GS dicembre 2016

GENTE SALESE - MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA E INFORMAZIONE

N° 12 - ANNO XXXIII - DICEMBRE 2016

n. 12 DICEMBRE 2016

GENTE SALESE

Antonio e Lina Tommasini cittadini onorari di S. Maria di Sala 2

Renzi non ha saputo capire un “fatto storico”

6

Triplo fiocco nella stalla Munaretto a Caltana

8

Il nuovo libro su “Una storia Comune”

intro.

2

L’ex premier Renzi non ha saputo cogliere un “fatto storico”

Riflettendo sul voto referendario

Il 4 dicembre scorso gli italiani si sono finalmente espressi sulla riforma costituzionale proposta dal Governo bocciandola con un sonoro NO. Le conseguenze le conosciamo tutti: dimissioni del governo Renzi e insediamento in tempi record di un nuovo governo “fotocopia” guidato da Paolo Gentiloni.

Come hanno votato i cittadini salesi e il raffronto a livello italiano, regionale e comunale lo vediamo nelle due tabelle a lato.

Ho cercato di capire le ragioni di un così vasto, e per certi versi inaspettato, successo del no e della grande affluenza al voto.

Mi è venuto in mente il giovane Matteo che fece, il 6 giugno 2007, questa esternazione riferendosi al Family Day contro i DICO: «Quando non si coglie il fatto storico di un milione di persone in piazza per il Family Day, si commette un errore gravissimo».

Dopo la débâcle referendaria del fronte “riformista”, confesso che è troppo forte la tentazione di rendere toscanamente al povero Renzi il «pan per focaccia» del boccaccesco Decamerone. O se qualcuno preferisce la

RISULTATI ELETTORALI SUL REFERENDUM COSTITUZIONALE DEL 4 DICEMBRE 2016 A S. MARIA DI SALA Iscritti

Votanti

13.350

10.501

%

80.16

SI

%

NO

%

3.467

33,22

6.968

66,78

CONFRONTO PERCENTUALI SUL VOTO AL REFERENDUM Affluenza

ITALIA VENETO S. MARIA DI SALA

SI

65,5 76,7 80,2

Commedia di Dante, il «dattero per figo» di Fra’ Alberigo. Entrambi toscanacci veraci come il nostro amico di Pontassieve. Sì, perché qualcuno ricorderà che quando Matteo fece varare la legge sulle unioni omosex, ai cattolici che gli rinfacciavano il tradimento della fede e gli rammentavano i suoi trascorsi di chierichetto-boy scout, lui rispose, col ghigno beffardo e sferzante che gli era consueto: «Ha vinto l’amore!».

Troppo facile ora che per lui il riso ha ceduto alle lacrime, rendere la pariglia e, difronte allo sbigottimen-

NO

40,9 38,1 33,2

59,1 61,9 66,8

to per la batosta subita, rispondergli: «Caro Matteo, ha vinto l’amore!». In questo caso l’amore che ha vinto è quello per la Costituzione, per l’Italia e per la libertà. L’esito vittorioso del referendum, infatti, ha impedito la svendita finale in saldo del nostro Paese ai Poteri Forti, lo stupro giuridico della nostra Carta costituzionale, e una pericolosa deriva totalitaria che avrebbe reso l’attuale dittatura del pensiero unico imperante in Italia ancora più intollerante e violenta.

Pericolo – per ora – scongiurato. Deo gratias.

Bianche

23

Nulle

43

A vincere sulla verità non è servita neanche tutta la potenza di fuoco mediatica della corazzata RAI, dei giornali di regime, del potere governativo, degli alleati internazionali, della finanza mondiale.

Renzi non ha studiato la Storia e non ha capito che il tiranno cade sempre quando tradisce il popolo. Ci è ancora vivo nella memoria il suo consueto ghigno beffardo quando gli hanno mostrato l’immagine dei cartelli esibiti al Circo Massimo il 30 gennaio 2016 con la scritta «Renziciricorderemo».

Ora non ride più, perché lo scorso 4 dicembre il popolo di lui si è ricordato davvero.

Ora, se il Premier dimissionario vuole davvero comprendere le ragioni della sua Waterloo politica deve soltanto rileggersi ciò che ha detto il 7 giugno 2007. C’è una sola ragione: non aver saputo cogliere un «fatto storico».

G.B.

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I genitori replicano alla lettera dei dirigenti del Volley Salese: “non siamo nè arrabbiati nè scomodi ma cerchiamo correttezza” Dopo la lettera denuncia di alcuni genitori per alcune scelte gestionali della Volley Salese (pubblicata nel n° 10 di Ottobre di Gente Salese) e la risposta della Società pubblicata nel n° 11 di Novembre, pubblichiamo una considerazione conclusiva degli stessi genitori sull’argomento.

“L’unica considerazione che possiamo fare sulla risposta dei dirigenti salesi è la seguente: quando dei genitori “coraggiosi” prendono in mano una situazione che di solito passa senza ripercussioni, diventano genitori “arrabbiati” (per usare un aggettivo che ci è stato attribuito) e genitori scomodi. La lettera di noi genitori (pubblicata su Gente Salese n. 10) aveva come unico scopo mettere in luce alcuni fatti ben manipolati dai dirigenti del Volley Salese e chiarire che il vincolo a una socie-

Da osservatori esterni e neutrali ci auguriamo che la vicenda, che ci pare frutto di una carente o poco efficace comunicazione fra Società, Genitori ed Atleti, non si esaurisca in una semplice polemica ma sia stata lo spunto per una riflessione al fine di migliorare il clima di collaborazione fra Società e famiglie a beneficio sia della grande e meritoria Volley Salese sia, e soprattutto, dei giovani atleti che devono crescere e potersi misurare con sé stessi e con gli altri nel rispetto dei più genuini.

Di seguito pubblichiamo una riflessione di una mamma sullo sport in generale, che può aiutare tutti coloro che fanno sport o hanno responsabilità a livello dirigenziale a seguire queste istruzioni che sono alla base per poter aiutare le famiglie e gli sportivi a costruire una palestra di vita.

tà sportiva non si conclude in un anno ma ha una durata decennale. Le paventate ripercussioni che i dirigenti temono per la loro società, non sono certo da attribuire alla nostra “voce” ma solamente al loro comportamento. Infine, ciò che loro sui social network chiamano “contentino” l’unico set vinto dalle ragazze che hanno accettato la nuova società contro l’under 16 Salese, noi genitori lo chiamiamo VITTORIA, vittoria di una squadra formatasi da poco e in via di crescita.

Infine, con questa nostra riflessione, ci auguriamo si chiuda definitivamente la questione confidando che trasparenza e corretta informazione comportino una maggiore consapevolezza su chi, perché, come e cosa si voglia per i nostri figli”.

Lettera firmata.

L’attività sportiva è una palestra di vita Mi piace pensare che lo sport sia l’insieme delle attività, individuali o collettive, ricreative e salutari, che impegnano e sviluppano determinate capacità psicomotorie.

Fare attività sportiva in età adolescenziale, non solo influisce positivamente sulla crescita e sulla formazione del fisico, ma favorisce anche un maggior equilibrio psicofisico e arricchisce la vita di serenità e coraggio.

In alcuni giovani è come se il gesto sportivo offrisse la possibilità di esprimersi in una lingua “diversa” che consente di comunicare con il mondo e di realizzarsi.

Lo sport è quindi sinonimo di impegno, grande voglia di mettersi alla prova, superare i propri limiti, avverare i propri sogni e i propri obbiettivi. Lo sport è anche “sapersi organizzare“, perché ci si deve sbrigare a fare

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i compiti e tutto il resto per andare all’allenamento; è sacrificio perché si rinuncia ad uscire con gli amici. Lo sport unisce non solo chi lo pratica, ma anche i tifosi, che esultano per la vittoria di una squadra o di un campione, si possono conoscere e hanno la possibilità di rafforzare legami di amicizia. Lo sport è avvincente anche perché ci fa gioire, entusiasmare o rattristare insieme agli altri: è un collante che unisce popoli di diverse etnie. Lo sport è anche sofferenza quando gli interessi economici vengono prima delle persone.

Lo sport è una straordinaria fabbrica di continue emozioni: a volte le si prova individualmente, a volte in gruppo. La prestazione sportiva, sia essa un grande successo o una cocente sconfitta, viene vissuta come un pezzo di

storia individuale e collettiva, con tutte le emozioni che ne seguono.

Un ulteriore aspetto su cui soffermarsi soprattutto negli sport di squadra è la capacità di vivere in gruppo in modo leale e rispettoso per creare un forte legame tra tutti i componenti. Infatti, per formare una squadra affiatata e tecnicamente preparata non ci vuole né un giorno né un mese, bensì anni. In questo processo l’allenatore ha un ruolo fondamentale, non basta solo la tecnica. Secondo me un tratto della personalità dal quale non si può prescindere se si deve guidare un gruppo è l’empatia: capacità di assumere come proprio il punto di vista di altri individui, per capire come ognuno percepisce e vive eventi ed emozioni; è quella risorsa alla quale l’allenatore può attingere per com-

prendere interessi e bisogni dei suoi atleti. In questo modo riuscirà a trasmettere entusiasmo, gioia, fiducia e ottimismo.

Educare allo sport è educare alla lealtà, una regola non scritta in nessun regolamento, ma sta alla base di ogni disciplina. È importante che le persone che accompagnano nella crescita i nostri ragazzi siano in grado di comunicare e collaborare tra loro, di creare un’alleanza educativa con le famiglie per crescere al meglio i nostri figli.

Noi adulti dobbiamo essere in grado di sostenere al meglio gli adolescenti che credono nello “SPORT “.

Ci sarebbe ancora molto da scrivere ma concludo affermando che “l’attività sportiva è una palestra di vita”.

Lettera firmata

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Ad Antonio e Lina Tommasini, quali valenti imprenditori, il conferimento di “Cittadini onorari di S. Maria di Sala”

Il 29 novembre scorso il Consiglio Comunale di Santa Maria di Sala ha conferito la cittadinanza onoraria ai coniugi Antonio Tommasini e Lina Gerotto “in riconoscimento del lavoro e dell’impegno profusi per le maestranze e la comunità di Santa Maria di Sala quali valenti imprenditori che hanno contribuito in modo determinante alla sviluppo economico e sociale del nostro territorio”. Il riconoscimento e la cerimonia che ha visto Toni anche un po’ commosso, è avvenuta dopo la cessione della azienda di famiglia e segna in qualche modo l’epilogo della splendida avventura imprenditoriale di Toni e della moglie Lina. Avventura cominciata molti anni fa con i fratelli Margherita e Giovanni nella bottega di stoffe dei genitori a Mellaredo.

I tre fratelli dimostrano subito un certo interesse, se non passione, per il mondo della moda ed un talento imprenditoriale che li porterà ben presto a superare gli angusti orizzonti della bottega di Mellaredo. Agli inizi degli anni ‘70 i fratelli Tommasini apriranno un laboratorio di confezioni di capi d’alta moda. Con questa attività iniziano i viaggi all’estero, i contatti con le case di moda, cresce la conoscenza del settore, le esperienze arricchiscono e fanno crescere le capacità professionali e la consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie potenzialità. È così che Toni ed i suoi fratelli fra il 1977 ed il 1978 arrivano a Santa Maria di Sala con la costituzione della azienda commerciale Confezioni Tommasini S.p.A. Col tempo, il lavoro, la dedizione, questa attività è stata via via incrementata fino ad arrivare fra il 1989 ed il 1990 al Centro TOM che tutti conosciamo: un centro commerciale di 21.000 mq che occupa circa 150 dipendenti.

L’impresa commerciale portata avanti da Toni con la sorella Margherita e la moglie Lina si caratterizza sempre più per la qualità dei prodotti, abbigliamento, intimo, calzature, arredo casa,

Il Consiglio Comunale all’unanimità ha conferito la “Cittadinanza onoraria ad Antonio Tommasini e a Lina Gerotto”

abbigliamento ed attrezzatura sportiva, dei più importanti marchi della moda tanto da divenire una azienda leader del settore in Veneto.

Nel settembre del 1999, con l’acquisizione dell’adiacente “Centro Prisma” i fratelli Tommasini arricchiscono l’offerta commerciale complessiva e consolidano ulteriormente la loro posizione sul mercato Veneto divenendo una delle più solide ed importanti realtà economiche del Comune di Santa Maria di Sala.

Parallelamente alla crescita commerciale della sua azienda, Toni Tommasi-

ni ha aumentato anche il suo impegno sociale a favore delle comunità locali sostenendo numerosissimi iniziative sportive, culturali, ricreative, sociali, benefiche e di volontariato. Forte, benefico ed esemplare è stato il suo impegno etico a difesa dei suoi collaboratori e del loro posto di lavoro tanto che è stato ripagato con numerose e sincere manifestazioni di riconoscenza ed affetto da parte delle maestranze.

Purtroppo la vita non è stata priva di delusioni e di sofferenze neanche per Toni. Non ha avuto la benedizione di

Antonio e Lina dopo aver ricevuto il riconoscimento per aver contribuito allo sviluppo economico nel comune

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avere figli che lo affiancassero nel lavoro e continuassero la sua opera; nel 2012 è deceduto il fratello Giovanni e nel 2013 ha perso anche l’importante aiuto della amatissima sorella Margherita. Questo ultimo lutto ed il peso degli anni hanno, forse, fatta maturare la decisione di cedere l’attività. Per un uomo che ha speso tutta la sua vita a far crescere una azienda intesa come gruppo di persone che lavorano assieme per il raggiungimento di un obiettivo comune; attento al benessere dei suoi dipendenti collaboratori ed alla soddisfazione dei clienti forse ancor prima che al risultato economico, non deve essere stato facile decidersi di fermarsi. Il cruccio degli ultimi tempi di Toni era quello di garantire continuità alla azienda e soprattutto continuità di reddito ai suoi dipendenti. Per questo ha cercato sul mercato un acquirente che desse le massime garanzie occupazionali rifiutando in questa ottica offerte per lui personalmente più vantaggiose.

Onore ed un grande ringraziamento a Toni ed alla moglie Lina, un sincero augurio alla coppia di una vecchiaia lunga e serena ed un augurio alla nuova proprietà di continuare e sviluppare proficuamente il lavoro di Toni.

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Note di Natale a Sant’Angelo Natale è tempo di attesa, l’avvento di una nuova luce che nasce. Il regalo più bello è riscoprire quelle emozioni che spesso diamo per scontate e che rischiano di spegnersi dentro di noi, come una lampada senza olio.

Un regalo speciale quanto atteso è stato il concerto di Natale che si è tenuto sabato 17 dicembre presso la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, in Sant’Angelo di Sala.

Un’armonia di note e voci ha riscaldato la serata, risuonando tra i tanti presenti coinvolti e chiamati a meditare sui prossimi momenti di incontro natalizio.

Ad animare la serata le voci e le note di 6 cori: “Coro Piccole Note” (Sant’Angelo), “Coro Giovani Cantori” (Chirignago), “Le Altre Note” (Chirignago), “Coro Insieme In-

canto” (Noale), “Coro degli Angeli” (Moniego), “Coro Giovani” (Sant’Angelo).

Tra i canti presentati un vasto repertorio: insieme alle musiche classiche popolari e alle melodie tradizionali del Natale, hanno trovato posto anche nuove rielaborazioni di moderni canti famosi, frutto di uno studio attento e del piacere di mettersi in gioco, sperimentando ed innovando.

Il concerto si è concluso con gli auguri di buone feste e con una coinvolgente performance a cori riuniti dell’Astro del Ciel. Al termine della serata a tutti i presenti è stato rivolto l’invito al ricco buffet nel vicino patronato, per concludere così un momento di condivisione e riscoperta della bellezza della musica e del canto.

E per il prossimo appuntamento di festa basterà attendere fino al 6 gennaio quando, a partire dalle ore 15.00, presso il patronato par-

rocchiale si susseguiranno dei momenti tradizionali della festa dell’Epifania.

Elisa Carraro

La solidarietà corre su due ruote Natale è il momento speciale per gli auguri e la solidarietà e anche gli iscritti al Motoclub CCmotorday (Motoclub degli Appartenenti all’Arma dei Carabinieri e Simpatizzanti) si sono ritrovati sabato 3 Dicembre presso l’Agriturismo Al Capitellon di Scorzè per la tradizionale cena natalizia alla quale hanno partecipato 116 persone provenienti dalle province di Venezia, Padova e Treviso.

Domenica 18 dicembre alcuni rappresentanti della sezione si sono recati presso la casa famiglia “Le Giare” di Ponzano Veneto per partecipare all’ 8° Motobabbo.

Durante la manifestazione è stata consegnata la somma di 833 euro, raccolta in occasione della cena natalizia e i doni raccolti sono giocattoli, materiale didattico, e molto altro, grazie anche al prezioso con-

PAGOTTO

tributo degli ipermercati Emisfero di Scorzè e Mirano, alla comunità familiare residenziale “Le Giare”, luogo dove i bambini allontanati dalla famiglia d’origine trovano uno spazio di condivisione e supporto nella crescita.

I ragazzi hanno passato un pomeriggio in allegria grazie alla disponibilità di un noto illusionista mentalista trevigiano Walter di Francesco il quale ha intrattenuto e stupito i bimbi con qualche numero di magia.

La sezione Venezia del Moto club, oltre alla promozione del motociclismo attraverso l’organizzazione di numerose uscite domenicali e la partecipazione ad eventi di carattere Nazionale, ha l’obiettivo di riuscire ad aiutare e sostenere questi ragazzi. www.ccmotorday.it Marco Milan

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Alla cena di GENTE SALESE si parla di ecologia con Riciclia

L’Associazione Culturale “Gente Salese” opera sul territorio Salese dal Dicembre 1983.

La sua attività è ampia e il suo strumento principale è l’omonimo giornale; un mezzo di informazione locale, molto apprezzato ed atteso dalla Cittadinanza Salese.

Per realizzare la sua attività, Gente Salese si avvale di molti volonterosi; persone che collaborano con senso di Amicizia e che, ognuno con un proprio compito, consentono all’Associazione di svolgere la sua attività.

Ogni anno, con l’approssimarsi della fine, c’è l’attesa della serata in cui Gente Salese si incontra con gli Amici e Collaboratori. È l’occasione per stare qualche ora assieme, in lieta compagnia, per ascoltare la relazione annuale del Presidente, per formulare il programma del prossimo

anno e per farci gli auguri.

Quest’anno, l’incontro ha avuto luogo sabato 10 Dicembre 2016, in un tradizionale ristorante della zona e ha registrato, anche, la gradita pre-

senza della Ditta Riciclia, di Padova, che, con la sua partecipazione ha animato, ulteriormente, la serata.

La Ditta Riciclia produce e commercializza interessanti macchine per la

eco-compattazione di bottiglie in PET, flaconi, lattine in alluminio e tappi e per il compostaggio domestico.

Era rappresentata dal Contitolare, Sig. Callegaro Davide e da altri tre collaboratori, i quali hanno esposto le interessanti motivazioni di natura ecologica e di educazione che sono alla base della filosofia delle macchine proposte.

Un progetto dove tutti, ambiente, utilizzatori, enti pubblici… ricevono vantaggi. Il progetto proposto ha suscitato molto interesse e molte sono state le richieste di ulteriori informazioni e dettagli.

Al termine, con il sorriso sulle labbra, c’è stato lo scambio degli auguri per le imminenti Feste e per il prossimo anno, con il proposito di continuare nella collaborazione.

P.B.

Grande affluenza a Caselle de’ Ruffi per la rassegna dei Presepi

Prosegue fino a domenica 15 gennaio 2017 la bella rassegna di presepi a Caselle che raccoglie 600 opere di ogni dimensione e forma. Molto presente e qualificata la partecipazione delle scuole del territorio, segno che l’interesse degli insegnanti e degli alunni per il “presepio” sta crescendo.

Molti sono i visitatori e molto partecipate le manifestazioni organizzate l’8 dicembre, l’11 dicembre (col maestro norcino Luca Barreato) e il 18 dicembre (con i “Pittori in piazza”). Il 6 gennaio, dalle 14.30, ci sarà a Caselle il tradizionale “Se brusa a Vecia” organizzato dal comitato festeggiamenti.

La mostra di Caselle è inserita nel percorso espositivo “I Presepi nella Terra dei Tiepolo” con Maerne, Spinea e Mestre. La mostra di Caselle sarà aperta nei giorni feriali dalle 14,30 alle 19,00, sabato e festivi dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,30 alle 19,00. L’ingresso è gratuito.

sola!

Due vitelline e un vitellino, Lola, Lara e Leo, ciascuno di 25-30 Kg ed in piena salute è il risultato di questa incredibile gravidanza.

La mamma Grazia invece ha avuto bisogno di qualche aiuto per recuperare tutte le energie spese per portare a termine la “pesante” gravidanza, ma ora sta benone e tutti ne sono contenti.

A Caltana triplo fiocco nella stalla dei Munaretto Un parto trigemellare di vitellini è un evento rarissimo A Caltana, nell’Azienda agricola di Romeo, Teresa e Laudino Munaretto, sono appesi due fiocchi rosa ed uno azzurro. È stato un parto trigemellare quello a cui si è assistito la mattina del 15 dicembre e secondo gli esperti del settore si tratta di un evento molto raro, specie se il tutto si conclude con esito positivo sia per la madre che per i vitellini. Giusto per rendere l’idea, sono quasi cento anni che la famiglia Munaretto alleva mucche, ed un evento come questo non si era mai visto, come confermato anche dall’esperto veterinario Paride si tratta di un caso

rarissimo nel settore bovino. È stata una sorpresa unica per Romeo, che assistendo la mucca razza Frisona di nome Grazia (perché tutte le mucche hanno il proprio nome) ha visto nascere il primo vitellino, uscire le gambe addirittura del secondo e poi incredibilmente del terzo, tanto da esclamare verso la moglie Teresa e il fratello Laudino: “ma quanti ghe ne ze!”

Incredulo anche il nipote Onorino, arrivato in stalla qualche minuto dopo esclamando: “ma hanno partorito tutte oggi?” Convinto che avessero partorito tre mucche diverse e non una

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Tempo di bilanci per INIZIATIVE E PROSPETTIVE L’Associazione Lesina DI VENTUNO STORE A CALTANA Ventuno Store è un’attività di vendita di prodotti ludico - culturali, recentemente sorta a Caltana e gestita da persone giovani, dinamiche e aperte al futuro. Per queste caratteristiche, grazie alla collaborazione dell’Associazione “Il Giardino delle Esperidi”, ha colto con favore la possibilità di partecipare alla mostra del libro, svoltasi in Villa Farsetti durante lo scorso mese di Novembre 2016.

Questo evento ha dato modo di conoscere meglio alcuni libri che, poi,

La fine dell’anno comporta l’adempimento statutario dei bilanci. Anche “Lesina”, Libera Associazione per i Rapporti Italo - Croati, ha adempiuto a questo obbligo. I Soci, unitamente a Familiari, Amici e Sostenitori, in un clima festoso, si sono ritrovati, giovedì 15 Dicembre 2016, presso un noto ristorante locale, per l’annuale Assemblea Ordinaria. Durante la serata, il Presidente dell’Associazione, Paolo Bertoldo, ha reso note le attività svolte durante l’anno 2016, illustrato il bilancio economico di fine anno ed esposto il programma delle attività previste nel 2017.

Per quanto riguarda l’attività il Presidente ha sottolineato i numerosi incontri avuti con Rappresentanti della Regione Veneto e con Autorità Croate, a livello di Consolato, di Ambasciata e di Governo Centrale di Zagabria, per favorire la collaborazione fra Imprenditori Italiani e Croati, ed inoltre, per consentire all’Associazione Lesina di essere sempre protagonista nell’opera di restauro di Monumenti Veneziani in Croazia e nei progetti Transfrontalieri in corso di attuazione. Il Presidente ha ricordato il viaggio culturale svoltosi in Croazia e i Corsi di Cultura e Lingua Croati, promossi dall’Associazione Lesina, ed inoltre, il libro “Hvar e Venezia, Legami Culturali e Storici” presentato in occasione della Festa della “Sensa”. Relativamente al bilancio economico 2016 dell’Associazione Lesina, il Presidente ha elencato le voci di entrata e di uscita evidenziando che,

nonostante si tratti di importi non rilevanti, il consuntivo presenta un modesto avanzo positivo. È stata illustrata la prevista attività dell’Associazione per il 2017.

In particolare: attraverso i nostri referenti, continuerà il supporto e l’accompagnamento degli Imprenditori Italiani che desiderano ampliare il loro orizzonte operativo in Croazia; continueranno gli incontri con le Istituzioni Croate e il ruolo dell’Associazione Lesina nel restauro di Monumenti Veneziani in Croazia; continuerà l’organizzazione di corsi di Lingua e Cultura Croate; verrà resa operativa la partecipazione al Bando Transfrontaliero Italia-Croazia; verrà organizzato un convegno informativo su “perché investire in Croazia”; verrà ripetuta l’interessante esperienza del Tour ludico-culturale, attraverso località Croate.

A questo proposito, il viaggio Culturale in Croazia è previsto durante il mese di Giugno 2017. Come quello del 2016 , avrà durata di cinque giorni e “toccherà” le seguenti località: Zagabria, storica ed interessante capitale Croata; i laghi di Plitvice, meraviglia della natura e le Isole Brioni, incanto naturale sul mare. Il costo per l’intero viaggio sarà di circa 550 €, salvo eventuali imprevisti o variazioni del programma.

Di questo viaggio Culturale in Croazia, aperto a Soci, Familiari, Amici e Sostenitori, saranno date ulteriori, dettagliate, informazioni.

Primo Bertoldo

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Ventuno Store ha deciso di adottare e di affiancare alla vendita dei giochi educativi. Questi prodotti didattici, spesso, aiutano i bambini a crescere nella loro creatività e a confrontarsi con l’ambiente esterno, migliorando le proprie capacità manuali. I Responsabili di Ventuno Store sono profondamente convinti dell’utilità di questo metodo e sono orgogliosi di avere aperto una finestra su questa filosofia di insegnamento.

P.B.

Festa per i quarantenni di Veternigo

Il giorno 18 Novembre la classe 1976 di Veternigo si è ritrovata all’AgriVerde di Massanzago per festeggiare i 40 anni. In un’atmosfera piacevole, tra tanti ricordi e risate, molti sono stati i momenti di allegra convivialità. E, sebbene il tempo sia passato, l’amicizia è sempre ben viva tra questi ragazzi e ragazze.

Ora l’appuntamento è fissato per il prossimo anno, per mantenere sempre vivo questo splendido rapporto.

Gianfranco Barizza

Legale rappresentante

Sede Legale: Via Lissa 124 - Mestre 30174 (VE) Tel. 041 487010 Fax 041 5760217 Sede Amministrativa: in Via Firenze 20 30036 Santa Maria di Sala (VE) Cell. +39 335 7053828 E-mail: impresabarizzasas@gmail.com

SP E L I S. BR CIA M O LE SA ARIA SU LA D I

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UNA STORIA COMUNE La storia del Comune di Sala

Come supplemento al presente numero di dicembre 2016 Gente Salese ha pubblicato l’ultimo libro del dr. Vittorio Boesso sulla storia del Comune di Santa Maria di Sala, dalla sua formazione, nel 1853, ad oggi. Il nuovo lavoro di Vittorio Boesso va a colmare una lacuna che si percepiva da tempo.

Alcuni appassionati cultori della storia locale avevano pubblicato dei testi sulla Centuriazione Romana, su cui giace il territorio comunale, su Villa Farsetti, su Caltana e non ultimo lo stesso Vittorio Boesso aveva già dato alle stampe un suo lavoro sul Castello di Stigliano, sul Muson e il suo territorio. Si sentiva, però, l’esigenza di un racconto organico della storia, almeno più recente, del nostro Comune, sulla sua formazione e il suo continuo evolversi negli anni difficili delle

La copertina del libro “Una storia comune La storia del Comune”

due guerre, in quelli ricchi di promesse e speranze della industrializ-

Dalla conoscenza del passato la riflessione per lo sviluppo Nel suo libro, l’autore, dopo aver recuperato e presentato alcune sfaccettaure degli ultimi 160 anni del Comune, apre alcune finestre sul futuro del nostro territorio.

Osserva quattro aspetti: Lo sviluppo del capoluogo, la scuola e la cultura, l’economia del paese e il tempo libero.

Per quanto riguarda lo Sviluppo del capoluogo Boesso afferma che “L’esigenza primaria degli anni ‘60-’80 era rappresentata dallo sviluppo urbanistico delle frazioni. È successo che lo slancio iniziale ha perso entusiasmo e velocità e il capoluogo ha finito per avanzare per inerzia, con uno sviluppo a macchia di leopardo. La posizione centrale, la disponibilità di comunicazioni, l’abbondanza di terreni utilizzabili possono, ancora, ipotizzare un futuro degno di un capo-

zazione, in quelli effervescenti del boom economico, fino ad arrivare a quelli del disincanto e dello smarrimento che stiamo vivendo.

Il volume presenta una prima parte storica che ripercorre brevemente le tappe della nascita del Comune, poi una parte dedicata alla vita sociale nei primi anni del novecento fino alla prima e seconda guerra mondiale e quindi alla resistenza.

Prosegue con un capitolo dedicato alla ricostruzione cronologica delle amministrazioni comunali susseguitesi da 1946 ad oggi. Traccia una breve storia delle sei frazioni, di Villa Farsetti e del Castello di Stigliano ospitando anche un inserto sulle Ville Venete censite sul territorio.

La seconda parte è dedicata all’evoluzione della scuola, della economia e della popolazione del Comune. “ è un libro che tutti i Salesi - “nuo-

vi” e “vecchi” dovrebbero leggere ed avere in casa per conoscere la storia del luogo in cui vivono per capire la realtà attuale e meglio comprendere le dinamiche sociali che caratterizzano i nostri paesi ed il nostro Comune..”

Giovanni Vanzetto 35 | CAPITOLO 1 NASCE IL COMUNE

luogo-cittadina. Non è pensabile che, demograficamente, il centro sia superato dalle vivaci frazioni di Caselle, Caltana e Veternigo.

Le idee, lo studio, la programmazione non costano. Il costo iniziale potrebbe essere dovuto solo all’assistenza di uno studio di architettura e di urbanistica. Ci piace pensare che Villa Farsetti possa, concretamente, diventare il cuore, il baricentro, il fulcro di tutta la vita culturale, sociale e amministrativa della comunità, superando l’attuale utilizzo fatto di estemporanee manifestazioni o di esibizioni di scarso valore. Le tante società sportive del Salese forse stanno aspettando un palazzetto dello sport, casa e riferimento per tutti gli sport che si svolgono al chiuso. Boesso spazia anche in altri settori. Basta leggere il libro.

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L’autore ricorda con simpatia il passato per lasciare memoria alle nuove generazioni “...Di fronte all’incalzante trasformazione della società, l’autore non si pone domande, non commenta: ricorda, però, con dolcezza e simpatia quel mondo ormai sepolto, perché teme che un popolo che cancella il ricordo del proprio passato, che scorda l’amore e l’orgoglio per la propria storia, la propria cultura, persino la propria lingua, è destinato a decadere; non si può smettere di pensare, di creare perché saranno altri a farlo per noi.

Solo chi conserva con vigore la propria identità è in grado di affrontare il mondo globalizzato, senza soccombere e sparire. A questa metamorfosi nella vita e nei costumi degli individui e nella società corrisponde, ovviamente, una analoga, profonda trasformazione nella vita economica, sociale, culturale e civile della società...”

“...E’ la nostra storia, è la storia della terra che celebra coloro che ci hanno preceduto.

Ci affascinano, giustamente, il Colosseo, l’ Arena, l’Arco di Trionfo, il Pantheon e altri monumenti straordinari, eretti per rendere immortale il nome di grandi personaggi e di grandi eventi della Storia, così come la Centuriazione è un momento straordinario, anzi un monumento di civiltà ed una grande ricchezza sociale.

Il materiale storico non manca e ogni studio a riguardo, sarebbe un dono offerto ai nostri concittadini per renderli edotti e orgogliosi del proprio passato.

Con l’autore dobbiamo congratularci anche per il ritmo fluido, spigliato, mai serioso, talvolta anzi faceto del suo racconto. Sono qualità che confermano le sue capacità narrative che meriterebbero di essere impegnate per ulteriori nobili fatiche.

Complimenti, e auguri vivissimi di meritato successo”.

Dott. Mirco Marzaro

73 | CAPITOLO 1 NASCE IL COMUNE

SANTA MARIA DI SALA DAL 1853 AD OGGI | 28

Il libro scritto da Boesso è edito da Gente Salese Il libro viene stampato in supplemento al numero di Dicembre 2016 del mensile Gente Salese. È un supporto culturale che ogni famiglia dovrebbe avere per conoscere la storia di questo comune.

Per richiederlo scrivere a redazione@gentesalese.com o contattando i n. telefonici: 041 486369 Giovanni Vanzetto 348 2250129 Paolo Bertoldo 339 8192638 Primo Bertoldo 338 7594434

Santa Maria di Sala dal 1853 ad oggi

CHI È l’AUTORE DEL LIBRO? L’autore del libro è Vittorio Boess, cittadino Salese.

Nato a Stigliano il 10 luglio 1940 tra il Muson e il Castello.

Si è laureato in quel di Padova (Al Bo’) in farmacia e scienze biologiche. È attento alle problematiche sociali, economiche e religiose: da chierichetto ad assessore del Comune.

Nella seconda età ha scoperto il desideio e il piacere di conoscere e far conoscere un po’ della storia delle contrade del salese e della amata cultura contadina. È autore di altri libri di storia locale.

Il dott. Vittorio Boesso

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Una nuova macelleria in zona industriale

Ha aperto i battenti sabato 26 novembre la nuova macelleria Sant’Angelo carni srl, in via Rivale, 57/d a Santa Maria di Sala.

Due giorni di festa per l’inaugurazione e molte persone che volevano salutare il ritorno del titolare Armando Pesce sulla piazza del Comune di S. Maria di Sala.

Un ritorno? Si perchè fino a non molto tempo fa gestiva la macelleria di Sant’Angelo sempre affollata perchè si trovavano carni pregiate e servite con la consueta professionalità e gentilezza da tutta l’equipe. Il segreto di questo successo? L’attività non si limita solo alla vendita della carne, ma riguarda la scelta e l’acquisto de-

gli animali presso gli allevamenti, le attività relative alla prima lavorazione della carne e la preparazione di particolari tagli di carni, oltre che di hamburger, insaccati, salsicce, spiedini e altre specialità gastronomiche.

L’ultimo saluto di Caselle a Silvano Marzaro

Anche l’attesa di essere serviti diventa un momento di aggregazione dove Armando riesce a preparare i tagli e, con la sua vena umoristica, oliare il viso di tutti offrendo un pezzo di cielo azzurro in questo freddo inverno.

La cittadinanza si lamenta per l’assenza di iniziative natalizie Giuseppe Villani, in rappresentanza della sezione Fratelli d’Italia di Santa Maria di Sala, ha raccolto numerose lamentele da parte della cittadinanza in prossimità delle festività natalizie riferite alla mancanza d’iniziative per rendere vivace il nostro comune durante le feste natalizie: luminaria per strada, nessun albero di natale, né la casa di Babbo Natale tanto cara ai nostri piccoli per la consegna delle letterine, né assistenza agli anziani per non lasciarli soli in occasione di queste feste.

Gli spazi comunali non mancano, come Villa Farsetti e altri spazi che potrebbero essere attrezzati per il Santo Natale.

Non si è pensato nemmeno a un mercatino di Natale che, oltre a creare un’area di festa, poteva essere tanto utile ai nostri commerciati, quando queste iniziative ormai sono di prassi in tutta Italia.

Continuando così oltre a perdere

quelle tradizioni così belle che ci hanno tramandato i nostri genitori, si contribuisce ad allontanare i nostri compaesani i quali, giustamente, vanno a cercare tali atmosfere in altri paesi limitrofi.

Giuseppe Villani vorrebbe rivalutare queste feste così importanti vista anche la forte tradizione cristiana del nostro paese.

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Infatti si vuole proporre di portare la tradizione di fare il presepe nelle scuole affinché i nostri figli possano tramandare a loro volta questa iniziativa.

Bisogna tutelare questo patrimonio storico culturale e solo attraverso queste iniziative si potrà aggregare la comunità.

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Commosso e partecipato il saluto che Caselle, e non solo, ha voluto dare il 21 novembre scorso a Silvano Marzaro, marito e papà esemplare, deceduto a 62 anni il 17 novembre.

Un grande corteo ha accompagnato all’ultima dimora questo nostro fratello che nella sua sfortunata vita ha dovuto lottare con forza e tenacia fino alla fine dei suoi giorni.

I famigliari, affranti per la devastante perdita, vogliono ringraziare Silvano per tutto l’amore che ha donato loro e tutti i parenti, gli amici e quanti si sono uniti attorno alla famiglia con solidarietà ed affetto in questa triste circostanza.

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RUBRICHE

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a cura del Dott. Luca Novello

La vita. Il Golf. Lo Swing. Il gioco “interiore” Una volta un reporter chiese a Ben Hogan chi possedesse il migliore swing che avesse mai visto. A quanto pare Hogan si grattò la testa, rifletté a lungo e alla fine disse: “Oh, un tizio di cui non ho mai sentito parlare in un campo pratica del North Miami Beach”. Nel golf, come nella vita, è facile restare così invischiati in un obiettivo minore, da dimenticare quello principale. (cit. T. Gallwey) Hai mai giocato a golf? Ti è capitato almeno di vedere questo sport in tv? Oppure hai visto un campo in una qualche foto?

Sono sicuro di sì e ho dedicato un bel po’ di tempo a capire cosa si nasconde dietro questo gioco.

Lo scopo del golf è semplice: devi mandare una pallina in una buca. Già, una piccola pallina bianca deve cadere in un buco nero. E a volerci vedere qualcosa di “interiore” la metafora è molto forte. Ma aspetta un attimo e sospendi il giudizio perché è molto interessante ciò che sto per svelarti.

Si diceva, una pallina bianca, colpita da una mazza, che deve attraversare un campo verde (il “tee”) disseminato di ostacoli più o meno visibili e finire in buca. Quindi un gioco facilmente quantificabile, determinato, dove l’obiettivo è davvero ben definito: fare centro nel minor numero di tiri possibili.

Il golf viene praticato in molti paesi dove l’orientamento societario è prevalentemente finalizzato al raggiungimento di un obiettivo (USA, Giappone per esempio).

Solo con questi pochi elementi il collegamento alla vita viene spontaneo: il nostro cammino su questo mondo è disseminato di grandi o piccoli ostacoli che noi dobbiamo evitare o essere in grado di superare nel miglior modo possibile per arrivare alla nostra meta. Che ne dici? Hai la sensazione di aver letto poco più sopra lo stesso concetto? Esatto…

Torniamo allo sport. Ho scoperto che esiste una sorta di “mania” nel ricercare lo swing perfetto. Si tratta del movimento che il golfista esegue a ogni colpo per far partire la palla verso la buca colpendola con una mazza.

Funziona più o meno così. Mettiamo che hai preparato la sacca con tutti i ferri e i

legni (cioè le mazze), le palline, hai indossato i tuoi vestiti preferiti, quelli fortunati dell’ultima partita e adesso ti trovi nel mezzo della prima buca insieme al tuo caddy, cioè quel compagno che ti porta la sacca, ti suggerisce il tipo di gioco da fare e ti mette in guardia dai pericoli. Che messa giù così sembra quasi mia mamma… Eppure il caddy è qualcosa di più di questo: è un vero supporto morale per il golfista (ecco, adesso sembra il mio migliore amico).

Bene, ti trovi lì nel campo e hai già fatto tre tiri scadenti. Come? Ma non stai indossando i tuoi vestiti fortunati? E non avevi ascoltato il tuo fedele amico sul campo? O non avevi valutato tutto prima di colpire la palla? Sentila, parte la vocina interiore, quella che ti dice che stai giocando male, che il tuo swing OGGI fa schifo e che finirai la partita con uno score ridicolo. E tu che fai? Le credi.

Errore. Più o meno come nella vita, quando la giornata inizia con qualche intoppo e ti convinci che “tutto” andrà male in una sorta di profezia che si auto-avvera: certo, se continui a ripeterti che sarà un giorno di m… di certo questo non ti aiuta a farlo andare meglio. Che ne dici invece di pensare che è stata solo una serie di colpi non proprio fortunata?

Torniamo al golf. Ecco, tre tiri andati storti, troppo lunghi o troppo corti rispetto alla buca. Ecco ciò che in realtà sono: so-

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lamente tre tiri che sono finiti in una certa zona del campo. Perché questo non ti dice nulla su ciò che sarà dopo, o su ciò che sei tu.

Invece molti giocatori si lasciano influenzare e danno al passato (quei tre colpi appunto) il potere di decidere per il presente.

Nel golf si conta ogni singolo tiro, su nove o diciotto buche. E a volerla vedere da una prospettiva “interiore” è come dire “i conti si fanno alla fine”, questa è una tappa del percorso. Eppure vedi tanti potenziali bravi giocatori crollare o dedicarsi in modo malsano alla ricerca di quello swing perfetto. Ma il vero obiettivo del gioco qual è?

Quante volte vedi persone attente più alla forma che alla sostanza? Volgi uno sguardo alla tua vita: ti sei mai sentito come il giocatore di golf indicato da Hogan, quello che ha il miglior swing di tutti ma rimane a giocare una vita nel campo pratica?

Nel golf si pratica la fiducia in se stessi.

Ogni volta che tiri una pallina nessuno può garantirti che sarà una battuta precisa, lunga ed efficace. Ciò che puoi fare e che è sotto il tuo controllo è dare il tuo meglio a ogni colpo, concentrato e rilassato, seguendo quelli che sono i veri scopi del gioco: la prestazione, l’apprendimento e il divertimento.

Hai capito bene: divertimento. Il segreto si trova qui. Sì, divertiti e lascia stare i dubbi legati alla paura di sbagliare. Perché

è proprio il dubbio una delle principali cause di errore nello sport e nella vita. Più aumenta la paura (dubbio) più diminuisce la fiducia in te stesso. La cosa buffa è che da bambino le cose stavano diversamente. Infatti molti studi evidenziato il fatto che i bambini hanno molta fiducia nelle proprie capacità. Poi arriva un adulto che compromette il loro straordinario talento.

Questo TUO straordinario talento.

Ti ricorda qualcosa? Un genitore troppo severo o troppo permissivo? Un insegnante odioso che segava ogni tuo tentativo di emergere? Un capo frustrato che premia non si sa bene che cosa?

Nel golf c’è un sacco di tempo per pensare. Ogni volta che effettui un tiro hai una lunga passeggiata da fare. Evita di parlare con la voce interiore, quella che ti dice che non vai bene o quella che ti lusinga con facili complimenti (leggi critiche mascherate).

Quindi quando, tra un tiro e l’altro, ti capiterà di pensare “cosa ho fatto di sbagliato? Cosa succederà al mio punteggio se sbaglio un’altra buca?” “chi sono io?

Sono lo swing sbagliato o quello che arriva dove voglio andare?” e rispondi a te stesso “è solo un gioco interiore”. Evita di confondere un comportamento con la tua identità. Perché quello che hai sbagliato è ciò che hai pensato di essere, e l’altro, quello che arriva dove tu vuoi, invece è il tuo io, rimasto in attesa da tutto questo tempo che tu lo faccia uscire.

Ora che lo sai puoi scegliere: vuoi rimanere con il tuo swing perfetto a giocare in un campo pratica, o vuoi uscire e divertirti a superare le sfide che incontrerai nel “tee”?

Si tratta di raggiungere l’obiettivo con il minor numero di colpi. Si tratta di avere fiducia nei propri mezzi, di correre il rischio di finire in un “bunker” (buca di sabbia) e di avere la capacità interiore (mentale) di venirne fuori e arrivare in buca (traguardo).

Il golf rimane e rimarrà comunque un gioco anche se può essere visto come la metafora della vita. Per cui, quando giochi, divertiti, proprio come fanno i bambini… E ricorda: che tu sia sul campo oppure dove ti trovi ora, dai il tuo meglio.

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RUBRICHE

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Le cattive compagnie nel nostro letto: GLI ACARI E LE CIMICI DA LETTO

È necessario porre attenzione al ristagno di umidità nella stanza da letto perché fonte di proliferazione di acari e di potenziali conseguenti allergie. Nel letto lo sbalzo di temperatura tra il corpo coperto a letto, il materasso su cui il corpo è disteso e il pavimento (con un differenziale anche di parecchi gradi) fa aumentare la presenza di umidità, consono alla proliferazione degli acari.

Questi microscopici insetti della famiglia degli aracnidi vivono mediamente 45 giorni, si riproducono ogni tre settimane e si nutrono di epidermide, peli e pelle. Il numero elevato di esemplari cui sono in grado di arrivare in poche settimane rende sensibile le persone attivando varie patologie allergiche.

Un materasso nuovo, l’aerazione, l’uso di materiali antiallergici, la sfoderabilità del sistema letto sono soluzioni pratiche in grado di attenuare ed eliminare questa problematica.

Altro argomento spinoso e attuale, frutto della civiltà moderna, della globalizzazione e dei viaggi low-cost, è la proliferazione delle cimici da letto, un problema degli anni ’50 che si è ripresentato negli ultimi tempi. Le cimici da letto sono insetti di piccole dimensioni ma ematofagi (che si nutrono di sangue) e, per questo, molto fastidiosi per gli esseri umani. La vita delle cimici è

a cura del dott. Loris Bonamassa

Immagine ingrandita al microscopio di acari nel materasso

superiore a quella degli acari: vivono in media quattro-sei mesi e la loro riproduzione è veloce, perché una femmina è in grado di deporre fino a cinque uova al giorno e fino a 500 nell’arco

della vita.

La soluzione per la riduzione ed eliminazione delle problematiche legate ad acari, cimici da letto e conseguenti allergie, consiste nell’acquisto di un

materasso nuovo nel caso quello che si ha attualmente abbia più di 8/10 anni, un’accurata igiene della camera da letto e una regolare manutenzione del sistema letto che vedremo a seguire.

USO E MANUTENZIONE DEL MATERASSO Utilizziamo il letto, il materasso, la rete e il cuscino quotidianamente, per molte ore e per diversi anni. È impensabile che il loro stato meccanico e igienico rimanga il medesimo di quando li abbiamo acquistati; così come cambi la biancheria tutti i giorni o le scarpe in un arco temporale di qualche mese o anno se poco utilizzate, allo stesso modo dovresti si dovrebbe trattare il letto su cui si passa 1/3 della propria vita. D’altronde, se si considera l’automobile, è spontaneo pensare che necessiti di determinate manutenzioni sin dal momento in cui

la si è acquistata e, più passano gli anni, più queste manutenzioni aumentano: si tratta di manutenzioni programmate e straordinarie, unite a qualche buon consiglio per quanto riguarda l’uso.

Per quanto riguarda il MATERASSO, il primo consiglio è relativo al momento del cambio delle lenzuola: non si dovrebbero rimettere subito le lenzuola pulite, ma le si dovrebbero togliere al mattino, lasciar arieggiare il materasso e rimetterle solo nel pomeriggio inoltrato.

Se il materasso è sfoderabile, è buona norma togliere l’involucro al cambio

delle lenzuola e lasciarlo arieggiare, in modo da permetterne un’asciugatura e il benefico effetto igienizzante e antibatterico dell’ossigeno contenuto nell’aria.

Una volta al mese si deve girare il materasso testa/piedi, per consentirne un’usura uniforme nel tempo e una distribuzione omogenea del peso, in particolare nel matrimoniale e in presenza di partner.

Che il materasso abbia il lato estivo/invernale o che sia “climatizzato quattro stagioni”, è utile capovolgerlo sopra/ sotto due volte l’anno ai cambi di stagione, in primavera e in autunno.

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Il dott. Loris Bonamassa, esperto di attrezzature del sonno.

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a cura dell’Architetto Paesaggista Elena Gardin

RUBRICHE

Profumati sempreverdi per rallegrare l’inverno

Questo periodo, in cui il nostro spazio verde non ha bisogno di grandi lavori, è il momento ideale per concentrarci sui piccoli dettagli che sanno dare vita al giardino o al portico.

Tuttavia, sapere cosa fare con i vasi e le fioriere lasciate vuote dopo l’autunno non è cosa acile. Innanzitutto, partiamo con una pulizia del terriccio, rimuovendo qualsiasi resto degli antichi ospiti (radici, foglie, zolle disfatte), aggiungete del terriccio fresco e un po’ di humus, possibilmente del materiale che favorisca il drenaggio, come la vermiculite o la perlite.

Per quanto riguarda la scelta vegetale, la maggior parte degli arbusti a fioritura invernale sono caratterizzati da piccoli fiori, spesso intensamente profumati: in questo modo, i fiori non vengono rovinati dal vento e dalla pioggia e possono continuare a svolgere la loro

funzione attirando gli insetti impollinatori con il profumo inebriante.

Un genere di piante perfetto per questo sono le Skimmia, arbusti sempreverdi dalla forma tondeggiante e compatta caratterizzate da foglie lievemente aromatiche. Originarie del iappone, sono piante perfette per essere poste in una zona con poca luce. In questa stagione si ricoprono di bacche rosse che richiamano le feste; i fiori, di dimensioni ridotte e raccolte in panicoli, appaiono in primavera regalando dolci fragranze.

Le Skimmie sono piante che amano il terreno tendenzialmente acido, quindi le possiamo accompagnare la Skimmia con delle Heuchera, piccole perenni dal fogliame colorato, ppure insieme alla Sarcocca confusa che fiorisce proprio in questo momento.

RISCOPRIAMO L’ARTE dell’antico artigianato veneto La raccolta e l’intreccio di materie vegetali riporta a tempi remoti. Nasce prima della tessitura e della lavorazione dell’argilla; nasce nei tempi in cui l’uomo, ancora nomade, aveva bisogno di contenitori pratici e leggeri per spostarsi a piedi tra monti e valli. Questi oggetti rimangono pertanto nella nostra memoria manuale, tramandati attraverso il gesto da generazione a generazione.

“Dall’albero nel campo, all’intreccio nel cesto”, riscopriamo l’Arte dell’antico artigianato veneto, è il corso che la Gardin Piante propone per dare il benvenuto al nuovo anno, nel quale arte e natura si incontrano con la tradizione, con uno sguardo rivolto al futuro.

Recuperando l’antica tradizione veneta dell’intreccio, il maestro cestaio Sandro Milan guiderà ogni partecipante nella creazione di un cesto in vimini da portare a casa, aiutandolo a sviluppare le proprie capacità manuali e pratiche attraverso il laborioso e sapiente uso delle mani, accompagnato dal racconto di storie di tempi antichi.

Il corso avrà luogo Domenica 22 gennaio e 29 gennaio 2017 dalle ore 9,30 alle 12,00 con quota di partecipazione di euro 35,00, comprensiva del materiale.

Iscrizione presso il Garden Center di via Caltana 114 a Caselle di S. Maria di Sala (Ve) o chiamando allo 049.92.21.783 (orari ufficio).

a cura di Mario Garippo

Casco protettivo e abbigliamento di sicurezza

Casco protettivo.

I conducenti ed eventuali passeggeri (anche se maggiorenni) di ciclomotori e motoveicoli (compresi quadricicli a motore privi di carrozzeria, Quad) durante la marcia devono indossare e tenere regolarmente allacciato il casco protettivo. Il casco è obbligatorio anche per i conducenti e passeggeri di motocicli con sidecar. È obbligatorio per i conducenti di moto d’epoca nelle manifestazioni. In base a quanto stabilito dal Codice della strada, il conducente che non indossa il casco è soggetto alla decurtazione di punti.

Il conducente è altresì responsabile del mancato uso del casco da parte di un eventuale passeggero minorenne.

Sono esentati dall’obbligo del casco: I conducenti e i passeggeri di ciclomotori e motoveicoli a 3 ruote con carrozzeria chiusa.

I conducenti e i passeggeri di ciclomotori e motoveicoli a 2 o a 3 ruote dotati di cellula di sicurezza a prova di crash (protegge da impatti frontali, laterali e da ribaltamenti per cui il veicolo può essere guidato senza casco) nonché di sistema di ritenuta e di dispositivi atti a garantire l’utilizzo del veicolo in condizioni di sicurezza.

Il casco deve essere indossato perché, in caso di incidente, limita le lesioni al capo, anche se non è in grado di assorbire totalmente urti violenti.

Il casco integrale protegge anche il viso da traumi e lesioni in caso di incidente. Per proteggere il viso e gli occhi da impatti con insetti, è importante che il casco sia dotato da una visiera che garantisca la perfetta visione con qualunque condizione di luce o illuminazione; il pericolo di appannamento è limitato da un apposito sistema di aerazione del casco. Quando la visiera risulti rigata o danneggiata, deve essere sostituita.

Si deve utilizzare soltanto un casco di misura adatta alla propria testa, cioè di taglia corretta, che calzi perfettamente e che, una volta indossato, non si muove. Un casco troppo grande, infatti, può calare sugli occhi del conducente o ruotare, riducendo la visuale. Dopo averlo indossato, occorre allacciarlo correttamente. In caso di caduta infatti, la parte inferiore di un casco di misura non adeguata o indossato non correttamente può comprimere e fratturare le vertebre cervicali, con gravissimi danni.

Il casco può essere utilizzato solo se integro, perciò, deve essere costantemente pulito, utilizzando detersivi non corrosivi, ed evitando benzina, solventi ecc. in ogni caso, il casco deve essere periodicamente sostituito, perché nel tempo subisce un

processo di invecchiamento dovuto a luce e calore; deve essere sostituito anche se ha subito un forte urto, anche se non mostra deformazioni sulla calotta esterna.

Per migliorare la sicurezza è prevista per i conducenti di ciclomotori e di motoveicoli la possibilità di impiegare, in via sperimentale, il casco protettivo elettronico (CPE), dotato di un dispositivo che impedisce il funzionamento del veicolo quando il casco non venga correttamente indossato.

Abbigliamento di sicurezza Guidando ciclomotori e motocicli è consigliabile utilizzare un abbigliamento ad uso motociclistico che garantisca una adeguata protezione del corpo del conducente e dei passeggeri che comprende principalmente guanti, giacche e stivali. I guanti proteggono le mani, pur garantendo la giusta sensibilità durante la guida e una presa più sicura sui comandi.

Devono essere indossati anche in estate, ma sono disponibili modelli con imbottiture diverse a seconda della stagione. Hanno speciali sistemi di aggancio per impedire il loro sfilamento in caso di caduta. I guanti da motociclisti proteggono il palmo della mano in caso di caduta con strisciamento sull’asfalto e il dorso in caso di impatto con corpi duri. Le giacche proteggono dall’abrasione in caso di scivolamento sull’asfalto, grazie ad inserti rigidi protettivi in corrispondenza delle articolazioni.

Giacche da motociclisti raggiungono il livello di protezione dimostrato da prove di resistenza al taglio e all’abrasione da impatto a cui sono sottoposte.

Gli stivali permettono una giusta protezione di piedi e caviglia: riparano le articolazioni della caviglia dal freddo, riducono gli effetti di distorsioni in caso di appoggio impreciso dei piedi; proteggono i piedi da abrasioni sull’asfalto in caso di caduta.

Gli stivali sono progettati per non scalzarsi in caso di caduta; sono privi di nastri liberi o stringhe per evitare l’aggancio alle pedivelle dei motocicli.

Lauree

years Buon compleanno a Ginevra Montin che il 10 Dicembre ha compiuto 9 anni! Tantissimi auguri dalla sua sorellina, dalla mamma, dal papà, dai nonni, dagli zii e dai cugini.

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Il 5 gennaio spegneranno la loro prima candelina Isabel e Nicole Pegoraro.

Un mondo di auguri da mamma Sara, dal papà Andrea, dai nonni, dagli zii e dai cuginetti e parenti tutti.

Auguri anche da parte della Redazione di gente Salese a tutti i festeggiati.

anniversari

Il 23 0ttobre, nella chiesa di Santa Maria di Sala, Maria Gallo e Antonio Vedovato hanno festeggiato il 50° anniversario di matrimonio partecipando alla Santa Messa celebrata da Padre Gino Masiero, accompagnati dalle figlie Sabrina con Massimo, Stefania con Sandro, Serena, dai nipoti Luca, Angela, Alessia, Daniele, dai parenti e dagli amici.

Il 18 Novembre presso Università Ca’ Foscari di Venezia, Gioia Basso si è laureata in Economia Aziendale.

Alla neo dottoressa vanno le congratulazioni di mamma Valeria, del papà Luigino, del fratello Daniel con la sua fidanzata Eleonora.

La nonna Ofelia si complimenta e con tanto orgoglio ringrazia Gioia di averle regalato una grande felicità.

Il 16 Ottobre Giuseppina Dalle Prane e Giancarlo Rigo hanno celebrato le nozze d’oro e il 23 ottobre, assieme ai figli, Sergio con Loredana, Paola con Danilo, Luisa con Sabino, i cinque nipoti Matteo, Francesca, Giada, Elio e Alessia Maria hanno partecipato alla messa celebrata da Padre Gino Masiero nella chiesa di Santa Maria Di Sala.

SETTANTENNI DI STIGLIANO FESTEGGIANO A NOALE Il 13 dicembre 2016 Marco Andreazza si è laureato in Scienze dello Sport presso l’Università “Carlo Bo” di Urbino con 110 e lode.

Al neo dottore, residente a Santa Maria di Sala, le congratulazioni da familiari e amici.

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RUBRICHE

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Prevenzione influenzale

a cura della dott.ssa Sonia Giacometti

Siamo in piena stagione da sindrome influenzale: nasi che colano, mal di gola, febbre. Le temperature basse sono persistenti e l’influenza vera e propria è ormai in arrivo. Quindi, soprattutto nel caso in cui si tenda ad ammalarsi spesso, andando incontro a continue recidive, si sottolinea l’importanza di seguire alcuni consigli di prevenzione al fine di riequilibrare il “terreno” organico fortemente indebolito ed intossicato che ostacola l’equilibrio immunitario e rende l’organismo più suscettibile a qualsiasi tipologia di infezione.

Uno dei primi accorgimenti è bere molti liquidi, a temperatura ambiente e lontano dai pasti, scegliendo acque con residuo fisso inferiore a 50 mg/litro e con ph compreso tra 6 e 7. Questo, oltre a depurare l’organismo, contribuisce a fluidificare il muco facilitandone l’eliminazione. È importante poi: -aumentare il consumo di alimenti alcalinizzanti, per favorire il riequilibrio acido-base dell’organismo, rafforzare il terreno ed agevolare il processo di detossificazione, prediligere ortaggi appartenenti alla famiglia delle crucifere (rucola,cavolfiore, cavolo, broccolo, verza, ravanello..) ma anche finocchi, sedano, carote, radicchio, cardi, tarassaco e topinambur che per la ricchezza di inulina, favorisce anche lo sviluppo della flora intestinale benefica.

-promuovere il consumo di alimenti contenenti zinco, minerale che migliora fortemente la funzionalità immunitaria e possiede un’attività antivirale diretta: semi di zucca, mandorle, grano saraceno, cereali integrali, pesce e legumi.

-per l’azione detossificante, meglio consumare le verdure di stagione e gli agrumi, in particolare limoni e pompelmi, per la presenza di vitamina C e bioflavonoidi.

-per la ricchezza di acidi grassi polinsaturi tra cui omega-3 (acido grasso essenziale che con-

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trasta lo stato infiammatorio) condire con olio di canapa, di lino...

La cosa più importante da fare, sempre, ma soprattutto in questo periodo in cui viaggiano virus e batteri, è di lavarsi le mani con la necessaria cura, soprattutto dopo aver frequentato comunità o persone presumibilmente già influenzate. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità lavarsi le mani è l’intervento preventivo di prima scelta, tra i più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni anche negli ospedali. Fondamentale è l’igiene respiratoria, cioè coprirsi bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, ed usare preferibilmente fazzoletti di carta, gettandoli nel contenitore dei rifiuti subito dopo l’uso.

Importante anche evitare gli sbalzi di temperatura mantenendo la temperatura dentro casa non oltre i 20 gradi, ricordandosi di aprire le finestre ogni tanto per dare aria ed umidificare le stanze con essenze di timo, verbena, eucalipto.

Un consiglio nel caso in cui, nonostante tutte le precauzioni, si alzasse la febbre: dato che è una normale risposta del nostro organismo ad un attacco virale o batterico, se possibile, va lasciata agire, essendo la prima difesa che il nostro sistema oppone.

E soprattutto... se possibile, non pretendere dal proprio organismo guarigioni immediate e miracolose!!

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