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from TN 1-2023
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Carenza di autisti:
Proposta di abbassare a 18 anni l'età minima dei conducenti
La mancanza di autisti sta diventando un problema serio. Per questo motivo, l’Unione Internazionale del Trasporto Stradale (IRU) e l’Organizzazione dei Tour Operator Europei (EPTO) hanno presentato alla Presidenza svedese del Consiglio dell’Unione Europea la proposta di ridurre a 18 anni l’età minima dei conducenti professionisti Infatti, secondo una direttiva UE, la 2006/126/CE, riguardante le condizioni di rilascio delle patenti di guida, l’età minima per poter conseguire la patente di guida professionale deve essere di 21 anni e in altri Paesi europei, il limite d’età aumenta per via di disposizioni nazionali. Se invece, come previsto dalla proposta, si riducesse l’età minima da 21 a 18 anni, garantendo in ogni caso il rispetto dei livelli di sicurezza, i giovani potrebbero affacciarsi sul mondo del lavoro prima, andando così ad incrementare il numero dei conducenti professionisti e risolvendo quindi, almeno in parte, il problema della carenza di autisti. Una problematica che ha come conseguenza l’aumento dei costi di trasporto e che, senza trovare una soluzione, potrebbe portare al rischio di un blocco dei servizi di mobilità Inoltre, congiuntamente all’abbassamento dell’età minima dei conducenti, IRU e EPTO richiedono anche ai governi europei un aiuto economico per contribuire ai costi legati al conseguimento delle patenti professionali e del certificato aggiuntivo denominato CQC, ovvero Carta di Qualificazione del Conducente.
Autostrade in concessione:

60 miliardi di investimenti per i prossimi 15 anni
Per modernizzare la rete autostrade, Aiscat Aiscat (Associazione dei concessionari italiani) investirà 60 miliardi di euro nei prossimi 15 anni. A dichiararlo è stato Diego Cattoni, Presidente dell’associazione, che specifica che questo importante investimento ha come obiettivo quello di migliorare la situazione delle autostra- de italiane in concessione, riducendo drasticamente il numero di incidenti e ottimizzando gli spostamenti. Come? Tramite “nuove opere e l’ampliamento delle attuali, ma anche la digitalizzazione della rete. La guida autonoma e connessa ci permetterà non solo di aumentare la capacità delle arterie senza uso di ulteriore suolo e di rendere più veloci gli spostamenti, ma soprattutto di abbattere radicalmente il tasso di incidentalità oggi per lo più legato al fattore umano”. Le autostrade in concessione rappresentano circa l’87% dell’intera rete autostradale italiana: con i loro 6.077 km corrispondono al 3% del sistema stradale primario nazionale.
