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PER UNA TRASFORMAZIONE RADICALE DELLE CONDIZIONI DI VITA NELLA PERIFERIA PROPOSTE PER LO SVILUPPO DI BAGGIO DOCUMENTO DEL
Pci Al Consiglio Di Zona 18
1. VOGLIAMO UN CONFRONTO TRA TUTTE LE FORZE POLITICHE E SOCIALI DEMOCRATICHE DI BAGGIO PER DEFINIRE OBBIETTIVI E PROPOSTE DI SVILUPPO DEL TERRITORIO CAPACI DI MODIFICARE LE ATTUALI, DURE, CONDIZIONI DI VITA.
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VOGLIAMO CHE SU QUESTE PROPOSTE SI FORMI UN GRANDE MOVIMENTO DI RIVENDICAZIONE E DI LOTTA.
VOGLIAMO CHE L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE ACCETTI GLI OBBIETTIVI E LE SCELTE DELLE FORZE DEMOCRATICHE E DEI CONSIGLI DI ZONA.
E' indispensabile oggi un confronto tra le forze politiche e sociali della zona, con l'interessamento capillare di tutta la popolazione, sui problemi e le prospettive di sviluppo della nostra area di periferia. Si tratta di affrontare i problemi generali, della sistemazione del territorio, e i problemi urgenti, che richiedono una soluzione immediata: dalle prospettive di sviluppo della nostra zona nel quadro di una trasformazione generale della città, alle soluzioni per migliorare i trasporti pubblici, alle iniziative per risolvere i gravi problemi economici e sociali dell'abitazione, alle proposte per le attrezzature scolastiche, ricreative, sportive, culturali, ai provvedimenti per sanare le situazioni più carenti.
L'importanza e l'urgenza di un'iniziativa di questo tipo è dovuta a due motivi fondamentali: la mancanza, qui a Baggio, come in tutta Milano, di un valido strumento urbanistico: il Piano Regolatore del 1953 è stato ovunque superato dallo sviluppo speculativo e caotico della periferia e in questa situazione le poche aree oggi libere rischiano di essere occupate da interventi speculativi invece che essere destinate ai servizi sociali indispensabili; la non volontà da parte dell'Amministrazione Comunale di arrivare, in breve tempo, ad una revisione generale del piano regolatore, che rispecchi gli obbiettivi e le scelte delle forze politiche e sociali democratiche e dei Consigli di Zona.
Questa politica di rimandi dell'Amministrazione Comunale e degli altri enti interessati allo sviluppo del territorio riflette la loro incapacità di risolvere le contraddizioni e gli squilibri da tempo esistenti nell'area milanese; l'incapacità di fare delle proposte positive che modifichino radicalmente l'assetto del territorio, che sottraggano le aree libere alla speculazione fondiaria ed edilizia, che diano a tutte le zone abitate i servizi e le attrezzature indispensabili per il loro sviluppo civile e sociale.
Le lotte dei lavoratori e dei cittadini di questi ultimi anni (basterebbe citare, tra tutte, quelle del Gallaratese, una zona di periferia molto simile alla nostra, e del Garibaldi), dimostrano che solo il movimento popolare, sostenuto unitariamente da tutte le forze politiche e sociali democratiche, è oggi la forza in grado di indicare ed ottenere obbiettivi concreti di trasformazione e sviluppo del territorio.
Si tratta perciò di affrontare i problemi, grandi e piccoli, che ci pone la nostra zona, la realtà della nostra condizione, di capirne la natura, le cause, e di intraprendere le iniziative di rivendicazione e di lotta necessarie alla loro soluzione.
2. TRASFORMARE LA « PERIFERIA DORMITORIO » VUOL DIRE RIVENDICARE L'USO DI TUTTE LE GRANDI AREE ANCORA LIBERE PER REALIZZARE UN SISTEMA CONTINUO DI AREE ATTREZZATE PER ATTIVITA' CULTURALI, RICREATIVE, ASSOCIATIVE.
MIGLIORARE LE NOSTRE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO VUOL DIRE POTEN-
ZIARE I COLLEGAMENTI PUBBLICI VERSO IL CENTRO E VERSO LE ALTRE ZONE DI
PERIFERIA, IMPORRE L'EQUO CANONE PER GLI AFFITTI, POTENZIARE L'EDILIZIA POPOLARE, COMPLETARE IL SISTEMA SCOLASTICO DAGLI ASILI-NIDO ALLE SCUOLE SUPERIORI, ELIMINARE GLI INQUINAMENTI E IL PERICOLO DI ALLAGAMENTI, REALIZZARE L'UNITA' SANITARIA LOCALE.
Indichiamo nell'esigenza di rompere l'isolamento di quest'area di periferia, di modificarne radicalmente il carattere di zona dormitorio, l'obbiettivo più generale e importante cui riferire tutte le iniziative e rivendicazioni, anche settoriali.
Sappiamo che questo compito non è di facile e immediata realizzazione: esso richiede un movimento di massa di tutta la città, una lotta che si traduca in scelte concrete per lo sviluppo della città, che imponga nuove scelte urbanistiche e un nuovo piano regolatore, che modifichi la struttura del bilancio comunale, le iniziative dei diversi assessorati.
Rimane però questa la meta, anche se non definitiva, verso cui operare: un diverso assetto del territorio per lo sviluppo sociale e civile di tutta la popolazione lavoratrice.
Porsi questo obbiettivo ha delle conseguenze immediate: è necessario, per la sua realizzazione, rivendicare il controllo di tutte le aree oggi libere nella nostra zona; queste aree vanno utilizzate per dotare la nostra periferia di un sistema organizzativo e continuo di aree attrezzate per attività collettive e associative: un sistema di « verde sociale », in cui trovino posto centri culturali, ricreativi, sportivi, di vita sociale, di importanza e consistenza adeguate alla popolazione che vi gravita attorno; è necessario superare una certa visuale ristretta, « corporativa », delle rivendicazioni di quartiere, e capire che la nostra azione dovrà collegarsi alle zone vicine, Lorenteggio, Gallaratese, ai comuni confinanti, Settimo, Cesano, Corsico, perchè molti dei problemi da risolvere sono in comune, se non gli stessi.
Indichiamo queste come le aree, oggi libere, più importanti da controllare e da rivendicare per la realizzazione di un sistema di attrezzature sociali in grado di servire tutta la periferia Ovest di Milano, da Corsico al Gallaratese:
1. Tutta l'area compresa tra Baggio, Q. Romano, Q. Cagnino e la periferia di Milano, inclusa la Piazza d'Armi; la pulitura e la sistemazione delle cave può consentire qui la formazione di un grande parco sociale, collegato con il « Parco Ovest », proposto dai cittadini e dal Consiglio della Zona 19
(come proposto e richiesto dalle popolazioni locali e da forze politiche e sociali democratiche), con prevalente uso per il turismo sociale e le attività ricreative di fine settimana.
L'area libera tra il quartiere degli Olmi e Baggio, a nord della via Bagarotti; il suo controllo è fondamentale per ridurre il grado di isolamento degli Olmi e per stabilire un collegamento tra questo quartiere e le altre zone abitate; va imposta per quest'area l'attuazione di una variante di piano regolatore che, oltre alle scuole già in corso di realizzazione, preveda campi sportivi, un centro ricreativo, verde attrezzato, ecc.
L'area libera compresa tra via Quinto Romano, via Rismondo, via Anselmo da Baggio (area libera n. 7); come già rivendicato dal Comitato Genitori della scuola materna di via Q. Romano 26, dalla maggioranza del Consiglio di Zona, dalla maggior parte delle forze democratiche di Baggio, essa va destinata alla costruzione di una nuova scuola materna, di attrezzature sportive e ricreative in prossimità delle scuole elementare e media esistenti, di un parco attrezzato, ecc.
Le rivendicazioni relative ai problemi più specifici e settoriali, quali i trasporti pubblici e i collegamenti, il problema della casa e dell'edilizia popolare, la scuola e il servizio sanitario locale, i centri civici, il ripristino di condizioni igieniche e ambientali accettabili, vanno inquadrate in questo obbiettivo più generale di controllo dell'assetto del territorio e devono consentire una progressiva trasformazione delle condizioni di vita in periferia.
TRASPORTI PUBBLICI E COLLEGAMENTI. Rompere l'isolamento della periferia vuol anche dire rivendicare un diverso sistema di collegamenti, in cui il mezzo di trasporto pubblico abbia il ruolo
(Gallaratese); in questo « parco » possono trovare inserimento un centro scolastico superiore (di fronte al Kennedy, come già proposto dal Consiglio di Zona), un centro sportivo, ottenibile potenziando e rendendo pubbliche le attrezzature già esistenti, un centro ricreativo, attorno alle cave, attrezzabili con poca spesa per attività velistiche, di canottaggio, ecc.
Tutte le aree a sud della via Bagarotti, comprese tra Cesano, Corsico e la periferia di Milano, lasciate libere dai lotti in corso di realizzazione di edilizia popolare (lotti 8 e 9); il prolungamento della metropolitana sino a via Inganni, e il prossimo prolungamento della via Zurigo, rendono queste aree particolarmente vantaggiose per iniziative speculative; è invece indispensabile il loro utilizzo a verde attrezzato e servizi sociali, ad uso di una delle aree più caotiche e meno servite della periferia milanese; lungo il prolungamento della via Zurigo, che deve diventare un'arteria importante di collegamento pubblico verso la città, può sorgere un grande centro culturale-ricreativo (biblioteca, teatro-quartiere, centro civico, ecc.), in grado di servire Cesano, la zona a Sud di via Forze Armate, la periferia di Lorenteggio sino a Corsico.
L'area di Muggiano: questa grande zona rurale, ancora intatta, va inserita in un parco comprensoriale, che si colleghi alla zona Ovest del territorio milanese, sino al Ticino; essa potrebbe costituire la penetrazione verso la città di una sistemazione a parco sociale di tutta la valle del Ticino prioritario; questo sistema deve moltiplicare le direttrici di collegamento verso le aree centrali, istituire rapporti rapidi verso le altre aree della periferia Ovest, da Q. Romano a Q. Cagnino e il Gallaratese, da Cesano a Corsico, e verso i centri e le aree industriali più esterne, Settimo, Trezzano, Rho-Pero, ecc.
In concreto si propone: il prolungamento della via Zurigo verso gli Olmi, Muggiano e la zona del Ticino; questa arteria deve assumere il ruolo di strada di collegamento col centro per gli abitanti della zona di eventuale percorso turistico verso il Ticino non di « superstrada » collegata alla tangenziale, come nella proposta del Comune, già bocciata dal Consiglio di Zona; il prolungamento della via Pio II (Ospedale S. Carlo) verso la zona Nord di Baggio, Q. Romano, Seguro e Settimo; si realizzerebbe così una terza possibilità di penetrazione verso il centro urbano e si stabilirebbero rapporti diretti tra nuclei e centri ora isolati; il prolungamento della via Palmi verso Q. Romano e il Gallaratese, per rendere possibile l'istituzione di un collegamento rapido, con mezzo pubblico, da Corsico al Gallaratese, attraverso Cesano, Baggio e Quinto Romano; l'opportunità di questa soluzione è dovuta sia al miglioramento della pendolarità casa-lavoro, sia alla possibilità di collegamento con le grandi aree a verde « sociale » di cui si è detto; segue a pag. segue da pag. 2
-- una serie di provvedimenti immediati per migliorare la rete dei trasporti pubblici esistenti: il prolungamento della linea « U » in fondo alla via Scanini, il miglioramento del servizio OlmiBaggio-Centro, l'istituzione di nuove linee regolari tra Baggio e Settimo e tra Baggio e via Inganni.
PROBLEMA DELLA CASA E DELL'INDUSTRIA POPOLARE. Il recente attacco delle immobiliari agli inquilini della nostra zona ha reso drammatica l'esigenza di operare concretamente per una lotta generale contro il caro-affitti, contro lo strapotere dei padroni di casa; ciò è possibile solo attraverso un'azione sindacale di massa, capace di imporre i contratti collettivi di affitto a livelli equi, di potenziare il ruolo dell'edilizia popolare.
Non chiediamo altri quartieri « autosufficienti » di edilizia popolare, tipo gli Olmi o i nuovi lotti « 167 » in corso di realizzazione: riteniamo però che un piano integrativo di aree per l'edilizia popolare nella nostra zona abbia un ruolo importante per sanare il fabbisogno esistente, per contribuire a riequilibrare situazioni carenti, per dare spazio alle iniziative cooperativistiche non speculative. In particolare il piano integrativo deve prevedere: la demolizione e la ricostruzione dei gruppi di case in condizioni insostenibili e prive dei servizi igienici di prima necessità: le Case Minime, le cascine del centro di Baggio, gruppi di vecchie case nella zona a Nord di Baggio; il Comune deve impegnarsi a destinare le nuove case agli inquilini attuali e deve provvedere alla loro temporanea sistemazione in zona; la costruzione di nuovi lotti di edilizia popolare per ristrutturare e ampliare vecchi nuclei rurali isolati, come Quinto Romano, Quarto Cagnino e Muggiano, come già proposto dalla popolazione di quest'ultimo centro; la costruzione di nuovi quartieri in quantità sufficiente a sanare la situazione di sovraffollamento e di coabitazione esistente per molte famiglie; questi quartieri vanno previsti nelle aree più favorite per quanto riguarda la possibilità di collegamenti e l'utilizzo di servizi e attrezzature.
SCUOLE E SERVIZI. Agli interventi insufficienti e casuali delle diverse amministrazioni pubbliche (Comune, Provincia, ecc.), è necessario contrap-
Dal Quartiere Olmi
Iniziamo queste note, senza dimenticare l'invio di un caloroso e doveroso pensiero all'eroico Popolo Vietnamita, testimone chiarissimo di volontà antimperialista, contro la politica di oppressione e di sfruttamento del Governo Americano, lottatore indomito per la trasformazione in senso socialista delle strutture politiche e sociali del loro paese.

Dopo questo doveroso omaggio, ritorniamo alla ns. più modesta trincea, al ns. Quartiere, nel quale siamo impegnati, alla ricerca di una sempre nuova e più incisiva strategia di lotta, per colmare le moltissime insufficienze strutturali e socialistiche che lo affliggono.
Sono tante e tutte importanti, e noi vogliamo ricordarne alcune, scelte così a caso, e senza nessuna prorità.
Mancanza di un Ufficio Postale, con conseguente grande disagio per tutti, ed in particolare dei Pensionati, costretti a fare ancora i pendolari per ritirare la magra pensione.
Tutto questo è molto più grave, se consideriamo che i locali sono già pronti, ma non vengono utilizzati perchè la pratica giace a Roma sicuramente sepolta dalle solite macerie burocratiche.
Approfittiamo aprendo una breve parentesi per dichiarare la ns. solidarietà ai lavoratori dipendenti delle Poste, da tempo in lotta sindacale per rivendicare la Riforma burocratica del loro Ministero.
Mancanza totale di locali per un Centro Civico e della Biblioteca, dove i cittadini potrebbero ritrovarsi per discutere insieme dei loro tanti problemi.
Mancanza di locali per tutti i Partiti Politici Democratici, costretti ancora nelle malsane cantine, e ovviamente disertate anche per ragioni di salute.
porre e rivendicare un piano organico e articolato nei diversi settori: asili nido: in tutta la zona 18 esiste oggi un solo asilo-nido; si richiede un programma di costruzione di almeno 8 nuovi asili, ripartiti nei diversi quartieri e complessi di abitazioni; scuole materne e scuola dell'obbligo: oltre all'edificazione delle aule e delle unità scolastiche già da tempo richieste, dal Consiglio di Zona e dai cittadini, è necessario rivendicare un programma di potenziamento e completamento delle attrezzature scolastiche esistenti: piscine scolastiche, campi sportivi, centri associativi e culturali, magari in comune tra più scuole, sono elementi indispensabili per trasformare radicalmente il ruolo educativo della scuola e per rendere concreta e proficua la scuola a pieno tempo; scuole superiori: la realizzazione di un centro scolastico nella nostra zona va vista all'interno di un piano di intervento di questo tipo per tutta la fascia periferica di Milano; l'ubicazione di questi centri, la loro consistenza deve essere tale da servire oltre che le zone vicine, anche i comuni esterni a Milano; centri civici: è necessario predisporre interventi di questo tipo, indispensabili per promuovere attività associative, culturali, politiche, in diverse zone del territorio; particolarmente urgente è la realizzazione di iniziative da tempo proposte: il centro civico al quartiere degli Olmi, e analogo centro alla Cascina Monastero, presso la Biblioteca comunale; servizio sanitario locale: la realizzazione di questo servizio costituisce la condizione indispensabile per realizzare la riforma sanitaria e per dare un ruolo sociale all'assistenza medica.
INQUINAMENTI, ALLAGAMENTI, FOGNATURE. In questo settore è necessaria un'azione rivendicativa immediata per ottenere la soluzione, più volte promessa da vari assessori, dal sindaco, ecc., di problemi molto gravi che interessano quasi tutta l'area di Baggio. Va oggi richiesto: la sistemazione e l'asfaltatura delle vie Scanini, Diotti, Colla, Broggini, ecc.; la costruzione della fognatura comunale nelle vie Quinto Romano, Diotti, Budrio, Cabella,
Silva, Bisi, Cantello, Castrovillari, Mar Nero, Nikolajewka; la tombinatura di numerosi fontanili che costituiscono costante pericolo di inquinamento e allagamenti: il Fontanile Fombio, in via Cusago. via Cantello e Castrovillari; il Fontanile dei Frati; i fontanili Conio e Nicorio lungo la via Forze Armate e dietro le case di via Nikolajewka; i fontanili che attraversano le zone abitate a Quinto Romano e a Quarto Cagnino; la pulitura e il ripristino di condizioni ambientali sufficienti per tutte le cave presenti nella nostra area; l'eliminazione delle zone di discarica e deposito di rifiuti solidi; l'eliminazione delle acque luride e inquinate portate dal torrente Lura nei fontanili di Baggio, e la cessazione del loro uso come scarico delle fognature delle abitazioni.
3. NON SI E' PRETESO QUI DI ESAMINARE TUTTI I PROBLEMI PRESENTI OGGI NELLA NOSTRA AREA, NE' DI AVERE INDICATO TUTTE LE SOLUZIONI. VOGLIAMO DARE UN PRIMO CONTRIBUTO AL CHIARIMENTO DI OBBIETTIVI E PROPOSTE SUI PROBLEMI PIU' SENTITI OGGI DALLA POPOLAZIONE DELLA NOSTRA ZONA.
QUESTI PROBLEMI, LE LORO SOLUZIONI DEVONO ESSERE AL CENTRO DEL CONFRONTO E DELL'INIZIATIVA POLITICA DI TUTTE LE FORZEZ DEMOCRATICE DI BAGGIO. QUESTO CONFRONTO DEVE ESSERE PORTATO AVANTI IN TUTTE LE SEDI E CON TUTTI I MODI OGGI DISPONIBILI: NEL CONSIGLIO DI ZONA E NELLE SUE COMMISSIONI, NEGLI INCONTRI PROMOSSI DALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, IN ASSEMBLEE E RIUNIONI CHE CONSENTANO DI INTERESSARE CAPILLARMENTE TUTTA LO POPOLAZIONE.
E' QUESTA LA STRADA PER COSTRUIRE NELLA NOSTRA ZONA UN MOVIMENTO POPOLARE E DEMOCRATICO, CAPACE DI COLLEGARSI AI GRANDI TEMI DELLA LOTTA PER LE RIFORME SOCIALI E IN GRADO DI DETERMINARE LE SCELTE DI SVILUPPO E TRASFORMAZIONE DEL TERRITORIO.
(Documento presentato dai Compagni del P.C.I. alla Commissione Pianificazione Territoriale del Consiglio di Zona il 10/1/1973).
3) Vigilanza continua sul grosso pericolo tuttora incombente, dello svincolo della tangenziale, che trasformerebbe le ns, vie adesso abbastanza tranquille, in pericolose piste di scorrimento veloce, a solo vantaggio dei proprietari di aree adiacenti.
Vogliamo ricordare anche il successo che il Quartiere ha ottenuto, quando ha lottato unito per la richiesta di una nuova Scuola Elementare, per stimolare ad una intensificazione della lotta per ottenere che finalmente venga sistemato a Verde Attrezzato l'area dei 50.000 mq.
Verde Attrezzato cosa vuol dire?
Vuol dire ad esempio: costruzione di viali alberati per bambini ed anziani, vuol dire piscina, gioco delle bocce, palestre, campi ed attrezzature per attività atletiche, e non solamente qualche campo di calcio riservato poi a pochi dotati e appassionati, immedia- tamente tesserati con l'illusione di farne poi mercato.
Vogliamo insomma che tutti i ns. bambini ed i ns. giovani maschi e femmine abbiano la possibilità di dedicarsi alle discipline sportive che preferiscono, e per le quali sono particolarmente dotati fisicamente.
Tutto questo che chiediamo non è troppo e nemmeno impossibile, è il minimo indispensabile per una vita veramente civile di questa ns. comunità di 12.000 persone.
Ed è tra l'altro tutto quello che ci promettono da sempre, ad ogni scadenza elettorale, i ns. amministratori pubblici, quando calano ( SIC) in persona o per posta a richiederci il ns. preziosissimo voto.
Noi sappiamo e siamo consapevoli, che la lotta non è semplice e nemmeno facile, ma sappiamo anche che il successo è strettamente proporzionale alla capacità di lotta e di mobilitazione di tutto il Quartiere.