Il Quotidiano del Molise del 20 settembre 2011

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ANNO XIV - N. 259

1.00*

MARTEDI’ 20 SETTEMBRE 2011 talia ità d’I n U ° 150

* IL QUOTIDIANO DEL MOLISE + IL MESSAGGERO euro 1,00

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Regione

IL QUOTIDIANO DEL MOLISE: IL PRIMO GIORNALE TUTTO MOLISANO

Nuove accuse sul leader Idv

Storace bacchetta Di Pietro: candidare tuo figlio è il trionfo dell’opportunismo CAMPOBASSO. Non si placano le polemiche sulla candidatura alle Regionali di Cristiano Di Pietro, figlio del leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro. Questa volta prende posizione il segretario nazionale de La Destra Francesco Storace. SERVIZIO A PAGINA 3

Larino

Ricostruzione Finanziati i progetti per le abitazioni di ‘classe A’ LARINO. Ad illustrare gli interventi, che riguardano soprattutto le case del centro storico, è stato il sindaco Giardino.

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Omicidio Sala

Arlete Goncalves sotto torchio per ore C’è attesa per l’ok al rientro della salma

Iorio e il Rabbino Di Segni firmano il ‘patto’ per la Kasher CAMPOBASSO. Il capo della Comunità Ebraica di Roma ha fatto visita al governatore Michele Iorio (nella foto). Ieri è stato stipulato un accordo tra la Regione e la realtà ebraica. SERVIZIO A PAGINA 2

Il Tribunale di Isernia esclude Sel, ma riammette la lista della Federazione della sinistra

Regionali, Molise Civile ‘appeso’ a due firme La Corte d’Appello deciderà anche sulla candidatura di Romagnuolo CAMPOBASSO. La lista Molise Civile e Nico Eugenio Romagnuolo (Progetto Molise) sono stati esclusi dalla Commissione elettorale del Tribunale di Campobasso. Per Molise Civile, sono state riscontrate irregolarità relative alla convalida delle firme. Per Nico Romagnuolo, invece, è stata contestata l’autentica di una firma. A Isernia, invece, è fuori dai giochi Sinistra, ecologia e libertà.

Vitagliano dà il via alla campagna elettorale

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Schianto in Costiera, muore commercialista di Isernia

LIMOSANO. Ieri alle 15 (20 ora Italiana) è iniziato l’interrogatorio di Arlete Goncalves, la moglie del 57enne di Limosano Franco Sala ucciso in Brasile. Intanto entro quindici giorni la salma dell’uomo dovrebbe rientrare in Italia.

Pasquale De Riggi, 42enne di Pettoranello, è rimasto coinvolto in un violento incidente in moto mentre percorreva la Costiera Amalfitana. Era in sella alla sua Ducati quando si è scontrato con una Pegeout. Il centauro lascia moglie e 2 figlie.

Per Maura e Simona il sogno finisce

TERMOLI. L’assessore regionale al Bilancio ha scelto la sua città d’origine, Termoli, per cominciare la campagna elettorale per le Regionali di ottobre.

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Miss Italia

Lo sport

Lega Pro I Lupi restano primi Oggi parte la prevendita anti-Perugia

Serie D

Agovino: ‘bastone e carota’ per i suoi

Il tecnico del Trivento non ha gradito il secondo tempo dei suoi ragazzi. SERVIZIO A PAGINA 24 SERVIZIO A PAGINA 26

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Martedì 20 settembre 2011

Sancita la collaborazione per l’utilizzo del marchio ‘Kasher’

Iorio e il Rabbino, intreccio di intenti e memorie Stretta di mano tra il presidente Iorio e il Rabbino Di Segni

di Ylenia Fiorenza CAMPOBASSO. “Un evento storico che va al di là della semplice visita”. Così ha definito l’incontro con il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio. Stavolta, dopo il ricevimento del Governatore Iorio da parte della comunità ebraica in Roma, è toccato, infatti, dopo alcuni mesi, al Rabbino Capo in persona recarsi in Molise. Non certamente in un luogo “sacro”, ma non per questo di minore importanza. L’appuntamento è avvenuto presso la Giunta Regionale di via Genova . “Un intreccio – ha precisato Iorio - di intenti e di memorie che stanno dando vita ad una feconda collaborazione tra la nostra Regione e la realtà delle Tradizioni ebraiche”. La Regione, per favorire l’imprenditorilità molisana, punta al rilancio dell’economia e lo fa adoperandosi nel settore agroalimentare. E’ questo, in definitiva, il senso della Firma d’intesa tra Iorio e Di Segni, tra l’Istituzione regionale del Molise e una delle piu’ an-

tiche comunità ebraiche, dopo quella di Gerusalemme. La Regione intende usare il marchio della certificazione “Kasher”, che, sta nella sua traduzione etimologica, per “adatto”, per “conforme alla regola”, ossia per “qualità” . Nel suo intervento il Rabbino Di Segni ha poi chiarificato che “alla base di questo im-

pegno con il Molise ci sono rapporti umani, di memoria condivisa il cui scopo è quello di incoraggiare studiosi a recuperare, tra gli archivi molisani, le origini storiche delle presenze ebraiche in questo territorio”. Il Molise, risultato idoneo a questa novità commerciale specializzata, con questo accordo entra così in un circuito di concreta multicul-

turalità, con l’augurio che il segno “Kasher ” centri il

successo a livelli internazionali e ridoni ampio re-

spiro all’economia regionale del Molise.

Il pubblico

Regionali. Il sottosegretario interviene dal suo blog

Arte e religione Miccichè punta su Chieffo Il cardinale Bagnasco “Lista di assoluta qualità” arriva in Molise Domenica 25 settembre sarà in Molise il Cardinale Angelo Bagnasco. Il Presidente della CEI benedirà le opere artistiche di due importanti luoghi di culto della regione. La Cattedrale di Bojano e il Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso. La prima, antica sede vescovile; il secondo sede dedicata alla Patrona del Molise. “Il motivo di tale visita – fanno sapere dall’Arcidioce-

Patriciello: importante riforma

Più poteri all’Agenzia Frontex per la difesa dei diritti umani Novità in vista per l’Agenzia Frontex, ossia l’Agenzia Europea per la Gestione della Cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea. I suoi compiti sono stati potenziati e potrà, ad esempio, assistere gli Stati membri in situazioni di emergenze umanitarie e soccorsi in mare. “Si tratta della riforma Aldo Patriciello più importante che l’Agenzia Frontex ha avuto fin dalla sua costituzione, nel 2004 – afferma l’onorevole Aldo Patriciello presente in aula al momento del voto sui cambiamenti al mandato – ed è proprio dalle valutazioni delle attività dell’agenzia che emerge l’importanza della sua valorizzazione per rendere il suo operato ancora più efficace”. Frontex, inoltre, predisporrà codici di condotta per garantire i diritti umani in tutte le missioni, incluse le operazioni di rimpatrio. Quindi, nessuno potrà essere rimpatriato o fatto sbarcare in un Paese in cui la propria vita e la propria libertà possano essere lese. Invece, dal punto delle risorse logistiche, l’agenzia acquisterà o affitterà proprie attrezzature piuttosto che dipendere da quelle fornite dagli Stati membri, come avvenuto finora. Le nuove norme avranno effetto alla fine del 2011, dopo che il Consiglio darà il via libera. Poi la norma sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale europea.

si di Campobasso – è legato all’arte e all’arte sacra con la benedizione del ciclo pittorico ‘Iconografia sulla storia della Salvezza’ di Rodolfo Papa e della scalinata antistante il Santuario, ‘L’abbraccio di Maria’. Due forti momenti di cultura e spiritualità che saranno sigillo di testimonianza della grande forza comunicatrice dell’arte quale mezzo efficace per l’evangelizzazione”. Al Santuario di Castelpetroso, dopo il rito della Benedizione, il Cardinale riceverà tutti gli operatori della comunicazione presso l’info point ‘Centro don Nicola Lombardi’.

“Le liste che abbiamo presentato in Molise sono di assoluta qualità. Sono fiducioso”. Lo ha detto il sottosegretario al Governo Gianfranco Miccichè intervenendo dal suo blog “Sud” dove ha rimarcato l’impegno per le elezioni in Molise augurando inoltre a tutti i candidati “buon lavoro in vista del voto che si terrà il Antonio Chieffo

16 e il 17 di ottobre”. Per il territorio molisano Miccichè ha dimostrato un concreto impegno in occasione dello sblocco dei fondi del Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, di cui è delegato per Berlusconi. Lo sblocco dei fondi ammonta a circa un 1miliardo e trecento milioni di euro, una bella boccata di ossigeno per le casse della Regione. E tra i politici nostrani, Miccichè, che tornerà in Molise, la prossima settimana, ha scelto il consigliere regionale uscente Antonio Chieffo, cavallo di razza dello scacchiere regionale e capolista proprio di Grande Sud. Insieme a Chieffo tra i nomi di spicco della lista c’è Antonio D’Aim-

Pallante: sono in prima linea nel centrodestra “Questa sinista è un’ammucchiata di sigle” CAMPOBASSO. Dopo l’uscita di scena da Futuro e Libertà per l’Italia che per queste Regionali ha deciso di non schierarsi, Quintino Pallante, ex coordinatore del Fli, chiarisce la sua posizione in queste elezioni, con una lettera aperta a tutti i molisani. “Alle prossime elezioni regionali, in programma il 16 e 17 ottobre, noi ci saremo” afferma Pallante. “Con la nostra gente, i nostri elettori, le nostre idee e la nostra forza di sempre. Una forza che deriva da una grande passione politica e dall’impegno coerente messo in campo ininterrottamente dall’ormai lontano 1994. In prima linea, come sempre, in questo centrodestra. Con una storia importante alle spalle e davanti un futuro di speranze e di entusiasmo. Ripartendo dall’ottimo risultato ottenuto solo

qualche mese fa alle Provinciali di Campobasso. Il progetto quindi continua: perché le competizioni elettorali vengono vinte non dalle liste e nemmeno dai simboli, ma dagli uomini e dai loro ideali. E la politica appartiene solo ed esclusivamente ai cittadini. Sarò al fianco della coalizione di centrodestra per determinare il programma di governance utile a proseguire quel cammino iniziato all’alba del terzo millennio. Un cammino che va adesso completato attraverso il sostegno e il pieno coinvolgimento dei molisani. Continueremo a far crescere il centrodestra – continua il consigliere regionale uscente -, ci impegneremo fino all’ultimo per la vittoria di Michele Iorio. Sempre alternativi alla sinistra. Soprattutto a questa sinistra: contraddittoria, divisa, priva

L’onorevole Miccichè

mo, direttore della Cattolica di Campobasso, Francesco Cocco, dirigente della Regione esperto nella progettazione di bandi europei e non mancano giovani di talento ed espressione del tessuto sociale ed economico produttivo come Stefano Maggiani, ex coordinatore della federazione dei giovani del Pdl, Giuseppina Vergallo, assessore alla Cultura al Comune di Termoli e Francescopaolo de Santis, brillante giornalista sportivo e giovane promessa della politica.

FONDATO NEL 1998 DIRETTORE RESPONSABILE: GIULIO ROCCO

Quintino Pallante

EDITORE: ITALMEDIA s.r.l. SEDE LEGALE: VIA S.GIOVANNI IN GOLFO, 205 86100 CAMPOBASSO SEDE OPERATIVA

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di una reale missione. SITO INTERNET: Un’ammucchiata di sigle – www.quotidianomolise.it bacchetta ancora Pallante – EMAIL:redazionecb@quotidianomolise.it che asseconda vecchie, anaPubblicità cronistiche e fallimentari loITALMEDIA s.r.l. Tel. 0874.484623 giche numeriche, che sacriVia S.Giovanni in Golfo fica il progetto politico vero Campobasso e proprio e non garantisce af- EMAIL: commerciale@quotidianomolise.it fatto stabilità e governabiliCENTRO STAMPA tà. Io ci sono. Noi ci siamo: lottiamo, dalla parte giusta, ROTOSTAMPA - LIONI (AVELLINO) Registrazione Tribunale per far vincere il Molise”. di Campobasso N. 157/87 V.d.T.


Martedì 20 settembre 2011

Stamattina verranno presentati i ricorsi dai rispettivi legali

Stefano Sabatini ieri in tribunale

Regionali, Molise Civile e Nico Romagnuolo fuori di Michele Salvatore zioni con motivazioni diverCAMPOBASSO. La lista se. Ora presenteremo ricorMolise Civile e il candidato so e andremo in Corte d’ApNico Eugenio Romagnuolo pello. Ci hanno riconosciuin corsa per Progetto Molise to 6 nuove firme ma sono sono stati esclusi dalla Commissione elettorale del Tribunale di Campobasso. Per Molise Civile, lista che fa capo al coordinatore regionale Stefano Sabatini, sono state riscontrate irregolarità relative alla convalida delle firme. Nico Romagnuolo “Ora presenteremo rie Angelo Simonelli corso e deciderà la Corte d’Appello – ha detto Sabatini - La commissione si è pronunciata ed ha rigettato le nostre osserva-

Caselli invita i molisani a sostenere Iorio “Michele Iorio ha ben governato pur tra tante difficoltà che incontra oggi chi amministra un ente pubblico”. L’ultimo ‘attestato di stima’ per il governatore arriva dal senatore del Pdl eletto all’estero nonchè responsabile nazionale ‘Italiani nel mondo’ Juan Esteban Caselli che ha rivolto ai molisani nel mondo l’invito a sostenere Michele Iorio. “Penso che un’ampia partecipazione alle Regionali sia una testimonianza importante per i valori della democrazia. Vi chiedo pertanto di invitare i vostri parenti, gli amici e i conoscenti a recarsi ai seggi e sostenere Michele Iorio”.

state eliminate altre arrivando così ad un totale di 998 firme convalidate. Purtroppo ne mancano ancora due. Siamo comunque fiduciosi nell’appello”. La decisione assunta dalla Commissione potrebbe avere ripercussioni dirette sull’ago della bilancia del voto del 16 e 17 ottobre. In quota a Molise Civile ci sono infatti espo-

nenti che ‘pesano’ per consensi e appeal elettorale verso i cittadini. Insomma, parliamo di cavalli di razza che portano voti al centrodestra: Michele Scasserra, che ha rinunciato al listino proprio per dimostrare la propria forza elettorale e puntare ad un assessorato, Adelmo Berardo, fuoriuscito dal Fli dopo il ritiro del simbolo del partito da parte dei vertici romani, lo stesso Stefano Sabatini, che solo alcuni giorni aveva annunciato le dimissioni da Molise Acque per candidarsi, Costantino

Manes Gravina, ex consigliere provinciale del Pd con l’amministrazione D’Ascanio. Per Romagnuolo, invece, è stata contestata l’autentica di una firma. La Commissione elettorale ha così passato la patata bollente alla Corte d’appello che questa mattina riceverà il ricorso presentato dagli avvocati Umberto Colalillo e Alfredo Ricci. “Domani mattina (oggi ndr) discuteremo la

questione relativa a Romagnuolo – ha spiegato Ricci Formalmente è stato escluso dalla Commissione che si è pronunciata sulla questione ed ora stiamo preparando il ricorso. Speriamo di discuterlo nel tempo più breve possibile e aspettiamo la decisione della corte d’Appello. Siamo comunque fiduciosi per la riammissione e, nel caso contrario, ci appelleremo al Tar”.

Frattura e Di Pietro tracciano la road map Il leader dell’Italia dei Valori ha risposto sulla candidatura alle elezioni del figlio Cristiano: “E’ una polemica che non ha senso”

Nella partita per le Regionali Paolo Di Laura Frattura decreta il fischio d’inizio della campagna elettorale. C’è Antonio Di Pietro al suo fianco, assieme a Massimo Romano, il segretario del Psi Marcello Miniscalco e Pierpaolo Nagni. Dopo la presentazione dei cinque candidati del listino (Oreste Campopiano, Pio

Maurizio, Claudia Lalli, Armando Di Zinno e Nunzia Zarlenga), è il leader dell’Idv a tracciare la road map dopo il risultato delle urne. Innanzitutto, l’Italia dei Valori “è qui per prendere un impegno visto che è un momento delicatissimo per la tenuta finanziaria del Paese e del nostro Molise. Già lo abbiamo detto a Vasto: vo-

La conferenza stampa di Frattura e Di Pietro

gliamo essere parte dell’alternativa di governo”. Poi dichiara in maniera ironica: “i primi tre mesi saranno i mesi delle scope”. E quindi specifica: “nei primi cento giorni di governo, dobbiamo pulire i palazzi di governo e vendere le auto blu”. Ma il clou della conferenza stampa riguarda le accuse arrivate dal circolo Idv di Termoli contro il suo stesso leader. La notizia è stata riportata dai più importanti organi di informazionale nazionali che hanno paragonato Antonio Di Pietro a Umberto Bossi, che hanno messo su un trampolino di lancio i propri figli, ossia Cristiano e Renzo. “E’ una polemica che non ha senso perché Cristiano Di Pietro non è stato candidato oggi per

fare politica – precisa l’ex pm – ma è da dieci anni che fa politica. Ha cominciato dieci anni insieme a me quando abbiamo messo in piedi l’Italia dei Valori, si è candidato umilmente prima a mettere manifesti e poi in consiglio comunale (a Montenero di Bisaccia, ndr). Ha fatto per cinque anni il consigliere comunale e poi per

Sulla querelle che ha coinvolto Antonio Di Pietro e il figlio Cristiano esprime ‘parole di fuoco’ il segretario nazionale de La Destra Fran-

“Il listino del centrosinistra? E’ stato una delusione” tivo Antonio Sorbo e Candido Paglione non hanno accettato di candidarsi nelle liste del partito, pur essendo persone che all’interno di Sel ricoprono ruoli fondamentali? “La scelta di escludere il leader della provincia di Isernia, che ha condotto le più importanti battaglie sulla legalità dentro la società molisana, conferma quanto ho già detto prima. Non a caso entrambi facciamo parte di quella famosa minoranza che ha sempre contestato la gestione di Mauro Natalini. Per quanto riguarda Candido Paglione le sue motivazioni sono del tutto personali, poi se ce ne sono altre bisognerebbe chiederle direttamente

a lui”. Come mai ha scelto di ritornare con la Federazione di Sinistra, con cui è candidato? “Sono sempre stato di area comunista e, di fronte alla gravità dell’attuale sistema economico e sociale, credo che non basti più il centro moderato, ma che ci sia più bisogno di sinistra sociale. Una sinistra che guardi al lavoro, alla formazione, allo Stato sociale che la destra sta smantellando e che il centrosinistra non difende come dovrebbe”. Una parola su Paolo di Laura Frattura. Come mai ha deciso di appoggiare il candidato del centrosinistra nonostante lei si sia

schierato fin dal principio con Nicola D’Ascanio, il suo primo contestatore? “Spero che questa operazione non diventi una manovra politica di sostituzione, ma una vera discontinuità rispetto alla gestione attuale. Spero che nel Consiglio regionale ci siano persone che non facciano accordi sottobanco, ma che difendano ragionevolmente i cittadini e l’idea di un Molise che possa dare opportunità a tutti e non soltanto ai propri clienti”. E sul listino di Frattura? “È stato una grande delusione anche per i tanti che dalla prima ora hanno appoggiato il presidente della Camera di Commercio di Campobasso. Non si può cancel-

altri cinque anni ha fatto il consigliere provinciale chiedendo sempre i voti sulla sua persona. Oggi si candida come tanti altri al Consiglio regionale, ma sempre se i cittadini lo vorranno. La nostra lista, però, è fatta di persone di estrema qualità e professionalità e io li sosterrò tutti”. S.P.

Francesco Storace attacca l’ex pm: è il trionfo dell’opportunismo

Rino Ziccardi: sono fuggito dal Sel perchè il partito in Molise non è mai stato quello di Vendola di Valentina di Toro Rino Ziccardi, perché è ‘fuggito’ da Sinistra Ecologia e Libertà? “Sono stato uno dei fondatori di Sel, ma il partito in Molise non è mai stato quello di Nichi Vendola. È sempre stato accentrato nelle mani di una sola persona, e questo vuol dire la morte della democrazia. Qui hanno rinunciato alla questione morale, che per me è un aspetto fondamentale della possibilità di rigenerazione dei partiti. Se un partito politico si definisce di sinistra, dovrebbe per questo escludere, come capolista, un soggetto che ha subito una condanna penale”. Secondo lei per quale mo-

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Rino Ziccardi

lare la storia dei partiti politici di sinistra e legittimare un segretario di un partito che fino a poco tempo appoggiava le politiche di Iorio. Allargarsi al centro, d’altronde, non può significare ‘sbracarsi’ a destra. Il riformismo cattolico è una cosa, il liberismo è un’altra. Sono, quindi, deluso come tanti”.

cesco Storace. “Dopo il Trota di Bossi, arriva il turno del figlio di Di Pietro che si candida alle Regionali. Il papà ha detto che in fondo chiede preferenze, non ha privilegio, non è nominato. Ma lo spot è interessante, il giovanotto si guarda bene dall’accennare al proprio nome di battesimo. Dice, in Molise, votate Di Pietro. Punto e basta. Con le preferenze si eleggono anche i famigli. Per carità, non è illegale, ma caro Tonino, è il trionfo dell’inopportunità. E dell’opportunismo”. Storace non si ferma qua e affonda ancora: “quello che stai perpetrando in Molise è una specie di abuso della credulità popolare. Del resto, quella è una terra abituata ad essere bistrattata. E chissà se stavolta non voglia finalmente liberarsi degli Iorio che stanno di qua e di là e dei Di Pietro che stanno di qua e di là. Un voto alla presidenza Mancini e come col mago Silvan sparirebbero i parenti di una parte e dell’altra. In politica conclude Storace- bisognerebbe stabilire una regoletta: la politica dia un solo stipendio in famiglia. Ma la morale vale sempre per gli altri”.


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Martedì 20 settembre 2011

Ospiti il presidente del Consiglio Picciano e il primo inquilino di Palazzo Magno De Matteis

I taglio del nastro

La benedizione

Al centro Tommaso Di Domenico e il presidente De Matteis

Impiantistica sportiva, novità in vista Taglio del nastro del moderno campo di tiro a volo realizzato dalla Tav Riccia Dopo la posa dello splendido manto d’erba sintetica sul terreno del campo di calcio ‘Poce’, Riccia e la sua comunità si sono arricchite di un’altra splendida ‘perla’ sportiva: è stato inaugurato ieri il campo di Tiro a Volo, in località Escamare. Fiore all’occhiello della zona interregionale del Fortore Molisano,

del Beneventano e del Foggiano, è stato realizzato con impegno dalla società ‘TavRiccia’, associazione senza fini di lucro e soprattutto senza contributi di enti pubblici, promessi e che si è certi arriveranno quanto prima, come da impegni assunti e, caso forse unico, dopo l’entrata in attività della struttura.

Ieri si è svolto il taglio del nastro. Ospiti il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis e il sindaco di Riccia Micaela Fanelli. La benedizione ‘di rito’, invece, è stata effettuata da don Elio Di Paolo. Presente, visibilmente soddisfatto, il Delegato Regionale della FITAV Tonino Farina. Invece, al posto del governatore Michele Iorio (as-

sente giustificato perchè trattenuto da alcuni impegni istituazionali), ha portato i saluti e gli auguri il consigliere regionale orginario proprio di Riccia Enrico Fanelli. Presente anche il massimo esponente dell’assemblea regionale di Palazzo Moffa, il presidente Michele Picciano. I tanti appassionati che hanno partecipato all’iniziativa hanno avuto il piacere di go-

dersi uno squisito buffet ricco e raffinato servito magistralmente dallo staff dell’adiacente ristorante Iapalucci. Il momento di fraternità e di amicizia è stato arricchito da uno straordinario spettacolo pirotecnico impreziosito da un sottofondo musicale del gruppo del maestro Espedino Moffa. La classica bottiglia di spumante è stata l’ ‘arma spara-

ta’ addosso ai soci fondatori e tutti insieme hanno assaggiato la splendida torta che riportava la foto del campo di tiro. Il giudizio sul campo ha prodotto già molte iscrizioni all’associazione. La TAV Riccia si augura che anche la lettura di questo articolo sia utile per gli appassionati. Ogni ulteriore informazione sull’impianto è reperibile sul sito internet www.tavriccia.it

Regionali, Nicola Magrone rinuncia alla candidatura offerta dal Pd “Una scelta per l’indipendenza della magistratura” L’unità d’Italia colta nella diversità

Ceramiche di insigni maestri per incorniciare il Molise nella ricorrenza dei 150 anni di Ylenia Fiorenza Eloquenti decori che personificano in un artistico portavaso antropomorfo in ceramica i “pensieri” del Molise. E’ stato “sfornato”, insieme alle “teste” raffiguranti le altre regioni italiane, per ricordare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Gli oggetti sono opera di celebri quanto antiche manifatture di Caltagirone. Il Molise porta il viso di “na femmena peccenella”. E’ esemplificato con alcuni “stereotipi” che ancora resistono intorno ai valori e ai significati dei luoghi. Genius loci è ciò che si dovrebbe cercare, ma spesso ci si ferma ai modelli storici spesso ormai superati. Il Molise appare caratterizzato dal “pastore con il gregge” e dal “cappellitte”, copricapo tipico del costume tradizionale delle donne. Gli orecchini, “pendantiffe”, della figura sono a forma di campane, in ricordo della grande tradizione molisana della lavorazione di questo particolare oggetto rituale. L’opera è stata realizzata a Caltagirone dal maestro ceramista Nicolò Morales con le tecniche tipiche della lavorazione della ceramica della cittadina siciliana. “La ricerca della diversità in una società globalizzata - ha dichiarato al nostro giornale l’artista Ugo La Pietra - è una ricerca che ci riguarda come italiani. Attraverso i “segni” caratterizzanti delle varie aree del territorio italico, l’architetto La Pietra, autore del progetto, narra dunque storie di diversità (stilistica, antropologica, economico-produttiva, paesaggistica), sottolineandone l’identità comune riconducibile al medesimo “ceppo genetico” Ed ecco i venti portavasi, più uno, l’Italia stessa, schierarsi a difesa della matrice comune in un’ironica e variopinta kermesse, “Italia: l’unità nella diversità”, mostra organizzata presso il prestigioso Triennale Design Museum di Milano, fino al prossimo 9 ottobre.

“Una scelta per l’autonomia e l’indipendenza della magistratura e per la credibilità della politica”. Così ha definito l’ex Procuratore della Repubblica Nicola Magrone la sua decisione di non accettare la candidatura offertagli dal Partito Democratico del Molise al Consiglio regionale alle prossime consultazioni. Magrone ha chiarito la discrepanza dei rapporti tra funzioni giudiziarie e attività politica che, non di rado, “sono oggetto di accese polemiche che disturbano la fiducia dei cittadini sia nell’indipendenza e autonomie della magistratura sia nella politica”.

“In Molise ho esercitato per otto anni e fino a novembre 2010 la funzione di Procuratore della Repubblica e mi sono occupato di indagini e di processi di particolarissimo rilievo sociale”, scrive in una dichiarazione ricordando i procedimenti sul crollo della scuola Jovine di San Giuliano che costò la vita a 27 bambini e alla loro maestra, sulla sanità nel Basso Molise che ha visto e vede come indagati ed imputati importanti figure politiche e istituzionali della Regione. “Ho ritenuto, pur essendo da meno di un anno fuori dall’ordine giudiziario, di non assecondare anche solo

oggettivamente o suggestivamente o strumentalmente la prassi dalla quale dissento radicalmente che vede molti magistrati ‘passare’ nello stesso luogo e addirittura durante l’esercizio delle loro funzioni giudiziarie, dai palazzi della giustizia a quelli della politica. Casi di disinvoltura istituzionale di questo tipo sono sempre più frequenti in Italia e in Molise. Questo, per quanto compiuto in buona fede – conclude Magrone – non giova affatto al prestigio di cui deve godere la Magistratura e alla credibilità

Mancusi: ci sono mancate poche firme, ma continuerò a lottare CAMPOBASSO. Vincenzo Francesco Mancusi, ex candidato di Fiamma Tricolore ha spiegato, ieri pomeriggio con una conferenza stampa, tutte le ragioni e i motivi per cui è stato costretto a fare un passo indietro alle Regionali. “Ero stato scelto dalla base per capeggiare le due liste provinciali di Campobasso ed Isernia, ed oggi parlo con il cuore e con tutta la sofferenza”, ha esordito Mancusi. “La notte tra il 16 e il 17 settembre è stata la più lunga della mia vita, una cosa che non ho mai provato in tutti e 35 anni della mia militanza. E la mia disperazione è condivisa dai candidati delle mie liste, e le nostre avevano ben 22 candi-

date donne ed un listino corposo. Purtroppo ci sono mancate poche firme. Inoltre, proprio da alcuni candidati, della circoscrizione di Campobasso, il 16 settembre sono ar-

La conferenza stampa di Mancusi

rivati dei ripensamenti. Avevo in mente una lista che sarebbe stata presentata in ordine alfabetico – ha spiegato ancora Mancusi -, cosa che non è piaciuta a molti. Così su Isernia mancavano all’incirca 150 firme, mentre per Campobasso ne restavano 230, che purtroppo sono mancate all’appello. Ed in questo momento ci tengo a ribadire che noi siamo la vera Fiamma Tricolore, la vera prosecuzione di Almirante. Per questo

Nicola Magrone

dell’attività politica”. Infine, l’ex Procuratore ringrazia il Pd per l’invito e sottolinea: “Il mio affetto per il Molise resta intatto”. invito i molisani a non farsi ‘gabbare’ da altri partiti che hanno cercato all’ultimo momento un accordo e, non essendoci riusciti, hanno ripiegato su una propria candidatura. Noi questa destra di Mancini non la riconosciamo. Inoltre oggi voglio annunciare che mi impegnerò lo stesso nella mia campagna elettorale, dato che il segretario nazionale Romagnoli mi ha appena affidato l’incarico di Commissario straordinario di Fiamma Tricolore per questo partito, in questa regione, dato che la dirigenza molisana è stata azzerata. Sarò il partito che avrà più credibilità perché non ho alcun interesse a vincere – ha concluso Mancusi , ed il mio primo intervento sarà a Montenero di Bisaccia, dove incontrerò i cittadini per contestare alcune candidature. Sarò in pratica un cantante d’inverno”. V.d.T.


MARTEDI’ 20 SETTEMBRE 2011

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Lei rompe, lui la perseguita Condannato il paziente ‘infatuato’ Ancora un caso di stalking infiamma le aule del Tribunale. E l’epilogo ha costituito ancora una condanna per l’imputato: dieci mesi di reclusione col patteggiamento, pena sospesa, per un 45enne di

Campobasso che avrebbe perseguitato la sua ex compagna in quanto non avrebbe accettato la fine della loro storia. Per la difesa una sentenza non estremamente dura rispetto al verdetto generalmente previsto per questo re-

ato, che tende a toccare i due anni di condanna. Probabilmente il giudice Petti ha tenuto conto del caso particolare che ha coinvolto il 45enne. L’uomo infatti era un paziente della sua ex compagna – una dottoressa di circa

60 anni – e all’accettazione della fine della relazione con quella donna, di cui si era tanto infatuato, avrebbe dovuto rinunciare anche all’idea di rivolgersi a lei per questioni prettamente cliniche. Ma a quanto pare non si è rivelata

impresa facile. Lui ha continuato a cercarla insistentemente sia di persona che tramite cellulare. Anche il luogo di lavoro era un luogo ritenuto adatto per tentare di ricucire i rapporti ed evidentemente per lei i continui ten-

Omicidio Sala Arlete sotto torchio Franco Sala

sopportavano l’idea di vedere il loro Franco insieme a quella donna, così abile nel raggirare un uomo innamorato per spillargli tutti i soldi fino all’ultimo centesimo, non avevano smesso di sentirlo. Troppi mesi di silenzio hanno insospettito i suoi cari, che tramite la Farnesina e l’ambasciata italiana nel Paese sudamericano hanno acceso la miccia per far partire le indagini della polizia locale. A finire nella rete delle forze dell’ordine sono subito finiti il figlio di Arlete, mandante dell’omicidio, e l’esecutore materiale del delitto, “ingaggiato” per circa 1300 euro italiane (sei volte tanto lo stipen-

Morta dopo il parto, comincia il processo all’equipe medica

dotarono di plasma pur essendo, i medici, a conoscenza delle condizioni della paziente alla quale era stata diagnostica una placenta previa, cioè a rischio di sanguinamento, e accreta cioè caratterizzata da crescita all’interno delle pareti dell’utero. Ancora secondo l’esito dell’inchiesta i sanitari nel corso del parto cesareo, immediatamente dopo l’estrazione del feto, resisi conto della necessità di rimuovere completamente l’utero, operazione che prevede un evento emorragico, solo qualche tempo dopo sottoponevano a trasfusione la paziente, ma non in tempo per evitare un arresto cardiocircolatorio e un coma cerebrale irreversibile che ne provocarono la morte. Ieri i tre consulenti tecnici incaricati di effettuare la perizia hanno esposto il quadro dei loro risultati: la situazione che si presentava ai medici non era semplice, ma il quadro diagnostico era chiaro all’equipe, che avrebbe dovuto prendere maggiori provvedimenti in sala operatoria per evitare complicazioni.

Suscitò viva emozione nel gennaio del 2007 la morte di una giovane mamma, Giovanna Simiele di Cercepiccola, morta nel dare alla luce la sua creatura. L’opinione pubblica sgomenta si interrogò a lungo

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Arlete Goncalves

Ieri sera l’interrogatorio della ‘mantide’ faccia con gli inquirenti, ma la suocera, su cui è stato poi probabilmente la strada per- passato uno strato di cemento corsa da Arlete è stata indiriz- con la convinzione di averlo zata ancora verso il tentativo fatto sparire per sempre. Ma di addossarsi tutta la colpa del- niente è sfuggito all’avvocato l’omicidio. Una tesi a cui i po- che curava gli interessi della liziotti non credono, data la coppia, Angela Amoruso, e ai complessità delle operazioni familiari che, seppure non con cui Le operazioni di recupero del cadavere Franco del 57enne di Limosano Sala è stato prima reso inoffensivo e poi buttato in una fossa sotto il pavimento della casa del-

Messa sotto torchio dalla polizia carioca, senza scampo dopo che gli inquirenti sembrano avere tutti gli elementi e probabilmente tutti i responsabili della morte del molisano Franco Sala, Arlete Goncalves, nota alla stampa ormai come “la mantide” sul caso del 57enne di Limosano ucciso ad Anapolis (Brasile), sta tentando in queste ore di scaricare tutta la colpa su di lei, con l’unico obiettivo a quanto pare di salvare il figlio dal gabbio. Alle ore 15 brasiliane di ieri – in Italia le 20 – la donna è stata sottoposta a interrogatorio. Ancora non si conoscono i contenuti del faccia a

tativi di rintracciarla cominciavano a costituire una seria preoccupazione. La denuncia ha fatto scattare un’ordinanza di allontanamento emessa dal giudice nei confronti dell’ex compagno, che gli vietava anche di recarsi nei luoghi di lavoro che la dottoressa frequentava, oltre a quelli familiari. Ora la vicenda si è conclusa con una sentenza penale, ma ancora una volta una donna è stata costretta a rivolgersi alla giustizia per difendere la sua privacy e la sua stessa incolumità.

su quel decesso avvenuto presso l’Unità di Ostetricia del Cardarelli ed apprezzò il riserbo entro il quale la famiglia della povera Giovanna, che aveva solo 34 anni, racchiuse il proprio dolore e l’affanno e

la preoccupazione di crescere due creature orfane delle propria mamma. Giovanna era al suo secondo parto e da giorni era ricoverata in ospedale. Quella vicenda è approdata oggi in tribunale e vede quattro medici, componenti dellequipe che eseguì il parto, accusati di omicidio colposo in cooperazione, con una difesa basata sulle perizie che sono state eseguite sul corpo della povera Giovanna. Per la Procura l’intervento di parto cesareo eseguito sulla paziente è stato caratterizzato da imperizia e violando i canoni della buona pratica clinica. L’equipe medica è accusata di aver omesso di programmare nella maniera dovuta l’organizzazione dell’intervento.Quel 25 gennaio del 2007 in occasione dell’intervento non sono state predisposte le opportune misure di rianimazione né si

dio di una famiglia media brasiliana). È a quel punto che Arlete, prossima alla cattura, ha deciso di consegnarsi alla polizia. Ma nel tentativo di scagionare il figlio, la donna nega la premeditazione che al contrario le viene contestata dagli inquirenti. Ora l’ipotesi è che Arlete sia immischiata anche nel giro del traffico di organi: al povero Franco, sottoposto volontariamente a un

intervento di chirurgia plastica in Brasile, potrebbe essere stato esportato via un organo a sua insaputa. Nel frattempo i familiari, tramite l’avvocato Amoroso, continuano a lavorare con la documentazione. Probabilmente già oggi arriverà la certificazione di conferma per il trasferimento della salma in Italia, i cui tempi previsti corrispondono a circa quindici giorni.

Prevenzione infortuni e igiene sul lavoro Assolti in cinque Fatti contestati all’assessorato Erano contestati loro diversi reati in materia di normativa sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro e sull’igiene sul lavoro, in cinque vengono assolti per non aver commesso il fatto. Dopo quasi un’ora di camera di consiglio il giudice Scarlato ha emesso la sentenza, accogliendo di fatto la richiesta della difesa. L’episodio, risalente a cinque anni fa, riguarL’avvocato da la messa in sicurezza dei Mariano Prencipe locali dell’assessorato all’Agricoltura in via Nazario Sauro, per il quale erano finiti sotto processo quattro dirigenti regionale e il presidente della Regione, Iorio, in qualità di datore di lavoro. Per la pubblica accusa – la dottoressa Cirelli aveva chiesto la condanna a pene che andavano dai tre ai cinque mesi di reclusione – gli indagati erano responsabili per i mancati provvedimenti adottati al fine di mettere a norma le palazzine dell’assessorato. Esulta invece la difesa, rappresentata dagli avvocati Mariano Prencipe e Antonino Mancini, che non riteneva ci fosse la diretta responsabilità di eventuali lacune. I rilevamenti fatti all’epoca dei fatti dall’ispettorato al lavoro e dalla Asl furono la conseguenza di alcune segnalazioni fatte da diversi dipendenti. A.B.


Martedì 20 settembre 2011

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Denunciato un uomo dal comando di San Giuliano. A Ripalimosani sequestrato un appezzamento di terra

Ladri di legname, tolleranza zero della Forestale

Il corpo Forestale dello Stato

Dovrà rispondere di danneggiamento, taglio e furto di legna e di altro di Paolo Giordano L’atteso musical “Il Gobbo di Notre Dame” previsto per il 17/09/2011 è stato rinviato di una settimana. Questo slittamento ha stuzzicato la fantasia dei campobassani, per cui sono state ipotizzate le più svariate cause. In realtà si è trattato solo di pastoie burocratiche legate alla S.I.A.E. Vengono, quindi, del tutto scagionati i negozianti ed i residenti di piazza Pepe ai quali si era ingiustamente tentato di addossare presunte responsabilità. Costoro avevano solo invocato il rispetto delle regole e la tutela dei diritti di chi lavora e vive in loco. Non hanno assolutamente tentato di boicottare l’appuntamento culturale. Anzi non hanno mai fatto mistero della consapevolezza di come simili eventi, portando vita in piazza, costituiscano un’importante “vetrina” sia per il cuoLa provincia di Campobasso

Riceviamo e pubblichiamo. La settimana scorsa sono iniziate a pervenire delle lettere a giovani residenti del

materiale l’uomo fermato dagli agenti del Comando stazione di San Giuliano del

Sannio del Corpo Forestale dello Stato in località Campate del Comune di Vinchiaturo. L’uomo, denunciato a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria, tentava di trafugare materiale legnoso appena tagliato da una proprietà privata. La merce è stata restituita al legittimo proprietario. Secondo gli ultimi dati, il fenomeno del taglio abusivo e del furto di legname è sempre più diffuso soprattutto nelle aree interne e sui terreni lasciati incustoditi dai legittimi proprietari. Di

qui l’attività costante degli uomini del Corpo Forestale per cercare di reprimere l’azione indisturbata di chi utilizza in maniera indiscriminata mezzi a motore nelle aree boscate facendo scempio dell’ambiente e causando danni irreversibili al soprassuolo. Sempre nell’ambito dei servizi di controllo del territorio gli uomini del Comando stazione di Montagano hanno sequestrato in agro di Ripalimosani un’area su cui il titolare di una ditta stava realizzando un deposito incontrollato di

La legna recuperata dagli uomini della Forestale

terreno. Il responsabile è stato deferito all’AG per violazioni in materia di ri-

Il Gobbo, pace fatta... Ma resta il problema sicurezza A monte del rinvio del musical un ‘inchippo’ burocratico legato alla Siae re cittadino e sia per le attività ivi ubicate. Questa vicenda apre un’importante riflessione sull’opportunità o meno di allestire qui imponenti spettacoli. Le leggi in materia sono chiare e rigide. Si prevedono tutta una serie di iniziative che garantiscano la sicurezza degli intervenuti e la possibilità di esodo in caso di emergenze. Spesso, purtroppo, si è sfidata la sorte rischiando! Si potrebbe passare per menagrami, ma la disgrazia purtroppo può sempre accadere ed a nul-

la serve sdrammatizzare con il solito “ma si è sempre fatto così”. Tutti ricordano mega concerti con gli spettatori compressi in quel budello senza opportune via di fuga o di accesso per eventuali soc-

Piazza Prefettura, location scelta per il musical

Progetto Ic-Dac Le selezioni non si terranno a Palazzo Magno Molise circa una selezione da tenersi nella sala Giunta della Provincia di Campobasso, da parte di una società. A tal riguardo il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis comunica, appunto, che le prove del progetto IC-DAC, previste per sabato 24 settembre 2011 alle ore

15.00, non avverranno nelle strutture dell’ente. La Società ‘’Campus Virtuale s.r.l’’, valuterà se comunicare eventuali modifiche circa il luogo e l’ora dell’incontro. Pertanto, la Provincia di Campobasso è totalmente estranea alle procedure di selezione. Si prega di darne ampia diffusione.

‘Documento Organizzativo Generale’ Tutto pronto in Tribunale per la conferenza di presentazione Il DOG, il Documento Organizzativo Generale del Tribunale di Campobasso sarà presentato martedì prossimo, 27 settembre, alle 16 nell’ala n. 1 del Palazzo d Giustizia di via Elena. A darne notizia è il Presidente del Tribunale Vincenzo Di Giacomo annunciando anche la presentazione della relativa proposta tabellare (entrambi i documenti sono riferiti al triennio 2012-2014). Il Documento, secondo quanto prescritto dalla Circolare sulle Tabelle adottata dal CSM lo scorso 21 luglio, contiene anche la verifica della realizzazione degli obiettivi

corsi. Sarebbe forse l’ora di prendere atto che Campobasso si è evoluta “crescendo” ed offrendo interessanti appuntamenti anche a visitatori di fuori regione. E’ opportuno studiare soluzioni alternative.

indicati nella precedente tabella e nella relazione sull’organizzazione del Tribunale di Campobasso con proposte di ulteriore razionalizzazione e l’elencazione degli ulteriori obiettivi conseguiti e l’individuazione degli obiettivi prioritari da conseguire. Giovedì, 22 settembre, intanto, è previsto un incontro allargato alle istituzioni e alle forze della società civile che hanno stipulato protocolli d’intesa e convenzioni con il Tribunale, nell’ambito proprio della predisposizione del DOG e della Proposta tabellare.

Da profani si lanciano delle idee. Ad esempio la piazza d’armi tra castello e Chiesa dei Monti, anche se più ridotta come spazio. Oppure il prato alle spalle di San Giorgio, anche se sembra che la presenza dell’acquedotto renda impraticabile l’area. Ma sarà vero? E nel caso così fosse non si potrebbe studiare un opportuno progetto? Queste due proposte rivaluterebbero il sempre più abbandonato centro storico. Un’altra soluzione, dopo opportune verifiche e modifiche che tutelino

fiuti e tutela paesaggistica poiché sprovvisto delle necessarie autorizzazioni. gli interessi delle attività in zona, potrebbe essere via Insorti d’Ungheria. La strada è la cavea di un teatro naturale e la scena andrebbe posta nella zona del supermercato. Follia? Forse sì! Ma di sovente è la fantasia al potere quella che apre nuovi orizzonti. Al di la di tutto, comunque, dopo aver chiarito ogni malinteso il 23 settembre si potrà finalmente ammirare lo spettacolo dell’associazione culturale Ouverture, in un clima di totale e completa serenità.

Veglia di preghiera nella chiesa della Madonna della Libera

Oktoberfest A rischio anche la seconda manche In programma questo weekend Continua ad essere un mistero l’Oktoberfest a Campobasso. Oltre alle due serate annullate sabato e domenica a causa di mancate autorizzazioni comunali, sembra che sia a rischio anche la prossima “tre giorni”in programma per il 23, 24 e 25 settembre sempre a Selva Piana. Non risulta che al Municipio di Campobasso, ente che gestisce che rilascia le autorizzazioni in merito a eventi che occupano suolo pubblico, siano state inoltrate richieste di autorizzazione per le tre giornate. Dunque rimane tutto sospeso, e gli amanti della pregiata birra tedesca dovranno ancora pazientare per sapere la sorte della tipica festa bavarese. Gi.Ro.

Si terrà questa sera alle 20,30 la veglia di preghiera organizzata dall’Ufficio Missionario dell’Arcidiocesi di CampobassoBojano, in collaborazione con l’Ufficio Ecumenico e per la Pastorale Sociale del Lavoro, presso la chiesa di Santa Maria della Libera a Campobasso. La veglia, sarà presieduta da monsignore GianCarlo Bregantini, arcivescovo di CampobassoBojano.

Stasera alle venti e trenta


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Miss Italia, Maura e Simona orgoglio per l’intero Molise Nonostante l’eliminazione hanno reso onore alla loro regione Rientreranno a casa orgogliose di aver portato in alto il nome della loro regione Maura Manocchio e Simona Colella, le Miss nostrane in gara nel concorso nazionale. La prima eliminazione di domenica non ha interessato le

A Montecatini presente uno stand con prodotti tipici nostrani

due molisane, che hanno affascinato gli italiani da nord a sud, regalando a tutti i corregionali inchiodati allo schermo con le dita incrociate grandi soddisfazioni. A Montecaterini Terme, nuova location dell’evento, il risultato è stato notevole poiché nonostante l’eliminazione di ieri- le Miss hanno “combattuto” con il grande divario che la nostra piccola regione ha con le altre “big” italiane facendosi apprezzare anche dalla giuria presieduta da Giorgio Pasotti; per esempio la Campania disponeva di ben cinque ragazze. Non potevano che essere premiate, Simo-

Le miss tra gioie e dulisioni

na e Maura, in una serata incentrata sull’eleganza e sulla genuinità, dove le ragazze si sono fatte valere. Sobrietà, è stata la formula di quest’anno che ha giocato a favore delle nostre miss, provenienti da contesti in cui si conservano i valori di una volta. Inoltre il Molise è stata l’unica regione ad avere all’interno di Miss Italia Villa-

ge uno stand con prodotti tipici per dare visibilità alle specialità locali. Gli italiani presenti al concorso, grazie all’idea dello stand ideata da Francesco Tommaso con la collaborazione degli assessorati al Turismo e alla Cultura della regione Molise, hanno potuto degustare e conoscere le grandi potenzialità molisane. Gi.Ro

Simona Colella e Maura Manocchio nel corso della prima serata di Miss Italia

‘O la borsa o la vita’ La personale di Di Luca Inaugurata a Campobasso la personale di Antonio Di Luca, architetto di Torre del Greco con la passione per la manipolazione di materiali antichi. Una buona risposta di pubblico ha incorniciato l’evento che si è svolto nella sala AxA della Palladino Company. In mostra le borse e gli altri oggetti creati dalla fantasia di Di Luca, artista che rifugge la freddezza dei materiali moderni

Una delle opere di Di Luca

(acciaio e plastica) per ridare spazio al legno, al cuoio e alla madreperla. La sua arte

è un segno marcato dell’io artistico che oggi, con l’esperienza degli anni, Di Luca può finalmente trasferire al pubblico. Una nuova luce pervade non l’architetto ma l’Artista. Per Di Luca quello di oggi è un proscenio singolare e meritato. ‘O la borsa o la vita’, questo il

titolo della mostra che resterà aperta fino al 4 ottobre, rappresenta l’evoluzione dell’oggetto borsa, dai tempi del brigantaggio, quando la sua funzione era quella di contenitore di gioielli e denaro, sinonimo di ricchezza ma anche di rischio, quello appunto per la propria vita. Due facce della stessa medaglia, dunque, un oggetto che Di Luca sviluppa da volumi architettonici che si materializzano in elementi di arredo interno attraverso la manipolazione di materiali antichi.A presentare le opere di De Luca c’era Antonio Picariello, noto e apprezzato critico d’arte molisano.

Il tema trattato alla 7^ edizione del corso dell’Etro. Manucci: salvaguardare l’ambiente per tutelare la propria salute

“L’aria inquinata fa male al cuore” Oltre ottomila morti all’anno in Italia a causa dell’inquinamento atmosferico. E’ quanto denunciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità all’undicesima edizione del corso promosso dalla European Thrombosis Research Organization. L’evento, quest’anno ospitato nel capoluogo molisano, si compone di ben cinque giornate di studio ed approfondimenti (18-23 settembre) organizzate dai Laboratori della Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II di Campobasso. Al centro della prima giornata d’incontro il rapporto tra inquinamento dell’aria e malattie cardiovascolari. “Si tratta di una correlazione ampiamente sostenuta dal

punto di vista scientifico – spiega il direttore della Fondazione Irccs ‘Cà Granda’ dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, Pier Mannuccio Mannucci – Recentemente si è visto che l’inquinamento atmosferico comporta serie conseguenze anche per quanto riguarda le malattie cardiovascolari. Prova ne è il fatto che riducendo i livelli di inquinamento diminuisce sensibilmente anche la mortalità legata a disfunzioni cardiache. Le microparticelle che si trovano nell’aria sono, infatti, espressione di contaminanti gassosi. Funzionano come spugne per una serie di sostanze tossiche come i metalli, micidiali per la salute”. Nella serata di ieri, inoltre, i ricercatori provenienti da

ben diciassette paesi europei hanno assistito al concerto del coro molisano “Quod libet” nella chiesa di Santa Maria della Croce. Oggi, invece, saranno affrontati altri temi come il rapporto tra infezioni e trombosi e le interazioni cellulari che entrano in gioco nei meccanismi di coagulazione eccessiva del sangue. Dal primo appuntamento del corso dell’Etro, dunque, si è giunti alla conclusione che non sono solo i polmoni a pagare il prezzo piu’ alto di un’aria che si fa sempre piu’ irrespirabile. Occorre partecipare attivamente per la salvaguardia dell’ambiente e, di conseguenza, della propria salute. Gdp


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Stanno per concludersi i lavori alla tanto discussa fontana realizzata con pietra locale

Ultimi ritocchi allo zampillo in villa Tucci:“Vinchiaturo come Roma. Sono il stato pioniere, altro che polemiche” VINCHIATURO. Dovrebbero terminare a strettissimo giro i lavori alla Fontana situata nella villa comunale di Vinchiaturo, lavori che hanno suscitato non poche polemiche in paese, ed anche nella casa comunale. “Sono in atto da qualche tempo i lavori di riqualificazione della fontana della Villa comunale al centro di Vinchiaturo, che era in pessime condizioni ed era pericolante- ha spiegato il primo cittadino- C’è stata un’ordinanza di abbattimento della struttura preesistente , si è poi deciso di utilizzare per la messa in opera della nuova fontana la pietra locale allo scopo di rivalorizzare

e dare maggiore importanza sia alla fontana che alla pietra stessa; i lavori sono stati effettuati da due imprese locali che hanno messo a disposizione gratuitamente la pietra. I lavori dovrebbero terminare la prossima settimana, verranno ultimati anche con per la tinteggiatura, con dei faretti e verrà ab-

La Provincia emana le direttive

E’ stata abbattuta la struttura preesistente ed ora si pensa di abbellire anche lo spazio adiacente bellito lo spazio adiacente in modo tale da riportare al

vecchio splendore dell’area”. Le polemiche sono

cominciate qualche tempo fa quando dall’opposizione sono giunte interpellanze che volevano dei chiarimenti in merito al progetto e alle autorizzazioni; e in tutta risposta a questa problematica Tucci ha così motivato il suo operato: “ Al di là delle dicerie posso affermare che noi siamo stati pionieri di

questa fontana, poiché guarda caso, proprio a Roma nella capitale una delle fontane più importanti della scultura italiana, ha subito degli atti vandalici difatti alla fontana del Moro in piazza Navona,sono state deturpate alcune maschere ed alcuni soggetti; analogamente a quanto accaduto a Vinchiaturo le autorità competenti senza chiedere troppo autorizzazioni e senza troppe formalità hanno subito comunicato che entro pochi giorni sarebbe stata ripristinata la fontana. Io invece sono stato criticato per aver agito direttamente per l’ iniziativa di riqualificazione”. DD

Le spoglie del Patrono giungeranno nella nuova chiesa giovedì

Cercepiccola in fervida attesa Nuove disposizioni sulla viabilità sepinese per l’arrivo delle reliquie di San Francesco SEPINO.E’ a firma del dirigente del servizio viabilità della provincia di Campobasso l’ordinanza per l’istituzione del senso unico alternato regolato a vista e divieto di sosta con rimozione forzata dei veArchivio icoli sulla strada provinciale 82 di Altilia nel tratto compreso tra i ponticelli 3 e 4. Tale richiesta è connessa all’esigenza di garantire, nel tratto interessato la sicurezza della circolazione stradale in considerazione della circostanza che l’arteria presenta un restringimento della carreggiata che non consente il passaggio contemporaneo di due automezzi. Viene pertanto ordinato con decorrenza immediata e fino a contrario provvedimento il restringimento di carreggiata con circolazione a senso unico alternato regolato sulla suddetta arteria; viene ordinato inoltre il divieto di sosta con rimozione forzata degli automezzi nel tratto di strada l’interessato insieme all’opera dei segnali necessari a tradurre agli utenti tali variazioni stradale.

Senso unico lungo la S.P. 82 di Altilia

Il Comune

CERCEPICCOLA. Fede e devozione raggiungono l’apice e Cercepiccola in attesa delle reliquie di San Francesco. Giovedì prossimo, infatti, le spoglie del Patrono d’Italia giungeranno nel paesino “cuore della Valle del Tammaro” dove saranno accolte presso la neonata Chiesa intitolata, appunto, a San Francesco. L’edificio sacro, sito in località “La Cappella” alle porte di Cercepiccola, ha già avuto l’onore di ricevere in dono dal Vescovo Bregantini il crocifisso di San Damiano a termine della sua peregrinatio in Molise

Cercepiccola

finalizzata anche alla raccolta dell’olio che brucerà, il prossimo 4 ottobre, sulla tomba del frate serafico.

A tal proposito, la comunità cercepiccolese è già pronta a “salpare” alla volta di Assisi per prendere par-

te all’evento che, specie in quest’anno di ricorrenza storica per la nostra nazione, ha visto il Molise come teatro indiscusso del tanto sentito culto. L’arrivo delle reliquie del Santo sono attese a Cercepiccola per le 20.30. Dopo la liturgia, una processione accompagnerà le sante spoglie fino alla chiesa Madre al centro del paese. Un evento, questo, che va ulteriormente a testimoniare la fede e la devozione di un piccolo popolo che, insieme, va a formare una grande ed unita famiglia. Gdp

Al via il trasporto scolastico per gli alunni disabili delle superiori Con l’avvio del nuovo anno scolastico la provincia di Campobasso propone la gestione del servizio di trasporto in favore degli studenti diversamente abili frequentanti gli istituti d’istruzione superiore della provincia. Il presupposto di ammissione al servizio è costituito dalla impossibilità dello studente ad utilizzare autonomamente il trasporto pubblico locale. Si informa che la tipologia di servizio può essere di gestione comunale, per affidamen-

to a terzi ed in ultima istanza con contributo alla famiglia solo per motivate circostanze necessità. I genitori e alunni interessati ad usufruire di tale servizio dovranno far pervenire apposite istanze presso l’ufficio di servizio sociale del comune di Bojano, entro il 30 settembre 2011 per ulteriori informazioni rivolgersi al predetto ufficio, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 10:30 alle ore 13:30 ed i lunedì e mercoledì anche dalle ore 15:00 alle 17: 30, oppure rivolgersi al telefono 0874772822.

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Una kermesse di musica, suoni e profumi unita al gusto di prelibate pietanze ha catturato tanti visitatori

Notte Bianca illuminata dalla folla Grande grandissimo successo ottenuto lo scorso sabato 17 settembre in occasione della II edizione della Notte Bianca. Tanta la gente che ha percorso le strade riccesi e che ha partecipato alle tante attrattive. Ogni piazza e angolo del paese erano colmi di gente. Venduti ben 5.000 panini con salsiccia e altre specialità delle macellerie riccesi. Inoltre, il gemellaggio con il comune di Termoli è riuscito in toto, vendute ben 1.000 vaschette di una freschissima frittura mista di pesce. Tanti gli eventi, organizzati dalla giovane associazione PEGASUS, sotto la guida creativa e affidabile della giovane

Maria Valentina Tronca e dal giovane e laborioso Marco Coromano. Grande anche il lavoro svolto dai direttori artistici e membri dell’associazione, Rosario Ciccotelli, Michele Coromano, Michele Di Domenico, Annibale Fanelli, Francesca Moffa, Silvio Cinquino e Orazio Sassani. Il programma è stato molto vasto: dai fantastici comici

di Zelig Circus Bove e Limardi, ai vari concerti dislocati sui vari palchi. In piazza Umberto I concerti folkpopolare: Ethnosisma, Anto-

Pietracatella. La gara d’appalto si terrà il 26 settembre

Fiumarello una strada che presto sarà sistemata P I E T R A C AT E L L A . L’amministrazione locale impegnata nei lavori di sistemazione di alcuni tratti della strada comunale Fiumarello. La gara per l’affidamento dei lavori è fissata per il giorno 26 settembre 2011, alle ore 12,30 presso la sede comunale. Come è spiegato nella delibera l’appalto, che sarà stipulato a misura, prevede la realizzazione di risagomatura delle scarpate a monte e a valle del tratto in frana di circa 20 ml, con sistemazione delle zanelle e del tombino con predisposizione del tubo di scolo in lamiera e ripristino della livelletta stradale in località “Cocciolete” e la costruzione di un muro su dop-

Pietracatella

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pia fila di pali trivellati, con lo scopo di riportare in livelletta il piano stradale, nel concreto realizzare la strada senza variazione di pendenza. Possono partecipare i soggetti in possesso di un’attestazione di qualificazione, rilasciata da una SOA, ossia organismi di diritto privato autorizzati, dall’autorità di vigilanza sui Lavori Pubblici, ad agire sul territorio nazionale per accertare ed attestare l’esistenza degli elementi di qualificazione richiesti dalla nuova normativa. I lavori devono essere iniziati nello stesso giorno della consegna e devono essere ultimati entro novanta giorni naturali e consecutivi de-

correnti dalla data di consegna. All’aggiudicazione provvederà una commissione giudicatrice, formata e costituita dall’amministrazione ai sensi delle norme statutarie o regolamentari. La commissione di gara procederà a verificare la regolarità formale delle buste contenenti la documentazione amministrativa e l’offerta economica e in caso negativo ad escludere le offerte dalla gara; a esaminare la regolarità della documentazione amministrativa e il possesso dei requisiti generali dei concorrenti al fine della loro ammissione alla gara, sulla base di quanto dichiarato. La commissione di gara procede poi all’apertura delle buste “BOfferta economica” presentate dai concorrenti ammessi e provvede all’aggiudicazione provvisoria dell’appalto. L’aggiudicazione verrà effettuata a favore del concorrente che avrà presentato l’offerta migliore, e, in caso di prezzi complessivi uguali, si procederà con sorteggio. Si ricorda che I plichi contenenti l’offerta e la documentazione, pena l’esclusione, dovranno pervenire entro le ore 12 del giorno 26 settembre.

nio Petronio Etno Project, DJ set Skype Blast e Zas Sound. Sul palco a largo Calemme concerti soft-rockcabaret: Andoless, Cluster Crash, Bove e Limardi, Stazione 9. A Largo Garibaldi i 3TTINIKA. In Piazza Sedati BluesLatin-Jazz: Mushma, Blues Super Session, Betta Blues Society, Work Song Quintet. A Corso Carmine I Voria. Inoltre, le altre numerose attrattive sono state: negozi aperti, mo-

stre, artisti di strada, trampolieri, giochi gonfiabili, stands, animazione, buona gastronomia, sfilate di moda, esibizioni sportive, raduno di auto e moto d’epoca. L’associazione PEGASUS rin-

grazia il Presidente Iorio, il Presidente De Matteis, Paolo Spina, Antonio Marchitelli, La Camera di Commercio e tutti i commercianti riccesi. Riccia ha dimostrato di vivere.

Dotto convegno a conclusione della mostra su un artista di cultura e raffinato ingegno

A regola d’arte Retrospettiva su Ernesto Saquella

Ernesto Saquella

RICCIA. Si è tenuto domenica, a Riccia, presso la sala conferenze del Beato Stefano, un convegno dedicato a Ernesto Saquella, artista, intellettuale, studioso e ricercatore scomparso a quarantaquattro anni improvvisamente. Il convegno, che conclude la mostra di uno fra i più colti e raffinati personaggi della cultura molisana, è denominato “A regola d’arte” proprio perché ha completato il suo libro appena tre giorni prima di morire, nel 2008. Al convegno hanno partecipato Vincenzo Lombardi, direttore della biblioteca provinciale Albino, Antonio Pio cariello, critico d’arte, e infine il professore Angelo Calabrese, giornalista, critico d’arte, autore di numerose pubblicazioni specialistiche, saggi e monografie, nonché il maggior esperto in Italia di Corrado Cagli. Racconteranno l’Ernesto Saquella uomo e l’Erne-

sto Saquella artista tratteggiando la sua visione del mondo e la sua filosofia di vita. Maurizio Moffa, consigliere con delega alle attività culturali del Comune di Riccia, spiega l’importanza e l’orgoglio dietro il ricordo dell’artista. “Ha quasi iniziato la sua carriera con il premio nazionale di pittura estemporanea a Riccia partecipando giovanissimo. Ecco, il nostro obiettivo è di riuscire a riproporre questo concorso”. Ernesto Saquella è nato nel 1964 a Campobasso. Ha sempre fatto della ricerca simbolica e dell’arte un connubio perfetto. Nel 1987 ha fondato l’associazione culturale ‘Il quadrato e la luce”. Negli anni ’90 decide di abbandonare i tradizionali medium per dedicarsi all’universo digitale e alla realtà virtuale. Nel 1994 rientra in Molise e apre uno studio a Campobasso, dopodiché firma il manifesto internazionale dell’Archetip’ Art fondato da Antonio Picariello. Nasce un’arte completamente nuova che rafforza il collegamento con i mondi archetipali del mito e del simbolo. Le opere di Ernesto Saquella sono presenti in istituzioni museali, collezioni private e gallerie d’arte italiane e estere; hanno scritto, parlato e sono intervenuti sulla sua ricerca artisti, responsabili d’istituzioni pubbliche e private, critici e storici d’arte.


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Rotti i vetri del mezzo della ditta appaltatrice dei lavori della strada

Presso gli uffici del Caf Cisl

Codacchi, escavatore preso di mira dai vandali

Entro settembre la presentazione del modello red

Atti vandalici ai danni di un escavatore nel cantiere della strada di Codacchi. Il fatto di cronaca risale alla notte tra sabato e domenica scorsa, ignoti hanno preso di mira l’escavatore di proprietà della ditta che si è aggiudicata la gara per i lavori di messa in sicurezza della strada:. Approfittando della notte hanno mandato in frantumi tutti i vetri del mezzo, parcheggiato lì la mattina stessa. Il danno dovrebbe aggirarsi sulle 3 mila euro e forse più, considerando che il mezzo è di nuova fattura. L’atto vandalico ha fatto scalpore in tutta la contrada, in molti si sono chiesti quale potesse essere la causa di tanta violenza e rabbia. Si pensa ad una semplice bravata o, peggio, ad un atto di ritorsione nei confronti della stessa ditta.

Si teme che possa trattarsi di un atto di ritorsione

Contrada Codacchi

Resi noti i nomi dei vincitori. In tutto erano 14 le domande

Selezionati sette rilevatori per il censimento generale della popolazione Obiettivo principale: aggiornare l’anagrafe comunale

Il comune di Trivento

Il comune ha selezionato sette rilevatori per il 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni. Le domande pervenute entro il 30 agosto 2011, sono state 14. I primi sette della graduatoria sono: Antonia D’Ovidio; Piera Mottillo; Michele Florio; Domenico Bucci; Concetta De Castello; Rosanna Carosella; Claudia D’Ovidio. Gli obiettivi del Censimento – rilegge sul sito dell’Istat – sono il conteggio della popolazione e la rilevazione delle sue caratteristiche strutturali, l’aggiornamento e la revisione delle anagrafi comunali, la determinazione della popolazione legale, la raccolta di informazioni sulla consistenza numerica e sulle caratteristiche strutturali delle abitazioni e degli edifici. Il campo di osservazione è costituito – a livello di ciascun comune – dalla popolazione dimo-

rante abitualmente (ossia residente) nonché da quella presente. Le unità di rilevazione sono: le famiglie: l’insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso comu-

ne; le convivenze: un insieme di persone normalmente coabitanti per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili, aventi dimora abituale nello stesso comune, nonché le strutture residenziali collettive che ospitano solo persone non dimoranti abitualmente; le persone temporaneamente presenti alla data del censimento: cioè le persone che sono presenti nell’alloggio (o convivenza) alla data del censimento, ma che dimorano abitualmente in un altro

alloggio (o convivenza) dello stesso comune o di un altro comune o all’estero; le abitazioni: cioè un locale o un insieme di locali inseriti in un edificio e destinati stabilmente ad uso abitativo; gli altri tipi di alloggio: cioè un alloggio non classificabile come abitazione che alla data del censimento costituisca la dimora di una o più persone; gli edifici: cioè le costruzioni contenenti spazi stabilmente utilizzabili da persone per usi destinati all’abitazione e/o alla produzione di beni e servizi. L’Istat sta organizzando i lavori con modalità innovative riguardo gli aspetti informativi e organizzativi. Lo scopo è quello di limitare l’onere operativo sugli enti locali, da sempre coinvolti nella rilevazione sul campo, di diminuire il carico per i cittadini chiamati a compilare i questionari, di migliorare, infine, l’accuratezza dei dati e la tempestività nella loro diffusione. Una delle principali innovazioni consiste nell’impiego delle liste anagrafiche comunali (LAC): per la prima volta i questionari saranno distribuiti per posta e non più dai rilevatori e i rispondenti potranno scegliere fra diverse soluzioni per la loro compilazione e restituzione: web, centri di raccolta e punti di ritiro sul territorio. Per sperimentare le nuove strategie nel 2009 è stata effettuata un’indagine pilota che ha coinvolto 82.735 famiglie di 31 comuni.

Red: per i ritardatari ultima scadenza a fine settembre. I pensionati che devono ancora presentare il Modello Red nonostante la scadenza fissata a fine giugno, possono ancora rivolgersi al Caf per ricevere assistenza nella compilazione e l’invio all’Ente Previdenziale. Ricordiamo che il Red è una dichiarazione, prevista dalla legge, che deve essere presentata dai pensionati che usufruiscono di alcune prestazioni, il cui diritto e misura, è collegato alla situazione reddituale del cittadino. Considerato che il reddito può variare nel corso degli anni, gli Istituti previdenziali, per garantire la correttezza delle prestazioni erogate, effettuano la verifica annuale di tali dati, attraverso una apposita procedura, chiamata Red che, attraverso l’indicazione dei redditi posseduti, serve a determinare il diritto del pensionato ad usufruire di tali prestazioni e l’importo delle stesse. Ogni anno quindi, l’Ente previdenziale invia ai pensionati che percepiscono pensioni integrate al minimo, maggiorazione ed assegno sociale, trattamento di famiglia, pensioni ai superstiti o altre prestazioni collegate al reddito, una richiesta di comunicazione dei dati e le relative annualità oggetto di verifica. Da quest’anno però, a seguito delle modifiche introdotte dall’art. 15 comma 1 del decreto legge n. 78 del 1 luglio 2009, non tutti i pensionati che ricevono la richiesta per la presentazione del modello lo devono compilare: chi presenta la diLa sede Cisl chiarazione dei di Trivento redditi (730 o Unico) e non possiede redditi esenti o esclusi dalla dichiarazione infatti, non dovrà compilare il Modello Red. I redditi che portano a elaborare il Red anche in presenza di 730/Unico sono : Reddito derivante da lavoro dipendente prestato all’estero quando tale reddito in toto (occupati nella Città del Vaticano) o in parte (frontalieri); Redditi da capitali: interessi bancari, postali, dei Bot, dei Cct e altri titoli di stato, proventi di quote di investimento ecc.. ; Prestazioni assistenziali esenti da Irpef; Altri redditi non assoggettabili all’Irpef quali ad esempio: quota esente dei redditi percepiti per attività sportive dilettantistiche fino a 7.500 •; quota esente (massimo 3.098,74) dei redditi per lavori socialmente utili in regime agevolato; importi percepiti per prestazioni occasionali di tipo accessorio (voucher); Pensioni estere da infortunio sul lavoro; Avs Svizzera: pensioni estere dirette o ai superstiti; Quote di pensione trattenute dal datore di lavoro. Sono diversi i documenti necessari per l’esatta compilazione del Red. Il più importante è la lettera inviata dall’Inps sulla quale sono indicati gli anni per i quali deve essere presentata la dichiarazione, la tipologia dei redditi da dichiarare e se deve essere dichiarato anche il reddito del coniuge e di altri familiari. Altri documenti sono: la dichiarazione dei redditi del pensionato con tutta la documentazione relativa; il Cud rilasciato dal datore di lavoro se sono stati erogati arretrati di lavoro dipendente o trattamenti di fine rapporto (liquidazione, buonuscita); arretrati di lavoro dipendente o trattamenti di fine rapporto (liquidazione, buonuscita); la documentazione relativa a interessi bancari, postali, di Bot, Cct o altri titoli di Stato; la documentazione di eventuali redditi esenti (pensioni di invalidità civile, di guerra, redditi esteri, ecc.). La stessa documentazione deve essere presentata, se l’Inps ne richiede i redditi, per il coniuge e per gli altri familiari. Ricordiamo che l’assistenza per la compilazione e l’invio del modello tramite i Caf è assolutamente gratuita.

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ANNO XIV - N. 259

MARTEDI’ 20 SETTEMBRE 2011

TEL. 0865/415513 - FAX 0865/403973 e-mail: quotidianoiserna@gmail.com

REDAZIONE VIA G. BERTA n. 76 - 86170 ISERNIA

Fa rumore lo scoop del Quotidiano: l’intervista al primo cittadino provoca l’immediata reazione dell’avvocato Vigliotti

Armi al museo, fuoco su Sparacino Uno degli indagati, agli arresti domiciliari, denuncia il sindaco di Scapoli Traffico d’armi: hanno fatto rumore le dichiarazioni del sindaco di Scapoli, Renato Sparacino, relative alle sue segnalazioni fatte alla Procura di Isernia a proposito di alcuni cimeli di guerra che, inizialmente conservati nel paese delle zampogne, sarebbero finiti altrove. L’avvocato Duilio Vigliotti, legale di fiducia di uno degli indagati, Filippo Sparacino (tra l’altro fratello del sindaco), smentisce categoricamente quelle dichiarazioni. Per lui sono soltanto una “favola”. Documenti alla mano, il legale isernino precisa i vari passaggi di una vicenda che avanti da anni. Nella nota di smentita Vigliotti ricorda che “la favola proposta dal Sindaco di Scapoli con le dichiarazioni riportate nell’articolo in oggetto, venne a suo tempo già stigmatizzata dall’Asso-

L’avvocato Vigliotti

ciazione Scapoli ’43–’44, con ben tre denunce-querele proposte dal mio assistito. Le uniformi, documenti e armi di proprietà dei privati e concesse in comodato all’Associazione Scapoli ’43–’44 furono rimosse dai locali di proprietà del Comune di Scapoli e, in attesa di diversa idonea collocazione, vennero

custodite da alcuni componenti l’Associazione stessa per poi essere posti nuovamente in esposizione presso il “Museo del Secondo Risorgimento” sito in Rocchetta a Volturno”. Vigliotti parla inoltre di alcuni contrasti che hanno portato all’espulsione del Comune di Scapoli dall’Associazione. Ragione per cui “alla fine di agosto o ai primi di settembre del 2009, tutto il materiale (armi comprese) di proprietà del Comune di Scapoli fu restituito al Comune. Per quanto appena su esposto, le armi (o meglio i simulacri d’arma) oggi esposti presso il Museo della Storia e della Memoria di Isernia non possono essere di proprietà del Comune di Scapoli né sono mai state oggetto di alcun “trafugamento”. I simulacri d’arma esposti presso il Museo della Storia

Foto archivio

e della Memoria di Isernia fanno parte della vasta collezione di proprietà o affidata all’Associazione Scapoli ’43–’44, essi erano già stati esposti presso il Museo del Secondo Risorgimento di Rocchetta a Volturno e sono stati da lì spostati proprio per consentire il migliore allesti-

mento del museo civico di Isernia. (il tutto è stato comunicato alla Questura, ndr)”. Per Vigliotti la notizia “altro risultato non ha prodotto che gettare ombre su una delle più rimarchevoli iniziative storico culturali adottate dall’Amministrazione Comunale di Isernia”. Di conseguen-

za l’avvocato intende “smentire tutte le dichiarazioni riportate come formulate dal Sindaco di Scapoli in carica invitandolo a produrre pubblicamente copia delle denunce che egli dichiara aver presentato. Nel contempo sin d’ora il mio assistito, sig. Filippo Sparacino, salvo analoga iniziativa di quanti altri dovessero ritenersi diffamati e calunniati dalle dichiarazioni del Sindaco di Scapoli, preannuncia il deposito di denuncia-querela in danno del menzionato Sindaco di Scapoli per i reati rinvenibili nelle dichiarazioni rese alla stampa e si riserva ogni più ampia azione risarcitoria. Confermiamo la totale fiducia nell’operato degli inquirenti che, anche in ordine ai fatti di che trattasi oggi, faranno definitivamente chiarezza”.

Pasquale De Riggi lavorava a Marigliano, vicino Napoli L’imprenditore molisano accusato di omicidio colposo

Schianto in moto, muore Palazzina crollata, perizia commercialista isernino per scagionare Melaragno da che lambisce la costiera amalfitana. In località Capo d’Orso di Minori, la tragedia: Pasquale De Riggi, 42enne, originario di Pettoranello di Molise, ha perso la vita dopo essersi scontrato con una Peugeot 308. I funerali dell’uomo – che lascia L’incidente sulla costiera amalfitana la moglie e due figlie – si sono svolti nel suo paese di reIn compagnia di amici, alla sidenza, Marigliano. Nel cenguida della sua Ducati Mon- tro della provincia di Napoli, ster, stava percorrendo la stra- De Riggi svolgeva la profes-

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sione di commercialista. Era molto conosciuto e stimato. Sulle cause dell’incidente indagano i carabinieri. Non è escluso che il conducente della Peugeot (a bordo c’erano due turisti argentini) stesse facendo inversione di marcia. Gli amici di De Riggi hanno subito attivato i soccorsi, chiamando il 118. Ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Gravissimi i traumi riportati (si parla anche di una frattura alla scatola cranica). La strada è rimasta chiusa al traffico a lungo. Si sono formate code chilometriche in entrambe le direzioni.

Nuova udienza, all’Aquila, per il crollo della palazzina di Via D’Annunzio, dove in seguito al terremoto del 2009 persero la vita 13 persone. Tra gli imputati figura Fernando Melaragno, imprenditore originario della provincia di Isernia. Insieme a Fabrizio Cimino, ingegnere, è accusato di omicidio colposo plurimo. I due ebbero a che fare con i lavori di ristrutturazione, effettuati nel 2002. Gli avvocati degli imputati hanno chiesto una super perizia. Il pm e le parti civili non si sono sooposti, mentre il giudice Greco si è riserva-

to di decidere. L’udienza è stata aggiornata al 25 novembre prossimo. Saranno ascoltati gli ultimi tre testi del pm e i suoi consulenti. Nel corso dell’ultimo dibattimento, di scena al tribunale dell’Aquila, è stato ascoltato un avvocato (che in via D’Annunzio aveva uno studio legale): ha detto che “nel garage dello stabile c’erano ferri scoperti nelle colonne, anche arrugginiti, cosa che ha portato alla decisione, dopo una riunione condominiale, di far fare dei lavori. Fu scelto l’ingegnere Cimino perché proprietario di un appartamento

nel condominio”. Raccolta anche la testimonia di un ingegnere, contattato da un familiare prima del famoso intervento del 2002: “ Erano almeno 6 le colonne in cattivo stato di conservazione che presentavano un distacco del copriferro negli spigoli. Il cemento esterno i era staccato e si vedeva il ferro che si era ossidato”. A dicembre, intanto, dovrebbe riprendere anche il processo per il crollo del condominio di via Cola dell’Amatrice, dove persero al vita due giovani isernini: Michele Iavagnilio e Vittorio Tagliente.


Martedì 20 settembre 2011

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La Commissione elettorale del Tribunale di Isernia ha decretato l’esclusione di Sel per carenza documentale

Elezioni, fuori Sinistra e Libertà Riammessa invece la lista della Federazione di Sinistra. Escluso Antonio Turdò La Commissione elettorale centrale del Tribunale di Isernia ha sciolto nella giornata di ieri le ultime riserve in merito all’ammissione delle liste in lizza per le elezioni regionali nella circoscrizione di Isernia. È stato escluso dalla competizione elettorale Antonio Turdò per non aver presentato nei tempi richiesti né il certificato elettorale né l’accettazione della candidatura. Fuori dalla competizione elettorale anche Sinistra Ecologia e Libertà che aveva presentato: Armando Bartolomeo; Giuseppe Iglieri; Nicola Lalli; Filippo Monaco e Mauro Natalini per problemi legati alle certificazioni elettorali. Festeggia, invece, la Federazione della Sinistra che è stata riammessa. I candidati della lista sono: Pasquale Cenci, Amedeo Colozza, Simo-

Alcuni rappresentanti della Federazione della Sinistra

ne Esposito, Antonio Patriarca, Michele Testa e Nicola Valentino elettorali. “Azzop-

pate”, quindi, il numero di liste del centrosinistra in provincia di Isernia che dalle

sette iniziali passano a cinque, tenendo conto anche del ritiro volontario della lista del Partito socialista. Rimangono in corsa, quindi, il Partito Democratico, Alternativ@, Costruire democraziaPartecipazione democratica , Italia dei Valori e Federazione della Sinistra. Tuttavia per Turdò e per Sel c’è ancora un’altra possibilità: quella di fare ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Cosa che faranno tutti i candidati e le liste che sono stati esclusi. I tempi per il ricorso dovrebbero essere, rapidissimi in quanto per questioni di questo genere c’è una corsia preferenziale. Il ricorso deve essere presentato entro tre giorni dalla notifica, dopodichè il Tar si pronuncerà. Successivamente, sarà possibile ricorrere anche al Consiglio di Stato.

PUNTI DI VISTA

Boicottato da un professore poco incline ad ascoltare chi non la pensa come lui “Egregio Ministro Mariastella Gelmini, colui che le scrive è un ragazzo di 18 anni, appena diplomato al Liceo Classico Onorato Fascitelli di Isernia che è stato vittima, durante la prova orale dell’esame di Stato, di un inammissibile atto di violazione della libertà di parola. Appena iniziata la seduta, come da mio, mi accingevo ad illustrare la tesina che avevo preparato dopo accurati e minuziosi studi. A quel punto, però, un prof. mi impediva di proseguire, sostenendo che gli argomenti da me trattati nell’elaborato pluridisci-

Ex dirigente Itr, fratello di Angelo, il dinamico presidente dell’associazione Noi ‘80

Ricci, un manager alla Regione L’ex consigliere comunale di Forza Italia tenta il salto a Palazzo Moffa con Micciché

Il Consiglio regionale del Molise

Idee chiare e vincenti, e un approccio manageriale da portare all’interno di Palazzo Moffa. Con questa prerogativa scende in campo con Grande Sud per le prossime elezioni regionali Lucio Ricci, figlio del noto cardiologo isernino, che ha deciso di tornare nel suo Molise per mettere a servizio dei cittadini la sua esperienza professionale maturata in Italia e all’estero. Dalla sua ha molte carte da giocare: è giovane, pieno di energia, dopo un corso di studi assolutamente brillante - terminato dopo la laurea in sociologia, con vari master di specializzazione alla Bocconi, alla London School of Economics di Londra, alla Harvard di Boston – è diventato un manager di successo ricoprendo cariche di prestigio ai massimi livelli. Forse è proprio l’uomo di cui il Molise ha bisogno, con il suo approccio manageriale che

all’interno del palazzo di potere potrebbe sciogliere non pochi nodi. Di certo questi sono gli uomini a cui il Molise dovrebbe dare fiducia per risolvere un bel po’ di problemi, così come gliel’ha data Michele Iorio scegliendolo tra tanti. E come ogni buon manager che si rispetti Lucio Ricci - che tra le altre cose è anche il fratello di Angelo, ben noto alla comunità isernina per il suo impegno nel sociale, ha approntato un programma ben definito delle sue proposte. “Ho scelto di candidarmi per essere al fianco delle famiglie del Molise – spiega Ricci - la cui aspettativa è quella di poter costruire un progetto di vita basato sul lavoro e la crescita dei propri figli. La domanda dei cittadini alle istituzioni, oggi, è di maggiore serenità per progettare un futuro migliore. La Regione, d’altro can-

to, ha il compito di definire quale Molise progettare per i prossimi 20 anni; dovrà saper interpretare le richieste del territorio per individuare i cardini sui quali impostare la politica economica regionale, il proprio modello di welfare ( azioni di sostegno alla famiglia, giovani, studenti, imprese e lavoratori ) e le riforme indispensabili, tra cui quella sanitaria. Per fare questo, serve progettualità e capacità di visione a lungo termine di cui deve farsi interprete la nuova classe dirigente. Il mio progetto per il Molise si basa su 4 punti: il piano per il lavoro ed l’occupazione giovanile: tramite una pianificazione a 10 anni degli investimenti in favore del turismo e della promozione del territorio, dello sviluppo delle energie alternative e delle nuove tecnologie; il monitoraggio costante delle professionalità richieste nel mercato del lavoro e quelle effettivamente disponibili; il sostegno ai servizi di accompagnamento al lavoro - fino ai contratti di primo impiego - e all’autoimprenditorialità; sgravi fiscali per chi assume o trasforma i contratti di lavoro; il sostegno alla PMI ed al rilancio dei poli produttivi della grande industria. Non di meno, il sostegno economico e formativo per tutte le persone temporaneamente espulse dal mercato del lavoro per le quali la risposta delle istituzioni deve essere quella di assicurare il reinserimento nel ciclo produttivo.

A destra Lucio Ricci

Il sostegno alla scuola, all’università ed alla ricerca: per dare ai nostri figli la professionalità e la competenza richiesta oggi dal mercato del lavoro. Compito della Regione è il potenziamento, con adeguate coperture, delle strutture scolastiche esistenti 4 la creazione dei poli scolastici; il finanziamento di borse di studio per ricercatori e studenti più meritevoli e la promozione di programmi di scambio con l’estero (studio-lavoro) per fare del valore della conoscenza la parte integrante della formazione del cittadino molisano.Lo sviluppo delle reti e delle infrastrutture: per fare del Molise una regione integrata che mantenga un livello elevato di relazioni e di scambi con il resto dell’ Italia e dell’ Europa. Sviluppare reti e infrastrutture significa aumentare il grado di connettività delle persone, stimolare lo svilup-

po economico e aumentare in maniera esponenziale le opportunità per far conoscere il patrimonio culturale, paesaggistico e archeologico del Molise. Una riforma sanitaria regionale: basata su una maggiore attenzione alla medicina del territorio e alla contestuale diminuzione dei ricoveri ospedalieri impropri che si traduce nella proposta di un nuovo modello orga-

plinare non fossero degni di essere esposti in sede scolastica, in quanto non condivisibili e poiché privi, a suo dire, di argomentazioni storiografiche e scientifiche a sostegno. Inoltre, al mio tentativo di spiegare che le fonti a cui avevo attinto fossero autorevoli, lui, con tono intimidatorio, mi precludeva definitivamente la possibilità di esplicitare il contenuto della tesina, inficiandone il valore ed invitandomi a continuare l’esame come se non fosse mai stata scritta. Questa censura perpetrata ai miei danni è un abuso chiaramente anticostituzionale ed anti-democratico. Ciò premesso, mi rivolgo a lei confidando sul suo buon senso e chiedendomi come sia possibile che, in una repubblica democratica come quella italiana, se non si è “di sinistra” o, peggio ancora, “comunisti”, non è possibile neppure diplomarsi con serenità e sostenere tranquillamente un esame di Stato, poiché, a causa di divergenze ideologiche, mi sono visto pregiudicare l’andamento della mia prova d’esame e vanificare 5 anni di studio, dei quali, normalmente, l’esame dovrebbe rappresentare il suggello. Pertanto, le chiedo di esaminare il problema e di prendere provvedimenti quanto più drastici possibile nei confronti del succitato prof. onde evitare che possa approfittare della propria posizione per danneggiare altri ragazzi”. Giustino D’Uva nizzativo della sanità, l’ospedale diffuso o integrato. Sarà assicurata, così facendo, l’assistenza a domicilio sia tramite il trasferimento dall’ospedale al territorio di personale medico e paramedico che avrebbe come effetto una riduzione dei costi legati alle degenze ospedaliere ed ai ricoveri impropri e la salvaguardia degli ospedali presenti tutt’ora in Regione”.

Cantalupo, grande successo per la sagra del baccalà CANTALUPO NEL SANNIO. Come da tradizione, si è svolta ieri sera l’attesa sagra del baccalà a Cantalupo. A partire dalle 20 e fino a tarda sera, i numerosi visitatori hanno potuto gustare la specialità gastronomica locale, nota per la sua prelibatezza. Ma la serata di ieri non è stata soltanto un momento dedicato alla buona cucina, piuttosto è stata anche un’occasione di aggregazione per i cittadini. L’appuntamento, naturalmente, ha anche il merito di continuare a mantenere in vita una tradizione culinaria tradizionale.


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Martedì 20 settembre 2011

Le iniziative sportive promozionali dedicate ai bambini hanno regalato momenti di grande divertimento

Corrisernia, la carica dei seicento Record di presenze alla gara podistica organizzata dalla Nuova Atletica Isernia “Isernia come non l’hai mai vista”. Mai slogan fu piú azzeccato dalla Nuova Atletica Isernia che ha trasformato il capoluogo pentro nella capitale dello sport per un giorno. È successo domenica per la Corrisernia 2011 che ha registrato un record di presenze. Oltre 650 gli atleti al via per la 9 chilometri di corsa su strada nel circuito cittadino,valevole come tappa per il Corrimolise. A trionfare su tutti Antonello Petrei dell’Opoa Plus Ultra Tra sacco che ha chiuso la gara in 29’06’’. Al secondo posto si è piazzato Ivan Di Mario della Polisportiva Molise di Campobasso con il tempo di 29’17’’, seguito da Mohammed Lamiri della società Ecomaratona dei Marsi che ha tagliato il traguardo in 29

In alto e a destra la gara dei bambini

minuti e 28 secondi. Vittoria in rosa invece per la Runners Chieti di Simona Di

Donato che ha chiuso la gara in 36’18’’ , seguita da Arianna Di Pardo della Nuova At-

letica Isernia giunta sulla linea di arrivo con il tempo di 36’47’’ e da Iolanda Ferritti, sempre della Nai, che ha chiuso in 37’15’’. Ma i veri protagonisti della giornata sono stati gli atleti delle gare non competitive, bambini in testa che hanno dato vita ad una grande giornata di sport. Grazie a loro le gare dei 500 metri e dei 700 metri organizzate dalla Nai proprio

per far avvicinare i piú giovani al mondo dell’altetica si sono trasformate in una vera e propria festa, insieme alle loro famiglie naturalmente, chiamate a raccolta anche dall’associazione noi80. Per non parlare della gara non competitiva dei tre chilometri partita insieme alla competitiva che quest’anno una bella e simpatica novità: il primo trofeo dei professionisti, organizzato dall’Aiga, associazione nazionale dei giovani avvocati, in cui hanno corso professionisti iscritti agli ordini piú svariati. A vincere la singolare competizione, per gli uomini è stato Oreste Scurti iscritto all’ordine degli avvocati di Isernia, mentre la prima donna al traguardo è stata Francesca Battagli, iscritta all’albo dei tecnologi alimentari. Quest’ultima è stata premia-

ta dalla consigliera regionale per le pari opportunità Giuditta Lembo. Uno sforzo organizzativo non indifferente quello messo in campo dalla Nuova Atletica Isernia che ha dimostrato ancora una volta la capacità della società isernina, la piú numerosa della regione, di saper attirare l’attenzione della gente sul mondo del podismo amatoriale, visto come fondamentale strumento di aggregazione sociale, ma soprattutto come sano e puro divertimento. La manifestazione è stata realizzata grazie al supporto dell’assessorato allo sport della Regione Molise e di molti sponsor che hanno voluto essere presenti, segnale questo che sottende l’importanza che questo evento riveste per tutto il territorio molisano.

Alcuni dei momenti piú significativi della Corrisernia 2011 . Nel riquadro il presidente della Nuova Altetica Isernia Agostino Caputo Fotoservizio di Tommaso Labella


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MARTEDI’ 20 SETTEMBRE 2011

VIA G. BERTA n. 76 - TEL. 0865/415513 - FAX 0865/403973

REDAZIONE 86170 ISERNIA

Ad essi si aggiungono anche nomi dei centri vicini, primo tra tutti il sindaco di Capracotta Antonio Monaco

Agnone, un esercito di candidati Nella cittadina altomolisana sono in tanti gli aspiranti consiglieri regionali di Vittorio Labanca AGNONE. Ufficializzati i nomi degli agnonesi che scendono in campo per le prossime regionali, inizia la campagna politica. All’inizio erano ben nove i candidati. Poi il forfait di Pasqualino De Mattia col Psi che chiarirà in conferenza stampa la decisione della lista di non competere. Quindi otto gli aspiranti a palazzo Moffa. Dall’uscente assessore regionale Franco Giorgio Marinelli col Pdl ad Amedeo Chiantese con AdC fino a Gino Di Ciocco per La Destra. Tre gli assessori comunali di Agnone in competizione. Giuseppe Attademo per l’I.dV, Maurizio Cacciavillani per il Pd e Nunzia Zarlenga inserita nel listino della coalizione capeggiata da Paolo Di Laura Frattura. Ritorna in auge l’ex consi-

Veduta di Agnone

co di Capracotta Monaco o Cinocca da Carovilli) circa 3049 se ci si vuole basare sui votanti delle ultime tornate amministrative di giugno scorso che sancirono la vittoria della sinistra con Michele Carosella. A giugno le due liste di centrodestra (dell’uscente sindaco De Vita e dell’aspirante sindaco Mastronardi) contarono rispettivamente 978 e 902 voti per un totale di 1880 consensi. Voti questi che dovrebbero essere divisi fra Marinelli, Chiantese e Di Ciocco. Mentre il centrosinistra ebbe 1169 consensi da dividere fra gli uomini del centrosinistra in campo per le regionali. Una parte di consensi verrà preso anche dai “guastatori” (per usare un termine bellico) ovvero da coloro non presenti nella tornata per le comunali. Ma c’è

da dire che mentre per le passata amministrative a tirare voti per ciascuna lista c’era anche il gioco di squadra, funzionerà ugualmente per gli uomini candidati alle regionali, alcuni dei quali sconosciuti nel panorama politico del Molise? L’impressio-

ne che i voti questa volta siano insufficienti. Ma Agnone e l’Alto Molise ,anche per storia, non possono restare senza una voce di rappresentanza. Per questo le votazioni del prossimo ottobre 2011 sono ora più che mai una vera incognita.

Iorio: una realtà che rappresenta fonte di crescita e sviluppo per il Molise

Molise che ci piace in cui chi ha idee, professionalità, estro e voglia di fare può realizzare un progetto scientifico, produttivo e commerciale avendo le Istituzioni regionali al suo fianco. Questo centro e le attività di assistenza, di coltivazione, di trasformazione e di commercializzazione ad esso legate sono sicuramente elementi di crescita e di sviluppo del territorio, ma rappresentano anche e soprattutto che questo nostro Molise ha al suo interno gli anticorpi necessari a superare l’attuale crisi internazionale e accompagnare tutto il Suo territorio nel percorso già intrapreso per una regione dei servizi, della modernita’ e del richiamo turistico- paesaggistico”. “La grossa presenza di questa sera, vedo che molte persone vengono da fuori regione e l’entusiasmo di chi ha voluto creare questa attività di eccellenza - ha continuato il Presidente -, testimoniano che avevamo ragione quando come governo regionale decidemmo di investire risorse pubbliche da affiancare a quelle private per realizzare un sogno che oggi non solo e’ realtà ma già pensa a crescere e ad evolverai. Affrontammo le tante critiche dei soliti detrattori sapendo di essere nel giusto . I settanta nuovi posti di lavoro creati in questa struttura – ha concluso Iorio - sono la migliore risposta a ogni critica”.

gliere provinciale Armando Bartolomeo con il SEL mentre si registra la new entry Vincenzo Salzano con Costruire Democrazia. Per non parlare di politici che hanno sempre avuto consensi da Agnone come Filoteo Di

Sandro pronto ad aprire un ufficio elettorale nel centro con una vetrina già abbellita da enormi manifesti. A disposizione degli otto agnonesi (per non parlare di alcuni altri altomolisani in competizione come il sinda-

Settanta posti di lavoro a Bagnoli con il centro medico Domus Area Franco Mastrodonato

di Mario Greco BAGNOLI DEL TRIGNO. Settanta posti di lavoro creati, una struttura ristorativa e ricettiva di alto livello, studi medici all’avanguardia, una parafarmacia, un centro benessere con tanto di terme, una palestra, una piazza panoramica enorme. Questi i

numeri impressionati della “Domus Area” che è stata inaugurata domenica sera a Bagnoli del Trigno. Una struttura che integra ricettività e servizi medico-sanitari in un complesso all’avanguardia unico nel suo genere in Molise, che sarà dotato a breve anche di un vera e propria fabbrica di medicine omeopatiche. Fortemente voluta dal dottor Franco Mastrodonato, affermatosi come una vera e propria autorità a livello nazionale e internazione nel settore della medicina omeopatica, il nuovo polo medico creato a Bagnoli

L’inaugurazione della Domus Area

del Trigno, ha di fatto dato una nuova speranza di crescita all’economia del paese alle

prese con i problemi endemici delle aree interne, quali lo spopolamento e della man-

canza di lavoro. Grazie all’intuizione di Mastrodonato il problema della disoccupazione è stato di fatto azzerato (quasi tutti gli impiegati della struttura sono di Bagnoli). Il progetto di Mastrodonato è stato sostenuto anche dalla Regione Molise che ha finanziato una parte del complesso. La struttura è stata inaugurata alla presenza delle massime autorità regionali tra cui il presidente della Regione Molise, Michele Iorio che ha voluto sottolineare la bontà di questo progetto. “E’ questo – ha detto il presidente Michele Iorio - il

Ospedale, Pontarelli vuol salvarlo e invita tutti alla collaborazione AGNONE. Ospedale, Enzo Pontarelli invita a lavorare uniti per risolvere il problema del San Francesco Caracciolo. “Non ci sono fini propagandistici né elettorali – spiega il consigliere comunale del Pdl – dietro la mia decisione di intervenire a tutela dell’ospedale agnonese con la creazione di un comitato civico. L’unico interesse che mi ha spinto a scende-

re in campo è quello della tutela dell’Alto Molise”. È questa la precisazione che il politico isernino fa a chi aveva voluto vedere nella sua scelta un’iniziativa più che altro politica. “Mi meraviglia – sottolinea Pontarelli – che la volontà di creare un comitato per il Caracciolo sia stata oggetto di critiche. Se ho voluto impegnarmi a tutela dell’ospeda-

le è perché ho scelto di mettere a disposizione dei cittadini le mie capacità e i miei contatti. Come già fatto per l’autovelox di Cantalupo nel Sannio, ho voluto fare qualcosa di concreto per risolvere una questione che sta a cuore a tantissime persone. Per questo credo che sarebbe meglio per tutti mettere da parte eventuali divergenze d’opinione ed unirci, invece,

Il consigliere comunale Enzo Pontarelli

per raggiungere un obiettivo comune importante, quale è

quello di salvare il San Francesco Caracciolo”.

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ANNO XIV - N. 259

MARTEDI’ 20 SETTEMBRE 2011

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REDAZIONE VIA G. BERTA n. 76 - 86170 ISERNIA

La nuova Finanziaria prevede l’accorpamento di tutti gli istituti che contano un minimo di mille alunni

Un’unica scuola dall’infanzia alle medie In meno di due anni sono già state cancellate due dirigenze su tre di Marco Fusco Lo prevede la legge 111/ 2011( ultima Finanziaria appena licenziata dai due rami del Parlamento), all’articolo 19, comma 4. La nuova disposizione normativa prevede, tra l’altro, l’accorpamento in istituti comprensivi, con minimo mille alunni, le scuole primarie e medie. E ieri pomeriggio, si è tenuta la prima riunione presso l’Amministrazione provinciale di Isernia, per cominciare a ragionare sul nuovo piano di dimensionamento scolastico. Cosa succederà per Venafro? E’ presto detto. Il provvedimento che sta passando sulla testa dei cittadini, prevede la cancellazione di un’altra dirigenza scolastica. E così, in meno di due anni, sono state cancellate, quasi con colpo di spugna, ben due presidenze su tre. Solo l’anno

scorso si è deciso di accorpare due direzioni e istituire l’istituto onnicomprensivo “Pilla” che comprende classi dell’infanzia, della primaria e delle medie. Il “Pilla” e il “don Testa”, quali tra i due istituti sarà buttato giù dalla torre? Chi salterà, la preside Morelli o il preside Visocchi? L’Assessore alla Pubblica Istruzione Benedetto Iannacone non si sbilancia più di tanto, ma fa capire che un criterio che sicuramente sarà tenuto in debita considerazione, sarà quello dell’anzianità, cioè sarà salvato l’istituto che ha più storia alle spalle. Risultato? Rimarrà in piedi l’Istituto Comprensivo “Leopoldo Pilla” che dal primo settembre di quest’anno è presieduto dal dirigente scolastico Anna Rosa Morelli. Questo istituto, con la costola di Sesto Campano, van-

ta quasi mille e trecento alunni, dall’infanzia alla scuola media. E forse pochi sanno che ieri pomeriggio c’è stata una riunione tecnica presso la sede della provincia ad Isernia per discutere del nuovo taglio che andrebbe a colpire la città di Venafro. All’incontro avrebbe partecipato in rappresentanza del comune di Venafro l’Assessore alla Pubblica Istruzione Benedetto Iannacone. Rimarrà in piede dunque solo l’istituto Comprensivo “Leopoldo Pilla”e il provvedimento sarà efficace dall’anno scolastico 2012/2013, cioè l’anno prossimo per intenderci. Un mega istituto con oltre 1000 alunni. Scomparirà anche Pozzilli che dovrà necessariamente accorparsi con altri istituti limitrofi, per raggiungere quota mille iscritti. Si ridisegnerà, di fatto, la ge-

Vendola con Caccia al tesoro mostra la città che non c’è

ografia regionale delle autonomie scolastiche, per questo occorrerà rimanere vigili per arrivare a soluzioni, possibilmente condivise da tutti. La scure dei tagli del governo centrale dunque si abbatte ancora su Venafro per quanto riguarda le autonomie scolastiche. Da queste parti non piace affatto la politica portata avanti dall’Ufficio scolastico regionale che, ad esempio, anche per le scuole cittadine, ha autorizzato il funzionamento di “classi pollaio” che arrivano a comprendere, in alcuni casi., 33 alunni. Non a caso alcuni genitori si stanno muovendo per chiedere le dovute verifiche a chi di dovere prima di intraprendere un’azione legale. Secondo fonti attendibili, sarebbe stato interessato già un noto avvocato per portare la questione dinanzi

Angelo Pescosolido primo premio

Successo del concorso fotografico di denuncia Domani riunione organizzativa del movimento “I Venafrani” C’è il dovere di dare alla città una diversa efficienza sociale e civile “I Venafrani” si danno una specifica fisionomia organizzativa per prendere ad operare ufficialmente. E’ quanto avverrà nell’assemblea del neo movimento in programma domani, Foto Guarini mercoledì 21 settembre (ore 18,30), presso il Centro Sociale Madonna delle Rose in via Pedemontana. Nel corso dei lavori, così come concordato durante il precedente appuntamento, si procederà infatti all’approvazione del logo (nella foto di Guarini, il logo del neo movimento rappresentato da un innovativo panorama da est della città di Venafro, arricchito da colture e paesaggio) e dello statuto dell’organismo, che mira a rilanciare immagine, diritti e prerogative della città, promuovendo altresì iniziative proprie al fine di coinvolgere ed interessare quanta più gente possibile attraverso la riqualificazione della vita locale. Si varerà quindi l’organigramma del nuovo soggetto sociale e verranno concordate le prime iniziative programmatiche. “L’idea di costituire ‘I Venafrani’ -spiegano i promotori del movimento- è per conferire alla città un’efficienza sociale e civile diversa, attraverso l’attribuzione ed il riconoscimento degli specifici diritti cui si ha diritto. Le nostre finalità sono propositive e positive. Puntiamo ad una massiccia adesione per dare maggiore peso alla nostra azione. ’I Venafrani” produrranno altresì da se, promuovendo tutta una serie di iniziative nel campo sociale, civile, artistico e culturale”. T.A.

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“Caccia al tesoro”, che successo! Il concorso fotografico ideato dal circolo venafrano del Sel ha avuto tantissimi riscontri da parte della gente. Sabato scorso, nella suggestiva cornice della Dimora del Prete nel centro storico di Venafro, sono stati assegnati i premi ai vincitori. L’iniziativa portata avanti dal circolo cittadino del partito di Niki Vendola ha avuto il merito di riportare alla luce una città che non si vede, fatta di degrado, abbandono, discariche più o meno a cielo aperto nel cuore del centro storico oltre che in periferia. Segni di violenza a danno del patrimonio ambientale che tocca molto da vicino l’area del Parco regionale dell’Olivo di Venafro. “Tutti i concorrenti hanno fatto un buon lavoro”, ha affermato il capogruppo alla Provincia di SEL, Antonio Sorbo, che ha presieduto alla premiazione. La giuria, guidata dal fotografo Sergio Di Giovanni, il quale ha sottolineato la buona qualità delle foto di tutti i partecipanti, ha individuato i concorrenti a cui attribuire i premi, che non erano cumulabili. Il premio per la concorrente più giovane è andato ad Elsa Cicerone, appena 18enne. Il premio per il miglior portfo-

al Tar Molise che proprio in questi giorni ha emesso ben due sentenze di condanna per la direzione scolastica regio-

nale sulla vicenda delle classi-pollaio. Nei prossimi giorni ne sapremo molto di più su questi argomenti.

NOTIZIE IN BREVE DALLA CITTA’ di VENAFRO

Il presidente del S.s. Rosario si candida, chiesto il rinvio al Tar Santissimo Rosario, il comitato chiede il rinvio della discussione al Tar Molise. I giudici di Campobasso avevano fissato l’udienza per domani 21 settembre. Con precedente ordinanza il tribunale amministrativo regionale aveva, di fatto, sospeso l’efficacia di tutti i provvedimenti emssi dai vertici Asrem e dalla struttura commissariale. Il rinvio viene chiesto per motivi di opportunità, attesa la scadenza elettorale delle regionali in programma per il 16 e 17 ottobre prossimi. Ricordiamo che il presidente del comitato “S. Rosario” Gianni Vaccone ha deciso di candidarsi alle regionali con il movimento dell’Onorevole Ruta “Alternativ@”, dietro la decisiva intercessione del consigliere regionale Massimiliano Scarabeo.

Problema diossina, prossima la discussione in Consiglio Emergenza diossina, il presidente del consiglio Nico Palumbo ha finalmente fissato la data per la discussione dell’argomento in sede di consiglio comunale. L’assise è stata fissata per venerdì 30 settembre, alle ore 18,30. Vista l’importanza dell’argomento che sicuramente chiamerà a raccolta tantissimi cittadini, Palumbo ha deciso di tenere la seduta consiliare presso il museo archeologico di santa Chiara. A chiedere urgentemente la convocazione del parlamentino civico venafrano l’ex sindaco di Venafro Vincenzo Cotugno che nei giorni scorsi aveva inviato una circostanziata lettera proprio a Palumbo e al sindaco per tenere alta l’attenzione sull’emergenza diossina.

Giornate Europee del Patrimonio Tre le nuove aree archeologiche lio, relativo alla capacità di documentazione con il maggior numero di foto di qualità, è stato assegnato a Miriana Notte, appena 17enne. Sono state quindi premiate le migliori cinque fotografie. Il primo premio è stato vinto dal giovane Angelo Pescosolido, con una foto con cui si documenta lo stato di abbandono di un’area lungo corso Campano. Il secondo posto se lo è aggiudicato Marco Della Palma, anche lui giovanissimo (appena 19 anni), con una foto scattata all’interno della scuola materna di via Acquedotto, chiusa da dieci anni e non più riaperta. Terzo posto per Gilda Cuva, che ha documentato con perizia il fenomeno dell’abbandono di rifiuti nelle campagne alla periferia della città. Il quarto premio è stato assegnato al giovane Francesco De Luca per una foto che

In occasione delle giornate Europee del patrimonio del 24 e 25 settembre, la Soprintendenza per il Beni Archeologici del Molise annuncia che inaugura due tra le aree archeologiche più importanti del Molise: il Teatro romano di Venafro e il santuario sannitico di Campochiaro. Conferenza stampa di presentazione giovedì 22 settembre presso la sala conferenze della biblioteca provinciale di Campobasso con la partecipazione del presidente della provincia De Matteis e i sindaci di Venafro e Campochiaro M.F.

Miriana Notte miglior portfolio

documenta l’abbandono di rifiuti in un corso d’acqua alla periferia di Venafro. Quinto posto per Monica Di Filippo. A premiare i vincitori c’era anche il consigliere provinciale di SEL Marcello Cuzzone, che si è detto soddisfatto per il successo dell’iniziativa ed

ha ringraziato i componenti del circolo di Venafro per averla o rg a n i z z a t a . Durante la premiazione è stato proiettato un video con una selezione delle foto partecipanti al concorso. La manifestazione si è svolta nell’ambito di “Empty Space”, iniziativa di arte e cultura che, nella Dimora del Prete, ha ospitato una interessante mostra di arte contemporanea, performance artistiche, concerti e proiezioni. M.F.


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Pozzilli. Si prospetta l’avvio della mobilità e quindi il licenziamento di tutti gli addetti dello stabilimento

Rer, negata la cassa integrazione I vertici aziendali hanno escluso il ricorso al provvedimento: infuriati gli operai POZZILLI. Nessuna buona notizia per i lavoratori dello stabilimento della Rer di Pozzilli. Ieri mattina, infatti i lavoratori si sono riuniti in assembrale presso la sede Venafrana della Cgil per discutere sul loro futuro lavorativo. La riunione si è resa necessaria dopo che lo scorso 14 settembre per tutti i 25 operai dello stabilimento era scaduta la cassa integrazione straordinaria per crisi. Gli operai da quel momento erano a carico dell’azienda dalla quale aspettavano comunicazioni circa la loro situazione. Dopo essersi ritrovati davanti ai cancelli dello stabilimento anche alla presenza dei carabinieri della stazione di Filignano, i quali hanno potuto certificare la presenza degli stessi operai davanti ai cancelli dello stabilimento del nucleo indu-

Nella foto lo stabilimento della Rer di Pozzilli

striale di Pozzilli, gli operai ieri mattina si sono ritrovati nella sede del sindacato. A quanto si apprende, i vertici della Rer, nonostante le pressioni delle sigle sindacali non avrebbero concesso al personale, la possibilità di ot-

tenere un altro anno di Cigs. Questa soluzione sarebbe tra l’altro contemplata dalle vigenti normative. In realtà l’azienda sarebbe più intenzionata ad avviare nei confronti dei lavoratori la procedura di mobilità che

porta inevitabilmente al licenziamento. Questo ha gettato gli operai nello sconforto. Con l’avvio di questa procedura infatti, gli operai avrebbero 75 giorni durante i quali sarebbero a carico dell’azienda. Situazione davvero difficile quindi quella per il futuro degli operai dell’azienda che allo stato attuale non sanno davvero come affrontare il loro immediato avvenire. Qualora venisse avviata la strada indicata dall’azienda, il termine ultimo della procedura coinciderebbe con la metà del prossimo mese di dicembre. Molte sono purtroppo le aziende del nucleo industriale di Pozzilli i cui operai vivono in questo limbo in cui, non è chiaro se mai torneranno al lavoro o se per loro verranno prorogati gli ammortizzatori sociali.

Il professionista aveva anche proposto soluzioni alternative per l’Ente

Pizzone, l’ex segretario comunale precisa: non serviva mandarmi a casa PIZZONE. Come annunciato nei giorni scorsi, il segretario comunale, dottor Giuseppe Tomassone è stato sostituito. Il professionista ha affisso un manifesto per le vie del piccolo centro per congedarsi, dopo trent’anni trascorsi nella sede del comune. L’ormai ex segretario con l’occasione ha inteso salutare e ringraziare l’intera cittadinanza e gli amministrazioni che nel tempo si sono susseguiti al timone dell’ente. Tuttavia, ha approfittato di questa occasione anche per “fare chiarezza senza alcun intento polemico e di far co-

noscere il “peso” che il servizio costava al comune di Pizzone. I costi supportati dal comune per il segretario – dice Tomassone – sono solo di 32.565,97 euro annui poco più di quanto costa un qualsiasi altro dipendente al comune. Si dice – continua l’ex segretario – che il mio esonero sia stato causato dal fatto che il comune di Pizzone non poteva più anticipare le somme degli altri comuni convenzionati. Ebbene – spiega ancora il dottor Tomassone – ho proposto al sindaco una soluzione alternativa per ridurre i costi. In pra-

Nella foto il comune di Pizzone

tica – dice Tomassone – nella seduta del consiglio comunale del 25 agosto scorso, avevo detto al sindaco che si poteva individuare un altro comune come capofila della convenzione oppure – afferma ancora – attraverso un

rimborso mensile da parte degli altri comuni. Questo – spiega il segretario comunale – non è motivo per fare polemica, ma è solo per fare chiarezza su questo punto su cui si è tanto detto e discusso”.

Sulla questione industriale

Petraroia: serve incontro urgente con i sindacati per il futuro dei lavoratori

Nella foto Michele Petraroia

La difficile situazione in cui versano numerose aziende del Nucleo Industriale di Pozzilli, ha indotto il Consigliere Regionale Michele Petraroia ad inviare agli Assessori Regionali al lavoro e all’industria una nota in cui si richiede l’apertura di un tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali. “In questi giorni – scrive Petrarioia - sono scaduti gli ammortizzatori sociali per venticinque operai della Rer, da 6 trenta operai dell’ex-Fonderghisa sono privi di ogni forma di integrazione salariale, tra qualche mese termina la Cigs per novanta addetti della Manuli e per trenta operai dell’ATME, entro dicembre finisce la copertura reddituale per sessantatre lavoratori della Geomeccanica nel mentre l’Inps ha respinto la Cig per i quattordici addetti della QEI, prosegue la Cigs a rotazione per gli ottantatre dipendenti della Sata Sud e si attendono sviluppi sia per i diciassette addetti della Proma Spa che per la rotazione di parte dei duecentoventi addetti della Proma Sas. I sindacati di categoria scrive ancora il consigliere - chiedono notizie certe sulle prospettive dello stabilimento Fiat di Termoli e sulle ricadute degli investimenti dell’indotto dell’auto nelle diverse aziende operanti in Molise. Pur comprendendo le difficoltà connesse con la scadenza della legislatura – sottolinea Petraroia - che precludono alle Istituzioni Regionali di agire nel pieno delle proprie prerogative di legge, sollecito gli Assessorati competenti al Lavoro e alle Attività Produttive ad aprire un confronto con le rappresentanze sindacali per definire linee di intervento utili a limitare i danni e ricercare possibili soluzioni di tutela per ciascun lavoratore coinvolto. In termini più ampi – dice ancora il consigliere - si pone una questione di politiche industriali regionali da sostenere con incentivi e atti di programmazione che agevolino gli investitori e le imprese metalmeccaniche e del settore dell’auto”.

Sesto Campano festeggia Sant’Eustachio Martire

Nella foto una veduta di Seto Campano

di Tonino Atella SESTO CAMPANO. Si

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festeggia quest’oggi Sant’Eustachio Martire, Patrono

della cittadina all’ingresso sud/ovest del Molise. A presiedere il Comitato organizzatore dell’appuntamento patronale, i cui componenti sono Annarita Autenzio, Eustachio Cicerone, Francesca Coia, Patrizia Forte, Federica Martellino, Adriano Ricci, Gianpaolo Ricci ed Antonio Verrillo, è stato designato Fr. Gianpiero Ritrovato, rettore pro tem-

pore della parrocchia sestolese : “ E’ la prima festa del Santo Patrono -dichiara il Frate Cappuccino, Guardiano e Superiore del Convento e della Basilica di San Nicandro di Venafro- che mi trovo a vivere con gioia tra di voi. La festa patronale è un momento di incontro e riproposta per una vita legata alla riscoperta del sentimento di identità di una comuni-

tà di credenti che si ritrova, sì a far festa, ma soprattutto a pregare e a impetrare grazie al Signore per l’intercessione di Sant’Eustachio”. Il programma religioso dell’appuntamento : dopo la novena ed i vespri solenni di ieri in onore del Santo nella chiesa di S. Eustachio Martire, quest’oggi (ore 10.00) S. Messa al Cuore Immacolato di Maria, quindi alle

18,00 celebrazione nella chiesa del Santo Patrono e subito dopo solenne processione con la statua del Santo per le vie del paese. Per gli appuntamenti ricreativi, dopo la serata danzante di ieri sera con stand gastronomici allestiti dal comitato festa, questa sera musica in piazza e a fine serata estrazione della lotteria che assegnerà una parete arredata, un divano 2 posti, un weekend di relax per 2 persone presso un villaggio turistico, un orologio, un gioiello ed una panca per gli addominali.


“La mia è la battaglia delle scuole sicure e delle infrastrutture”. All’inaugurazione anche Sabrina De Camillis

Regionali, il Pdl punta su Vitagliano All’apertura della sede elettorale, l’assessore attacca la sinistra: accozzaglia contro Iorio “Essere qui oggi mi emoziona, mi ricorda la mia vita politica. La mia battaglia è quella delle scuole sicure, delle infrastrutture, della valorizzazione delle risorse”. Queste le parole di Gianfranco Vitagliano durante l’inizio della sua campagna elettorale avvenuta con l’inaugurazione della sua sede politica in via Umberto I a Termoli. “Una sede che porta fortuna”, ha detto la De Camillis ricordando come sia la stessa in cui Di Brino ha potuto cantare vittoria alle comunali del 2010. Gremitissima la sala di cittadini e politici e amministratori “amici”, come l’assessore

provinciale Colaci, la parlamentare De Camillis, il sindaco di Termoli Di Brino e molti altri sindaci e consiglieri comunali del Basso Molise. Vitagliano ha fatto un breve excursus della propria attività politica, ricordando i considerevoli fondi stanziati dalla Regione e dal Governo in favore del Molise. Ribadendo il suo sentirsi a posto con la coscienza per questo e per le vicende al centro degli attacchi mediatici contro di lui. “Non tutti sanno che nel processo Turbogas io sono stato prosciolto. Inoltre, ultimamente ho lavorato in silenzio, senza farmi vedere molto in giro,

ma ho lavorato molto per la comunità e poco per i singoli. Se dovessi dirvi tutte le cose che abbiamo fatto in tutti i campi e che non abbiamo avuto il tempo di dirvi non basterebbero giorni. Abbiamo migliorato la qua-

lità della vita dei molisani. Io e Iorio abbiamo lottato a Roma per i finanziamenti Cipe, riuscendo ad ottenere un miliardo e 350 milioni”. Dopo aver dichiarato la formazione di centrosinistra in corsa alle regionali “un’ac-

cozzaglia unita solo dall’odio per Iorio, senza programma”, ha rivolto il suo appello agli elettori: “Il voto è un diritto civile a cui non si deve rinunciare. Non va dato ad amici e parenti solo perchè tali seppur incompetenti. Di una politica sbagliata se ne pagano le conseguenze per lungo tempo. In seguito, Di Brino: “Sono convinto che vinceremo perchè abbiamo persone credibili, con esperienza da vendere sul piano politico e istituzionale Anche la De Camillis ha naturalmente appoggiato Vitagliano: “Ha lavorato da sempre al fianco del Presidente Iorio. In que-

sti anni ha lavorato tantissimo, rinunciando spesso a sè stesso e agli affetti. Non sapete quante volte abbiamo dovuto spiegare a Tremonti come le risorse non andavano sprecate ma investite. Perchè ci sono i detrattori del Molise che pur di mandare a casa Iorio fanno di tutto, gettando fango e ridicolizzando la nostra regione. Sul voto, quando parla la sinistra, dovete chiedervi: sono proposte fattibili o fantasie? Frattura cosa vuole fare realmente? E’ solo una maschera dei Petraroia e Romano”.Vitagliano concluderà la campagna il 12 ottobre, in piazza Cattedrale.

La via Crucis nazionale indetta dal sindacato Conapo Dopo il rogo

Tagli, la croce dei Vigili La lettera di Massimiliano, pompiere a Termoli

di Tania Tardiola Una via crucis con in spalla una croce che attraverserà mezza Italia per raggiungere Montecitorio il 12 ottobre. E’ la protesta del Conapo, sindacato dei Vigili del Fuoco, contro i tagli finanziari, i sacrifici mai riconosciuti, gli accorpamenti, a cui hanno aderito alcuni pompieri molisani. Pompieri che in tutto il mondo svolgono un ruolo fondamentale, prioritario per la sicurezza delle persone. Sempre in prima linea in incendi, terremoti, alluvioni, soccorsi a persona, incidenti stradali e molto altro, met-

tendo a rischio la propria vita. Un esempio eclatante è la lunga lista di pompieri scomparsi nella tragedia dell’attacco alle Torri Gemelle. Moltissimi di quei vigili erano liberi dal turno lavorativo e non hanno atteso un attimo per indossare le divise e da casa correre in strada per cercare di salvare la vita alle persone, perdendo la loro. In altri casi meno eccezionali, il loro intervento non perde certo di importanza. Chi si occupa di estrarre i cadaveri dalle lamiere negli incidenti stradali? I pompieri. Chi interviene nei terremoti e in seguito tra le ma-

cerie? I pompieri. Sarebbe infinito l’elenco dei casi in cui è necessario il loro intervento. Considerando le nostre zone, se non ci fossero stati loro nel vasto incendio scatenatosi a Guglionesi, o nel piu’ recente a Rio Vivo, le conseguenze sarebbero state piuttosto gravi. Proprio da un ‘nostro’ pompiere, Massimiliano della sezione di Termoli, arriva una lettera di appoggio alla manifestazione del Conapo, che dice: “Voglio contribuire anch’io alla protesta del Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco. Lo scopo di questa lettera è cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica della nostra regione sui rischi e i sacrifici compiuti ogni giorno

dai Vigili del Fuoco. Una via crucis nella quale un gruppo di pompieri a turno trascinerà una croce sulle spalle. La manifestazione toccherà i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco delle principali città italiane, una protesta lunga 430 Km, partita da Aulla il 13 settembre che arriverà a Montecitorio il 12 ottobre. Sosteniamo che il sacrificio con cui porteremo la croce a Roma è inferiore rispetto a quello che facciamo quotidianamente per prestare soccorso. Le motivazioni che ci spingono a questa protesta pacifica sono molteplici, dai tagli agli accorpamenti, agli straordinari e alla valorizzazione del nostro sacrificio che non ci viene riconosciu-

to. Chiediamo attenzione e rispetto per il nostro lavoro, chiediamo lo stesso trattamento che lo Stato riserva agli altri Corpi di Polizia di Stato, Corpo Forestale, Polizia Penitenziaria, tutti servitori dello Stato, addetti, come noi, ognuno per la propria specializzazione, a rendere piu’ sicuro il nostro Paese! I pompieri da sempre non si tirano indietro innanzi ai sacrifici, ma a tutto c’è un limite e quel limite da tempo e’ passato. E’ assurdo che un capo squadra con 30 anni di servizio guadagni 1485 euro, ben 500 euro in meno rispetto a un pari grado di altro corpo di pubblica sicurezza”.

Riapre la scuola a Rio Vivo In seguito all’incendio divampato domenica sera, la scuola elementare del quartiere era stata chiusa, su decisione del primo cittadino, solo in via precauzionale, per la mattinata di ieri. La chiusura ha consentito ai tecnici del comune di svolgere le operazioni di sopralluogo, per verificare che l’edificio non avesse riportato lesioni e potesse accogliere senza pericoli i piccoli alunni. I controlli hanno accertato che la scuola è agibile e, infatti, è stata riaperta stamattina, mentre proseguono le indagini sia sul rogo, per il quale non si esclude l’origine dolosa, sia per una frana, che da anni minaccia l’istituto e che è stata oggetto d’esame durante i controlli sulla sicurezza dello stabile. P.C.


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Martedì 20 settembre 2011

Cammilleri interviene su Puliamo il mondo e sulla differenziata a Campomarino

Il sindaco Cammilleri

“Fuori dall’Unione dei Comuni se non si prendono posizioni” CAMPOMARINO. Cammilleri annuncia provvedimenti per la situazione rifiuti. “Se l’Unione dei Comuni non prenderà pozione a nostro favore contro le inadempienze della ditta Tecneco, proporrò in consiglio che la città di Campomarino esca

dalla suddetta Unione”. Queste le dure parole del sindaco Cammilleri, pronunciate ieri in conferenza stampa. Una conferenza stampa che doveva vertere sull’iniziativa di Legambiente ‘Puliamo il mondo’ ma come era prevedibile l’argomento di di-

battito è stata la situazione rifiuti a Campomarino Lido. L’iniziativa ‘Puliamo il mondo’, che porterà il 23 e il 24 settembre i bambini di elementari e medie a pulire tutti insieme i rifiuti abbandonati nella zona di Campomarino Lido, non poteva non

portare il ragionamento su tutto ciò che è successo quest’estate. “Campomarino è stata letteralmente invasa dai rifiuti - ha affermato, non senza una certa tristezza Cammilleri- e questo è stato principalmente per due ragioni: la ditta non ha effet-

La coppia rientrava a San Salvo dopo una giornata in campagna

Scontro con Apecar, muoiono due anziani Coinvolto anche un giovane di Montenero SAN SALVO. E’ di due morti il bilancio dell’incidente avvenuto ieri pomeriggio lungo la vecchia provinciale che collega San Salvo con la Statale 16 e che costeggia la Trignina. A perdere la vita due coniugi residenti a San Salvo: Augusto Trovarelli, 84 anni, e Maria Fabrizio, 77enne. Il fatto è avvenuto intorno alle 16.30, quando gli anziani stavano tornando a casa dopo essere stati nel podere di proprietà, in contrada Pepe. Stavano uscendo a bordo del loro tre ruote da una via di campagna per immettersi sulla strada principale, quando è avvenuto l’impatto con una Fiat Bravo che stava sopraggiungendo. Alla guida dell’auto S. C., giovane operaio di Montenero di Bisaccia. Dopo l’incidente entrambi i mezzi sono finiti fuori strada, lungo la cunetta, ma mentre il giovane alla guida della Bravo è uscito quasi illeso, non c’è stato niente da fare per gli anziani coniugi. Non sono serviti a nulla i soccorsi, giunti sul posto anche con un’eliambulanza.

S. C. è stato trasportato in ospedale per gli accertamenti di rito e pare che accusasse dei dolori alle gambe, ma non dovrebbe trattarsi di nulla di grave. Il giovane era sotto choc dopo l’urto e, secondo alcune testimonianze, avrebbe riferito di aver tentato in tutti i modi di evitare l’urto, suonando il clacson e lampeggiando con i fari. L’apecar, nonostante ciò, avrebbe continuato ad attraversare la strada fino al tragico impatto. La dinamica è comunque al vaglio della Polizia stradale. La strada su cui si è verificato l’incidente da tempo è divenuta secondaria, con condizioni di asfalto a dir poco pietose, oggi utilizzata soprattutto dai rispettivi proprietari per raggiungere i terreni. Non è tuttavia disdegnata da chi la preferisce alla più trafficata Statale Trignina, che le scorre proprio accanto, per raggiungere la SS 16 o il mare. Percorrendola sono ci sono diversi incroci con viuzze di campagna, uscendo da una delle quali hanno trovato la morte moglie e marito di San Salvo. R.d’A.

tuato il servizio nel modo stabilito, facendo in modo che molta gente utilizzasse le strade del lido come una discarica, e la gestione dell’ecopunto è stata a dir poco fallimentare creando a sua volta un’altra discarica a cielo aperto”. Il sindaco ha poi voluto ricordare tutto ciò che è stato fatto dal Comune per evitare questa situazione, come l’ordinanza di interruzione della raccolta porta a porta, ma che alla fine è servito a poco. “Essendo una città che d’estate basa la sua economia sul turismo, non possiamo permetterci immondizia e discariche a cielo aperto come biglietto da visita” ha continuato Cammilleri giudicando infatti quest’estate come un “momento da dimenticare ma come un punto di partenza e soprattutto di svolta da cui partire e combattere per evitare che accada nuovamente”. L’accusa, oltre che alla ditta ap-

paltatrice, la Tecneco, è caduta anche sull’Unione dei Comuni, rea secondo il primo cittadino di non aver svolto il ruolo di controllore stabilito nei patti, ma facendo semplicemente da ‘passacarte’ alla ditta nei momenti in cui arrivavano le proteste dei cittadini e del Comune stesso. Per questi motivi entro pochi giorni il sindaco Cammilleri deciderà se agire in sede legale anche contro la stessa Unione. E proprio per tutto ciò la manifestazione ‘Puliamo il mondo’ è caduta a fagiolo. “Approfitteremo di questa iniziativa -ha concluso il sindaco Cammilleri- per rimboccarci le maniche ancor di piu’ e tentare di acquistare un maggiore senso civico verso l’ambiente ma soprattutto faremo in modo che aumenti il senso di appartenenza verso il territorio”. Un’iniziativa che, siamo sicuri, troverà tutti d’accordo.

I problemi: igiene e sicurezza

Di Pietro jr favorito dalla genealogia, ma avrà abbastanza voti nel suo paese?

Totaro: “Il sindacato convoca il Comitato Asrem sulle Guardie Mediche”

Regionali: a Montenero sarà battaglia tra cinque aspiranti consiglieri

A seguito dei noti episodi di inadeguatezza igienica della sede di guardia medica di Campomarino dove sacchi di rifiuti sono stati abbandonati in ambulatorio per oltre tre mesi nonché delle altre sedi del basso Molise e le recenti e ripetute aggressioni ai medici in servizio presso la sede di Gambatesa, il sindacato Fimmg ha convocato il comitato aziendale (organo istituzionale per la medicina generale, continuità assistenziale e 118) che si dovrebbe tenere a campobasso il 28 settembre presso la direzione generale della Asrem in via Ugo Petrella con all’ordine del giorno: ‘pulizia ed igiene degli ambulatori di guardia medica e sicurezza delle sedi’. Per tale incontro è stato formalizzato l’invito ai presidenti degli ordini dei medici di Campobasso ed Isernia. A dare tale comunicazione alla stampa, è il segretario regionale della Fimmg, dottor Giancarlo Totaro, che ha inoltre rivolto alcune parole al sindaco di Campomarino, Gianfranco Cammilleri sull’avvenuta rimozione dei rifiuti nella Guardia Medica. In una nota si legge. “Egregio signor sindaco di Campomarino, stimato collega, apprendiamo con piacere che finalmente sono stati rimossi i rifiuti nell’ambulatorio di guardia medica, anche se il provvedimento sembra piu’ dovuto al suo personale interessamento di cui la ringraziamo, che ad una soluzione definitiva del problema. E’ evidente che in merito a chi spetti la rimozione dei rifiuti dall’ambulatorio di guardia medica servono urgenti chiarimenti tra l’amministrazione comunale di Campomarino e la Asrem visto che non è certamente una mansione del medico farlo. L’ambulatorio è comunale, il servizio è Asrem, quindi credo che il sindaco quale tutore della salute dei propri cittadini sicuramente si farà portatore di Sue personali proteste presso la direzione del distretto di termoli che unite a quella dei medici in futuro si spera possano evitare che si ripeta un episodio sconcertante e pericoloso come questo. Caro collega quindi contiamo anche su di lei per risolvere questo problema. Inoltre voglio comunicarle che è mio compito tutelare i diritti e la dignità dei colleghi medici nell’interesse anche della salute dei pazienti, e tali interessi in questa vicenda non sono mai stati tutelati attraverso la strumentalizzazione politica del Suo ruolo istituzionale e della Sua persona fisica”.

MONTENERO DI BISACCIA. Da sette a quattro, o cinque se si considera il candidato del listino maggioritario con La destra. Quasi il cinquanta per cento in meno di candidati alle regionali rispetto a cinque anni fa, una sola la certezza (in termini politici si intende): Cristiano Di Pietro sarà consigliere regionale, gli altri non si sa. E già, la candidatura del primogenito di Antonio è finita su tutti i media nazionali, spesso assimilata a quella del leghista Renzo Bossi, figlio del leader di partito Umberto. Insomma, qualcuno che prenderà i voti, ci mancherebbe, ma guai a pensare che parta da una posizione privilegiata in quanto figlio del capo carismatico di un partito. Ma tant’è, per Di Pietro junior la sfida è prendere voti nel suo paese, Montenero di Bisaccia, quello in cui tornava sempre da ragazzino, figlio dell’allora pm di Mani pulite, e nel quale è venuto ad abitare da grande, formando la sua nuova fami-

glia. Per il candidato dell’Italia dei valori potrebbero bastare i voti presi cinque anni fa alle regionali, ossia 891? Ne prenderà di più dopo essere diventato in questi anni il capo indiscusso del partito? Chissà, intanto c’è chi dice che sia stato suo padre in persona a chiedere che non vi fossero altri candidati nel centrosinistra montenerese. Rimane infatti un mistero, sempre in termini politici, il perché Giuseppe Chiappini non sia sceso in campo. Così a fare concorrenza al pargolo della famiglia Di Pietro, almeno a sinistra, sarà solo Mauro Natalini, candidato con Sinistra e libertà. Per il consigliere re-

gionale uscente, eletto cinque anni fa perché il candidato alla presidenza Roberto Ruta si dimise, l’arduo obiettivo di riconfermarsi. Passando al centrodestra, il candidato unico sarebbe Domenico Porfido, stavolta ai nastri di partenza con l’Unione di centro. Il condizionale è d’obbligo, perché a insidiare i suoi consensi c’è sempre Stefano Sabatini (Molise civile), che rivendica le sue origini monteneresi: ha preso voti in altre occasioni nel centro bassomolisano, li prenderà anche stavolta, si presume. Vi sono poi i due candidati de La destra: Gabriele Assogna nel proporzionale, Giuseppe D’Angelo nel maggioritario col candidato Cristiano Di Pietro

alla presidenza Giovancarmine Mancini. Per il primo è il battesimo del voto, il secondo invece si è presentato più volte agli elettori, sia alle comunali sia in elezioni per il rinnovo di enti superiori. Come detto, nel 2006 furono invece in sette a presentarsi agli elettori per le regionali. Uno solo era nel centrodestra, gli altri tutti nel centrosinistra. E proprio nello schieramento progressista si assistette a uno scontro fratricida, con accuse di ogni genere urlate anche in pubblico. Fu il primo avviso che nella coalizione allora saldamente a capo del Comune di Montenero qualcosa non andava. Gli effetti si videro in seguito, col patatrac rimediato alle comunali 2010, oltre che con la magra figura delle provinciali di quest’anno. Invece stavolta, per gli avversari del centrodestra, oggi al potere in municipio, il difficile compito di eleggere un proprio consigliere regionale. Se ci riuscissero sarebbe per loro la prima volta, poiché nel 2000 e 2001 Porfido è stato eletto nelle file dell’Idv, che in questa occasione deve necessariamente eleggere Cristiano Di Pietro. R.d’A.


Martedì 20 settembre 2011

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Il Bollettino Ufficiale della Regione Molise ha pubblicato la graduatoria provvisoria del Fondo Europeo

Pesca, soldi in arrivo dalla Regione Risultato dell’impegno congiunto dell’assessorato e delle organizzazioni di categoria Erogati i fondi per la pesca al Molise. Il Bollettino Ufficiale della Regione Molise pubblicato venerdì ha pubblicato la graduatoria provvisoria del Fondo Europeo Pesca, con il quale verranno stanziati 389.188, 42 euro alle imprese di Pesca molisane. Questo comporterà investimenti nel settore -spiega la federcopesca- per oltre 958.211,00 euro. Il comparto, commenta Domenico Guidotti, aspettava con ansia questa notizia, perché renderà possibile migliorare “le condizioni di operatività dei pescherecci in termini di sicurezza, delle condizioni di lavoro, di igiene e qualità del pescato”, anche in ossequio alle prescrizioni di legge in materia di adeguamento della capacità di pesca. La

misura economica appena varata permetterà di rendere i pescherecci compatibili con le esigenze ambientali e dovrebbe garantire un maggior rispetto degli ecosistemi acquatici. Guidotti sottolinea che la soddisfazione è grande, anche in virtu’ delle difficoltà incontrate da questa misura nel corso del suo iter burocratico. Interpretazioni ‘anomale’ da parte del Mi-

nistero delle Politiche Agricole rischiavano di rendere illegittime le graduatorie, ma l’assessorato all’Agricoltura –Pesca Produttiva della Regione Molise ha attivato tutti i mezzi per appianare i problemi e raggiungere il traguardo delle graduatorie, anche grazie alla collaborazione con le organizzazioni di categoria. “Solo grazie a questo approccio partecipato si e’ po-

tuto centrare questo obiettivo -dichiara Guidotti- che testimonia tempestività, efficacia ed efficienza della macchina amministrativa, quando l’interesse sotteso è quello della collettività. Bandi snelli, informatizzati, autovalutativi, responsabilizzanti e privi di burocratismi inutili, hanno garantito dinamismo ed affidabilità dell’intero procedimento amministrativo. Inoltre massima garanzia è stata assicurata agli imprenditori che hanno già effettuato gli investimenti, esponendosi pericolosamente e mettendo a rischio la medesima esistenza. Ora la speranza che continui questa fattiva collaborazione fra le organizzazione di Categoria per iter istruttorio e le relative liquidazioni”. P.C.

Isolati per i danni del rogo. Disagi a Nuova Cliternia

Incendio di sterpaglie Bruciano i cavi Telecom L’estate starà anche finendo, ma non è diminuita l’attività per i Vigili del Fuoco. Ennesimo intervento, infatti, ieri pomeriggio, per i Vigili di Termoli, allertati dagli abitanti di Nuova Cliternia, dove un incendio di sterpaglie, estesosi rapidamente, ha richiesto l’intervento della squadra partita da Termoli. E’ stata necessaria circa un’ora di lavoro per arginare l’incendio, che ha raggiunto i pali con i cavi della Tele-

com, causando un black out telefonico per i residenti della zona. Si attende l’intervento dei tecnici della compagnia telefonica, per ripristinare al piu’ presto le comunicazioni. P.C.

Sequestrati richiami illegali

Polizia Provinciale: guerra al bracconaggio Soddisfatto De Matteis La Polizia Provinciale di Campobasso vigila sull’apertura della caccia. Domenica mattina, all’alba, gli agenti Domenico Pasciullo, Renato Di Bartolomeo e Giusy MeIl presidente renda, nel corso dei De Matteis controlli antibracconaggio organizzati proprio per l’apertura della caccia hanno trovato e sequestrato, nell’area dei comuni di Termoli, San Giacomo, Petacciato e Guglionesi, numerosi richiami acustici, a funzionamento elettromagnetico, che servono a riprodurre i versi dei volatili. La procura di Larino procede per ora contro ignoti per la trasgressione dell’articolo 30, 1 comm. lettera H della l. n. 157/1992.

Aspettano una casa e affetto

Padrone cercasi per sei cuccioli ancora da adottare

Cercano ancora casa alcuni di questi splendidi cuccioli. Dopo l’appello lanciato dal Quotidiano del Molise un paio di settimane fa, i maschietti sono stati tutti adottati, mentre sperano di trovare al piu’ presto un padrone le sei femminucce. Chi è interessato può contattare il numero di telefono 3206762861. Sarà possibile provvedere gratuitamente ad una eventuale sterilizzazione delle cagnoline.


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Sono 55 gli interventi finanziati dalla Regione

Ricostruzione, presto inizieranno i lavori per le abitazioni private Ben 55 sono i progetti di ricostruzione post sisma di classe ‘A’ ammessi al contributo che la Regione Molise ha concesso con recenti decreti. I finanziamenti ammontano a circa 19 milioni di euro. Ad illustrare il copioso intervento, ieri mattina, presso la sala as-

sessori del Palazzo Ducale, il sindaco Guglielmo Giardino e l’assessore ai Lavori Pubblici, Clemente Pascarella, affiancati dai tecnici dell’Ufficio Sisma. I lavori riguarderanno le case inagibili con ordinanza di sgombero totale. Si tratta di

Peu, (Progetti Edilizi Unitari) per la maggior parte privati. Nove sono a gestione pubblica. Secondo il sindaco di Larino, Guglielmo Giardino, la mole di fondi stanziata dalla Regione consentirà di superare il 70 per cento degli inter-

venti con il relativo rientro delle famiglie, in autonoma sistemazione dal lontano 31 ottobre 2002. Le abitazioni interessate dai lavori si trovano prevalentemente al centro storico che ha subìto i maggiori danni dal sisma del 2002. Il sindaco ha poi rivolto anche un invito ai tecnici che non hanno integrato i

progetti o devono ancora presentarli. L’architetto Andrea Vitiello, responsabile dell’ufficio Lavori Pubblici, ha ricordato la nota della Protezione Civile nazionale che non riconosce un incentivo ai tecnici comunali e degli uffici sisma che si occupano delle pratiche della ricostruzione. “C’è una disparità di tratta-

mento e di rischio rispetto ai privati che la Regione può risolvere” - ha spiegato. Il primo cittadino ha poi ribadito anche gli interventi avviati per diversi milioni di euro sia per le abitazioni che per le opere pubbliche, come il Palazzo Ducale. Altre saranno invece finanziate con altri decreti della struttura commissariale.

Il Molise ‘esporta’ la sua musica: Fattore K al Mei Supersound

Il Molise esporta la sua musica. In occasione del MEI Supersound, la più grande ed importante kermesse musicale italiana che si svolgerà a Faenza dal 23 al 25 settembre, l’Agenzia Fattore K – eventi e comunicazione di Larino sarà presente con un proprio stand espositivo. L’agenzia molisana che da anni è impegnata nell’organizzazione di festival, concerti, tour ed even-

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ti, ha intrapreso un nuovo percorso nel settore musicale: il booking artistico. Al MEI si presenta con un proprio booking composto in prevalenza da gruppi molisani. Nella propria scuderia annovera “La suonata balorda”, il gruppo di Pietracatella, rivelazione dell’estate 2011 che ha dimostrato nei vari contest di avere una qualità e uno stile particolare, testimoniato dal premio

speciale “Innovazione e tradizione” al Bonefro Rock e il MArteLive Molise con accesso diretto alla finale nazionale di Roma del prossimo Ottobre. Altro gruppo di primo piano è “Il circolo vizioso della farfalla”, proveniente da Isernia. La band è uno dei pilastri della musica indipendente regionale; da anni si distingue per lo stile ska/ jazz con indiscutibili attestati di riconoscimento e premi ricevuti. Entrambe le formazioni avranno la possibilità di esibirsi nel corso del MEI: Il Circolo Vizioso sul Palco B del Supersound sabato 24 alle ore 15.25 con un mini show case, dove si alternerà con le migliori band italiane

dislocate su tre palchi nel corso della tre giorni. La Suonata Balorda porterà il suo show nel locale Lismore di Faenza nell’ambito della Notte Bianca degli Artisti. Fattore K , nell’arco della tre giorni, avrà il compito di promuovere i propri artisti nel circuito nazionale con l’obiettivo di allargare la conoscenza e l’attività musicale degli stessi. Fanno parte del booking anche: “Anima popolare rokkenfolk”, gruppo isernino di spicco nel panorama musicale folk con già all’attivo un album e una nuova produzione discografica pronta per l’autunno, con partecipazioni a kermesse nazionali importanti come SanremoLab o ospitate nel programma “Roxy Bar”di Red Ronnie. Novità assoluta è il ritorno nella

scena musicale di “ZOA” un super power trio rock di rodati musicisti molisani provenienti da Larino. Nata nel 2005 a Roma grazie a Daniele Ciavarro, la band riprende l’attività live e discografica con una nuova formazione di base che prevede l’inserimento di Graziano Carbone alla batteria e Michele di Carlantonio al Basso. Altra formazione molisana è “Nancy & the nervous tic” di Campobasso che grazie alla cantante di madrelingua inglese, esegue un indi-rock alternativo molto interessante e innovativo. Altri due gruppi provenienti da Roma arricchiscono la scuderia dell’Agenzia molisana: Valentina Lupi, rocker di primo livello con una navigata esperienza nel panorama indie italiano che da

anni riceve attestati di stima e ha un suo importante seguito nel circuito del club grazie ai suoi lavori discografici che ne hanno consacrato un successo in costante ascesa e last but not least i Runa Raido giovane formazione che con il suo rock/ indie-pop sta solcando la strada per una carriera di sicura crescita. Con l’augurio che la musica molisana possa trovare sempre più spazio nel circuito nazionale e con la speranza che il Molise inizi ad essere meta ambita da altre formazioni musicali (compito che la stessa agenzia si prefigge di realizzare) invitiamo tutti a sostenere la musica dal vivo e seguire l’evolversi delle carriere dei nostri illustri rappresentanti nel corso della prossima stagione invernale.


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Variante di Casacalenda, Provinciale 148, galleria di San Giuliano le nuove priorità

Viabilità, le tappe da raggiungere L’apertura dell’ammodernata Statale 87 ha migliorato i collegamenti Con l’apertura ufficiale della strada Statale 87 ammodernata è stato compiuto un concreto passo in avanti per il miglioramento della viabilità sul territorio. Ora raggiungere il capoluogo di regione è più semplice, agevole e sicuro. Ma il tratto che collega il bivio di Sant’Elia a Pianisi alla zona della stazione ferroviaria di Campolieto rappresenta solo una tappa di questo percorso, tanto che gli amministratori che sa-

ranno chiamati a governare dopo l’appuntamento del 16 e il 17 ottobre, devono essere consapevoli di tale priorità. A cominciare dal completamento della galleria sotto San Giuliano di Puglia, un’infrastruttura da sostenere con ogni mezzo, finanziario e politico, per fare uscire Colletorto e, in generale, le aree più interne dall’isolamento verso il Basso Molise. In questa direzione va risolta una volta per tutte la questione a val-

le di Rotello dove il tratto interessato dal dissesto

idrogeologico va bonificato in maniera definitiva con la riapertura di entrambe le corsie di marcia. Verso Casacalenda la priorità diventa invece quella del completamento della variante tra la stazione di BonefroSanta Croce e l’ingresso del paese. Una strada importante, rimasta incompiuta a causa di una frana e della mancanza di fondi, da ulti-

mare al più presto per consentire il collegamento con la Bifernina lungo la superstrada che inizia proprio all’ingresso del Comune di Casacalenda. E la variante al centro abitato di Bonefro che fine ha fatto? Strade da sistemare, realizzare ma anche in un certo senso da “comprendere”, come la maxirotonda costruita sulla fon-

dovalle di Santa Croce di Magliano, nell’area Pip di Montelongo. Se l’opera assume queste dimensioni, significa che serve per gestire un traffico delle stesse proporzioni nella zona industriale. Ma è solo un auspicio. In caso contrario, con tanto di maxi-lampioni, illuminerà solo un’area che non riparte.

Legalità, trasparenza e sviluppo i temi chiave delle proposte lanciate dal partito per le regionali

Santa Croce, Di Pietro incontra i cittadini Il leader dell’Italia dei Valori inizia il tour elettorale sul territorio: “Non odio ma programmi” SANTA CROCE DI MAGLIANO. L’ha annunciato a Vasto e l’ha confermato a partire da Santa Croce di Magliano. Antonio Di Pietro girerà il Molise durante questa campagna elettorale. “Sarà una presenza fisica - ha ribadito - non incentrata sull’odio verso qualcuno ma improntata sui programmi e sulle esigenze del Molise che deve essere ricostruito e deve diventare una Regione di tutti”. Il presidente dell’Italia dei Valori ha raggiunto il centro più “popoloso” del

La visita a Santa Croce del presidente dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro che è stato accolto dal consigliere Vincenzo Giordano e dagli altri sostenitori insieme a un nutrito gruppo di cittadini

cuore del cratere insieme al figlio Cristiano, ribadendo l’impegno per questo mese pre-elezioni. Legalità, trasparenza, sviluppo i temi

chiave del suo intervento che ha spaziato dalla situa-

zione politica nazionale dove Di Pietro si è candi-

dato alle primarie (del dopo Berlusconi) a quella regio-

nale, in cui il leader dell’Idv sostiene l’aspirante presidente di centrosinistra, Paolo Di Laura Frattura. Diversi i cittadini che hanno seguito il suo intervento, a partire dal consigliere comunale, Vincenzo Giordano, e dagli altri esponenti dell’Idv santacrocese. Strette di mano e proposte per una campagna elettorale radicata sull’intero territorio che Antonio Di Pietro conosce bene anche dopo la sua esperienza, seppur breve, di Ministro alle Infrastrutture.

Santa Croce, sfida all’ultimo “sforzo” per il torneo di braccio di ferro

Sul podio dell’iniziativa organizzata dal Bar Arcobaleno di Mario Paladino sono saliti Antonio Lommano, Michele Cocchianella e Leandro Cappiello

SANTA CROCE DI MAGLIANO. Questa volta hanno alzato troppo il gomito, ma non per trangiugare un boccale di birra, ma per sfidarsi all’ultimo sforzo per una sfida di resistenza e di muscoli. Sono i “Popeye” del territorio che hanno partecipato, lo scorso settimana, al torneo di Braccio di ferro organizzato dal bar “Arcobaleno” gestito da Michele Paladino. Dal web magazine SantaCroceOnLine “giriamo” le foto e i nomi dei protagonisti per un’iniziativa riuscita all’insegna del divertimento e della concitazione. Ad aggiudicarsi i tre posti in classifica sono stati Antonio Lommano, Michele Cocchianella e Leandro Cappiello. Appuntamento alla prossima edizione.

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E’ scattata la prevendita in vista del big match tra i Lupi e i Grifoni

Si stanno consolando le vedove di Cosco di Gennaro Ventresca

Il Campobasso si gode con orgoglio la grande partenza CAMPOBASSO. La vetta è stata toccata, quello che sembrava un sogno solo poche settimane fa si è tramutato in realtà: il Campobasso comanda la classifica, assieme alla Vigor Lamezia. Tre vittorie consecutive, 10 punti in quattro match e zero gol subiti: questo è il biglietto da visita che sarà presentato alla

corazzata Perugia, che sarà ospite del capoluogo molisano fra cinque giorni, quando si giocherà ancora in casa. Il successo anti-Aversa. Tre punti sofferti, ma non troppo. I Lupi hanno valorizzato al massimo la rete siglata da Balistreri su calcio di rigore, sfiorando il raddoppio e stringendo i

7 RETI: Fioretti (1 rig.) (Gavorrano) 5 RETI: Clemente (Perugia) 4 RETI: Orlando (Paganese) 3 RETI: Balistreri (2 rig.) (Campobasso), Carboni (1 rig.) (Catanzaro) 2 RETI: Incoronato, Sandomenico (Arzanese), Castaldo (Aversa), Berardino e Fiore (Chieti), Bernasconi (Fondi), Pulina (Gavorrano), Morga (Giulianova), Caira, Improta (Isola Liri), Gucci (Perugia), Puntoriere, Ricciardo (Vibonese), Lattanzio (Vigor Lamezia) 1 RETE: Carotenuto, Fragiello, Salvati (Arzanese), Varriale (Aversa), Forgione (Campobasso), Esposito, Squillace (Catanzaro), Fava, Sciamanna (Celano), Anastasi, Lacarra (Chieti), Carotenuto, Cerolino, Palumbo, Sekkoum (Ebolitana), Marolda, Morante, Raparo (Fano), Nocciolini (Gavorrano), D’Aniello (1 rig.), Recchiuti (Giulianova), Bianchini, Lucchese e Ventura (Isola Liri), Colussi, Giglio, Improta (L’Aquila), Lionetti (Melfi), Proietti (Milazzo), Barone (1 rig.), De Falco, Monticelli e Pellecchia (Neapolis), Galizia, Scarpa (Paganese), Ferri Marini, Tozzi Borsoi (Perugia), Bernasconi, Doukara (Vibonese), Mancosu, Romeo, Rondinelli (Vigor Lamezia)

denti nel finale. La terza prestazione nel giro di una settimana ha, chiaramente, messo in evidenza un pizzico di stanchezza, anche perché gli undici titolari sono gli stessi che hanno pareggiato a L’Aquila e vinto contro Giulianova, Aprilia e, appunto, Aversa. Le trame di gioco restano figlie di una buona organizzazione tattica, nella quale ognuno svolge il proprio compito con ordine e impegno. Anche perché solo così è possibile reggere un modulo dispendioso come il 43-3 provenziano. Insomma, i meccanismi sono ben avviati, le motivazioni del gruppo aumentano a dismisura grazie ai risultati. Aggiungiamo le tre marcature del condor, e il cocktail è servito. Meglio di così… Difesa-bunker. Neanche un pallone raccolto nel sacco. Abbiamo osservato il volto ‘operaio’ del Campobasso. Nessun dubbio sulla sua esistenza, forse si nutriva qualche dubbio sulla tenuta della squadra nei momenti topici: lo ha fatto conoscere domenica con l’Aversa in una partita ‘rognosa’ e assai differente dalle altre vittorie. Per fortuna dei rossoblu, però, mutano gli addendi ma il risultato rimane lo stesso.

Prevendita. E’ già scattata l’attesa in vista del big match di domenica prossima tra Campobasso e Perugia. Da questa mattina, infatti, sarà possibile acquistare i biglietti esclusivamente presso l’agenzia ‘Intralot’ al Parco dei Pini. L’invito rivolto dalla società è quello di munirsi per tempo del tagliando, anche perchè la prevendita andrà avanti fino a domenica alle ore 13.00. L’obiettivo è evitare fastidiose code. F.d.S. Paganese ko a Perugia La nuova classifica Campobasso Vigor Lamezia Paganese Perugia Gavorrano L’Aquila Catanzaro Arzanese Chieti Giulianova Aversa Normanna Fondi Isola Liri Neapolis Frattese Ebolitana Vibonese Fano A.J. (-2) Aprilia Celano Milazzo Melfi (-2)

10 10 9 9 9 8 7 7 6 6 6 4 4 3 2 2 1 1 1 1 0

Il posticipo Perugia - Paganese 2-1

Saltano le panchine del Fano e dell’Ebolitana Alfonso Pepe non è più l’allenatore dell’Ebolitana, il tecnico campano ex Sapri ha infatti rassegnato le proprie dimissioni nella giornata di ieri. Per la sostituzione si è fatto il nome di Eziolino Capuano, strada difficile da percorrere. L’Ebolitana potrebbe virare sull’ex Aversa Normanna Ferazzoli. E a sorpresa si è dimesso anche l’allenatore dell’Alma Juventus Fano, Gianluca Gaudenzi, protagonista con la squadra di un avvio molto deludente.

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Il calcio è qualcosa che ti avvolge, come annotò Mario Benedetti che i giovani cronisti dovrebbero leggere. Aggiungendo: può servire da anestesia. Il calcio rappresenta l’anima popolare e la tifoseria esprime tutti i ceti della città che si ritrovano uno accanto all’altro, per incitare la propria squadra. *** Al mio fianco Ferruccio ha seguito la partita, stringendo una bottiglietta di minerale. Sul banco destinato ai cronisti, il padrone del Lupo si è messo la lista delle formazioni davanti e come uno scolaretto si è messo ad annotare sostituzioni e ammonizioni. Il patron ha confermato di essere uomo inquieto e insonne che brucia ogni volta che attacca l’avversario e smoccola quando i nostri ragazzi commettono qualche sfondone. Come un tifoso petulante il montelliano anticipa sostituzioni e lancia acute grida in campo, per esortare i ragazzi a non mollare mai. *** La sua sensibilità culturale ed estetica ne fa un personaggio chiuso e anche un po’ permaloso. Nico Provenza forse era poco incline a regalare un sorriso per la stampa anche prima che arrivasse nel Molise. Certo che non c’è stato giorno che qualcuno non gli facesse sentire sul collo il fiato caldo di Vincenzino Cosco. Il mister che arriva da Salerno non pensava di trovare tante vedove del suo predecessore. Cronisti, tifosi, e gli stessi giocatori non hanno mai neppure tentato di celare la simpatia per l’uomo di Santa Croce. Così Nico è stato costretto a giocare sulle difensive, aspettando che fosse il campo a dargli ragione. *** Quattro partite sono poco più di un piccolo sospiro per un campionato forte di 40 partite. Ma partire bene è sempre un gran vantaggio. Stare lì in testa, sia pure a termine, fa bene all’ambiente. Ingrigito da troppe delusioni. Solo un anno fa per oltre dieci mesi la squadra rossoblu ha rimandato a casa i suoi sostenitori senza lo straccio di una vittoria casalinga. Da qui sono nate le scollature. Il resto è cosa nota. *** In un Paese in cui ci sentiamo un po’ tutti più competenti di Arrigo Sacchi non poteva fare eccezione Campobasso. Ove ognuno è disposto a tirar fuori la ricetta vincente. C’è una corrente di pensiero che spinge per avere Cenciarelli in campo. Un’altra che vorrebbe la scrittura di una punta che faccia reparto. E chi gradirebbe l’utilizzo di Todino, con una spruzzata di qualche goccia molisana (Sivilla e Fazio). Tutte cose condivisibili, con un particolare: comanda Provenza. E, conti alla mano, lo sa anche fare. *** Mi piace D’Anna, scattoso e impertinente come s’impone ad un ventenne. Non mi spiace neppure l’altro esterno, Triarico, che avrebbe bisogno di incoraggiamenti anziché di rimproveri. L’eleganza di Cenciarelli è sublime e l’intesa tra il tosto Altobello e il rigenerato Scudieri va oltre le attese. Di Quadri ho detto: somiglia a Van Bommel, ma non vorrei che gli capitasse di subire le involuzioni del milanista, troppo legnoso sulle gambe nelle ultime uscite. *** Due paroline, per concludere, le vorrei destinare a Forgione e Giannattasio che i più distratti non hanno ben Alcuni tifosi mi hanno inquadrato. I due giovanis- confidato lo scorso camsimi centrocampisti servono pionato di bere per affoalla causa e si sanno sacri- gare i dispiaceri rossoblu. ficare, nel rispetto delle con- Dimenticando che i disegne. Non hanno grande spiaceri sanno nuotare. inventiva, ma in compenso (ge.ve.) sono tosti e combattivi. gennaroventresca@gmail.com


Martedì 20 settembre 2011

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Doppio ritorno di fiamma esterno dell’Agnonese. L’Isernia attende la vittoria e lo sponsor

In testa c’è anche il Trivento Palumbo trascina la squadra di Agovino nella zona altissima della classifica di Alfonso Sticca Se il buon giorno si vede dal mattino, il Miglianico e l’Atessa sembrano essere le vittime predestinate alla retrocessione insieme al Real Rimini. Le due squadre abruzzesi dopo tre gare sono ancora al palo e con tanti gol al passivo. A questo punto si può ipotizzare che la vittoria dell’Isernia sul campo di Atessa nella gara d’apertura del campionato non fa testo, se non per il valore puramente numerico. In casa pentra da evidenziare, invece, il trittico della settimana che raccoglie solo un punto e l’uscita di scena dalla Coppa Italia. Nel punto di martedì avevamo preannunciato che al compimento delle tre partite ci sarebbe stata la verifica tecnica. Nel calcio dopo un ciclo negativo c’è sempre un resoconto o un faccia a faccia tra la componente tecnica e quella dirigenziale. In casa dell’Isernia il summit è stato

D’Ambrosio

anticipato e il presidente Monfreda ha rinnovato la

4 RETI: Buonocore (Riccione) 3 RETI: Genchi (Ancona); Pazzi (Sambenedettese); Arcamone (Teramo); Galli (Santegidiese); Vicini (Vis Pesaro) 2 RETI: Buonaventura (Civitanovese), D’Ambrosio (Agnonese), Gabrielloni (Jesina); Belluzzi, Stefanelli (Riccione); Parmigiani (R. C. Angolana); Orta (San Nicolo’); Zonchetti e Torelli (Vis Pesaro); Rizzi (Santegidiese); Masini (Teramo); Galli (Santegidiese) 1 RETE: Covelli (Isernia), Palumbo, Corradino, Aquaro e De Stefano (Trivento), Arce, Di Paolantonio e Scipione (San Nicolo’), Scampamorte, Orlando e Ricamato (Agnonese), Trillini (Civitanovese), Petrella (Teramo), Patrizi, Ripa e Faieta (Recanatese); Cavoli, Ballarini (Riccione); Guglielmi e Ambrosini (Ancona); Marotta e Isotti (R. C. Angolana); De Lucia (Luco Canistro), Giansante ( Atessa); Omiccioli, Barbieri (Vis Pesaro); Di Marsilio (Miglianico)

Mister Urbano

fiducia all’allenatore, non ci sarà nessuna rivoluzione tecnica. Per il momento l’allenatore pentro resta al suo posto in attesa di risultati più lusinghieri. Il mondo del calcio è volubile, e più volte ci ha sorpreso: il sì della sera, la mattina dopo diventa no. Sul versante puramente agonistico l’Isernia dovrà adeguarsi in fretta alle difficoltà che il campionato comporta se non vorrà trovarsi tra qualche giornata a dibattere di nuovo al proprio interno. Sarebbe opportuno abbandonare le ambizioni di risalita a tutti i costi e concentrarsi sull’avversario di turno. Intanto la maglia ancora non è ‘sporcata’ da nessun nome. Il mancato sponsor provoca amarezza all’interno della dirigenza, dopo tutte le promesse fatte durante i festeggiamenti per la promozione. “Città d’Isernia’. Sarebbe lo slogan pubblicitario più appropriato in questo momento. La situazione dovrebbe essere presa di petto dall’Amministrazione comunale, perché la squadra dopo tanti anni si presenta di nuovo fuori dal

perimetro regionale. Se il l’Isernia può giocarsi i propri jolly nelle prossime partite, il Trivento sta vivendo un periodo di rodaggio positivo in attesa di velocizzare la propria marcia e puntare su un progetto ambizioso non riuscito lo scorso anno. Intanto il team triventino mette altri tre punti nel carniere e si gode la vetta della classifica insieme al Vis Pesaro, al Teramo e al San Nicolò. Palumbo mantiene la media punti, per il Trivento e per se stesso: punti di sutura all’arcata sopraccigliare per l’impatto avuto nell’occasione del gol partita. Agovino riconosce il valore dell’avversario, che chiude in nove, ma intanto incassa la vittoria che rilancia la propria squadra nell’olimpo delle grandi. Guardare gli altri dall’alto fa un certo effetto per un allenatore che non era abituato a tanto. Il prossimo passo per il team triventino non è per nulla insidioso, si va in casa del Real Rimini che finora ha rimediato solo un punto, incassando già 10 gol, posizionando la propria retroguardia come la peggiore

Palumbo

del torneo. Se il Trivento si gode la vetta, l’Agnonese si rammarica per la gara d’esordio con il San Nicolò, anche un pareggio avrebbe significato in questo momento il vertice. Vertice che potrebbe arrivare la settimana prossima quando al Civitelle scenderà la cenerentola Atessa. Il colpo a sorpresa in casa dei Leopardiani ha riportato all’interno del team di nuovo la fiducia che aveva acquisito nel pre campionato, quando la formazione di Urbano si presentava bella e attraente, mietendo successi e consensi. Nel marasma generale, dove solo il Teramo sta mantenendo le attese della vigilia, il Trivento

LA TOP 11 DELLA SETTIMANA

e l’Agnonese possono osare. La Sambendettese dopo 39 anni espugna il “Del Conero” di Ancona, fa esplodere la rabbia della tifoseria dorica e traballa anche la panchina di Favo. Dopo tre giornate la dirigenza dell’Ancona non si aspettava di trovarsi nella zona neutra della classifica. Pazzi entusiasma il derby, rimandando alla giornata di ritorno la ‘vendetta’ del tridente: Genghi-AmbrosiniGuglielmi, puniti con un bel 4 in pagella. Risplende la stella Vis Pesaro che senza tanti proclami mantiene la media scudetto insieme al San Nicolò che sulle ali dell’entusiasmo continua la sua corsa in vetta. Il Riccione fa di un sol boccone del Real Rimini. Un 6 a 0 che non ammette attenuanti dopo che Buonocore già nei primi 20 minuti aveva ipotecato la vittoria, poi consolidata da Cavoli e Belluzzi. Fatto le dovute eccezioni per il Teramo, il torneo non ha fatto intravedere grandi squadre. A ridosso delle prime c’è un gruppetto dove spicca anche la Civitanovese che è andata a prendersi i tre punti in casa dell’Atessa. Il torneo sta rispecchiando l’andamento degli anni scorsi, dodici squadre divisi da soli tre punti, la dice lunga sull’equilibrio delle forze in campo. Ma attenzione, perché se il Trivento e l’Agnonese ambiscono a rimanere lassù in cima non possono permettersi di fare passi falsi, la lista si allungherebbe e la meta diventerebbe molto difficile se non impossibile.


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Terzo risultato utile consecutivo, primato in classifica. Eppure Agovino non gongola

di Eric Moscufo Il Trivento si scopre capolista al termine di una partita che nell’ultima mezzora ha sfidato la logica. Il motivo è presto spiegato: con due uomini e una rete di vantaggio anziché chiudere l’avversario in un angolo e non farcelo uscire almeno fino alla realizzazione del gol della sicurezza agli uomini di Agovino è venuto il braccino, per fortuna che la Jesina si è fermata al palo nel senso letterale dell’espressione, solo il montante alla sinistra di Celi ha infatti impedito ai nove leoncelli - letterale anche in questo caso - rimasti in campo di pervenire negli sgoccioli del match ad un meritato pareggio, tra l’altro dopo che il pallone respinto dal legno ha ballato pericolosamente nelle immediate vicinanze della riga bianca di porta. Un successo che da agevole si è sadicamente trasformato in sudatissimo, insomma. I trenta minuti di black-out della ripresa non cancellano ovviamente i primi sessanta, più dettagliatamente la prima frazione di gioco, in cui il Trivento ha comandato l’incontro sospinto da uno scatenato Palumbo che ha

Atletico Trivento capolista con rabbia Il tecnico: “In 11 contro 9 abbiamo avuto un atteggiamento oserei dire vergognoso” Massimo Agovino

costretto l’allenatore della Jesina Fenucci a invertire ben presto gli esterni bassi, constatata la difficoltà di Campana a contenerlo. E’ opera dell’esterno classe ’91 il gol “da schema” che ha sbloccato e deciso l’incontro, segnato senza curarsi dell’estremo, spericolato tentativo di salvataggio di un difensore biancorosso che gli ha infatti procurato un taglio alla zona sopraccigliare destra suturato con cerottini

e bloccato con il caratteristico turbante che fa la sua sgargiante comparsa sui crani degli atleti in questi frangenti. Non male anche il debutto del ’93 Allegretta a centrocampo, resta insomma solo, e non è poco, quella mezzora di break del secondo tempo a rovinare la domenica altrimenti perfetta di Agovino, che quegli stessi trenta minuti li ha vissuti schiumando rabbia e senza stare fermo un secondo. E

come suo solito il tecnico non le ha mandate a dire nell’analisi della gara in mixedzone: “Sarebbe stato un pareggio meritatissimo dalla Jesina qualora lo avesse segnato – attacca Agovino –, non faccio sviolinate senza che lo penso, ho fatto i complimenti a Fenucci anche se alla fine ci hanno impensierito solo con palle lunghe così come potevano fare, dai calci piazzati. Devo parlare un po’ con la squadra, non

capisco il cambio di atteggiamento quando siamo finiti in doppia superiorità numerica, in undici contro undici mi stavo divertendo come non mai, ho visto una grande squadra nel primo tempo che messo veramente sotto l’avversario, poi come dico sempre il calcio è diabolico, con gente diabolica, abbiamo avuto un atteggiamento oserei dire vergognoso, da piccola squadra e da piccolo allenatore, e questo mi dispiace. Io nella vittoria devo vedere anche le cose che non vanno, non soltanto il risultato. Il risultato è giusto, importante, però onestamente quello che ho visto in undici contro nove è una cosa da cancellare pro-

prio dai libri di calcio”. Trivento dai due volti, dunque? “Io nel primo tempo mi sono veramente divertito, ho fatto i complimenti alla squadra, abbiamo fatto un gol provato e riprovato, con l’uomo a rimorchio e la palla dentro, una cosa bellissima, però non mi spiego il perché dell’atteggiamento quando poi la partita doveva finire non so quanto, avremmo dovuto gestire meglio il possesso palla e invece cercavamo subito la profondità. Comunque sia prendiamo il buono, abbiamo vinto, abbiamo ottenuto i tre punti che sono importanti e dopo tre partite nessuno sospettava il Trivento a sette punti perché abbiamo giocato contro tre grandi squadre, l’ultima mezzora di domenica, però, la devo cancellare dalla memoria, altrimenti sto male”.

Il regista D’Ambrosio si è dimostrato ancora una volta decisivo

Agnone, la strategia-Urbano funziona Il mister: “Siamo umili e compatti”

Damiano Partipilo

di Marco Fusco “Da un allenatore come Corrado Urbano, abbiamo solo da imparare.” Con queste parole, in estate, fu accolto dal Direttore Sportivo Maurizio Sabelli, l’ex allenatore del Venafro. Parole che oggi ritornano prepotentemente di attualità, nell’analizzare il secondo successo esterno del-

l’Olimpia Agnonese che porta impresso il marchio di mister Urbano. Proprio così. L’anno scorso a Venafro, in un contesto che faceva a cazzotti con le regole basilari del calcio, mister Urbano dimostrò di essere uno dei migliori allenatori in circolazione, raggiungendo, in condizioni proibitive, la salvezza diretta. Obiettivo che la

società granata vuole raggiungere quest’anno sotto la conduzione sapiente dell’ex giocatore del Bari, senza patire per così dire le pene dell’inferno. Da Venafro ad Agnone dunque per lo stesso obiettivo. L’Agnone a Recanati? Spietato quando serve, bello a lampi, sempre lucido, con la tecnica illuminante di Partipilo (stupendo il suo assist per Fruggiero che ha esaltato i riflessi del portiere ospite) e Keita (che numero il suo tacco smarcante per D’Ambrosio a rimorchio che ha saggiato i riflessi del numero uno di casa), la geometria solida di D’Ambrosio e la sua vena realizzativa su calcio piazzato, l’efficacia operaia dei Ricamato e Orlando e il lusso di fare a meno dei vari Bernardi, Litterio e Gagliano. L’Olimpia Agnonese “adulta”- quella che sogna grandi imprese e qualcosa in più della salvezza- si presen-

ta così dopo la terza di campionato: due gol alla Recanatese per tre punti meritati e una risposta forte e chiara all’imbarazzante esordio con il San Nicolò. Certo, a Recanati, a decidere il match due calci da fermo, ma il risultato non è mai secondario e la maniera autoritaria con cui la squadra del presidente Masciotra lo raggiunge apre già squarci interessanti sulla futura lotta per posizioni d’elite nel girone F. In terra leopardiana l’Agnone è partito come meglio non si potrebbe, capitalizzando al massimo l’erroraccio del portiere di casa con la zampata vincente di Scampamorte. E nemmeno il pareggio raggiunto dai locali su leggerezza di Fabbi, ha tagliato le gambe a capitan Orlando e soci. Il pregio dei granata, subito il gol, è stato quello di riprendersi seguendo la via del gioco. La chiave di tutto è D’Ambrosio, motore di ricerca di ogni

manovra, un giocatore di grossa presenza in campo. La sua prodezza rende giustizia al gioco più bello del mondo. Keita, che ancora non segna in campionato, basta e avanza anche adesso. Certo, quest’anno dovrà dividersi le punizioni con D‘Ambrosio, così come avveniva l’anno scorso con Avolio in bianconero. Sono solo dettagli, quello che conta è sfruttare al meglio ogni occasione che capita lungo tutta la linea offensiva, anche sfruttando le battute da fermo. La retroguardia granata anche dallo stadio “Tiboldi” è uscita a testa alta. I vari Simone, Pellegrino, Scampamorte, Pesce Royas non hanno commesso errori e il gol di Patrizi è stato frutto di un infortunio di Fabbi. Ma il portiere agnonese è da assolvere, tenuto conto del suo apporto positivo in tutto l’arco della partita. Al termine della vittoriosa trasferta così Urbano sintetizza la pre-

stazione dei suoi ragazzi:” Abbiamo fatto un’ottima gara. Anche nella fase del non possesso, abbiamo concesso pochissimi spazi agli avversari, contrastandoli sul piano del gioco e impedendo loro di essere pericolosi. Abbiamo creato diverse occasioni per chiudere prima la partita. Poi D’Ambrosio ha firmato la prodezza su punizione e addirittura potevamo incrementare il vantaggio ma sarebbe stato eccessivo per la Recanatese. Contro il San Nicolò abbiamo avuto un approccio sbagliato alla gara e subendo quattro gol in venti minuti i gioco, tre dei quali ce li siamo fatti da soli. Una lezione che è servita e oggi, posso dire che vedo la squadra più compatta, più umile e più determinata. Questo è il solco che dobbiamo continuare a tracciare lungo la nostra strada.”


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La Turris Santa Croce sale in vetta alla classifica

“Partiti col piede giusto” di Leandro Lombardi Pioggia di gol per la Turris, subito in testa alla classifica del campionato di Eccellenza. Sorprese? Nessuna. L’undici di Precali, già vittorioso a Roseto, si è concesso il lusso di prendere a ‘pallate’, tanto per citare il gergo tennistico, il Vastogirardi di Barbabella, che solo una settimana prima aveva battuto una delle formazioni protagoniste del mercato, il Fornelli di Castaldi. Sette reti in totale, che vanno ad aggiungersi alle tre realizzate in terra pugliese, e ad altre sei messe a segno in due turni di Coppa Italia. Il team manager Nicolangelo Licursi è comprensibil-

Licursi: “Niente rancori verso il Vastogirardi Volevamo vincere giocando un bel calcio” dono: siamo di fronte ad una superiorità schiacciante? “E’ ancora L’esultanza presto per di Ianniciello considerarci una corazzata. Dobbiamo solo lavorare consci dei nostri obiettivi, poi sarà il campionato a mente soddisfatto di questo svelarci le reali possibilità di avvio. questa stagione. Intanto siaIl Vastogirardi si arren- mo in testa alla classifica de ad una Turris in giorna- partendo meglio dello scorta di grazia. Tutti si chie- so anno, e credo possa trat-

tarsi di un inizio in linea con le aspettative dell’estate. Questo collettivo non mi sorprende”. E’ stato scacciato via il fantasma di un Vastogirardi che nello scorso campionato fece due scherzetti che costarono, forse, l’intero campionato… “Loro si impegnarono a fondo per il proprio campionato, ma non per questo voglio alzare nessun tipo di polemica. Questa volta è andata meglio, siamo riusciti a sbloccare la partita dopo i primi venti minuti un tantino nervosi e spezzettati. Hanno cercato di rallentare

Il presidente vede positivo dopo il 2 a 0 alla Frentana Larino

Il Sesto Campano riprende la marcia Silvestri: “Crispino ci dà qualità” Riscattato al meglio il 3-4 di Campobasso. Il Sesto Campano ha portato a termine la prima missione della propria stagione, cogliendo il primo successo in campionato che scaccia via i fantasmi di un avvio senza punti. Vittima la Frentana Larino, sconfitta grazie ad un avvio di ripresa fulmineo, deciso dalla doppia segnatura Crispino-Raucci, coppia ancora da collaudare ma che dato subito prova di essere sulla strada giusta. Il presidente Girolamo Silvestri ha commentato le gesta dei suoi, con un pizzico di ottimismo in attesa del recupero completo di Verrecchia. Presidente, primo successo e primi gol che valgono tre punti. Qual è la condizione attuale del Sesto Campano? “All’esordio non avevamo fatto male pur concedendo qualcosa in fase difensiva. Nello scorso turno le disattenzioni ci sono costate la prima sconfitta, mentre questa volta si è fatto bene in ogni zona del campo, e credo che il successo sia lo specchio di quanto si sia visto in campo nei novanta minuti di gioco. Dobbiamo ancora lavorare soprattutto in termini di approccio alla gara, però abbiamo dimostrato di essere in crescita”. L’avvio di ripresa è valso l’uno-due vincente che ha deciso le sorti del match. Come giudica la prova degli attaccanti? “Avevamo Raucci che era reduce da una buona doppietta contro il Campobasso 1919 e Crispino, appena pre-

levato dal mercato di riparazione. Entrambi hanno giocato una buona gara, considerando anche la buona fase difensiva del Larino nel corso del primo tempo, situazione che non ci permetteva di trovare molti spazi. Poi sono stati bravi a cercarsi l’occasione giusta ed hanno dialogato molto bene nei pressi della porta avversaria, trovando le due reti vincenti. Una buona gara da parte di entrambi”. Risutalto giusto? “Primo tempo equilibrato, ripresa favorevole al Sesto. Potevamo arrotondare ulteriormente il passivo, ma le occasioni avute da Pinchera non sono andate a buon fine per l’eccessiva voglia di far gol avuta dal ragazzo. Per il momento va bene così, credo che la squadra stia man mano assimilando tutti gli schemi dettati da mister Mancini”. Come sta Verrecchia? “Non abbiamo ancora una data di recupero precisa, ma il ragazzo sta recuperando dall’infortunio al ginocchio. Da questa settimana inizierà la fisioterapia e poi cercherà gradualmente di lavorare differenziato per farsi trovare pronto; credo che in due o tre settimane possa tornare a disposizione del tecnico, che poi ne valuterà l’impiego o meno dal primo minuto”. Con l’ingaggio di Crispino aumenta il tasso qualitativo in avanti. Può coesistere con gli altri due goleador della rosa? “Sono valutazioni che spettano al mister, ma certamente pensiamo di avere un grosso reparto offensivo. Crispi-

no e Raucci hanno già dimostrato di trovarsi alla perfezione, Verrecchia è reduce da una stagione favolosa e cercherà di ripetersi non appena si sarà ristabilito. Da presidente e tifoso mi auguro di vederli tutti e tre in campo contemporaneamente perché possono regalare scintille, ma sono ‘problemi’ che tutti vorrebbero avere. Una volta recuperato Verrecchia trove-

i ritmi in avvio, poi una volta trovato il vantaggio non c’è stata partita, dando anche sprazzi di grande calcio. Andiamo avanti con fiducia, lo avevamo detto: vietato distrarsi”. Ancora una volta da incorniciare le prove dei nuovi, a cui si sono aggiunti Ianniciello e Raffa, entrambi a segno con una doppietta… “Bene i nuovi e bene quelli che c’erano. Ianniciello e Raffa sono ragazzi di valore, sono rimasti con noi per dare una mano alla causa, così come tutti gli altri. Per quanto riguarda i nuovi ho visto un ottimo Brancaccio, sulle cui qualità non possiamo sorvolare, e lo stesso Befi, che sta trovando la via del gol con ottima continuità. Saranno perni importanti di questa stagione, ma non posso poi dimenticare la segnatura di Fusco, un ragazzo locale che è stato a lungo

applaudito dal pubblico; mandare in rete ragazzi del posto, per di più giovani, è sempre una soddisfazione”. Per Troise, invece, non è ancora giunto il momento di gloria. L’espulsione indica nervosismo? “Sono normali situazioni che avvengono sui campi di gioco. E’ successo qualcosa con un loro giocatore che si è avvicinato alla panchina (Letterese n.d.r.) e si è lasciato sfuggire qualche parola di troppo. L’arbitro, appostato, lo ha spedito negli spogliatoi. Dispiace perderlo per la prossima partita, ma tornerà utilissimo nella stagione, anche perché si è aggregato in ritardo e questi giorni serviranno per trovare la giusta condizione. Intanto, dobbiamo proseguire su questa strada, ad iniziare dalla partita di mercoledì in Coppa. Lo stesso Troise potrebbe mettere nelle gambe minuti preziosi”.

Girolamo Silvestri

remo l’assetto ideale per la squadra, non ci saranno malumori o esclusioni polemiche”.

3 RETI: Paduano (Lupi Molinaro), Ianniciello (Turris), Raucci (Sesto Campano) 2 RETI: Minotti (Termoli), Riccitiello (Venafro), Zurlo (Campobasso 1919), Ricci (Bojano), Befi, Raffa (Turris) 1 RETE: Buonanno, Di Placido (Vastogirardi), Celato, Del Zingaro (Lupi Molinaro), Minari, Fusco, Brancaccio (Turris), Cocchianella (Larino), Corazzini, Guidotti, Polzella (Termoli), Di Pietrantonio (Virtus Bojano), Fabbi, Crispino (Sesto Campano), Galardi, Palumbo, Scarano (Monti Dauni), Grieco, Onorato, Vitelli, Guadagno (Fornelli), Mucci, Silverio (Montenero), Piergiovanni, Lepre, Capossela (Campobasso 1919), Zara, Pepe (Biferno), Ricci, Terlizzi (Roseto), Riccardi, Napoletano (Virtus Matesina), Vena (Bojano)

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La pesante sconfitta ai danni della Santeliana ha ridato coraggio e fiducia agli undici biancoazzurri

Sessano, 5 gol per avvisare tutti Mister De Bellis avvisa gli avversari: ‘Vogliamo vincere il campionato’ di Alessandro Ramacciati Si è chiusa ormai la seconda giornata di campionato, la quale ha permesso di ottenere delle conferme, come per il Campodipietra, al suo secondo successo, oppure come la Maronea di mister Cordisco, anch’essa autrice di una nuova vittoria, oppure, ancora, come la Virtus Pozzilli guidata da misters Sacco, che si trova, ora, insieme alle altre precedenti due, al primo posto della classifica della Promozione regionale. Oltre, quindi, al già citato Campodipietra, però nella seconda giornata di campionato, a dare grande prova di sé è stato l’Atletico Sessano di mister De Bellis. La compagine biancoazzurra, infatti, dopo aver esordito abbastanza male

Mister De Bellis

(Atl. Sessano)

nella prima di campionato, contro il Roccaravindola, ha saputo reagire e conquistare i primi tre punti in campionato grazie, al brillante 5-1 ottenuto dinanzi al proprio

pubblico. La prestazione degli undici di mister De Bellis è stata davvero priva di note negative, a parte il gol subìto del momentaneo 2-1 che ha ‘macchiato’ la gior-

nata del bravissimo portiere Fratangelo. Abbiamo raggiunto telefonicamente l’allenatore della compagine biancoazzurra il quale non ha potuto non elogiare l’intera sua formazione per il grande match giocato. Mister, un riscatto dopo un brutto inizio? Certamente. La gara contro il Roccaravindola non è stata assolutamente un buon biglietto da visita per le altre squadre della Promozione. Certamente i nostri rivali di domenica scorsa erano pur sempre i ragazzi della regina decaduta dall’Eccellenza, ma noi avevamo allestito, comunque, una squadra pronta per fare un buon risultato. Questo non è successo, ma durante la settimana abbiamo limato alcune

cose sbagliate e così contro la Santeliana, altra compagine di tutto rispetto, abbiamo dato il meglio di noi stessi. Se lo aspettava un risultato del genere? Riuscire a segnare ben cinque gol a squadre esperte come la Santeliana non è certamente un obiettivo facile. Ma il fatto di aver potuto sin da subito mettere in difficoltà l’intera difesa avversaria, mi ha fatto immaginare che ci sarebbe potuta essere una goleada fino al termine del match. In effetti abbiamo messo molto in fretta gli schemi studiati in allenamento e il nostro jolly sono state senza dubbio le veloci ripartenze e il forte tasso tecnico che contraddistingue diversi miei giocatori. Quindi credo alla fine la

vittoria è stata senza dubbio meritata. Ora come si sentono i suoi ragazzi dopo questo successo? Senza dubbio si sentono di nuovo motivati, ammesso che dopo il ko contro il Roccaravindola non si fossero sentiti piu’ tali. Ci tengo, infatti, a ricordare che abbiamo impostato una squadra, durante la preparazione e durante il mercato estivo, che ha come scopo finale quello di vincere il campionato e di lasciare il segno durante questa stagione. Per questo la sconfitta della prima giornata non è stata digerita. Ma ora abbiamo dimostrato con questi cinque gol che tipo di squadra possiamo essere e quanto possiamo far male.

Situazione per ora critica della Rinascita Bussese ancora a zero punti con due ko

Sorprendono le esordienti deludono invece le big Alla seconda di campionato sono tre neopromosse a guidare la classifica Guardando quelli che sono i primi posti della classifica di serie B regionale, non possiamo non notare tre ‘presenze’ che destano una sorta di sopresa, ovviamente calcisticamente parlando. Ci riferiamo, nello specifico al Campodipietra, alla Maronea e alla Virtus Pozzilli. Per gli ‘addetti ai lavori’ quanto sin’ora detto è facilmente comprensibile nel suo contenuto: le prime tre del campionato sono tre ‘esordienti’, ossia tre formazioni promosse dalla Prima categoria. È questo, quindi, il dato che emerge dopo sole due giornate di campionato, ponendo, di conseguenza, l’interrogativo che segue: come mai le squadre ‘senatrici’ della categoria e le regine decadute dell’Eccellenza non hanno dimostrato di essere tali piazzandosi sin da subito in vetta? La domanda è seguita da una risposta piuttosto semplice: sembrerebbe che il luogo comune che ogni anno vorrebbe vedere le neopromosse partire benissimo, anche durante questo nuovo campionato si sta via via confermando. Nel caso delle prime tre c’è da aggiungere, inoltre, che non sono stati certamente facili i primi due incontri stagionali. Ricordiamo, infatti, che il Campodipietra ha esordito, vincendo, contro la senior Sampietrese, risultato già importante di per sé, e ripetendosi contro il Macchia

Valfortore, anche essa neopromossa. Per quanto riguarda, poi, la Maronea di mr. Cordisco, c’è stato un esrdio splendido contro la Rinascita Bussese, vecchia guardia della Promozione, costretta a subire un pesantissimo poker, e la vittoria contro la ex compagna di Prima, la Cerrese di Coletta. Quest’ultima, infine, si è vista sconfiggere nella prima di campionato, proprio dall’altra prima della classe, la Virtus Pozzilli di mr. Sacco, la quale ha vinto anche il temibile match contro il Real Roccavivara, anch’essa ‘senior’ della categoria. Alla luce di tutto ciò si può aggiungere che le tre squadre prime in classifica si stanno candidando a giocare un campionato di tutto rispetto, pur continuando ad avere come obiettivo primario la salvezza, ma con qualche pensiero in piu’ in qualcosa di grande. Preoccupazioni serie, invece, le sta dando soprattutto una delle formazioni che possiedono ancora lo zero in classifica. Oltre alla Cerrese e al Macchia Valfortore, infatti, è la Rinascita Bussese di mister Martinelli ad essere, tra tutte le ‘senior’, quella che piu’ sta messa male. I ragazzi gialloblu di Busso non riescono ancora a vincere una partita dato che hanno perso sia contro la Maronea sia contro la Sampietrese. Per lo piu’ possiedono la seconda peggior di-

fesa con sei reti subite, secondi solo al Macchia Val-

Miste Martinelli (Rinascita Bussese)

fortore. Indubbiamente un inizio di stagione che non si sarebbe mai previsto, ma per il quale bisogna assolutamente porre rimedio, visto che le esordienti stanno dando serie lezioni di calcio, mentre le altre ‘senior’ sono a caccia di riscatti, come quello dell’Atl. Sessano. Il campionato è ancora lungo, ma basta poco per compromettere tutti gli sforzi fatti durante la preparazione egli investimenti del mercato estivo.

4 RETI: Cifaldi (Pol. Gambatesa), 3 RETI: Lattanzio R. (Maronea), 2 RETI: Cretella (Campidpietra), Giancola (Cerrese), Izzi (Real Roccavivara), Longo (Campodipietra), Marra (Comprensorio C. Vairanese), Pacitto (Virtus Pozzilli), Tosches (Pol. Gambatesa), 1 RETE: Barletta (Rinascita Bussese), Cifelli (Macchia Valf.), De Iorio (Atl. Sessano), Fimiani (Sampietrese), Iannaccone (Rinascita Bussese), Lepore (Roccasicura), Leva (Atl. Sessano), Marino (Casale Riccia), Marro (Campodipietra), Martino (Santeliana), Masciotta (Maronea), Mastronardi (Santeliana), Migliaccio (Compr. C. Vairanese), Moffa (Casaler Riccia), Moscufo (Maronea), Pacitto (Virtus Pozzilli), Paolucci (Virtus Pozzilli), Pollio (Compr. C. Vairanese), Perrella (Atl. Sessano), Pinelli (Roccamandolfi), Quaranta (Campodipietra), Santagata (Atl. Sessano), Santangelo (Atl. Sessano), Santopuoli (Casale Riccia), Sisti (Roccaravindola), Speranza (Maronea), Spigola (Virtus Pozzilli), Vena (Campodipietra), Zullo (Sampietrese)

LA TOP 11 DELLA SETTIMANA


Martedì 20 settembre 2011

Un libro che raccoglie le storie calcistiche di Ferrazzano dalle origini ad oggi

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Isidoro La Farciola

Da ‘La Fonte al Delle Alpi’: il magico viaggio di La Farciola di Michele Moffa Da “La Fonte” al “Delle Alpi”, questo il titolo del volume di Isidoro La Farciola presentato sabato scorso presso l’Hotel La Pineta di Ferrazzano (dove è possibile acquistarne le copie), che ben descrive la parabola e l’evoluzione del calcio ferrazzanese dai primi passi, quando si rincorreva una palla presso un improvvisato campo sportivo oggi non più esistente in località “La Fonte” alle pendici del paese, fino ai giorni nostri quando, i giovani calciatori della scuola calcio curata proprio da La Farciola, sono stati ospiti della società bianconera per tre anni consecutivi (dal 2002 al 2004) presso lo stadio Delle Alpi di Torino. Raccogliere in un libro tanti documenti e tante “storie calcistiche di Ferrazzano”, come recita il sottotitolo, per non disperdere un patrimonio collettivo, per non consegnare all’oblio l’impegno e la dedizione di tante persone che hanno vissuto in prima persona il discorso calcistico a Ferrazzano; un’idea che nasce circa un anno fa e che in pochi mesi è stata tradotta dall’au-

tore, dirigente della Provincia di Campobasso con il pallino del calcio e con un ricco curriculum sia da allenatore che da calciatore, in oltre trecento pagine di foto, articoli di giornale, documenti, considerazioni e riflessioni personali di La Farciola. “Ho tanto materiale riguardante la storia calcistica di Ferrazzano” afferma l’autore “documenti, verbali di assemblee e foto, altro l’ho recuperato grazie alla collaborazione di tanti amici; testimonianze importanti che mi è sembrato opportuno non disperdere, da qui è nata l’idea di raccoglierle in questo volume e il tutto è stato ovviamente possibile anche grazie alla collaborazione di tanti amici, di diversi sponsor e con il patrocinio del Consiglio Regionale del Molise.” Davanti ad una sala gremita, presenti molti ex calciatori e allievi della scuola calcio, ma anche tanta gente

comune, gli intervenuti sono stati tutti concordi nel riconoscere al lavoro di Isidoro La Farciola il merito di andare oltre il mero discorso calcistico, ma di attribuire al volume una valenza senz’altro più ampia. “Un contributo che arricchisce ognuno di noi e arricchisce la comunità di Ferrazzano” queste le parole dell’assessore comunale Pilla, riprese anche dal

consigliere provinciale Antonio Cerio che ringrazia La Farciola per “averci fatto un regalo indescrivibile”. Sulla stessa linea anche gli altri interventi della serata, tra i quali quello del Presidente del Coni Regionale, prof. Guido Cavaliere, che ha rimarcato come “non è solo calcio quello che si vive in una pubblicazione di questo tipo, ma il discorso si aggancia immancabilmente alla realtà della comunità stessa”, proseguendo con il contributo di Miguel Mastrangelo (Figc) che ha “puntato il dito” sulla eccessiva attenzione data al calcio professionistico, tralasciando chi mette anima e cuore in quello dilettantistico, vera anima di tutto il movimento, e di Michele Picciano, presidente del Consiglio Regionale che ha parlato di “un’operazione di recupero dei valori comuni di una collettività”. Commosso intervento poi della

signora Fratianni, moglie del compianto Luigi Baranello, fautore della nascita della prima squadra di calcio a Ferrazzano e per diversi anni presidente del sodalizio, che ha ringraziato sentitamente l’autore per aver puntato la luce sugli sforzi fatti in passato da chi ha lavorato per dare a Ferrazzano un’identità sportiva e portarla ben al di là dei confini regionali. Nel suo atteso intervento, Isidoro La Farciola non ha nascosto una punta di emozione nel vedere finalmente realizzato un lavoro importante: “Lo sport e gli eventi sportivi vanno a costruire la storia di un paese, alla pari di altri fenomeni sociali che avvengono all’interno della stessa comunità; questo è uno dei punti chiave su cui nasce l’idea di questo volume. A fianco delle varie testimonianze, ci sono molti ri-

flessioni personali, spesso orientate sul tema del calcio giovanile e sulle scelte ad esso relative, ai vari livelli; il libro si compone di tanti tasselli: resoconti, documenti, racconti sulla storia delle società sportive ferrazzanesi, ricordi di tanti personaggi che hanno dato un grande contributo nello sviluppo del proprio ambiente di vita. Ma” ha concluso La Farciola “come ho scritto anche nell’introduzione del volume, le ragioni di un libro non possono ridursi al solo desiderio di ricordare ciò che è stato, il passato ha senso soprattutto se provoca nuove situazioni di crescita per la collettività.” Un lavoro quindi che non vuole solo raccontare ciò che è stato, ma che vuole offrire anche spunti positivi per proseguire sulla strada precedentemente tracciata.

Le maglie storiche del Ferrazzano

Agostino Cipolla porta in alto i colori del Molise ai mondiali di corsa in montagna PALUZZA. Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Un motto che riassume efficacemente la passione per lo sport di Agostino Cipolla, sessantenne militante tra le file della Nuova Atletica Isernia, il quale si è classificato sedicesimo alla batteria “Am 60-64 anni” dei Campionati Mondiali di corsa in montagna. Cornice dell’evento è stato l’entroterra

di Paluzza, comune in provincia di Udine a sette chilometri dal confine austriaco. Ben ottentotto corridori (cinquantasette italiani e trentuno stranieri) nella sola

Cipolla – mi sono slogato la caviglia ed una volta sono caduto. Ciò mi ha portato a dover ridimensionare il passo”. Medaglia d’oro all’italiano Aurelio Moscato (43’55”), argento al tedesco Vogler Reinhart (45’27”) e bronzo al nostro connazionale Andrich Ivo (45’50”). Una corsa assai impegnativa, fatta di pendenze che sfioravano il 50% di inclinazione. Ma non sono stati La partenza questi ostacoli a

Agostino Cipolla (a destra) con Michele Mosca

batteria in cui si è cimentato anche Agostino che, negli 8.680 metri del percorso montano, ha dato il meglio di sé anche se non sono mancati incidenti di percorso: “In ben due occasioni – spiega

fermare Agostino che, fino all’ultimo, ha lottato per aggiudicarsi quella che si è poi rivelata essere una vittoria con se stesso. “Vent’anni fa – dice ancora Cipolla – precisamente nel 1991 a Campitello Matese, mi sono aggiudicato il titolo di campione italiano. Inoltre, ancora oggi detengo il record sui

100 metri sia in Molise che in Campania. Infine, sono attualmente al comando del Gran Prix del Molise, evento che si disputa in diciannove gare anche in alcune province del Lazio. Nonostante abbia saltato due gare il mio distacco dal secondo in classifica è di quindici punti”.


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Martedì 20 settembre 2011

Il campione campobassano vicino al titolo

Una prestazione impeccabile lo ha condotto ancora una volta sul gradino più alto del podio. Una prova maiuscola a Erice ha consentito a Fabio Emanuele di mettere di fatto le mani sul campionato italiano slalom 2011. Il Molise potrebbe festeggiare il terzo alloro del driver che anche in questa stagione ha difeso i colori della Campobasso Corse. Manca la matematica ma sognare non costa nulla. In Sicilia, terra che ha regalato sempre delle grandi soddisfazioni al pilota nostrano, è arrivata la settima affermazione stagionale su nove gare disputate. A queste vanno aggiunti due podi (un secondo e un terzo posto). Lo score del campio-

Fabio Emanuele

Fabio Emanuele: mani sul tricolore Ancora una grande vittoria conquistata nato italiano 2011 è da applausi per un pilota che ormai da diverse stagioni riesce a lottare sempre per obiettivi prestigiosi. Merito di un’esperienza eccellente maturata nel corso degli anni e di una guida spettacolare ed efficace che gli ha permesso di farsi apprezzare per tutta la penisola. Tornando alla gara di Erice, Emanuele ha dominato tutte le salite della manifestazione, confermando di essere il più forte attualmente in circolazione. Un piccolo problema di assetto

nella terza ed ultimo salita non ha minimamente intaccato la giornata di gloria del pilota molisano che si avvicina a piccoli passi verso il grande traguardo tricolore. All’appello ora mancano due gare e, con la vittoria di Manganiello in P2, Emanuele mantiene salda la vetta della classifica tricolore con diciassette punti di vantaggio. La matematica non assegna ancora il titolo al pilota di casa nostra ma la strada intrapresa è sicuramente quella giusta. “Un grazie va al

mio meccanico e amico Nello Pasquariello - spiega - con lui abbiamo un ottimo feeling e riusciamo a gestire sempre nel migliore dei modi la vettura. Vettura che anche a Erice è stata molto affidabile. Si è corso su un tracciato molto bello, di solito utilizzato per le salite, ma adattato per la circostanza allo slalom. E’ stato importante vincere questa corsa e adesso mi auguro di continuare su questa strada anche nei prossimi appun-

tamenti”. E’ ancora presto per festeggiare, ovviamente anche se l’alloro non è poi lontanissimo. “Non è ancora deciso nulla - conferma Emanuele - in palio ci sono ancora punti pesanti e non posso certo sedermi sugli allori. Bisogna ancora lottare”. E se Emanuele è vicino alla conquista del campionato italiano, lo stesso discorso vale per

la scuderia Campobasso Corse che ad Erice ha chiuso al secondo posto e ha così allungato in testa alla speciale classifica riservata ai team. Portare in regione anche l’alloro riservato alle scuderie sarebbe un’ulteriore dimostrazione della forza di un team che ha regalato al nostro piccolo Molise già tante soddisfazioni.

Stasera la presentazione ufficiale prima dell’esordio in campionato di domenica

La Mens Sana vince il ‘Ranieri’ I biancoverdi superano in finale la formazione di casa negli ultimi secondi prevista una serata di festa ricAUTOSOFT SCAURI 71 ca di emozioni MENS SANA CAMPOBASSO 72 durante la quale Parziali (17-12, 35-36, 53-55) saranno ufficialmente annunArbitri: Ciano di Formia e Graziani di Fondi ciati i giocatori Autosoft Scauri: Richotti 4, Violo 9, Pignalosa 19, Basiprima le 2, Requena 14, Di Rocco, De Lise, Ciccarelli, Rasko- della squadra, lo staff vic 5, Marinello 15, Bellanca 3. tecnico e quello All. Pieri Mens Sana Campobasso: Cornejo 12, Dal Fiume 12, d i r i g e n z i a l e M. Stijepovic 9, Benassi 21, Gjinaj 4, Carlone, D. Stijepo- nonchè l’intero vic 4, Cardinale, Piano, Tagliabue 10. settore giovaniAll. Di Pasquale le con premiazione delle forrato. casione della presentazione mazioni e dei ragazzi che si La società nel ufficiale prevista nell’im- sono particolarmente distinfrattempo si accinge ad is- pianto di Rione vazzieri per ti nel corso della passata stasare il ‘gran pavese’ in oc- questa sera alle ore 19.30. E’ gione.

I TABELLINI

La Mens Sana Campobasso si è aggiudicata la quarta edizione del trofeo ‘Memorial Ranieri’ organizzato dal Basket Scauri nello scorso fine settimana. Alla due giorni laziale hanno preso parte oltre ai padroni di casa ed ai biancoverdi anche il Giugliano ed il Palestrina, tutte formazioni appartenenti allo stesso raggruppamento di Divizione Nazionale B (girone C). Il torneo prevedeva due semifinali nel pomeriggio di venerdì e le finali il giorno successivo. Dopo avere regolato piuttosto agilmente in semifinale i campani del Giugliano con un punteggio netto (68-40) i campobassani hanno ritrovato per la finale i padroni di casa a loro volta vittoriosi contro il Palestrina (71-54), dando vita ad un vero e proprio retour match di quello andato in scena due settimane prima nell’impianto di Vazzieri in occasione della prima giornata del trofeo Regione Molise. Anche in questo caso si è giocato con identica tensione agonistica onorando al meglio la manifestazione scaurese. Il match l’ha deciso un tiro praticamente all’ultimo secondo di Benassi che ha infilato una tripla che ha consentito ai biancoverdi di conquistare la vittoria sul filo di lana. E’ stata una partita vera, con frequenti capovolgimenti di fronte e dagli sprazzi emozionanti. Al tentativo di fuga iniziale dello Scauri (17-12 al termine dei primi 10’) i

campobassani rispondevano prontamente riportandosi in vantaggio a metà gara (3536) e provando ad allungare infilando un mini parziale di + 5 (47-52) al ritorno sul parquet. Scauri reagiva ritornando in corsa sul 6666 a soli 2 minuti dalla sirena finale. Gli ultimi due giri di lancetta si rivelavano incandescenti. Cornejo infilava una tripla pesantissima che spingeva gli ospiti sul + 3 (66-69) ma subito dopo una tripla di Violo appariva come decisiva per la squadra di coach Pieri (71-69) a soli 13 secondi dalla sirena. Nella concitazione degli ultimi secondi di gioco un errore di Requena consentiva a Benassi di ricevere la palla e di infilare il canestro della vittoria sul risultato finale di 71-72. Un risultato che fa tanto morale e consente alla squadra di coach Di Pasquale di concludere l’ultima settimana di preparazione con una dose ulteriore di autostima per presentarsi al meglio all’esordio in campionato previsto sul parquet amico per

domenica prossima 25 settembre contro il basket Co-

L’Olimpia Cb si aggiudica la 4^ edizione del torneo ‘Città di Ripalimosani’ La quarta edizione del Torneo “Città di Ripalimosani” ha visto contendersi il trofeo tra la squadra di casa e l’Olimpia, a causa del forfait all’ultimo momento fatto registrare dalle altre due compagini molisane quali l’Airino Termoli e l’Isernia. La partita giocata nella giornata di domenica è stata molto intensa, tanto da poter essere definita come un gustoso antipasto di quello che sarà il campionato che inizierà a breve. La squadra di Mimmo Sabatelli, che è ancora un cantiere aperto, ha fatto vedere di essere in crescita. Soprattutto nel primo tempo i campobassani hanno giocato una buona pallacanestro, facendo circolare la palla e trovando dei tiri aperti che hanno dato un buon break di vantaggio. Si è andati al riposo lungo con gli ospiti sul + 15 (25-40). Alla ripresa dei giochi, la partita è divenuta più accesa, grazie al ritorno dei padroni di casa che hanno intensificato la difesa. L’Olimpia, che ha giocato per molto tempo senza la sua stella Ognjenovic, è riuscita a rimanere ancorata alla partita, supportata dalla vena realizzativa di un Elio Scotto che appare un giocatore molto diverso da quello visto negli anni passati. Gli ultimi minuti della contesa sono stati molto vibranti. Calcagni ed Antonelli hanno trovato i punti che hanno mandato il punteggio ad incastonarsi sul 67-67. All’ultimo secondo un fallo su un tiro dall’angolo di Scotto è stato sanzionato con due liberi. La guardia campobassana ha messo a segno solo uno dei due tiri regalando il vantaggio al suo team. Sulla successiva rimessa, il tentativo volante di Antonelli non ha

avuto buon esito e questo ha portato le squadre a giocarsi il trofeo ai supplementari, visto che nella giornata di sabato il Maccabi si era imposto sui rivali. Nell’overtime l’Olimpia non è riuscita a gestire i cinque minuti nel modo migliore e ciò ha portato il successo ai gialloblù di coach Filipponio. Ad ogni modo il test contro il team di Ripalimosani ha lanciato dei messaggi positivi. La squadra di Sabatelli è viva e non potrà che crescere durante una stagione che si preannuncia molto intensa e piena di insidie.

I TABELLINI MACCABI 67 OLIMPIA CB 68 Parziali (15-16) (25-40) (43-54) Tempo Supplementare 12-8 (79-76) Maccabi: Fiorilli 16, Santella 1, Antonelli 21, Di Cristofaro 2, Cannavina 20, Pennacchio 14, Carlozzi 3, Muccino, Molinaro ne. All. Filipponio. Olimpia CB: Scotto 19, Gio. De Vincenzo, De Nunzio, Petrone 10, Di Carlo 16, Pasqualone 2, Calcagni 10, Amatista 7, Ognjenovic 9, Tondi 2. All. Sabatelli. Note: Espulso Di Cristofaro. Falli tecnici: Panchina dell’Olimpia CB. Usciti per cinque falli: Cannavina, Calcagni, Amatista, Ognjenovic. Arbitri: Falcione e Valerio di Campobasso.


Pozzilli

Azienda ‘Rer’ Licenziamento più vicino per gli operai POZZILLI.Si prospetta la mobilità, quindi il licenziamento di tutti gli addetti dello stabilimento. SERVIZIO A PAGINA 18

Campobasso

Medico e paziente Da flirt a stalking SERVIZIO A PAGINA 6

Scapoli

Armi al museo ‘Fuoco’ sul sindaco SCAPOLI. Uno degli indagati, attualmente agli arresti domiciliari, denuncia il sindaco di Scapoli Renato Sparacino. SERVIZIO A PAGINA 12

Impiantistica sportiva

A Riccia un campo nuovo di zecca per gli appassionati di tiro a volo SERVIZIO A PAGINA 4


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