Fiorentina Informa 336

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CALENDARIO VIOLA 2011-2012 Data Evento Risultato Dom. 21-08 Coppa Italia FIORENTINA-CITTADELLA 2-1 Sab. 27-08 1a Camp.And Siena-Fiorentina RINVIATA Dom. 11-09 2a Camp.And FIORENTINA-BOLOGNA 2-0 Dom. 18-09 3a Camp.And Udinese-Fiorentina 2-0 Merc. 21-09 4a Camp.And FIORENTINA-PARMA 3-0 Sab. 24-09 5a Camp.And Napoli-Fiorentina 0-0 Dom. 02-10 6a Camp.And FIORENTINA-LAZIO 1-2 Dom. 16-10 7a Camp.And Cesena-Fiorentina 0-0 Sab. 22-10 8a Camp.And FIORENTINA-CATANIA 2-2 Mart. 25-10 9a Camp.And Juventus-Fiorentina 2-1 Dom. 30-10 10a Camp.And FIORENTINA-GENOA 1-0 a An Dom. 06-11 11 Camp. Chievo-Fiorentina 1-0 a An Sab. 19-11 12 Camp. FIORENTINA-MILAN 0-0 Giov. 24-11 Coppa Italia FIORENTINA-EMPOLI 2-1 a An Dom. 27-11 13 Camp. Palermo-Fiorentina 2-0 Dom. 04-12 14a Camp.An FIORENTINA-ROMA 3-0 Sab. 10-12 15a Camp.An Inter-Fiorentina 2-0 Sab. 17-12 16a Camp.An FIORENTINA-ATALANTA 2-2 Mart. 20-12 Rec. 1a Camp.And Siena-Fiorentina 0-0 Dom. 08-01 17a Camp.An Novara-Fiorentina 0-3 Merc. 11-01 Coppa Italia Roma-Fiorentina 3-0 Dom. 15-01 18a Camp.An FIORENTINA-LECCE 0-1

Data Evento Risultato Dom. 22-01 19a Camp.An Cagliari-Fiorentina 0-0 Dom. 29-01 1a Camp.Rit FIORENTINA-SIENA 2-1 Merc. 01-02 2a Camp.Rit Bologna-Fiorentina RINVIATA Dom. 05-02 3a Camp.Rit FIORENTINA-UDINESE 3-2 Dom. 12-02 4a Camp.Rit Parma-Fiorentina RINVIATA Ven. 17-02 5a Camp.Rit FIORENTINA-NAPOLI 0-3 Merc. 21-02 Rec. 2a Camp.Rit Bologna-Fiorentina 2-0 Dom. 26-02 6a Camp.Rit Lazio-Fiorentina 1-0 Dom. 04-03 7a Camp.Rit FIORENTINA-CESENA Merc. 07-03 Rec. 4a Camp.Rit Parma-Fiorentina Dom. 11-03 8a Camp.Rit Catania-Fiorentina Sab. 17-03 9a Camp.Rit FIORENTINA-JUVENTUS Dom. 25-03 10a Camp.Rit Genoa-Fiorentina Dom. 01-04 11a Camp.Rit FIORENTINA-CHIEVO Sab. 07-04 12a Camp.Rit Milan-Fiorentina Merc.11-04 13a Camp.Rit FIORENTINA-PALERMO Dom. 15-04 14a Camp.Rit Roma-Fiorentina Dom. 22-04 15a Camp.Rit FIORENTINA-INTER Dom. 29-04 16a Camp.Rit Atalanta-Fiorentina Merc. 02-05 17a Camp.Rit FIORENTINA-NOVARA Dom. 06-05 18a Camp.Rit Lecce-Fiorentina Dom. 13-05 19a Camp.Rit FIORENTINA-CAGLIARI

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CLASSIFICA Serie A

7taorno

4 Marzo 2012

Ri

BOLOGNA - NOVARA FIORENTINA - CESENA INTER - CATANIA JUVENTUS - CHIEVO LECCE - GENOA PALERMO - MILAN PARMA - NAPOLI ROMA - LAZIO SIENA - CAGLIARI UDINESE - ATALANTA

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11 Marzo 2012

Rito

ATALANTA-PARMA CATANIA - FIORENTINA CESENA -SIENA CHIEVO - INTER GENOA - JUVENTUS LAZIO - BOLOGNA MILAN - LECCE NAPOLI - CAGLIARI NOVARA - UDINESE PALERMO - ROMA

9a rno BOLOGNA - CHIEVO

Rito

18 Marzo 2012

*una partita in meno

51 50 45 45 40 38 36 34 33 33 31 31 31 29 28 28 26 24 17 16

CAGLIARI - CESENA CATANIA - LAZIO FIORENTINA - JUVENTUS INTER - ATALANTA LECCE - PALERMO PARMA - MILAN ROMA - GENOA SIENA - NOVARA UDINESE - NAPOLI

a ATALANTA - BOLOGNA 1i0 o torn R

25 Marzo 2012

Milan Juventus* Udinese Lazio Napoli Roma Inter Palermo Chievo Catania * Atalanta Cagliari Genoa Parma* FIORENTINA* Bologna* Siena Lecce Novara Cesena*

Mercoledì 7 Marzo H. 18,30 Recupero 4a di Ritorno PARMA-FIORENTINA

CESENA - PARMA CHIEVO - SIENA GENOA - FIORENTINA JUVENTUS - INTER LAZIO - CAGLIARI MILAN - ROMA NAPOLI - CATANIA NOVARA - LECCE PALERMO - UDINESE

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I Magnifici Viola Una maglia, una passione, la nostra storia


La ROSA della FIORENTINA

PORTIERI 1 Artur BORUC 41 Luca LAZZERINI 60 Edoardo PAZZAGLI 89 Norberto NETO

Con questo numero 8 cartoline! La Fiorentina del 2000-2001, Fatih Terim, Manuel Rui Costa, Enrico Chiesa, Francesco Toldo, Moreno Torricelli, Nuno Gomez e la vittoria della Coppa Italia 2001 L’appuntamento con Fiorentinainforma è sabato 17 marzo per FIORENTINA-JUVENTUS

92 ROMULO Souza Orestes Caldeira

CENTROCAMPISTI 6 Juan Manuel VARGAS 10 Ruben OLIVERA DIFENSORI 13 Houssine KHARJA 2 Per Billeskov 17 Amidu SALIFU KROLDRUP 18 Riccardo MONTOLIVO 5 Alessandro 21 Andrea LAZZARI GAMBERINI 25 Daniel Kofi AGYEI 14 Cesare NATALI 32 Marco MARCHIONNI 15 Matija NASTASIC 85 Valon BEHRAMI 16 Mattia CASSANI ATTACCANTI 19 FELIPE Dias 7 Alessio CERCI da Silva Dalbelo 8 Stevan JOVETIC 23 Manuel PASQUAL 11 AMAURI Carvalho 29 Lorenzo de Oliveira DE SILVESTRI 22 Adem LJAJIC 31Michele CAMPORESE 26 Ryder MATOS 38 Nil ASHONG 37 Maxwell Boadu 39 Paolo ROZZIO ACOSTY


TUTTI UNITI! In fuga dall’incubo Davanti alla Fiorentina si è spalancato il baratro della serie B. È un incubo che si ripropone, che la squadra in questi due anni non riesce ad esorcizzare definitivamente, un pericolo che va preso veramente sul serio per non rischiare di rotolare agli inferi... È poca cosa questa Fiorentina, molto lontana dallo spirito della città e ovviamente dalle ambizioni dei tifosi. Che

con grande generosità continuano a sostenerla, nonostante sia evidentemente un gruppo sfaldato e con alcune mele marce. Bagordi, notti

Delio Rossi

brave, scarso attaccamento alla maglia e alla professione, sono le cause principali di questa mortificante degenerazione. Firenze non pretende la castità o la clausura, ma c’è un limite a tutto. Questo limite è stato maleducatamente superato da alcuni calciatori. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la Fiorentina rischia la serie B.

Con il Cesena uno spareggio salvezza Proprio quando si immaginava che la squadra fosse pronta per una grande rimonta, proprio quando lo spettro della retrocessione sembrava smettere di torturarci, la Viola, purtroppo, è ripiombata nel dramma. Tre sconfitte con-

secutive, con sei gol al passivo e – quel che più preoccupata – nessuno all’attivo. Difesa colabrodo, attacco sterile e praticamente inesistente: l’orizzonte che si schiude davanti alla Fiorentina è davvero nero. È necessario tuttavia tratteggiarlo con coraggio e crudeltà, perché l’attenzione di tutti in queste settimane deve essere massima e costante sull’obiettivo salvezza. La partita di oggi col Cesena è un vero e proprio spareggio, e come tale va vissuto, dimenticando le ambizioni europee di una squadra che si è dimostrata impreparata per certi traguardi. Il campionato viola è già di per sé un fallimento, adesso si tratta di evitare che diventi una Caporetto.

La follia tecnica del centravanti “unico” La sconfitta contro la Lazio, un classico soprattutto all’Olimpico, nasce dall’ennesima settimana travagliata e dall’assenza del nostro unico attaccante, Amauri. Ancora una volta la Fiorentina è stata costretta a scendere in campo senza centravanti: non c’era in campo e ne6


Jovetic e Behrami anche in panchina. E pensare che ci sono squadre di fascia bassissima che hanno 4 o 5 attaccanti in organico… Magari sono tutti elementi mediocri, ma almeno garantiscono all’allenatore una minima possibilità di scelta. La Fiorentina, invece, senza Amauri è morta. Come può pensare di riuscire a vincere le partite e ad aprire le difese avversarie?

Sicuramente saranno sorti problemi insospettabili nel finale incandescente del mercato invernale, ma l’azzardo di “giocarsi” un intero girone di ritorno con un solo centravanti (reduce da un periodo di inattività forzata di oltre 7 mesi) è stata una follia tecnica.

I mille problemi di Delio Rossi E Delio Rossi? Quali sono le sue responsabilità in questo disastro? Come poteva cambiare il corso di una stagione che pareva segnato? Che cosa può fare adesso? Domande che assillano tifosi e dirigenti viola, convinti fin dal giorno del suo arrivo che il tecnico romagnolo avesse tempo e soluzioni per rigenerare la squadra. In realtà il passaggio tra Mihajlovic e Rossi non ha cancellato nessuno dei difetti della Fiorentina: la squadra prende gol con una facilità disarmante, applica scelleratamente la tattica del fuorigioco (vedi Napoli al Franchi e Lazio all’Olimpico), non ha carattere, non sa rimontare, e soprat7


Fiorentinainforma tutto non riesce a segnare. Non è

una squadra fatta per fare gol, e quindi come fa a vincere le partite?

In trasferta è record: solo 4 gol In trasferta, tolto l’exploit di Novara, la Fiorentina è riuscita a bucare la difesa avversaria solo in un’altra circostanza, a Torino contro la Juventus. Cioè ha finora segnato soltanto 4 gol, in 12 partite lontano dal Franchi. Uno score da brividi, da brividi nel vero senso della parola. Un record all’incontrario. Delio Rossi le ha provate tutte: ha rivoltato la squadra come un calzino, ha cambiato 4 volte modulo. È partito col trequartista (Lazzari inadatto), poi ha varato il 4-4-2 fino alla ripresa della partita prenatalizia col Siena, poi da Novara è decollato il 3-5-2, che pareva quello giusto, infine ha fatto nuovamente ritorno al 4-4-2 domenica scorsa contro la Lazio.

Niente ha prodotto la scossa nella squadra. Anzi, tutti questi cambi hanno aggiunto confusione alla confusione. Sono state

Matteo Renzi e Andrea Della Valle

riesumate le “salme” di Marchionni e di Cerci, anche questo senza esito. Rossi, parlando ai giocatori, gliele ha cantate prima con le buone, poi con le cattive, ma alcuni di loro se ne sono sbattuti e sembra che l’anarchia si sia radicata all’interno dello spogliatoio.


Tutti uniti! Pochi promossi, tanti bocciati, e la B a un passo Un gruppo di calciatori è dilaniato dalle gelosie, dal menefreghismo e dalle invidie, anche se all’esterno si è imposto una sola faccia: negare le divisioni e ripetere alla noia il solito ritornello “lo spogliatoio è unito”. Vi pare unita una squadra che scende in campo come ha fatto la Fiorentina all’Olimpico? Contro la peggior Lazio della stagione, la squadra di Rossi ha preso il solito gollettino di Klose e si è adagiata sul fondo degli abissi. Ribocciati Ljajic e Romulo, nel secondo tempo la Fiorentina ha prodotto la solita fiammatina e poi si è rispenta.

Con questo tran tran si va diretti in serie B, ma l’argomento non sembra interessare molto alcuni dei giocatori, visto che lasceranno Firenze a giugno.

Della Valle di nuovo in sella per evitare la catastrofe

i in r e b m a G o r d n a s s e l A

E c’è l’aggravante che il presente viaggia a braccetto col futuro. Nonostante le frequentissime e apparentemente convincenti rassicurazioni di Andrea Della Valle, c’è un cappa di incertezza che opprime Firenze.

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Fiorentinainforma

Restiamo uniti!

si fidano, un reale piano di rilancio della Fiorentina, tecnico e manageriale. L’esempio della Sampdoria, che lo scorso anno si lasciò retrocedere, è ancora sotto gli occhi di tutti. Eppure regna la paura che il pericolo venga sottovalutato da tutto l’ambiente. Se non scatta l’allarme e il piano emergenza, la Fiorentina rischia grosso.

Restiamo uniti! Il nostro appello va indirettamente anche

C’è qualcosa che non torna. Le parole presidenziali durano lo spazio di un pomeriggio e poi evaporano nel niente, mentre resta quella sensazione tremenda di abbandono che – siamo convinti – sia la causa principale di questa drammatica situazione. Crediamo sia interesse principale dei Della Valle, di Diego e di Andrea, tenere la squadra in serie A a livelli decenti. Purtroppo i manager a cui si sono affidati in questi due anni non sono riusciti a supplire al loro carisma e alla loro presenza. Adesso devono prenderne atto e varare, assieme alle persone di cui

a tutti i tifosi che ogni domenica ci leggono con piacere e tanta speranza nel prepartita: oggi bisogna essere un po’ più pazienti di sempre. Alcuni di questi giocatori, che così poco ci piacciono, il prossimo anno non ci saranno più. Saperlo è un grande conforto. Ma oggi sono loro che devono salvarci, solo loro possono farlo, bene o male è da loro che passa il nostro futuro. Per questo un incitamento in più del solito, anche controvoglia, oggi può risultare decisivo. Coraggio Firenze, salvezza e poi rivoluzione! Cristiano Puccetti

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fOTOSTORY Venerdì 17 febbraio Fiorentina-Napoli 0-3 1e 2 Saltata per il gelo anche la gara contro il Parma, dopo due settimane di riposo forzato, la Fiorentina trova al Franchi il Napoli delle meraviglie, già proiettato verso la sfida di Champions League contro il Chelsea. Per i Viola, invece, si tratta dell'ultima occasione per rilanciarsi in chiave europea e risparmiare ai tifosi un triste campionato senza obiettivi. Sugli spalti si respira un certo ottimismo, tra chi ironizza (con non troppo gusto) sui destini di Mazzarri e chi ne approfitta per salutare il ritorno a Firenze da avversario del gladiatore Marco Donadel. 3 Per piegare i partenopei, Delio Rossi ripropone il 3-5-2, dando fiducia a Cassani sulla destra e a Vargas sulla sinistra. Il peruviano entra in campo con il piglio giusto, mettendo

in grande difficoltà l'ex viola Maggio, che ha il suo bel da fare per bloccarne gli affondi. Il problema è la fase difensiva, della quale il gigliato proprio non vuol saperne. Quando poi, nella ripresa, dismette i panni del calciatore per rituffarsi nell'happy hour, ciondolando qua e là, dalla sua parte passa di tutto di più. 4 Per “ben” 120 secondi la Fiorentina dà l'impressione di essere scesa in campo con grande determinazione, ma al centoventunesimo secondo è il Napoli a passare in vantaggio con Cavani, grazie a un grande assist di Hamsik e a un ancor più grande errore della difesa viola, che sbaglia completamente l'uscita sugli attaccanti azzurri. Al 28', Natali replica ad una

traversa centrata quattro minuti prima da Maggio con un poderoso colpo di testa che si infrange sul palo. 5 Cinque minuti dopo è Jovetic a provarci, liberandosi al limite e facendo partire un gran diagonale che

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esce di poco a lato. Partita sottotono quella del montenegrino, costantemente raddoppiato dagli avversari e condannato ad arrancare da solo contro tutti. Amauri, dal canto suo, non se la passa meglio, costantemente isolato davanti e costretto ad andare a prendersi i palloni a metà campo. Alla fine, l'accoppiata d'attacco della Fiorentina riuscirà a mettere insieme un bottino misero: due o tre occasioni pericolose, zero gol. 6 In compenso l'attacco del Napoli, di gol, ne fa il pieno: al 53' ancora Hamsik per Cavani e raddoppio partenopeo, che chiude di fatto la gara. I Viola accennano una reazione, ma servirebbe un 6 vero e proprio miracolo. Che avviene al minuto sessantatré, duemiladodici anni dopo quello di Lazzaro: “Alzati e cammina” deve aver detto Delio Rossi a Marco Marchionni, che prende il posto di Olivera, al suo esordio in maglia viola. L'evento miracoloso non basta a scongiurare il terzo gol del Napoli, che puntale arriva a tempo scaduto con Lavezzi. Fiorentina-Napoli finisce 0 a 3, senz'appello.

Mercoledì 21 febbraio Bologna-Fiorentina 2-0 7 Fortuna nella sfortuna è che dopo quattro giorni si torna in campo contro il Bologna, recupero della seconda giornata di ritorno, per un derby dell'Appennino che puzza di “innocuo 0-0 e contenti tutti” lontano un miglio. Nonostante la pesante assenza di Behrami, Rossi mantiene il 3-5-2 inserendo Olivera accanto a Lazzari. Per l'ex leccese, alla sua seconda presenza assoluta con i viola, sarà una serata da dimenticare: suo l'errore che fa arrivare Diamanti in porta, sua la follia di rifilare allo stesso Diamanti una gomitata in avvio di ripresa, prendendosi un sacrosanto cartellino rosso e lasciando la Fiorentina in inferiorità numerica. 8 Che alla fine, visto il risultato, ci si riesca a credere o no, nel primo tempo è la Fiorentina a far la partita. Già dopo 5' Jovetic manda in crisi la retroguardia con una girata che manca di poco il bersaglio.


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9 Vargas, sulla sinistra, sembra essere tornato in sé e fa il mattatore, macinando gioco, gioco e ancora gioco; ciononostante, ad andare in gol per primo è il Bologna

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con Diamanti, che al 30' insacca su un'imbeccata di Di Vaio respinta da Boruc e poi ribadita in rete per il vantaggio felsineo. La reazione, però è immediata: due minuti dopo, Amauri si ritrova a tu per tu con Gillet, che miracolosamente sventa il pericolo. 10 Al 40' Montolivo ha sui piedi il siluro dell'11, con una battuta a rimorchio di piatto che finisce a fil di palo. In gol, invece, finisce il colpo di tacco di Ramirez tre minuti più

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tardi: azione tutta in velocità di Di Vaio, che dal fronte destro d'attacco trova il compagno in mezzo all'area, tocco spettacolare e raddoppio, 2-0 per il Bologna. 11 Nel secondo tempo, i Viola tornano in campo con grandi aspettative di rimonta, che si infrangono insieme al gomito di Olivera sulla faccina d'oro di Diamanti. Un fallo gratuito che lascia la Fiorentina in 10 e sotto di due gol. Da raccontare, di qui in poi, c'è molto poco. Non una reazione, perché non ci sarà. Non una mossa tattica rivoluzionaria, perché col materiale umano che si ritrova, Rossi più che tanto non può. Non un gol figlio della fortuna, perché Jovetic si ritrova a predicare nel deserto. Finisce così, 2-0, col Bologna che agguanta i Viola a quota 28 e la classifica che si complica, almeno un po'.

Domenica 26 febbraio Lazio-Fiorentina 1-0 12

12 La fortuna al quadrato nella sfortuna al quadrato è che non c'è neanche il tempo di metabolizzare la sconfitta di là dall'Appennino che c'è già da ritornare in campo, questa volta contro la Lazio in grande crisi di nervi. Infortunatosi Amauri, Delio Rossi si ritrova senza punte di ruolo ed è costretto a puntare sul tandem Jovetic-Ljajic, con risultati abbastanza deludenti: il primo è annichilito dal trattamento speciale riservatogli dagli avversari e dalla solitudine a cui lo condannano i compagni di squadra, il secondo è troppo leggero per far paura. Alla fine resteranno entrambi a bocca

asciutta. 13 A bocca asciutta, invece, non resta il solito Miroslav Klose. Dopo una prima mezz'ora con poche occasioni e grande equilibrio in campo, la Lazio passa in vantaggio proprio col polacco: Hernanes scavalca tutta la difesa viola, che non riesce a far scattare il fuorigioco, e Klose si ritrova solo davanti a Boruc. Portiere saltato e gol dell'1-0. 14 Nella ripresa la Fiorentina prova a prendere coraggio: al 52' Nastasic va vicino al gol di testa, ma Marchetti dice no; sugli sviluppi, Cerci (subentrato a Ljajic) insacca, ma il gol viene annullato per fuorigioco. 14 Spuntata, confusa, scoraggiata, la Fiorentina tiene palla, fino alla tre quarti, ma poi, sistematicamente, è costretta a tornare indietro perché non sa che far-

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sene. Dal canto suo, la Lazio non deve faticar più di tanto, perché a contenere la manovra (propria) ci pensa la Fiorentina. All'84' ci prova Lazzari, ancora una volta disastroso, con un tiro dalla distanza parato da Marchetti. Alla fine è 1-0 per la Lazio. Piantata a quota 28, la Fiorentina si ritrova a soli 4 punti dalla terz'ultima. Ed ora il futuro fa paura, tanta paura... Giovanni Rizzo

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La squadra ospite Alla sua prima panchina con il Cesena, Mario Beretta si è subito arrabbiato. La sconfitta contro il Chievo di sette giorni fa, il neo tecnico dei romagnoli, non l’ha digerita. Soprattutto non gli è andata giù l’espulsione di Lauro (che contro i viola, dunque, non ci sarà). «Credo sia stata una decisione quanto meno affrettata. La partita, dopo quell’episodio, è necessariamente cambiata. Prima di quel rosso stavamo assistendo ad un gara equilibrata, non avevamo mai rischiato. Mi spiace, perché il Cesena non meritava questa sconfitta. Abbiamo giocato alla pari ed anzi, seppur in inferiorità, abbiamo rischiato anche di passare in vantaggio». Di certo c’è che scacciare i cattivi pensieri con una classifica tanto inclemente, è davvero difficile. Eppure Beretta ci crede ancora. «Sotto il profilo psicologico non sia-

CESENA

quanto complicata, non è ancora matematicamente impossibile da raggiungere: «C’è ancora speranza. Siamo stati penalizzati, ma la squadra ha concesso poco: si fa dura, ma dobbiamo crederci, dobbiamo darci dentro. I margini di errore ora sono ridotti al minimo, ma non abbiamo altra via d’uscita». Toccherà ad Adrian Mutu, il grande ex che nella gara d’andata si fece ingenuamente espellere per una gomitata a Cassani, cercare di invertire la rotta, magari con la complicità di Vincenzo Iaquinta, l’ex juventino che Amauri qualche settimana fa ha indicato come il simbolo della possibile rinascita dei romagnoli. Walter Ducci

mo al meglio. La squadra ha delle lacune evidenti, altrimenti non ci troveremo così in basso, ma anche qualità che dovremo imparare a sfruttare alla svelta. Carattere e buona applicazione tattica non ci mancano: d’ora in avanti ogni partita sarà quella della verità». Un pezzo La salvezza, per

La curiosità

di Fiorentina trasferita in Romagna

Dopo Adrian Mutu, anche Gianluca Comotto e Mario Alberto Santana affronteranno i viola al Franchi da avversari. L’ultimo a raggiungere Cesena è stato l’argentino, passato dal Napoli delle notti magiche in Champions ad una nuova, complicatissima avventura. Santana alla salvezza non ha mai smesso di crederci. «Ho scelto di iniziare questa avventura perché sono convinto di poter dare un contributo importante alla squadra. Dispiace per l’esonero di Arrigoni, anche perché la squadra non è riuscita a mettere in pratica i suoi concetti di gioco. Ha sofferto moltissimo per le sconfitte del Cesena. Dobbiamo riuscire in questa impresa».

I PORTIERI

1 Francesco ANTONIOLI 27 Alex CALDERONI 88 Nicola RAVAGLIA I DIFENSORI

6 Salvatore 28 Yonah BENALOUANE 77 Luca CECCARELLI 16 Gianluca COMOTTO 3 Aleksejs GILNICS 6 Maurizio LAURO 81 Vangelis MORAS 2 Guillermo RODRIGUEZ 13 Marco ROSSI 25 Steve VON BERGEN I CENTROCAMPISTI

22 Tibor CICA 14 Giuseppe COLUCCI 31 Simone DEL NERO

23 Damjan DJOKOVIC 5 Roberto GUANA 15 Raphael MARTINHO 18 Marco PAROLO 33 Daniel PUDIL 11 Vincenzo RENNELLA 7 Mario Alberto SANTANA GLI ATTACCANTI

9 Vincenzo IAQUINTA 17 Dominique MALONGA 55 Jorge MARTINEZ 10 Adrian MUTU Allenatore:

Mario BERETTA


29a puntata Una

maglia, una passione. La nostra storia...

I Magnifici Viola

I Magnifici Viola nell’aria la puzza di bruciato...

Pagina da ritagliare e conservare per la collezione

Fatih Terim, Imperatore turco in Italia Come spesso gli era successo nei momenti di crisi, Vittorione ha un’alzata di ingegno: per sostituire il Trap chiama a Firenze Fatih Terim, ex ct della Turchia, che ha lasciato l’incarico alla vigilia dell’Europeo proprio per diventare allenatore viola. L’Imperatore, come viene ribattezzato, entra subito nel cuore della gente. Egocentrico, prepotente, intelligente, un po’

Campionato 2000-2001 9° posto, 43 punti La stagione precedente era finita con la cessione di Batistuta alla Roma, con i mugugni della piazza, con la gente che chiede e ottiene la testa di Trapattoni. Il regno di Vittorione, l’era di Cecchi Gori, stanno franando. I giornali pubblicano i primi documenti che raccontano di strani giri di soldi. Di cifre sottratte alle casse viola per finire in quelle della FinMaVi, tanto per capirsi. E il popolo, che non è bue, sente

Organico 2000-2001 PRESIDENTE: Vittorio CECCHI GORI ALLENATORE: Fatih TERIM fino al 24 febbraio 2001 Luciano CHIARUGI il 4 marzo 2001 Roberto MANCINI dal 11 Marzo 2001 PORTIERI: Francesco TOLDO (34 pres) Pino TAGLIALATELA (3 pres) DIFENSORI: Tomas REPKA (28 pres) Daniele ADANI (25 pres, 1 rete) Alessandro PIERINI (27 pres, 1 rete) 20

Saliou LASSISSI (14 pres, 1 rete) Andrea TAROZZI (4 pres) Daniele MORETTI (9 pres) Aldo FIRICANO (3 pres) Paolo VANOLI (27 pres) Moreno TORRICELLI(24 pres) CENTROCAMPISTI: Angelo DI LIVIO (33 pres, 1 rete) Christian AMOROSO (26 pres, 1 rete) Marco ROSSI (21 pres, 1 rete) Manuel RUI COSTA (29 pres, 6 reti) Fabio ROSSITTO (18 pres) Sandro COIS

(14 pres, 1 rete) Leandro Camara do AMARAL (8 pres) Massimiliano TADDEI (1 presenza) Roberto MASSARO (2 pres) Mauro BRESSAN (29 pres, 1 rete) ATTACCANTI: Pedrag MIJATOVIC (13 pres, 1 rete) Enrico CHIESA (30 pres, 22 reti) Nuno GOMES (30 pres, 9 reti) Domenico MORFEO (in prestito all’ATALANTA) LEANDRO (19 pres, 5 reti)


I Magnifici Viola

Risultati 2000-2001 In campionato la Fiorentina si classifica al 9° posto, a pari merito con il Bologna, totalizzando 43 punti grazie a 10 vittorie, 13 pareggi e 11 sconfitte. 53 i gol segnati, 52 quelli subiti. È il primo anno senza Batistuta, passato alla Roma. Dopo un inizio scoppiettante e il calcio “spettacolo” impostato dal mister turco, qualcosa s’incrina, e Fatih Terim si dimette per accesi contrasti con la Presidenza. Sostituito da Roberto Mancini, la squadra gigliata vince la Coppa Italia per la 6° volta, dove in finale batte il Parma fuori casa e pareggia al Franchi, qualificandosi così alla Coppa UEFA 2001-’02. Grande annata del bomber Chiesa e del fantasista portoghese Rui Costa. Parma-Fiorentina FIORENTINA-REGGINA Brescia-Fiorentina FIORENTINA-BARI FIORENTINA-PERUGIA Bologna-Fiorentina FIORENTINA-VICENZA Roma-Fiorentina Lecce-Fiorentina FIORENTINA-INTER Udinese-Fiorentina FIORENTINA-VERONA Juventus-Fiorentina FIORENTINA-MILAN Atalanta-Fiorentina FIORENTINA-LAZIO Napoli-Fiorentina FIORENTINA-PARMA Reggina-Fiorentina FIORENTINA-BRESCIA Bari-Fiorentina Perugia-Fiorentina FIORENTINA-BOLOGNA Vicenza-Fiorentina FIORENTINA-ROMA FIORENTINA-LECCE Inter-Fiorentina FIORENTINA-UDINESE Verona-Fiorentina FIORENTINA-JUVENTUS Milan-Fiorentina FIORENTINA-ATALANTA Lazio-Fiorentina FIORENTINA-NAPOLI

2-2 (Amoroso, Pierini) 2-1 (N.Gomes, Leandro) 1-1 (Leandro) 2-2 (Rui Costa, N.Gomes) 3-4 (Di livio, Leandro 2) 1-1 (Leandro) 3-2 (N.Gomes 2, Adani) 1-0 1-1 (Chiesa) 2-0 (Chiesa, Rui Costa) 1-3 (Chiesa 2, Rui Costa) 2-0 (Chiesa 2) 3-3 (Chiesa 2, N.Gomes) 4-0 (N.Gomes, Cois, Chiesa, Rui Costa) 0-0 1-4 (Chiesa) 1-0 0-1 1-1 (Chiesa) 2-2 (Chiesa, N.Gomes) 2-1 (Rui Costa) 2-2 (Chiesa, Lassissi) 1-1 (Mijatovic) 1-1 (Rui Costa) 3-1 (Chiesa, Chiesa, Candela aut.) 2-0 (Chiesa 2) 4-2 (Bressan, Chiesa) 2-1 (Chiesa 2) 2-1 (Chiesa) 1-3 (M.Rossi) 1-2 (Chiesa 2) 1-1 (N.Gomes) 3-0 1-2 (N.Gomes)

certo a dire: che il mercato di quell’estate non fosse all’altezza delle - sue aspettative, lo spiega subito e pubblicamente. Alla vigilia della prima partita di coppa Uefa contro il Tirol Inn-sbruk, durante una memorabile conferenza stampa (che Antognoni ricorda ancora), Terim accusa Cecchi Gori di non avergli comprato i giocatori richiesti. Non che avesse torto. Vittorio ha incassato 70 miliardi dalla cessione di Batistuta, una cifra che è già una bella base di partenza. Ma il gruzzolone, si scoprirà in seguito, sparisce dalle casse di Piazza Savonarola: un ammanco che peserà, due anni dopo, nel fallimento della Fiorentina.

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mitomane, predica un calcio tanto spettacolare da risultare, a volte, suicida. Ma è il calcio che piace, anche quando non paga. E poi Fatih non le manda

Arrivano Leandro, Nuno Gomes e Lassisi Intanto, il mercato di quell’estate non è proprio stellare, ma dispendioso: arrivano gli attaccanti Nuno Gomes dal Benfica, costato 20 miliardi e comunque autore alla fine di 9 reti, e il brasiliano Leandro dalla Portuguesa, costo 15 miliardi: come dire, un tantinello sopravvalutati. Dal Parma arriva l’ivoriano Lassissi, un difensore tutto genio e sregolatezza, molto più sregolatezza che genio, però.

Un bel gioco ma dura poco Squadra non esaltante dunque, quella Fiorentina Duemila. E meno male che c’è un certo Enrico Chiesa là davanti a togliere parecchie castagne dal fuoco: alla fine della stagione avrà segnato 22 gol in campionato e 5 in coppa Italia, e scusate se è poco. Terim applica in campo idee tattiche non Pagina a fianco in alto: Fatih Terim Pagina a fianco sotto: la Fiorentina del campionato 2000-2001 In questa pagina in alto: Una simpatica immagine di Manuel Rui Costa e Francesco Toldo

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Fiorentinainforma 0 al Franchi nel ritorno. La partita migliore della Fiorentina del Turco, una notte esaltante, i sogni che sembrano diventare realtà. Invece...

Il tramonto di Luna e i primi scricchiolii Mentre la squadra, tra fine gennaio e i primi di marzo, infila una preoccupante serie di batoste, nelle stanze di via Savonarola si preparano le prime rese dei conti. Intanto si consuma la rottura tra Vittorio e Luciano Luna, che lascia la carica di amministratore delegato. Con clamore, al suo posto arriva Maproprio di buon senso: due a difendere, Toldo libero, tutti gli altri in avanti, all’arrembaggio. Risultato: la Fiorentina gioca bene, piace, ma spesso perde. Ricorderete, al pronti via, la memorabile sciallata a casa del Tirol (3-1), che costa l’eliminazione al primo turno europeo. Alla vigilia della seconda gara di campionato, contro la Reggina, già si parla di possibile esonero dell’Imperatore; esonero che sembra inevitabile dopo che Marazzina, su rigore, deposita lo 0-1 alle spalle di Toldo. Ma, prima Nuno Gomes e poi Leandro, ribaltano il risultato (2-1), e allora finisce in trionfo e gloria. Terim salta i cartelloni pubblicitari e va a prendersi i suoi osanna sotto la Fiesole: se c’era ancora qualche dubbio da che parte stesse Firenze, adesso non c’è più. La Viola quell’anno mette insieme risultati modesti e prestazioni esaltanti, sconfitte assurde e

assoluti capolavori. Tra questi, il 2-0 all’Inter (10 dicembre), il 3-3 di Torino contro la Juve (6 gennaio). Il “filotto” contro il Milan, 4-0 in campionato il 13 gennaio, 2-2 a San Siro nella semifinale d’andata di Coppa Italia, 2-

rio Sconcerti, giornalista, ex direttore del “Corriere dello Sport-Stadio”. Sconcerti porta con sè mister Ottavio Bianchi come “responsabile dell’area tecnica”. E Terim intuisce che la sua avventura a Firenze è arrivata al capolinea. La storia dice che alla vigilia della partita contro il Brescia del 24 febbraio (2-2 casalingo, e il popolo viola deve pure bersi il calice della doppietta di Roby Baggio), Big Vittorio abbia già deciso per l’esonero dello scomodo Imperatore turco. La leggenda dice che i due siano arrivati allo scontro fisico, nello

In alto: I tre portieri Pino Taglialatela, Matteo Mareggini e Francesco Toldo In mezzo: Moreno Torricelli A sinistra: Enrico Chiesa 22


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Terim se ne va Seguono, puntuali, le dimissioni dell’allenatore: “Evidentemente il problema della Fiorentina sono solo io. Per il bene della squadra devo togliermi di mezzo. Ma se un giorno non ci sarà più Cecchi Gori, sarei pronto a tornare”. Parole inequivocabili, che buttano sale sulle ferite del popolo viola. Illuso, disilluso, sconcertato. Anche perchè con Terim (e il suo secondo Di Gennaro) lascia anche Antognoni, da vent’anni bandiera della Fiorentina, sempre dalla parte del tecnico, sempre in polemica con la proprietà. Un sondaggio commissionato in quei giorni parla chiaro: più dell’87% della gente vuole che Cecchi Gori lasci. Invece lui raddoppia. Attraverso Sconcerti parla di un futuro luminoso, di grandi progetti, di una società moderna con vivai all’altezza, e perfino di un centro sportivo...

L’idea di Sconcerti: Mancini allenatore

(con Chiarugi in panchina) e poi in sella, pardon, in panca, l’11 marzo a Perugia, 1-1 finale.

Intanto, però, va risolto il piccolo particolare della panchina vacante. E qui Sconcerti l’azzecca: perchè non Roberto Mancini? Certo, il ‘ragazzo’, reduce da un anno come “secondo” alla Lazio, non ha neppure il patentino di allenatore. Ostacolo peraltro prontamente aggirato dalla Federcalcio: basta interpretare una regola, rileggere una norma, saltare il fosso e oplà, ecco il Mancio in tribuna contro il Bari

Roby, ciuffo ribelle e sciarpone sempre al collo, ha il grande merito di tenere insieme i cocci viola, di pilotare la barchetta-squadra verso un finale di stagione dignitoso, mentre intorno monta la tempesta. Dodici partite in campionato, quattro pareggi, sei sconfitte

La Viola vince la Coppa Italia

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spogliatoio dopo la gara! Il martedì successivo Terim incontra Cecchi Gori nella bella casa sul Lungarno per discutere del suo futuro. Ricordate la seratuccia surreale, in cui Vittorio dagli schermi del processo di Biscardi assicurava: “Siamo vicini all’accordo”, e intanto Fatih lo smentiva, “Niente accordo, niente contratto”?

Qui sopra: Giugno 2001: si festeggia la Coppa Italia

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Fiorentinainforma e tre vittorie, tra cui il trionfo di San Siro contro il Milan, doppietta di Chiesa, il 17 maggio. Ha pure un pizzico di buona sorte, il Mancio. In Coppa Italia gli resta solo da completare il buon lavoro di Terim: al turco il torneo, a lui la doppia finale, Parma-Fiorentina 0-1, Fiorentina-Parma 1-1, e la coppa. L’ultima vinta dalla Fiorentina.

Toldo, versando alla società viola qualcosa come 135 miliardi freschi freschi. Soldi che l’impareggiabile Vittorione vorrebbe, peraltro, subito reinvestire sul mercato (a Sconcerti: “Prendi Rivaldo!”): per fortuna qualcuno gli consiglia che forse è il caso di tappare prima qualche buco, di pagare qualche debituccio...

Arriva Adriano, ma siamo alla frutta

Campionato 2001-2002 17° posto, 22 punti La tempesta scoppia quell’estate. Vittorio ha tutti contro, il caso-Terim è la classica goccia che fa traboccare il vaso. Il popolo rumoreggia, lui capisce che a Firenze non è più aria. Si rifugia a Roma, intanto si dimette da presidente: la sua eredità, pesantissima, è raccolta da Luciano Luna, nel frattempo tornato amministratore unico.

L’addio di Vittorio È il primo atto di un valzer societario da far girare la testa! Intanto, una cosa è certa: in

cassa non c’è neppure il classico soldo bucato. Vittorio è arrivato alla frutta, la Fiorentina è vicina al fallimento. Se vi ricordate, sono Milan e Inter a salvare la baracca viola, quell’estate, prendendosi rispettivamente Rui Costa e

Intanto l’iscrizione al campionato, nonchè l’onore, sono salvi. Ma la cosiddetta campagna acquisti, inevitabilmente, è poca cosa. Arrivano l’attaccante Maurizio Ganz, la mezzapunta Ezequiel Gonzalez, il centrocampista Roberto Baronio. Un po’ più in là, durante la stagione, arriverà pure Adriano, allora ragazzone diannovenne di belle speranze, gentilmente concesso da Massimo Moratti grazie a una telefonata del suo amico Mancini. Il brasiliano mostra subito grandi doti (con sei gol sarà, alla fine, il cannoniere Qui sopra: Nuno Gomez e Moreno Torricelli

Organico 2001-2002 PRESIDENTE: Luciano LUNA (amm.re unico) dal 31 luglio 2001 al 3 febbraio 2002 Presidente vacante dal 4 all’11 febbraio 2002 Ugo POGGI dal 12 febbraio al 6 aprile 2002 Ottavio BIANCHI dal 7 aprile 2002 ALLENATORE: Roberto MANCINI fino all’11 gennaio 2002 Luciano CHIARUGI il 13 Gennaio e dal 7 Aprile a fine stagione Ottavio BIANCHI dal 14 Gennaio al 6 aprile 2002 PORTIERI: Alex MANNINGER (24 preS) Pino TAGLIALATELA (9 pres) Mario CASSANO (2 pres) 24

DIFENSORI: Tomas REPKA (1 pres) Daniele ADANI (23 pres, 2 gol) Alessandro PIERINI (15 pres) Alessandro AGOSTINI (13 pres) Andrea TAROZZI (18 pres) Daniele MORETTI (27 pres) Paolo VANOLI (17 pres, 1 gol) Moreno TORRICELLI (29 pres) Daniele CECCARELLI (12 pres) CENTROCAMPISTI: Angelo DI LIVIO (32 pres, 1 gol) Christian AMOROSO (28 pres, 1 gol) Marco ROSSI (15 pres) Ezequiel GONZALEZ (19 pres) Fabio ROSSITTO (3 pres) Sandro COIS (11 pres, 1 gol)

Leandro Camara do AMARAL (25 pres) Roberto BARONIO (21 pres, 1 gol) Angelo PALOMBO (10 preS) Massimiliano TADDEI (2 pres) Mirko BENIN (7 pres, 1 gol) Marco FRANCESCHETTI (1 pres) ATTACCANTI: Pedrag MIJATOVIC (13 pres, 1 gol) ADRIANO (15 pres, 6 gol) Enrico CHIESA (5 pres, 5 gol) Nuno GOMES (23 pres, 5 gol) Domenico MORFEO (18 pres, 2 gol) Maurizio GANZ (15 pres, 2 gol) Anselmo ROBBIATI (5 pres) Georgios VAKOUFTSIS (7 pres)


della Fiorentina), ma a poco a poco affonda anche lui nella melma di quella stagione balorda. Nata sotto una pessima stella anche in campo, perchè alla quinta giornata, con cinque gol alle spalle e il titolo di capocannoniere, va ko Enrico Chiesa. Lasciando la Fiorentina spuntata e disorientata, abulica e infine dimessa. Solo capitan Di Livio resterà fino all’ultimo sulle barricate, cantando e portando la croce che molti, troppi altri, si affrettano a depositare, come se non fosse affar loro. Invece c’è spazio per le colpe di tutti, nel disastro Fiorentina. La società, dicevamo, non esiste più. Lucianone Luna si dimette dalla carica di amministratore unico il tre di febbraio, e per una settimana la Viola resta senza presidente. Decapitata. A immolarsi per la causa è allora Ugo Poggi, amico di lunga data di Mario Cecchi Gori, un

Risultati 2001-2002 Stagione drammatica: la Fiorentina retrocede in Serie B classificandosi al penultimo posto con 22 punti, frutto di 5 vittorie, 7 pareggi e ben 22 sconfitte. I gol segnati sono 29 e quelli subiti 63. In Coppa Italia la squadra gigliata è subito eliminata dal Como, mentre in Coppa UEFA riesce a raggiungere il terzo turno, sconfitti dal Lille. A fine anno la società fallisce... FIORENTINA-CHIEVO Milan-Fiorentina FIORENTINA-ATALANTA Roma-Fiorentina FIORENTINA-VENEZIA FIORENTINA-JUVENTUS Lecce-Fiorentina FIORENTINA-VERONA Udinese-Fiorentina Bologna-Fiorentina FIORENTINA-TORINO Inter-Fiorentina FIORENTINA-PIACENZA Lazio-Fiorentina FIORENTINA-BRESCIA Parma-Fiorentina FIORENTINA-PERUGIA Chievo-Fiorentina FIORENTINA-MILAN Atalanta-Fiorentina FIORENTINA-ROMA Venezia-Fiorentina Juventus-Fiorentina FIORENTINA-LECCE Verona-Fiorentina FIORENTINA-UDINESE FIORENTINA-BOLOGNA Torino-Fiorentina FIORENTINA-INTER

0-2 5-2 (Chiesa 2) 3-1 (N.Gomes, Chiesa 2) 2-1 (Adani) 3-1 (Chiesa, N.Gomes 2) 1-1 (N.Gomes) 4-1 (Mijatovic) 0-2 1-2 (Amoroso, Baronio) 3-2 (Vanoli, Ganz) 0-0 2-0 1-3 (Benin) 3-0 1-0 (Ganz) 2-0 1-3 (Adani) 2-2 (N.Gomes, Adriano) 1-1 (Adriano) 2-0 2-2 (Morfeo, Adriano) 2-0 2-1 (Adriano) 1-2 (Di Livio) 1-2 (Adriano, Morfeo) 0-0 1-1 (E.Gonzalez) 1-0 0-1

Piacenza-Fiorentina FIORENTINA-LAZIO Brescia-Fiorentina FIORENTINA-PARMA Perugia-Fiorentina

3-0 0-1 3-0 1-2 (Adriano) 2-0

po’ meno del figlio, con il quale ha avuto qualche baruffa. Ex presidente della Rondinella, proprietario a Firenze di sale cinematografiche, Ugo Poggi è già nel consiglio di amministrazione della Fiorentina quando si siede sulla poltrona presidenziale. Ci resterà un paio di mesi, e poi via, altro giro altro regalo: ecco Ottavio Bianchi, che lascia la panchina già di Chiarugi, già di Mancini.

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E Mancini paga per tutti Sì, perchè il valzer degli allenatori, quella stagione, è almeno pari a quello dei presidenti. Roby Mancini, sopravvissuto al terribile finale del campionato precedente, questa volta proprio non ce la fa. Non ce la fa a tenersi a galla nel vuoto pneumatico di Piazza Savonarola, nel ribollire di una contestazione che lo coinvolge in prima persona. Sì, lui, Mancio, ‘emanazione’ dell’odiata società, creatura di Vittorione, colpevole di essersi sempre detto riconoscente nei confronti di chi gli ha permesso il grande salto fra i professionisti della panchina. All’inizio di gennaio, sedici partite e dieci sconfitte dopo l’avvio del campionato, un gruppo di tifosi aspetta l’allenatore sotto casa: insulti, spintoni, e levati dai cosiddetti, tanto per capirsi. Mancio non molla, non subito. Il 6 gennaio va in panchina al Franchi contro il Perugia, per assistere ad un memorabile 1-3, e allora è davvero finita. Il nove gennaio l’allenatore se ne va, lasciando il posto a Luciano Chiarugi. Che reQui sopra: La contestazione dei tifosi a Vittorio Cecchi Gori con cortei di protesta in centro e striscioni allo stadio 25


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Fiorentinainforma sta il tempo di una partita, Chievo-Fiorentina 2-2, e poi ecco Ottavio Bianchi il tutto fare, tutto tranne vincere: 10 panchine per lui e sei batoste (un solo successo in quel di Verona), prima di diventare presidente e lasciare di nuovo spazio a Chiarugi.

Clamoroso al Franchi: i viola retrocedono Il povero Luciano, a quel punto, non riesce a far altro che assistere al tracollo, impotente: sette, alla fine, le sconfitte consecutive nelle ultime sette giornate, e la retrocessione aritmetica arriva perfino con un turno d’anticipo! Un tantino meglio va in Europa, quantomeno i prodi viola riescono a trascinarsi fino al terzo turno di coppa Uefa, quando vengono fatti fuori dagli onesti pedatori del Lille.

È chiaro, comunque, che il problema non è solo nel manico. Anche i giocatori ci mettono molto del loro, distratti, molli. Il popolo dice: menefreghisti. Certamente: senza stipendio da molti mesi, tanto che alcuni (Nuno Gomes, Marco Rossi) arriveranno a mettere in mora la società, a fine stagione. Contribuendo così al suo fallimento. Già, il fallimento.

Fallita e travolta dai debiti la Fiorentina non c’è più In agosto la Fiorentina è cancellata dalla scena del calcio. Seppellita dai debiti (mancano all’appello i 70 miliardi di lire incassati per Bati, anche se nei fatti Cecchi Gori fa crack per ‘soli’ 15 milioni di euro), strangolata dai bilanci in rosso. I precedenti vorrebbe-

ro che i viola ripartissero dai Dilettanti, il Consiglio Federale decide per la C2. È la prima volta che viene tenuto conto del bacino di utenza e della storia, sportiva e non, di una società. Cecchi Gori grida al complotto politico, urla contro i poteri forti. Denuncia il mancato pagamento di Tmc e incomincia la sua battaglia legale. Intanto, però, la Fiorentina gli viene tolta... (continua) Tratto da Quaderni Viola Edizioni Media Point

Nelle immagini qui sotto: Luglio 2002: la polizia sequestra i registri contabili, è il fallimento. La Fiorentina non esiste più... Cancellata

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VIVA FIRENZE Storia e storie dalla città del Giglio

Album della Vecchia Firenze Prima di Piazza della Repubblica... L’area di Piazza della Repubblica è da considerarsi storicamente il centro della città, l’ombelico di Firenze, prima Foro di epoca romana, poi Mercato Vecchio della Firenze medievale. Il luogo dove per secoli si è svolta la vita dei fiorentini, dove si sono conclusi affari, feste, cerimonie, accordi, congiure, sfide. Nel Medioevo si contavano 280 torri, che svettavano per 50 metri e fino ai 70 in relazione al livello sociale del proprietario, squadrate, di pietra forte, con piccole feritoie per finestre e numerose buche pontaie, utilizzate per costruire ballatoi e ponti in legno, neQui sopra: Piazza del Mercato Vecchio prima della costruzione dei nuovi palazzi. Sulla sinistra le case e le botteghe dei Borromei e di Jacopo de’ Medici, oggi occupate dai palazzi ottocenteschi dove si trovano La Fondiaria e la Pasticceria Bar Gilli. Di fronte la chiesa di San Tommaso e le case e botteghe di Alessandro Borromei; oggi, al loro posto, c’è un grande palazzo ottocentesco con uffici, negozi e la sede dell’hotel Savoy. Sulla destra, fra i palazzi stretti ed alti, si intravedono: via degli Speziali, oggi più ampia ed ariosa, e, proseguendo, il Tabernacolo di Santa Maria della Tromba e le case di Parte Guelfa. Questi palazzi sono stati interamente demoliti e sulla loro area è stata costruita piazza della Repubblica. Come unica testimonianza della vecchia piazza è rimasta la colonna dell’Abbondanza, non quella originale, ma una copia degli anni ‘50

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E la prossima settimana arriva... la Pasqua!

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Fiorentinainforma cessari a collegare le case delle famiglie amiche e per difendersi dai nemici. Le torri furono più volte abbattute e ricostruite secondo le fazioni dominanti nelle varie epoche, guelfi o ghibellini, e furono sbassate fino a 30 metri con l’avvento del governo popolare. Il quartiere del Mercato Vecchio, dall’omonimo mercato delle derrate alimentari, sorgeva nell’area dove ora c’è piazza della Repubblica ed era ricco di

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VIVA FIRENZE Storia e storie dalla città del Giglio case-torri, di stradine, piazzette e vicoli caratteristici della toponomastica delle città medievali. Rimase praticamente integro fino alla seconda metà dell’800, quando fu abbattuto per realizzare il progetto di bonifica del centro. Furono demoliti anche gioielli dell’architettura medievale come le chiesette primitive di Sant’Andrea, San Tomma-so e San Pier Buonconsiglio: solo la Loggia del Pesce del Vasari fu salvata, smontata e riedificata in piazza dei Ciompi, nel quartiere di Santa Croce, dove è tuttora visibile. Tratto da

Album della Vecchia firenze Volume I La Firenze di Caggiaguida Edizioni Media Point In tutte le edicole e librerie dal 15 marzo

Pagina a fianco in alto: Via de’ Civaioli era una stradina compresa fra il lato nord di piazza del Mercato Vecchio e le baracche dei bottegai sorte intorno alla Beccheria, la tettoia al centro della piazza dove si teneva il mercato della carne

Qui sopra: Piazza della Luna fu edificata in epoca medievale sulle rovine del Campidoglio, costruito dai romani in onore di Giove, Giunone e Minerva. La piazza prendeva il nome dal palazzo della ricca famiglia dei Della Luna, ma in origine si chiamava piazza della Paglia per la presenza di numerosi magazzini e del mercato della paglia. Qui si affacciava la chiesa di Santa Maria in Campidoglio, sorta sulle rovine del Tempio romano, che ricordava lo stile di quelle paleocristiane, con l’interno suddiviso in tre parti, separate da scalinate

Pagina a fianco a sotto: Piazza del Macello era una antica piazzetta del Ghetto (adiacente a piazza della Fonte), già piazzola de’ Brunelleschi, dal nome della nota famiglia che qui aveva i suoi possedimenti. Qui veniva macellato il bestiame necessario per l’alimentazione degli abitanti del Ghetto, in quanto la loro carne non poteva essere acquistatadai macellai della città, perché solo le mani ‘pure’ degli Ebrei potevano toccarla. Le Cortacce erano le antiche viuzze chiuse o interrotte con la costruzione di nuovi fabbricati quando il Ghetto diventò il quartiere degli Ebrei. Ad alcune fu attribuito un nome Qui sopra: Piazza della Fonte, un luogo suggestivo del Ghetto di Firenze, scomparso come chiasso Grande o chiasso dopo i lavori di risistemazione, situata in corrispondenza delle piazze Malacucina , altre invece dei Figli Della Tosa e del Frascato. Il nome deriva dall’esistenza di un grande pozzo, rimasero senza denominazione che forniva l’acqua a tutti gli abitanti del Ghetto 29


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Tutti pazzi per la Viola! I tifosi viola sono i più belli del mondo, in particolare i lettori di Fiorentina Informa... Queste pagine sono dedicate e a disposizione dei tifosi per fare gli auguri ad amici e parenti, per immortalare un momento speciale, o semplicemente per far vedere fino a dove arriva la passione per la Viola... Inviate le vostre foto con dedica a: redazione@fiorentina-informa.it

Ciao Firenze, ciao mondo Viola! Da Colonia ecco Stella, 17 mesi e un grande cuore per la Fiorentina, come i genitori Petra e Phillip, tessera n°140 Alterati Viola Firenze Nel Nord. Un abbraccio forte ai nostri amici a Firenze, in particolare al nostro mitico Club, a Cristina, Simone e

Questa è la piccola Cloe, una coccolina con il DNA viola. Un grande bacio da mamma Mara, babbo Giacomo e dalla supernonna Patrizia

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Barattistuta. Anche a Guetta e Radio Blu, Francesca e Rialti di Stadio, Alessandro Gozzi e La Trattoria Gozzi Sergio, Vanessa, Vieri e Lorenzo di Giglio Sport! A presto e sempre Forza Viola! Stella, Petra e Phillip Arens di Colonia

Amico, Babbo, con te ho ammirato la classe di Antognoni nell’82, i dribbling di Roberto Baggio nell’89, le corse alla bandierina di Batistuta nel ‘94 ed altre cento, mille emozioni vissute insieme, e che devo solo a te. Il tuo posto in Curva Fiesole sarà sempre accanto a me. Ciao Marcello, Babbo, Amico e Grande Cuore Viola il tuo Massimiliano




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