Franzosini Solutions Focus Magazine N. 9

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FRANZOSINI SOLUTIONS FOCUS MAGAZINE NUMBER 2017/09

NOVEMBRE - FEBBRAIO

Trasporto combinato nel caos

04

Fattura Proforma validità e utilizzo pratico

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Gli Incoterms 2010 dove si annidano le insidie

12

Traffico sulle strade la colpa è dei camion?

14

Il ciclo di vita della ferrovia del San Gottardo

18

Decisione d’imposizione 2.0 il formato elettronico

21


LA PASSIONE CI GUIDA DAL 1929 CURIAMO LE SPEDIZIONI DEI CLIENTI CON PASSIONE Effettuiamo spedizioni nazionali ed internazionali seguendo criteri di efficienza, efficacia ed economicità; ci ispiriamo al principio della soddisfazione del cliente in tutte le fasi di ogni singolo invio di merce, ma non è tutto: il fondamento cardine che muove le nostre azioni ed i nostri trasporti è la passione. Svolgiamo il nostro lavoro come una missione da compiere per conto dei nostri clienti e la loro soddisfazione è per noi un motivo di gratificazione. Senza la passione che guida quotidianamente le nostre azioni, non potremmo vantare il rapporto fiduciario che abbiamo costruito e continuiamo a mantenere con le aziende di cui curiamo i trasporti.


WELCOME “Non solo rimanere al passo con i tempi, ma anticipare le novità creando oggi le condizioni per trovarci pronti alle sfide di domani”. Filippo Vallone

Amministratore delegato Franzosini Italia S.r.l.

I

continui cambiamenti nella materia doganale e le

associazione di categoria: si reperiscono le notizie

evoluzioni tecnologiche nelle applicazioni pratiche

sui siti web delle Dogane o tramite altri colleghi del

alle quali quotidianamente ci dobbiamo adeguare ed

settore e da quel momento parte una fase di ricerca e

attenere ci obbligano ad una profonda riflessione circa

studio senza il supporto di nessuno. Gli spedizionieri

il futuro della nostra professione.

affrontano i problemi in maniera del tutto individuale e

Oggi gli spedizionieri doganali si trovano di fronte ad un bivio: bisogna effettuare una scelta tra investire risorse umane, tempo e denaro per rinnovare la propria attività e per mantenerla al passo con i tempi o rinunciare all’attività stessa.

è regolarmente sottoposta a modifiche normative (si pensi solo all’istituzione del nuovo Codice doganale comunitario del maggio 2016), informatiche (ad esempio per la corretta gestione dei dati delle dichiarazioni con

servers

doganali

tecnologicamente

sempre più avanzati) e strutturali, facendo qui esplicito riferimento

davvero oggi la scelta da operare è tra il “salire sul treno” o perderlo definitivamente. Alla luce di questo, appare ovvio che ogni ambito della nostra attività lavorativa sarà sicuramente interessato da

Infatti, mai come in questo periodo, la nostra professione

doganali

questo avviene con così tanta rapidità e risolutezza che

alla

recente

istituzione

del

sistema

informatizzato delle “Customs Decisions” e del “Trader Portal” a livello europeo o al prossimo sistema del “DaziT”, che si propone di modificare profondamente le

qualche modifica che, se non affrontata adeguatamente, potrebbe diventare fonte di problemi ed inefficienze. Di fronte a questa evidenza, in Franzosini da parecchi anni abbiamo deciso di investire parte del budget in “ricerca e sviluppo”: a livello centrale analizziamo gli obiettivi di studio da approfondire ed assegniamo ai vari reparti dei precisi compiti per anticipare i cambiamenti, per quanto possibile e per quanto prevedibili. Gli studi effettuati sulle varie tematiche ci aiutano evidentemente a prendere delle decisioni di investimento

modalità degli sdoganamenti elvetici.

mirate e ponderate in base alle previsioni normative e

L’impegno in termini di studio ed aggiornamento

è chiaro: dobbiamo tramutare la novità in una sfida da

professionale ormai richiesto agli spedizionieri doganali è

cogliere al fine di profittare dei vantaggi e delle migliorie

assimilabile a quello cui sono sottoposti i commercialisti,

che ogni cambiamento porta naturalmente con sé.

pratiche che abbiamo preventivato. L’indirizzo da seguire

senza peraltro avere le medesime tutele di categoria e la stessa unità degli attori in campo. Normalmente

La nostra scelta non è semplicemente quella di rimanere

gli spedizionieri si trovano a dover affrontare le novità

al passo con i tempi, ma di anticiparli per creare oggi le

senza il minimo preavviso e senza il supporto di alcuna

condizioni per trovarci pronti alle sfide di domani.

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Biografia

Biografia

B

ernhard Kunz, nato nel 1957, è dal 2004 Managing Director del Gruppo Hupac, con sede a Chiasso. Prima di ricoprire la funzione attuale, è stato direttore di produzione e quindi

vicedirettore del Gruppo per 4 anni. Dal 1978 al 1988 ha lavorato presso il Gruppo Danzas, negli Stati Uniti d’America. In quel periodo è stato export manager e quindi direttore di filiale, seguendo da vicino anche il processo di liberalizzazione dell’industria dei trasporti americana. Bernhard Kunz è anche membro del Consiglio d’Amministrazione delle seguenti società: •

Cemat SpA (operatore intermodale italiano): vicepresidente

SBB Cargo International SA (impresa ferroviaria): membro

RAlpin SA (operatore dell’autostrada viaggiante): membro


TRASPORTO COMBINATO NEL CAOS Intervista del nostro CEO Marco Tepoorten all’imprenditore Bernhard Kunz, Managing Director Hupac Group

I

l 12 agosto scorso è accaduto il disastro ferroviario

da dedicare alla mia famiglia. Detto questo, voglio

di Rastatt (Baden-Württemberg). La notizia è passata

fare un complimento a tutto lo staff di Hupac che ha

sui media dando poco risalto all’incidente in sé; si parlò

permesso di superare questa crisi, lavorando a turni 7

in una prima fase di un danno riparabile in un paio di

giorni su 7. In casi come questo, dove regna lo stress

settimane. Alcuni giorni dopo l’evento, il 16 agosto, le

e il personale è sotto pressione, si vede la vera forza

autorità tedesche misero le mani avanti, comunicando

di un’organizzazione. Sotto questo aspetto sono molto

che il danno era maggiore del previsto e che sarebbero

orgoglioso di tutto il team e questo fa parte della nostra

occorse non meno di sette settimane per il ripristino della

cultura aziendale. Inoltre, da sempre ci occupiamo dei

linea ferroviaria. Le immagini che giunsero dalla località

giovani e del loro inserimento nel mondo del lavoro

sul Reno (sconosciuta ai più sino ad allora) mostravano

(sono il nostro futuro), la responsabilità sociale mi sta a

alcune centinaia di metri di binari divelti. Anche in

cuore, ridistribuire alla comunità quanto si riceve è un

quel caso, l’eco mediatica abbinata alle immagini, non

“must” per noi. E tutto il personale formato negli anni,

mostrava il vero ed enorme problema che gli addetti

si è rivelato il nostro fattore di punta in una crisi come

ai lavori ebbero nell’immediato. Dopo l’inaugurazione

questa.

di Alptransit, avvenuta nel giugno 2016, si riteneva che il sistema ferroviario, avendo oltrepassato la barriera

Iniziamo con una domanda che può sembrare banale:

naturale delle Alpi, riuscisse a collegare il Nord dell’Europa

può spiegarci cos’è successo realmente?

con il Sud senza “problemi”. Tuttavia, un evento come

Realmente cosa sia accaduto è difficile da sapere;

quello di Rastatt ha quasi - di fatto - paralizzato un

quello di cui eravamo a conoscenza era riferito a dei

continente. L’annullamento di centinaia di convogli che

lavori di una nuova linea ferroviaria che, tramite una

ha caratterizzato il mese di settembre, si è tradotto nella

galleria doveva passare al di sotto della Rheinthal-

mancanza di autoveicoli pesanti per il normale flusso dei

Bahn nei pressi di Rastatt. Il tunnel scavato a 4 metri di

trasporti internazionali. La ripresa economica auspicata,

profondità su terreno ghiaioso ha creato il cedimento

dove la Germania è tornata a essere la “locomotiva

e per meglio comprendere la gravità dell’accaduto, la

d’Europa” (per restare in tema), in concomitanza con

fresa che è servita allo scavo, e che è rimasta sepolta,

l’evento citato, ha generato una richiesta enorme di

è stata cementificata per chiudere il buco creato,

autoveicoli, con il risultato di vedere aumentati i prezzi

fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Ciò che ci

dei trasporti e diminuito il parco viaggiante per i normali

lascia sgomenti però, è che già quattro mesi prima, alcuni

servizi. Sotto questo aspetto, la ferrovia e la strada, non

macchinisti (tramite social-media) avevano segnalato che

sono mai stati così vicini; il cordone ombelicale che lega

vi erano problemi sulla infrastruttura. Probabilmente

i due sistemi di trasporto sarà sempre più importante

questo fatto è stato sottovalutato da chi era preposto

in futuro. L’operatore ferroviario Hupac, il principale

al controllo. Un altro fattore che riteniamo importante

attore del trasporto combinato in Europa, è stato toccato

su quanto è accaduto, è la mancanza di un piano “b”

direttamente dall’accaduto.

una volta riscontrato il problema. Questo da un lato è stato a sua volta causato dalla contemporanea presenza

Sig. Kunz, prima di addentrarci sui vari temi, le chiediamo:

di altri cantieri sulla tratta che da Stoccarda via Singen

lei è sposato e ha dei figli, ultimamente è riuscito a

giunge a Sciaffusa, così come altri cantieri presenti sulla

vedere la sua famiglia?

linea del Brennero. La mancanza di coordinazione ha

Sinceramente, nell’ultimo periodo ho avuto poco tempo

generato il caos sul principale asse ferroviario Nord-Sud.

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Contabilizzando l’evento, Hupac quanto sta perdendo in

Che ripercussioni avrà nel tempo questo incidente?

termini di mancato guadagno?

Il rischio maggiore è legato propria alla consapevolezza

La perdita è molto elevata, parliamo di oltre 10 milioni

da parte della clientela, che il sistema ferroviario e

di Franchi.

quello intermodale in primis, sono vulnerabili. In futuro qualcuno potrà pianificare diversamente i propri flussi

Attualmente, quale “causa-effetto” potrebbe stimarci

delle merci, senza basarsi sulla ferrovia in maniera

quanto sono i camion in circolazione su strada anziché

ponderante. Ciò che abbiamo imparato, a livello

su rotaia?

interministeriale con gli Stati coinvolti e l’Unione europea

Annualmente il servizio combinato trasporta all’incirca

è che un fatto simile non deve più accadere.

un milione di veicoli stradali attraverso la Svizzera.

Hupac è da due anni che sollecita degli interventi

Durante l’interruzione di Rastatt circa 100’000 camion

mirati sulla infrastruttura ferroviaria; oggigiorno ogni

hanno dovuto essere trasferiti dalla ferrovia alla strada

Regione (prima che gli Stati), gestisce il proprio corridoio

lungo gli assi principali via Svizzera e Austria. A questo

ferroviario, senza una vera e propria coordinazione

vanno aggiunti i problemi derivanti dall’aumento della

a livello europeo. Siamo in contatto con l’Ufficio

richiesta di autoveicoli e la scarsità del parco viaggiante

federale dei trasporti, affinché questo messaggio possa

così come quella legata agli autisti che, anch’essa è sotto

essere divulgato anche agli altri Paesi; in presenza di

pressione e che deve rispettare gli orari di guida.

un’emergenza come quella di Rastatt deve per forza essere creata un’unità di crisi che possa coinvolgere tutti

Vi è stata una sottovalutazione dei rischi derivanti dalle

gli attori presenti e trovare in breve tempo le soluzioni

conseguenze della chiusura della linea di Rastatt?

possibili.

Certamente, da un lato le autorità tedesche ed anche DBNetze (il gestore della rete ferroviaria in Germania) hanno

Sull’asse stradale del Gottardo, si riscontra un aumento

considerato che, trattandosi di trasporto intermodale, la

dei veicoli, ritiene sia una conseguenza diretta?

strada avrebbe potuto riprendere il servizio riportando i

Vi è stato un incremento valutato attorno al 10-15% da

camion sull’asse autostradale. L’intermodale in Germania

una stima effettuata dall’Ufficio federale dei trasporti,

ricopre ca. il 6-8% del traffico di merci, non hanno

tuttavia non è vi è stato uno spostamento solo riferito

considerato però che solo in Svizzera questo si tramuta

all’asse del San Gottardo; molti trasportatori hanno

quasi nel 50% del traffico e se ampliamo il discorso sulla

optato per altre soluzioni viarie.

direttrice Nord-Sud dell’Europa - attraverso la Svizzera arriviamo a due terzi trasportati con i servizi ferroviari.

Secondo lei, vi sono industrie che sono ferme nella

Purtroppo gli attori coinvolti in Germania non erano

produzione,

consapevoli di questi numeri, così come che la chiusura

approvvigionamenti?

per un periodo di otto settimane avrebbe causato un

Certamente, siamo a conoscenza di “consumer goods”

problema enorme di approvvigionamento di materie

dall’Italia per il Regno Unito; ma anche granulati e materie

prime. L’approccio, sia al progetto della galleria sia alla

prime per il comparto chimico, per non parlare di quello

gestione della crisi, è stato approssimativo oserei dire

legato all’automotive. Nei giorni susseguenti all’incidente,

quasi “naïf”.

Hupac ha gestito un “road bridge”, ovvero un sistema

rispettivamente

in

difficoltà

per

gli

che dal Nord Europa sino a Ludwigshafen giungeva È possibile stimare un primo bilancio riguardo ai danni

per ferrovia, abbinato ad un servizio camionistico

causati al tessuto economico?

Ludwighafen-Basilea per proseguire nuovamente via

Tracciare un bilancio complessivo è molto difficile, la cifra

ferrovia verso Sud. Questo intervento ha garantito

che alcuni media hanno riportato si attesta globalmente

almeno il 20% dei transiti giornalieri. Quindi, una volta

su più di 1 miliardo di Euro. Quando si è confrontati

riaperta la linea via Singen-Sciaffusa (ca. 40% del traffico),

con un disastro di questo tipo, dove la supply chain è

siamo riusciti a garantire complessivamente il 60% delle

interrotta – e attraverso la Svizzera passano, come

movimentazioni che normalmente transitavano sulla

accennato, oltre due terzi delle merci su ferrovia – si

linea di Rastatt. Il tutto, però, a dei costi esorbitanti.

capisce che le conseguenze sono enormi. Basti pensare

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che anche l’aeroporto di Zurigo ha rischiato di restare

Nei giorni scorsi, è stata inoltrata una dura presa di

senza cherosene per gli aerei.

posizione al Ministro dei trasporti tedesco, On. Alexander

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Dobrindt e alla Commissione Europea per i trasporti, On.

le autorità, affinché almeno i macchinisti tedeschi

Violeta Bulc. Avete ricevuto una risposta in merito?

- insieme ai francesi -, potessero sfruttare questo

Per quanto concerne la Commissione Europea, sì. Da

corridoio ed attenuare il disservizio. Questo ha portato

subito hanno creato una riunione d’emergenza e ci

il suo contributo insieme ai convogli deviati via Singen-

hanno dato grande sostegno nell’immediato; questo

Sciaffusa. Purtroppo in questo caso, il “protezionismo”

anche da parte del Ministro italiano dei Trasporti e

che in passato fu creato per rendere più sicuro il posto

delle Infrastrutture, On. Graziano Delrio così come del

di lavoro ai dipendenti, si è rivelato un “boomerang”

nostro Ministro dei Trasporti On. Doris Leuthard. L’unico

mettendone a rischio i posti di lavoro, paradossale.

interlocutore che non ha preso posizione è stato proprio

Oggi un camion che parte dalla Svezia viaggia sino

il Ministero dei Trasporti tedesco; probabilmente per

in Sicilia con un solo autista che parla la sua lingua;

due ragioni: una di carattere politico (vi erano le elezioni

ogni treno internazionale necessita al contrario di un

per la Cancelleria) e l’altro – forse – da un punto vista

macchinista per ogni paese in qui transita. Questo

giuridico, non si voleva dare un parere che sarebbe

dev’essere migliorato in un futuro prossimo.

potuto essere vincolante, data la posta in palio sotto l’aspetto assicurativo.

Per la Svizzera che conseguenze possono esserci? Questo tema è già stato trattato durante un incontro con

L’incidente di Rastatt ha dimostrato com’è vulnerabile

l’Ufficio federale dei trasporti; in primis è emerso che per

il sistema ferroviario in Europa. C’è già chi ne mette in

evitare situazioni simili, dobbiamo avere delle alternative.

dubbio l’efficienza. Qual è la sua opinione a riguardo?

Questo si traduce, ad esempio in un coinvolgimento

Certo è comprensibile, basti pensare che avevamo

maggiore della linea verso la Francia, dove abbiamo

fatto richiesta alle autorità di poter deviare i treni sulla

già convogliato alcuni treni. In aggiunta, una migliore

sponda francese del Reno. La linea ferroviaria esistente,

coordinazione per i lavori sulle infrastrutture. A breve

poteva garantire almeno 20-30 treni al giorno; tuttavia

organizzeremo un workshop a Düsseldorf, insieme agli

la legislazione attuale, non consente ai macchinisti

operatori ferroviari, vi saranno le autorità politiche, i

tedeschi di operare in Francia, in quanto molti di loro

clienti, i caricatori e tutti i principali soggetti coinvolti,

non parlano il francese e non conoscono la segnaletica.

con questo auspichiamo avremo migliori sinergie per il

Abbiamo esercitato quanto in nostro possesso con

futuro.

Il 12 agosto scorso è accaduto il disastro ferroviario di Rastatt (Baden-Württemberg). Un evento come quello di Rastatt ha quasi - di fatto - paralizzato un continente.

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Le responsabilità in casi come questi, si ripercuotono in

I trasporti dei contenitori marittimi però, hanno

ultima analisi sugli operatori stessi, Hupac nello specifico

attualmente dei noli che non sono esorbitanti, riuscite

come sta affrontando la questione?

ad essere competitivi rispetto alle navi?

A livello legale chi ha la responsabilità di questo fatto,

La Cina ha avuto una forte espansione industriale

deve rispondere a due possibili quesiti: si è trattato di un

soprattutto sulla costa, questo ha comportato uno

evento dovuto a causa di forza maggiore o negligenza?

spostamento di persone che dall’interno si sono trasferite

Dal nostro punto di vista vi è stata negligenza, come

in queste regioni. Il governo cinese ha riscontrato questo

accennato sopra, vi erano stati degli avvisi riguardo ai

problema e deve ridistribuire in maniera più equa lo

rischi sulla struttura e sui binari. Su questo tema adiremo

sviluppo industriale, e qui torna il discorso accennato

le vie legali per essere tutelati nelle opportune sedi.

prima sulla “silk road”. Attualmente abbiamo treni che partono dall’ovest del

Come spesso capita in casi analoghi, il concatenarsi di

paese, da Korla (oltre 4100 km dal porto di Shanghai), e

situazioni pianificate precedentemente, ha causato la

raggiungono l’Europa tramite ferrovia, che rappresenta

paralisi.

la via più diretta e veloce.

Ci

vostre

Attraverso la “silk-road” la Cina vuole ampliare il

comunicazioni ai media, ai cantieri ferroviari simultanei

riferiamo,

come

avete

riportato

nelle

collegamento sul mercato europeo appunto tramite

su due assi proprio nel Baden-Württemberg. Questo ha

la ferrovia. Sotto questo aspetto la strategia cinese

causato, da un lato la chiusura di Rastatt e il mancato

(pianificata su più di 10 anni) è geniale anche grazie ad

assorbimento delle linee secondarie, quando si è cercato

una politica che permette di realizzare, a lungo termine,

di tamponare l’evento, deviando i convogli sulla linea

progetti di tale complessità.

Stoccarda – Singen. Aver proceduto in simultanea su due assi ferroviari nella medesima regione tedesca, non ha

Per concludere, passando ad un tema meno “ferroviario”,

certo agevolato i compiti, concorda?

ritiene che la tecnologia riferita ai camion elettrici o ai

Certamente! Abbiamo fatto pressione sulle autorità

convogli di camion (un veicolo che traina più rimorchi

tedesche, affinché riaprissero al più presto la linea

nda) sino ai veicoli senza autista, possa essere un

Stoccarda-Singen in quanto, il periodo previsto dei lavori

problema per il futuro della ferrovia?

sarebbe dovuto essere ben più lungo sulla tabella di

Se ci riferiamo al futuro della digitalizzazione, abbiamo

marcia. Sebbene in ritardo, siamo comunque riusciti ad

fatto uno studio (tramite la società Oliver Wyman) da

anticipare i tempi della riapertura e a usufruire di questo

cui è risultato che la “strada” potrà diminuire i propri

“vitale” passaggio durante la crisi.

costi di ca. il 25% nei prossimi anni grazie alla logistica 4.0. A questo dato naturalmente la ferrovia deve reagire;

Cambiando tema, e ampliando il discorso dei servizi

recentemente Doris Leuthard ha comunicato il piano

profusi, sul sito Hupac abbiamo letto della linea

dei trasporti ferroviari sino al 2035, dove tramite la

ferroviaria verso l’Asia, può descriverci quale tratte

digitalizzazione vi potranno essere dei convogli senza

eseguite?

macchinisti.

Siamo operativi in Russia e in Cina con i nostri treni,

La ferrovia sotto questo aspetto è “predestinata”, in

abbiamo aperto un ufficio a Shanghai, dove abbiamo

fondo i treni viaggiano su binari e non hanno tutti gli

dei collegamenti regolari; in un futuro prossimo

ostacoli che la strada presenta (carreggiate strette,

probabilmente apriremo una linea Romania-Iran e

marciapiedi, curve a gomito ecc.).

svilupperemo quella che un tempo era la “silk road” (la

Tuttavia vi sono ancora molte limitazioni in Europa,

via della seta).

soprattutto per quanto concerne le restrizioni sindacali

Hupac non è più solo l’operatore Nord-Sud per

a questo tema; la Svizzera e la Germania, comunque,

antonomasia, ma vuole esserlo su più continenti e

andranno in questa direzione, il progresso non può

collegare tutta l’Asia.

essere fermato.

Marco Tepoorten General Manager & CEO Tel. +41 91 695.50.10 tepoorten@franzosini.ch

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Forwarding and logistics services


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FATTURA PROFORMA: VALIDITÀ E UTILIZZO PRATICO La fattura proforma è assimilabile ad una tradizionale fattura commerciale, ma sprovvista di valore fiscale.

L

a fattura proforma è un documento assimilabile ad

sugli importi, consente la possibilità di rifare nuovamente

una tradizionale fattura commerciale, molto usato

il documento senza dover modificare incartamenti fiscali

nella pratica commerciale, ma sprovvisto di valore

già emessi.

fiscale e viene normalmente emesso per richiedere il pagamento al proprio cliente prima dell’emissione della

Inoltre l’emissione di questo documento non genera

fattura fiscale effettiva.

obblighi né per la determinazione dei ricavi, né per la liquidazione IVA. In Italia, il debito IVA con l’Erario

Per questo motivo la fattura proforma è molto utilizzata

nasce in base alla data di emissione della fattura,

da chi ha la necessità di consegnare al cliente un facsimile

indipendentemente dal fatto che questa sia stata o

della fattura finale, come alcune categorie di liberi

meno pagata: pertanto la proforma consente di evitare il

professionisti italiani che hanno l’obbligo di fatturare

pagamento dell’IVA prima di aver ricevuto il pagamento

al momento del pagamento e non all’esecuzione della

effettivo da parte del cliente.

prestazione: per costoro l’obbligo di emissione della fattura definitiva, fiscalmente rilevante, nascerà solo nel

Circa il corretto utilizzo della fattura proforma nelle

momento in cui il cliente procederà effettivamente al

operazioni doganali con la Svizzera, abbiamo chiesto

pagamento.

alcune conferme all’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Agenzia delle dogane che ha ribadito che “la fattura

La fattura proforma, da alcuni presentata anche come

proforma è utilizzata nella prassi per documentare

“lista valorizzata”, ha il medesimo aspetto di una fattura

transazioni commerciali per le quali non è stato pagato

fiscale classica, ma necessita di una serie di accorgimenti

un corrispettivo”. Nella pratica, la fattura proforma è

particolari:

un documento che sostituisce la fattura commerciale quando la merce non è inviata in conto vendita.

nel documento deve essere esplicitamente indicata la dicitura “fattura proforma”, meglio se nella parte

“Pertanto - continua l’URP - da un punto di vista doganale

iniziale che precede solitamente la parte descrittiva;

essa può essere utilizzata in una dichiarazione di esportazione definitiva, indicando il codice documento

se usa una numerazione, questa deve essere del

N325 nella casella 44 del DAU, nei soli casi in cui non

tutto estranea e indipendente alle numerazioni

è stata emessa una fattura commerciale rilevante ai

usate nelle fatture fiscali classiche;

fini IVA e quindi l’operazione non è configurabile come cessione all’esportazione non imponibile ai sensi dell’art.

il documento deve riportare, normalmente a piè di

8 del DPR 633/72”.

pagina, la seguente dicitura: “Il presente documento non costituisce fattura valida ai fini del DPR 633

Ne deriva quindi che tutte le esportazioni di merci

del 26/10/1972 e successive modifiche. La fattura

a titolo definitivo e con trasferimento del titolo di

definitiva verrà emessa all’atto del pagamento del

proprietà verso la Svizzera dovranno essere scortate in

corrispettivo (articolo 6, comma 3, DPR 633/72)”.

dogana da regolari fatture commerciali, esenti IVA ex art. 8 del DPR 633/72. In caso di spedizioni a qualsiasi altro

10

La fattura proforma presenta notevoli vantaggi pratici

titolo (ad esempio campioni e omaggi) o con l’utilizzo

poiché, in primis, in caso di errori, omissioni o variazioni

dei particolari regimi del perfezionamento attivo e

Forwarding and logistics services


passivo previsti dal Codice doganale comunitario

1. indirizzo completo di mittente e destinatario;

(temporanee

2. numero colli;

esportazioni

ed

importazioni

per

lavorazioni o riparazioni) è ammissibile l’utilizzo della fattura proforma.

3. peso lordo e netto dei colli; 4. descrizione dettagliata della merce;

Da un punto di vista prettamente normativo, la prassi

5. codice doganale;

di effettuare esportazioni definitive dall’Italia verso la

6. nazione di produzione della merce o dichiarazione

Svizzera con fattura proforma, seguita da una successiva

d’origine preferenziale della merce debitamente

emissione di una fattura definitiva riferita alla proforma

firmata;

stessa e con il medesimo valore, è discutibile in quanto in caso di discordanza tra i valori della fattura definitiva e della proforma nascerebbero numerosi problemi non trascurabili: il cliente svizzero si troverebbe ad aver pagato i diritti doganali su un valore errato e

7. valore della merce; 8. il motivo dell’esportazione (in caso di campioni, omaggi, riparazioni o lavorazioni); 9. citare il corretto articolo di legge per l’esenzione IVA;

bisognerebbe procedere ad una rettifica doganale.

10. resa della merce.

Con particolare riguardo al valore della merce, va poi

Nel ringraziare il Dott. Riccardo Giannone della

chiarito che esso è iscritto nella fattura proforma “ai soli

Dogana italiana di Piaggio Valmara (VB) per il prezioso

fini doganali” in quanto tale documento non è valevole ai

confronto tecnico avuto su questa tematica, durante il

fini della costituzione del plafond IVA.

quale il funzionario ci ha gentilmente illustrato le varie particolarità del caso e ci ha aiutato a comprendere

Comunque, in ogni caso, per poter esportare della

alcuni importanti dettagli, ricordiamo ai lettori che siamo

merce dall’Italia verso la Svizzera, è sempre obbligatorio

sempre a disposizione per qualsiasi dubbio o per fornire

indicare in fattura i seguenti dati precisi e veritieri:

i chiarimenti del caso presso i nostri uffici operativi.

Filippo Vallone Amministratore delegato Franzosini Italia S.r.l. Tel. +39 0332 414357 info@franzosini-italia.it

www.franzosini-solutions.ch

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GLI INCOTERMS 2010, DOVE SI ANNIDANO LE INSIDIE N

el complesso “mondo” delle condizioni di resa

in quelle marittime ad esempio: “CFR: costo e nolo

delle merci, è bene prestare attenzione a tutte

(citare il porto di destinazione”. In questo caso, sebbene

le combinazioni che queste racchiudono. Possiamo

il venditore paghi il nolo marittimo sino al porto di

riassumere che le undici condizioni di resa Incoterms®

destinazione pattuito con il compratore, il rischio di

2010, sono inglobate in quattro distinti raggruppamenti:

perdita o danno alla marce, passa dall’uno all’altro una

rese (E) ExWork (1); (F) Freight (3); (C) Carriage/Costs (4),

volta che la stessa è caricata sulla nave nel porto di

(D) Delivery (3). L’idea di fondo, per la quale chi paga

partenza. Come nel caso sopra esposto, i costi ed i rischi

il trasporto sino ad un determinato luogo si sobbarca

passano in due punti differenti nella catena logistica. E’

anche i rischi fino a quest’ultimo, non rispecchia sempre

opportuno, nei contratti di trasporto, essere il più precisi

la realtà. Vi sono, infatti, alcuni gruppi di rese che hanno

possibile sui luoghi di destinazione pattuiti, dato che le

al loro interno alcuni criteri di criticità, che devono essere

responsabilità, come abbiamo visto, passano in punti

analizzati prima di firmare un contratto di trasporto,

ben diversi rispetto all’idea generale che - di norma -

vediamo qui di seguito alcuni esempi.

ognuno si fa.

Nella resa “CPT: trasporto pagato fino a (citare il luogo)”

Per entrambi gli esempi (CPT o CFR), per tutelarsi dai

il fornitore si fa carico delle spese sino al luogo pattuito

rischi potrebbe risultare opportuno concordare le rese

con il cliente, per ovvie ragioni, disponendo il servizio con

“CIP: trasporto e assicurazione pagati sino a (citare

il proprio spedizioniere o vettore. I rischi derivanti dal

il luogo convenuto)” rispettivamente per il servizio

trasporto però, decadono una volta caricata la merce sul

marittimo “CIF: costo, assicurazione e nolo pagati sino

primo mezzo di trasporto e passano automaticamente

a (citare il porto di destinazione convenuto)”, in questo

all’acquirente. Il punto di “frizione” della resa CPT e di

modo il venditore dovrà assicurare la merce sino al

altre similari che vedremo in seguito è proprio dovuto al

luogo di destinazione pattuito. In questo caso però, i

fatto che, i costi del trasporto e le responsabilità (rischi)

rischi per il venditore, terminano comunque una volta

durante lo stesso, passano dal venditore all’acquirente

caricata la merce sul primo mezzo di trasporto (CIP),

subito dopo che la merce è stata caricata. Il destinatario

rispettivamente sulla nave nel porto di partenza (CIF).

si ritrova così a non aver avuto la possibilità di gestire

In caso di claim, sarà l’assicurazione - emessa in nome

il trasporto con uno spedizioniere o vettore conosciuto,

e per conto del venditore - a regolare la questione con

ma si fa carico dei rischi derivanti dallo stesso. Per i

l’acquirente. Si badi però che con gli inconterms, che

clienti che gestiscono trasporti con l’attraversamento

regolano il contratto di trasporto citato, il venditore

di più paesi, magari anche in altri continenti, sarebbe

ha l’obbligo di assicurare (al minimo) l’invio; se il

opportuno mutare la resa, ad esempio su “DAP: reso

destinatario (acquirente) desidera una polizza migliore,

al luogo di destinazione (citare il luogo)”. Il principio

deve negoziarla prima della firma del contratto.

è il medesimo, il fornitore si fa carico del trasporto sino al luogo convenuto, tuttavia i rischi restano a suo

Ribadiamo il concetto, prima di procedere con il

carico avendo egli gestito il medesimo, con il proprio

trasporto, sarebbe opportuno consultarsi con il proprio

spedizioniere o vettore.

spedizioniere per valutare la scelta più consona. In questo caso possiamo coniare il moto: “una telefonata

Vi sono altre rese che presentano situazioni similari, Alessandro Borghi Vice Direttore Tel. +41 91 695.50.13 borghi@franzosini.ch

12

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non salva la vita ma può certamente migliorarla”.


TRAFFICO SULLE STRADE “Il traffico di mezzi dell’est è notevolmente aumentato sulle nostre strade. Autisti che guidano più di 10 ore al giorno e che hanno programmi settimanali terrificanti. Li si incrocia nelle aree di sosta con dei visi stanchi e delle espressioni tristi che ti fanno rabbrividire; ma anche loro, hanno qualche colpa?” (pag.16)



CI PRENDIAMO CURA DELLA VOSTRA MERCE Dal 1929 la Franzosini pone il massimo impegno affinchè la merce, che ci viene affidata, arrivi a destinazione in condizioni perfette. Grazie alla passione e alla totale dedizione di tutti i nostri collaboratori, tutto ciò lo si riscontra nella quotidianità, dove l’obiettivo resta la piena soddisfazione del cliente.


TRAFFICO SULLE STRADE: LA COLPA È DEI CAMION? Il racconto di Giorgio Petrarolo, un nostro autista che esprime le proprie idee riguardo alla polemica sulla quantità di camion presenti sulle strade e di come la nostra presenza venga percepita dagli altri utenti della strada.

N

ormalmente passo le mie giornate sul camion ed

guida all’interno delle grandi città: camion, automobili,

oggi mi sembra strano essere in ufficio a scrivere

pullman, motorini, biciclette e pedoni si dividevano

le mie considerazioni su un tema che mi riguarda

ordinatamente gli spazi a loro destinati, senza rivolgersi

direttamente, perché è dell’impatto del mio lavoro che

sguardi ostili e minacciosi. Un particolare rilevante mi

si parla: ho l’opportunità di poter esprimere le mie

viene in mente: ricordo le mamme che accompagnavano

idee riguardo alla polemica, senza fine, sulla quantità

i figli a scuola a piedi ed il rispetto generale verso i

di camion presenti sulle strade e di come la nostra

bambini che attraversavano sulle strisce pedonali.

presenza venga percepita dagli automobilisti e dagli altri utenti della strada.

Presso le aziende inoltre, al momento del carico o dello scarico, le operazioni si svolgevano con una calma

Non è certamente un argomento facile da trattare e

serafica, senza peraltro andare oltre i tempi prefissati

non ho la pretesa di trovare la soluzione che possa

per quelle operazioni: erano gli anni in cui le aziende

pacificare i due principali fronti contrapposti, camionisti

riempivano i magazzini di merci per poter far fronte a

ed automobilisti, peraltro posso esprimere il mio parere

qualunque esigenza o richiesta dei clienti; si lavorava

basato sulla mia esperienza sulla strada di oltre 35 anni.

in previsione del futuro, prospettato sempre roseo e

E’ necessario allora partire riportando mentalmente

florido, ed i camion viaggiavano quasi sempre pieni.

indietro il calendario, di quel tanto che basta per

L’idea era di approfittare del viaggio programmato per

ricordare i tempi in cui il traffico era considerato da

prendere qualcosa in più, tanto poi sarebbe servito

tutti “sopportabile” e la nostra presenza sulla strada era

sicuramente…

percepita come “normale”. Tornando ad oggi e senza dover scrivere un trattato di Ricordo bene che sulle autostrade noi camionisti

economia, per il quale non sarei certo la persona più

occupavamo stabilmente la corsia a destra e le automobili

adatta, noto molti cambiamenti, a volte peggiorativi per

si distribuivano su quelle restanti: c’erano pochi

la qualità della nostra vita.

sorpassi, meno fretta ed una sensazione di maggiore

Le operazioni di carico e scarico presso le ditte sono

calma alla guida. Era piacevole percorrere anche quei

cadenzate da tempi precisissimi, tanto che basta un

tragitti normalmente più impegnativi e quando capitava

ritardo di poche decine di minuti per veder slittare

di fermarsi per una sosta negli autogrill, tra noi autisti,

di ore il proprio turno in magazzino o per sentire che

ma anche con gli automobilisti, esisteva un minimo di

verranno addebitati dei costi suppletivi per il ritardo.

dialogo, uno scambio di battute e di sguardi, non fosse

Inoltre, quando ci si reca presso le aziende, ci si ritrova

altro per il fatto che si condivideva la stessa strada e gli

in tanti autisti ad eseguire carichi e scarichi di merce,

stessi problemi per qualche chilometro.

magari siamo tutti quasi vuoti e per muovere 10 palette di merce bisogna spostare 3 o 4 camion con tutta la

16

Nei percorsi cittadini poi, era abbastanza agevole

relativa burocrazia di documenti da allegare. La nostra

raggiungere qualsiasi destinazione senza particolari

percezione del tempo è notevolmente cambiata e la

problemi, non ricordo situazioni di caos o stress alla

parola “fretta” è la normalità, purtroppo.

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I magazzini delle ditte sono vuoti o al limite, vengono

fretta e dallo stress. Se scatta il verde ed esiti a partire

riempiti solo per temporanee esigenze aziendali. A tal

per qualche secondo vieni investito da una valanga di

proposito alcuni colleghi esperti del nostro settore mi

clacson e gesti volgari, ingiurie… Se poi aggiungiamo che

hanno detto che oggi si lavora con la metodologia del

nel periodo scolastico i ragazzi vengono ormai sempre

“just in time” - ovvero “giusto in tempo” - per spiegare che

accompagnati a scuola in macchina, è ovvio che da

non si fanno più grandi scorte di magazzino, ma gli ordini

settembre a giugno, determinati tragitti siano considerati

vengono effettuati di volta in volta in base alle richieste

quasi impraticabili da noi autisti.

dei clienti… è logico che poi sulle strade il numero dei mezzi sia aumentato, non ci vuole certo una laurea per

Insomma,

capirlo!

generali del lavoro, delle strade e dei ritmi della vita

la

situazione

è

questa:

le

condizioni

hanno modificato le abitudini di tutti e tutti insieme Sulle autostrade il traffico dei mezzi pesanti si concentra

contribuiamo ad aumentare la percezione del “traffico”

ancora sulla corsia di destra, però ammetto tristemente

sulle nostre strade, con l’unica differenza che le merci

che spesso si vedono dei bilici in fase di sorpasso che

che noi trasportiamo non possono essere consegnate in

meriterebbero di essere fermati dalla polizia ed essere

altro modo che con i nostri mezzi.

multati per i disagi che creano effettuando manovre così delicate su strade sulle quali non dovrebbero neanche

Certo, alcuni penseranno che la ferrovia potrebbe essere

pensarci a superare altri mezzi…

una valida alternativa per togliere i mezzi dalla strada. A questo proposito mi sento di dire, con una buona dose

Peraltro non mi sento, in cuor mio, neanche di incolpare

di sicurezza che finché non saranno create le strutture

chi effettua tali manovre: la “fretta” ed i tempi imposti

adeguate per far viaggiare le merci con il treno (terminal

dalle aziende sono tali per cui a volte si vedono manovre

moderni ed organizzazione di mezzi specifici per i tragitti

azzardate sulla strada. Basti pensare a quei furgoncini

dalle aziende ai terminal stessi) non sarà possibile

che eseguono le consegne degli acquisiti on-line: li si

sostituire il lavoro che oggi svolgiamo noi autisti con i

vede sfrecciare su ogni strada, veloci ed imprevedibili…

nostri camion.

Certo che devono volare, hanno in programma 20 o più consegne in poche ore in posti diversi e non hanno il

Lo stesso discorso potrebbe valere anche per le persone,

tempo per un caffè o per una sosta tranquilla al bar.

che potrebbero utilizzare maggiormente i mezzi pubblici (treni e pullman), ma se una persona deve cambiare 3 o

Aggiungiamo poi che il traffico di mezzi dell’est è

4 mezzi da casa al lavoro ed impiegare 3 ore al giorno sui

notevolmente aumentato sulle nostre strade: autisti che

mezzi per tragitti relativamente brevi, allora è normale

guidano più di 10 ore al giorno e che hanno programmi

che preferisca prendere la sua auto privata e passare 2

settimanali terrificanti. Li si incrocia nelle aree di sosta

ore nel traffico, ne ha comunque risparmiata una!

con dei visi stanchi e delle espressioni tristi che ti fanno rabbrividire; ma anche loro, hanno qualche colpa? Va

Dal mio punto di vista la polemica generica contro i

aggiunto poi che conducono dei mezzi spesso obsoleti

camion è totalmente inutile e priva di significato: non

che probabilmente, se venissero sottoposti a dei controlli

credo che la situazione generale potrà migliorare a

più approfonditi e mirati, non potrebbero neanche

breve ed è sulle soluzioni alternative che ci si dovrebbe

circolare.

concentrare considerando che la tolleranza nei confronti di qualsiasi utilizzatore della strada dovrebbe essere il

Infine, nelle città, è diventato impossibile viaggiare

denominatore comune di qualsiasi dibattito.

tranquilli e sereni: il traffico di autovetture è aumentato in maniera esponenziale e qualsiasi mezzo presente sulla strada effettua manovre azzardate, dettate dalla

Giorgio Petrarolo Autista mezzi pesanti Tel. +41 91 695.50.10 info@franzosini.ch

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IL CICLO DI VITA DELLA FERROVIA DEL SAN GOTTARDO “PASSATO, PRESENTE E FUTURO” di Remigio Ratti, Professore titolare dell’Università di Friburgo ed Esperto di geopolitica dei traffici internazionali

N

ei collegamenti transalpini l’itinerario del San

La fase di genesi e di sviluppo come ferrovia privata

Gottardo occupa un posto centrale; non solo

(1882-1909)

geograficamente,

ma

strategicamente

quale

asse

di collegamento più diretto e più importante tra la

Negli anni settanta dell’ottocento la società anonima

valle del Reno e la penisola italiana. Siamo all’interno

Compagnia del Gottardo nasce quale risposta alla grande

della famosa “banana blu” dello sviluppo dell’Europa

necessità di collegare e di aprire la penisola italiana –

occidentale descritta dal geografo Roger Brunet,

con le sue relazioni mediterranee e quelle attraverso il

che così ha denominato la fascia a forma di banana

Canale di Suez inaugurato nel 1869 – allo sviluppo della

che, attraversando aree di grande urbanizzazione e

rivoluzione industriale e del commercio estero tra Nord

attività produttiva, va da Londra, ai porti della Manica,

e Sud delle Alpi.

a Francoforte fino a Basilea e alle Alpi per poi unirsi al Gli attori istituzionali determinanti sono l’Italia e la

Nord-Italia e a Genova.

Germania, che ne finanziano la metà, rispettivamente un Non per niente anche a noi piace chiamare la ferrovia

quarto, al pari di Confederazione e Cantoni interessati.

del San Gottardo “ferrovia d’Europa”. Nel contempo

Il Ticino, impegnato inoltre per l’itinerario del Monte

appare evidente come il contesto della sua posizione

Ceneri, pagherà per finire quasi un quinto del totale

geografica non spieghi da solo, né renda conto del

svizzero. Sul fronte delle organizzazioni – personificate

campo di forze economiche e politiche che determinano

nella figura di Alfred Escher – troviamo la Compagnia

il ruolo effettivo della ferrovia del San Gottardo; un ruolo

del Gottardo e il neo costituito Credito Svizzero che

mutato nel tempo più di quanto si creda.

assicureranno il finanziamento privato (il 50%) tramite azioni e prestiti obbligazionari.

Al suo ciclo di vita – passato, presente e futuro – abbiamo

Sin dall’apertura (1882) il successo non si fece attendere,

così dedicato un nostro saggio che “per l’interpretazione

andando ben oltre le previsioni sia per i passeggeri

dello sviluppo secolare dell’asse ferroviario e dei flussi

che per le merci fino ad imporsi rispetto agli itinerari

di merci e passeggeri che lo percorrono è originale,

concorrenti del Brennero (1867) e del Moncenisio (1871).

1

anzi unico nel suo genere” (da una recensione del Prof. Angelo Rossi, Zurigo).

Nel suo trentennio di vita fino alla nazionalizzazione del 1909 la Compagnia poté così rimunerare i propri

Vediamo qui di seguito in sintesi le fasi di questo ciclo di

azionisti nella misura del 7-8%.

vita che nel saggio sono esposte in termini non tecnici e

18

di gradevole lettura.

L’era dell’affermazione nazionale (1909-1972)

1 Il volume è edito da Armando Dadò editore, Locarno nell’ottobre 2016 (pp. 234, fr.20) sotto il titolo: “L’asse ferroviario del San Gottardo – Economia e geopolitica dei transiti alpini” e ha già conosciuto una seconda edizione.

Perché allora nazionalizzare anche la ferrovia del

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Gottardo? Non solo perché il popolo svizzero lo aveva


Remigio Ratti Laureato

in

economia

politica

all’Università

di

Friburgo, in Svizzera, nel 1967, Remigio Ratti seguì successivamente

dei

corsi

di

specializzazione

in

economia del benessere e dei trasporti all’Università di

Leeds

e

all’Università

degli

studi

di

Trieste.

Nel 1970 ottiene il dottorato di ricerca in scienze economiche e sociali all’Università di Friburgo, dove si abilita nel 1975 e nel 1982 diviene professore titolare presso la cattedra di Economia Internazionale e di Economia Regionale economia regionale. Vi ha insegnato fino al 2009, mentre dal 2008 al 2012 è stato docente al corso Master ‘Globalisation et Régionalisation’ all’EPFL di Losanna. Nel 1972 assunse la direzione dell’Istituto di ricerche economiche del Canton Ticino (IRE), funzione che abbandonò nel 1999. Attualmente è docente di Economia e istituzioni presso la Facoltà di scienze economiche dell’Università della Svizzera italiana a Lugano.

deciso sin dal 1898 per risanare una rete di ferrovie

e di Chiasso. Grazie a questi fattori si apre l’era del

regionali deficitarie, ma perché anche quella gottardiana,

primato ferroviario che, almeno in Svizzera e per i traffici

a trazione a vapore, sarebbe caduta nella medesima

transalpini, si prolungherà per un quarto di secolo anche

situazione di fronte ai nuovi grandi investimenti che si

dopo il secondo dopoguerra e il progressivo avvento (e

rendevano necessari.

in genere il sopravvento) del mezzo stradale.

La prima guerra mondiale rende proibitivo il prezzo

Il ruolo del San Gottardo contribuisce a salvare la

del carbone. La Svizzera sviluppa in vero e proprio

Confederazione dal secondo conflitto mondiale. Seguono

cluster industriale delle macchine e dell’energia elettrica

poi gli anni dell’epoca d’oro, quelli dell’integrazione

che va di pari passo con gli investimenti delle FFS

europea, fino allo choc della crisi petrolifera del 1973,

nell’elettrificazione e nella tecnologia di supporto del non

apparente causa prima della forte perdita di quote di

facile esercizio di una ferrovia di montagna, precedendo

mercato (1/3 nel 1975) ma strutturalmente riconducibile

i concorrenti austriaci e francesi.

all’avvento delle autostrade ormai realizzate in Austria e in Francia anche sugli itinerari transalpini.

Ma occorre anche svelare una doppia e decisiva componente strategica politica e aziendale. La Svizzera

La fase di incertezza e di stallo (1972-1992)

diventa sicuro gestore del transito anche grazie all’intelligente decisione dei finanziatori della prima

Il Paese e le FFS si lascino sorprendere dalla fine

ora, Italia e Germania, di rinunciare al rimborso dei

delle rendite di posizione, quindi dei guadagni sul

sussidi versati in cambio di una politica tariffaria delle

trasito che in gran parte compensavano le perdite del

FFS favorevole al commercio internazionale transalpino,

traffico interno. Si apre una fase di sfiducia e di stallo

il cliente finale. Un incentivo politico che porta le FFS

nelle decisioni di politica ferroviaria. Eppure, nel 1971,

ad operare almeno nel transito – al contrario di tutte

un rapporto ufficiale sulle alternative di nuove linee

le ferrovie nazionali monopolistiche – in un regime di

ferroviarie alpine aveva raccomandato la realizzazione

mercato, offrendo collaborazione e sconti tariffari di cui

con urgenza della galleria ferroviaria di base del San

beneficiarono in particolare gli spedizionieri di Basilea

Gottardo. Di nuovo rinasce la diatriba ottocentesca

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19


tra San Gottardo e Spluga e non si decide fin tanto che

ripetersi dello scenario ottocentesco del canale di

la Comunità Europea (CE) di allora non manifesta la sua

Suez – oggi da poco raddoppiato nelle sue capacità –

pressione per un passaggio camionistico autostradale

quando all’apertura dei nuovi mercati asiatici veniva

attraverso la Svizzera.

pure associato l’itinerario del Gottardo. Suez e l’avvento delle grandi navi porta container danno nuovo impulso

Il federalismo svizzero risponderà offrendo l’alternativa

ai porti del Mediterraneo, in particolare a quelli liguri,

di una trasversale ferroviaria alpina, abbinata agli

aprendo interessanti possibilità per l’erario italiano

investimenti interni per meglio servire gli agglomerati

(diritti doganali) e per il commercio d’oltre mare (italiano,

urbani svizzeri (Ferrovia 2000). Il voto popolare

ma anche svizzero) di essere meno dipendente dai porti

sull’accordo europeo sul transito del 1992 e soprattutto

del Nord.

quello del 1994 sulla cosiddetta “Iniziativa delle Alpi”, cambieranno gli obiettivi della politica svizzera in

Andare oltre la galleria di base – Il progetto LuMiMed

materia a favore di un loro orientamento strategico in termini di protezione ambientale.

Il nuovo scenario della geografia economica e logistica mondiale

richiede

l’effettivo

approntamento

del

Per stimolare il trasferimento dalla gomma alla ferrovia

corridoio ferroviario dei due mari Rotterdam/Anversa –

una specifica legge permetterà di sussidiarlo fino a

Genova, quindi anche di andare oltre le gallerie di base.

completamento degli investimenti per la “ferrovia di pianura”, che dovrebbe sanzionare il passaggio dalla

Non può lasciare indifferenti che AlpTransit si concluda a

fase di declino della ferrovia ottocentesca a quella di un

Lugano, con il segmento Lugano-Chiasso programmato,

suo rilancio.

ultimo di tutto il corridoio, per il 2054. Con l’apertura del Terzo valico dei Giovi, a ridosso di Genova, prevista per

Il nuovo ciclo tecnologico di AlpTransit e i nuovi

il 2023 è tutta la tratta Lugano-Milano-Porti Liguri che

scenari della logistica mondiale (1992-2050)

deve essere promossa.

Dopo incertezze e grandi discussioni nel 1998 si decide

Ambienti imprenditoriali italiani, in collegamento con

di non realizzare un nuovo intero asse ferroviario

attori svizzeri ed europei, stanno promuovendo un

transalpino

un

progetto pubblico-privato sotto l’acronimo LuMiMed

compromesso tipicamente federalista, alla costruzione

ma

di

limitarsi

dapprima,

con

(Lugano, Milano, Mediterraneo), mentre è nata, dopo la

delle sole gallerie ferroviarie di base: è il progetto

raccolta di diecimila firme, l’associazione “Pro Gottardo,

denominato AlpTransit, con la galleria di 33 chilometri

ferrovia d’Europa”.

del Loeschberg (in esercizio dal 2007), tra i cantoni di Berna e il Vallese sull’itinerario del Sempione, quella del

Guardando al futuro osserviamo ancora una volta come

San Gottardo (57 km, la più lunga del mondo, aperta

la Svizzera si muova tra dipendenze e intraprendenze.

nel 2016) e quella del Monte Ceneri (15 km), la cui

La continuazione verso sud avverrà, come venticinque

inaugurazione è prevista per il 2020.

anni fa, se una sufficiente pressione esterna incontrerà un bisogno e una risposta interni.

Nel frattempo è cambiato anche il quadro delle regole del gioco delle istituzioni, orientate al nuovo paradigma

La posizione di forza della Svizzera, che negli anni

delle liberalizzazioni che, Svizzera, Unione Europea

Novanta aveva deciso di fare da sé, appare ribaltata e

e singoli Stati sembrano interpretare con modalità e

la governanza futura dei transiti alpini rimane molto

velocità diverse. Anche la posizione degli operatori

aperta; essa dipende da quale equilibrio si troverà nei

ferroviari e multimodali svizzeri è decisamente ribaltata

fatti tra esigenze di mobilità e ambiente, tra economia

per la mutata posizione di mercato che li obbliga, al

delle aziende (vettori e operatori della logistica) e

contrario dell’epoca d’oro, ad allineare le tariffe sulla

interessi macroeconomici e geopolitici generali.

concorrenza. Nascono inoltre nello scenario della globalizzazione nuovi operatori e strutture al servizio della logistica integrata. Il futuro si riscopre addirittura alla luce del

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Forwarding and logistics services

Remigio Ratti Professore titolare dell’Università di Friburgo Esperto di geopolitica dei traffici internazionali


DECISIONE D’IMPOSIZIONE 2.0: IL FORMATO ELETTRONICO Cerchiamo di fare chiarezza su questo delicato passaggio al formato elettronico delle decisioni d’imposizione con una serie di domande e risposte Che cos’è la decisione d’imposizione (di colore giallo

l’IMe

attualmente)?

edecZugangscodeGui/?rvn=2)

in

internet

(https://e-dec-web.ezv.admin.ch/

La decisione d’imposizione cartacea di colore giallo è costituita da 2 documenti inviati per posta dall’AFD

Il PCD e la GCD cosa sono?

al detentore di un conto doganale. I documenti sono

Il PCD è il conto doganale per la procedura accentrata

così suddivisi: IVA e dazio. Questi vengono poi inviati

di conteggio dell’Amministrazione delle Dogane. Viene

all’importatore nel caso in cui non sia detentore di un

destinato a tutti gli importatori e spedizionieri che

conto doganale.

pagano regolarmente tributi sulle merci commerciabili. La GCD è un’applicazione internet che permette la

Cos’è il bordereau?

registrazione e l’amministrazione centralizzata dei dati

Il bordereau (distinta dei tributi) è un documento cartaceo

base di tutti i clienti della Dogana.

riepilogativo inviato per posta dall’AFD, contenente tutte le imposizioni di IVA e DAZIO effettuate, relativamente

E cosa significano IMIe e IMDe?

ad un certo periodo.

La IMIe è la decisione d’imposizione elettronica relativa all’IVA mentre l’IMDe è la decisione d’imposizione

Mentre l’IMe importazione?

elettronica relativa al dazio.

È la decisione d’imposizione in formato elettronico. Si tratta di un file in formato XML, munito di firma digitale,

Il formato cartaceo, quello giallo per intenderci, lo

che viene rilasciato dall’Amministrazione delle Dogane

riceveremo ancora?

e messo a disposizione al detentore del conto doganale

No, verrà sostituito dall’IMe. I files inviati dall’AFD

che può ritirarlo in diverse modalità. Tale file sostituisce

conterranno comunque un formato stampabile (PDF)

il vecchio documento cartaceo. L’Amministrazione delle

equivalente al vecchio documento cartaceo ma non avrà

Dogane o delle Contribuzioni, nel caso di un controllo,

alcun valore legale.

non richiederà la decisione d’imposizione stampata ma il file elettronico, l’unico file a valore legale.

Quindi, al posto della quietanza gialla, riceveremo un file dalla Dogana?

Quando entrerà in vigore?

No, la Dogana metterà a disposizione del titolare del

L’introduzione obbligatoria avverrà dal 1 marzo 2018.

conto PCD un set di files elettronici.

Quali passi sono necessari per ottemperare all’obbligo

Dove e come sarà possibile prelevare le proprie IMe?

imposto dall’AFD?

L’operazione di ritiro dell’IMe da parte di un’azienda

I detentori di un conto doganale (PCD) dovranno

importatrice è possibile in diverse modalità:

registrarsi un’unica volta nel portale dedicato alla

1. Azienda importatrice che dispone di un proprio PCD:

gestione dei clienti della Dogana (GCD) mediante il

mediante codice d’accesso fornito dall’operatore

proprio numero di identificazione dell’impresa (IDI). Le

doganale è possibile ritirare una singola IMe alla volta.

aziende importatrici che non dispongono di un PCD

Questa modalità è fortemente raccomandata per le

riceveranno le IMe dall’operatore doganale, mediante

aziende con poche importazioni.

un supporto elettronico o con un codice d’accesso

Mediante l’interfaccia web messa a disposizione al link

che

https://e-dec-web.ssl.admin.ch/edecDocumentGui/

permetterà

loro

di

ritirare

personalmente

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21


è possibile ritirare diversi documenti oltre all’IMe, tra

Vi sono differenze per le aziende che non hanno un

cui anche il bordereau (distinta dei tributi). Si possono

proprio conto PCD?

ritirare più documenti alla volta. Tale modalità è

Le aziende importatrici sprovviste del conto PCD

fortemente raccomandata per aziende con volumi di

riceveranno in ogni caso via e-mail le loro IMe. Queste

importazione ridotti.

saranno inviate automaticamente dallo spedizioniere.

Mediante “services” (web o mail) implementati

Nel caso in cui quest’ultimo non sia in grado di inviare

dall’azienda stessa in un’applicazione ad hoc. Tale

quanto sopra, potrà comunque fornire all’importatore

modalità è fortemente raccomandata per aziende con

il codice d’accesso ed il numero della dichiarazione

grandi volumi di importazioni.

necessari per effettuare il ritiro dell’IMe presso il sito

2. Azienda importatrice che non dispone di un proprio

internet dell’AFD.

conto PCD: mediante codice d’accesso fornito dall’operatore

L’archivio posso averlo presso uno spedizioniere?

doganale è possibile ritirare una singola IMe alla volta.

Vi è un obbligo da parte dell’importatore di archiviare

Possibilità di ricevere in modo automatico mediante

personalmente per 10 anni le IMe. Lo spedizioniere può

posta elettronica il set di files dell’IMe. L’e-mail verrà

fornire, eventualmente, come servizio supplementare

inviato direttamente dall’operatore doganale che ha

a pagamento, l’archiviazione per conto dell’azienda

effettuato la dichiarazione d’importazione.

importatrice. Tale archiviazione deve essere sicura e conforme alla legislazione vigente. Questo comporta

Le IMe devono essere ritirate singolarmente?

anche la certezza della non modificabilità dei documenti

È possibile ma sconsigliato per un’azienda importatrice

elettronici archiviati.

che tratta volumi rilevanti. Il processo di ritiro singolo dell’IMe mediante l’inserimento del codice d’accesso

Nell’area riservata troveremo anche altri documenti?

nel sito internet è semplice ma dispendioso in termini

Franzosini è consapevole del fatto che la digitalizzazione

di tempo. Ogni singolo ritiro impegna circa 5/6 minuti

è oramai una necessità per ogni azienda che si voglia

dall’inserimento del codice alla scompattazione del

distinguere dalle altre per ottenere processi più

set che verrà ricevuto per e-mail. Inoltre bisogna

performanti. Fornire alla propria clientela un portale

contemplare la necessità di dedicare all’interno delle

unico d’accesso dove poter recuperare tutti i documenti

proprie strutture informatiche un apposito archivio ed

è fondamentale per il raggiungimento di orizzonti

un sistema di ricerca dell’IMe che sia molto performante.

qualitativi sempre più ambiziosi.

Vi sono soluzioni piú dinamiche?

Conservate la documentazione per 10 anni?

La soluzione più dinamica , ma nel caso di volumi rilevanti

Certamente! I documenti fiscali a livello legale come

di operazioni d’importazione merci, è sicuramente

le IMe saranno disponibili alla visualizzazione ed al

l’utilizzo di software dedicati sviluppati internamente o

download per 10 anni. Ma anche gli altri documenti

acquistati in licenza presso terze parti. Fermo restando

che metteremo a disposizione, come fatture, bollettini

che questa può essere una soluzione abbastanza

di consegna firmati, mandati di trasporto, mandati di

onerosa

possibile

sdoganamento, CMR, EUR1, estratti conto saranno

ricevere in modo automatico dallo spedizioniere la

conservati nel nostro storage per il minimo periodo

propria IMe mediante un messaggio di posta elettronica.

richiesto dalla legislazione. Franzosini è in grado inoltre

economicamente,

è

comunque

di realizzare per i propri clienti delle statistiche ad hoc per Se archiviate voi le IMe per nostro conto, siete anche

permettere delle analisi mirate di business intelligence.

responsabili in caso di eventuali controlli da parte delle autorità competenti?

Ci sono costi per la gestione delle IMe?

No, l’importatore rimane responsabile e dovrà fornire i

Franzosini valuterà con ogni cliente la tipologia di servizio

files eventualmente richiesti dalle suddette autorità.

di archiviazione richiesta.

Sabino Civita Responsabile IT & QA Tel. +41 91 695.50.01 scivita@franzosini.ch

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Forwarding and logistics services

Andrea Perissinotto Responsabile operativo Tel. +41 91 695.50.21 perissinotto@franzosini.ch


FRANZOSINI SOLUTIONS LA NOSTRA RIVISTA SEMPRE IN TASCA!

F

RANZOSINI SOLUTIONS nasce dall’idea di voler

interessanti e ci dedichiamo a scrivere gli articoli per la

realizzare una rivista di settore totalmente nuova

nostra rivista, con passione ed il giusto spirito critico.

nella forma e nei contenuti, in grado di trattare le

Non siamo sicuramente dei giornalisti professionisti,

problematiche di un ramo economico quasi sconosciuto

quindi non abbiamo la pretesa di meravigliare il lettore

e poco trattato da altre riviste specialistiche, quello delle

con scritti strabilianti o con forme stilistiche a noi non

spedizioni internazionali e delle dogane.

avvezze: puntiamo al contenuto del messaggio, che sia presentato in modo chiaro e semplice, talvolta anche

Lo spirito iniziale era quello di indirizzare un giornale

esprimendo il nostro punto di vista soggettivo, ma

periodico, in forma cartacea e totalmente gratuito, ai

sempre nel rispetto di tutti.

principali attori del nostro comparto lavorativo, tra cui in primis i nostri clienti, che spesso sono allo scuro di

Con il passare del tempo, abbiamo affinato le tecniche

tutte le novità che quotidianamente condizionano e

per ricercare gli argomenti da trattare, impostando una

modificano il nostro modo di operare. Ad oggi, con

scaletta di tematiche su cui ritornare periodicamente

l’evoluzione dei mezzi di comunicazione, siamo giunti

in quanto ritenute di interesse per il lettore. In effetti

a realizzare

un’importante evoluzione del nostro

“l’intervista del Direttore della Franzosini” è diventato un

magazine: FRANZOSINI SOLUTIONS su un’APP del

articolo centrale per dare la parola ad alcuni personaggi

cellulare, pratica, facile da consultare e sempre in tasca!

di spicco e per impreziosire la nostra rivista con contenuti pregevoli; così come i focus sulla materia doganale e

La novità è proprio questa: oltre alla tradizionale rivista

le FAQ sono degli argomenti sempre molto apprezzati

stampata ed al sito web dedicato (www.franzosini-

dai nostri lettori e tutte le pagine dedicate alle novità

solutions.ch), abbiamo reso disponibili i contenuti

del nostro settore costituiscono ormai le fondamenta

del nostro magazine anche su smartphone o tablet,

del nostro magazine. Abbiamo ora una struttura solida

con sistema operativo iOS e Android. La nuova APP,

e rodata che ci permette di scrivere articoli anche

scaricabile gratuitamente dallo store di Apple e da Google

divertendoci e ci consente di dare la parola, nella prima

Play, è un concentrato di moderna tecnologia e grafica

pagina introduttiva o in specifici articoli, anche a quanti

accattivante grazie alla quale si possono consultare on

normalmente non vengono ascoltati e nemmeno

line tutti i numeri del nostro rotocalco con la massima

considerati nei vari dibattiti settoriali: gli impiegati, gli

praticità e leggere gli articoli di proprio interesse.

apprendisti e gli autisti.

Non è tutto, perché la nostra APP può anche vantare

Tutte le idee sugli argomenti da trattare vengono

anche alcune peculiarità, tra cui la possibilità di

presentate alla direzione del magazine, che vaglia

visualizzare

multimediali

la fattibilità di un articolo su quel tema e quindi la

della stessa, come i video degli articoli per i quali sono

direttamente

i

contenuti

possibilità di inserirle o meno nella rivista. In seguito

stati realizzati, proprio come usano fare i grandi e più

alla selezione degli argomenti, si passa poi alla fase

importanti mass media.

realizzativa da parte dei nostri volontari “giornalisti”; in una fase successiva, gli scritti vengono poi affinati

Questa novità è frutto del lavoro costante della nostra

nella presentazione stilistica e grafica da alcuni colleghi

redazione: non un team di persone esterno alla

ormai specializzati per queste particolari attività. Infine

Franzosini, siamo noi stessi dipendenti che scegliamo

si passa alla stesura e supervisione della prima bozza da

e

da parte di un altro team di persone che ne analizza ogni

proponiamo

alcuni

argomenti

che

riteniamo

www.franzosini-solutions.ch

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SMARTPHONE Inspiration in nature

Disponibile per sistemi Android e iOS, è sufficiente accedere al Play Store (rispettivamente App Store) per scaricare l’applicazione Franzosini Solutions ed avere sempre a portata di mano tutte le edizioni pubblicate della nostra rivista.

singolo dettaglio, grafico, stilistico, grammaticale o di

approfondimenti, notizie dall’estero, curiosità, etc…).

qualsiasi genere per passare alle correzioni e la stesura

Infine, come spiegato all’inizio, i medesimi contenuti

di altre bozze provvisorie, fino a quella finale che viene

della rivista e presenti anche nel sito web, sono stati resi

definitivamente mandata in stampa.

disponibili anche per cellulari e tablet, grazie alla nuova

Per creare un filo conduttore con lo storico del nostro

APP.

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lavoro e per metterlo a disposizione di quanti non

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ricevono il magazine cartaceo a mezzo posta, abbiamo poi

Ci impegniamo per far progredire il nostro periodico

realizzato il sito web, che racchiude tutte le pubblicazioni

d’informazione e siamo fiduciosi che molti sapranno

della nostra rivista e nel quale i vari articoli sono

apprezzare il nostro lavoro e gli sforzi rivolti unicamente

raggruppati in base al numero dell’edizione pubblicata o

al fine di mantenere un legame con le aziende, basato su

anche in base alla tipologia di comunicazione (interviste,

un’informazione chiara ed obiettiva.

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TABLET Nessun problema per chi trova scomodo leggere sul piccolo schermo di uno smartphone. L’app Franzosini Solutions è ottimizzata anche per tablet: stessa qualità, dimensioni maggiori!

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Forwarding and logistics services

WEB La rivista è disponibile in formato elettronico anche sul sito dedicato: www.franzosini-solutions.ch


FREQUENTLY ASKED QUESTIONS Cosa sono i “depositi franchi doganali”?

Quali sono i termini per l’immagazzinamento?

I depositi franchi doganali sono dei luoghi separati dal

Le merci estere possono essere immagazzinate per

resto del territorio doganale, seppur facendone parte.

una durata illimitata, mentre quelle d’esportazione

Essi sono gestiti da enti privati, ma sono di natura

devono essere portate nel territorio doganale estero

pubblica e quindi sottoposti alla vigilanza doganale.

entro sei mesi dall’accettazione della dichiarazione

In questi depositi possono essere immagazzinate merci

d’esportazione. Se ciò non è possibile, il depositante può

estere e merci d’esportazione. L’immagazzinamento di

chiedere all’ufficio doganale una proroga del termine

merci svizzere è consentito solo previa autorizzazione

d’esportazione. Nel caso in cui le merci non vengano

dell’AFD (Amministrazione federale delle dogane), mentre

portate nel territorio doganale estero entro i termini

le merci d’esportazione possono essere immagazzinate

d’esportazione, il regime d’esportazione viene revocato.

solo se l’acquirente ha sede o domicilio fuori dal territorio

Per le merci comunitarie (merci T2) rimangono riservate

doganale e, se dopo l’uscita dal deposito, le merci sono

alcune disposizioni relative al regime comune di transito,

esportate dal territorio doganale.

che prevedono termini d’immagazzinamento limitati per determinate merci, nel caso in cui debba essere

Quali vantaggi offrono i depositi franchi doganali?

trasmesso il carattere comunitario.

Le merci depositate in un deposito franco doganale non

soggiacciono

a

tributi

doganali

a

Sono ammesse delle modifiche alle merci durante il

provvedimenti di politica commerciale. Esse giungono

deposito?

dal confine al deposito viaggiando in regime di transito

In linea di massima modifiche atte al mantenimento

e dopo l’immagazzinamento temporaneo importate

della merce (ad esempio l’eliminazione dell’imballaggio

definitivamente,

esterno, il cambio d’imballaggio o il prelievo di campioni)

oppure

asportate

dal

territorio

doganale nel regime di transito.

sono ammesse senza autorizzazione dell’AFD. Non sono

Quindi un primo vantaggio è “l’immagazzinamento

ammesse invece lavorazioni che comportano il rischio

in transito”, con cui la merce in transito può essere

di contraffazione o possono comportare una riduzione

immagazzinata nel territorio doganale senza versare

dei tributi o l’aggiramento di Disposti federali di natura

tributi all’importazione. Un secondo vantaggio è il

non doganale (DNND). L’AFD può vietare le lavorazioni

“deposito a credito”, ovvero i tributi all’importazione

e i miglioramenti di merci che potrebbero pregiudicare

per la merce destinata ad essere venduta nel

l’imposizione doganale regolare in Svizzera e all’estero.

territorio doganale devono essere versati solo al termine dell’immagazzinamento, quando si effettua la

Come devono essere conservati i dati ed i documenti?

dichiarazione doganale definitiva.

Il depositario o il depositante deve conservare per cinque anni i seguenti dati e documenti e presentarli, su

Quali merci sono ammesse nei depositi franchi doganali in esenzione da tributi? Le

merci

che

possono

richiesta, all’AFD: - dichiarazione doganale e documenti di scorta;

essere

immagazzinate

- decisioni d’imposizione;

temporaneamente in un deposito franco doganale in

- prove e certificati d’origine originale;

esenzione da tributi sono le seguenti:

- altri documenti importanti dal punto di vista del

- merci soggette a tributi elevati;

diritto doganale (ad esempio gli inventari) o necessari

- merci che soggiacciono a contingentamento;

per l’esecuzione di DNND.

- merci immagazzinate temporaneamente il cui impiego

L’accesso, la leggibilità e la valutazione di dati e

non è ancora noto.

documenti devono essere garantiti in ogni momento.

Andrea Perissinotto Responsabile operativo Tel. +41 91 695.50.21 perissinotto@franzosini.ch

www.franzosini-solutions.ch

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I PUNTI SALIENTI DEL PROGRAMMA DAZIT L’evoluzione dei sistemi doganali a breve coinvolgerà

indipendente dagli orari e dal luogo in cui ci si trova.

direttamente ed in maniera sostanziale gli operatori del settore, non solamente gli spedizionieri doganali, ma

Migliore e puntuale comunicazione tra utenti e Dogana

anche le PMI ed i privati. I vertici dell’Amministrazione

grazie all’accesso ai propri dati da dispositivi mobili ed

federale delle dogane (AFD) sono da tempo impegnati

eliminazione dello sportello AFD con risparmio di costi

al fine di razionalizzare le risorse finanziare in progetti

e tempi.

che consentano, da un lato, dei risparmi economici e

contemporaneamente

la

modernizzazione

e

la

Possibilità di effettuare le dichiarazioni doganali in

digitalizzazione dell’AFD stessa.

anticipo, sfruttando i tempi di attesa in aeroporto, in

Gli sforzi si sono concentrati in un progetto denominato

treno o in coda.

“Programma DaziT”, con il quale si prevede una vera e propria rivoluzione dei sistemi di sdoganamento, gestione

Grazie

dei dati e contatto con la Dogana.

sarà possibile tenere conto di nuove circostanze con

Riteniamo utile sintetizzare i principali punti del programma

maggiore semplicità e con tempi più rapidi (ad es. nuove

DaziT in questa pagina di sicuro interesse per i nostri lettori.

tariffe, nuovi tributi, nuovi accordi di libero scambio,

alla

struttura

modulare

dell’ambiente

TIC

nuove situazioni di minaccia). Attualmente le PMI ed i privati dipendono dagli orari di apertura degli sportelli e sono tenuti ad attraversare il

Il

confine nazionale nei punti in cui è presente la Dogana:

un’applicazione specialistica uniforme per l’imposizione

tutti questi ostacoli saranno eliminati con un processo di

delle merci, nonché la digitalizzazione completa dei

digitalizzazione integrale dell’AFD.

processi per l’importazione, l’esportazione ed il transito

progetto

«Redesign

traffico

merci»

prevede

delle merci: in tal modo le procedure al confine verranno Creazione di un portale internet interattivo, in particolare

semplificate e velocizzate. Nel contempo questo

a beneficio delle PMI, per permettere di effettuare le

progetto costituirà anche un presupposto importante

dichiarazioni doganali senza l’acquisto di un software

per una migliore sorveglianza dei flussi di merci.

specifico. Disbrigo delle formalità doganali in modo indipendente da orari e luoghi.

Nel traffico delle merci, sarà possibile effettuare le dichiarazioni doganali e consentire l’imposizione dei

Un nuovo sistema d’imposizione elettronico basato

tributi indipendentemente dai luoghi e dagli orari,

sullo scambio diretto dei dati con l’AFD tramite internet,

riducendo la necessità di disporre di uffici doganali fisici

senza interruzioni ed utilizzabile anche senza l’acquisto

con orari prestabiliti di apertura.

di un software specifico. Trasformazione dell’applicativo “E-dec web” in un portale internet completo, rispondente

La materia doganale, come ampiamente detto e sempre

alle reali esigenze pratiche delle PMI.

ripetuto, è in continua evoluzione e ci auguriamo che i punti qui sopra esposti possano essere un valido spunto di

Maggiore rapidità ed efficienza dei controlli doganali e

riflessione per gli operatori del settore e non solo.

diminuzione dei tempi di attesa per i controlli di persone

Da una prima lettura sembra di leggere la fotocopia

e merci grazie alla possibilità di effettuarli non solo al

di un accordo di Shengen sulla messa in pratica della

confine, ma in qualsiasi luogo desiderato.

“libera circolazione delle merci”, esattamente come fatto per il traffico passeggeri… Tuttavia è ancora presto per

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Il progetto “Portale e clienti” prevede la creazione di un

trarre delle conclusioni e per capire se per l’economia,

portale elettronico che consentirà al cliente di accedere a

ma soprattutto per gli operatori del settore, vi saranno

tutti i servizi dell’AFD in modo digitale, semplice e sicuro.

più aspetti positivi che negativi, o se addirittura questa

Gli utenti che osserveranno una condotta corretta

nuova implementazione, che ricordiamo è parallela a

potranno espletare le proprie operazioni con l’AFD in

quanto stanno attuando gli altri Paesi dell’UE, tra cui Italia,

via completamente elettronica, effettuare dichiarazioni

possa costituire un rischio tale da mettere in difficoltà gli

doganali e gestire i propri dati in maniera autonoma ed

spedizionieri. Affaire a suivre…

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