibilità totale e in qualsiasi momento e la donna è svantaggiata perché il carico delle responsabilità familiari è troppo sbilanciato e i servizi non la aiutano né con i figli piccoli né per l’assistenza ai genitori anziani. Purtroppo, a volte, sono le stesse donne a rinunciare alla carriera o ad accettare ruoli di basso profilo nonostante le competenze e le capacità, perché si sentono sopraffatte da tanti, troppi doveri. La nostra società è ancora troppo al maschile; basta ricordare le ultime elezioni per il presidente della Repubblica e le ipo-

tesi della nomina di una donna, subito naufragata, oppure gli incarichi in seno al Governo: i ministeri più importanti sono raramente assegnati alle donne che, tutt’al più, possono ambire alla nomina di sottosegretario. Non serve a nulla parlare di pari opportunità se non si comprende che la parità di genere è un fattore fondamentale per la crescita delle aziende e del Paese e non si riconosce che le donne rappresentano una risorsa formidabile di talenti che operano con coraggio e modernità”. Un talento riconosciuto dall’associazione As.Tro dove le donne “che decidono” non mancano. “As.Tro ha ampliato il suo raggio di azione con l’obiettivo di creare una rappresentanza forte rivolta a tutti gli ‘operatori di gioco’, in tale contesto ha dato vita alla sezione ‘Gioco a distanza e scommesse’, settore in cui ho maturato un’esperienza ormai ventennale che mi consente di offrire un contributo al Centro studi. Le donne promuovono il lavoro di squadra e sono capaci di ascoltare e collaborare per trovare soluzioni, questo è il valore aggiunto che le accompagna”.

Gregni (Egp): «Valorizzare la competenza e il merito» L’avvocato Elisabetta Gregni risponde come parte integrante del gruppo di lavoro dell’associazione Esercenti gioco pubblici e Legal & regulatory affairs manager di Novomatic Italia, la cui controllata Allstar è parte di Egp. “Essere donna significa poter portare nella propria esperienza professionale tutte le specificità e le sfumature del lavoro femminile, fortemente incentrate sui bisogni della persona, sulla capacità di conciliazione fra la dimensione lavorativa e quella familiare, sulla propensione organizzativa. Non credo ci sia una formula particolare per il nostro settore anche se nella mia esperienza lavorativa ho visto come l’empatia, la solidarietà, la sensibilità che caratterizzano le donne siano un valore aggiunto per le aziende, elevando la qualità del lavoro, anche di squadra, e consentendo il più facile raggiungimento degli obiettivi comuni. Nelle sale giochi e nelle sale bingo delle aziende associate ad Egp il lavoro femminile ricopre una importante percentuale e le note doti ‘multitasking’ si concretizzano nell’attenzione alle esigenze e all’accoglienza del cliente”, rimarca Gregni. Anche lei pronta a constatare non senza amarezza la presenza in Italia e in molta parte dell’Europa in generale di una “barriera invisibile di pregiudizi culturali, sociali ed economici che impedisce il raggiungimento di posizioni di vertice da parte delle donne o comunque lo consente solo a poche di esse”. Nonostante l’impegno dei “Governi per costruire una società più equa, paritaria e inclusiva, ancora oggi è evidente la mancanza, nella maggior parte dei settori pubblici e privati, di donne in posizioni di leadership. Veniamo da una storia millenaria di differenziazione dei ruoli di genere che – nella vita domestica come in quella lavorativa, sociale e politica – ha portato a una distinzione netta fra donne e uomini, riservando solo a questi ultimi livelli apicali. Ancora oggi, sono poche le donne nei ruoli chiave

della politica, della Pubblica amministrazione, della finanza - e nonostante le riconosciute competenze in campi quali scienza, medicina, economia per le donne resta difficile, se non impossibile, l’ascesa verso i vertici. A loro sfavore c’è una lunga lista di motivi penalizzanti, dati spesso dai vincoli familiari. Questa situazione, oltre a non essere più accettabile, rappresenta certamente un limite alla crescita sociale ed economica del nostro Paese. La mia opinione è che si debba guardare sempre alla competenza, alla preparazione e all’esperienza: solo così eviteremo che il bilanciamento tra generi diventi un elemento conflittuale. Mi auguro che in un prossimo futuro si possa giungere ad una parità che sia essenzialmente ‘inclusione’; inclusione intesa come valorizzazione delle competenze e delle conoscenze trasversali, ma soprattutto, del rispetto delle differenze”. Infine, in qualità di esperta in affari normativi legati al settore del gioco, anche Gregni ne approfitta per un commento sulla bozza della delega al Governo per il riordino della distribuzione dei principali prodotti di gioco. “Le anticipazioni vanno accolte in modo positivo, sia per la volontà di risolvere i problemi esistenti da anni, sia per le linee di indirizzo. Da un lato è sempre più urgente definire un orizzonte temporale che dia certezze nella durata delle concessioni; dall’altro, affrontare politicamente le differenze - molto spesso controproducenti - tra disposizioni locali e nazionali. Più in generale, va letta positivamente la ricerca di soluzioni autorizzatorie ed organizzative che contribuiscano alla qualificazione dell’offerta, degli stessi punti vendita e degli esercenti, in un quadro equilibrato di punti vendita specializzati e generalisti per i diversi prodotti di gioco, in cui la tecnologia possiede un ruolo nevralgico per la sicurezza degli utenti finali ossia dei giocatori, ma anche dell’impianto concessorio che garantisce allo Stato legalità ed entrate”.

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Non dimenticare ponte tra passato e futuro Imma Romano, direttrice relazioni istituzionali e comunicazione di Codere Italia, sottolinea l’importanza che assume per l’azienda il tema della parità di genere e l’attualità che esso ancora riveste

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sempre in prima linea sul fronte della parità di genere e della lotta alle violenze, di qualsiasi genere, nei confronti delle donne. Codere dedica da anni alle donne l’iniziativa Innamòrati di te. Da dove nasce l’attenzione e la sensibilità verso questo particolare tema? La parola a Imma Romano, direttrice relazioni istituzionali e comunicazione di Codere Italia. “L’input è arrivato da una proposta di Caterina Orzi, artista parmense, che nel 2014, in occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale della lotta alla violenza contro le donne” ha realizzato una mostra fotografica dal titolo ‘Amori dalla Cenere’ alla Biblioteca del Parlamento, Palazzo San Macuto. L’incontro con Caterina e le sue foto stupende ha aperto la strada ad una serie di iniziative, tra cui un concorso a premi, dedicate al mondo delle donne. Dal successo dell’iniziativa e dall’osservazione delle realtà presenti nelle nostre sale, indubbiamente molto frequentate da donne di età, estrazione sociale e origini geografiche diverse, è nato ‘Innamòrati di Te’. Questo progetto, che ha visto la luce grazie alla lungimiranza di Codere che ci ha creduto sin dal primo istante, ci ha permesso di avere un confronto con tante realtà, istituzionali, sociali, culturali, artistiche e, soprattutto, umane. Lo scorso anno poi abbiamo messo in campo un progetto ancora più ambizioso a livello corporativo, #panchinerosse, grazie all’incontro con Isa Maggi e Gli Stati Generali delle Donne. E la panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza contro le donne riconosciuto ormai in tutto il mondo, sarà la protagonista anche delle nuove attività a sostegno delle donne che avvieremo già da quest’anno in occasione dell’8 marzo, per aiutare chi ha vissuto esperienze di dolore e sopraffazione ma vuole ancora credere nella vita e nelle sue opportunità”. Quando si parla di donne, il pensiero non va solo, per fortuna, alla violenza fisica e psicologica di cui sono tuttora fatte oggetto, ma anche alla parità di genere sui luoghi di lavoro e nei ruoli dirigenziali. Lei ritiene che nel settore del gioco sia stata raggiunta?

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“Il tema della parità di genere, così come quello del rispetto delle diversità e dell’inclusione, è uno dei pilastri fondamentali delle attività di Csr di Codere. L’Agenda 2030 ha declinato obiettivi molto sfidanti e le aziende con una visione strategica a lungo termine non possono non accettare queste sfide. L’impegno per il raggiungimento di questi obiettivi deve essere costante e coerente. Noi ce la stiamo mettendo tutta. Il settore del gioco non è diverso da tante altre realtà purtroppo. Basta analizzare i panel dei convegni, gli organigrammi delle aziende e la visibilità dei rappresentanti e la risposta arriva da sola”. C’è una differenza di genere da valorizzare, in termini complessivi e per quanto riguarda il settore del gioco? “La unicità è un valore. Il tema non riguarda uomini e donne ma, in maniera più completa, l’essere umano nella sua essenza. Per troppo tempo abbiamo inseguito modelli manageriali aggressivi e ‘machisti’, dove la gentilezza era vista come un disvalore. Purtroppo molte donne si sono adeguate a questo modello, un po’ per scelta e un po’ per necessità, e questo ha inevitabilmente sacrificato la vera natura di molte. Un punto di vista meno aggressivo e più conciliante, meno competitivo e più diretto al bene collettivo credo che potrebbe aiutare il settore ad uscire dalle inutili guerre condotte per una maggiore visibilità o per il mantenimento di un ruolo a tutti i costi. Ma a pensarci bene questo non è un tema di gender ma di intelligenza”. Secondo lei, la festa dell’otto marzo ha ancora motivo di esistere e se sì quale ruolo dovrebbe svolgere? “Credo che oggi più che mai ogni giorno sia buono per parlare di donne. E non per un tema di appartenenza ma perché i dati, nazionali, europei e mondiali ci raccontano che con la pandemia le donne sono state in assoluto le più penalizzate, sia in termini occupazionali che di esplosione della violenza domestica. Non credo sia un tema di femminismo ma di attenzione, di memoria. Troppo facilmente dimentichiamo quanto sia stato difficile e faticoso raggiungere alcuni obiettivi, quanto le donne che sono venute prima di noi abbiano dovuto soffrire e penare per ottenere dignità e diritti fondamentali e come questi possano essere cancellati in un instante. Afghanistan docet. Credo che date come l’8 marzo e il 25 novembre avranno la loro ragion d’essere anche dopo che le donne avranno finalmente raggiunto ovunque la loro completa accettazione sociale non nell’uguaglianza ma proprio nel rispetto del loro essere diverse. Non fosse altro che per non dimenticare. Lo dobbiamo alle nostre madri, alle nostre figlie e, soprattutto, alle nostre nipoti e a tutte le donne che verranno”. (Amr)



inchiesta inchiesta politica donne in gioco

Quote rosa, una necessità ancora attuale Secondo Ombretta Di Monte, Awp sales director di Novomatic Italia, c’è ancora una scarsa inclusività nei confronti delle donne: ben vengano dunque strumenti finalizzati a garantire la parità di genere

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ltre l’otto marzo? Oltre gli strumenti che nel corso degli anni hanno cercato di incentivare la partecipazione femminile al mondo del lavoro e della politica? Sulla “questione femmile” e la sua attualità ecco la disamina di Ombretta Di Monte, Awp sales director di Novomatic Italia. In politica e nelle partecipate pubbliche italiane sono previste delle quote rosa. Lei che cosa ne pensa di questa disposizione? Ritiene che sia ancora necessario mantenerla? “Penso che le cosiddette quote ‘rosa’ siano davvero uno strumento mirato a garantire la parità di genere in ambito lavorativo perché garantiscono una percentuale obbligatoria di presenza di entrambi i generi nelle attività lavorative, e quindi permettono all’interno delle organizzazioni una rappresentazione paritaria: lo trovo assolutamente giusto. Sono fermamente convinta che la presenza femminile nel mondo del lavoro sia molto importante per favorire un cambiamento sociale e culturale dell’immagine della donna in ambito professionale, come in ogni altro contesto perché, purtroppo, non possiamo nasconderci che nei confronti della maggioranza delle donne vi sia ancora una scarsa inclusività. Per questo penso che sia ancora necessario mantenere lo strumento delle quote rosa”. In casa Novomatic Italia quanto è sentita e promossa la diversità di genere? “Novomatic Italia sa restituire una visione in generale del mondo del lavoro, e in particolare in un settore specifico come quello del gaming, in cui è presente una forte cura e valorizzazione di ogni persona: da noi non esistono lavori, attività, talenti ‘da maschi’ o ‘da femmine’. Anzi, anche nelle attività ricreative, e di socializzazione nell’ambito del nostro Gruppo, abbiamo assolutamente le stesse possibilità e in alcuni casi, la predominanza femminile, rende inevitabile che le donne siano più presenti degli

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uomini. Solo per fare qualche numero, nelle nostre sedi, la rappresentanza femminile raggiunge quasi il 53 percento, mentre in ambito retail, quindi nelle nostre 250 sale in tutto lo stivale, la quota sale moltissimo, fino al 57 percento”. Spesso si pensa che le donne, culturalmente e geneticamente, siano più portate per alcune mansioni professionali, e gli uomini, per gli stessi motivi, per altre. Lei cosa ne pensa? “Che donne e uomini siano diversi è innegabile, ma non sempre tali differenze giustificano il fatto che i pregiudizi di genere si manifestino continuamente e anche in ambito lavorativo. L’identità sessuale e di genere, è bene precisarlo, non si tara in base al mestiere che si svolge. Sono certa che, nonostante i pregiudizi siano duri a morire, e vedere una donna lavorare in un cantiere, o guidare un treno o un aereo susciti ancora molto stupore, così come lo suscita, magari, vedere un uomo impegnato a fare una torta o fare il babysitter o il casalingo, nel mondo del lavoro è fondamentale perseverare nel rompere gli schemi. Sono convinta che questo cambiamento di approccio debba partire proprio da noi donne che, con determinazione, possiamo e dobbiamo accostarci anche a mansioni che, solitamente, sono attribuite all’altro sesso”. Il suo lavoro la espone molto verso l’esterno: qual è secondo lei la caratteristica più importante per una donna che lavora nel settore del gioco pubblico italiano? “Nel considerare la storia delle donne nel settore del gioco pubblico italiano, ovvero un settore prettamente maschile, oserei dire che la caratteristica più importante per una donna sia la determinazione, ovvero farsi valere esclusivamente in base al merito e agli obiettivi raggiunti: una donna capace essere un leader inclusivo, e di dare l’esempio. Essere autorevoli e rispettosi, evidenziare la capacità di risolvere i problemi e di non crearne di nuovi: queste sono sicuramente delle caratteristiche indipendenti dal genere, ma alle donne che ricoprono ruoli di responsabilità viene spesso riconosciuto un approccio più efficace rispetto a questi temi e una maggiore empatia verso le persone. Le donne riescono ad avere una visione globale sulle situazioni, possono sorridere e divertirsi perché sanno che un pizzico di ironia aiuta sempre e permette di abbattere definitivamente gli ostacoli sia in situazioni ordinarie e quotidiane, sia rispetto a sfide più grandi che, inutile negarlo, continuano a coinvolgere direttamente le donne che lavorano, anche nel nostro settore”. (Amr)



inchiesta

La differenza che dà valore Lory Sullivan (Olg) evidenzia come i gruppi eterogenei abbiano performance migliori e ritiene necessaria una cultura dell’integrità in materia di gioco

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ome molte altre donne ho dovuto lottare per trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata, ma ora con piacere vedo sempre più sensibilità in azienda”. È l’esperienza di Lory Sullivan, ex membro del Glms executive Committee e, ora, chief land-based gaming and business development officer dell’Ontario Lottery and Gaming Corporation. Un’esperienza raccontata con entusiasmo, nella convinzione che le donne possano essere un valore aggiunto all’interno delle aziende, ma che vadano aiutate, anche dalle altre donne. Iniziamo subito col chiederle: come si trova a lavorare in un settore a prevalenza maschile? “Il gioco storicamente ha questa reputazione di essere dominato dagli uomini e questo è ancora vero in alcune parti dell’industria. Oggi però molti aspetti sono diversi rispetto al passato. In Olg io sono una delle quattro donne membri del nostro senior leadership team, composto da otto persone oltre al nostro Ceo. Uno dei nostri punti fermi è la celebrazione delle nostre differenze. Siamo più forti e otteniamo prestazioni migliori quando includiamo prospettive e idee provenienti da un gruppo eterogeneo. Credo di poter dire che anche Glms abbia questo obiettivo, essendo un’organizzazione che ha membri da tutto il mondo”. Da donna che ha saputo arrivare ai vertici di importanti realtà industriali quale pensa che sia la chiave per “giocare alla pari” con gli uomini? “Io sono stata molto fortunata nella mia carriera. Ho potuto seguire le orme di molte donne che sono state leader di spessore, in ambito legale e nel business. Ho iniziato la mia carriera come avvocato e sono diventata partner di un importante studio legale canadese. Ho trovato l’ambiente legale molto progressista con molte donne che salgono di grado diventando partner senior. Posso dire che la mia esperienza in Olg è molto simile. Ciò non significa che sia facile. Come molte altre ho lottato molto per trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata, specialmente durante i primi anni dei bambini. In questo le donne portano ancora un onere maggiore, ma con piacere vedo sempre più aziende che offrono il congedo parentale, e molti uomini che lo scelgono. Mi piacerebbe

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vedere più leader maschili fare questo, per cancellare ulteriormente lo stigma associato alla scelta delle priorità familiari e rendere più facile questa decisione”. Quale suggerimento si sente di dare alle donne, soprattutto alle più giovani, che magari si affacciano ora a un ambiente di lavoro? “Non abbiate paura di entrare nel campo che vi interessa e di cercare il contatto con altre donne che hanno intrapreso un percorso simile. Costruire una rete di mentori femminili forti che hanno esperienza nell’affrontare le sfide della costruzione di una carriera di successo è un punto di contatto importante per raccogliere conoscenze e consigli. L’ho fatto, e incoraggerei le dirigenti donne a fare lo stesso, lasciando una solida eredità per le generazioni future”. Venendo al settore del gioco, quali sono a suo parere le sfide che l’industria dovrà affrontare in questo periodo nel quale la pandemia sembra ormai ridimensionata? “L’industria del gioco sta attraversando un profondo cambiamento. Il gioco digitale va forte in tutto il Nord America e sta sconvolgendo alcune delle forme tradizionali di gioco. Anche i canali di gioco più tradizionali, come i casinò, stanno affrontando un periodo di ripresa, ma hanno bisogno di riconnettersi di nuovo con i clienti. Vedo segnali di speranza: alcuni stati degli Stati Uniti stanno registrando entrate record e gli operatori di casinò stanno trovando modi per integrare le offerte digitali nella loro attività terrestre offrendo ai clienti un’esperienza omnicanale unica. In Canada vediamo clienti desiderosi di ritrovare l’esperienza sociale che i nostri casinò possono offrire, combinata con un più comodo accesso al gioco da casa. Essere in grado di entrare in contatto con i clienti nei molteplici modi in cui ora interagiscono con il gioco sarà una chiave per il successo futuro. Un’altra chiave del successo per l’intera industria sarà creare queste connessioni in modo responsabile. Senza una forte cultura dell’integrità nella nostra industria, il gioco non sarà accolto dalle nostre comunità. Ecco perché sono così orgogliosa di far parte di Glms, un’associazione mondiale che lavora per garantire che l’industria delle scommesse sportive sia salvaguardata dalla manipolazione e mantenga l’integrità”. (Dd)


Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)


politica

P H . A N I K E T B H AT TA C H A RYA , U N S P L A S H

UNA PROVA DI FORZA E DI RESISTENZA

Il presidente Sapar, Domenico Distante, sottolinea le difficoltà del settore del gioco, su tutte la difformità di regole sul territorio nazionale e il peso della tassazione. Tutti temi rilanciati dalla fiera Enada di Rimini.

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iù che resilienza, di cui continuiamo a sentire parlare in questi mesi di pandemia (spesso anche a sproposito), dovremmo forse parlare di consistenza, pensando al comparto del gioco pubblico. Uno dei più colpiti dalle restrizioni imposte in seguito al Covid che, nonostante tutto, continua ad andare avanti, riuscendo addirittura a organizzare, anche quest’anno, la “sua” fiera. Con l’abituale edizione primaverile di Enada che torna a svolgersi a marzo, sia pure in seguito a un piccolo slittamento. Ma stavolta solo di pochi giorni. Un motivo di duplice orgoglio per Sapar, l’associazione nazionale degli operatori che è l’organizzatrice, come spiega il presidente, Domenico Distante: anche se, come spiega, non è tutto proprio rose e fiori, anzi. “Sicuramente il fatto di ritrovarsi in una fiera e di poter certificare la voglia di ripartenza dell’intera filiera è un messaggio molto importante che viene lanciato da questa edizione di Enada D O M E N I C O D I S TA N T E

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di Alessio Crisantemi

e che intendiamo condividere con l’intero paese. Anche se, purtroppo, la pandemia ha fatto fin troppe vittime anche tra le imprese del settore e questa è la vera nota dolente del momento”. Per chi è riuscito a rimanere in attività, però, tra gli operatori del gioco retail, la fiera si rivela sempre un momento di rilancio, e il fermento attorno a questa edizione di Enada è un viatico per i tanti problemi del settore, che non sfuggono al presidente Sapar. “Siamo contenti di esserci, ma non possiamo fare finta che le cose vadano bene, anzi”, spiega Distante. “Il settore era già in uno stato di difficoltà prima della pandemia, la quale ha dato il colpo di grazie a quelli che avevano minori risorse e riserve. Dobbiamo ricordare infatti che i gestori, quando è esploso il Covid, avevano appena avviato un processo di sostituzione di tutti gli apparecchi, esponendosi finanziariamente, pur di fronte a un aumento consistente e ulteriore della tassazione. Poi la pandemia ha fatto il resto. E finchè rimarrà un prelievo così alto, diventa difficile anche risollevarsi, tanto più di fronte al calo della raccolta”. Altro problema, non banale, che Distante ritiene centrale e di attenzione anche in occasione di Enada.


UNA PROVA DI FORZA E DI RESISTENZA

“Inoltre, rimane ancora irrisolto il problema più importante, che è quello della difformità di regole sul territorio, che rendono impossibile lavorare. Per questo diventa sempre più urgente e necessario il riordino del comparto, di cui parleremo anche in fiera, nella speranza che i piccoli passi che sta compiendo la politica in questi giorni possano portare a grandi risultati. Perchè ne abbiamo davvero bisogno”. Tra le buone notizie portate dalla fiera, come evidenziato dal presidente, la partecipazione di diverse aziende

del cosiddetto amusement, per una fiera (duplice, inglobando anche il Rimini Amusement Show, di cui parliamo nel seguito) in grado di attirare diversi attori e un pubblico vario. Ma anche qui non mancano i problemi: “Proprio mentre ci prepariamo alla fiera, nel settore del puro intrattenimento ci scontriamo con problematiche normative notevoli e qui confidiamo molto nel lavoro dell’Amministrazione, più che nel riordino”, conclude Distante. Perchè i problemi non mancano e per il gioco la primavera è ancora lontana.

LA FIERA PUNTA SU QUALITÀ E SICUREZZA

IL

CON VEG N O

DI

GIOCO

Mercoledì 30 marzo 2021, h 15

L’evoluzione del gioco e del giocatore: come cambia il mercato, online e retail LIVE e ONLINE (in Streaming)

N EWS

A

Inoltre registriamo una crescita anche della parte dedicata al gaming landbased e online (padiglioni C1, C2 e C3). Parlando del layout, abbiamo anche confermato la Vision Arena, il cuore dei convegni e dei workshop della fiera, che stiamo definendo in queste settimane che ci separano dall’evento e l’accesso principale che sarà sempre l’ingresso sud della Fiera di Rimini”. Quale sarà l’appuntamento clou di questa edizione? “Gli eventi saranno, come sempre, molti e interessanti, segnalo naturalmente quello organizzato dalla vostra rivista il 30 marzo, su un tema quanto mai attuale come ‘L’evoluzione del gioco e del giocatore’, sui cambiamenti del mercato online e retail e le due giornate degli Esports Business Days, organizzati da Italian Exhibition Group e dall’Osservatorio Italiano Esports il 31 marzo e il 1 aprile. Alla sua prima edizione nel 2021, sempre all’interno della nostra manifestazione, hanno ottenuto il sold out di pubblico, con 20 incontri di business match making e 16 speaker che hanno tenuto altrettanti speech in stile Ted. Quest’anno contiamo di ampliare ulteriormente la platea delle aziende e le occasioni per fare business”. (Dd)

ANDREA RAMBERTI

Il programma della 34esima Enada Primavera è ormai pronto. Tra workshop, convegni e tantissimi appuntamenti di aggiornamento per il settore del gaming, landbased e online, e dell’amusement l’edizione 2022, in programma nel quartiere fieristico di Rimini dal 30 marzo all’1 aprile, avrà comunque tra i suoi aspetti centrali quello della sicurezza, come spiega Andrea Ramberti, Group exhibition manager di Enada. Stando agli ultimi dati scientifici pare che il mondo delle fiere possa tornare a breve alla normalità, anche se la politica richiede ancora cautela. Come sarà questa edizione di Enada Rimini da questo punto di vista? “Italian Exhibition Group è stato il primo operatore italiano ad aver ottenuto l’accreditamento al programma internazionale Gbac Star e a mettere a punto un articolato protocollo di prevenzione e sicurezza anti – Covid. Questo ci ha permesso, non dimentichiamolo, di essere l’unico appuntamento a svolgersi in presenza nel 2021, per l’intera filiera del gaming. Il miglioramento della situazione sanitaria di questi giorni, poi, ci fa ben sperare per un’edizione ancora più favorevole al business dei nostri espositori e degli operatori del mercato.” Ha già qualche numero da presentare ai nostri lettori per far comprendere quello che sarà Enada Rimini 2022? “I numeri sono tuttora in piena evoluzione, anche perché le vendite alle aziende sono ancora in corso. Posso anticipare però che il 2022 vedrà il ritorno di un intero padiglione (l’A1) dedicato a Rimini Amusement Show.

E NADA

Se il mondo del gioco è da sempre in fase di evoluzione e di grande cambiamento dal punto di vista dell’offerta e dei servizi, la pandemia ha svolto un ruolo cruciale anche in questo senso, accelerando varie dinamiche e stimolando i consumatori a nuove esigenze. Gioco News ne parla con i principali esperti e operatori per capire in che direzione si sta andando e cosa è già cambiato, sia online che nel Gaming Retail. A intervenire saranno alcuni protagonisti del mercato italiano, come l’amministratore delegato di Microgame, Marco Castaldo, Daniele Tagliarini, managing director and payment di Okto e altri.

Per saperne di più sul convegno:

www.gioconews.it

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politica

BISOGNO DI RISCATTO Torna il Rimini Amusement Show (Ras), evento dedicato al puro intrattenimento, nella speranza che la ripartenza sia prossima di Michela Carboni

Il

Rimini Amusement Show (Ras), l’appuntamento dedicato al mondo dell’amusement puro, a tutte le tipologie di gioco che non prevedono vincite in denaro, torna al Quartiere Fieristico di Rimini dal 30 marzo al 1 aprile. Un evento organizzato da Italian Exhibition Group, in collaborazione con il Consorzio Fee e l’associazione Sapar. Con quale spirito riparte la kermesse? Lo abbiamo chiesto a Alessandro Lama, vicepresidente del Consorzio Fee (Family Entertainment Expo) e presidente di Federamusement. “Nel rispetto degli accordi pregressi, con un incredibile sforzo operativo, i consorziati Fee stanno rispondendo anche quest’anno alla difficile chiamata della fiera. Il mercato, il post pandemia,

le difficoltà logistiche e, non ultimo, le recenti novità Adm (Agenzia delle dogane e dei monopoli) hanno messo in pericolo l’intero settore. Speriamo questa fiera sia un segnale di ripartenza”. Quali sono le novità presenti? “Le novità saranno poche, ma essenziali. La regolamentazione Adm ha certamente limitato la possibilità di vere novità per l’Italia, mentre rimane accesa la sfida per l’esportazione”. In che modo l’amusement va rilanciato? “Una delle chiavi essenziali per il rilancio dell’amusement in Italia è quella di una netta separazione del mondo del puro amusement da quello del gioco lecito con vincite in denaro. La nostra offerta è diversa, per un pubblico diverso, e ancora di più lo sarà ora che le nuove regole sono una trincea insuperabile,

Un evento che parla a tutti Ras è un’occasione per valorizzare le novità e le eccellenze del divertimento senza vincita in denaro per tutte le età: famiglie, ragazzi, bambini e adulti; un mondo variegato e ampio che spazia dalle attrazioni più tradizionali (dalle giostrine ai gonfiabili, dal flipper al biliardino) a quelle più avveniristiche come realtà virtuale, laser games, esports. Non mancano, infine, momenti di formazione e approfondimento per gli operatori, presentazioni di nuovi format di intrattenimento, ma anche tornei e competizioni, a sottolineare l’aspetto ludico e socializzante del gioco.

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che speriamo possa eliminare quelle poche deviazione dalla strada maestra della nostra proposta verso famiglie e bambini”. In che modo si può attrarre nuovo pubblico? “Speriamo che il post pandemia sia un momento di ripartenza, il pubblico verrà a Ras perché ha voglia di divertimento, di puro intrattenimento. E così speriamo i clienti”. Il Covid che peso ha sull’evento? “Il peso del Covid sarà certamente quello di limitare l’arrivo di clienti esteri. Inoltre la contemporaneità della fiera di Dubai potrebbe essere un elemento di disturbo, ma siamo fiduciosi”. Sul settore in generale, la pandemia come ha inciso? “La pandemia ha colpito duramente tutti noi, nelle famiglie e nel lavoro, nonostante sia il Consorzio Fee che Federamusement non si siano mai fermati. La sensazione generale è di preoccupazione”. Cosa auspicate da questo nuovo appuntamento fieristico? “Questo appuntamento deve essere il primo passo per un riscatto, abbiamo tanta voglia di vedere ancora i sorrisi in presenza dei nostri clienti”.


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politica SPECIALE

Altenar Uno stand nuovissimo per incontrare dal vivo i partner

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ono lieto di annunciare la presenza con uno stand dedicato alla prossima edizione primaverile dell’Enada di Rimini dal 30 marzo al primo aprile. Dopo la passata partecipazione in collaborazione con Octavian Lab, abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di camminare con le nostre gambe”. È Domenico Mazzola, commercial director di Altenar, a dare l’annuncio che suona anche come un segnale forte per il mercato. “Assolutamente sì, visto che Altenar, ormai da più di tre anni, rappresenta una valida e stabile alternativa ai fornitori storici di software per la gestione delle scommesse sportive nazionali. Lo stand è stato pensato con un design accattivante e che mette il cliente al centro

dello spazio, con una serie di aree meeting dedicate”. L’attesa per la prima edizione dopo il Covid-19 è alta: “Probabilmente sarà la prima edizione dopo qualche anno ad avvicinarsi ai livelli di presenza prepandemia e con i rumors sul nuovo bando di gara per le scommesse sempre più intensi, ci aspettiamo molta attenzione ai nostri prodotti e alla nostra offerta. Anche se ci siamo ormai abituati ad avere incontri virtuali, penso che una parte fondamentale nell’instaurare una nuova collaborazione commerciale, sia ancora il potersi incontrare di persona. Un valore aggiunto che molti imprenditori ancora apprezzano e che ci ha spinto a partecipare con uno stand”. In fiera arriveranno anche molte novità: “Partiremo da un prodotto

Sportsbook più forte e stabile che mai e che supporta ad oggi ben sette diversi providers di feed che vengono configurati sapientemente dai nostri quotisti per andare a creare un’offerta di gioco sempre più completa. Sono pochissimi i concessionari italiani a contare una cosi ampia gamma di diverse integrazioni. Un’altra grossa novità - prosegue Mazzola - sarà la nostra app mobile ibrida. Rispetto alle classiche app contenitori, il nostro prodotto presenta una quasi totalità di elementi nativi che velocizzano e migliorano l’esperienza d’uso per i giocatori nonché la certezza per il concessionario di riuscire a mandare notifiche push agli utenti. Vi aspettiamo in fiera per mostrarvi i nostri prodotti e capire insieme come Altenar può supportare il vostro business”, conclude.

Microgame L’offerta top del mercato in mostra

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itorna Enada Primavera, che annuncia per fine marzo la sua 34esima edizione. Protagonista del principale evento italiano dedicato al mondo del gaming il gruppo Microgame, che dal 30 marzo al 1° aprile sarà a Rimini con un proprio stand per presentare agli operatori del mercato nazionale l’offerta del service provider leader dell’industria italiana. Casa Microgame sarà allestita al padiglione C3, stand 80, dove sarà possibile conoscere le ultime novità tecnologiche

sviluppate dalla software house interna al gruppo, testarne la qualità e l’affidabilità, ed approfondire le diverse soluzioni commerciali attraverso il confronto diretto con il management aziendale. Dall’approccio multicanale alla costante tensione all’innovazione tecnologica, l’offerta Microgame è in continua evoluzione per innalzare al massimo gli standard degli operatori. L’esperienza top di gamma garantita al giocatore si coniuga con un’elevata semplicità di gestione dei tools. Tra gli elementi di pregio l’esclusivo Crm e l’innovativo Bonus Management System attraverso i quali realizzare campagne promozionali mirate e moltiplicare la presenza in lobby degli utenti. Un posto di primo piano

nella vetrina Microgame sarà occupato dai prodotti betting, particolarmente competitivi per il posizionamento su palinsesto e mercati. Oltre 33mila avvenimenti mensili, con un palinsesto al top del mercato per marcatori e giocatori basket, così come per il tennis con le proposte Atp e Wta tra le più competitive del mercato. Tra i primi in Italia ad aver proposto avvenimenti di padel, forte di un Bonus Engine con nuovi strumenti orientati al giocatore (wagering, freebet potenziate) e con il supporto di risultati per il mobile oltre ogni aspettativa, il gruppo Microgame presenterà a Enada i nuovi tools sviluppati per garantire la personalizzazione massima della Lobby Sport e tutte le soluzioni capaci di integrare online e retail grazie alla tecnologia betfusion per l’unificazione del brand.

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politica SPECIALE

Mag Elettronica A Enada Primavera sboccia il nuovo titolo Fowl Play Sport

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uova fiera e nuovi giochi per Mag Elettronica. E una nuova Fowl Play. Come ormai tradizione vuole, infatti, l’azienda padovana sarà presente a Enada Primavera, a Rimini, con un proprio stand e una serie di prodotti e novità per tutti i segmenti del gaming: Awp, Vlt, online. Ma l’altra tradizione avviata (e con successo) dall’azienda negli ultimi anni è quella di rinnovare sistematicamente anche il suo titolo di punta, ovvero la celebre gallina dalle uova d’oro “Fowl Play”, proseguendo e sviluppando la saga del più amato tra i giochi di slot, con nuove varianti e versioni. Stavolta a essere presentata in anteprima in fiera sarà la nuo-

vissima “Fowl Play Sport”: una compilation di quattro giochi che contiene i nuovissimi titoli della saga, tutti in modalità sportiva. Fowl Play Boxe è un gioco con schema 5x3 in tema pugilato. Nel bonus è possibile scegliere uno dei due pugili e combattere nel match per vincere i premi (con una gradevole fase freespins); Fowl Play Shot, un titolo basato sul tiro al piattello con schema 5x3, che invita a sparare ai piattelli in volo per ottenere i premi nel bonus; Fowl Play Splash, è il titolo ispirato agli sport in piscina (nuoto e gara di tuffi), con tipoligia di gioco a 4 mani con 2 bonus differenti disponibili, in cui il giocatore deve scegliere il suo nuotatore e partecipare alla gara di nuoto nel bonus principale oppure competere nella gara di tuffi per stupire i giudici ed ottenere i premi. Fowl Play Goal è invece l’immancabile gioco del calcio con

schema 5x3, in cui bisogna segnare più goal possibili nella fase dei rigori. Questi titoli saranno presentati come “coming soon” alla fiera di Rimini, per poi approdare definitivamente sul mercato nelle settimane immediatamente successive. Quando il mercato potrà conoscere una nuova fase, magari anche rinvigorita dall’ottimismo che come ogni anno viene portato dalla partecipazione a una manifestazione di settore.

iTech Labs Scadenza audit annuale la facile scelta del laboratorio

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on la scadenza dell’audit annuale di giugno che si avvicina, è ora un buon momento per contattare un laboratorio di test e avviare il processo di audit annuale. Poiché il settore del gioco online è in costante evoluzione, le ricertificazioni annuali sono uno strumento fondamentale per favorire una gestione del cambiamento corretta ed efficace. Gli audit garantiscono infatti che eventuali aggiornamenti del software e della

tecnologia, gli aggiornamenti richiesti da cambiamenti nei requisiti normativi di Adm e i miglioramenti ai prodotti guidati dal mercato, siano verificati da un laboratorio indipendente che ne garantisca la conformità ed il corretto funzionamento. iTech Labs conduce audit annuali per i clienti italiani da oltre un decennio ed è apprezzato per i prezzi competitivi, il personale competente e disponibile e il rispetto delle scadenze normative. La scelta di un laboratorio di test idoneo può fare una differenza significativa nell’esperienza di audit annuale. In un recente sondaggio su ampia scala, i clienti di iTech Labs hanno fornito una valutazione di oltre 9 su 10 nelle aree di: “qualità del servizio”, “competenza tecnica” e “capacità di rispettare le scadenze”. Un cliente ha commentato quanto se-

gue: “Un’organizzazione fantastica! Grande competenza tecnica dall’inizio alla fine del processo. Il team è davvero preparato. Consiglierei il servizio (di iTech Labs) senza riserve”. Un altro dei clienti di iTech Labs ha rilevato che “iTech Labs fornisce un servizio cordiale mostrando pazienza ed è sempre disponibile a rispondere alle domande”. Se si sceglie il laboratorio di verifica corretto, gli audit annuali e gli altri progetti di certificazione diventano fluidi, rapidi e convenienti. I giochi sono rilasciati e verificati nei tempi attesi, con la certezza che siano stabili e conformi alla normativa.

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Sn4ifun L’App per un divertimento sano e consapevole

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uiz, pronostici, giochi in continua evoluzione: sono i contenuti che animano l’App lanciata nell’ottobre del 2020 da Snaitech, per promuovere una modalità di gioco responsabile e consapevole, ma allo stesso tempo divertente. Sn4ifun è presente anche sui social Twitter, Facebook e Instagram, oltre che sul blog Snai Sport News: finora, è stata scaricata dagli utenti 15.000 volte e su Twitter conta una media di 30.500 visualizzazioni al giorno. Su Facebook ha una copertura annua di circa 4,5 milioni di visualizzazioni, mentre su Instagram raggiunge circa i 1,2 milioni. Fedele alla sua natura, l’App è sempre in aggiornamento con nuovi contenuti e offre la possibilità ai suoi iscritti di misurarsi nell’ambito di un contest, con relativa classifica di merito. Il 31 gennaio scorso, in occasio-

ne della terza edizione del concorso, sono stati lanciati i nuovi PronostiGame grazie ai quali i membri della community possono ottenere un numero crescente di gettoni in base alla difficoltà dei pronostici con cui decidono di misurarsi. Rispondendo a domande semplici quali “Chi segna per primo?” o “Quanti gol vedremo?”, gli appassionati di sport potranno ottenere preziosi gettoni extra. La quantità di contenuti pubblicata è passata da 90 a 200, questo significa avere la possibilità di coprire più notizie e coinvolgere sempre di più i propri utenti, così da fornire un servizio sempre aggiornato e divertente, per testare la conoscenza e la cultura sportiva della community. Un altro modo per ottenere punti pallone aggiuntivi e avanzare in classifica è la condivisione dei contenuti della sezione “ZeroXs”, lo spazio dedicato interamente ai valori positivi dello sport

e più in generale a un approccio al gioco senza eccessi. Qui sono raccontate le più belle e significative storie affinché si possa diffondere il volto sano dello sport. Sn4ifun è protagonista anche del format televisivo “Così X sport”, partito il 10 gennaio scorso e realizzato in collaborazione con Sportitalia, con la conduzione in studio di Francesca Belussi e la partecipazione della giornalista sportiva Giada Giacalone e dei due opinionisti Adam Grapes e José Altafini. Il programma racconta le mille sfaccettature dello sport ed è arricchito da curiosità, news e pronostici, con la partecipazione attiva del pubblico, sempre pronto a sfidare i due opinionisti. Il format è seguito da oltre un milione di telespettatori giornalieri. “Così X sport” è in onda su Sportitalia tutti i lunedì alle ore 20; in replica sempre su Sportitalia ogni martedì alle 10 e alle 16 e in +1 su SoloCalcio.

Cristaltec I mille volti dell’intrattenimento

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uove strategie e rafforzamento della presenza nel settore del gaming, sono le parole chiave per un vero e proprio salto di qualità in termini di crescita aziendale”. Parola di Giovanni Agliata, amministratore di Cristaltec, società produttrice e distributrice di apparecchi e concessionario autorizzato dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli per il gioco a distanza, che di fronte alla situazione post pandemia e ai recenti asset tra colossi del mercato del gaming, è pronta ad essere sempre più competitiva e traccia un bilancio dei titoli in catalogo, da quelli già affermati a quelli in rampa di lancio. Anche in vista di Enada primavera, in calendario dal 30 marzo al 1° aprile. “Visti i risultati ottenuti in questi ultimi mesi, siamo molto soddisfatti dei tre multigames Mystic fortune, Fun station, Reels

of fortune. Alla Fiera di Rimini sarà presentato il nuovo titolo Golden pot con una scelta di giochi così ampia da incontrare i gusti di tutti i tipi di giocatori: Minotaurus, Fortune of the gods, Ghost castle, Burattino gold, Zeta, Nautilus, Wilds of inferno, con una variegata serie di giochi bonus, wild symbol, scatter e free spins”. Per l’online, mercato nel quale Cristaltec ha debuttato nel maggio 2021 con la piattaforma “Casino Mania”, che sta riscuotendo un grande successo, “Cristaltec è già presente con 10 giochi tra cui: 7 Diamond, Genius, Ghost Castle, Vampire, Gallina D’Egitto, Classic Blackout, Arizona, Book Of Dragon, ed il performante Egyptian Mythology particolarmente apprezzato dai giocatori”, prosegue Agliata. A breve i giochi prodotti da Cristaltec saranno online su tutte le piattaforme dei concessionari. Infine, procede altrettanto bene la piat-

taforma Video Lottery Terminal “Vlt” con tecnologia innovativa ad alte prestazioni: “Lieti di aver finalizzato l’acquisizione di Inspired, siamo orgogliosi di aver conquistato un ottimo posizionamento tra i maggiori concessionari”, conclude Agliata. Ora i giochi Cristaltec sono presenti an che nelle Vlt Inspired, in particolare Book Of Dragon, che appartiene alla seconda generazione di giochi. Tutte le novità Cristaltec saranno esposte e presentate alla fiera Enada di Rimini.

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Gruppo Dt9 Crescita costante a dispetto della pandemia

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anno appena passato si è chiuso nel migliore dei modi per il Gruppo Dt9, periodo in cui questa società di performance marketing è cresciuta, attraverso strategie e innovazioni. Sono i numeri a parlare: tra il 2019 e il 2021 il Gruppo ha registrato un tasso medio di crescita annua del 58 percento, ciò grazie all’attività di affiliazione in Italia e all’estero, con la quale ha generato oltre 51mila ftd (first time deposit player) nell’anno appena concluso. Con una customer base di oltre 50 operatori di gaming attivi, il Team Dt9 procede indissolubile nella sua espansione anche nel 2022. “Siamo orgogliosi dei

nostri traguardi, non solo in termini finanziari, ma anche per aver messo in atto strategie che ci hanno permesso di consolidare ed espandere le nostre fondamenta”, commenta il Ceo del Gruppo Dt9, Danilo Di Tota. “Il 2021 è stato l’anno in cui abbiamo raggiunto nuovi mercati, come Spagna e Latam, e ha gettato le basi per altre Geo”. A Malta un dipartimento It di primo piano. Tra le figure chiave che sono entrate a far parte del Team Dt9, troviamo: Pontus Espe, Chief technology officer; Nicola Testasecca, Project manager for banner e affiliate websites; Javier Waldman, Country manager for Spain & Latam.

E nel 2021 ha debuttato anche il portale Comparabet.it, dedicato alla comparazione quote, prima in Italia e poi all’estero dov’è già diventato un riferimento per gli scommettitori. Il comparatore quote di Comparabet permette in breve tempo di accedere alle migliori quote sportive in totale compliance. “Nell’anno appena concluso abbiamo raggiunto nuovi mercati, investito nella crescita verticale dell’azienda, espanso la customer base e diversificato i nostri servizi di affiliazione. La nostra missione è quella di sviluppare delle relazioni di partenariato con i nostri clienti, rispondendo alle loro specificità e bisogni tramite strategie di acquisizione su misura e tecnologie innovative”, commenta Andrea Centore, managing and finance director del Gruppo Dt9.

MbsNet Alla conquista di nuovi partner

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ata nel 2015 dall’esperienza decennale di Domenico Trodella, attuale direttore operativo, e Pasquale Luciano, direttore tecnico, Mbs Srl è un’azienda italiana che opera nei settori delle digital solution prepaid & payment come service provider, sviluppo software e retail solution. Mbs sarà presente a Enada Rimini dove presenterà un prodotto specifico per i concessionari di gioco, ai quali si affianca come un vero e proprio “partner strategico”. “Siamo leader nel settore delle digital solution per i servizi di pagamento, ricariche tecnologiche e Vas”, spiega Trodella, “tra i nostri clienti abbiamo già anche tante importanti realtà del mondo del gaming. L’idea è quella di convincerne altri con la nostra nuova carta di pagamento virtuale, un prodotto innovativo, molto valido, pensato ad hoc per loro”.

Mbs a Enada sarà presente con degli info point direttamente negli stand di aziende partner (come VinciTu, Scommettendo, Domus Bet, PlanetWin365 e altre) in modo da far subito ‘toccare con mano’ le peculiarità del suo nuovo servizio. “Si tratta, per far capire subito di cosa parliamo, di un sistema simile a Skrill”, aggiunge il direttore operativo di Mbs, citando il noto servizio digitale per i trasferimenti denaro e pagamenti online, “ma anche ad altri servizi analoghi, ai quali contiamo di fare una buona concorrenza”, continua dimostrando la sicurezza di chi ha in mano un prodotto valido, capace di imporsi subito sul mercato, senza timore di correre a fianco di grossi nomi. “Siamo licenziatari Mastercard, con il nuovo prodotto, pensato ad hoc per i concessionari di gioco e per i loro clienti, vogliamo dare la possibilità ai giocatori

di ricaricare in totale tranquillità e sicurezza i loro conti gioco tramite una carta gestita dai nostri sistemi informatici”. Un nuovo servizio, quindi, che va ad aggiungersi ai molti che Mbs già offre al mercato, come una piattaforma per erogare servizi di ricariche tecnologiche e pagamenti, e MbsPay, una rete di merchant (bar, edicole, negozi, internet point e poste private) che offrono servizi di pagamento per i cittadini, oltre allo smart provider (aggregatore di servizi) MbsNet e WmSoft, controllata al 100 percento da Mbs, specializzata nello sviluppo di software ambito fintech. Una gamma di prodotti che si arricchisce con quello che sembra il servizio ideale per i concessionari desiderosi di rilanciarsi sul mercato dopo lo scombussolamento degli ultimi due anni, e che per farlo puntano su innovazioni in grado di attirare nuovi clienti.

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Bmit Protezione dati (anche) da terze parti ecco la soluzione

Vi

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siete mai chiesti a quanti fornitori è collegata la vostra organizzazione? Molto probabilmente siete connessi a più fornitori di servizi; se si tratta di ricevere una consulenza, auditing o altri servizi di supporto. Tutti questi vengono denominati “terze parti”. Una definizione che può anche essere estesa a una forza lavoro elastica o ai dipendenti in subappalto come gli sviluppatori. Alcune di queste “terze parti” a un certo punto chiederanno l’accesso ai vostri sistemi o ai vostri dati aziendali per svolgere le loro attività. Il tema quindi è quello di fornire a terzi l’accesso ai vostri dati sensibili mantenendo allo stesso tempo i vostri dati al sicuro. Come proteggete e assicurare i propri dati sensibili? Prima di rispondere a questa domanda diamo un’occhiata a ciò che la maggior parte delle organizzazioni sta facendo oggi per proteggersi e fino a che punto ci si spinge. Con Windows 365 Enterprise un’azienda

può affrontare questi rischi per la sicurezza dei dati con pochi semplici clic e in modo conveniente. L’amministratore It non deve preoccuparsi dell’acquisto di dispositivi, della manutenzione dell’hardware, dell’assicurazione o di altri incubi logistici. Assegna semplicemente al fornitore un desktop virtuale controllato che viene gestito e monitorato tramite Microsoft Endpoint Manager. Con la possibilità di impostare le politiche come la rimozione della possibilità di copiare o trasferire dati tra il Pc cloud e i dispositivi locali, si può essere certi che i propri dati sono al sicuro. Non sono esclusi altri servizi come Vpn e configurazioni firewall per potenziare e proteggere i propri dati aziendali. Allora perché non concedere al rappresentante di terze parti l’accesso a un Pc cloud? Evidentemente il problema non è così semplice da gestire. E in questo scenario così complesso le tecnologie di Bmit possono aiutare le aziende. Anche (e soprattutto) quelle del gaming. Ogni

cliente richiede soluzioni diverse, naturalmente. Bmit affronta ogni specifica esigenza con la sua esperienza in tecnologia, strategia aziendale e innovazione. Proponendo e sviluppando soluzioni infrastrutturali intelligenti e sicure, aiutando a costruire le singole capacità interne e individuando opportunità per migliorare il potenziale di business di ogni soggetto con l’applicazione di tecnologie innovative. Ciò garantisce un maggiore livello di gestione e avanzamento del business. Se volete sapere come si fa a proteggere efficacemente i propri dati aziendali, dunque, potete partire dal chiederlo a Bmit.

TxOdds AllSported, la soluzione perfetta per le scommesse ippiche

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asce AllSported, una joint venture a tre tra Racing Post, Banach e TxOdds che è stata conclusa grazie a importanti investimenti per offrire una soluzione completa per il betting delle corse di cavalli. L’iniezione di risorse economiche sarà utilizzata per sostenere una strategia di crescita aggressiva nel mercato. Ciò è facilitato dalla nuova proprietà semplificata che aumenta significativamente l’agilità per lo sviluppo del prodotto, le integrazioni e le vendite della piattaforma unica, riuscendo così ad “abbassare le barriere all’ingresso” alle corse britanniche e irlandesi per i bookmaker di tutto il mondo. L’attività offre un percorso più semplice ed economico per poter offrire le corse nel Regno Unito e in Irlanda.

Il nuovo servizio, ovviamente, sarà supportato da terze parti offerte dai partner con TxOdds che continuerà a fornire i suoi contenuti ai clienti così come Racing Post. In questo modo AllSported continuerà a fornire contenuti, dati e quote leader di mercato attraverso un’unica integrazione di piattaforma. TxOdds ha una comprovata reputazione come fornitore numero uno del settore di quote sportive aggregate in tempo reale e offre una vasta esperienza di integrazione, fornendo quote pre-gara multi-giurisdizione e quote in-play a bassa latenza tramite un’Api Push avanzata. Fondamentali anche i servizi di Racing Post e Banach. “L’obiettivo a lungo termine di AllSported è rendere le corse un prodotto facilmente adottato per i bookmaker di tutto

il mondo”, afferma il Ceo Alan Casey, che ha lavorato in ruoli commerciali senior presso Spotlight Group, Ladbrokes Coral e Betdaq negli ultimi dieci anni. “La nuova soluzione offre gli aggiornamenti dei prezzi più rapidi del settore, che eliminano i ritardi che erodono i margini comuni su alcuni prodotti e offre ai nuovi entranti nel mercato britannico e irlandese un prodotto competitivo senza che debbano seguire la lunga curva di apprendimento solitamente associata all’affrontare le corse di cavalli”.

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SPECIALE POLITICA ROBERTO SPERANZA

FilsGame Il gaming oltre ogni immaginazione

“Il

mercato italiano del gaming online è senza dubbio uno dei più interessanti in quanto, pur essendo piuttosto inflazionato, sta conoscendo comunque una nuova fase con molti operatori che si sentono stretti a operare su piattaforme che si rivelano spesso rigide rispetto alle esigenze del proprio business. Per questo c’è chi cerca il modo di poter fare un ulteriore passo in avanti, ed è qui che entriamo in gioco noi”. Parola di Stefano Fregoni, managing partner di FilsGame, la software house specializzata nel gaming e attiva a livello internazionale, in grado di proporre soluzioni altamente personalizzabili e la creazione di una piattaforma su misura dell’operatore. Caratteristiche, queste, che hanno consentito a FilsGame di imporsi sul mercato italiano e sui principali mercati regolati, con collaborazioni di alto livello. Basti pensare allo sviluppo esclusivo

della piattaforma di giochi online di Sisal, aggiudicandosi una gara europea: mentre proprio in questi giorni sono in arrivo altri nuovi deal con operatori di primo piano del nostro paese. Tutto questo mentre l’azienda è ormai pronta per approdare in nuovi mercati di rilievo come quello nascente degli Stati Uniti. “ Quello che facciamo noi, in ogni lavoro, è stabilire un vero rapporto di partnership con i nostri clienti attraverso il quale possiamo creare per loro la piattaforma di casinò games che preferiscono, realizzata esclusivamente per loro, ricavata ascoltando le loro esigenze oltre a potergli offrire anche una consulenza a livello di formazione per poter istruire il loro team e le loro risorse interne rendendoli in grado di gestire autonomamente la piattaforma realizzata”. In questo modo, a partire dal 2016, FilsGame ha spinto con passione i confini dell’industria del gioco online,

creando nuovi standard di divertimento e nuovo piacere di gioco, prestando attenzione sia ai giocatori - rendendo i loro standard sempre più preformati (dalla matematica rivoluzionaria basata su diversi sync-rnd, alla straordinaria grafica dedicata creata dai nostri designer) - sia agli operatori, fornendo soluzioni semplici e immediatamente produttive. E ora, per completare l’opera, l’azienda sta pubblicando il nuovo sito (www.filsgame.com) con una nuova veste grafica e una sezione di contenuti in continuo aggiornamento ed evoluzione.

iSoftBet Il divertimento si fa serio

“La

fiera di Enada è una fantastica opportunità per incontrare clienti vecchi e nuovi e capire davvero le tendenze del mondo del gioco italiano. Essendo per noi uno dei principali mercati strategici, è importante avere una presenza crescente in occasione di eventi chiave in modo da poter continuare a eccellere in Italia”. Parola di Michele Stefanelli, Senior Account Manager di Isoftbet che partecipera’ all’evento col collega Cristhian Zito, anche lui parte del commerciale di iSoftbet. La software house inglese e da circa un decennio principale partner di aggregazione di numerosi operatori chiave del nostro Paese - tra cui Eurobet, Snai e Starcasino -, in vista dell’appuntamento

fieristico in programma a Rimini dal 30 marzo al 1° aprile 2022. “Quello italiano è una dei bacini di gaming più maturi e più grandi in Europa, e ci stiamo impegnando molto per rafforzare la nostra posizione qui. Lavoriamo con oltre il 90 percento degli operatori di primo livello del Paese, che si colloca costantemente tra i nostri primi cinque mercati con le migliori performance, grazie alla nostra comprovata conoscenza locale e al nostro ampio portafoglio. Tutta la nostra collezione di giochi proprietari è certificata in Italia, con successi come ‘Golden Galina’, progettati con una chiara attenzione alle preferenze del mercato, permettendo loro di diventare vere storie di successo”, rimarca Stefanelli. Ciò è rafforzato da una piattaforma di aggregazione leader che comprende

oltre 8.000 titoli realizzati da una pletora di studi, più di quaranta dei quali prodotti dai migliori fornitori certificati in Italia. “Oltre a ciò – prosegue Stefanelli - le nostre attività nel territorio nazionale sono supportate da soluzioni di coinvolgimento leader, come tornei, meccaniche di realizzazione e altro, oltre a un ‘Jackpot tool’ completamente personalizzabile che offre agli operatori una flessibilità senza precedenti nella progettazione di una soluzione adatta alle loro esigenze. La nostra attività in Italia è supervisionata da un senior account manager dedicato ed esperto che si assicura che continuiamo a espandere la nostra presenza in questo entusiasmante mercato”.

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SPECIALE

Giocondabet Il capolavoro italiano si consolida

C

he il futuro del gioco pubblico italiano passi anche (e soprattutto?) per il gioco online, è ormai un fatto. E i dati recenti, non solo quelli del periodo di lockdown, lo dimostrano. Anche se, forse, non tutti se ne sono ancora accorti. O non si sono ancora organizzati. A saperlo bene, invece, sono quelli di Giocondabet, la società concessionaria per il gioco online che ha creato una proposta pensata proprio per offrire l’opportunità agli operatori del gaming tradizionale di entrare a far parte del business telematico. Un’offerta “a misura

di gestore”, come l’avevamo presentata su queste pagine, nei mesi scorsi. E ora, quella che un tempo era una novità, quasi una scommessa, è diventata una solida realtà per chi ha saputo crederci fin dall’inizio, diventando partner del progetto. Ma il processo non è certo concluso e anche chi è rimasto ad aspettare, decidendo di guardarsi attorno prima di fare il grande passo verso l’online, ha ancora possibilità di salire a bordo, come spiega il presidente Paolo Gioacchini. “Il progetto, oltre ad essere in ulteriore crescita, è ancora aperto alla adesione di altri operatori, ai quali presenteremo la nostra offerta presso il nostro stand in Enada”, aggiunge Gioacchini. “So che alcuni, soprattutto tra i gestori, erano ancora scettici nei confronti di un investimento nell’online, ritenendolo un mestiere diverso, oppure una ‘bolla’ momentanea, ma i dati confermano non solo che la crescita del segmento è destinata a

consolidarsi se non addirittura a crescere nel tempo, ma anche che nel nuovo business c’è ancora posto per gli operatori tradizionali. Tenendo anche conto che l’integrazione tra i due canali, di cui Giocondabet è una perfetta espressione, rappresenta la chiave di volta per il futuro del settore”. E se, già un anno fa, quando partiva il progetto, era chiaro a tutti come il punto di forza del gruppo fosse rappresentato dalla conoscenza del territorio e delle specifiche esigenze degli operatori tradizionali, oggetto di particolare attenzione e tutela, oggi il gruppo vanta anche un’esperienza concreta e vissuta sul campo di una struttura che si è notevolmente ampliata e organizzata, dando sicurezza e certezze ai propri partner e ai giocatori. Insomma, non c’è più tempo da perdere: il treno dell’online è partito da tempo e Giocondabet è una locomotiva che sta conducendo la corsa dove viaggiano i gestori. E in prima classe.

Gieffe Videogames Tutti i colori dell’intrattenimento

D

ivertente, responsabile, vincente. Questo il modo di intendere il gioco per Gieffe Videogames, azienda italiana che produce e distribuisce apparecchi per l’intrattenimento da oltre quarant’anni, affondando le sue radici nella piena età dell’oro dei videogiochi arcade a gettoni, quando fu uno dei primi importatori in Italia di schede gioco elettroniche dal Giappone, Usa e Corea. Un approccio pioneristico e sempre proteso al futuro che oggi rinnova con le sue anchor attractions, che si

differenziano per il loro straordinario impatto visivo, iconico e tecnologico; esperienze uniche nel loro genere supportate da game-play immersivi e coinvolgenti, grazie al lavoro di oltre trenta tra tecnici specializzati ed esperti qualificati, impiegati nella loro progettazione e realizzazione. Dalla virtual reality – con prodotti unici nel loro genere per sicurezza, grado di personalizzazione e coinvolgimento dei giocatori come Macs 2, Racing simulator, 360 Flight, Simulator, 9d Vr Egg, Ultra Moto, Virtuix Omni, Vr Family – alla realizzazione di gamecenter dove poter rivivere la storia dei videogame ma trovare anche ticket redemption e simulatori, od organizzare contest di esport. Con format che offrono esperienze di gioco competitive costruite intorno ai gamer e alle esigenze dei brand.

Per il gambling Gieffe videogames realizza sale dedicate dallo stile unico e distintivo, basate su un giusto mix tra intrattenimento e gioco, supportate da game-play avvincenti grazie agli apparecchi da intrattenimento Awp e Vlt e dalle roulette con i croupier dal vivo. L’offerta di gioco si completa con le piattaforme di casinò online e sports betting. Il tutto con un impegno costante a sostenere il gioco consapevole e responsabile dando la possibilità di divertirsi in maniera sana ed emozionante. Infine, l’azienda italiana offre anche soluzioni di gioco per i più piccoli ludoteche, sale per feste, asilo e baby parking – e spazi “contenitore” riconfigurabili per eventi privati, team building aziendali e laboratori didattici per l’apprendimento nelle discipline relative alla Steam (Scienza, tecnologia, ingegneria, arti, matematica).

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politica SPECIALE

OKTO Il futuro è qui e ora

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DA N I E L E TA G L I A R I N I

Consumatori chiedono oggi esperienze personalizzate, anche nel gioco. Quanto è importante la personalizzazione dei metodi di pagamento? “È vero che i consumatori stanno sempre più abbracciando il mondo ‘digital’ e i pagamenti, in tale contesto, rappresentano un elemento centrale. Ovviamente nel gioco online gli utenti hanno già una discreta familiarità con i metodi di pagamento digitali. In molte zone geografiche il contante è ancora considerato il metodo di pagamento più conveniente. Nella maggior parte dei paesi europei però i pagamenti digitali stanno prendendo il sopravvento e l’utilizzo del contante è in continua diminuzione. Ecco quindi che per soddisfare tutte le tipologie di clienti occorre adottare un approccio che tenga conto delle esigenze locali ma che tenda anche ad educare la clientela su soluzioni alternative innovative. È quindi importante essere in grado di adottare soluzioni differenti in zone geografiche diverse. In tale contesto, comprendere le dinamiche che regolano il mercato locale, le normative, l’economia e le differenze culturali è essenziale. Con gli sturmenti tecnologici adatti, le capacità di profilazione e segmentazione della clientela dei Crm, l’uso della AI, una corretta strategia di fidelizzazione e un approccio sempre più rivolto all’implementazione di soluzioni mobili, l’obiettivo di personalizzare l’esperienza di gioco e di pagamento è certamente più facile da raggiungere”. Quanto è difficile per l’ambiente retail abbracciare metodi di pagamento digitali moderni? “Se guardiamo ai giganti - Amazon, Uber e WeChat - hanno tutti una caratteristica comune: quella di aver sfruttato il potere di un’esperienza di pagamento sempre più snella e personalizzata per migliorare il servizio reso al cliente, ed è su ciò che hanno basato il loro successo. Il mondo del gioco dovrebbe seguire tale esempio. I pagamenti, sia nel retail che nell’online, svolgono un ruolo cruciale nell’esperienza del consumatore. Per stare al passo con gli innovatori, gli operatori retail devono “modernizzare” ENGLISHPAGES

Un

elemento fondamentale nell’esperienza di gioco è rappresentato dai sistemi di pagamento. Sia nell’online che nel retail, i giocatori sono sempre più alla ricerca di nuovi metodi per movimentare il proprio denaro in modo rapido e conveniente. E gli operatori devono farsi trovare pronti, come spiega in questa intervista Daniele Tagliarini, esperto della materia e managing director Italy di OKTO. Qual è il modo migliore per costruire e integrare processi di pagamento in un ambiente come quello del gaming? “In qualunque tipo di mercato, che si tratti di gioco online o retail o della vendita di beni e servizi, in un centro commerciale o tramite e-commerce, i clienti si stanno abituando a esperienze di pagamento sempre più veloci, facili e sicure, poiché il desiderio di una gratificazione istantanea è in continua crescita. Ciò vale ancor di più nel mondo del gaming, dove il concetto di gratificazione istantanea, legato a un’esperienza di gioco sempre più immersiva a multi-canale, è elemento imprescindibile se si vuole fidelizzare la clientela. E man mano che i consumatori abbracciano sempre più l’era digitale, frenetica e multi-canale per definizione, le loro aspettative su soluzioni di pagamento innovative crescono velocemente. Per tenere il passo, insieme a una maggiore attenzione sulla sicurezza dei dati e la piena aderenza normativa, gli operatori dovranno garantire di poter adottare tecnologie che garantiscano un’esperienza “fluida” su tutti i canali utilizzati dai clienti. Per farlo, è fondamentale scegliere un partner tecnologico affidabile che si concentri sulle esigenze degli operatori ma che abbia anche una profonda conoscenza del mondo dei pagamenti”.

l’esperienza di pagamento, rendendola più veloce, facile, sicura e conforme ai desiderata dei clienti. In questo momento si parla molto di esperienza cashless nel futuro dei casinò, io dico invece che il futuro è qui e ora. Viviamo già in un’era cashless, poiché i pagamenti digitali vivono un momento di crescita impressionante, e la pandemia ha accelerato questo processo di innovazione. La maggior parte dei giocatori ha già esperienza nell’utilizzo di metodi di pagamento che non prevedono l’utilizzo di contanti. E in Europa infatti stiamo assistendo a un progressivo processo di digitalizzazione dei pagamenti anche in ambito retail. Le soluzioni OKTO sono già adottate da molti operatori europei, coloro che desiderano garantire ai propri clienti esperienze di gioco e pagamento multi-canale, sicure”. Quanto è importante accompagnare questo processo, visti i continui cambiamenti normativi? “L’industria del gioco è fortemente regolamentata e le aspettative di conformità, protezione dei dati e responsabilità sociale sono superiori rispetto a qualsiasi altro mercato. Il mondo dei pagamenti è a sua volta caratterizzato da meccanismi di vigilanza complessi e in continua evoluzione, a garanzia dei clienti e di tutti gli attori coinvolti nel processo di pagamento. La nostra missione è e dovrà sempre essere quella si trasformare un settore considerato ‘a rischio’ in uno che non lo sia più. Il nostro team, composto da esperti sia del mondo del gioco che dei pagamenti, ha creato un ecosistema digitale personalizzabile che poggia su una base tecnologica innovativa e sicura. Ciò consente di adottare misure efficaci per combattere fenomeni quali il ricicalggio di denaro e le frodi, che sempre più vengono perpetrate in ambito digital. OKTO, tra l’altro, sviluppa soluzioni che rispettano i requisiti richiesti dalle autorità di governo, ma è chiaro che per accompagnare efficacemente il processo di digitalizzazione dei pagamenti tutti gli operatori e le istituzioni devono agire di concerto nel creare nuovi standard tecnologici e normativi”.

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politica SPECIALE

Triple Cherry Sunset Highways, la lunga strada del divertimento

O

rmai è un nome ben noto e ben oltre i “ristretti” confini spagnoli. Tuttavia, i progetti di espansione dello studio valenciano di sviluppo di casino games Triple Cherry sono sempre protesi verso nuovi orizzonti e mercati, grazie a titoli fortemente innovativi e che si basano su una cultura della qualità in ogni fase della loro creazione. È il caso dell’ultima slot online targata Triple Cherry: si chiama Sunset Highways e si tratta di un altro fantastico titolo che sarà aggiunto al catalogo dell’azienda e che sarà disponibile a breve. Creato dall’esperto gruppo di grafici e matematici di Triple Cherry, questa video slot 5x6 non lascerà indifferente il giocatore grazie alla sua spettacolare grafica 3D. Il gioco farà viaggiare gli utenti indietro nel tempo grazie al suo incredibile aspetto visivo con un marcato carattere retrò, che si aggiunge a una musica di sottofondo assolutamente in tema: l’accostamento perfetto per rendere l’esperienza del giocatore il più piacevole possibile. Il gioco non sarebbe completo senza le diverse funzionalità che offre, come i Free spin. In questa fase può contenere anche una scatola misteriosa con all’interno giri aggiuntivi e miglioramenti nel moltiplicatore progressivo, aumentandolo fino a x6. Il tutto incen-

trato sui giocatori e sulla possibilità che essi hanno di vincere una moltitudine di premi! Operatori come 888 o IdealBet in Italia, Jokerbet e Pastón in Spagna oppure 1xBet nell’Europa dell’Est, così come molti altri in America Latina, potranno presto godere di questa slot completo che offre Triple Cherry, e naturalmente proporla ai propri clienti. Con Sunset Highways, l’ultima arrivata in ordine di tempo, Triple Cherry avrà 23 slot nel suo portafoglio e promette che molti altri titoli arriveranno per continuare in un processo di crescita.

L’ESPERIENZA CHE FA LA DIFFERENZA Anche se potrebbe sembrare un’azienda “giovane”, e così è visto che è nata nel 2018, Triple Cherry si caratterizza per la lunga esperienza dei suoi fondatori, che hanno alle spalle ciascuno circa quindici anni di professionalità nello sviluppo di giochi da casinò, sia in Europa che in America. Si tratta di Juan Antonio Galindo, che ne è anche amministratore delegato, e di Carlo Pons, Daniel G-Blázquez e José Vicente, che assicurano: “Viviamo e ispiriamo le slot da casinò, tutti i nostri giochi hanno una storia unica”. All’opera, nella loro genesi, una crescente squadra di sviluppatori software, matematici, grafici, esperti di gioco, inge-

gneri audio e account manager, che è interamente dedicata al miglioramento continuo dell’esperienza di gioco. “Se i nostri clienti hanno successo, allora abbiamo successo. Questo è il motivo per cui ci interessiamo all’attività di casinò online e ci dedichiamo a offrire la migliore esperienza cliente disponibile nel settore”, spiegano ancora. Tra i progetti avviati nel 2021, e che si stanno ulteriormente realizzando nell’anno in corso, c’è quello di rafforzare la presenza dell’azienda in Spagna, ma anche di posizionarsi in Europa. Questo grazie a prodotti che usano largamente la grafica 3D, una funzionalità tuttora innovativa e attraente, ma anche a design fantasiosi e temi accattivanti. La creazione di un nuovo gioco coinvolge l’intera azienda e può richiedere, per studiarne e realizzarne tutti gli aspetti, anche un mese e mezzo. Per ulteriori informazioni sui giochi e per provarli di persona si può visitare il sito web www.3cherry.com o contattare l’ufficio commerciale all’indirizzo mail sales@3cherry.com.

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inchiesta politica esteri

Il governo di Boris Johnson in difficoltà da dicembre 2021 e a farne le spese è anche il previsto processo di revisione del Gambling Act del 2005 di Michael Haile

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overnare un paese come il Regno Unito è una faccenda complessa e l’attuale governo sta trovando questa impresa impegnativa. Certamente la pandemia di Covid non ha reso facile governare, ma la maggior parte delle sfide che Boris Johnson sta affrontando sono autoinflitte. Da dicembre 2021 il premier sta affrontando la battaglia della sua vita politica ed è ostaggio degli errori del passato, di una stampa e dell’opinione pubblica ostili (con pochissime eccezioni), di un branco risoluto dei suoi stessi parlamentari e di una tempesta in arrivo di difficoltà economiche ed eventi politici. I problemi dell’esecutivo sono iniziati nel dicembre dello scorso anno, quando sono emerse una serie di fughe di notizie su feste e riunioni che si tenevano a Downing Street 10, la residenza e il luogo di lavoro del primo ministro, durante il lockdown. Il fatto che mentre la nazione era costretta a casa e le famiglie non potevano vedersi i legislatori che avevano scritto le regole del lockdown stavano festeggiando e ignorando le loro stesse regole ha provocato una feroce reazione da parte del Paese. Queste fughe di notizie sono state divulgate al pubblico per quasi tre mesi, quasi quotidianamente. Il comportamento oltraggioso che ha coinvolto il primo ministro e alcuni dei suoi più stretti collaboratori e consiglieri ha paralizzato l’intero governo. Ad aggravare i problemi politici di Johnson, lui e sua moglie sono anche indagati personalmente dalla polizia per aver violato la legislazione sul lockdown (essendo coinvolti in varie parti). Quello che è seguito è stato il crollo del partito di governo. Il vero pericolo per il governo è stato che il Partito conservatore iniziasse a fratturarsi, con una parte considerevole di esso determinata a sbarazzarsi di Boris Johnson. Dall’inizio del 2022 l’unica preoccupazione del governo è stata quella di sopravvivere alla minacciosa ribellione all’interno del proprio partito, con un numero crescente di membri del Parlamento che esprimevano apertamente un voto di sfiducia a Boris Johnson e alcuni ministri che organizzavano di nascosto la propria ambizione di leadership. Il tentativo di Boris Johnson di riprendere il controllo dell’agenda di governo annunciando più e più volte il lanPROMOSPACE

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PH. ANNIE SPR AT, UNSPLASH

IL REGNO NEL CAOS cio di politiche di accaparramento dei titoli è miseramente fallito poiché sono rimasti solo annunci. Pure la guerra in Ucraina è un’enorme distrazione, anche se fornisce a Boris Johnson una tregua dai suoi problemi di politica interna. Questa situazione ha portato alcune politiche chiave alla mercé di una tempesta politica autoinflitta. Una delle politiche più importanti è la revisione completa unica del Gambling Act del 2005. Le proposte per una revisione delle leggi sul gioco d’azzardo erano inizialmente previste per la fine del 2021 ma sono state ritardate fino a quest’anno poiché Johnson ha rimescolato il suo gabinetto. Il Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport (Dcms), che guida il processo di revisione ed è guidato da Nadine Dorries, dovrebbe ora pubblicare un libro bianco a marzo. Tuttavia fonti che hanno familiarità con il processo di revisione affermano che anche quella data potrebbe ora slittare, dato il caos a Westminster. Nadine Dorries, segretario di Stato per il Dcms, sta inoltre spendendo il poco capitale politico che ha iniziando una guerra con la Bbc, congelando la paga annuale delle famiglie e mettendo in discussione il futuro della società (uno dei tanti annunci fatti per distrarre il pubblico e i membri ribelli di destra del parlamento che hanno sempre considerato la Bbc un’istituzione di sinistra). Tuttavia la Bbc può impiegare la concentrazione e l’attenzione dei ministri più abili e Dorries non sembra essere uno di quelli. Tutte queste interruzioni hanno lasciato in un limbo la revisione del Gambling Act del 2005. La revisione del Gambling Act del 2005 avrebbe dovuto essere guidata dai ministri del Dcms, con l’impegno di tutto il governo, la Commissione sul gioco d’azzardo, l’industria, il settore sanitario e di beneficenza, quelli con esperienza vissuta di danni da gioco e altre parti interessate. Dopo la richiesta iniziale di prove di 16 settimane il governo avrebbe valutato lquelle presentate, insieme ad altri dati, con l’obiettivo di definire conclusioni ed eventuali proposte di riforma in un libro bianco nel 2022. La valutazione iniziale post pandemia del governo del Regno Unito come parte della revisione ha rilevato che c’è stato un passaggio di canale dal gioco d’azzardo terrestre al gioco d’azzardo online, prendendo anche atto che uno degli agenti propulsivi è


ESTERI IL REGNO NEL CAOS

l’uso dello smartphone. A causa della paralisi del governo, della mancanza di concentrazione e dell’incapacità di controllare l’agenda legislativa, la revisione ha già smosso le acque all’interno dell’industria creando tensioni pubbliche tra l’organismo rappresentativo dell’industria del gioco d’azzardo, il Betting and Gaming Council (Bgc) da un lato, la Gambling Commission (Gc) del Regno Unito e membri del parlamento del Gambling Related Harm All Party Parliamentary Group (Appg). I lobbisti dell’industria del gioco d’azzardo e gli attivisti per la riduzione dei danni da gioco d’azzardo stanno attualmente gareggiando per promuovere il loro punto di vista. Allo stato attuale gli attivisti contro il gioco d’azzardo considerano il Gambling Act del 2005 troppo permissivo e stanno spingendo per molte più restrizioni e hanno il sostegno in parlamento. Le restrizioni più sostanziali includono restrizioni alla pubblicità, con alcuni attivisti preoccupati per la misura in cui bambini e adulti sono esposti a ciò che alcuni membri del parlamento descrivono come “indottrinamento”. Un sondaggio condotto nel 2021 ha anche rilevato che la maggioranza del pubblico sostiene il divieto totale degli annunci di gioco d’azzardo. L’industria delle scommesse promuove i suoi prodotti principalmente attraverso la pubblicità in Tv, sui social media o tramite la sponsorizzazione onnipresente di squadre di calcio. Il governo sembra essere aperto sul divieto di sponsorizzazione sportiva del gioco d’azzardo a causa delle pressioni provenienti da un pubblico più ampio. Ci sarà anche un sostegno crescente per i controlli di accessibilità, in cui i giocatori che scommettono regolarmente al di sopra di una certa soglia sono tenuti a dimostrare di avere risorse sufficienti per far fronte alle perdite. Ogni anno i giocatori britannici perdono più di 11 miliardi di sterline nell’industria del gioco d’azzardo, equivalenti a quasi 164 sterline per ogni uomo, donna e bambino nel Regno Unito. Poiché alcune ricerche indicano che le società di gioco d’azzardo ricavano la maggior parte del loro denaro dal 5 percento dei conti con le maggiori perdite, l’idea è quella di proteggere la minoranza di persone che non sono in grado di controllare l’abitudine e potrebbero altrimenti incorrere in ingenti debiti (una recente ricerca accademica ha mostrato che 47.000 persone hanno perso 5.000 sterline o più nel corso di un solo anno). Con un nuovo rapporto che sottolinea ancora una volta la misura in cui le persone e le comunità più povere sono prese di mira in modo sproporzionato dall’industria (il decile più povero delle aree ha 10 volte più sale da gioco dei quartieri più ricchi) per molti non c’è dubbio che il cambiamento normativo sia necessario. L’industria ha altre preoccupazioni. A causa del Ggy online del Regno Unito che ha superato i luoghi di gioco terrestri, il governo ha messo gli occhi sugli operatori online. La prospettiva di leggi più severe e la necessità di ripulire l’immagine dell’industria rappresentano una sfida per il settore del gioco d’azzardo del Regno Unito da 13 miliardi di sterline all’anno, che comprende il più grande mercato online regolamentato al mondo.

Alcune delle principali preoccupazioni degli operatori includono un limite di puntata di 2 sterline nel Regno Unito sulle slot online, limiti sui depositi dei clienti e controlli su ciò che i giocatori possono permettersi di scommettere. Le nuove regole dovrebbero colpire duramente i profitti degli operatori e potrebbero costringere i fornitori più piccoli a chiudere. Temendo l’onere normativo alcuni dei maggiori operatori del Regno Unito hanno intrapreso azioni preventive volontarie. Flutter, proprietario di Paddy Power e SkyBet, ha segnalato a novembre che il suo investimento in misure di gioco più sicure, prima di qualsiasi regolamentazione, significava che le puntate nel Regno Unito erano diminuite. Le azioni volontarie di Flutter includono la sperimentazione di limiti di puntata di 10 sterline per le slot online e l’introduzione di un limite di spesa mensile di 500 sterline per i minori di 25 anni. Ha affermato di essere stato coinvolto con circa 7.000 dei suoi 3 milioni di giocatori mensili, mettendoli in guardia contro il gioco pericoloso o imporre limiti, e di aver ridotto del 94 percento il numero di Vip (giocatori d’azzardo con spese elevate) che scommettono con i suoi marchi. Gamesys, proprietario di Virgin Games, ha affermato di aver interagito con circa un quinto dei clienti ogni mese per prevenire scommesse dannose. Entain ha sviluppato un programma di intelligenza artificiale che mira a identificare i giocatori problematici. Gli attivisti tuttavia puntano il dito contro l’efficacia dei singoli operatori che agiscono contro i giocatori problematici, poiché gli stessi individui si sposterebbero semplicemente da un operatore all’altro e l’unica linea d’azione praticabile è attraverso la regolamentazione. Per sottolineare le vulnerabilità verso alcune misure governative annunciate il Betting and Gaming Council ha recentemente pubblicato un sondaggio in cui si afferma che il 58 percento dei giocatori d’azzardo intervistati non consentirebbe alle aziende di controllarli. Gli operatori sono pienamente consapevoli del fatto che i controlli a campione sulle finanze dei giocatori rischiano di scoraggiare i loro giocatori più redditizi e influiscono in modo significativo sui loro profitti. Alcuni investitori hanno già iniziato a ritirarsi dal mercato del gioco d’azzardo del Regno Unito preoccupati per le possibili normative imminenti e l’incertezza che circonda la revisione del Gambling Act del 2005. Il vantaggio dietro la tanto attesa revisione del Gambling Act del 2005 era che avrebbe portato certezza normativa per gli operatori e avrebbe tenuto conto delle preoccupazioni degli attivisti preoccupati per i danni del gioco. Le azioni del governo finora non lo hanno fatto ma hanno iniettato un’ondata di incertezza in quello che è per sua natura un mercato incerto. L’AUTORE

Michael Haile Economista, consulente economico e della regolamentazione, è stato market policy specialist della Gambling Commision (Regno Unito), senior economist & analyst di Gbgc (Isle of Man) e ricercatore del Censis e del Centro Internazionale di Studi Sociali (Roma).

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inchiesta politica esteri

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha realizzato una mappa interattiva e uno studio sui vari regolatori nel mondo che proponiamo qui in anteprima, attraverso l’intervista esclusiva a Chiara Di Battista, direttore Ufficio cooperazione internazionale dell’autorità.

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i cosa si occupa il suo Ufficio e quali attività interessano il comparto dei giochi? “L’Ufficio cooperazione internazionale cura le azioni di proiezione estera dell’Agenzia, tra cui: la partecipazione alle iniziative internazionali ed ai programmi di cooperazione con omologhe strutture europee ed internazionali; lo sviluppo di progetti banditi e finanziati dall’Unione europea di gemellaggio amministrativo e di assistenza tecnica e, in caso di aggiudicazione, di gestione delle attività previste dal progetto; la selezione del personale per le candidature presso l’Unione europea ed altri organismi internazionali; le missioni internazionali e le attività di supporto al direttore generale dell’Agenzia nella gestione degli impegni in ambito internazionale. Oltre all’organizzazione di seminari, convegni, scambi e incontri previsti nell’ambito di iniziative dell’Unione europea e di altri organismi internazionali e, in collaborazione con le competenti strutture dell’Agenzia, le iniziative di formazione del personale promosse dall’Unione europea e dalle scuole e altri istituti internazionali. Ad esempio ogni anno l’Agenzia partecipa ai programmi europei

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GIOCONEWS #03 MARZO 2022

di Alessio Crisantemi

‘Dogana’ e ‘Fiscalis’ con circa 250 funzionari (in gruppi tecnici, squadre di esperti, workshop ed azioni di formazione), mentre, nonostante le difficoltà connesse al Covid-19, sono ugualmente proseguiti i progetti di gemellaggio amministrativo e quelli di cooperazione e assistenza tecnica finanziati dall’Unione europea in Algeria, Egitto, Azerbaijan e - relativamente al progetto Seed (Systematic electronic exchange of data) - in Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia. Inoltre la Direzione giochi di questa Agenzia ha costanti rapporti con i regolatori del comparto giochi all’estero, in particolare in Europa”. Perché è importante, a suo giudizio, la cooperazione tra diversi Paesi per la gestione di un settore come quello del gioco? “A livello europeo non esiste una legislazione unica ed omogenea che disciplina il settore del gioco sia per quanto riguarda la modalità fisica che quella a distanza. Gli Stati membri, infatti, sono autonomi in materia di regolamentazione del settore, purché rispettino le libertà fondamentali stabilite dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue). Il settore del gioco ha subito un rapido sviluppo, favorito dall’introduzione

P H . F E R D O P H O T O G R A P H Y, U N S P L A S H

QUANDO L’AZIONE DEL REGOLATORE DIVENTA GLOBALE


ESTERI QUANDO L’AZIONE DEL REGOLATORE DIVENTA GLOBALE

di nuove tecnologie, che hanno contribuito alla sempre maggiore diffusione della modalità di gioco a distanza, e dagli investimenti costanti da parte degli operatori sia nel settore del marketing che in quello della comunicazione, permettendo di attrarre nuovi clienti con servizi a prezzi più competitivi. In tale contesto, così dinamico, è necessaria una cooperazione internazionale tra le Autorità nazionali dei diversi Paesi al fine di rafforzare gli impianti regolatori nazionali e di armonizzare la normativa di settore, così da poter rispondere efficacemente e proattivamente a sviluppi futuri e assicurare il level playing field fra gli operatori. La cooperazione deve riguardare la protezione dei consumatori, in particolare la prevenzione alla ludopatia e la protezione dei minori, nonché la prevenzione della criminalità e del gioco illegale. Attraverso la creazione di sinergie tra i sistemi informativi di ogni Paese, sarà possibile incrementare lo scambio di informazioni e dati, al fine di prevenire gli illeciti e contrastare gli interessi della criminalità organizzata nella gestione delle sale giochi, delle scommesse sportive e del gioco online”. Il suo ufficio ha realizzato un lavoro di mappatura dei regolatori a livello globale che è stato pubblicato sul sito di Adm: può spiegarci in cosa consiste? “L’Agenzia delle accise, dogane e monopoli è una delle Agenzie fiscali ed è chiamata a governare settori di attività a vocazione internazionale: ciò è valido non solo per il settore dogane, ma anche per il settore giochi e per i settori delle accise (tabacchi, energie e alcoli). La realtà della nostra amministrazione è un po’ un unicum nel contesto internazionale in quanto assomma su di sé la gestione e le competenze di settori (accise, dogane e monopoli) che non sempre ritroviamo all’estero controllati da un’unica amministrazione, è per questo che abbiamo voluto comprendere meglio la realtà organizzativa di questi settori di nostra competenza all’estero. Su iniziativa del direttore generale, Marcello Minenna, un team multi disciplinare Adm nel corso del 2021 ha realizzato una mappa interattiva del mondo con tutti i link degli enti omologhi nel campo delle accise (tabacchi, energia e alcoli), dogane, giochi e anche entrate rinvenibile sul nostro sito nella sezione denominata ‘Oltre frontiera’1. Inoltre, è stato avviato un importante studio comparativo riguardante le diverse competenze/poteri, funzioni e dotazioni delle Amministrazioni e delle Istituzioni omologhe dei Paesi che frequentemente interagiscono con il nostro sulla scena internazionale. L’obiettivo, sintetizzato in ‘Schede Paese’ dotate di infografica, è quello di analizzare ed illustrare come i poteri e le funzioni vengono esercitati e attraverso il supporto di quali dotazioni negli ambiti accise, dogane e monopoli. Il raffronto ha riguardato l’analisi dei Paesi del G8 con l’obiettivo di proseguire con i Paesi del G20 in quello che si intende possa essere un utile strumento di policy. Non a caso la prima parte di questo progetto, che ha finalità di confronto e miglioramento, è stato presentato lo scorso dicembre ad un evento alla Camera dal direttore Marcello Minenna, col nome di ‘G20 Policy monitor’.

Il risultato di tale benchmarking ambisce a costituire una solida base per dare risalto e incisività a tutte quelle operazioni volte a migliorare lo scambio di best practices e a rafforzare la cooperazione tra Amministrazioni/Istituzioni. Lo studio affronta campi decisamente eterogenei e complessi, per cui stiamo cercando di dare una rappresentazione organica, ma semplice e il più possibile fruibile. Sta permettendo di farci conoscere la diversa collocazione e conduzione di settori strategici per lo Stato, così da agevolare l’individuazione di punti di forza e di debolezza da calare in un quadro più organico di governance e/o di riordino normativo in materie complesse, come nel caso appunto delle accise, delle funzioni doganali e dei giochi. Lo sforzo intrapreso dall’Agenzia è unico nel suo genere, esistono studi comparativi sulla tassazione di singoli prodotti, in particolare nel campo del tabacco, ma non abbiamo rilevato studi sulle Amministrazioni o Istituzioni che li controllano e gestiscono, né sull’organizzazione combinata da parte degli Stati delle macroaree di significativa portata per il gettito, quali sono le accise, le dogane e i giochi”. Quali sono le best practices italiane che si sente di esaltare e che ritiene utili da proporre anche all’estero? “Sulla base dello studio comparativo svolto da Adm sono emerse alcune peculiarità che possono rappresentare delle best practices da proporre all’estero. In materia di giochi Adm ha un’estesa capacità di controllo, un modello di governo dei giochi particolarmente attrattivo anche in ambito unionale per far convergere le migliori pratiche e policy in un settore così delicato (ludopatia e riciclaggio di denaro sporco) e che meriterebbe analisi e coordinamento anche fra i Governi dell’Ue e una sua auspicabile riforma. Ad esempio l’Agenzia è cardine di importanti sinergie istituzionali per il contrasto all’illegalità. Infatti Adm presiede il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori – il Copregi – cui partecipano tutte le forze di polizia per effettuare coordinate operazioni di enforcement sul territorio e partecipa attivamente all’Unità di Informazione sulle scommesse sportive del ministero dell’Interno. Ancora, sono state formulate proposte normative di semplificazione per l’attribuzione all’Agenzia della competenza ad adottare - tramite determinazioni direttoriali e al posto di decreti ministeriali propri provvedimenti nella materia del gioco pubblico”. Cosa manca, oggi, secondo lei, a livello generale per favorire una più fluida cooperazione tra Stati? “La materia del gioco con vincita in denaro non è armonizzata a livello unionale. Nel corso dell’ultimo decennio è stata la Cor> C H I A R A D I B AT T I S TA

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te di giustizia dell’Unione europea ad intervenire per chiarire la compatibilità delle discipline nazionali con le regole unionali. In tal senso è stato fondamentale il reiterato riconoscimento della legittimità del sistema concessorio italiano, tenuto conto delle finalità di prevenzione delle infiltrazioni criminali e della tutela dei giocatori. La citata assenza di interventi di armonizzazione delle discipline nazionali ha generato una spontanea ricerca di confronto tra gli Stati membri, emblematico in tal senso il contributo fornito dall’Italia quale esempio, per certi versi pionieristico, di disciplina del gioco a distanza. Attualmente continua il colloquio tra le Autorità di regolazione nazionali, nel rispetto delle specificità regolatorie. Oltre ad avere i rapporti con gli altri regolatori, Adm ha un continuum di scambio di informazioni con organismi internazionali di comparto e fuori comparto. In particolare, per quest’ultimo, intendiamo gli organismi comunitari, quelli di polizia e sportivi. In ambito internazionale, vige una parola d’ordine: sharing. La logica sottesa alla parola anzidetta è quella relativa alla necessità, di scambiarsi informazioni, esperienze e best practices”. Quali sono le richieste che riceve più spesso dagli altri Paesi, riguardo ai giochi o in generale? “Le principali richieste sono connesse a informazioni sul modus operandi di Adm su temi specifici – ad esempio il sistema concessorio - sull’andamento dei flussi di gioco anche per garantire la correttezza nel settore sportivo e contrastare il match fixing. In tal senso Adm coopera anche con i servizi della Commissione europea per esportare le proprie esperienze. Ad inizio anno 2022, ad esempio, unitamente ad altri due Paesi europei, nostri esperti del settore giochi hanno partecipato su iniziativa della Direzione generale Taxud ad un workshop a favore dell’Amministrazione ucraina concernente la regolamentazione, la vigilanza e la supervisione dei settori del gioco e delle lotterie, nonché i rispettivi sistemi di tutela e protezione per i consumatori. Per il gioco da remoto, inoltre, negli ultimi tempi, le richieste pervenute dalle Autorità di altri Stati membri si stanno concentrando prioritariamente sul tema delle misure di tutela dei giocatori e di contrasto alle derive patologiche del gioco. In ultimo, è frequente la cooperazione con Autorità omologhe per scambio di informazioni sulle società che esercitano la propria attività anche all’estero per le eventuali due diligence di idoneità. Vengono poi eseguite attività internazionali in tema di polizia giudiziaria anche grazie allo sviluppo dei nostri software investigativi antiriciclaggio”. Dal suo punto di vista, ritiene che l’Italia, attraverso Adm, riservi maggiore o minore attenzione rispetto agli altri Paesi agli aspetti di cooperazione? Ci sono Stati che brillano particolarmente sotto questi aspetti? “L’Italia coopera a livello internazionale in ambito giochi analogamente a quanto fanno i Paesi con maggiori esperienze in questo tema di notevole importanza economica e sociale. Si pensi ad esempio al Regno Unito e alla Francia. Ogni Paese ha le sue peculiarità ma, alla fine, e

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lo si può riscontrare proprio nei consessi interazionali ai quali partecipiamo, la maggior parte delle problematiche e delle priorità sono comuni fra tutti: garantire i giocatori, il mercato legale, contrastare gli illeciti, controllare il rispetto delle norme che contengono anche specifici divieti (pubblicità e gioco minorile) e anche controllare il corretto pagamento di quanto dovuto dai concessionari di gioco”. Cambiando discorso e guardando alle donne: la parità di genere è un tema affrontato all’interno di Adm? Cosa vede invece all’estero? Percepisce una differenza sostanziale rispetto all’Italia? “La parità di genere è un tema affrontato dall’Agenzia e sono previste iniziative interessanti di supporto e di tutela della parità. Anche l’Organizzazione mondiale delle dogane, che raccoglie 192 Paesi membri, si sta muovendo da qualche anno con diverse iniziative e questionari volti a promuovere la consapevolezza e la diffusione di best practices fra le amministrazioni componenti. Al di là degli obiettivi normativi il percorso è ancora lungo, basti notare i numeri del middle management ed apicali nelle pubbliche amministrazioni che segnalano una situazione, seppur in via di miglioramento, lontana dalla parità. Non ritengo sia molto una questione se una amministrazione sia più o meno sensibile alle politiche di parità di genere, è piuttosto il risultato del tessuto stesso, del corpus fatto di uomini e donne dell’amministrazione che è espressione della società che rappresenta. Gradualmente, ma inesorabilmente, in Italia come all’estero, fioriscono rappresentanze apicali femminili di assoluta rilevanza. Vi è una certa tendenza per le donne a lavorare sodo ma restare in disparte e per gli uomini a cogliere con più confidenza le occasioni di visibilità, tutto questo sta lentamente cambiando e non sorprende più la progressione di professionalità femminili ai vertici amministrativi o di governo. Nelle relazioni internazionali noto che è sempre più sentito e primo biglietto da visita istituzionale aver presentato un numero congruo di professionalità femminili nelle delegazioni, fra gli speakers di eventi internazionali o nelle candidature nazionali a posizioni presso gli Organismi internazionali. La credibilità è il primo ingrediente per il successo di progetti ambiziosi e dalla mia esperienza internazionale posso dire che è ancora più solida se costruita da complementari e variegate sinergie”. Scopri la mappatura dei regolatori con “Oltre Frontiera” di Adm

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inchiesta esteri

Il

Covid sta finalmente allentando la sua stretta e così stanno tornando in calendario molti eventi che riguardano l’industria del gioco, annullati o slittati proprio per colpa della pandemia. Tra loro c’è anche la nuova edizione della Spice gaming conference, uno degli appuntamenti più attesi nel subcontinente indiano, che, secondo quanto annunciato dall’organizzatore Eventus International, si terrà dal 23 al 25 marzo 2022 presso il Goa Marriott Resort & Spa. La prima giornata, ovvero il 23 marzo, sarà dedicata ad affiliati e operatori, con un focus sulle attuali tendenze del marketing, coronata dal party “Spice Breaker” per accogliere tutti i delegati, sponsor, espositori e relatori con una serata all’insegna del divertimento, I restanti due giorni dell’evento si concentreranno sulla discussione e sulla presentazione di varie questioni relative alle scommesse sportive, agli esport, ai giochi di abilità in rapida espansione con denaro reale (poker, ramino, sport fantasy) e all’industria dei casinò in India. Come le precedenti edizioni, ci sarà anche uno speciale torneo di poker a bordo di un casinò offshore a Goa la sera del 24 marzo. Infine, nell’ultimo giorno della conferenza saranno organizzati vari panel incentrati su giochi di abilità e sport fantasy, oltre a una cerimonia di premiazione per onorare le aziende che si sono distinte in vari campi all’interno dell’industria dei giochi. La cerimonia di premiazione sarà seguita da uno scintillante after party per celebrare i successi degli ultimi tre anni. Dopo le prime due edizioni di grande successo Spice India 2022 si concentrerà sul modo in cui le aziende possono massimizzare il proprio potenziale di crescita, esplorare le innovazioni e scoprire i progressi del settore. “Faremo il punto sul panorama normativo in rapida evoluzione”, spiega Simone Coetzee, content producer di Eventus international, “nonché sulle sfide e le opportunità che il mondo del gambling offre”. Quali saranno i temi principali delle conferenze e chi parteciperà?

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“Alcuni degli argomenti principali di Spice 2022 analizzeranno il mercato dei giochi online in India e in tutto il mondo, in particolare le ultime tendenze di iGaming, la chiarezza normativa e politica, le migliori soluzioni di marketing per i giochi online e altro ancora. Saranno presenti anche discussioni sui problemi relativi ai pagamenti per affiliati e clienti, oltre a generare le migliori offerte. Altri argomenti importanti includono il gioco d’azzardo a distanza in India, le opportunità e le nuove frontiere per l’industria dei casinò nell’Asia meridionale, il superamento delle sfide nella verifica dei giocatori, le innovazioni nel settore del poker e del ramino online in India, gli aggiornamenti sulle questioni relative alla Gst riguardanti l’industria del gioco, il l’ultima innovazione nel settore della lotteria indiana e molti altri. Molti professionisti di livello C del settore si uniranno a Spice 2022. All’ordine del giorno si troverano leader dell’industria del gioco e del gioco d’azzardo che parleranno alla conferenza, nonché aziende altamente rinomate che esporranno”. Come sta andando il mercato delle scommesse e dei giochi nella regione? “Il gioco d’azzardo fa parte della cultura indiana da decenni e le scommesse sportive stanno attualmente fiorendo. Nonostante l’ambiguità legislativa, in India l’industria delle scommesse è enorme e, tenendo conto della popolarità tra i loro giocatori, si prevede che l’India autorizzerà presto quelle online. Un altro vantaggio per gli operatori di scommesse online è che la società indiana trascorre quasi tutto il proprio orario di lavoro su dispositivi mobili; questo si è dimostrato vantaggioso per le società di settore che investono in software Internet. Si ritiene inoltre che l’India abbia un mercato delle scommesse sorprendente, grazie alla sua infrastruttura Internet avanzata. È un’idea intelligente per le società di scommesse esaminare il mercato indiano, poiché quelle sportive sono sulla buona strada per diventare il settore in più rapida crescita del paese”. (Dd)

P H . G R E G R A K O Z Y, U N S P L A S H

SPICE INDIA 2022 L’ASTRO NASCENTE DEL BETTING



COVER STORY

TECNOLOGIA AFFIDABILE E STABILE, SERVIZI, FUNZIONI DI BACK OFFICE, LEGALI E DI CONFORMITÀ DI PRIM’ORDINE SONO GLI INGREDIENTI DEL SUCCESSO DEL FORNITORE DI SLOT ONLINE, PRONTO A L ANCIARE NUOVI TITOLI

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lay’n GO, fornitore di slot online leader dell’industria, ha due decenni di esperienza nella creazione di giochi ma è comunque riuscito ad aumentare le entrate in Italia del 100 percento su base annua solo negli ultimi dodici mesi. Gioco News ha incontrato il nuovo responsabile vendite, Magnus Thalin, per scoprire perché i giocatori continuano a scegliere in gran numero i titoli di Play’n GO e cosa c’è in serbo per il futuro. L’anno scorso sembrava essere abbastanza roseo per Play’n GO, come valuta le vostre prospettive per il 2022 a livello globale? “Siamo incredibilmente orgogliosi del modo in cui abbiamo chiuso il 2021 – aumentando la nostra quota di mercato e le entrate in molte delle nostre principali giurisdizioni regolamentate – e su queste solide basi è stato costruito il nostro piano per il 2022. Sono felice di comunicare che il nostro piano sta funzionando. È un momento emozionante per Play’n GO. Quando sono entrato nell’azienda a settembre dell’anno scorso sono rimasto personalmente piuttosto sorpreso dalla quantità di dedizione che tutti, dal collega con più anzianità a quello fresco di assunzione, mettono nell’assicurare i prodotti che vedete e il servizio che ricevete da Play’n GO, tutti di prim’ordine. Potremmo essere il più grande fornitore di slot al mondo, ma non possiamo certo riposare sugli allori. Anzi, tutto il contrario. Uno dei motivi principali per cui stiamo ancora crescendo rapidamente dopo così tanti anni di successo, secondo me, è che troppo spesso la nostra industria non riesce a includere il costo di fare affari nel prezzo su cui stanno competendo. Dobbiamo solo guardare alla crescita dell’attività nel 2021 per essere sicuri che, sebbene i giochi ottengano i titoli dei giornali, non c’è certamente alcun sostituto per un buon

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servizio, una tecnologia affidabile e stabile e anche funzioni di back office, legali e di conformità di prim’ordine. Basarsi su tale approccio per l’anno a venire ci dà molta fiducia riguardo al 2022. Naturalmente, ci saranno molte sfide all’orizzonte sia per gli operatori che per i fornitori, specialmente quando si tratta di ambienti normativi mutevoli e impegnativi in giurisdizioni regolamentate chiave come abbiamo visto in Italia, Germania e altrove. Molte giurisdizioni mature, soprattutto in Europa, come l’Italia, hanno già legiferato per limitare l’attività pubblicitaria e promozionale che gli operatori possono fare sul versante delle acquisizioni. Ciò rappresenta una sfida interessante per gli operatori, poiché molti si spostano verso una mentalità di ‘fidelizzazione prima di tutto’ ma, come fornitore di contenuti, abbiamo già visto gli effetti di questo nuovo ambiente normativo: la nostra quota di mercato cresce. Nelle giurisdizioni regolamentate in cui l’attività pubblicitaria e promozionale è stata ridotta dai recenti cambiamenti i giochi Play’n GO stanno andando meglio che mai. Come mai? Qualità. Solo i migliori arrivano in alto, come si suol dire, e quando viene dato lo spazio e il tempo per scegliere i propri titoli con cui giocare, senza offerte promozionali aggressive che spingono titoli di qualità inferiore, i giocatori scelgono ogni volta trame premium, divertenti, di intrattenimento e narrative. Vogliono giochi su cui poter fare affidamento, quindi quando parliamo di qualità intendiamo tutto. Ogni piccolo dettaglio dall’ideazione dei nostri giochi fino alla loro creazione. Questo è esattamente ciò che vediamo accadere in Italia, per esempio”. Su quali titoli state attualmente lavorando e cosa dobbiamo

PH. STEPHEN DAWSON, UNSPLASH

Play’n GO La qualità che conquista


COVER STORY PLAY’N GO

aspettarci nei prossimi mesi per il vostro catalogo di giochi? “Lo sviluppo della migliore alternativa nell’industria è ciò per cui ci impegniamo sempre, ma la vera chiave che abbiamo trovato è creare un intero portafoglio di giochi che i giocatori apprezzeranno oltre la release iniziale. A Play’n GO siamo abbastanza fortunati ad avere alcune delle migliori persone dell’industria che lavorano per noi e ci assicurano di avere un numero invidiabile di titoli di livello mondiale sulla nostra tabella di marcia, e il 2022 non è diverso. Beasts of Fire si è caricato sugli schermi proprio mentre è iniziato il 2022 e abbiamo già visto potenziali titoli di ‘gioco dell’anno’ come ‘Gigantoonz’ lanciati con il plauso della critica e l’adulazione dei giocatori di tutto il mondo. Penso che vedremo molto di quel titolo negli anni a venire. Ciò dimostra ulteriormente che, sebbene siano in arrivo nuovi ed entusiasmanti uscite, il nostro intero portafoglio è progettato per resistere alla prova del tempo. Siamo conosciuti per il nostro impegno nei confronti della nostra serie e per lo sviluppo di una narrativa intrigante attraverso titoli multipli e questo è continuato quest’anno attraverso nuove aggiunte alle nostre serie ‘Rich’ e ‘Cat Wilde’ attraverso ‘Cat Wilde and the Lost Chapter’. Non vediamo l’ora di dare nuova vita alla nostra famosa serie ‘Dead’ anche attraverso ‘Secret of Dead’ a breve. Siamo pronti a suonare di nuovo con band iconiche come i Def Leppard che non solo hanno aggiunto un altro rimando alla nostalgia al nostro portafoglio, ma ci hanno permesso di giocare con le narrazioni visive nei nostri giochi. Anche ‘Lordi Reel Monsters’ ci ha molto entusiasmato, mentre ci addentriamo nel lato più spettrale delle slot con un vincitore dell’Eurovision. Questi titoli da soli mostrano la diversità del nostro portafoglio e siamo solo all’inizio dell’anno. Comprendiamo che i nostri giocatori investono in qualcosa di più del valore nominale di un gioco. Si aspettano di essere intrattenuti e che noi glielo forniamo indipendentemente dalla narrativa, dal personaggio o dalla caratteristica. Play’n GO ha sempre offerto qualcosa per tutti e quest’anno non è diverso. La nostra tabella di marcia è forse la più eccitante di sempre”. Quanto è importante la fidelizzazione dei giocatori in un’era di acquisizioni limitate? “Come ci si aspetterebbe, parliamo ogni giorno con gli operatori dei mercati regolamentati di tutto il mondo e i tipi di conversazioni che stiamo avendo oggi non sono gli stessi di una volta. Si tratta sempre più di strategie di fidelizzazione. I fornitori di giochi hanno un ruolo importante nella capacità degli operatori di fidelizzare con successo i propri giocatori oltre a creare titoli che facciano divertire e intrattengano i giocatori più e più volte. Ecco perché siamo così desiderosi di sviluppare relazioni profonde con i nostri operatori. Vogliamo aiutarli a far crescere le loro atti-

vità e ad avere successo e riteniamo di portare un’enorme quantità di valore da parte nostra. Ciò si estende ben oltre lo sviluppo del gioco. Naturalmente, è utile per la conservazione avere contenuti progettati fin dall’inizio pensando all’intrattenimento dei giocatori e al gioco responsabile ma stiamo sempre più portando i nostri dati e le nostre informazioni agli operatori per aiutarli. Soprattutto se si guarda all’arena di acquisizione estremamente costosa che è il Nord America, sappiamo tutti che quel livello di spesa non può durare e non durerà per sempre. Diventerà anche una competizione per vedere quale operatore può mantenere la sua base di giocatori al meglio e Play’n GO è eccezionalmente ben posizionata per aiutare gli operatori a fare proprio questo. Gli operatori con cui parliamo sanno che i giochi che ‘colpiscono duramente’ con un grande potenziale di vincita, ma con cui si gioca rapidamente, in molti casi fanno più male che bene. Certo, ci sono guadagni di entrate a breve termine ma il giocatore spesso non ottiene una buona esperienza e non tornerà a giocare di nuovo. Meccaniche di gioco come ‘Acquisti bonus’ non solo non sono in linea con la sicurezza dei giocatori, a nostro avviso, ma si stanno rivelando in molte giurisdizioni quasi una strategia antifidelizzazione. Pensiamo che il gioco debba essere prima di tutto divertente e personalmente sono stato molto orgoglioso quando il nostro Ceo e co-fondatore Johan Törnqvist ha detto l’anno scorso che non avremmo mai rilasciato un gioco Play’n GO con una cosiddetta meccanica ‘acquisti bonus’. Queste le sue parole: ‘Come industria dovremmo sempre prendere decisioni che assicurino che i giochi che produciamo siano buoni per i giocatori. Play’n GO sceglie di concentrarsi su intrattenimento, divertimento e qualità - questo è nel nostro Dna’. Io non potrei essere più d’accordo. Quel Dna di Play’n GO ci è stato utile sin dall’inizio e poiché stiamo ancora crescendo in modo significativo in più mercati, sono molto fiducioso anche per il futuro”.

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PH. KRAKENIMAGES, UNSPLASH

normativa inchiesta

NEL LAZIO ERRORE TECNICO DANNO TANGIBILE SI AVVICINA IL TERMINE DELL’ENTRATA IN VIGORE DEL DISTANZIOMETRO ESPULSIVO DELLA REGIONE LAZIO: L’ERRORE TECNICO, IL REALE IMPATTO SUGLI UTENTI E GLI EFFETTI COLLATERALI A cura di Geronimo Cardia

Si

affronta oggi il tema relativo al “distanziometro” in vigore sul territorio del Lazio posto che l’impianto normativo regionale di riferimento, per come strutturato da un punto tecnico, finisce per creare un effetto indiretto non voluto, diverso dal mero contenimento dell’offerta per mettere in protezione alcune categorie di soggetti ritenuti bisognosi di assistenza e protezione, in realtà consistente in un’autentica espulsione del gioco pubblico dalla sostanziale totalità dal territorio. Si tratta della cosiddetta “questione territoriale” che riguarda molte regioni italiane ed i relativi distanziometri che, per un’incontrollata espansione dei parametri urbanistici che presentano (numero di metri di interdizione, tipologie di luoghi sensibili), anziché razionalizzare e ridurre l’offerta di gioco di Stato, di fatto ne impediscono l’esistenza su gran parte dei territori, chiedendo anche alle realtà preesistenti di fare le valige.

L.R. Lazio n. 1 del 27/2/2020 che ha modificato la L.R. n. 5/2013 introducendo l’art. 11 prevedendo che “Gli esercenti che, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, gestiscono apparecchi per il gioco d’azzardo collocati all’interno di esercizi pubblici commerciali o di sale da gioco si adeguano, entro i diciotto mesi successivi a tale data, a quanto previsto all’articolo 4, anche attraverso la rimozione degli apparecchi stessi”. Con tale provvedimento è stato dunque individuato nella data del 28/8/2021 il termine per l’espulsione di tutte le realtà del gioco pubblico dalle caratteristiche indicate. In seguito ad un feroce dibattito sviluppatosi in piena pandemia, ed in prossimità del termine indicato, l’articolo 22, comma 1, lettera b) della L.R. Lazio n. 14 del 18.8.2021 ha previsto che “al comma 2 dell’articolo 11 bis, la parola: ‘diciotto’ è sostituita dalla seguente: ‘trenta’”, con ciò individuando il nuovo termine del 28/8/2022 per l’espulsione di tutte le realtà preesistenti del gioco pubblico.

LE NORME DI RIFERIMENTO In particolare, l’articolo 4, della L.R. Lazio 5/2013 prevede che “Fermo restando il rispetto della normativa statale in materia, al fine di tutelare determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili e prevenire fenomeni di Gap, è vietata l’apertura di nuove sale gioco che siano ubicate ad un raggio inferiore a cinquecento metri da aree sensibili, quali istituti scolastici di qualsiasi grado, centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente dai giovani, centri anziani, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale o luoghi di culto”. Per le caratteristiche tecniche dei parametri impostati dalla norma, perizie urbanistiche hanno preso atto che il distanziometro in parola comporta il divieto sulla sostanziale totalità del territorio. Sul punto ad esempio si richiama lo studio Eurispes “Gioco pubblico e dipendenze nel Lazio” del 23 ottobre 2019 che alla pagina 59 propone la tabella urbanistica riassuntiva, relativa all’applicazione del distanziometro sulla città di Roma identificando una percentuale di interdizione pari a 99,70 percento. Tale circostanza da anni sta paralizzando l’apertura di nuove realtà del gioco pubblico sul territorio. Per le realtà preesistenti alla normativa del 2013, e che quindi ad oggi rappresentano l’offerta del gioco pubblico sul territorio, è poi intervenuta la

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L’ESPULSIONE VA CONTESTUALIZZATA Oggi, con l’avvicinamento di detto termine il dibattito non è diverso da quello dell’anno scorso, se non ulteriormente aggravato dalla coda degli effetti pandemici, dalla sempre più penalizzante tassazione del comparto che ne riduce inesorabilmente l’aggio riconosciuto in concessione (già l’ufficio parlamentare di bilancio nel 2018 denunciava il problema richiamando l’allarme sul pericolo di stabilità del comparto), nonché dalle distorsioni dell’applicazione della tessera sanitaria (che, come oramai sanno tutti, anziché ottenere lo scopo per la quale è stata imposta, ossia tenere lontani i minori, ai quali peraltro è già vietato di accedere nelle sale oltre che di giocare, di fatto finisce solo per tenere al di fuori dal trasparente circuito pubblico di gioco tutte le persone che temono di essere mappate dall’Agenzia delle entrate e quelle che per mille ragioni pratiche non abbiano la disponibilità della tessera stessa). Le questioni sono molteplici, tutte impattate non dal principio in sé del distanziometro, quanto piuttosto dal fatto che i parametri tecnici che lo identificano rendono come detto il divieto talmente espanso da non consentire alcuna installazione. E vediamo quali.


NEL LAZIO ERRORE TECNICO, DANNO TANGIBILE

I PROFILI ECONOMICI, SANITARI E DI LEGALITÀ L’espulsione del gioco pubblico dal territorio del Lazio comporterebbe una perdita di 16mila posti di lavoro, di 1 miliardo di euro di gettito erariale, nonché la penalizzazione se non la chiusura di circa 6.400 esercizi, di cui 1.300 specializzati (“Analisi dell’impatto sociale del settore del Gioco Pubblico nella Regione Lazio e delle conseguenze dell’entrata in vigore della L.R. 5/2013”, prof. Paolo Feltrin, Direttore Istituto Tolomeo Studi e Ricerche). L’altra conseguenza disarmante della radicale espulsione va ricercata nelle parole del Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Rhao “quando si dice il gioco legale va promosso non è una sollecitazione al gioco, perché il gioco andrebbe comunque contenuto, ma chiudere il gioco legale significa dare modo alla criminalità organizzata di operare con maggiore efficacia e maggiore ricchezza”. Peraltro, “è del tutto evidente che il prolungamento della chiusura forzata del comparto a causa della pandemia (…) rappresenta la cosiddetta ‘Prova del 9’ di quanto indicato (…) le autorità investigative non hanno mancato di rappresentarlo anche nelle sedi ufficiali. Ed a tal fine mi limito a ricordare quanto da ultimo dichiarato: [i] dall’allora Capo della Polizia, Franco Gabrielli ad aprile 2020 ‘La chiusura delle sale giochi e l’interruzione delle scommesse sportive e dei giochi gestiti dai Monopoli di Stato potrebbero aumentare il ricorso al gioco d’azzardo illegale online’; [ii] dall’Agenzia Dogane e Monopoli più recentemente ‘Il gioco illegale, secondo alcune stime, per volume è paragonabile al gioco legale’; l’emergenza Covid ha già accelerato la ripresa dell’offerta illegale in quanto l’Agenzia riporta anche che “Dalla chiusura a seguito del lockdown il CoPReGI, Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, è intervenuta in tutte le regioni d’Italia, in 50 capoluoghi di provincia, ha controllato 250 sale illegali e comminato sanzioni per oltre 1 milione di euro’; [ii] dal direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria (Uif ) della Banca d’Italia, Claudio Clemente, nella relazione per la Commissione Parlamentare Antimafia “‘gli alert antiriciclaggio relativi al settore giochi hanno registrato nel 2020 «una complessiva contrazione’” (prof. Alberto Baldazzi, vice direttore Istituto Ricerca Eurispes presentando il Focus Lazio al Convegno online del 26/4/2021). Sotto il profilo sanitario deve essere valutato con attenzione che l’espulsione di un’offerta pubblica dai territori o la sua marginalizzazione ai confini delle periferie si paleserebbe addirittura penalizzante per gli utenti, per tutta una serie di ragionamenti proposti dagli studiosi ed eserti in materie di dipendenze, a partire dall’Istituto Superiore di Sanità che non mette il distanziometro tra gli strumenti utili al contrasto. Tra le altre posizioni assunte si ricordano i seguenti stralci. “È con il craving che si deve cimentare chi si occupa di dipendenze. E il craving non si controlla con limiti e paletti che rendano più complicato il raggiungimento dell’oggetto della dipendenza. Anzi, qualsiasi ostacolo, più o meno superabile, rende il desiderio, il craving appunto, ancora più intenso e rende ancora più forte il piacere della sua soddisfazione. Per curare la dipendenza non si può agire sull’oggetto, rendendolo più o meno proibito, ma sul soggetto portatore della dipendenza, rendendolo più forte e più consapevole”, (così la dottoressa Sarah Viola, Medico Psichiatra specialista in dipendenze su impatto di natura sanitaria, al Convegno online sul distanziometro del Lazio del 26/4/2021). Negli stessi termini è quanto si rinviene studio da parte della Italian Society of Psychopathology dal titolo “Il disturbo da gioco d’azzardo – implicazioni cliniche, preventive e organizzative” sul numero 1/2020 della

rivista scientifica Journal of Psychopathology, disponibile anche sul sito al link www.jpsychopathol.it secondo cui tra l’altro: “Attualmente, le risposte al problema del gioco d’azzardo non sono ancora sufficientemente delineate e socialmente soddisfacenti. (…) nel nostro paese Regioni e Comuni hanno, abbastanza superficialmente, cercato soluzioni per la gestione del fenomeno e sono intervenute, perlopiù, col fine di limitare il numero delle sale attraverso misure che – secondo gli Istituti di ricerca – si rivelano di scarso impatto e quantomeno inefficaci. Prima fra tutte quella definita come ‘distanziometro’, ovvero il divieto di aprire sale o installare slot-machine a meno di una certa distanza da chiese, scuole e altri luoghi sensibili. Recenti dati mettono in evidenza come invece una parte dei giocatori problematici (mediamente il 10 percento) spesso scelga di rivolgersi a sale distanti dall’abitazione, proprio per nascondere il disagio che ne può derivare. Doxa (2019) mette in evidenza che la maggior parte dei giocatori non ha alcun problema a scegliere una sala più lontana: si sposterebbe in un altro punto vendita il 69 percento dei giocatori di scommesse sportive, il 65 percento dei giocatori di slot e il 61 percento dei giocatori di Vlt. Solamente il 12 percento smetterebbe di giocare, qualora chiudesse il luogo di gioco abituale. Il divieto praticamente assoluto di gioco in zone urbane potrebbe paradossalmente favorire il soggetto affetto da Gd, determinandone pertanto la concentrazione delle sale in luoghi periferici, isolati dallo sguardo altrui e dallo stigma derivante. Inoltre, le periferie stesse potrebbero finire per essere penalizzate da una elevata densità di offerta, con un probabile influenza negativa sui giocatori sociali normalmente residenti nelle zone stesse”.

CONCLUSIONI In definitiva, l’esercizio che andrà fatto prima che si giunga alla scadenza del termine è quello capire che il problema è solo l’errore tecnico sottostante che caratterizza i parametri del distanziometro. Occorre tenere sotto controllo tutti i parametri sopra indicati (metri, modalità di calcolo, tipologia di luoghi sensibili), con l’obiettivo primario di tutelare si gli utenti dal disturbo da gioco d’azzardo, ma nella consapevolezza che ciò debba avvenire effettivamente in concreto e non in astratto e senza verifiche. Il tutto, nella consapevolezza che, pertanto, lo strumento individuato del distanziometro, così come congegnato, per l’errore tecnico che lo caratterizza, per i parametri così oggettivamente troppo ampi, di fatto finisce non solo per andare contro lo scopo della norma stessa, perché non cura, e addirittura determina una serie di effetti collaterali nefasti per il territorio stesso, a discapito della legalità dei territori, del gettito erariale fin ora sviluppato, del tessuto imprenditoriale e dell’occupazione che, in tempi di post pandemia, difficilmente troverebbero soluzioni alternative. Serve il coraggio di dire che è necessario non solo eliminare il termine di espulsione di agosto 2022 ma anche di concepire subito o in prospettiva una nuova formula distanziale che sia autenticamente efficace, da un lato, e sostenibile, dall’altro, mettendo in sicurezL’AUTORE za dunque la salute degli utenti e gli altri interessi di Geronimo Cardia carattere generale sopra riAvvocato cassazionista, dottore commercialista chiamati: dall’occupazione, e revisore contabile al tessuto imprenditoriale, Studio Cardia e Cardia dalla legalità al gettito erawww.gclegal.It riale.

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CASINÒ FRANCESI

La

Cassazione mette fine alla mirabolante storia all’italiana dei bookmaker esteri esonerati da imposte per aver operato senza concessione e chiarisce ulteriori questioni controverse1.

IL CASO Parallelamente alla legalizzazione dell’attività di gestione delle scommesse ha iniziato a prendere piede il fenomeno dell’esercizio abusivo della stessa. Alcuni bookmakers esteri hanno iniziato a operare in Italia in assenza dei titoli autorizzativi legalmente richiesti, grazie all’intermediazione di centri di trasmissione telematica dei dati residenti (cosiddetti “Ctd”) ai quali è stata delegata, l’attività di raccolta e trasmissione delle scommesse. Oltre il danno, però, c’è stata un’ulteriore beffa per i concessionari autorizzati. Fino all’introduzione dell’art. 1, comma 66, della legge di stabilità 2011, nessuna norma attribuiva soggettività tributaria né agli allibratori esteri né ai Ctd. Tali soggetti hanno dunque beneficiato di una pressochè totale immunità fiscale. L’espressa estensione legislativa del perimetro dell’imposta unica alla raccolta esercitata al di fuori del sistema concessorio, tuttavia, non ha chiuso la questione. Si è assistito, infatti, a un massiccio orientamento giurisprudenziale che continuava ad escludere l’applicabilità della previsione alle ricevitorie, in considerazione della natura ausiliaria o preparatoria dell’attività svolta. Per la definitiva attribuzione a tali soggetti di soggettività e responsabilità fiscale, dunque, è servito un ulteriore decennio. La Cassazione, infatti, ha dovuto attendere, prima, la conferma della Corte costituzionale sulla compatibilità della previsione rispetto

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all’art. 53 della Costituzione (sentenda del 21 febbraio 2018, n.27). Successivamente, quella della Corte di giustizia Ue in relazione ai principi di non discriminazione e di libertà di prestazione dei servizi recati dagli aricoli 52, 56 e 57 del Tfue (sentenza del 26 febbraio 2020, C-788/18).

L’IMPOSTA UNICA NON DUPLICA L’IVA La Cassazione, in primo luogo, ha confermato la compatibilità dell’imposta unica rispetto al divieto previsto dall’articolo 401 della sesta Direttiva Iva, escludendone l’assimilazione ad un tributo sul volume d’affari. Svariate ordinanze hanno, così, univocamente disatteso le richieste di disapplicazione del d.lgs. n.504/1992 avanzate, in via subordinata, da bookmakers e ricevitorie. L’imposta unica, dunque, non presenta le caratteristiche individuate dalla Corte di giustizia Ue e non rientra nell’ambito applicativo del divieto comunitario. La Cassazione, inoltre, ha evidenziato che lo stesso Dpr 633/1972, esentando da Iva le operazioni in questione con l’art. 10, comma 2, esclude ab origine il concorso delle due imposte sul medesimo volume d’affari.

SOGGETTIVITÀ PASSIVA DEI CTD In trentuno ordinanze la Cassazione ha confermato l’autonoma soggettività passiva delle ricevitorie che operano per conto di bookmaker privi di autorizzazione. Tali operatori, prosegue la Corte, pur non partecipando direttamente al rischio dell’attività, svolgono un’attività gestoria che, di per sé, costituisce presupposto impositivo. La responsabilità solidale tra Ctd e bookmakers abusivi, dunque, è paritetica. La soggettività passiva, però, può essere attribuita ai Ctd per i soli rappor-

ti successivi al 2011, anno di entrata in vigore della norma. Le ordinanze, inoltre, precisano che la responsabilità solidale paritetica permane anche in caso di annullamento, per contrasto con la normativa comunitaria, del bando di gara che ha impedito all’allibratore di ottenere la concessione. In tale ipotesi, però, è esclusa la punibilità per il reato di esercizio abusivo dell’attività di gico o di scommessa previsto dall’art. 4 della legge 401/1989.

EFFICACIA DEL “CONDONO RENZI” PER IL BOOKMAKER Cinque pronunce, infine, analizzano la procedura di sanatoria introdotta dal legislatore con la Legge 190/2014, per consentire ai bookmaker abusivi e ai centri di trasmissione dati la regolarizzazione delle violazioni commesse in passato. La Corte, in particolare ha chiarito che la responsabilità del bookmaker per gli illeciti commessi in passato, dunque, è eliminata solo in relazione alle posizioni delle ricevitorie che contestualmente hanno regolarizzato la posizione. Conseguentemente, è stata esclusa l’efficacia della sanatoria per il bookmaker con riferimento alle posizioni delle ricevitorie già inattive alla data del 30 ottobre 2014 1

(ordinanze nn. da 2044 a 2050 del 25/1, 2936 e

2937 del 1/2; 3110 del 2/2; da 3863 a 3868 dell’8/2, da 4064 a 4067 del 9/2, 4845 e 4854 del 15/2, 5063, 5064, 5068, 5069 del 16/2, da 5161 a 5167 e 5195 del 17/2). GLI AUTORI

Francesco Scardovi Dottore Commercialista Revisore legale, Partner Studio Scardovi & Giordani Giancarlo Marzo Managing partner Studio legale e Tributario Marzo Associati

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CON TRENTASEI ORDINANZE DEPOSITATE TRA IL 25 GENNAIO E IL 17 FEBBRAIO SCORSI LA CORTE SUPREMA FA IL PUNTO SUL REGIME FISCALE DELLA RACCOLTA ABUSIVA DI SCOMMESSE CASINÒ FRANCESI

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Scommesse e Ctd ci pensa la Cassazione

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A cura di Francesco Scardovi e Giancarlo Marzo





scommesse

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2022 L’ALBA DEL NUOVO BETTING Un anno ricchissimo di eventi dopo un 2021 difficile sempre a causa della pandemia, ma che ha ormai imposto la logica omnichannel grazie alla transizione digitale vissuta anche nel gaming

di Cesare Antonini

Le

scommesse d’Italia potrebbero rialzare la testa definitivamente con un grande finale di stagione ma con un secondo semestre del 2022 che metterà sul piatto tantissimi eventi compresi i primi mondiali di calcio giocati in inverno. Per capire come sta il mercato e per avere un quadro chiaro delle prossime tendenze dei bookmaker in relazione ai gusti e alle preferenze degli scommettitori ci siamo avvalsi della competenza e della lunghissima esperienza di Massimo Temperelli, betting managing director Sisal. Online e retail, il bookmaker in questione è uno degli operatori principali e capire come stanno cambiando i rapporti tra i due mondi in termini di usabilità da parte dei player e di raccolta di gioco è fondamentale anche se, come ci spiegherà Temperelli, ormai la logica omnichannel si è imposta grazie alla crescita dell’utenza e dell’accelerazione dei processi dopo i lunghissimi lockdown causati dalla pandemia mondiale di Covid-19.

MASSIMO TEMPERELLI

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Com’è ripartito il 2022 per le scommesse di Sisal e quali sono le previsioni, anche in base agli eventi sportivi in programma, per l’anno appena iniziato? “Ci aspetta un anno particolare, il primo della storia col Mondiale nel periodo invernale e di conseguenza con tutte le date del calendario calcistico stravolte per fare spazio a questo grandissimo evento. Il 2022 si è comunque aperto nel migliore dei modi per gli appassionati, con la Coppa d’Africa e le Olimpiadi invernali di Pechino, mentre a settembre vivremo gli Europei di basket, in programma anche in Italia. Un programma così ricco ci fa ovviamente ben sperare e siamo fiduciosi che, grazie anche alla continua innovazione del nostro prodotto, continueremo a crescere attraendo un numero sempre maggiore di appassionati”. Con il vostro bookmaker non abbiamo comunque chiuso il bilancio del 2021 dal punto di vista del betting. C’è chi dice che, per certi versi, lato retail, è forse andato peggio del 2020: quali sono le vostre analisi e deduzioni dai dati? “Gli anni 2020 e 2021 sono stati due esercizi molto diversi fra loro ma entrambi molto difficili per il retail ed è quindi difficile, se non addirittura sbagliato, tentare di metterli a confronto – prosegue Massimo Temperelli preferiamo guardare avanti e mettere a frutto quello che


IL 2022 L’ALBA DEL NUOVO BETTING

abbiamo imparato. Quello che ci dicono chiaramente i dati è che la pandemia ha dato una fortissima spinta a un trend già avviato da tempo, ovvero quello dello spostamento sempre più marcato del gioco dal retail all’online. I mesi di lockdown hanno costretto anche le persone più restie a mettersi alla prova con la tecnologia e col mondo digitale, traghettandole verso l’esperienza interattiva per passare poi a quella omnichannel. I due canali, retail e online, sono infatti perfettamente complementari, fino a diventare sinergici. Di fatto il cliente è lo stesso ed ha necessità di accedere a servizi offerti da ciascun canale a seconda dei momenti della giornata e dell’evento sul quale scommettere. Non si tratta di un vero e proprio ‘passaggio’, quindi, ma di un processo di arricchimento dell’esperienza come ad esempio la disponibilità di un palinsesto anche di notte oppure la facilità di ricercare della scommessa più ‘strana’ in mezzo a decine di migliaia. E se si vogliono incontrare i vecchi amici, basta tornare in agenzia e confrontare i propri punti di vista o sfidarsi ciascuno con il proprio pronostico. Ma se non si ha molto tempo, ora c’è anche Tipster, cioè la piattaforma esclusiva messa a disposizione da Sisal per condividere le proprie giocate e mettere in mostra (e a frutto, guadagnando bonus) il proprio talento da scommettitore oppure, al contrario, prendere spunto dai migliori clienti Sisal e copiare le giocate dei più bravi”. Dal punto di vista del prodotto i bookmaker d’Italia sono ormai al completo e hanno tutti gli strumenti idonei o c’è qualcosa da integrare e magari da mutuare dai mercati stranieri? “Non credo che ci sia un mercato in cui si può pensare di essere ‘arrivati’, perché i tempi cambiano e di pari passo cambiano le esigenze dei clienti, gli strumenti tecnologici e le abitudini dei consumatori. A maggior ragione nel nostro settore, dove gli spunti per migliorarsi non mancano: prendiamo spunto dai mercati stranieri ma anche e soprattutto direttamente dai nostri clienti, cogliendo i loro suggerimenti, anticipando i trend e ideando sempre nuove soluzioni e proposte di gioco. Sisal ha nel suo Dna l’innovazione e dedica tantissime energie e risorse allo

sviluppo dell’offerta e degli strumenti. Ultima iniziativa in ordine di tempo è il Sisal Innovation Lab – spiega il Betting Managing Director Sisal .- un centro innovativo di esplorazione e sperimentazione tecnologica per giovani talenti inaugurato nel giugno scorso a Torino presso la Fondazione Agnelli, realizzato in collaborazione con primarie realtà tech e digital come Talent Garden. Attraverso il Lab abbiamo la possibilità di affrontare ed esplorare temi strategici per il nostro business, come l’implementazione dell’intelligenza artificiale applicata al gioco responsabile, pilastro della nostra strategia di crescita”. Tra la nomina del presidente della Repubblica e il festival di Sanremo le novelty bets crescono o rimangono più un effetto marketing per fare comunicazione di brand? E le scommesse sulle elezioni politiche in Italia potrebbero essere validate visto anche l’imperversare di sondaggi che influenzano in maniera decisamente più profonda il voto? “Le scommesse speciali suscitano sempre più interesse nella clientela e, se un tempo venivano utilizzate soprattutto come leva per la comunicazione del brand, oggi hanno un risvolto importante anche in chiave di business. La dimostrazione più eclatante è stata la raccolta del Festival di Sanremo di quest’anno, che noi abbiamo quasi raddoppiato rispetto all’anno scorso: un risultato eccezionale considerando che già nell’edizione 2021 avevamo registrato numeri considerevoli. Le novelty bets fanno emergere il lato puramente di entertainment della scommessa, per questo Sisal è sempre più attenta a garantire un’offerta completa e distintiva anche in ambiti extra sportivi. Inoltre è una eccellente opportunità per ingaggiare una fascia di pubblico che è poco interessato alle scommesse sportive e che può avvicinarsi al nostro mondo in occasione di grandi eventi come Sanremo. Le scommesse sulle elezioni politiche italiane sono vietatee al momento non vedo aperture in questo senso anche se, viste le tante evoluzioni nel palinsesto avvenute negli ultimi anni e considerando che questa possibilità esiste nei mercati esteri, chissà che qualcosa possa cambiare”.

IL 2021 DEL BETTING D’ITALIA Nel 2021 le scommesse sportive in agenzia hanno totalizzato una raccolta da 2 miliardi di euro come recitano i dati contenuti nel report dell’Agenzia delle dogane e monopoli. Sul dato pesa il lungo lockdown che ha fermato la rete fisica da ottobre 2020 al giugno successivo, con un crollo del 58,1 percento rispetto al 2019, l’ultimo anno interamente operativo per le agenzie. Da gennaio a dicembre 2021, Napoli risulta la provincia dove si è giocato di più, con 311 milioni di euro. Seconda la provincia di Roma con 169,4 milioni, mentre Milano è sull’ultimo gradino del podio con 114 milioni. Le scommesse virtuali in agenzia hanno invece raccolto 1,1 miliardi, il 37,5 percento in meno rispetto al 2020.

Raccolta scommesse

(miliardi di Euro)

+58,1% 2021

2019

2

3,162 2021

2019

Raccolta 2021 province italiane

(milioni di Euro)

Napoli

Roma

Milano

311

169,4

114

Raccolta scommesse virtuali

(milioni di Euro)

Napoli

Roma

Palermo

198

72,4

63,3 www.gioconews.it

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LEDRITTE DELMAESTRO

Chi è Gianni Carra

di Gianni Carra

Le nuove scommesse speciali PROMOSPACE

N

egli ultimi quarant’anni è cambiato il modo di scommettere degli italiani. Il gioco del Lotto la fa ancora da padrone ma internet ha cambiato l’approccio degli scommettitori e ha portato molti giovani a conoscere questo mondo. Sembra passato un secolo, quando nelle agenzie ippiche arrivavano ai frequentatori dei minuti foglietti con le quote scritte a mano del campionato di Serie A. Ma oltre al calcio un’altra manifestazione veniva proposta ai giocatori: il Festival di Sanremo. Sicuramente chi ha puntato negli anni Toto Cutugno piazzato, l’eterno secondo, si sarà arricchito. Ora il settore del betting online è molto variegato e sono tantissime le opzioni su cui gli utenti possono puntare. Gli scommettitori possono scegliere tra una vastissima gamma di scommesse sportive. La raccolta maggiore è ancora sulle scommesse calcistiche, ma i palinsesti dei bookmakers offrono anche eventi non sportivi. In tutto il mondo si scommette persino sugli eventi politici, sulle elezioni, mentre i book italiani non ammettono questo tipo di scommesse perché temono che il voto possa essere influenzato dalle quote (lasciando libera la pubblicazione di sondaggi di dubbia validità statistica). Negli ultimi anni, grazie alle diret-

te televisive e ai nuovi talent-show, le scommesse sul mondo dello spettacolo riscuotono un grande successo. Parliamo di eventi internazionali come la notte degli Oscar, in cui è possibile scommettere per ogni categoria quali siano i film ed i professionisti a finire in nomination, così come sui vincitori di esse e così via. Si può scommettere anche per premi meno famosi, come il David di Donatello mentre il mondo della musica offre molti mercati in più. Oltre il già citato Festival di Sanremo si può giocare l’European Song Contest, e sui vari talent show come X-Factor, The Voice o Amici. Durante il Festival, oltre al vincitore classico, molti book offrivano vari tipi di scommesse, dal premio della critica, al vincitore della serata e molti siti accettavano anche scommesse live durante la serata finale. Per gli appassionati di gossip e di reality, in tutti i siti è possibile scommettere anche sugli esiti dei programmi come il Grande Fratello, Temptation Island e tutti gli altri show più popolari nel nostro palinsesto televisivo. I vari concorrenti sono tutti associati ad una quota, la quale può variare durante il corso del programma. Gli scommettitori possono decidere di puntare il proprio denaro sul proprio concorrente preferito. I professionisti del betting in questi anni MAHMOOD E BLANCO, VINCITORI DEL FESTIVAL DI SANREMO 2022

Rubrica a contenuto informativo ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n.132/19/CONS)

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Cinquantuno anni, un passato sui campi da tennis serie C1 nel 1984, ha insegnato in vari circoli lombardi dal 1980 al 1987. Dal 1976 ha iniziato a frequentare gli ippodromi, nel 1992 è collaboratore del quotidiano Cavalli e Corse. Dal 1996 la sua attività professionale principale è scommettere sugli avvenimenti sportivi. Nel 2006 inizia la sua avventura anche nel mondo del poker prima come giocatore e poi come organizzatore. Dal giugno 2012 entra nel team pro di VipBox.it poi nel luglio 2013 il salto di qualità. Carra diventa l’unico poker pro player di PaddyPower.it e cura alcune rubriche radiofoniche e in tv nel seguitissimo programma ‘Qui studio a voi stadio’ di Telelombardia, sempre come uomo Paddy Power. Quotidianamente centinaia di lettori lo seguono sulla sua pagina Facebook e anche nel suo blog, ‘Le dritte del Maestro’ (www. ledrittedelmaestro.it) dove il suo motto è: mano passata, mano finita.

hanno diversificato il loro modo di piazzare il gioco. Le scommesse calcistiche offrono tantissime varianti: oltre al classico 1-X-2 le scommesse live sembrano essere quelle che negli ultimi anni hanno coinvolto molti nuovi giocatori. Se non rappresentano la maggioranza dei volumi di gioco, gli eventi televisivi allettano nuove platee di scommettitori che si sentono coinvolti nella partita che seguono. Per questo i bookmakers devono preparare nuovi quotisti in settori completamente diversi dallo sport. Quali sono i nuovi mercati delle novelty bet da seguire? Nella primavera del 2022 si terranno le elezioni presidenziali in Francia. Il primo turno delle elezioni presidenziali francesi del 2022 si terrà il 10 aprile. Il presidente in carica è Emmanuel Macron ed è anche il favorito a quota 1.75 su Marie Le Pen a quota 6.00. Molti siti propongono già le quote delle presidenziali americane di mid term del 2024 con Trump offerto a 4.00. Si possono scovare quote interessanti ma, come detto, la maggioranza dei bettors preferisce scommettere su eventi giornalieri, le classiche puntate da “gratta e vinci”, cercare di vincere per continuare a giocare. Tuttavia le scommesse speciali rappresentano un buon mezzo per allargare il proprio bacino d’utenza, e avvicinare al banco del bookmaker nuovi giocatori che mai si sognerebbero di piazzare giocate tradizionali.



ippica

Operazione rilancio

L’

di Michela Carboni

ippica torna sotto i riflettori politici. Un emendamento alla manovra fiscale, presentato da Davide Faraone, senatore di Italia Viva, stabilisce infatti un fondo per garantire il funzionamento degli impianti ippici di recente apertura. Cosa prevede e come mai ha ritenuto necessario avanzare una proposta di questo tipo? “L’emendamento presentato stanzia per il funzionamento e la riqualificazione dei due ippodromi, per il 2022 ed il 2023, rispettivamente 3 e 4 milioni di euro, ad integrazione di quanto già previsto al capitolo 2297 per l’organizzazione delle corse nel predetto biennio. Desidero attenzionare queste due realtà che, storicamente, hanno rappresentato due importanti impianti storici e che, per vicende differenti, hanno avuto uno stop forzato, e che sono stati riaperti durante il periodo pandemico,grazie a nuovi importanti impegni e nel rispetto delle normative di sicurezza. In più Palermo ha un aspetto valoriale che va sostenuto con forza. Faccio riferimento alla chiusura imposta dalla prefettura nel 2019 per interdittiva antimafia. Il successivo bando e la presenza di una nuova società deve rappresentare la vittoria delle Istituzioni, un eventuale fallimento dell’impianto segnerebbe la sconfitta dello Stato e non possiamo permettere che ciò avvenga. Per

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GIOCONEWS #03 MARZO 2022

Davide Faraone, senatore di Italia Viva, in prima linea per garantire il funzionamento degli impianti ippici di recente apertura, attraverso un emendamento alla manovra fiscale questo credo che il rilancio di Palermo vada ben oltre il beneficio di un impianto locale, ma segna la degna risposta delle istituzioni dopo la necessaria chiusura”. In che modo a suo avviso l’ippica italiana va salvaguardata e rilanciata? “L’ippica italiana può tornare a recitare certamente un importante ruolo dal punto di vista sportivo, agonistico ed anche economico, giacché garantisce migliaia di posti di lavoro in un comparto che, negli anni, ha rappresentato davvero una punta d’eccellenza italiana: un’opportunità di lavoro ed un’occasione di mercato per un settore produttivo agricolo”. La politica sta facendo abbastanza per riformare il settore? “Così come tanti altri settori, anche quello dell’ippica vive un momento di grave crisi a causa di mancanza di risorse. Siamo tutti impegnati in un’operazione di rilancio, attraverso finanziamenti adeguati a rendere possibile una ripartenza autentica, con la consapevolezza che è necessaria una politica capace di investire, avendo una visione proiettata nel futuro. Il settore però non può continuare ad essere autoreferenziale, la continuità dell’ippica deve essere accompa-


IPPICA OPERAZIONE RILANCIO

L E T T E R A

D I

A N Z A L D I

Michele Anzaldi, deputato di Italia viva e segretario della Commissione di vigilanza dei servizi radiotelevisivi, ha inviato una lettera alla presidente della Rai, Marinella Soldi, sull’assenza del settore ippico ed equestre nei palinsesti Rai, invitandola a fare una valutazione in merito affinché la questione venga sottoposta alla tv di Stato, dopo aver ricevuto una lettera firmata da alcune associazioni e person-

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R A I

alità del settore. “L’ippica rappresenta un ambito che interessa decine di migliaia di persone ed ha un indotto non solo sportivo ma anche economico davvero rilevante, a maggior ragione in un Paese come il nostro dove storicamente la tradizione equestre è molto radicata. In ottemperanza al Contratto di servizio, che richiede un’informazione completa a 360 gradi in tutti gli ambiti sportivi, risult-

gnata da una programmazione pluriennale”. Che cosa a suo avviso andrebbe fatto? “Come dicevo, garantire una continuità e una certezza nei finanziamenti in modo da assicurare una base solida per un’adeguata e concreta programmazione, nella selezione e nella qualità da premiare. Credo che sia importante che le società che gestiscono gli impianti assicurino alle categorie servizi qualitativamente idonei ed offrano lo spettacolo ippico, creando sinergie operative, utilizzando gli spazi per attività ricreative ed eventi, perché questi impianti non si limitino ad essere solo un punto di attrazione per il mondo dell’ippica”. In che modo vanno rilanciati gli ippodromi? “Da palermitano, posso dire con orgoglio che l’ippodromo di Palermo rappresenta una delle location più belle d’Italia e, non solo; la bellezza di questo spazio cittadino è riconosciuta anche a livello internazionale. L’ippodromo La Favorita ha davvero delle straordinarie potenzialità per poter rappresentare uno spazio dove poter organizzare grandi manifestazioni, in risposta alla domanda di intrattenimento e di tempo libero nel verde”. Lei ha detto che Palermo tornerà una grande piazza per l’ippica. In che modo? “Certamente auguro un grande rilancio e una significativa ripresa dell’attività agonistica al livello che gli compete in linea con la propria storicità . Il contributo che abbiamo dato con l’emendamento desidera essere un

erebbe davvero poco comprensibile un eventuale ostracismo nei confronti di questo settore”, scrive Anzaldi. “Nel rispetto degli operatori e dei tanti appassionati dell’ippica, credo che sarebbe doveroso e ampiamente giustificato un segnale di attenzione da parte della Commissione”, conclude.

MICHELE ANZALDI

L A

messaggio di vicinanza verso una realtà che ha sofferto molto durante il lungo periodo di chiusura, che ha penalizzato fortemente tutto il mondo dei lavoratori che gravita attorno all’ippodromo”. Cosa auspica per l’ippica palermitana? “L’attività ippica rappresenta certamente, nei vari ambiti ad essa collegati, una consistente fonte di entrata, ma sono convinto che oggi tutto debba essere ripensato in un’ottica di servizi e attrazioni a più ampio respiro”. Le scommesse ippiche sono una risorsa per il settore o andrebbero ripensate? “Le scommesse oggi potrebbero tornare a rappresentare, solo se adeguatamente riproposte, una fonte di entrata, ma non è più pensabile basarsi esclusivamente sulle stesse. Io credo che le società debbano sfruttare le location, davvero straordinarie per alcuni ippodromi italiani e ridare slancio a questo settore organizzando e promuovendo una programmazione di grandi Premi di respiro internazionale, costituendo così un’attrazione che, ben calendarizzata, potrebbe incentivare un turismo sportivo legato anche al mondo dell’ippica”. Gli ippodromi sono un volano per il turismo? “Certamente. Ma così come detto, bisogna garantire continuità e certezze agli impianti, al fine di poter programmare e calendarizzare le corse per tempo. Questo consentirebbe la corretta promozione e una migliore organizzazione degli eventi promossi”.

Lui chi è?!? Davide Faraone è nato a Palermo il 19 luglio del 1975. È presidente del gruppo Iv-Psi dal 25 settembre 2019; è membro della Giunta per il Regolamento; membro della 10ª commissione permanente (Industria, commercio, turismo) e membro della commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Il 18 settembre 2019 lascia il Pd e aderisce a Italia Viva, il nuovo partito centrista di Matteo Renzi, diventandone capogruppo al Senato. Il 20 novembre 2021, durante la “Leopolda”, l’incontro annuale organizzato da Matteo Renzi, annuncia di volersi candidare a sindaco di Palermo alle prossime amministrative. DAVIDE FARAONE

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flipper

La stagione dei leader

di Vincenzo Giacometti

DOPO L’ULTIMO AGGIORNAMENTO DELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE DI FLIPPER SPORTIVO, SI RIMESCOLANO LE CARTE E TORNA AL SECONDO POSTO CAYLE GEORGE, MENTRE IN ITALIA RESTA ALLA GUIDA FLAVIO BADDARIA

“N

uova scossa al ranking internazionale di flipper sportivo Wppr (World pinball player rankings) che pur confermando, in pianta stabile e al primo posto, l’americano Raymond Davidson, registra qualche importante cambiamento. A partire dal ritrovato Cayle George, già due volte campione del mondo e tra i maggiori giocatori nella storia della disciplina, che torna in seconda posizione, sia pure con un distacco abbastanza sostanzioso dal leader

Ranking WPPR 1

Raymond Davidson

2

Cayle George

814,87 676,85

3

Escher Lefkoff

585,69

4

Keith Elwin

738,86

5

Peter Andersen

753,68

6

Arvid Flygare

459,34

7

Jared August

512,69

8

Colin Urban

562,66

9

Robert Sutter

634,19

10

Colin McAlpine

583,40

11

David Riel

588,21

12

Viggo Löwgren

465,45

13

Neil Graf

564,59

14

Aleksander Kaczmarczyk

543,16

15

John Delzoppo

500,25

16

Flavio Baddaria

553,06

17

Emil Ed Dreiborg

577,28

18

Carlos Delaserda

538,04

19

Derek Price

534,66

20

Zach McCarthy

534,36

21

Travis Murie

522,81

22

Paul Englert

565,00

23

Johannes Ostemeir

558,19

24

Marcus Hugosson

512,02

25

Eric Stone

609,54

(Ultimo aggiornamento del ranking febbraio 2022)

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GIOCONEWS #03 MARZO 2022

della classifica, con circa 190 punti di distanza. In terza posizione si trova invece il giovane Escher Lefkoff, che fa sentire - al contrario - il fiato sul collo a George, avendo un distacco minimo e di appena cinque punti. Mentre in quarta posizione torna a rivedersi il “Re” del flipper sportivo, Keith Elwin, dopo una lunga assenza dalla competizioni, che torna a dire la sua e a posizionarsi nella parte alta del ranking. A chiudere la “top 5” mondiale, un unico europeo: si tratta del danese Peter Andersen, il quale è seguito paerò da un altro europeo. Ovvero, lo svedese Arvid Flygare, altra novità ai vertici della classifica. Per trovare un altro europeo, il terzo tra i primi dieci al mondo, bisogna scendere invece in nona posizione, dove si trova lo svizzero Robert Sutter, davanti allo statunitense Colin MacAlpine (decimo) e dietro agli altri americani Jared August e Colin Urban (rispettivamente, settimo e ottavo). Per trovare, invece, un volto italiano bisogna arrivare a scorrere il ranking fino alla sedicesima posizione, dove si trova l’attuale leader della classifica tricolore, Flavio Baddaria, che resiste al comando dopo aver spodestato il quattro volte campione del mondo Daniele Acciari (oggi secondo in Italia e nel 71esimo nel mondo), rimanendo così anche nella “prima pagina” del ranking Ifpa, ovvero nella “top 25”. Tra i personaggi che contano nel panorama mondiale della disciplina.

COSÌ IN ITALIA Intanto la situazione in Italia rimane sostanzialmente invariata. Dietro a Baddaria ed Acciari continua a rimanere in terza posizione il brianzolo Roberto Pedroni, F L A V I O B A D D A R I A seguito dall’altoatesino Wolfgang Haid e da Giorgio De Stefani (quinto). In sesta posizione si trova invece Mirko Plumari, seguito da Giuseppe Violante, Fabio Francescato e Danny Iuliano. A guidare la classifica femminile italiana è la “solita” Antonella Iannotta, attualmente in 24esima posizione nella classifica generale del nostro paese. Una posizione tutt’altro che banale, che scaturisce anche dall’ottimo risultato che ha ottenuto nel recente torneo disputato a Bologna, a gennaio, e valido anche per il circuitio nazionale Ics (Italian champioship series): il Nerd Pinball Party. Una sfida che ha aperto la stagione 2022 di competizioni nel nostro paese e dove Iannota ha ottenuto un piazzamento sul terzo gradino del podio, dietro all’outsider Luca Vignardo, e al più esperto Giampiero Pittelli. Guarda la classifica italiana di flipper sportivo:



politica poker epm

Continua la striscia positiva anche dei players azzurri nei principali tornei d’Europa, così come nello sport. La vittoria di Cisternino succede a quella di Annunziata di fine 2021 nel super torneo di Euro Rounders.

L’

Italia vince ancora in Europa e si porta a casa una prima moneta da 125.350 euro dell’Euro Poker Million, in programma dal 31 gennaio al 7 febbraio al King’s Resort di Rozvadov con l’organizzazione di Euro Rounders, con il successo di Danilo Cisternino. Un grande momento per questo player pugliese, di Fasano, che fino alla notte tra lunedì 7 e martedì 8 febbraio, aveva vinto poco meno di 10mila euro in tutta la sua carriera nei tornei ufficiali e si ritrova un super premio tra le mani. I primi tre hanno chiuso un deal con Cisternino che, alla fine, si porta a casa 115mila euro più il ticket per il main event Wsop Europe di fine 2022 e il runner up, l’olandese Mehrdad Nasiri, si ferma a quota 90mila che è praticamente il premio originale del count. In terza piazza Premysl Rada, player ceco che giocava in casa e che ha vinto 80.000 euro. Beffa finale per il chip leader del Day2, tra i migliori al final day e anche al final table, il greco Poullos Ioannis che ha subìto alla fine l’azione concertata di Cisternino e Nasiri uscendo in quarta piazza per 51.350 euro. SUPER CISTERNINO DIVIDE ET IMPERA – Ma torniamo al winner prima di entrare nel dettaglio della cronaca di un torneo che ha raccolto 2.557 entries per un montepremi generato dal buy in di 490 euro di 1.080.791 euro. Danilo Cisternino si è messo in mostra, facendo anche discutere molto gli spettatori da casa, nel feature table del Day2 e per tutto il final day. C’è sempre stato, dall’inizio al tavolo televisivo da nove players che vedeva in gioco anche due players azzurIOANNIS POULLOS

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GIOCONEWS #03 MARZO 2022

DANILO CISTERNINO

L’EURO POKER MILLION PARLA ANCORA ITALIANO di Cesare Antonini

ri, Gian Maria Orecchia e Giovanni Palma. Il pugliese ha incontrato un field piuttosto passivo. Anche i più sensati, come il greco Ioannis, prestavano spesso il fianco all’azione pressante e costante di Cisternino che faceva il bello e il cattivo tempo senza risparmiare neanche gli italiani. Anche al tavolo televisivo, usciti gli short Vella, Bjk07 e Djamel Ouaret, ha fatto fuori Gian Maria Orecchia che, a sua volta, aveva rimpinguato lo stack proprio contro Giovanni Palma in un colpo A7 vs JJ con un 7 centrato sul board e il trips chiuso al river con un altro 7 che l’oppo non poteva leggere e che ha pagato salatamente. IL FLOW DEL FINAL TABLE – La situazione iniziale, nonostante il pressing dei due leader, Poullos e Cisternino, è scivolata via abbastanza lenta al final table. Gli short giocavano con grande attenzione e, nonostante, il tavolo fosse sbilanciato molto a favore dei primi del count, qualche double up ha tenuto vivi tutti gli short. A provarci è stato sempre Danilo che si è infilato in uno showdown a tre con 6-4 suite a fiori. Poi pesca un river miracoloso ed elimina due players in un colpo solo: QJ off contro AQ e A10 di Ouaret e del player turco. Al river un Jack manda a casa due giocatori e fa schizzare il nostro a 50 milioni di gettoni che in quel momento erano 100 BB. Dopo essersi azzoppato contro Orecchia, Palma si è ritrovato ai resti per 5,9 milioni contro Ioannis, KQ offsuited vs AJ offsuited: Asso a faccetta e l’azzurro interrompe la sua corsa. Un antipasto dell’heads up finale l’abbiamo quando Nasiri sale a 18 milioni da meno di 10x e azzoppa Cisternino che riscende a 31 milioni 77 vs AJ e board senza aiuti per le overcard dell’azzurro. Dopo averlo azzoppato, Orecchia viene eliminato sempre dal player pugliese che tanka infinito un call da 10 mi-


L’EURO POKER MILLION PARLA ANCORA ITALIANO

IL 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

PAYOU T

TOTALE

Danilo Cisternino Mehrdad Nasiri PremyslRada Poullos Ioannis Gian Maria Orecchia Giovanni Emanuele Palma Djamel Ouaret BJKO7 Vito Giuseppe Vella Goran Hristovski Jeffrey Margaretha Ger Sauren Michal Krapinec MIKAUCH Rachid El Yaacoubi Gianluca Gallo Marek Blasko Eusebiu Nicolae Jalba Vladimir Tamaskovic unknow Agostino Scozzari

Italy € 160.350 Netherlands 92.850 Czech Republic 66.230 Greece 51.350 Italy 43.300 Italy 36.100 France 29.300 Turkey 23.800 Germany 20.631 Slovakia 19.200 Netherlands 19.200 Czech Republic 18.300 Germany 7.950 France 7.050 Italy 7.050 Slovakia 6.175 Romania 6.175 Slovakia 5.300 Germany 5.300 Italy 5.300

RIBALTONE IN HEADS UP – Parte la sfida testa a testa che mette in palio 30mila al primo e l’olandese si rivela per quel che è: un giocatore assai scarso e che nel momento decisivo evidenzia ancor di più le sue lacune. Non aggredisce, lascia giocare troppo Danilo che ha condotto il torneo in maniera aggressiva (maniac in certi casi?) dall’inizio e che non sta di certo ad aspettare il double up riuscendo anche a foldare quando deve. Piano pia-

Super Bise, che momento: è suo anche l’high roller Epm Un high roller da 225 entries all’Euro Poker Million e dal buy in da 1.100 euro che ha generato un montepremi totale di 213.750 euro. A vincere è stato lo svizzero Emil Bise che, dopo un deal a tre, proprio come nel main event, si è aggiudicato 39.950 euro, diecimila in meno del payout originale. I diecimila spalmati sono andati al runner up “Lackes”, tedesco, che si porta a casa 35.885 euro mentre l’olandese terzo classificato, Dejan Jakovljevic, per 29.668 euro, è quello che guadagna di più dall’accordo, oltre 7mila euro. Il gran momento del winner svizzero è sotto gli occhi di tutti. Per lui è il terzo successo in tre tornei sullo stesso livello di buy in: è partito dallo Swiss Poker Open per 19mila euro per poi piazzare il colpaccio al Mini Main Event col bracelet delle Wsop Europe e una moneta da 260mila euro e poi il successo dell’Euro Poker Million. Si era piazzato a premio anche al main event ed è reduce da tre tavoli finali, due al Wsop Circuit e un altro al Nl Short Deck da 2.500 euro di buy in dove ha vinto 26mila euro. Che momento! Nella sua storia ricordiamo anche un altro Ring Wsop Circuit nel 2018, sempre a Rozvadov, quando vinse 185mila euro. E l’Italia? Il migliore è Gennaro Nevano che raggiunge il final table ed esce settimo per 8.635 euro di premio. A ridosso del tavolo decisivo c’è Roberto Di Giuseppe per poco più di 4mila euro e poi la coppia Antonino Calabro e Agostino Pecorario per 3.213 euro di premio. Tra i 24 premi anche Jania e Michele Nizzardelli.

EMIL BISE

lioni con 55 milioni dietro ma alla fine chiama con Q5s a cuori contro A2s a fiori: una “dama” al turn e Cisternino vola sempre più su a 65 milioni. Inizia l’interessante fase a 4 left dove se la spadroneggia sempre il “nostro” e si sveglia anche Mehrdad Nasiri. Cisternino cerca lo scontro con Ioannis che fin li era stato sempre piuttosto tight ma era sceso sotto i colpi dei due da 58 a 30 milioni. In un colpo al livello 500k/100k BBA 100k si tuffa letteralmente su un board 2KQ9Q con tre cuori con A6 senza neanche una carta a cuori. Call facile facile per Nasiri che sale a 66 milioni con KK e un set imbattibile in questa mano centrato al flop. Un po’, all’olandese, gliel’hanno tirate addosso in questa fase rispetto al volume di action dell’italiano. Ma l’action fin troppo aperta in certe fasi di Cisternino lo rifa scendere sotto i 30 milioni quando i bui salgono a 600k/1,2M e perde uno showdown con il super short Rada 83s a fiori vs A6 offsuited e un 3 centrato al river dal ceco. Mentre sale l’olandese a fare il lavoro principale lo fa sempre il nostro Danilo che, però, arriva in heads up con una proporzione di 4 a 1 in chips visto che Rada, davvero fin troppo passivo e capace a sfruttare solo le “disgrazie” pokeristiche dei players usciti prima di lui, esce J10 vs 22 di Cisternino che aveva hittato il set di 2 al flop.

no erode lo stack dell’avversario arrivando ad una mano irreale. Con QQ e la dama di picche Cisternino centra un flop JA7 monotone a picche. Al turn scende un 9 di picche e, dopo una bettata no sense al flop, Nasiri, dal nulla, decide di shovare con K9s a cuori. Snap call e la situazione si ribalta 6 a 1 in un sol colpo per l’azzurro. Al river un 5 di quadri, infatti, non cambia nulla. La mano finale è della disperazione per l’olandese che si presenta con 10 e 4 offsuited e trova Cisternino con AQ. Un asso al flop chiude i giochi e, dopo il successo di Annunziata nel novembre del 2021, su un numero di entries pazzesco e tante nazionalità, il trofeo rimane in Italia! .

I PREMI ASSEGNATI

1 Emil Bise 2 Lackes 3 Dejan Jakovljevic 4 Dror Ramaty 5 BARON 6 Ramazan Kiziltas 7 Gennaro Nevano 8 Daniel Woessner 9 Steve Fouad Savio 10 Jan Henk Teunis * deal

Switzerland € 49.693 € 39.950* Germany 33.666 35.885* Netherlands 22.444 29.668* Israel 18.383 18.283* Germany 14.749 14.649* Turkey 11.436 11.336* Italy 8.465 8.365* Germany 6.220 6.120* France 4.959 4.859* Netherlands 4.168 4.068*

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casinò

Una sfida da Campione LA PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ DI GESTIONE DELLA CASA DA GIOCO DELL’EXCLAVE ITALIANA IN TERRA SVIZZERA, ERMINIA ROSA CESARI, ILLUSTRA GLI SCENARI CHE SI APRONO PER L’AZIENDA ALL’INDOMANI DELLA SUA RIAPERTURA: FOCUS SUL RISPETTO DEL PIANO CONCORDATARIO A PARTIRE DAL CONTROLLO DEI COSTI

La

nomina nel novembre scorso, per un incarico tanto delicato quanto unico: compiere, assieme ai restanti componenti del consiglio di amministrazione, ossia all’amministratore delegato Marco Ambrosini e al consigliere Carmine Garzia, tutti i passi necessari alla riapertura del Casinò di Campione d’Italia, poi avvenuta, quando Omicron ha consentito, il 26 gennaio scorso. Un obiettivo ambizioso, nella cui realizzazione in cui pochi credevano, dopo la dichiarazione di fallimento della sua società di gestione il 27 luglio del 2018, e dopo le tante vicende giudiziarie che infine hanno portato prima all’annullamento della dichiarazione di fallimento, e poi al ritorno “in bonis” della società stessa, e che è stato certamente portato avanti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Canesi, ma pure dal Cda di fresca nomina, alla cui guida, nel ruolo di presidente, c’è ora Erminia Rosa Cesari, classe 1952 e una lunga e prestigiosa carriera all’interno del ministrero dell’Interno e ricoprendo più volte il ruolo di prefetto in diverse province italiane. Quali sono stati i motivi che l’hanno spinta a candidarsi e ad accettare il ruolo di presidente del Casinò Campione d’Italia? “Durante la mia lunga carriera prefettizia, nel 1992, mentre ero vice capo di Gabinetto presso la prefettura di Imperia, il Casinò

ERMINIA ROSA CESARI

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GIOCONEWS #03 MARZO 2022

di Anna Maria Rengo

di Sanremo venne commissariato. All’epoca, quando ciò accadeva, la sua gestione veniva di solito affidata ai prefetti. Il prefetto Umberto Lucchese mi volle al suo fianco nello svolgimento di questo compito e dunque rimasi al Casinò di Sanremo dal 1992 fin quasi alla fine del 1995, quando venni inviata a Biella con il compito di aprire la nuova Prefettura. L’attività della Casa da gioco mi ha immediatamente affascinata, è un mondo che non conoscevo e quindi ho avuto modo di apprezzare il funzionamento di un’azienda contraddistinta da grande velocità decisionale, che nella pubblica amministrazione non si verifica così spesso, come pure dalla possibilità di verificare nell’immediatezza la bontà della decisione assunta. Al Casinò di Sanremo mi sono occupata dei problemi del personale, dell’ufficio fidi, e a questo mondo un po’ particolare, che ho avuto modo di conoscere, sono sempre rimasta legata, in quanto l’esperienza vissuta è stata diversa dalle altre attività lavorative che ho portato avanti quando facevo il funzionario prefettizio. All’interno del casinò ho conosciuto sindacalisti e professionalità di tutto rispetto e che mi sono sempre rimaste nel cuore, pur non essendo io una giocatrice. E così, quando è capitata l’occasione, ero già in pensione da tre anni, ho pensato di partecipare al bando indetto dal Comune di Campione d’Italia per individuare i componenti del consiglio di amministrazione del Casinò. È stata una sfida ma a me le sfide sono sempre piaciute e poi l’altro elemento che mi ha spinto, al di là della tipologia


CASINÒ UNA SFIDA DA CAMPIONE

dell’azienda da gestire, è il fatto che si può dare una grossa mano alla collettività. Il Casinò Campione è l’unica azienda di rilievo del territorio, e da essa derivano azioni a favore della popolazione da parte del Comune e posti di lavoro per i residenti”. Come intende rapportarsi, nel corso del suo mandato, con il ministero di riferimento dei casinò, il Viminale, e con la proprietà, il Comune, anche alla luce del percorso concordatario ancora in corso? “Con il Comune ci deve essere una totale sintonia per il raggiungimento degli obiettivi fissati per la Casa da gioco. La sua riapertura è stato il primo step, il prossimo sarà a giugno, e comunque gli obiettivi fissati per il Casinò hanno un interesse diretto per tutti. Per quanto riguarda i rapporti con il Viminale, per ora non ci sono problemi particolari da affrontare con esso”. Il Casinò Campione ha finalmente riaperto le sue porte a gennaio dopo tre anni di grandissime e numerose difficoltà. Quali primo bilancio può tracciare di questo primo mese di attività e quali sono i nodi ancora da sciogliere, sia per quanto riguarda l’iter concordatario che la gestione “ordinaria” della Casa da gioco? “Per quanto riguarda l’iter concordatario è assolutamente necessario restare all’interno del piano. Bisogna fare attenzione particolare ai costi della gestione per evitare degli esborsi eccessivi rispetto a quanto contenuto nel piano. Dall’altra parte, un’attenzione altrettanto particolare va riservata agli introiti, alla gestione del gioco, all’accoglienza dei clienti all’interno delle sale, così da offrire loro ciò che desiderano. A tale proposito, deve essere chiuso il contratto per l’affidamento della gestione del ristorante, mentre per quanto attiene l’organizzazione dei tornei di poker è necessaria ancora una riflessione su quello che sarà il partner cui verrà assegnata questa particolare attività. Ancora, per quanto attiene la locazione degli spazi commerciali dell’edificio, stiamo ancora cercando soggetti adatti: prima che il consiglio di amministrazione si insediasse era stato fatto un tentativo ma non erano arrivate offerte”. Per quanto riguarda la vicenda dei controllori comunali, il cui corpo non esiste più dopo la dichiarazione di dissesto dell’ente e il conseguente e radicale ridimensionamento della sua pianta organica, ci sono novità? “Allo stato attuale non ci sono problemi, poi sarà il socio unico, perchè tutto dipende da lui in questa materia, a decidere che cosa fare”. Pensando alle complesse vicende che hanno portato il Casinò sull’orlo del fallimento e il Comune in stato di dissesto, e che sono tuttora oggetto di una vicenda processuale, cosa auspica per il futuro dei due enti? “Alla Casa da gioco, come a tutte le aziende, deve essere riservata un’attenzione quotidiana sulle attività e sul bilanciamento dei costi e dei ricavi, tenendo anche conto che non si può fare pubblicità della stessa. Ma i giocatori sono molto interessati anche alle attività collaterali, tipo la ristorazione attraverso la quale essi iniziano o finiscano la loro serata, o che consente di avvicinare persone che non hanno mai frequentato il Casinò.

Da tenere in considerazione anche l’organizzazione di eventi particolari, come spettacoli, mostre, il che va di pari passo con l’idea che il Comune ha di considerare il Casinò non solo come un tempio del gioco ma anche come una opportunità di offrire alla collettività, non solo campionese, momenti di incontro con l’arte, la musica, la letteratura, lo spettacolo in genere. Penso che anche il sindaco Roberto Canesi abbia interesse di utilizzare gli spazi della Casa da gioco pure per offrire cultura al territorio. Il risanamento della società di gestione è una grossa sfida vinta, il Casinò non poteva restare chiuso così com’era, doveva riprendere l’attività per dare posti di lavoro, respiro e ossigeno a tutte le attività. Speriamo che il Casinò diventi ‘una’ delle attività presenti a Campione d’Italia”. Prima di arrivare alla guida del Casinò Campione d’Italia lei ha avuto una lunga esperienza, in ruoli apicali e prefettizi, presso il ministero dell’Interno. Lei ritiene che esistano ancora una “questione femminile” e una identità di genere da tutelare in Italia? “Sicuramente in alcuni settori sì, anche se io personalmente ho avuto un’esperienza fortunatamente positiva. Al Viminale, se si fa un’analisi dei prefetti in servizio, forse la percentuale di donne è addirittura più elevata degli uomini. Nell’arco della mia carriera è stata apprezzata l’abnegazione, la dedizione e ogni avanzamento è stato dettato dalle attitudini e dal merito. Non si è mai guardato all’essere uomo o donna, ma alle qualità soggettive della persona. E quando ho intrapreso la carriera prefettizia, lunga, ho quasi sempre avuto a che fare con prefetti uomini, una sola volta donna, ma mai comunque ho avuto alcun problema”. Lei pensa che le quote rosa abbiano ancora ragione di esistere, anche nei Cda delle società a partecipazione pubblica? “Nei ruoli apicali delle aziende nella maggior parte dei casi ci sono uomini e anche la carriera politica è intrapresa più da essi che dalle donne. Anche se non sono molto favorevole all’individuazione di quote rosa, queste significano che c’è ancora bisogno di una tutela del soggetto”.

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ramide che rappresenta l’organizzazione del lavoro sono del tutto marginali. Quanto sopra nonostante sia più che acclarata la migliore manualità delle donne nel gestire fiches e carte nonché la maggiore capacità di relazione con il cliente. Purtroppo il mondo dei Casinò resta comunque arduo da vivere professionalmente per una donna, in particolare nel momento in cui diventa fidanzata, moglie e soprattutto madre. Lavorare all’interno di una casa da gioco, ancorché tuttora remunerativo dal punto di vista economico, comporta orari pomeridiani o per la maggior parte notturni, nessuna festività da trascorrere in famiglia, situazioni incompatibili con il ruolo che ancora oggi caratterizza la donna nella nostra società. Sono molti i passi avanti da compiere e non solo nell’ambito di cui mi sono occupato. L’auspicio che mi sento di esprimere è che il legislatore garantisca concretamente le pari opportunità, intervento che però dovrà essere inderogabilmente accompagnato da una importante e non più rinviabile crescita culturale del nostro Paese che consenta di cancellare definitivamente e finalmente stereotipi fuori dal tempo ai quali la donna è tuttora vincolata.

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questo caso l’atteggiamento della donna può essere in estrema sintesi di due tipi: massima partecipazione all’azione a fianco del proprio compagno oppure paziente e qualche volta lunga attesa nelle aree comuni delle sale da gioco, quindi bar, ristoranti o salotti. Una condizione, quest’ultima, che spesso genera una sorta di aggregazione tra le donne con situazioni analoghe e le stesse, a volte, sono anche foriere di amicizie che si consolidano nel tempo. La faccenda per certi versi si complica, parecchio, quando passiamo all’altra faccia della medaglia: le donne che nei casinò lavorano. Nei miei primi anni di esperienza nel modo dei casinò, gli anni ’80, ho avuto l’opportunità di viaggiare in Europa in occasione di fiere o di meeting di settore ed era d’obbligo, anche per conoscere realtà diverse rispetto a quella in cui lavoravo, visitare le case da gioco operative nelle sedi degli eventi a cui sopra ho fatto accenno. Non vi nascondo che ai tempi rimasi stupito nel vedere molte donne operare in ruoli che nel mio ambiente di lavoro erano inimmaginabili. Mi riferisco non solo a donne croupier ma anche a capi tavolo e ispettori con incarichi di responsabilità importanti nel processo di quella che è la produzione in una casa da gioco. La stessa cosa, qualche anno più tardi, riscontrai anche nei Casinò della Mecca del gioco, a Las Vegas dove, allo stesso modo, l’intercambiabilità dei ruoli tra donne e uomini mi parve del tutto normale. Sono passati molti anni da allora, ma la situazione in Italia non è molto cambiata. La professione di croupier è stata in qualche modo sdoganata nei casinò italiani, infatti, seppur in minima parte le donne sono entrate nell’organico delle varie aziende, ma i ruoli di responsabilità affidati alle stesse all’interno della pi-

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edico la rubrica di questo mese alle donne, la cui festa ricorre l’8 marzo, e in coerenza con l’approfondimento dedicato alle donne nel gioco di questo numero. Come sempre, la mia attenzione si focalizzerà sul mondo del quale scrivo, quindi cercherò di raccontare come le donne interagiscono con il gioco d’azzardo e con quale ruolo. In tempi in cui la pari dignità e le pari opportunità sono argomenti che fortunatamente animano il dibatto sociale e politico con il preciso intento di colmare un gap ormai anacronistico tra donne e uomini non ho alcuna remora ad affermare che, all’interno di un Casinò, questa discriminazione è certamente meno evidente. Occorre però fare dei distinguo che sono importanti al fine di evitare equivoci. Parto dalla faccia della medaglia sulla quale si trova la donna cliente, quindi dalla giocatrice. Nella mia esperienza quasi quarantennale non ho mai percepito, nemmeno vissuto, episodi in cui il rapporto tra i croupier e le clienti abbia mai risentito di condizionamenti o sia stato improntato alla discriminazione. Lo stesso dicasi per le donne che amano divertirsi ai giochi elettronici. Il profilo sociologico della giocatrice è molto simile a quello del giocatore, salvo per la passionalità che sicuramente pervade maggiormente la prima rispetto al secondo. Tale situazione è riscontrabile facilmente ed è del tutto indipendente dall’importanza delle somme che vengono messe in gioco. Maggiore trasporto e forse anche più voglia di divertimento caratterizzano le donne nel momento in cui vivono questa particolare e, aggiungo, unica esperienza ludica. Una citazione merita un’altra figura femminile che si aggira nei casinò, quella dell’accompagnatrice di marito, fidanzato o amico appassionato al gioco. In

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BOOK OF TORO

La slot che prende il toro per le corna | | | |

Nome_ Book of Toro Produttore_ Elk Studios Disponibile su_ Omnichannel | Volatilità_ alta Data di rilascio_ novembre 2021 | Payout_ 95%

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›› grafica

Difficile trovare un’ambientazone più curiosa e suggestiva di quella proposta da Book of Toro, in cui un toro e il matador si recano in Egitto in una caotica ricerca per impedire all’antenato di Matador Diaz Jr, il malvagio Capitano Diaz, di trovare il Libro e di devastare le camere interne del tempio di Abu Simbel, che si dice contenga immensi tesori. Un tema così fantasioso non poteva che richiedere una grafica d’eccezione: non a caso gli sviluppatori di Elk Studios hanno messo tutto il meglio delle loro capacità, realizzando un gioco che sembra più vicino a un cartoon o a un videogame, che a una slot. Per accuratezza grafica, animazioni, risoluzione e simbologia. A dir poco eccezionale.

›› sound

Un discorso simile a quello appena fatto per la grafica si potrebbe ripetere anche riguardo alla parte audio. Sì, perché il sound di questa slot ha poco a che fare con le abituali slot online e con le loro ambientazioni sonore. Qui sembra di essere in un’esperienza cinematografica o in un viaggio di quelli che vengono proposti in realtà virtuale, dove gli effetti sonori contribuiscono a rendere l’esperienza più realistica che mai. Come accade in questa slot, dove le sonorità sono varie, accurate e infinitamente divertenti.

›› giocabilità

La slot onlineBook of Toro è costituita da una griglia di gioco a 5 rulli, 3 righe e 10 linee di pagamento fisse, non modificabili pertanto dal giocatore. La slot, come evidenzia chiaramente il titolo, utilizza la classica meccanica “Book Of” che permette di formare combinazioni vincenti con tre o più simboli uguali su una payline, su rulli adiacenti, a partire dal primo rullo a sinistra. Per quanto riguarda i simboli di maggior valore, ne occorrono solo due per creare una combinazione vincente. Il simbolo “wild” e il simbolo “libro wild” sostituiscono tutti i simboli eccetto il “mummia”, il “Toro” e gli altri simboli wild. Tre o più libri attivano il gioco bonus con free spin. Durante la fase di gioco viene selezionato casualmente un simbolo come simbolo di espansione all’inizio del gioco bonus. Due simboli di valore alto o medio o tre simboli di espansione di valore basso attivano un’espansione del simbolo che copre l’intero rullo. L’espansione assegna vincite scatter. Lo scopo del gioco è quello di attivare la funzione “Toro Goes Wild”, per far scatenare il toro, il quale lascerà dietro di sé simboli wild mentre scalcia e sconfigge le mummie. Durante Toro Goes Wild tutti i simboli libro restano sticky. Lo Scatter è rappresentato dal simbolo del libro e attiva la funzione Free Spins.

›› bonus

Book of Toro offre tre funzioni bonus: “Mummia Respin”, “Toro Goes Wild” e “Free Spins”. La funzione Mummy Respin si attiva quando sui rulli compaiono due o più simboli della Mummia. Questi si bloccano in posizione e assegnano un respin. Il simbolo Toro è un Walking Wild che, quando appare sul quinto rullo, attiva la funzione Toro Goes Wild. Si riceveranno respin durante i quali il simbolo del Toro Wild si sposterà verso sinistra. La funzione bonus Free Spins viene attivata quando si ottengono tre o più Book Scatter ovunque sui rulli. Tre, quattro o cinque Scatter daranno rispettivamente dieci, quindici o venti giri gratis. Un simbolo viene quindi scelto casualmente per diventare il simbolo in espansione. Può essere qualsiasi simbolo di valore alto, medio o basso. Il simbolo si espande quando appaiono due simboli di alto valore, oppure quando compaiono due simboli di valore medio o compaiono tre simboli di valore basso. In questo gioco non è presente la funzione Jackpot. Tuttavia, con un po’ di fortuna, si può arrivare a vincere fino a 10mila volte la puntata per un singolo giro.

il nostro giudizio.

Book of Toro è il terzo gioco della serie “Toro” di Elk Gaming Studios, dopo “Wild Toro” e “Wild Toro II”, che avevano già conquistato una buoan fetta di pubblico. Anche in questo caso, il gioco è subito diventato popolare tra i players, anche grazie alla sua massiccia diffusione sui siti web dei principali operatori italiani. Del resto il gioco merita davvero di essere provato, come abbiamo fatto noi, e pure di essere ripetuto.

Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)

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GIOCONEWS #03 MARZO 2022



Brava come un uomo Mimma Gaspari, una delle “signore” della musica leggera italiana, a tutto campo su come essa è cambiata nel corso degli anni, tra incursioni prudenti nei casinò e tanti aneddoti da raccontare

INTERVISTE

di Anna Maria Rengo

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C

hi non ha visto in Tv almeno per un quarto d’ora l’ultima edizione del Festival di Sanremo alzi la mano! Beh, come immaginabile, di mani alzate non ce ne sono molte, come pure sono stati davvero pochi gli italiani che, nella magica settimana di febbraio, hanno resistito alla tentazione di “dire la loro” sui tanti cantanti e canzoni in gara. Ma c’è qualcuno che lo ha fatto con più conoscenza di altri, dall’alto di un’esperienza quarantennale dietro le quinte, ma che ha contribuito a fare la storia della musica leggera italiana. Parliamo di Mimma Gaspari, classe 1938, e che vanta una lunga carriera nelle più importanti case discografiche italiane come promoter di cantanti, ufficio stampa, autrice di testi e molto altro. Insomma, una professionista colta e preparata, che ha tanto da raccontare, come fa nel suo nuovo libro “La musica è cambiata?! Dite la vostra che io ho detto la mia”, edito da Baldini+Castoldi. “Quando dico che la musica è cambiata, la mia è un po’ una domanda un po’ un’affermazione. Innanzitutto è cambiata dal punto di vista della realizzazione. Per esempio oggi ci sono cantanti che postano le loro musiche su internet sperando di essere notati dalla case discografiche ma che in realtà non sono sempre ispirati. O magari, hanno un testo interessante ma che non si sposa con la canzone, mentre invece essi devono essere come moglie e marito. O

GIOCONEWS #03 MARZO 2022

ancora, ci sono testi che sono solo fiumi di parole di cui non si conosce il senso. Come dice anche Mogol, un tempo dopo il Festival di Sanremo la gente canticchiava sempre le canzoni ascoltate, penso a ‘Quando quando quando’ di Tony Renis, mentre ora, sì ce ne sono, ma molte sono solo da ascoltare, e altre contengono anche parolacce e mi chiedo perchè. Certo, a una signora âgée come me non piacciono, e inoltre noi siamo il paese della melodia: le canzoni si devono cantare, anche se solo mentalmente, e si deve avere voglia di riascoltarle”. Nel libro ci sono numerosi episodi in cui chiama in causa i casinò di Sanremo e di Saint Vincent, luoghi di gioco ma anche location che ospitano eventi musicali. Nella sua carriera professionale, in che modo è venuta in contatto con il mondo dei casinò? “Nella mia carriera, ho partecipato per diciotto volte al Festival di Sanremo e poi, certo, andavamo anche al casinò. Quando eravamo ragazzi, avevamo sempre pochi soldi da spendere, ma anche Mina e Celentano ci andavano”. Dal Festival di Sanremo all’Eurovision, l’attenzione degli italiani nei confronti della musica leggera è sempre altissimo, forse addirittura aumentato in questi ultimi tempi. Come spiega questo fenomeno? “Pippo Baudo ha ragione: ‘Sanremo è Sanremo’: è nel cuore della gente. Quest’anno ha avuto unìaudience pazzesca e bravo è stato Amadeus che ha

saputo miscelare cantanti vecchi, giovani, rap, ma anche in passato ci sono stati numeri importanti. Ed è vero che Sanremo lo vedono tredici milioni di persone, ma anche in passato c’era tanta musica in Tv, tra Canzonissima, Teatro 10: c’era e c’è un interesse per la musica che oggi non si sa gestire. La gente vuole sentire talenti nuovi, canzoni nuove, ma nessuno tira più su dei cantanti. Eppure, come dice Ivano Fossati, ‘è la musica che gira intorno’”. Che ruolo e che valore aggiunto hanno le donne nel mondo musicale, inteso non come semplici esecutrici, ma paroliere, compositrici, promoter, uffici stampa, giornaliste? “Nel nostro settore le donne sono pochissime, ma non perché vengono discriminate, ma solo perché arrivano meno talenti femminili che maschili. Da parte mia, sono sempre stata contraria alle quote rosa, perché in questo caso le donne non vengono considerate comer persone e invece la questione vera è questa: le competenze o le hai o non le hai. Ricordo a tale proposito quando sono entrata in Rca. Teddy Reno e Gianni Boncompagni avevano telefonato per dire: ‘Non lasciatevela scappare’, e come risposta avevano avuto: ‘Ma è una donna!’. Ricordo ancora la prima riunione in casa Rca: sola assieme con quaranta uomini. O ancora un altro aneddoto: in una società cercavano un direttore artistico e si diceva di me: ‘Qui abbiamo in lista Mimma Gaspari. È brava come un uomo’! Questa cosa mi ha sempre fatto sorridere”.


INTERVISTE

Anche nell’arte c’è una dose di azzardo Igor Esposito e Peppino Mazzotta presentano una storia scritta a quattro mani nella quale il gioco è protagonista, e che presto porteranno a teatro di Daniele Duso

P E P P I N O M A Z ZOT TA

P

oeta e drammaturgo Igor Esposito; attore, regista e a sua volta autore teatrale Peppino Mazzotta. Dalle loro menti nasce “L’azzardo”, romanzo edito da Rizzoli nel quale ritroviamo la provincia e la commedia, ma anche il calcio, la cucina, il teatro, il ballo…elementi tipici dell’italianità. E nell’incontro con i due autori al centro sta, giustamente, la loro fatica letteraria. Innanzitutto, perché un libro a quattro mani? Viene in mente la celebre coppia Fruttero-Lucentini, ma è indubbiamente un’esperienza un po’ inusuale, cosa vi ha spinto a condividere la creazione di quest’opera, e come è stata questa esperienza? A rispondere per primo è Peppino Mazzotta, la cui celebrità è dovuta anche all’aver prestato il volto al personaggio di Giuseppe Fazio nella seguitissima serie televisiva ‘Il commissario Montalbano’. “Giustamente cita una grande coppia della letteratura italiana”, è l’incipit di Mazzotta, “che ci ha preceduto, e non è la sola. Mi piace citare anche Borges e Bioy Casares. Loro sono dei maestri, ma credo che la spinta a collaborare sia la stessa: una grande intesa e un’ammirazione reciproca per il talento altrui. Voglia di condividere idee e visioni. Del resto collaboriamo in teatro da quindici anni e avevamo già scritto testi teatrali insieme, ora dalla dram-

maturgia siamo semplicemente passati alla prosa”. “L’azzardo”: non avete avuto timori a piazzare in copertina un termine che in Italia fa il paio con un’accezione non sempre positiva? “No, ‘azzardo’ è un termine che ci piace molto”, spiega Igor Esposito. “La vita stessa è un azzardo: si nasce e nessuno può sapere cosa gli succederà. E poi rimanda sia al mondo del gioco che all’arte. Tutte le opere che contano e resistono al tempo sono nate grazie ad una dose di azzardo e coraggio che ha spinto l’artista ad andare oltre i cliché”. Azzardo è legato al concetto di fortuna, elemento su cui l’uomo non ha alcun controllo. Per questo forse a qualcuno fa così paura. E voi, personalmente, che rapporto avete con la fortuna? “La fortuna”, aggiunge Peppino, “è una componente del gioco e della vita e, in parte, di una carriera; ma ho sempre pensato che senza studio e dedizione anche la sorte di aver avuto in dono un talento, a lungo andare, serve a ben poco”. Nel libro si notano subito gli elementi classici dell’Italia, l’arte, l’amore per il calcio, ma anche per il teatro, per la cucina e per il ballo. E poi c’è questo gruppo di personaggi strampalati che in qualche modo però cadono sempre in piedi, se serve anche giocando sporco. Ma se appaiono chiari alcuni riferimenti alla commedia all’italiana, c’è dietro la vostra ispirazione anche qualche personaggio reale? “Sì, il nostro romanzo”, è Igor a parlare stavolta, “è anche un viaggio che si invera nella bellezza di alcune città d’arte, dove prendono vita alcuni aspetti legati alla cultura del nostro paese. I personaggi del romanzo sono nati da esperienze vissute e da alcuni incontri. Uno scrittore osserva e ascolta, ruba dalla realtà, e poi rimodula con una

dose d’immaginazione; forgiando il carattere dei propri personaggi”. Leandro, il Profeta, che è un po’ il capogruppo carismatico tra i protagonisti del romanzo, se non proprio il personaggio principale, ha una particolarità: ha talento, ma solo nel copiare opere altrui. Possiamo intenderlo come quel personaggio dotato, che tuttavia preferisce vincere facile? “Non è questione di IGOR ESPOSITO vincere facile”, risponde Peppino. “È una sorta di poetica, una scelta dietro la quale c’è tanta umiltà e un amore immenso per la meravigliosa tradizione pittorica. Leandro non si sente all’altezza dei grandi maestri e sceglie di divenire un copista per replicare la bellezza e scoprire la magia che c’è dietro ogni capolavoro”. Bene, e ora che avete rotto il ghiaccio... a quando il secondo romanzo? Scherzi a parte, quali progetti avete in programma nel prossimo futuro? “Io sarò impegnato su diversi set”, spiega Peppino, “mentre insieme stiamo lavorando a vari progetti”. Progetti teatrali, ma non solo perché “tra questi”, rivela infatti in chiusura Igor, “c’è una possibilità di dare un’altra declinazione al romanzo, sia teatrale che cinematografica. Insomma ci piace azzardare”.

Loro chi sono?!? Igor Esposito. Nato a Napoli nel 1974, è poeta e drammaturgo. I suoi testi sono stati portati in scena da alcuni dei più importanti interpreti del teatro e del cinema italiano. Giuseppe “Peppino” Mazzotta. Nato a Domanico (Ce) nel 1971, è un attore, regista e autore teatrale. Il suo volto è noto al grande pubblico perché ha interpretato l’ispettore Fazio nella serie Il commissario Montalbano.

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SOSTENIBILITÀ IN GIOCO

SOSTENIBILITÀ IN GIOCO

Un’alleanza per le donne

Si

è parlato molto dell’importanza dell’alleanza (allyship), soprattutto negli ultimi due anni, con l’amplificarsi del movimento Black Lives Matter: ma come si può definire un buon alleato, chi ne ha bisogno e quali sono degli atteggiamenti desiderati da un alleato? L’alleanza e il mentorship (o tutoraggio) vengono sottolineati come importanti fattori per combattere la disugualianza di varie aree, inclusa quella di genere. Non è quindi una sorpresa se ne hanno parlato in abbondanza le finaliste dell’edizione 2021 dell’iniziativa di Clarion Gaming e Igb: “The Most Influential Women of iGaming”, che da tre anni invita delle candidature globali per scegliere le top dieci esperte del settore. La giornalista Marese O’Hagan scrive in un articolo che segue la scelta proposta da questo evento, spiegando che il concetto di alleanza, cioè di dare un appoggio pubblico a una persona o a una causa, è un modo per dimostrare che un business investe in diversità abilitando il progresso delle persone dai gruppi meno rappresentati e non solamente per avere le carte in regola. Sviluppando il tema, Marese svela diverse interpretazioni e dimensioni di alleanza, che influenzano la sua percezione e accettazione, provenienti dalle stesse donne: da quella di Charmain Mabuza, presidente della lotteria dell’Africa del Sud, Ithuba, in cui il concetto dell’alleanza deve essere implementato nella legge per spingere il progresso anche di fronte al rischio di assumere un carattere paternalistico, come espresso da Tina Thakor-Rankin di All’In Diversity. Non solo. Anche la domanda sul genere di alleati è da considerare. Da una parte, abbiamo bisogno di modelli femminili con cui identificarci e a cui aspirare. Dall’altra, rimane critico il coinvolgimento degli uomini – visto che sono gli uomini a occupare gran parte delle posizioni di potere. Abbiamo quindi bisogno che diventino degli alleati e che diano il sopporto e una spinta ai loro colleghi a crescere e progredire.

SOSTENIBILITÀ IN GIOCO

SOSTENIBILITÀ IN GIOCO 1 Qui il libro di Michelle King “ The Fix: Overcome the Invisible Barriers That Are Holding Women Back at Work ”

Ewa Bakun Direttore delle strategie sui contenuti per Clarion Gaming dal 2018, è nel gruppo da oltre 13 anni, dove ha ricoperto i ruoli precedenti di head of content, event director focalizzati sul gaming e di programme manager.

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A cura di Ewa Bakun

GIOCONEWS #03 #02 FEBBRAIO MARZO 2022 2022

Michelle King nel libro “The fix: overcome the invisible barriers that are holding women back at work 1” (“La correzione: come superare le barriere invisibili che trattengono le donne dal progredire nel lavoro” – traduzione propria) parla a lungo e con scetticismo dell’idea del mentorship come soluzione da applicare nel mondo di business per elevare le donne. Il classico concetto di tutoraggio, dice King, prevede che le donne debbano imparare ad agire nel mondo del business per ottenere successo e per progredire: che si aggiustino, o, peggio, che debbano essere aggiustate, che cambino e si adottino al mondo attuale, cioè che diventino come uomini. Assume quindi che non ci sia niente di male e inappropriato nella cultura di business di oggi e che ognuno debba accettarla com’è per farne parte, e con successo. Michelle King scrive invece che le donne se la cavano bene nonostante gli ostacoli che affrontano. Quali ostacoli? Gli esempi sono numerosi e ben basati sulle ricerche e sulle statistiche, come non avere una voce che conta oppure essere interrotte durante le riunioni, non essere considerate nelle promozioni per motivi familiari oppure subire la negativa percezione degli atteggiamenti da parte di donne che non sono considerate femminili (lo stesso attegiamento viene visto come risoluto quando effettuato da un uomo e come aggressivo se effettuato da una donna). Sono degli ostacoli forse mai notati dagli uomini, perchè non vissuti da loro, ma comunque importantissimi da concepire per poter diventare un alleato vero. Per cui King propone l’idea di tutoraggio inverso in cui sono le persone dai gruppi meno rappresentati a educare i gruppi di maggioranza (di genere, di razza, di capacità fisiche ecc.) sulla loro condizione e sugli ostacoli che affrontano – il concetto di lived experience che è diventano ormai ben conosciuto nell’ambito del gioco responsabile. Il privilegio non è visibile a chi lo possiede, sostiene il sociologo americano Michael Kimmel, ben noto per il suo studio di disuguaglianza e di genere. La conversazione, o piuttosto il desiderio di ascolare, diventa critico per poter vedere gli altri punti di vista – è importantissimo capire che come vediamo il mondo noi non è necessariamente la percezione degli altri. Infatti, negli studi sulla percezione delle opportunità dagli uomini e dalle donne, come per esempio

director of Industry Insight and Engagement Clarion Gaming

quello effettuato da Pew Research Center (“Spring 2019 Global Attitudes Survey”, di cui proponiamo un estratto nel box), mentre la dominante maggioranza di 94 percento crede nell’importanza di assicurare uguaglianza di opportunità, la percezione dello status quo e l’ottimismo di poterlo cambiare divergono per genere: l’84 percento di uomini in Italia crede che i diritti sono già uguali o lo diventeranno nell’immediato futuro, rispetto al 71 percento di donne. Osserviamo una simile divergenza in 20 altri Paesi sottoposti allo stesso studio, il che indica dei punti ciechi nella comprensione dell’esperienza femminile nel lavoro da parte degli uomini che infatti non notano molti degli ostacoli di cui ho già parlato in questo articolo. È importante che questi punti ciechi diminuiscano e che la comprensione migliori perché gli uomini possano attivamente affrontare gli ostacoli che le donne incontrano e agire come mentori ed alleati. E il tutoraggio inverso serve proprio a questo obiettivo. Quindi sì all’alleanza, ma a quella consapevole, adeguata e ben informata.

Consulta la ricerca completa di Pew Research Center “ Spring 2019 Global Attitudes Survey ”



L’ORA DEL GIOCO

L’ORA DEL GIOCO

A cura di Steven Carson

LA GRANDE SPINTA

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Cosa porterà il 2022 nel mondo dei distributori “pusher”? InterGame lo chiede agli esperti

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rafforzato dai film che usciranno quest’anno, a cominciare da Batman. Il Covid-19 ha ostacolato lo sviluppo di un progetto pushe ma andremo avanti con questo a tempo debito”. Ian Shreeve, vicepresidente delle vendite di Inspired Entertainment spiega: “Riteniamo che i clienti cercheranno di investire in nuove apparecchiature per massimizzare l’opportunità offerta dalla ‘staycation’. Abbiamo già visto un’ondata di ordini anticipati per la nostra gamma Monopoli, Monopoli Gold e Pac-Man, con operatori che cercano di assicurarsi il prodotto per la nuova stagione”. Steve Bryant, responsabile vendite internazionali di Lai Games, dichiara: “Penso che vedremo nuove tecnologie e meccanismi di consegna più elaborati per attirare i giocatori. Anche le licenze popolari continueranno a essere una grande tendenza”. Laurent Van de Wege, Ceo di VdW, spiega che “Il mercato dei pusher è molto stabile. Questo ha a che fare con il principio del gioco stesso che non è cambiato quando è apparso per la prima volta sul mercato tanti decenni fa. Se può essere individuata una certa tendenza, sarà quella su cui si concentreranno l’illuminazione aggiuntiva, i colori, le grafiche accattivanti, la musica e l’interattività con il giocatore”. ENGLISHPAGES

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Si

potrebbe essere perdonati nel pensare che i distributori cosiddetti “pusher” siano una truffa. Si lascia cadere una moneta, si spinge la moneta – o almeno, questa è l’idea. Ma questa considerazione semplificherebbe eccessivamente quello che invece rappresenta un settore sempre più dinamico in termini di design di gioco e licenze. Ciò che è certo, invece, è che non esiste una ricetta unica per il successo. Abbiamo chiesto a sei dei fornitori più rispettati dell’industria di darci la loro opinione su ciò che rende perfetto il pusher. Mike Chance, responsabile vendite di Harry Levy Amusements, ritiene che “il 2022 ha le caratteristiche di un anno eccellente con gli staycationer (ovvero, coloro che passano le vacanze a casa, Ndr) che preferiscono ancora rimanere nel Regno Unito piuttosto che avventurarsi all’estero. Questa è un’opportunità ideale per l’intera industria per mostrarsi nella sua luce migliore”. Helga Verstraeten, direttrice di Elaut, aggiunge: “Il mercato è ancora molto forte. L’ultima tendenza è l’innovazione nei giochi secondari per aggiungere profondità alla giocabilità e promuovere il gioco ripetuto. Tuttavia i produttori devono stare attenti a non perdere l’obiettivo principale - il campo di gioco dei pusher”. James Anderson, direttore commerciale e vendite di Bandai Namco Amusement Europe commenta: “Siamo in un’ottima posizione per il 2022, un record battuto quando si tratta della forza dei nostri giochi, in parte a causa della longevità di marchi come Dc Comics. Abbiamo un super registro di ordini per il pusher a circuito chiuso del brand che dovrebbe essere

QUAL È LA MIGLIORE CONFIGURAZIONE? Secondo Verstraeten “L’Elaut a sei giocatori è di gran lunga il più venduto di Elaut in tutto il mondo. Il costo per postazione giocatore, le entrate generate per metro quadrato e l’ingombro delle dimensioni di un’attrazione rendono

il sei giocatori la scelta dell’operatore”. Mentre Shreeve, di Inspired, punta sul quattro: “La nostra gamma Inspired è tutta diritta. Il nostro Monopoli Gold è a quattro giocatori, mentre le nostre gamme Monopoli e Pacman sono disponibili da quattro o otto giocatori. Negli ultimi due anni abbiamo visto una maggiore richiesta di quattro giocatori da parte dei nostri clienti costieri poiché ovviamente non richiedono così tanto spazio della macchina”. Mentre Chance spiega di non produrre più pusher singoli da molto tempo: “Negli ultimi anni i pusher a quattro giocatori sono stati popolari ma ultimamente stanno tornando anche quelli rotondi, in particolare il nostro Let’s Go Bingo è uno dei preferiti. Queste configurazioni seguono le tendenze ma sicuramente una caratteristica chiave ultimamente è stata la necessità di campi da gioco più grandi e più spazio intorno alla macchina”. Bryant di Lai Games afferma che “tutti i nostri pusher sono giochi a due o tre giocatori. Ciò è in parte dovuto al modo in cui funziona la tecnologia. Stiamo anche assistendo a una richiesta di gioco sociale, con richiesta di posizioni di più giocatori, anche durante questi tempi di Covid-19. Gli operatori tendono ad acquistare le dimensioni più grandi che la loro sede può comodamente ospitare”. Van de Wege ritiene che “Le configurazioni multigiocatore hanno più successo perché i mobili multigiocatore fungono sempre da fulcro in qualsiasi sala giochi. Attirano facilmente i giocatori e creano un’atmosfera frenetica quando si gioca in tutte le postazioni”. Mentre Anderson di Bnae pensa che tutto dipenda solo dallo spazio che gli operatori hanno a disposizione.


DALMONDO A cura di Francesca Mancosu

India Monsoon gaming Il gioco di abilità non è “azzardo”

Lavoro per dieci minuti, videogame per il resto della giornata

Il più grande mercato di gioco blockchain del mondo sarà qui

L’Alta Corte del Karnataka, uno Stato nel sud-ovest dell’India, ha annullato un recente emendamento apportato al Tamil Nadu Gaming Act, approvato nel 1930, che imponeva il divieto di gioco online del ramino e del poker con puntate, impugnato dalla All India gaming federation, l’ente industriale di punta per il settore, e da alcune delle principali piattaforme di gioco del Paese. La motivazione? C’è una netta differenza tra giochi di abilità e “d’azzardo”, e prima di emanare la norma non è stata svolta alcuna ricerca per valutare gli effetti (negativi) del gioco online. Però i giudici Ritu Awasthi e Justice Krishna Dixit (quando si dice “nomen omen”) hanno anche chiarito che la sentenza non impedirà al legislatore statale di introdurre una nuova legge contro le scommesse e il gioco d’azzardo. La strada percorsa dall’Alta Corte del Karnataka segue quella presa qualche tempo fa dall’omologo organismo dello Stato di Madras, che l’ha dichiarata in parte incostituzionale. Secondo i giudici dell’ Alta Corte del Karnataka l’emendamento mette i giochi di abilità agli antipodi dei giochi con vincita in denaro: “I giochi d’azzardo non godono di alcuna tutela costituzionale poiché sono

Perché lavorare otto ore al giorno, o anche di più, quando c’è qualcuno che può farlo al posto tuo? È l’idea alla base della trovata di un tecnico informatico indiano che ha confessato sui social di aver creato un software che automatizza le mansioni che abitualmente svolge, consentendogli quindi di lavorare solo dieci minuti al computer e passare il resto del tempo... a giocare ai videogame. Mettendo così a frutto le sue compentenze informatiche e di certo attirandosi l’invidia di tanti indefessi lavoratori, nel suo Paese ma di certo anche da noi. La sua identità non è nota, almeno per il momento, ma si conoscono il suo pseudonimo - Throwaway59724 – usato su Reddit, sito di social news, intrattenimento, e forum, dove gli utenti registrati possono pubblicare contenuti sotto forma di post testuali o di collegamenti ipertestuali, e la sua professione, quello di specialista informatico impiegato in uno studio legale, per gestire tutte le prove digitali per i processi. Con la pandemia di Covid anche lui, come milioni di dipendenti in tutto il mondo, è stato mandato a lavorare a casa, dove in pochi giorni ha perfezionato un semplice script in grado di svolgere il suo lavoro mentre gioca ai videogame o fa tutto quello che gli passa per la testa. A fine giornata quindi controlla i registri per essere sicuro che tutto sia in ordine e poi timbra il cartellino.

L’India continua a rimanere un Paese in via di sviluppo ed emergente nel mondo, nonostante sia la seconda nazione più popolosa in assoluto, con oltre un miliardo di persone censite. Un potenziale bacino di utenti enorme per il settore del gioco online che, nonostante il divieto vigente in molti degli Stati che lo compongono, viene praticato attraverso i cosiddetti crypto casino, dove possono giocare liberamente, dando linfa a un business che al momento ha un valore prossimo al miliardo, ma che secondo gli esperti potrebbe lievitare di 100 volte entro la fine del 2025. Con questo orizzonte in mente, non sorprende che il Paese sia visto come il più grande mercato di gioco d’azzardo blockchain del futuro, anche in virtù di una serie di altre caratteristiche: oggi circa 750 milioni di abitanti sono utenti di Internet, e potrebbero diventare il doppio entro il 2040; metà della popolazione ha meno di 25 anni, la maggior parte gioca online o con dispositivi mobile. Senza dimenticare che nel 2021 sono stati registrati oltre 5,6 miliardi di download di App di gioco. In più, l’India può già vantare un’adesione alle criptovalute piuttosto alta tra i suoi residenti, probabilmente più di quello che si verifica in Italia, dove il contante regna ancora sovrano. I vantaggi? Transazioni protette e più facili, l’anonimato assicurato e il superamento della discriminazione transfrontaliera.

mala in se (atti criminali Ndr). È facoltà del legislatore vietarli in modo assoluto, così come si fa per i traffici di merci nocive o pericolose o per la tratta delle donne. Tuttavia, i giochi di abilità, per loro stessa natura, stanno su un piano diverso”.

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Dubai, Emirati Arabi Uniti www.affiliateworldconferences.com/dubai

GIOCO &ARTE

EAG EXPO 2022

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FIJMA 2022

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Feria de Madrid (Ifema), Madrid, Spagna www.feriainternacionaldeljuego.com

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GIOCONEWS #03 MARZO 2022

20-23

SIGMA ASIA

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EUROPEAN GAMING AND AMUSEMENT SUMMIT

Gaming

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RUSSIAN AMUSEMENT RIDES AND ENTERTAINMENTS

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SPICE INDIA 2021

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AFFILIATE WORLD GLOBAL: DUBAI 2022 1-3

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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)

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Ass. Naz. Servizi Apparecchi per Pubbliche Attrazioni Ricreative


PH. PRISCILLA DU PREEZ, UNSPLASH

A cura di Michele Bragantini

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IL GAMING RETAIL È (ANCHE) DONNA

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arzo è il mese della primavera, della festa della donna ma anche dell’Enada di Rimini, per chi lavora nel settore del gioco pubblico italiano. Credo che sulla fiera ormai non ci sia più molto da dire, mentre forse varrebbe la pena, anzi, vale senz’altro la pena, dedicare una riflessione sull’importanza dell’impegno delle donne in ogni ambito della vita lavorativa e professionale di tutti i mercati, compreso quello del gioco. Difficile parlare del nostro settore al femminile e non scivolare in stereotipi stantii e infarciti di luoghi comuni, divenuti ormai frasi retoriche. La presenza “rosa” nel mondo del gioco, infatti, ha avuto spesso una valenza più estetica che di conte-

LUI CHI È?!? Michele Bragantini si forma in marketing e business administration. Entra nel mondo del gioco e dell’intrattenimento dal 1996, con incarichi di direttore generale e Ad di importanti aziende del settore, sia nel comparto delle macchine Comma 6 che Comma 7. È tra i primi che credono in un nuovo mercato per l’amusement, quello dei centri commerciali, e a parlare di strategie retail nell’intrattenimento, così come di “entertainment” nello shopping. Dal 2008 al 2015 è Ad di Fec Spa, la prima catena in Italia gestita direttamente di Family Entertainment Center, con insegna Playcity. Collabora negli anni successivi con un concessionario del gioco, come amministratore delegato di una società del Gruppo, per la riorganizzazione ed il riposizionamento di una catena di Sale Bingo. Attualmente è uno degli amministratori di Robox, holding del Gruppo Marai e presidente di Optima Gaming Service. È inoltre attivamente coinvolto nell’industria dei centri commerciali, membro del Cncc (Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali), coordinatore della commissione Food & Leisure. Svolge attività di advisor per catene retail ed è vicepresidente di due consorzi.

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GIOCONEWS #03 MARZO 2022

nuto, non sempre per scelta delle dirette interessate, più che altro per un atteggiamento culturale, anche se la cultura in questo caso c’entra poco. Avere dietro il bancone del bar, in cassa, o in servizio in sala la cosiddetta “bella ragazza”, è stato ritenuto per anni il sistema numero uno per riempire il locale, in considerazione di alcuni fattori, tra cui che la maggioranza della clientela era rappresentata da un pubblico maschile, la tipologia dei locali ed ovviamente anche la conseguente natura dell’offerta di gioco. L’adozione di politiche retail di soddisfazione del cliente, in un regime di mercato in cui la domanda superava di gran lunga l’offerta e l’offerta si presentava basica e despecializzata, era praticamente inesistente rispetto ad ora. Poi il panorama è cambiato, sia per il comparto dell’Amusement, con l’avvento dei Fec e il posizionamento delle aree leisure all’interno di centri commerciali e dei parchi, sia nel gambling, con le sale dedicate, più curate e strutturate. Poi è cambiato il pubblico, in particolare è cresciuto quello femminile, che è diventato una fetta importante della clientela. Alle donne impegnate nel settore del gioco, in ragione di questa positiva evoluzione del mercato, non si chiedeva più di essere belle ma di essere soprattutto brave. Oggi le operatrici del settore fanno la differenza sia a livello gestionale che operativo, ricoprono ruoli di responsabilità con risultati, soprattutto da un punto di vista retail, di assoluto rilievo. Colpo d’occhio e velocità di analisi, quindi di intervento, sono due elementi che chi da qualche anno fa retail nel gioco, riconosce senza ombra di dub-

Con l’evoluzione e la professionalizzazione del comparto del gioco pubblico la donna trova nuovi spazi e nuovi ruoli, ma la strada per una vera parità è ancora lunga bio come caratteristiche peculiari delle operatrici a capo di una struttura gambling o amusement. Questo si traduce, in pratica, in una lineare coerenza delle attività della sala, dalla preparazione del personale, alle attività di accoglienza e gestione del cliente, sino all’offerta legata al gioco, con il risultato di alzare il livello di confort percepito dal cliente in maniera significativa. Dalle mie parti, in Veneto, si usa dire “facciamo come le donne“ per indicare, se vogliamo tradurlo in termini aziendali, l’uso di una procedura semplice ed efficace. È una frase di saggezza popolare, ma che contiene concetti vincenti: le attività semplici risultano di facile comprensione, quindi di facile esecuzione, esprimono concretezza e praticità, si riducono al minimo delle possibilità di errore ed al massimo quelle di raggiungimento dello scopo. Praticità e buon senso, con in più competenza e determinazione. Non va dimenticato infatti che oggi le operatrici del nostro settore esprimono una professionalità che spesso va molto oltre quella richiesta. In un gruppo di lavoro, una significativa quota femminile rappresenta quindi una visione complementare a quella dei colleghi maschi. Laddove le competenze si integrano, tale integrazione esprime un vantaggio competitivo che permette lo sviluppo delle idee e la loro realizzazione in maniera ottimale, aumentando significativamente le possibilità di successo. Le diversità e il confronto rappresentano per l’azienda un patrimonio che necessariamente porta ad una crescita sia interna che di mercato ed al quale sarebbe stupido rinunciare per ideologia o preconcetti. Vorrei chiudere ricordando come, durante il terribile periodo di chiusura legato alla situazione sanitaria che il nostro settore ha dovuto subire, le operatrici del gioco siano state in prima linea con grande senso di responsabilità e costante impegno, fatto anche di coraggiosi presidi fisici davanti alle istituzioni, presidi determinanti per sensibilizzare politica e opinione pubblica. Grazie, dunque, anche per questo.


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donna per natura inoltre possiede una spiccata sensibilità innata a livello emozionale e gustativo, doti imprescindibili per chi come me è a capo di una brigata di cucina”. Ora e sempre, e forse ancora di più, alla luce dei cambiamenti avvenuti per questa professione negli ultimi anni, in cui è approdata massicciamente in tv ed è anche un po’ di moda. “Il mondo della gastronomia è finito sotto i riflettori da un po’: ciò ha portato grande fortuna a tutti noi ma, ahimè, anche effetti negativi. Il mestiere del cuoco ora è divenuto quasi mediatico, per cui cominciano a perdersi i dettami dei cuochi veri e tutte le regole che questo mestiere porta con sé. Il mestiere del cuoco è fatto di duro lavoro e di grande dedizione, non di videoricette, è un mestiere in cui non si finisce mai di crescere e di rinnovarsi e ciò è possibile solo mediante la pratica in cucina: la pratica fa il maestro!!”.

A cura di Francesca Mancosu

rendiamo a prestito il titolo di quello che forse è il canto popolare toscano più noto al mondo (“Maremma amara”, nato nei primi dell’Ottocento e riscoperto negli anni Sessanta dalla musicologa e cantante Caterina Bueno), ribaltandone l’aggettivo, per raccontare la storia e la cucina di Valeria Piccini, da oltre quarant’anni al timone del ristorante “Da Caino”, incastonato nel borgo medievale di Montemerano, in provincia di Grosseto. Un “luogo di famiglia”, come lo definisce lei stessa, visto che e al suo fianco c’è il figlio Andrea e prima di lui c’era il marito Maurizio (ora in pensione), la cui identità “si basa sul gusto familiare, su sapori veri, confortanti, che riscaldano cuore e anima”. Un lavoro in team che “a volte risulta difficile” ma diventa vitale nella logica della sua cucina, “dove il dono del gusto e il piacere dello stare a tavola sono delle peculiarità” che le “riconoscono un po’ tutti nel mondo dell’alta gastronomia”. Al centro del suo menu ci sono i piatti della tradizione contadina rivisitati in chiave contemporanea, “ricette antiche, preparazioni romantiche che sono un bagaglio troppo importante per la nostra cultura. Indubbiamente, considerando i tempi in cui viviamo il grande lavoro di rielaborazione di queste ricette è nella forma e nel piacere estetico che rende effimere, leggere ed eleganti anche preparazioni estremamente pesanti dell’antica tradizione toscana e maremmana”. Una vera e propria missione, che l’ha fatta entrare dritta dritta nel “club” delle circa quaranta chef italiane presenti nella guida Michelin. Un riconoscimento

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che è lo spunto per parlare di quanto è ancora difficile affermarsi in questo come in altri settori se si è una donna, o meglio, una “ SheF”, qualifica (con tanto di marchio registrato) con la quale lei stessa ha scelto di firmarsi con l’obiettivo di lanciare una campagna di comunicazione, una specie di tutoraggio online, dedicata alle donne chef, poi messa in standby dalla pandemia di Covid-19. “Indubbiamente è stato molto duro emergere in un settore da sempre riservato agli uomini, ma fortunatamente mi sono fatta portabandiera di un grande gruppo di chef donne che ora gridano al mondo la loro bravura. È importante capire che il mondo va avanti, ed è pertanto cosa buona privarsi dei grandi pregiudizi del passato e comprendere che la donna in cucina come in molteplici altri posti ha un ruolo di grande rilevanza al pari degli uomini. Indubbiamente, la donna rispetto all’uomo in qualsiasi ambito spicca per sensibilità: l’approccio è quello materno, affettuoso, per cui inevitabilmente anche il cibo risente dell’affetto ricevuto. La

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Valeria Piccini Maremma dolce

La ricetta dello chef RAVIOLI DI CINTA SENESE IN BRODETTO DI GALLINA E CASTAGNE Ingredienti Farina 00 100 g Farina di semola di grano duro 100 g Olio extravergine di oliva 250 cl Magro di cinta senese 250 g Salsiccia di cinta senese 50 g Castagne crude sbucciate 450 g Lardo di Colonnata 100 g Sedano 100 g Carote 100 g

Cipolla bianca 100 g Porri 100 g Zucchine 100 g Brodo di gallina 400 cl Aceto balsamico tradizionale 0,10 g Timo 2 rametti Rosmarino, aglio, finocchio selvatico, sale, pepe q.b. Crema di latte 60 cl Vino bianco 300 cl

Preparazione Per la sfoglia: impastare due uova e le farine, un pizzico di sale, un cucchiaio di olio e lasciar riposare per mezz’ora. Per il ripieno: rosolare il magro di maiale insieme con la salsiccia in una casseruola con gli odori, unire il vino bianco, lasciarlo evaporare e finire la cottura con l’aggiunta di brodo di gallina. Frullare il tutto unendo la crema di latte e un uovo. Per il brodetto: in un tegame a bordi alti far rosolare il lardo con un po’ di olio, sedano, carota, cipolla, porro e timo. Unire le castagne dopo averle lessate, farle stufare e unire il brodo di gallina. Cuocere a fuoco basso per mezz’ora, frullare il tutto e passare allo chinoise. Stendere la sfoglia, tagliare dei piccoli cerchi e fare i ravioli con il ripieno. Cuocerli in abbondante acqua salata. Disporre in un piatto un mestolo di brodetto di gallina e castagne, adagiarvi sopra i ravioli e guarnire con le verdure tagliate a dadini (zucchina, carota e tartufo nero) saltate con l’olio, unire a fine l’aceto balsamico tradizionale. www.gioconews.it

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ALBAR DEGLIESPORTS LOSFIZIO DELGIOCO

LOSFIZIO DELGIOCO

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una delle donne più importanti del panorama videoludico italiano. Vicedirettrice di Fondazione Vigamus, event director di Gamerome, fondatrice di Women in Games Italia e docente in Link Campus University. Micaela Romanini, appassionata di comunicazione, realtà virtuale, interactive storytelling e autrice, ha a che fare con i videogame da una vita, prima come videogiocatrice e poi facendone materia di studio e di lavoro, anche all’estero. Partiamo proprio da questa esperienza in Inghilterra, com’è stato lavorare per XBox? “Mi hanno chiamata nel 2016, sono stati sei mesi molto intensi, ero l’unica donna e l’unica italiana. È stata un’esperienza che ritengo veramente importante. Anche all’estero c’è molto maschilismo, ma io ritengo di essere stata fortunata”. Poi lei è tornata in Italia, dove continua a inanellare esperienze, e successi. Ma parliamo un po’ di questi ‘suoi’ videogame: il settore è visto come il territorio popolato principalmente da maschi, negli ultimi anni però abbiamo visto che non è così,

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Micaela Romanini dopo aver lavorato come Content Manager e Head of Research Center presso Fondazione Vigamus, è stata impiegata da Microsoft come International Coordinator Xbox.com nel team di marketing integrato Emea presso il quartier generale europeo di Reading, in Inghilterra. Attualmente è vicedirettrice di Fondazione Vigamus, event director di Gamerome, Fondatrice di Women in Games Italia e docente di “Diversity and Inclusion Policies in the Games Industry” in Link Campus University. Appassionata di comunicazione, realtà virtuale, interactive storytelling e autrice di Game Studies, collabora con il corso di Teoria e Critica delle Opere Multimediali Interattive dell’Università di Roma Tor Vergata.

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Il mondo del videogame offre più opportunità del cinema

Questo articolo è realizzato in collaborazione a eSportsMag.it, il primo magazine online in Italia interamente dedicato al fenomeno degli eSports

Per Micaela Romanini quello del videogioco è un settore ancora troppo maschilista che può arricchirsi aprendo a una maggior presenza femminile A cura di Daniele Duso

anzi, la presenza femminile è in forte crescita. Il dietro le quinte invece com’è? “Ci sono diversi studi in proposito, un report di Egds sull’impiego nel settore del videogioco riporta che, in generale, solo il 24 percento della forza lavoro è di sesso femminile, in tutta Europa. Se guardiamo al settore dello sviluppo questa percentuale scende ancora, c’è ancora un fortissimo dislivello, così come avviene a scuola con la scelta delle discipline Stem”. Ma è l’industria ad essere maschilista o sono le ragazze che non la trovano attraente? “C’è da un lato un’industria ancora un po’ troppo maschilista, ma il discorso è più ampio, e parte dal fatto che le bambine, da piccole, possono giocare, ma poi non vengono incentivate dalle famiglie a intraprendere percorsi nelle Stem”. Eppure il videogame è ormai una presenza quotidiana nelle nostre vite, così come il cinema. Siamo davvero ancora così legati a vecchi stereotipi? “Il pubblico dei videogiocatori è ancora rappresentato maggiormente da uomini, soprattutto tra chi utilizza Pc e console, ma il mobile sta cambiando tutto. Nel mobile presenze femminili e maschili si dividono il campo al 50 percento. C’è una maggior presenza di giochi che attirano ragazze, con tipologie meno frenetiche e più legate al ragionamento. E non a caso aumenta la presenza di donne anche tra chi crea titoli per mobile”. Cosa direbbe se le chiedessero perché è importante avere più donne che lavorano nel mondo del videogame? “Insegnando diversità e inclusione di genere nell’industria del videogioco quel che vedo è che team con diversità al loro interno performano molto meglio di team omologati. Se pensiamo all’aspetto creativo ciò significa dare voce a minoranze, ma anche stimolare l’introdu-

zione di meccaniche innovative. Anche per questo si sta cercando di incentivare la presenza femminile un po’ in tutti gli ambiti”. Cosa fare dunque per convincere anche le donne che nel settore del videogame potrebbero trovare il loro lavoro dei sogni? “Noi cerchiamo di parlare moltissimo alle studentesse e alle loro famiglie per far capire che il settore del videogioco offre davvero moltissime opportunità. Non c’è solo il game design, la programmazione, ma ci sono tante altre professioni che spaziano dal marketing alla comunicazione al business development, alla localizzazione. In breve possiamo dire che il settore del videogame, oggi, offre sicuramente più opportunità di quello del cinema”. In quest’ottica può essere utile aumentare la presenza di personaggi femminili nei videogiochi? “Nell’ultimo periodo sotto questo aspetto già si è fatto moltissimo, un esempio su tutti quello dell’E3 di Los Angeles, dove negli ultimi anni i videogame presentati hanno avuto, tra i loro personaggi, una presenza femminile attorno al 70 percento. Peraltro con personaggi presentati in modo molto corretto rispetto al passato. Ciò può incentivare, ma credo che la miglior cosa che una ragazza può fare sia seguire organizzazioni e associazioni che permettono di creare varie opportunità di incontro, partecipando a eventi e confrontandosi, inizialmente all’interno di un ambiente protetto. Un recruiter, tempo fa, mi disse di essere sconvolto dal fatto che la maggior parte delle donne si presentasse a lui sottostimandosi. Ecco, più di tutto le donne dovrebbero abbandonare l’idea di dover essere perfette e in questo sì, iniziare a fare come gli uomini. Loro, in generale, si butttano più tranquillamente”.



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di Riccardo Zerbetto psichiatra, direttore scientifico di Orthos

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nei confronti dei comportamenti problematici dello scrittore); Vani risultavano i tentativi di controllare l’impulso a giocare le cui conseguenze estreme mettevano a serio repentaglio la relazione affettiva con la moglie e addirittura la sopravvivenza della piccola figlia cui mancavano persino gli alimenti e la legna per il riscaldamento, come risulta dal diario postumo della moglie stessa. Tale comportamento evidenziava sia una forte componente narcisistica con “mancanza di amore, assenza di apprezzamento affettivo degli oggetti (umani)”, che una forte ambivalenza e sadomasochismo: “Poteva coprirsi di ingiurie al suo cospetto, umiliarsi, intimarle di disprezzarlo, recriminare che ella avesse sposato lui, vecchio peccatore e, dopo così essersi sgravato la coscienza, ricominciare da capo il giorno successivo”. Un quadro di estrema gravità nella dipendenza da gioco che fa tuttavia riflettere, considerando la levatura intellettuale di questo genio della letteratura che pure non riuscì, se non dopo aver “toccato il fondo” della autodistruzione, a risalire la china liberandosi dalla sua dipendenza.

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È psichiatra e direttore del Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo.

(seconda parte)

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Riccardo Zerbetto

precisione fino a che punto egli abbia trasgredito nella sua vita i confini giuridici, quanta parte dei suoi istinti criminosi dei suoi eroi sia diventata realtà in lui medesimo”. La “febbre del gioco” si manifestò in modo esplicito durante l’esilio in Germania dello scrittore. “Come accade non di rado nei nevrotici, il senso di colpa si era creato un sostituto palpabile in un carico di debiti, e Dostoevskij poteva addurre come pretesto che le vincite al gioco gli avrebbero consentito di tornare in Russia senza venire imprigionato su richiesta dei suoi creditori”. L’aspetto autodistruttivo collegato al gioco compulsivo (che si manifestava nello scrittore nel modo più drammatico) esprimerebbe quindi un pretesto di copertura per sensi di colpa di altra origine e ben più intollerabili per la coscienza morale del soggetto. “Egli non trovava pace finchè non aveva perduto tutto”; a seguito di tali episodi “autopunitivi” lo scrittore si liberava dalla inibizione intellettuale e “la produzione letteraria non procedeva mai così bene come quando aveva perduto tutto e ipotecato anche gli ultimi averi” (motivo questo che induceva nella moglie una relativa tolleranza

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bbiamo accennato nel precedente contributo come il “complesso edipico”, contraddistinto nel bambino (per le bambine va fatto un discorso a parte) da un forte attaccamento per la madre spesso unito a una conflittualità latente o espressa per il padre, possa protrarsi anche in età più avanzata attraverso il fenomeno dello “spostamento” dalle figure genitoriali ad altre sulle quali la persona può “proiettare” simili modalità di relazione. Per il biografo Stefan Zweig (nel suo Unbekannte – sconosciuto – Dostoevskij riportato dallo stesso Freud nel saggio Il giocatore) lo scrittore “non si arresta davanti al limite della morale borghese (il sospetto si riferisce in particolare ad un episodio di possibile abuso sessuale) e nessuno è in grado di dire con

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Freud e Dostoevskij Psicoanalisi e letteratura a confronto


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Quanto, poi, alla mancata considerazione del parere regionale rilasciato dal dirigente della P.F. Credito Cooperative Commercio e Tutela dei consumatori della Regione Marche, il Tar Marche ha ritenuto corretta quanto affermato dalla Questura di Macerata, secondo cui “il più volte citato parere regionale si pone in contrasto con la sentenza n. 8563/2019 e dunque non poteva essere tenuto in considerazione in sede di istruttoria sulla domanda presentata dalla ricorrente”. Per il resto, infine, il Tar Marche ha richiamato quanto già espresso dallo stesso Tribunale e dal Consiglio di Stato analoghe sentenze del 2019, le quali hanno evidenziato che “a norma di cui all’art. 5, comma 2, l.r. 3/2017 è chiara nel vietare l’autorizzazione di sale di videogiochi ‘nel raggio di 500 mt’ da luoghi sensibili, nei comuni con popolazione superiore a cinquemila abitanti. La norma regionale non attribuisce potere normativo ai Comuni in materia di distanza; i comuni possono solo introdurre altri luoghi sensibili, oltre quelli indicati al comma 2, e disporre limitazioni temporali all’esercizio del gioco (commi 3 e 4)…”. Il Tar Marche, infine, ha ritenuto di non dover esaminare il terzo motivo del ricorso poiché, come affermato dalla stessa ricorrente, la questione della sorvegliaGiovanni Adamo bilità della sala giochi non coFondatore Studio Legale Adamo stituisce uno (www.studiolegaleadamo.it) Avvocato in Bologna – Cultore dei presupposti della Materia di Diritto Civile su cui si è fonnell’Università di Bologna dato il questore.

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di Giovanni Adamo

distanza inferiore a 500 mt dai locali in cui doveva essere svolta l’attività della stessa ricorrente. In terzo luogo, poi, la ricorrente lamentava violazione dell’art. 3 della L. n. 241/1990, insufficienza della motivazione, difetto di motivazione. La ricorrente, in questo caso, rilevava come la questione relativa alla sorvegliabilità della sala giochi era un falso problema poiché essa si era dimostrata disponibile ad effettuare un sopralluogo in contraddittorio con la Questura. Tutti i motivi sono stati rigettati da parte del Tar Marche. Nello specifico il Tar Marche, quanto al motivo inerente l’asserita considerazione delle due misurazioni effettuate dalla Polizia municipale, ha rilevato prima di tutto che, nella vicenda in questione “si è registrato un chiaro conflitto di vedute fra due uffici del Comune di Civitanova Marche, di talché, mentre la Polizia municipale ha a suo tempo effettuato la misurazione della distanza attenendosi al criterio previsto dall’art. 5, comma 2, della L.R. n. 3/2017, il settore Urbanistica ha ritenuto di dover applicare i criteri enucleati dalla Giunta comunale con la deliberazione n. 323/2018”. Il Tar Marche, allora, dopo aver dato atto che il proprio compito era quello di stabilire quale delle diverse misurazioni la Questura avrebbe dovuto considerare ai fini dell’istruttoria dell’istanza della ricorrente, ha affermato che “la misurazione alla quale la Questura doveva legittimamente fare riferimento era quella a suo tempo effettuata dalla Polizia municipale di Civitanova Marche”.

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on la sentenza in commento, il Tar Marche ha rigettato il ricorso presentato da una società operante nel Comune di Civitanova, avverso il provvedimento del Questore di Macerata con il quale era stata respinta l’istanza di rilascio autorizzazione presentata dalla stessa società ricorrente ex art. 88 del Rd n. 773/1931 per l’esercizio dell’attività di cui all’art. 38, comma 4, del Dl n. 223/2006, in quanto i locali presso cui avrebbe dovuto svolgersi l’attività erano collocati “ad una distanza di mt. 478,40 dalla sede della filiale di via Einaudi n. 210 dell’Istituto di credito Intesa San Paolo e relativo sportello Bancomat”. In particolare, il provvedimento in questione veniva impugnato dalla società ricorrente sulla base di tre motivi. In primo luogo, la ricorrente lamentava il difetto di istruttoria da parte della Questura di Macerata, la quale non avrebbe tenuto conto “del parere rilasciato in data 30 marzo 2021 dal dirigente della P.F. Credito Cooperative Commercio e Tutela dei consumatori della Regione Marche, che è stato erroneamente ritenuto difforme dai principi affermati dal Consiglio di Stato nella sentenza n. 8563/2019”. In secondo luogo, la ricorrente lamentava carenza di potere e eccesso di potere da parte del provvedimento impugnato. Secondo la ricorrente, in particolare, la Questura non avrebbe tenuto conto di ulteriori due misurazioni effettuate dalla Polizia municipale per misurare la distanza con l’istituto di credito, le quali avrebbero rilevato una

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Ciclo_ 30.000 | Payout_ 65%

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Una slot molto bella e varia nella grafica. Particolarmente brillante nei colori e ricca di ambientazioni piacevoli, arricchite da molte animazioni suggestive, che riescono a catturare l’attenzione dei giocatori. Nei sette giochi messi insieme in questa multi-gioco, si hanno tutti titoli a tema fantasy o ambientazioni reali, ma divertenti o caricaturali, come nel caso di “Beer” o di “Sugar Cash”. Il risultato, è un prodotto spensierato e leggero, il cui effetto è reso proprio dalla scelta grafica, peraltro di altissima qualità.

EFFETTI SONORI E AUDIO 19

PRESTAZIONI 18,5

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Troppo presto per esprimere giudizi in termini di prestazione e di andamento sul mercato, tenendo conto che abbiamo provato questa slot fresca di omologa, appena pronta per debuttare sul mercato. Di certo però possiamo sbilanciarci concedendo un voto alto per dare fiducia a un prodotto che ha tutti i requisiti per conquistare il mercato.

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Anche le sonorità di questa slot sono all’insegna del divertimento e della spensieratezza. In tutti i giochi. I suoni sono divertenti e particolarmente piacevoli, nelle varie ambientazioni, e riescono sempre ad allietare il giocatore, intrattenendolo, accompagnandolo nelle fasi più statiche del gioco e “stuzzicandolo” quanto basta nei momenti “caldi” e nelle situazioni più interessanti, come in quelle di vincita.

GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO 19 /20 Sette titoli per tutti i gusti. Merito della varietà delle ambientazioni proposte ma anche per le diverse opportunità di gioco e deli differenti approcci dei giocatori. Si passa da

Scoprila qui:

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DESIGN E GRAFICA 19

CASINÒ FRANCESI

Un nuovo titolo proveniente dagli stabilimenti faentini di Nazionale Elettronica, in collaborazione con Good Star, fa il suo debutto sul mercato italiano dell’intrattenimento e si mette subito in mostra, grazie al suo carattere brioso e “scintillante”, come suggerisce anche il titolo. Un prodotto interessante che merita di essere provato, come abbiamo fatto noi questo mese nella consueta rubrica dedicata ai migliori prodotti sul mercato.

“Golds Of Aegyptus”, dove il bet può variare da 10 a 400, a “Gold Of Rome”, dove il bet è frammentabile da 10 a 300, passando per “King Of The Sea” (bet 1030), “Sugar Cash” (10-300), “Fire Spin” (25-400), “Golden Egg” (50-400) e “Beer” (25-300). Tra un gioco e l’altro, però, a cambiare sono anche i rulli e le linee: con giochi a 15 rulli e 15 linee di pagamento, altri da 20 rulli e 15 linee e alcuni 20 rulli e 20 linee. Assolutamente da provare è King of the Sea, che oltre ai free spin e a un bel gioco bonus, propone anche una funzionalità “mistery” grazie alla quale, se si gioca da bet 100 in su, alla comparsa di due simboli adiacenti orizzontali che completano l’immagine, si vince subito un premio.

IL NOSTRO GIUDIZIO: Un gioco bello e decisamente piacevole. In grado di conquistare il giocatore di più tipologie, grazie all’ampia varietà di titoli che è in grado di proporre. Ma anche per i giocatori più indecisi, che possono intrattenersi scorrendo tutti i giochi, perché ognuno dei titoli proposti ha una sua dignità e un suo appeal, che meritano di essere provati.

BUDGET 18,5

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Una slot che ha la convenienza intrinseca nel suo essere: non solo perché si tratta di un multigioco, con ben sette titoli, anche molto diversi tra loro, che consente a un esercente di ospitare sette slot in un unico prodotto, ma anche per via del fatto che è disponibile su un’ampia varietà di cabinet presenti sul mercato, in modo da rendersi adatta per tutte le esigenze e per tutte le tasche. Noi l’abbiamo provata sul “Grande Liberty” di Nazionale Elettronica, che certo è in grado di esaltare al meglio tutte le peculiarità di questo gioco.

DESIGN E GRAFICA EFFET TI SONORI E AUDIO GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO PRESTAZIONI BUDGET

18,8 /20

Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).

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A cura di Vincenzo Giacometti

Data omologazione_ febbraio 2022

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Specifiche normative_ comma 6a del Tulps

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Produttore_ Nazionale Elettronica

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Nome_ Power Spark

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L’

offerta di Oia Services si arricchisce ancora grazie a due nuovi prodotti dedicati all’ippica e al calcio. Sui siti Betaland.it ed Enjoybet.it è ora disponibile un palinsesto ricco di corse dagli ippodromi più importanti di tutto il mondo grazie alla partnership con Media System Technologies, provider italiano leader nella fornitura di soluzioni tecnologiche per l’offerta e la raccolta delle scommesse ippiche; provider, peraltro, già scelto da Oia Services Ltd per l’offerta di prodotto “retail” presente negli shop Betaland. Cè spazio anche per il “Totocalcio”, icona storica legata al mondo del pallone e padre delle “latest generation” scommesse a quota fissa, che, nonostante la forte concorrenza di multiple, live e giocate a sistema possibili su tutti gli sport, grazie alle evoluzioni nel corso degli anni non solo ha conservato un fascino particolare sugli amanti del calcio ma anche registrato negli ultimi mesi una forte crescita. Un doppio traguardo dunque per Oia Services Ltd, che rientra perfettamente nella strategia di rafforzamento del prodotto e dei due brand, con l’obiettivo di assicurare ai propri players un’esperienza di gioco nuova, completa e divertente ma sempre nel pieno rispetto delle regole, in sicurezza e nel segno della responsabilità.

SNAITECH INSIEME CON VALORE D PER PROMUOVERE L’EQUILIBRIO DI GENERE

“La

cultura dell’inclusione è ormai un pilastro fondante della nostra cultura aziendale, per questa ragione siamo felici di aver rinnovato anche per il 2022 la nostra adesione a Valore D. C’è ancora tanta strada da fare in merito all’inclusione e soprattutto alla riduzione del divario di genere; per fare la nostra parte abbiamo deciso di utilizzare uno degli strumenti più potenti che abbiamo a disposizione: il confronto”. Così Lavinia Pupelli, direttrice Risorse umane e organizzazione di Snaitech, conferma l’adesione del Gruppo a Valore D, la prima associazione di imprese in Italia che affronta il tema dell’equilibrio di genere e della promozione di una cultura dell’inclusione a supporto dell’innovazione, del progresso e della crescita delle organizzazioni e del Paese. Attiva dal 2021, questa collaborazione ha permesso a Snaitech di aggiungere un tassello importante al proprio percorso teso al miglioramento costante dell’ambiente lavorativo. “L’adesione a Valore D – conclude Pupelli - ci consente di beneficiare di numerosi momenti di dialogo sia internamente – grazie alle molte iniziative che coinvolgono i nostri dipendenti – sia esternamente, con tavoli interaziendali, opportunità uniche per potersi confrontare tra associati in merito a best practices e future attività”.

IGT IL CODING A SCUOLA CON HIGH TECH HIGH SCHOOL

“I

giovani sono il futuro. Per questo abbiamo fortemente voluto dare vita a progetti e strategie che li sostengono nell’interesse del Paese, come High Tech High School, che contribuisce alla crescita delle ragazze e dei ragazzi, mettendo a disposizione delle scuole un percorso formativo gratuito per acquisire competenze tecnologiche e digitali, dando loro la possibilità di esprimersi attraverso la tecnologia e stimolandoli a interessarsi verso le materie Steam. Tutte conoscenze e competenze oggi più che mai indispensabili per il domani”. Ne è convinto Fabio Cairoli, Ceo Igt Global Lottery, che così lancia la terza edizione di High Tech High School, promosso dall’azienda leader a livello mondiale nel settore del gioco regolamentato in collaborazione con Codemotion, la piattaforma di riferimento per la crescita professionale degli sviluppatori e per le aziende alla ricerca dei migliori talenti in ambito tecnologico. Attraverso laboratori gratuiti gestiti da esperti educatori, gli studenti tra i 14 e i 18 anni impareranno ad utilizzare le nuove tecnologie, affrontando insieme ai propri compagni sfide di programmazione, design 3D ed elettronica pensate per loro. Dopo Bari, Milano, Catania e Roma, il progetto arriva ora anche a Genova e Napoli, per un totale di 648 studenti e 58 professori coinvolti.

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PORTACHIAVI PORTAFORTUNA

CASINÒ FRANCESI

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L’ORA DEL GIOCO

L’ORA DEL GIOCO

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TOCCARE FERRO! CASINÒ FRANCESI

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harms pensa a qualcosa di davvero sfizioso per avere la fortuna sempre a portata di mano. Stiamo parlando dell’originale portachiavi brisè rotondo, con ciondoli inclusi per avere sempre la dea bendata al proprio fianco. Un oggetto che non passerà inosservato, in argento 925, senza nichel e cadmio. I ciondoli rappresentano i principali simboli della fortuna: un quadrifoglio smaltato verde, un ferro di cavallo, un cornetto rosso, il simbolo delle corna e il numero 13. A impreziosire il tutto, una elegante confezione regalo in omaggio.

no charm da donna, con il simbolo del ferro di cavallo che può essere abbinato nei modi più diversi: per impreziosire una collana o un bracciale, da appendere a un portachiavi o alla zip di una borsa. O perché no, anche per andare ad abbellire un orecchino. A proporlo è Comete con Guzzi Gioielli. Realizzato in ottone con zirconi e moschettone, è destinato a portare fortuna a chi lo indossa.

PASSIONE CAVALLI

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hi ama l’ippica o l’equitazione non si farà di certo sfuggire il set di asciugamani a tema equestre firmato da Kay Dee Designs, con decorazioni che ricordano mondi passati. In puro cotone, oltre ad essere utili e molto pratici, sono anche un elemento di arredo per la casa, richiamando uno stile vintage, con decorazioni eleganti e toni neutri.

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GIOCONEWS #03 MARZO 2022

Un regalo per l’inaugurazione di una nuova casa o per un amico che ha una particolare passione per i cavalli. Grazie a una pratica chiusura, il gioiello può essere indossato agevolmente per un comfort quotidiano. I trattamenti protettivi effettuati assicurano che il prodotto sia anallergico, senza nichel e si mantiene brillante nel tempo.

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I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE

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oschino guarda al gioco in modo divertente, con una borsa che strizza l’occhio al mondo delle slot machine e a Las Vegas. Si tratta della borsa biker a trapezio, in morbida nappa con stampa slot machine e coin allover. I toni del nero e dell’oro abbinati a colori più vivaci, la rendono un vero pezzo unico, per intenditori. Anche i dettagli tecnici non sono banali. La borsa ha una chiusura magnetica, una tasca centrale e due spacchi laterali con zip sul davanti. Inoltre, presenta una patta frontale con chiusura a scatto e una trapuntatura con righe orizzontali ai lati e sotto la patta davanti. La tracolla è removibile e regolabile con fibbia. La tasca posteriore, con spacchi laterali, presente dettagli in pelle, con logo sul davanti. L’interno è foderato, con tasca applicata. La borsa è in pelle di pecora.

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UNA BORSA SLOT

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gioiello realizzato con tecniche di alta gioielleria, ispirato al mondo dell’arte. Misis propone degli orecchini rifiniti con zirconi bianchi, per esaltare l’artigianalità e la passione per il bello. Si tratta di orecchini pendenti di alta qualità, fatti a mano, interamente in argento sterling. Un pezzo unico che guarda al mondo del gioco in modo raffinato. Un regalo ideale per la persona cara amante dell’arte, dell’eleganza e della ricercatezza. Grazie a una pratica chiusura, il gioiello può essere indossato agevolmente per un comfort quotidiano. I trattamenti protettivi effettuati assicurano che il prodotto sia anallergico, senza nichel e si mantiene brillante nel tempo.

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LOSFIZIO DELGIOCO A cura di Michela Carboni

PENDENTI PREZIOSI



PH. ANNIE SPR AT, UNSPLASH

KINGDOM OF CHAOS

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overning a country like the UK is a complex affair and the current government is finding this undertaking challenging. Certainly, the Covid pandemic did not make governing easy, but most the challenges that Boris Johnson is facing are self-inflicted. Since December 2021 Boris Johnson has been facing the fight of his political life and is hostage to past mistakes, a hostile press and public opinion (with very few exceptions), an assertive pack of his own members of parliament and an incoming storm of hostile economic and political events. The executive’s problems started in December of last year when a series of leaks emerged regarding about parties and get togethers being held in 10 Downing Street, the prime minister’s residence and working place, throughout lockdowns. The fact that when the nation was constrained at home and families could not see each other but the lawmakers who wrote the lockdown rules were partying and ignoring the rules that they themselves wrote provoked a fierce reaction from the country. These leaks were dished out to the public for almost three months, almost on a daily basis. The egregious behaviour, which involved the prime minister and some of his closest aides and advisors paralysed the whole government. To compound Johnson’s political problems, he and his wife are also being personally investigated by the police for breaking lockdown legislation (by being involved in various parties). What followed was the breakdown of the governing party. The real peril for the government was that the Conservative Party started to fracture, with a sizable part of the party determined to be rid of Boris Johnson. From the beginning of 2022 the government’s only concern consisted in surviving the brooding rebelPROMOSPACE

ENGLISH PAGES A cura di Natasha Crisantemi

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by Michael Haile

GIOCONEWS #03 MARCH MARZO 2022

lion within its own party, with an increasing number of members of parliament overtly expressing a vote of no confidence in Boris Johnson and some ministers covertly organising their own leadership ambition. Boris Johnson’s attempt to seize back control of the government agenda by announcing time and time again the launch of headline grabbing policies miserably failed as they remained just announcements. The war in Ukraine is also a huge distraction, even though it provides Boris Johnson a respite from his domestic political problems. This situation had led some key policies at the mercy of a self-inflicted political storm. One of the most important policies is the once in a generation complete review of the 2005 Gambling Act. Proposals for a review of gambling laws were initially scheduled for the end of 2021 but were delayed until this year, as Johnson reshuffled his Cabinet. The Department for Digital, Culture, Media and Sport (DCMS), which leads the review process and headed by Nadine Dorries, is now expected to publish a white paper in March. However, sources familiar with the review process say that even that date could now slip, given the chaos in Westminster. Nadine Dorries, Secretary of State for DCMS, is additionally expending the very little political capital that she has by initiating a war with the BBC by freezing the annual subscription rate household pay and by putting the future of the corporation up for discussion (one of many announcements made to distract the public and rebellious right-wing members of parliament who always thought the BBC as a left-wing institution).However, the BBC can expend the focus and attention of the most able ministers, and Norries does not seem to be either of those. All these disruptions have left the review of the 2005 Gambling Act in a limbo.


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The industry has other apprehensions. Due to UK’s online GGY overtaking land-based gambling venues, the government has set its sights on the online operators. The prospect of stricter laws and a need to clean up the industry’s image presents a challenge for the UK’s £13bn-a-year gambling sector, which includes the largest regulated online market in the world. Some of the main worries that operators have include a UK £2 stake limit on online slots, curbs on customer deposits and checks on what players can afford to bet. The new rules are expected to hit operators’ profits hard and could force smaller providers to close. Fearing regulatory burden some of the largest UK operators have taken preventative voluntary action. Flutter, owner of Paddy Power and SkyBet, flagged in November that its investment in safer gambling measures, ahead of any regulation, meant that stakes in the UK had declined. Flutter’s voluntary actions include trialling £10 stake limits for online slots and introducing a £500 monthly spending limit on under-25s. It said it was involved with about 7,000 of its 3m monthly players, warning them against dangerous play or enforcing curbs, and had cut the number of VIPs (high-spending gamblers) who bet with its brands by 94%. Gamesys, owner of Virgin Games, said it interacted with about a fifth of customers each month to prevent harmful wagering. Entain has developed an artificial intelligence program that aims to identify problematic gamblers. Campaigners do however point the efficacy of individual operators taking action targeting problematic gamblers, as the same individuals would just move from one operator to another, and the only viable course of action is through regulation. To point out vulnerabilities towards some announced government measures the Betting and Gaming Council recently published a poll saying that 58% of gamblers surveyed would not allow companies to audit them. Operators are fully aware that probing checks of players’ finances are likely to put off their most profitable players and significantly impact their profits. Some investors have already started to withdraw from the UK’s gambling market concerned about the possible forthcoming regulations and the uncertainty surrounding the review of the 2005 Gambling Act. The benefit behind the much-awaited review of the 2005 Gambling Act was that it would bring regulatory certainty for operators and take heed of the worries of campaigners concerned of gambling harm. Government actions so far have done either, but have injected a wave of uncertainty in what is by its nature an uncertain market. DANON PERDERE

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The review of the 2005 Gambling Act was supposed to be have been led by Ministers at the DCMS, with engagement from across government, the Gambling Commission, the industry, health and charitable sector, those with lived experience of gambling harm, and other stakeholders. After the initial 16 week call for evidence, the government would have assessed the evidence presented, alongside other data, with the aim of setting out conclusions and any proposals for reform in a white paper in 2022. The UK government’s initial post pandemic assessment as part of the review noted that there a was channel shift from land-based gambling to online gambling, also taking note that one of the propulsive agents being smartphone use. Due to government paralysis, lack of focus and the inability to control the legislative agenda the review already stirred the pot within the industry creating public tension between the gambling industry representative body, the Betting and Gaming Council (BGC), on one side, the UK Gambling Commission (GC) and members of parliament from the Gambling Related Harm All Party Parliamentary Group (APPG). Gambling industry lobbyists and gambling harm reduction campaigners are all currently vying to promote their view. As it stands campaigners against gambling consider the 2005 Gambling Act as being too permissive and they are pushing for much more restrictions and they have support in parliament. The most substantial restrictions include restrictions on advertising, with some campaigners worried about the extent to which children as well as adults are being exposed to what some members of parliament describe as “indoctrination”. A survey conducted in 2021 also found that a majority of the public supports a total ban on gambling adverts. The betting industry promotes its products predominantly through advertising on TV, social media or via wall-to-wall sponsorship of football clubs. The government seems to be open on a ban of gambling sports sponsorship due to pressure coming from the wider public. There is also to be a growing backing for affordability checks, where gamblers who bet regularly above a certain threshold are required to prove that they have sufficient resources to cope with losses. Each year, British players lose more than £11bn to the gambling industry, equivalent to nearly £164 for every man, woman and child in the UK. Since some research convey that gambling firms make most of their money from the 5% of accounts with the biggest losses, the idea is to protect the minority of people who are unable to control the habit and may otherwise incur large debts (recent academic research showed that 47,000 people lost £5,000 or more over the course of a single year). With a new report pointing once again to the extent to which poorer people and communities are disproportionately targeted by the industry ( the most deprived decile of areas have 10 times as many gambling venues as the richest neighbourhoods) for many there is no doubt that regulatory change is needed.

KINGDOM OF CHAOS

THE AUTHOR

Michael Haile Economist, economic and regulatory consultant, he was market policy specialist of the Gambling Commission (UK), senior economist & analyst of Gbgc (Isle of Man) and researcher at Censis and the International Center for Social Studies (Rome).

www.gioconews.it

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SPECIAL

OKTO The future is here and now

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ayments are key and major elements in the gaming experience. In both online and retail, players are increasingly looking for fast, seamless and convenient ways to pay. Operators must be ready, as outlined in this interview, Daniele Tagliarini, a payment expert and managing director | Italy of OKTO. What is the way to build and implement seamless payment processes, especially when it comes to the gaming & betting landscape? “Regardless of the industry whether that be for online or retail gaming or for buying goods or services in a mall or via e-commerce, customers always crave fast, easy, secure payment methods, while also these to be in realtime, as they simply want to be gratified instantly. In the gaming industry, this is even more obvious, where instant gratification is linked to the increasingly immersive, omni-channel gaming experience, and if you want to ensure customer loyalty, it’s essential to meet the real-time gratification requirement. And as consumers increasingly embrace the digital, fast-paced, omni-channel era, their expectation for frictionless and convenient transactions will continue to grow. To keep up with these ever-growing expectations, while in parallel with data security and new gaming and payment regulations in place, operators need to adopt more secure, omni-channel payments technologies and create a unified experience across all channels and touchpoints with the user. But it’s crucial for any operation to choose a reliable solutions partner that is focusing on the nuanced needs of operators but has also the deep knowhow of payments”.

GIOCONEWS #03 MARCH MARZO 2022

Consumers are demanding more personalized experiences. How important is the personalization of payment methods? Does also localization play an important part? “It’s true that consumers are embracing the digital world, and payments cannot miss from the equation. Of course, you can clearly see that igaming players are quite familiar with digital payment methods. Still in many regions, consumers count cash as the most convenient or at least more rewarding payment method. Even for e-commerce, you can see consumers’ demand for cash-based methods. But in Europe, you can see that more and more consumers crave digital, tap-and-go payments. It’s definitely not one-size-fits-all. To effectively reach the audience, you need a local and personalised approach, but also educate users on alternative solutions. It’s not only about safety and speed but also about the choices that the users have available. It’s crucial to be able to adopt different solutions in different geographical areas. For us it’s clear that understanding the local market including regulations, economics, and cultural differences, it’s essential, not only to drive local success but bring to users the experience that they crave. And with technology that is rising in an unstoppable way, with the Crm segmentation abilities, AI technology, loyalty strategy and all combined in a mobile-first approach seems straightforward to achieve it”. Is it the same for retail and online? How difficult is it for the retail environment to embrace modern, digital payment methods? “Let’s look at the giants - Amazon, Uber, and WeChat have one common feature. All have harnessed the untapped power of the payment experience in enhancing the customer journey and have based their success on it. Should gaming follow suit? Payments whether that be for retail or online play a crucial part in the consumer experience. To follow industry movers and shakers, retail operators need to modernise the payment experience and this to be in a faster, easier, safer, and more compliant

way, responding to customer demands. I heard recently an interesting panel comprised of leading casino operators saying that cashless in retail the future, but I come to highlight that now is the future. We are living in a cashless era and pandemic accelerated that. Players are now well educated in what it means cashless real-time digital payments. What we are seeing now in Europe with our retail operator partners that have adopted OKTO solutions as part of their strategy is a progressive approach and digitalisation and digital payments are a key part of it to guarantee secure, omni-channel and responsible payment experiences”. How important is this move, considering the regulatory changes? “The gaming industry is a heavily regulated sector, where the expectations for compliance, data protection, and social responsibility are higher than any other consumer market. The payments ecosystem, however, is associated with continually evolving monitoring tools and systems to guarantee users’ security. Our mission is to transform sectors that are considered ‘high-risk’ into normal businesses Our team is made up of gaming, payments, and compliance experts, and we are wellequipped to respond to the needs of such heavily regulated industries via a fully digital, secure, and cashless ecosystem, in a safe Kyc environment with improved controls. With this strategy in place, money laundering and fraud will be addressed and eliminated. The major factor that we emphasize and give more insight, is the security side of payments. We have to be responsible for this for both merchants and consumers, providing payments solutions in a convenient, compliant way through a future-proof model without fraud or legal issues. OKTO is fully aligned with regulators and develops solutions that comply with the requirements of the government authorities, but to effectively accompany the process of digitilisation of payments, all operators and institutions must act together in creating new technological and regulatory standards”.


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THE BIG PUSH

www.intergameonline.com

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ou may be forgiven for thinking pushers are one-trick ponies. You drop the coin, you push the coin – you get the picture… But that would be oversimplifying what is an increasingly dynamic sector, in terms of game design and licensing. What’s for sure – there is no single recipe for success. We asked six of the industry’s most respected suppliers to give us their take on what makes the perfect pusher. Mike Chance, sales executive at Harry Levy Amusements, said: “2022 has the makings of an excellent year with the “staycationers” still preferring to stay in the UK, rather than venture abroad. This is an ideal opportunity for the whole industry to show itself in its best light.” Helga Verstraeten, director at Elaut, said: “The market is still very strong. The latest trend is innovation in secondary games to add depth to the gameplay and promote repeat play. However, manufacturers need to be careful not to lose the main focus – the pusher playfield.” James Anderson, sales and commercial director at Bandai Namco Amusement Europe (Bnae), said: “We’re in a great position for 2022 – a broken record when it comes to the strength of our games, partly because of the longevity of brands like DC Comics. We’ve got a super order book for the DC Comics closed loop pusher which are expected to be fortified by the movies set for release this year, beginning with The Batman. Covid-19 has held up the development of a pusher project, but we’ll move ahead with this in due course.” Ian Shreeve, vice president of sales at Inspired Entertainment, said: “We believe customers will be looking to invest in new equipment to maximise the

opportunity presented by the “staycation.” We have already seen a wave of early orders for our Monopoly, Monopoly Gold and Pac-Man range, with operators looking to secure product for the new season.” Steve Bryant, international sales manager at LAI Games, said: “I think we’ll see new technologies and more elaborate delivery mechanisms to attract players. Popular licences will also continue to be a big trend.” Laurent Van de Wege, Ceo at VdW, said: “The pushers market is a very stable one. This has to do with the game principle itself, which hasn’t changed when it first came on the market so many decades ago. If a certain trend can be spotted, it will be one where additional lighting, colours, attractive artwork, music and interactivity with the player will be focused on.”

WHAT’S THE BEST PLAYER CONFIGURATION? Verstraeten, Elaut, said: “The Elaut sixplayer is far and away Elaut’s top seller throughout the world. The cost per player station, revenue generated per square foot and attraction-sized footprint make the six-player the operator’s choice.” Shreeve, Inspired, said: “Our Inspired range are all straights. Our Monopoly Gold is a fourplayer, while our Monopoly and Pac-man ranges are available as either four or eight players. Over the last two years, we have seen more demand for four-players from our coastal customers, as they obviously don’t require so much space on the machine floor.” Chance, Harry Levy, said: “We currently no longer make single pushers and ha-

ven’t for a long time, however we are very excited about a new two-player pusher we’re building. Over the last few years, four-player pushers have been popular, but lately round ones also are making a comeback, our Let’s Go Bingo being a particular favourite. These configurations flow in trends, but certainly one key feature lately has been the need for bigger playing fields and more space around the machine.” Bryant, Lai Games, said: “All our pushers are two or threeplayer games. This is partly due to how the technology works, with most of the “brains” in one cabinet with “slaves.” We’re also seeing a demand for social playing, with demand for multiple player positions, even during these Covid-19 times. Operators tend to purchase the largest size their venue can comfortably accommodate.” Van de Wege, VdW, said: “Multiplayer configurations are most successful because multiplayer cabinets always acts as a centrepiece in any arcade. They attract players easily and create a busy atmosphere when all positions are played on.” Anderson, Bnae, said: “Our range includes twoplayer and four-player machines, and we find that these offer enough options to suit all locations. It comes down to personal preference really, it just depends on what space operators have available.”

www.gioconews.it

By Steven Carson

What’s 2022 going to bring to the world of pushers? InterGame asks the experts…

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PER TENTARE LA FORTUNA

a cura di Nashira astrologa e sensitiva

20, 22, 60 Ambo, Terno e su Tutte, Genova, Roma SUPERENALOTTO

Spike Lee (Shelton Jackson Lee) regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico

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SCORPIONE Sorridete e il mondo vi sorriderà! Questo marzo promette grandi novità soprattutto in campo affettivo ed è dunque arrivato il momento di spogliarsi della tristezza invernale e di cogliere le occasioni che passano come gustose ciliege fuori stagione. Benino al gioco, nulla più.

SAGITTARIO Un mese ricchissimo di novità, tutte da cogliere al volo. Sul lavoro però attenti a non vantarvi troppo della vostra fortuna/capacità, potreste suscitare qualche gelosia. Che dire? Tenete un profilo basso di fronte alla benevolenza della sorte. Al gioco molto bene specie fino al 20.

PAROLADI COLLOVATI

ACQUARIO Non vi innervosite per un nonnulla e piuttosto godetevi le tante gioie che questo mese saprà riservarvi, soprattutto in ambito affettivo. Occhio a qualche piccolo malessere, un controllino dal medico servirà a trovare i rimedi necessari.

PESCI Chi dorme non piglia pesci e infatti questo mese vi trova pimpanti e vitali, pronti a nuove sfide da affrontare in prima persona, con un piglio aggressivo che non vi è molto consueto. Susciterete stupore e ammirazione! Ma al gioco, rinviate qualsiasi puntata ad aprile.

PAROLADI COLLOVATI

CAPRICORNO L’anno si è aperto con una incredibile sorpresa che ha addolcito il vostro modo di fare e di essere. Sappiate gestire questo momento di grazia ma assaporatene anche la sua dolcezza. Magari è arrivata la svolta nella vita che speravate da tempo. Prudenza ma anche fortuna al gioco.

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CASINÒ FRANCESI

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VERGINE La vostra verve vi consentirà di affrontare qualche acciacco di stagione che ha scelto proprio l’ultimo strascico di inverno per colpirvi. Concedetevi un po’ di riposo, magari in compagnia del vostro partner, piuttosto trascurato recentemente. Ottimo momento per giocare.

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CASINÒ FRANCESI

GEMELLI Tentennare, tenere il piede in due staffe, fa un po’ parte del vostro modo di essere ma stavolta sarete chiamati, volenti o nolenti, a prendere una posizione. Probabilmente nel campo delle amicizie. Lasciatevi guidare dall’intuito e non sbaglierete. Giocate poco, se potete.

LEONE Parenti serpenti? A marzo scoprirete qualcosa, nell’ambito familiare, che non vi piacerà per nulla, ma se metterete da parte l’impulsività e rifletterete bene, scoprirete che tutto, anche qualcosa di spiacevole, può diventare un’opportunità di crescita. Prudenza al gioco.

BILANCIA

Cari bilancini, che ne direste di mettervi a dieta o perlomeno di adottare un modo più salutare di alimentarvi? Siete un po’ affaticati dall’inverno e avete bisogno di rigenerarvi, nel corpo e nello spirito, in vista dell’arrivo della primavera. Tanta fortuna al gioco.

GIOCARE GIO CONGUSTO

RIFLESSIONI DAORSO

TORO

Cercate di ragionare lucidamente e non vi fate sopraffare né da pregiudizi né dalla fretta. Questo mese vi metterà fortemente alla prova ma avete tutte le carte in regola per superarla alla grande. Gli astri vi sono accanto e vi suggeriscono ponderazione. Per giocare aspettare metà mese.

Perché essere così introversi, quando gli astri vi sorridono e non chiedono altro che dispensarvi i loro doni? Ce ne sono davvero di belli, in questo mese di marzo, soprattutto tante novità per chi è single o in cerca di lavoro. E anche al gioco siete particolarmente fortunati.

GIOCARE GIO CONGUSTO

CANCRO

Tenaci e ottimisti come siete, gli obiettivi che vi siete prefissi di raggiungere in questo mese non vi spaventano di certo e potrete anche contare su un aiuto inaspettato da parte di una persona che scoprirete esservi molto affezionata. Prudenza al gioco, specie fino al giorno 15.

POKER STRATEGY

LEAVVENTURE DAROONEY

ARIETE

LEAVVENTURE DAROONEY

Atlanta, 20 marzo 1957



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2022_ W W W . G I O C O N E W S. I T

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2022_

POLITICA

Federico Freni: «Riordino, tutela e sicurezza» Fabiana Dadone: «Videogiochi nella didattica»

SPECIALE ENADA

A N N O X I V N U M E RO 3 MA R ZO 20 22 CO P I A G R A T U I T A A B B O N A M E N TO 11 N U M E R I € 3 9 , 0 0

La resistenza del settore

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PERSONAGGI

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Play'n GO La qualità che conquista

POWER SPARK | I L M E G L I O D E L L ' I N T R A T T E N I M E N T O I N E S C L U S I V A

ENGLISH PAGES INSIDE

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Articles inside

Brava come un uomo/ Mim

3min
page 76

LASLOTONLINEDELMESE

3min
pages 74-75

PANNONERO

4min
pages 72-73

L’Euro Poker Million parla ancora italiano

14min
pages 68-71

Operazione rilancio

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