
2 minute read
Reneo Lenski
from LA TORE 29
by Foxstudio
Ricordando Reneo Lenski • di S. Damiani
Advertisement
Lo scorso anno di questi tempi, si spegneva Reneo Lenski.
La notizia l'aveva data la figlia, su facebook, con queste parole: "Occhi azzurri bello come il sole, comandante Reneo Lenski papà adorato, da oggi comandi tutte le navi del cielo".
Era nato a Fiume il 13 giugno del 1928. Nel 1945, lasciò la città natale. Anzi, fuggì, nascosto nel cassone di un autocarro per il trasporto delle angurie, insieme ad un amico.
Dopo varie traversie, raggiunse Brindisi dove due anni dopo si diplomò Capitano di Lungo Corso.
Trascorrerà la vita in mare. O comunque svolgendo attività legate al mare. Ma sempre con il cuore immerso nel mare della sua infanzia, quello di Fiume; città e ambiente, storia e tradizioni che evocherà in due libri: "Uomini di mare. Uomini di Fiume" e "Mare e Fiume nel cuore". Chi e avuto la fortuna di leggerli, soprattutto se fiumano, li ha molto apprezzati, scriveva l'articolista in un pezzo uscito su "La Tore" del 2012, in cui l'Autore si soffermava sui contenuti del secondo titolo, spiegando: "Se trata de una natural continuazion de tute le ciacole fate nel mio primo volume (insieme al libro vegnirà gratuitamente fornida una bela presa de bicarbonato). Scopo: acontentar ancora una volta quele care persone, i mii letori, che me ga proferto plausi comoventi e zercar novi. El personagio che continuo a presentar nel secondo volume xe sempre el stesso: sua ezelenza el dialeto fiuman. Una parlada dolze e anche un poco ostica, un poco farzida con vocaboli de etimo inzerto ma, ve giuro, rico de tute quele ciacole che ga sussitado ricordi divertenti, memorie inzombade de nostalgia e condide con un poco de morbin. Un dialeto che i lo ga capido perfìn a Palermo. E scometo che anca i Istriani e i Dalmati non gavarà nessuna difficolta de trovar, anzi ritrovar i stessi fantasmi che ga impinido la prima parte dela nostra vita. Quele ombre che gnanca la note dei tempi ga podudo scanzelar". "Mare e Fiume nel cuore" valse a Reneo Lenski una Menzione d’Onore nella Sezione testimonianze al Premio Tanzella promosso dal Comitato Provinciale di Verona dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, dopo un primo premio vinto allo stesso concorso per il precedente libro, con la seguente motivazione: "Esprimendosi nella dolce parlata della natia Fiume, l'autore fa rivivere un microcosmo in cui affiorano squarci di vita quotidiana che si anima con il brulichio delle vie, delle calli, e delle piazze, con la vivacità della sua gente, intraprendente e laboriosa. Una comunità dalle radici cosmopolite, caratterizzata da una secolare civile coincidenza tra le diverse etnie che la componevano, smembrata dall'esodo e dispersa nel mondo. Ma l'anima della città continua a palpitare nella testimonianza appassionata di uno dei suoi figli devoti".
