Vivere Cantando l' Amore

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7 Noto. I primi incaricati lasciano Tortona per Noto all’inizio di ottobre. Al Santa Chiara si attende con impazienza il ritorno di don Orione: “…Non manca altro (per le scuole) che l'autorizzazione del Provveditore, e quella verrà, io spero, quanto prima. Manca però la vita ed il movimento, e questo vieni tu a darlo. Noi ti aspettiamo a braccia aperte ed affrettiamo il tuo arrivo. Vieni presto: anche perché i ragazzi non vogliono venire, se non ci sei tu e tutti i parenti mi dicono che verranno, quando ci sarà Don Orione. Sicché prega quel santo Vescovo di lasciarti partire. Adesso spetta a noi l'averti, perché i figliuoli più piccoli la mamma l'hanno già avuta fin troppo…”11 Il viaggio di ritorno è avventuroso: il mare in burrasca, la valigia che a Napoli scompare, e con essa la lettera di Monsignor Blandini da recapitare al vescovo di Tortona. Santa Chiara è tutta in fermento per l’arrivo del direttore. L’ allegra e la gioia sono incontenibili. La banda accompagna il coro che canta l’inno “Gioia dei forti”.12 Corre don Orione a salutare monsignor Bandi che lo accoglie affabilmente. Considerando la fiducia e la generosità del vescovo di Noto, assicura la disponibilità d’altri chierici e permette ai seminaristi venuti da Noto, di frequentare la teologia nel seminario diocesano. La situazione di Torino è in evoluzione. Gli studenti hanno bisogno di una sosta per curare meglio la loro formazione religiosa e spirituale. Le sorelle Fogliano, tramite la madre Michel, mettono a disposizione uno stabile per 11

Scr. St. 1. 22; 1.17 E’ l’inno della Congragazione nascente, con i grandi ideali Gesù, papa, anime. Il testo è di don Orione e la musica è attribuita al maestro Perosi. 12


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