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Convergenza in attesa di normativa L’esperta di gaming Laura D’Angeli delinea le direttrici di sviluppo del gioco online alla luce dei cambiamenti imposti o accelerati dalla pandemia di Anna Maria Rengo
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ltre un anno tra lockdown, regioni colorate, coprifuoco. Oltre un anno, non consecutivo ma quasi, di chiusura del gioco terrestre in Italia. La pandemia ha profondamente cambiato gli equilibri tra gioco terrestre e online, spostando l’asticella a favore del secondo. Ma qual è la situazione attuale e questo “equilibrio” sarà destinato a cambiare ancora? Lo chiediamo a Laura D’Angeli, esperta di gioco e founder di Manage-ment Advisors for Business. “Per comprendere bene cosa sia successo al settore del gioco nel corso dell’ultimo anno è necessario allargare l’orizzonte dell’analisi al complesso fenomeno dell’evoluzione digitale che trasversalmente e con diversa intensità stava (anche ante pandemia) e sta interessando tutte le industries. La pandemia ha accelerato il naturale processo di evoluzione digitale degli stili di vita degli italiani. Per la prima volta, molte persone si sono rese conto che la tecnologia può essere uno strumento per soddisfare esigenze quotidiane (i.e. fare la spesa di beni alimentari) e che in alcuni casi può semplificare anche la vita. La tecnologia ha modificato profondamente i comportamenti di acquisto degli utenti agendo positivamente sulla frequenza della spesa ed attirando nuovi utenti. Ad esempio, nel 2020 l’e-commerce di prodotti è cresciuto di circa il 30 percento rispetto al 2019. Per il gioco online si riscontra lo stesso fenomeno di crescita connesso da un lato ad un aumento della frequenza di gioco degli utenti e dall’altro all’acquisizione di nuovi utenti interessati a giochi che magari erano abituati a fare a casa con gli amici, come il poker. Un altro fattore che ha spinto l’ulteriore crescita del gioco online è rappresentato dalla maggiore azione sinergica della rete fisica con il gioco online che si è manifestata a seguito della chiusura forzata e molto prolungata dei punti vendita di gioco. Per il futuro considerando il mutato contesto di riferimento, i consumatori italiani, sempre più abituati ad esperienze digitali di acquisto, richiederanno alle aziende un’esperienza sempre più multicanale e di adeguare i loro servizi nei punti vendita fisici, sfruttando le opportunità digitali.
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GIOCONEWS #04 APRILE 2021
In Italia, una completa convergenza dell’esperienza di gioco verso modelli multicanale potrà accadere solo con una modifica della normativa e regolazione di riferimento”. Per i concessionari sia terrestri che online, l’indubbio spostamento dei giocatori verso l’online ha “pareggiato” i conti oppure il gioco resta un settore in forte difficoltà? “Nel 2020, il settore del gioco pubblico complessivamente evidenzia perdite di fatturato così elevate che difficilmente si può pensare possano essere compensate dal gioco online, che rappresentava nel 2019 circa il 10 percento del totale. Inoltre, anche nell’ipotesi più rosea nella quale i ricavi relativi al gioco online fossero in grado di compensare parte dei minori ricavi derivanti dal gioco fisico, il risultato sarebbe sempre in perdita. Alle aziende di gioco, anche a fronte di maggiori ricavi dell’online rimarrebbero i costi fissi per la gestione della rete fisica che sono maturati nel corso dell’anno e che si andrebbero ad aggiungere ai costi sostenuti per ottenere maggiori volumi nel gioco online. Quindi il risultato netto è sempre in perdita ed il settore, per questo motivo, è in seria difficoltà”. L’aumento del gioco online ha aumentato o modificato l’esigenza di garantire un ambiente sicuro e legale nel mondo virtuale? Cosa possono e devono fare gli operatori, e cosa invece il regolatore? “Il gioco con vincita in denaro in Italia si presenta come un settore molto controverso nel dibattito pubblico e con problemi reputazionali ancora non risolti. La tutela dei soggetti vulnerabili rimane il perno fondamentale dello sviluppo del settore, tema fortemente collegato alla sostenibilità sociale del settore e agli obiettivi di tutela dei minori e di prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo (Dga). Un periodo di forte discontinuità come quello attuale può favorire l’individuazione e l’ulteriore approfondimento di direttrici di sviluppo del settore basate sul marketing responsabile. Il marketing responsabile ha come obiettivo primario il perseguimento del benessere del cliente e può realizzarsi attraverso l’uso dei diversi tradizionali strumenti del