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GRAVI DISAGI NELLE SCUOLE DELLA ZONA
Al di là dell'ottimismo ufficiale e dei demagogici appelli governativi all'ordine, anche quest'anno scolastico si è aperto in un sostanziale disordine, del quale i responsabili non sono certo i lavoratori della scuola e gli studenti.
Il disordine deriva dalle carenze edilizie e strutturali, dai crescenti costi dei libri, che i lavoratori sono costretti a pagare, perchè non si attuano adeguate misure per il diritto allo studio; dalle condizioni, spesso incerte, in cui è lasciata buona parte del personale (spesso fuori ruolo, e la cui nomine arrivano molto tardi); dalla assenza di una reale gestione sociale e democratica degli istituti scolastici, dallo stato di dequalificazione in cui la scuola italiana è stata gettata da decenni di malgoverno D.C. e dal rinvio delle riforme.
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Queste carenze, che determinano difficoltà effettive per la stragrande maggioranza dei cittadini, sono ancora più sensibili per i quartieri della periferia, per i quali non è mai abbastanza esatto il termine « dormitorio » e per gli abitanti degli stessi che, impossibilitati a seguire i propri figli, più che mai necessitano di una scuola che funzioni, a tempo pieno, assolvendo al proprio ruolo di servizio sociale.
Perciò non basta, soprattutto nella fascia dell'obbligo, che la scuola offra dopo le ore di lezione del mattino, altre poche ore pomeridiane, che spesso si risolvono in un « parcheggio » ma occorre utilizzare questo tempo in una prospettiva di vero tempo pieno, di formazione culturale ed umana, e di non selezione.
La selezione, infatti, quasi sempre colpisce le famiglie di operai e di immigrati che vedono i loro figli spesso non concludere gli studi medi inferiori.
Contro la selezione occorre che le forze democratiche, partecipando alla vita della scuola, dirigano le attività pomeridiane, per integrare le ore del mattino in modo da sviluppare i veri interessi degli alunni.
Noi non crediamo, con questo, che si debba aspettare l'attuazione della scuola a tempo pieno, perchè siano iniziati i tentativi di miglioramento dell'attuale realtà.
Spesso tali miglioramenti nella vita della scuola non si raggiungono per l'impossibilità da parte degli stessi cittadini, abituati da decenni di autoritarismo a subire ciò che dall'alto veniva imposto, a partecipare alle scelte della Scuola.
Occorre quindi, essere coscienti che la scuola si migliora nella misura in cui esiste impegno delle sue varie componenti in tale direzione, occorre perciò dare anche alla scuola italiana una svolta democratica, facendo partecipare i lavoratori, che in qualità di genitori ne sono utenti, alla sua gestione.
Si parla spesso di gestione sociale, ma ciò che si può fare non appare sempre chiaro.
Un ruolo fondamentale possono avere le organizzazioni democratiche locali, dai Consigli di Zona, alle Associazioni Genitori, ai Comitati Genitori. Nelle varie scuole, ai Comitati di Quartiere là dove esistono.
Anche nella nostra zona sono state prese da parte del Consiglio di Zona iniziative come quella di tenere nelle scuole assemblee sui temi principali che riguardano la Riforma (cioè il reale diritto allo studio e al lavoro, stabile e qualificato) la democrazia nella scuola, gestione sociale, edilizia e tempo pieno, pendolarità e trasporti, costi dei libri e
ALCUNE DOMANDE AL COMUNE E AGLI ASSESSORI SULL'AREA LIBERA N. 7
Si è conclusa al Consiglio di Zona la lunga e tormentata discussione sull'utilizzo dell'area libera compresa tra le vie Quinto Romano, Rismondo, Anselmo da Baggio e Diotti (conosciuta come « area libera » n. 7).
La maggioranza dei consiglieri ha indicato nella proposta del Comitato Genitori della scuola materna di via Quinto Romano, l'unica soluzione possibile per arrivare ad una sistemazione definitiva di questo problema.
Il Consiglio di Zona ha anche bocciato due soluzioni presentate da privati, interessati alla costruzione di edifici su di una parte di queste aree ( trattasi di alcuni esponenti locali della D.C., della Parrocchia di S. Apollinare e, sembra, della Curia).
Oggi il Comune, gli assessori competenti, non hanno più nessun valido motivo per rimandare una decisione sulla sistemazione di
I LAVORATORI METALMECCANICI IN LOTTA ANCHE PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI VITA A BAGGIO
Il Sindacato dei lavoratori metalmeccanici della zona ha promosso l'incontro di tutte le forze politiche e sociali democratiche di Baggio per definire una piattaforma rivendicativa sui maggiori problemi della nostra periferia.
Questa iniziativa si inquadra nelle lotte che i lavoratori metalmeccanici stanno conducendo per il rinnovo contrattuale, per le riforme sociali.
Riteniamo di fondamentale importanza per la nostra zona questa iniziativa: perchè rappresenta un momento decisivo per la costruzione di un rapoprto concreto e stabile tra le lotte dei lavoratori nella fabbrica e le lotte sociali nei quartieri; perchè impegna l'azione di lotta dei lavoratori metalmeccanici su problemi concreti e urgenti della nostra zona, rendendone più vicina la soluzione. quest'area nel senso indicato dalla maggior parte delle forze sociali e politiche democratiche di Baggio. loro contenuti; ma queste iniziative non si debbono lasciare insabbiare, vanno vigorosamente appoggiate dalle organizzazioni democratiche di zona.
Mentre rinnoviamo il nostro impegno nell'appoggiare questa iniziativa, invitiamo i lavoratori di Baggio, tutte le forze politiche e sociali democratiche, anche quelle sin qui volutamente o casualmente assenti, a partecipare attivamente alla formulazione della piattaforma e a tutte le iniziative di lotta e di mobilitazione.
PERCHE' A TUTT'OGGI NON E' STATO ANCORA PORTATO IN COMMISSIONE PIANIFICAZIONE DEL COMUNE QUESTO PROBLEMA?
PERCHE' L'ASSESSORE ALL'URBANISTICA CANNARELLA (D.C.) NON ACCETTA LE INDICAZIONI DEMOCRATICAMENTE ESPRESSE DALLA NOSTRA ZONA?
PERCHE' SI CONTINUA A SUBORDINARE IL PROBLEMA DELLA COSTRUZIONE DELLA NUOVA SCUOLA MATERNA ALLA POSSIBILITA' CHE I PRIVATI INTERESSATI RIESCANO A PORTARE A COMPIMENTO LA LORO INIZIATIVA SPECULATIVA?
Il Partito Comunista Italiano, sui problemi della scuola, ha presentato al Comitato di Zona le seguenti proposte:
PROPOSTE USCITE DAL CONSIGLIO DI ZONA
La convocazione a brevissimo termine, in tutte le scuole, delle assemblee dei genitori aperte a tutti, perchè appunto il problema interessa tutti i cittadini, sui problemi della scuola e la riforma della scuola.
Indagine da intraprendere in direzione del contenuto dei libri di testo di tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, ai fini di constatare in quale misura e quanto spazio viene dato ai problemi dell'antifascismo, alla gloriosa guerra di liberazione, ai contenuti democratici e rinnovatori della Costituzione repubblicana e fare di tale indagine una campagna di orientamento dell'opinione pubblica sull'insegnamento nelle scuole.
Costituzione nel Consiglio di Zona di una Commissione con compiti di denuncia delle attività fasciste e neofasciste a tutti i livelli, che permettano il rafforzamento antifascista delle istituzioni dello Stato come sancito dalla Costituzione.
Uno studio di ricerca delle aree, in legame e collaborazione con la Commissione Pianificazione del Consiglio di Zona, per la costruzione di scuole dove veramente esse servono, tenendo conto degli insediamenti nuovi.
9 -10 - 11 FEBBRAIO nel saloncino della Cooperativa in p.za A. Garibaldi 13
INIZIO DEI LAVORI ORE 21