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Semiconduttori e ricerc 7 UN NODO DA SCIOGLIERE
from Informatica1
Parlare di componenti elettronici attivi, allo stato odierno della tecnologia, significa in pratica parlare dei sem:conduttori, anche se questi non esauriscono la totalità del settore. E' un dato di fatto che nei semiconduttori si assiste ad uno sviluppo spinto di nuovi prodotti ed applicazioni, come di nuove conoscenze e processi tecnologici.
Come si spiega allora il forte e crescente divario tecnologico fra l'Italia e gli stati capitalistici più avanzati, in particolare gli USA? Non certo con l'incapacità dei nostri tecnici o solamente con la mancanza di capitali e attrezzature: per trovare una rispetta ci si deve rifare alla divisione internazionale del lavoro, in cui l'Italia ha un ruolo subalterno, e all'incapacità dei governi italiani di portare avanti l'interesse nazionale in questo settore come in altri.
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Ovviamente gli USA, in quanto maggiori esportatori di tecnologie, tendono a mantenere questa situazione di privilegio, che per l'Italia si traduce in un costo economico che incide in modo notevole sulla Bilancia dei Pagamenti.
Queste sono le premesse per impostare correttamente un discorso sulla ricerca. Investire nella ricerca in un momento di crisi è una scelta che va nel senso di combattere le crisi cicliche, aumentando la stabilità del mercato. C'è da osservare infatti che una produzione tesa a soddisfare in prevalenza la richie- sta di beni di consumo deve costantemente individuare nuove fasce sociali, capaci di assorbire nuovi prodotti man mano che altre fasce sociali perdono potere d'acquisto. Al contrario, una produzione tesa a soddisfare in prevalenza la richiesta di beni sociali garantirebbe maggiore stabilità dei livelli di occupazione, nonchè crescita dell'autonomia tecnologica.
A questo punto diventa inevitabile affrontare il discorso di una programmazione economica capace di privilegiare il settore della elettronica per il ruolo che questo può svolgere per lo sviluppo dell'industria italiana.
La SGS Ates, industria a partecipazione statale che opera nel settore dei semiconduttori, non può insistere nelle scelte prevalentemente consumistiche, scelte che comportano recessione ogni volta che, a causa dell'inflazione, che riduce il potere d'acquisto, il mercato si ritrae dai beni di consumo.
E' in questo senso che si va sviluppando l'azione dei lavoratori della SGS Ates, i quali attraverso il Coordinamento Nazionale chiederanno alla Direzione i programmi della ricerca e le eventuali operazioni di incentivazione e penetrazione nel mercato di produzione di beni sociali, come primo momento di un'eventuale azione più vasta tesa a salvaguardare l'occupazione e ad un inserimento più organico della componentistica nella struttura produttiva nazionale.
(da Le Monde di Parigi)