Gente Salese Ottobre 2014

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Rubriche

Cinture di sicurezza Le cinture di sicurezza limitano i danni al conducente e ai passeggeri in caso di incidente, in quanto mantengono il corpo altaccato al sedile in caso di urto violento, evitando di essere proiettati contro il parabrezza, contro altre parti interne del veicolo o addirittura all’esterno dell’autovettura. Il conducente del veicolo è tenuto ad assicurarsi della persistenza efficacia dei dispositivi, perciò, deve controllame periodicamente 1o stato di usura e di efficienza. Sono previste sanzioni per chi, pur facendo uso delle cinture di sicurezza” ne alteri o ostacoli il normale funzionemento. Sono obbligati all’utilizzo delle cinture di sicurezza in qualsiasi situazione di marcia: • il conducente e i passeggeri (anche sui sedili posteriori) • tutti gli occupanti, di età superiore a tre anni, dei veicoli in circolazione delle categorie M2 e • M3 (autobus e minibus), quando sono seduti. Sono esentati dall’obbligo di utilizzare le cinture di sicurezza: • gli istruttori di guida nello svolgimento della loro professione; • le persone affette da patologie particolari con idonea certificazione; • le donne in stato di gravidava sulla base della certificazione rilasciata dal ginecologo curante; • gli appartenenti alle forze di polizia in servizio di emergenza; • i conducenti e gli addetti dei veicoli del servizio antincendio e sanitario in caso di interventi di emergenza; • i conducenti dei veicoli per la raccolta e il trasporto dei rifiuti nell’ambito dei centri abitati; • gli appartenenti ai servizi di vigilanza privati se legalmente riconosciuti che effettuano scorte; • i passeggeri di veicoli autorizzati al trasporto di passeggeri in piedi e che circolano in zone urbane. Il sistema di ritenuta per bambini è composto da un sedile fissato alla struttura del veicolo e da una cintura di sicurezza di cui almeno un ancoraggio è fissato alla struttura del sedile. I sistemi di ritenuta per bambini si suddividono in cinque “gruppi di massa” in

La caduta dei capelli

a cura del dott. Luigi Cazzaro

a cura di Mario Garippo

funzione del peso del bambino che possa accogliere. Sui veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3 i bambini di statura inferiore a 1.50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta adeguato al loro peso, tipo omologato. In particolare per il trasporto di bambini sono in vigore specifiche disposizioni. Nei veicoli delle categorie M1. N1. N2. N3 sprovvisti di sistemi di ritenuta i bambini fino a tre anni non possono viaggiare. I bambini di età superiore ai tre anni possono viaggiare sui sedili anteriori di un’autovettura solo se la loro statura supera 1.50 m e indossano le cinture di sicurezza; se la loro statura non supera 1.50 m devono occupare esclusivamente i sedili posteriori. Nei veicoli dotati di airbag con comando di disabilitazione, prima di sistemare sul sedile anteriore un seggiolino per bambini (schienale rivolto verso ilparabrezza), bisogna disattivare loairbag. Nei veicoli che non sono muniti del comando per disabilitare I’airbag dal lato passeggero, il seggiolino per bambini non deve essere sistemato sul sedile anteriore, con lo schienale rivolto verso la strada. Quando il mancato uso delle cinture o dei sistemi di ritenuta riguarda un minore, della violazione risponde il conducente o se presente sul veicolo al momento del fatto, chi è tenuto alla sorveglianza del minore stesso. Il conducente è tenuto ad assicurarsi della persistente efficienza dei sistemi di ritenuta dei bambini.

telefono: 041 5780158 fax: 041 5780668 email: info@bortolato.eu web: www.bortolato.eu BORTOLATO s.a.s. di Bortolato Onorino & C. via Rugoletto, 37 - 30036 Veternigo di S. Maria di Sala (VE)

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e della

I capelli sono strutture che crescono rapidamente, ma che necessitano di una buona condizione fisica per avere uno sviluppo regolare. I capelli nascono nei follicoli piliferi che terminano in profondità con il bulbo che è la parte più importante perché contiene le cellule della matrice del pelo che danno origine a tutte le sue strutture e a tutti i suoi strati. La ghiandola sebacea, che è posta al lato del follicolo pilifero, produce il sebo che contribuisce a proteggere la superficie cutanea dall’aggressione dei detergenti, dei solventi e dai batteri. Inoltre il sebo lubrifica e impermeabilizza la superficie esterna del capello man mano che questo cresce. La crescita dei capelli avviene attraverso varie fasi durante le quali il follicolo passa da periodi di intensa crescita a periodi di quiescenza se non di involuzione. Queste fasi sono definite come anagen, catagen e telogen, ovvero di nascita, crescita e caduta del capello. La perdita dei capelli fa parte del normale processo di invecchiamento; ogni giorno muoiono circa 10-30 capelli che possono venir sostituiti da nuovi elementi e questo ricambio avviene ogni 2-6 mesi. Quando stress psicologici, problemi metabolici o disturbi ormonali rompono l’equilibrio esistente nella vita del follicolo può succedere che si passi velocemente dalla fase anagen alla fese telogen determinando una alopecia. La normale crescita del capello e la sua durata sono quindi da mettere in relazione a una buona condizione del cuoio capelluto e a una buona condizione psicofisica della persona. Con il termine di alopecia si indica la mancanza di peli localizzata o diffusa, temporanea o permanente. L’alopecia androgenetica (calvizie comune) è la forma più conosciuta e diffusa nell’uomo anche se raramente può colpire la donna. Gli androgeni, ormoni maschili, sono i responsabili della trasformazione dei peli in lanuggine, mentre il fattore

dott.ssa Sonia Giacometti

genetico che può subentrare rende il follicolo più sensibile all’azione degli ormoni stessi. Da questo punto di vista ricordiamoci che i cambi di stagione influiscono negativamente sui nostri capelli. In primavera e in autunno ne cadono di più ma a rovinarne l’aspetto sono l’opacità, la secchezza, la tendenza ad aggrovigliarsi e il problema è ancora più evidente per chi ha i capelli lisci e sottili. Le cause più comuni di perdita dei capelli nelle donne sono il basso livello di antiossidanti come la vitamina C (1000-1500 mg al giorno, in dosi divise) e la vitamina E (400 UI al giorno), ma anche una carenza di ferro che si verifica spesso durante gli anni riproduttivi e che può portare ad anemia. L’anemia sideropenica può essere corretta anche con l’introduzione di alimenti ricchi di ferro come il fegato e la carne rossa ma anche il cioccolato fondente, i legumi, la frutta secca e le verdure a foglia verde. È importante anche tenere sotto controllo lo zinco e questo si può fare esaminando le unghie per verificare la presenza di linee bianche che indicano difficile guarigione delle ferite del letto ungueale, indice proprio di carenza di zinco. Fondamentale per la salute di pelle, unghie e capelli è anche la biotina, che interviene nei processi di produzione dei capelli, la vitamina B12, contenuta in uova e carne, la vitamina A e gli acidi grassi essenziali di cui ci accorgiamo della carenza in caso di pelle molto secca. Contro la caduta dei capelli può essere utile l’utilizzo di un cereale come il miglio che possiede grandi proprietà nutritive, contenendo infatti buona parte delle vitamine e dei minerali citati sopra. Il miglio contiene anche acido silicico e aminoacidi solforati che favoriscono la formazione della cheratina e che promuovono la bellezza, il vigore e la robustezza di unghie e capelli.

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