Franzosini Solutions Focus Magazine N. 11

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FRANZOSINI SOLUTIONS FOCUS MAGAZINE NUMBER 11/2018 NOVEMBRE - APRILE

Genova ed il suo porto dopo il crollo del Ponte Morandi

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Archiviazione digitale dei documenti doganali? Ecco come procedere

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Investire nella formazione oggi per il benessere della società di domani

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Dichiarazioni doganali svizzere effettuate da ditte estere: e il principio di reciprocità?

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Hard Brexit, dal 1° Aprile 2019 la Gran Bretagna come la Cina?

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1° Settembre 2018: la rivoluzione del Tax Free

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L’ESPERIENZA NELLE SPEDIZIONI DAL 1929 EFFETTUIAMO SPEDIZIONI IN TUTTO IL MONDO

A Chiasso nel lontano 1929, noi della SA Luciano Franzosini, utilizzavamo un cavallo per trainare un carro carico di merci per le spedizioni dei clienti. Ancora oggi, con l’utilizzo di mezzi all’avanguardia e con le più aggiornate tecnologie informatiche, continuiamo ad occuparci di trasporti internazionali, servendo i nostri clienti con spedizioni sicure, rapide e nel rispetto delle leggi. Offriamo trasporti per qualsiasi tipologia di merce su strada, su rotaia, per via aerea o via mare e la nostra esperienza ci guida nella gestione di tutte le fasi di ogni singolo invio di merce. I clienti ci scelgono per la varietà dei servizi offerti, la qualità degli stessi, per l’esperienza e la passione che mettiamo nel nostro lavoro.


WELCOME “ Uno spirito libero nel complesso mondo delle spedizioni internazionali. ”

Alessandro Borghi Vice Direttore

Cari lettori,

S

iamo giunti all’undicesimo numero della nostra rivista

nostro cammino informativo e dall’altro a saper ricercare

nata nel 2015. In questi primi tre anni di attività,

quelle tematiche (di interesse comune) che spesso

abbiamo potuto informare la clientela sui vari aspetti

diamo per scontate, ma che alla luce dei fatti non lo sono

commerciali, economici, doganali con esempi chiari e

o addirittura non sono corrette.

semplici accompagnati da una dialettica comprensibile a tutti. Personalmente mi sento orgoglioso di aver dato,

Nell’era 4.0 dove “tutti” vogliono sapere “tutto” in tempo

seppur in piccola parte, il mio contributo alla riuscita del

reale, riteniamo che sapersi approcciare alle numerose

nostro magazine che ha raggiunto le tremila copie di

notizie e informazioni che ci “piovono” addosso, con un

tiratura.

certo distacco e senso critico sia doveroso. Il rischio, infatti, di disinformare è dietro l’angolo. Per questo motivo, con

Per una realtà come la nostra, una piccola grande azienda

umiltà e spirito critico verso noi stessi in prima battuta,

ticinese, essere riusciti ad avere la possibilità di ospitare

cerchiamo nelle nostre riunioni di redazione (mi si passi

sulle nostre pagine esimi rappresentanti del mondo

il termine) di sviluppare la rivista che andrete a leggere

politico, accademico, finanziario, economico e industriale

ponendo i vari accenti su casi concreti; vagliando sempre

è indubbiamente motivo di grande orgoglio e prestigio;

le fonti da cui provengono e redigendo gli articoli con un

in ordine di pubblicazione ricordiamo che hanno

taglio chiaro e di facile approccio, partendo però da dei

collaborato: la Consigliera nazionale Roberta Pantani, il

casi o tematiche di per sé (molto) complessi.

Prof. Sergio Rossi, l’Avv. Tito Tettamanti, il Consigliere nazionale Marco Romano, il direttore di A.Hartrodt Italia

Ritengo che questo, alla fine, sia il nostro “segreto”.

Maurizio Fasce, il Consigliere di Stato Norman Gobbi, l’ex Presidente di Astag Ticino Waldo Bernasconi, il CEO di

Per concludere, su questo numero troverete un articolo

Helsinn Dr. Riccardo Braglia, il Direttore dell’Ospedale

interessante dagli amici di Spediporto Genova, che, nella

Regionale di Lugano Ing. Luca Jelmoni, il Prof. Remigio

persona del Direttore Giampaolo Botta, darà un quadro

Ratti, il Direttore di Hupac Bernhard Kunz e il Consigliere

generale sui recenti fatti di cronaca e la visione futura del

nazionale Fabio Regazzi; un sentito ringraziamento a

principale porto commerciale del Mediterraneo.

tutti. Questo, da un lato, deve darci lo stimolo a proseguire nel

Buona lettura.

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Biografia

Biografia Giampaolo Botta, 47 anni e laurea in Giurisprudenza, dopo alcune esperienze nel settore legale, fa ingresso in Spediporto nel 2000. Dal 2000 al 2010 è assistente e poi Segretario Generale di Spediporto e dal 2010 ad oggi ricopre la carica di Direttore Generale della Spediporto. A livello nazionale, Giampaolo Botta è: •

Direttore Generale della Spediporto, Associazione Spedizionieri e Corrieri Trasportatori di Genova;

Presidente del Consorzio VGM, nato per la certificazione del peso dei container in export;

Membro della Sezione Informatica, Lavoro / Relazioni Industriali, Legale e Marittima di Fedespedi, organizzazione imprenditoriale del settore dei trasporti che rappresenta e tutela gli interessi della quasi totalità delle imprese di spedizioni internazionali.

A livello internazionale ricopre i seguenti ruoli: •

Consulente della World Bank, principale organizzazione internazionale per il sostegno allo sviluppo e la riduzione della povertà;

Membro del Fiata Sea Working Group, Bruxelles;

Membro del Comitato per la Salvaguardia dell’Imparzialità / Safeguarding of Impartiality Committee, organo del Rina S.p.A.


GENOVA ED IL SUO PORTO DOPO IL CROLLO DEL PONTE MORANDI L’opinione di Gianpaolo Botta, Direttore generale di SPEDIPORTO, sulle conseguenze del tragico avvenimento.

In questo numero abbiamo dato la precedenza alle emozioni

buona parte dell’efficienza logistica di questo Paese.

riguardo ai tragici fatti di Genova; non un’intervista ma un

Ma Genova è forte e tenace, non molla, già progetta il

articolo di fondo che esprima il pensiero di una città ferita

suo futuro.

ma che saprà rialzarsi, più forte di prima. Da difendere c’è la memoria di 43 vittime, pochi giorni dopo diverranno 44, centinaia di famiglie costrette ad abbandonare le proprie abitazioni insieme ai ricordi

A

lle ore 11:36 del 14 Agosto 2018 a consumarsi non è

di una vita vissuta all’ombra del Ponte Morandi ed

stata solo una tragedia umana: 43 vittime e 15 feriti,

accompagnata dai rumori di un viadotto in perenne

586 sfollati appartenenti a 211 nuclei familiari, ma anche

manutenzione. Ci sono decine di migliaia di cittadini che

uno dei più devastanti eventi che la storia della logistica

faticano a muoversi per la città, studenti disorientati,

possa raccontare negli ultimi 50 anni.

imprese e lavoratori in crisi.

Non passerà infatti molto tempo prima di rendersi

Su quel ponte ogni genovese è passato migliaia di volte,

compiutamente conto che i 1.180 metri del Viadotto

qualche volta in coda lungo quel viadotto che da fermi

Morandi rappresentavano la più importante arteria

sembrava infinito; talvolta era possibile accelerare fino

logistica dell’Italia Centro-Settentrionale.

al bivio con Genova Ovest, altre volte frenare di colpo dietro la prima curva subito dopo la galleria di ponente tessuto

guidando in direzione levante. E’ stata una grande lotteria

manifatturiero europeo: Genova, Torino e Milano

del destino a cui noi tutti ignari abbiamo partecipato

imbarcavano le proprie merci da Genova utilizzando

almeno una volta. Alle 11:36 del 14 Agosto 2018 la ruota

il Ponte Morandi come raccordo autostradale rapido,

si è fermata.

L’area

geografica

con

il

più

importante

veloce ed efficiente per trasferire indistintamente contenitori da un bacino all’altro del porto di Genova.

Con coraggio e passione il primo cittadino di Genova,

Ma non solo.

Marco Bucci, a poche ore dal disastro, disse “Genova si rialzerà più bella e forte di prima” e così sarà.

Il Ponte Morandi, con le sue forme slanciate ed imponenti, era anche la principale via di comunicazione orizzontale

Pianti i morti, stretti intorno a chi soffre, abbiamo

tra il centro-nord est dell’Italia e la Francia e la Svizzera.

cominciato a pensare a come ricostruire il nostro futuro, a salvare il Porto di Genova prima industria italiana per

1.180 metri di valore inestimabile per il Paese crollati

fatturato ed occupato.

insieme a tante vittime innocenti. Per incuria? Difetto di costruzione? Sarà la magistratura ad accertarlo; il dato

Già, proprio così, prima industria italiana. Quanti

incontrovertibile è che il Ponte non esiste più e con esso

avrebbero detto che il Porto di Genova rappresenta

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il 90% della propria capacità produttiva il Nord Ovest; incassando oltre 4.5mld di euro di diritti ed IVA e dando occupazione a 56.000 persone nel territorio, tra cui chi scrive, ed oltre 120mila in tutta Italia? Sapete quale è l’impresa italiana che è cresciuta di più negli ultimi 10 anni in Italia? Il Porto di Genova con il 65% di aumento dei traffici in soli due lustri. Con oltre 2,6 milioni di teus l’anno Genova è il porto di fine viaggio più importante di Italia e del Mediterraneo; ma anche il primo porto croceristico con 4,2 milioni di passeggeri ed il primo porto turistico del Paese con oltre 10 milioni di turisti che da Genova si imbarcano per tutto il mediterraneo. Genova è la Ferrari della portualità italiana, da Genova si imbarca il PIL italiano nel mondo. Ecco perché Genova deve pretendere attenzione. Ogni 46 contenitori di merce lasciati andare si perde un posto di lavoro, ogni 46 contenitori scappati altrove si perdono 1.380.000,00 euro di valore di merce e centinaia di migliaia di euro tra diritti ed IVA. Per noi di SPEDIPORTO l’imperativo categorico è non perdere un solo chilo di merce ed un solo posto di lavoro. Vogliamo il nostro nuovo ponte ma non solo. Ora è evidente che non c’è tempo da perdere per la Gronda e per il Terzo Valico. Quando vengono meno le infrastrutture la qualità della vita peggiora, i costi salgono ed aumenta la disoccupazione. E’ inevitabile. Per fortuna il nostro Governo Regionale con Giovanni Toti, il nostro sindaco Marco Bucci, il Presidente della Adsp (Autorità di Sistema Portuale n.d.r.) del Mar Ligure

superare le pastoie della burocrazia e costruire in

Occidentale Paolo Emilio Signorini, il nostro Vice Ministro

fretta il nuovo ponte;

Edoardo Rixi ma, è giusto riconoscerlo, tutta la comunità

politica sia regionale che cittadina, ha unitariamente

sfollati e le migliaia di imprese, tra cui il Porto,

assunto l’obiettivo di risollevare al più presto Genova. Questa è la nostra grandissima forza: cittadini, imprese,

risorse economiche in grado di risarcire vittime, danneggiate;

lavoratori, amministrazioni, tutti sospinti da un solo

riduzione delle tasse di ancoraggio e destinazione di un maggior gettito da IVA ad AdspMLO;

unanime grido “FORZA GENOVA”.

Con questa convinzione in queste settimane ci stiamo

interventi di finanziamento per l’apertura di un nuovo varco di ponente;

battendo per ottenere dal Governo un Decreto Legge che intervenga in modo incisivo su alcuni temi portanti:

interventi di finanziamento alla realizzazione di un retroporto efficiente;

interventi a sostegno delle P.A. nel settore della stabilizzazione del personale e nella assunzione in

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la nomina di un commissario per la ricostruzione;

deroghe di nuovo personale per Dogana e istituti di

i poteri straordinari da attribuire al commissario per

Presidio;

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a ripensare al nostro futuro. Abbiamo recuperato

risorse destinate al risarcimento dei danni ad

una vecchia strada, interna ad un grande impianto

autotrasporto ed a tutta la filiera: agenti, spedizionieri

industriale cittadino, l’ILVA di Cornigliano, per creare

e terminalisti.

una nuova strada di collegamento tra ponente e levante, tra i due bacini. A tempo di record, 30 giorni è stata

Nell’emergenza del post Morandi, il Porto di Genova

completamente asfaltata, allargata, dotata di tutte le

si è trovato a dover garantire alla merce pari capacità

infrastrutture necessarie a garantirne piena funzionalità.

produttiva e di servizio ad infrastrutture ridotte. Il Ponte

E’ nato un nuovo varco portuale, il Varco di Ponente, che

Morandi, crollando, è collassato sopra la linea ferroviaria

la SPEDIPORTO gestirà per conto dei propri associati.

c.d. ”Sommergibile” che collegava il Porto Vecchio al Nord Italia ed al Sud Europa. Fortunatamente il Porto di Voltri

In attesa che i lavori della Ferrovia si concludano, a metà

è rimasto indenne da questo massacro di infrastruttura

mese di Ottobre, il Porto di sta riorganizzando. Non

ferroviaria.

poter più contare sul Ponte Morandi significa comunque andare incontro a dei disagi per il tempo necessario alla

Un ponte crollato, una linea ferroviaria gravemente

ricostruzione, non meno di 15/18 mesi; ma Genova non

danneggiata, eppure un secondo dopo abbiamo iniziato

si arrende.

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All’interno del DL Genova che il Governo a breve varerà,

ulteriori norme di cornice.

sono numerose le norme proposte dagli operatori per salvaguardare funzionalità e traffici:

Noi spedizionieri ci siamo da subito messi a servizio del porto. Spediporto ha istituito gratuitamente un servizio

finanziamento del lavoro notturno per 12 mesi;

di fattorinaggio per le aziende associate; ha aperto un

incentivi all’utilizzo del retroporto come area buffer

ufficio con postazioni totalmente paper free nel porto

per il Porto;

di Voltri per dare a tutti la possibilità di ridurre gli

costituzione di una ZLS (Zona Logistica Semplificata);

spostamenti sul territorio; ha offerto il noleggio di furgoni

assunzione di personale doganale e di presidio

a temperatura controllata per il trasporto di campioni;

sanitario per accelerare i controlli sulle merci;

aree di ristoro per camionisti ed operatori. Tutto questo

creazione di due laboratori dedicati alle merci

perché pensiamo che in una situazione emergenziale

in corrispondenza dei bacini di Voltri-Prà e di

di questa portata, si debbano fare sforzi straordinari e

Sampierdarena;

soprattutto adottare misure di serio rinnovamento.

riduzione delle tasse di ancoraggio;

destinazione del 3% del gettito IVA generato dal

Siamo convinti che il Porto di Genova uscirà presto da

Porto di Genova al Porto;

questo stato di difficoltà, già oggi stiamo lavorando, al

incentivi compensativi all’autotrasporto;

massimo delle nostre possibilità, per garantire al Porto

riduzione delle accise sul carburante;

ed alla merce efficienza, produttività a prezzi competitivi.

finanziamento per l’implementazione di nuove

tecnologie di dematerializzazione dei documenti;

Il nostro obiettivo è chiaro, non perdere un chilo di

riduzione degli oneri concessori per un ammontare

merce, la strada è in salita ma siamo sicuri di scalare la

complessivo di oltre 60milioni di euro;

cima al grido di “FORZA GENOVA”.

Giampaolo Botta Direttore Generale Tel. +39 010 5451986 info@spediporto-genova.com

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Forwarding and logistics services



ARCHIVIAZIONE DIGITALE DEI DOCUMENTI DOGANALI? ECCO COME PROCEDERE Nuove procedure nella gestione dei documenti doganali, che passano dal formato cartaceo al formato elettronico.

D

al 1° marzo 2018 l’Amministrazione federale

Secondo lei, alle aziende risulta chiaro cosa bisogna

delle dogane ha introdotto l’obbligo del formato

scaricare e come vanno archiviati i documenti doganali?

elettronico per le decisioni d’imposizione (IME) di IVA e

Nonostante la comunicazione di Berna sia arrivata con

dazio, in sostituzione del documento cartaceo di colore

circa un anno di anticipo rispetto all’obbligatorietà, la

giallo. Le aziende hanno dovuto adeguarsi alle nuove

mia risposta è negativa, nella maggior parte dei casi. Vi

procedure. Non senza difficoltà.

è un alto tasso di confusione su quali siano i documenti elettronici da conservare con più cautela soprattutto nel

Per capire meglio cosa è cambiato e da dove traggono

caso di un controllo IVA a posteriori. Per questo controllo,

origine le difficoltà riscontrate, abbiamo interpellato

a seguito della digitalizzazione, è obbligatorio fornire il

Sabino Civita, Information Systems & Quality Assurance

file XML e non il PDF che non ha alcun valore in quanto

Manager.

modificabile. La prova della tracciabilità della transazione doganale deve essere fornita tempestivamente ed è

Nel

quadro

dell’attuazione

della

strategia

di

quindi di fondamentale importanza avere una procedura

e-government della Confederazione, dal 1° marzo 2018

di archiviazione efficiente ed efficace e che ottemperi

l’Amministrazione federale delle dogane ha introdotto

all’obbligo dell’archiviazione legale di 10 anni. E qui entra

l’obbligo del formato elettronico per le IME. Il passaggio

prepotentemente in gioco la nostra offerta.

al digitale ha comportato significativi cambiamenti procedurali per le nostre imprese?

Quali sono le aziende che devono attenersi alla nuova

In questo mondo oramai votato all’ “always connected”

normativa?

parlare di digitale non è di certo una novità, ma il

Tutte le aziende con partita IVA devono farsi carico della

passaggio dalla carta ad un file elettronico è sempre visto

conservazione elettronica legale dei documenti doganali,

come un’estrema complicazione, soprattutto quando

specificatamente per lo sgravio fiscale. I soggetti privati

si è obbligati a farlo. Le procedure in sé non subiscono

possono invece attenersi alla conservazione della

cambiamenti epocali, ma la conservazione elettronica

semplice stampa cartacea della quietanza doganale.

dei documenti e la relativa integrità e consistenza sono

In altre parole, il contribuente IVA deve archiviare in

degli aspetti fondamentali e le nostre imprese non

sicurezza i files XML, ossia l’unico documento elettronico

possono permettersi di sottovalutarli.

comprovante la transazione doganale.

Riassumerei il cambiamento più importante con una

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sola parola: XML.

Vi

Probabilmente, infatti, fino all’introduzione del formato

dall’Amministrazione federale delle contribuzioni?

elettronico la maggior parte degli interessati non era

Ci si potrebbe aspettare una certa transigenza iniziale

neanche a conoscenza dell’esistenza di un file XML.

nei primi controlli fiscali, ma in realtà sono pienamente

Inoltre la sua difficile comprensione all’occhio umano ha

convinto che la verifica della conformità da parte

generato ancora più confusione.

dell’AFC punterà inequivocabilmente a far rispettare

Forwarding and logistics services

saranno

dei

controlli

specifici

effettuati


la nuova normativa. Questo significa che ogni impresa

creazione di un insieme di nuove procedure aziendali

dovrà fornire tempestivamente i documenti elettronici,

al fine di essere conformi ai requisiti richiesti. Questo

nello specifico i succitati files XML. Ci si deve piuttosto

significa dover anche formare il personale sulle nuove

preoccupare del modo in cui tali files debbano essere

procedure, il che comporta quindi un utilizzo delle risorse

archiviati per poter essere forniti nel tempo richiesto. È

aziendali specificatamente a questo e togliendo perciò

chiaro che il mancato rispetto della normativa potrebbe

risorse ad altri processi. Bisogna poi anche garantire

portare a delle sanzioni comminate in fase di controllo

la conservazione della documentazione per il periodo

da parte dell’AFC.

minimo di tempo richiesto dalla normativa (10 anni). Dovrà essere necessario rivedere i sistemi informativi

Per

supportare

efficacemente

le

imprese

nelle

aziendali ed apportare i dovuti adattamenti. Va inoltre

complesse procedure di gestione e archiviazione digitale

definita una metodologia d’archiviazione; facciamo un

delle quietanze doganali d’importazione (e non solo),

esempio: decidiamo di archiviare in una cartella sul

Franzosini SA ha creato il portale EVVDATACENTER.

nostro PC, tutti i documenti doganali relativi alle nostre

Come funziona? Quali vantaggi offre agli utenti?

pratiche così come vengono rilasciati dall’AFD.

EVVDATACENTER è una soluzione “cross platform”, ossia

Per un’azienda che esegue mediamente 50 pratiche

utilizzabile su qualsiasi dispositivo che non prevede

settimanali, significa avere dopo un anno 15.600 file,

alcuna installazione di software specifico. È sufficiente

dopo 10 anni 156.000 file. Come possiamo intuire

una connessione internet per mezzo della quale ci si

la ricerca diventa il classico “ago nel pagliaio”. Con

collega al portale dedicato con i massimi standard di

EVVDATACENTER invece non solo i costi sono limitati

sicurezza. Tutti i documenti sono archiviati in modo non

all’abbonamento annuale, ma anche l’impiego di

modificabile e in datacenter ridondanti.

risorse e tempo è minimo perchè limitato alla semplice

La facilità nel reperire i documenti, che non si limitano

supervisione della documentazione eseguita dalla

solo a quelli doganali, è garantita da un’indicizzazione

contabilità: la mole restante di lavoro è automatizzata

completa e da maschere di ricerca specifiche. Abbiamo

dal nostro software.

in questo modo azzerato la complessità creatasi con l’introduzione della nuova normativa. Ed il riscontro

Quali sono gli sviluppi futuri previsti della vostra

che stiamo avendo dai nostri clienti è la conferma

piattaforma?

dell’eccezionale lavoro svolto.

La nostra forza è il feedback dei clienti che con il loro apporto costruttivo ci permettono di realizzare

Questa piattaforma software, è una soluzione costosa?

nuove funzionalità all’avanguardia per semplificare

La nostra soluzione è di gran lunga la più economica tra

al massimo l’onerosa attività di controllo da parte

tutte le proposte presenti sul mercato, oltre ad offrire

dei loro reparti amministrativi. È in fase di rilascio un

un’alta flessibilità di personalizzazione. Nessun ulteriore

nuovo aggiornamento dove verrà introdotto il controllo

costo per ogni transazione doganale, come invece viene

automatico delle distinte dei tributi (bordereau),

fatturato da altre aziende rivenditrici. La ciliegina sulla

l’archiviazione della fattura ricevuta dalla Dogana ed il

torta è poi la conformità alla nuova normativa GDPR, sulla

relativo collegamento alle dichiarazioni d’importazione.

protezione dei dati, alla quale anche la Svizzera dovrà

Stiamo

ottemperare nel breve periodo. Inoltre concediamo

documenti di scorta, quindi fatture fornitori, certificati

in maniera gratuita il servizio per un periodo di prova

d’origine ed altro ancora.

già

lavorando

anche

all’archiviazione

dei

iniziale. Esiste un unico abbonamento? Perché un’azienda dovrebbe affidarsi ad un servizio

Abbiamo diverse tipologie di abbonamento; i costi

esterno di gestione ed archiviazione dei documenti

partono da 49CHF per le aziende che eseguono

doganali, invece di occuparsene personalmente?

fino a 12 sdoganamenti annuali. Accedendo al sito

La risposta si può così riassumere: tempo e costi.

www.evvdatacenter.ch è possibile trovare ulteriori

La nuova normativa comporta, volenti o nolenti, la

informazioni e visionare la nostra offerta completa.

Sabino Civita Responsabile IT & QA Tel. +41 91 695.50.01 scivita@franzosini.ch

Daniel Colombo Specialista IT Tel. +41 91 695.50.26 daniel.colombo@franzosini.ch

www.franzosini-solutions.ch

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CERTIFICAZIONE AEO: FRANZOSINI FA IL BIS! Doppia certificazione AEO per la Franzosini, sia in Italia che in Svizzera.

A

l termine di un lungo percorso di certificazione,

informazioni nelle dichiarazioni sommarie di entrata e

la SA Luciano Franzosini ha finalmente ottenuto

di uscita (nelle cosiddette “pre-dichiarazioni”) o anche

la qualifica di operatore AEO (Authorised Economic

godono di un trattamento prioritario delle spedizioni, se

Operator) Full, ovvero con certificazione per la parte

selezionate per il controllo doganale e la riduzione dei

doganale (Customs) e per la sicurezza (Security). Questa

controlli doganali.

certificazione si aggiunge a quella di AEO Customs già ottenuta dalla Franzosini Italia S.r.l. nel giugno del 2011

Esistono poi altri vantaggi indiretti, come la possibilità

e quindi l’intero gruppo Franzosini potrà beneficiare di

di analizzare ed ottimizzare le procedure interne ed i

notevoli agevolazioni doganali e di sicurezza, il tutto a

meccanismi di controllo grazie all’ampio questionario

vantaggio dei clienti.

per l’autovalutazione; forniscono una garanzia di qualità nel commercio internazionale e possono ottenere il

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E’ subito utile specificare che la qualifica di AEO non era

riconoscimento della qualifica di AEO in Paesi con i

richiesta obbligatoriamente per la nostra azienda, ma la

quali la Svizzera ha concluso un rispettivo accordo

Direzione della Franzosini ha fortemente concentrato

(reciproco riconoscimento). E’ possibile per i nostri clienti

l’attenzione e le risorse sull’ottenimento di questo

approfittare concretamente dei vantaggi della nostra

status, dato che la nostra attività si incentra su questioni

qualifica AEO in quanto, all’esportazione di merci dalla

tecniche doganali e poichè partecipiamo ad una catena

Svizzera, le imprese certificate AEO sono classificate

di fornitura internazionale di servizi logistici. Inoltre, tale

come “poco rischiose” sia in Svizzera che nel Paese di

qualifica consente a noi ed ai nostri partner qualificati di

destinazione (se tale Paese ha concluso con la Svizzera

poter effettuare una scelta preventiva tra le aziende che

un apposito accordo) e pertanto esse fruiscono di diversi

con questo status garantiscono alti livelli di sicurezza e

vantaggi e controlli meno frequenti, con una notevole

comprovate capacità doganali nell’intera catena logistica

riduzione di tempo impiegato per le pratiche doganali.

internazionale: in pratica le aziende certificate AEO, in

Inoltre, in occasione dell’esportazione verso Paesi terzi,

genere quelli di grandi dimensioni, preferiscono operare

le imprese AEO devono fornire meno dati e documenti

con partner doganali altrettanto certificati AEO.

in anticipo.

L’operatore che intende ottenere la qualifica di AEO deve

Inoltre nell’Unione Europea, la qualifica di AEO del nostro

assoggettarsi ad un procedimento di analisi da parte

corrispondente Franzosini Italia S.r.l., ci attribuisce

delle autorità doganali molto rigido ed approfondito,

un canale privilegiato nei controlli doganali in Italia

mediante il quale l’azienda deve assicurare l’osservanza

in caso di controllo documentale della dichiarazione

delle prescrizioni doganali; deve dimostrare di utilizzare

doganale (CD) ed in caso di visita delle merci (VM).

un sistema di tenuta dei libri contabili e, se del caso, dei

Con la certificazione AEO, il rapporto con le autorità

documenti relativi ai trasporti che consenta di effettuare

doganali italiane si basa, oltre che sulla competenza

adeguati controlli doganali di sicurezza; deve dimostrare

professionale, anche sul rapporto fiduciario che si riflette

e mantenere una comprovata solvibilità finanziaria;

positivamente nelle semplificazioni doganali e nei casi

in ultimo, deve rispettare degli standard di sicurezza

di contradditorio con la Dogana, in quanto l’operatore

adeguati. Gli operatori certificati AEO beneficiano quindi

AEO è riconosciuto come affidabile e finanziariamente

di particolari agevolazioni nell’ambito dei controlli

solido per intrattenere rapporti duraturi e sicuri con

di sicurezza: ad esempio, essi devono fornire meno

l’amministrazione doganale.

Forwarding and logistics services


Da sinistra nella foto: Alessandro Borghi (Vice Direttore), Remo Fontana (Direzione delle Dogane di Lugano), Angelo Piffaretti (Vice Direttore), Sabino Civita (Responsabile IT&QA)

L’ottenimento del certificato AEO ci permette quindi di

grazie alla certificazione AEO, infatti, l’intero gruppo

godere di una serie di benefici per la semplificazione

Franzosini è considerato dalle Autorità Doganali come

in materia doganale e di sicurezza e ci consente di

partner affidabile e sicuro nell’intera catena logistica,

velocizzare i tempi delle spedizioni. Il tutto si riflette

offrendo e garantendo servizi di alta qualità e gestendo

positivamente per i clienti che hanno minori problemi

la supply chain doganale in completa sicurezza.

burocratici e beneficiano di tempi e controlli più rapidi. I presupposti per l’ottenimento ed il mantenimento di questa certificazione devono rispettare determinati standard in merito alla solidità finanziaria, alla serietà del soggetto giuridico richiedente, all’efficienza e ad una comprovata competenza nella gestione delle merci sotto vincolo doganale. Per Franzosini questo si traduce in un importante riconoscimento ed un grande vantaggio competitivo:

Alessandro Borghi Vice Direttore Tel. +41 91 695.50.13 borghi@franzosini.ch

Filippo Vallone Amministratore delegato Franzosini Italia S.r.l. Tel. +39 0332 414357 info@franzosini-italia.it

www.franzosini-solutions.ch

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INVESTIRE NELLA FORMAZIONE OGGI PER IL BENESSERE DELLA SOCIETÀ DI DOMANI I diplomi AFC di Valentina e Daniel

L

o scorso 28 Giugno presso il Cinema Teatro di Chiasso

come relazionarsi con i funzionari doganali o gli autisti

si è svolta la consueta cerimonia di premiazione dei

accresce la capacità di interazione dei singoli con il

neodiplomati presso il CPC nei vari rami del commercio.

prossimo. In parallelo a questo, il programma di studio

A questo importante evento avevamo anche due nostri

che negli anni è stato elaborato, costituisce la base delle

giovani che hanno ottenuto l’Attestato federale di

proprie conoscenze professionali.

capacità: Valentina e Daniel. Con il progredire del percorso formativo, si denota il Sin dal primo numero della rivista, abbiamo sempre

passaggio dall’adolescenza al divenire un/a giovane

messo l’accento sull’importanza di come il sistema duale

adulto/a, una volta giunti al conseguimento del diploma.

svizzero possa contribuire in modo preponderante

Ogni formatore ha mediante le valutazioni delle SAL e

allo sviluppo dei giovani dal punto di vista educativo,

delle UP, così come il rapporto quotidiano, la possibilità

emotivo e caratteriale così come da quello professionale

di vedere con i propri occhi questo aspetto affascinante

per preparali al mondo del lavoro che li attenderà nel

legato alla crescita e alla maturazione dei giovani che si

loro futuro.

tramuta nella loro consapevolezza di aver imparato un mestiere.

Investire nei giovani oggi, significa sapersi mettere in gioco (formatori, colleghi e tirocinanti stessi) al fine di

In aggiunta a questo, il rapporto umano che si consolida

conseguire un obiettivo condiviso. Su questo punto in

nel tempo, riveste sempre il fattore più importante nelle

particolare è forse opportuno soffermarsi e spendere

relazioni interpersonali.Le aziende ticinesi sotto questo

un paio di parole. Preparare un piano di studi che sappia

aspetto, riteniamo, possano essere molto soddisfatte

rendere il percorso formativo accattivante e stimolare

per il numero di diplomati che annualmente riescono a

l’interesse può contribuire al successo finale; i ragazzi

terminare gli studi.

di oggi sono curiosi come lo eravamo noi alla loro età, senza però i mezzi tecnici contemporanei che possono

Il poter giungere alla conclusione del periodo di

aiutare l’aspetto pedagogico riguardo alla formazione

tirocinio è per il formatore aziendale motivo di grande

lavorativa da apprendere.

compiacimento personale, così come per tutti i colleghi coinvolti nei vari ambiti lavorativi. Nel nostro caso

Nel nostro ramo, potendo garantire agli apprendisti di

possiamo essere felici dell’esito delle valutazioni finali:

visionare i vari uffici, spesso in filiali esterne alla sede,

la nostra Valentina continuerà gli studi con il percorso

questo contribuisce senza dubbio all’arricchimento

di maturità, mentre Daniel è stato assunto e inserito

personale degli studenti. Sapersi confrontare con

nell’organico aziendale.

i colleghi in ogni singola postazione, imparare ad utilizzare le specificità dei programmi informatici, così

Alessandro Borghi Vice Direttore Tel. +41 91 695.50.13 borghi@franzosini.ch

14

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Preparare un piano di studi che sappia rendere il percorso formativo accattivante e stimolare l’interesse può contribuire al successo finale; i ragazzi di oggi sono curiosi come lo eravamo noi alla loro età, senza però i mezzi tecnici contemporanei che possono aiutare l’aspetto pedagogico riguardo alla formazione lavorativa da apprendere. www.franzosini-solutions.ch

15


I GIGANTI DEI TRASPORTI Il settore Air Freight Division di Franzosini offre trasporti via aerea con servizi personalizzati da Milano Malpensa o Zurigo. Siamo specializzati nelle spedizioni con merci refrigerate all’interno di containers dedicati a temperatura controllata. Affidatevi a noi, un unico interlocutore per le vostre merci in tutto il mondo!



DICHIARAZIONI DOGANALI SVIZZERE EFFETTUATE DA DITTE ESTERE: E IL PRINCIPIO DI RECIPROCITÀ? In Svizzera è sufficiente disporre del programma informatico e-dec e procedere all’apertura di un conto doganale per poter dichiarare merci all’Amministrazione Federale delle Dogane, ma le tasse per questo servizio dove vengono assolte?

N

el diritto internazionale, il diritto di reciprocità è il

Dopo questa dovuta ed indispensabile premessa,

principio a cui si ispirano gli Stati nei loro accordi

vogliamo accennare ad una fattispecie particolare che

quando si scambiano concessioni su determinate

abbiamo trattato di recente, ovvero la possibilità che

materie e su determinati trattamenti. La reciprocità

uno spedizioniere doganale di uno dei due paesi in

risponde alle esigenze di uguaglianza e uniformità di

questione possa effettuare dichiarazioni doganali anche

comportamento; di applicare la regola del do ut des; di

nell’altro paese confinante, ovvero se tale possibilità

cautelare l’esecuzione di certi obblighi internazionali; di

fosse ammissibile ed a quale condizioni, da ambedue i

tutelare gli interessi dei propri cittadini; di condizionare a

lati. Il senso di tale breve analisi è valutare proprio se

una contropartita gli obblighi assunti dallo Stato in certe

la “reciprocità”, così come accennata all’inizio di questo

fattispecie.

articolo, sia effettiva o meno al lato pratico e come vengono pagate le tasse per i servizi resi.

L’Italia e la Svizzera sono oggi legate da rapporti internazionali forti e stabili e sono economicamente

Nello specifico, abbiamo quindi fatto esporre il quesito

una indispensabile all’altra. Tra i due paesi, esistono

da uno spedizioniere doganale svizzero agli uffici

numerosi accordi in vigore, tra cui la Convenzione per

competenti per le relazioni con il pubblico dell’Agenzia

evitare le doppie imposizioni e per regolare alcune

delle Dogane italiane, chiedendo (cit.) “informazioni

questioni in materia di imposte sul reddito e sul

riguardo a quali condizioni debba sottostare una azienda

patrimonio; il protocollo che modifica la Convenzione

di sdoganamenti elvetica (con numero IVA svizzero

del 09.03.1976 per evitare le doppie imposizioni;

e sede in Svizzera) se volesse operare in Italia per

l’accordo concernente il risarcimento dei danni in caso

effettuare gli sdoganamenti italiani, senza appoggiarsi

di incidenti della circolazione stradale con scambio di

ad uno spedizioniere nazionale, sempre a patto che

note; lo scambio di note, costituente un accordo, sulle

fosse possibile...”.

condizioni di reciprocità dei rimborsi dell’imposta sul

18

valore aggiunto agli operatori economici; l’accordo

Il testo della risposta dell’URP è stato: (cit.) “In ordine

tra l’UE e suoi Stati membri, da una parte, e Svizzera

al Suo quesito, se Lei si riferisce alla possibilità di

dall’altra, sulla libera circolazione delle persone, con

svolgere un’attività d’impresa in Italia, è necessario che

numerosi allegati, atto finale e dichiarazioni; oltre a tutta

il soggetto non residente s’identifichi ai fini IVA o nomini

una serie di accordi doganali che ne regolano i traffici

un rappresentante fiscale IVA nel territorio nazionale. Se

per la corretta imposizione di dazi e IVA nei due paesi.

si riferisce ad adempimenti presso l’autorità doganale

Forwarding and logistics services


italiana (ed unionale in generale), si fa presente che gli

Svizzera dovete disporre del programma informatico

operatori economici non stabiliti nell’U.E. hanno l’obbligo

e-dec e procedere all’apertura di un conto doganale

di acquisire il codice di registrazione EORI nei casi di cui

(procedura accentrata di conteggio dell’amministrazione

all’art. 5 del Reg. UE n.2446/2015”.

delle dogane PCD), vedi documento allegato”. L’allegato spiega poi quali semplici passaggi compiere per poter

La risposta è molto chiara: lo spedizioniere doganale

effettuare dichiarazioni doganali svizzere ed a quali

elvetico deve disporre di un numero di Partita IVA

condizioni (software e-dec e conto doganale elvetico).

(che successivamente viene ad essere identificato con un codice di registrazione EORI) e può effettuare

Anche in questo caso la risposta è chiarissima: per uno

dichiarazioni doganali dall’estero, peraltro con un

spedizioniere italiano è sufficiente disporre del software

vincolo dettato poi dalla pratica doganale, che richiede

e-dec e procedere all’apertura di un conto doganale

la presenza fisica di un “rappresentante” delle merci

per effettuare dichiarazioni doganali elvetiche, senza

dichiarate che sia disponibile per il contraddittorio in

dover aprire aziende nel territorio oltre il confine.

Dogana per tali operazioni, o di creare una specifica

Nessun cenno viene fatto inoltre riguardo alla necessità

azienda in Italia a tal scopo (con tutto ciò che fiscalmente

di disporre di un numero IVA in Svizzera. Da una

e legalmente questo comporta).

breve analisi, abbiamo in effetti trovato traccia di centinaia di aziende estere che operano come

Il tutto appare assolutamente ragionevole e coerente

garanti (responsabili solidali) nei confronti della

con la specifica attività che un’azienda che effettua

dogana svizzera, facendo le più svariate operazioni

sdoganamenti deve andare a compiere: non si tratta

doganali.

solo di inserire dei semplici dati per la Dogana, ma l’operato dello spedizioniere doganale poggia le basi

A questo punto la questione ci riporta alla nostra

su un rapporto fiduciario fatto di elevate competenze e

introduzione sul diritto di reciprocità: è possibile che

credibilità finanziaria, che altrimenti sarebbero facilmente

sia sufficiente avere un particolare software ed un

messe in discussione con un’azienda estera non stabilita

conto doganale per sostituirsi alla figura del dichiarante

sul territorio nazionale e senza alcun “contatto” in Italia

doganale che lavora in Svizzera e che tratta dati delicati,

per le Dogane. In effetti, da una breve indagine, non

questioni riservate e risponde di fronte alla Dogana degli

abbiamo trovato traccia di aziende elvetiche che

errori o degli illeciti sui tributi doganali? Non sarebbe più

operino nel territorio italiano senza che abbiano

corretto richiedere almeno un referente in Dogana per il

una reale sede legale ed operativa stabile in Italia e

contraddittorio, come poi fanno le Dogane italiane?

non esiste un solo caso di un’azienda che opera dalla Svizzera sullo stato estero (in Italia).

In Italia e nell’UE vengono tutelate, giustamente, le figure degli spedizionieri doganali rendendo impegnativo

Lo

stesso

quesito

porre

l’accesso a tale professione, com’è giusto che sia: lo

all’Amministrazione Federale delle Dogane da uno

spedizioniere doganale è la figura che si frappone tra

spedizioniere

(cit.)

l’azienda che opera con l’estero e l’amministrazione

“informazioni riguardo alla possibilità di effettuare in

doganale e svolge un ruolo determinante per la corretta

maniera autonoma gli sdoganamenti svizzeri senza

attribuzione di dazi e IVA, oltre che per una serie di

doverci appoggiare ad un corrispondente elvetico. Noi

adempimenti doganali. Fare una dichiarazione doganale

siamo spedizionieri doganali ubicati in Italia, con sedi al

dall’estero, alle condizioni sopra citate, è possibile, ma in

confine tra Italia e Svizzera, ed operiamo doganalmente

caso di visita merci o controllo documentale la Dogana

già con il nostro corrispondente elvetico. In questo

richiede che il contraddittorio sia eseguito con un

momento vorremmo valutare se fosse possibile e con

referente titolato a rappresentare le merci (il proprietario,

quali modalità (versamento cauzione, apertura conto

lo spedizioniere doganale o il rappresentante diretto o

elvetico, e-dec web, etc...) effettuare noi direttamente

indiretto nominato dalla ditta).

doganale

lo

abbiamo italiano,

fatto

chiedendo

alcuni sdoganamenti svizzeri”. In Svizzera invece, stando a quanto sopra riportato, Il testo della risposta dell’AFD è stato il seguente: (cit.)

chiunque potrebbe dichiarare le merci da sdoganare

“…in merito alla sua richiesta le comunico che, essendo

operando dall’estero, senza alcun controllo sulla sua

degli spedizionieri doganali per poter dichiarare in

competenza, fiducia, credibilità finanziaria e serietà

www.franzosini-solutions.ch

19


professionale ed in caso di visite merci od ulteriori

In pratica alla confederazione interessa solo incassare gli

controlli sulle dichiarazioni doganali, tali approfondimenti

importi di IVA e dazi, senza curarsi di altri aspetti tecnici,

verrebbero fatti in contraddittorio con l’autista del

oltre alla difesa di una professione che in Svizzera conta

mezzo, persona assolutamente non titolata a parlare di

un numero considerevole di addetti.

questioni doganali con l’AFD. Altro aspetto da non trascurare è quello fiscale: le Inoltre il programma e-dec è facilmente reperibile presso

dichiarazioni doganali effettuate da uno Stato estero

una software-house ad un costo di pochi centesimi per

configurano un servizio nazionale reso presso un altro

transazione (bolla doganale) ed allo spedizioniere estero

paese, ma comunque dovrebbero essere assoggettate

(dell’UE) si concede una “buca lettere” anche presso la

alla tassazione del paese per il quale è reso il servizio.

dogana di passaggio, senza neppure essere registrato presso il registro di commercio. Procedura poco costosa

In pratica, se uno spedizioniere svizzero effettua

e assolutamente priva di controlli…

sdoganamenti italiani, tali servizi dovrebbero essere fatturati fiscalmente in Italia ed assoggettati alla

Aggiungiamo che le fideiussioni doganali richieste per

tassazione italiana e lo stesso vale nel caso inverso.

l’apertura del conto doganale elvetico vengono solo

20

stimate aprioristicamente, ma le stesse non coprono mai

Ora, sappiamo che l’Italia è molto attenta a questi aspetti

il massimale del rischio qualora una dichiarazione fosse

fiscali ed effettua molti controlli in merito; in effetti

sbagliata con dichiarazioni di tributi e dazio inferiori al

tutta la materia che riguarda le “stabili organizzazioni”

dovuto.

ed il “transfer pricing” viene trattata con particolare

Forwarding and logistics services


attenzione da commercialisti, fiscalisti e dall’Agenzia

professionalità che ruotano nell’indotto dell’AFD e su

delle Entrate.

come viene trattata la fiscalità in questo settore.

In Svizzera cosa succede? Siamo certi che le numerose

Già con l’evoluzione delle tecnologie informatiche, si pensi

operazioni

doganali

effettuate

al programma DAZ IT, si va verso uno smantellamento

fiscalmente

fisico delle dogane e delle professioni ad essa legate, se

assoggettate al diritto fiscale elvetico? Non lo sappiamo e

poi aggiungiamo la troppa apertura che dimostriamo in

non disponiamo di strumenti per effettuare delle indagini

questo ambito, non rischiamo di qui a qualche anno che

in questo ambito, ma il proliferarsi di operatori che

le dichiarazioni doganali per l’AFD vengano fatte tutte

effettuano dichiarazioni dall’estero lascia immaginare,

dall’estero e nessuno paghi tasse in Svizzera?

quotidianamente

che

dall’estero

vengono vengano

malignamente, ad un vuoto normativo e di controlli… Non vogliamo sparare sentenze sulla questione, ci auguriamo semplicemente che la nostra breve indagine

Articolo scritto e condiviso anche da

possa essere uno spunto di riflessione per quanti prendono decisioni riguardo alle questioni doganali, alle

Marco Tepoorten General Manager & CEO Tel. +41 91 695.50.10 tepoorten@franzosini.ch

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HARD BREXIT, DAL 1° APRILE 2019 LA GRAN BRETAGNA COME LA CINA? L’uscita della Gran Bretagna dall’UE senza trattati transitori spaventa l’UE e coinvolge economicamente e doganalmente anche la Svizzera: ne parlano il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli italiana ed il Capo Dipartimento svizzero.

L

e recenti discussioni a livello europeo riguardo alla

L’impatto sulla Dogana è notevole, alcune Dogane hanno

modalità di uscita della Gran Bretagna dalla UE e

piani con aumento del personale”.

dall’Unione doganale fanno ipotizzare uno scenario in cui

L’impatto in Italia è in discussione con le Istituzioni

non vengano elaborati trattati transitori. Si parlerebbe

centrali: “Ne stiamo parlando con il Governo. Altri paesi

in questo caso di una “hard Brexit”, per evidenziarne

sono impattati di più come la Francia. Le proiezioni

l’aspetto di una rottura netta con la UE.

parlano di 16 mila camion tra Regno Unito e Francia tra Dover e Calais, due minuti in più per camion vuol dire in

Le prime stime dell’analisi fatta dall’Agenzia delle Dogane

un giorno 27 km su tutti e due i versanti, cose ingestibili.

e dei Monopoli in tale ipotesi indicano un aumento di

Noi non siamo a quel livello però questo è quello che mi

dichiarazioni doganali del 20% in import e del 15% in

preoccupa di più”. La conversazione ha fornito lo spunto

export. Di questi argomenti ne ha parlato il direttore

per entrare nei temi più dibattuti che riguardano sia la

dell’Agenzia delle Dogane, Dott. Giovanni Kessler,

vita interna dell’Agenzia che il suo ruolo nel contesto

nell’intervista rilasciata a Cristina Bartelli e pubblicata

attuale:

il 24 luglio sul quotidiano “ItaliaOggi”, che riportiamo in

concorso per dirigenti, giochi, decreto dignità, guerra dei

versione parziale qui di seguito:

dazi.

riorganizzazione,

posizioni

organizzative,

“Io e tutti gli altri colleghi europei siamo molto preoccupati dall’evento prossimo, vale a dire, da una

Lo scenario più allarmante resta comunque quello

uscita della Gran Bretagna dall’Unione doganale e a

dell’hard Brexit ed il direttore Kessler non ha nascosto

leggere i rapporti che arrivano da Bruxelles o da Londra

una certa preoccupazione, condivisa con i suoi

un’uscita non accompagnata da accordo transitorio”.

omologhi in Europa, per l’impatto che subirebbero i traffici commerciali ed è per questo che è necessario

Il direttore spiega nel dettaglio lo scenario ipotizzabile:

riflettere ed approntare misure straordinarie per questo

“Dal 1° aprile 2019 le merci da e per la Gran Bretagna

fondamentale passaggio. Le conseguenze della Brexit

diventeranno merci extra comunitarie, come merci

non si limiteranno alla Gran Bretagna e all’UE, ma

cinesi, e questo per l’Italia vorrà dire un aumento del 20%

ovviamente anche la Svizzera è direttamente coinvolta

sull’import e un 15% in più sull’export, di dichiarazioni

ed interessata a seguito della stretta interdipendenza

doganali in più. Più lavoro per i doganieri, ponendo

economica in essere: per la Svizzera il Regno Unito è

fermo il livello odierno di scambio delle merci. Una hard

uno dei principali partner commerciali ed è evidente che

Brexit con gli stessi volumi di scambio attuali andrebbe

la sua uscita dall’UE toccherà direttamente l’economia

ad impattare: a) sul lavoro doganieri, b) sul lavoro degli

elvetica.

spedizionieri, trasportatori, con tempi più lunghi e c) più

22

in generale sui produttori e sugli importatori. I traffici

Da un lato è importante sottolineare l’importanza del

internazionali si riposizionano modellano e cambiano.

mercato britannico per i vari settori d’esportazione

Forwarding and logistics services


e dall’altro lato è utile rimarcare le varie sfide che le

quotidiani tra i due paesi. Gli scambi bilaterali di beni

imprese svizzere dovranno affrontare a seguito della

sono più che raddoppiati dopo il 2011 ed attualmente,

Brexit stessa. Si tratterà di tematiche diverse a seconda

unicamente la bilancia commerciale con gli Stati Uniti

dei settori, ma tutte dovranno essere identificate

presenta un saldo positivo superiore (Regno Unito: +5

rapidamente: il mantenimento degli accordi bilaterali

miliardi di franchi; Stati Uniti: +16 miliardi di franchi,

della Svizzera con l’UE (in particolare gli accordi bilaterali

esclusi i metalli preziosi).

I e II, nonché gli accordi di libero scambio Svizzera-UE) è oggi fondamentale, ma è utile ribadire che, dopo la

La Gran Bretagna sta prendendo spunto dalla Svizzera

Brexit, essi non saranno più validi per la Gran Bretagna.

che in ambito doganale risulta veloce ed efficiente, per questo motivo non c’è da stupirsi che gli inglesi si siano

Inoltre, la Svizzera deve considerare le conseguenze

interessati allo sdoganamento svizzero: diversi giornalisti

politiche sui negoziati in corso con l’UE (ad esempio

britannici hanno ricevuto in merito informazioni dalla

l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” o accordo-

Corte dei conti ed il direttore dell’EZV, Sig. Christian

quadro istituzionale). A tal proposito, nel corso

Bock, ha avuto due incontri sul tema con le specifiche

dell’estate, il primo ministro britannico Theresa May ha

Commissioni del parlamento britannico a Londra.

affrontato un aspetto di questa tematica promettendo

Inoltre, una delegazione di parlamentari del comitato

un confine non “duro” con l’isola irlandese, ma il modello

dell’Irlanda del Nord della Camera dei Lord ha anche

da applicare non è stato finora identificato.

fatto visita all’ufficio doganale dell’autostrada Basel/ Weil am Rhein (nel 2013 l’EZV ha introdotto, insieme alla

La futura organizzazione delle relazioni elvetico-

Germania, un nuovo sistema doganale più efficiente al

britanniche dovrà soprattutto cercare di mantenere

valico di confine di Basilea/Weil am Rhein per il traffico

interamente l’accesso al mercato e nel contempo, sarà

di transito).

auspicabile approfondire le relazioni economiche, ad esempio per i servizi finanziari. Oltre all’accesso al

“Il nostro obiettivo è quello di mantenere fluidi i traffici

mercato, occorre anche sviluppare la collaborazione con

- dice capo dipartimento Thomas Fischer - in quanto

le autorità allo scopo di ridurre gli ostacoli amministrativi.

nessuno vuole chilometri di ingorghi al confine, né la

La

estremamente

politica né l’economia. Allo stesso tempo, vogliamo e

importante, sia negli scambi che per gli investimenti e

dobbiamo adempiere alla nostra missione come ufficio

questo si riflette in particolare nei circa 80 voli diretti

di controllo doganale”.

Gran

Bretagna

è

un

partner

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23


RIPARAZIONI E PERFEZIONAMENTI DI VEICOLI SVIZZERI ALL’ESTERO Attenzione: la manutenzione oltreconfine di veicoli targati in Svizzera è sottoposta al disbrigo di alcune pratiche doganali.

N

on tutti sanno che far effettuare riparazioni,

All’atto del passaggio alla frontiera verso il paese estero,

modifiche tecniche o semplici servizi a veicoli

occorre effettuare un’esportazione del mezzo secondo

svizzeri comporta l’assolvimento di alcune pratiche

il regime di esportazione temporanea; a dipendenza del

doganali, troppo spesso trascurate dagli utenti.

tipo di perfezionamento gli uffici doganali valuteranno se occorre o meno un’autorizzazione da parte della DGD.

Occorre premettere

che, laddove il veicolo fosse

Il regime del perfezionamento/riparazione passivo è

intestato ad utente privato, all’atto del rientro in

raccomandato al fine di ridurre o evitare l’aggravio

Svizzera, il trattamento doganale al fine di assolvere i

doganale

tributi dovuti, viene espletato dalle guardie di confine,

reimportazione.

previa autodenuncia. L’utente privato beneficia inoltre

All’atto della reimportazione verranno imposti ai fini

di una franchigia pari a Chf 300.00

IVA il valore del materiale nonché la controprestazione

dei

prodotti

perfezionati

all’atto

della

per i lavori eseguiti. Tale controprestazione deve Laddove invece il veicolo fosse intestato ad un’azienda,

comprendere, laddove non risultasse già incluso, il nolo

occorre fare distinzione tra:

ossia le spese di trasporto del bene nonché le spese di sdoganamento e di assicurazione.

24

1.Veicoli il cui trattamento di riparazione/perfezionamento

Il

viene preventivamente programmato:

accompagnato da regolare prova d’origine secondo gli

Forwarding and logistics services

materiale

aggiunto

all’estero,

qualora

non


accordi preferenziali, è soggetto a dazio.

veicolo, secondo la rispettiva classificazione tariffale,

E’ bene precisare che, per poter beneficiare di esenzione

non l’aliquota di dazio dei singoli pezzi.

dal dazio sul materiale aggiunto, all’atto dell’esportazione

Ai fini IVA verrà imposta la controprestazione per i lavori

deve essere emessa la p.o. (prova d’origine) per

eseguiti nonché il nolo, il valore del materiale aggiunto

la merce da perfezionare, rispettivamente all’atto

e il dazio.

dell’importazione la p.o. deve essere globale ossia deve comprendere la merce da perfezionare unitamente al

Indipendentemente dai casi di cui sopra, se trattasi di

materiale aggiunto.

bene di proprietà di un’azienda, il documento fiscale

Laddove

l’annuncio

all’esportazione

non

venisse

(fattura) viene emesso “non soggetto ad IVA Art. 7-ter”

effettuato secondo le prescrizioni di cui sopra il

secondo la regola generale dei servizi resi B2B verso

trattamento doganale avviene come per i veicoli che

soggetti passivi ai fini IVA secondo il quale vige il criterio

rimangono in panne, come da esplicitazioni di cui al

del luogo di destinazione. In questo caso, ai fini IVA,

punto 2.

l’importatore dovrà assolvere unicamente l’imposta

Qualora non vi fosse l’autodenuncia l’amministrazione

svizzera (7.7%). Se trattasi di bene di proprietà di un

doganale, oltre alla riscossione dei tributi dovuti,

utilizzatore privato, secondo la regola generale dei servizi

potrebbe procedere anche all’emissione di una sanzione.

resi B2C, soggetto non passivo d’IVA,

il documento

fiscale viene emesso con l’applicazione dell’IVA estera 2. Veicoli che rimangono in panne sul territorio estero:

(Italia 22%). In questo caso, ai fini IVA, l’importatore

Nel caso di veicoli che rimangono in panne sul territorio

dovrà assolvere sia l’IVA estera che l’iva svizzera.

estero innanzitutto vige sempre l’obbligo di dichiarare/ autodenunciare spontaneamente la riparazione all’atto

In ambedue i casi, azienda o privato, non è necessario

dell’ingresso sul territorio svizzero.

effettuare la dichiarazione di esportazione italiana ma

L’Imposizione all’importazione avviene sottoponendo

è sufficiente espletare le operazioni di immissione in

a dazio il materiale aggiunto, non potrà beneficiare del

libera pratica in Svizzera. Per maggiori informazioni i

trattamento preferenziale poiché privo di prova d’origine

nostri esperti doganali rimangono a vostra completa

all’esportazione, applicando però l’aliquota di dazio del

disposizione.

Andrea Perissinotto Responsabile operativo Tel. +41 91 695.50.21 perissinotto@franzosini.ch

Patrizia Marchetto Dichiarante doganale Tel. +41 91 647.45.15 pmarchetto@franzosini.ch

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LE CIFRE DELLA DOGANA SVIZZERA L’Amministrazione federale delle dogane pubblica analisi relative al commercio estero svizzero sotto forma di comunicati stampa, rapporti annuali, articoli e altre pubblicazioni.

8’000 TONNELLATE

8’000

2x

Nel corso del 1° semestre del 2018 le importazioni di avocado hanno raggiunto le 8000 t, ciò che corrisponde a un nuovo record. Il consumo pro capite equivale a 940 g. Tre quarti dei frutti importati provenivano dal Perù, dalla Spagna e dal Cile.

Hang Loose* – gli sport acquatici sono in voga. Negli ultimi 10 anni il valore delle importazioni di sci nautici, tavole da surf e attrezzature simili è raddoppiato, raggiungendo i 22 milioni di franchi. Nel 2017, la metà delle forniture proveniva dalla Cina. (* Tipico saluto fra surfisti)

34’000

4 TONNELLATE

34’000 Il più alto livello è stato fatto registrare dalle canne da pesca nell’anno 2011 con 70 000 pezzi. Nel 2017 ne sono state importate 34 000 pezzi, ciò che corrisponde solamente alla metà; due terzi di questi utensili per la pesca provenivano dalla Cina.

26

2x

Forwarding and logistics services

4 L’aprile risulta il mese più importante per l’importazione di api vive. Infatti, nell’aprile di quest’anno l’importazione di questi laboriosi e utili insetti ha raggiunto le 4 tonnellate, di cui l’85 % proveniva dalla Germania.


712 TONNELLATE

712

8’856

8’856

Fiorenti importazioni di rose in maggio: negli ultimi 10 anni la Svizzera ha importato in media 712 tonnellate di rose. Nel 2017, in questo bel mese, il Kenia ha fatto la parte del leone con il 40 % delle importazioni. Seguono i Paesi Bassi e l’Ecuador, quali altri importanti produttori di fiori recisi.

Nel 2017, in Svizzera sono stati importati 8856 spazzaneve per un valore di 11 milioni di franchi. Più della metà di questi attrezzi proveniva dalla Cina. Il prezzo dei modelli cinesi era di 8 volte inferiore alla media (154 risp. 1223 franchi).

3x

480 TONNELLATE

3x Dall’inizio del millennio, la quantità di carne bovina importata è triplicata. In totale, nel 2017, ne sono state importate quasi 24’000 tonnellate. Da 10 anni la Germania rappresenta il fornitore principale - la quantità importata l’anno scorso è stata di 8’200 t- seguono Austria e Irlanda.

480 Per i datteri, l’alta stagione si situa in novembre. Di conseguenza, in questo mese ne sono stati importati ben 480 t, di cui il 90 % proveniva da tre soli Paesi, ossia Israele, Tunisia e USA.

35’000’000

35 30 anni fa la Svizzera era ancora considerata un Paese importatore netto. Da allora le esportazioni sono triplicate in termini di valore e le importazioni sono aumentate di 1/4. Di conseguenza, dal 2001 il commercio estero fa registrare un’eccedenza che ammonta tutt’ora a 35 miliardi di franchi.

Fonte: www.ezv.admin.ch “Cifra del mese” Reimpaginazione: Franzosini

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1° SETTEMBRE 2018: LA RIVOLUZIONE DEL TAX FREE Dal 1° settembre, la fatturazione elettronica per il «tax free shopping» ha soppiantato quella cartacea: per ogni acquisto superiore ai 155 euro non è più necessario compilare i moduli cartacei per il rimborso dell’IVA.

L

a rivoluzione è da poco arrivata con una portata

accessori; strumenti ed accessori musicali; apparecchi di

dirompente nel commercio al confine tra Italia

telefonia; cosmetici; accessori per autoveicoli; prodotti

e Svizzera, con l’obiettivo di rendere più semplice

alcoolici e vitivinicoli.

la procedura del “tax free” ed affinare gli strumenti per eliminare l’evasione fiscale: dal 1° settembre la

I beni acquistati devono uscire dal territorio delle Stato

fatturazione in base all’art. 38 quater è diventata

italiano entro la fine del terzo mese dall’acquisto e

elettronica e sono state abolite le fatture cartacee ed i

l’uscita deve avvenire nei bagagli personali del turista,

timbri doganali.

ricomprendendovi sia il bagaglio a mano che quello non accompagnato.

Anzitutto conviene spiegare nel dettaglio cosa prevede la disciplina IVA: in base al dettame dell’articolo 38

Per le cessioni effettuate in base all’art. 38 quater è

quater, D.p.r. 633/1972 “le cessioni a soggetti domiciliati

obbligatoria l’emissione della fattura (non basta lo

o residenti fuori dell’Unione Europea di beni per un

scontrino fiscale) sulla quale devono essere riportati

importo complessivo (IVA inclusa) superiore a 155 euro

gli estremi del documento di identità del cliente (per gli

destinati all’uso personale o familiare, da trasportare

svizzeri il n. di carta di identità o passaporto).

nei bagagli personali fuori del territorio doganale UE, possono essere effettuate senza pagamento

Fino al 31 agosto 2018 compreso era in vigore la “vecchia”

dell’imposta”.

modalità che prevedeva la seguente prassi:

Nella nostra zona di confine, principalmente, si tratta

il commerciante emetteva una fattura cartacea;

il cliente si recava in Dogana con la merce e

delle cessioni a cittadini svizzeri. Il cliente residente

presentava la fattura che veniva timbrata dal

extra-UE è tenuto al pagamento del solo valore

funzionario doganale (visto doganale);

imponibile, con un notevole risparmio, visto che non gli viene addebitata l’IVA: ad esempio, nell’acquisto di una

copia della fattura con il timbro doganale veniva riconsegnata dal cliente al commerciante.

borsa del costo di € 244,00, lo svizzero la paga € 200,00 e l’IVA di € 44,00 non è dovuta. L’agevolazione spetta per le

L’ultimo punto era una condizione essenziale per

sole cessioni beni (non per le prestazioni di servizi), che

beneficiare dell’agevolazione: il cliente aveva tempo tre

devono essere di importo complessivo, comprensivo di

mesi per portare fuori dall’Italia le merci; entro la fine del

IVA e risultante da un’unica fattura, superiore a € 154,94.

quarto mese dall’acquisto doveva restituire una copia timbrata dalle dogane al venditore. Il commerciante

28

I prodotti devono essere destinati all’uso personale e

infatti aveva due possibilità: emettere una fattura con IVA

familiare del viaggiatore, ad esempio: abbigliamento,

e poi, in un secondo tempo, quando il cliente riportava la

calzature, pelletterie ed accessori; piccoli mobili, oggetto

fattura timbrata, gli restituiva l’IVA emettendo una nota

di arredamento e di uso domestico; articoli sportivi;

di credito per l’importo dell’IVA stessa. Una seconda

oggetti di oreficeria e gioielleria; apparecchi radio-

opzione consisteva appunto nell’emettere subito la

televisivi ed accessori; alimentari; giocattoli; computer ed

fattura senza applicazione dell’IVA (addebitando solo

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FONTE: EIDGENÖSSISCHE ZOLLVERWALTUNG EZV

l’importo imponibile): se però l’acquirente non restituiva

effettuati dalle Dogane italiane e dall’AFD elvetica,

la copia timbrata dalla Dogana, il venditore doveva

rispettivamente per il pagamento dell’IVA allo sportello

versare la relativa IVA pur non avendola incassata.

o tramite la nuova APP della dogana ”QuickZoll”, già oggi vengono eseguiti con grande attenzione e dettaglio ed

Nella nostra zona insubrica venivano utilizzate entrambe

in futuro riteniamo che i nuovi sistemi digitali potranno

le procedure: a Lavena Ponte Tresa, vista la vicinanza

permettere alle dogane uno scambio di informazioni

della Dogana, molti commercianti emettevano la fattura

ancora più celere e mirato, quindi… furbetti avvisati!

senza IVA e poi accompagnavano il cliente in Dogana facendosi riconsegnare subito la copia timbrata.

Utile un breve inciso su QuickZoll, ovvero l’applicazione ufficiale dell’AFD per le imposizioni per nel traffico

La rivoluzione avvenuta a partire dal 1° settembre

turistico privato che permette ai privati che acquistano

2018 prevede ora che tutte le fatture rilasciate dai

merci all’estero per uso proprio o come regali di dichiarare

commercianti italiani alla clientela svizzera che intende

personalmente l’importazione e pagare direttamente

avvalersi del “tax free” debbano essere emesse

i tributi dovuti. QuickZoll riassume in maniera breve e

obbligatoriamente in modalità elettronica.

concisa tutte le informazioni importanti concernenti l’entrata sul territorio svizzero e tramite essa le merci

Il tema interessa i cittadini svizzeri del Canton Ticino,

private possono essere importate in territorio svizzero

visto che nelle sole dogane commerciali ai confini con il

attraverso tutti i valichi di confine. QuickZoll, disponibile

Varesotto vengono vistate ogni anni poco più di 110.000

per i sistemi operativi iOS e Android, non necessita di

fatture ed il valico più sollecitato è Lavena Ponte Tresa

registrazione né raccoglie dati.

con 75.000 e poi il valico di Gaggiolo, con circa 35.000 fatture. La Dogana di Zenna Dirinella vista in un anno

Tornando alla fatturazione elettronica, sicuramente

circa 5.000 fatture; poi vi sono valichi ferroviari e lacuali

almeno nella prima fase, si prevedono code nei negozi

con poche decine di fatture l’anno. Tutti gli altri valichi

italiani di confine, con i gerenti che dovranno abituarsi

(Palone, Fornasette, Cremenaga, ecc.) possono essere

ai nuovi sistemi; sarà richiesta molta pazienza ai

solo utilizzati per il transito veicolare, senza servizi per

clienti ticinesi perché, nessun esercizio commerciale

le merci.

nel Varesotto aveva mai emesso fatture elettroniche, benché il sistema ministeriale “Otello” fosse già attivo.

Una volta a regime, per i cittadini svizzeri cambierà poco o nulla: dopo decenni di timbri, carte e soste ai valichi

La nuova procedura prevede che il commerciante deve

doganali con un sistema che era ormai rodato, non

emettere e inviare la fattura all’Agenzia delle Dogane

dovranno più trattare fatture cartacee e visti doganali,

utilizzando

ma solo dei codici da consegnare all’Agenzia delle

2.0”

Dogane che potrà fare il rituale controllo di passaggio

Dogane) o con un altro programma informatico.

della merce.

In ogni caso, anche se utilizza un altro software,

E’ importante aggiungere che i controlli incrociati

l’azienda dovrà registrarsi preventivamente sul portale

la

(messa

procedura a

informatica

disposizione

“O.T.E.L.L.O.

gratuitamente

dalle

www.franzosini-solutions.ch

29


“O.T.E.L.L.O. 2.0”, oltre ad essere in possesso di dispositivi

richiedere il rilascio del visto, senza passare negli uffici

per la firma digitale (CNS o Token), oppure credenziali

doganali: i totem, che tra l’altro sono installati e gestiti

SPID, oltre ad altra documentazione di impresa.

da società private (non dall’Agenzia delle Dogane), sono presenti solo negli aeroporti di Malpensa e Fiumicino e

La fattura emessa in base all’art. 38 quater, dal 1°

non ne sono previsti in nessun valico di confine.

settembre, deve essere telematica e quindi deve essere il commerciante ad emetterla in negozio, come fa adesso

Tornando alla nuova procedura si noti che in tutti i vari

per quella cartacea: questa non è un’attività delegabile a

passaggi non è previsto più nulla di cartaceo (se non la

terzi (ad es. il consulente fiscale), considerando che deve

copia della fattura consegnata al cliente per i motivi visti

essere emessa subito, alla presenza del cliente ed anche

prima) e non ci sono più timbri ad inchiostro: il tutto

in orari diversi da quelli classici di ufficio, come il sabato

avviene in maniera telematica. Tornando all’esempio, se il

o la domenica mattina. In negozio quindi bisogna avere

commerciante ha emesso fattura con IVA, quando vedrà

un pc, una stampante, un collegamento ad internet ed

sul portale che il visto è stato rilasciato, potrà restituire

avere delle competenze minime di base, sul loro utilizzo.

l’IVA al cliente emettendo una nota di variazione (questa sì cartacea e non telematica). Se invece ha già emesso la

Nell’esempio citato prima, se il cittadino ticinese acquista

fattura senza IVA, sa già che l’operazione si è conclusa

la borsa, il negoziante, utilizzando un personal computer

correttamente.

connesso a internet, dovrà compilare telematicamente la fattura con O.T.E.L.L.O (o con altro programma

In futuro infatti, in caso di controlli fiscali, i verificatori

informatico) e la invierà immediatamente alle Dogane

non richiederanno documenti cartacei al negoziante

che la riceveranno in tempo reale. Il negoziante

(come avviene adesso), ma si collegheranno al portale

stamperà comunque una copia cartacea che consegnerà

O.T.E.L.L.O. e verificheranno on-line l’esito delle singole

al cliente: la normativa non lo prevede come obbligo,

fatture.

ma è decisamente opportuno farlo e in molti casi sarà richiesto dal cliente per avere, ad esempio, un

Per concludere, esistono ovviamente alcuni problemi

documento che certifichi l’acquisto e/o come quietanza

pratici da considerare (ad esempio se non funziona

del pagamento.

internet non è possibile emettere la fattura in via telematica e non si può fare nulla fino a quando il

Quindi il cittadino svizzero

si recherà presso la

collegamento a internet non si ripristina e lo stesso

Dogana italiana di confine per fare rientro a casa,

discorso vale se in negozio c’è un solo computer che

mentre le Dogane avranno già ricevuto il file della

si guasta), ma non si può fermare il cambiamento in

fattura. I funzionari doganali potranno verificare se il

corso. Di fronte ad una novità così radicale è normale

contenuto della fattura coincide con quanto esposto e,

considerare che ci siano aspetti positivi ed altri negativi,

se tutto è a posto, i doganieri inseriranno nel sistema

ma in ambito fiscale, l’informatica ha visto una forte

informatico l’avvenuta esportazione delle merci. Quindi

accelerazione negli ultimi anni ed il sistema O.T.E.L.L.O.

il commerciante, collegandosi via internet alla propria

per il “tax free” è semplicemente l’applicazione della

posizione su O.T.E.L.L.O., potrà verificare se e quando il

tecnologia al commercio al dettaglio.

visto è stato rilasciato. Anzi, conviene guardare avanti poiché se in futuro la E’ girata voce che ai valichi di Gaggiolo, Lavena Ponte

fatturazione elettronica dovesse riguardare anche gli

Tresa, Ponte Chiasso (CO) potessero essere installati

scambi commerciali tra aziende italiane e svizzere, quanti

totem/chioschi per permettere ai clienti stranieri di

sarebbero pronti all’ennesima rivoluzione tecnologica?

Filippo Vallone Amministratore delegato Franzosini Italia S.r.l. Tel. +39 0332 414357 info@franzosini-italia.it

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