s it happens, we sometimes stand at a crossroad; where we face a divide and a judicious choice to make; which will it be, the higher road or the convenient path?
As we gaze from one pearl to the next and from one stone to the other, a common theme prevails; the imprint of the personal and unique stories they tell shed a new light and inspire towards creating one’s next chapter.
The combination of that one perfect shape and one precise hue create a guiding glare and a reflection of one’s true self. The very same process is within each story of innovation and enterprise.
Whether we speak of Ettore, Vanessa, Cillian, Daria or any other of this issue’s protagonists; It wasn’t always the quest for the quintessential brand, image or location, but simply the implementation of a vision woven in a dream. The decision to be limitless and grow despite the odds.
These are the unique stories of resilience and of uncompromised willingness behind exceptional, timeless pieces, unique moments, concepts and building into the future.
Come a volte succede, ci troviamo di fronte a un bivio, a una divisione e a una scelta da prendere, che sia ponderata. Quale percorso intraprenderemo? La strada più impervia o il sentiero più comodo?
Mentre volgiamo lo sguardo passando da una perla all’altra, da una pietra all’altra, un tema comune emerge e prevale; l’impronta delle storie personali e uniche getta una nuova luce e ispira a plasmare il proprio personale prossimo capitolo.
La combinazione di quella forma perfetta in una tonalità precisa crea uno sguardo guida e un riflesso del proprio, vero, Io. Lo stesso processo è presente in ogni storia di innovazione e impresa.
Che si parli di Ettore, Vanessa, Cillian, Daria o di qualunque altro protagonista di questo numero, non si cercano modelli di brand, immagini o luoghi, ma semplicemente il completamento di una visione intrecciata in un sogno. Per decidere di non porsi limiti e di crescere, qualunque siano le chance.
Dietro ogni pezzo eccezionale e senza tempo, a momenti unici, concetti e costruzioni per il futuro, storie uniche di resilienza e volontà, senza compromessi.
DISTRIBUTION: EXCELLENCE HOTEL SELECTION, EVENTS AND PREMIUM LOCATIONS PUBLISHED BY beyond.luxury Sagl - Lugano, Switzerland
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SCAVIA Italian Jewelry Mastery in the world
Text by Luigi Lauro
In the beating heart of Milan, the cradle of fashion and luxury, stands a company that has enchanted the world with its unique jewels for over a century. Founded more than a hundred years ago, this historic maison has become synonymous with excellence and refinement in the field of luxury jewelry. Today, under the leadership of Fulvio Scavia and his son Alessandro, SCAVIA continues to write its successful story, with a communication strategy that clearly distinguishes it from other jewelry brands.
Nel cuore pulsante di Milano, culla della moda e del lusso, sorge un’azienda che da oltre un secolo incanta il mondo con i suoi gioielli unici. Fondata più di cento anni fa, questa storica maison è diventata sinonimo di eccellenza e raffinatezza nel campo della gioielleria di lusso. Oggi, sotto la guida di Fulvio Scavia e del figlio Alessandro, SCAVIA continua a scrivere la sua storia di successo, con una strategia comunicativa che la distingue nettamente dagli altri brand di gioielleria.
A Family Experience
What makes SCAVIA unique is not only the impeccable quality of its creations, but also the direct and personal contact with its customers. In an era where globalization tends to standardize relationships, SCAVIA keeps the family soul alive, offering an exclusive and intimate experience. The Scavia family is always on the front line, ready to know and satisfy every customer’s wish. This direct link is an integral part of the strategy that Fulvio and Alessandro have conceived: to transform every purchase into a special and unforgettable moment.
An Atelier of Craftsmanship
In the historic Milanese atelier, each jewel comes to life through a creation process that combines tradition and innovation. Each piece is handmade by our SCAVIA’s craftsmen, whose talent and dedication are the beating heart of the production. The brand mission is to create works of art that transcend time, using only the finest, superior quality gems: emeralds, rubies, sapphires and diamonds of extraordinary beauty.
An Unmistakable Design
The SCAVIA design is an emblematic trademark, characterized by elegant lines and sophisticated details that capture the essence of beauty. Each jewel is unique, the result of inspiration that ranges from nature and history to modernity. The meticulous attention to detail and the harmony of shapes are what makes each of their creations a true work of art.
Un’Esperienza Familiare
Quello che rende SCAVIA unica non è solo la qualità impeccabile delle sue creazioni, ma anche il contatto diretto e personale con la sua clientela. In un’epoca in cui la globalizzazione tende a standardizzare i rapporti, SCAVIA mantiene viva l’anima familiare, offrendo un’esperienza esclusiva e intima. La famiglia Scavia è sempre in prima linea, pronta a conoscere e soddisfare i desideri di ogni cliente. Questo legame diretto è parte integrante della strategia che Fulvio e Alessandro hanno concepito: trasformare ogni acquisto in un momento speciale e indimenticabile.
Un Atelier di Maestria Artigianale
Nello storico atelier milanese di SCAVIA, ogni gioiello prende vita attraverso un processo di creazione che unisce tradizione e innovazione. Ogni pezzo è realizzato a mano da maestri artigiani, il cui talento e dedizione sono il cuore pulsante della sua produzione. La sua missione è quella di creare opere d’arte che trascendano il tempo, utilizzando solo le migliori gemme di qualità superiore: smeraldi, rubini, zaffiri e diamanti di straordinaria bellezza.
Un Design Inconfondibile
Il design SCAVIA è un marchio di fabbrica emblematico, caratterizzato da linee eleganti e dettagli sofisticati che catturano l’essenza della bellezza. Ogni gioiello è unico, frutto di un’ispirazione che spazia dalla natura e dalla storia alla modernità. L’attenzione meticolosa ai dettagli e l’armonia delle forme sono ciò che rende ogni creazione una vera e propria opera d’arte.
Global Presence
Despite its deeply Italian roots, SCAVIA is a company with an international scope. With stores and outlets in Europe, Asia and the Middle East, they bring their original style and craftsmanship to the world. The boutiques are the place where luxury meets elegance, where every customer can immerse itself in the SCAVIA universe and discover the beauty of timeless jewels.
A Heritage of Over One Hundred Years
SCAVIA is not just a jewelry brand; it’s an experience, an emotion, a heritage of beauty and craftsmanship handed down from generation to generation. Fulvio and Alessandro Scavia, with their passion and vision, continue to enlighten the world with creations that touch the heart and capture the soul. In every piece, in every detail, lives the magic of a love story for jewelry that knows no boundaries.
Presenza Globale
Nonostante le radici profondamente italiane, SCAVIA è un’azienda dal respiro internazionale. Con negozi e punti vendita in Europa, Asia e Medio Oriente, porta il suo stile originale e la sua maestria artigianale in tutto il mondo. Le sue boutique sono il luogo dove il lusso incontra l’eleganza, dove ogni cliente può immergersi nell’universo SCAVIA e scoprire la bellezza di gioielli senza tempo.
Un’Eredità di Oltre Cento Anni
SCAVIA non è solo un marchio di gioielleria; è un’esperienza, un’emozione, un’eredità di bellezza e artigianalità tramandata di generazione in generazione. Fulvio e Alessandro Scavia, con la loro passione e visione, continuano a illuminare il mondo con creazioni che toccano il cuore e catturano l’anima. In ogni pezzo, in ogni dettaglio, vive la magia di una storia d’amore per il gioiello che non conosce confini.
Extreme Exquisite Exceptional
A
FAMILY STORY, A MULTIFACETED BRAND AND AN ICONIC RELEVANCE
UNA STORIA DI FAMIGLIA, UN MARCHIO POLIEDRICO E UNA RILEVANZA ICONICA
Text by Etienne Raynaud
Photography by Rémi Dargegen
Foreground:
While Bugatti is best known for its extraordinary automobiles, it is for many art enthusiasts much more than cars. Carlo Bugatti the father has designed furniture and jewels, most notably the Cobra chair, which is of a rare modernity. His desks are now collected by the likes of Alain Delon and Elton John. His two sons are faithful to the family artistic genes, Rembrandt, the youngest, is celebrated today as one of the greatest bronze sculptors of animals, whilst Ettore, the eldest son, born in 1881, is known for having founded Bugatti automobiles in 1909 in Molsheim. Very quickly the brand would be known for its very innovative cars and his founder’s motto “Nothing is too beautiful, nothing is too expensive”.
Sebbene famosa soprattutto per le sue straordinarie automobili, Bugatti è per gli appassionati d’arte molto più che una “semplice” casa automobilistica. Carlo Bugatti, il padre, ha disegnato mobili e gioielli e in particolare la sedia Cobra, di rara modernità. Oggi le sue scrivanie sono collezionate da artisti del calibro di Alain Delon ed Elton John. I suoi due figli hanno ricevuto in eredità gli stessi geni artistici della famiglia: Rembrandt, il più giovane, è noto per essere stato uno dei più grandi scultori di animali in bronzo, mentre Ettore, il figlio maggiore, nato nel 1881, ha fondato il brand d’auto Bugatti a Molsheim, nel 1909. Un marchio diventato ben presto noto per le sue auto estremamente innovative e per il motto del suo fondatore “Niente è troppo bello, niente è troppo costoso”.
“Nothing is too beautiful, nothing is too expensive” “Niente è troppo bello, niente è troppo costoso”
The Bugatti name is still associated today with extreme performance, technological innovation, breathtaking lines and utmost refinement. Ettore Bugatti was a genius in many ways: at a very young age, he built his first car, designing every detail, from the engine to the bodywork before assembling it with his own hands. Throughout his life, he never stopped innovating, and registered nearly 1,000 patents under his name. One of his maxims was “What has already been invented belongs to the past, only innovations are worthy of interest”.
One of his favorite playgrounds was competition, the ideal launch pad for testing his technical innovations and promoting his brand. After racing successes with the frail and swift Type 13 equipped with a 4-cylinder engine, he launched the Bugatti Grand Prix Type 35, an iconic 8-cylinder engined car equipped with light alloy wheels. The Type 35B, with its more powerful engine, was incredibly fast with a top speed in excess of 215 km/h. The model racked up a string of victories - more than 2,500 in total, a record unequalled to this day. Entrusted to the greatest drivers, the cars won the most difficult races such as the Targa Florio in Sicily. The 100 year old Bugatti Grand Prix is an automotive monument still raced today, notably in Mille Miglia, Le Mans Classic or Goodwood.
Ettore Bugatti
Il nome Bugatti è ancora oggi associato a prestazioni estreme, innovazione tecnologica, linee mozzafiato e massima raffinatezza. Ettore Bugatti fu un genio sotto molti aspetti: da giovanissimo costruì la sua prima automobile, progettandone ogni dettaglio, dal motore alla carrozzeria, prima di assemblarla con le proprie mani. Nel corso della sua vita non ha mai smesso di ricercare l’innovazione e ha registrato quasi 1.000 brevetti sotto il suo nome. Una delle sue massime era: “Ciò che è già stato inventato appartiene al passato, solo le innovazioni sono degne di interesse”.
Uno dei suoi terreni di prova preferiti era la competizione, trampolino di lancio ideale per testare le sue innovazioni tecniche e promuovere il suo marchio. Dopo i successi nelle gare con la delicata e scattante Type 13 dotata di motore a 4 cilindri, lanciò la Bugatti Grand Prix Type 35, un’iconica vettura con motore a 8 cilindri con cerchi in lega leggera. La Type 35B, dal motore più potente, era in grado di raggiungere un’incredibile velocità massima superiore a 215 km/h. Il modello collezionò una serie di vittorie: più di 2.500 in totale, un record fino ad oggi ineguagliato. Affidate ai più grandi piloti, le vetture vinsero le gare più difficili come la Targa Florio in Sicilia. La centenaria Bugatti Grand Prix è un’auto storica ancora oggi presente nelle gare, in particolare nella Mille Miglia, Le Mans Classic o Goodwood.
“But once again, Ettore Bugatti broke new ground by imposing a new black and yellow color combination”
“Ma anche in questo caso Ettore Bugatti aprì una nuova strada proponendo un’inedita combinazione di colori nero-giallo”
Ettore, nicknamed ‘Le Patron’ (the boss) very quickly imposed his own style. His cars nicknamed ‘Les Pur-Sangs de l’automobile’ were adorned with a horseshoe-shaped radiator grille, a tribute to the thoroughbreds he admired. Another stylistic feature was the blue color, associated with French racing cars. But once again, Ettore Bugatti broke new ground by imposing a new black and yellow color combination. In love with the colored beams of the family home in Molsheim, he decided to adorn his most beautiful bespoke creations, particularly those of Art Deco style, with these colors. His clientele followed, and from the Type 55, a two-seater sports car, to the legendary Atalante coupés, this color scheme is one of Bugatti’s most striking stylistic features. Some clients of the modern Veyron or Chiron cars have decided to pursue this tradition. One of the most famous Bugatti ever is the Type 41 “Royale”, the longest and most luxurious car of its time, reserved for an elite, in particular the European aristocracy. Many aristocrats were close to the brand, including King Leopold III of Belgium, who treated himself to the legendary Type 59 Sports, with its low-slung lines and wheels adorned with piano wire spokes. When sold to the King, the car was repainted by Ettore Bugatti in black with a yellow line, which coincided with the racing colors of Belgium. This remarkably well-preserved car, which has kept its period paint, won the FIVA Trophy for “Best Preserved Pre-War Car” in 2022 Villa d’Este competition.
Ettore, soprannominato “Il Patron” (il capo) impose ben presto il proprio stile. Le sue auto, soprannominate “Les Pur-Sangs de l’automobile”, erano ornate da una griglia del radiatore a forma di ferro di cavallo, un omaggio ai purosangue che ammirava. Un’altra caratteristica stilistica era il colore blu, associato alle auto da corsa francesi. Ma anche in questo caso Ettore Bugatti aprì una nuova strada proponendo un’inedita combinazione di colori nero-giallo. Innamorato delle travi colorate della casa di famiglia a Molsheim, decise di utilizzare questi colori per le sue più belle creazioni bespoke, in particolare quelle in stile Art Déco. La sua clientela apprezzò la scelta, e dalla Type 55, un’auto sportiva a due posti, alle leggendarie coupé Atalante, questa combinazione di colori divenne una delle caratteristiche stilistiche più sorprendenti di Bugatti. Alcuni clienti delle moderne vetture Veyron o Chiron hanno deciso di perseguire questa tradizione. Una delle Bugatti più famose di sempre è stata la Type 41 “Royale”, l’auto più lunga e lussuosa del suo tempo, riservata all’elitaria aristocrazia europea. Molti aristocratici infatti apprezzavano il marchio, tra cui il re Leopoldo III del Belgio, che si concesse la leggendaria Type 59 Sports, con le sue linee ribassate e le ruote ornate da raggi armonici. Quando fu venduta al Re, la vettura fu riverniciata da Ettore Bugatti in nero con una linea gialla, che coincideva con i colori da corsa del Belgio. Questa vettura straordinariamente ben conservata, e che ha mantenuto la vernice dell’epoca, ha vinto il Trofeo FIVA come “migliore auto prebellica conservata” al concorso Villa d’Este 2022.
The “Type 35”
Another iconic Bugatti is the streamlined Type 57 SC Atlantic, one of the World’s most iconic designs, which illustrates one of Ettore Bugatti’s maxims: “Design is nothing without perfection in execution”. This motto could be extended to everything he designed from the futuristic railcar powered by the Bugatti Royale engine, to bicycles and pedal cars.
Un’altra straordinaria vettura Bugatti è la snella Type 57 SC Atlantic, che presenta uno dei design più iconici al mondo e illustra una delle massime di Ettore Bugatti: “Il design non è nulla senza la perfezione nell’esecuzione”. Un motto che potrebbe essere esteso a tutto ciò che Ettore ha progettato, dal futuristico vagone ferroviario alimentato dal motore Bugatti Royale, alle biciclette e alle auto a pedali.
The “Type 55”
The “Black & Yellows”
While the family is known for its incredibly gifted individuals, it has also witnessed many tragedies. In 1939, Jean Bugatti, Ettore’s son, whose talents as a designer, engineer and manager were undeniable, was killed at the age of 30 at the wheel of the 57C Tank, which had won the Le Mans 24 Hours in August 1939. The tank with its streamlined, low-slung body was reminiscent of an earlier car created by Ettore Bugatti. Jean’s tragic death, the outbreak of the Second World War and the death of Ettore in 1947 from a stroke precipitated the end of the Bugatti saga.
Sebbene la famiglia sia nota per i suoi membri incredibilmente dotati, è stata anche testimone di molte tragedie. Nel 1939, all’età di 30 anni, Jean Bugatti, figlio di Ettore dalle innegabili doti di progettista, ingegnere e manager, perse la vita al volante della 57C Tank, che aveva vinto la 24 Ore di Le Mans nell’agosto 1939 e che con la sua carrozzeria aerodinamica e ribassata ricordava un’auto precedente creata da Ettore Bugatti. La tragica morte di Jean, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e la morte di Ettore nel 1947 a causa di un ictus segnarono il declino della saga Bugatti.
The “Type 57 SC Atlantic”
The “Type 57G Tank”
Top: The “Centodieci” - Bottom: the “EB110” The “EB110”
“Designed entirely in-house, without buying a component from any other manufacturer” “Interamente progettata internamente, senza acquistare componenti da nessun altro produttore”
It was not until 1991 that Bugatti really rose from the ashes. Romano Artioli, an Italian entrepreneur madly in love with the brand, launched the Bugatti EB110, named after the 110th anniversary of Ettore’s birth. Designed entirely in-house, without buying a component from any other manufacturer (as is the norm for most niche supercars), the car was a true technological tour de force. Nicola Materazzi, the engineer who gave birth to the Ferrari F40 was in charge of the car. With its carbon chassis, four turbos and a four-wheel drive system, the EB110 was ahead of its time. Loris Biccochi, the then official test driver who broke a world speed record with the car, said: “Everything was ambitious, crazy in the EB110 saga, but the Bugatti story was crazy from the start”. From the grandiose Campogalliano factory nestled in the heart of Italy’s motor valley to the EB110 being raced at Le Mans, Artioli was truly faithful to Ettore Bugatti’s maxim: “nothing is too good, nothing is too expensive”. Alas, financial difficulties put an halt to the project. Only 139 EB110s have been produced, including the two last Bugatti racing cars ever made. It has aged very well, and VW-owned Bugatti has even paid a tribute to the EB110 with a limited edition car called the Centodieci, based on the Bugatti Chiron. Now co-owned by Rimac and Porsche, Bugatti has just launched a new model, the Tourbillon.
Fu solo nel 1991 che la Bugatti risorse davvero dalle ceneri. Romano Artioli, un imprenditore italiano follemente innamorato del marchio, lanciò la Bugatti EB110, in onore del 110° anniversario della nascita di Ettore. Interamente progettata internamente, senza acquistare componenti da nessun altro produttore (come è la norma per la maggior parte delle supercar di nicchia), l’auto fu un vero tour de force tecnologico. Responsabile della vettura era Nicola Materazzi, l’ingegnere che ha dato vita alla Ferrari F40. Con il suo telaio in carbonio, quattro turbo e un sistema di trazione integrale, l’EB110 era in anticipo sui tempi. Loris Biccochi, l’allora collaudatore ufficiale che con la vettura stabilì un record mondiale di velocità, disse: “Tutto era ambizioso, pazzesco nella saga della EB110, ma la storia stessa della Bugatti è stata pazzesca fin dall’inizio”. Dalla grandiosa fabbrica di Campogalliano, immersa nel cuore della Motor Valley italiana, alla EB110 in corsa a Le Mans, Artioli è rimasto realmente fedele alla massima di Ettore Bugatti: “Niente è troppo bello, niente è troppo costoso”. Purtroppo, le difficoltà finanziarie hanno bloccato il progetto. Solo 139 EB110 sono state prodotte, comprese le ultime due auto da corsa Bugatti mai realizzate. Invecchiata molto bene, la Bugatti di proprietà della VW ha persino reso omaggio alla EB110 con un’auto in edizione limitata chiamata Centodieci, basata sulla Bugatti Chiron. Oggi di comproprietà di Rimac e Porsche, Bugatti ha appena lanciato un nuovo modello, il Tourbillon.
The final word goes to Achim Anscheidt, Bugatti’s Head of Design from 2004 to 2023: “In almost everything we do, we draw inspiration from the Bugatti family; we invent - as Ettore did - our own technologies and we push - as Jean Bugatti did - the boundaries of design and elegance to create something that looks like nothing else on the road”. As Ettore said: “If it’s comparable, it is no longer Bugatti “. To this day, the brand’s commitment to excellence goes beyond power and speed; indeed, each Bugatti has to be a masterpiece in its own right.
A special tribute goes to Remi Dargegen, the official Bugatti photographer for his pictures which highlight the genius of Bugatti. Remi has been fortunate enough to travel the World to capture the most iconic cars from Bugatti different eras.
L’ultima parola spetta ad Achim Anscheidt, Responsabile del Design Bugatti dal 2004 al 2023: “In quasi tutto ciò che facciamo, traiamo ispirazione dalla famiglia Bugatti; inventiamo - come ha fatto Ettore - le nostre tecnologie e spingiamo - come ha fatto Jean Bugatti - i confini del design e dell’eleganza per creare qualcosa che non assomigli a nient’altro sulla strada”. Come disse Ettore: “Se è paragonabile, non è più Bugatti”. Ad oggi, l’impegno del marchio verso l’eccellenza va oltre la potenza e la velocità; infatti, ogni Bugatti deve essere un capolavoro a sé stante.
Un omaggio speciale va a Remi Dargegen, il fotografo ufficiale Bugatti, per le sue immagini che mettono in risalto il genio Bugatti. Remi ha avuto la fortuna di viaggiare per il mondo per catturare le auto più iconiche delle diverse epoche Bugatti.
“In almost everything we do, we draw inspiration from the Bugatti family”
“ In quasi tutto ciò che facciamo, traiamo ispirazione dalla famiglia Bugatti”
VEE SPEERS surreal, erudite and always provocative
Paris-based photographer Vee Speers probes, shocks and subverts with her work, penetrating perfection and transporting us into a realm of contrasts, contradictions and conflicts; a changing and kaleidoscopic reality of the grotesque surrounded by lyricism and beauty.
La fotografa parigina Vee Speers sonda, sconvolge e sovverte con il suo lavoro, penetrando la perfezione e trasportandoci in un regno di contrasti, contraddizioni e conflitti: una realtà mutevole e caleidoscopica del grottesco circondata da lirismo e bellezza.
Text by Valeria Rastrelli
Australian-born Vee Speers is an artist with a personal style of portraiture difficult to forget and to not immediately recognize. Based in Paris, the artist works in her studio, where she stages visions of dressed and transformed models, the details meticulous in their perfection. In her photographic technique she uses black&white shots, a preference inherited from her father, initially using Polaroids to develop the compositions to then add desaturated colors in Photoshop. In the charcoal tones of black and white, often faded, almost antiquated, the artist has evolved towards a new style, where timeless symbols forge powerful and evocative stories in eternal metamorphosis. Speers, although a photographer, goes beyond the work itself. She’s a storyteller who, within the walls of a studio, manages to create entire universes from scratch where emotion must emerge as a primary aspect of the work and its meaning, including aesthetic.
Nata in Australia, Vee Speers è un’artista con uno stile personale di ritrattistica difficile da dimenticare e da non riconoscere immediatamente. Di base a Parigi, lavora nel suo studio dove mette in scena le sue visioni su modelli e modelle, vestiti e trasformati, i dettagli meticolosi nella loro perfezione. Nella sua tecnica fotografica utilizza scatti in bianco e nero, preferenza ereditata dal padre, inizialmente utilizzando Polaroid per sviluppare le composizioni, per poi aggiungere colori desaturati in Photoshop. Nei toni carbone del bianco e nero, spesso sbiaditi, quasi antiquati, l’artista si è evoluta verso un nuovo stile, dove simboli senza tempo forgiano storie potenti ed evocative in eterna metamorfosi. Speers, pur essendo una fotografa, va oltre il lavoro stesso. È una narratrice che, tra le mura di uno studio, riesce a creare dal nulla interi universi dove l’emozione deve emergere come aspetto primario dell’opera e del suo significato, anche estetico.
“Bordello” #102
The portraits that emerge from her creativity give the impression of being timeless, yet crystallized in it. Halfway between reality and fantasy, they manage to simultaneously convey an idea of passage and permanence. The 9 series created so far tell a narrative in which the artist gradually builds her particular mythology, made up of bodies, mutations, assemblages, staged by exploring the world of childhood and the transition to other phases of life and femininity, two of her favorite themes.
I ritratti che risultano dalla sua creatività danno l’impressione di essere senza tempo, eppure cristallizzati in esso. A metà tra realtà e fantasia, riescono a trasmettere contemporaneamente un’idea di passaggio e permanenza. Le 9 serie finora realizzate raccontano una narrazione in cui l’artista costruisce via via la sua particolare mitologia, fatta di corpi, mutazioni e assemblaggi messa in scena esplorando il mondo dell’infanzia e il passaggio ad altre fasi della vita e della femminilità, due dei suoi temi preferiti.
“Coral”
Since the beginning of the 2000s the female body, its evolution, rebirth and relationship with nature has been a central theme of her work, becoming famous with the monograph Bordello, an exploration of darkness and provocation, where the artist casts aside all inhibitions and restrictions of her background in the Anglican Church and immerse herself in the masked and taboo world of Paris’ brothels. Paying homage to Man Ray and Brassai, she depicts prostitution with a charm, dark noir tease, lightness and mystery, describing with respect these women obsessed with beauty. She tries, and succeeds, to be playful and discreet, but exposing the real. But above all, she’s happy to give poetry and mysterious allure even where it’s not so usual.
Dall’inizio degli anni 2000 il corpo femminile, la sua evoluzione, la rinascita e il rapporto con la natura, diventa un tema centrale del suo lavoro, e la rende famosa con la monografia Bordello, un’esplorazione tra oscurità e provocazione, dove l’artista mette da parte ogni inibizione e restrizione propria del suo background (la Chiesa Anglicana) per immergersi nel mondo mascherato e tabù dei bordelli di Parigi. Rendendo omaggio a Man Ray e Brassai, racconta la prostituzione con fascino, noir cupo, leggerezza e mistero, descrivendo con rispetto queste donne ossessionate dalla bellezza. Cerca, e ci riesce, di essere giocosa e discreta, tuttavia mostrando la realtà. Ma soprattutto è felice di donare poesia e un’allure misteriosa anche in un contesto dove non sono consuete. “Untitled
Birthday Party (2007) eternalizes the last days of childhood with timeless portraits of 8-year-old boys and girls that are at once hauntingly beautiful and provocative. Some represent professions, others symbolize the life to come, others are representations of character traits, attitudes, habits, ways of being and doing. Dreams, contradictions, hopes and resignation, apparent normality or exaggerated artificiality. In the world of art everything is possible and here the surreal takes on such a concrete character that it scares and amazes at the same time with images from which you cannot take your eyes off due to their sublimity.
Six years following The Birthday Party, Vee Speers rephotographs the same children in the transformation phase towards adolescence. In Bulletproof (2013), there is still that childish, innocent and playful note in the characters, but it’s wearing thin. Bodies are formed, they grew, faces are shaped. However, the dystopian element remains, the imagery dries up, now more brutal and concrete. We are already moving into the era where a survival instinct must emerge. Lords of the Flies, Peter Pan, gladiators, warriors and survivors nevertheless form an invincible and very powerful army, like the images they create. Everyone rules their world and interprets their costume with pride. In their own way and in their own customs, they’re invincible. Everyone holds the reins, dictates the rules. In the imaginary kingdoms that the artist creates, their characters will always remain, whatever happens, armed and victorious.
Birthday Party (2007) immortala gli ultimi giorni dell’infanzia con ritratti senza tempo di ragazzi e ragazze di 8 anni che sono contemporaneamente belli in modo inquietante e provocanti. Alcuni rappresentano professioni, altri simboleggiano la vita a venire, altri ancora sono rappresentazioni di tratti caratteriali, atteggiamenti, abitudini, modi di essere e di fare. Sogni, contraddizioni, speranze e rassegnazione, normalità apparente o artificiosità esagerata. Nel mondo dell’arte tutto è possibile e qui il surreale assume un carattere così concreto da spaventare e stupire allo stesso tempo con immagini dalle quali non riesci a staccare gli occhi per la loro sublimità.
Sei anni dopo Birthday Party, Vee Speers rifotografa gli stessi bambini nella fase di trasformazione verso l’adolescenza. In Bulletproof (2013), c’è ancora quella nota infantile, innocente e giocosa nei personaggi, ma sta per esaurirsi. I corpi si stanno formando, crescono, i volti prendono forma. Resta però l’elemento distopico, l’immaginario si inaridisce, ora più brutale e concreto. Stiamo già entrando nell’era in cui un istinto di sopravvivenza deve emergere. Il Signore delle Mosche, Peter Pan, gladiatori, guerrieri e sopravvissuti formano tuttavia un esercito invincibile e potentissimo, come le immagini che creano. Ognuno, con orgoglio, governa il proprio mondo e interpreta con il proprio costume. A modo loro, e con quello che indossano, sono invincibili. Tutti tengono le redini, dettano le regole. Nei regni immaginari che l’artista crea, questi personaggi rimarranno sempre, qualunque cosa accada, armati e vittoriosi.
“Untitled #20” - “Bulletproof” series
Photo from the “Birthday Party” series
The Phoenix series (2020) depicts women taking inspiration from the legend of the Phoenix: from the flames and ashes emerges the encouraging force of the liberation of women rediscovered and renewed, at the beginning of something. With elegance and finally gained independence, they rise to new beings, with dignity. They have suffered in the past and fought for respect. But now they are queens themselves and queens of the world. Phoenix is the artist’s homage to the Anonymous Woman, who inevitably had to remain like this for a long time. Like female artists who often don’t have the same opportunities of males.
La serie Phoenix (2020) rappresenta le donne ispirandosi alla leggenda della Fenice: dalle fiamme e dalle ceneri emerge la forza incoraggiante della liberazione di una donna riscoperta e rinnovata, all’inizio di qualcosa. Con eleganza e un’indipendenza finalmente conquistata, emerge a essere nuovo, con dignità. Donne che hanno sofferto in passato e hanno lottato per il rispetto e ora sono regine di sé stesse e regine del mondo. Phoenix è l’omaggio dell’artista alla Donna Anonima, che inevitabilmente è rimasta tale per molto tempo. Proprio come le artiste donne, che spesso non hanno le stesse opportunità degli uomini.
“Untitled #16” - “Dystopia” series
“Untitled #1” - “Dystopia” series
“Fashioned From Nature #1”
“Pleats” - “Phoenix” series
“Globe” - “Transcendence” series
The last, Transcendence (2024), reflects on our relationship with the planet and explores the concept of overcoming the limitations and distractions of our material existence to reach limitless possibilities. It is inspired by the Renaissance and its sculptures where beauty, harmony and balance put us in relationship with the greatness and infinity of Mother Nature. The softness of the figures, the light, the floral element, the sinuous movements and the cloud formations part of the work become an emotional and abstract expression of unlimited inspiration, optimism and spiritual awakening.
The artist is represented by the Echo Fine Arts Gallery, a gallery based in the French Riviera. The gallery is also media partner of Excellence Magazine and of the digital platform beyond.luxury.
L’ultima serie Transcendence (2024) riflette sulla nostra relazione con il pianeta ed esplora il concetto del superamento dei limiti e delle distrazioni della nostra esistenza materiale per raggiungere possibilità illimitate. Si ispira al Rinascimento e alle sue sculture dove bellezza, armonia ed equilibrio ci pongono in relazione con la grandezza e l’infinità di Madre Natura. La morbidezza delle figure, la luce, l’elemento floreale, i movimenti sinuosi e le formazioni nuvolose parte dell’opera diventano un’espressione emotiva e astratta di ispirazione illimitata, ottimismo e risveglio spirituale.
L’artista è rappresentato dalla Echo Fine Arts Gallery, una galleria con sede in Costa Azzurra. La galleria è anche media partner di Excellence Magazine e della piattaforma digitale beyond.luxury.
The Unique Show Redefining High Jewelry Exhibitions
Text by Luigi Lauro
The Unique Show has revolutionized the presentation of high jewelry and luxury watches by blending exclusivity with experiential luxury for the public. It is not just an exhibition but a pioneering format of curated high jewelry events that are hosted in Lugano, St. Moritz and Monte-Carlo Set in opulent leisure destinations, it is enriched with elegant entertainment and unique activities, establishing a new standard in the industry. Born from a desire to elevate the traditional jewelry exhibition format, The Unique Show showcases high jewelry creations that transcend conventional designs, offering artistic masterpieces created by international brands and designers. This innovative approach was driven by the vision of creating a platform where enthusiasts and collectors could interact with unparalleled pieces in an atmosphere that harmonizes art, luxury, and glamour. The format has already inspired the traditional jewelry exhibition industry, injecting new vitality and innovation into the sector.
The Unique Show ha rivoluzionato il modo di presentare l’alta gioielleria e gli orologi di lusso creando per il pubblico un mix di esclusività e lusso esperienziale. Lugano, St. Moritz e Monte-Carlo non ospitano solo una mostra, ma un format pionieristico di eventi curati di alta gioielleria. Inserito in lussuose destinazioni per il tempo libero, si arricchisce di intrattenimento elegante e attività uniche, stabilendo un nuovo standard per il settore. Nato dal desiderio di elevare il tradizionale format espositivo della gioielleria, The Unique Show presenta creazioni di alta gioielleria che trascendono i design convenzionali, offrendo capolavori artistici creati da brand e designer internazionali. Questo approccio innovativo è stato guidato dalla volontà di creare un contesto in cui appassionati e collezionisti potessero interagire con pezzi ineguagliabili in un’atmosfera capace di far coesistere con armonia, arte lusso e glamour. Il format ha già ispirato il tradizionale settore fieristico della gioielleria, infondendo nuova vitalità e innovazione nel settore.
The upcoming exhibitions branded The Unique Show are Luxury Lugano on 22-24 November, Luxury St. Moritz on 19-22 February (coinciding with The ICE, the supercars race on the frozen lake), Luxury Monte-Carlo on 18-21 June 2025.
After the success of last year’s edition, Luxury Lugano 2024 is back and promises to exceed the expectations. Held at iconic LAC Lugano Arte e Cultura, Luxury Lugano features exclusive collections and designs by 30 international brands and designers coming from all around the world.
Le prossime mostre targate The Unique Show saranno Luxury Lugano dal 22 al 24 novembre, Luxury St. Moritz dal 19 al 22 febbraio (in concomitanza con The ICE, la corsa di supercar sul lago ghiacciato) e Luxury MonteCarlo dal 18 al 21 giugno 2025.
Dopo il successo dell’edizione dello scorso anno, Luxury Lugano 2024 torna e promette di superare le aspettative. Tenutosi presso l’iconico LAC Lugano Arte e Cultura, Luxury Lugano presenta collezioni e design esclusivi di 30 brand e designer internazionali provenienti da tutto il mondo
Haute Couture by Isabell Kristensen
The grand opening on Friday, November 22nd, will be an event to remember inaugurating with the ribbon cutting ceremony with the presence of the Deputy Mayor Badaracco. Luxury Lugano celebrates the beauty in all its facets, with a Charity Gala Dinner inside the exhibition venue, all the proceeds will be devolved to a charity association to support the Ticino community. On Saturday, November 23rd, the exhibition opens to the public from 4 PM to 10 PM. Enjoy an evening brimming with excitement, featuring a Champagne Party, complete with DJ set, captivating live performances, and a selection of gourmet canapés paired with Champagne Barons de Rothschild, official partner of the whole initiative. As the exhibition continues on Sunday, November 24th, from 4 PM to 8 PM, visitors will be mesmerized by a stunning Fashion Show showcasing exquisite jewelry and Haute Couture Guests will indulge in a delightful light aperitif, featuring finger foods, soft drinks, and fine wines, rounding off a weekend of opulence.
L’inaugurazione di venerdì 22 novembre sarà un evento da ricordare con l’apertura e il taglio del nastro alla presenza del Vicesindaco Badaracco. Luxury Lugano celebrerà la bellezza in tutte le sue sfaccettature con una Cena di Gala di Beneficenza all’interno della sede espositiva il cui intero ricavato sarà devoluto a un’associazione benefica a sostegno della comunità ticinese. Sabato 23 novembre la mostra aprirà al pubblico dalle 16.00 alle 22.00. Seguirà una serata ricca di emozioni con Champagne Party , DJ set, coinvolgenti performance live e una selezione di finger food gourmet abbinata allo Champagne Barons de Rothschild, partner ufficiale dell’intera kermesse. La mostra continuerà domenica 24 novembre, dalle 16.00 alle 20.00, con una splendida sfilata di moda che incanterà il pubblico mettendo in mostra gioielli di squisita fattura e Haute Couture. Gli ospiti potranno concedersi un delizioso aperitivo leggero a base di finger food, proposte analcoliche e vini pregiati, completando un fine settimana all’insegna dell’opulenza.
Olympus Art “Dragonfly”
Hand painted ring by Kyan Jewelry
Olympus Art “Shakira” by Scavia
The meticulous selection process for exhibitors ensures that only those who embody excellence, innovation, and a distinctive voice in the high jewelry and luxury watch industry are featured. Each participant must demonstrate exceptional craftsmanship, originality in design, and a commitment to the highest standards of quality, along with ethical practices and transparency in their operations.
Among the extraordinary designers who will be showcased during Luxury Lugano 2024, Kyan Jewelry, from Bahrain, offers a fusion of craftsmanship and environmental consciousness. Each piece tells a unique story, reflecting the wearer’s style, emotions, and connection to the natural world. Already present in Lugano, Scavia stands as one of the most high-class jewelry brands in the world, is a symphony of exclusive design, unparalleled craftsmanship, and timeless elegance. The french brand, Qitteri will bring its unique pieces feature clever, uncluttered geometrical architectures designed to highlight and showcase the beauty of exceptional gems in subtle, never seen before color harmonies. At the fourth generation, Olympus Art will showcase their art series, a testament to the brand’s commitment to pushing the boundaries of artistic expression.
Il meticoloso processo di selezione assicura la presenza solo di espositori in grado di rappresentare l’eccellenza e l’innovazione e capaci di distinguersi nel campo dell’alta gioielleria e dell’orologeria di lusso. Ogni partecipante deve dimostrare eccezionale maestria, originalità nel design e impegno verso i più alti standard di qualità, oltre a pratiche etiche e trasparenza nel proprio operare.
Tra gli straordinari designer che saranno presenti a Luxury Lugano 2024, Kyan Jewelry, dal Bahrein, con creazioni che fondono artigianato e coscienza ambientale. Ogni pezzo racconta una storia unica, riflettendo lo stile, le emozioni e il legame con il mondo naturale di chi lo indossa. Già presente a Lugano, Scavia è uno dei brand di gioielleria più prestigiosi al mondo, capace di far incontrare design esclusivo, maestria artigianale unica ed eleganza senza tempo. Il brand francese Qitteri andrà in scena con i suoi pezzi unici caratterizzati da architetture geometriche studiate e pulite, progettate per mostrare ed esaltare la bellezza di gemme eccezionali in delicate e insolite armonie di colori. Giunta alla quarta generazione, Olympus Art presenterà le proprie serie d’arte, a testimonianza dell’impegno del brand nell’andare oltre i confini dell’espressione artistica.
Haute Couture by Isabell Kristensen and Jewelry by Qitteri
Founder Dalila Daffara with Ginevra & Alberto Ferrario
The Unique Show significantly contributes to Lugano, St. Moritz and Monte-Carlo’s cultural scene by adding a layer of sophistication with artistic jewelry creations from international brands and designers. It attracts an elite audience from around the world, enhancing these localities’ reputation as hubs for luxury and culture. By integrating local elements into the exhibitions and collaborating with local’s top venues, cultural institutions and charity associations, The Unique Show provides a unique platform that showcases the region’s charm and elevates its status as a destination for high culture and refined tastes. Each The Unique Show event welcomes more than 1500 guests, among them there is the presence of distinguished members of royal families, authorities and celebrities like Elisabetta Gregoraci and Victoria Silvstedt.
Looking ahead, The Unique Show aims to expand its footprint globally, introducing new locations and further elevating the experience for exhibitors and guests. The ambition for 2025 includes incorporating innovative themes into exhibitions, strengthening presence in emerging markets, and elevating “The Unique Show Club” for high jewelry enthusiasts and professionals who can benefit from high value networking and special activities. A new exhibition will be hosted in the United Arab Emirates in 2025, stay tuned to learn more and see you at LAC next November to enjoy Luxury Lugano!
The Unique Show contribuisce in modo significativo alla scena culturale di Lugano, St. Moritz e Monte-Carlo andando ad aggiungere un’allure di raffinatezza alle creazioni di gioielli artistici di brand e designer internazionali. Attira un pubblico d’élite da tutto il mondo, rafforzando la reputazione di queste località come centri di lusso e cultura. Integrando elementi locali nelle mostre e collaborando con le migliori location del luogo, istituzioni culturali e associazioni di beneficenza, The Unique Show fornisce una piattaforma unica capace di far risaltare il fascino della regione elevando il suo status di destinazione per l’alta cultura e i gusti più raffinati. Ogni evento di The Unique Show accoglie più di 1500 ospiti, con la presenza di illustri membri delle famiglie reali, autorità e celebrities come Elisabetta Gregoraci e Victoria Silvstedt.
Guardando al futuro, The Unique Show mira a espandere la propria presenza a livello globale, introducendo nuove location e migliorando ulteriormente l’esperienza per espositori e ospiti. Per il 2025 si prevede un’ambiziosa integrazione di temi innovativi nelle mostre, il rafforzamento della presenza nei mercati emergenti e il miglioramento del “The Unique Show Club” per gli appassionati e i professionisti dell’alta gioielleria che possono beneficiare di networking di alto valore e attività speciali. Una nuova mostra sarà poi ospitata negli Emirati Arabi Uniti nel 2025 Stay tuned per saperne di più e aspettiamo il prossimo novembre, al LAC, la nuova edizione di Luxury Lugano, tutta da godere!
Elisabetta Gregoraci
Vitale Jewelry
Krisonia Jewelry
Emerald necklace by Vahe Zart
Helena Gems
Blue Carpet
A midsummer night’s musical encounter
During “The Aperigala” event that took place in the splendid setting of Villa Sassa in Lugano, we met Daria Davidova, an internationally renowned soprano, guest of honour of the night.
In occasione dell’evento “The Aperigala” che si è tenuto nella splendida cornice di Villa Sassa a Lugano, abbiamo incontrato Daria Davidova, soprano di fama internazionale, che ha partecipato alla serata come ospite d’onore.
Text by Valentino Odorico
How did your passion for music start?
“I was really very young when I approached music for the first time. I started singing at the age of five and I started studying the piano professionally at the age of six. During my school career I had the opportunity to sing in various choirs, until, step by step, I had the privilege of performing on some of the most prestigious international stages. At fourteen I met my first singing teacher, and I started to work seriously on my voice: it was the right moment because at that age, together with adolescence, the vocal change comes; for me it was very important to take care of my voice in the professional sense of the term, without risking anything and understanding how to make the most of this wonderful “instrument”. When nature helps you and you have the “perfect pitch”, as in my case, you don’t need a score. However, only the deep and accurate study of music at 360° and in all its facets transforms this art into a language you’re able to speak fluently”.
Come è nata la tua passione per la musica?
“Mi sono avvicinata alla musica fin da piccolissima, ho cominciato a cantare all’età di cinque anni e a sei anni ho iniziato lo studio del pianoforte in modo professionale. Durante il percorso scolastico ho avuto l’opportunità di cantare in vari cori, fino ad arrivare, passo dopo passo, ad avere il privilegio di esibirmi in alcuni dei più prestigiosi palcoscenici internazionali. A quattordici anni ho incontrato quello che è stato il mio primo insegnante di canto, per iniziare a lavorare seriamente sulla voce: era l’età giusta perché proprio in quel momento, insieme all’adolescenza, arriva anche il cambiamento vocale; per me era molto importante avere cura della mia voce nel senso professionale del termine, senza rischiare alcunché e capire bene come sfruttare al meglio questo meraviglioso “strumento”. Quando la natura ti aiuta e hai un “orecchio assoluto”, come nel mio caso, non hai bisogno di una partitura. Tuttavia, solo lo studio profondo e accurato della musica a trecentosessanta gradi e in tutte le sue sfaccettature trasforma quest’arte nella lingua che parli fluentemente”.
When did you have your debut as a protagonist?
“I can honestly say that there has never been a first “real debut”: at the age of twenty I was already working on my first important projects. At twenty-four I sang in Italy for the first time in Puccini’s Bohème, which is also my absolute favourite opera; it was quite nice, at such a young age, to feel the trust of my colleagues, of the various musicians and of the people involved in the staging. Another very relevant moment was when I performed at the Bolshoi theater in Moscow, because it’s one of the most popular stages in the world. I was certainly nervous because something great, new and of immense responsibility was in the running but, to tell the truth, it was also extremely exciting; with this happiness of doing something different, I transformed the feeling of fear into pure art, into a moment of celebration, into something magical to share with the public”.
Quando è stato il tuo debutto come protagonista?
“Onestamente posso affermare che non c’è mai stato un primo “vero e proprio debutto”: a vent’anni stavo già lavorando ai miei primi progetti importanti. A ventiquattro anni ho cantato in Italia per la prima volta nella Bohème di Puccini che, tra l’altro, è anche la mia opera prediletta in modo assoluto; è stato piuttosto bello, così giovane, percepire la fiducia dei colleghi, dei vari musicisti e delle persone coinvolte nella messa in scena. Un altro momento assai rilevante è stato quando mi sono esibita al teatro Bolshoi di Mosca, perché è uno dei palcoscenici più apprezzati al mondo. Ero sicuramente inquieta perché era in gioco qualcosa di grandioso, di nuovo e di immensa responsabilità ma, a dire il vero, era anche estremamente eccitante; con questa gioia di fare qualcosa di diverso ho trasformato il sentimento della paura in pura arte, in un momento di festa, in qualcosa di magico da condividere con il pubblico”.
What are your favorite characters in opera?
“In my work I’ve always had a double attitude; I love the famous and very strong roles of figures like Violetta in ‘La Traviata’ and Mimì in ‘La Bohème’, women with complicated but absolutely interesting destinies to play; you need to study the character, know the era, the psychology of the protagonist, the lyrical art and the maximum expression of the opera: only in this way can we sing with the right energy. But I also love more modern and less famous compositions: I love discovering less popular works, I want to work on special projects, test myself at roles I’ve never dealt with. In addition to the traditional audience of theaters and concerts, often my spectators are also people who want to listen to me on a private, personal evening, where I find myself in front of a sophisticated audience. I like to produce entirely exclusive projects and create unique moments for special occasions, choosing an incredible repertoire that reveals the theme of the evening in the most subtle and elegant way”.
Is there a soprano from the past who particularly inspires you?
“Without a doubt my muse is Maria Callas: she’s unique, she’s the soprano par excellence; I think it is not possible to define oneself as a ‘soprano’ after her: for me she is ‘The Soprano’, the highest peak on a vocal and interpretative level. I’m sure that those who listened to her live, who had the opportunity to meet her, were truly very lucky. Pure energy of the earth and sky”.
Quali sono i tuoi personaggi preferiti nelle opere liriche?
“Nel mio lavoro ho sempre avuto una doppia attitudine; amo i ruoli celebri e fortissimi di figure come Violetta ne ‘La Traviata’ e Mimì ne ‘La Bohème’, donne con destini complicati ma assolutamente interessanti da interpretare; occorre studiare il personaggio, conoscere l’epoca, la psicologia della protagonista, l’arte lirica e la massima espressione dell’opera: solo così possiamo cantare con la giusta energia. Ma amo anche le composizioni più moderne e meno famose: adoro scoprire opere meno popolari, desidero lavorare su progetti speciali, cimentarmi in ruoli mai affrontati. Spesso i miei spettatori, oltre al tradizionale pubblico dei teatri e dei concerti, sono anche persone che vogliono ascoltarmi in una serata privata, personale, dove mi trovo di fronte a un pubblico sofisticato. Mi piace produrre interamente progetti esclusivi e creare momenti unici per occasioni speciali, scegliere un repertorio incredibile che svela il tema della serata nel modo più sottile ed elegante”.
C’è un soprano del passato che ti ispira particolarmente?
“Senza ombra di dubbio la mia musa è Maria Callas: è unica, è il soprano per eccellenza; penso che non sia possibile definirsi ‘soprano’ dopo di lei: per me lei è ‘Il Soprano’, la vetta più alta a livello vocale e interpretativo. Sono sicura che coloro che l’hanno ascoltata dal vivo, che hanno avuto l’occasione di conoscerla sono stati davvero molto fortunati. Pura energia della terra e del cielo”.
Can you mention some iconic private events you have attended?
“Certainly the private shows for Prince Henrik of Denmark as part of the Cannes Royal Regatta events; status as the main artist of the wedding celebrations of Prince George Romanov and Rebecca Bettarini (Rebecca Vittoria Romanova) of the imperial family; the performance at the UNESCO headquarters and the one for the opening of the Van Cleef & Arpels boutique in Geneva”.
You have collaborated and you’re friend of important brands, right?
“That’s right, among the most prestigious are Dior, Jaeger -LeCoultre, Piaget, Liolà Cosmetics, Korloff”.
Do you like Lugano and Ticino?
“I like them very much: they’re places of incredible inspiration and beauty, full of events like this one organized by you, where there’s the opportunity of experiencing art in a balanced and natural way; it’s something that is not at all obvious”.
Any future projects?
“In addition to my usual concert activity, I’m working at a recording studio on the creation of an album that will be released in the next few months and will combine two styles: the classical and melodic one together with the charm and instruments of the contemporary, exactly like in my vision of opera music”.
Ci puoi menzionare alcuni eventi privati iconici ai quali hai partecipato?
“Certamente gli spettacoli privati per il principe Henrik di Danimarca nell’ambito degli eventi della regata reale di Cannes; status come artista principale delle celebrazioni nuziali del principe George Romanov e di Rebecca Bettarini (Rebecca Vittoria Romanova) della famiglia imperiale; la performance al quartier generale dell’Unesco e quello per l’opening della boutique Van Cleef & Arpels a Ginevra”.
Hai collaborato e sei amica di marchi importanti, corretto?
“Esatto, tra i più prestigiosi ci sono Dior, Jaeger-LeCoultre, Piaget, Liolà Cosmetics, Korloff”.
Ti piacciono Lugano e il Ticino?
“Moltissimo: sono luoghi di incredibile ispirazione e bellezza, ricchi di eventi come questo da voi organizzato, dove c’è la possibilità di vivere l’arte in modo equilibrato e naturale; è un qualcosa che non è affatto scontato”.
Progetti futuri?
“Oltre alla mia consueta attività concertistica, sto lavorando presso uno studio di registrazione alla realizzazione di un album che uscirà nei prossimi mesi e combinerà due stili: quello classico e melodico insieme al fascino e agli strumenti del contemporaneo, esattamente come nella mia visione della musica operistica”.
BIANCHET the Swiss luxury watch brand renowned for its ultra-modern tourbillon watches
Text by Valeria Rastrelli
Centuries-old design principles, ultra-modern style and traditional fine watchmaking techniques: everything about Bianchet watches and spirit expresses passion, beauty and modernity.
Bianchet is a Swiss luxury watchmaking brand that fuses age-old design principles with ultramodern style and traditional Haute Horlogerie techniques, to create exceptional tourbillon timepieces. The sleek tonneau shape, the exclusive design of the in-house-developed calibre, the Italian aesthetic, the choice of high-tech materials, titanium and rubber, the dynamic use of materials, shapes, textures and colours - everything about Bianchet watches and the Bianchet spirit expresses passion, beauty and modernity.
Principi di design secolari, stile ultramoderno e tradizionali tecniche di alta orologeria: tutto degli orologi e dello spirito Bianchet esprime passione, bellezza e modernità.
Bianchet è un brand svizzero di orologeria di lusso che fonde a principi di design secolari uno stile ultramoderno e tradizionali tecniche di alta orologeria per creare eccezionali orologi con movimento tourbillon. L’elegante forma tonneau, il design esclusivo del calibro sviluppato internamente, l’estetica italiana, la scelta di materiali high-tech, titanio e gomma, l’uso dinamico di materiali, forme, texture e colori: tutto degli orologi e dello spirito Bianchet esprime passione, bellezza e modernità.
The Bianchet “Flying Tourbillon B 1.618 Grande Date”
On February 2024 Bianchet has appointed the rising tennis star Alexander Bublik as its newest brand ambassador. With a career-high ranking of world No. 17 in May 2024 and the current title of Kazakhstani No. 1 player, Bublik embodies the spirit of excellence and passion of Bianchet’s values. Bublik was wearing Bianchet timepieces on the court during the tournaments of the Australian Open and the Open Sud de France, playing with both the Bianchet Flying Tourbillon (particularly sensitive to shocks and vibrations, which makes the development of such a movement capable of withstanding high-intensity impacts a significant engineering challenge) Grande Date and the Bianchet Tourbillon Openwork B1.618, which have been designed using the iconic Golden Ratio 1.618. Both watches have proven to withstand the impact of Bublik’s aggressive playing style, thanks to their ability to resist shocks of up to 5000G, engineering challenge demonstrated also by the other professional player and ambassador Grigor Dimitrov, that wore these timepieces while competing on the world’s courts under the most demanding conditions.
Nel febbraio 2024 Bianchet ha nominato la stella nascente del tennis Alexander Bublik come nuovo brand ambassador. Ora 17esimo nel ranking mondiale (maggio 2024) e attuale numero 1 del Kazakistan, Bublik incarna lo spirito di eccellenza e la passione propri dei valori di Bianchet. Bublik ha indossato gli orologi Bianchet in campo durante i tornei dell’Australian Open e dell’Open Sud de France, giocando sia con il Bianchet Flying Tourbillon (particolarmente sensibile agli urti e alle vibrazioni, il che rende lo sviluppo di un tale movimento in grado di resistere a impatti ad alta intensità una sfida ingegneristica significativa) Grande Date che con il Bianchet Tourbillon Openwork B1.618, progettati con l’iconico rapporto aureo 1.618. Entrambi gli orologi hanno dimostrato di resistere agli impatti dello stile di gioco aggressivo di Bublik, grazie alla loro capacità di resistere a urti fino a 5000G, sfida ingegneristica vinta dimostrata anche dall’altro giocatore professionista e brand ambassador Grigor Dimitrov, che ha indossato questi orologi mentre gareggiava sui campi di tutto il mondo nelle condizioni più impegnative.
Alexander Bublik
The Bianchet “Flying Tourbillon Grande Date”
Then, on March 2024 Bianchet introduced the Flying Tourbillon Sport GMT, results from the desire to create a harmonious, elegant, and timeless watch while rising to the technical challenge of combining high performance and Haute Horlogerie expertise. Specially designed for travelers, the Flying Tourbillon Sport GMT allows simultaneous reading of two time zones: local time and reference time. It distinguishes by its lightness, ergonomics, and high resistance to shocks and water resistance (5000Gs and 10 ATM), offering the opportunity to practice sports and nautical activities without renouncing refinement. A 24hour GMT dial, adorned with a captivating rotating globe synchronized with the hour hand, symbolizes the perpetual rotation of the earth. Thanks to an intuitive function selector indicating the position of the crown, winding, setting the local time, and the reference time, is simplified. With a power reserve of 90 hours, this watch guarantees flawless reliability. The 43 mm barrel-shaped case is hand-finished and waterproof to a depth of 100 meters. Available in two versions of materials, including Titanium-Dust-High-Density Carbon and titanium, it’s paired with a vulcanized natural rubber strap with a titanium folding clasp and available in 6 color options with two straps included.
Nel marzo 2024, Bianchet ha poi presentato il Flying Tourbillon Sport GMT, risultato dal desiderio di creare un orologio armonioso, elegante e senza tempo, raccogliendo al tempo stesso la sfida tecnica di combinare alte performance e know-how nell’Alta Orologeria. Progettato appositamente per i viaggiatori, il Flying Tourbillon Sport GMT consente la lettura simultanea di due fusi orari: ora locale e ora di riferimento. Si distingue per la leggerezza, l’ergonomia e l’elevata resistenza agli urti e all’impermeabilità (5000G e 10 ATM), offrendo l’opportunità di praticare attività sportive e nautiche senza rinunciare alla raffinatezza. Un quadrante GMT 24 ore, ornato da un affascinante globo rotante sincronizzato con la lancetta delle ore, simboleggia la rotazione perpetua della terra. Grazie a un intuitivo selettore di funzioni che indica la posizione della corona, la carica, l’impostazione dell’ora locale e dell’ora di riferimento sono semplificate. Con una riserva di carica di 90 ore, questo orologio assicura un’affidabilità impeccabile. La cassa a botte da 43 mm è rifinita a mano ed è impermeabile fino a 100 m di profondità. Disponibile in due versioni di materiali, tra cui titanio-polvere-carbonio ad alta densità e titanio, è abbinato a un cinturino in caucciù naturale vulcanizzato con fibbia pieghevole in titanio e disponibile in 6 opzioni di colore con due cinturini inclusi.
The Bianchet “Flying Tourbillon Sport GMT”
And finally, on the eve of its home race in Monaco, Maserati MSG Racing announced its partnership with Bianchet, more than just a merging of brands but a shared vision of elegance, style, and natural performance. Drawing inspiration from the team’s success in Formula E and the Maserati brand’s legacy in 1950s motorsport, Bianchet and Maserati MSG Racing unveiled two limited editions of 21 watches bearing the iconic Trident emblem and featuring the logo and signature colours of MSG Racing. The first limited edition watch, the award-winning Flying Tourbillon B 1.618 Grande Date Carbon, is crafted in Bianchet’s exclusive high-density carbon composite infused with titanium powder, the Titanium-Dust-High-Density Carbon, while the second limited edition, the Flying Tourbillon B 1.618 Grande Date Hybrid version, features a combination of titanium and carbon. Both watch cases bear sporty rubber lines, refined colour accents and smooth lines. Conceived for active wearing, they can resist shocks of up to 5000 G and water pressure of 10 ATM (100-meter depth).
Infine, alla vigilia della gara a Monaco, Maserati MSG Racing ha annunciato la sua partnership con Bianchet, che rappresenta più di una semplice unione di brand, ma una visione condivisa di eleganza, stile e performance naturali. Traendo ispirazione dal successo del team in Formula E e dall’eredità del marchio Maserati negli sport motoristici degli anni ‘50, Bianchet e Maserati MSG Racing hanno presentato due edizioni limitate di 21 orologi con l’iconico emblema del Tridente e con il logo e i colori distintivi di MSG Racing. Il primo orologio in edizione limitata, il pluripremiato Flying Tourbillon B 1.618 Grande Date Carbon, è realizzato nell’esclusivo composto di carbonio ad alta densità di Bianchet infuso con polvere di titanio, il Titanium-Dust-High-Density Carbon, mentre la seconda edizione limitata, il Flying Tourbillon B 1.618 Grande Date Versione ibrida, presenta una combinazione di titanio e carbonio. Entrambe le casse degli orologi presentano linee sportive in gomma, dettagli di colore raffinati e linee morbide. Concepiti per essere indossati durante diverse attività, resistono ad urti fino a 5000 G e a una pressione dell’acqua di 10 ATM (100 metri di profondità).
The Maserati MSG Racing Team and matching Bianchet “Flying Tourbillon B 1.618 Grande Date”
“When Yachting and Fine Watchmaking merge to celebrate the epitome of luxury”
Based on shared values of exquisite design, durability, and scarcity, the Swiss watchmaker Bianchet and Glacier Yachts have joined to craft the ultimate luxury.
By creating ultra-modern timepieces, each featuring the complex Flying Tourbillon mechanism, Bianchet will craft a special limited edition watch for each new Glacier yacht. Glacier Yachts is renowned for its highperformance luxury aluminum poweryachts designed by the world-famous Guido de Groot.
These watches will match the yacht’s distinctive color and bear its unique hull number, making each watch a true collector’s item.
This exciting partnership powered by Entropia Monte-Carlo will be unveiled at the Monaco Yacht Show 2024 and Excellence Magazine is proud to be onboard as media partner!
“Quando Yachting e Alta Orologeria si fondono per celebrare l’emblema del lusso.”
Fondandosi su valori condivisi di design raffinato, durabilità e unicità, il brand di orologeria svizzero Bianchet e Glacier Yachts si sono uniti per concepire il massimo del lusso.
Creando orologi ultramoderni, ciascuno dotato del complesso meccanismo del Flying Tourbillon, Bianchet realizzerà uno speciale orologio in edizione limitata per ogni nuovo yacht Glacier. Glacier Yachts è famosa per i suoi lussuosi yacht a motore ad alte prestazioni realizzati in alluminio e progettati dal celebre Guido de Groot. Gli orologi saranno in abbinamento al colore dello yacht e porteranno lo stesso numero unico di scafo, rendendo così ogni orologio un vero e proprio oggetto da collezione.
Questa entusiasmante partnership promossa da Entropia Monte-Carlo sarà svelata al Monaco Yacht Show 2024 e Excellence Magazine è orgoglioso di essere a bordo come media partner!
Text by Sharla Ault Creator of
Casa Polanco
Amid towering skyscrapers and bustling streets, Mexico City pulsates with an irresistible energy, drawing visitors into its embrace. North America’s most populous city, with nearly 9 million residents, has something for everyone. But it’s the diverse neighborhoods that truly define Mexico City’s allure. Wander through gritty streets where street art graces every corner, or lose yourself in the boho charm of artsy districts. And then there are the enclaves that exude a Beverly Hills-like glamour, with upscale boutiques and trendy cafés lining the streets.
Mexico City may be a whirlwind of activity with a symphony of sights and sounds that can overwhelm the senses, but in its vibrant chaos lies a beauty and charm that is truly unforgettable. Let’s embark on a journey through some of these hidden gems, each promising a glimpse into the soul of Mexico City. We start with a deep dive into the Polanco area, where quiet luxury reigns.
Casa Polanco
Stepping into Casa Polanco is akin to entering a private sanctuary in the midst of a bustling city. This boutique hotel, housed within a beautifully restored mansion, oozes elegance and charm. With its meticulously curated décor, lush courtyard garden, and tranquil ambiance, Casa Polanco offers a serene retreat for anyone seeking a taste of old-world glamour. On a hot day, don’t miss the free fruit popsicles offered every afternoon in the lush grounds. Let Roberto the concierge offer insights on architectural highlights (his passion), shopping for a piece of hand-crafted jewelry from world famous Tane, or the best restaurant in town. Small terraces dot the entire property, where you can have an intimate drink with friends overlooking the verdant Lincoln Park.
Tra imponenti grattacieli e strade affollate, Città del Messico pulsa di energia, attirando i visitatori nel suo abbraccio irresistibile. La città più popolosa del Nord America, con quasi 9 milioni di abitanti, ha qualcosa per tutti. Ma sono i diversi quartieri che definiscono veramente il fascino di Città del Messico. Puoi passeggiare per strade vivaci dove la street art abbellisce ogni angolo o perderti nel fascino bohémien dei quartieri artistici. E poi ci sono le enclavi che emanano un glamour simile a quello di Beverly Hills, con boutique di lusso e caffè alla moda lungo le strade. Città del Messico è un vortice di attività accompagnato da una sinfonia di immagini e di suoni che possono sopraffare i sensi, ma nel suo vibrante caos si trovano una bellezza e un fascino davvero indimenticabili. Intraprendiamo un viaggio attraverso alcune di queste gemme nascoste, ognuna delle quali promette di regalarci uno sguardo nell’anima di Città del Messico. Iniziamo con un tuffo nel territorio di Polanco, dove regna un lusso tranquillo.
Casa Polanco
Entrare in Casa Polanco è come addentrarsi in un santuario privato nel mezzo di una vivace città. Questo boutique hotel, ospitato all’interno di un palazzo splendidamente restaurato, emana eleganza e fascino. Con il suo arredamento meticolosamente curato, il lussureggiante giardino interno e l’atmosfera tranquilla, Casa Polanco offre un rifugio sereno per chiunque cerchi il gusto glamour del vecchio mondo. In una giornata calda, non perderti i ghiaccioli di frutta gratuiti offerti ogni pomeriggio nei rigogliosi giardini. Lascia che Roberto, il concierge, ti presenti gli approfondimenti sulle principali attrazioni architettoniche (la sua passione), acquista un gioiello fatto a mano dal famoso Tane o visita il miglior ristorante della città. Piccole terrazze costellano l’intera struttura, dove potrete bere insieme agli amici un intimo drink con vista sul verdeggiante Lincoln Park.
Casa Polanco
Casa Polanco
Nestled in upscale Polanco, Wild Oscar beckons with its contemporary design and intimate atmosphere. The hotel’s sleek interiors, adorned with vibrant artwork and chic furnishings, exude a sense of urban sophistication. A curated collection of artworks add a residential feel; black windowpane glass doors in the rooms offer a Japaneseinspired vibe and the private balconies offer a soothing flash of green. The service is hyper-personalized and amenities are abundant: think handmade chocolate bark, a stocked (and free) minibar and welcome drink wherever you choose to have it, on your terrace, at the bar or on the rooftop with 360° city views. A meal at restaurant Constance is a treat at nearly any hour, and digital nomads will appreciate the desk, plenty of plug sockets and fast Wi-Fi 24/7, too.
Pug Seal Anatole
For those seeking the white and ecru aesthetic, Pug Seal Anatole is something else. With few visuals outside, a peep inside offers a wild pop of color to awaken the spirit. Situated in the heart of Polanco’s leafy boulevards, this mansion, now a boutique hotel exudes art from every pore. Original pieces are everywhere, from the public spaces to the individually-decorated rooms. A relaxing conservatory overlooks a green courtyard where small events are often organized for guests. The rooms are an eclectic mix of furniture from the 1900’s with bathrooms featuring resin floors and walls. If you are lucky, you can score a room with its own hammock on the terrace. Staying at Pug Seal Anatole offers a sanctuary of serenity and immersion into art amid the hustle and bustle of Mexico City.
Immerso nell’elegante Polanco, Wild Oscar attira con il suo design contemporaneo e l’atmosfera intima. Gli interni eleganti dell’hotel, decorati con vibranti opere d’arte e arredi eleganti, emanano un senso di raffinatezza urbana. Una collezione curata di opere d’arte aggiunge un’allure residenziale; le porte in vetro nero delle camere suggeriscono un’atmosfera di ispirazione giapponese, mentre i balconi privati un rilassante tocco di verde. Il servizio è iper-personalizzato e tanti sono i comfort: dalla barretta di cioccolata fatta a mano, un minibar rifornito (e gratuito) e un drink di benvenuto ovunque tu scelga di prenderlo, sulla tua terrazza, al bar o sul tetto con vista a 360° sulla città. Una tappa al ristorante Constance è un piacere a qualsiasi ora, e i nomadi digitali apprezzeranno anche la scrivania, le numerose prese di corrente e il Wi-Fi veloce 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Pug Seal Anatole
Se cercate atmosfere bianche ed ecru, Pug Seal Anatole non è il posto che fa per voi. Poche le decorazioni all’esterno, ma uno sguardo all’interno offre un selvaggio tocco di colore per risvegliare lo spirito. Situata nel cuore dei viali alberati di Polanco, questa villa, ora un boutique hotel, traspira arte da ogni suo angolo. I pezzi originali sono ovunque, dagli spazi pubblici alle stanze decorate una per una. Una rilassante veranda si affaccia su un verde cortile dove spesso vengono organizzati piccoli eventi per gli ospiti. Le camere sono un eclettico mix di mobili del 1900 con bagni caratterizzati da pavimenti e pareti in resina. E se sei fortunato, puoi aggiudicarti una stanza con amaca in terrazza. Il Pug Seal Anatole offre un santuario di serenità e immersione nell’arte in mezzo al fermento di Città del Messico.
Wild Oscar
Wild Oscar
Wild Oscar
Pug Seal Anatole
La Valise
In the bohemian Roma district, La Valise started out as a luxury boutique hotel in a mansion with just three rooms. After an adjoining building was added, it now has 8 rooms and is a true labor of love by French owner Yves Naman who calls this city home. Each room is a work of art in itself, and the opening of every door sparks wonder – one room has a giant moon as a room divider, another two have beds on tracks that slide out on the balcony; others have fully outdoor bathtubs and showers (in addition to the indoor ones). The beds are heaven on earth where I enjoyed a truly restorative sleep. Breakfast is an abundant continental affair, served in your room, which you will have trouble leaving. But go out you must, because Roma has so much to offer, from mercados to museums, from arty boutiques, to fascinating architecture.
La Valise
Nel quartiere bohémien Roma, La Valise nasce come un boutique hotel di lusso in un palazzo di sole tre camere. Dopo l’aggiunta di un edificio adiacente, ora dispone di 8 camere ed è una vera opera d’amore del proprietario francese Yves Naman che chiama questa città la sua casa. Ogni stanza è un’opera d’arte in sé, e ogni apertura di porta suscita meraviglia: una stanza ha una luna gigante come divisorio, altre due hanno letti su binari che scivolano sul balcone; altri hanno vasche e docce completamente esterne (oltre a quelle interne). I comodissimi letti sono un paradiso per il riposo e garantiscono sonni davvero ristoratori. La colazione è abbondante e continentale, servita nella vostra camera, che avrete difficoltà a lasciare. Ma bisogna uscire perché Roma ha così tanto da offrire, dai mercatini ai musei, dalle boutique artistiche all’architettura affascinante.
La Valise
La Valise
Pug Seal Anatole Chef Pepe Salinas
Experiencing Mexico City’s epicurian delights
CDMX, as it’s commonly known, has garnered a reputation for its astonishing gastro scene. Case in point: Chef Pepe Salinas of Balcón del Zócalo offers a tasting menu that is an astounding culinary journey through the country’s rich gastronomic heritage. Every dish is a work of art, and the view of the vast plaza below is breathtaking. The wine list offers noteworthy Mexican vintages for the perfect pairing. In Roma, at the casual-chic Campobaja you can get your fill of seafood which is at its best when sharing plate after plate: the raw mahi-mahi was outstanding. Enjoy it all with a Mexican beer or a nice Margarita.
After sundown, sip on expertly crafted cocktails in the eclectic ambiance of Mexico City’s nightlife scene. Unwind at one of the city’s trendy bars, such as Licorería Limantour in Roma or the clandestine Handshake Speakeasy, who was just crowned as the number one cocktail bar of North America.
Top it all off-over the pyramids
For a bird’s-eye view of Mexico’s ancient wonders, take a hot air balloon ride over the majestic pyramids of Teotihuacán, just 50 kilometers northeast of the city. Outfits like Volare can take adventurers up and over the archaeological site at dawn, for a thrilling hour-long ride with unforgettable views.
My visit to Mexico City was everything I had hoped for and more: from the colorful riot of sky-high balloons to the murals of Diego Rivera, from the imaginative takes on food and drink to the warmth and kindness of the people, every step you take brings you closer to the true sabor of the Mexican soul.
Sperimentare le delizie epicuree di Città del Messico
CDMX, come è comunemente noto, si è guadagnato una reputazione per la sua sorprendente varietà gastronomica. Lo Chef Pepe Salinas del Balcón del Zócalo, ad esempio, propone un menu degustazione che è un sorprendente viaggio culinario attraverso il ricco patrimonio gastronomico del paese. Ogni piatto è un’opera d’arte e la vista della grande piazza sottostante è mozzafiato. La carta dei vini propone annate messicane degne di nota per un abbinamento perfetto. A Roma, nel casual-chic Campobaja, ci si sazia di frutti di mare che danno il meglio di sé se condivisi piatto dopo piatto: eccezionale il mahi-mahi crudo. Gustate il tutto con una birra messicana o un bel Margarita. Dopo il tramonto, si sorseggiano cocktail sapientemente preparati nell’atmosfera eclettica della vita notturna di Città del Messico. Rilassatevi in uno dei bar alla moda della città, come Licorería Limantour a Roma o il clandestino Handshake Speakeasy, appena incoronato come il cocktail bar numero uno del Nord America.
E per finire, sulle piramidi
Per ammirare dall’alto le antiche meraviglie del Messico, fai un giro in mongolfiera sulle maestose piramidi di Teotihuacán, a soli 50 chilometri a nord-est della città. Le organizzazioni come Volare portano i più avventurosi a sorvolare il sito archeologico all’alba, per un indimenticabile giro di un’ora alla scoperta di panorami memorabili. La mia visita a Città del Messico è stata tutto ciò che avevo sperato e anche di più: dal colorato tripudio di palloncini altissimi ai murales di Diego Rivera, dalle fantasiose interpretazioni di cibi e bevande al calore e alla gentilezza delle persone: ogni passo ti avvicina al vero sabor dell’anima messicana.
A new wind is blowing through the Société des Bains de Mer in Monaco
Since his appointment 18 months ago as deputy chairman of the Société des Bains de Mer (1) , Stéphane Valeri has been accumulating good news: success for his new restaurants, increasing hotel occupancy, historic records for financial results and ambitious international projects. Dalla sua nomina, 18 mesi fa, a vicepresidente della Société des Bains de Mer (1) , Stéphane Valeri raccoglie buone notizie: successo per i suoi nuovi ristoranti, aumento dell’occupazione alberghiera, record storici di risultati finanziari e ambiziosi progetti internazionali.
Text by Jean-François Gourdon
Stéphane Valeri reveals to us, during this exclusive Interview for Excellence Magazine, the secrets of this success.
How do you explain the good health of the SBM group since your arrival?
“Indeed, the Monte-Carlo Société des Bains de Mer Group is doing very well and has just closed a second record fiscal year at 704 million euros, with a further increase in our operating margin. This is the result of very good performances in all our activities (gaming, hotels and restaurants and real estate), in a post-pandemic context, undeniably favorable to travel and spending. This is also the result of a very good Group dynamic, initiated before my arrival, which I wanted to develop.
Furthermore, new restaurants have enriched the catering offer since 2023, such as Maona Monte-Carlo, the new Café de Paris brasserie, and on its roof, Amazonico MonteCarlo. Investments which had been decided before my arrival in January 2023, which we finalized and launched, with success, I think I can say that.
Stéphane Valeri, nell’intervista esclusiva per Excellence Magazine, ci svela i segreti di questo successo.
Come spieghi la buona salute del gruppo SBM dal tuo arrivo?
“In effetti, il gruppo Monte-Carlo Société des Bains de Mer sta andando molto bene e ha appena chiuso un secondo anno fiscale da record a 704 milioni di euro, con un ulteriore aumento del nostro margine operativo. Questo è il risultato delle ottime performance di tutte le nostre attività (giochi, alberghi e ristoranti e immobiliare), in un contesto post-pandemico, innegabilmente favorevole ai viaggi e alle spese. Questo è anche il risultato di un’ottima dinamica di Gruppo, iniziata prima del mio arrivo, che ho voluto sviluppare.
Nuovi ristoranti, infatti, hanno arricchito l’offerta ristorativa dal 2023, come Maona Monte-Carlo, la nuova brasserie Café de Paris, e sul suo tetto, Amazonico Monte-Carlo. Investimenti decisi prima del mio arrivo nel gennaio 2023, che abbiamo finalizzato e lanciato, con successo, credo di poterlo dire.
Deputy Chairman Stéphane Valeri
A dynamic that I intensified with the recruitment of a General Director, a Real Estate Development Director and an International Development Director, to continue to enrich the Monte-Carlo experience in the Principality and export it to outside our borders.
Una dinamica che ho intensificato con l’assunzione di un Direttore Generale, un Direttore dello Sviluppo Immobiliare e un Direttore dello Sviluppo Internazionale, per continuare ad arricchire l’esperienza di Monte-Carlo nel Principato ed esportarla fuori dai nostri confini.
“We offered Chef Ravin a new setting and entrusted him with the restaurant Elsa” “Abbiamo proposto a chef Ravin un nuovo ambiente e gli abbiamo affidato anche l’Elsa”
Also, we offered Chef Marcel Ravin, at the beginning of this year, a brand new setting for his two-star cuisine, with the metamorphosis of the Blue Bay Marcel Ravin, Signature restaurant of the Monte-Carlo Bay Hotel & Resort. We have also entrusted him with the reins of the Elsa restaurant, a gourmet restaurant at Monte-Carlo Beach.
Since July 10, L’Abysse Monte-Carlo, a restaurant by Chef Yannick Alléno at the Hôtel Hermitage Monte-Carlo, has been offering a unique experience, dedicated to the Art of sushi. A 2-star address in Paris.
Autumn will mark the return of Moods, a place to which Monegasques were very attached, which will host lateseason evenings on Place du Casino with a Comedy Club and live music. Finally, we will open the restaurant in the new Mareterra(2) district at the end of the year”.
Inoltre, all’inizio di quest’anno, abbiamo proposto allo chef Marcel Ravin una cornice completamente nuova per la sua cucina a due stelle, con la trasformazione del Blue Bay Marcel Ravin, ristorante Signature del Monte-Carlo Bay Hotel & Resort. A lui abbiamo affidato anche la gestione del ristorante Elsa, ristorante gourmet a Monte-Carlo Beach. Dal 10 luglio poi, nell’Hôtel Hermitage Monte-Carlo, L’Abysse Monte-Carlo, ristorante dello chef Yannick Alléno, propone un’esperienza unica, dedicata all’Arte del sushi. Un indirizzo a 2 stelle a Parigi.
L’autunno segnerà il ritorno di Moods, luogo al quale i monegaschi erano molto legati, che ospiterà le serate di fine stagione sulla Place du Casino con un Comedy Club e musica live. E alla fine dell’anno apriremo il ristorante nel nuovo quartiere Mareterra(2)”.
(1) Con oltre 3.600 dipendenti, la SBM è il maggiore datore di lavoro del Principato di Monaco. Proprietà dello Stato monegasco, possiede in particolare l’Hôtel de Paris, l’Hermitage, l’Opera e il Casinò (2) I 5 ettari
Today, you are embarking on two projects outside the walls, can you reveal them and could we imagine the opening of an SBM Casino abroad?
“The return to profitability of the company (since the 20222023 financial year), the development of the Monte-Carlo experience, the positioning of our destination brand, among the most attractive in the world, offer us today a favorable context for international development. And with the restructuring of our Executive Committee, all the conditions are met for a truly launch of this adventure beyond borders, 161 years after the creation of the SBM in Monaco.
Oggi stai portando avanti due progetti fuori Monte-Carlo, ce li puoi svelare e, potremmo immaginare, l’apertura di un Casinò SBM all’estero?
“Il ritorno alla redditività dell’azienda (a partire dall’esercizio 2022-2023), lo sviluppo dell’esperienza di Monte-Carlo, il posizionamento del nostro marchio di destinazione, tra i più attraenti del mondo, ci offrono oggi un contesto favorevole per uno sviluppo internazionale. E con la riorganizzazione del nostro Comitato Esecutivo, si sono stabilite tutte le condizioni favorevoli per lanciare davvero questa avventura oltre frontiera, 161 anni dopo la creazione della SBM a Monaco.
“A new casino in the Middle East”
“Un nuovo casinò in Medio Oriente”
We can therefore imagine the opening of a casino or the deployment of our Casino de Monte-Carlo brand, in the Middle East or elsewhere. We have just signed a partnership with the luxury cruise line Crystal, to open the first Monte-Carlo Casino at sea by the end of the year”.
Possiamo dunque ipotizzare l’apertura di un casinò o lo sviluppo del nostro brand Casino de Monte-Carlo, in Medio Oriente o altrove. Abbiamo appena siglato una partnership con la compagnia di crociere di lusso Crystal, per aprire alla fine dell’anno il primo Casinò di Monte-Carlo su nave”.
Coming back to your vision and the future of SBM in the years to come, what are the sectors that need to be developed today between catering, hotels, games and entertainment?
“The success of Monte-Carlo Société des Bains de Mer has always been built on the notion of Resort, that is to say the complementarity of different experiences (gaming, hotels, catering, entertainment, and now ‘residential real estate), offered in a unit of location. It is therefore all these activities that I wish to develop with my teams, in Monaco, as a priority, and internationally, in the destinations where our customers travel.
Tornando alla tua visione e al futuro della SBM negli anni a venire, quali sono i settori che necessitano di essere sviluppati oggi tra ristorazione, hotel, giochi e intrattenimento?
“Il successo di Monte-Carlo Société des Bains de Mer si è sempre fondato sul concetto di Resort, vale a dire sulla complementarità di esperienze diverse (giochi, hotel, ristorazione, intrattenimento e ora l’immobiliare residenziale), offerte in un unico luogo. Sono quindi tutte queste attività che desidero sviluppare con i miei team, a Monaco, in via prioritaria, e a livello internazionale, nelle destinazioni dove viaggiano i nostri clienti.
“An SBM hotel in Courchevel in 3 years”
“Un hotel SBM a Courchevel in 3 anni”
In Monaco, in addition to the upcoming openings already mentioned, we will focus on the hotel industry, with the renovation of the Hôtel Hermitage Monte-Carlo and the Monte-Carlo Bay Hotel & Resort, from October 2024. Real estate projects are also in the study. Internationally, we will open a luxury hotel in Courchevel 1850 by 2026/2027, a new restaurant concept in Dubai, in the fall of 2025, with our partner D.ream International, and the first casino in Monte-Carlo at sea will take place in November 2024 aboard the Crystal Symphony”.
A Monaco, oltre alle prossime aperture già citate, ci concentreremo sul settore alberghiero, con la ristrutturazione dell’Hôtel Hermitage Monte-Carlo e del Monte-Carlo Bay Hotel & Resort, a partire da ottobre 2024. In programma abbiamo anche progetti immobiliari. A livello internazionale, apriremo un hotel di lusso a Courchevel 1850 entro il 2026/2027, un nuovo concetto di ristorante a Dubai nell’autunno del 2025, con il nostro partner D.ream International, e sorgerà il primo casinò sul mare a Monte-Carlo nel novembre 2024 a bordo della Crystal Symphony”.
PHILIPP PLEIN A VISIONARY DESIGNE R BETWEEN FASHION and HOTELLERIE
Text by Valentino Odorico
On the occasion of the “Billionaire” fashion show, during the Milan Fashion Week, we met the designer Philipp Plein. He told us about the brand’s new collection, as well as exclusively previewing some details on the luxurious hotel, soon to open in Milan.
Philipp, tell us about the collection you just presented.
“Unlike the ‘Philipp Plein’ brand, Billionaire represents the most tailored line of the group. In addition to the style, we have given a contemporary touch to the clothing: wider men’s trousers, more modern cuts that represent a real treasure for those who wear them. The collection embraces craftsmanship and the workmanship of this product is centered on people.
The design, colors and details are all elements that you can almost “feel”, which tell of summer; we have included shorts for the first time, there is a lot of linen, the colors are bright and light, as well as a series of garments perfect for summer holidays: whether it’s a trip by car or a walk in Portofino, the goal is to always be comfortable and well dressed”.
Now the women’s part of the collection is also in development.
“Yes, we have included four purely feminine outfits: the silhouette is masculine, but declined in a womanlike key, for two worlds that communicate, which are individually described but united at the same time, in a single language”.
In occasione della sfilata “Billionaire”, durante la Milano Fashion Week, abbiamo incontrato lo stilista Philipp Plein; ci ha raccontato le novità sulla nuova collezione del brand, oltre ad anticipare in esclusiva qualche dettaglio sul lussuoso hotel, di imminente apertura a Milano.
Philipp, ci parli della collezione appena presentata.
“A differenza del marchio ‘Philipp Plein’, Billionaire rappresenta la linea più sartoriale del gruppo. Oltre allo stile abbiamo dato un tocco contemporaneo agli abiti: i pantaloni da uomo più larghi, tagli più moderni che rappresentano un vero gioiello per chi li indossa. La collezione abbraccia l’artigianalità e la lavorazione di questo prodotto è incentrato sulla persona.
Il design, i colori e i dettagli sono tutti elementi che si possono quasi “sentire”, che raccontano l’estate; abbiamo inserito per la prima volta pantaloni corti, c’è molto lino, i colori sono chiari e leggeri, oltre ad una serie di capi perfetti per le vacanze estive: che sia un viaggio in macchina o una passeggiata a Portofino, l’obiettivo è quello di essere sempre a proprio agio e ben vestito”.
Ora anche la parte femminile della collezione si sta sviluppando.
“Sì, abbiamo inserito quattro outfit prettamente femminili: la silhouette è maschile ma declinata in chiave femminile, per due mondi che comunicano, che sono raccontati singolarmente ma uniti allo stesso tempo, in un solo linguaggio”.
The first Philipp Plein luxury hotel is about to open. Tell us something.
“Yes, and finally the project is ready for its debut; it’s located in via Manin, in one of the city’s historic building. For us it represents a new experience, an important challenge because we’re exploring something we’ve never done before. We chose Milan because it’s an international city, it’s the city of fashion, of design, so it was natural to start from here to open up to the rest of the world; the idea is to propose this format in various cities. It’s not just a hotel, but it’s a real entertainment space: there will be four restaurants, each different from the other, from vegan to sushi, up to, obviously, the traditional Italian one with a Michelin-starred chef. It’s a project created with every detail in mind: four worlds that go from menu to design, from uniforms to food, up to drinks; everything is thought out thoughtfully and in detail. Being myself half vegan, I don’t like dairy products, I’m against gluten: I want the restaurants to represent me, like the whole hotel, with its multiple services and areas. It’s a project we’ve been working on for two years and a half and now it’s time to open; we’ll open at 80% in September, even if we are going long with permits and bureaucracy. We’re also looking for, selecting and evaluating over 170 people who will form the staff”.
Sta per aprire il primo hotel di lusso Philipp Plein. Ci racconti qualcosa.
“Sì, e finalmente il progetto è pronto al debutto; si trova in via Manin, in un edificio storico della città. Per noi rappresenta una nuova esperienza, una sfida importante perché ci stiamo addentrando in qualcosa che non abbiamo mai fatto. Abbiamo scelto Milano perché è una città internazionale, è la città della moda, del design, quindi era naturale partire da qui per aprire nel resto del mondo; l’idea è di proporre questo format in varie città. Non è solo un hotel, ma è un vero e proprio spazio di intrattenimento: ci saranno quattro ristoranti, uno diverso dall’altro, dal vegano al sushi, fino ovviamente al tradizionale italiano con cuoco stellato Michelin. È un progetto creato pensando ad ogni dettaglio: quattro mondi che passano dal menù al design, dalle uniformi al cibo, fino alle bevande; tutto è pensato in modo premuroso e dettagliato. Io stesso sono metà vegano, non amo i latticini, sono contro il glutine: voglio che i ristoranti mi rappresentino, come tutto l’hotel, con i suoi molteplici servizi e le sue aree. È un progetto a cui lavoriamo da due anni e mezzo ed è giunta l’ora di aprire; apriremo all’80% a settembre, anche se tra permessi e burocrazia stiamo andando lunghi. Stiamo anche cercando, selezionando e valutando oltre 170 persone che andranno a comporre lo staff”.
The “Billionaire” collection
The holistic approach of the SWISS MOUNTAIN CLINIC for the treatment of chronic inflammatory pain syndrome and
fibromyalgia
Contribution of Dr. med. Petra Wiechel, head of the Swiss Mountain Clinic, specialist in general medicine in Germany and expert in biological medicine (University of Milan).
Contributo della Dott.ssa med. Petra Wiechel, primario della Swiss Mountain Clinic, specialista in medicina generale in Germania ed esperta in medicina biologica (Università degli Studi di Milano).
Text by MD. Petra Wiechel
Dr. med Petra Wiechel
Fibromyalgia is a chronic disease characterized by widespread pain, fatigue and stiffness of muscles and joints. Other common symptoms include trouble sleeping, headaches, irritable bowel syndrome, and difficulty concentrating (brain fog). The exact cause of fibromyalgia is unknown. Statistics show that fibromyalgia affects approximately 2-4% of the population, mainly women between the ages of 20 and 50. There is officially no definitive cure for fibromyalgia.
The holistic approach when treating an illness
The holistic approach when treating an illness always includes the psychological factor. In patients suffering from fibromyalgia this aspect plays a particular role: decades of suffering and many visits without seeing a cause established, apart from psychosis. When fibromyalgia was recognized as a diagnosable disease in traditional medicine, there were no treatments or cures. Before explaining how the Swiss Mountain Clinic is able to reduce or eliminate its disorders, it’s necessary to understand the cause of fibromyalgia, which, according to a widespread theory, is attributable to the brain and its pain processing system – in this case, dysfunctional. According to some studies, physical activity with mind-body therapies such as Tai Chi and yoga can lead to significant improvements in pain, physical function and quality of life in patients, often characterized by a disturbed immune system or changes in metabolism, factors potentially contributing to symptoms. The same goes for nutrition: an antioxidant and anti-inflammatory diet can reduce pain.
La fibromialgia è una malattia cronica caratterizzata da dolore diffuso, affaticamento e rigidità dei muscoli e delle articolazioni. Altri sintomi comuni includono disturbi del sonno, mal di testa, sindrome dell’intestino irritabile e difficoltà di concentrazione (nebbia cerebrale). La causa esatta della fibromialgia è sconosciuta. Le statistiche mostrano che la fibromialgia colpisce circa il 2-4% della popolazione, principalmente le donne di età compresa tra i 20 e i 50 anni. Ufficialmente non esiste una cura definitiva per la fibromialgia.
L’approccio olistico alla cura di una malattia
L’approccio olistico alla cura di una malattia include sempre il fattore psicologico. Nei pazienti che soffrono di fibromialgia tale aspetto assume un ruolo particolare: decenni di sofferenza e tante visite senza veder stabilita una causa, a parte la psicosi. Quando la fibromialgia fu riconosciuta come malattia diagnosticabile nella medicina tradizionale non esistevano trattamenti e cure. Prima di spiegare come nella Swiss Mountain Clinic siano in grado di ridurne o eliminarne i disturbi, occorre comprendere la causa della fibromialgia, che, secondo una teoria diffusa, è imputabile al cervello e al suo sistema di elaborazione del dolore – in questo caso, disfunzionale. Secondo alcuni studi l’attività fisica con terapie mente-corpo come Tai Chi e yoga può portare a miglioramenti significativi nel dolore, nella funzione fisica e nella qualità della vita nei pazienti, spesso caratterizzati da un sistema immunitario disturbato o da cambiamenti nel metabolismo, fattori che contribuiscono potenzialmente ai sintomi. Lo stesso vale per l’alimentazione: una dieta antiossidante e antinfiammatoria può ridurre il dolore.
The diagnosis of a chronic inflammatory pain syndrome
The analysis of the intestine and the possible presence of parasites is very important in the diagnosis of a chronic inflammatory pain syndrome. At the intestine level, gastric juice, in addition to starting digestion and ensuring a bactericidal function, also produces bicarbonates, capable of neutralizing the acidity of the stomach itself and acting as important acid buffers in the blood, helping to maintain the pH blood levels at normal values, equal to approximately 7.4. However, the high use of gastroprotectors that block the secretion of gastric juice to protect the stomach from excessive acidity, inhibits the production of acid in the stomach, which is the body’s natural defense against parasites, and block sodium bicarbonate. And it’s only through a high acidic pH value that the stomach can act against parasites and the same goes for the intestine, if not stressed for example through glyphosate or gluten. In conclusion, gastroprotectors often “do more harm than good”. Furthermore, if you live with a dog or cat, for example, you could contract parasites not visible to the human eye and difficult to detect from a medical point of view. This is the case of chronic toxoplasmosis, a parasitic disease transmitted by cats that can also cause fibromyalgia symptoms in the joints and muscles: today almost 60% of people suffer from it without knowing it!
La diagnosi di una sindrome dolorosa infiammatoria cronica
L’analisi dell’intestino e dell’eventuale presenza di parassiti è molto importante nella diagnosi di una sindrome dolorosa infiammatoria cronica. A livello di intestino, il succo gastrico, oltre a iniziare la digestione e a garantire una funzione battericida, produce anche bicarbonati, in grado di neutralizzare l’acidità dello stomaco stesso e di agire nel sangue come importanti tamponi degli acidi, contribuendo a mantenere il pH ematico a valori normali, pari a circa 7,4. Tuttavia, l’utilizzo elevato di gastroprotettori che bloccano la secrezione del succo gastrico per proteggere lo stomaco da eccessiva acidità, vanno a inibire la produzione di acido nello stomaco, che è la naturale difesa del corpo contro i parassiti, e bloccano il bicarbonato di sodio. Ed è solo attraverso un elevato valore di pH acido che lo stomaco può agire contro i parassiti e lo stesso vale per l’intestino, posto che non sia stressato ad esempio attraverso il glifosato o il glutine. In conclusione, spesso i gastroprotettori “fanno più male che bene”. Inoltre, quando si vive con un cane o un gatto, ad esempio, si potrebbero contrarre parassiti non visibili all’occhio umano e difficili da rilevare dal punto di vista medico. È il caso della toxoplasmosi cronica, una malattia parassitaria trasmessa dai gatti che può causare anche sintomi fibromialgici nelle articolazioni e nei muscoli: ad oggi quasi il 60% delle persone ne soffre senza saperlo!
Fibromyalgia does not have a clearly defined clinical picture, and often it really has to do with parasites, which interfere with the hormonal and neurotransmitter system and the immune defenses. In the Clinic, Friderike Wiechel, daughter of Dr. Wiechel, uses bioresonance devices to precisely determine the parasite’s resonance and lure it out of the body. A protocol that sometimes lasts weeks, because the parasites can lay up to 100,000 eggs a day, which must hatch, and then their behavior can be observed. Another factor is toxic pollution: the Clinic uses environmental apheresis, a dialysis that filters from the body solvents, pesticides, herbicides, glyphosate and rheumatoid immune complexes.
Anyone who is sick needs help and not just a name for the illness and its symptoms. Biological or complementary medicine follows different paths to give hope to many patients and show them the way to improve health and vitality. What is important is to find the real cause that led the body to no longer be able to control chronic inflammation. The concept of personalized therapy for each patient suffering from fibromyalgia is based precisely on this.
La fibromialgia non possiede un quadro clinico chiaramente definito, e spesso ha davvero a che fare con i parassiti, che interferiscono con il sistema ormonale, il sistema dei neurotrasmettitori e le difese immunitarie. In Clinica Friderike Wiechel, figlia della Dott.ssa Wiechel, utilizza dei dispositivi di biorisonanza per determinare con precisione la risonanza del parassita e attirarlo fuori dal corpo. Un protocollo lungo a volte settimane, perché i parassiti possono deporre fino a 100.000 uova al giorno, che devono schiudersi, e poi essere osservati nel loro comportamento. Un altro fattore è l’inquinamento tossico: in Clinica si utilizza l’aferesi ambientale, una dialisi che filtra dall’organismo solventi, pesticidi, erbicidi e glifosato e immunocomplessi reumatoidi.
Chiunque sia malato ha bisogno di aiuto, non solo di un nome per la sua malattia e per i suoi sintomi.
In medicina biologica o complementare percorriamo strade diverse per dare speranza a molti pazienti e mostrare loro la strada per migliorare salute e vitalità. Ciò che è importante è trovare la vera causa che ha portato l’organismo a non essere più in grado di controllare l’infiammazione cronica. Il concetto di terapia personalizzata per ogni paziente affetto da fibromialgia si basa proprio su questo.
Jewels by Alessio Boschi, Alex Gems and Wallis Hong
14 th Historic Grand Prix of Monaco
FORMULA 1 CARS FROM ALL ERAS ON THE MOST ICONIC CIRCUIT OF THE WORLD CHAMPIONSHIP
LE FORMULA 1 DI TUTTE LE EPOCHE SUL CIRCUITO PIÙ ICONICO DEL CAMPIONATO MONDIALE
1929 is very far away. A few years after the end of the First World War, there were very few cars circulating on the streets. We’d have to wait another thirty years before mass motorization, yet, a few kilometers from the Italian-French border, under the sun of the Côte d’Azur, it was decided to organize a racing car competition on a city circuit. Not an absolute novelty, as racing between buildings on city streets had already been done before and will continue until nowadays in all the continents, but no Grand Prix will ever be able to surpass the charm of that of Monaco. “Le virage de Sainte Dévote”, or “du Portier” or “de la Rascasse”, are familiar places not only to the Monegasques who live there, but to all cars’ enthusiasts. And it’s exactly through the eyes of the enthusiast that over the weekend of 12th-14th May we approached this world made of gasoline and noise, speed and glamour, engines and elegance, but above all made of everyone’s friendliness towards everyone.
Il 1929 è molto lontano. A pochi anni dalla fine del primo conflitto mondiale, le auto in circolazione per le strade erano davvero poche. Bisognerà attendere ancora trent’anni prima della motorizzazione di massa, eppure, a pochi chilometri dal confine italo francese, al sole della Costa Azzurra, si è pensato di organizzare una competizione di automobili da corsa su un circuito cittadino. Non si trattava di una novità assoluta, perché correre tra i palazzi su strade di città era già stato fatto prima e continuerà fino ai nostri giorni in tutti i continenti, ma nessun Gran Premio potrà mai superare il fascino di quello di Monaco. “Le virage de Sainte Dévote”, o “du Portier” o ancora “de la Rascasse”, sono luoghi familiari non solo ai monegaschi che ci abitano, ma a tutti gli appassionati di motori. Ed è proprio con gli occhi dell’appassionato che nel weekend del 12-14 maggio ci siamo avvicinati a questo mondo fatto di benzina e rumore, di velocità e glamour, di motori ed eleganza, ma soprattutto di disponibilità di tutti verso tutti.
First, all participants were given the opportunity to approach the cars placed under the tents along the Quai Antoine 1er a few steps from the convenient car park of the Musée Océanographique, located under Le Rocher. A few centimeters from the racing cars you can smell the tires and gasoline, listen to the ignition and then the roar of the engine and have a chat with the mechanics intent on setting up the cars.
The first day program included 30 minutes of free laps initially with the front-engined F1 and F2 Grand Prix cars built before 1961. Among them the most representative was certainly the Maserati 250F. Then the pre-war Grand Prix cars, where the blue and agile Bugatti stand out - we counted at least five of them - the English and mammoth ERA and the red Maserati.
Dapprima è stata data la possibilità a tutti i partecipanti di avvicinarsi alle auto disposte sotto le tende lungo il Quai Antoine 1er a pochi passi dal comodo parcheggio del Musée Océanographique posto sotto la Rocca. A pochi centimetri dalle auto da corsa è possibile sentire l’odore di gomma e benzina, ascoltare l’avviamento e poi il ruggito del motore e fare due chiacchiere con i meccanici intenti alla messa a punto delle vetture.
Il programma della prima giornata ha previsto una sezione di 30 minuti di giri liberi inizialmente con le vetture da Gran Premio di F1 e F2 a motore anteriore costruite prima del 1961. Tra questa la più rappresentativa è stata sicuramente la Maserati 250F. A seguire le auto da Gran Premio d’anteguerra tra cui spiccano le azzurre e agili Bugatti - ne abbiamo contate almeno cinque - le inglesi e mastodontiche ERA e le rosse Maserati.
The first part of the morning was dedicated to the F1s built from 1961 to 1965, to an infinite number of Brabham, BRM, Lotus and Cooper used by drivers such as John Surtees and Bruce McLaren. As many as 15 with the Lotus which Jim Clark raced for the World Championship in 1962 and 1963, the year of his first world title.
In the afternoon we continued with the F1 Grand Prix cars built between 1966 and 1972, followed by those built between 1973 and 1976, then the front-engined Sports cars (1952 - 1957), to end with the more recent F1 cars such as the Tyrrell and the Williams.
Racing car brands that make us dream. Legendary drivers who have written epic pages in the history, but whom we have only known through stories, documentaries or readings, first in black and white and then in color with Mario Poltronieri’s reporting thanks to which we learned to recognize Jackie Stuart, Denis Hulme, Graham Hill, Jochen Rindt and Jean Pierre Beltoise, just to mention the winners of the Monaco GP from 1966 to 1972.
La prima parte della mattinata è stata consacrata alle F1 costruite dal 1961 al 1965, a un numero infinito di Brabham, BRM, Lotus e Cooper utilizzate da piloti come John Surtees e Bruce McLaren. Ben 15 le Lotus con cui Jim Clark corse il Campionato del Mondo nel 1962 e 1963, anno del suo primo titolo mondiale.
Nel pomeriggio si è proseguito con le vetture da Gran Premio F1 costruite tra il 1966 e il 1972, a seguire quelle tra il 1973 e il 1976, poi le vetture Sport a motore anteriore (1952 - 1957), per concludere con le F1 più recenti come le Tyrrell e le Williams.
Marchi di auto da corsa che ci hanno fatto sognare. Piloti leggendari che hanno scritto pagine epiche, ma che abbiamo conosciuto solo attraverso racconti, letture o documentari, dapprima in bianco e nero e poi a colori con la cronaca di Mario Poltronieri grazie al quale abbiamo imparato a riconoscere Jackie Stuart, Denis Hulme, Graham Hill, Jochen Rindt e Jean Pierre Beltoise, giusto per citare i vincitori del GP di Monaco dal 1966 al 1972.
The qualifying sessions took place the following day, while the final day was dedicated to the races that took place under a summer sun and with the grandstands completely crowded like in modern Grands Prix. The show has not been lacking especially in the last two races where the cars, thanks to the evolution of materials and tire compounds, had greater performance than they had in the past when they raced.
There have been accidents, fortunately without serious consequences, which made the audience shivers, despite the hot temperature.
At the end of the day we returned home accompanied by the roaring noise of the single-seaters. Music to our ears! In the eyes, instead, the emotion of having lived and summed up in three days the history of Formula 1, from its beginnings to the most heroic and exciting years of our youth. Thank you Monaco and thanks to all who contributed to making this show unforgettable.
Le qualifiche hanno avuto luogo il giorno successivo, mentre il giorno conclusivo è stato dedicato alle gare che si sono corse sotto un sole estivo e con le tribune completamente affollate come nei Gran Premi moderni. Lo spettacolo non è mancato soprattutto nelle ultime due gare dove le auto, grazie all’evoluzione dei materiali e alle mescole delle gomme, hanno mostrato prestazioni ancora maggiori di quante non ne avessero ai tempi in cui correvano.
Non sono mancati gli incidenti, fortunatamente senza gravi conseguenze, ma che hanno fatto rabbrividire, nonostante il caldo, gli spettatori.
Al termine della giornata siamo rientrati verso casa accompagnati dal rumore roboante delle monoposto. Musica per le nostre orecchie! Negli occhi invece l’emozione di aver vissuto e riassunto in tre giorni la storia della Formula 1, dai suoi albori fino agli anni più eroici ed entusiasmanti della nostra giovinezza. Grazie Monaco e grazie a tutti coloro che hanno contribuito a rendere questo spettacolo indimenticabile.
The Rise of Adventure.
La nuova Classe G.
Offroad senza limiti: la nuova Mercedes-Benz Classe G è l’affascinante prosieguo di una storia di successo che dura da 45 anni. Con prestazioni ancora migliori, caratteristiche di guida eccezionali su qualsiasi terreno, alta tecnologia digitale e un ambiente esclusivo. Alla prossima avventura.
Venite da noi.
Excellence Food Experience A symphony of flavors between art and luxury
Text by Valeria Rastrelli
Thanks to the collaboration with CHOOSE EMOTION last spring we offered guests an unforgettable evening. A unique experience that combined the refined taste of food, the beauty of art and the prestige of the splendid luxury cars recommended by our historic partner Mercedes of Lugano.
Grazie alla collaborazione con CHOOSE EMOTION la scorsa primavera abbiamo offerto agli ospiti una serata indimenticabile. Un’esperienza unica che ha combinato il gusto raffinato del cibo, la bellezza dell’arte e il prestigio delle splendide auto di lusso proposte dal nostro storico partner Mercedes di Lugano.
A symphony of flavors
At the center of the event, food was the absolute protagonist. A culinary journey through authentic, unique and innovative flavors that have highlighted high quality ingredients and products. Guests were able to savor a vast number of dishes with a Mediterranean flavor and more.
A car showroom transformed into an art gallery
For the occasion, the Mercedes exhibiting spaces have been transformed into an art gallery.
Thanks to the collaboration with Deodato Arte, a global point of reference for Pop and Street Art, it was possible to exhibit magnificent works by Andy Warhol, the King of Pop Art and one of the most influential artists of the 20th century, including the famous portrait of Marilyn Monroe, Mao’s and many other artworks. Creativity and beauty all in an elegant, exciting and exclusive atmosphere.
Una sinfonia di sapori
Al centro dell’evento, il cibo è stato il protagonista assoluto. Un viaggio culinario attraverso sapori autentici, unici e innovativi che hanno esaltato ingredienti e prodotti di alta qualità. Gli ospiti hanno potuto assaporare un vasto numero di portate dal gusto mediterraneo ma non solo.
Un salone per l‘esposizione di automobili trasformato in galleria d’arte
Per l’occasione i saloni espositivi della Mercedes sono stati trasformati in una galleria d’arte.
Grazie alla collaborazione con Deodato Arte, punto di riferimento a livello mondiale per Pop e Street Art, è stato possibile esporre magnifiche opere di Andy Warhol, Re della Pop Art e artista tra i più influenti del XX secolo, tra cui il famoso ritratto di Marilyn Monroe, quello di Mao e molte altre opere. Creatività e bellezza il tutto in un’atmosfera elegante, stimolante ed esclusiva.
Luxury and innovation
The elegant Mercedes cars were the perfect setting for the event, representing the essence of luxury and innovation. Guests had the opportunity to explore different models from the Mercedes-Benz range, discovering the cuttingedge features and sophisticated design that distinguish the brand.
A successful event
The event was a great success due to the satisfaction of all the guests present who, thanks to the combination of food, art and luxury cars, had the opportunity to live a multi-sensory experience that left a beautiful memory in the hearts and minds of the guests.
Lusso e innovazione
Le eleganti auto Mercedes hanno fatto da cornice perfetta all’evento, rappresentando l’essenza del lusso e dell’innovazione. Gli ospiti hanno avuto l’opportunità di esplorare diversi modelli della gamma Mercedes-Benz, scoprendo le caratteristiche all’avanguardia e il design sofisticato che contraddistinguono il marchio.
Un evento di successo
L’evento ha riscosso un grande successo per la soddisfazione di tutti gli ospiti presenti che, grazie al connubio tra cibo, arte e auto di lusso hanno avuto modo di vivere un’esperienza multisensoriale che ha lasciato un bel ricordo nei cuori e nelle menti degli ospiti.
THE Io VANESSA Io MAISON
Standing between the sky and the lake, amid a continuous blue of swirling emotions, Vanessa Bandini’s Maison in Lugano welcomes her customers in what you could easily call an enchanted garden or, better yet, a Renaissance studio, where art, beauty, and culture intertwine in the minute details of frescoes and art works.
Tra cielo e lago, in un azzurro continuo di spiraleggianti emozioni, la Maison di Vanessa Bandini, situata a Lugano, accoglie la sua clientela in quello che può definirsi un giardino incantato o, meglio ancora, uno studiolo rinascimentale dove l’arte, la bellezza e la cultura s’intrecciano in minuziosi dettagli di affreschi e opere artistiche.
Text by Mattia Frigerio
The Maison is divided into three rooms, each with their own unique features, suitable for welcoming guests in an atmosphere of warm elegance, enveloping them in an almost dreamlike dimension. Creativity, uniqueness, beauty, and freedom of expression: these are the pillars that make up the concept that Vanessa Bandini has brought to life.
“I want to have fun and entertain people, help them look unique and beautiful, creating exclusive, one-of-a-kind, and non-mass-produced outerwear. When a customer enters the Maison, we open up a dialogue about their wishes and I strive to make them come true.”
But where does this passion come from? Vanessa says that even as a child, she delighted in dressing her younger sisters up as little ladies, doubtless inspired by the figure of her grandmother, who was a skilled embroiderer and a lover of haute couture. Vanessa has always cultivated a passion for elegant and eccentric clothing, clothing that is not afraid to be noticed.
After fulfilling her duties as a devoted mother, Vanessa embarked on this venture with dedication and commitment, supported by her large family. But the creative spark and the desire to be daring and turn her passion into something more came to Vanessa one day in London, when a passerby complimented her on her elegant clothes and impeccable style.
“It was at that moment that I realized the time was right: I had to emerge from my chrysalis and transform my dreams into beautiful, tangible butterflies!”
La Maison è suddivisa in tre camere, tutte con le loro peculiarità, atte ad accogliere con calorosa eleganza l’ospite, il quale si ritrova avvolto da una dimensione quasi onirica. Creatività, unicità, bellezza e libertà d’espressione: sono questi i pilastri che costituiscono l’idea germogliata da Vanessa Bandini.
“Voglio divertirmi e far divertire le persone, renderle uniche e belle, creando per loro capispalla esclusivi, non ripetibili, non di serie. Quando un cliente entra nella Maison, si apre un dialogo sui suoi desideri ed io cerco di realizzarli.”
Ma da dove nasce questa passione? Vanessa racconta che sin da quando era bambina, si dilettava nel vestire le sue sorelline come piccole damine, ispirata certamente dalla figura della nonna, la quale era un’abile ricamatrice e un’amante dell’alta moda. Vanessa ha sempre coltivato la passione per gli abiti eleganti ed eccentrici, abiti che non temono di non passare inosservati.
Dopo aver esercitato con amore il mestiere della mamma, Vanessa, supportata dalla sua numerosa famiglia, si è lanciata in questa impresa con dedizione e impegno. Ma la scintilla creativa e il desiderio di osare e rendere la propria passione qualcosa di più, nasce un dì londinese, quando un passante si complimenta con Vanessa per l’eleganza dei suoi abiti e l’impeccabilità del suo stile.
“È in quel momento che ho capito che i tempi erano maturi: dovevo uscire dalla crisalide e trasformare i miei sogni in concrete e meravigliose farfalle!”
THE BRAND
This idea blossomed into the Io Vanessa Io brand and its logo: a Vanessa cardui, whose wings are formed by the profiles of two beautiful women, while the central body is represented by a woman with her arms open, palms facing upwards. A clear reference to the concept of freedom that underlies Vanessa’s project: freedom of expression and freedom of thought.
But the Io Vanessa Io Maison butterfly does not fly alone: it is accompanied by a faithful and ever-present companion in adventure, another butterfly that represents the AGLAIS IO brand. This brand was created with the mission of certifying and guaranteeing the high quality standards of the hides and leathers used for Io Vanessa Io Maison clothing, in full compliance with current international standards for animal welfare.
Thanks to AGLAIS IO, each item of clothing has its own passport, an identity card that certifies the accurate origin and proper treatment of the animals raised in order to produce high-quality fur.
IL MARCHIO
Da qui fiorisce il marchio Io Vanessa Io e il rispettivo logo: una Vanessa cardui, le cui ali sono formate da due profili di donne bellissime, mentre il corpo centrale è rappresentato da una donna con le braccia aperte, rivolte verso l’alto. Un chiaro riferimento al concetto di libertà che sta alla base del progetto di Vanessa: libertà di espressione e libertà di pensiero.
Ma Io Vanessa Io Maison non vola da sola. Ad accompagnarla, da fedele compagna di avventura, è sempre presente un’altra farfalla, la quale rappresenta il marchio AGLAIS IO nato con la missione di certificare e garantire gli alti standard qualitativi delle pelli e pellami dei capi d’abbigliamento di Io Vanessa Io Maison, nel completo rispetto delle norme vigenti internazionali a protezione degli animali.
Grazie ad AGLAIS IO, ogni capo d’abbigliamento ha a disposizione il proprio passaporto, la carta d’identità che attesta la corretta provenienza e il corretto trattamento riservato agli animali allevati allo scopo di realizzare pellicce di alta qualità.
THE CLOTHING
Io Vanessa Io’s clothing is impeccable; every detail is refined and precise and adapts to the customer’s needs.
The gold – strictly 24-carat – and silver of the buttons and inlay work are tastefully intertwined with the furs, which are all certified and are disposed of in an environmentally friendly way compared to the various synthetic materials.
“Before putting together the first collection of 15 garments released in 2024, I travelled around Italy and was lucky enough to meet a family of fourth-generation artisans in Tuscany. My ideas, my dreams, were brought to life by the artists who make up my creative workshop, full of exceptionally talented embroiderers, engravers, weavers, and designers”.
I CAPI
I capi d’abbigliamento di Io Vanessa Io sono impeccabili, ogni dettaglio è ricercato e preciso e si adegua a quelle che sono le esigenze del cliente. L’oro – rigorosamente di 24 carati - e l’argento dei bottoni e degli intarsi s’intrecciano con raffinatezza assieme alle pellicce, le quali sono tutte certificate e rispetto ai differenti materiali sintetici, vengono smaltite nel rispetto dell’ambiente.
“Prima di costituire la prima collezione di 15 capi uscita nel 2024, ho viaggiato per l’Italia e in Toscana ho avuto la fortuna di incontrare una famiglia di artigiani di quarta generazione. Le mie idee, le mie fantasie, prendono vita grazie agli artisti che compongono il mio laboratorio creativo formato da ricamatrici, incisori, tessitori e disegnatori dotati di un talento eccezionale”.
MADE IN TUSCANY
The clothing originates in Tuscany, the homeland of fine arts and numerous extraordinary artists – including the universal genius Leonardo da Vinci: in fact, the label on the jackets says MADE IN TUSCANY.
“I believe it is right and important to celebrate the beauty of this region, full of wonders and details, the cradle of inventors and creators. That’s why I chose to write MADE IN TUSCANY on the label: it seemed to me and still seems to me like the wisest and most appropriate choice”.
Speaking of choices: to date, the target market for Io Vanessa Io outerwear is the oriental market, which exhibits a curiosity and a level of fashion open to originality.
“My clients love to be daring: they are not afraid of eccentricity and do not set any limits on themselves. They don’t let other people’s judgment hold them back, and nor should they. I want people to be able to wear whatever they like the most, whatever makes them feel unique, special, and, of course, beautiful. Obviously, my choice is not exclusive: I hope to be able to offer my ideas on the Western market as well. I don’t rule anything out, because life is wonderful; you just have to be wary of the laws of time: there is no such thing as too early or too late, there is just the moment to be seized at the right time”.
A celebration of carpe diem, a quote that can easily be found in the famous verses by Lorenzo de Medici, lord of a unique and unparalleled Florence: “Oh how beautiful is youth, and how quickly does it flee; who’d be happy, let them be so, for nothing’s sure about tomorrow...” With no offence to such a great figure, one thing that is in fact certain about tomorrow is that the Io Vanessa Io butterfly will be firmly imprinted in the minds of those who are lucky enough to see it fly.
MADE IN TUSCANY
La Toscana, madrepatria delle belle arti e di molti artisti straordinari – fra tutti il genio universale Leonardo da Vinci – è l’origine dei capi d’abbigliamento: sull’etichetta dei capispalla vi è infatti scritto MADE IN TUSCANY. “Credo sia importante e corretto celebrare la bellezza di questa regione, ricca di meraviglie e di dettagli, culla di inventori e creatori. Per questo ho scelto di scrivere MADE IN TUSCANY sull’etichette: mi sembrava e tutt’oggi mi sembra la scelta più saggia e corretta”.
Parlando di scelte, ad oggi il mercato al quale si rivolgono i capispalla di Io Vanessa Io è quello orientale, il quale manifesta una curiosità e un livello di moda aperto alle originalità.
“I miei clienti amano osare, non temono l’eccentricità e non si pongono dei limiti. Il giudizio degli altri non li intacca ed è giusto che sia così. Desidero che le persone possano indossare ciò che più li aggrada, ciò che fa loro sentire uniche, speciali e, naturalmente, belle. Chiaramente, la mia scelta non è esclusiva: auspico di poter proporre le mie idee anche al mercato occidentale. Non mi precludo nulla poiché la vita è meravigliosa, basta solo diffidare dalle leggi del tempo: non esiste un troppo presto o un troppo tardi, esiste l’attimo da cogliere al momento opportuno”.
Una celebrazione del carpe diem, una citazione che può facilmente ritrovarsi nei celebri versi di Lorenzo de Medici, signore di una Firenze unica e irripetibile: “Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia, chi vuol esser lieto sia: del doman, non v’è certezza…” Ebbene, non ce ne voglia il Magnifico, ma la certezza del doman è che la farfalla Io Vanessa Io sarà ben impressa negli occhi di chi avrà la fortuna di vederla volare.
Sirius Aviation
The Swiss aviation company is shaping the future of air travel setting new benchmarks for excellence with core values that encompass sustainability, utmost safety, pioneering innovation, and high engineering.
La compagnia aerea svizzera sta plasmando il futuro dei viaggi aerei stabilendo nuovi parametri di eccellenza con valori fondamentali che comprendono sostenibilità, massima sicurezza, innovazione pionieristica e alta ingegneria.
Text by Valeria Rastrelli
Founded in Switzerland in 2021 by a family boasting a rich legacy in aviation and presently directed by a family member with extensive expertise as an aviation engineer and pilot, Sirius Aviation AG stands as a trailblazing force in the aerospace and aviation realm. With a team of world-class expertise in aerospace and aviation engineers, a dedication to pioneering sustainable innovation, unparalleled safety standards, energy efficiency, and cost-effective operations, Sirius Aviation AG is ready to guide the aerospace industry into a sustainable future focusing everything on hydrogen as a clean fuel source.
Fondata in Svizzera nel 2021 da una famiglia che vanta un’heritage considerevole nel campo dell’aviazione e attualmente diretta da un membro della famiglia con una vasta esperienza come ingegnere aeronautico e pilota, Sirius Aviation AG è una potenza pionieristica nel campo aerospaziale e dell’aviazione. Con un team di esperti di livello mondiale nel campo dell’ingegneria aerospaziale e aeronautica, una dedizione all’innovazione sostenibile pionieristica, standard di sicurezza senza precedenti, efficienza energetica e operazioni economicamente vantaggiose, Sirius Aviation AG è pronta a guidare l’industria aerospaziale verso un futuro sostenibile puntando tutto sull’idrogeno come fonte di combustibile pulito.
The goal of the company is very ambitious and futuristic: to transform the aerospace sector through groundbreaking, eco-friendly innovations and to revolutionize the global transportation industry with the newest flagship creation, the Sirius Jet, the world’s first hydrogen-powered VTOL aircraft.
And on January Sirius Aviation AG has unveiled this revolutionary Sirius Jet – the world’s first hydrogen-powered Vertical Take-Off and Landing (VTOL) aircraft, crafted and designed in collaboration with BMW’s Designworks and Sauber Group, marking a major milestone in sustainable aviation and highlights Sirius Aviation AG’s steadfast commitment to innovation, sustainability, and safety.
What is the Sirius Jet
The Sirius Jet, an aviation game-changer, is a highperformance, zero-emission VTOL aircraft, propelled by a hydrogen-electric propulsion system. Leveraging jet aerodynamics with airplane and helicopter versatility, it achieves extended flight distances, impressive speeds, and high altitudes at near-silent levels. The Sirius Jet redefines excellence with unmatched cutting-edge technology, unique design, and precision engineering, setting a new industry standard.
L’obiettivo della compagnia è molto ambizioso e futuristico: trasformare il settore aerospaziale attraverso innovazioni rivoluzionarie ed eco-compatibili e rivoluzionare il settore dei trasporti globale con il più recente prodotto di punta, il Sirius Jet, il primo aereo VTOL al mondo alimentato a idrogeno.
A gennaio Sirius Aviation AG ha presentato il rivoluzionario Sirius Jet, il primo velivolo al mondo a decollo e atterraggio verticale (VTOL) alimentato a idrogeno, realizzato e progettato in collaborazione con Designworks di BMW e il gruppo Sauber, fissando un importante traguardo nell’aviazione sostenibile che evidenzia il costante impegno di Sirius Aviation AG nei confronti dell’innovazione, della sostenibilità e della sicurezza.
Che cos’è il Sirius Jet
Il Sirius Jet, punto di svolta dell’aviazione, è un velivolo VTOL ad alte prestazioni e a zero emissioni, azionato da un sistema di propulsione idrogeno-elettrico. Sfruttando l’aerodinamica dei jet con la versatilità di aerei ed elicotteri, raggiunge distanze di volo estese, velocità impressionanti e altitudini elevate a livelli quasi silenziosi. Il Sirius Jet ridefinisce l’eccellenza con una tecnologia all’avanguardia senza pari, un design unico e un’ingegneria di precisione, stabilendo un nuovo standard di settore.
In 2025, the Sirius Jet will take flight in two versions: Sirius Business Jet, tailored to private jet needs, and Sirius Millennium Jet, crafted for commercial aviation. A revolutionary leap that will reshape the global transportation industry.
The Sirius Business Jet and the Sirius Millennium Jet
The Sirius Business Jet and the Sirius Millennium Jet are zero-emission, hydrogen-powered VTOL that can fly at a cruise speed of 323 mph, altitude capability of 30,000 feet, ultra-quiet noise levels of 60 dBa: The business version features an 1150-mile flight range and can accommodates 3 passengers, while the Millennium offers a 650-mile flight range for up to 5 passengers.
A long series of important partnerships and investments
On the same month of the Sirius Jet launch, Sirius Aviation AG proudly announced the historic unveiling of its groundbreaking Hydrogen-Electric Ducted Fan Propulsion System for the Sirius Jet, alongside esteemed partners BMW Group Designworks and Sauber Group F1. The launch event took place at Payerne Airport in Switzerland, marking the first public exhibition and inaugural ignition of the revolutionary propulsion system.
Nel 2025, il Sirius Jet volerà in due versioni: Sirius Business Jet, adatto alle esigenze dei jet privati, e Sirius Millennium Jet, realizzato per l’aviazione commerciale. Un salto rivoluzionario che rimodellerà il settore globale dei trasporti.
Il Sirius Business Jet e il Sirius Millennium Jet
Il Sirius Business Jet e il Sirius Millennium Jet sono VTOL a emissioni zero, alimentati a idrogeno, che possono volare a una velocità di crociera di 323 mph, capacità di altitudine di 30.000 piedi, livelli di rumore ultra silenziosi di 60 dBa: la versione business è dotata di 1150 miglia di autonomia di volo e può ospitare 3 passeggeri, mentre il Millennium offre un’autonomia di volo di 650 miglia per un massimo di 5 passeggeri.
Una lunga serie di partnership e investimenti importanti
Nello stesso mese del lancio del Sirius Jet, Sirius Aviation AG ha annunciato con orgoglio la storica presentazione del suo innovativo sistema di propulsione con ventola canalizzata idrogeno-elettrica per il Sirius Jet, insieme ai partner BMW Group Designworks e Sauber Group F1. L’evento di lancio ha avuto luogo all’aeroporto di Payerne in Svizzera, segnando la prima esposizione pubblica e l’inaugurazione ufficiale dell’accensione del rivoluzionario sistema di propulsione.
One month later, on February, the company announced another historic partnership, this time with MEHAIR, India’s premier seaplane operator, to secure 50 orders of the Sirius Millennium Jet and 1,400 Millennium Hydrogen Fan Jets, along with integrating 50 Hydrogen Fuel Cell Powertrains and 10 Hydrogen Generation Units in India, marking a new era of zero-carbon aviation. This landmark agreement that includes 50 rm orders, with an option to add 50 more, has a total value of approximately $400 million.
Finally, on March, the last partnership with PARQ Development, to provide ten cutting-edge hydrogenpowered vertical takeoff and landing (VTOL) jets - five Sirius Millennium Jets and five Sirius Business Jets - along with tailored support services to Bali and the nearby islands in Indonesia. The agreement is estimated to be worth $50 million, reflecting a significant investment in advancing sustainable aviation initiatives. For PARQ the partnership will develop tourist routes and infrastructure not just in Bali, but on the numerous surrounding islands, enhancing the region’s economy and introducing brand-new destinations.
Sirius Aviation AG works with cooperation partners as BMW Group’s DesignWorks, Sauber Group, Alfleth Engineering AG, ALD Group, Leonardo Aerostructures, Israel Aerospace Industries (IAI), Swiss Aeropole, Federal Aviation Administration (FAA).
Un mese dopo, a febbraio, la società ha annunciato un’altra partnership storica, questa volta con MEHAIR, il principale operatore di idrovolanti indiano, che si è assicurato l’ordine di 50 Sirius Millennium Jet e 1.400 Millennium Hydrogen Fan Jets, oltre all’integrazione di 50 Propulsori a Celle a Combustibile a Idrogeno e 10 Unità di Generazione di Idrogeno in India, che segnano una nuova era di aviazione a zero emissioni di carbonio. Questo accordo storico che prevede 50 ordini aziendali, con un’opzione per aggiungerne altri 50, ha un valore totale di circa 400 milioni di dollari.
Infine, è di marzo l’ultima partnership con PARQ Development, per la fornitura di dieci jet all’avanguardia a decollo e atterraggio verticale (VTOL) alimentati a idrogeno - cinque Sirius Millennium Jets e cinque Sirius Business Jets - insieme a servizi di supporto su misura per Bali e le vicine isole dell’Indonesia. Si stima che l’accordo valga 50 milioni di dollari, confermando un investimento significativo nella promozione di iniziative di aviazione sostenibile. Per PARQ la partnership porterà allo sviluppo di percorsi turistici e infrastrutture non solo a Bali, ma anche nelle numerose isole circostanti, migliorando l’economia della regione e introducendo nuove destinazioni.
Sirius Aviation AG collabora con partner come DesignWorks del Gruppo BMW, Sauber Group, Alfleth Engineering AG, ALD Group, Leonardo Aerostructures, Israel Aerospace Industries (IAI), Swiss Aeropole, Federal Aviation Administration (FAA).
Founder and CEO Alexey Popov
The Perfect Woman
There’s a contagious energy in her that makes her resemble a magical creature, an pixie or a fairy; but, for the film industry, Margot Robbie is an in the flesh Barbie with an incredible talent. And today she’s one of the most sought-after actresses in Hollywood.
C’è in lei un’energia contagiosa che la fa somigliare ad una creatura magica, un folletto o una fatina; ma, per il cinema, Margot Robbie è una Barbie in carne ed ossa dall’incredibile talento. Ed oggi è una delle attrici più richieste di Hollywood.
Text by Barbara Zorzoli
Gosling and Margot Robbie at the
In her first important job - it was the Australian soap opera Neighbours - Margot (born 1990) was supposed to be just a background actress... but she completely bewitched the people in charge of the show so much that they hired her for three years. Then came The Wolf of Wall Street, the role that made her famous. Do you know how she got the part? She got it because she had the nerve to slap Leonardo DiCaprio during the audition! She already had a fair amount of talent, but with this courageous gesture she left Martin Scorsese speechless, and he immediately chose her. But it didn’t end there: she had a dream, that of working with Quentin Tarantino, so she wrote him a letter in which she told her desire to work with him, and she found herself on the set of Once Upon a Time... in Hollywood. These anecdotes are enough to give an idea of the tenacity of this splendid Australian, capable of interpreting any role (she was nominated twice for an Oscar as best actress for Tonya in 2018 and for Bombshell in 2020), Margot is an erupting volcano and you never know what to expect from her.
Nel suo primo lavoro importante - si trattava della soap opera australiana Neighbours - Margot (classe 1990) doveva essere solo una comparsa… ma stregò completamente i responsabili dello show tanto che la scritturarono per tre anni. Poi è arrivato The Wolf of Wall Street, il ruolo che l’ha resa famosa. Sapete come ha ottenuto la parte? L’ha ottenuta perché ha avuto la faccia tosta di schiaffeggiare Leonardo DiCaprio durante l’audizione! Aveva già un discreto talento, ma con questo gesto così coraggioso ha lasciato a bocca aperta Martin Scorsese, che l’ha scelta seduta stante. Ma non è finita qui: aveva un sogno, quello di lavorare con Quentin Tarantino, perciò gli ha scritto una lettera in cui gli comunicava il desiderio di lavorare con lui, e si è ritrovata sul set di C’era una volta a... Hollywood. Bastano questi aneddoti per dare un’idea della tenacia di questa splendida australiana, capace di interpretare qualsiasi ruolo (è stata nominata due volte all’Oscar come migliore attrice per Tonya nel 2018 e per Bombshell - La voce dello scandalo nel 2020), Margot è un vulcano in eruzione da cui non sai mai cosa aspettarti.
Ryan
“Barbie Premiere”
Is there a role among those you have played that is particularly similar to you?
“Yes! Nellie LaRoy from Babylon is probably the character most similar to me. A Hollywood outsider, volcanic, wild, bold and endowed with indomitable energy. She got her first role thanks to an out-of-the-line performance and a bit of luck, and thus paved her way to stardom... exactly what happened to me”.
Are you referring to The Wolf of Wall Street?
“Yes! That role gave me notoriety”.
What do you like about success?
“I love having the chance to work with the best directors and learn from them. Fame also allows me to choose the roles that fascinates me the most. In short, I have more freedom of action”.
How do you prepare for a role, do you follow a method?
“Yes. In general, I try to immediately understand what kind of childhood my character had, because in this way I can justify everything he/she does afterwards. Digging into emotions is very interesting, it’s an introspective work. I do like this: I build in my mind the whole life of the person I have to interpret. I imagine his/her childhood, adolescence, first loves, first disappointments, as if I knew his/her whole life, even that part not shown in the movie. In the end I realize that in all my roles there’s a bit of me. To prepare the physical aspect, however, I just have to put my body to work”.
Speaking of physical appearance, how do you keep fit?
“First of all I try to eat well. I choose healthy foods that give me energy, such as fruit, vegetables and cereals. I try not to go astray but, when I have a craving for a pizza, I gave it to myself without regret!”.
Physical activity?
“When I prepare for a role, I often undergo very intense training. To prepare for the roles of Tonya and Harley Queen, for example, I trained my legs and arms a lot by spending 4 hours in the gym every day. I did cardio, boxing, weight lifting. It takes perseverance, of course, but in the end you are rewarded with the result”.
C’è un ruolo, tra quelli che hai interpretato, che ti somiglia particolarmente?
“Sì! Nellie LaRoy di Babylon è probabilmente il personaggio più simile a me. Un’outsider di Hollywood, vulcanica, selvaggia, spavalda e dotata di un’energia indomabile. Ha ottenuto il suo primo ruolo grazie ad un’interpretazione fuori dalle righe e ad un briciolo di fortuna, e così si è aperta la strada verso la celebrità… esattamente come è capitato a me”.
Ti riferisci a The Wolf of Wall Street?
“Sì! Quello è il ruolo che mi ha dato la notorietà”.
Cosa ti piace del successo?
“Mi piace avere la possibilità di lavorare con i migliori registi e di imparare da loro. La notorietà mi permette anche di poter scegliere i ruoli che più mi incuriosiscono. Insomma ho più libertà di azione”.
Come ti prepari per un ruolo, segui un metodo?
“Sì. In generale cerco di capire subito che tipo d’infanzia abbia vissuto il mio personaggio, perché in questo modo riesco a giustificare qualsiasi cosa faccia in seguito. Scavare nelle emozioni è molto interessante, è un lavoro introspettivo. Procedo così: costruisco nella mia mente la vita intera della persona che devo interpretare. Immagino la sua infanzia, l’adolescenza, i primi amori, le prime delusioni, come se conoscessi tutta la sua vita, anche quella non mostrata nel film. Alla fine mi rendo conto che in tutti i miei ruoli c’è un po’ di me. Per preparare l’aspetto fisico, invece, devo solo mettere al lavoro il mio corpo”.
A proposito di fisico, come ti tieni in forma?
“Cerco innanzitutto di mangiare bene. Scelgo cibi sani che mi diano energia, come frutta, verdura e cereali. Cerco di non sgarrare ma, quando ho voglia di una pizza, me la concedo senza rimorsi!”.
Attività fisica?
“Quando mi preparo per una parte spesso mi sottopongo ad un allenamento molto intenso. Per prepararmi ai ruoli di Tonya e di Harley Queen, ad esempio, ho allenato molto le gambe e le braccia stando in palestra 4 ore tutti i giorni. Ho fatto cardio, boxe, sollevamento pesi. Ci vuole costanza, certo, ma alla fine sei ripagata del risultato”.
Are you the kind of actress who takes her characters home or, once off set, do you go back to being just Margot?
“Off the set I’m just Margot. Luckily, I can completely separate myself from my characters. And that’s a good thing, otherwise I think I’d go crazy! I’ve played a lot of lovable screwballs, and whatever I was asked to do I did with total freedom, because they did those stuffs, not me!”
I am the Genie of the Lamp, what do you want?
“Let’s see... I’d like to test myself in a different role... I’d like to go behind the camera, directing is a dream I’ve had for several years. So here’s my wish: to become a director”.
Sei il tipo di attrice che si porta a casa i personaggi o, una volta fuori dal set, torni ad essere solo Margot?
“Fuori dal set sono solo Margot. Per fortuna riesco a separarmi completamente dai miei personaggi. E questo è un bene, altrimenti credo che ne uscirei matta! Ho interpretato diverse simpatiche svitate, e qualsiasi cosa mi sia stata chiesta di fare l’ho fatta in totale libertà, perché erano loro a farla, non io!”.
Sono il Genio della Lampada, cosa desideri?
“Vediamo…mi piacerebbe mettermi alla prova in una veste differente…vorrei passare dietro la macchina da presa, dirigere è un sogno che coltivo da diversi anni. Perciò ecco il mio desiderio: diventare regista”.
“Things are meant to be used Yachts are meant to be loved!”
Entropia yacht brokerage is based in Monaco since 2012.
Entropia manages three dealerships including:
Glacier Yachts
A range of all aluminium power boats designed by Guido de Groot.
PMG Shipyard
Power and sailing catamarans built in Thailand.
U-Boat Worx
The most prolific private submarine manufacturer in the world!
Global Presence with offices in Monaco and Singapore.
New Entropia offices coming soon to Dubai and Athens.
www.entropia.mc
AN AUTUMN OF COMFORT AND ELEGANCE
Text by Valentino Odorico
Harmony is the term that defines fashion for the next season. The Brett Johnson men’s collection responds to the needs of a contemporary globetrotter; a wardrobe inspired by a trip to the Vallée de Joux, Switzerland. The palette recalls nature and the sense of wonder in front of its contrasts: the undergrowth’s moss, the rocks that stand out on the intense blue of the sky, up to the absolute white of the snow.
The Corneliani collection is a modern celebration of its DNA, interpreted in the current context through the concreteness of wearability and functionality. In the foreground, the lightness, softness and naturalness of a palette marked by earth tones: blacks, browns and camels, interrupted by the delicacy of lavender and brandy.
Armonia è il termine che caratterizza la moda per la prossima stagione. La collezione uomo Brett Johnson risponde all’esigenza di un globetrotter contemporaneo; un guardaroba ispirato ad un viaggio nella Vallée de Joux, in Svizzera. La palette richiama la natura e il senso di meraviglia di fronte ai suoi contrasti: il muschio del sottobosco, le rocce stagliate verso il blu intenso del cielo, fino al bianco assoluto della neve.
Per Corneliani la collezione è una celebrazione moderna del proprio DNA, interpretato nel contesto attuale attraverso la concretezza della vestibilità e della funzionalità. In primo piano la leggerezza e la morbidezza e la naturalezza di una palette scandita dai toni della terra: i neri, i marroni e i cammello, intervallati dalla delicatezza della lavanda e del brandy.
At the heart of the Kb Hong brand proposal is the connection between East and West. Curated by design director Massimo Foroni, the clothes embody the figure of a collector imagined as the protagonist of the collection: a cultured and kind traveler who looks to the future, attentive to the small details that make special what appears essential. Here, then, is a modern interpretation of Chinese costume design imbued with romance.
The Giorgio Armani women’s collection is a message of grace and hope, connected to the energy and strength of nature and the life cycle of the planet. Flowers that bloom even at the peak of winter, announce beauty and regrowth, settling on the clothes of the collection; airy and fluid shapes for a sense of harmonious elegance which is also the essence of the designer’s work.
For Carmen Basilique the mission, which comes to life in her atelier in Lugano, is to design and give life to an exclusive, unique and entirely tailor-made in Italy garment by the best artisans. A concept of sustainable and contemporary luxury, with the use of high quality natural and organic materials, coming from selected suppliers for a fully traceable supply chain.
Al centro della proposta del marchio Kb Hong c’è il collegamento tra Oriente e Occidente. Curata dal design director Massimo Foroni, gli abiti incarnano la figura di un collezionista immaginato come protagonista della collezione: un viaggiatore colto e gentile ma che guarda al futuro, attento ai piccoli dettagli che rendono speciale ciò che appare essenziale. Ecco, quindi, un’interpretazione moderna del design dei costumi cinesi permeati di romanticismo.
La collezione donna Giorgio Armani è un messaggio di grazia e di speranza, connesso all’energia e alla forza della natura e al ciclo vitale del pianeta. Fiori che sbocciano anche nel pieno dell’inverno, annunciano bellezza e ricrescita, posandosi sugli abiti della collezione; forme aeree e fluide per un senso di eleganza armonica che è anche l’essenza del lavoro dello stilista.
Per Carmen Basilique la missione, che prende vita nel suo atelier di Lugano, è quella di progettare e dare vita ad un capo esclusivo, unico e interamente realizzato su misura, in Italia, dai migliori artigiani. Un concetto di lusso sostenibile e contemporaneo, con un uso di materiali naturali e biologici di alta qualità, provenienti da fornitori selezionati per una filiera completamente tracciabile.
“KB Hong” outfit
“Giorgio Armani” outfit
“Corneliani” outfit
“Brett Johnson” outfit
BLACK AND COLORS
The two souls of
Text by Valentino Odorico
Autumn accessories
Black is the great protagonist of this autumn’s where catwalks, especially for the men’s world; colors, such as red in all variations, purple and turquoise, are for the female universe.
The designers seem to aim for everyday and comfortable proposals, without giving up the touch of class given by glasses, bags and jewelry. Here’s a careful selection with some ideas to take inspiration from.
1. Victoria Beckham sunglasses
2. Henry Daniel Roma purse 3. Fendi belt 4. 12 am ear rings 5. Raffaella Verri Zorzi wristband
AGL boot 7. Autentica 504 purse 8. Romeo Gigli dress 9. Versace high heel 10. MRZ outfit
Un autunno dove il nero è il grande protagonista delle passerelle, soprattutto per il mondo maschile; colori, come il rosso in tutte le varianti, il viola e il turchese per l’universo femminile.
L’impressione è quella che i designer puntino a proposte quotidiane e comode, senza però rinunciare al tocco di classe dato dagli occhiali, dalle borse e dai gioielli. Qui una selezione accurata con alcune idee da cui prendere spunto.
1. Karl Lagerfeld sunglasses
2. Roger Dubuis wristwatch
3. Care’Cappelli hat
4. Il Bisonte bag
5. Silvio Fiorello tie
6. Dolce Gabbana scarf
7. Tombolini jacket
8. Armond boot
9. Faliero Sarti scarf
10. Eleventy outfit
11. Armani Exchange sneaker
12. Alessandro Enriquez outfit
Nilo, tra vulcani e foreste primordiali, i contadini ricevono la formazione per coltichiedi una prova omaggio Il tempo delle capsule è passato.
info@masabacoffee ch - www masabacoffee ch
Caffè africano , tostato a mano Scopri il progetto !
RAS AL KHAÏMAH
The little-known pearl of the Arabian Gulf
Text by Jean-François Gourdon
Here, the sand has terracotta reflections. The Arabian oryxes, trophies of yesteryear, have found their serenity in this universe of the thousand and one nights. Pearls of the desert, these ungulates almost became part of its totally extinct species. It is thanks to the Phoenix Zoo in the USA that the Mahas (Arabic name) were able to find their habitat.
A habitat that continues to rise from its ashes. After fishing and dates, the small emirate of Ras Al Khaïmah found prosperity in pearl oysters, but also in piracy which robbed ships which ventured into the Strait of Hormuz a stone’s throw from the emirate.
The English put an end to piracy, the Japanese put an end to pearls by producing their cultured pearls at low cost. Today, for Emir Saud ben Saqr Al Qassimi, the observation of the exhaustion of oil resources and the fascinating evolution of Dubai, the neighboring emirate, suggests great prospects and in particular with this new inexhaustible deposit: the tourism. It is true that RAK (acronym for Ras Al Khaïmah) benefits from attractive assets that the Emiratis themselves seem to discover: permanent sunshine, kilometers of beaches bathed by 28° water, 5 to 6 hours flight from the main European capitals, 2 hours time difference, political stability. All the ingredients are present without counting a new component that has now become essential: security.
Sabbia dai riflessi color terracotta e animali d’altri tempi, come gli orici d’Arabia, che hanno ritrovato in questo universo delle mille e una notte la loro serenità, come perle del deserto entrati quasi a far parte delle sue specie totalmente estinte. È grazie allo Zoo di Phoenix negli USA che i Maha (nome arabo dell’orice) hanno potuto trovare il loro habitat.
Un habitat questo che continua a risorgere dalle sue stesse ceneri: dopo la pesca e i datteri, il piccolo emirato di Ras Al Khaïmah ha prosperato grazie alle ostriche perlifere, ma anche con la pirateria, derubando le navi che si avventuravano nello stretto di Hormuz, lì a due passi. Gli inglesi misero fine alla pirateria e i giapponesi alle perle, sostituendole con le loro, coltivate a basso costo. Oggi, l’emiro di Ras Al Khaïmah Saud ben Saqr Al Qassimi, con l’esaurimento delle risorse petrolifere e l’affascinante evoluzione del confinante emirato Dubai, guarda a nuove prospettive e in particolare a un giacimento inesauribile: il turismo. È vero che RAK (acronimo di Ras Al Khaïmah) beneficia di attrattive che gli stessi Emirati sembrano scoprire: sole perenne, chilometri di spiagge bagnate da acque a 28°, a 5 o 6 ore di volo dalle principali capitali europee, 2 ore di fuso orario, stabilità politica. Ci sono tutti gli ingredienti perfetti senza contare una componente diventata oggi ormai imprescindibile: la sicurezza.
In this new Eden, stay among the most beautiful establishments in the emirate to discover this littleknown pearl of the Arabian Gulf.
Intercontinental Mina Al Arab
The oriental welcome
Opened in 2022, the Intercontinental Mina Al Arab has 351 rooms: from classic Seaview rooms to Family Villas, all offer a spectacular view of the sea.
A particular preference for the One Bedroom Private Pool Villas. With a surface area of more than 150 m2, they benefit from a private swimming pool and are literally located on the beach.
On the catering side, the resort offers no less than six culinary spaces, all led by the talented Belgian chef Nicolas De Visch. At Levant & Nar, immersion in oriental cuisine, however slightly revisited for palates too sensitive to spices, we won’t complain.
The ultimate winter destination, after spending two or three days in the tumultuous city of Dubai, the Intercontinental offers guaranteed serenity.
In questo Paradiso potete soggiornare in splendide strutture e scoprire questa perla poco conosciuta del Golfo Arabico.
Intercontinental Mina Al Arab
Ospitalità orientale
Inaugurato nel 2022, l’Intercontinental Mina Al Arab dispone di 351 camere: dalle classiche Seaview room alle Family Villa, tutte offrono una spettacolare vista sul mare. Una menzione particolare va alle One Bedroom Private Pool Villas: con una superficie di oltre 150 mq, possiedono una piscina privata e affacciano direttamente sulla spiaggia.
Per quanto riguarda la ristorazione, il resort offre ben sei diverse esperienze culinarie, tutte sotto la guida del talentuoso chef belga Nicolas De Visch. Da Levant & Nar ci si immerge nella cucina orientale, ma leggermente rivisitata per soddisfare anche i palati più sensibili ai forti sapori delle spezie. Destinazione invernale per eccellenza dopo aver trascorso due o tre giorni nella tumultuosa Dubai, l’Intercontinental garantisce un’oasi di serenità.
Chef Nicolas De Visch
RITZ Carlton Al Wadi desert
When man domesticated the desert
As you push open the monumental door of villa 702, your private residence, you are immediately fascinated by the beauty of the spectacle that is revealed to you. With all the bay windows completely retracted, you are in the dune, only the infinity pool separates you from the Oryxs, indifferent to your astonishment. You imagine yourself there for a spiritual retreat as the decorum and serenity of the place invite you to pray to the one who was able to imagine such a setting. It is then very difficult to escape from your private oasis to go to the spas or even the to go to the stables and ride in the desert. The choice to leave your haven is even more difficult when the Chef and his brigade come to you to prepare a BBQ in your own summer kitchen, so as not to miss the sunset darting its supreme rays. A timeless stay for a true initiatory experience in the most beautiful establishment in the emirate.
RITZ Carlton Al Wadi desert
Così l’uomo addomesticò il deserto
Spingi il portone monumentale della tua residenza privata, villa 702, e rimani subito affascinato dalla bellezza dello spettacolo che ti si rivela. Con tutte le vetrate completamente abbassate, sei tra le dune, e solo una piscina a sfioro ti separa dagli orici, indifferenti al tuo stupore. Ti immagini lì per un ritiro spirituale, poiché il decoro e la serenità del luogo ti invitano a pregare colui che ha saputo immaginare un ambiente simile. È dura abbandonare la propria oasi privata per un salto alle terme o al maneggio, e cavalcare nel deserto. Ed è ancora più difficile quando lo Chef e la sua brigata vi preparano un barbecue nella vostra cucina estiva, per non farvi perdere i raggi supremi del tramonto. Un soggiorno senza tempo per una vera esperienza iniziatica nella struttura più bella dell’emirato.
ANANTARA Mina Al Arab
Embarking at the Thousand and One Nights
The latest addition to the galaxy of 5-star Palaces in Ras Al Khaïmah (opened in January 2024), the Anantara Mina Al Arab is already one of its most beautiful jewels.
With only 174 exclusive rooms, hidden in a lush garden or suspended over the waves, the Thai hotel group Minor has mastered expertise in indisputable ultra-luxury. It will come as no surprise to find the excellent Mekong restaurant which offers authentic East Asian cuisine from the southern Chinese, Vietnamese and Thai regions.
Exclusive stay for a total disconnection or for a gentle get back into shape in the infinity pool, the yoga pavilion and the fitness center overlooking the mangroves, the change of scenery is total.
ANANTARA Mina Al Arab Pronti a imbarcarsi per le Mille e una Notte?
Ultimo arrivato nella collezione dei Palace a 5 stelle di Ras Al Khaïmah (inaugurati a gennaio 2024), l’Anantara Mina Al Arab è già diventato uno dei suoi gioielli più belli.
Offrendo solo 174 camere esclusive, nascoste tra rigogliosi giardini o sospese sopra le onde, il gruppo alberghiero tailandese Minor ha saputo padroneggiare indiscutibilmente l’experience ultra-lusso. E non sorprende che l’eccellente ristorante Mekong offra autentica cucina dell’Asia orientale delle regioni meridionali della Cina, del Vietnam e della Thailandia.
Un soggiorno esclusivo per una disconnessione totale o per una dolce remise en forme tra piscina a sfioro, centro yoga e centro fitness con vista sulle mangrovie.
MÖVENPICK Al Marjan Island
Family paradise
Also brand new (inaugurated in 08/22), the Mövenpick from the Accor group was truly designed for families. From the Deluxe Island Sea View to the suites and chalets, each of them can accommodate families of 3 to 5 people.
The shallow coastline allows little ones to enjoy the always mild sea. For older children, the floating water park or jet skis allow them to indulge in water sports all day long.
Special mention for the ULA restaurant and its private swimming pool, when the serenity of parents is required. The Mövenpick offers several advantageous full-board options, making it one of the best offers in the Emirate.
PRACTICAL INFO
Balloon Flight
MÖVENPICK Al Marjan Island
Paradiso per famiglie
Anch’esso nuovissimo (inaugurato nell’agosto del 2022), il Mövenpick del gruppo Accor è stato pensato davvero per le famiglie. Dalle Deluxe Island Sea View alle suite e agli chalet, ognuna delle sistemazioni può ospitare famiglie da 3 a 5 persone.
Il litorale poco profondo permette ai più piccoli di godersi il mare sempre caldo, mentre i più grandi possono dedicarsi agli sport acquatici tutto il giorno grazie al parco acquatico galleggiante o alle moto d’acqua.
E per il relax dei genitori, merita una menzione speciale il ristorante ULA con la sua piscina privata. Il Mövenpick offre diverse vantaggiose opzioni full-board che lo rendono una delle migliori offerte nell’Emirato.
1 hour flight over the desert where we surprise the wildlife and are fascinated by the sun peeking out above the Jebel Jais mountain. A driver will pick you up from your hotel.
Private Excursions
Coffee and dates in the shade of a real oasis, discovery of camel races, trekking in the desert, Salua Daghay and Koenraad Ghys, will organize your private and original excursions.
Zipline
For those looking for adrenaline, the largest zipline in the world awaits them for a 3-kilometer flight at more than 150 km/h. Simply fascinating. Gentler, the sled which goes down almost 2 kilometers to do with the family. Essential lunch at 1484 By Puro, the mountain restaurant, to recover from your emotions.
Pearl Farm
Discovery of the last pearl farm in Ras Al Khaimah. Nautical excursion and immersion at the time when pearls represented the country’s first resource.Possibility of an oriental lunch on board.
INFO PRATICHE
Volo in mongolfiera
Volo di 1 ora sopra il deserto da cui osservare la fauna selvatica il sole che fa capolino sopra la montagna Jebel Jais. Pick-up con autista direttamente dall’hotel.
Escursioni Private
Caffè e datteri all’ombra di una vera oasi, corsa dei cammelli, trekking nel deserto: Salua Daghay e Koenraad Ghys organizzeranno le vostre escursioni private e originali.
Zipline
Per chi è in cerca di adrenalina, la zipline più grande del mondo garantisce un volo di 3 km a più di 150 km/h. semplicemente affascinante! Più dolce invece la discesa di 2 km da fare con la famiglia. E poi un pranzo al 1484 By Puro, il ristorante di montagna, per riprendersi dalle forti emozioni.
Pearl Farm
Scopri l’ultimo allevamento di perle a Ras Al Khaimah. Escursione e immersione nautica all’epoca in cui le perle rappresentavano la prima risorsa del Paese. Con possibilità di pranzo in stile orientale a bordo.
Fratelli Cozzi Alfa Romeo Museum
Text by Carlo De Bernardi - @911classicrace
Collecting has part been of human beings’ habits for centuries, mainly artworks, but also weapons, musical instruments or objects of everyday use, hats, walking sticks or any other object that can fascinate and that is worth preserving and placing alongside other similar objects in order to create a “Collection”.
In the contemporary era, since the Second World War, some forward-looking automotive operators have evaluated that it was worth storing and “putting aside” those cars that they received in exchange for new production models or destined to be demolished perhaps too early, but also all the printed advertising material such as leaflets and posters, all certainly not for profit purposes (nobody would be interested in a car ready to be demolished or in any case out of fashion!), but for passion and as a testament to the passing of time and evolution of style and mechanical progress.
Collezionare è insito nell’essere umano da secoli, principalmente opere d’arte, ma anche armi, strumenti musicali oppure oggetti di uso quotidiano, cappelli, bastoni da passeggio o qualunque altro oggetto che possa appassionare e che valga la pena di conservare ed affiancare ad altri oggetti simili tali da creare una “Collezione”.
Nell’epoca contemporanea, dal secondo dopo guerra, alcuni lungimiranti operatori nell’ambito automobilistico hanno giudicato che valesse la pena conservare e “mettere da parte” quelle auto che ricevevano in permuta su modelli di nuova produzione o destinate ad una rottamazione forse troppo precoce, ma anche tutto il materiale cartaceo pubblicitario come depliant e manifesti, il tutto certamente non per scopi di lucro (chi mai vorrebbe un’auto da rottamare o comunque passata di moda!), ma per passione e come testimonianza dello scorrere del tempo e dell’evoluzione dello stile e progresso meccanico.
An emblematic example of such foresight is the Fratelli Cozzi Museum, located in Legnano, founded by Pietro Cozzi in 2015 which houses a collection of cars made by the Alfa Romeo car manufacturer, together with related documents and objects. The collection includes at least one example of each model produced by Alfa Romeo since 1950 and many objects linked to the car manufacturer and the automotive world. The collection was created by Pietro Cozzi, an Alfa Romeo enthusiast and founder of the Fratelli Cozzi dealership, who began collecting an example of each model starting from 1955. Over the years the collection has now and then been opened to the public on special occasions, but it was officially transformed into a permanent museum in autumn 2015, during the 60th anniversary of the company and the 80th birthday of its founder.
Un emblematico esempio di tale lungimiranza è il Museo Fratelli Cozzi, situato a Legnano, fondato da Pietro Cozzi nel 2015 che custodisce una collezione di auto realizzate dalla casa automobilistica Alfa Romeo, insieme a documenti e oggetti correlati. La collezione comprende almeno un esemplare per ogni modello prodotto dalla Alfa Romeo a partire dal 1950 e numerosi oggetti legati alla casa automobilistica e al mondo dell’automobile. La collezione nasce per volontà di Pietro Cozzi, appassionato di Alfa Romeo e fondatore della concessionaria Fratelli Cozzi, che inizia a raccogliere un esemplare per ogni modello a partire dal 1955. Nel corso degli anni la raccolta è stata occasionalmente aperta al pubblico in occasioni particolari, ma viene ufficialmente trasformata in museo stabile nell’autunno 2015, in occasione del 60º anniversario dell’azienda e dell’80º compleanno del suo fondatore.
Over the years Pietro Cozzi has collected over 60 cars, including some unique examples in the world. In addition to the cars, the museum also houses more than 300 posters and thousands of pictures, books, documents, graphics and trophies, some of which were designed by important artists such as Lucio Fontana, Giò Pomodoro and Bruno Munari. Among the most important pieces, two unique models in the world stand out: an Alfa Romeo 155 tuned to 365 HP which in September 1992 on the Bonneville Salt Lake in Utah, United States, established the land speed record for cars in the category up to a 2 liter supercharged series production car reaching a speed of 293.307 km/h, and an Alfa Romeo Giulia TI Super, the only example produced in the “Fumo di Londra” grey color as well as two vintage Alfa Romeo models: a 6C 2500 Freccia d’Oro sedan and a 6C 2500 Super Sport cabriolet “Freccia d’Oro”, both from 1950.
The Museum is housed in a former underground warehouse from the 1950s belonging to the dealership, whose spaces were entirely redesigned in 2015, with an exhibition area of approximately 1,000 square meters. Particular research was dedicated to the chromatic effect, with the white of the external structure contrasting with the bright red of the reception area and the connection room, and the black of the museum, within which the exhibited pieces stand out. The museum area is divided into three naves punctuated by columns, on the right the sedan models, on the left the coupés and in the center the spiders, while the floor recalls the road surface.
Negli anni Pietro Cozzi ha collezionato oltre 60 vetture, comprendendo nella collezione anche alcuni esemplari unici al mondo. Insieme alle auto, nel museo sono conservati anche più di 300 poster e migliaia di fotografie, libri, documenti, grafiche e trofei, alcuni dei quali disegnati da importanti artisti come Lucio Fontana, Giò Pomodoro e Bruno Munari. Tra i pezzi più importanti, spiccano due modelli unici al mondo: un’Alfa Romeo 155 elaborata a 365 CV che nel settembre del 1992 sul Lago Salato di Bonneville nello Utah, Stati Uniti, ha stabilito il record di velocità terrestre per auto della categoria fino a 2 litri di produzione di serie sovralimentate raggiungendo la velocità di 293,307 km/h e un’Alfa Romeo Giulia TI Super, l’unico esemplare prodotto in colorazione “Fumo di Londra” oltre a due modelli Alfa Romeo d’epoca: una 6C 2500 Freccia d’Oro berlina e una 6C 2500 Super Sport cabriolet “Freccia d’Oro”, entrambe del 1950.
Il Museo è ospitato in un ex magazzino sotterraneo degli anni cinquanta appartenente alla concessionaria, i cui spazi sono stati interamente riprogettati nel 2015, con una superficie espositiva di circa 1.000 metri quadri. Particolare ricerca è stata dedicata all’effetto cromatico, con il bianco della struttura esterna che si contrappone al rosso acceso dell’area accoglienza e del vano di collegamento, e al nero del museo, all’interno del quale spiccano i pezzi esposti. L’area museale risulta divisa in tre navate ritmate da colonne, nella parte destra i modelli berlina, a sinistra i coupé e al centro gli spider, mentre il pavimento richiama il manto stradale.
The director of the Museum is Elisabetta Cozzi, daughter of the founder, who takes care of the conservation of the cars and the displayed materials, of the visits and events that take place frequently such as the photographic exhibition “Donne e Motori? Gioie e basta”, which was born from the idea that violence against women can also be fought through a cultural change, able to counteract discrimination and gender stereotypes, which unfortunately are still very widespread today. The photographic project eternalizes sixteen women involved in various sectors who stand out for their professionalism and competence: entrepreneurs, managers, professionals, volunteers, politicians, journalists, sports people, teachers in the cars of the Fratelli Cozzi Museum.
Direttrice del Museo è Elisabetta Cozzi, figlia del fondatore, che si occupa della conservazione delle auto e del materiale esposto, delle visite e degli eventi che si svolgono frequentemente come la Mostra fotografica “Donne e Motori? Gioie e basta” che nasce dall’idea che la violenza contro le donne si combatte anche attraverso un cambiamento culturale, che contrasti le discriminazioni e gli stereotipi di genere, oggi ancora purtroppo tanto diffusi. Il progetto fotografico immortala sedici donne impegnate in vari settori che si distinguono per la loro professionalità e competenza: imprenditrici, manager, professioniste, volontarie, politiche, giornaliste, sportive, docenti a bordo delle auto del Museo Fratelli Cozzi.
www.museofratellicozzi.com
I nspirations & D ecor
Text by Valeria Rastrelli
Linea Outdoor Shapes, CPRN
Jiselle armchair, single-legged Josè coffee table with ribbed decoration and Pedro sculptural sofas, with modular external structure in glossy painted mahogany with 70s inspirations.
Poltroncina Jiselle, coffee table Josè monogamba con decoro cannettato e divani scultorei Pedro, con struttura esterna modulare in Mogano verniciato lucido con ispirazioni anni ‘70.
Lithos Design, PETALO table by Raffaello Galiotto
New version of Petalo, the sculpture table in the collection since 2020. Here in ivory onyx base and a China Blue glass top.
Nuova versione di Petalo, il tavolo-scultura in collezione dal 2020. Qui si veste di trasparenza con una base in onice avorio e un piano in vetro Blu Cina.
Dolce&Gabbana Casa, MOON ISLAND sofa chair
White, black and soft, comfortable lines for the Dreaming collection of sofas, armchairs and chaise longues created in partnership with Luxury Living Group. Bianco, nero e linee morbide e confortevoli per la collezione Dreaming di divani, poltrone e chaise longue realizzata in partnership con Luxury Living Group.
Emanuele Santalena, CACTUS side table
Made in burgundy green, Cactus side table was born from the idea of conveying that sense of lightness dictated by the sliding of two marble bodies.
Realizzato in verde borgogna Cactus side table nasce dall’idea di trasmettere quel senso di leggerezza dettata dallo slittamento di due corpi di marmo.
CIMENTO® by Patricia Urquiola, GUGLIE vases
Architectural references and colors distinguish the identity of these objects: shades of color, spray technique and plays of shapes in a constantly moving aesthetic and formal balance.
I richiami architettonici e i colori contraddistinguono l’identità di questi oggetti: sfumature di colore, tecnica a spruzzo e giochi di forme in un equilibrio estetico e formale in costante movimento.
When the boundary between living room and kitchen disappears, the appliance itself transforms into a real furnishing element that integrates the Signature Kitchen Suite technology.
Quando il confine tra living e cucina scompare, l’elettrodomestico si trasforma in un vero e proprio elemento d’arredo che integra la tecnologia di Signature Kitchen Suite.
Signature Kitchen Suite, MANTLE by Patricia Urquiola
Suspension lamp that reinterprets the classic silhouette of the wine glass. The colors of the blown glass diffuser with a metallic effect are brand-new: aqua green, copper and titanium.
Lampada da sospensione che reinterpreta la classica silhouette del calice da vino. Nuovissime le colorazioni del diffusore in vetro soffiato dall’effetto metallizzato: verde acqua, ramato e titanio.
RITUALI DOMESTICI by Lenet Group, Vaso Blu Scomposto
Gem motifs and “exploded” geometries characterize this entirely handmade vase in stoneware with reactive glaze. Also available in the white stoneware version. Motivi a gemme e geometrie “esplose” caratterizzano questo vaso interamente fatto a mano in gres con smalto reattivo. Disponibile anche nella versione in Stoneware bianco.
Etro Home Interiors, TIERED coffee table
Coffee table with a circular shape that hides two revolving drawers, is characterized by the finish in the new lacquers of the collection and with microfibre interiors.
Tavolino dalla forma circolare che nasconde due cassetti girevoli, è caratterizzato dalla finitura nelle nuove laccature della collezione e con interni in microfibra.
Sti Milano, FIORE sofa chair
The padding made up of different layers and the swivel base give a seat with unique comfort. Designed by architect Martino Iona, it’s covered in fabric of multiple shades and characteristics.
L’imbottitura composta da diversi strati e la base girevole donano una seduta dal comfort unico. Disegnata dall’architetto Martino Iona, è rivestita in tessuto di molteplici tonalità e caratteristiche.
Roberto Cavalli Home Interiors, SERPENTIA lamp
Wall lamp that combines the decorative and iconic element of the typical Cavalli snake, here in resin with a patinated bronze finish, with a fabric lampshade with a sober and traditional charm.
Lampada da parete che unisce l’elemento decorativo e iconico del serpente tipico di Cavalli, qui in resina con finitura bronzo patinato, a un paralume in tessuto dal fascino sobrio e tradizionale.
by Gianluca Marcon Muffin
Gianfranco Ferré Home, VEIL
Made of ribbed glass in gray and natural colours, it’s enriched with elegant chromed metal inserts. It stands out for its visual lightness and its contemporary style. Realizzato in vetro cannettato nei colori grigio e naturale, è arricchito da eleganti inserti metallici cromati. Si distingue per la sua leggerezza visiva e il suo stile contemporaneo.
Armchair, chaise longue and pouf to be assembled as desired thanks to the patented bracket coupling system. The elegant quilting and essential soft volumes make the armrest even superfluous.
Poltroncina, chaise longue e pouf da comporre a piacimento grazie al sistema di aggancio a staffe brevettato. L’elegante trapuntatura e volumi morbidi essenziali rendono superfluo persino il bracciolo.
Italamp, lampada ROSÈ MAXI by Danilo De Rossi
table
FELIS
THE GREAT MIAMI MIGRATION
THE NEXT WAVE OF RESIDENTIAL DEVELOPMENT & ELEVATED LIVING LA NUOVA ONDATA DI SVILUPPO RESIDENZIALE E HIGH LIVING
Text
by Hope Gainer
Way back when, the great American migration was westward to the great state of California. Post pandemic, the current movement continues towards Florida and specifically to Miami. More people moved to Miami than anywhere else in America because of the weather and lifestyle that have always been an attraction together with the fact that Miami is an income tax-free city in Florida. Many of the billionaires along with their companies and families moved here such as Amazon founder Jeff Bezos, moving to Miami after over 30 years in Seattle; top hedge funder, Ken Griffin, head of Citadel, bringing his troops from Chicago to their new Miami headquarters; and superstar athletes like American footballer Tom Brady and Argentine soccer star Lionel Messi.
All of these new ultra-high-net worth residents are changing the complexion of Miami, turning it into an uber-lux environment with more sophisticated restaurants , private clubs and expensive homes leading to an increased cost of living. Waterfront homes and penthouses are hitting prices in the stratosphere topping $100 million+ and the big migration has led to an increased demand for upscale residences from mega-waterfront mansions and penthouses to ultra-luxury condos.
Molto tempo fa, la grande migrazione americana si rivolgeva a ovest, verso il grande stato della California. Dopo la pandemia, il movimento ha continuato verso la Florida e in particolare verso Miami. Le persone si sono trasferite a Miami più che in qualsiasi altro posto in America per il clima e lo stile di vita, da sempre un’attrazione, oltre al fatto che Miami risulta esente da imposte sul reddito. Molti miliardari, insieme alle loro aziende e famiglie, si sono stabiliti qui, come il fondatore di Amazon Jeff Bezos, trasferitosi a Miami dopo oltre 30 anni a Seattle, il principale finanziatore di hedge fund, Ken Griffin, CEO di Citadel, che ha spostato l’head quarter da Chicago a Miami, o super atleti come il calciatore americano Tom Brady e la stella del calcio argentino Lionel Messi.
I nuovi residenti, dai patrimoni netti molto elevati, stanno cambiando l’aspetto di Miami, trasformandola in un ambiente super lussuoso, dai ristoranti più sofisticati alla scena notturna, il che porta a un aumento del costo della vita. Le case e gli attici sul lungomare stanno toccando prezzi stratosferici che superano i 100 milioni di dollari e la grande migrazione ha portato a un aumento della domanda di residenze luxury, da mega ville e attici sul lungomare a condomini ultra-lusso.
The next wave of Miami residential development is seeing the movement to “Supertalls” since land is scarcer than ever before, with some new towers reaching up to 100 stories. Branded condos are coming in full force, including many of the top five-star luxury hospitality names like the St. Regis, Ritz Carlton, Rosewood, Four Seasons, Waldorf Astoria, Mandarin Oriental, Baccarat and Edition to hipster brands like Nomad, Diesel and The Standard. Designer names like Missoni, Armani and Dolce&Gabbana are gracing the Miami skylines. Car brands are becoming condo brands too, such as Porsche, Aston Martin, Mercedes-Benz, and Pagani. The next wave seems to be restaurant brands like Cipriani, Casa Tua and Villa Miami in partnership with Major Food Group (MFG).
There’s also a trend towards turnkey fully furnished condos allowing short-term rentals for an easy investment for both out-of-state buyers as well as foreign buyers. These condos meet the demand for those who want part-time residences and part-time rental income properties. And the younger tech magnates and influencer entrepreneurs are gravitating to hipster-oriented condos in emerging neighborhoods with shared workspaces and creator corners with podcast setups to simplify their live/work environment.
The following are sample of what’s coming in the next wave of Miami residential development.
La nuova ondata di sviluppo residenziale di Miami si sta portando verso i “Supertalls” - il terreno disponibile è molto scarso - con alcune torri che raggiungono i 100 piani. I condomini “di marca” stanno arrivando a pieno ritmo, inclusi i nomi più importanti dell’ospitalità di lusso a cinque stelle come St. Regis, Ritz Carlton, Rosewood, Four Seasons, Waldorf Astoria, Mandarin Oriental, Baccarat e Edition fino a brand hipster come Nomad, Diesel e The Standard. Designer come Missoni, Armani e Dolce&Gabbana impreziosiscono lo skyline di Miami e anche le case automobilistiche stanno diventando marchi condominiali, come Porsche, Aston Martin, Mercedes-Benz e Pagani. La prossima ondata sembra essere quella che riguarda ristoranti come Cipriani, Casa Tua e Villa Miami in collaborazione con Major Food Group (MFG).
Un’altra tendenza è quella verso i condomini chiavi in mano, completamente arredati, che consentono affitti a breve termine per un facile investimento, sia per gli acquirenti fuori dallo stato che per gli acquirenti stranieri, e che soddisfano la domanda di chi desidera residenze e proprietà con reddito da locazione part-time. I magnati della tecnologia più giovani e gli imprenditori influencer stanno gravitando verso condomini di tipologia hipster nei quartieri emergenti, con spazi di lavoro condivisi e angoli per i podcast che semplificano ambiente di vita e lavoro.
A seguire alcuni esempi di ciò che accadrà nella prossima ondata di sviluppo residenziale di Miami.
The Miami skyline
THE HOTEL BRANDED RESIDENCES
The Waldorf Astoria Residences Miami will be a 100-story ‘Supertall’. It will feature 9 spiraling, offset glass cubes designed to be evenly stacked distinguishing the property’s architecture from anything else on the East Coast. The building will offer 360° views of downtown Miami, Miami Beach, and the Atlantic Ocean. It will have 360 private residences, 205 guestrooms and suites within the luxury hotel, which will be in the first three cubes of the tower. Hotel guests and residents will have access to the Waldorf Astoria brand’s world-famous Peacock Alley, a specialty restaurant, indoor/outdoor event spaces; meetings and boardrooms, a resort-style pool deck with private cabanas, and a holistic wellness spa and fitness center. Condo prices start from $3.3 million, Sky Collection from $4.42 million, penthouses from $23 million. Ready Q3 2027.
The Raleigh Rosewood Residences is one of South Beach’s most anticipated and transformative new oceanfront developments, combining a rich history as a prime destination for celebrity guests and memorable moments in high culture and one of the most iconic swimming pools in the world. The original Raleigh hotel will be fully restored to its 1940s style and elegance by Peter Marino, including its iconic Martini Bar and Tiger Room restaurant, and will become a new 60-suite Rosewood Hotel. A private Beach Club for residents and guests, inspired by the architecture of Oscar Niemeyer, will boast the Langosteria location. Prices start at $10 million for 3 bedrooms and the penthouse is priced at $150 million. Ready Q4 2026.
LE RESIDENZE BRANDIZZATE DAGLI HOTEL
The Waldorf Astoria Residences Miami sarà un “Supertall” di 100 piani, caratterizzato da 9 cubi di vetro sfalsati a spirale, progettati per essere impilati uniformemente, distinguendo l’architettura della struttura da qualsiasi altra sulla costa orientale. L’edificio offrirà viste a 360° del centro di Miami, Miami Beach e dell’Oceano Atlantico. Avrà 360 residenze private, 205 camere e suite all’interno dell’hotel di lusso, posizionato nei primi tre cubi della torre. Gli ospiti e i residenti dell’hotel avranno accesso al famoso Peacock Alley del Waldorf Astoria, un ristorante di specialità e spazi per eventi indoor e outdoor, e sale riunioni, una terrazza con piscina in stile resort con cabine private, un centro benessere olistico e un centro fitness. I prezzi dei condomini partiranno da 3,3 milioni di dollari, gli Sky Collection da 4,42 milioni di dollari, gli attici da 23 milioni di dollari. Pronto per il terzo trimestre del 2027.
The Raleigh Rosewood Residences è uno dei nuovi sviluppi sull’oceano più attesi e trasformativi di South Beach, storica destinazione privilegiata per ospiti famosi che combina ricordi indimenticabili di alta cultura a una delle piscine più iconiche del mondo. L’originale Raleigh Hotel sarà completamente riportato allo stile e all’eleganza degli anni ‘40 da Peter Marino, compresi l’iconico Martini Bar e il ristorante Tiger Room, e diventerà un nuovo Rosewood Hotel da 60 suite. Un Beach Club privato per residenti e ospiti, ispirato all’architettura di Oscar Niemeyer, ospiterà la Langosteria. I prezzi partono da 10 milioni di dollari per 3 camere da letto e 150 milioni di dollari per l’attico. Pronto per il quarto trimestre del 2026.
The Waldorf Astoria Residences
Above: The Waldorf Astoria Residences
Below: The Raleigh Rosewood Residences
DESIGNER BRANDED RESIDENCES
Dolce&Gabbana are presenting 888 Brickell, their first real estate project in Miami in collaboration with JDS Development. The project will be the tallest building in the city at 1,049 feet. It will offer custom turnkey residences with one-to-four-bedrooms, with interiors designed exclusively by Dolce&Gabbana, and a 5-star hotel to experience the authentic Dolce&Gabbana lifestyle. The façade will feature a combination of ivory travertine and matte black steel beams to give the building an expressly vertical appearance. There will be 115,000 square feet of amazing amenities including a 44-foot lap pool, indoor padel court, signature restaurant, theater screening room and much more. Pricing starts at $3.5 million. Ready 2027.
RESIDENZE BRANDIZZATE DAI FASHION DESIGNER
Dolce&Gabbana presentano 888 Brickell, il loro primo progetto immobiliare a Miami in collaborazione con JDS Development. Il progetto sarà l’edificio più alto della città a 319,74 mt. Offrirà residenze personalizzate chiavi in mano da una a quattro camere da letto, con interni progettati esclusivamente da Dolce&Gabbana, e un hotel a 5 stelle per sperimentare l’autentico stile di vita del brand. La facciata sarà caratterizzata da una combinazione di travertino avorio e travi in acciaio nero opaco che daranno all’edificio un aspetto verticale. Ci saranno più di 10.500 mq di servizi esclusivi tra cui una piscina a corsie di più di 13 mt, un campo da paddle al coperto, un ristorante, una sala di proiezioni teatrali e molto altro. Il prezzo parte da 3,5 milioni di dollari. Pronto nel 2027.
888 Brickell by Dolce&Gabbana
THE CAR BRANDED RESIDENCES
Mercedes-Benz Places will be a 67-story, 791 unit building offering from studios to three bedrooms. It will be the first Mercedes-Benz branded residential tower in America. The design centers around an eye-catching, cube-shaped structure, simple geometric bodies that will interconnect to create a prominent skyscraper that stands out in the current architectural landscape of Miami, technical silver will be the dominant color, complemented by the classic Mercedes-Benz black and white. The residential tower will offer a car fleet for residents and EV charging stations. It will be part of a mixed-use development called 1 Southside Park being transformed into an urban oasis. Prices start at $500,000 to $4 million. Penthouse prices not yet announced. Ready 2027.
RESTAURANT BRANDED RESIDENCES
Soaring 80 stories with 397 units in the heart of the Brickell Financial District, Cipriani will be the brand’s first ground up residential development in the USA. Cipriani Residences Miami will bestow its renowned 5-star hospitality with exclusive amenities: a private, residents-only restaurant, speakeasy, and round-the-clock Cipriani dining services, a multi-level, resort-style deck with two swimming pools, cabanas and poolside service, a world-class wellness center featuring an ice bath plunge, cycling-focused fitness center, a pickleball court and more. Arquitectonica is designing the tower which will offer one-to-four-bedroom units. Prices start at $1.7 million. Ready 2028.
RESIDENZE BRANDIZZATE DALLE CASE AUTOMOBILISTICHE
Mercedes-Benz Places sarà un edificio di 67 piani con 791 unità abitative da monolocali a trilocali e la prima torre residenziale a marchio Mercedes-Benz in America. Il design è incentrato su un’accattivante struttura a forma di cubo, dove semplici corpi geometrici si collegheranno per creare un grande grattacielo unico nell’attuale panorama architettonico di Miami; l’argento tecnico sarà il colore dominante, completato dal classico Mercedes-Benz bianco e nero. La torre residenziale offrirà una flotta di auto per i residenti e stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Farà parte di uno sviluppo a uso misto chiamato 1 Southside Park che verrà trasformato in un’oasi urbana. I prezzi partono da $ 500.000 a $ 4 milioni, mentre i prezzi degli attici non sono ancora stati annunciati. Pronto nel 2027.
RESIDENZE BRANDIZZATE DAI RISTORANTI
Con 80 piani e 397 unità abitative nel cuore del quartiere finanziario di Brickell, sarà il primo sviluppo residenziale da zero del marchio Cipriani negli Stati Uniti. Cipriani Residences Miami arricchirà la sua rinomata ospitalità a 5 stelle con servizi esclusivi: un ristorante privato riservato ai soli residenti, speakeasy e servizi di ristorazione Cipriani 24 ore su 24, una terrazza multilivello in stile resort con due piscine, cabine e servizio a bordo piscina, un centro benessere di prima classe con un bagno di ghiaccio, un centro fitness incentrato sul ciclismo, un campo da pickleball e molto altro. Arquitectonica sta progettando la torre che offrirà unità da una a quattro camere da letto. I prezzi partono da 1,7 milioni di dollari. Pronto nel 2028. Mercedes-Benz Places
HIPSTER BRANDED RESIDENCES
The Standard Midtown will have 228 pieds-a-terre units ranging from studios to two bedrooms spread across 12 floors with a rooftop pool, pickleball court, co-working spaces and a lively social floor that even includes a karaoke bar and a flexible rental program. It will incorporate the quirky, fun-spirited Standard Hotel vibe starting with their upside-down logo. Prices start at $600,000. Ready July 2025.
GREEN/SUSTAINABLE RESIDENCES
The Residences at 1428 Brickell will be the world’s first high-rise residential 70-story tower powered in part by the sun. Photovoltaic glazing will be blended into the building’s 70-story façade rising 800 feet into the Miami skyline. There will be a 24/7 guard-gated entrance securing access to this uber-luxury building, 189 residences ranging from two-to-four-bedrooms with 80,000 square feet of amenities including a rooftop pool and atrium, a 7th level full floor family-focused space with children’s amenities. Two-story residences will include a special Antonio Citterio-designed sculptural staircase. Ceiling heights will range from 11 to 30 feet in some units. Prices start at $2.4 million. Ready 2027.
RESIDENZE IN STILE HIPSTER
The Standard Midtown avrà 228 unità pieds-a-terre che vanno dai monolocali ai bilocali distribuiti su 12 piani con una piscina sul tetto, campo da pickleball, spazi di co-working e un vivace piano che include anche un bar karaoke e un programma di noleggio flessibile. Incorporerà l’atmosfera eccentrica e divertente dello Standard Hotel, a partire dal logo capovolto. I prezzi partono da $ 600.000. Pronto a luglio 2025.
RESIDENZE SOSTENIBILI
The Residences at 1428 Brickell sarà il primo grattacielo residenziale di 70 piani al mondo alimentato in parte dal sole. Le vetrate fotovoltaiche si fonderanno con la facciata di 70 piani dell’edificio che si eleva per 244 mt nello skyline di Miami. Avrà un ingresso sorvegliato 24/7, che garantirà l’accesso a questo edificio super lussuoso da 189 residenze che vanno da due a quattro camere da letto con quasi 7.500 mq di servizi tra cui una piscina sul tetto, un atrio e un intero piano al 7° livello per le famiglie, con servizi dedicati ai bambini. Le residenze a due piani includeranno una speciale scala scultorea progettata da Antonio Citterio. L’altezza del soffitto varierà da 3,5 a 9 mt in alcune unità. I prezzi partono da 2,4 milioni di dollari. Pronto nel 2027.
Cipriani Residences
Above: The Standard Midtown
Below: The Residences at 1428 Brickell
WELLNESS RESIDENCES
With increased demand for healthy and holistic lifestyles, Miami-based development firm, Terra Group is collaborating with THE WELL, a global luxury wellness club, on the brand’s first-ever residential development: THE WELL Bay Harbor Islands. The six-story mixed use development will have 54 branded luxury residences alongside 100,000 square feet of class A office space, with more than 22,000 square feet of amenities, and an exclusive THE WELL branded fitness and wellness center. This will be the first fully integrated luxury wellness development in America. It’s designed to support the ultimate holistic, 360-degree wellness lifestyle. Prices start at $ 1.25 million. Ready Q2 2025.
ELITE RESIDENCES
Six Fisher Island, The Residences is one of the most exclusive and pricey real estate developments in Miami’s history, due to its invite-only policy. The 6.5-acre lot is the final condo development site on exclusive Fisher Island, a 216-acre enclave accessible only by private ferry, yacht or helicopter. Fisher Island, one of the wealthiest zip codes in America, is a self-contained private island for those who seek privacy and security. Six Fisher Island will be a 10-story, 50-unit building and will have its own slip for superyachts. Prices start at $15 million with a $90 million penthouse and $55 million ground floor villa. A combined penthouse recently sold for over $150 million. Ready 2026.
RESIDENZE BENESSERE
Seguendo la crescente tendenza verso uno stile di vita sano e olistico, la società di sviluppo con sede a Miami, Terra Group, sta collaborando con THE WELL, un club wellness di lusso a livello mondiale, al primo sviluppo residenziale del marchio: THE WELL Bay Harbour Islands. Il progetto a uso misto di sei piani avrà 54 residenze di lusso e più di 9.000 mq di spazi per uffici di classe A, con oltre 2.000 mq di servizi e un esclusivo centro fitness e benessere a marchio THE WELL. Primo sviluppo di wellness di lusso completamente integrato in America, è progettato per supportare al massimo uno stile di vita olistico e di benessere a 360°. I prezzi partono da 1,25 milioni di dollari. Pronto per il secondo trimestre del 2025.
RESIDENZE ÉLITE
Six Fisher Island, The Residences è uno degli sviluppi immobiliari più esclusivi e costosi nella storia di Miami, grazie alla sua politica “by invitation only”. Il lotto di più di 2,5 ettari è l’ultima area di sviluppo condominiale sull’esclusiva Fisher Island, un’enclave da più di 87 ettari accessibile solo con traghetto privato, yacht o elicottero. Fisher Island, uno dei codici postali più ricchi d’America, è un’isola privata perfetta per chi cerca privacy e sicurezza. Six Fisher Island sarà un edificio di 10 piani con 50 unità e avrà uno scivolo privato per i superyacht. I prezzi partono da 15 milioni di dollari con una penthouse da 90 milioni di dollari e una villa al piano terra da 55 milioni di dollari. Una penthouse combinata è stata recentemente venduta per oltre $ 150 milioni. Pronto nel 2026.
The Well
Six Fisher Island
WINTER WONDERLAND IN THE SWISS ALPS
Immerse yourself in opulence at our five-star superior hotel, a historic gem surrounded by stunning alpine vistas. Rejuvenate in our luxurious spa oasis and savor world-class cuisine at our acclaimed restaurants. Relish the one Michelin-starred Cà d'Oro or embrace the lively ambiance at the Italian Gourmet restaurant Da Adriano, offering live Italian entertainment.
Perched at 1,800 meters, our hotel is a paradise for winter sports enthusiasts. The Signalbahn gondola, just steps from our door, provides seamless access to the renowned Corviglia ski area. Discover your ultimate alpine escape with us.
Autumn: Beauty
Text by Valentino Odorico
MINE PERFUME LAB
Violinette is a metaphor for a sense of modesty, of that genuine human shyness, as we used in the past when we inserted two violets into the jacket to say we were ready for love. Its notes reflect precisely that hidden yet decisive love: it starts out pleasantly with citrus, then merges into an entirely floral heart with the violet as protagonist, and then ends in a splendid bouquet of musks.
CULTI
Roman Garden, the capsule collection by Culti Milano, is a tribute to art.
The collection is inspired by the garden’s scents of the Getty Villa in Los Angeles. The fragrance recalls an oriental olfactory journey that fades into mysterious atmospheres of places where the sacred and the profane were often combined: temples. The top note begins with myrrh and juniper, to integrate with sesame and incense and conclude in a profound identity of light wood combined with oak.
GANDINI
Gandini, a brand of centennial experience, also celebrates beauty through art with a special collaboration with the Getty Museum.
The “Inside Art” collection is made up of three exclusive fragrances inspired by the paintings of three great masters such as Van Gogh, Manet and Monet. Art and fragrances come together for an emotional union of great intensity.
MINE PERFUME LAB
Violinette è metafora di un senso di pudore, di quella genuina timidezza umana, come quando un tempo si usava inserire due fiori di violetta nella giacca per dirsi pronti all’amore. Proprio quell’amore celato, ma deciso, si riflettono le sue note: parte gradevolmente agrumato, per poi fondersi in un cuore tutto floreale con la violetta protagonista, per poi terminare in uno splendido bouquet di muschi.
CULTI
Roman Garden, la capsule collection di Culti Milano, è un tributo all’arte.
La collezione si ispira ai profumi dell’orto della Getty Villa di Los Angeles. La fragranza richiama un percorso olfattivo orientale che sfuma in misteriose atmosfere di luoghi, in cui sacro e profano spesso si combinavano: i templi. La nota di testa esordisce con la mirra e il ginepro, per integrarsi con il sesamo e l’incenso e concludere in una profonda identità di legno chiaro combinato con la quercia.
GANDINI
Anche Gandini, marchio con esperienza centennale, celebra la bellezza attraverso l’arte con una speciale collaborazione con il Getty Museum.
La collezione “Inside Art” si compone di tre esclusive fragranze ispirate alle tele di tre grandi maestri come Van Gogh, Manet e Monet. Arte e fragranze si uniscono per un connubio emotivo di grande intensità.
“Violinette” by Mine Perfume Lab “Roman Garden” by Culti Milano “Inside Art” by Gandini
AESOP
Powerful and distinctive, Aesop B Triple C Facial Balancing Gel has been an essential of customers’ facial care routines since its release, as it’s hydrating, replenishing and rich in Vitamins B and C, which helps to even out the skin appearance. The gel with a unique, honey-like consistency, which makes its use a matchless and refreshing experience, has recently celebrated its 20th anniversary.
SKIN4PASSION
The new facial serum has a hydrating, plumping, anti-aging, protective, regenerating and revitalizing action: a natural booster facial serum in pure gel with 5 molecular weight Hyaluronic Acid; its formula enriched with reconstituted NMF (mixture of hydrating substances), with hydroxytyrosol from olive tree extract, make it suitable for all skin types and also ideal as a make-up base.
D’ORO – MASSIMO FAZZI
The day face cream is designed to combat the signs of aging. It contains selected ingredients that perform three actions in a single product: anti-wrinkle, giving brightness and complete protection to the skin; also enriched by sun filters that also make it prefect as protection from UV rays.
ACQUA DELL’ELBA
The shower gel that cleanses the skin, leaving it soft and pleasantly scented, respecting its pH. Perfect to use under the shower or bath steam and in combination with the fragrance and the other bath products.
ESTRID
Perfect product to delicately prepare the skin for shaving. A 2-in-1 vegan body cleanser for everyday use with the performance of an exfoliant for a better shaving experience; also rich in natural ingredients, it relieves irritation.
AESOP
Potente e distintivo, Aesop B Triple C Facial Balancing Gel è stato un punto fermo dei regimi di cura del viso dei clienti fin dalla sua uscita, in quanto idratante, ricostituente e ricco di Vitamine B e C che aiuta a uniformare l’aspetto della pelle. Il gel dalla consistenza unica, simile al miele, che rende il suo utilizzo un’esperienza unica e rinfrescante, ha recentemente festeggiato il suo 20° anniversario.
SKIN4PASSION
Il nuovo siero viso ha un’azione idratante, rimpolpante, anti-age, protettiva, rigenerante e rivitalizzante: un siero viso booster naturale in gel puro con Acido Ialuronico a 5 pesi molecolari; la sua formula arricchita con NMF ricostituito (miscela di sostanze idratanti), con idrossitirosolo da estratto di olivo, lo rendono adatto a tutti i tipi di pelle ed ideale anche come base trucco.
D’ORO – MASSIMO FAZZI
La crema viso giorno è pensata per combattere i segni del tempo. Contiene ingredienti selezionati che svolgono tre azioni in un unico prodotto: antirughe, donare luminosità e protezione completa per la pelle; arricchita anche dalla presenza di filtri solari, la rendono valida anche come protezione dai raggi ultravioletti.
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Il gel bagno doccia che deterge la pelle lasciandola morbida e piacevolmente profumata, rispettandone il pH. Perfetta per essere usata tra i vapori della doccia o del bagno e in abbinamento alla fragranza e agli altri prodotti della linea bagno.
ESTRID
Prodotto perfetto per preparare delicatamente la pelle alla rasatura. Un detergente per il corpo vegano 2 in 1, da usare tutti i giorni, con le prestazioni di un prodotto esfoliante per una migliore esperienza di depilazione; ricco anche di ingredienti naturali, combatte le irritazioni.
“B Triple C Facial Balancing Gel” by AESOP
“Facial Serum” by SKIN4PASSION
“D’Oro” day face cream by Massimo Fazzi
“Classica” shower gel by Acqua Dell’Elba “The Essential Exfoliant” by Estrid
Da oltre 40 anni il "Centro Dino Ferrari" si occupa di ricerca, diagnosi e terapia di malattie neuromuscolari, neurodegenerative e cerebrovascolari: patologie che colpiscono dall'età pediatrica a quella adulta.
L'obiettivo?
Trasformare la ricerca in cura, partendo dai bisogni delle persone.
La maggior parte di queste patologie, infatti, ha un gravissimo impatto sociale e riduce notevolmente la qualità della vita di coloro che ne sono affetti e delle loro famiglie.
Sviluppiamo i nostri progetti grazie alla continua implementazione di tecnologie all'avanguardia e a un team di professionisti che lavora con passione e impegno ma, soprattutto, grazie al vostro prezioso supporto che negli anni ci ha permesso di raggiungere traguardi sempre più grandi.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro, scegli di donare il tuo 5x1000 ai nostri ricercatori.
C.F. 07276710154 - nella dichiarazione dei redditi 1° riquadro “sostegno degli enti del terzo settore”
1000 km of wonderful landscapes and five-star hospitality. The Milano-Sanremo Cup, among the season’s toughest races.
1000 km di paesaggi meravigliosi e ospitalità a cinque stelle. La coppa Milano Sanremo tra le gare più impegnative della stagione.
Text by Carlo De Bernardi - @911classicrace
Four days of competition and 1000 km of winding roads are no easy feat, especially aboard cars with several years under their belts, not to mention those built before the mid-20th century. The fifteenth reenactment of the Milano Sanremo Cup begins with a novelty this year: the event is not, as tradition, at the Monza circuit, which is undergoing renovations for the 2024 Formula 1 season, but rather in Cervesina, in the province of Pavia, home to the revamped Tazio Nuvolari circuit.
Quattro giorni di gara e 1000 km di strade tortuose da percorrere non sono un gioco da ragazzi tanto più a bordo di auto con parecchi anni sulle ruote per non parlare di quelle costruite prima della metà del secolo scorso. La quindicesima rievocazione della Coppa Milano Sanremo inizia subito con una novità, quest’anno l’appuntamento non è, come da tradizione, presso l’autodromo di Monza che si sta rifacendo il trucco in vista della stagione 2024 di Formula 1, bensì a Cervesina in provincia di Pavia dove si trova il rinnovato circuito intitolato Tazio Nuvolari.
After the initial timed trials, the route leads to Milan, where the official presentation and gala dinner will be held at the Melià Hotel
The following morning, preparations are made to tackle the most challenging day, almost 400 km through Lombardy, Piedmont (with a stop in Canelli to visit the Underground Cathedrals), and Liguria, where the finish line in Sanremo will be reached in the late afternoon before continuing on to the Principality of Monaco, guests of the Monte-Carlo Bay Hotel & Resort
Dopo le prime prove cronometrate si fa rotta verso Milano dove, presso l’Hotel Melià, ci sarà la presentazione ufficiale e la cena di gala.
La mattina dopo ci si appresta ad affrontare la giornata più impegnativa, quasi 400 km attraverso la Lombardia, il Piemonte (con sosta a Canelli per visitare le Cattedrali Sotterranee) e la Liguria dove si arriverà nel tardo pomeriggio al traguardo di Sanremo per poi proseguire fino al Principato di Monaco, ospiti del Monte-Carlo Bay Hotel & Resort
Equally challenging and long will be Saturday, which takes place almost exclusively in the Ligurian hinterland, except for a stop by the sea in the beautiful Marina di Loano, before continuing through the Ligurian hills to Rapallo, where competitors’ cars are lined up along the renovated Porto Carlo Riva pier, before concluding the day at the Excelsior Palace Hotel
Saturday marks the final day of the race, as the cars head north with a stop at the Piovera Castle (whose visit is worth a trip on its own), where the last particularly challenging timed trials take place due to the gravel terrain and tight 90-degree turns.
But the actual finish line is in Milan on Corso Venezia in front of the Automobile Club Milano headquarters, crowded with participants, fans, and onlookers, where predictions about the winners are confirmed by the leaderboard, which sees Mario Passanante and Alessandro Molgora in first place among the historic cars, driving a 1937 Fiat 508, followed by Francesco Di Pietra and Giuseppe Di Pietra in second place, and Giovanni Moceri and Alessandro Moretti in third.
In the Legend category for cars from 1966 to 1990, victory
Altrettanto impegnativa e lunga sarà la giornata di sabato che si svolge quasi esclusivamente nell’entroterra ligure tranne una puntata sul mare nella splendida Marina di Loano, per poi proseguire attraverso i colli liguri fino a Rapallo, dove le auto dei concorrenti vengono schierate lungo il molo del rinnovato Porto Carlo Riva, per poi concludere la giornata nelle sale dell’Excelsior Palace Hotel.
Sabato ultimo giorno di gara, le vetture puntano verso nord con una sosta al castello di Piovera (la cui visita merita un viaggio a parte), dove si svolgono le ultime prove cronometrate particolarmente impegnative per il fondo di ghiaia e le strette curve a 90 gradi.
Ma il traguardo vero e proprio è a Milano in Corso Venezia di fronte alla sede dell’Automobile Club Milano affollato di partecipanti, tifosi e curiosi, dove i pronostici sui vincitori vengono confermati dalla classifica che vede al primo posto tra le storiche l’equipaggio composto da Mario Passanante e Alessandro Molgora al volante di una Fiat 508 del 1937, al secondo posto Francesco Di Pietra e Giuseppe Di Pietra e al terzo Giovanni Moceri e Alessandro Moretti.
Nella categoria Legend relativa alle auto dal 1966 al 1990,
The Boy Next Door
He’s one of the most versatile actors in Hollywood. Irishman, he became famous thanks to the British series Peaky Blinders, then he earned the attention of Christopher Nolan and thanks to the role played in Oppenheimer, he won the Best Actor Oscar. Ladies and gentlemen, here is Cillian Murphy.
È uno degli attori più versatili di Hollywood. Irlandese, divenuto famoso grazie alla serie britannica Peaky Blinders, si è guadagnato l’attenzione di Christopher Nolan; grazie al ruolo interpretato in Oppenheimer, ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista. Ladies and gentlemen, ecco a voi, Cillian Murphy.
Text by Barbara Zorzoli
Painting of the “Peaky Blinders”
attracted me, so much so that it led me, in a completely natural way, to prefer roles where there’s a fine line between good and evil, good and bad. The best roles I’ve played were constantly balanced between these two opposites. The viewer wondered: is he the good or the bad guy? Or is he both?”.
Let’s start from the beginning. How did you embark on your acting adventure?
“I love music, art in general. As a boy I played in a band with my brother... a group that had all it takes to hit the big time but, while I was attending school in Cork, I saw a performance of A Clockwork Orange at the theatre, and from there I started to work on the stage and my life changed”.
When, more or less?
“It was 1996. I also tell you the month: August”.
In what way has your life changed?
“I clearly felt, inside me, that I had taken a very specific direction. You know, sometimes you are at a crossroads, and you don’t immediately realize that choosing one path rather than the other can influence your whole life. You feel it on an unconscious level. But rationally, you only consider them as choices...”.
I see. But I’m curious. What happened so extraordinary in that distant month of August?
“It all happened at the same time. I got my first role, met my wife (Cillian has been married to artist Yvonne McGuinness for 20 years, with whom he has two children), and realized that law school wasn’t for me. All the pieces of the puzzle fell into place by themselves”.
di noi”, spiega, “mi ha sempre attratto, tanto da portarmi, in maniera del tutto naturale, a prediligere ruoli in cui il confine tra bene e male, tra buono e cattivo, è molto sottile. I migliori ruoli che ho interpretato erano costantemente in bilico tra questi due opposti. Lo spettatore si domandava: è il buono o è il cattivo? O è entrambi?”.
Partiamo dall’inizio. Come hai intrapreso l’avventura nella recitazione?
“Amo la musica, l’arte in generale. Da ragazzo suonavo in una band con mio fratello…un gruppo che aveva tutte le carte in regola per sfondare ma, mentre frequentavo la scuola a Cork, ho visto a teatro una rappresentazione di Arancia meccanica, da lì ho iniziato a calcare il palcoscenico e la mia vita è cambiata”.
Più o meno di che anni stiamo parlando?
“Era il 1996. Ti dico anche il mese: agosto”.
In che senso la tua vita è cambiata?
“Ho sentito chiaramente, dentro di me, che avevo preso una direzione ben precisa. Sai, a volte sei davanti ad un bivio, e non realizzi subito che scegliere una via piuttosto che l’altra possa influenzare tutta la tua vita. Lo percepisci a livello inconscio. Ma razionalmente le consideri solo delle scelte…”.
Capisco. Ma sono curiosa. Cosa è successo di così eclatante, in quel lontano mese di agosto?
“È accaduto tutto nello stesso momento. Ho ottenuto il mio primo ruolo, ho conosciuto mia moglie (Cillian è sposato da 20 anni con l’artista Yvonne McGuinness, da cui ha avuto due figli), ed ho capito che la facoltà di legge non faceva per me. Tutti i pezzi del puzzle si sono messi al giusto posto da soli”.
Wow, I suppose it was exciting to experience such a moment! Do you think it was fate?
“Fate, chance, chaos… I don’t have the answer. I like to be amazed by life and its mysterious ways. I also have a very particular relationship with time. I don’t like looking back or even focusing on a future that doesn’t yet exist. So I focus on the present, it’s the only fragment of life that can be controlled, don’t you think?”.
Absolutely. Here and now. Hic et nunc…
“You see, I forget the past or alter it. Involuntarily I rewrite it a little, as if it was a book. The future, on the other hand, is just an idea of how I would like things to go... but I don’t like making plans too far ahead”.
In light of this way of life, what relationship do you have with fame?
“I experience it as a side effect of my job! It’s part of the game. It alternates with ‘normal’ life. Everything is linked to a movie release, or to an award that has the power to attract all the world’s attention to you”.
Are you talking about the Oscar?
“Yes. I’m happy obviously. Satisfied with the work I did. But the truth is that no movie stays in theaters forever. Just let a little time pass and people forget about you, the films you starred in, the awards. That’s how it works. Live what comes while you’re waiting to go back to normality”.
Caspita, deve essere stato esaltante vivere un momento così! Credi fosse destino?
“Destino, caso, caos… non ho la risposta. Mi piace lasciarmi stupire dalla vita e dalle sue misteriose vie. Ho un rapporto molto particolare anche con il tempo. Non mi piace guardarmi indietro e nemmeno concentrarmi su un futuro che ancora non esiste. Perciò mi focalizzo sul presente, è il solo frammento di vita che si può controllare, non trovi?”.
Assolutamente. Il qui e ora. L’hic et nunc…
“Vedi, io, il passato, o lo dimentico, o lo altero. Involontariamente lo riscrivo un po’, come fosse un libro. Il futuro, invece, è solo un’idea di come vorrei andassero le cose… ma non mi piace fare progetti troppo in là nel tempo”.
Alla luce di questo tuo modo di vivere, che rapporto hai con la notorietà?
“La vivo come un effetto collaterale del mio mestiere! Fa parte del gioco. Si alterna con la vita ‘normale’. Tutto è legato all’uscita di un film, o ad un premio che ha la forza di attrarre tutta l’attenzione mondiale su di te”.
Parli dell’Oscar?
“Sì. Sono felice ovviamente. Soddisfatto del lavoro che ho fatto. Ma la verità è che nessun film resta al cinema per sempre. Basta far passare un po’ di tempo e la gente si dimentica di te, dei film in cui hai recitato, dei premi. È così che funziona. Vivi ciò che arriva in attesa del rientro alla normalità”.
How is your everyday life when you are away from the set?
“I try to rest, to recharge my batteries. I’m lucky enough to have a good sleep, I even sleep ten hours. I spend time with my wife and our children, I go around museums and art galleries. I read. Maybe I’m a little old-fashioned. I don’t like so much technology even though I appreciate its usefulness. I would even do without my mobile if I could, I only use it to make calls”.
No pictures, no social networks?
“I stay away from social networks, by choice. Pictures? Few and only for me. I mean, they are photos with my family... it’s a life I keep private. I use my mobile to listen to music. I like to lead a normal existence. I like simple, true things. Like watching old movies at home in the evening. I try to live a healthy existence in every sense”.
Imagine I’m the Genie of the Lamp, what would you ask me?
“Nothing more than what I already have. I have a happy life. I’m a happy man. I have a wonderful family. I’m lucky enough to do the job I love. What more could I ask for?”.
Com’è la tua vita di tutti i giorni, quando sei lontano dal set?
“Cerco di riposare, per ricaricare le batterie. Ho la fortuna di avere un buon sonno, dormo anche dieci ore. Passo il tempo con mia moglie e con i nostri figli, vado in giro per musei e gallerie d’arte. Leggo. Forse sono un po’ all’antica. Non amo particolarmente la tecnologia anche se ne apprezzo l’utilità. Farei anche a meno del cellulare se potessi, lo uso solo per telefonare”.
Niente foto, niente social?
“Sto lontano dai social, per scelta. Le foto? Poche e solo per me. Intendo dire che sono foto con la mia famiglia… è vita che tengo privata. Uso il telefono per ascoltare la musica. Mi piace condurre un’esistenza normale. Mi piacciono le cose semplici. Vere. Come guardare vecchi film, di sera, a casa. Cerco di vivere un’esistenza sana in tutti i sensi”.
Immagina che io sia il Genio della Lampada, cosa mi chiederesti?
“Nulla in più di quello che ho già. Ho una vita felice. Sono un uomo felice. Ho una splendida famiglia. Ho la fortuna di fare il lavoro che amo. Cosa potrei chiedere di più?”.
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