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COLLEGAMENTO CORTINA-ALLEGHE-CIVETTA: GLI AGGIORNAMENTI
collegamento con le valli confinanti è una componente focale nella qualità di proposta e per la sopravvivenza delle nostre attività montane. Questo “piano” contiene una strategia miope e fuori bersaglio — aggiunge Finazzer — dove le chiusure dei passi sono un incomodo per rifugisti e per le valli stesse che perdono identità e proposta turistica. Se la soluzione offerta è di autorizzare il transito sui quattro passi solo con veicoli elettrici, allora noi siamo favorevoli che in tutte le quattro valli ladine si transiti in tal modo, facendo diventare questo piano un’operazione di vero rispetto dell’ambiente oltre che di mercato. «In questa operazione di governance — prosegue il presidente del Comitato per la salvaguardia dei passi dolomitici — un cambiamento così radicale del paradigma di mobilità locale è impensabile senza il coinvolgimento della volontà politica, che non riconosce lo sviluppo tecnologico, impone limitazioni alla libertà di circolazione senza una solida motivazione di interesse collettivo che la giustifichi e crea danni economici alle aziende esistenti, con l’istituzione di estreme misure stick richieste per raggiungerne gli obiettivi: come una Ztl ambientale limitata ai soli passi dolomitici e l’introduzione di un pedaggio nei mesi a cuscinetto». In tal senso, le province, con ampia frequenza, daranno vita a giornate dal tema storico culturale per abituare le persone a questo cambio di modello e garantirne l’accettazione. «Il Piano si è proposto di inquadrare e mettere le basi per un’evidente rivoluzione del concetto di mobilità ai residenti e ospiti all’interno della cornice del Sellaronda — conclude Finazzer — ignorando che le più penalizzate saranno le attività economiche sui passi, in quanto le più esposte alle incertezze e più sensibili a rischio meteorologico. Non si può decidere nelle stanze segrete e nei sottoscala delle Province il futuro delle Valli dolomitiche, senza un confronto con chi opera, chi vive e fa vivere i nostri quattro passi».
Corriere delle Alpi | 13 Giugno 2021
p. 20
Passi dolomitici: la ztl con pedaggio non convince
BELLUNO La zona a traffico limitato sui passi dolomitici, con pagamento di pedaggio? Sorride il presidente del Veneto, Luca Zaia. «Quando mai?», chiede. Ma in realtà è un'affermazione, con punto di domanda in sostituzione di quello interrogativo. La proposta c'è, a pagina 36 del Piano di mobilità sostenibile. Piano studiato dalla Fondazione Dolomiti Unesco e adottato dalle Province di Trento, Bolzano e Belluno, dalla Regione Veneto e dai Comuni di valle. Uno studio approfondito, così complesso che traguarda le prime misure al 2030 e le successive al 2050. Qualcuno lo definirebbe il'libro dei sogni', ma non se lo merita per gli approfondimenti e i suggerimenti. «Abbiamo aperto un tavolo», si limita a specificare Elisa De Berti, vicepresidente della Regione, «discuteremo su quello che c'è da fare. Ma non c'è ancora nulla di deciso». Zaia ha delegato la sua vice a seguire la problematica, nonché l'assessore Federico Caner, titolare del turismo e componente del Cda della Fondazione Dolomiti Unesco. «Con Trento e Bolzano dovremo affrontare puntualmente anche questi problemi», ci dice. «E non si dimentichi che io li ho coinvolti e li ho voluti nella partita delle Olimpiadi e questo loro, per la verità, me lo riconoscono sempre. I giochi hanno molto uniti». Come dire, sulla mobilità sostenibile verso i passi, le due Province autonome dovranno necessariamente fare i conti con il Veneto e Belluno. Veneto che è contrario a qualsiasi forma di chiusura prima che sia praticabile la mobilità alternativa. La Regione, con la Provincia di Belluno e il Comune di Livinallongo, partecipa al progetto della videosorveglianza sulle strade (24 telecamere) per capire come si evolverà il traffico. E Zaia, con lo stesso Caner, si sta adoperando per affrettare il collegamento sciistico fra Hub, da Cortina con il sistema Civetta, da una parte, e con l'Alta Badia, se non proprio Arabba, dall'altra. Per accedere ai passi, in futuro, il Piano della sostenibilità immagina le auto e navette elettriche, nuove piste dedicate per le bici e, appunto, gli impianti di salita, anche in funzione estiva. Per quest'estate, dunque, nessuna decisione: neppure da Zaia e da De Berti. --fdm© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gazzettino | 28 Giugno 2021
p. 9, edizione Belluno
Carosello sciistico: la Regione chiarisca
LIVINALLONGO «La Regione Veneto si chiarisca le idee»: è l'invito del comitato Ju le man da nosta tiera a propostivo del progetto di collegamento sciistico tra Cortina e Arabba attraverso la montagna di Castello «tra le ultime aree preservate dal punto di vista ambientale». «Il 27 aprile in Commissione Ambiente della Camera dei deputati - spiega Denni Dorigo, portavoce del sodalizio - l'assessore regionale al turismo Federico Caner dichiarava che l'ipotesi progettuale di collegare con impianti a fune il comprensorio sciistico di Arabba con