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Gianluca Serafini (Fideruram AM SGR

Gianluca Serafini

AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE, FIDEURAM ASSET MANAGEMENT SGR

NUMERO 52 GIUGNO 2021

INTERVISTE CATHERINE YEUNG (FIDELITY INTERNATIONAL) PIERLUIGI ANSUINELLI (FRANKLIN TEMPLETON) ISTITUZIONALI PREVIDENTI E SOSTENIBILI, IL RAPPORTO TRA ISTITUZIONALI E INVESTIMENTI ESG PRIVATE ASSET PRIVATE MARKET E MERCATO ITALIANO, UNA COMBINAZIONE VINCENTE GESTIONE PASSIVA ETF EMERGENTI TRA RISCHI E OPPORTUNITÀ FONDI SUI MERCATI EMERGENTI IL POTENZIALE DELLA RIPRESA SONO 148 I FONDI CON MARCHIO FUNDSPEOPLE CHE INVESTONO NELL’ASSET CLASS, DI CUI DUE CON TRIPLO RATING ABC. UN COMPARTO MOLTO VARIEGATO PER AREE GEOGRAFICHE, SETTORI E TIPOLOGIE DI INVESTIMENTO PRONTO A BENEFICIARE DELLA RIAPERTURA DELLE ECONOMIE.

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n’operazione cucita su misura per costruire una fabbrica di eccellenza nelle gestioni patrimoniali. Così Gianluca Serafini, amministratore delegato e direttore generale di Fideuram AM SGR, racconta l’avventura che negli ultimi mesi ha portato in seno alla società il ramo d’azienda sulle gestioni patrimoniali di ISPB e il contestuale rebranding. “Abbiamo messo a fattor comune il portafoglio prodotti e le competenze specialistiche di diversi team di gestione” dice, aggiungendo pure come l’iniziativa abbiamo portato le masse complessive a superare quota 62 miliardi di euro. “Vogliamo continuare a crescere puntando su personalizzazione ed esclusività del servizio”.

PERCHÉ LA PERSONALIZZAZIONE FARÀ LA DIFFERENZA Dopo l’operazione con ISPB e il contestuale rebranding, che ha portato le masse gestite a quota 62 miliardi di euro, la società è pronta a cavalcare i trend e i cambiamenti in arrivo.

RISPOSTE CERTE PER BISOGNI SOFISTICATI

Personalizzazione, d’altronde, è la parola che il manager ripete più spesso. “Stiamo andando sicuramente verso una sempre maggiore segmentazione dell’offerta che ci consenta di servire in modo totalmente personalizzato la clientela più esigente. Per noi la personalizzazione è, e sarà, importante non solo a livello di prodotto, ma anche per standard di servizio al fine di garantire ai nostri migliori clienti risposte certe a bisogni sofisticati”. Le risposte, soprattutto di questi tempi, servono, eccome. Almeno per due ragioni. La prima riguarda la smobilitazione della liquidità accumulata dai risparmiatori negli ultimi tempi. Il settore private potrebbe spingere su questo tema. “Il settore del private banking è oggetto di progressiva e inarrestabile concentrazione, dove il passato enunciato too big to fail diventa oggi too small to survive; solo quest’anno le integrazioni di UBI Top Private, IWBank e Reyl fanno crescere le nostre masse di 45 miliardi di euro”, osserva l’AD. “L’enorme massa di liquidità in entrata si accompagna anche alla maggiore consapevolezza dei clienti di evitare i costi di mantenimento a questa associati. Da parte nostra offriamo soluzioni innovative e di semplice comprensione in grado di generare nel tempo risultati positivi per il cliente, a cominciare da un prodotto esclusivo e di punta come la Gestione di Tesoreria”, dice.

L’altra ragione è connessa alla rivoluzione che la pandemia ha imposto al settore del risparmio gestito. “Le nuove modalità di interazione digitale con i clienti hanno subito un’accelerazione irreversibile che ci ha forzato a dover padroneggiare al meglio questi nuovi strumenti di cui sicuramente apprezziamo comodità, rapidità ed efficienza”, ricorda Serafini. In tutto questo, però, non manca la voglia di tornare in qualche modo ad un mondo pre pandemico. “Mi auguro che tornerà come prima e anzi ancora più forte di prima la voglia di vedersi di persona per costruire e rafforzare le relazioni umane e interpersonali con i nostri consulenti e con i nostri clienti che ci hanno dato totale fiducia anche a distanza forzata e in quelle situazioni di mercato molto volatili e di più difficile decifrazione”.

GUARDANDO AL FUTURO

Come spiega Serafini, con l’inizio del 2021 le performance delle gestioni patrimoniali sono andate più che bene. “Siamo molto attenti a monitorare le aspettative sui tassi e sull’inflazione cercando di anticipare i cambiamenti di trend, allocando i portafogli verso settori con minore leva finanziaria e aree geografiche che beneficino della congiuntura favorevole. Inoltre, particolare focus lo mettiamo su aziende e settori coinvolti nel Recovery plan e crediamo fermamente che la nostra Italia sia pronta a cogliere un’occasione irripetibile che noi supportiamo in pieno, sia attraverso strumenti tradizionali sia attraverso il nostro PIR alternativo FAI Progetto Italia”. Il manager, come molti, ha letto con attenzione il PNRR del Governo Draghi, che considera un’occasione unica. “Potrebbe essere l’inizio di un ‘Nuovo Risorgimento’ e un’inversione di rotta di portata storica di cui come Fideuram AM vogliamo essere parte”.

In attesa delle riforme (e dei fondi in arrivo) i prossimi mesi saranno comunque sfidanti e in continuo mutamento. “Nascono nuovi temi, nuovi settori e quindi nuove opportunità di investimento da proporre ai nostri clienti”, afferma l’amministratore delegato. “Tutto quello che riguarda le tematiche ESG e la sostenibilità farà parte integrante del nostro piano di sviluppo insieme a una gamma di nuovi prodotti adatti a completare i portafogli dei clienti, coerenti ai nuovi contesti che si presenteranno”, conclude l’esperto.

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA

“Portebbe essere l’inizio di un ‘Nuovo Risorgimento’ e un’inversione di rotta di portata storica di cui come Fideuram AM vogliamo essere parte”.