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Alcmena: un inganno divino e umano

ALCMENA

UN INGANNO DIVINO E UMANO

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MELPOMENE, 1aa

Alcmena si ritrovò a essere madre dell’uomo più forte di tutto il mondo. Ma perché? Possibile che due mortali riuscissero a far nascere un uomo capace di uccidere un leone di Nemea, mai ucciso fino all’arrivo di Ercole? La risposta è no. Infatti, questa donna fu ingannata dal re degli dei, il quale ebbe un rapporto con lei lungo ben 3 notti. Zeus, dopo aver visto come Alcmena fosse fedele al marito e alla famiglia, ne fu talmente colpito che volle, ancora una volta, tentare l’ira di sua moglie Era. Sapendo che la donna non avrebbe accettato di stare con lui, mutò la sua forma, assumendo le sembianze del marito Anfitrione, che in quel momento era in guerra. Così facendo la donna vide entrare in camera un uomo identico a suo marito, ma come poteva essere lui, dato che il marito era in guerra? Allora lei lo sottopose a delle domande, chiedendogli alcuni avvenimenti dei suoi combattimenti. In quel momento Zeus le rispose tutto quello che il marito avrebbe potuto dirle, facendo credere alla donna

che fosse stato lui a fare quelle azioni e convincendola così di essere proprio suo marito. La donna allora si lasciò andare alle provocazioni del presunto marito, concedendosi a lui. Da quella notte, troppo lunga per essere vera, nacque Ercole, un semidio invincibile. La donna non scoprì subito di essersi concessa a un altro uomo; tuttavia una volta scoperta la verità, se ne disperò. Si sentiva violata, usata, ingannata, ma non poteva dirlo a nessuno, infatti, la dea del matrimonio e della gravidanza, Era, meditava vendetta contro lei e suo figlio, quindi non poteva fargli alcuna preghiera; il marito, d’altra parte, era troppo geloso e avrebbe ucciso lei e il suo bambino. Quindi cosa poteva fare? Niente. Doveva solo accettare il fatto che un dio si era approfittato di lei e la conseguente futura ira del marito, perché in fin dei conti era colpa sua, no? No, non era colpa sua. Eppure venne incolpata. E quando il marito scoprì il suo tradimento, la mandò al rogo. Zeus, tuttavia, la salvò, facendo piovere sul fuoco che la stava per bruciarla. Il marito dopo questo avvenimento, perdonò la moglie. Fu lui a perdonare la moglie, che era stata violata, non lei a perdonarlo per aver tentato di ucciderla. Anche ora, nel 21esimo secolo molte donne vengono ingannate, incantate da sorrisi che diventano urla, ingannate de una carezza che diventa una sberla e, quasi sempre, gli viene accreditata la colpa. Perché? Perché dovrebbe essere colpa delle donne? In fondo, erano solo innamorate. Non diamo la colpa a loro, non lo meritano. Nessuno se lo merita. Purtroppo tutti veniamo ingannati, anche senza un vero motivo. Non preoccupatevi di sbagliare, se avete paura di parlare con un parente, come Alcmena, parlate con qualcuno che sapete non vi farà mai del male.