Il quotidiano del Molise del 10 agosto 2011

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ANNO XIV - N. 219

MERCOLEDI’ 10 AGOSTO 2011

REDAZIONE: 86100 CAMPOBASSO

VIA SAN GIOVANNI IN GOLFO - TEL 0874/484623 - FAX 0874/484625

Dalla Lettera 32 a Facebook Gli operai al lavoro per innalzare le inferriate

Operazione ‘4000 posti’ Lavori in corso per ridurre la capienza dello stadio In ritiro si punta sulla velocità per partire subito forte CAMPOBASSO. Cantiere Selva Piana. La doppia missione è ridurre la capienza dello stadio e ridare un aspetto decoroso al terreno di gioco. Da un paio di giorni gli operai dell’impresa Palombo sono al lavoro per innalzare delle inferriate negli anelli inferiori delle tribune e della curva nord: non più tubi Innocenti, dunque, ma il risultato sarà lo stesso. Infatti, si potrà accedere soltanto nelle parti superiori dell’impianto sportivo, per ridurre la capienza dello stesso a quattromila posti, come imposto dalla Lega.

Facendo un passo indietro, il Comune del capoluogo, che ha commissionato i lavori, ha assicurato diverse settimane fa che avrebbe provveduto a portare lo stadio a 4mila unità, visto che per il momento non ci sono i soldi per una capienza superiore (a 7500 posti, come richiesto dal presidente Capone). Per quel che riguarda il manto erboso, pian piano il verde sta riprendendo il posto che gli compete, anche se occorrono ancora dei giorni per terminare il tutto. Le ultime dal ritiro. Prosegue la preparazione a San

Il rinnovato manto erboso di Selva Piana

Le inferriate in tribuna

Gregorio Magno. Lo staff tecnico sta puntando molto sulla velocità e gli scatti: l’obiettivo è partire in maniera lanciata e quindi conquistare più punti possibile nelle prime giornate di campionato. L’organico, come detto, dovrebbe essere sfoltito prima di poterlo rafforzare con un paio di arrivi (l’esterno d’attacco Triarico è sempre nella lista della spesa). Da considerare che aggregato

ai rossoblu c’è anche il brasiliano Cruz, che Capone vuole trattenere. Per quanto riguarda il settore giovanile, la Berretti allenata da Michele Di Giacomo resterà sicuramente nel capoluogo, visto che la proprietà ha scongiurato il pericolo di uscire dai confini regionali. Sembra che siano stati trovati anche degli sponsor specifici proprio per il settore giovanile del Campobasso. F.d.S.

Le condanne per il calcioscommesse Ex. Alessandrì è del Casarano

Re Giorgio Corona passa al Messina. Millan a Cerignola Giorgio Corona (‘74) è un giocatore del Messina (serie D). Re Giorgio lo scorso anno ha trascinato in serie B la Juve Stabia, ora si avvicina a casa (è di Palermo, ndr) e proverà a riportare nel calcio professionistico i giallorossi. Facendo un tuffo tra gli ex Campobasso, c’è da dire che l’attaccante Emanuele Alessandrì (’75), che nel capoluogo molisano non fece bene due stagioni fa ma ha messo a segno 22 gol lo scorso anno, è passato tra le fila della Virtus Casarano. Andando ancora più indietro nel tempo, il centrocampista argentino Damian Omar Millan (’80) è stato ingaggiato dal Cerignola, ambiziosa formazione di Eccellenza pugliese.

Furlan, 6 mesi di stop Tre anni a Parlato La Commissione disciplinare conferma: squalifica di sei mesi per Claudio Furlan, l’ex portiere del Campobasso coinvolto nel calcioscommesse. Le squalifiche, naturalmente, riguardano diversi tesserati: da Cristiano Doni (tre anni e mezzo) a Manfredini (tre anni). Cinque anni, invece, per i vari Buffone, Erodiani, Bellavista, Gervasoni, Sommese e il portiere Paoloni. Per quanto riguarda le società, l’Alessandria è stata addirittura re-

trocessa all’ultimo posto per quel che riguarda il campionato scorso. Sei punti di penalizzazione all’Atalanta (serie A) e all’Ascoli (B), nove al Benevento, quattro al Piacenza (C1). Inoltre, sei punti alla Cremonese, due alla Reggiana, un punto a Viareggio, Spezia e Taranto. L’altro ex Campobasso (una sola apparizione in Coppa Italia nella stagione 2005/2006) Gianfranco Parlato, invece, è stato condannato a tre anni.

di Gennaro Ventresca Noi che non vogliamo essere rami secchi. Noi che vogliamo fare la parte dignitosa, senza sbrodolarci nel fango del girone. Noi che siamo stufi di stare sempre nelle ultime file. Noi che una volta siamo stati i primi vorremmo, magari con il tempo, tornare a occupare le piazze che contano. Noi che avevamo la forza del pubblico siamo rimasti soli. Noi che avevamo foderato il cuscino di rosso e di blu adesso dormiamo i sonni dell’indifferenza. *** Già si è messo a suonare il campanello del pericolo. Un sirena che fa tremare i più deboli. Certo, quattro retrocessioni e mezza non sono poche. Ma guarda un po’ a che cosa bisogna pensare durante la bella stagione, con il sole che finalmente ha deciso di prevalere sulle nuvole e il caldo ha scalciato quel venticello galeotto che ha fatto abbassare per settimane la nostra temperatura ambientale. *** Da un eccesso all’altro. Guarda un po’ che ti combina la Lega. Solo un anno fa sfilò dal nostro girone ogni forma d’interesse. Iscrivendo società con la fideiussione farlocca, qualche altra senza né arte né parte e non riuscì a mettere insieme neppure 18 squadre. Così dopo poche domeniche il Catanzaro alzò la bandiera della resa e a campionato quasi finito si scoprì che il Pomezia, tra le migliori sul campo, aveva compiuto presunti illeciti amministrativi. Così, almeno per le zone basse, il torneo ha fatto in fretta a perdere di interesse. *** Ho appena ritrovato, in un baule della soffitta, la mia vecchia e cara Lettera 32 della Olivetti. Una macchina da scrivere che mi ha accompagnato nel mio lavoro giornaliero sino a una decina d’anni fa. Quando andai al Quotidiano capii di essere fuori dagli schemi. Mi indicarono un computer e mi dissero: arrangiati. Non ci avevo mai messo mano a un computer. Lo guardavo come un intruso. Vuoi mettere quel ticchettio nervoso della mia macchina, il rullo che si inceppa, le mille cancellature su una sola cartella, le mani che a forza di toccare il tamburo si sporcano. Una specie di trionfo dell’artigianato. Che si confà alla mia convinzione di essere ancora oggi un artigiano della scrittura. *** In pochi giorni ho dovuto cedere e mi sono abituato alla nuova dottrina. Ma sapeste quanti file ho perduto, dimenticandomi di salvarli. Da qualche giorno, pensate un po’ voi, mi sono ritrovato con la meglio gioventù. Capelli bianchi e carta d’identità pesante, ma capa fresca come un giovanotto. E così eccomi addirittura presente su Facebook. Che roba ragazzi. Sono stato sommerso da centinaia di richieste di amicizie che mi hanno creato una gran confusione. Non sapevo neppure come comportarmi con quelle pagine telematiche. Per fortuna che mi è venuto in soccorso Mimmo Di Iorio, il quale dopo avermi istruito per la gestione della casella di posta elettronica mi ha dato indicazioni svelte ed essenziali per potermi mescolare alla famiglia di Facebook. Allegria. *** Penso: non è mai troppo tardi. Ma, per carità, non mettetemi fretta. Me la sto prendendo con calma. Nessuno pensi che me la stia tirando. Se ancora non ho concesso l’amicizia a chi me l’ha chiesta è solo perché non ho fatto in tempo a sfogliare tutte le pagine. Ma presto lo farò e allora via con il rock. *** A proposito: la mia Lettera 32, dopo averla ritrovata, l’ho messa sul terrazzo per farle prendere aria. E proprio ieri l’ho usata per scrivere un bel pezzo che ho conservato in una cartellina. Quel foglio pieno di cancellature mi ha fatto tornare indietro di molti anni, provocandomi infiniti rimpianti. Ma poi sono tornato al tavolo, per pigiare i tasti del mio notebook, anzi no, li ho martellati come si usava fare una volta con la macchina da scrivere. E ho fatto saltare la tastiera. Allegria. gennaroventresca@gmail.com

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