MERCATO/FORMIND
IL BELLO DELLA SERA
UNO SCENARIO FATTO
DI LUCI E OMBRE EMERGE
DAL MONITORAGGIO DI FORMIND, CHE VEDE UNA POSSIBILE
CONTRAZIONE DEI CONSUMI
NEL PROSSIMO SEMESTRE
DEL 6% CON UNA TENUTA
DEL SERALE E DEL NOTTURNO.
MA NONOSTANTE I VENTI DI CRISI,
IL CLIENTE NON VUOLE RINUNCIARE
AL PIACERE DELLA CONVIVIALITÀ

DI ANNA MUZIO E MARIA ELENA DIPACE
Mercato, dove vai? Mai come in questo momento per il distributore risulta cruciale comprendere cosa vogliono i consumatori dal fuori casa, quali saranno le loro scelte e quali i momenti di consumo privilegiati. Per capire che tipo di assortimenti offrire al punto vendita Horeca e attuare una programmazione puntuale, ci viene in aiuto l’analisi sul consumatore della società di ricerca Formind, che non lascia spazio a dubbi: l’aspetto sociale ed edonistico del fuori casa è quello cui, nonostante i venti di crisi e le tensioni inflazionistiche, il cliente non ha intenzione di rinunciare.
IL LEGAME TRA AUMENTI E CONSUMI
La survey di Formind consente di monitorare i prezzi al consumo incrociandoli con i comportamenti di
acquisto ed evidenziando il legame stretto tra i due parametri.
“Il Covid, tra i tanti regali non voluti, ci ha lasciato un canale molto complesso da osservare, con movimenti velocissimi che richiedono un’osservazione puntuale”, commenta Antonio Faralla, Presidente di Formind .

Tre i numeri da tenere in considerazione: la variazione dei prezzi al trade al livello complessivo del mercato nel 2022, con aumenti medi del 11%; lo scontrino medio, aumentato del 17%, e la crescita degli atti di consumo al +10,5%.
DALLA COLAZIONE ALLA NOTTE
Partendo dalla colazione, si vede come nei primi cinque mesi del 2022 questo momento di consumo è stato protagonista di una crescita importante nonostante un’impennata dei prezzi al consumatore del 13,2%, ma il grande slancio ha subito una frenata importante ad agosto malgrado l’assestamento degli aumenti (+0,63% su maggio). Che sono stati consistenti, il doppio rispetto agli aumenti on trade, anche se ha influito molto il balzo in avanti del prezzo della tazzina di caffè con uno scontrino medio che, con la fine del 2022, ha raggiunto circa un +16%.
Nonostante aumenti straordinari (15,80% al consumer contro un +5,5% del trade), ha tenuto invece il break incassando un +10% con un importante aumento anche d’estate. Lieve flessione degli atti di consumo nel periodo invernale, passando da un +10% ad un +9%, ma gli aumenti al consumer sfiorano il 17%.
L’aperitivo diurno nel Covid ha guadagnato consumatori (ricordiamo le chiusure alle 18) e ha vissuto una crescita contenuta ma costante tra dicembre 2021 e agosto 2022.
GBI: 30 ANNI AL SERVIZIO DEL DISTRIBUTORE
Voglio cogliere l’opportunità per augurare un buon compleanno a GBI e fare un’analisi di quello che ha vissuto il canale dell’ospitalità professionale negli ultimi 30 anni. Anni trascorsi a osservare e raccontare l’evoluzione del canale fuori casa. Evoluzione, storia o preistoria? Difficile dirlo! Certamente, se guardiamo questo tempo dal punto di vista dell’attore principale “il consumatore”, scopriamo che 30 anni fa internet muoveva i suoi primi passi, i social non esistevano, il cellulare era uno strumento che usavamo per telefonare e tutto il processo di comunicazione impiegava altri paradigmi. L’avventore sceglieva i suoi momenti e luoghi di consumo essenzialmente secondo un criterio di utilità, privilegiando come canoni di scelta la qualità del prodotto e il corretto rapporto qualità prezzo, il tutto nell’ambito della nostra tradizione mediterranea. Oggi le scelte sono molto più complesse, innanzitutto la frequentazione del canale in quanto utilities, che pur rimane, è stata soppiantata dall’experience; oggi scegliamo secondo l’esigenza di vivere un’esperienza. Se dobbiamo mangiare o bere in un ambito funzionale, lo facciamo nel perimetro delle mura domestiche, ma quando viviamo il momento di consumo fuori casa decidiamo di condividere un’esperienza. Esperienza che viviamo non solo attraverso una scelta di prodotto identificativo, ma la viviamo possibilmente in compagnia di altre persone.
Pensiamo al successo dell’aperitivo serale quale prodotto symbol, in un momento di consumo innovativo e ricco di fascino. La cultura mediterranea – sempre forte – si mescola con una cultura etnica mondiale. I luoghi di consumo diventano culle esperienziali e la comunicazione istantanea consente di condividere le “experience” in modo simultaneo, nell’ambito di community sempre più allargate. I confini diventano orizzonti lontanissimi i cui spazi sono infiniti. Raccontare tutto ciò non è stato facile e sarà sempre maggiormente complesso. Essere sul pezzo, ed esserlo in modo puntuale, farà sempre la differenza. Grazie GBI per come hai raccontato tutto ciò, non è stato semplice ma sei sempre stato puntuale e fedele in questo tempo. Auguri per quello che racconterai nel tuo futuro!
Antonio FarallaCOMPORTAMENTI ED ATTITUDINI:


registra un 11% base annua. Nella cena l’aumento è stato importante, arrivando a sfiorare il 19% chiusura 2022 – anche a seguito di aumenti notevoli di alcuni prodotti per il trade, come ad esempio il vino. Gli atti di consumo sono cresciuti nel primo periodo del 2022 del 9% attestandosi successivamente ad un +10% base annua, lo slancio su dicembre 2021 c’è stato ma contenuto.
I TREND PER I PROSSIMI MESI


Formind ha chiesto ai consumatori come rimoduleranno il loro stile di consumo nei prossimi sei mesi (considerando un +4% dell’inflazione e un ulteriore +30% delle utenze).



“In tre momenti di consumo abbiamo un numero negativo e il consumatore ha già tirato il freno a mano; gli unici due momenti positivi sono l’aperitivo serale e il notturno”, spiega Antonio Faralla “Per adesso, analizzando la risposta del consumatore, ci aspettiamo per il primo trimestre 2023 una riduzione media di atti di consumo del 10% con una flessione nei litri consumati del 6%, con una rimodulazione verso determinate tipologie di prodotto”.
I consumatori hanno quindi mantenuto le “nuove” abitudini acquisite durante il Covid. Contenuto l’aumento dello scontrino medio che si attesta ad un +10% anno per tutto il 2022. Per il pranzo – un momento molto delicato –gli atti di consumo, partiti molto bene in confronto al 2021 (che ha sofferto principalmente per lo smart working), nei primi mesi del 2022 hanno recuperato abbondantemente (+15%), crollando tra maggio e agosto (-6%). Possiamo definirlo un momento di consumo altalenante che attera ad un +18% con la chiusura dell’anno. L’aperitivo serale invece è un momento di successo, con l’esercente che attua una politica conservativa cercando di non alzare eccessivamente i prezzi (un punto in media in più rispetto agli aumenti del trade) e gli atti che continuano a crescere indipendentemente dal costo riservato al consumatore. Rispetto l’aumento medio del 17%, l’aperitivo serale
SI SCEGLIE LA SOCIALITÀ
“Il consumatore sta avendo grosse difficoltà con aumenti in tutti i comparti e deve fare delle scelte, ma non vuole rinunciare ai momenti di svago e sana socializzazione che rappresentano questo settore – sintetizza Faralla –. Credo che l’Horeca sia un’isola felice perché c’è tanta voglia di socialità nel consumatore, il che non significa che non ci saranno cali, ma rispetto ad altri settori la volontà di esserci è senz’altro confortante”.
