Vivere Cantando l' Amore

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13 Provvidenza, per distrarsi si avvicina allo scaffale in cerca di un buon libro, tra i tanti lasciati in eredità dal cappellano di san Rocco. Uno dei tanti scherzi della Provvidenza gli toglie paura, sonno e voglia di leggere: da un libro saltano fuori, ben piegati in un pacchetto, tanti biglietti da mille quanti sono quelli che deve consegnare urgentemente ai creditori.

*** Don Orione lotta contro il demonio che lo perseguita e lo fa soffrire continuamente. Spesso gli portano indemoniati e ossessi che nessuno riesce a liberare. Accettava di compiere l'esorcismo, e l'esito è sempre favorevole; ma dopo l'esorcismo, appare spossato. “Il peggio però, deve ancora venire, diceva, Ora il demonio se la prenderà con me e cercherà di farmela pagare”. Le persecuzioni del demonio assumevano in certe occasioni aspetti terrificanti. Nel collegio di Santa Chiara, a Tortona, per non togliere una stanza ai suoi ragazzi, dorme su una panca, nell'atrio. Spesso i confratelli vedono entrare in quell'atrio un misterioso cane nero. Lo sentono ringhiare e avventarsi contro il direttore, ma quando accorrono in suo aiuto, il cagnaccio svaniva nel nulla. Una volta il cane nero fu visto cadere dal camino della sala e anche in quell’occasione, dopo aver ringhiato minacciosamente davanti a don Orione, scompare tra lo stupore dei presenti. Una sera in camera si spegne la luce e il demonio fa sentire la musica stridente di catene e di lamenti. Don Orione, ironicamente lo invita a ripetere quel suono, facendogli capire che con il Signore non ha alcuna paura. Altre volte mentre cerca di prendere qualche ora di riposo nelle ore notturne, il demonio si diverte a far ballare il letto con grandi scossoni e strattoni.


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