Franchising & Partnership - Maggio Giugno 2024

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T N E R S H I P

FORTHEGROWTHOFYOURBUSINESS

F A B I O V E R N A
Geopolitical advisor and economic analyst F R A N C H I S I N G P A R
F o t o d i c o p e r t i n a : M a r i o G i a n n i n i
10.00 CHF 10.00 EURO N.03 Anno II
“Sembra sempre impossibile, fino a quando non è fatto.”
NELSON MANDELA

La visione: un sogno ambizioso, di ciò che l’azienda mira a realizzare e diventare nel futuro. In questo particolare momento storico, di nuovi accadimenti politico/sociali/economici e di grande fermento, si sta pensando di dare una scossa al nostro tessuto imprenditoriale guardando proprio al futuro con una ampia visione. E i nostri governanti lo hanno voluto fare rimettendo in piedi il Piano Mattei. Cosa produrrà per le nostre aziende? Coinvolgerà imprese e cittadini andando ad incidere sulla crescita del sistema produttivo. Andare oltre, allargare la visione ripartendo da Mattei, il protagonista, nell’era post bellica, del cosiddetto “miracolo italiano”. Da poco, avendo una visione allargata, si è arrivati al tanto. Si nasce piccoli per poi diventare grandi. In questo numero di Franchising & Partnership abbiamo voluto intervistare il professore Fabio Verna, geopolitical advisor and economic analyst, che ci ha anticipato tutta la strategia del nuovo Piano Mattei, in primo luogo la prima trance di finanziamenti messi a disposizione che ammonta a 5,5 miliardi di euro, e lo abbiamo fatto perché esprime molto bene il concetto di visione, una parola che a noi piace tanto e piace anche ai nostri imprenditori. Partiamo da qui! Yamamay, Calzedonia, Piazza Italia, Nau sono solo alcuni esempi di marchi che nascono piccoli, in un mercato concorrenziale agguerrito e fatto di grandi marchi, ma avendo una ampia visione, oggi, sono diventati grandi. Qualche volta si tende a sottovalutare la Vision Aziendale, ritenendolo un pensiero superfluo o troppo astratto. Invece è importantissima! Definirla significa delineare lo scopo ultimo del business, il motivo anche ambizioso che ci spinge a fare quello che facciamo ogni giorno. Per essere in grado di raggiungere obiettivi a breve termine bisogna avere sempre in mente l’obiettivo più grande, quello a lungo termine, che sprona tutta l’azienda ad andare avanti seguendo il percorso delineato. Senza una visione chiara, il rischio è di concentrarsi nella gestione delle mille attività quotidiane perdendo di vista il fine ultimo per cui le si fanno. Strategia di crescita dell’attività, business model, obiettivi a breve e lungo termine… Tutto questo potrà essere realizzato solo se c’è, fin dall’inizio, una chiara visione dell’azienda e da chi la circonda. Infatti, questo concetto non riguarda solo la sfera interna di un’attività, di un’impresa, ma va oltre. Ha molto a che fare con l’impatto che un giorno quel business avrà nel mondo o nella propria Community. Senza rivolgere lo sguardo verso l’esterno, la visione perderebbe il suo significato. E proprio perché riguarda il futuro, per realizzarsi ha bisogno di uno sforzo continuato e generazionale con l’aspirazione a rendere il mondo un posto migliore.

Fabio Pasquali

MAGGIO - GIUGNO 2024

Franchising:

Content

Quanto

3 strategie collaudate per unire le esperienze retail online e offline

Mapic Italy 2024 torna a Milano

FRANCHISING & PARTNERSHIP Il contratto internazionale di licensing

FINANZIAMENTI PER LE IMPRESE

Incentivi per la nascita e lo sviluppo di nuove imprese

Abbigliamento low cost riqualificato in chiave moderna

COMUNICAZIONE IN AZIENDA

Influencer marketing: sfide e opportunità per marchi, influencer e franchising

2 New entry News Estero News News comunicazione Le schede Franchisor 4 8 10 16 40 Le schede Partner Incipit Appunti retail Abstract Agenda 55 86 88 92 94
18 PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO Customer experience e intelligenza artificiale 24 VISTO DALL’ALTO Il nuovo Piano Mattei BUSINESS FORMAT ‘Na Pizza: il franchising della pizza gourmet italianadelivery 30 AGORÀ FINANZIARIO E LEGALE L’importanza del marchio 32 36 DALLA PARTE DEL LEGALE
aspetti specifici dell’informativa precontrattuale 42
E STRATEGIE
MARKETING
strategy:
44 TRADE MARKETING
l’importanza di conoscere a chi parlare
50 NEW MEDIA
vale il mercato dell’intelligenza artificiale: dati, tendenze e previsioni
64 TECH RETAIL
L’intelligenza artificiale nella comunicazione di marca
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76 NEW
CONCEPT
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LA
66 EVENTI
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GUARDIAMO LONTANO INSIEME

franchising@nau.it

NEW ENTRY

ALICE PIZZA APRE A MELEGNANO IL PRIMO PUNTO VENDITA

Alice Pizza ha inaugurato a Melegnano, comune alle porte di Milano, in Via Emilia 2 (Strada Statale 9), un punto vendita all’interno della stazione di servizio gestita da EG Italia. La pizza al taglio tipica della tradizione romana, proposta dal brand italiano, è sempre più vicina a chi viaggia e ha voglia di una pausa di piacere on the road con un prodotto di qualità in tanti gusti diversi e unici. La presenza di Alice Pizza nella stazione di Melegnano è frutto di un accordo di franchising che l’azienda, leader nel mercato pizza in Italia con oltre 200 locali sul territorio nazionale, ha stretto con EG Italia, parte di EG Group – retailer globale che gestisce in tre continenti una rete di circa 6.300 punti vendita nei segmenti convenience, ristorazione e carburanti.

CHRISTOF RISSBACHER DIVENTA IL NUOVO PRESIDENTE DEL COMITATO DI GESTIONE DI ASPIAG SERVICE – DESPAR

Il Consiglio di Amministrazione di SPAR Austria, gruppo internazionale di cui Aspiag Service, la concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar in Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia fa parte, ha nominato Christof Rissbacher Presidente del Comitato di Gestione di Aspiag Service dal 1° aprile 2024. La posizione di Presidente del Comitato di Gestione di Aspiag Service era stata recentemente ricoperta ad interim da Paul Klotz, membro del Consiglio di Amministrazione di SPAR Austria. Paul Klotz mantiene la posizione di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Aspiag Service srl. I due amministratori delegati di Aspiag Service Arcangelo Francesco Montalvo e Massimo Salviato conservano i loro ruoli attuali in seno al Comitato di Gestione e nel Consiglio di Amministrazione della Società.

NUOVA APERTURA TUTTIGIORNI A SASSARI

Il supermercato che ha rivoluzionato il modo di fare la spesa apre a Sassari il suo secondo punto vendita in corso Pascoli 16. Dopo il grande successo del primo punto vendita aperto a Predda Niedda, l’insegna Tuttigiorni è pronta a portare in città la sua spesa giusta. Conveniente e omnicanale, sostenibile e attenta al territorio, la spesa di Tuttigiorni non prevede volantini né offerte a scadenza grazie al modello commerciale che mantiene i prezzi sempre bassi ogni giorno, per tutto l’anno. Fondato e ideato dal Gruppo Abbi della F.lli Ibba, azienda sarda che da oltre settant’anni opera nel settore della Grande Distribuzione e socia del Gruppo Crai, Tuttigiorni si distingue per la sua attenzione alla qualità, ai clienti e alla convenienza garantita 365 giorni all’anno.

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CHRISTOF RISSBACHER - Presidente del Comitato di Gestione Aspiag Service

NEW ENTRY

EY ITALIA: STEFANIA BOSCHETTI È LA NUOVA CEO

A partire dal 1° luglio 2024, Stefania Boschetti sarà la nuova Chief Executive Officer (CEO) di EY Italia, prima donna alla guida di una Big4 in Italia. Stefania Boschetti ha iniziato la sua carriera in EY nel 1992 e dal 2003 ne è diventata partner. È Presidente di EY S.p.A. (la società di revisione italiana di EY), membro del leadership team di Assurance in Italia e Managing Partner della sede di Torino. È Dottore Commercialista abilitata, laureata in Economia. Nel corso della sua carriera, Stefania Boschetti ha lavorato in diverse linee di business della practice italiana (Assurance, Strategy and Transactions e Consulting) assistendo clienti internazionali quotati in diversi mercati e di un’ampia gamma di settori, tra cui il manifatturiero, l’automotive, il construction e il retail.

A CALTANISSETTA APRE AUT CAFÈ, IL BISTROT DELL’INCLUSIONE

Il gelato siciliano diventa strumento di inclusione: apre in via Rosso di San Secondo 122 a Caltanissetta, “Aut Cafè, il bistrot dell’inclusione”, progetto promosso dalla cooperativa sociale Etnos che vede la partecipazione di Fabbri 1905, con l’obiettivo di favorire l’inclusione socio-lavorativa di giovani con disabilità e minori stranieri. Già conosciuto come “Equo cream aut cafè, la gelateria solidale”, Aut Cafè cambia volto e si vota sempre di più all’inclusione socio-lavorativa. Nella gelateria troveranno l’opportunità di esprimere le proprie abilità tre persone affette dal disturbo dello spettro autistico, tre persone con disabilità neurologiche e due minori stranieri non accompagnati. Per tutti una sola missione: servire ai clienti gelati buoni due volte, perché realizzati con ingredienti di qualità e, principalmente, del territorio e perché capaci di abbattere barriere e pregiudizi.

ARRIVA IL PRIMO MONDADORI BOOKSTORE | MA IN LIGURIA

È ad Arma di Taggia (IM) che Mondadori Bookstore | MA colloca l’undicesima bandierina italiana, creando un nuovo polo culturale nel rispetto dell’ecosostenibilità. Il format si ispira al concetto filosofico e di matrice nipponica del MA (間): “uno spazio indefinito tra il cielo e la terra dove l’uomo può svuotare la mente e nutrire l’anima”, dove potersi, quindi, liberare dalla frenesia della vita quotidiana e riposare la mente. Un modo del tutto nuovo di creare, diffondere e promuovere la cultura. La libreria ha un’impronta green ed eco-friendly: dai materiali utilizzati per la realizzazione - pioppo marino, ferro riciclato e idropitture sostenibili - al design stesso - mobili alti e curvi che ricordano la forma dei tronchi, bonsai e sansevierie - e che vanno a personalizzare la superficie di 170 metri quadrati.

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STEFANIA BOSCHETTI CEO EY ITALIA

NEWS ESTERO

GRUPPO TEDDY: 150 NUOVI NEGOZI IN TUTTO IL MONDO

Il Gruppo Teddy, uno dei protagonisti internazionali nel settore dell’abbigliamento, ha proseguito nel 2023 nel suo programma di espansione internazionale della rete commerciale con l’apertura di circa 100 nuovi punti vendita, in un contesto che ha posto diverse sfide agli operatori del retail. Teddy ha raggiunto a fine 2023 845 punti vendita, considerando i negozi diretti e quelli in franchising in conto vendita a marchio Terranova, Calliope e Rinascimento, a cui si devono aggiungere i negozi di quest’ultimo gestiti secondo la formula Fits You. Per il 2024 il piano di sviluppo è il più ambizioso nella storia della Teddy con 150 nuove aperture previste a livello globale. Si tratta di un trend positivo, nonostante i segnali di incertezza che arrivano dal contesto geopolitico internazionale e dalla modesta crescita dei consumi, per cui Teddy si trova in controtendenza rispetto all’andamento del settore negli ultimi mesi.

LA PROSSIMA SFIDA DI AMPLIFON: STATI UNITI

La società, partita da un piccolo ufficio nel centro di Milano nel 1950 per poi diventare leader mondiale nei servizi e nelle soluzioni per la cura dell’udito, ha raggiunto 26 paesi a livello globale con la recente acquisizione in Uruguay e dispone di una rete di 9.700 negozi e oltre 20mila persone tra Americhe, Europa e Asia-Pacifico. Il progetto di bilancio approvato dal consiglio di amministrazione ha mostrato ricavi a 2,26 miliardi di euro (+10,2% rispetto al 2022 a cambi costanti) e un ebitda su base ricorrente a 541,6 milioni, in aumento del 3,1% rispetto all’anno precedente. Si tratta del record di sempre per il gruppo presieduto da Susan Holland e guidato dall’ad Enrico Vita, ed è stato raggiunto nonostante un mercato europeo più debole rispetto alle attese.

NUMA GROUP SI ESPANDE IN UK CON UNA NUOVA APERTURA NEL CENTRO DI LONDRA

NUMA Group (www.numastays.com), la principale piattaforma in Europa di ospitalità completamente digitale, si espande nel mercato del Regno Unito. Con la sua prima proprietà a Londra, NUMA Group ha siglato una partnership con New World Hospitality Group (www.NWH.group) per continuare la sua forte crescita in Europa. Con il lancio nel Regno Unito, NUMA Group è oggi presente in 14 paesi e 32 città europee con più di 5.850 unità. NUMA punta a espandersi in quartieri vivaci che attraggono turisti e viaggiatori d’affari. In linea con la sua attuale strategia di espansione, NUMA ha dato il via al suo lancio nel Regno Unito con l’apertura di NUMA Bloom in una delle migliori location nel centro di Londra.

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ORIGINAL MARINES

ANNUNCIA LA COLLABORAZIONE CON BATA

Original Marines annuncia un importante sodalizio che la vedrà protagonista a partire dalla spring/summer 2024 e che rappresenta, di fatto, un ulteriore tassello volto ad estendere e rafforzare il suo posizionamento nel comparto fashion kids. L’azienda leader nel settore dell’abbigliamento bambino ha infatti siglato un accordo con Bata: il celebre marchio di calzature che vanta 130 anni di storia, noto per garantire un prodotto di qualità ad un prezzo accessibile per tutta la famiglia. La collezione, realizzata con componenti leggeri e materiali tecnici per permettere ai bambini di muoversi in libertà e in tutta sicurezza, si compone infatti di calzature testate ed in linea con i parametri REACH footwear europei1 che regolamentano l’uso e l’utilizzo di sostanze chimiche nella filiera produttiva.

CON ALL’ANTICO

VINAIO, A VERONA LA SCHIACCIATA È UNA

STORIA D’AMORE A LIETO FINE

Il re delle schiacciate sbarca a Verona: apre All’Antico Vinaio attraverso la società AV Retail, nata dalla partnership tra Percassi e il marchio toscano, il primo store in Veneto nel centro storico della città dell’amore, in via Mazzini 27. C’erano una volta fragrante focaccia e mozzarella filante: la storia dell’Antico Vinaio è una favola romantica che affonda le proprie radici nel 2006, quando Tommaso Mazzanti scommette sull’impresa di famiglia e crea il format che ha deliziato anche i palati più esigenti. L’apertura di Verona segna il primo store in Veneto, il 16° in Italia e il 23° al mondo e sostiene l’economia locale con l’assunzione di 28 risorse. A pochi passi dalla Casa di Giulietta e dall’iconica Arena di Verona, lo store si trova nel cuore pulsante della città.

SALONE FRANCHISING

MILANO PRONTO A CONFERMARSI

MOMENTO DI INCONTRO

PRIVILEGIATO PER IL

SETTORE

Si accendono i motori in vista della prossima edizione di Salone Franchising Milano, l’evento dedicato al franchising ed al retail organizzato da Fiera Milano in programma dal 26 al 28 settembre 2024 all’Allianz-MiCo di Milano. Varietà dell’offerta e formazione di eccellenza saranno ancora una volta i due pillar su cui si strutturerà la manifestazione. Come testimoniano le stime delle principali associazioni di settore, in un momento promettente per il mercato, il franchising si dimostra ancora una ottima prospettiva su cui investire per chi vuole mettersi in proprio. Dai dati raccolti dal Rapporto Assofranchising 2023 curato da Nomisma il settore attraversa una crescita continua che coinvolge tutti i più importanti indicatori di performance del mercato.

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NEWS
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NEWS

AD AGLIANA APRE IL

PRIMO

MD

Ha aperto i battenti il primo punto vendita MD ad Agliana, inaugurando la presenza del marchio della “Buona Spesa” anche in provincia di Pistoia e portando a sette il numero degli store in Toscana. Situato sulla Statale 719 Toscana, importante snodo stradale che collega Pistoia a Prato, occupa una superficie di oltre 1350 m2 a pianta rettangolare con cinque casse e sette corsie di vendita e ha richiesto l’assunzione di 22 nuovi dipendenti, di età media 29 anni, per coprire le mansioni di vice store manager, assistent, e addetti vendita, tutti residenti ad Agliana o nelle zone limitrofe. Sul perimetro sono situati i banchi serviti di gastronomia e macelleria e quello a libero servizio di pescheria, oltre al banco riservato al pane in doratura e al reparto ortofrutta, fiore all’occhiello dei punti vendita MD.

BEKO ITALIA

SCEGLIE IL CHATBOT INTELLIGENTE

DI INDIGO.AI PER MIGLIORARE

L’ASSISTENZA CLIENTI

Beko, marchio internazionale di elettrodomestici del gruppo Arçelik e secondo marchio in Europa nel bianco, ha scelto indigo.ai, la startup che aiuta le aziende a evolvere la propria customer experience grazie all’Intelligenza Artificiale conversazionale, per ottimizzare il servizio di assistenza clienti sul mercato italiano. La collaborazione prevede l’integrazione di un chatbot intelligente, studiato per supportare gli utenti lungo le diverse fasi del customer journey, fornendo informazioni e assistenza sui prodotti.

DISPENSA EMILIA

SCOMMETTE SUL TRIVENETO: ARRIVANO

DUE NUOVE APERTURE

A PADOVA

Dispensa Emilia continua la sua crescita nel Nord Est e si espande con due nuovi ristoranti a pochi chilometri dal centro di Padova, nel cuore del Veneto. Il primo aprirà nel centro commerciale Le Brentelle di Rubano, in via della Provvidenza 1. Il secondo nel centro commerciale Ipercity di Albignasego, in via Verga 1. La scelta di aprire in due centri commerciali di medie dimensioni è in linea con la filosofia del brand modenese, da sempre attento alla fidelizzazione dei clienti e portavoce del mood informale e amichevole tipico dell’accoglienza emiliana. La promessa è quella di conquistare il cuore e la gola dei padovani con la convivialità dei ristoranti abbinata alla qualità, al gusto e alla varietà del menù proposto.

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CORRADO DI SCALA -Digital Marketing & Communications Manager - Beko Italia
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NEWS

GRUPPO

NESTLÉ: IN EUROPA RAGGIUNTO

IL 95% DI PACKAGING PROGETTATO PER ESSERE RICICLABILE

In Europa il Gruppo Nestlé ha raggiunto l’importante traguardo del 95% di packaging dei propri prodotti progettati per il riciclo. Per quanto riguarda nello specifico gli imballaggi in plastica, sempre a livello europeo, quasi l’83% di quelli utilizzati da Nestlé lo è già e negli ultimi 5 anni il Gruppo è riuscito a ridurre del 33% l’uso della plastica vergine. Sono questi i dati che Nestlé ha diffuso in occasione della Giornata Mondiale del Riciclo, ribadendo i propri impegni per migliorare i processi di riciclo e la gestione dei rifiuti. Il Gruppo, infatti, sta lavorando con costanza e determinazione per conseguire risultati sempre più significativi in ottica di economia circolare focalizzandosi su tre diversi fattori-chiave: riprogettare i propri imballaggi, ridurre al minimo i rifiuti e ottimizzare l’utilizzo di materiali riciclabili e riutilizzabili.

BOOM DI NUOVE

APERTURE PER KFC: 5

NUOVI RISTORANTI IN ARRIVO

Entra nel vivo l’annunciata fase di espansione da record per KFC in Italia. Solo nella seconda metà di marzo, sono stati aperti ben cinque i nuovi ristoranti inaugurati dal brand, che porterà il logo con ilvolto del Colonnello Sanders a Roma Casilina, Brescia, Surbo (LE), Limbiate (MI) e Desenzano del Garda (BS). L’obiettivo è una penetrazione ancora più capillare del mercato, per rispondere alle richieste di una clientela che sempre di più apprezza i prodotti, l’atmosfera dei ristoranti, l’esperienza di consumo e di servizio del marchio KFC e l’originale pollo fritto del Kentucky. “Come annunciato a inizio anno, con le nuove aperture previste per il 2024 prevediamo che le vendite cresceranno di un altro 35% rispetto al 2023 – commenta Corrado Cagnola, AD di KFC in Italia – arrivando a servire il nostro pollo a 27 milioni di clienti”.

NAU! LANCIA NAU!RELOOVE PROMUOVENDO RICICLO E RISPETTO

PER L’AMBIENTE

Parliamo di un negozio, il primo a Como, su una rete italiana complessiva di 150 store tra diretti e in franchising (a cui si aggiungono altri store a Malta e in Messico), che rappresenta un esempio concreto di economia circolare, in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale. È, infatti, il primo negozio di occhiali da vista e da sole Nau! raccolti nei negozi italiani del brand grazie anche al contributo dei consumatori, che, a fronte della consegna di occhiali Nau! usati, ricevono un coupon di dieci euro da spendere per prodotti nuovi negli store della rete. Una volta raccolti, gli occhiali usati vengono inviati nella fabbrica di Castiglione Olona per essere analizzati e lavorati prima di essere rimessi sul mercato.

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NEWS COMUNICAZIONE

CARTIER CELEBRA

IL CENTENARIO

DELL’ICONICO ANELLO TRINITY

Il 1924 segna la nascita dell’anello Trinity. Cento anni dopo, il brand di lusso Cartier celebra l’anniversario dell’iconica collezione su Snapchat, offrendo per la prima volta la possibilità di indossare un anello in realtà aumentata. Spostando la mano davanti alla fotocamera frontale del proprio smartphone, con pochi semplici click la Lente Cartier Trinity Ring consentirà alla community di Snapchat, in gran parte appartenente alla Gen Z, di scoprire la collezione, provare l’Anello Trinity Classico e fare acquisti ovunque e in qualsiasi momento. La nuova tecnologia Try-On per anelli di Snapchat è stata sviluppata in esclusiva con Cartier, ponendo particolare attenzione non solo alla qualità dei metalli e al modo in cui riflettono, ma anche all’accuratezza della vestibilità e del posizionamento dell’anello sul dito.

CONAD VINCE IL CX

STORE AWARD 2024

PAC 2000A Conad si è aggiudicata, per il quinto anno consecutivo, il prestigioso premio CX Store Award 2024 come miglior insegna per rapporto qualità prezzo, confermandosi al primo posto in Campania e nelle province del Lazio di competenza della Cooperativa. Il premio, istituito nel 2019 dal periodico di marketing e comunicazione Promotion, è il risultato di un’indagine sullo scenario competitivo della GDO, basata su un campione di 17.647 famiglie rappresentative dell’universo di 25 milioni e 700 mila famiglie residenti in Italia. Le informazioni raccolte riguardano 190 insegne operanti nella GDO e in catene specializzate: pet store, drugstore, bazar e articoli casalinghi, presentando così un panorama esteso del retail.

BEST BRANDS 2024: ASSEGNATI GLI OSCAR DELLE MIGLIORI

MARCHE IN ITALIA

Sono stati annunciati negli Studi RAI di via Mecenate a Milano, i vincitori della 9ª edizione italiana di Best Brands, l’iniziativa che misura la forza delle marche sul mercato italiano lanciata nel 2004 da GfK e Serviceplan Group, patrocinata in Italia da UPA, e sostenuta dai partner Rai Pubblicità, 24 ORE System, IGPDecaux, ADC Group e Community. Le classifiche degli Oscar delle marche hanno visto al vertice: Coca Cola per Best Product Brand, che premia le marche con i migliori prodotti, Plenitude per Best Growth Brand, che valorizza le marche con la migliore crescita anno su anno, Amazon per Best Service Brand, che premia le migliori marche nei servizi e Nike per Best Momentum Brand, che riconosce le marche più capaci di anticipare le sfide del presente e del prossimo futuro. Infine, è stata Amazon ad essere selezionata come vincitrice della classifica speciale di questa edizione, Best Generation Brand, in quanto marca più capace di connettersi con tutte le generazioni.

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MARTINO MORETTI - Direttore Commerciale PAC 2000A

Il futuro delle aziende nelle esperienze immersive e live

CUSTOMER EXPERIENCE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Le aziende ne hanno rapidamente riconosciuto il grande potenziale. Il 71% delle aziende italiane privilegia i canali digitali per il primo contatto, riservando l’uso della voce per risolvere i problemi più complessi dei clienti o le escalation

Nel settore della Customer Experience, trainato dal progresso tecnologico e dai cambiamenti nelle aspettative dei clienti, stiamo attraversando una rapida trasformazione che dà vita a un panorama del tutto nuovo proprio sotto i nostri occhi: l’era della CX intelligente che, dalla riduzione dei costi della CX al miglioramento dell’affinità con i clienti, offrirà un nuovo livello di connessione tra consumatori e aziende. Per approfondire questi temi, Zendesk ha pubblicato il nuovo report CX Trends 2024, giunto alla sesta edizione, che individua le tendenze chiave alla base dell’era della CX intelligente, per aiutare le aziende a comprenderne i vantaggi e essere all’avanguardia del cambiamento. Lo studio ha identificato 10 trend, suddividendoli in tre aree di innovazione: AI ed esperienze intelligenti; dati ed esperienze sicure; piattaforme di nuova generazione ed esperienze immersive.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

GENERATIVA ACCELERERÀ LA CREAZIONE DI UN PERCORSO PIÙ

UMANIZZATO CON UN APPROCCIO

CORDIALE E INTERATTIVO

Le aziende hanno rapidamente riconosciuto il grande potenziale dell’AI generativa nel rimodellare la Customer Experience. Sia le aziende che i consumatori considerano questa tecnologia non come una forza spersonalizzante, ma

come uno strumento per rendere le interazioni più umane e personalizzabili. Il 70% delle organizzazioni italiane ritiene infatti che l’AI generativa possa aiutare a umanizzare le interazioni digitali (dato che a livello globale si attesta al 69%) e il 72% dichiara che l’AI generativa sta rendendo più efficiente ogni interazione digitale con i clienti, dalle funzioni di ricerca agli assistenti vocali (dato globale: 70%). Il 48% afferma che l’AI generativa cambierà completamente il modo in cui interagiamo con le aziende nei prossimi due anni, un dato che a livello globale si discosta dalla percentuale italiana e raggiunge il 59%. Tra chi ha già sperimentato personalmente questa tecnologia, tale tasso sale sensibilmente, raggiungendo il 75%. Il chatbot è forse lo strumento che meglio rappresenta l’enorme evoluzione nel modo in cui le aziende offrono esperienze clienti coinvolgenti. Stando ai risultati del report, il 71% dei responsabili CX in Italia (dato globale: 70%) ritiene che i bot stiano diventando abili architetti di percorsi del cliente altamente personalizzati. Nonostante ciò, molti di loro sono consapevoli che i loro attuali chatbot non sono all’altezza del loro potenziale né delle aspettative dei clienti: solo un modesto 20% dei responsabili CX in Italia (dato globale: 22%) considera i chatbot equivalenti ad agenti digitali. Nel frattempo, le aspettative dei consumatori sono sempre

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/ PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO /
Di Ennio Salomone

più alte: il 55% dei consumatori italiani ritiene che i chatbot debbano avere lo stesso livello di competenza e qualità degli agenti umani (dato globale: 68%). Tuttavia, c’è ottimismo: entro i prossimi due anni, i consumatori si aspettano un significativo miglioramento delle capacità dei chatbot. Prevedono che i bot offriranno suggerimenti personalizzati, gestiranno domande complesse con facilità e condurranno conversazioni più simili a quelle umane e di livello più alto. Addirittura, il 41% dei consumatori italiani ritiene che tra qualche anno preferirà interagire con agenti alimentati dall’intelligenza artificiale per la mancanza di errori umani (globale: 53%).

LA TRASPARENZA E LA CAPACITÀ

DECISIONALE IN AMBITO AI SONO

ORMAI LA REGOLA E NON PIÙ

L’ECCEZIONE

Con i rapidi cambiamenti introdotti dall’AI, non sorprende che aziende e consumatori abbiano messo la trasparenza tra le priorità chiave. La trasparenza dell’AI sta emergendo come un

fattore cruciale nella scelta del brand. Secondo il 90% delle organizzazioni italiane (il dato globale si ferma a un più contenuto 75%), l’assenza di trasparenza potrebbe in futuro portare a un aumento del tasso di abbandono dei clienti. Dai dati raccolti da Zendesk emerge che il 71% dei clienti italiani considera cruciale il modo in cui vengono gestiti, archiviati e utilizzati i dati nella decisione di acquistare un prodotto o servizio, rispetto alla media globale del 58%; un divario, questo, che sta a indicare una maggiore attenzione degli italiani per quanto riguarda la gestione dei dati, evidenziando una crescente sensibilità nei confronti della privacy e della sicurezza delle informazioni personali. Inoltre, il 59% dei consumatori italiani (dato globale: 63%) si dice preoccupato dal rischio di pregiudizi e discriminazione negli algoritmi dell’AI e nei processi decisionali, sottolineando l’importanza per le aziende di rassicurare i clienti mediante una chiara spiegazione dei dati inclusi ed esclusi nei modelli AI utilizzati.

19 / PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO /

LE AZIENDE PUNTANO AD ADATTARE ISTANTANEAMENTE L’ESPERIENZA UTENTE, DANDO PRIORITÀ

ALL’UTILIZZO DEI DATI IN TEMPO REALE

L’83% dei consumatori italiani afferma che la risoluzione rapida e accurata di problemi o reclami influenza pesantemente la loro decisione di acquisto (dato globale: 81%). Ciò che conta è, infatti, la soddisfazione dell’utente, non lo strumento utilizzato, dal momento che il 66% degli italiani si dichiara indifferente a interagire con l’AI o con una persona, purché riceva assistenza tempestiva (dato globale: 68%). Globalmente, il 51% predilige interagire con i bot per assistenza immediata rispetto agli agenti, ma in Italia questa percentuale si ferma al 36%. Tale differenza potrebbe essere spiegata dalla propensione a scegliere i canali in cui in passato si sono accumulate più esperienze positive di risoluzione: un segnale di come l’implementazione dei bot in Italia sia in ritardo rispetto ad altri mercati. Sebbene i responsabili della CX si sentano indietro nell’offrire esperienze istantanee (65% in Italia, 62% globale), intendono colmare questo divario,

dando priorità agli strumenti per la previsione delle esigenze dei clienti in tempo reale e alle soluzioni proattive, con la stragrande maggioranza delle organizzazioni (Italia: 81%, globale: 70%) che sta attivamente investendo in tecnologie e strumenti in grado di acquisire e analizzare in automatico i segnali relativi all’intento.

DATI ED ESPERIENZE SICURE: IL NUOVO IMPERATIVO DELLA CX

Con il ruolo sempre più importante dell’AI e della personalizzazione, i responsabili CX sono i nuovi promotori della privacy dei dati. Dai dati raccolti da Zendesk, l’82% (dato globale: 77%) dei responsabili CX in Italia comprende la propria responsabilità nella protezione dei dati dei clienti in loro possesso, ed è interessante notare che, tra questi, quelli che rilevano un ROI positivo nella tecnologia CX sono anche quelli più propensi a rafforzare la sicurezza dei dati. L’80% (dato globale: 83%) dei responsabili CX italiani afferma che la protezione dei dati e la sicurezza informatica sono le priorità principali delle loro strategie per il servizio clienti. Tuttavia, solo il 7% ritiene che il proprio dipartimento abbia un livello molto

20 / PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO /

avanzato di conoscenza e competenza riguardo alla privacy dei dati dei clienti, in contrasto con il 28% a livello mondiale, suggerendo una maggiore cautela nel dichiarare competenze così critiche e non improvvisabili, e una consapevolezza che ci sia ancora molto da fare. Oggi, la sicurezza non è più una funzione aggiuntiva, ma integrata direttamente nell’intero percorso del cliente. Il 78% dei responsabili CX in Italia (dato globale: 74%) afferma di avere piani strategici dettagliati per rispondere agli inganni e alle frodi digitali nelle loro operazioni di CX. Tuttavia, questi sforzi non vengono

ancora percepiti dai consumatori. Sebbene l’83% dei responsabili CX a livello globale pensa che il cliente abbia fiducia nelle loro iniziative a tutela della sicurezza dei dati, sei consumatori su dieci (42% in Italia) ritengono invece che le aziende non fanno abbastanza. Questo divario sul tema della fiducia non lascia molta scelta al management della CX: è necessario rinnovare e rafforzare le strategie di sicurezza, nella consapevolezza che il tutto deve essere integrato direttamente nel percorso del cliente senza compromettere quella facilità di interazione che i consumatori danno ormai per scontata.

IN EVIDENZA

• Il 70% delle organizzazioni italiane ritiene che l’AI generativa possa aiutare a umanizzare le interazioni digitali e il 72% dichiara che l’AI generativa sta rendendo più efficiente ogni interazione digitale con i clienti, dalle funzioni di ricerca agli assistenti vocali;

• L’83% dei consumatori italiani afferma che la risoluzione rapida e accurata di problemi o reclami influenza pesantemente la loro decisione di acquisto (dato globale: 81%). Ciò che conta è, infatti, la soddisfazione dell’utente, non lo strumento utilizzato, dal momento che il 66% degli italiani si dichiara indifferente a interagire con l’AI o con una persona, purché riceva assistenza tempestiva;

• Secondo il 90% delle organizzazioni italiane (il dato globale si ferma a un più contenuto 75%), l’assenza di trasparenza potrebbe in futuro portare a un aumento del tasso di abbandono dei clienti;

• Il 59% dei consumatori italiani si dice preoccupato dal rischio di pregiudizi e discriminazione negli algoritmi dell’AI e nei processi decisionali;

• Il conversational commerce, in cui i clienti possono effettuare acquisti direttamente dalla chat o messaggistica, si è rapidamente imposto come nuovo standard negli acquisti online. Nella stessa conversazione, un cliente potrebbe aprire una chat per ottenere assistenza per un prodotto acquistato in precedenza e quindi, attraverso suggerimenti mirati, ricevere proposte di altri prodotti pertinenti per un prossimo acquisto: il 56% delle aziende italiane ha intenzione di esplorare il conversational commerce e renderlo disponibile ai loro clienti nel 2024 (dato globale: 64%).

21 / PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO /

IL FUTURO NELLE ESPERIENZE

IMMERSIVE E LIVE

Il confine tra assistenza e vendite ha cominciato a confondersi, con il 79% dei consumatori italiani (dato globale: 80%) che si aspetta di ricevere aiuto per ogni esigenza dagli agenti della chat e dai rappresentanti dell’assistenza. Il conversational commerce, in cui i clienti possono effettuare acquisti direttamente dalla chat o messaggistica, si è rapidamente imposto come nuovo standard negli acquisti online. Nella stessa conversazione, un cliente potrebbe aprire una chat per ottenere assistenza per un prodotto acquistato in precedenza e quindi, attraverso suggerimenti mirati, ricevere proposte di altri prodotti pertinenti per un prossimo acquisto. A livello globale, i consumatori segnalano che solo il 34% delle volte riescono a effettuare acquisti direttamente dalle conversazioni chat. Anche se le aziende ne colgono il potenziale, sono ancora indietro in termini di implementazione. Si stanno effettuando investimenti in tal senso, ma al momento solo il 30% delle aziende italiane intervistate ha implementato il conversational commerce (dato globale: 33%). Tuttavia, il 56% ha intenzione di esplorare il conversational commerce e renderlo disponibile ai loro clienti nel 2024 (dato globale: 64%). Se l’offerta del conversational commerce avanza a piccoli passi, un altro elemento è in crescita: lo shopping con livestreaming abbinato all’assistenza agli acquisti in tempo reale. La sua natura interattiva e dinamica piace ai consumatori e apporta una serie di vantaggi: un tocco più umano, una migliore conoscenza dei prodotti, consigli immediati dagli esperti e, nel complesso, un’esperienza di shopping più coinvolgente. Pertanto, le aziende devono realizzare strategie per sfruttare al meglio questo sviluppo. L’implementazione delle funzionalità di live-streaming richiede risorse finanziarie, ma per l’81% dei responsabili della CX si tratta di spese giustificate (dato globale: 74%).

22 / PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO /

LE COMUNICAZIONI VOCALI

STANNO ASSUMENDO UN RUOLO

PIÙ AVANZATO E SONO SEMPRE PIÙ

UTILIZZATE PER RISOLVERE LE QUESTIONI PIÙ COMPLESSE

Il 71% delle aziende italiane (pari al dato globale) privilegia i canali digitali per il primo contatto, riservando l’uso della voce per risolvere i problemi più complessi dei clienti o le escalation. È interessante notare che il 41% dei responsabili CX intende aumentare i budget per l’assistenza telefonica nel 2024 e questo dimostra la volontà di andare incontro ai clienti ovunque si trovino. Tuttavia, è importante assicurarsi che i canali digitali offrano un servizio eccezionale sfruttando strumenti basati sull’intelligenza artificiale avanzata e tecniche di personalizzazione. Se i clienti riescono a trovare facilmente le risposte tramite i canali digitali, in particolare i contenuti

self-service, si ridurrà il traffico telefonico derivante dalle problematiche più comuni. È qui che le funzionalità voce basate sull’AI avranno un ruolo importante, una consapevolezza che si sta ampiamente diffondendo nelle aziende, con il 39% dei responsabili CX italiani (dato globale: 42%) che ritiene che l’AI generativa influenzerà le interazioni vocali nei prossimi due anni.

Metodologia: I dati presentati nel report CX Trends 2024 provengono da due sondaggi: un sondaggio globale (20 paesi) che ha coinvolto 2.818 consumatori e un secondo sondaggio globale (20 paesi) a cui hanno partecipato 4.441 persone da diverse aziende. Le aziende intervistate spaziavano da micro-imprese a grandi aziende di livello enterprise. I risultati di ciascun sondaggio sono stati ponderati per rimuovere gli errori dai campioni. I sondaggi sono stati condotti nei mesi di luglio e agosto del 2023.

23 / PRIMA FILA: DALL’ITALIA AL MONDO /

Linfa vitale della tanto attesa ripresa economica

IL NUOVO PIANO MATTEI

Intervista al Professore Fabio Verna, geopolitical advisor and economic analyst: “L’impatto su tutto il sistema produttivo italiano sarà indubbiamente molto rilevante e darà una risposta nel medio periodo, coinvolgendo non solo aziende già ampiamente apprezzate sui mercati internazionali ma anche la filiera delle P.M.I.”

Il 2024 si è aperto con un evento di notevole rilevanza per l’economia del nostro paese che certamente andrà presto ad innestarsi sul panorama economico internazionale, infatti il 29 Gennaio sono stati ricevuti presso il Senato della Repubblica a Palazzo Madama i capi di Stato, o i loro diretti rappresentanti, delle principali nazioni africane per il summit “ItaliaAfrica”, incontro preceduto già la sera prima da una cena di gala al Quirinale, ove lo stesso Presidente Mattarella ha ritenuto voler accogliere i Capi di stato come omaggio a questa prestigiosa iniziativa del Governo. Il progetto di rimettere in campo il Piano Mattei, che porta il nome dello storico fondatore dell’ENI, nasce dalla contingenza energetica derivata dal conflitto russo-ucraino che ha di fatto interrotto le importazioni di gas verso le aree maggiormente industrializzate d’Europa, di fronte al perdurare di questa crisi, il Governo con in prima fila la stessa Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha effettuato alcuni road show presso quelle nazioni africane ricche di risorse naturali, ancora da sfruttare, al fine di supplire alle nostre necessità, siano queste energetiche che di materie prime; in talune di queste trasferte internazionali la nostra premier ha ritenuto di avvalersi della competenza di Claudio Descalzi, attuale A.D. dell’ENI, da molti considerato l’erede delle competenze e della visione di Enrico Mattei, ed è proprio nel corso di questi viaggi che prese corpo la prima progettualità del Piano Mattei. Certamente gli

scenari dai tempi di Enrico Mattei sono notevolmente cambiati, il colonialismo, aggiungerei predatorio, dell’800, protrattosi in alcune situazioni anche nel secolo recentemente conclusosi, ha assunto forme sensibilmente diverse, anche se in molti casi ha saputo mantenere la sua presenza. Facendo alcuni sintetici cenni di geopolitica: il Franco CFA utilizzato nell’ambito del CEMAC, la Comunità economica e monetaria dell’Africa centrale, viene ancor oggi utilizzato da oltre 150

24
/ VISTO DALL’ALTO /
Di Fabio Pasquali Fabio Verna

milioni di cittadini africani, una valuta che di fatto è stata convertibile solo con il Franco Francese sino all’introduzione dell’Euro, anche se la Banca di Francia ha continuato a gestirne la convertibilità, consentendo ancor oggi di mantenere, almeno in parte il controllo economico su quella Francafrique tanto cara a De Gaulle. Ma se la Francia ha tentato di far perdurare la sua presenza nell’Africa francofona, utilizzando lo strumento monetario, nuovi players son entrati sul campo da gioco, la Russia impiegando la Wagner, che noi abbiamo imparato a conoscere nell’ambito del conflitto russo-ucraino, ma che era già dal 2017 presente in Sudan ed in altre aree geominerarie a presidio degli interessi della Russia nel continente africano; altresì oltre alla Russia anche la Cina si è resa promotrice di grandi investimenti in aree per Pechino considerate strategiche, quali: trasporti, finanziamenti, energia e comunicazione, con una massiccia penetrazione economica e la notevole influenza da questa derivata. D’altra parte l’Italia va oggi ad inserirsi nel continente africano forte di un approccio diverso, basato sulla reciprocità, sulla ricerca di un comune interesse su basi paritarie, un naturale “ponte” tra l’Europa ed il continente africano, iniziando dal Magreb sino a scendere alle nazioni subsahariane. Per non disperdere in mille rivoli gli sforzi volti ad uno sviluppo comune, il nostro Governo ha delineato 5 aeree prioritarie d’intervento: formazione, sanità, agricoltura, acqua ed energia, partendo da progetti pilota: in Marocco per le energie rinnovabili, in Tunisia per la formazione e l’agroalimentare, mentre in Costa d’Avorio per la salute ed in Algeria puntando sull’agricoltura, senza con questo dimenticare le importanti forniture di gas algerino. Inoltre il Governo italiano intende far diventare la nostra nazione un hub energetico per tutta l’Europa, gestendo un corretto mix tra le energie da fonti rinnovabili e quelle fossili. Sicuramente un progetto molto ambizioso ma che, ove correttamente posto in essere, offre potenziali risultati di enorme valenza. Per l’Italia minori costi energetici e costanti approvvigionamenti di materie prime con un’inevitabile

ricaduta positiva sulla crescita del P.I.L., per l’Africa un impatto di grande valenza sociale, offrendo a milioni di africani la possibilità di non dover essere costretti ad emigrare, mettendo a disposizione la possibilità di avere nelle proprie terre natie una migliore qualità di vita con le relative opportunità di lavoro; in quanto ove sussiste il diritto ad emigrare, ritengo fortemente che debba anche sussistere il diritto a non essere costretti a doverlo fare. Naturalmente ora questi progetti dovranno essere messi a terra: la SACE e la Simest dovranno andare a supportare le nostre imprese, così come le nostre ambasciate dovranno divenire punti di promozione e di aggregazione dei singoli progetti, in quanto il continente africano oltre che per la sua vastità è connotato da usanze, costumi, religioni spesso in contrasto tra loro, oltre agli interessi dei potentati locali ed alle ingerenze delle sopra ricordate Russia e Cina, dunque tante saranno le problematiche che i nostri tecnici della geopolitica dovranno affrontare e risolvere, con un grande sforzo comune volto ad un comune obiettivo. Abbiamo approfondito con il Professore Fabio Verna, geopolitical advisor and economic analyst.

/ VISTO DALL’ALTO / 25

Professore, lei da attento studioso di geo economia sta da tempo seguendo la “messa a terra” dell’attuale Piano Mattei, ma quale apporto strategico ha dato allo sviluppo economico dell’Italia, un uomo della valenza di Enrico Mattei?

“Enrico Mattei sin dal primo dopoguerra prese atto che le imprese italiane per svilupparsi avrebbero avuto sempre maggiore necessità di un costante approvvigionamento energetico, da qui la scelta coraggiosa di riportare in bonis l’AGIP, all’epoca in liquidazione e successivamente, nel 1953, a fondare l’ENI”.

Alla luce dei nuovi scenari internazionali come si inserisce il Piano Mattei nel nostro sistema economico finanziario?

“Il Piano Mattei ha una connotazione del tutto innovativa rispetto a quanto pose in essere il fondatore dell’ENI all’inizio degli anni ’50, infatti in questi oltre 70 anni, il panorama geopolitico internazionale è decisamente cambiato, ma soprattutto il progresso tecnologico ha messo a disposizione nuove fonti di energia che non provengono solo dal fossile, ovvero le cosiddette “rinnovabili”.

Quali sono i principali obbiettivi che il Governo italiano si è posto dopo la presentazione del nuovo Piano Mattei nel corso del convegno Italia-Africa tenutosi presso il Senato della Repubblica lo scorso 29 gennaio?

“L’Italia, ideale ponte attraverso il Mar Mediterraneo, sta proponendo una nuova interazione con tutte quelle nazioni africane che vorranno aprirsi ad una stagione di scambi commerciali basati sulla parità dei rapporti, uno scambio in cui il nostro paese, apripista dell’Unione Europea, andrà a fornire: sanità, formazione professionale, opere di pubblica utilità, macchine utensili, cultura d’impresa a fronte delle materie prime di cui le nostre industrie manifatturiere hanno costantemente bisogno, nonché naturalmente di quelle risorse energetiche necessarie a muovere i nostri impianti industriali”.

26 / VISTO DALL’ALTO /

A suo avviso quale valore aggiunto il Piano

Mattei potrà portare ai nostri grandi gruppi industriali, nonché al sistema delle nostre P.M.I.?

“L’impatto su tutto il sistema produttivo italiano sarà indubbiamente molto rilevante e darà una risposta nel medio periodo, coinvolgendo non solo aziende già ampiamente apprezzate sui mercati internazionali, sto pensando oltre all’ENI ed alla Leonardo, anche alla filiera delle P.M.I. che con la loro duttilità meglio sapranno adattarsi alle esigenze dei singoli territori, pur godendo dell’ombrello che le nostre multinazionali potranno fornire loro sul piano della logistica e/o della sicurezza. Tutto questo senza dimenticare le grandi capacità delle nostre grandi aziende di costruzione, le quali hanno saputo realizzare all’estero opere pubbliche di grande rilevanza”.

Con quali dotazioni finanziare parte il Piano Mattei e che ritorno ne avrà l’economia italiana?

“La prima tranche ammonta a 5,5 miliardi di euro, una notevole massa di mezzi finanziari che provengono per 3 miliardi di euro dal Fondo italiano per il clima ed i restanti 2,5 dalla Cooperazione, destinati a due progetti pilota da

realizzarsi, il primo in Marocco ed il secondo in Kenya; progetti che andranno dalla realizzazione di grandi parchi fotovoltaici, le cosiddette Gigafarms, sino all’incremento della produzione di biocarburanti. Vede, il Governo italiano ha nella sua visione del Piano Mattei una notevole ambizione, quella di trasformare l’Italia in un hub energetico, dall’Africa verso l’Unione Europea, opportunità che darebbe un rilevante incremento al nostro P.I.L., una ripresa della crescita assolutamente necessaria, al fine di bilanciare il gravoso peso del nostro debito pubblico”.

Oltre ai conti pubblici, che come Lei ricordava necessitano di un pronto riequilibrio, anche per mantenere quei parametri fortemente richiestici dall’Europa, il Piano Mattei cosa potrà apportare al nostro tessuto imprenditoriale?

“La prima risposta positiva sarà nella riduzione delle bollette energetiche, opportunità che coinvolgerà sia le imprese che i cittadini, sicuramente avremo un notevole incremento nelle esportazioni di macchine utensili; un settore merceologico nel quale l’Italia è al IV° posto nella graduatoria mondiale della produzione.

27 / VISTO DALL’ALTO /

Inoltre le nostre imprese potranno assumere mano d’opera già formata attraverso canali ufficiali, senza dimenticare l’efficientamento nel rifornimento delle materie prime. Prendendo a prestito proprio le Sue parole, il Piano Mattei

potrà divenire la linfa vitale della tanto attesa ripresa economica, e mi consenta di aggiungere, come già dissi in Senato nel corso del convegno dello scorso 2 Aprile: “perché non vi abbiamo pensato prima”!...”.

CARTA DI IDENTITÀ: Enrico Mattei

Figlio di un sottufficiale dei Carabinieri, nasce ad Acqualagna in provincia di Pesaro nel 1906, dopo le prime esperienze lavorative, in una conceria, ed avendo nel contempo conseguito il diploma da ragioniere, nel ‘34 fondò una propria piccola fabbrica: la Chimica Lombarda; due anni più tardi a Vienna conoscerà e sposerà Greta Paulas, donna che gli rimarrà accanto per tutta la vita. Purtroppo arrivarono gli anni della guerra, anni in cui non venne richiamato al fronte in quanto le attività della Chimica Lombarda avevano una certa rilevanza per l’industria bellica, ma quando, dopo il 25 Luglio del ’43, iniziò l’invasione angloamericana della nostra penisola, lasciò la sua fabbrica e si arruolò nella resistenza, nella cosiddetta componente “bianca” in seno al CLNAI. Nel ’45 sia per il suo impegno nella lotta partigiana, ma ancor più per le sue esperienze nel settore industriale, venne nominato da Cesare Merzagora Commissario liquidatore dell’AGIP, un’azienda creata nel 1926 dal regime fascista, ma Mattei non seguì il mandato conferitogli, scelse infatti di riorganizzare l’AGIP consapevole dell’importanza che l’azienda avrebbe potuto avere nell’ambito della ricostruzione post bellica, di fatti quando nel 1953 fondò l’ENI fu proprio l’AGIP a divenirne una delle strutture portanti, assieme alla SAIPEM ed all’AGIPGAS. Sotto la sua guida l’ENI divenne una multinazionale nel settore petrolifero, contribuendo fortemente a quello che venne poi definito il “miracolo italiano”; ma l’ENI si trovò in contrasto con le cosiddette “sette sorelle” che di fatto gestivano l’oligopolio dell’industria petrolifera mondiale, in quanto introdusse un principio di equità economica sulla redditività delle risorse naturali estratte, principio che rivediamo anche oggi nell’attuazione del piano di partneriato commerciale che prende appunto il nome di Enrico Mattei. Dunque un uomo di grande capacità imprenditoriale, con una visione lungimirante sul futuro dell’energia e sui rapporti tra l’Italia ed i paesi detentori delle materie prime necessarie alle nostre aziende, tanto lungimirante che la sua visione appare ancor oggi assolutamente attuale. Molto probabilmente furono proprio queste sue grandi doti a sentenziarne la fine, occorsa il 27 Ottobre del ’62 a Bascapè con un incidente aereo su cui ancor oggi dopo anni di indagini e di controversie non si è potuto fare assoluta chiarezza, anche se sono stati in molti, e da più parti, a sollevare delittuosi dubbi sulle cause dell’incidente.

28 / VISTO DALL’ALTO /

FRANCHISING

Coincasa è il marchio di home decoration di Coin, azienda leader nel retail in Italia e presente all'estero con una rete franchising in continua espansione. I negozi, con superficie minima di 150 mq, sono presenti in centro città e nei migliori centro commerciali. Lavoriamo con i nostri partner per offrire assistenza di qualità, oltre a costante supporto commerciale e visual. La formula è in conto vendita con margine garantito.

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La pizza gourmet con consegna a domicilio in meno di 30 minuti

‘NA PIZZA: IL FRANCHISING DELLA PIZZA GOURMET

ITALIANA-DELIVERY

È alla ricerca di persone e/o aziende che vogliono mettersi in gioco con coraggio, talento e spirito imprenditoriale

Il settore della pizza e più in generale il settore del food delivery, è uno dei pochissimi ad aver registrato una crescita costante dal 2008. Na Pizza Napoletana srl è un’azienda che appartiene ad un gruppo di aziende che spazia nei settori Food&Wine, specializzata in prodotti d’eccellenza del Made in Italy. Grazie all’esperienza dei suoi soci fondatori vuole svilupparsi nel “Franchising” il concetto di Pizza Gourmet Italiana-Delivery con consegna veloce alla giusta temperatura con la scatola di consegna. Con ‘Na Pizza si vuole portare il Made in Italy nel mondo, oltre che farlo valorizzare in Italia. L’attività principale di ‘Na Pizza è la vendita di pizza gourmet al mercato privato con consegna a domicilio in meno di 30 minuti e alla giusta temperatura unendo la qualità dei migliori produttori italiani con un ottimo servizio di consegna. Ingredienti di alta qualità: farina ‘00’ italiana 100% italiana, olio extra vergine di oliva e pomodorini 100% italiani.

‘NA PIZZA, UN PROGETTO CHE GUARDA AL FUTURO

L’affiliazione prevede la concessione in comodato d’uso dei diritti relativi all’uso di marchi software e manuali operativi sistemi gestionali commerciali nonché di tutti gli elementi che entrano a far parte del know how aziendale.

COSA FA L’AFFILIATO FRANCHISEE

MR. FR.

• Eroga il servizio di consegna Delivery e/o Take Away;

• Gestisce la logistica e il magazzino prodotto;

• Solo Il Mr Franchisor si occupa dello sviluppo commerciale nel mercato di esclusività;

• Impegno ad utilizzare l’insegna del Marchio ‘Na Pizza Napoletana;

• Si obbliga a non acquistare da altri le Pizze e le Bevande previo revoca del contratto di affiliazione;

• Solo per il Mr. Franchisee l’obbligo di dotarsi di un sito di stoccaggio merce Frozen 2020°.

COSA FA ‘NA PIZZA NAPOLETANA

• Cura il marketing centrale;

• Mantiene l’ infrastruttura tecnologica;

/ BUSINESS FORMAT / 30
/ BUSINESS FORMAT /

• Fornisce tutta l’attrezzatura in comodato d’uso;

• Fornisce tutti i prodotti Pizza & Beverage;

• Supporta l’affiliato nell’individuazione del locale;

• Assistenza clienti telefonica e via chat;

• Fornisce supporto Amministrativo e Legale;

• Non Fornisce Scooter e Bauletto, che potranno essere comprati separatamente.

‘Na Pizza è alla ricerca di persone e/o aziende che vogliono mettersi in gioco con coraggio, talento e spirito imprenditoriale.

PERCHÉ LAVORARE CON ‘NA PIZZA

‘Na Pizza opera anche tramite la propria

Applicazione Innovativa e ricca di funzioni. Tramite un team di esperti dedicati alle fasi di lancio e startup si viene costantemente seguiti e supportati dalla casa madre che offrè una formazione costante ed un’assistenza continua sia operativa che di prodotto.

• Offriamo un servizio unico, con un marchio facile da comprendere, con colori e forma inconfondibile;

• Operiamo in un mercato in continua crescita, con prodotti selezionati Made in Italy e con alta marginalità;

• Opererai su una zona in completa esclusiva per un raggio di circa 7/10 kmq.

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Unico bene immateriale che può essere registrato

L’IMPORTANZA DEL MARCHIO

L’elemento che contraddistingue l’intera rete commerciale

di Mirco Comparini

Ragioniere Commercialista – Revisore Legale – Consulente al franchising (Studio Comparini & Russo –Professional Group SRL-Franchising Analysis)

All’interno della formula commerciale di una rete in franchising, il marchio costituisce uno degli elementi fondamentali. Trattasi di un bene immateriale di assoluta e rilevante importanza essendo:

- uno dei beni (immateriali) concessi dall’affiliante all’affiliato che dovrà contraddistinguere l’intera rete;

- uno degli elementi che, a fronte della concessione del diritto d’uso (insieme ad altri elementi),

determina un corrispettivo (royalty) e, quindi, assume valenza economica;

- a seguito della relativa licenza d’uso, costituisce uno dei capisaldi del rapporto di collaborazione tipica del franchising;

- l’elemento che qualifica l’immagine uniforme dell’affiliante e costituisce uno degli elementi essenziali per il successo della rete stessa e della sua protezione.

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/ AGORÀ FINANZIARIO E LEGALE/

Il marchio, a differenza del know-how e dei “segni distintivi”, ad esempio, può essere separatamente registrato, seppur la sua registrazione non sia obbligatoria, ma lo diventa in quanto, da un lato, è necessaria per poter esercitare i diritti che di cui all’articolo 20 del codice della Proprietà Industriale e, dall’altro, perché rientra nelle informazioni obbligatorie da fornire dall’affiliante al potenziale affi liato.La registrazione di un marchio può essere effettuata a livello nazionale, a livello comunitario o internazionale e si tratta di una scelta strategica basata su molteplici fattori. Il marchio, insieme alla ditta e all’insegna, sono alcuni segni distintivi tutelati dalla legge con i quali l’imprenditore distingue la propria attività ed i propri prodotti dalla concorrenza: - la ditta identifica il nome dell’impresa ed è l’unico, tra i segni distintivi, ad essere obbligatorio. Nel caso di impresa individuale, deve contenere almeno il cognome o la sigla del titolare, eventualmente accompagnati da nomi di fantasia. Nel caso di impresa collettiva, deve

IN EVIDENZA

contenere l’indicazione della forma giuridica (Snc, Sas, Srl, ecc.) e corrisponde alla ragione sociale (per le società di persone) o alla denominazione sociale (per le società di capitali);

• La registrazione di un marchio può essere effettuata a livello nazionale, a livello comunitario o internazionale e si tratta di una scelta strategica basata su molteplici fattori

• Il marchio, insieme alla ditta e all’insegna, sono alcuni segni distintivi tutelati dalla legge con i quali l’imprenditore distingue la propria attività ed i propri prodotti dalla concorrenza

• Al marchio oltre alla funzione di distinguere il prodotto e di permetterne l’individuazione da parte dei consumatori e di terzi, è attribuita anche la funzione di contraddistinguere i servizi (c.d. “marchio di servizio”)

33 / AGORÀ FINANZIARIO E LEGALE /

- l’insegna identifica i locali dell’impresa. Trattasi di un emblema affisso sulla porta dei locali in cui opera l’impresa. Può contenere parole ed immagini e può essere generica o specifica. Nel secondo caso gode della stessa tutela accordata alla ditta;

- il marchio identifica i prodotti o i servizi dell’impresa, ma anche di più imprese (marchio collettivo). A questa classificazione possiamo aggiungere la seguente:

• marchio denominativo, è costituito solo da parole;

• marchio figurativo, che consiste in una figura o in una riproduzione di oggetti reali o di fantasia. Ai fini del deposito si considera figurativo anche il marchio misto (composto da parole e elementi figurativi);

• marchio di colore, che protegge una determinata tonalità cromatica;

• marchio di forma o tridimensionale, che è costituito da una forma tridimensionale e che può comprendere i contenitori, gli imballaggi, il prodotto stesso o il loro aspetto;

• marchio sonoro che è costituito esclusivamente da un suono o da una combinazione di suoni;

• marchio di movimento, caratterizzato da un cambiamento di posizione degli elementi del marchio;

• marchio multimediale è costituito dalla combinazione di immagine e di suono;

• marchio a motivi ripetuti, ossia un segno caratterizzato dalla successione regolare di una serie di elementi (ad esempio una particolare trama o motivo grafico);

• marchio di posizione, che tende a proteggere la posizione in cui viene apposto il marchio;

• marchio olografico, costituito da elementi con caratteristiche olografiche.

I marchi sonoro, di movimento, multimediale e olografico sono di recente introduzione nella disciplina nazionale. Al marchio, però, oltre alla funzione di distinguere il prodotto e di permetterne l’individuazione da parte dei consumatori e di terzi, è attribuita anche la funzione di contraddistinguere i servizi (c.d. “marchio di servizio”).

34 / AGORÀ FINANZIARIO E LEGALE /

L’articolo 2572 del codice civile, formula, infine, un’ulteriore distinzione tra “marchio di fabbrica” (apposto dal produttore) e “marchio di commercio” (apposto dal rivenditore).

Caratteristiche del marchio sono:

- deve essere lecito, l’immagine, se “marchio emblematico”, o la denominazione, se “marchio denominativo”, non possono essere contrarie a norme imperative, all’ordine pubblico o al buon costume;

- deve essere valido, originale (portatore di capacità distintiva e non generico) e nuovo (non

utilizzato da altri per lo stesso genere di prodotti). Il concetto di originalità porta ad una ulteriore distinzione tra i c.d. “marchio forte” (è pienamente originale e non ha alcun collegamento con la denominazione di prodotti o, comunque, ha assunto una rilevante forza distintiva) e “marchio debole” (costituito da una terminologia comune modificata da un apporto minimo di fantasia).

A ciò si aggiunga, infine, il c.d. “marchio celebre” (art.1, R.D. n. 929/1942), cioè, quel marchio rinomato anche al di fuori della cerchia dei prodotti direttamente individuati o affini.

35 / AGORÀ FINANZIARIO E LEGALE /

La trasparenza e la disponibilità di informazioni complete e veritiere sono la spina dorsale di qualsiasi rapporto di franchising di successo

FRANCHISING: ASPETTI

SPECIFICI DELL’INFORMATIVA PRECONTRATTUALE

Il successo di un’affiliazione in franchising si basa su una comunicazione aperta e trasparente. Prima della firma di un contratto, è fondamentale che il franchisor fornisca al potenziale franchisee informazioni complete e accurate in ordine a tutta una serie di aspetti specificamente disciplinati dalla Legge 129/2004

di Giovanni Adamo

Avvocato – Cultore della Materia di Diritto Privato nell’Università di Bologna www.studiolegaleadamo.it

Il “consenso informato”: alcuni aspetti specifici - La Legge 129/2004 prevede l’obbligo per il Franchisor di fornire all’aspirante affiliato una serie di informazioni che includono, fra l’altro, le seguenti:

1) Elenco degli Affiliati e Punti Vendita: deve essere presentato un elenco degli affiliati attualmente operativi nel sistema e dei punti vendita diretti dell’affiliante.

2) Variazione degli Affiliati : deve essere fornita una descrizione della variazione annuale del numero degli affiliati e della loro ubicazione negli ultimi tre anni, o da quando l’attività è stata avviata se questa è stata iniziata meno di tre anni fa.

3) Procedimenti Giudiziari o Arbitrali: una descrizione sintetica di eventuali procedimenti giudiziari o arbitrali conclusi negli ultimi tre anni, relativi al sistema di affiliazione commerciale e intentati da affiliati, terzi privati o pubbliche autorità, nel rispetto delle norme sulla privacy. L’informativa preventiva su questi aspetti specifici soddisfa diversi scopi fondamentali. Fornire l’elenco degli affiliati attualmente operativi e dei punti vendita diretti permette al potenziale affiliato di comprendere la rete

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/ DALLA PARTE DEL LEGALE /

esistente a cui si unirà. Mostra la penetrazione di mercato del franchisor e consente all’affiliato di identificare la distribuzione geografica e la densità di mercato della rete. Questo aiuta a valutare la competitività e il sistema di supporto all’interno della comunità di franchising. I dati storici sul numero di affiliati e sulle loro ubicazioni negli ultimi tre anni forniscono informazioni sulla tendenza della rete all’espansione o, viceversa, alla contrazione. In particolare, un eventuale turn over elevato potrebbe essere segno della presenza di rilevanti criticità all’interno del sistema di franchising.

PER SAPERNE DI PIÙ SUL FRANCHISING

“L’affiliazione commerciale (franchising) è il contratto, comunque denominato, fra due soggetti giuridici, economicamente e giuridicamente indipendenti, in base al quale una parte concede la disponibilità all’altra, verso corrispettivo, di un insieme di diritti di proprietà industriale o intellettuale relativi a marchi.

Cosa vuol dire affiliazione commerciale?

Nell’affiliazione commerciale, conosciuta meglio come franchising, l’affiliato sfrutta la notorietà del brand dell’affiliante per evitare di aprire un’attività da zero, con i relativi costi e rischi.

Cosa consiste il franchising?

Il franchising è l’accordo con cui un’azienda concede a una persona o società, a fronte del pagamento di un canone, il diritto di usare il proprio marchio e la propria insegna per venderne prodotti o servizi.

Quanto è il guadagno su un franchising?

Quanto si può guadagnare con il franchising? Come si può intuire è difficile dare una risposta univoca di guadagno, ma ci sono alcune proposte di franchising che in qualche modo hanno le idee molto chiare e possono garantire all’affiliato dei margini di guadagno redditizi che raggiungono oltre il 10 %.

37 / DALLA PARTE DEL LEGALE /

L’elenco dei procedimenti giudiziali o arbitrali che coinvolgono il franchisor relativi al sistema di franchising, riflette la storia del franchisor nella risoluzione dei conflitti e nella conformità legale. Si tratta di informazioni fondamentali per valutare la solidità del franchising e le ragioni per le quali i procedimenti sono stati avviati. La

Legge 129/2004 impone questa attività di divulgazioni per garantire quindi un processo decisionale equo e informato per il potenziale affiliato, riducendo l’asimmetria informativa tra franchisor e franchisee e promuovendo un sistema di franchising trasparente. La chiarezza e l’accuratezza di queste informazioni sono cruciali.

IN EVIDENZA

• Fornire l’elenco degli affiliati attualmente operativi e dei punti vendita diretti permette al potenziale affiliato di comprendere la rete esistente a cui si unirà

• I dati storici sul numero di affiliati e sulle loro ubicazioni negli ultimi tre anni forniscono informazioni sulla tendenza della rete all’espansione o, viceversa, alla contrazione

• L’elenco dei procedimenti giudiziali o arbitrali che coinvolgono il franchisor relativi al sistema di franchising, riflette la storia del franchisor nella risoluzione dei conflitti e nella conformità legale

• È necessario ridurre l’asimmetria informativa tra franchisor e franchisee e promuovere un sistema di franchising trasparente

38 / DALLA PARTE DEL LEGALE /

Non solo aiutano il franchisee a prendere una decisione informata, ma riflettono anche l’integrità e la credibilità del franchisor. Concludendo, è chiaro che la trasparenza e la disponibilità di informazioni complete e veritiere sono la spina dorsale di qualsiasi rapporto di franchising di successo. La Legge 129/2004 non solo serve a proteggere i potenziali affiliati ma garantisce anche un terreno di gioco equo in cui i franchisor di buona fede possono prosperare. In un mercato in continua evoluzione, dove la fiducia

e l’integrità diventano sempre più valute di scambio importanti, seguire le linee guida delineate dalla normativa non è solo una buona prassi legale, ma anche un solido fondamento etico per costruire relazioni durevoli e proficue. Sia che si stia considerando l’ingresso nel mondo del franchising come affiliato, sia che si stia cercando di espandere la rete come franchisor, un approccio informato e rispettoso delle normative è la chiave per una crescita sostenibile e per il successo a lungo termine.

39 / DALLA PARTE DEL LEGALE /

SCHEDE FRANCHISOR

Istruzioni per orientarsi tra le schede di Franchising & Partnership, elencate in ordine alfabetico e indicando l’investimento iniziale minimo. Nella prima fascia (fino a 20mila euro) abbiamo incluso anche anche i marchi che non prevedono altre spese iniziali se non quelle relative al diritto di entrata*.

* i dati pubblicati nelle schede sono forniti dai franchisor

/ LE SCHEDE / 40
Pag. 41 SoloAffitti Pag. 41 Chicco

ABBIGLIAMENTO, CALZATURE E PRODOTTI PER L’INFANZIA

Ragione sociale: Artsana SpA - Indirizzo: via Saldarini Catelli

1 – Grandate (CO) - Anno di fondazione: 1946 - Punti vendita diretti: 30 - Punti vendita affiliati: 83 - Punti vendita totali (estero): 360 - Punti vendita totali (Italia): 113

COSA CERCHIAMO

FORMAT CLASSICO

SUPERFICIE MEDIA DEL PUNTO VENDITA (IN MQ): 200

BACINO DI UTENZA: > 25.000 PERSONE

UBICAZIONE OTTIMALE:

CENTRO STORICO O CENTRO COMMERCIALE

CATEGORIE MERCEOLOGICHE: 5

FORMAT FASHION ORIENTED

SUPERFICIE MEDIA DEL PUNTO VENDITA (IN MQ): 90-100

BACINO DI UTENZA: AD ALTO TRAFFICO

CATEGORIE MERCEOLOGICHE:

FOCUS PRINCIPALE SU ABBIGLIAMENTO E CALZATURE

COSA OFFRIAMO

•MERCE: in conto vendita, riassortimento sulla base del venduto, pagamento quindicinale

•Margine garantito

•ARREDI, INSEGNE E GRAFICHE: progettazione tramite

Ufficio tecnico, costo a carico Artsana

•Indagine di GEOMARKETING e fatturato potenziale

•Supporto MARKETING&VISUAL MERCHANDISING

•FORMAZIONE prodotto e stile di vendita

•HARDWARE/SOFTWARE (SISTEMA CASSE): a carico

Artsana

•CONVENZIONE PER ACCESSO AL MICROCREDITO (fino a 40 mila euro)

COSA CHIEDIAMO

FEE D’INGRESSO: NESSUNA

ROYALTIES: NESSUNA

IMMOBILARE / AFFITTI

Ragione sociale: Solo Affitti Spa - Indirizzo: Via Tortona 190,47522 Cesena FC - Anno di fondazione: 1996 - Anno partenza franchising: 1997 - Punti vendita diretti: 3 - Punti vendita affiliati: 300 - punti vendita diretti (estero): 0 - punti vendita affiliati (estero): 0

COSA CERCHIAMO

SUPERFICIE MEDIA DEL PUNTO VENDITA (IN MQ): 25/30 MQ

BACINO DI UTENZA: 15.000 ABITANTI

UBICAZIONE OTTIMALE:

PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

E-mail: franchising.chicco@artsana.com

SITO INTERNET: www.chicco.it

ZONA DI PASSAGGIO VEICOLARE E PEDONALE - NO ZTL

ESPERIENZA NEL SETTORE: NESSUNA

27.000¤

150.000¤

INVESTIMENTO INIZIALE DA : FATTURATO MEDIO ANNUO: COSA OFFRIAMO

Esclusiva di zona, Assistenza ricerca location e allestimento negozio, Percorso formativo di start-up, Formazione Continua, Business Coach, Software gestionale e strumenti informatici, Visibilità nazionale del brand, Supporto marketing, Assistenza tecnico-contrattuale, Assistenza IT, Prodotti esclusivi di tutela della rendita immobiliare (affittosicuro e SoloAffittiPAY)

COSA CHIEDIAMO

FEE D’INGRESSO: ROYALTY: FISSA

4 ANNI

DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI): 2 12.000 €

Nome referente: Francesca Cantoni Tel: Numero Verde 800.627627 e-mail: franchising@soloaffitti.it Web: https://www.soloaffitti.it/fai-business-con-soloaffitti www.soloaffitti.it

/ LE SCHEDE / 41

Il numero di messaggi pubblicitari è in aumento

CONTENT STRATEGY: L’IMPORTANZA DI CONOSCERE A CHI PARLARE

In questo panorama come può essere efficace la comunicazione? Una delle soluzioni è la personalizzazione

Negli ultimi anni, il numero di messaggi pubblicitari a cui siamo sottoposti è cresciuto considerevolmente. Questo è dovuto principalmente all’incremento dell’utilizzo di internet e dei social media. Secondo una ricerca di Nielsen, gli italiani sono tra i più esposti alla pubblicità in Europa, con una media di 4.700 messaggi pubblicitari al giorno. In questo panorama come può essere efficace la comunicazione? Una delle soluzioni è la personalizzazione. La personalizzazione è importante per aumentare il ROI (ritorno sull’investimento) poiché i consumatori sono più propensi a cliccare su annunci e a fare acquisti quando si sentono come se fossero stati creati apposta per loro. Migliora poi l’esperienza del cliente con esperienze personalizzate che si adattano alle sue esigenze (questo può aumentare la fidelizzazione verso il brand). Per ultimo crea una connessione più forte con i clienti facendoli sentire come se fossero conosciuti e apprezzati. E’ chiaro che per raggiungere la personalizzazione nella comunicazione bisogna avvalersi di diversi approcci e tecnologie. Il più semplice e immediato è una content strategy ed è la native advertising, un tipo di pubblicità che si integra perfettamente con il contenuto circostante. Questo può essere un modo efficace per raggiungere i consumatori che sono già interessati all’argomento trattato. Un articolo sugli impasti per

di Mattia Nicoletti

Creative marketing strategist and producer –

Dreamcatchers Entertainment

pizza innovativi che cita il nome di un brand che lo utilizza, all’interno di una rubrica dedicata alla tradizione del pane è una pubblicità contestualizzata e quindi personalizzata. Un approccio più complesso (anche tecnologicamente) è quello dell’advertising basata sui segnali . Originariamente è nata per affrontare il problema

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/ MARKETING E STRATEGIE /

dei cookie e della privacy, sempre più protetta. Questa strategia è focalizzata sui comportamenti e sugli eventi dei consumatori che vengono letti modelli di apprendimento automatico, abbinando così il contenuto degli annunci a ciò che i consumatori stanno facendo online in quel momento. Aziende come Amazon consentono ai brand di eseguire strategie pubblicitarie basate su segnali attraverso annunci senza cookie. L’ultimo approccio fa ovviamente riferimento all’Intelligenza Artificiale (AI). L’AI può essere utilizzata per analizzare i dati dei clienti e identificare i loro interessi e bisogni. Questo può aiutare a creare annunci personalizzati che siano più propensi a essere cliccati e convertiti. Le aziende che utilizzano questa tecnologia in modo responsabile e trasparente possono ottenere un grande vantaggio competitivo. Fra le aziende che oggi utilizzano questa tecnologia ci

sono Google ( Google Ads utilizza l’AI per creare automaticamente annunci per la rete di ricerca, la rete display e YouTube), Facebook (utilizza l’AI per creare automaticamente annunci per il News Feed, le storie e Instagram) e Amazon (utilizza l’AI per creare automaticamente annunci per i prodotti sponsorizzati). Già all’inizio degli anni 2000, la personalizzazione nella comunicazione, attraverso il marketing 1 to 1, di cui Seth Godin era una dei maggiori esponenti era diventato di grande moda, tuttavia per applicarlo erano necessari ingenti investimenti in tecnologia. Solo aziende come Amazon potevano adottare una personalizzazione che potesse essere definita tale. Oggi la personalizzazione è più accessibile a tutti, e prenderla in considerazione può essere una decisione importante per un’azienda. Prima di tutto però è importante conoscere cosa significa personalizzare la comunicazione oggi

43 / MARKETING E STRATEGIE/

Un pilastro fondamentale per lo sviluppo futuro in campi che vanno dalla sanità alla produzione fino ai servizi finanziari

QUANTO VALE IL MERCATO

DELL’INTELLIGENZA

ARTIFICIALE: DATI, TENDENZE E PREVISIONI

Grazie a progressi significativi nell’apprendimento automatico, nella visione artificiale e nel processamento del linguaggio naturale, l’IA non solo sta migliorando l’efficienza operativa ma sta anche riducendo i costi e sbloccando nuove possibilità di mercato

Gianni Bientinesi

di Business Intelligence Group, esperto in Studi e Ricerche di Mercato a livello internazionale

Il mercato dell’intelligenza artificiale (IA) è in continua espansione, guidato dall’innovazione tecnologica e dalla crescente adozione in numerosi settori. L’IA sta trasformando le industrie, offrendo soluzioni avanzate per l’analisi dei dati, l’automazione dei processi, e molto altro. Con una traiettoria di crescita impressionante, esaminiamo i dati attuali, le tendenze emergenti e le previsioni future per il mercato dell’IA.

Il mercato dell’intelligenza artificiale: quanto vale

Il mercato globale dell’intelligenza artificiale registrava un valore imponente di 428 miliardi di dollari USA nel 2022, ponendo le basi per un’escalation prevista che vedrà il suo valore aumentare fino a 515,31 miliardi di dollari USA nel 2023, per poi balzare a 2.025,12 miliardi di dollari USA entro il 2030. Tale crescita, proiettata con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 21,6%, non è solo impressionante ma riflette anche un’espansione significativa che sottolinea l’importanza crescente

dell’intelligenza artificiale attraverso una moltitudine di settori e applicazioni. Questa progressione testimonia non solo la velocità con cui l’innovazione nell’IA sta avanzando, ma anche il modo in cui sta diventando un pilastro fondamentale per lo sviluppo futuro in campi che vanno dalla sanità alla produzione, dall’automazione industriale al miglioramento dei servizi finanziari, evidenziando l’impatto trasversale dell’IA sulla trasformazione digitale globale.

Settori di applicazione emergenti

L’Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando un’ampia gamma di settori, estendendo le sue radici ben oltre le applicazioni tradizionali e infiltrandosi in ambiti come la sanità, l’automotive, la finanza, e la produzione. Grazie a progressi significativi nell’apprendimento automatico, nella visione artificiale e nel processamento del linguaggio naturale, l’IA non solo sta migliorando l’efficienza operativa ma sta anche riducendo i costi e sbloccando nuove

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/ TRADE MARKETING /

possibilità di mercato, delineando un futuro in cui la tecnologia agisce come un catalizzatore di trasformazione su scala globale.Nel settore sanitario, l’IA sta trasformando radicalmente il modo in cui vengono diagnosticati e trattati i disturbi, migliorando l’accuratezza della diagnosi e personalizzando i piani di trattamento. Attraverso l’utilizzo di algoritmi avanzati, è possibile analizzare enormi set di dati di pazienti per identificare modelli e predire esiti, portando a interventi più tempestivi e a terapie personalizzate. Questo non solo migliora la qualità dell’assistenza ma riduce anche i costi associati ai trattamenti convenzionali. Nell’industria automobilistica, l’IA sta alimentando l’evoluzione verso la guida autonoma, migliorando la sicurezza stradale e riducendo gli incidenti. Sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) sfruttano la visione artificiale e l’apprendimento profondo per interpretare in tempo reale i dati sensoriali, consentendo alle vetture di prendere decisioni istantanee in situazioni complesse. L’effetto è una rivoluzione nel modo in cui concepiamo

il trasporto, promettendo una riduzione significativa delle emissioni. Nel settore finanziario, l’IA sta rivoluzionando il banking e gli investimenti, fornendo consulenze personalizzate basate su algoritmi che analizzano tendenze di mercato e preferenze individuali. Questa personalizzazione estrema consente ai consumatori di ottenere strategie di investimento su misura, migliorando i rendimenti e riducendo i rischi. Inoltre, l’IA è fondamentale nella prevenzione delle frodi, con sistemi capaci di rilevare anomalie in transazioni che potrebbero sfuggire all’occhio umano. Nel campo della produzione, l’IA è al centro dell’Industria 4.0, automatizzando i processi produttivi e rendendo le fabbriche più efficienti. Attraverso la manutenzione predittiva, è possibile anticipare guasti delle macchine prima che accadano, riducendo i tempi di inattività e aumentando la produttività. L’IA sta anche abilitando la personalizzazione di massa, consentendo alle aziende di produrre beni personalizzati su larga scala a costi contenuti.

45 / TRADE MARKETING /

Migliorando l’efficienza, riducendo i costi e sbloccando nuove opportunità di mercato, l’IA non è solo un motore di innovazione tecnologica ma anche un catalizzatore per una trasformazione socio-economica significativa. Mentre esploriamo le nuove frontiere aperte dell’intelligenza artificiale, è chiaro che il suo ruolo nel plasmare il futuro di numerose industrie è sia trasformativo che indispensabile.

Lista delle aziende che più abbracciano l’IA Le aziende che maggiormente abbracciano l’intelligenza artificiale (IA) spaziano in diversi settori, dalla tecnologia alla finanza, dall’automotive alla sanità. Qui di seguito è presentata una lista esaustiva, di alcune delle principali aziende globali che stanno guidando l’adozione e l’innovazione nell’IA:

1. Google (Alphabet Inc.): Leader indiscusso nello sviluppo dell’IA, Google impiega l’intelligenza artificiale in una vasta gamma di prodotti e servizi, inclusi motori di ricerca, assistenti virtuali, e soluzioni di cloud computing.

2. Amazon: Utilizza l’IA per il miglioramento dell’esperienza di acquisto online, la gestione della logistica, e il funzionamento di Alexa, il suo assistente virtuale.

3. Microsoft: Offre una serie di servizi basati sull’IA attraverso la sua piattaforma cloud Azure, oltre a integrare l’intelligenza artificiale in prodotti come Office 365 e il sistema operativo Windows.

4. IBM: Pioniere nel campo dell’IA con il suo progetto Watson, IBM fornisce soluzioni AI che spaziano dall’assistenza sanitaria alla finanza, dall’istruzione alla sicurezza informatica.

5.Facebook (Meta Platforms, Inc.): Utilizza l’intelligenza artificiale per personalizzare i feed di notizie, riconoscere le immagini, e migliorare la sicurezza degli utenti sulla piattaforma.

6. Apple: Impiega l’IA in prodotti come l’iPhone, per il riconoscimento facciale e l’assistente virtuale Siri, nonché in vari servizi di apprendimento automatico e realtà aumentata.

7. Tesla: Pioniere nell’utilizzo dell’IA per lo sviluppo di tecnologie di guida autonoma e

sistemi avanzati di assistenza al conducente.

8. Baidu: Leader nella ricerca e nello sviluppo dell’IA in Cina, Baidu sta investendo pesantemente in apprendimento automatico, auto a guida autonoma, e assistenti vocali.

46 / TRADE MARKETING /

9. NVIDIA: Originariamente conosciuta per le sue GPU (Graphics Processing Units), NVIDIA ora gioca un ruolo cruciale nello sviluppo di piattaforme di calcolo per l’intelligenza artificiale.

10. Salesforce : Fornisce soluzioni di CRM (Customer Relationship Management) potenziate dall’IA, che aiutano le aziende a personalizzare

l’esperienza dei clienti e a migliorare le vendite e i servizi di marketing. Queste aziende non solo stanno investendo significativamente in ricerca e sviluppo sull’IA ma stanno anche integrando l’intelligenza artificiale nei loro prodotti e servizi, trasformando industrie e creando nuove opportunità di mercato.

47 / TRADE MARKETING /

Tendenze del mercato dell’Intelligenza

Artificiale

Le tendenze del mercato dell’intelligenza artificiale riflettono una trasformazione profonda e variegata in numerosi settori, evidenziando il passaggio verso l’automazione avanzata e l’efficienza operativa. Le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione o settore, stanno adottando soluzioni basate sull’IA per automatizzare i processi complessi, migliorando signifi cativamente l’effi cienza e riducendo i costi operativi. Questo non solo ottimizza le operazioni quotidiane ma apre anche la strada a nuovi modelli di business e strategie competitive. La personalizzazione è diventata una delle parole d’ordine nell’era digitale, con l’IA che gioca un ruolo cruciale nel consentire un livello di personalizzazione senza precedenti. Che si tratti di vendita al dettaglio o di assistenza sanitaria , l’intelligenza artificiale permette alle aziende di offrire esperienze su misura per i consumatori, analizzando dati in tempo reale per prevedere le preferenze e comportamenti dei clienti. Questo non solo migliora la soddisfazione del cliente ma aumenta anche la lealtà e il valore del tempo di vita del cliente. Sul fronte della sicurezza informatica, l’importanza dell’IA è in rapido aumento. Di fronte all’escalation delle minacce informatiche, l’intelligenza artificiale offre strumenti potenti per il rilevamento precoce delle minacce e la risposta in tempo reale, proteggendo dati sensibili e infrastrutture critiche. Queste capacità avanzate di rilevamento e risposta automatizzata stanno diventando essenziali per mantenere l’integrità dei sistemi informatici in un panorama di minacce in continua evoluzione. Infine, l’integrazione sempre più profonda dell’IA nella vita quotidiana solleva questioni importanti su etica e regolamentazione. Mentre l’IA apre nuove possibilità, solleva anche preoccupazioni riguardo la privacy, l’uso improprio dei dati e il bias algoritmico. Di conseguenza, sta crescendo il dibattito sull’importanza di sviluppare

regolamentazioni appropriate e linee guida etiche per garantire che l’uso dell’IA sia responsabile e benefico per la società nel suo complesso.

48 / TRADE MARKETING /
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Chatbot intelligenti che prendono (in parte) il posto degli operatori umani

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA COMUNICAZIONE DI MARCA

Ha prodotto un impatto bidirezionale sul marketing che riguarda, da un lato, tutte le sue attività e, dall’altro, il consumatore

L’evoluzione tecnologica prosegue inesorabile e nella nostra era dominata dalla digitalizzazione, i sistemi dotati di intelligenza artificiale si stanno inserendo sempre di più nella vita delle persone. Uno dei settori maggiormente coinvolti è quello della comunicazione aziendale e del marketing, con la potenzialità di provocare cambiamenti davvero radicali contribuendo, in modo sempre più efficace, al raggiungimento dei vari obiettivi. In questo contesto si sviluppa l’intelligenza artificiale, una disciplina che studia come realizzare sistemi informatici in grado di simulare il pensiero umano. Ha prodotto un impatto bidirezionale sul marketing che riguarda, da un lato, tutte le sue attività e, dall’altro, il consumatore. Le tecnologie alla base dell’IA possono essere utilizzate per mantenere una relazione sempre più stretta e personalizzata con la propria community.

AMBITI DI APPLICAZIONE

DELL’INTELLEGENZA ARTIFICIALE

Chatbot intelligenti – che prendono (in parte) il posto degli operatori umani – ad esempio, possono garantire un’assistenza clienti reattiva e customizzata, migliorando significativamente l’esperienza utente e rafforzando il senso di appartenenza alla community del brand. Questi sistemi sono in grado di apprendere dalle interazioni passate, offrendo risposte sempre più

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/ NEW MEDIA /

accurate e riducendo i tempi di attesa, elementi questi che si traducono in un incremento della soddisfazione del cliente e nel rafforzamento della sua lealtà verso il marchio. Algoritmi avanzati sono ora capaci di analizzare e di anticipare il comportamento online degli utenti e di generare contenuti su misura che rispondono alle loro specifiche preferenze e interessi.

I MARCHI POSSONO COSTRUIRE

UNA RELAZIONE PIÙ

PROFONDA

E

SIGNIFICATIVA CON I LORO

SEGUACI

La capacità di personalizzare la comunicazione non solo aumenta l’engagement dei consumatori ma consolida anche la percezione del brand come entità attenta e sensibile alle esigenze della propria audience. In questo modo, i marchi possono costruire una relazione più profonda e significativa con i loro seguaci, promuovendo una fedeltà di lungo termine. In ambito promozionale, l’intelligenza artificiale offre agli addetti ai lavori strumenti avanzati per l’ottimizzazione delle campagne pubblicitarie. La capacità di segmentare il pubblico in maniera

IN EVIDENZA

estremamente dettagliata e di prevedere le reazioni a determinate iniziative promozionali permette ai brand di ottimizzare le risorse investite e di massimizzare il ritorno sull’investimento. La precisione offerta dagli algoritmi di IA nella selezione del target riduce significativamente il rischio di messaggi pubblicitari non pertinenti, migliorando l’effi cacia complessiva delle strategie di comunicazione.

• L’intelligenza artificiale, una disciplina che studia come realizzare sistemi informatici in grado di simulare il pensiero umano

• Le tecnologie alla base dell’IA possono essere utilizzate per mantenere una relazione sempre più stretta e personalizzata con la propria community

• Algoritmi avanzati sono ora capaci di analizzare e di anticipare il comportamento online degli utenti e di generare contenuti su misura che rispondono alle loro specifiche preferenze e interessi

• La precisione offerta dagli algoritmi di IA nella selezione del target riduce significativamente il rischio di messaggi pubblicitari non pertinenti, migliorando l’efficacia complessiva delle strategie di comunicazione

51 / NEW MEDIA /

L’IA PUÒ OFFRIRE INSIGHTS

PREZIOSI PER COMPRENDERE AL MEGLIO LE ESIGENZE E LE PREFERENZE DEL PUBBLICO DI RIFERIMENTO

Attraverso l’analisi dei dati in tempo reale e l’apprendimento automatico, l’IA può offrire insights preziosi per comprendere al meglio le esigenze e le preferenze del pubblico di riferimento, consentendo così di affinare le strategie di comunicazione in modo estremamente mirato. Il comportamento o processo di acquisto è sempre meno prevedibile e sempre più auto gestito dallo stesso consumatore, che lascia la vecchia strada del percorso tradizionale a “imbuto” – traditional funnel – per quella nuova “circolare” –customer decision journey – in cui le informazioni viaggiano ad una velocità e con una articolazione straordinaria e nelle diverse direzioni.

MIGLIORA L’EFFICIENZA DELLA COMUNICAZIONE AZIENDALE E CONTRIBUISCE A COSTRUIRE UNA RELAZIONE DI FIDUCIA E LEALTÀ CON I CONSUMATORI

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo in cui i brand comunicano con la propria audience, offrendo opportunità senza precedenti per personalizzare l’esperienza utente e rafforzare il legame con la community. L’adozione di queste tecnologie non solo migliora l’efficienza della comunicazione aziendale ma contribuisce anche a costruire una relazione di fiducia e lealtà con i consumatori, elemento fondamentale per il successo a lungo termine di qualsiasi marca nel contesto competitivo odierno.

E LO SVILUPPO DI SISTEMI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Nell’aprile del 2019, l’Unione Europea ha elaborato il suo codice etico, che contiene le linee guida sull’utilizzo e lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale. Il documento – predisposto

da 52 esperti tra informatici, ingegneri, giuristi, filosofi, industriali, matematici – prevede che l’intelligenza artificiale deve mettere l’uomo al centro e deve essere al servizio del bene comune per migliorare il benessere e garantire la libertà, nel rispetto della Carta dei Diritti e nella legge internazionale dei Diritti Umani, ovvero: il rispetto per la dignità dell’uomo, la libertà dell’individuo, il rispetto per la democrazia e per la giustizia, l’eguaglianza e non discriminazione, i diritti dei cittadini.

52 / NEW MEDIA /

navigating Success, TOGETHER

Da 30 anni accompagniamo le imprese in percorsi di sviluppo sostenibile, con un orientamento all’innovazione e alla generazione di valore condiviso

AREE DI INTERVENTO:

SVILUPPO MODELLI FRANCHISING

STRATEGIA D’IMPRESA E CORPORATE FINANCE

INVESTIMENTI STRATEGICI E AFFIANCAMENTO BOARD

MATCHING CON PARTNER DI VALORE

WWW.VLVCAPITAL.CH

I NOSTRI PARTNER

Servizi per le imprese e supporto all’export

Tecnologie avanzate nel settore pagamenti

Servizi sanitari e per la salute

55
PARTNER ISTITUZIONALI CAMERA DI COMMERCIO SVIZZERA 56 PAY PRINT PARTNER COMMERCIALI BOX DELLA SALUTE 60 59 Pag Pag Pag Il sistema BOX DELLA SALUTE Innovazione e Healthcare BY
Made in Italy
verso la Svizzera
WEALTY SA: AVVIATO IL PIANO DI INSTALLAZIONI DEL BOX INTERATTIVO PER LA SALUTE

Un vero e proprio contest aperto gratuitamente alle startup italiane

SI SCRIVE SWISS ITALIAN STARTUP AWARD, SI LEGGE OPPORTUNITÀ

Le start up italiane potranno entrare in contatto con realtà svizzere specializzate del settore innovation e hi-tech; gli imprenditori elvetici, invece, potranno scoprire la più avanzata proposta innovativa Made in Italy e trovare soluzioni all'avanguardia

La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera continua nella sua operazione di tessere occasioni di scambio e relazione tra l’ecosistema Made in Italy (produttori, imprenditori, innovatori) e il mercato svizzero. Con questo spirito è stata lanciata anche la prima edizione dello Swiss Italian Startup Award. Un vero e proprio contest aperto gratuitamente alle startup italiane e, su pagamento di una fee, a cluster, acceleratori e incubatori di startup italiane interessati a cimentarsi oltre confine e a proporre la propria idea di innovazione al venture capital e alle corporate elvetiche. L’appuntamento è per tutti il 12 novembre 2024 a Ginevra. Organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera e dall’incubatore tecnologico Fongit (Fondazione Ginevra per l’Innovazione Tecnologica), lo Swiss Italian startup award, in ottica Open Innovation, è strutturato come un contest: una giuria di esperti selezionerà fino a 15 Start up italiane che si saranno iscritte gratuitamente, nominando il vincitore proprio il 12 novembre, davanti ad una platea di imprenditori, sviluppatori, investitori elvetici specializzati. Ma non è tutto: l’evento è aperto anche ai cluster (acceleratori e incubatori di start up ma anche Camere di Commercio, Regioni, parchi tecnologici) che, stanziando una fee di

iscrizione, potranno essere presenti il 12 novembre e incontrare così gli investitori anche se le loro startup non saranno selezionate per la rosa finale.

56 / I NOSTRI PARTNER /
FABRIZIO MACRÌ Segretario Generale di Camera di Commercio Italiana per la Svizzera

Un progetto win-win: le start up italiane potranno entrare in contatto con realtà svizzere specializzate del settore innovation e hi-tech; gli imprenditori elvetici, invece, potranno scoprire la più avanzata proposta innovativa Made in Italy e trovare soluzioni all'avanguardia. Non è tutto: la partecipazione è anche aperta a start-up svizzere che contino almeno un founder italiano.

12 novembre 2024: l’opportunità di svolta per le Start Up Italiane

Lo Swiss Italian Start Up Award rappresenta quindi un’occasione imperdibile per acceleratori, incubatori e cluster di start up italiane che vogliano sia mettere in luce soluzioni innovative e talenti, sia creare partnership potenzialmente strategiche con le corporate elvetiche attive nell’ambito innovazione, presentandosi ad un pubblico internazionale. Le iscrizioni sono rivolte a:

- singole start up (che potranno partecipare gratuitamente)

- cluster di start up che, a pagamento, potranno partecipare allo Swiss Italian Start Up Award, indipendentemente dal fatto che le proprie startup siano o meno state selezionate per il contest.

C'è tempo fino a maggio per sottoscrivere il form (https://my.reviwr.com/s2/siteSwisse_italian_ Startup_Award) La start up che decide di candidarsi deve rispondere ad alcuni criteri, che sono dettagliati nel sito www.swissitalianstartupaward.ch Non è tutto: la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera incontrerà tutti gli startupper e i rappresentanti dei cluster/incubatori di Start up italiane in occasione del WMF di Bologna. Dal 13 al 15 giugno, infatti, coloro che vorranno saperne di più sulle opportunità aperte, candidarsi alla prima edizione dello Startup Award o iscrivere la propria realtà per incontrare gli investitori indipendentemente dal premio, potrà farlo recandosi nella Swiss Italian Area che verrà allestita nell’ambito del Salone “We Make Future” in Fiera a Bologna.

57 / I NOSTRI PARTNER /

La Svizzera: un Paese che crede nelle startup Ammonta a 1,4 miliardi di franchi l'importo totale dei 20 round stanziati in Svizzera a favore delle startup. Un Paese con una popolazione pari a quella della Lombardia investe in start up molto più di quanto possa fare l’intera Italia che chiude il 2023 con investimenti pari a 1 miliardo e 130 milioni di euro. Il trend mondiale di generalizzata flessione degli investimenti verso questo settore è dovuto alle condizioni geopolitiche che raffreddano gli entusiasmi ma non va letto negativamente: nonostante, nel 2022, ci sia stata una contrazione degli investimenti elvetici del 45% (contro il 51,1% italiano), la bilancia pende ancora verso l’ottimismo e conta di poter tornare presto ai tassi pre-conflitti. La Confederazione elvetica, nonostante le incertezze legate alle congiunture economiche e sociali che condizionano il mondo, crede e investe nelle aziende hi tech ad alto potenziale inventivo. I settori che trainano il mercato svizzero delle startup sono:

• il medicale, con 379 milioni di Franchi investiti (+ 41% rispetto al 2022) che vede sul podio il Cleantech;

• l’ICT, che flette leggermente rispetto all’anno precedente;

• le “micro-nano tecnologie”: in testa la robotica. Droni, automi e robot mobili segnano un +72% degli investimenti ricevuti arrivando a 3,3 milioni di franchi.

L’economia elvetica in cifre

La Confederazione elvetica vanta un’economia florida: ha chiuso il 2023 con un PIL di 785,1 miliardi di euro e ha un tasso di disoccupazione tra i più bassi del mondo che si attesta al 2% con previsione di riduzione all’1,1%, per il 2024, e allo 0,7% per il 2025. Il tasso di inflazione in Svizzera del 2023 era del 2,14% contro lo 0,58% del 2021 e la previsione di un trend in discesa all’1,16% per il 2024. Il territorio elvetico, quindi, offre numerose opportunità di sviluppo alle start up italiane che intendono presentarsi al mercato ed entrare in diretto contatto con il Venture Capital. Lo Swiss Italian Startup Award è la piattaforma privilegiata per intrecciare queste relazioni e dare uno slancio internazionale alle startup Made in Italy.

SERVIZI PER LE IMPRESE E SUPPORTO ALL’EXPORT MADE IN ITALY VERSO LA SVIZZERA

Ragione sociale: Camera di Commercio Italiana per la Svizzera - Indirizzo: Dolderstrasse 62, Zurigo (CH) - Anno di fondazione: 1909 - Numero sedi: 3 (centrale a Zurigo, ufficio Ginevra e ufficio a Lugano)

COSA CERCHIAMO DAI NOSTRI PARTNER

Tra i pilastri della strategia camerale troviamo specifici settori sui quali si concentra la percentuale maggiore di attività:

-L’attrazione investimenti svizzeri su progetti italiani e la conseguente valorizzazione dell’innovazione hi-tech Made in Italy

-Lo sviluppo dei rapporti commerciali a favore delle PMI italiane attive nell’ambito dell’agroalimentare, così come della meccanica e dell’elettromeccanica

-L’incremento della rete associativa, che oggi conta oltre 600 iscritti e che garantisce un business network di qualità, indispensabile a tutti gli associati per l’ampliamento dei propri contatti, lo sviluppo delle relazioni professionali e, quindi, l’incremento della rete di riferimento sul territorio elvetico.

COSA OFFRIAMO AI NOSTRI PARTNER

I servizi alle imprese che la Camera propone sono numerosi. Tra questi: 1. Servizi di consulenza e/o affiancamento normativo e fiscale (consulenza legale e fiscale, apertura di una società in svizzera, distaccamento dei lavoratori, rimborso IVA estera, recupero crediti,…)

2. Servizi di sviluppo dell’export in Svizzera di prodotti agroalimentare

Made in Italy

3. Servizio di coaching e mentoring per PMI e liberi professionisti

4. Ricerca partner commerciale e/o fornitori

5. Sviluppo B2B settoriali, sia digitali che in presenza

6.Servizio “sportello” informativo per aziende che vogliano esportare in Svizzera

7. Servizio di rappresentanza fiscale o domiciliazione fiscale

8. Sviluppo di un portale e-commerce in Svizzera (solo per chi già possiede un portale in Italia)

9. Visite aziendali in Svizzera e/o in Italia

10. Attrazione flussi di investimenti di rischio svizzeri verso start-up e scale-up tecnologiche italiane, in grado di generare innovazione e crescita

11. Educational, masterclass, press tour e incontri con la GDO per aziende del settore agroalimentare

12. Networking event per soci

13. Attività di comunicazione mirata

I PARTNER CON I QUALI COLLABORIAMO

La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera fa parte della rete di Assocamerestero e conta soci sia in Italia che in Svizzera. Oltre alle imprese e ai liberi professionisti che costituiscono la rete associativa camerale, la CCIS collabora in modo proficuo anche con la rete diplomatica in Svizzera, le Regioni Italiane, le Associazioni di Categoria e le Camere di Commercio Italiane che costituiscono importantissimi partner per lo sviluppo fattivo di progetti studiati ad hoc, volti alla valorizzazione del Made in Italy sul territorio elvetico. Sono quindi nostri referenti, sia soggetti privati che pubblici, sia italiani che svizzeri, che vogliano creare una relazione commerciale favorevole e centrata sulla valorizzazione del prodotto/ servizio/progetto italiano in territorio elvetico. Il nostro obiettivo è la creazione di solide opportunità tra i due paesi che abbiano come target l’internazionalizzazione e la massima valorizzazione della proposta italiana.

Referente: Fiammetta Benetton – press office Camera di Commercio Italiana per la Svizzera

Sito web: www.ccis.ch

58 / I NOSTRI PARTNER /

CHI SIAMO:

PayPrint

PayPrint è una storica azienda modenese, il cui team vanta una lunga esperienza nel settore della monetica, dei pagamenti e dell’automazione dei servizi rivolti al settore industriale, game&betting, kiosk e retail. PayPrint si è affermata come primo distributore nazionale dei POS da pannello di Ingenico leader mondiale a sua volta, oltre ad essere fornitrice di stampanti e dispositivi di pagamento per tutti i fabbricanti nazionali di distributori di sigarette, nonché di diverse importanti multinazionali nel segmento dei parcheggi. PayPrint è un’azienda versatile, operante in diversi settori industriali, tra cui accettatori e validatori di banconote certificati dalla BCE e dalla Banca d’Italia: il lettore Primo A10, il primo realizzato, presentato sul mercato italiano nel marzo 1998, è stato venduto in oltre 280.000 esemplari, conquistando una posizione preminente. Gli attuali modelli della famiglia di lettori F40 sono apprezzati per la loro grande affidabilità e commercializzati in diverse migliaia di unità per anno in diversi paesi europei.

Ragione sociale: Payprint S.r.l. - Indirizzo: Via Vincenzo Monti, 115 –41123 Modena - Anno di fondazione: 2008 - Numero sedi: 1

COSA CERCHIAMO DAI NOSTRI PARTNER

Il nostro partner ideale si identifica in qualsiasi tipo di attività nel settore retail (dalla ristorazione alla vendita al dettaglio), che abbia l’obiettivo di automatizzare il proprio punto cassa, mettendo a disposizione dei propri clienti e lavoratori un’esperienza di pagamento veloce e sicura, che si tratti di pagamento in contanti o cashless. Le nostre soluzioni di casse automatiche o kiosk, infatti, sono l’ideale per tutte le attività che vogliono risolvere i problemi legati alla sicurezza del denaro (sia in caso di furto che in caso di differenza contabili di cassa), velocizzare le operazioni di gestione del contante, fornire un’esperienza di self ordering veloce ed intuitiva e rispettare, nel caso delle attività nel settore alimentare, le normative di igiene HACCP. Il tutto con un occhio anche al design, pulito ed elegante, integrabile in qualsiasi soluzione di arredo.

COSA OFFRIAMO AI NOSTRI PARTNER (RETE)

Per i nostri partner siamo in grado di fornire diverse soluzioni di cassa automatica rendiresto di ultima generazione, in funzione delle diverse esigenze in termini di afflusso di clientela e tipologia di pagamenti, tutte dotate delle più avanzate tecnologie integrate quali router wifi autonomo, batterie tampone, sistemi di allarme, stampante multifunzione, ampio display touch screen e POS Ingenico di ultima generazione. Inoltre, per automatizzare completamente il punto cassa, mettiamo a disposizione il prodotto payKiosk, ovvero un sistema all-in-one che consente al cliente la possibilità di ordinare e pagare il prodotto in completa autonomia, garantendo così di velocizzare le due operazioni ed aumentare notevolmente la produttività del punto vendita. Infine, per semplificare e completare l’esperienza d’uso, mettiamo a disposizione dei partners anche una serie di app, sviluppate interamente da Payprint, che consentono la gestione dei prodotti citati, anche da remoto, nella maniera più intuitiva possibile.

I PARTNER CON I QUALI COLLABORIAMO

Alcuni dei nostri più recenti partners: - Telefutura 2: catena di negozi di telefonia - Lillo e i vagabondi: catena di negozi di servizi nel settore pet - Cool Beach: lido – discoteca 2° Miglior Summer Disco Club in Italia Inoltre, forniamo da anni e con estrema soddisfazione dei clienti , diverse centinaia di attività nei settori di ristorazione, bar, pasticceria, forno

I NOSTRI PUNTI DI FORZA: PERCHÉ SCEGLIERE IL NOSTRO BRAND

Il brand PagAmico di Payprint offre una gamma di prodotti unici sul mercato delle casse automatiche e dei kiosk in quanto presentano caratteristiche innovative, citate nei paragrafi precedenti, ad un prezzo in linea con i principali competitors, una linea pulita ed un design piacevole, nonché un esperienza utente in linea con le più alte aspettative del settore. Siamo un brand in crescita costante, l’ideale per i partners che vogliono crescere insieme a noi!

Referente: Lorenzo Berselli Sito web: www.pagamico.it

59 / I NOSTRI PARTNER /
TECNOLOGIE AVANZATE NEL SETTORE PAGAMENTI

Una soluzione innovativa per agevolare l'accesso del cittadino ai servizi di assistenza sanitaria

IL SISTEMA BOX DELLA SALUTE

Una cabina attrezzata, progettata per fornire una gamma completa di servizi sanitari installabile in vari contesti, tra cui farmacie, centri estetici, aziende, palestre, centri ospedalieri, cliniche, RSA, scuole, stazioni, aeroporti, treni e aerei

Nel mondo in continua evoluzione della sanità, la tecnologia svolge un ruolo cruciale nel rendere i servizi medici più accessibili, efficienti e personalizzati. In questa cornice, si distingue il Sistema Box della Salute. Tale soluzione offre un'infrastruttura robusta e versatile per la gestione e la fornitura di servizi diagnostici e di screening. Il Sistema Box della Salute è una cabina attrezzata, progettata per fornire una gamma completa di servizi di monitoraggio, tra cui saturimetria, misurazione della pressione sanguinea, ECG, dermatoscopia e spirometria, che consentono una valutazione completa dello stato di salute del paziente. La piattaforma del Sistema Box della Salute è progettata per essere integrabile con altri dispositivi medici su richiesta specifica, consentendo una personalizzazione su misura delle esigenze del cliente. I servizi offerti dalla cabina della salute consentono una valutazione accurata della condizione fisica dell'utente e la precoce identificazione di eventuali condizioni patologiche attraverso esami specifici, monitoraggio e screening. Grazie a dispositivi medici affidabili e alla rapida trasmissione dei risultati, i dati degli esami sono raccolti in un fascicolo cloud accessibile ovunque da soggetti autorizzati, nel rispetto della normativa sulla privacy. Uno degli obiettivi principali del Sistema Box della Salute è quello di agevolare l'accesso del cittadino ai servizi di assistenza sanitaria, offrendo checkup e screening dei principali parametri biometrici e un servizio immediato nelle

aree di collocamento. La struttura leggera e resistente del Box della Salute, realizzata con polimeri compositi e fibre di vetro, è facilmente collocabile e non richiede lavori edilizi per l'installazione. La parte superiore opaca della cabina crea un ambiente riservato e tranquillo, migliorando l'esperienza dell'utente durante la visita. Per quanto riguarda il software, il Sistema Box della Salute è integrato con la piattaforma Middlae. Middlae, sviluppata e di proprietà di Teclae AG, è progettata per agevolare la prenotazione e la gestione dei servizi medici e sanitari offerti dagli enti erogatori abbonati ad essa. Grazie alla sua interfaccia intuitiva e alle sue funzionalità avanzate, Middlae consente agli erogatori di servizi di creare e gestire prenotazioni, organizzare il personale, definire i servizi disponibili e gestire la base clienti/pazienti in modo efficiente ed efficace. Ciò che rende Middle un pilastro fondamentale del Sistema Box della Salute è la sua capacità di integrarsi con un'ampia gamma di dispositivi medici essenziali, consentendo la fornitura di servizi diagnostici completi e personalizzati. Grazie al suo middleware hardware, composto da componenti quali un monitor touchscreen da 10.1 pollici ed un mini pc, Middle può comunicare in modo fluido con dispositivi medici quali ECG, saturimetri, otoscopi, dermatoscopi, termometri, misuratori di pressione, stetoscopi e spirometri. Questo rende possibile l'integrazione di Middle in hub e postazioni fisiche, installabili in una vasta gamma di contesti, tra cui farmacie, centri estetici, aziende, palestre, centri ospedalieri, cliniche, RSA, scuole, stazioni, aeroporti

60 / I NOSTRI PARTNER /

treni e aerei. Queste postazioni, che possono essere fisse o mobili a seconda delle esigenze del cliente, consentono un accesso più ampio e immediato ai servizi sanitari, riducendo il sovraffollamento delle strutture sanitarie tradizionali e migliorando l'efficienza complessiva del sistema sanitario. Inoltre, Middle è strettamente collegata ad una ulteriore soluzione di Teclae AG, Telmedis (www.telmedis.eu), in cui vengono salvati in modo sicuro i risultati delle visite. Il sistema Box della Salute + Middle promette di rivoluzionare il modo in cui i pazienti interagiscono con il sistema sanitario. Pertanto, tra le principali caratteristiche e funzionalità di Middle abbiamo inoltre:

• Trovare servizi diagnostici in modo rapido ed economico: Middle offre agli utenti la possibilità di individuare e prenotare servizi diagnostici con facilità e rapidità, garantendo un accesso tempestivo alle cure necessarie senza dispendio di tempo o risorse;

• Monitorare lo stato della propria salute e gestire l'agenda clinica: Grazie alla sua integrazione con la piattaforma Telmedis, Middle consente ai pazienti di monitorare costantemente il loro stato di salute e di mantenere aggiornata la propria agenda clinica. Questo permette una gestione proattiva della propria salute, con la possibilità di programmare visite e trattamenti in modo efficiente;

• Favorire il monitoraggio dei parametri vitali: In aree dove l'accesso ai servizi sanitari è limitato, Middle offre un'opportunità unica per monitorare i principali parametri vitali in modo sicuro e affidabile. Ciò permette una diagnosi precoce e un intervento tempestivo, migliorando l'esito clinico e la qualità della vita dei pazienti;

• Ridurre il sovraffollamento delle strutture sanitarie : Offrendo servizi di screening diagnostico, Middlae contribuisce a ridurre il sovraffollamento delle strutture sanitarie tradizionali. Questo non solo migliora l'accesso alle cure per tutti i pazienti, ma allevia anche la pressione sul sistema sanitario nel suo complesso;

Soluzione tecnologica interattiva tra mondo fisico e cloud per semplificare l’interazione “paziente-medico” sia nelle fasi di prevenzione che di cura con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale

Il portafoglio ordini della società pari a euro 500.000 per 7 box della salute in consegna con un fatturato atteso 2024 di circa 1 milione di Euro per progetti già presentati dai Comuni ed inseriti in graduatoria con Decreto (PNRR Missione 5)

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• Raccogliere e gestire informazioni critiche: Middlae consente la raccolta e l'archiviazione efficiente di tutte le informazioni cliniche e amministrative relative ai pazienti. Questo garantisce una documentazione accurata e completa, facilitando la comunicazione tra i fornitori di servizi e migliorando la continuità delle cure.;

• Integrare dati dai dispositivi di monitoraggio compatibili: Tramite il middleware, Middlae è in grado di raccogliere e trasmettere dati dai singoli dispositivi di monitoraggio, consentendo una valutazione accurata e completa dello stato di salute del paziente. Questa integrazione assicura che tutte le informazioni pertinenti siano disponibili per la valutazione clinica e la pianificazione del trattamento. In sintesi, il sistema Box della Salute con Middlae rappresenta un'interessante soluzione nel settore sanitario, offrendo un'ampia gamma di funzionalità progettate per migliorare l'esperienza del paziente, ottimizzare l'efficienza dei servizi sanitari e promuovere la salute e il benessere della comunità nel suo complesso. Con un focus sull'accessibilità, l'integrità dei dati e l'efficacia clinica, Box della Salute e Middlae si propongono di essere il punto di riferimento per una gestione sanitaria moderna e progressista.

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Costruire un percorso coerente per il cliente in ogni punto di contatto

3 STRATEGIE COLLAUDATE PER UNIRE LE ESPERIENZE RETAIL ONLINE E OFFLINE

Che si tratti di acquisti online o in negozio, i consumatori vogliono un’esperienza coerente e personalizzata lungo tutto il percorso retail

Nel passaggio da acquirenti a veri e propri consumatori omnicanale, anche i portafogli reali diventano virtuali. Il nuovo spazio retail fisico e digitale deve essere diverso dai modelli precedenti. Ogni aspetto del nuovo ambiente retail deve essere altamente conversazionale, sia in negozio che online. La competizione tra i principali retailer si gioca ora sulla base della qualità del servizio clienti e delle esperienze che permettono loro di distinguersi sul mercato. La strategia di Walmart punta tutto sul mix tra negozio fisico e digitale. Il più grande retailer degli Stati Uniti ha lanciato la Customer Centricity, un triplice approccio omnicanale al retail. Walmart intende offrire ai clienti un “super-servizio” sfruttando i supporti di retail, la realtà aumentata e il social commerce. “La nostra mission con le tecnologie emergenti è semplice: come possiamo promuovere l’ispirazione e la scoperta di un bisogno e come possiamo ridurre la distanza, il tempo e l’attrito dal momento dell’ispirazione o dell’identificazione del bisogno alla sua effettiva soddisfazione?”. È ciò che ha detto Cheryl Ainoa, SVP of New Business and Emerging Technology di Walmart. “Indipendentemente dal modo in cui un consumatore venga ispirato o senta un bisogno, noi vogliamo ridurre il tempo e la distanza necessari per soddisfare tale bisogno”.

SHOPPING DOVE E QUANDO VUOI

I clienti di oggi fanno acquisti su più canali, inclusi

i social media. Forbes riferisce che il 37% dei Gen Z vede lo shopping come una forma di intrattenimento e tale generazione trova il proprio intrattenimento nelle app di social media. Stando all’ultimo report di Zendesk sulle tendenze della customer experience, il 14% degli acquirenti fa acquisti mentre guarda eventi in live streaming dei propri creatori di contenuti preferiti sui social media. L’immersione nel retail su Instagram e TikTok è sempre aumentata dall’inizio della pandemia e non mostra segni di rallentamento.

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/ TECH RETAIL /
di Antonella Pasquali

Le app per dispositivi mobili rappresentano il 43% degli acquisti su canali commerciali, mentre il 20% avviene in negozi sui social media. Questi acquirenti omnicanale, che si tratti di Gen Z o di boomer in pensione, vogliono tutti un servizio clienti di livello eccellente. Tuttavia, per molti retailer l’esperienza che offrono ai clienti online è completamente diversa da ciò che accade in negozio. Costruire un percorso coerente per il cliente in ogni punto di contatto, sia esso digitale o fisico, è fondamentale per creare un mix soddisfacente di esperienze fisiche e digitali in un settore retail dai confini sfumati. “È fondamentale dare ai clienti la possibilità di scegliere: fornire opzioni di interazione con il brand e di acquisto, preferenze di consegna e servizi di cui usufruire in negozio”, spiega Forbes. “La possibilità di scelta è ciò che fidelizza i clienti e permette loro di intraprendere il percorso più adatto alle loro esigenze in quel momento”.

3 STRATEGIE COLLAUDATE PER UNIRE LE ESPERIENZE RETAIL

ONLINE E OFFLINE

Che si tratti di acquisti online o in negozio, i consumatori vogliono un’esperienza coerente e personalizzata lungo tutto il percorso retail. Ecco alcune strategie collaudate con cui i retailer possono creare un’esperienza di acquisto coerente per i clienti:

1. Esperienza conversazionale per i clienti: I clienti vogliono poter ottenere risposte alle loro domande nel modo più rapido e semplice possibile. Un chatbot basato sull’intelligenza artificiale può aiutare i clienti su molteplici richieste e in un linguaggio apparentemente naturale. Una volta implementata la messaggistica conversazionale di Zendesk, Four Season Hotels and Resorts ha visto aumentare il suo Net Promoter Score (NPS) di sette punti.

2. Risorse per gli agenti dell’assistenza: Gli agenti che sono in grado di visualizzare la cronologia completa delle conversazioni possono

aiutare meglio i clienti, che a loro volta sono lieti di non doversi ripetere in continuazione. Gli agenti che conoscono il contesto del percorso del cliente hanno più strumenti per personalizzarne l’esperienza. Utilizzando Zendesk Support, Shopify è riuscita a gestire 170.000 conversazioni al mese.

3. Attivazione dei commessi in negozio : I commessi in carne e ossa possono migliorare la CX con app installate sui loro dispositivi mobili. Zendesk Sunshine dà agli agenti di vendita di Mizzen + Main una marcia in più, informandoli immediatamente di tutto ciò che c’è da sapere su un cliente: dalla data di nascita alla taglia della camicia. Di conseguenza, il punteggio CSAT di Mizzen + Main è aumentato del 3%.

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Il 22 e 23 maggio l’ottava edizione della più importante piattaforma di business dedicata ai player del mercato immobiliare commerciale e retail

MAPIC ITALY 2024 TORNA A MILANO

Tema centrale di MAPIC Italy sarà “Crescere in un mondo che cambia: la nuova equazione del mercato retail”. Il programma di conferenze dell’evento cercherà di analizzare le strategie per affrontare le nuove variabili del mercato e generare una solida crescita dell’attività di business

MAPIC Italy è la più importante piattaforma di business dedicata ai player del mercato immobiliare commerciale e retail in Italia. Attesi oltre 2.000 delegati di cui oltre 700 tra retailer, catene di ristorazione e operatori leisure. Tra i temi che saranno al centro dei dibattiti di questa edizione:

Il NEW RETAIL: l’evento permetterà di scoprire la nuova e sempre più affermata generazione di brand, che fondano i propri concept su valori di responsabilità e sostenibilità per attrarre un consumatore sempre più etico.

LEISURE e F&B: da intendere come la risposta al bisogno di esperienze autentiche e interazioni sociali. Il programma dedicato al Leisure ed al F&B permetterà di scoprire i concept più recenti e che meglio si integrano nei siti e nelle destinazioni commerciali. Qual è il segreto della crescita di questi settori che hanno abbracciato lo sviluppo tecnologico pur mantenendo una profonda natura umana?

SOSTENIBILITÀ: I brand, le proprietà, gli sviluppatori, gli investitori stanno integrando sempre più la sostenibilità nei loro piani di crescita aziendale. Il retail di nuova generazione mette al primo posto le persone e il pianeta, impiegando innovazione e tecnologia per ridurre l’impatto ambientale dei brand e degli immobili.

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/EVENTI /

Questa attenzione all’impatto ambientale è oggi fattore di crescita e sviluppo per i player che hanno adottato un approccio al business più responsabile.

INNOVAZIONE E INTELLIGENZA

ARTIFICIALE , novità assoluta di questo

MAPIC Italy 2024. In un’industria in piena evoluzione, l’integrazione dell’intelligenza artifi ciale nei processi operativi tradizionali del settore gioca un ruolo sempre più fondamentale, influenzando ogni elemento della catena di valore dei brand, dalla creazione del prodotto fino all’esperienza nel punto vendita. L’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale sta iniziando a trasformare anche i processi operativi di proprietà e gestori di siti commerciali. MAPIC

Per maggiori informazioni visita il sito mapic-italy.it

Italy analizzerà alcuni dei casi di applicazione più recenti di soluzioni di IA nel settore.

I PROTAGONISTI: Gli spazi espositivi sono già quasi tutti completamente opzionati, con la presenza confermata dei più importanti player del mercato. Tra loro, BNP Paribas, Carmila, Eurocommercial Properties, IGD SIIQ, Multi, Realia, Agla, Josas, Sonae Sierra, Arcus, solo per citarne alcuni. Numerosi anche i retailer che hanno già confermato la propria partecipazione, grazie anche al supporto delle associazioni partner: Confimprese, Federfranchising, Assofranchising. Saranno a Mapic Italy 2024, tra gli altri, brand come: Rituals, Lidl, Pepco, UCI, McDonald’s, Pandora.

67 / EVENTI /

Riguarda il marchio e know how con due diversi modi di procedere

IL CONTRATTO INTERNAZIONALE

DI LICENSING

Può essere uno strumento di internazionalizzazione ma è necessario fare attenzione prima di iniziare. Quali gli aspetti da tenere sotto controllo e come comportarsi

Il contratto di licensing o “di licenza” è l’accordo tra due soggetti attraverso il quale il titolare di un diritto di proprietà industriale o tutelato dal diritto d’autore (licenziante o licensor), lo concede ad un altro (licenziatario o licensee), con o senza esclusiva, a fronte del pagamento di un corrispettivo, di solito sotto forma di royalty, per un periodo determinato, in un ambito territoriale specifico o per settori determinati. Le ragioni che possono spingere il titolare del diritto a cederlo a terzi sono molteplici e variano a seconda del diritto concesso.

CONTRATTO DI LICENZA DEL MARCHIO

In particolare, nel caso di licenza di marchio, particolarmente diffuso nel mondo della moda, assistiamo alla diffusione dell’utilizzo di un “brand” anche in ambiti diversi da quelli nei quali è sorto e si è affermato. Fino alla legge sui marchi del 4 dicembre 1992 il marchio non poteva essere ceduto a terzi se non insieme al ramo d’azienda cui si riferiva: questo perché in passato si dava risalto al fatto che esso rappresentasse una garanzia sulla provenienza e quindi sul produttore, con conseguente riferimento alle qualità, al posizionamento e alla fama dell’azienda che ne era titolare. Con la legge marchi del 1992 si è voluto invece riconoscere il valore intrinseco del marchio come bene a sé stante, rendendo così possibile il suo autonomo trasferimento, anche per una sola parte

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Di Patricia de Masi Taddei
/ FRANCHISING & PARTNERSHIP /
dMTV International Sagl Partner

di beni per i quali è stato depositato, non necessariamente prodotti dal titolare. Si è così aperta la possibilità di concedere il marchio ad aziende produttrici di articoli diversi, spesso complementari rispetto a quelli per i quali era stato utilizzato dal titolare. Assistiamo sovente a casi in cui il marchio viene concesso ad aziende specializzate in singoli settori (profumi, accessori, occhiali, …), per le quali la produzione di linee dedicate e riconducibili, ad esempio, ad un marchio di moda consente al licenziatario la possibilità di ampliare la produzione e, dall’altro, di costruire un’immagine più ampia e completa, che ruota attorno al marchio noto. In tutto questo, è importante

ricordare che, nel momento in cui ci si appresta a concedere ad altri licenza di uso di marchio, occorre prestare la massima attenzione al fatto che esso sia stato correttamente depositato in tutti i Paesi nei quali si intende concedere la licenza, e per tutte le classi necessarie, che non vi siano già depositi validi per marchi analoghi, e che non sia decaduto per non uso per particolari classi di prodotti, anche se comprese nel deposito iniziale. Questo potrebbe infatti rappresentare un forte ostacolo e danneggiare gravemente un progetto di diffusione e di sviluppo di immagine aziendale, costituendo valida ragione di annullamento del contratto di licenza.

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La licenza di marchio offre il grande vantaggio di consentire alla titolare di presentarsi, anche su scala internazionale, con maggiore forza rispetto ad un’azienda di nicchia, tramite l’offerta di un’ampia gamma di prodotti di analogo livello. Ormai la maggior parte delle aziende del settore opera in questo modo, tanto che assistiamo anche a forme di co-branding che portano il marchio ad essere riportato sui prodotti più disparati.

ALCUNI ESEMPI

Possiamo citare Luxottica con il Gruppo Armani o con Bulgari, Chanel, Dolce e Gabbana o Marcolin con Zegna, Tod’s o Swarovski, per citarne solo alcuni. In pratica il licenziante con il contratto di licenza di marchio ne mantiene la proprietà, ottiene il vantaggio derivante dall’incasso delle royalties sui prodotti venduti e amplia la propria immagine. Diverso è il caso del contratto di licenza di know-how: se nel primo caso un’azienda concede l’utilizzo del proprio marchio ad un’impresa specializzata nel proprio ambito produttivo, così da diffondere il marchio anche in settori che non le sarebbero propri o al solo fine di ampliare le proprie capacità produttive, con un alto profilo caratterizzato da omogenea qualità dei prodotti venduti, nel caso di licenza di know-how l’azienda licenziante è invece proprietaria delle conoscenza tecniche necessarie per la produzione, ma si affida ad un terzo spesso per essere presente in ambiti territoriali più ampi, evitando di sostenere gli ingenti costi necessari per sostenere gli investimenti produttivi o affida la produzione ad altri esperti con lo scopo di aprirsi a nuove aree territoriali.

CONTRATTO DI LICENZA DI KNOWHOW O DI BREVETTO

Con il contratto di licenza di know-how o di brevetto il licenziante ne rimane titolare, ma concede al licenziatario il diritto di utilizzarlo a fini produttivi e di successiva vendita dei prodotti. La licenza di brevetto deve essere trascritta nei registri della proprietà industriale. Tale strategia permette di essere direttamente presenti in

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un territorio e di ottenere un introito fisso o variabile da parte del licenziatario, tramite il riconoscimento di royalties, supportato dall’assistenza tecnica e di marketing da parte del licenziante. Il licenziatario ha il vantaggio di essere già presente nel territorio, di conoscerlo, di avere, di solito, le autorizzazioni e la struttura necessaria per operare, senza problematiche burocratiche o necessità di investimenti, se non per quanto riguarda la produzione di articoli oggetto della licenza. Nell’affrontare un contratto internazionale, oltre alla validità del brevetto e del knowhow che si intende concedere in licenza, è necessario tenere ben presenti i seguenti aspetti:

• Normative internazionali e nazionali applicabili nel Paese;

• Limitazione relativa alla possibilità di produzione di prodotti specifici;

• Se la licenza violi diritti altrui;

• Se sia necessario sottoporre preventivamente l’iniziativa all’autorità amministrativa locale;

• Se il brevetto, ai fini della sua validità, debba essere oggetto di preventivo esame. Per quanto riguarda la redazione del contratto, bisogna distinguere tra la negoziazione e il contenuto dell’accordo.

Negoziazione:

Punti da non dimenticare:

- È opportuna la sottoscrizione di un Non Disclosure Agreement (NDA) e di una Lettera d’Intenti (LOI);

- Bisogna considerare chi sostiene le spese di prototipazione al fine di effettuare un test tecnologico e di qualità;

- È necessario definire l’ambito territoriale, i punti strategici e le clausole principali del contratto.

Redazione del contratto:

- È buona norma verificare preventivamente che non vengano violate le regole sulla concorrenza e che non si inseriscano nel testo clausole vietate quali, nella successiva vendita dei prodotti da parte del licenziatario, l’imposizione di prezzi o limitazioni di clientela;

- Se la licenza sia esclusiva o non esclusiva;

- Possibilità o divieto di concedere sublicenze;

- Esatta definizione e descrizione del knowhow trasferito;

- Verifica macchinari e dettagli prodotti;

- Criteri per la definizione dei compensi per eventuali migliorie apportate dal licenziatario;

- concessione di diritti di sviluppo;

- Territorio, durata, eventuali fatturati minimi, contestuale licenza di marchio, verifiche periodiche, assistenza tecnica e commerciale nella fase introduttiva e durante il contratto;

- Se viene dato in licenza anche il brevetto (o il marchio) il licenziatario deve garantire il pagamento delle annualità per mantenerne la validità e che farà quanto necessario per la sua tutela in caso di eventuali violazioni;

- Criteri di calcolo delle royalties ve modalità e termini di pagamento;

- Diritti e doveri delle parti;

- Verifica qualità prodotti;

- Controlli amministrativi e produttivi;

- Contestazioni;

- Obbligo di riservatezza, non concorrenza;

- Responsabilità, penali, risoluzione del contratto;

- Legge applicabile e modalità risoluzione controversie.

IN SINTESI:

Contratto di licenza: può essere uno strumento di internazionalizzazione

Differenze: licenza di marchio, brevetto, know-how

Punti di particolare attenzione prima di iniziare. Aspetti preliminari

La fase della negoziazione

I punti da non dimenticare nella predisposizione della bozza di contratto

La chiusura del rapporto: conseguenze e aspetti finali

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Il sostegno di Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia, per le aziende

INCENTIVI PER LA NASCITA E LO SVILUPPO DI NUOVE IMPRESE

Partiamo da “ON-Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero”, bando che sostiene le micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età. Il secondo incentivo in esame è Smart&Start, bando che finanzia la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane

L’analisi dei contributi promossi e gestiti da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia, prosegue in questa sede a seguito dell’approfondimento inserito nella precedente rubrica, nella quale erano state esaminate le misure “Resto al Sud” e “Fondo impresa femminile”. Anche in questo caso l’attenzione si concentra su due incentivi nazionali che favoriscono la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, fi nanziando progetti grandi e piccoli soprattutto, ma non solo, nei settori innovativi e ad alto valore aggiunto.

ON-OLTRE

NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO

Partiamo da “ON-Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero”, bando che sostiene le micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età. In particolare, possono presentare domanda sia le imprese già costituite che abbiano una compagine sociale composta per almeno il 51% da giovani under 35 e da donne di tutte le età. La maggioranza si riferisce sia al numero di componenti donne e/o giovani presenti nella compagine sociale, sia alle quote di capitale detenute.

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/ FINANZIAMENTI /

La misura prevede due linee di finanziamento, a seconda che le imprese siano costituite da non più di 3 anni oppure da almeno 3 e non più di 5 anni. Il sostegno alle imprese costituite da non più di 36 mesi prevede la possibilità di finanziare progetti di importo non superiore ad Euro 1.500.000. Copre diverse categorie di spese:

1. opere murarie ed assimilate nel limite del 30% dell’investimento ammissibile;

2. macchinari, impianti ed attrezzature varie;

3. programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC);

4. acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;

5. consulenze specialistiche, nel limite del 5% dell’investimento ammissibile;

6. oneri connessi alla stipula del contratto di finanziamento agevolato ed oneri connessi alla costituzione della societa’, se ricorre la casistica di impresa da costituire. È altresì ammissibile un importo pari al 20% del piano spese sopra citato, per coprire le esigenze di capitale circolante, quali materie prime; godimento di beni di terzi; servizi necessari allo svolgimento dell’attività di impresa.

CARTA D’IDENTITÀ

FINANZA AGEVOLATA, INTERNAZIONALIZZAZIONE, NETWORKING

Obiettivo Sviluppo nasce per dare una risposta concreta alle esigenze degli imprenditori italiani che negli anni si sono sempre avvicinati al mondo delle agevolazioni pubbliche, dei mercati globali, delle partnership, senza riuscire a fare il next step: dall’idea all’execution. Con il progetto UP, il team entra nel vivo di questi argomenti, liberando imprenditori e manager dall’operatività di queste azioni, lasciandoli liberi di fare il loro lavoro e sviluppare il loro core business. I campi di azioni sono: finanza agevolata, internazionalizzazione, networking. Settori di intervento: agricoltura, agroindustria/agroalimentare, artigianato, commercio, cultura, industria, pubblico, servizi/No Profit, turismo.

Per informazioni: francesca@obiettivosviluppo.com - Tel. +39 349.5603388

73 / FINANZIAMENTI /

Questa linea di finanziamento prevede un’agevolazione complessiva che può arrivare a coprire il 90% della spesa ammissibile, ed è composta da un finanziamento a tasso zero, ed un contributo a fondo perduto concesso nei limiti del 20% delle voci di spesa 2,3,4 sopra esposte.

La seconda linea di finanziamento, riservata ad imprese costituite da più di 36 mesi, prevede la possibilità di presentare progetti di importo non superiore ad Euro 3.000.000. In questo caso le spese ammissibili concernono:

1. l’acquisto di immobile solo per imprese operanti in ambito turistico, e nel limite massimo del quaranta per cento dell’investimento complessivo ammissibile;

2. opere murarie nel limite del 30% dell’investimento complessivo ammissibile;

3. Macchinari, impianti ed attrezzature varie; 4. programmi informatici, brevetti, licenze e marchi.

Anche questa linea di finanziamento prevede un’agevolazione complessiva che può arrivare

a coprire il 90% della spesa ammissibile, ed è composta da un finanziamento a tasso zero, ed un contributo a fondo perduto concesso nei limiti del 15% delle sole immobilizzazioni materiali ed immateriali.

SMART&START

Il secondo incentivo in esame in questa rubrica è Smart&Start, bando che finanzia la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane. È una misura riservata:

• alle start up innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi;

• ad un team di persone fisiche che intende costituire una start up innovativa;

• alle imprese straniere che si impegnano ad istituire almeno una sede sul territorio italiano.

I progetti presentati a valere su questa iniziativa devono prevedere un importo minimo di 100.000

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Euro ed un importo massimo di 1.500.000 Euro, e devono altresì possedere almeno una tra le seguenti caratteristiche:

1. avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo;

2. essere orientati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;

3.essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata. Le spese ammissibili concernono diverse categorie di costo:

• immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari ed attrezzature;

• immobilizzazioni immateriali;

• servizi funzionali alla realizzazione del piano di impresa, comprese le consulenze specialistiche tecnologiche, i servizi forniti da incubatori ed acceleratori di impresa, e quelli relativi al marketing ed al web-marketing (quest’ultima voce nel limite massimo del 20% del programma complessivo di investimento);

• personale dipendente altamente specializzato ed in possesso dei titoli di studio richiesti dalla normativa del bando.

Nel limite del 20% delle spese ritenute ammissibili, è riconosciuta anche una quota a copertura delle esigenze di capitale circolante. Le agevolazioni prevedono un finanziamento pari all’80% delle spese ammesse. Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci sia presente almeno un esperto, in possesso di titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di 6 anni, e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, e quelle localizzate nel Cratere Sismico del Centro Italia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.

75 / FINANZIAMENTI /

ABBIGLIAMENTO LOW COST

RIQUALIFICATO

IN CHIAVE MODERNA

Il caso Lefties a Barcellona in Spagna è un esempio di offerta integrata tra il negozio e l’e-commerce. Il digital store di Barcellona fornisce un’experience ancora più gratificante e moderna: più fluida e semplice da un lato, più servizi ed experience dall’altro, con in più l’integrazione omni-canale

di Fabrizio Valente

Fondatore e Amministratore di Kiki Lab –Gruppo Promotica

Quando la catena irlandese Primark ha iniziato a operare anche sui mercati internazionali e a crescere velocemente, grazie alla sua strategia aggressiva di low-cost, il grande gruppo spagnolo Inditex (Zara e altre 7 insegne) ha deciso nel 1999 di contrastarla, creando una catena con un posizionamento di prezzo similare: Lefties. All’inizio, come sintetizzato dall’insegna, Lefties era un outlet che offriva a prezzi iperbassi gli stock invenduti dei vari brand Inditex. Col tempo però si è deciso di sviluppare proprie collezioni, per donna, uomo, bambino e neonato,

stoccate in modo adeguato, per poter offrire, oltre ai prezzi molto contenuti, anche la garanzia di trovare taglie e scelta, come da concorrenti come Primark. L’offerta dei negozi è integrata con l’ecommerce, lanciato nel settembre 2020: un forte elemento di differenziazione, che ha costituito un vantaggio considerevole durante la pandemia. Più recentemente, nell’autunno 2022, l’azienda ha lanciato un nuovo concept a Barcellona: il digital store, che fornisce un’experience ancora più gratificante e moderna.

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/ NEW CONCEPT /

Quick & easy

Innanzitutto il nuovo concept intende rendere più fluido ed efficiente il processo dei clienti, ottimizzando anche i costi aziendali. I due punti chiave su cui si è lavorato in questo senso sono i camerini e le casse. I camerini dei negozi low-cost, in cui l’investimento per il numero di addetti deve ovviamente essere limitato, rischiano spesso di essere in disordine per i grandi volumi di prodotti che vengono abbandonati dai clienti. In questo concept, il sistema prevede che in ogni camerino sia presente un grande ‘cassetto’ di raccolta dei capi che i clienti non intendono acquistare. Il ‘cassetto’ poi viene ritirato dagli addetti presenti in magazzino, che velocemente lo svuotano, lo risistemano e sbloccano il camerino per il cliente successivo, che riceve un’assegnazione automatica su uno schermo che regola i flussi. Per velocizzare l’esperienza in cassa, in ogni capo o prodotto viene inserito il tag RFID per facilitare il pagamento self-service, che è l’unica modalità possibile, ottimizzando anche in questo caso i costi del personale per un’attività a basso valore aggiunto. I clienti

appoggiano i capi sul bancone, il sistema li riconosce in automatico e disattiva l’antitaccheggio quando la transazione viene completata.

Caso tratto dalla ricerca Internazionale

Retail Innovation

Lefties – Barcellona, Spagna

Coniugare il low-cost con una customer experience moderna, tech e digitalizzata: la nuova frontiera del gruppo Inditex

Area chiave

• Quick & Easy

Chiave complementare

• Servizio 360°

info chiave

• Digital concept

• 2022: prima apertura a Barcellona

Lefties

• Catena low-cost

• 1999: prima apertura

• 170 negozi

• 8 Paesi

77 / NEW CONCEPT /

Servizio 360°

Per rendere più coinvolgente l’esperienza in negozio è stato inserito l’angolo caffetteria per una pausa ristoro e sono presenti varie postazioni di videogiochi vintage in tutto il negozio. In linea con le aspettative crescenti dei clienti c’è un nuovo servizio di personalizzazione, basato su ricami e patch, gestito con un touch screen e realizzabile in pochi minuti. L’attenzione sui costi del personale non ha impattato però sui servizi in cui l’addetto costituisce un valore importante, come i resi, che vengono gestiti da un banco assistito. Il servizio del ritiro dei capi ordinati online è invece robotizzato: il sistema consegna il pacco attraverso una finestra dopo la scansione del codice QR. Altri servizi poco comuni in questi format sono l’erogatore d’acqua potabile, non solo per i visitatori, ma anche per animali domestici e le stazioni di ricarica per e-scooter.

Commento Kiki Lab

Con il concept di “negozio digitale”, Lefties sta dimostrando la possibilità di riqualificare il posizionamento low-cost in chiave moderna: esperienza più fl uida e semplice da un lato, più servizi ed experience dall’altro, con in più

l’integrazione omni-canale. Il successo del concept si basa su innovazioni che in parallelo rientrano nella sostenibilità del modello: gli investimenti previsti si compensano con l’ottimizzazione dei costi del personale, e Lefties sta estendendo questo concept nelle sue nuove aperture.

Vista la crescente consapevolezza dei rischi che hanno i consumi sull’impatto ambientale, un posizionamento low-cost, che tende a far acquistare molti capi e a cambiarli spesso dovrà progettare forme di ‘compensazione’ per l’ambiente.

Prossimo Evento Kiki Lab

Milano 22 ottobre, Innova Retail Award 2024

Convegno a pagamento, alcuni inviti disponibili per Top Manager retail e IdM

Per informazioni: kiki@kikilab.it

Tell: 030221681

78 / NEW CONCEPT /

Un’analisi e qualche spunto di riflessione: il caso Ferragni

INFLUENCER MARKETING:

SFIDE E OPPORTUNITÀ PER MARCHI, INFLUENCER E FRANCHISING

L’influencer marketing in Italia sta vivendo un’evoluzione significativa. Non si tratta solo di una fase di crescita, ma di una vera e propria ricerca di equilibrio tra creatività, trasparenza e responsabilità

Nel contesto dell’evoluzione digitale, l’AGCOM ha introdotto nuove linee guida il 16 gennaio 2024, delineando un quadro normativo più chiaro per gli influencer. Questo provvedimento si propone di garantire maggiore trasparenza nelle attività promozionali online, richiedendo agli influencer di segnalare esplicitamente i contenuti a scopo pubblicitario. Parallelamente, il Disegno di Legge sulla Beneficenza mira a regolare le iniziative di raccolta fondi attraverso i social media, sottolineando l’importanza della trasparenza e della correttezza anche in queste attività. Le nuove regole evidenziano l’importanza di una comunicazione onesta verso i consumatori, prevedendo sanzioni per chi non rispetta i criteri stabiliti, con l’obiettivo di proteggere l’integrità del mercato digitale e i diritti dei consumatori.

Nuove regole, nuove sfide: L’intervento dell’AGCOM con le sue nuove disposizioni ha sicuramente creato scompiglio nel settore. Da un lato, c’è il concreto rischio di un aumento dei costi per le campagne, con la necessità di selezionare e formare meglio gli influencer. Dall’altro, si apre l’opportunità di creare un mercato più sano e sostenibile, basato su contenuti di qualità e relazioni di fi ducia.

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/ LA COMUNICAZIONE IN AZIENDA /
di Giuseppe Origo

Il caso Ferragni:

Le dichiarazioni di Chiara Ferragni a seguito del complesso caso mediatico che l’ha vista recentemente coinvolta hanno scatenato un acceso dibattito. C’è chi la accusa di essere fuori dalla realtà e di aver perpetrato consapevolmente un atteggiamento ai limiti della truffa raggirando il suo audience, mentre altri la difendono come imprenditrice di successo e madrina del nostrano influencer marketing. Al di là delle posizioni personali, il caso Ferragni ha evidenziato alcune criticità del settore:

- Difficoltà nel trovare influencer autentici: C’è un’abbondanza di influencer, ma non tutti hanno la professionalità e la competenza necessarie per affrontare correttamente la gestione delle campagne.

- Mancanza di trasparenza: Non sempre è chiaro quando un contenuto è sponsorizzato, creando confusione tra i consumatori.

- Scarso ritorno sull’investimento e difficoltà di misurazione del ROI: Non tutte le campagne di influencer marketing sono efficaci e spesso è difficile misurare e/o certificare il ritorno sull’investimento effettuato.

81 / LA COMUNICAZIONE IN AZIENDA /

Oltre la polemica:

Senza demonizzare gli influencer o le loro aspirazioni, è importante cogliere l’occasione per ripensare il ruolo dell’ influencer marketing nel panorama attuale.

Nuove opportunità per il futuro:

Focalizzarsi sulla qualità: Prestare maggiore attenzione alla qualità dei contenuti, all’autenticità e alla coerenza con i valori del marchio.

Micro-influencer e influencer di nicchia:

Valorizzare figure meno conosciute ma con un pubblico più fidelizzato e coinvolto.

Misurazione del ROI: Sviluppare strumenti e metodologie per misurare in modo più preciso l’efficacia delle campagne.

IN EVIDENZA

L’influencer marketing può essere ancora fortemente strategico nel settore del franchising attraverso la creazione di contenuti autentici che riflettono i valori e l’unicità del brand.

Il settore del franchising può sfruttare l’influencer marketing per:

- Rafforzare la consapevolezza del marchio: Collaborare con influencer locali per aumentare la visibilità del marchio sul territorio.

- Generare potenziali clienti: Promuovere campagne mirate per attirare nuovi clienti e aumentare le conversioni.

- Fidelizzare i clienti: Creare contenuti coinvolgenti che rafforzano il legame tra il marchio e i clienti.

82 / LA COMUNICAZIONE IN AZIENDA /

Influencer marketing e Franchising

Il settore del franchising può sfruttare l’influencer marketing per:

- Rafforzare la consapevolezza del marchio: Collaborare con influencer locali per aumentare la visibilità del marchio sul territorio.

- Generare potenziali clienti: Promuovere campagne mirate per attirare nuovi clienti e aumentare le conversioni.

- Fidelizzare i clienti: Creare contenuti coinvolgenti che rafforzano il legame tra il marchio e i clienti.

Casi di successo:

Yamamay: Ha collaborato con influencer del

settore moda per promuovere i suoi prodotti e aumentare l’interazione sui social media.

Old Wild West: Ha coinvolto influencer del settore food per sponsorizzare i suoi ristoranti e far conoscere i suoi piatti.

Casa.it : Ha collaborato con influencer del settore lifestyle per promuovere il suo portale immobiliare e fornire consigli utili agli utenti.

Riflessioni conclusive:

Riassumendo, quindi, l’influencer marketing può essere ancora fortemente strategico nel settore del franchising attraverso la creazione di contenuti autentici che riflettono i valori e l’unicità del brand.

83 / LA COMUNICAZIONE IN AZIENDA /

Gli influencer possono agire come ambasciatori del marchio, promuovendo i prodotti o servizi presso un pubblico fedele e coinvolto, generando così consapevolezza e fiducia nel marchio. Inoltre, possono offrire un’esperienza di marca personalizzata e relazionarsi direttamente con i potenziali clienti, aumentando l’engagement e potenzialmente guidando le vendite. Questo approccio permette di targetizzare segmenti di mercato specifici e di sfruttare la reputazione e la portata degli influencer per espandere la visibilità del franchising. L’ influencer marketing può essere uno strumento valido per il settore del franchising, a condizione che venga utilizzato in modo strategico e responsabile.

Alcune domande per alimentare il dibattito:

- Come possono i franchisee sfruttare al meglio l’influencer marketing a livello locale?

- Quali sono le migliori pratiche per creare campagne di influencer marketing efficaci nel settore del franchising?

- Come si può misurare il ROI delle campagne di influencer marketing nel franchising? L’evoluzione dell’influencer marketing è in corso: marchi, influencer e franchising dovranno collaborare per creare un ambiente più trasparente, creativo e sostenibile.

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/ LA COMUNICAZIONE IN AZIENDA /
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INCIPIT LIBRI

SEMPRE MEZZO PIENO

Autore:Massimo Giusti

Editore: Mondadori

Pagine: 228 / Prezzo: €16,90

Questo è un libro insolito sul pensiero positivo: non trasuda entusiasmo e non ti promette la felicità. Pensare positivo, infatti, non serve quando tutto funziona, ma quando la vita va storta e ti accadono cose che mettono a rischio il tuo benessere psicologico, quando non riesci a goderti quanto di buono hai, boicottando la tua stessa serenità. Prova a ripensare ai momenti in cui hai perso il sorriso, in cui hai scelto di condividere la tua frustrazione anziché le tue gioie o anche solo una piccola cosa bella. Il primo passo per uscire da questo stato di rassegnazione è alimentare la speranza di un miglioramento che si è spenta oppure non è ancora nata. Se hai tra le mani questo libro è perché questo primo passo hai scelto di compierlo. Sempre mezzo pieno è costruito per guidarti verso ciò che significa “pensare positivamente”, e per aiutarti a strutturare un approccio alla vita proattivo, costruttivo e resiliente.

COME SI DIVENTA FORMATORI?

Autore: Gianni Clocchiatti

Editore: Franco Angeli

Pagine: 148 / Prezzo: €18,50

Come si diventa formatori? La domanda pare semplice, ma provando a rispondere, ci si rende conto che non è così. Per diventare insegnanti, infermieri, avvocati o idraulici ci sono percorsi precisi, studi specifici... Ma formatori? Così è nata l’idea di questo libro, una guida pratica che possa dare indicazioni utili a quanti desiderano intraprendere questo percorso. Condividendo la sua pluridecennale esperienza nell’ambito della formazione, raccontando successi e insuccessi, errori e riscontri, l’autore svela il backstage di questo “mestiere”, fornendo allo stesso tempo suggerimenti per individuarne le tappe fondamentali: come si impara, quanto occorre investire, quali sono le competenze e le certificazioni necessarie, quali sono i dodici talenti del buon formatore, come si trovano i clienti, quanto si guadagna, come le aziende scelgono i formatori, come sapere se una formazione abbia funzionato davvero. E, infine, come sta cambiando la formazione oggi, alla luce della diffusione di tool basati sull’intelligenza artificiale. I lettori e le lettrici scopriranno che ci sono diversi modi di essere formatori, così come diversi sono i modi di fare formazione - tutti illustrati in un’inedita e originale matrice che identifica le più note tecniche formative e le “posture” più conformi al formatore.

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INCIPIT LIBRI

IL CERVELLO MILIONARIO

- La tua mente è la chiave per raggiungere la ricchezza

Autore:Dario Silvestri

Editore: Hoepli

Pagine: 230 / Prezzo: €14,90

Esistono più intelligenze: quella emotiva, quella logica, quella relazionale e molte altre: questo libro si pone lo scopo di individuare come conseguire la ricchezza attraverso il modello di intelligenza che ognuno possiede. Pagine che si leggono tutto d’un fiato e che raccontano come il concetto di ricchezza si sia notevolmente evoluto nel corso dei decenni e quali differenti percorsi offra per il suo raggiungimento. Per ottenere la ricchezza, infatti, non è sufficiente studiare tutto quello che hanno fatto e che fanno altri, ma, piuttosto, partire da se stessi e imparare a utilizzare le proprie caratteristiche, qualità e requisiti personali in modo completamente differente. Il percorso per il conseguimento di un mindset orientato alla ricchezza si deve impostare sugli elementi che caratterizzano ogni singola persona: la sua storia, i condizionamenti, le ferite e le paure che si è trovata ad affrontare nella vita. Questi, abitualmente individuati come concetti limitanti, possono invece trasformarsi nelle chiavi del successo. Il libro si avvale di un linguaggio chiaro e diretto, ricco di esempi e casi pratici, e i riassunti dei contenuti alla fine di ogni capitolo costituiscono un vero e proprio condensato di tutto il percorso.

RACCONTARE IL CAMBIAMENTO - Storie, leadership, comunità

Autore: Marshall Ganz

Editore: Franco Angeli

Pagine: 198 / Prezzo: €19,50

Il volume presenta al pubblico italiano i lavori fondamentali di Marshall Ganz, docente all’Università di Harvard ed esperto di movimenti sociali. “Cambiamento” e “storie” sono quindi da sempre costanti dell’esperienza umana, eppure mai prima d’ora si è manifestata con tanta urgenza la necessità di comprendere il valore e la capacità trasformativa che il racconto acquisisce sia per i singoli individui che per la società nel suo complesso. È questo lo spirito che anima il pensiero e la pratica pedagogica di Marshall Ganz, le cui idee hanno avuto un’immensa risonanza in diverse campagne di mobilitazione in tutto il mondo. Testimone della lotta per i diritti dei contadini in California e protagonista della prima vittoria presidenziale di Barack Obama, Ganz ha messo a punto framework capaci di sviluppare il potere di cui individui e comunità necessitano per produrre il cambiamento che desiderano. Questo libro che esplora il ruolo della leadership e il potere delle storie come fonte di mobilitazione, è uno strumento prezioso per comprendere e supportare il cambiamento, in un momento in cui la forza dei movimenti sociali, sia a livello locale sia a livello globale, è messa a dura prova dall’incertezza post-pandemica.

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APPUNTI RETAIL

In questo numero: In questo numero vi diciamo come inviare in modo sicuro denaro on line e ancora come scrivere in modo semplice e fluido i tuoi appunti sul telefonino e per finire con Capital one Mobile puoi avere a portata di app tutti i tuoi account

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ABSTRACT

F&P IN THE WORLD

CUSTOMER EXPERIENCE AND ARTIFICIAL INTELLIGENCE

The future of companies in immersive and live experiences. Companies quickly recognized its great potential. 71% of Italian companies favor digital channels for first contact, reserving the use of voice to resolve more complex customer problems or escalations.

THE NEW MATTEI PLAN

Lifeblood of the long-awaited economic recovery. Interview with Professor Fabio Verna, geopolitical advisor and economic analyst: “The impact on the entire Italian production system will undoubtedly be very significant and will provide a response in the medium term, involving not only companies already widely appreciated on international markets but also the P.M.I. supply chain”.

FRANCHISING: SPECIFIC ASPECTS OF PRE-CONTRACTUAL INFORMATION

Transparency and the availability of complete and truthful information are the backbone of any successful franchise relationship. Before signing a contract, it is essential that the franchisor provides the potential franchisee with complete and accurate information regarding a whole series of aspects specifically regulated by Law 129/2004.

HOW MUCH IS THE ARTIFICIAL INTELLIGENCE MARKET WORTH: DATA, TRENDS AND FORECASTS

A key pillar for future development in fields ranging from healthcare to manufacturing to financial services. Thanks to significant advances in machine learning, computer vision and natural language processing, AI is not only improving operational efficiency but also reducing costs and unlocking new market possibilities.

MAPIC ITALY 2024 RETURNS TO MILAN

On 22 and 23 May the eighth edition of the most important business platform dedicated to players in the commercial and retail real estate market. The central theme of MAPIC Italy will be “Growing in a changing world: the new equation of the retail market”. The event’s conference program will seek to analyze strategies to address new market variables and generate solid growth in business activity.

THE INTERNATIONAL LICENSING AGREEMENT

It concerns the brand and know-how with two different ways of proceeding. It can be an internationalization tool but you need to be careful before you start. What aspects to keep under control and how to behave.

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AGENDA 2024

MAGGIO 2024

4/5 Maggio - FIERA ED EXPO DEL

FRANCHISING DI ATLANTA

Cobb Galleria Center, Georgia - Stati Uniti

4/5 Maggio - Franchising & Business Opportunities Expo

Centro Congressi Internazionale - Sydney

16 Maggio – FRANCHISING MEET

Forma Spazi (Via Cavour, 181) – Roma - Italia

22/23 Maggio – MAPIC ITALY

Superstudio MAXI – Milano - Italia

GIUGNO 2024

30 Maggio/1 Giugno - INTERNATIONAL FRANCHISE EXPO 2024

The Javits Center – NYC

1/2 Giugno - FRANCHISING & BUSINESS OPPORTUNITIES EXPO

Brisbane Convention & Exhibition Centre - Australia

26/29 giugno - ABF Franchising Expo 2024 Expo Center Norte Sao Paulo - Brasile

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MOG231 e Organismo di Vigilanza

Il D.Lgs 231/01 prevede le possibilità di esonero da parte della società quando questa possiede e ha implementato un "Modello di Organizzazione e Gestione" aziendale adeguato.

CHI SIAMO

231Control opera nel settore della Consulenza in materia di D.lgs. 231/01 e le attività di Consulenza riguardano tutte le realtà Aziendali nella zona delle regioni nel Nord Italia.

231Control offre alle Imprese private un servizio di Consulenza e Assistenza di qualità Professionale, Completo e Puntuale per la "Compliance" aziendale ai sensi del D. lgs. 231/01.

La Consulenza si divide in:

· Creazione del MOG231 e del Codice ETICO

· Istituzione dell'O.d.V.

· Formazione a tutto il personale

· Consulenza continuativa a 360°

CONTATTI

Tel: 035.413.94.94

Mail: Info@231control.it

Sito web: www.231control.it

UFFICI

BERGAMO - Passaggio Don Seghezzi, 2 - 24122 (BG)

BOLOGNA - Via Persicetana Vecchia, 28 - 40132 (BO)

REFERENTE AZIENDALE

Dott. Massimo Zampetti

FOUNDING PARTNER - Audit & Compliance D. lgs. 231/01

I NOSTRI SERVIZI IN 6 PUNTI

MODELLO ORGANIZZATIVO E CODICE ETICO

MAPPATURA delle PROCEDURE AZIENDALI

DEFINIZIONE dei PROTOCOLLI OPERATIVI

ISTITUZIONE Dell’Organismo di Vigilanza

O.d.V. come referente Whistleblowing

FORMAZIONE a tutto il PERSONALE

I NOSTRI PUNTI DI FORZA

ETICA, INDIPENDENZA E QUALITA’

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