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Fabio Mori (Eurizon Capital SGR

Fabio Mori

NUMERO 52 GIUGNO 2021

INTERVISTE CATHERINE YEUNG (FIDELITY INTERNATIONAL) PIERLUIGI ANSUINELLI (FRANKLIN TEMPLETON) ISTITUZIONALI PREVIDENTI E SOSTENIBILI, IL RAPPORTO TRA ISTITUZIONALI E INVESTIMENTI ESG PRIVATE ASSET PRIVATE MARKET E MERCATO ITALIANO, UNA COMBINAZIONE VINCENTE GESTIONE PASSIVA ETF EMERGENTI TRA RISCHI E OPPORTUNITÀ FONDI SUI MERCATI EMERGENTI IL POTENZIALE DELLA RIPRESA SONO 148 I FONDI CON MARCHIO FUNDSPEOPLE CHE INVESTONO NELL’ASSET CLASS, DI CUI DUE CON TRIPLO RATING ABC. UN COMPARTO MOLTO VARIEGATO PER AREE GEOGRAFICHE, SETTORI E TIPOLOGIE DI INVESTIMENTO PRONTO A BENEFICIARE DELLA RIAPERTURA DELLE ECONOMIE. FUND MANAGER, TEAM MULTIMANAGER INVESTMENTS & UNIT LINKED, EURIZON CAPITAL SGR TORNA LOSPETTRO DELL’INFLAZIONE Nell’attuale contesto di mercato, le scelte d’investimento di Eurizon Capital SGR rimangono ancora orientate verso le attività di rischio.

T

ra i temi di attenzione in prospettiva sarà importante monitorare la ripresa dell’inflazione. “Proprio per questo motivo nell’ambito dell’attività di selezione degli strumenti d’investimento ci stiamo orientando verso la ricerca di prodotti soluzioni in grado di sfruttare al meglio uno scenario inflazionistico”, spiega Fabio Mori, fund manager del team Multimanager Investments & Unit Linked di Eurizon Capital SGR. “Dalla nostra view emerge uno scenario di medio termine in prospettiva ancora favorevole alle attività di rischio, grazie ad un contesto di politiche fiscali e monetarie espansive. Riteniamo che i principali temi di attenzione, comunque, siano ancora legati alla velocità della campagna vaccinale e all’evoluzione della pandemia che scandiranno la velocità di riapertura delle economie, ma anche una possibile risalita dell’inflazione. In questo contesto nei nostri portafogli attualmente privilegiamo un posizionamento pro-ciclico”.

FOCUS SULLA GESTIONE ATTIVA

Nello scenario difficile da prevedere dello scorso anno, la scelte d’investimento della società si sono orientate verso la gestione attiva. I gestori hanno dimostrato le loro capacità nelle scelte di allocazione del portafoglio in modo efficace ed efficiente. “Data l’alta dispersione dei rendimenti tra le classi di attivo ed anche tra i singoli titoli, abbiamo incrementato la STRATEGIE ALTERNATIVE

“Hanno fatto bene le strategie discrezionali, ed a più alto contenuto di direzionalità, e le strategie event driven, che nell’ultimo trimestre hanno beneficiato di una crescente attività di M&A”.

porzione in portafoglio investita in gestori attivi in grado di sfruttare al meglio tali dispersioni”, spiega l’esperto.

Il 2020 è stato un interessante banco di prova che ci ha ricordato come la liquidabilità sia un fattore fondamentale nella selezione delle strategie alternative. Ma anche un anno a due facce per le strategie alternative: “in particolare, hanno fatto bene le strategie discrezionali ed a più alto contenuto di direzionalità (long/short equity, multi-asset) e le strategie event driven, che nell’ultimo trimestre hanno beneficiato di una crescente attività di M&A. Ambiente non favorevole per le strategie sistematiche che sono state pesantemente penalizzate dalle rotazioni settoriali e fattoriali. Qui troviamo strategie sistematiche equity maket neutral e risk premia”.

FAVORIRE L’AZIONARIO

L’enorme liquidità che caratterizza il mercato sfavorisce gli investimenti nel reddito fisso. I rendimenti sui titoli governativi sono ancora molto bassi se non negativi. “Nel contesto attuale, tendenzialmente privilegiamo le attività di rischio tra le quali manteniamo un posizionamento che favorisce l’azionario, seppur in modo più cauto rispetto al recente passato, ed in particolare i settori legati alla ripresa dell’economia reale. In ottica di più lungo termine resta sicuramente interessante l’esposizione a tematiche ESG”, conclude Fabio Mori.