Il Richiamo ( Dicembre 2013 )

Page 1

AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:32

N째 84 - Dicembre 2013

Pagina 1


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:32

Pagina 2

INDICE

IL SALUTO DEL DIRETTORE

2

IL SALUTO DEL DIRETTORE

6

DALLE LETTERE DI FRATE AVE MARIA

7

50° DELLA NASCITA AL CIELO DI FRATE AVE MARIA

19 UN PO’ DI STORIA ( IV PARTE). 28 NOTIZIE DI CASA 44 I PENSIERI DI FRA SERENO

In copertina: Eremo di Sant’Alberto.

IL RICHIAMO DI FRATE AVE MARIA Semestrale degli Eremiti della Divina Provvidenza Eremo e Parrocchia di Sant’Alberto di Butrio 27050 Pontenizza (PV) Tel. 0383/542179 - Fax 0383/542161 - c/c postale n. 14030274 www.eremosantalbertodibutrio.it E-mail eremo.sant.alberto@libero.it

2

entrovati, cari lettori, sulle pagine di questo nostro opuscolo che ci tiene collegati. L’estate è trascorsa tranquilla in questo posto di pace, ma abbiamo avuto un autunno piuttosto movimentato. Tantissime persone. Soprattutto famiglie con bambini, hanno visitato l’eremo, attirati in modo particolare, nel mese di ottobre, dalle castagne, che sono cadute abbondantissime dagli alberi. Il tempo non è stato tanto favorevole, perché spesso abbiamo vissuto dei fine settimana pieni di nebbia e malinconici, riempiti però dal vociare festante dei bambini, i quali non si scorgevano molto per la nebbia appunto, ma si udivano molto bene. Con questa allegra atmosfera di festa, abbiamo affrontato dunque anche il periodo di tempo poco favorevole. Passando a cose più imminenti, il futuro, quest’anno, ci prospetta un appuntamento significativo: stiamo preparandoci per l’inizio del nuovo anno 2014, ad un avvenimento importante per l’eremo e per la famiglia degli eremiti: il cinquantesimo anniversario della morte di Frate Ave Maria, avvenuta il 21 gennaio 1964 a Voghera. Ricorderemo questo fatto innanzitutto con grande spirito di Fede: Frate Ave Maria è passato ad una vita molto più bella e luminosa di quella vissuta in precedenza qui in terra e dal Cielo vede e prega per tutti i suoi fedeli devoti, i confratelli e gli eremiti. Lo ricorderemo con alcuni momenti significativi di celebrazioni liturgiche. La domenica precedente, cioè il 19 gennaio, solennizzeremo questo giorno di ricordo con S. Messe all’eremo in sua memoria. Stiamo curando anche una pubblicazione di scritti spirituali del Servo di Dio, in modo da presentare un suo pensiero, una riflessione, una preghiera per ogni giorno dell’anno solare. I santi ci sono sempre accanto e ad ascoltarli c’è sempre da imparare la via di come si va in cielo.

B

3


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:32

Pagina 4

Uno stimolo però vorrei lasciarvi, sul quale riflettere in modo Spirituale. Il ricordo del nostro Frate Ave Maria ci rimanda al concetto di santità, che tanto desideriamo per lui e di riflesso anche per noi. La santità consiste nell’aprire a Dio la porta della nostra libertà, affinchè la sua azione salvatrice possa realizzarsi, lasciandoci riconciliare con Dio (2 Cor. 5,20). Qui si innesta l’aspetto più personale della santità, quello cioè che riguarda noi stessi come persone libere, che si traduce nel promuovere questa accoglienza, facendo in modo che l’autentica autonomia umana consista nell’aprirsi alla chiamata divina, perché Dio stesso sollecita con amore instancabile questa stessa libertà che Egli fonda e rende possibile. Questo fatto implica che sempre noi dobbiamo revisionare profondamente la nostra vita spirituale, perché la limitata nostra natura umana rende molto difficile comprendere l’infinita gratuità dell’iniziativa divina. Di solito noi ci mettiamo in relazione con Dio con la logica commerciale del “io ti dono affinchè tu mi dia…”, lo scambio, la trattativa, la dialettica del premio-castigo. Invece ci viene richiesto un cambiamento fondamentale e profondissimo, cioè invertire questo movimento, facendo in modo di comprendere tutto e vivere tutto come risposta alla “grazia” di Dio, che ci precede sempre e ci sollecita sempre. E’ quello che ha cercato di fare per tutta la vita il nostro Frate Ave Maria, che noi riteniamo santo al di là dell’annuncio ufficiale della Santa madre Chiesa. Concludo come sempre con un pensiero di gratitudine per i nostri generosi benefattori e per le festività natalizie auguro a tutti di trascorrere un sereno Natale del Signore. Ricordandovi quotidinamente nella preghiera, la Comunità degli eremiti di Sant’Alberto vi saluta. Il Parroco Don Vincenzo Marchetti 4

Frate Ave Maria.

5


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:32

Pagina 6

DALLE LETTERE DI FRATE AVE MARIA ANIME! ANIME! AD JESUM PER MARIAM!

amma carissima in Gesù, Maria, Giuseppe, il Bambino Gesù vi porti dal cielo la sua grazia, la sua pace, le sue benedizioni. Per questo lo prego e pregherò sempre. Questo è il migliore augurio che per il Santo Natale e per Capodanno sa farvi il vostro Frate Ave Maria. Quest’augurio faccio pure alla cara mamà Peppina, alla sorella Delia, al fratello Adolfo che spero potrà passarsi le sante Feste Natalizie insieme a voi, al fratello Vittorio: quest’augurio prego il mio angelo santo a volerlo pure portare al babbo e ad Ernesto. Per me, o mamma mia, tutti i giorni sono Natale, perchè scende nel mio miserabile cuore quel Gesù che 1934 anni or sono discese nella misera grotta di Betlemme. Quella benedetta grotta accolse tra le sue pareti il Divino Salvatore e lo diede al mondo, ed io ricevendolo ogni dì, sotto il mio povero tetto, vorrei potere anch’io

dare questo benignissimo Redentore a tutti gli uomini per farlo amare da tutti , facendone conoscere l’infinita bontà e misericordia, pienamente persuaso che niuno su questa terra può conoscere Gesù nella sua verità senza sentirsi irresistibilmente portato ad amarlo con tutto il cuore. E noi sappiamo che chi talmente ama Gesù su questa terra gode perfetta pace, e per la via della pace sicuramente corre verso l’eterna sua salvezza. Mamma mia, saluto ed auguro buon Natale e Capodanno a voi e a tutti in Domino. Salutatemi ed augurate buone feste a zio Fiorindo e a zia Francesca.

M

6

50° DELLA NASCITA AL CIELO DI FRATE AVE MARIA. 21 GENNAIO 2014

roponiamo alcune foto di quel giorno 21 gennaio 1964 del funerale di frate Ave Maria avvenuto nel Duomo di Voghera PV e il giorno precedente vegliato nella Parrocchia Orionina di san Pietro in Voghera e poi con il corteo solenne a piedi fino in Duomo e nel pomeriggio il ritorno a Sant’Alberto.

P

Frate Ave Maria nella bara.

7


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:32

Pagina 8

Riportiamo alcuni titoli dal giornale di allora...

È morto frate Ave Maria l’eremita cieco.

Voghera. Frate Ave Maria, al secolo Cesare Pisano si è spento stamane nella nostra città. Dal momento del suo decesso, nell’Isituto don Orione, dove all’ingresso in una piccola stanza era stata allestita la camera ardente, è stato un susseguirsi di gente. Un continuo pellegrinaggio di persone appartenenti ad ogni ceto sociale che con quella visita voleva rendere l’estremo omaggio all’eremita cieco, che quasi ininterrottamente per 44 anni aveva vissuto nell’eremo di S. Alberto. Nato a Pogli, in provincia di Savona, frate Ave Maria aveva perso la vista giovanissimo in un incidente di gioco. A 20 anni aveva aderito con entusiasmo alla proposta di don Orione di lasciare il mondo e vivere serenamente come eremita nell’Abbazia di S. Alberto. L’umile prete tortonese aveva infatti da poco fatto restaurare l’antico eremo per adibirlo a cenobio. Da quel giorno la figura del giovane frate cieco dalla lunga barba si era illuminata di quella luce divina che è propria di chi si accosta a Dio: chi si avvicinava a Frate Ave Maria riceveva da lui

8

9


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:33

Pagina 10

Davanti alla Parrocchia S . Pietro Voghera.

Piazza Duomo Voghera.

Piazza Duomo Voghera.

Interno Duomo Voghera.

10

11


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:33

Pagina 12

una parola di conforto e ritornava a casa con una segreta speranza per cui ogni pena terrena era alleviata e vista sotto una luce nuova. “ Io non so fare altro che pregare”, soleva spesso dire il religioso. Per questo chi entrava nell’abbazia di S. Alberto, era ormai abituato ad incontrarlo sempre dietro l’altare raccolto in preghiera. Gli episodi che sull’eremita si raccontano sono molteplici, basterebbe ricordare quello che si ricollega a Don Orione per rendere una idea di come la figura dell’eremita aveva qualcosa di soprannaturale. Un giorno Don Orione volle mandare i suoi seminaristi in villeggiatura a S. Alberto, ma il pozzo dell’abbazia era senz’acqua, per cui don Orione, venuto a conoscenza della cosa, mormorò solo queste parole: “ Dite a Frate Ave Maria che si rechi sul pozzo a pregare e l’acqua ritornerà”, la profezia del servo di Dio si avverò. Negli ultimi anni della sua esistenza, Frate Ave Maria era solito ringraziare il Signore perché la cecità gli aveva permesso di elevare il suo spirito e di guardare con più interesse alle cose ultraterrene. Il frate aveva sempre rifiutato ogni cura e solo con un pretesto erano riusciti a trasportarlo all’ospedale di Voghera. Solo allora chi lo assisteva si accorse ( malgrado Frate Ave Maria avesse tentato in ogni modo di nasconderlo) che un cilicio era attorno al suo torace. ( Provincia Pavese 21/ 1/ 64.)

La gente dice: è morto un santo. Sorride invocando S. Agnese.

In duomo Voghera.

12

“ E’ morto un santo”, una donnina, vestita dimessamente, dall’aspetto esile, che viene dall’alto appennino varzese, seguita con insistenza a ripetere a tutti questa frase. Ma, non sono solo le donnette dall’aspetto dimesso a credere all stato di santità dell’eremita cieco, che ha chiuso la sua esistenza terrestre, ringraziando Iddio per quel giorno in cui era diventato cieco, perché solo allora egli aveva acquistato la vista delle cose dello spirito. Alla notizia della morte di Frate Ave Maria all’Istituto don Orione dove in una stanzetta all’ingresso è stata esposta la salma ricoperta dal bianco saio, è tutto un susseguirsi di gente, che arriva da ogni parte. Ieri fra le altre persone c’era anche una nobil don13


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:33

Pagina 14

na di Cuneo: si è soffermata a lungo accanto alle spoglie mortali del frate ed ha pianto. La signora, come altre, era solita ad andare all’Abbazia e avvicinarsi a frate Ave Maria nei momenti in cui aveva bisogno di conforto e le parole dell’eremita la illuminavano risollevandole lo spirito. Le sorelle Noemi e Lea Altago, che hanno assistito fino all’ultimo il frate cieco, ricordano ancora piangendo, il suo sorriso che si illuminava quando sentiva parlare di morte. “ Bisogna soffrire con gioia perché la sofferenza in terra apre le porte del regno dei cieli”, così soleva spesso concludere molti suoi discorsi l’umile frate di Sant’Alberto, e lui ringraziando Gesù aveva così celebrato nel 1962 il cinquantesimo di cecità. Negli ultimi giorni, un nome era spesso sulle labbra del frate: Santa Agnese. Dopo averlo pronunciato l’eremita soleva sorridere di un sorriso dolce di beatitudine. Dapprima, chi lo assisteva, non riusciva a capire cosa volesse dire il nome di quella santa, detto così a caso. Ma tutto sembrò chiaro, il giorno della morte; l’esistenza buona e santa di frate Ave Maria si era chiusa alle sei del mattino del 21 gennaio, giorno di Santa Agnese. Frate Ave Maria aveva dunque doti soprannaturali, la gente commenta; ma lui quando era ancora in vita soleva sempre rispondere di no. Oggi però, dicono che sia morto un Santo. Per questo alla notizia della morte, sono arrivati da Milano, da Genova e da ogni parte, quelli che avevano sentito parlare dell’eremita cieco di sant’Alberto. E oggi pregano tutti accanto alla salma di frate Ave Maria, al quale si rivolgeva spesso anche il Beato don Orione, nei momenti di bisogno spirituale. E lo pregano e lo invocano e glidicono di pensare a loro, gli uomini, da lassù nel suo eremo, il Paradiso dei buoni. (Provincia Pavese 23/ 1 / 64).

A Sant’Alberto.

L’anziana mamma ha pregato per frate Ave Maria.

Voghera. La notizia della morte di frate Ave Maria eremita cieco dei Figli della Divina Provvidenza che per 41 anni visse, operò e pregò nella Abbazia di Sant’Alberto, ha suscitato in città e nell’Oltrepò dove era conosciuto e venerato, unanime cordoglio e profonda commozione. La 14

Verso il cimitero.

15


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

Al cimitero.

18-11-2013

16

17:33

Pagina 16

17


18-11-2013

17:33

Pagina 18

salma del religioso è stata visitata ieri da centinaia di persone; gente di ogni ceto sociale, ha sostato nella piccola camera ardente allestita in un locale a pianterreno dell’Istituto Don Orione di Via Emilia; è stato un susseguirsi di persone: si sono raccolte in mesta e devota preghiera dinnanzi alla bara del venerando. Numerose le persone devote a Frate Ave Maria, venute da Torino, da Milano, da Genova, da Cuneo, da Piacenza, Alessandria, Pavia. Da Cuneo è giunta la marchesina D’Ormea accompagnata dal Superiore dell’Opera Antoniana di quella città. Anche il Vescovo di Tortona Mons. Francesco Rossi, è giunto a Voghera, anche il Superiore Generale della Piccola Opera della Divina Provvidenza, il Padre Provinciale don Narciso Paragnin che fu per alcuni anni direttore dell’Istituto della nostra città. Come già detto frate Ave Maria aveva 63 anni, era religioso di Don Orione dal 1921 e da quasi un quarantennio viveva all’Eremo di S. Albertodi Butrio nella preghiera, nel silenzio e nella penitenza. I vogheresi si fermano davanti ai numerosi manifesti affissi in città che hanno annunciato la sua morte, provando enorme commozione. Dopo 52 anni di cecità amata e benedetta come un dono di Dio santificata anche a conforto di tante altre anime, dice il manifesto si sono aperti alla luce desideratissima del suo Signore gli occhi di Frate Ave Maria Gesù gli è venuto incontro a Voghera, prosegue il manifesto ,dopo una breve degenza presso l’Ospedale Civile illuminata da tanto pregare, dai sacramenti ricevuti con edificante pietà, dall’offerta delle sofferenze per il Papa, per l’unione di tutti i Cristiani e consolata dalla speciale Benedizione del Vescovo Diocesano Mons. Francesco Rossi. Unitamente alla vecchia mamma ed ai familiari, i figli di Don Orione partecipano al mesto annunzio a quanti vollero bene chiedendo pietà di suffragi.I funerali avranno luogo stamane 23 gennaio partendo alle 9.30 dall’Istituto Don Orione di Via Emilia 263, verso la Parrocchia del Duomo. La salma verrà poi trasportata all’Eremo di S. Alberto per essere tumulata in quel cimitero in vista della secolare abbazia. (Provincia Pavese 23 / 1 / 64.)

18

p Un po di storia.... ✒

AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

QUARTA PARTE

L’APPROVAZIONE DEL CULTO (CANONIZZAZIONE).

L’autorizzazione della Chiesa per la pubblica venerazione da tributare alle persone morte in concetto di santità era richiesta anche nel passato. Nei primi secoli bastava quella del Vescovo i cui decreti avevano valore nell’ambito della diocesi. Per estendere il culto a tutta la Chiesa era necessaria la conferma espressa o tacita del Sommo Pontefice. Si verificavano ciò nonostante delle sconvenienze gravissime per abuso di autorità. Per troncare ogni causa di disordine Alessandro III nel 1170 stabilì che non si dovesse venerare nessuno come santo senza licenza della Chiesa Romana. Quella decisione, accolta nelle Decretali da Gregorio IX, costituisce il fondamento del diritto, pratico vigente in ordine alla beatificazione e canonizzazione dei Santi, da Sisto V affidata alla Congregazione dei Riti la quale introdusse

19

l’elemento nuovo dell’eroicità delle virtù. ( Il requisito dei due miracoli fu posto più tardi da Benedetto XIV): Ma anche prima di Alessandro III era invalsa la consuetudine di ricorrere alla S. Sede Apostolica per far iscrivere qualcuno nell’albo dei Santi. E i Papi non rispondevano che ecezzionalmente a tali richieste senza il concorso di un Concilio. Il processo, così inteso, di canonizzazione era molto semplice, Esaminata la vita, le virtù, i miracoli del Servo di Dio con risultato favorevole, il Papa permetteva che sopra il venerato corpo si costruisse l’altare. Così infatti si procedette per Romualdo di pochi anni anteriore a sant’Alberto. Fondatamente possiamo ritenere che la stessa procedura sia stata seguita per Sant’Alberto. Il suo corpo fu ritrovato nel 1899 in una ristretta urna di pietra e su di essa sorgeva l’altare nel quale fu rinvenuta una cassettina vecchissima contenen-


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

te un omero e un cubito giudicati, dopo diligente esame appartenenti allo stesso scheletro dell’arca; segno evidente di pubblica venerazione, naturalmente dietro l’autorizzazione episcopale. Ma dell’approvazione dell’Apostolica Sede che cosa possiamo dire? Purtroppo la dispersione dei documenti di Butrio tante volte lamentata non ci permette di conoscere l’anno preciso in cui un Papa procedette alla canonizzazione, la quale peraltro è da collocare sullo scorcio del secolo XI. L’Abbazia era proprietà della santa Sede e Cencio Camerario ( ossia Camerlengo), divenuto poi Papa Onorio III, fin dal 1192 nomina nel Libro dei Censi “ la chiesa di sant’Alberto” assegnandole il tributo annuo di 15 soldi: “ In Episcopatu Terdonensi…Ecclesia Sancti Alberti XV solidos”. Abbiamo visto in precedenza che Gregorio VII nel suo Breve Licet officii notri la nomina” chiesa di Santa maria”. Dal momento che il nome è mutato in quello di “ Sant’Alberto”, bisogna ammettere che il culto di lui era stato approvato dalla Santa Sede. In un atto originale di transazione tra due parti in contesa il

20

17:33

Pagina 20

Card. Fidanzio Legato della santa Sede delega come arbitro un Enrico “ Abbate di Sant’Alberto” nel 1194. Per dar esecuzione ad una sua sentenza di condanna d’un certo Giovanni Beruti di Viguzzolo che vantava diritti sull’arcipretura di san Desiderioin Brignano conferita a Bernardo Roveda di Tortona, il Papa Clemente VI da Avignone il 12 gennaio 1346 nomina, tra gli altri da lui delegati; “ L’Abbate di Sant’Alberto di Butrio”. Giulio II il 28 Ottone 1512 dirige un Breve al Card. Nicolò Fieschi Commendatario.: “ Monasterii sancti Alberti de Buttrio Terdonensis Dioecesis” relativo alle contese sorte coi Conti Dal Verme per il Castello di Pizzocorno. Paolo III nel 1543 riconosce a Mario Sforza di santa Fiora la commenda di sant’Alberto: “ ut Monasterium S. Alberti de Butrio Terrdon. Dioec. Sibi comendaretur”. E ci sono altri Atti pontifici nei quali il monastero di Butrio è sempre chiamato “ di Sant’Alberto”. Dunque il culto di sant’Alberto era non solo antichissimo, ma

approvato dalla legittima autorità. I decreti restrittivi di Urbano VIII( 1625) non lo interruppero, come appare dal Sinodo celebrato nell’Aprile 1659 dal Vescovo Settala che tra i giorni di chiusura del Foro tortonese annovera il 5 settembre festa di sant’Alberto; dalla riposizione delle sue reliquie, ritrovate fra le rovine dell’antica cattedrale, in un’artistica custodia d’ebano e d’argento e portata solennemente in processione per le vie della città il 14 settembre 1673; dall’esposizione che di una particella dicesse si fa insieme con molte altre ogni anno in cattedrale nel giorno d’Ognissanti; e finalmente dalla festa annuale della parrocchia di Butrio mai soppressa o vietata, come mai fu tolta l’aureola della santità dalle sue diverse immagini ivi dipinte. Soprattutto lo confermano, dopo i decreti di urbano VIII, gli Atti emanati dalla Santa Sede, tra i quali basterà ricordare tre lettere del Cardinal Prodatario scritte a nome del Papa al vescovo di Tortona nel 1663 e il Breve di Clemente XII dell’8 aprile 1738 con cui si conferisce a Mons. Andujar vescovo di Bobbio la commenda di “ Sant’Alberto”.

21

Tale denominazione ricorre costantemente accompagnata dalla specificazione “ di Butrio” quasi per distinguere il titolo della santità dalla indicazione del luogo. Quali saranno state le cause per cui cessò l’ufficiatura del Santo tanto tempo prima del decreto di Urbano VIII? Pare che uno dei motivi principali sia da ricercarsi nella Bolla di san Pio V” Quod a nobis” del 9 luglio 1568, nella quale si prescriveva l’uso del breviario della Chiesa Romana allora riformato, pur concedendo alcune eccezioni che potevano valere per l’ufficiatura di Sant’Alberto “ in uso da più di 200 anni”. Il Vescovo e il Capitolo della Cattedrale, per quella sincera devozione alla Santa Sede che è caratteristica costante della diocesi di Tortona, aderirono con prontezza ai desideri del Papa e adottarono la nuova edizione del breviario romano, tanto più volentieri in quanto Pio V era egli un con diocesano, essendo nato il 17 gennaio 1504 a Boscomarengo passato sotto la giurisdizione di Alessandria dopo le riforme napoleoniche. L’abbandono dell’ ufficiatura


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:34

Pagina 22

ne dei Riti l’approvazione delle Lezioni del secondo Notturno per san marziano e sant’Innocenzo, non si pensò e la colpa esigerebbe riparazione a risuscitare la festa liturgica di Sant’Alberto. A queste cause specifiche aggiungiamo quelle generali che si possono riassumere nella decadenza dell’Abbazia iniziatasi con l’introduzione delle Commende. ( Malgrado tutto non diminuì la devozione verso sant’Alberto da

con la già descritta dispersione dei libri corali spiega anche perché il canonico- teologo della Cattedrale G.B. Capuis non potè riferire più ampie notizie di Sant’Alberto ai PP. Henschenio e Papebrochio, primi collaboratori di G. Bollando, che nel marzo del 1662 si erano rivolti al vescovo di Tortona Mons. Carlo Settala per aver memorie intorno ai santi della diocesi. Quando poi nel 1680 Tortona ottenne dalla sacra Congregazio-

parte dei fedeli e dei pellegrini che salivano all’Eremo e sostavano alla sua tomba a domandare grazie offrendo larghe oblazioni a quella chiesa). Al fervore religioso dei primi secoli subentrava la tiepidezza, la polvere dell’abbandono posava sull’altare, un silenzio che non era più di pace ma di oblio incombeva sull’antico monastero, finchè agli albori del secolo XX squilli di rinascita solcarono il cielo di Sant’Alberto ad opera di un altro “tortonese” divorato come lui dall’amore di Cristo, della Madonna, del Papa e delle Anime, per mezzo del Sacerdote San Luigi Orione. VASTO DOMINIO TERRITORIALE

22

Il monastero di Sant’Alberto, protetto dalla Santa Sede e insignito del privilegio di esenzione tre anni dopo la morte del Fondatore, si consolidò e progredì rapidamente sotto il governo dell’anziano Abbate Benedetto che in patite membra svelava un temperamento di ferro. Già dai tempi di Gregorio VII esso possedeva un vasto patri-

monio e nei sec. XI e XII divenne ricchissimo e potente. La storia dell’Abbazia, quale risulta dai documenti rintracciati frugando meticolosamente negli archivi, presenta una serie di atti notarili per acquisti, donazioni, vendite, investiture, trapassi, contratti, nomine, assegnazioni, permute, con interventi anche della Santa Sede per garantire al Monastero la sua inviolabilità e i suoi diritti. E’ una storia piuttosto monotona, conveniamo, ma non c’è di meglio da riferire, e può anche avere i suoi aspetti interessanti. L’ottima fama che circonda l’Abbazia è occasione e incentivo di continue offerte da parte dei ricchi possessori. La più antica di cui si ha memoria, da un atto notarile rogato da Lanfranco il 10 febbraio 1080, è la donazione fatta da Gosberto dei suoi possedimenti di Casalasco, Omara, Corlienasco, Lanagelo, Castelletto, Costa, Camposolero, Mollie, Monte Terranera, Fontana, Zuza, Ronco, Morinasto, Rovereto, Albareto, e molti altri luoghi nei dintorni di Val di Nizza. I sec. XII- XIII- XIV segnano l’apogeo della potenza economi-

23


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:34

Pagina 24


18-11-2013

ca e religiosa dell’Abbazia che signoreggiava tutto il territorio circostante per un raggio di circa dodici chilometri e protendeva cunei di penetrazione fino alle colline del piacentino e ai grossi centri di Sale, Volpedo, Pontecurone, Montebello, per tacere di località molto più distanti come Toppino in Val Trebbia, e Gromello in Lomellina. Dai monaci di S. Alberto dipendevano latifondi, villaggi, castelli, molini, diritti d’irrigazione, giurisdizioni civili ed ecclesiastiche, oltre diverse chiese, parrocchie, e priorati. GLI ABBATI REGOLARI PROTETTI DAI MALASPINA.

I Marchesi Malaspina per via di donazioni e di vendite contribuirono a consolidare e ampliare il dovizioso patrimonio dell’Abbazia e ad accrescerne l’importanza oltre i confini della diocesi tortonese. La tradizione li vuole benefattori del Monastero fin dai tempi del Fondatore e non c’è ragione per dubitare che essa sia nel vero. Nel 1155 Guglielmo del Ghisolfo vivente secondo la legge dei Longobardi dona il molino di

26

17:34

Pagina 26

Albereto con atto rogato dal notaio Ruffino. Un fatto molto importante è la vendita al Monastero, contro il pagamento di 122 libbre d’argento e sei soldi, del Castello e della Villa di Pizzocorno, con annessi diritti di temporale giurisdizione. L’atto rogato dal notaio Anfossi del Sacro Palazzo, il 4 ottobre 1158, è sottoscritto ( col segno della mano) dai contraenti il Marchese Opizzone Malaspina, valoroso difensore di Tortona assediata dal Barbarossa, e l’Abbate Guglielmo, uomo pio fornito di preclari virtù, appartenente alla nobile famiglia Cachi di Tortona. Nel Marchesato dei Malaspina, Pizzocorno figurava come uno dei più solidi castelli dominante da un’aspra roccia a due punte la valle Staffora. L’Abbate acquistava il titolo di Conte e il diretto dominio sulla borgata; ma già da tempo la parrocchia – arcipretura di sant’Ambrogio era unita al Monastero di Butrio, e all’Abbate spettava l’onore di presentare il parroco. Si ha notizia di giuramenti di fedeltà che gli uomini di Pizzocorno facevano nelle mani dell’Abbate di Sant’Alberto in rico-

noscimento del diretto dominio che egli aveva sul luogo, col diritto di esigere tributi e di esercitarvi la giustizia, amministrata però da un giudice laico in nome del Monastero. Tuttavia i Malaspina ebbero confermata sul Castello di Pizzocorno l’investitura Imperiale da Federico Barbarossa nel 1164. Nel 1180 Bosio di Clemente e Gisla di Rebaldo, viventi secondo la legge romana, donarono al Monastero, nella persona dell’Abbate Ponso, i loro beni esistenti nella Curia di Pizzocorno e in Val di Nizza. Similmente fecero i tre fratelli Manuele, Alberto e Obizzo, figli del Marchese Opizzone Malaspina, per dei fondi esistenti in Val Staffora e nel territorio di Pizzocorno, integrando quindi quanto il loro illustre e valoroso padre aveva già favorevolmente venduto ai Monaci; mentre con atto pubblico del 1Aprile 1196 Uberto di Tommaso e Silvia di Tebaldo coniugi donavano i loro stabili di Menconico, Carpeneto, e Casasco in aggiunta ad altri posti nella curia di Pizzocorno. Nell’atto rogato dal notaio Ruffino viene così specificata la

natura di queste donazioni che estendono il patrimonio terriero dell’Abbazia all’alta valle Staffora: “gerbis, silvis, pratis, castagnetis, boschis, ripis, ruinis, coltis, incoltis, et cum omnibus aliis rebus”. Si può dire che da S. Alberto dipende ormai tutto il vasto territorio circostante denominato “Langhe Malaspina”, perché feudo dell’illustre casata che per otto secoli signoreggiò la Lunigiana, Massa e Carrara, ed estese i suoi domini nel Tortonese e nel Monferrato. Da un atto del 1197 apprendiamo il nome dell’Abbate Fulcone che acquista terreni in val di Nizza da Guido “ vivente secondo la legge romana”. Gli succede l’Abbate Ugo che s’adopera per via di compere a consolidare il patrimonio dell’Abbazia.

27

Fine

p

AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:34

Pagina 28

NOTIZIE DI CASA

MAGGIO 2013 G io ve dì 2 : alle 20.30 iniziamo la bella pratica del S. Rosario con il gruppetto di fedelissimi che tutte le sere si radunano nella chiesa, mentre tempo permettendo al sabato sera andiamo per le cappellette rurali sparse quà e là per la borgata… Venerdì 3 : il nostro decano fra Arturo compie 87 anni ! Auguri! Ave Maria e avanti……… S aba to 4 : Il Battesimo di Giulia Lazzati. Domenica 12: una mattinata del tutto particolare per la Prima Comunione di Zerba Lucrezia , Rolandi Ginevra e Sartore Elisabetta. Sono passati ben 10 anni dall’ultima Prima Comunione celebrata in parrocchia, del resto si sa non siamo una metropoli. Qui ogni cosa assume quasi un carattere unico e, sono come tanti piccoli tasselli che 28

Battesimo di Giulia Lazzati.

Prima Comunione di Zerba Lucrezia, Sartore Elisabetta, Rolandi Ginevra.

danno forma, vita e bellezza alla realtà di Sant’Alberto di Butrio. Nel pomeriggio un pellegrinaggio dal Convento e Parrocchia di S. Pietro Apostolo, dei Padri Carmelitani in Savona. Lunedì 13: a pranzo con noi Mons. Enemesio Lazzaris Vescovo Orionino della diocesi di Balmas in Brasile. Ma rt ed ì 1 4 : una sessantina di persone da Milano. Mercoledì 15: nel pomeriggio un gruppo Parrocchiale da Giussano MI Giovedì 16: Verso le ore 11 un bel gruppo di Azione Cattolica da Reggio Emilia hanno celebrato la S. Messa. E nel pomeriggio sono venuti in visita da Brescia. Fra Alejandro e fra Ivan si sono recati in Santuario a Tortona AL, per la Messa Solenne nel giorno della festa di San Luigi Orione. Ha presieduto il Cardinal Dionigi Tettamanzi con i Vescovi Mons. Martino Canessa di Tortona, e Mons. Enemesio Lazzaris del Brasile. 29


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:34

Pagina 30

Ven erd i 1 7 : un gruppo locale di ricercatori e storici riprendono in esame la tesi sulla tomba del re Edoardo II…che si conserva nell’unico lato dell’antico chiostro. E’ poco ma da secoli incuriosisce e appassiona molti. Ai nostri amici il compito di rispolverare archivi, documenti, e vedremo l’evolversi di questo enigma… S ab at o 18 : In giornata due pulman da Torino. Domenica 19: Pentecoste! E anche la natura ci ha regalato un bel vento… Un gruppo da Milano e Como. M art e dì 2 1 : da Ponte Nizza PV con il parroco don Carlo Bagnasco e alcune Suore Benedettine di Voghera, e i bambini della Prima Comunione in preparazione e confessione e poi una buona e bella merenda nei dintorni dell’eremo. Ven erd ì 2 4 : passa a visitarci e salutarci il caro confratello don Filippo Benetazzo da Buccinigo d’Erba CO. Lì un tempo seminario minore della Cogregazione e tra qualche mese lasceremo quella casa in mano ad altri… S ab at o 25 ; alle 9.30 sono arrivati da Pogli d’Ortovero e dintorni per il tradizionale e devoto pellegrinaggio a Frate Ave Maria loro con-

50° di matrimonio di Sergio Avanza e Fiorella da Torre Pellice TO.

terraneo. Presenti il Parroco don Italo Arrigoni, il Sindaco Maria Grazia Timo e il caro gruppo di amici e fedeli che ringraziamo di cuore per l’affetto che sempre ci dimostrano. Domenica 26: giornata bella e intensa; da Pavia la Parrocchia san Carlo Borromeo con don Eugenio hanno celebrato la S. Messa verso le ore 15. Poi alle 16.30 la Messa di orario e alle 17.30 un Matrimonio. Mentre nella mattinata dopo la S. Messa delle ore 10, don Vincenzo è andato a celebrare anche a Vignola nella bella e caratteristica Cappella dedicata alla SS.ma Trinità. GIUGNO

Gruppo da Pogli d’Ortovero con Don Italo Arrigoni e il Sindaco Maria Grazia Timo.

30

Sabato 1: chiusura del mese di Maggio.Ringraziamo il caro amico dottor Panigazzi Luigi che sempre molto volentieri ci accoglie nella sua suggestiva e antichissima Rocca di Oramala per questo bel momento di preghiera e devozione a Maria, e poi per il rinfresco e il momento di condivisione offerto a tutti i partecipanti che quest’anno più 31


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:35

Pagina 32

o meno sono state circa una settantina di persone. Dal Piccolo Cottolengo di don Orione in Tortona AL, Suor Sabrina con un gruppetto di giovani volontari hanno sostato alcune orette qui a S. Alberto. M erc ol ed ì 5 : abbiamo tra noi per una breve visita il nostro confratello don Aurelio Fusi, dalla Curia Generalizia di Roma. D om enic a 9 ; Don Gianfranco con il Movimento Associazione Speranza e Vita di Monza. Poi un gruppo da San Giuliano Milanese. M erco ledì 12 ; un pulman da Asti con don Bruno e don Roberto dei Salesiani. G io ve dì 1 3 ; da Pavia San Siro don Paolo con un bel gruppo dell’oratorio estivo. S aba to 1 5: Padre Angelo dei Cappuccini di Tortona – Varzi, con un gruppo di bambini di San Ponzo e Cecima PV. L un edì 1 7 : Fausto e Fra Alejandro sono impegnati con la raccolta del miele anche se quest’anno è molto,scarso… M erc ol ed ì 1 9: E’ tornata alla Casa del Padre la cara Concetta Giallongo dell’Istituto Secolare Orionino. Abbiamo partecipato al funerale al Santuario della Guardia a Tortona AL,con un gruppo di confratelli e amici e il Vescovo Mons. Martino Canessa. S abato 22: Mons. Balconi da Milano ha celebrato la S. Messa con un gruppo. D omenica 23: la S. Messa delle ore 10. è stata animata da un bel coro guidato dal Maestro Giorgio Oreglio di MI. Fra Ivan è stato al suo paese di Cerrione BI per la festa Patronale di san Giovanni Battista. M art edì 25 : dall’Ufficio delle Letture di questa mattina la liturgia ci ha offerto questo bel pensiero di san Cipriano: “.. il sacrificio più grande da offrire a Dio è la nostra pace e la fraterna concordia…! Che ve ne pare? 32

Fra Alejandro e Fausto nella raccolta del miele.

33


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:35

Pagina 34

LUGLIO Sa bat o 6 : riceviamo la notizia che in questo giorno a San Martino Siccomario PV, c’è il funerale di Don Francesco Bruni, un’anziano sacerdote dei Padri Giuseppini di Asti, per tanti anni missionario in Perù e facendo poi ritorno per l’avanzata età e vari problemi di salute si era avvicinato all’eremo con simpatia e amicizia mantenendo sempre un contatto specialmente con la preghiera e la comunione di vita in Cristo Gesù. Grazie anche a Te caro don Francesco, dal Cielo continua a Benedirci e a pregare per noi e per questa povera umanità! A Bagnaria PV, il funerale dello zio del nostro parrocchiano Fabio Birilli. A Lui e ai suoi cari, in modo speciale alla mamma la nostra sincera vicinanza e preghiera. Ancora in questo giorno nella mattinata presso il Rifugio frate Ave Maria l’Associazione “CAI” accompagnati dal Gruppo “ GAL” di Varzi hanno eseguito una lezione di Pittura e Storia dell’Arte. Un gruppo di tecnici della RAI, sono venuti per effettuare alcune riprese di questo singolare evento ed è stato mandato in onda su TelePavia. Sa bat o 1 3: Dal Piccolo Cottolengo Milanese di don Orione per tutta la settimana ospitiamo alcune nonne con Suor Violetta, Maria Esposito e don Agostino. La più anziana del gruppo è Cesira Minuti di 94 anni, poi c’è Cristina, Rosa e Alessandra…

Le ospiti del Piccolo Cottolengo di don Orione da Milano.

34

Do m eni ca 1 4 ; dalla nostra parrocchia di san Luigi Orione di Pavia un bel gruppo, hanno usato il Rifugio per stare un po insieme.Nel pomeriggio invece sono arrivati don Luigi da Melegnano e un gruppo di catechiste per fare il programma dell’anno e sono rimasti nel Rifugio fino a sera, portando con sé la cena al sacco…! 35


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:35

Pagina 36

S ab at o 2 0: accogliamo il confratello Pawel dalla Polonia per alcune settimane che trascorrerà con noi.

Mart edì 2 0 : accogliamo il confratello don Claudio Casertano per alcuni giorni di sosta presso l’eremo.

D o me ni ca 2 1 : alla S. Messa delle ore 10 il gruppo Alpini di Ponte Nizza con il Sindaco Domenichetti Luciano.

Mercoledì 21: dal Duomo di Voghera PV, Mons. Captini con un gruppetto di fedeli hanno celebrato la S. Messa alle ore 11 e consumato il pranzo al sacco nell’area attrezzata presso l’ingresso dell’eremo.

L un edì 2 2 : prendiamo una giornata un po libera per noi.. e andiamo qualche oretta al Bocco nei pressi di Casanova Staffora PV, nel primo pomeriggio ci arrampichiamo su alla chiesa di Santa Margherita Staffora, poi una visitina al cimitero di Monte Martino dove c’è la tomba del caro don Paolo Bussolini e di suo fratello don Pietro.

G io vedì 2 2 : Un gruppo delle nostre Suore in visita da varie Nazioni. Sono presenti a Tortona per la Novena alla Madonna della Guardia festeggiando anche i vari anniversari di Vita Religiosa.

Giovedì 25: accogliamo per alcune settimane don Antonio Ursillo nostro confratello da 12 anni in Giordania.

S aba t o 2 4 : da Cusano Milanino le nostre Suore, Piccole Missionarie della Carità, con un gruppo di bambini e operatori del loro Istituto. Fra Luigi ha celebrato per loro verso le ore 11.

S ab at o 2 7 : alle ore 21 nel chiostrino un suggestivo concerto dedicato a Giuseppe Verdi. Presenti circa 150 persone e poco più… Un grazie agli organizzatori che hanno permesso questa bella serata.

D omen ica 2 5; don Rosario Belli da Velletri con un gruppetto di giovani postulanti e i futuri 4 novizi della Congregazione da Tortona AL, dove sono impegnati in questi giorni per la Novena alla Madonna della Guardia.

AGOSTO S ab at o 3: Accogliamo Ermanno Mella dalla nostra casa Paterno di Tortona dove ha vissuto don Orione. Come ama lui stesso ripetere, sono più di 50 anni che viene e porta in cuore tanti ricordi di questo luogo e lo ha visto nel suo evolversi in questi decenni sia per lavori fatti e sia per confratelli che sono passati…A lui il nostro grazie non solamente per quanto si presta ad aiutare, ma per quello spirito di famiglia tipico in Congregazione. G io ve dì 1 5 : Molta e molta gente e tutt’attorno all’eremo un bivacco di gente cercando ombra e luoghi per fare un bel pranzetto al sacco e all’aperto… nell’aria il profumo anche di carne alla brace… insomma un po di tutto. Siamo contenti se si respira pace e serenità e amicizia con Dio anche attraverso questo luogo sacro, lo siamo un po meno quando si notato disordine, un chiacchericcio eccessivo, cartacce in giro etc…. 36

Fra Luigi, don Dalla Mora Giovanni nel suo 100 compleanno, e fra Ivan.

37


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:35

Pagina 38

Martedì 27: dalla parrocchia Orionina di San Michele in Tortona AL, il parroco don Maurizio accompagna alcuni confratelli del Madagascar in visita . M erc ol ed ì 2 8 : due belle visite. Da Trebaseleghe PD un bel centro di riabilitazione e lunga degenza del Don Orione, don Luciano Degan con don Dalla Mora Giovanni che il 16 agosto ha compiuto 100 anni, e un gruppetto di ospiti e amici. E’ il primo religioso della Congregazione che arriva a questa meta, e farsi ancora una gita in pulmino da Trebaseleghe a S. Alberto non è proprio da tutti. Invece da Cerrione BI una piccola e cara delegazione di compaesani in visita a fra Ivan.

G io vedì 29 : dopo pranzo fra Mauro, fra Alejandro e fra Ivan scendono a Tortona AL per la festa della Madonna della Guardia, tanto cara e voluta da San Luigi Orione, specialmente per la devota e tradizionale processione per il centro della città. Vene rdì 3 0 ; è la volta di Padre Malcom Dyer con alcuni confratelli dall’Africa… SETTEMBRE D o me nic a 1 : F est a pa t ron al e di S. A lbe rt o Ab at e. Nel pomeriggio Messa Solenne concelebrata dai confratelli don Aurelio Fusi, don Gianni Castignoli, don Giovanni Carollo, don Rosario Belli, don Loris Giacomelli, don Leonardo Verrilli, e un sacerdote diocesano di Milano don Antonio, più il nostro don Vincenzo Marchetti Parroco e Superiore e don Luigi Fiordaliso. Trai i fedeli Fratel Ianus della Romania, un bel gruppetto di postulanti e novizi della casa di formazione di Velletri Villa Borgia, la comunità delle Suore Agostiniane di Voghera, e le autorità civili del Comune di Ponte Nizza PV. La corale San Bartolomeo di Bagnaria ha animato la cerimonia, e infine ringraziamo tutti uno per uno, non vorremmo lasciare fuori nessuno…E’ seguita la processione giù nella località dove un tempo sorgeva la grotta di S. Alberto e dal 1926 una rustica cappella fatta erigere da don Orione testimonia la devozione che da allora è giunta fino ai nostri giorni con rinnovato fervore ed entusiasmo. Me rc ol edì 4 : in questi giorni siamo occupati nel “duro” lavoro della raccolta delle patate… Lu nedì 9: nella notte il nostro confratello fra Arturo è stato colto da un “passeggero” malessere, ma nulla di allarmante, nei giorni successivi un ricovero all’ospedale di Varzi PV… si può dire che i suoi primi 87 anni cominciano a pesare….

Un gruppetto da Cerrione BI.

38

Me rc ol edì 1 1: Vent’anni di sacerdozio per don Vincenzo. Oltre al fraterno ricordo nella preghiera lo abbiamo festeggiato anche a cena mangiando una buona pizza. 39


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:35

Pagina 40

Ma rt ed ì 1 7 : una visita inaspettata: Dalla Romania il confratello don Florian Gui, tra l’altro compagno di noviziato con fra Ivan, e il ch. Gabriel che trascorrerà questo periodo di tirocinio a San Michele Tortona AL. Domenica 22: alcuni gruppi, in particolare la confraternita del salame ai quali don Vincenzo ha celebrato la S. Messa alle ore 11.30 Poi gruppo ACLI da Ronco Briantino MB. Me rc ol edì 2 5 : un bel gruppo dalla Parrocchia san Giuseppe da Busto Arsizio VA. S aba t o 2 8 : Oggi e domani accogliamo nel Rifugio un gruppo Scaut da Pavia accompagnati da don Alessandro. OTTOBRE Ma rt ed i 1 : in mattinata il Vescovo di Asti Mons. Francesco Ravinale con 16 giovani Sacerdoti della Diocesi. Nel pomeriggio don Vincenzo e fra Ivan accompagnano fra Arturo per un periodo di soggiorno al Piccolo Cottolengo di don Orione in Milano. Fra Arturo arrivava all’eremo ben 15 anni fa dalla sua bella e cara Argentina. S aba t o 5 : in mattinata due pulman da Monza e Seregno. D ome nica 6 : ancora un gruppo da Ronco Briantino MB. E oggi passa in silenzio essendo di domenica la memoria liturgica di San Bruno, ma almeno un pensiero lo vogliamo dedicare a questo amante cercatore di Dio attraverso la solitudine. Si può dire che è contemporaneo di S. Alberto… anzi il nostro Alberto lo precede di alcuni decenni, infatti il fondatore dei Certosini e delle Certose morirà nel 1101, invece S. Alberto nel 1073. Poi tra le varie “curiosità” e rari reperti del passato che conserviamo qui in abbazia c’è ancora una pietra datata prorpio 1101… Festa patronale di Sant’Alberto Abate, nella prima domenica di Settembre.

40

41


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:35

Pagina 42

G io ve dì 1 0 : un pulman da Bergamo. S aba t o 1 2 : in giornata 6 pulman. Due provenienti da Saronno e Varese, due da Torino e Val di Susa, uno da Magenta e dintorni, e un altro da Santhià e Biella. D o me ni ca 1 3: si può ben dire che tra ieri e oggi è stato il fine settimana più frequentato di quest’anno: altri 6 pulman. Purtroppo la giornata non è stata bellissima perché eravamo avvolti da una densa e umida nuvola… M erc ol ed ì 1 6 : una sessantina di bambini di una scuola materna di Mortara e sul mezzogiorno un pulman da Milano. Venerdì 18: Dal Piccolo Cottolengo di Don Orione in Milano un gruppetto per la raccolta delle castagne e godere di qualche oretta della bella e profonda atmosfera di pace che questo luogo offre sempre. S ab at o 19 : un pulman da Chiavari.

Fra Alejandro, Mons. Ravinale Francesco e fra Ivan.

D o me ni ca 2 0: in mattinata il gruppo degli Ex-Allievi di don Orione accompagnati da don Gianni Castignoli e don Dorino Zordan che hanno concelebrato con Don Vincenzo alla S. Messa delle ore 10, poi fra Ivan ha dato loro una conferenza sulla fondazione degli eremiti.Tra essi il nuovo Presidente degli Ex-Allievi nella persona di Giovanni De Vivo da Torino. Una nota di gioia sono stati anche i 55° anni di matrimonio dei coniugi Buttolo Lidio e Silvana. G io ve dì 2 4 : da Desenzano del Garda BS con don Giampiero hanno fatto visita nella mattinata mentre è giunto ancora un pulman da Seregno MI. S abat o 2 6: un gruppo da Busalla con don Gianni hanno fatto un momento di Adorazione e S. Messa alle ore 11.30. Poi al Rifugio per il pranzo al sacco e un momento di condivisione… 42

Gruppo Ex- Allievi di don Orione.

43


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:35

Pagina 44

I PENSIERI DI FRA SERENO RE G A LA C I Ò C H E N O N H A I … Occupati dei guai, dei problemi del tuo prossimo. Prenditi a cuore gli affanni, le esigenze di chi ti sta vicino. Regala agli altri la luce che non hai, la forza che non possiedi, la speranza che senti vacillare in te, la fiducia di cui sei privo. Illuminali dal tuo buio. Arricchiscili con la tua povertà. Regala un sorriso quando hai voglia di piangere. Produci serenità dalla tempesta che hai dentro. Ecco quello che non hai te lo do. Questo è il tuo paradosso. Ti accorgerai che la gioia poco a poco entrerà in te, invaderà il tuo essere, diventerà veramente tua, nella misura in cui l’avrai regalata agli altri. (Alessandro Manzoni).

“ Degnati, o Cristo, dolcissimo nostro Salvatore, di accendere le nostre lucerne: brillino continuamente nel tuo tempio e siano sempre alimentate da Te che sei la luce eterna…Ti prego, amato nostro Salvatore di mostrarti a noi che bussiamo, perché conoscendoti amiamo Te, Te soltanto, Te solo desideriamo e Te solo incessantemente pensiamo e meditiamo giorno e notte le tue parole.” (San Colombano). Essere più UMANI, è la realizzazione vera e incrollabile di ogni uomo o donna, in qualunque posizione si trovi… Crescere in umanità è rispondere alla più essenziale vocazione e Gesù ci mostra chi è l’uomo e non solo chi è Dio! Il primo lavoro da compiere su di noi è riconoscere che in noi c’è qualche cosa di non ancora cristiano, e talvolta neanche umano, qualche cosa di distorto a causa del disordine che è entrato nella nostra natura e che non permette alla luce di cui siamo portatori di risplendere… (dal libro Un cuore puro. Di Padre Cesare Falletti del Monastero Cistercense Dominus Tecum di Prad’Mill CN).

N ATAL E Vieni di notte, ma nel nostro cuore è sempre notte: dunque vieni sempre Signore. Vieni in silenzio, noi non sappiamo più cosa dirci: dunque vieni sempre Signore. Vieni a cercarci, noi siamo sempre più perduti: e dunque vieni sempre, Signore. Vieni tu che ci ami, nessuno è in comunione col fratello se prima non è con te, o Signore. Noi siamo tutti lontani, smarriti; né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo. Vieni, Signore, vieni sempre, Signore. ( David. M. Turoldo) 44

Reperti del passato conservati in abbazia. C’è ancora una pietra datata 1101…

45


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:35

Pagina 46

Santo Natale 2013

Libreria

Ai nostri lettori, un augurio di

Buon Natale

Sono disponibili presso la Libreria dell'Eremo le seguenti pubblicazioni:

dalla comunità religiosa di Sant’Alberto

– D. Sparpaglione, Frate Ave Maria, Edizioni Eremo di S. Alberto, Ponte Nizza (PV) pp. 32.

– Storia di Frate Ave Maria a fumetti, Edizioni Eremo S. Alberto, Ponte Nizza (PV), pp. 62.

– D. Flavio Peloso, Si può essere felici. Edizioni Piemme, Casale Monferrato (AL), pp. 204.

– Arcangelo Campagna, L’eremo di S. Alberto di Butrio, guida storico artistica, Edizioni Eremo di S. Alberto, Ponte Nizza (PV), pp. 72.

– A. Gemma, I fioretti di Don Orione, Edizioni Devoniane, Roma 2002 Seconda Edizione.

– Sui passi di Don Orione, “Sussidio per la formazione al carisma”, Edizioni EDB 1997, pp. 320

– D. A. Lanza: Don Luigi Orione e gli eremiti della Divina Provvidenza. Nel primo centenario della fondazione 1899-30 luglio 1999. Piccola Opera della Divina Provvidenza, via Etruria 6 00138 Roma.

– San Luigi Orione L’apostolo della carità, Edizioni Velar.

– Via Crucis con Don Orione, a cura di Don Francesco Mazzitelli FDP Grafiche Grilli srl, Foggia. 2004.

– Don Luigi Orione una vita ad immagini, a cura di don Giuseppe Rigo B.N. Marconi Arti Grafiche e Fotografie, Genova 1997.

46

La natività, Lorenzo Lotto.


AVEMARIA 84:01a28_AVEMARIAn59

18-11-2013

17:35

Pagina 48

LAUS ET LABOR

EREMITI DELLA DIVINA PROVVIDENZA (Don Orione) Eremo e Parrocchia di Sant’Alberto c/c postale N. 14030274

www.eremosantalbertodibutrio.it - E-mail: eremo.sant.alberto@libero.it

Santa Messa festiva:

Feriale Ore 7.00 - Per tutto il mese di agosto anche ore 16.30 Pre-festivo: ore 16.30 Festivo: ore 10 e 16.30 (tutto l’anno).

Visita all’Abbazia:

Dalle ore 8.00 alle 12.00 – Dalle 14.30 alle 19.00

Feste:

Sant’Alberto Prima domenica di settembre. Nel pomeriggio: Messa ore 16.00 seguita dalla processione.

Memoria di Frate Ave Maria 3a. Domenica di maggio nell’Eremo di S. Alberto – Ponte Nizza (Pavia) 4a. Domenica di maggio a Pogli di Ortovero (Savona). Indicazione per chi utilizza il Navigatore: Per trovare la strada per l’Eremo, cercare Abbadia Sant’Alberto di Butrio.

Supplemento N. 1 al Don ORIONE, Foglietto mensile del Piccolo Cottolengo di Milano 20146 Milano - Viale Caterina da Forlì, 19 - Anno XXXXVII - N. 9 - Dicembre 2013 Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Bergamo Realizzazione a cura della Editrice VELAR, Gorle (Bg) Foto: Edizioni Eremo - Stampa: Litonova, Gorle (Bg) Spedito nel mese di Dicembre 2013

L’Editrice VELAR assicura che i dati personali vengono trattati con la riservatezza prevista dalla legge in vigore (675/96) e utilizzati esclusivamente per le proprie proposte commerciali. Su richiesta, tali dati potranno essere cancellati o rettificati.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.