Il vento del Brenta - Luglio 2021

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N° 1 LUGLIO 2021 - anno XXXIX Direzione, Amministrazione, Redazione: Casella Postale N. 1 - Campolongo sul Brenta (VI) C.C.P.N. 10971364Spedizione in abbonamento postale - Taxe percue - Tassa riscossa Ufficio Postale - PT VICENZA - PARAVION -
ART.
COMMA
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Hanno

Per augurarvi un buon anno 2021, abbiamo scelto questo “ciuchino” che cocciutamente e lentamente percorre la valle; quasi a simboleggiare il nostro impegno in questo tempo di pandemia: costante, anche se poco visibile!

Autorizzazione: Tribunale di Bassano del Grappa n.1/83

NOTIZIE DALLA PROLOCO

Purtroppo anche il nuovo anno 2021 non è iniziato con i migliori auspici e la pandemia del Coronavirus continua ad impattare pesantemente sulla nostra vita sociale e su tutte le attività delle Proloco.

Siamo comunque felici per la nuova libertà ritrovata in istituzione della zona bianca, e ci auguriamo che tutte le persone possano riscoprire il gusto dello stare assieme e della collaborazione ai progetti comuni. estate si potrà promuovere ed appoggiare qualche iniziativa, ma saremo ben lungi dal poter programmare i nostri consueti appuntamenti della Festa in Brenta e della Notte Bianca.

Siamo sicuramente e sinceramente dispiaciuti per que-

Noi della Proloco, però non ci fermiamo!

Mentre una parte delle nostra attività rimane in attesa di tempi migliori, abbiamo lavoraprogetto della Casetta della Proloco di via e siamo ora in attesa dei necessari passaggi burocratici per poter iniziare i lavori.

Il nostro progetto è semplice ma ambizioso; la creazione di una piccola struttura attrezzata, che funga da ufficio per la promozione turistica e culturale del territorio, con annesso uno spazio espositivo, usufruibile anche per incontri culturali con partecipazione modeedificio sarà inoltre ricavato uno spazio per servizi igienici pubblici, a disposizione dei turisti e della ampia area verde antistante la casetta sarà un parco pubblico, dove si potrà godere della pace e bellezza della nostra invidiata riva Brenta. Sarà predisposta una struttura fissa per piccoli spettacoli, con una gradinata per il pubblico; in alcuni periodi od occaanno sarà a disposizione un chioschetto, con bevande e prodotti confezionati.

Ci auguriamo davvero che questo spazio diventi un

A nome della Proloco tutta, auguro a voi e ai vostri cari di trascorrere una serena estate, godendo appieno delle opportunità e delle bellezze che

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Comitato di redazione: Ruggero Rossi, Fiorenzo Vialetto, Maria Cristina Pizzato, Francesco Mocellin, Giovanni Vialetto, Simone Vigo, Valentina Bellet- collaborato: Valerio Bonato, Renato Vialetto, Alessandro e Flavio Bonato, il gruppo di lavoro Viaggio in una stanza”, Diva Costa Sequenza del passaggio di un pellegrino sulla via Francigena: foto di Giovanni Vialetto.

Luca Ferrazzoli: uniti vivremo meglio.

Nel corso delle elezioni amministrative del 26 maggio 2019 lei ha ottenuto una forte maggioranza di consensi (l’87,49%), venendo, di conseguenza, investito di una grande responsabilità. Come intende onorarla?

Intendo onorarla, insieme al nostro gruppo, dedicando tanto impegno e tanta passione. Abbiamo un programma ambizioso e stiamo cercando di onorarlo fino in fondo. Non nascondo che le aspettative sono molte e che la pandemia non ci sta aiutando, a causa di un generale rallentamento delle attività di tutte le amministrazioni pubbliche, in particolare di quelle che devono essere interpellate per l’esecuzione delle opere promesse. Ma ce la stiamo mettendo tutta.

Quale sarà, per il primo sindaco, l’obiettivo massimo da raggiungere per il nuovo comune di Valbrenta?

Il mio obiettivo primario è far capire che la nascita di un unico Comune non annulla le nostre singole comunità ma le rafforza. Che tutti devono sentirsi parte di qualcosa di più grande e che se ciascuno continua a lavorare per la propria comunità contribuisce a rafforzare l’insieme. Che comunità e istituzione comunale non coincidono ma che un ente più grande ed efficiente può creare le basi affinché anche le comunità più piccole possano trovarsi nelle medesime condizioni di quelle più grandi.

Durante le elezioni svoltesi il 26 maggio 2019 è stato eletto all’ufficio di sindaco del comune di Valbrenta l’avvocato dottor Luca Ferazzoli. Abbiamo posto al sindaco alcune domande per farlo meglio conoscere ai lettori del “Vento del Brenta”, compresi quelli che risiedono all’estero o in altre regioni d’Italia.

Lei è stato sindaco di Cismon del Grappa ed è stato uno tra i fautori più convinti del processo di fusione. A bocce ferme, dopo il voto, che considerazioni ha tratto dall’esito del referendum?

Premetto che, indipendentemente dall’esito, il percorso che ha portato alla fusione dei Comuni, per me è stato straordinario. Un’esperienza di vita indimenticabile che ha segnato il momento più alto ed intenso della mia esperienza amministrativa. Per quanto riguarda l’esito finale, esso ha rispettato quelle che erano le previsioni fatte prima del voto.

A suo parere quali sono stati i motivi di fondo per cui gli abitanti del comune di Solagna hanno votato, a grande maggioranza, contro la fusione?

Credo che qualche errore sia stato commesso. In particolare mi riferisco alla negazione da parte dell’allora maggioranza di ammettere il referendum preventivo richiesto da tanti cittadini. Scelta che non ho condiviso e che ha consentito di alimentare l’idea che si trattasse di una imposizione dall’alto. Cosa non vera visto che i solagnesi hanno potuto esprimere il loro voto e che questo è stato rispettato. Poi penso che il Comitato per il no abbia fatto il proprio lavoro puntando sull’emotività, sul sentimento e sulla paura del cambiamento. Noi però parlavamo alla ragione. Guardi i nostri comuni oltre alle entrate tributarie hanno entrate extratributarie derivanti da cave, miniere, boschi, malghe, fondi comuni di confine e ora contributi della fusione. Il Comune di Solagna ha il debito più alto e nessuna entrata extratributaria. Quindi se c’era una comunità che, oggettivamente, aveva interesse a condividere un futuro comune era quella di Solagna. Ed insieme si potevano programmare scenari interessanti. Ma sono visioni del mondo diverse che vanno rispettate. Credo però che alla fine ognuno potrà farsi agevolmente la propria opinione, al netto delle posizioni ideologiche.

Viaggiando, meglio a piedi o in bicicletta, da Campolongo a Fastro Bassanese (nel territorio dell’ex comune di Cismon del Grappa) si nota una selva di cartelli esposti, specie sulle vecchie case, con la scritta “Vendesi”. Quali pensa siano gli interventi più pertinenti per incentivare il recupero di queste abitazioni, peraltro caratterizzate da una proprietà molto frazionata?

Noi crediamo che la via primaria sia la creazione di posti di lavoro. Le statistiche recenti ci dicono che vi è una sostanziale equivalenza tra chi viene e chi va. Il saldo negativo è tra nascite e morti. Ne consegue che la prospettiva, vista la prevalente componente anziana, è quella di una importante decrescita di popolazione, sulla scorta di quanto sta avvenendo in tutta Italia. Ecco che sarà importante puntare sull’aumento delle iscrizioni anagrafiche. Un posto di lavoro sicuro, una casa ad un prezzo accettabile, unita alle varie forme di contribuzione statale, oltre alla tendenza post covid di spostarsi in aree rurali possono costituire un interessante volano. Cosi come avvenuto nel vicino trentino con importanti migrazioni provenienti ad esempio dal rodigino.

A Valstagna e a Solagna esistono due case di riposo. Potranno ancora lavorare in sinergia per offrire agli anziani un sicuro rifugio secondo i migliori standard di accoglienza?

Io sono per la fusione, da sempre, per cultura e per gli stessi motivi che hanno condotto alla nostra di fusione. Certi servizi per poter essere efficienti necessitano di determinati numeri, E le sinergie consentono di abbattere i costi e quindi le rette. Purtroppo il voto di Solagna ha raffreddato questa ipotesi che era in campo. Se ci sarà ancora una possibilità non cercheremo di perseguirla

Questo anno anche il nostro comune ha fatto i conti con il COVID 19. Da parte di molti sono stati apprezzati i suoi interventi su Facebook per le informazioni fornite con pacatezza e autorevolezza. Qual è la situazione sanitaria attualmente?

Intanto mi fa tanto piacere che sia stato utile. La situazione è estremamente positiva. Ma bisogna tenere l’attenzione ancora alta. È stato un banco di prova importante. Ma ora temo molto le difficoltà che si presenteranno con lo sblocco dei licenziamenti ed i possibili conflitti sociali. Dovremo trovarci pronti per le emergenti difficoltà.

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INTERVISTA AL SINDACO di Fiorenzo Vialetto

Le imposte locali (I.C.I., I.M.U., T.A.R.I.) potranno aumentare o essere diminuite? È vero che sono stati tagliati dal governo i contributi per le fusioni dei comuni? Sembra che non tutti gli Enti e le pubbliche amministrazioni abbiano aggiornato i loro programmi informatici con il nome del nuovo comune di Valbrenta; è previsto un sollecito adeguamento?

I fondi della fusione sono arrivati tutti. Sia quelli regionali che quelli statali. Per quanto riguarda le imposte il tema dell’aumento o della diminuzione è articolato perché andrebbe valutato complessivamente. Il nuovo Comune ha 5 anni per uniformare tasse e regolamenti. Faccio quindi un esempio. Il mio ex Comune di Cismon era unico senza addizionale Irperf. Ovviamente si potrebbero usare i fondi della fusione per eliminare l’addizionale a tutti. Ma finiti i contributi? Ecco noi stiamo cercando di utilizzare una parte delle nostre risorse per un piano di estinzione dei mutui pregressi in quanto le quote di interessi passivi ingessano il bilancio. L’obiettivo è quello di mantenere un livello equo di tassazione e contestualmente estinguere i debiti. In modo che, nel lungo periodo, le spese fisse vengano sostenute con la tassazione e le entrate extratributarie utilizzate per finanziare opere. Insomma avere un bilancio sano che non blocchi troppo chi verrà dopo di noi. Per quanto riguarda gli adeguamenti informatici noi continuiamo a sollecitare gli enti quando incappiamo in errori. Ma credo che un po' alla volta il problema dovrebbe risolversi.

Se una coppia di giovani di Valbrenta decidesse di sposarsi, quali sarebbero gli argomenti più validi per farla rimanere a risiedere ancora in Valle?

Le motivazioni sono varie. Primariamente perché è un luogo bellissimo. Il secondo motivo è legato alla pandemia. L’eccessiva aggregazione urbana rappresenta il passato. Il futuro, molto probabilmente, sarà strutturato in comunità arcipelago con quartieri autosufficienti capaci di valorizzare la dimensione umana delle nostre vite. Insomma la nostra vivibilità sarà un importante elemento attrattivo. Perché anche se non siamo in città essa è facilmente raggiungibile. Ci sono tutti i servizi e la maggior parte di essi sono gratuiti o comunque a prezzo ridotto. Ovviamente alcune infrastrutture non sono adeguate. Mi riferisco in particolare al completamento della fibra ottica. E su questo bisogna cercare di fare le giuste pressioni.

Qualche malpensante, insinua che, vista la situazione economica del nostro paese, il governo sia orientato a ridimensionare i fondi destinati alle fusioni dei comuni. C’è del vero o è solo una diceria messa in giro ad arte da chi è stato contrario alla fusione?

Stiamo ai fatti. Nel 2011 una delle prime norme del governo Monti fu la soppressione dei comuni sotto i mille abitanti. Con il collega Illesi ci siamo trovati dalla sera alla mattina senza Comune. I comuni sono stati salvati ma è stato imposto l’esercizio associato di tutti i servizi. Questo per dire che il riordino degli enti locali sarà all’ordine del giorno di qualsiasi governo. Semplicemente perché sotto certe dimensioni i comuni non sono più in grado di erogare servizi adeguati alle esigenze dei cittadini. Noi abbiamo semplicemente anticipato i tempi portando a casa una decina di milioni di euro. Anche se, come ho detto prima, il tema non è tanto quello dei contributi ma quello di una visione comune in cui tre voti di una famiglia non possano condizionare lo sviluppo di una comunità. È altro rispetto alle tante dicerie create ad arte. Aggiungo che la fusione non è più un tema di discussione. Dal 2000 per fare un nuovo comune servono 10.000 abitanti. Ora il tema è solo quello del giudizio sulla nostra azione amministrativa. Un abitante della municipalità di Campolongo sul Brenta quali iniziative potrà aspettarsi dal comune di Valbrenta nel corso dei prossimi anni? Potrà venire ulteriormente sviluppata la rete di strade silvopastorali, nella montagna di Campolongo, che ha avuto il suo inizio più di trent’anni fa?

Abbiamo completato la ciclopista e vedo che molti concittadini ne fanno uso. Ovviamente questo mi rende felice. Ora credo serva un passo ulteriore. Dobbiamo completare l’arteria nel comune di Bassano ma soprattutto sviluppare dei servizi a fianco di essa. Perché possono ottenersi vitalità ed ulteriori occasioni di lavoro. Su questi temi c’è identità di vedute con la pro-loco che sta promuovendo iniziative molto interessanti. A bilancio poi sono stati allocati i fondi per trasformare l’ex asilo parrocchiale in un centro accoglienza diurno per anziani la cui realizzazione, in collaborazione con Asl, è stata rallentata dalla pandemia

Il tema delle strade silvopastorali va affrontato complessivamente. Diciamo che tutti noi sappiamo l’importanza della viabilità montana.

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Il sindaco Luca Ferrazzoli in video-conferenza web durante la pandemia.

Non nascondo però che sul tema vi siano state difficoltà crescenti. Proprio a Campolongo abbiamo dovuto rinunciare al completamento di un tratto perché non abbiamo trovato nessuna ditta disponibile ad eseguire i lavori secondo il prezziario regionale. E su questo bisognerà riflettere. Ma sicuramente il tema deve essere affrontato anche perché la fusione consente di superare confini amministrativi e ragionare su nuove potenziali vie d’accesso.

Da un po’ di tempo, forse a causa dell’emergenza COVID, non si sente più parlare della “superstrada”. A che punto è la situazione?

È un tema che affronteremo a breve. Ad Anas sono stati affidati 8 milioni di euro per la progettazione. Idea è comunque quella di piccoli bypass in continuità senza opere faraoniche.

Parecchie copie del “Vento del Brenta” raggiungono persone, in Italia e all’estero, originarie di Campolongo sul Brenta, cosa potrebbe dire a loro?

La mia è una famiglia di migranti. Ricordo le lacrime di gioia degli zii quando venivano a trovare la loro mamma. Insomma i nostri concittadini all’estero hanno un amore per la nostra terra che spesso noi stessi abbiamo perduto. Quindi li saluto con affetto e con l’impegno a lavorare affinché al loro ritorno possano apprezzare quanto fatto. Un’ultima domanda, un po’ personale; come è composta la sua famiglia, quanti figli ha? E come ha preso il suo nuovo impegno amministrativo?

Ho una compagna e due figli. In realtà sono un vecchio sindaco e quindi per Giulia e Mattia è sempre stato così Quindi non sono in grado di apprezzare la differenza. Il ruolo è totalizzante ma ho la fortuna di lavorare con una giunta operativa e coesa che mi aiuta moltissimo e di consiglieri attivi. In particolare poi non bisogna dimenticare che in caso di necessità i nostri concittadini di Campolongo potranno sempre contare anche su Mauro Illesi nella duplice funzione di assessore e pro sindaco.

Per chiudere, le auguriamo, anche per il bene della comunità, i migliori successi nella sua azione amministrativa.

Ringrazio per intervista ricambio gli auguri confidando di riuscire a contribuire alla crescita delle nostre bel le comunità.

VIAGGIO IN VALBRENTA

Viaggio in Valbrenta è nato da un’idea del gruppo di lavoro di “Viaggio in una stanza”.

Viaggio in una stanza” è un progetto che è stato sviluppato all’interno della “Scuola del Tempo Ritrovato” e della quale (Scuola) ne è compendio e parte integrante.

Negli incontri di “Viaggio in una stanza” si viaggia attraverso i libri che, come ben sappiamo, hanno il magico potere di portarci nei luoghi più remoti e di farci raggiungere l’intimità più profonda delle anime dei personaggi narrati e narranti.

Da qui, Viaggio in Valbrenta. Per esprimere la continuità di un progetto che la condizione pandemica in cui ci siamo trovati, e in cui ci troviamo tuttora, ci ha impedito di realizzare in luoghi chiusi.

Approfittando di un periodo di allentamento delle misure restrittive che ci ha fatto sperare fosse indicativo di una ripresa lenta ma continua, abbiamo organizzato il nostro viaggio suddividendolo in cinque tappe:

Valstagna, Piazzetta Brotto; Cismon, Cortile Monte Pertica; San Nazario, Piazza della Chiesa; Campolongo, Via Bonatoni; Valstagna, Via IV Novembre.

Dei viaggi, si sa, conosciamo il luogo di partenza e di arrivo ma le tappe intermedie sono sempre un mistero, un’incognita che rende ancora più avvincente lo spirito del viaggio.

Sabato 3 ottobre 2020, che segnava la partenza del viaggio, si sarebbe dovuto esibire il Coro Valbrenta

Lunedì 26 ottobre 2020 che avrebbe dovuto segnare la tappa di arrivo era in programma “Il violino all’epoca di Johan Sebastian Bach”.

Le altre tappe avrebbero dovuto essere, per i partecipanti, delle incursioni a sorpresa. Purtroppo, a causa di condizioni meteo avverse per i primi due appuntamenti e a causa di un ritorno a forme più restrittive di contenimento della pandemia per gli ultimi due appuntamenti, siamo riusciti a incontrarci solo una volta; a San Nazario.

Ma che incontro!

Una splendida platea (eravamo oltre 60 persone) in una cornice altrettanto meravigliosa: la Piazza della Chiesa sovrastata da un cielo terso e riscaldata da un caldo sole di inizio autunno.

Lorenza Bonato, Silvia Pilati e Gianpietro Pontarollo hanno interpretato la lettura dei testi da loro scelti comunicando una ricchezza inesauribile di significato. L’esibizione di Mattia Bertoncello al flauto è stata una fusione essenziale.

Abbiamo molta fiducia che con l’arrivo della primavera e con lo sperato miglioramento della situazione pandemica, di cui ci auguriamo il vaccino sarà la panacea, riprenderemo il nostro Viaggio in Valbrenta e molti altri.

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A cura del Gruppo di lavoro di “Viaggio in una stanza” Incontro in piazza a San Nazario. Il nuovo gonfalone del Comune di Valbrenta, con i 4 stemmi degli ex comuni e l’assessore e pro sindaco Mauro Illesi.

LA SCUOLA DELL’INFANZIA MADONNA

Ciao a tutti, siamo i bambini della Scuola dell’Infanzia Madonna del Carmine, vogliamo farvi conoscere dove trascorriamo le nostre giornate, un posto speciale dove possiamo giocare con gli amici, divertirci e scoprire ogni giorno cose nuove! Ci piacerebbe tanto condividere con tutti voi le nostre avventure e far vedere anche a voi tutte le cose speciali che facciamo con le nostre maestre! Con parole e foto cercheremo di raccontarvi il nostro mondo! Vi parleremo del nostro Carnevale e delle attività di Primavera, vi mostreremo un angolino speciale che si trova in una delle nostre classi, vi racconteremo della nostra festa di fine anno e infine… i nostri speciali auguri di BUONA ESTATE

Il nostro CARNEVALE!

Qualche momento di PRIMAVERA

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DEL CARMINE RACCONTATA DAI BAMBINI

Angoli da SCOPRIRE

Questo è il nostro piccolo “angolo naturale”, è proprio dentro la nostra classe e la cosa bella è che in questo modo possiamo portarci in classe proprio tutta tutta la natura! Qui osserviamo, annusiamo, tocchiamo ed esplorando impariamo! Abbiamo visto da vicino un nido di un uccello, delle foglie malate e persino la pelle di un serpente! In quest’angolo possiamo giocare con le castagne in autunno o con le conchiglie in estate, possiamo sfogliare libri con mille spiegazioni o buttare l’occhio in un microscopio tutto questo non è meraviglioso?!

La nostra festa di FINE ANNO!

Finalmente dopo due anni di lontananza, ci siamo riuniti tutti insieme per una grande festa ed è stata una gioia immensa! La nostra scuola unisce noi bambini, le nostre famiglie e l’intero paese! Questi anni di pausa ci hanno fatto capire quanto siano importanti le piccole cose, come trovarsi tutti insieme in un campo, sotto ad un ciliegio. Questo “trovarsi” è mancato a tutti, a noi bambini, alla mamma e al papà e alle maestre. Ora pian piano possiamo riprenderci questi momenti belli ed essere felici di nuovo tutti insieme! Ad accoglierci c’era un grande ciliegio pieno di nastri colorati, che bello! Abbiamo cantato, ballato e raccontato una storia e alla fine le nostre maestre ci hanno premiato con una medaglia, facendoci i complimenti per essere diventati bambini più grandi! E i bambini grandi…hanno ricevuto un bel diploma!

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I BAMBINI, TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA E IL NOSTRO AMICO DOG AUGURANO A TUTTI BUONA ESTATE!!!

VALBRENTA SOLIDALE SI PRESENTA

Il 7 giugno 2000 viene costituita l’Associazione di volontariato Valbrenta Solidale.

Il progetto nasce da una intuizione di Gianni Moro che pensa di indirizzare il lavoro di volontariato verso la casa di riposo, il servizio di trasporto di persone bisognose e verso l’istituzione dell’Università adulti-anziani (dal 2012 rinominata Scuola del tempo ritrovato) per incentivare la socializzazione e contrastare la solitudine.

Per 20 anni, in qualità di Presidente, con costante impegno, grande sensibilità, abilità, fermezza, Gianni ha saputo guidare e far crescere la nostra Associazione. La sua visione è andata ben oltre i confini di un singolo comune. Con il suo entusiasmo ha coinvolto via via più persone. Sono stati inseriti più servizi e sono arrivati volontari da Valstagna, Cismon, San Nazario, Solagna, Campolongo....

Lo scorso autunno, con nostro grande rammarico, Gianni ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico di Presidente.

Il 15 ottobre 2020 l’Assemblea dei soci ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo formato da 9 membri: Pietro Martinato, Diva Costa, Carlo Dal Bianco, Virginia Fontanari, Diego Lazzarotto, Franco Lazzarotto, Mirella Rizzon, Ruggero Rossi, Rita Vettori.

Nella riunione del 23 ottobre 2020 il nuovo Consiglio Direttivo ha nominato Pietro Martinato Presidente della nostra Associazione, Vicepresidente Diva Costa, Virginia Fontanari Tesoriere, Ruggero Rossi Segretario.

Gianni Moro è stato nominato Presidente onorario. Lo ringraziamo per la sua dedizione e la sua generosità.

Al Presidente Pietro Martinato e al Consiglio Direttivo i migliori auguri di buon lavoro.

www.valbrentasolidale.it info@valbrentasolidale.it Tel. 348 3123570

La ricompensa è stata grande, fatta di parole poche, sguardi intensi, sorrisi sinceri, sentimenti duraturi. Io mi sono arricchito ogni volta che ho riconosciuto, nella persona che aveva bisogno di aiuto, anche la mia fragilità, la fragilità che ci rende tutti umani, legati da una fratellanza che ho imparato a riconoscere e valorizzare come uomo e come cittadino.

Questo percorso è stato possibile solo grazie a voi.

Il saluto di Pietro Martinato

Desidero rivolgere un saluto e un ringraziamento per la partecipazione e per l’interesse che avete sino ad oggi dedicato alla nostra Associazione. La fiducia accordatami mi onora e mi incoraggia ad assumere il peso delle responsabilità che l’incarico richiede, soprattutto dopo anni di vita associativa guidati con generosità e competenza dal Presidentissimo Gianni Moro.

Voglio quindi in primo luogo ringraziare il mio predecessore per l’impegno e la dedizione messi a disposizione dell’ Associazione in un ventennio.

La vasta rete di relazioni sul territorio creata da Gianni è un patrimonio prezioso, della cui esistenza dobbiamo essere orgogliosi ma soprattutto consapevoli per il futuro. Bisognerà far fruttare quanto abbiamo prodotto e seminato in questi anni, pur nella consapevolezza di tante difficoltà, soprattutto di questo ultimo anno, ma con la convinzione comune che i problemi si possono condividere e affrontare insieme.

Per quanto mi riguarda mi impegnerò per dare continuità al lavoro svolto fino ad oggi, cercando di rappresentare al meglio le vostre esigenze.

E’ mia intenzione proseguire con le finalità di solidarietà e di aiuto sociale, a lavorare per la tutela dei diritti delle persone, sensibilizzando maggiormente gli amministratori al fine di migliorare le condizioni di vita delle persone in vallata maggiormente colpite da problemi di disagio e solitudine.

In questi giorni quanti ricordi passano per la mia mente! Se penso al mese di giugno del 2000, quando nasceva Valbrenta Solidale, e confronto allora con adesso, vedo il percorso che abbiamo fatto assieme in questi anni. Quanta idealità, quanta progettualità, quante iniziative sono state messe in campo!

Allora ho creduto, contro ogni evidenza, che l’indifferenza e la convenienza egoistica non fossero dimensioni così radicate nella nostra gente, come qualcuno voleva farci credere, e che la capacità di vedere l’altro come fratello fosse molto più diffusa di quanto apparisse ed ho avuto ragione.

Quante persone hanno camminato con noi!

Quante mani si sono strette alle nostre, quanti sguardi si sono intrecciati, quanti bisogni, quanti dolori sono affiorati a interpellare la nostra indifferenza, risvegliandola, chiamandoci a essere “prossimo” in modo concreto e semplice!

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Un saluto dal presidente uscente Pietro Martinato e Gianni Moro. a cura di Diva Costa

ECCELLENZE DI CASA NOSTRA

Per l’anno scolastico 2019-20020, il comune di Valbrenta ha emesso un bando per l'assegnazione di 12 borse di studio rivolte agli studenti delle scuole superiori e 24 per gli studenti universitari. Tra i meritevoli vincitori, ben 8 ragazzi, appartengono alla municipalità di Campolongo.

BORSE DI STUDIO 2020

Per le scuole superiori: Riccardo Mocellin, Iris e Emma Zannini, Laura Illesi

Per i corsi universitari: Giosuè Zannini, Rachele Scotton, Giacomo Vialetto, Eros Cerantola

Nonostante i fatti contingenti legati alla pandemia, non abbiano permesso di consegnare i riconoscimenti personalmente ai giovani studenti, ci sembra più che doveroso, stringere orgogliosamente loro la mano, (anche se solo virtualmente), rinnovando il nostro augurio di continuare sempre su questa strada ...

GIOCHI MATEMATICI 2020/2021

Campolongo conta tra le fila dei suoi studenti un nuovo e promettente matematico: Leonardo Bianchin, che frequenta la classe 5° della scuola primaria di Campese (IC3 - Bellavitis), si è qualificato per le finali dei Giochi Matematici 2020/2021 che si svolgeranno a settembre a Mirabilandia.

I partecipanti, da tutta l’Italia, saranno in totale 36; ci complimentiamo veramente con Leonardo per il risultato raggiunto e gli facciamo un grosso in bocca al lupo per le finali di Mirabilandia!

Daniele: verso i Campionati Nazionali di Atletica Leggera

Lo scorso 16 maggio 2021, Daniele Rossi sotto una pioggia battente, ha corso i 400 metri ostacoli ottenendo un nuovo primato personale di 59"21 e centrando il minimo per la partecipazione ai campionati italiani allievi 2021 che si svolgeranno a Rieti il prossimo mese di luglio! A Daniele, che si allena con il Gruppo atletico Bassano

1948 dal

2017, facciamo i nostri complimenti per il traguardo raggiunto e tifiamo tutti per un buon piazzamento agli italiani!

100 ALL’ESAME DIMATURITA’

La nostra compaesana Iris Zannini, ha concluso il suo percorso di studi superiori presso il Liceo Artistico De Fabris di Nove(VI), con il massimo dei voti. Il risultato arriva anche a coronamento di un brillante percorso di studi, nel corso del quale Iris si è distinta ricevendo numerosi riconoscimenti. Complimenti!

Sofia: convocata al raduno della Nazionale Calcio under 17 femminile

Tra le trenta ragazze che sono state convocate dal coach Nazarena Grilli per un raduno dal 25 al 28 giugno 2021 della Nazionale Under 17 femminile di calcio, c’è la nostra compaesana Sofia Zannini. Sofia, classe 2005, è in forza alla squadra del Cittadella Women U19, per la quale gioca con il ruolo di attaccante. Anche Sofia è motivo di orgoglio per il paese di Campolongo; le auguriamo di tutto cuore di realizzare il sogno azzurro!

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GIULIANO MOCELLIN (un ricordo di Valerio Bonato)

Poi, noi, da lì si partì, e dopo 40 anni lì si ritornò! Era il 2014, quando noi si ritornò.

E ogni volta che ci si incontrava, un pensiero a quegli anni entusiasmanti e tumultuosi e ruggenti mai mancava davanti a un bicchiere di prosecco, in fronte alla Chiesa e al Vento del Brenta. E a un sorriso.

Mi domandava anche, Lui celiando, come mai non fossi ancora diventato Sindaco di Bassano. E cosa aspettassi a diventarlo.

E, nello scendere Lui da casa sua, da casa di sua mamma, in Piazza, mi diceva, che mai mancava di guardare per un saluto, la Madonnina di Fatima che, regalo di mia mamma, è posta nell’asola alta della nostra Casa Avita, in fronte alla Chiesa, fin dal momento primo del mio ingresso in pensione. In quiescenza!

Il 28 aprile 2021 è mancato Giuliano Mocellin, figura importante e storica per il nostro paese.

A lui è dedicato questo scritto di Valerio Bonato, che ringraziamo per aver colto i tratti salienti della sua storia e della sua persona, per ricordarli a chi lo ha conosciuto e raccontarli alle nuove generazioni.

Ricordiamo anche Giuliano attraverso alcune foto che abbiamo già pubblicato in numeri passati, ma che abbiamo voluto recuperare in suo onore.

La Torino celeste

Or avvenne che Giuliano, ieri mattina se ne partì! E, alla notizia, un lampo di avvenimenti occorsero alla mia mente. Una vita intera fu, in un istante. Forse vieppiù.

Ora, lui:

- la sua mamma, era cugina prima della mia;

- la moglie era figlia di Elena Marchegiana, il cui marito la aveva sposata quando noi - il nostro Paese! - si era profughi in quel di Fermo, nelle Marche, subito prospiciente al Colle, dove abita, gloriosa, la Santa Casa di Loreto! Erano gli anni 1917-19, Quelli.

- a un certo punto, avrà avuto 20 anni, lui ancora giovane, con la sua giovine sposa, partì per Torino, la grande Torino di allora. Un mito era quella Città! Insieme con la sua famiglia di origine, partì! Saranno stati gli anni 60.

Verso gli anni 70, poi, tornò a casa, qui da noi. Noi allora avevamo 20 anni, eravamo pulzelli, in politica piena. Volevamo amministrare in maniera giovane il paese.

E, negli anni ‘75, si vinsero le elezioni.

E noi, Lo volemmo tra i nostri Consiglieri, proprio per la sua esperienza di lavoro - dicemmo! - che aveva fatto a Torino. La rivoluzione industriale, da noi, era giusto iniziata in quegli anni.

E, aver uno in Consiglio, che sapesse, parlandone, di cosa si andava dicendo, ci pareva fosse assai cosa importante.

E il Paese ci dette fiducia.

E il Paese partì, allora, per i grandi orizzonti che hanno portato al nostro Paese di oggi, in vista di quello, ancora più bello, di domani.

E diceva anche che, ogni volta che La vedeva, quella Madonnina, un’Ave mai mancava alla sua mente e al suo cuore e un pensiero a me e a quegli anni ruggenti che furono i nostri magnifici anni 75-80 del secolo scorso. Che anni, Ragazzi! Che Anni! E adesso - gli anni!ruggenti, magnifici e struggenti, lo sono perfino di più!

Adesso, infatti, Giuliano è partito, per la Torino celeste! Chissà quanto lavoro che troverà da fare anche lassù! Ma prima di tutto, si incontrerà, come allora era d’uso, con i Consiglieri Comunali di quei dì. Che sono già lì. Per un pre Consiglio operativo. Di coordinamento! Magari presenti la mia mamma. La sua mamma. E gli Angeli e i Santi tutti del Paradiso e la Madonna di Loreto e Quella del Carmine pure e i Santi Profughi nostri, tutti, di Quei Dì. Che festa! Che accoglienza! Che gloria! Ciao,

Valerio

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22 giugno 1958. A Pedavena in bicicletta. Si riconoscono Giuliano Mocellin, Luigino Bonato, Sebastiano Luciano Bonato e Antonio Volpe. Il 10 agosto 1963 matrimonio di Giuliano Mocellin e Anna Volpe. Il parroco è don Eugenio Toldo e il “mocoeo” (chierichetto) è un giovanissimo Valerio Bonato.

UN ONOREVOLE BELGA (a cura di Fiorenzo Vialetto)

Samuel Cogolati è un onorevole del Parlamento del Belgio che è salito agli onori della cronaca qualche giorno fa, come evidenziato nell’articolo a cura di Paolo Lepri pubblicato sul “Corriere della Sera” del 30 aprile scorso.

Il giovane politico ha trentadue anni, figlio di Jean e Karin Lopez, e nipote di Caterina Orlando (figlia di Rocco già podestà di Campolongo sul Brenta negli anni Trenta del Novecento) e di Mario Cogolati.

Samuel, dagli eccellenti studi universitari, si è inoltrato in una battaglia umanitaria a fianco del popolo degli Uiguri, addirittura, contro la grande Cina. Come ben descritto nel pezzo, che riproduciamo, la sua iniziativa

ELENCO DEI SOSTENITORI DEL VENTO DEL BRENTA

Da questo numero riprendiamo con la pubblicazione dei nominativi dei sostenitori del Vento del Brenta, nominando i soli sostenitori che non hanno chiesto l’anonimato in virtù della normativa sulla privacy e che quindi possiamo rendere noti. Si tratta di un passo dovuto e promesso dalla redazione e insieme un segno di gratitudine verso tutti quei lettori che sostengono le spese di stampa e invio del nostro periodico. A seguire i versamenti registrati al 30.06.2021:

Mariella Vialetto – Campolongo S.B. Solagna (VI)

Silvano Bonato – Rosa’ (VI)

Giorgio Zannini – Campolongo S.B.

Domenico Vialetto – Campolongo S.B.

Claudia Bonato Carusi – Roma

Assunta Rina Bonato – Valrovina di

Gianfranco Vialetto – Fara Vicentino (VI)

Vanna Sacchi Salvagni – Milano

St. Cristophe – Aosta

Paola Zannoni Carraro – Solagna (VI)

Guido Fiorese – Campolongo S.B.

Alda Orlando Pastorio – Vicenza

Remigio Orlando – Vicenza

Emilio Scramoncin – Campolongo S.B.

Sebastiano Pellizzari – San Mauro

Anna Maria Vialetto – Tezze S.B. (VI)

Giovanni Vialetto Ninin – Campolon-

– Campolongo S.B.

Patrizio Vialetto – Campolongo S.B.

Eugenio Pivotto – Campolongo S.B.

Marilena Da Rold – Solagna (VI)

Armanda Cavalli – Padova

-Feltre (BL)

Luciana Zannoni – Bassano del Grappa

Roberto Busnardo – Campolongo S.B.

Antonio Temperato – Campese di Bassano D.G.

vane deputato è stato il primo parlamentare del mondo ad aver proposto una mozione che definisce «genocidio» le persecuzioni contro gli Uiguri. Le autorità cinesi hanno reagito duramente, chiedendo che il testo non venga esaminato. Ma il «primo firmatario», come si dice, non appare intimidito. «Stanno sottovalutando –ha osservato – l’importanza dei nostri valori».

Il genocidio degli Uiguri è uno dei dossier più scottanti che la comunità mondiale deve affrontare. Tutto è stato documentato: violenze di massa, campi di detenzione, rieducazione. Non c’è tempo da perdere, la pressione sulla Cina deve aumentare. Cogolati lo sa e sottolinea che nell’accordo sugli investimenti UeCina «non c’è un solo riferimento ai diritti umani o alla proibizione del lavoro forzato». Questa battaglia non è l’unica alla quale sta dedicando le sue forze. Proprio ieri, inaugurando a Bruxelles il monumento al «Civile Sconosciuto», proposto per «rendere omaggio ai grandi dimenticati dei conflitti armati», ha ricordato l’obiettivo di una «dichiarazione politica internazionale» che proibisca l’uso degli esplosivi nelle zone popolate. Un’utopia? Certamente, ma la storia la fanno anche i sognatori.

29.Giuseppe Benacchio – Carpane’ Valbrenta

30.Sabrina Rebesco – San Zenone

degli Ezzelini (TV)

31.Fernanda Vialetto – Bassano D.G.

32.Lidia Bonato – Rossano Veneto (VI)

33.Paolo Zannini – Possagno (TV)

34.Mariarita Vialetto – Mestre Venezia

35. David Vialetto – Paderno del Grappa (TV)

36.Silvano Zannini – Campolongo S.B.

37.Anna Cavallin – Belluno

38.Valerio Bonato – Bassano D.G.

39.Dario Lorenzato – Campolongo S.B.

40.Andrea Zannini – Campolongo S.B.

41. Claudia Conte – Crespano d.Gr. (TV)

42.Edda Vialetto – Campolongo S.B.

Teresa Lazzarotto – Tezze S.B. (VI)

71. Roberto Lazzarotto – Mussolente (VI)

72. Giangiuseppe Bonato – Valstagna Valbrenta

73.Caterina Rovere – Pove d.Gr. (VI)

74.Natalino Orlando – Origgio (VA)

75.Diego Bonato – Aesch (Svizzera)

76.Giuseppe Salvatore Bonato – Dueville (VI)

77.Giovanna Dalla Palma – Enego (VI)

78.Angelo Cavallin – Cassina de Pecchi (MI)

79.Elisa Vialetto Rossi – Clusone (BG)

80.Sergia Paparella – Venezia

81. Flavio Mocellin –

82.Ida Zannoni –

83.Severina Orlando

Il Vento del Brenta Pag. 11

Figure “storiche” di Campolongo: MARIA “PERLI”

Renato Vialetto continua la sua carrellata sui personaggi che hanno caratterizzato Campolongo sul Brenta durante la sua giovinezza. Ora ci parla di “Maria Perli” nonna del nostro direttore Giandomenico Cortese. Ne esce un ritratto gustoso che tratteggia usi e costumi di un tempo ormai passato.

Aveva, in famiglia, tre figli ed un marito. Lei accudiva le faccende domestiche mentre il marito, Giovanni Mocellin, fine lavoratore, impiegato di professione, seguiva una famiglia che era ammirata da tutto il Paese.

I loro figli, che ho conosciuto bene, si chiamavano: Lidia, Renzo e Lina.

La prima andò sposa con il maestro Cortese, di ottima famiglia, allora abitante in via Conti. Ero bambino quando lo ammiravo vestito da Ufficiale dell’esercito italiano e che mio padre lo indicava in famiglia, serio, studioso, maestro di alcune generazioni di giovani e di vita.

Renzo finì la sua esistenza con l’incarico prestigioso di segretario mandamentale della Associazione Artigiani di Bassano del Grappa che si considerava tra le più prestigiose d’Italia. Lina andò sposa con un mio amico, ragioniere di Pove, un bel paese ai piedi del Monte Grappa.

Per casa nostra erano i “santoli” Mocellin: giuro che non ricordo il “fedele” che ci congiunse col nome di “padrino”.

Ma tutta questa premessa vale per parlare di una graziosa, buona ed altruista signora che tutti abbiamo stimato, rispettato, frequentato e cercato.

Ella è la mamma dei tre sopracitati giovani ed anche moglie del “santolo Giovanni”, Trattasi del nome che sempre correva, si intende rispettosamente e quasi devotamente, sulla bocca di tutti: “Maria Perli”. Perché? Lei abitava, con la sopradescritta famiglia, al primo piano all’inizio del centro del Paese.

Era l’anima caritatevole del Paese. Lei sapeva confortare, sempre al momento giusto. Non era irrispettosa. Non invadeva i campi altrui.

Maria Perli era sempre pronta al soccorso sia fisico che morale. Nella sua abitazione c’era tutta l’attrezzatura di pronto intervento.

Quando non esistevano le siringhe usa e getta Maria Perli aveva sempre in uso quelle in vetro con aghi di diversa misura. Avevi necessità di un massaggio? Sempre disponibile, trovavi Maria Perli! Una iniezione? Un consiglio medico? Lei era sempre a disposizione. Era umile. Non accettava compensi. Ti offriva sempre l’occasione d’interessarsi alla tua salute e del lavoro dei tuoi cari.

Se una persona aveva qualche problema fisico, prima di mandarla da medico, le si chiedeva: “Ma situ ‘ndato daa Maria Perli?” Per il Paese era indispensabile. Il tratto, l’educazione ed il disinteresse erano virtù che la animavano.

Da molto tempo manco dal mio luogo di nascita e allora vorrei sperare che, ancor oggi, una brava e buona persona camminasse per le vie del Paese imitando Maria Perli.

Il Vento del Brenta Pag. 12
Maria, il figlio Renzo, col marito Giovanni e alcune familiari sul poggiolo di casa a Campolongo. La signora in bicicletta è Lidia Mocellin, figlia primogenita di Maria e Giovanni; in piedi in tenuta da montagna Lina Mocellin; poi Giovanni Mocellin e infine a destra Renzo col nipotino Giandomenico sul greto del Brenta.

NONNA “BIA” e “MARIO CIORI” di Renato Vialetto

Renato Vialetto questa volta ci descrive due personaggi che hanno goduto di stima e considerazione da parte dei paesani del tempo. La solidarietà e l’aiuto reciproco, come anche adesso, erano di casa nel nostro paese.

Nonna “Bia” era una copia conforme del figlio “Mario”, riusciva, sempre, e per il paese intero, a partecipare ad ogni evento che la famiglia coinvolta era interessata. Sempre ella interveniva, in ogni occasione, presso tutte le famiglie.

“Bia Ciori” viveva in contrada Orlandi e non aveva contradittori o avversari. Era amata e rispettata da tutti. Soccorreva chiunque senza nulla pretendere o chiedere in cambio. Era anche specializzata nell’uso o utilizzo dell’erboristeria, guarendo (si fa per dire) piaghe, ferite, ustioni e da altro dovesse capitare ai paesani che giornalmente a lei ricorrevano. Se era nel campo a zappare il tabacco o a “rabutar” lasciava la sua occupazione e correva subito al capezzale del malato, sempre disponibile. Assieme al figlio Mario, quando sentiva suonare la campana da morto accorreva subito presso l’abitazione interessata dal luttuoso evento per “vestire” il defunto.

Poi venne il figlio “Mario Ciori” (Giomaria Vialetto). Non era di meno egli: anzi più presente e laborioso! Perché? Semplice! Possedeva la bicicletta e la sapeva usare con sveltezza spostandosi da un punto all’altro del Paese. Quando le persone lo vedevano transitare velocemente si innescava subito il passaparola per sapere cos’era successo, a chi e perché. Senza mai apparire era Mario Ciori che organizzava le manifestazioni più importanti del Paese.

Per lui era sempre un evento importante. Per prima cosa, quando si vedeva Mario Ciori vestirsi con abiti festivi, si capiva subito che c’era un funerale anche perché rimaneva vestito “da festa” fino alla sera della sepoltura.

Mario Ciori, su mandato della famiglia coinvolta, provvedeva a tutto l’occorrente e sul da farsi. Ovviamente senza nulla pretendere per le giornate di lavoro prestate.

Ma durante la sua vita ebbe anche gioie. Uno dei suoi figli, Angelo, divenne sacerdote.

Tutto il Paese partecipò ai festeggiamenti per la sacra ordinazione. Anche la Banda Musicale, di cui Mario Ciori faceva pure parte, come suonatore ed organizzatore di pubbliche manifestazioni e anche di gite.

Era anche un attivo e valido componente del gruppo degli Alpini del nostro Paese ricoprendone anche la carica di Capogruppo. Insomma era una persona disponibile verso i bisogni di tutti e amava profondamente il nostro Paese.

È deceduto, parecchi anni fa, ed è sepolto nel cimitero di Campolongo sul Brenta

Il Vento del Brenta
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Anno 1964. Mario Ciori, ultimo da sinistra in piedi, durante una Adunata degli Alpini. Anni Cinquanta del Novecento. La famiglia Vialetto "Ciori". Si riconoscono la nonna "Bia" e don Angelo. Fine anni Venti del Novecento. Maria Scramoncin e Mario Ciori, moglie e marito. Anni Cinquanta del Novecento. "Mario Ciori" fotografato in via Orlandi.

I NUOVI NATI

Il 30 dicembre 2020 è nato Daniele Vialetto di Massimo e Elena Carraro. Alla giovane famiglia e ai nonni Gianni e Luciana vadano le nostre più vive congratulazioni con l’augurio di un futuro sereno e ricco di soddisfazioni.

FIORI D’ARANCIO

Il 19 giugno scorso Sara Vialetto (figlia di Patrizio e Patrizia Gulli) si è sposata assieme a Enrico Gheno. Ai due giovani che risiederanno in paese vadano gli auguri per una felice e serena vita assieme.

FIOCCHI ROSSI

Il 23 aprile scorso si è laureato, on line, in ingegneria meccanica, laurea magistrale, presso l’università degli studi di Padova Marco Scremin, figlio di Paolo e Monica Lazzarotto. Ci congratuliamo con il nuovo dottore e anche con i suoi genitori augurandogli le migliori soddisfazioni.

CONDOGLIANZE

Il 13 febbraio scorso è venuto meno il geometra Giuseppe Cian Seren di anni 90. È stato per diversi anni consigliere comunale del comune di Campolongo sul Brenta. Alla moglie e i figli vadano i sensi del nostro cordoglio.

Angelina Lazzorotto “dei Carantani” vedova Zannini è venuta meno a Milano, ove risiedeva, il 25 febbraio scorso alla bella età di 101 anni, appena compiuti. Ai figli, ai nipoti e ai parenti tutti vadano le nostre vive condoglianze.

Giuliano Mocellin, di anni 83, già consigliere comunale del comune di Campolongo sul Brenta è venuto meno il 28 aprile scorso. Alla moglie, alla figlia, ai fratelli e ai parenti giungano i sensi della nostra partecipazione al loro grave lutto.

Suor Liberina Bonato (al secolo Maria Bonato “Andoetini”) dell’ordine delle serve di Maria Riparatrice è deceduta il 3 maggio scorso all’età di 91 anni. Era residente nel convento di Valdobbiadene (TV) dopo tanti anni trascorsi a Roma. Ai parenti vadano i sensi del nostro cordoglio.

Martedì 22 giugno un grave lutto ha colpito la famiglia di Leopoldo Fantinato, storico stampatore del “Vento del Brenta”. E’ mancato il figlio Andrea di anni 33. A tutta la famiglia vadano i sensi del nostro più profondo cordoglio.

Il 25 giugno scorso è deceduta Libera Stevanin, vedova Scramoncin, di anni 95. Ai figli e ai parenti giungano le nostre condoglianze

CAMBIO GESTIONE PER IL BAR IN PIAZZA

Il bar in piazza, per fine gestione di Mara Mocellin, dopo parecchi anni, è stato assegnato dal nostro comune, proprietario dell’immobile, con l’offerta economica pubblica, a Stefano Benedetti residente nella nostra municipalità.

Ringraziamo Mara per averci coccolato e viziato in questi anni di sua gestione!

Dal 13 giugno è iniziata ufficialmente la nuova gestione, con l’apertura del RIGHT RIVER BAR!

Auguriamo al nuovo gestore le migliori soddisfazioni.

IL NOSTRO VENTICINQUE APRILE

Con una cerimonia semplice si è svolta anche a Campolongo sul Brenta la commemorazione del settantaseiesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo. Il nostro sindaco, avvocato Luca Ferazzoli, accompagnato dal vice Mauro Illesi e dalla Giunta municipale del comune di Valbrenta, ha tracciato con poche e significative parole il significato di questa giornata che ha significato la riconquista della libertà. Ha anche auspicato che il periodo che stiamo attraversando, a causa del Coronavirus, sia solo transitorio e possa presto terminare permettendoci di ritornare ad una vita normale. Alla presenza dei rappresentanti delle associazioni d’arma, in primis gli Alpini, del parroco don Massimo e di cittadini è stata deposta, a cura di una giovane e di un giovane, una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti, per non dimenticare.

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ANNIVERSARI DI MATRIMONIO

MEDICO DI FAMIGLIA

Il giorno 11 gennaio 2020 la dottoressa Cristina Bordin ha iniziato a ricevere i propri pazienti presso l’ ambulatorio di via Capitello a Campolongo.

La prestazione avviene su appuntamento. Non pubblichiamo in questa sede il numero di telefono; informiamo tuttavia che sulla porta dell’ambulatorio è affisso un cartello con il contatto della dottoressa.

I pazienti che finora hanno richiesto il passaggio di medico sono circa 200; l’auspicio è che altri si aggiungano per arrivare almeno al doppio delle persone.

Come già segnalato, è fondamentale per la sopravvivenza del nostro ambulatorio in paese, che si garantito un numero di pazienti adeguato alla copertura delle spese e all’impegno del medico in termini di presenza. Alla dottoressa Bordin va il nostro benvenuto!

Antonio Scremin (già primo presidente della nostra Pro Loco) e Rosalia Bonato hanno raggiunto, il 14 gennaio scorso, l’importante traguardo dei sessanta anni di matrimonio. In pieno tempo di COVID non hanno festeggiato pubblicamente l’anniversario. Sono stati però circondati dall’affetto di figlie e nipoti. Agli sposi vada l’augurio di poter trascorrere ancora molto tempo assieme.

inizio della pandemia del Covid 19 trascorsi tra preoccupazioni e attese è giunto il giorno delle vaccinazioni nei nostri comuni di Valbrenta e Solagna.

Anche nel nostro paese ci sono stati dei casi di contagiati che hanno dovuto essere ricoverati presso l’ospedale di Santorso a causa delle complicazioni provocate dalla pandemia.

Su iniziativa congiunta tra la Uls n. 7, il comune di Valbrenta, quello di Solagna, i medici di base del nostro territorio, coordinati dal dottor Federico Lazzarotto, e i gruppi di protezione civile del territorio nei giorni 10 e 11 aprile si è avviata una due giorni di vaccinazioni di massa che ha interessato le classi di età tra i 70 e i 79 anni. I nostri consiglieri comunali avevano recapitato agli interessati la convocazione con l’ora e il giorno fissati per ciascuno.

L’organizzazione è stata efficiente e efficace. I medici hanno compiuto, con celerità e cortesia, i dovuti accertamenti nei confronti dei loro pazienti. Poi, un team di infermiere, gentili e professionali, era a disposizione per effettuare la vaccinazione. Dopo un quarto d’ora di attesa per accertare eventuali reazioni al vaccino si usciva, controllati dal personale della protezione civile per accertare che il tempo necessario di attesa fosse stato rispettato.

In questo primo turno vi sono stati 408 vaccinati di residenti nel nostro comune e 81 di Solagna. La percentuale è stata pari all’ 85%. Un ottimo risultato.

Il 22 maggio la famiglia Bonato si è riunita per festeggiare il 50° di matrimonio di Sergio (Aru) e Marina.

Alla coppia giungano le nostre congratulazioni per il traguardo raggiunto, assieme all’augurio di rinnovare il loro amore ancora per molti anni.

Ci auguriamo che questa iniziativa venga riproposta, compatibilmente con la disponibilità del vaccino, per le altre classi di età.

Un plauso e un ringraziamento vadano a tutti coloro che si sono prestati per organizzare e gestire questo importante avvenimento.

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Tanti auguri dai loro figli Monica, Paolo, Daniele e famiglie e da tutta la Redazione del Vento del Brenta.

FOTO D’EPOCA

E’ l’ottobre del 1940.

Quattro alpini del nostro paese Valentino Bonato, Antonio Bonato, Emilio Vialetto e Nicolò Bonato stanno per salire sulla tradotta che li condurrà in Albania

Quei quattro ragazzi, lo scorso anno, avrebbero compiuto 100 anni!

(foto ricevuta dai fratelli Alessandro e Flavio Bonato di Asiago, figli di Valentino Bonato “Nino Scandea” originario di Campolongo)

ELENCO DEI SOSTENITORI

84.Lorena Negrello – Pove d.Gr. (VI)

85.Luigi Bonato – Roma

86.Ernesta Secco – Campolongo S.B.

87.Marisa Volpe – Campolongo S.B.

88. Graziella Secco Fietta - Bassano d.G.

89.Pietro Zannini – Campolongo S.B.

90.Fabiola Zannini – Campolongo S.B.

91.Natascia Zannini -Campolongo S.B.

92.Giuseppina Bonato – San Nazario Valbrenta

93. Maria Grazia Bonato – San Giacomo di Romano (VI)

DEL VENTO DEL BRENTA (continua da pag.11)

La redazione del “Vento del Brenta” ringrazia tutte le persone che hanno contribuito a rendere ricco e interessante questo numero. Il periodico si arricchisce infatti con l’apporto di idee, riflessioni, articoli e foto da parte di tutti, e tutti sono invitati a collaborare.

Ricordiamo anche che il periodico vive grazie al contributo economico dei lettori;

è sempre possibile effettuare un bonifico al seguente IBAN: IT 30 H 0760111800000010971364
GLI SPRECHI Laredazione
destinatari
comunicazione tramitepostao mail (info@procampolongosulbrenta.org)in mododaprocedere allasospensione dell’invio.
Giacomina Santina Bonato – Valstagna Valbrenta 95. Mara Capellaro – Pove del Grappa (VI) 96. Gregoriana Vialetto – Bassano del Grappa 97. Gianfranco Cavallin – Bassano del Grappa 98. Liliana Corso – Campolongo S.B. 99. Giuseppe Secco – Bassano del Grappa 100. Domenico Tolio – Bassano del Grappa 101.Giovanna Giusto Spaggiari – Gravellona (PV) 102. Ivana Marinoni – Bassano del Grappa 103.Sandra Conte Mantovani -Vimercate (MB)
Margherita Bonato – Pinerolo (TO)
Nico Bonato – Campolongo S.B.
Nicolina Mocellin Conte – Carpane’ Valbrenta 107. Anonimo 108. Flavia d’Errico – Treviso
Leopoldina Bonato – Marostica (VI)
Roberto Giusto – Campolongo S.B. 111. Leonardo Vacca – Torino
Ruggero Zannoni – Campolongo S.B.
EVITIAMO
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94.
104.
105.
106.
109.
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112.

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