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Delle migliori marche
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CAPOLINEA TRAM 18
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Anche in questo quartiere la scuola media soffre di queste carenze: l'insegnamento della mattina oscilla, da sezione a sezione, fra una malintesa applicazione delle « riforme » di dieci anni fa e la loro totale ignoranza.
I professori, abitano tutti in centro, prendono contatto con la vita di quartiere solo quando si presentano casi di teppismo che vengono considerati a sè stanti e non danno adito a serie considerazioni sugli stimoli sociali che provocano tali manifestazioni.
E' quindi arduo pretendere da tali professori il rispetto per una realtà che non conoscono e l'adeguamento dei programmi agli interessi ambientali che vivono attorno alla scuola.
Alla situazione delle ore della mattina si è sovrapposto un doposcuola così concepito: insegnanti delle materie fondamentali (lettere, matematica, lingue) sono a disposizione per lo svolgimento dei compiti e per l'eventuale recupero, sempre dal punto di vista del profitto, degli alunni in ritardo sui programmi.
Ignorate Le Case Minime
I quattro quartieri di case minime — Baggio, Bruzzano, Vialba, via Zama — ed il gruppo di case in legno di via Primaticcio sono stati esclusi dal novero dei quartieri che beneficeranno dello stanziamento di 4,3 miliardi per le manutenzioni, deliberato dal Consiglio comunale di Milano nello scorso mese di ottobre.
Ancora una volta si è preferito rinviare questo problema scottante, fingere di non vedere questa vergogna che affligge la nostra città. E così ancora una volta si profila per gli oltre cinquemila abitanti di queste case un inverno segnato da disagi e da sofferenze: il freddo, l'umidità, la mancanza dei servizi igienici, i locali sovraffollati.
Ma ormai, tra gli inquilini, alla rassegnazione si sta sostituendo una sempre più diffusa volontà di organizzarsi e di battersi per conquistare una soluzione radicale del problema: la progressiva sostituzione delle case minime con nuove case popolari dignitose, da ricostruire sulle medesime aree, e che dovranno essere affittate alle medesime famiglie ad un canone equo che sia commisurato alle condizioni economiche, nella maggior parte dei casi assai misere, delle famiglie stesse. E poichè, anche ottenendo una simile decisione da parte del Comune, occorrerebbe non poco tempo per completare il piano di ricostruzione, gli inquilini chiedono anche che siano effettuate subito almeno le riparazioni più urgenti (tetti, finestre, ecc.) indispensabili per « tirare avanti » fino alla soluzione del problema.
Di tutto questo si è incominciato a discutere in una prima riunione tenutasi con l'assessore all'edilizia pubblica; apprezziamo l'intenzione, espressa in quella sede, di affrontare finalmente il problema; ma insistiamo perchè si faccia presto, perchè si formuli un piano che preveda la eliminazione di tutte le case minime e non solo di una parte di esse, perchè inizino quanto prima e contemporaneamente i lavori in tutti i quartieri.
A questo si aggiunge solo fotografia come unica materia alternativa con un aspetto vagamente professionale. Il collegamento con gli insegnamenti della mattina si risolve nella ripetizione meccanica e mnemonica delle nozioni acquisite. Manca del tutto una continuità di discorso nell'apprendimento e quindi lo sfruttamento delle ore di doposcuola come valida integrazione ai programmi.
Menegazzi Maria Grazia
SUCCESSO DELLA PROTESTA PER LA LINEA 48 MUGGIANO-BAGGIO
E' di questi giorni l'esplosione del problema della linea 48: il Comune per lavori stradali in via Mosca, ha bloccato la linea, lasciando la popolazione completamente isolata.
Il Comune avrebbe potuto, e dovuto, predisporre una variante, che però passava per terreni di privati, nei confronti dei quali il Comune non ha « osato » applicare le vigenti disposizioni per l'esproprio.
Solo la pronta e cosciente mobilitazione della popolazione di Muggiano ha sventato il tentativo: dopo una manifestazione in via FF.AA., una delegazione di cittadini si è recata in Comune per protestare energicamente tantochè la linea è stata ripristinata.
Il problema, però, che il nostro partito solleva da tempo anche in Consiglio di Zona 18, è quello più generale dei trasporti interperiferici e periferia-centro.
Finora i quartieri periferici sono stati considerati solo come « quartieri dormitorio», privi di servizi sociali, e, quindi, anche dei trasporti.
Si tratta, cioè, di un discorso generale, sulla pianificazione razionale e democratica del territorio e di un controllo popolare sulla pianificazione stessa.