Pit Lane - F1 Magazine Demo

Accademia di Belle Arti di Roma Corso di Design per l’editoria A.A. 2015/2016 Predoti Gianpio Prof. Francesco Mazzenga

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Anno I - Settimanale, 28 luglio 2015

3 Euro

GP UNGHERIA Vince vettel disfatta Mercedes Red bull rimette le ali

Kvyat prima volta sul podio ricciardo terzo

F1 in frantumi Hulkenberg in pezzi Paura Perez

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Anno I - Settimanale, 28 luglio 2015

UNGHERIA

Vince vettel disfatta Mercedes Cover Abbonamento ---------------------------------------

Mondiale F1 - Cronaca

Vettel è già davanti e sta andando via.

Raikkonen punta i piloti Mercedes da tutte le parti e dopo aver subito “mangiato” Rosberg ha ragione anche di Hamilton: alla fine del primo giro le Ferrari sono davanti a tutti

un secondo e mezzo nel primo settore e quasi tre secondi a fine giro. Al 43° giro, poi, Hulkenberg rompe l’ala in piena velocità e va dritto. Fortunatamente è illeso.

Viene ordinata la Virtual Safety Car, con Rosberg che è il primo ad approfittarne effettuando il suo secondo cambio gomme (ancora pneumatici a mescola media per lui). In seguito viene imitato da tutti gli altri, Ferrari incluse. E dopo il pit stop di Raikkonen entra in pista la Safety Car.

di Giorgio Terruzzi - foto Colombo, Getty Images

GP Ungheria

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SUPER VETTEL - La Ferrari torna a vincere dei pit stop, confermando quanto il tracciato magiaro è severo con gli pneumatigrazie a Sebastian Vettel che bissa il succi. E, dopo Ricciardo, sono tanti i cambi cesso della Malesia, restando primo dal gomme che rivoluzionano le posizioni via fino alla bandiera a scacchi. A complealle spalle dei primi. Intanto tare il podio Kvyat e Ricciardo Vettel si prende il giro veloce: con Hamilton sesto e Rosberg Con questa 1.27.913, con Rosberg staccaottavo dopo una gara pazza. vittoria Vettel to di 9.3 secondi. Hamilton, Raikkonen costretto al ritiro: sale a 41 GP con pista libera, fa 1.27.695. era secondo, avrebbe complevinti e diventa, Solo pochi decimi meglio del tato una pazzesca doppietta. con Alonso, il tedesco del Cavallino. Ma il E Vettel dedica il trionfo a Jupilota con più distacco è impietoso: 30.3 les Bianchi. Nella domenica punti nella secondi. Al 19° torna a inin cui raggiunge Ayrton Senstoria della F1 fiammarsi la gara: Raikkonen na a quota 41 vittorie, Vettel perde un’appendice dal muso, ma nessun celebra la vittoria via radio salutando gli problema per il finlandese. Intanto Perez uomini di Maranello in italiano e Bianchi tenta il sorpasso su Pastor Maldonado in francese con grande commozione. Per che lo tocca e lo manda in testacoda. Drilui è la prima vittoria all’Hungaroring. ve Through per il venezuelano. Dal 20° Buon risultato per la McLaren-Honda.

Già al 15° giro Bottas inaugura il valzer giro cambiano le gomme anche i big.

LEWIS CI PROVA - Hamilton, quinto alle

spalle di Ricciardo, soffre: difficile passare l’australiano della Red Bull su una pista del genere. Tanto che il leader del campionato commette un altro errore andando lungo al giro 28. Al 29° invece riesce a prendersi la quarta posizione e si mette a caccia del compagno di squadra, che monta gomme meno prestazionali: ma il distacco è di ben 15 secondi.

La rimonta però è possibile: dopo cinque giri i due sono già separati da meno di 10 secondi. E Hamilton gira nove decimi più veloce anche rispetto a Vettel: suo il giro veloce in 1.26.801 (per Vettel 1.27.769).

Le Ferrari restano al primo e secondo posto, con Vettel che al 41° giro ha 36.6 di vantaggio su Rosberg. Proprio in questo passaggio però Raikkonen denuncia un calo di potenza del suo motore, perdendo

Hamilton completa la frittata - Piloti costretti a transitare nella corsia dei box per permettere ai commissari di pulire il tracciato dai detriti della Force India. E corsa che riparte al 49° giro con Vettel davanti a Raikkonen, Rosberg, Hamilton, Ricciardo, Bottas, Verstappen, Kvyat, Sainz e Button. Subito Rosberg infila Raikkonen, dietro è il caos. Ricciardo attacca Hamilton che lo tocca. Il contatto danneggia proprio l’anglo-caraibico, che rovina l’ala e precipita al sesto posto, alle spalle anche di Kvyat (intanto va in crisi Bottas, completando la domenica da dimenticare della Williams). Lewis poi è costretto a cambiare l’appendice aerodinamica e viene anche punito con un Drive Through: si ritrova quindi 12°.

NICO, CHE DISASTRO - Vettel e Rosberg gi-

rano infatti un decimo più lenti rispetto a Ricciardo, veramente minaccioso alla spalle del tedesco della Mercedes (che errore per lui montare le gomme medie invece delle soft!). Hamilton intanto sa che non andando a punti sarebbe superato nella classifica mondiale dal compagno di squadra Rosberg. Al 65° giro però Nico rovina tutto: Ricciardo stacca tardissimo e lo passa, il tedesco lo centra e fora una gomma. Si ritrova quindi decimo, con l’australiano a propria volta costretto a sostare ai box per cambiare l’ala. Sul podio sale quindi Kvyat, davanti a Ricciardo, Verstappen e un incredibile Alonso.

Hamilton chiude sesto, con Rosberg che alla fine è ottavo. E Hamilton riesce a rosicchiargli quattro punti in classifica quando aveva rischiato di perderne 18: incredibile. Da potenziale vincitore a ottavo, battuto dal compagno di squadra.

Kimi sfortunato - La domenica della Ferrari però si complica: al 53° giro Raikkonen torna ai box. Dopo una sosta eterna i meccanici gli rimettono in moto la monoposto, ma al 57° giro Kimi è costretto al ritiro. Intanto Rosberg si mette negli scarichi di Vettel, con Ricciardo terzo che si avvicina ai due per un finale di gara pazzesco, con tre piloti, tre team e tre motori diversi a contendersi la vittoria.

4

Bene le Red Bull - Secondo, davanti al

compagno di squadra in Red Bull, Daniil Kvyat, al primo podio in carriera in Formula 1 a soli 21 anni. E con lo stesso nome nel cuore: “Questo podio va innanzitutto a Jules e alla sua famiglia. Abbiamo perso un ragazzo molto in gamba e un grande pilota. Tutti i miei pensieri sono per lui. Come team credo che meritassimo moltissimo questo podio. Finora è stata una stagione molto difficile e all’inizio pensavo che anche la gara fosse finita. Infatti mi si è bloccata una gomma che si era spiattellata e non riuscivo nemmeno a restare in pista. Ma oggi ho capito cosa davvero significhi l’espressione ‘Non mollare mai’. Questo risultato è un grande successo per noi e io sono davvero molto emozionato”. Bene anche Ricciardo, che nonostante il rischio corso durante il sorpasso su Rosberg, riesce a piazzarsi al terzo posto.

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