Gs luglio 2017

GENTE SALESE - MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA E INFORMAZIONE

N° 7 - ANNO XXXIV - LUGLIO 2017

n. 7 LUGLIO 2017

GENTE SALESE

I ragazzi da 10 e lode!

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Promossi con il 10!

I migliori alunni salesi

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Volley Salese A.S.D. campione d’Italia

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G.S. Visita a Lubiana e Grotte di Postumia

intro.

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Insediato il nuovo consiglio comunale Lunedì 3 luglio si è insediato il nuovo Consiglio comunale e la seconda Giunta Fragomeni.

Ecco i cinque assessori con le rispettive deleghe: ARPI ALESSANDRO (Generazioni per crescere), Vice sindaco con delega alle Attività produttive, E-Government e Personale.

BACCHIN STEFANO (Lega nord) con delega all’Ambiente, Decoro urbano e Unità di crisi MOROSIN LUCA (Generazioni per crescere) con delega ai Servizi culturali, Pubblica istruzione e Politiche giovanili.

ROCCHI NATASCIA (Generazioni per crescere) con delega alle Politiche sociali.

SCATTO FRANCESCA (Lega nord) con delega ai Lavori pubblici e Sicurezza.

Al posto dei cinque consiglieri nominati assessori sono entrati in Consiglio: Zanchin Alessio e Mogno Glenda per la Lega Nord; Basso Maria Chiara, Bertolin Monica e Carrillo

Angela per Generazioni per crescere. Giovanni Vanzetto di Lista Salese è, invece, subentrato al rinunciatario Matteo Tudor.

Nel primo consiglio la maggioranza ha anche formalmente eletto presidente della assemblea Maso Stefano di Lista Indipendentisti.

Vanzetto aveva chiesto che il Consiglio venisse presieduto da una figura di garanzia che potesse agevolare un dialogo costruttivo fra maggioranza ed opposizione quale poteva essere Giuseppe Rodighiero di Civica insieme. La proposta di Vanzetto non ha avuto nemmeno risposta. Al di là delle parole concilianti del sindaco si è presto capito che la maggioranza farà valere la ragione schiacciante dei numeri.

Infine, grande esercizio di fantasia, con la distribuzione di deleghe (talvolta indecifrabili) a tutti i consiglieri di maggioranza: Consigliere Zamengo Ugo - collaboratore del Sindaco in materia di Affari generali;

Agenti Generali: dott.ssa Elena Stocco e rag. Roberta Degan

Consigliere Merlo Enrico - collaboratore del Sindaco in materia di Funzioni amministrative e di Rappresentanza; Consigliere Miele Luigino - collaboratore del Sindaco in materia di Politiche dello sport; Consigliere Ragazzo Gabriele collaboratore del Sindaco in materia di Bilancio; Consigliere Carrillo Angela - collaboratore del Sindaco in materia di Politiche della famiglia; Consigliere Basso Maria Chiara collaboratore del Sindaco in materia di Patrimonio e Sanità; Consigliere Bertolin Monica - collaboratore del Sindaco in materia di Pari opportunità e Politiche della donna; Consigliere Zanchin Alessio - collaboratore del Sindaco in materia di Politiche per la pubblica salvaguardia; Consigliere Mogno Glenda - collaboratore del Sindaco in materia di Imprenditoria giovanile; Consigliere Basso Gioia - collabo-

di Zanchin O. & Bertocco M. Via Caltana, 10/A - 30030 Caltana (VE) Tel. e Fax 041/5731603

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ratore del Sindaco in materia di Associazionismo.

Il cordiale clima di circostanza è stato turbato dalla dichiarazione letta dal capogruppo leghista Zanchin: “La costituzione di un’alleanza politica sottende sempre ad un accordo elettorale che viene sottoscritto prima delle elezioni, e lo stesso, tra persone leali, deve essere onorato, qualora i risultati raggiunti ne rispettino i contenuti. L’accordo sottoscritto in data 05.04.2017 dallo stesso Sindaco, dal referente della lista Generazioni per Crescere Ugo Zamengo, dal segretario Provinciale della Lega Nord Sergio Vallotto e dal segretario della sezione di S. Maria di Sala Pier Luigi Masiero prevedeva, al raggiungimento di n. 2 o 3 consiglieri da parte della lista Lega Nord, la spettanza del Vicesindaco con delega assessorile e di un assessore. Tale accordo è stato disatteso imponendoci di fatto di accettare n. 2 assessorati, rinunciando alla figura del Vicesindaco. La Lega Nord, nonostante i fatti, ha comunque deciso di sostenere la maggioranza per non tradire la fiducia dei propri elettori che hanno sostenuto la lista in questa coalizione”.

Dare ufficialmente del fedifrago che non rispetta i patti preelettorali al sindaco che ha appena giurato ed al capogruppo del primo partito della coalizione, non sembra un bel modo per iniziare un nuovo percorso amministrativo.

Poi meraviglia che la Lega si meravigli: i compagni di viaggio se li è scelti liberamente lei e li doveva conoscere bene, o no?!

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I MIGLIORI ALUNNI SALESI

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DELL’ANNO SCOLASTICO 2016-17

Bano Noemi

Bon Francesco

Bonanno Greta

Coletto Giacomo

Giacomazzo Leonardo

Grosoli Francesca

Massaroni Martina

Miozzo Giada

Pavan Beatrice

Pavanello Gioia

Spagnolo Diego

Spolaor Giulia

Spolaore Riccardo

Tanduo Alex

Vallotto Matteo

Nella rosa dei bravissimi spiccano quatto dieci con lode tra i neo licenziati delle scuole medie di Santa Maria di Sala, 12 dei quali dell’Istituto Comprensivo “Cordenons”. Con la lode sono stati promossi Bon Francesco (3ª A), Spolaore Riccardo (3ª B), Vallotto

Matteo (3ª D) e Grosoli Francesca (3ª E). Con il dieci tondo sono stati promossi Diego Spagnolo, Leonardo Giacomazzo, Giada Miozzo, Alex Tanduo, Greta Bonanno, Gioia Pavanello, Beatrice Pavan e Giacomo Coletto. Giulia Spolaor di Caltana ha partecipato all’Isti-

tuto “Mazzini” di Mirano ed è stata licenziata con il dieci. Altre due ragazze di S. Maria di Sala hanno frequentato la Scuola Media “Scardeone” di Villanova e sono state licenziate con il dieci: Martina Massaroni di Caltana promossa con il dieci e Noemi Bano di

Caselle con il dieci e la lode.

Con tutti i quindici studenti che, dopo il periodo di meritato riposo, si preparano a frequentare gli Istituti Superiori ci congratuliamo per i risultati ottenuti e auguriamo loro traguardi sempre più ambiziosi.

Maturità e Laurea Giovanna Saleh di Veternigo ha conseguito la maturità classica con la votazione di 100 e Lode al Liceo Majorana-Corner di Mirano.

Gente Salese si unisce alla famiglia nel congratularsi con questa brava studentessa.

A lato la certificazione della valutazione di Giovanna Saleh.

Il 12 luglio Eleonora Targa si è laureata presso l’Università di Padova in Progettazione e Gestione del Turismo Culturale con la votazione di 110.

Si congratulano i genitori Rino e Antonella, il fratello Nicolò, Luca, i nonni, gli zii, i cugini e gli amici tutti.

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SIMONETTA PIERGALLINI: Frammenti di una storia

Per capire davvero l’esempio più grande serbate nel cuore per primi i più piccoli ricordi di ogni giorni.

I sorrisi, gli sguardi, le parole, le lacrime e l’amore per una vita piena, sino all’ultimo respiro.

La sua via per la serenità più vera.

Spesso siamo tentati a credere che la memoria lavori in linea retta e che raccontare una persona, appunto, voglia dire null’altro che esporre una serie di fatti a mano a mano che si sono succeduti. Io sono più propenso a credere che esercizi complessi, come il ricostruire la personalità di qualcuno, trovino forma più naturale nelle tre dimensioni di un vortice.

Le spire sono ampie ma deboli nelle parti più prossime alla superficie.

Si fanno più ristrette e forti mano a mano che si procede verso il fondo.

Allo stesso modo, i fatti recenti si accavallano l’uno sull’altro, talvolta perdendosi in dettagli che scoloriscono un po’ i quadri principali. A mano a mano che portiamo indietro i nostri passi, gli eventi si diradano.

Ma lasciano spazio a quanto di più profondo ha segnato la “persona” (in senso teatrale) che quegli eventi li ha vissuti sulla propria pelle.

Chi è stata Simonetta Piergallini dunque, è una domanda ambiziosa. E mi scuserete se in questa ricollezione di aneddoti e situazioni, l’andamento potrà sembrare a tratti ondivago e disordinato – come anticipato, vorrei tenermi fedele a quello che stimo il modo più spontaneo di ricordare.

Cominciamo dicendo che la vita di mia madre ha avuto una protagonista unica ma due grandi storie distinte. Con una malattia insidiosa e terribile a fare da spartiacque tra i due tempi (quando mi riferisco a queste circostanze, penso a un dato di fatto, piuttosto che a un dono o ad una maledizione) e la fedeltà al proprio carattere come collante.

Il primo tempo parte da un borgo splendido dell’Italia centrale, uno di quei posti che visti alla lontana sembrerebbero esser stati dimenticati dal tempo – ma che da vicino mostrano le scrostature disincantate di case ad oggi sempre più vuote e portoni del centro tinti di polvere per la maggior parte dell’anno.

Sarà per la storia che si portano appresso, l’accento pesante, i sapori e gli odori che si nascondono sotto ogni sasso, ma certi posti ti ri-

Simonetta Piergallini assieme ad alcuni membri dell’Associazione vivere per la vita, in occasione della benedizione del mezzo per trasporto disabili dell’associazione.

mangono attaccati tutta la vita, per quanto distanti si possa andare.

Se mia madre si allontanò presto dalla sua Ripatransone, il paese però se lo tenne cucito addosso fino all’ultimo. È rimasto parte di lei tanto quanto il carattere cocciuto, la cadenza e gli improperi da barzelletta: il suo peccato di nostalgia.

Ci volle mio padre per farla allontanare dalle sue colline e farle trovare la strada di casa. Lui e il terremoto del Friuli nel ’76. Si incontrarono l’anno successivo in uno dei tanti campi di lavoro volontario che in quegl’anni si erano andati creando per aiutare molti a superare una tragedia (a casa c’è una bella lettera a ricordare quei giorni, inviata l’anno scorso dal sindaco di Artegna) – un segno che anche dai fatti peggiori può a volte nascere qualcosa di buono davvero. O magari una meravigliosa coincidenza. Mi dicono che decise in fretta comunque, vuoi per amore o perchè il paese le stava stretto o, come io preferisco pensare, perchè mamma ci vedeva lungo su certe cose e sembrava a volte riconoscere, ad istinto, quale fosse il percorso più naturale da prendere.

Ho raccolto tanti frammenti e ricordi di questi primi anni, buffi, strani ma nel complesso belli. Lo si vede dall’espressione e dagli occhi che aveva nelle foto (poche, invece) che ci sono rimaste. I ricordi di questo periodo rifluiscono però a sprazzi, quasi a voler conservare la disordinata spontaneità con cui devono esser stati vissuti.

Tegole ripulite dal cemento a colpi di martello, a prezzo di lividi scuri sulle gambe a cui erano state appoggiate in modo poco accorto (credo mio padre si sia fatto più di una risata all’epoca, sentendosi in colpa solo dopo).

Momenti di imbarazzo dopo le cene nel piccolo appartamento universitario – tanto per trovare un modo elegante di descrivere 30 metri qua-

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dri di casa – a Padova. Sembra dovesse lavare i piatti in un catino in plastica nei primi tempi, visto che il lavabo vero e proprio lo montò mio zio solo mesi – e immagino non pochi allagamenti – dopo.

Corse in auto sgarruppate e sovraccariche (di passeggeri più che bagagli) fino una volta a doversi fermare per una ruota piegata innaturalmente a “L”.

Tutte meteore che forse dicono poco a chi ne legge per la prima volta, ma che spero possano sorridere e piangere con quanti quegli stessi eventi hanno contribuito a realizzarli.

Risalendo un poco la corrente, ritrovo poi i ricordi più maturi, da mamma. I bronci miei e di mio fratello, costretti in ridicoli sandaletti neri. Le mattinate d’estate assieme a lei, spese al mare “di giù” – che rispetto a quello “ di su” (leggi “al nord”) è tutt’altra cosa – ed i successivi pomeriggi, spesi al fresco del paese in collina.

Ricordo la mia prima guida in macchina, lungo la via Pepe. Una vecchia Uno verde (forse neppure troppo vecchia all’epoca) e lei al mio fianco, tranquilla al limite dell’incoscienza.

Ci sono stati i viaggi in famiglia – immancabilmente segnati dal suo brontolare vuoi per i pranzi ritardati o per le scarpinate infinite a cui nostro padre, imperterrito, ci sottoponeva. Oggi sorridiamo anche di questo. Ancora più avanti, la vedo pronta per una serata di gala, splendida nell’abito lungo e accompagnata dalla scia del solito profumo.

A tutto questo mi permetto di aggiungere piccoli dettagli da necrologio, come l’impegno costante per la comunità – per l’asilo di Caltana prima e più avanti come catechista e insegnante al dopo scuola. Ci tengo a ricordarli un po’ per orgoglio filiale, un po’ per tracciare una linea diretta tra la Simonetta degli anni

Continua a pag 5...

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... Continua da pag 4 più luminosi e quella dei tempi a noi più vicini, e certo più impegnativi.

Un sacco di cose cambiarono infatti con la scoperta della malattia – ormai quasi sette anni fa. La cosa forse più emblematica è quanto rapidamente il mondo attorno a mia madre si restrinse. Niente piani di lungo corso, pensieri per le vacanze o per le cene da organizzare.

L’unico tragico interrogativo del “quanto ancora” in un orizzonte di tempo che ci aveva svelato nel modo più brutale l’esistenza di un limite. La paura di non riuscire più a fare il pari con la vita, tra quello che ci viene dato e quanto invece ci viene tolto.

Sono gli anni delle prime visite, sempre più frequenti. I monitoraggi costanti. Le discussioni con i medici, la lettura e i consigli sulle sperimentazioni in corso – sempre troppo poche o troppo lente. La fatica di stare al passo con procedure farraginose, per esser sicuri di non lasciare proprio niente di intentato.

E un drammatico tic tac tic tac di sottofondo.

Mi immagino a fatica quanto di più buio possa esser passato per la testa di mia madre, specie nei primi periodi. Quando anche i concetti di giusto e sbagliato perdono di significato, non rimane che fare i conti con sè stessi. Penso che fu questo

a far scattare qualcosa in mia madre. Proprio dopo aver acquisito la piena coscienza che tutto quel che si poteva tentare era stato tentato, mia madre – sempre d’istinto più che di consapevolezza – intravide un’altra via. A poco a poco, si fece strada in lei l’idea che il limite ora ben visibile e quasi prossimo, tutto sommato, era stato sempre li. E non avrebbe avuto senso farsi condizionare troppo da qualcosa che le è sempre appartenuto.

C’era però bisogno di un cambio di strategia e di un cambio di passo. Il secondo tempo della storia mi piace vederlo cominciare proprio da questo punto – non dalla scoperta di esser ammalata, ma dalla presa di coscienza che non avere una cura non vuol dire non avere un proposito.

Questi ultimi anni sono stati segnati, soprattutto, dalla sua determinazione, dal suo carattere e dalla sua forza, da una genuina riscoperta della fede profonda. Costretta su una sedia prima e su di un letto poi, mamma ha fatto davvero il possibile per dimostrare ai tanti che le si sono riuniti attorno che per realizzare le cose a cui più teniamo, possiamo fare a meno di gambe e braccia funzionanti. Uno spirito forte – e un telefono sempre occupato – possono fare quelli che in altre circostanze avremmo chiamato miracoli.

Iniziativa benefica Pubblichiamo il testo della lettera di comunicazione alla Città della Speranza dell’accredito del ricavato della manifestazione del 9-10-11 giugno in Villa Farsetti organizzata da Maurizio Pittarello e Ugo Pastorin: “Un gruppo di volontari con la collaborazione della A.S.D. Unione Gruppi Salesi, dell’amministrazione comunale e della Parrocchia di S.Maria di Sala, ha il piacere di informarvi che provvederà a bonificare la somma di 9.000 euro sul c/ corrente bancario da voi indicato, quale ricavato dell’evento benefico “Live Muisic & Food”.

La manifestazione è andata oltre

PAGOTTO

le aspettative, seppur alla prima edizione, e l’impegno di tutti i collaboratori, sponsor, band, e quanti hanno dato il loro contributo alla stessa ha reso possibile la donazione, dimostrando una certa sensibilità a progetti di sostegno nel campo delle patologie pediatriche.

Ringraziamo la Dott.ssa Lara Mussolin per la sua attiva collaborazione e l’intervento sul palco pro nostra iniziativa e i vostri collaboratori che hanno partecipato con materiale informativo presenziando nei giorni della manifestazione.

Ci auguriamo nel nostro piccolo di aver dato un contributo al vo-

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E come descrivere, altrimenti, una disabile assoluta che, invece di richiedere conforto, ha fatto invece si che altri in situazioni altrettanto difficili un conforto lo trovassero?

Spesso non servono grandi gesti, ma piuttosto, azioni piccole, tanta perseveranza e un buon orecchio.

L’associazione “Vivere per la Vita”, che mia madre ha aiutato a fondare e di cui è stata presidente fino all’ultimo giorno, fa parte di questo quadro. Pensare all’associazione vuol dire guardare a un bel gruppo di volontari, diventati presto amici e confidenti, in frenetica attività sotto le direttive spietate di mia madre. La stanza bianca di mia madre, affacciata sul giardino, per la gran parte del giorno si trasformava, da stanza d’ammalato, a punto di ritrovo fisso e vivo, soprattutto, necessario.

E con la sua stanza, anche mia madre, era - e sarebbe ancora oggi necessaria.

Delle ultime settimane ho ricordi ancora troppo vividi per esser messi su carta – ma la sua calma, quella si, mi è rimasta bene impressa. Calma e determinazione a voler trasmettere lo stesso stato d’animo – riuscendoci – in tutti quanti hanno avuto l’occasione di visitarla, sia pur per pochi minuti. Mi fa strano pensare a mia madre da calma specie perchè calma in tutta la sua

stro obiettivo principale di raccolta fondi per aiutare la ricerca e le cure nel campo dell’oncoematologia infantile.

vita lo è stato ben di rado. Allo stesso modo, non mi sarei mai aspettato di vederla riavvicinarsi alla fede e alla preghiera come invece ha fatto (e le due cose sono tutt’altro che scollegate). È stato il suo un percorso tortuoso, ma sincero e profondo, come testimonia la forza che ha sprigionato fino alla fine. Non era solo la la certezza di trovare qualcosa di nuovo, dopo aver chiuso gli occhi, ma la ferma convinzione che tutto quanto aveva vissuto e contribuito a far vivere avevano acquisito un significato pieno proprio grazie alla forza del suo carattere e del suo amore. Per noi, per gli altri, per la vita nella più ampia accezione.

Le sono grato per avermi dato una grande lezione, oltre alla prova che spesso pecchiamo di presunzione nel ritenere che i nostri cari siano per noi sempre un libro aperto.

Vorrei uscire dal vortice, alla buon’ora. A lasciarlo fare scaverebbe fino a trovare il fondo ed il silenzio che solo il non aver altro da aggiungere può creare. Lasciamo, invece, quanto più possibile al non detto. Creiamo un’opportunità per parlarne ancora e ancora, domani e nei giorni a venire. Rimandiamo una parola brutta come “fine”: messa vicino a mia madre non potrebbe che stonare.

Daniele Dal Corso

Cogliamo l’occasione per porgervi i nostri più cordiali saluti.

S. Maria di Sala, 28.06.2017 Maurizio Pittarello e Ugo Pastorin”

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La Serenissima e “Esto Civis Fidelis”:

Roberto Gardin è Cavaliere di San Marco Quando si parla dei Cavalieri di San Marco viene alla mente la gloriosa storia della nostra “Superba Serenissima Repubblica” e quanto l’Ordine dei Cavalieri di San Marco sia “dentro” questa Storia.

Fare parte, quindi, di questo Sodalizio rappresenta un grande onore perché vuol dire che si è in sintonia con il motto “Esto Civis Fidelis”, cioè, “sii un cittadino fedele”, fai del bene sul piano sociale, umanitario, religioso.

Al significato di questo motto il nostro Concittadino, ed amico, Roberto Gardin, corrisponde pienamente e in tutti i sensi.

Roberto, infatti, è una persona di grande animo generoso, sempre disponibile ad aiutare tutti ed offre la sua opera in Parrocchia a Caselle, sotto ogni forma: con il lavoro e l’aiuto economico.

Roberto è un valente artigiano ed ha una grande esperienza sul campo dell’arredamento in genere e sui mobili in legno, tramite la quale realizza opere di grande prestigio.

Roberto, inoltre è orgoglioso di trasmettere ai più giovani il suo sapere professionale ed umano

Associazione

La lettera che attesta la motivazione di merito

attraverso corsi informativi, che tiene in modo molto scrupoloso.

Per queste sue caratteristiche professionali ed umane, Roberto è stato insignito del titolo di “Cavaliere di San Marco”.

La cerimonia è avvenuta, alla presenza di amici e parenti, il 25 aprile 2017 nella storica sede dei

Roberto Gardin insignito Cavaliere di San Marco

Cavalieri di San Marco, presso il monastero Francescano di San Francesco della Vigna, nel Sestiere Castello di Venezia.

Una cerimonia significativa ed emozionante alla quale è seguito un momento di ristoro e le foto di rito.

Al neo Cavaliere di San Marco,

Roberto, tutta la Redazione di Gente Salese e in particolare noi, suoi amici, porgiamo le più vive felicitazioni per il glorioso titolo acquisito e gli auguriamo ancora tanti anni di attività in mezzo e per il bene dei suoi concittadini e Parrocchiani.

Primo Bertoldo

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Grandi novità al prossimo 27°corso della scuola di chitarra acustica di S. Angelo Sono appena terminate le ultime attività del corso di chitarra del 2016-2017, culminate con il bellissimo saggio del 6 maggio 2017 presso la sala teatro Sandro Pertini di Villa Farsetti a S. Maria di Sala, che già riprendono i preparativi per il nuovo anno didattico 2017-2018 che inizierà il 28 ottobre 2017. I quattro crescenti livelli di approfondimento di quest’anno vedranno infatti un incremento di proposte formative tecnico-pratiche al quarto livello, mai registrato nel passato, mentre i restanti tre livelli potranno godere della collaudata formula formativa che racchiude un solido legame tra teoria e pratica nell’uso della chitarra e della propria voce in supporto allo strumento.

L’anno formativo appena concluso si è caratterizzato da due eventi particolarmente significativi dove la Scuola degli Angeli, questo è il nome della scuola di chitarra di S. Angelo, si è particolarmente impegnata a portare a termine due manifestazioni benefiche una per gli anziani ospiti della casa di riposo di Vedelago, in provincia di

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Treviso, e l’altra presso il Pub Beavita di Padova per animare in musica una raccolta fondi da parte dell’Associazione Regionale Veneta Epilessia di Padova.

La Scuola degli Angeli, quando non impegnata nei suoi corsi semestrali, da sempre è in prima linea per portare gratuitamente musica, allegria e trambusto in tutti luoghi di sofferenza e solitudine, dove sia gradita la loro presenza e si mette sempre a disposizione per essere vicina agli ospiti di case di riposo, ospedali, centri di assistenza per disabili, ecc. e a quanti amano il canto e la musica dagli anni ’70 in poi, prodotta in modo artigianale con tanta passione.

Già da adesso è possibile iscriversi al prossimo corso che partirà il 28/10/2017, telefonando ai numeri 041-487610 (Guido), 328-9456304 (Silvia), 328-3222640 (Alessandro), l’invito è rivolto a tutti dai 14 ai 99 anni senza alcuna ulteriore limitazione, purché amanti delle musica, della chitarra e dello stare insieme per divertirsi e trovare nuovi amici.

Guido Bergamin

L’arte espressa in momenti di vita: La fotografia Con Andrea Montin, Caselle continua a far mostra dei propri talenti in ambito fotografico. La passione per la fotografia è cresciuta con Andrea, da sempre ha intuito che gli attimi sfuggenti della vita si

potevano imprimere e conservare come momenti unici e vissuti come tali in ogni singolo scatto. Con la fotografia Andrea Montin racconta le storie della gente raccogliendole in fotogrammi immortali, narrando la

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storia di tutti quelli che desiderano raccontarla, con l’aggiunta che al momento di fermare il fotogramma, ci mette tutta la fantasia dell’artista che è in lui in quel momento. Andrea Montin espone momenti del-

la sua arte fotografica attraverso il proprio sito www.ndrphotography mentre nei social FACEBOOK e INSTAGRAM, lo si può seguire nella pagina NDR DI ANDREA MONTIN. Esporta la sua arte fotografica nelle provincie di Padova, Venezia, Treviso e Vicenza, specializzato in matrimoni, eventi dimostrativi, eventi sportivi, arte e cinematografia, sfilate, book fotografici e ricorrenze varie. I risultati ambiziosi raccolti in questi anni di attività, gli hanno permesso di entrare a far parte della rinomata A.N.F.M. “Associazione Nazionale Fotografi Matrimonialisti“. Andrea Montin sta portando l’arte e la passione per la fotografia in gran parte delle nostre provincie venete e non nasconde la possibilità di partecipare a manifestazioni inserite in ambito Nazionale.

SPORT

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YARI FAVERO : primo posto al campionato CNV Motoasi Selettiva nord Domenica 25 giugno 2017 nel circuito di Precenicco si è svolta la terza gara del campionato CNV MOTOASI selettiva nord.

Quanto preannunciato dalle previsioni metereologiche si è realizzato: il sole illuminava ancora il circuito al nostro arrivo, ma pian piano grandi nuvole minacciose hanno iniziato ad incombere sulla pista. All’inizio della prima manche delle qualifiche ufficiali, la gara è stata portata a termine con pista asciutta e il pilota salese Yari Favero ha conquistato la pole. La pioggia ha iniziato a cadere tra la prima e la seconda qualifica causando un peggioramento delle condizioni della pista facendo in modo che nessuno potesse migliorare il proprio tempo e di conseguenza Yari è partito in pole. Giunti alla partenza della gara è iniziato a piovere e dopo il via si è subito notato che la pista era scivolosa. La direzione non mostrando bandiera rossa ha fatto proseguire la gara, facendo in

modo che, dopo pochi giri, i piloti iniziassero a scivolare. Uno dopo l’altro, compreso il pilota Yari, sono caduti rovinosamente a terra cosicché la direzione di gara ha finalmente dichiarato bandiera rossa sospendendo la prova. Il team ha quindi sistemato la moto dai danni subiti in modo da poter affrontare la seconda gara. È stato anche necessario cambiare le gomme, a causa della pioggia incessante. La direzione ha dichiarato gara bagnata e quindi bisognava montare le gomme rain. Per Yari era la prima volta con le gomme da bagnato, quindi c’è stata un po’ di tensione per la conclusione della gara. La partenza è stata buona, Yari ha tenuto la prima posizione facendo una bellissima gara, nonostante la pista risultasse scivolosa, anche con gomme da bagnato e con tenacia ha portato la sua moto Ohvale 160 sul gradino più alto del podio.

Questo ragazzo sta dimostrando un grande impegno per dare sem-

GIULIA BARBATO è ancora campionessa d’Italia U16 Basket Giulia Barbato 15 anni di Caltana, è nuovamente campionessa d’Italia U16 élite femminile di Basket.

Dal 12 al 19 giugno a Trieste, con la sua squadra Rittmeyer Giants di Marghera, ha difeso il titolo conquistato a Battipaglia lo scorso anno e ha di nuovo vinto battendo in semifinale il Mirabello Basket Accademy. Una settimana intensa

e caldissima che ha visto la squadra veneta fare un percorso netto e vincere tutte le 7 partite. Ottimamente allenata dal suo coach Francesco Jurlaro, quest’anno ha vinto anche un prestigioso terzo posto con la squadra U18 élite e anche il titolo provinciale veneto del 3x3.

La cestista ha cominciato a giocare a basket a soli 7 anni con la

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Yari Favero primo sul podio alla terza gara del campionato CNV MOTOASI selettiva nord

pre il massimo in ogni condizione mentre aspetta di passare ad una categoria superiore. Speriamo che anche questa gara porti qualche sponsor per coronare il sogno di questo pilota salese.

Il presidente del Team Favero Racing, Fabio Favero, innamorato di questo sport, sta seguendo il campione Yari e vuole essere presente con la sua esperienza per portare

a Santa Maria di Sala questa nuova disciplina. Per questo motivo si è candidato alle recenti elezioni comunali di Santa Maria di Sala, sperando di avere un ruolo come amministratore. Il suo obiettivo era, ed è, quello di contribuire a portare lo sport motociclistico, così importante e costruttivo per i giovani, al pari di tutti gli altri sport già presenti nel territorio. squadra maschile del Jolly Basket.

Allenata da Luigi Dal Zio ha conquistato nel 2013 il titolo provinciale. Passata poi alla squadra femminile dei Giants ha ottenuto prestigiose vittorie a numerosi tornei e un argento al trofeo delle province nel 2015 fino allo scudetto dello scorso anno. Vincere è difficile, ripetersi lo è ancora di più, è una grande conferma di un’ atleta che lotta con correttezza su ogni palla, con grinta come una guerriera, abituata a non mollare mai e chi conosce Giulia sa di cosa stiamo parlando.

Si congratulano con lei la famiglia, i parenti e amici, la grande famiglia del jolly Basket e quella dei Giants.

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SPORT

G.S. VOLLEY SALESE A.S.D.

ancora campione d’Italia a Cesenatico Dal 15 al 18 giugno 2017 si sono svolte a Cesenatico le Finali Nazionali del campionato “CSI Progetto Sport & Go!”, che ha coinvolto 848 atleti provenienti da 15 regioni d’Italia.

In palio c’erano nove titoli italiani suddivisi tra gli sport del basket, del calcio e della pallavolo per le categorie Under 10 e Under 12.

Anche Santa Maria di Sala era

raggiungere la finale per il primo posto che però è stata persa a favore della società ProGio (Progetto Giovani) di Asti. Le nostre salesine hanno fatto il possibile per contrastare gli avversari non riuscendo, però, ad aggiudicarsi il gradino più alto. Il titolo di vicecampionesse nazionali rimane comunque un risultato di altissimo livello e le atlete sono uscite dal campo a testa

La premiazione delle ragazze dell’ Under 12

Le ragazze dell’ Under 10 alla premiazione

presente grazie al G.S. Volley Salese A.S.D. che ha portato due squadre di pallavolo femminile, una per ogni categoria.

Entrambe le squadre che rappresentavano la Regione Veneto sono sbarcate a Cesenatico dopo un percorso iniziato a gennaio. Vittoria dopo vittoria e rimanendo imbattute, hanno conquistato prima il titolo di campionesse provinciali e poi quello di campionesse regionali, ottenendo così il già splendido risultato di poter accedere alle Finali Nazionali.

L’Under 12, sponsorizzata dalla società del territorio Salese “Speedline – Ronal Group”, è riuscita a

alta con la consapevolezza di avere dato il meglio di loro stesse.

L’Under 10, sponsorizzata da un’altra azienda del territorio salese “Beato Edoardo Mat. Ferrosi”, composta da cinque piccole atlete nate nel 2007/8, ha sbaragliato tutti vincendo tutte le partite compresa la finale e aggiudicandosi così il titolo di “Campionesse Italiane CSI U10”. Hanno combattuto fino all’ultimo e hanno conquistato il titolo nazionale, lottando punto su punto, con squadre composte anche da maschietti senza mai farsi intimorire.

Oltre al gioco della pallavolo, le atlete, dovevano cimentarsi anche

nelle prove atletiche del salto in lungo, lancio del vortex e corsa di velocità sui 60 metri piani.

Anche in queste attività le due squadre si sono piazzate nei primi due posti in classifica.

Le atlete hanno vissuto un’avventura sportiva, ma soprattutto di vita, che si porteranno dentro per molto tempo.

Questi risultati non si raggiungono per caso, ma sono frutto del grande lavoro che la società sportiva Volley Salese sta attuando con

il mini volley, con grande impegno e investendo molte risorse per la crescita personale e sportiva delle piccole atlete.

Bravissime a queste ragazze!!

E un grande in bocca al lupo per il loro futuro.

Un grazie agli sponsor Speedline – Ronal Group e Beato Edoardo Mat. Ferrosi per il loro sostegno.

Seguiteci su Facebook: Volley Salese supporters e sul sito: www.volley salese.it

Gianfranco Barizza

Legale rappresentante

Sede Legale: Via Lissa 124 - Mestre 30174 (VE) Tel. 041 487010 Fax 041 5760217 Sede Amministrativa: in Via Firenze 20 30036 Santa Maria di Sala (VE) Cell. +39 335 7053828 E-mail: impresabarizzasas@gmail.com

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SPORT

Caltana’s Got Runners: 2a Edizione Lo scorso 18 Giugno si è svolta nel nostro comune la “Caltana’s Got Runners”, simpatica manifestazione podistica che ha coinvolto ben 700 tra camminatori e corridori tra strade e percorsi suggestivi del nostro comune. La manifestazione, alla sua seconda edizione e inserita all’interno delle attività della Sagra di San Luigi di Caltana, proponeva ai partecipanti 3 differenti percorsi: il primo per famiglie e bambini di 4,5 km; il secondo per runners e camminatori da 10 km e il terzo da ben 18 km. Alla partenza, tutte munite di pettorale, si sono presentate molte persone dei comuni limitrofi: dal Miranese, dalla Riviera del Brenta ma anche molte persone dal padovano. É stata un occasione di mostrare loro alcune bellezze del nostro territorio tra cui Villa Farsetti. I percorsi da 10 e 18 km infatti prevedevano un passaggio all’interno del parco della villa dentro la quale i corridori si sono potuti anche dissetare grazie al ristoro preparato dalla Pro Loco di Santa Maria di Sala. Altri suggestivi passaggi si sono fatti tra i campi e le strade di Caltana, Campocroce e Santa Maria di Sala e infine anche all’interno di Villa Mocenigo a Mirano, nella quale i proprietari hanno rifocillato i runners del percorso dei 18 km con una buonissima crostata e dissetanti bibite. La giornata splendida ha fatto da bel contorno alla corsa, anche se il caldo notevole ha messo un po’ alla prova sia i partecipanti che l’organizzazione.

La manifestazione è stata organizzata da un giovane ma molto attivo e affiatato gruppo di runners di Caltana, appunto i “Caltana’s Got Runners”: Alberto, Daniele, Emanuele, Nicola, Fabio, Luigi, Marco, Diego, Gianluca, Marco, Alessandro e altri ancora che questa volta hanno dovuto rinunciare alla corsa per poter offrire questo spettacolo ai partecipanti la manifestazione.

“Dopo aver partecipato a numerose marce nei comuni e località limitrofe, abbiamo deciso di provare ad organizzare questo tipo di manifestazione tra le strade del nostro territorio: alla prima edizione, con poca organizzazione e aspettative ci sono stati più di 400 partecipanti.

Quest’anno abbiamo provato a ripetere e il successo si è riconfermato con 700 persone partecipanti. Il prossimo anno non ci resta che fare le cose seriamente e puntare a 1000!

Abbiamo imparato molto da queste due prime edizioni: ad esempio che l’amministrazione comunale non si fa prendere dall’entusiasmo come noi... e che quindi il prossimo anno dovremo essere noi più propositivi con le istituzioni, che il nostro territorio ha molto da offrire e non è molto conosciuto da chi abita nei comuni limitrofi, che, infine, possiamo fare affidamento anche sulla collaborazione delle attività del nostro paese che già quest’anno ci hanno dato una grossa mano”.

Nelle foto alcuni momenti della Caltana’s Got Runners 2017

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a cura del Dott. Luca Novello www.lucanovello.it

RUBRICHE

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Hai fatto un lavoro eccellente!

“Avete fatto un lavoro eccellente, e le cose non sono andare nel verso giusto perché ho preso la decisione sbagliata. Me ne assumo la responsabilità. Voi avete fatto del vostro meglio e non avreste potuto migliorare la situazione o fare più di così”. É questo lo stile dell’azienda in cui lavori? Purtroppo, nella maggior parte dei casi, NO. Le aziende si imbottiscono di manager-capo o di consulenti-dittatori anziché coltivare un atteggiamento di leadership e i messaggi che essi lanciano ai subordinati suonano un po’ diversamente…

Qualcosa tipo “sei un incapace!”, “dovete lavorare di più!”, “se non raggiungiamo gli obiettivo è colpa vostra!”

Quindi, come migliorare l’azienda in cui lavori?

In effetti manca leadership nelle aziende. E la leadership si conquista con le parole, con il comportamento, con quel che dici e con quel che non dici, con quel che fai e con quello che non fai.

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A chi obietta “Si ma… ho dipendenti davvero pessimi…” la riposta mi viene spontanea: “e tu cosa hai fatto per migliorare questa situazione? In che modo hai interagito e comunicato con ognuno dei tuoi collaboratori? Che stile di guida hai adottato?”

Di domande ne avrei un sacco per questi capi (ehi, dipendente, sei anche tu un capo, lo sai? Ti pare strano ma è così: pensaci bene!

Per cui non sentirti escluso a priori) ma per il momento mi fermo qui.

Tranne i casi di eccellenza basati su modelli di successo in cui il coaching (anche life) è già stato introdotto, la situazione delle aziende italiane risulta più o meno questa: realtà che sopravvivono senza un concreto piano di sviluppo, basate sullo stile “bastone-carota-bastone-bastone…”

Ora, leggi le domande qui di seguito suggerite e poi pensa se anche tu ti trovi in un ambiente come questo.

Nella tua azienda, che sia di tua

proprietà o quella in cui lavori: Il lavoro in “team” non esiste?

Quando si presenta un problema, anziché concentrarsi e trovare le migliori soluzioni, il focus resta sui colpevoli?

Circolano voci e pettegolezzi?

Non c’è chiarezza di obiettivi?

Ho la sensazione che hai risposto SI almeno 2 o 3 volte. Ho evitato di calcare la mano... Perché spesso, dove si verificano una o più delle situazioni appena esplicitate, si riscontra anche un certo malumore legato al fatto che spesso vedi premiate persone poco capaci o che si prendono il merito (in tutto o in parte) del tuo lavoro. O ancora, le regole che dovrebbero valere per tutti vengono invece rispettate solo da pochi - i soliti, giusto? Poco conta se a fine anno c’è il segno positivo in bilancio, perché questo è un modello aziendale vecchio, destinato a scomparire in un mercato competitivo e tenace come quello attuale.

Dove tutto cambia alla velocità della luce (li fuori) e viene seguito

zoppicando (lì dentro, leggi azienda).

Dove vince il più flessibile, non il più forte.

Dove la differenza la fa ancora la persona.

A me dispiace dirtelo, ma lo devo fare: se ti sei riconosciuto in quelle domande lavori in un azienda “difficile”. Tuttavia c’è ancora speranza e si possono creare le basi per lavorare in modo più sereno, più soddisfacente, e più gratificante per tutti, imprenditori compresi.

Vedi, sto parlando di poter creare un ambiente dove i risultati arrivano nel modo migliore: quello in cui ti senti bene.

Ora sta a te scegliere: che azienda vuoi? E attento, questa è una domanda che vale per tutti, qualsiasi sia il tuo livello e mansione. Perché finché l’orientamento rimane sul “beh, sono gli altri che devono fare qualcosa” allora anche tu sei responsabile del clima in cui passi buona parte della tua giornata.

Cosa puoi fare? Beh, puoi iniziare a condividere questo pensiero, a chiedere ai tuoi colleghi cosa pensano di questo articolo e come può essere utile alla tua azienda. Puoi iniziare a fare qualcosa di diverso per migliorare lo stato emotivo del tuo collega. Puoi iniziare a creare un team e un clima più accettabile.

Puoi iniziare a comunicare meglio, con gli altri e prima ancora con te stesso.

Insomma, di cose da fare ce ne sono. Vuoi iniziare a stare meglio sul posto di lavoro?

A volte fallirai nel tuo intento: benvenuto tra gli uomini/donne di questo pianeta. Ma fai qualcosa, non rimanere lì, fermo, senza muovere un dito.

Come dici? Ah, sì, sono d’accordo co te che nelle aziende l’esempio conta tanto, tantissimo, e se viene dall’alto vale doppio.

Nel frattempo, ricorda, dai il tuo meglio.

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LA SAGRA DI VETERNIGO:

costruendo il nostro futuro!

[Alle Olimpiadi di Mosca 1980] “In finale mi confinarono in ottava corsia, non ero contento, non potevo controllare gli avversari.

All’uscita della curva ero penultimo, Wells indemoniato era tre metri avanti. Penso: non avrò altre occasioni. Dodici anni di lavoro e di dolore per niente. Allora riparto, risento tutto, rientro in gara, recupero, vinco, alzo le braccia e il ditino”.

(Pietro Mennea) Altri sicuramente sono più bravi di noi, altri avranno più esperien-

za di noi, ci sarà sicuramente chi ha mezzi per pubblicizzare meglio la sua sagra, ma come ha fatto egregiamente il nostro Pietro Mennea, anche noi, stringendo i denti, ci batteremo come leoni per offrirvi una grande settimana di divertimento e di grandi soddisfazioni.

Anche noi, il 9 agosto, alzando lo sguardo verso i fuochi d’artificio, speriamo di poter alzare il nostro indice verso il cielo e dire: “anche quest’anno è stato un grande successo!”

Quali le novità? Ogni giorno ci

sarà qualcosa di particolare, ma basterà seguirci sul sito: www.sagraveternigo.com e potrete avere tutte le informazioni necessarie.

Ci saranno anche delle gradite sorprese per gli appassionati del legno scolpito e lavorato, per gli appassionati del modellismo con camion in scala 1:7 e 1:4 perfettamente funzionanti; un trenino in miniatura capace di trasportare persone; e oggetti che sono serviti nel mondo agricolo in scala 1:4 completamente fatti a mano e perfettamente funzionati e altre

cose che sarebbe difficile spiegare, ma, se viste da vicino, da sole avranno meritato di essere venuti a trovarci.

“Sagra della Trasfigurazione” e “Festa del Capusso” coincidono e si completano, perché il passato ci appartiene e il futuro desideriamo contribuire a costruirlo.

Leggendo queste righe, dimostri di interessarti a noi.

Tu e Noi, assieme, renderemo la sagra di Veternigo, un bel momento di serena allegria.

Insieme per una grande Festa.

Buon divertimento a tutti.

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RUBRICHE

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Il “protocollo del grande recupero”

a cura del dott. Loris Bonamassa

Il mondo dei Personal Trainers Professionisti di ISSA Europe alla Convention 2016 di Bellaria Igea Marina attraverso l’intervento del Dott. Loris Bonamassa.

Parliamo di recupero, grande recupero e super-recupero. Sì perché, il Personal Trainer segue i suoi clienti nell’allenamento, alla perfezione, in modo ineccepibile e professionale; nell’alimentazione e nell’integrazione, ma si provi a non fare dormire le persone due giorni. Da qui siamo partiti, dall’influenza che ha il buon dormire sulla performance atletica: un “protocollo del grande recupero” permette di allungare le fasi di sonno profondo ottenendo di svegliarsi più carichi a parità di ore dormite, oppure di ottenere di dormire meno ore – potendosi allenare di più – visto il rendimento elevato del riposo notturno. Non si tratta pertanto solo del riposo,

tra una sessione di allenamento e l’altra, ma anche del sonno. Ancor più se i tratta di gare e professionisti del mondo dello sport. Il circolo ottenibile tra Sleep Advisor, ISSA, i Personal Trainers e i loro clienti, è virtuoso: migliorando il grande recupero dei clienti, migliorano i loro risultati e i risultati dei Personal Trainers, la loro autorevolezza e la stima della clientela nei loro confronti. Il “protocollo del grande recupero” tratta dei passi del buon dormire. CAPIRE IL SONNO, cos’è, a cosa serve, come cambia nel tempo, quante ore è corretto dormire e come cambia nel tempo, cosa fare per migliorarlo e cosa evitare. Le ore di sonno dormite di cui si ha bisogno sono diverse a seconda dell’età e studi scientifici hanno evidenziato come dormire troppo, o dormire poco, siano entrambi casi deleteri per il corpo umano.

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Non è possibile non dormire; la privazione del sonno, l’insonnia, i risvegli notturni, le preoccupazioni e lo stress durante la notte, hanno ripercussioni gravi e importanti sulla salute, sul benessere personale, famigliare, professionale, lavorativo e di carriera anche e soprattutto nel mondo dello sport. CONOSCERE CHI SIAMO, uomo, donna, bambino, adulto o anziano, età, peso, costituzione, tipo di lavoro che svolgiamo, abitudini di movimento e stile di vita, infine il modo unico di dormire perché ognuno di noi è unico sia di giorno che di notte. CONOSCERE QUALI SONO LE ABITUDINI E COMPORTAMENTI trasformandoli in buone abitudini e buoni comportamenti da tenere prima di andare a letto con il rituale di preparazione al sonno, durante il sonno, appena svegli con il rituale del risveglio e durante la giornata.

CONOSCERE E SCEGLIERE IL LETTO GIUSTO, materasso, rete e cuscino e come usarlo e manutentarlo nel tempo; sia che si stia per fare l’acquisto sia che lo si abbia appena comprato e si voglia conoscere come farlo durare nel tempo in modo sano, igienico, ortopedico e salubre negli anni. Infine l’AMBIENTE, LA STANZA DA LETTO, l’orientamento del letto e gli arredi, la temperatura, il rumore e il grado di luce, l’igienicità e l’assenza di allergie, di campi di correnti elettrostatiche ed elettromagnetiche perché un ambiente saturo non consente un riposo del cervello e un rallentamento degli impulsi elettrici che lo governano. É determinante per l’atleta dormire meglio e imparare a riposare bene se dorme male, conoscendo i fondamenti del buon riposo, ottenendo un sonno più profondo e ristoratore in grado di ricaricare corpo e cervello svegliandosi con più forza, più carica e più energia al mattino per affrontare le giornate, gli allenamenti e le gare che li attendono; gestendo quella che è la più importante attività della vita occupandone ben 1/3 e influenzandone gli altri due terzi.

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LUBIANA E GROTTE DI POSTUMIA

il 1 ottobre 2017 gita con Gente Salese

Il primo ottobre proponiamo ai nostri lettori una interessante gita a Lubiana (Capitale della Slovenia con lungofiume ed edifici barocchi dominati dal castello) e alle vicine Grotte di Postumia.

LUBIANA Lubiana è la piccola capitale della Slovenia adagiata sul fiume Ljubljanica.

Romantica e ricca di storia, vivace e piena di attrazioni, Lubiana è una città che sorprende e conquista i visitatori con i suoi magnifici paesaggi e la straordinaria architettura. Il centro storico custodisce i maggiori monumenti e i siti più interessanti.

Ciascun quartiere, poi, conserva la sua impronta storica: medioevale, barocca o liberty anche se tutta la città è caratterizzata dalle incredibili opere del geniale architetto ed urbanista Jože Plečnik che dagli Anni Venti e fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale ha ridisegnato la città. I pon-

ti sono un elemento caratteristico della capitale slovena, numerosi attraversano il Ljubljanica e regalano scorci suggestivi.

GROTTE DI POSTUMIA Le Grotte di Postumia sono sicuramente le grotte più famose al mondo, le più visitate dai turisti in Europa, la maggiore attrazione turistica della Slovenia e uno dei più importanti esempi dei fenomeni carsici al mondo.

Questo fantastico intreccio sotterraneo di tunnel, gallerie e maestose sale e sculture calcaree da ammirare si visita facilmente a piedi e a bordo di un trenino turistico in funzione da 140 anni. Nel corso della visita guidata della durata di un’ora e mezza scopriremo i più importanti fenomeni carsici, “il Brillante”, la stalagmite alta 5 metri, il più antico ufficio postale sotterraneo del mondo e il più famoso animale del sottosuolo – il proteo, detto anche “pesce umano”.

Andando oltre confine, in territorio Sloveno, ogni partecipante deve portare con se un documento valido per l’espatrio (Carta di Itentità o Passaporto).

Si consigliano scarpe ed abbigliamento comodi ed, andando in grotta, una giacca/giubbino a protezione dell’ umidità.

Uno scorcio di Piazza Prešeren a Lubiana

Via Caltana, 169 - 30036 Caselle di S. Maria di Sala (VE) Tel. 041 5731255 www.gioielleriadalmaso.it email: oreficeria.dalmaso@gmail.com seguici anche su Facebook - @gioielleriadalmaso

Associazione Culturale “Gente Salese” Vi invita:

GITA SOCIALE DI FINE ESTATE

LUBIANA E GROTTE DI POSTUMIA

DOMENICA 1 OTTOBRE 2017 PROGRAMMA ore 6.30 Ritrovo davanti alle chiese delle frazioni e partenza per Lubiana. ore 10.30 Arrivo a Lubiana e visita guida del centro della città. ore 12.30 Pranzo in un tipico locale cittadino. ore 14.30 Partenza per Postumia. ore 16.00 Visita alle grotte a bordo del caratteristico storico trenino. ore 18.00 Partenza per il rientro a casa. ore 21.00 Arrivo a Santa Maria di Sala.

Org. Ag. CVV Mirano (VE) - La quota individuale di partecipazione € 75,00 comprendente l’ingresso alle grotte e la visita guidata a bordo del trenino.

Le prenotazioni, saranno accettate per un max. di 70 partecipanti da sabato 2 a sabato 23 settembre 2017 presso i seguenti recapiti: CALTANA: Cartoleria 21

SANT’ANGELO: Alimentari Negro

S. MARIA DI SALA: Panificio Smaggiato

CASELLE: Panificio Borsetto

STIGLIANO: Alimentari Zacchello

VETERNIGO: Cartoleria Lo Scrigno

Lo storico trenino che attraversa le grotte di Postumia

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years

Il 5 giugno 2017 i gemelli Sabino e Vittoria Valerio hanno compiuto 2 anni, festeggiati dai genitori Francesca e Giuseppe, dal fratello Gianmarco, dai nonni, dalla zia e dai cugini.

Gioele Rocco il 4 luglio ha spento la sua prima candelina.

Tanti auguri da mamma, papà, zii e nonni.

Pietro Giovanni Brighenti festeggia il suo 4° compleanno il 10 luglio 2017. Buon compleanno dai genitori Fabio e Antonia e dalle nonne Bruna e Gina, dal nonno Luciano, zii e cugini.

Nico Varasso di Caltana, il 29 luglio compirà 10 anni. Tantissimi auguri di buon compleanno dal fratellino Morgan, dal papà, dalla mamma, dai nonni, dagli zii e dai cugini.

Anniversari Marzaro Rosa il giorno 8 agosto compie 90 anni. Tantissimi auguri dei figli, nipoti, pronipote, genero e nuora.

L’ 8 ottobre Guido Calzavara spegnerà la sua prima candelina. Lo festeggiano mamma, papà, le sorelline, i nonni, gli zii e i padrini.

Ricordando É con grande dolore che apprendiamo la scomparsa dell’amico Cazzaro Germido che ci ha lasciati il giorno 25 giugno 2017.

La redazione di Gente Salese si unisce al lutto del figlio Luigi e dei famigliari e amici tutti.

Il 10 agosto 2017 festeggiano con gioia le nozze d’oro Laura e Nereo Orbolato, attorniati dall’amore di Paolo, Cristina, Luca, Matteo, Lucia, Daniele, Laura, Beatrice, Sonia, Federico, Davide, Andrea, Sara, Stefano, Eleonora, Lorenzo, Antonio, Martina, Luca, Paola, Giovanni e Sofia.

Con l’ occasione, auguri alla loro nipote Laura che festeggia il 07 agosto 2017 i suoi primi meravigliosi 18 anni!

NOTA DELLA REDAZIONE: Nello scorso numero di giugno abbiamo pubblicato un pezzo: “Finalmente ripulito il monumento di S.Angelo” a firma di Maurizio Ballan, erroneamente omessa.

Ci scusiamo del disguido con l’autore ed i nostri lettori.

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FESTE & SAGRE

“Gara dea Sopressa”

Domenica 16 luglio nell’ambito della Festa della Trebbiatura di Caselle si è svolta la quinta edizione della “Gara dea Sopressa”. Manifestazione che ha visto numerosi produttori concorrenti e una folta partecipazione di pubblico.

A Coi Gianni è andato il trofeo alla memoria di Niero Antonio per la sopressa più bella.

A Gobin Denis è andato il trofeo alla memoria di Niero Federico per la sopressa più gustosa.

Il primo premio assoluto per il profumo è andato all’ Azienda “Maialino Rosa” di Martellago.

Il primo premio assoluto per la colorazione e l’impasto è andato a Basso Ottavio di Caselle.

Il primo premio assoluto per il taglio è stato assegnato a Favaretto Lino di Caselle.

Il primo premio assoluto per la stagionatura è stato assegnato a Furlan Fabio di Pianiga.

La classifica combinata vede: terzo classificato “Agriverde” di Massanzago, secondo classificato “Azienda Maialino Rosa” di Martellago, primo classificato, vincitore delle medaglia d’oro e del trofeo della manifestazione Gobin Denis di Caselle. Brazzolotto Renato,

instancabile organizzatore della manifestazione, si dice soddisfatto per aver ottenuto dalla Federazione per il secondo anno una tappa del Campionato Italiano della Sopressa ed attraverso Gente Salese desidera ringraziare le aziende che lo hanno supportato nella realizzazione della gara: la Dormiflex con un particolare ringraziamento a Loris Bonamassa, un ringraziamento particolare va anche alla famiglia di Beato Renzo, sempre disponibile e collaborativa, poi le aziende Barizza Gianfranco, Basso Scavi, Bozza Group, Costa Raffaele, Pizzeria Barutta, Ferramenta Bortolato, Fioreria Fasolato. Un doveroso ringraziamento va dato a tutto il gruppo Vita in Piazza ed a Gianni Pasuto per il grande lavoro svolto per la buona riuscita della festa.

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: Associazione Culturale Gente Salese Via dei Tigli 10 - 30036 S. Maria di Sala Ve Tel. 041 486369 E-mail. redazione@gentesalese.com www.gentesalese.com DIRETTORE RESPONSABILE Graziano Busatto PRESIDENTE Giovanni Vanzetto ART DIRECTOR Manuel Rigo TIPOGRAFIA Grafiche Quattro Santa Maria di Sala (VE) Registraz. Tribunale di Venezia n° 770 - 17 gen 1984

SIAMO PRESENTI NEI MERCATI DI: lunedì: Mirano (Ve) - Mogliano V.to (Tv) martedì: Pianiga (Ve) - Marghera (Ve) mercoledì: Maerne (Ve) - Mestre (Ve) giovedì: Noale (Ve) venerdì: Martellago (Ve) - Mestre (Ve) sabato: Fiesso d’Artico (Ve) - Spinea (Ve) domenica: Camisano Vicentino (Vi)

Renato Brazzolotto

Il 15 luglio Renato Brazzolotto ha compiuto 60 anni. Gente Salese si unisce alla sua famiglia: Manuela, Giorgia, Desiree, Stefano e Devid ed ai suoi numerosi amici nel fargli i più sinceri auguri di buon compleanno.

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Lunedì/Giovedì : 9.30-12.30 - 15.30-20.00 Venerdì e Sabato: orario continuato 9.30 - 20.00 Domenica: 10.00 - 13.00; 15.30 - 19.30