Gs maggio giugno 2013

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Il consiGliere Vanzetto contro le maggiori tasse

Il consigliere Vanzetto, ha osservato come questo sia il primo bilancio “di una amministrazione che nei proclami doveva innovare il mondo ma che negli atti si dimostra ben poco innovativa, salvo nel riprendere la comoda via dell’indebitamento e dell’aumento della imposizione fiscale. Dagli inasprimenti fiscali già adottati - ha proseguito Vanzetto - e dall’esame degli allegati appaiono già evidenti le linee guida del bilancio 2013 e conseguentemente le ragioni della contrarietà della Lista Salese. Per prima cosa non possiamo condividere un aumento delle tasse di 745 mila euro (620 IMU + 127 add. IRPEF) che l’amministrazione ha voluto adottare giustificandolo con la necessità di far fronte ai tagli dei trasferimenti che ammontano a circa 500 mila euro, e quindi molto meno del nuovo gettito deliberato. L’Amministrazione - ha detto Vanzetto - lamenta anche altre minori entrate e maggiori costi dei servizi ma non dice che ha beneficiato di oltre 600 mila euro derivanti dalla gestione dei residui e non dice che ha preventivato oneri di urbanizzazione per 85.599 euro in più rispetto al 2012. Non dice che ha fatto accantonamenti extra rispetto al 2012 di 87 mila euro (di cui 38 fondo di riserva). Non ci dice che, nonostante tutto, il bilancio prevede un avanzo in parte corrente di 375 mila euro destinati a spesare gli investimenti. Già da questo sommario esame - ha proseguito il consigliere di Lista Salese - si capisce come il bilancio non avesse bisogno di nuove risorse e quanto poco necessaria fosse l’ultima manovra fiscale (i 38 mila euro extra del fondo di riserva e i 375 mila euro di avanzo sommano a 413 mila euro che valgono loro soli il 67% dell’aumento dell’IMU).

Giovanni Vanzetto Per seconda cosa - ha rimarcato Vanzetto - non possiamo avallare l’assunzione di un nuovo mutuo che avrà una rata di circa 20 mila euro annui e che andrà a formare nuovo debito non giustificato dalle necessità di opere urgenti ed improrogabili. Se invece di tenerci stretti i risparmi e tagliare la spesa storica, assumiamo nuovo personale superfluo e contraiamo nuovi prestiti non necessari, quando mai metteremo quell’indispensabile freno alla spesa corrente? Per terza cosa, infatti, vediamo con preoccupazione come poco o nulla si sia fatto sul fronte delle spese generali e della spesa corrente nel sul complesso, e se an-

diamo anche ad analizzare voce per voce le riduzioni programmate appaiono, infatti, del tutto irrisorie. E bisognerà, poi, vedere - ha proseguito Vanzetto - se nel corso dell’anno queste riduzioni reggeranno alla prova degli effettivi risparmi o se da domani cominceremo ad implementare i capitoli per pagare le bollette. Mi pare che le linee del bilancio che inaugura la nuova stagione amministrativa siano: • Maggiori tasse; • Nuovi debiti per finanziare spese non indispensabili o rinviabili a tempi migliori; • Spesa corrente libera. A proposito di spesa libera voglio fare solo due considerazioni esemplificative su come ci si muove in tempi di crisi e di sacrifici imposti a tutti: 1. La prima sulla spesa per il personale che a fine del 2012 ammontava a 2.218.676 euro mentre la previsione per il 2013 indica una spesa di 2.288.700 euro con un incremento di 70 mila euro. Poi a consuntivo 2013 non saranno 70 mila ma 50 mila, ma se anche fossero zero ci si chiede: “perché vanificare i risparmi derivanti dalle dimissioni di una dipendente ed il trasferimento di un’altra”? 2. La seconda considerazione

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riguarda l’incomprensibile aumento della imposizione comunale in generale ed in particolare l’aumento dell’IMU sulla seconda casa e sugli edifici destinati ad attività di impresa. Incomprensibile aumento - ha ripetuto Vanzetto - perché come leggiamo dal bilancio presentatoci non serve se non a costituire riserve e finanziare spese non strettamente necessarie. Da un po’ di tempo tutti vanno dicendo che serve un immediato e significativo intervento di riduzione della pressione fiscale sulle famiglie (per rilanciare i consumi) e sulle imprese (per promuovere, assieme ad altre misure) la ripresa dell’occupazione. Anche questa maggioranza ha detto che vuole aiutare le famiglie e le imprese. A tal proposito ha anche promosso una serie di incontri che, ovviamente, a nulla sono serviti. Ha pomposamente annunciato la costituzione del “Polo tecnologico industriale” cosa che può anche servire ma quando ne vedremo i frutti? Intanto questa amministrazione ha aumentato l’addizionale sull’IRPEF, e l’IMU ai ricconi che hanno una seconda casa (magari abitata dai figli o dai genitori) ed alle imprese così le aiutiamo a superare più agevolmente la crisi”. Dopo aver dimostrato come con una serie di tagli alla spesa corrente si poteva anche risparmiarsi l’aumento della addizionale IRPEF senza incidere sui servizi ai cittadini, il consigliere Vanzetto ha concluso osservando amaramente che: “purtroppo non vi è migliore sordo di chi non vuol sentire e che non vi è ancora una piena consapevolezza della reale situazione della gravità della crisi che impone sacrifici a tutti anche a chi, come l’amministrazione, ha a disposizione un bancomat apparentemente inesauribile che sono le tasche dei contribuenti”.

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