I Nostri Cani - febbraio 2022

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febbraio 2022 “organo ufficiale ENCI”

LOTTA ALLA XYLELLA

EUROPEA DI BUDAPEST

HOVAWART

RAZZE ITALIANE

IL CANE CHE VERRÀ

PROVE DI ZARA

Samoiedo.

giochi sulla neve...

Labrador retriever. Foto Laura

Foto Andrea Benati.
Sutto.

XYLELLA. Il super naso dei cani

Renata Fossati

XYLELLA. Tecniche e procedure addestrative

Roberta Bottaro e Serena Donnini Notizie ENCI

Hovawart il guardiano perfetto

Roberta Dall’Olio

Tre amici super fedeli

Emma Bernardi

Un border… tira l’altro

Francesca Spada

EUROPEA

fine d’anno entusiasmante

Claudio De Giuliani

Marco Ragatzu

Prove ENCI a Zara per le razze inglesi

Marco Ragatzu

BURGIO. Conservare e tutelare

Marco Ragatzu Prova a selvaggina naturale

LE ASSOCIAZIONI SPECIALIZZATE DI RAZZA

RAZZE: LE PAGINE DELLA RIVISTA SONO A DISPOSIZIONE PER ARTICOLI RIGUARDANTI LE RAZZE TUTELATE SU TEMI A SCELTA QUALI: STORIA, DIFFUSIONE SUL TERRIOTRIO, CARATTERE, EDUCAZIONE, ADDESTRAMENTO, ATTIVITA SOCIALI, SPORT, SALUTE, VITA IN FAMIGLIA.

CONVEGNI E SEMINARI SULLE RAZZE TUTELATE

RUBRICA “CLUB”: SONO A DISPOSIZIONE PER SPECIALI E RADUNI. CORREDATE DA FOTO, CLASSIFICHE E BREVI TESTI SUGLI EVENTI.

SI PREGA DI CONTATTARE PREVENTIVAMENTE LA REDAZIONE redazione@enci.it ­ tel. 0270020358 dalle 8,30 alle 12,30 dalle 13,30 alle 17,30

PER I GRUPPI CINOFILI

Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedicate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali. Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione: redazione@enci.it ­ tel. 0270020358

TEMPI DI CONSEGNA DI TESTI E FOTO

Pubblicità expo: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita (es. 5 novembre per pubblicazione in dicembre)

Articoli: previo accordi con la redazione

Rubrica club: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita, in merito allo spazio disponibile

Successi: in ordine di ricevimento, in merito allo spazio disponibile inviare a redazione@enci.it

TUTTE LE RUBRICHE SONO GRATUITE

Si ringrazia per la collaborazione

FORMATO TESTI E FOTO

Testi in WORD o similari di scrittura (NO pdf)

Foto in formato jpg o tif NON impaginare

Il presidente Dino Muto al centro della foto di gruppo

Un progetto innovativo contro la Xylella fastidiosa

Il super naso dei cani

Presentata a Fasano la task force in grado di identificare precocemente le piante infette dal batterio. Il presidente Dino Muto sottolinea l’importanza del progetto

IIl fiuto dei cani rimanda a immagini lontane nel tempo. Già nel periodo del Neolitico, venivano impiegati per seguire le piste di animali selvatici. Una caccia più silente rispetto a quella a vista, che permetteva un notevole risparmio di energie sia per l’uomo che per il cane. Il naso del cane, studiato dai ricercatori, è sempre protagonista della nostra storia moderna.

Possiede sino a 300 milioni di recettori olfattivi (rispetto ai circa sei milioni dei nostri), e l’area cerebrale dedicata è circa 40 volte più grande della nostra. Inoltre, quando i cani respirano, una piega di tessuto posta appena all’interno della loro narice (piega che noi umani non ab-

biamo) aiuta a separare le due funzioni di inspirazione e espirazione, consentendo al cane di annusare più o meno in maniera continua.

Questo prezioso strumento è impiegato in diverse tipologie di ricerca di sostanze, come droga ed esplosivo e messo in campo nella ricerca di persone scomparse o rimaste sotto le macerie di un terremoto.

Attualmente, una interessante sperimentazione, frutto della collaborazione fra ENCI, Coldiretti e CNR – IPSP, è stata presentata alla stampa internazionale, suscitando vivo interesse. Si tratta di 6 cani addestrati a fiutare la Xylella, che rischia di espandersi il tutto il territorio nazio-

nale e nel bacino del Mediterraneo. L’impiego dei cani si presenta come la nuova frontiera per identificare precocemente le piante infette dal batterio. In uno scenario tanto complesso, all’ENCI è stato affidato il lavoro sui cani e sta dunque giocando un ruolo davvero centrale. Sono sei i cani di razza addestrati a individuare in maniera preventiva il batterio: due Jack Russell, un Cane da Pastore Belga Malinois, un Segugio di Hannover, un Labrador Retriever e uno Springer Spaniel inglese. Si chiamano Lulù, Snoopy, Onda, Ocra, Paco ed Ellis.

Il presidente Dino Muto, convinto sostenitore del progetto dice: «Il piano è basato su parametri internazionali e testimonia il nostro impegno nella valorizzazione delle funzioni cinofile. Le razze impiegate, pure diverse tra loro, sono la dimostrazione che la potenzialità del fiuto dei cani è uno strumento meraviglioso e indispensabile. È un progetto che ci riempie di orgoglio poiché unisce diverse professionalità del panorama cinofilo come allevatori, addestratori e tecnici. Devo anche sottolineare che il lavoro sui cani e l’indirizzo tecnico del progetto è stato a completo appannaggio dell’ENCI, che ha creduto sin da subito all’iniziativa che nasce supportata dalle esperienze dei numerosi progetti pilota già finalizzati alla tutela ambientale».

Il progetto, nato dalla collaborazione tra ENCI, Unaprol,

Coldiretti, CNR – IPSP (Istituto per la protezione sostenibile delle piante), prevede due fasi.

“Abbiamo presentato la squadra protagonista del progetto alla masseria San Martino di Fasano - spiega Dino Muto – dove i cani hanno fatto una brillante ricerca dimostrativa, suscitando meraviglia tra i presenti. Questo progetto è frutto di una preparazione complessiva concertata in questi mesi con un tavolo di lavoro permanente tra ENCI e i suoi partner istituzionali. Vorrei anche sottolineare che le modalità addestrative sono basate unicamente sul gioco, inoltre non è assolutamente invasiva per le piante dato che, una volta individuato l’odore ricercato, i cani si siedono davanti alla pianta contaminata. È una modalità che viene definita “segnalazione passiva”. Ora la sperimentazione proseguirà su due sentieri paralleli. Il primo riguarderà il passaggio dalle esercitazioni svolte in condizioni controllate a quelle effettuate in ambiente naturale, e questo richiederà l’affinamento delle capacità olfattive dei cani. La seconda riguarda l’identificazione e la caratterizzazione dei componenti volatili organici rilevati dall’olfatto dei cani e questo richiederà l’intervento di ricercatori specializzati”.

Il cane di razza è sempre più protagonista nella nostra società moderna, specializzato in molteplici compiti che spaziano dell’utilizzo del fiuto, all’interazione con le persone fragili, ai numerosi sport cinofili. Una platea vasta in cui emerge sempre un fattore determinante: la selezione.

Da sx : Donato Boscia del CNR Istituto per la protezione sostenibile delle Piante, Mauro Centritto, direttore CNR e il presidente ENCI Dino Muto

Serena Donnini, intesa perfetta con il cane

Xylella

«Certamente la selezione è alla base - afferma Dino Muto - e vorrei sottolineare che questo termine “selezione”, racchiude in sé concetti quali ricerca, lavoro, fatica e perseveranza che si uniscono in un ideale abbraccio dettato dall’ impegno che solo gli allevatori sanno dare. Allevare e selezionare in funzione di un compito, tenendo in considerazione il benessere animale è l’obiettivo a cui ogni Allevatore con la A maiuscola tende. È solo in questo modo che si possono creare le basi per ottenere soggetti idonei a svolgere compiti specialistici, come quello della ricerca del batterio della Xylella».

Un lavoro certamente specialistico, un “gioco” a cui dare uno scopo nobile. Un lavoro di squadra - tra il cane e il suo conduttore - sottile, quasi invisibile ma forte come un ulivo centenario a cui salvare la vita. Un naso perfetto al servizio dell’uomo e, stavolta, anche delle preziose piante che producono un nettare unico: l’olio.

fastidiosa, la battaglia è cominciata

Tecniche e procedure addestrative

La conoscenza del batterio e la preparazione dei cani che permette di individuare preventivamente il pericoloso patogeno che mette in pericolo gli ulivi pugliesi

L’obiettivo del progetto è stato la creazione di un team multidisciplinare idoneo a provvedere alla selezione e formazione di unità cinofile da impiegare sperimentalmente per verificare la capacità di rilevare e segnalare la Xylella fastidiosa nelle piante di olivo.

L’attività sperimentale è stata finalizzata, pertanto, a verificare:

- Capacità dei cani di identificare l’odore

- Capacità dei cani di discriminare l’odore

- Capacità di identificare precocemente la presenza del batterio sulla pianta (early detection)

- Capacità dei cani ad acquisire una corretta sistematica di ricerca sulle linee di piante

- Potenzialità di utilizzo delle unità cinofile in supporto alle attività di prevenzione e controllo della diffusione della Xylella fastidiosa

PREMESSA

Xylella fastidiosa è un patogeno batterico delle piante trasmesso da insetti vettori e associato a malattie gravi che interessano un’estesa varietà di piante. Venne scoperta su olivi pugliesi, nell’Italia meridionale, a ottobre del 2013, prima segnalazione del batterio nell’Unione europea. Da allora la sua presenza è stata segnalata anche in Francia, Spagna e Portogallo. Sono in essere controlli per evitare che il batterio si diffonda ulteriormente (fonte www.efsa. europa.eu).

Numerose specie di insetti succhiatori di linfa xilematica sono note come vettori del batterio.

X. fastidiosa ha poi un’ampia gamma di piante ospiti, tra cui molte piante comuni sia coltivate sia selvatiche (fonte www.efsa.europa.eu).

Individuare le specie ospitanti asintomatiche è fonda-

Renata Fossati
Segnalazione

Taskforce

mentale, in quanto esse possono fungere da vettori asintomatici del batterio verso nuove zone e colture più sensibili.

Il periodo di incubazione della malattia è di solito molto lungo (ma molto dipende dalla specie di pianta ospite e, nell’ambito della stessa specie, dalla cultivar), da qualche mese ad un anno e talvolta anche più. Si aggiunga che in molti ospiti l’infezione può rimanere asintomatica. Ne deriva che in molti casi, ad es. in vivaio, eventuali infezioni possono sfuggire, in tempi brevi, all’osservazione diretta e ciò facilita la propagazione della malattia con il materiale vegetale (fonte www.efsa.europa.eu).

Considerato che l’attività di sorveglianza risulta fondamentale per il contrasto alla diffusione del patogeno, l’obiettivo principale di questo progetto è quello di verificare le capacità dei cani di identificare e discriminare il patogeno al fine di definire possibili strategie integrate di pre-

venzione alla propagazione della malattia.

Si tratta del primo studio mirante a verificare la possibile efficacia di cani da detection per il rilevamento della Xylella fastidiosa.

Alcuni studi recenti hanno dimostrato la capacità di identificazione e discriminazione di patogeni esotici invasivi, come nel caso del Candidatus Liberibacter asiaticus (CLas).

In questo caso la valutazione di 10 unità cinofile addestrate per il rilevamento del Candidatus Liberibacter asiaticus (CLas), ha dimostrato un’accuratezza di 0,9905, 0,8579 sensibilità e specificità 0,9961 (Canine olfactory detection of a vectored phytobacterial pathogen, Liberibacter asiaticus, and integration with disease control (Gottwald et alt)

Per le attività sperimentali sono stati impiegati 6 cani

L’argomento ha interessato molte testate giornalistiche

(Canis familiaris) addestrati seguendo protocolli validati in precedenti progetti ENCI (“Comparazione tra operatori di polizia penitenziaria e unità cinofile nella ricerca di Subutex e telefoni cellulari in ambito penitenziario” https://www.enci.it/progetti-enci/cane-attore-sociale/ detection-in-ambito-penitenziario; ricerca dei pellet fecali del genere Lepus con l’ausilio del cane da detection https://www.enci.it/progetti-enci/enci-for-conservation/monitoraggio-della-lepre-italica)

PREDISPOSIZIONE

DELL’AMBIENTE SPERIMENTALE

Le procedure di imprint dell’odore e le successive fasi di test per verificare le eventuali capacità di identificazione e discriminazione sono state effettate in un setting di laboratorio coordinato dal CNR di Bari.

Al fine di evitare variabili che avrebbero potuto influire sulla comparazione dei risultati, i test sono stati svolti nello stesso ambiente per tutti i cani e con le stesse modalità di ricerca su line up, ed in modalità cieco e doppio cieco.

L’ultima fase di test è stata svolta, sempre sotto la supervisione del CNR di Bari, utilizzando

- 4 piante di olivo infette - 16 piante di olivo sane

Per minimizzare la variabile sulla forma delle piante, le stesse presentavano dimensioni e fogliame simili.

La prima fase sperimentale appena conclusa ci ha fornito indicazioni importanti per un possibile utilizzo dei cani per il rilevamento precoce della Xylella fastidiosa. Non essendoci ancora dati sul comportamento in ambiente delle molecole volatili, ci si è attenuti esclusivamente alla osservazione del comportamento dei cani.

Roberta Bottaro e Serena Donnini
Unità cinofila
Sistematica di ricerca

RECENSIONI

Konrad Lorenz

L’ANELLO DI RE SALOMONE

Adelphi Editore

Racconta la leggenda che un anello magico dava a Re Salomone il potere di parlare agli animali e di capire il loro linguaggio. Konrad Lorenz, uno dei fondatori e massimi teorici della etologia, ha trovato, si può dire, un equivalente di quell’anello studiando per molti decenni, con amorosa pazienza e acutezza di osservazione, il comportamento degli animali, di cui ha sempre voluto circondarsi, non solo nei laboratori universitari, ma anche nella sua vita privata.

Konrad Lorenz E L’UOMO INCONTRÒ IL CANE

Adelphi Editore

Lorenz ci guida qui innanzitutto verso le origini dell’«incontro» fra l’uomo e il cane. Queste origini lasciano le loro tracce in tutte le complesse forme di intesa, obbedienza, odio, fedeltà, nevrosi che si sono stabilite nel corso della storia fra cane e padrone. Spesso ricorrendo a dei casi a lui stesso avvenuti, Lorenz riesce in queste pagine a illuminare rapidamente tutto l’arco della «caninità» con la grazia di un vero narratore, con la precisione e la sottigliezza di uno scienziato che ha aperto nuove vie proprio nello studio di questi temi.

Una razza forte e molto sensibile

Hovawart il guardiano perfetto

La selezione lo ha reso il naturale protettore della casa e della famiglia.

Affidabile e generoso compagno di vita, adatto a molti sport sta conquistando simpatie anche nel nostro Paese

Il nome stesso di questa razza tedesca da lavoro già lo rivela: l’Hovawart originariamente era un cane impiegato per la guardia del cortile o della fattoria (dato che “hova” sta per corte, “wart” significa “guardiano”). Ai giorni nostri l’Hovawart non ha perso le sue originali capacità, cui si è aggiunto anche un grande apprezzamento come cane di famiglia, ideale per attività sportive, passeggiate ed escursioni date la sua solida costruzione ed il suo carattere intelligente ed aperto a sempre nuove attività.

STORIA

I termini “hovawart” o “hovewart” si possono ritrovare già in scritti del Medioevo, come ad esempio il Sachsenspiegel (codice che raccoglie antiche leggi germaniche). Fino al

XIX secolo, tuttavia, indicava generalmente cani da fattoria e da cortile, indipendentemente dal loro aspetto, in quanto si badava alla funzionalità e non all’estetica. Fu solo alla fine del XIX secolo che il nome “Hovawarth” fu limitato a cani da casa e da fattoria che assomigliavano ai cani di razza conosciuti oggi con il loro mantello lungo e le orecchie pendule. Kurt Friedrich König e suo padre Bertram König fecero il primo tentativo di allevamento con questi cani nel 1922. L’obiettivo era quello di allevare soggetti che avessero naturalmente le caratteristiche desiderate di cani da guardia, di mole importante, caratterialmente equilibrati (contraddicendo quindi la pratica, emersa dopo la Prima guerra mondiale, di addestrare i cani a divenire protettivi solo attraverso il dressage). Forte istinto protettivo, intelligenza, capacità di reagire in modo indi-

pendente ed appropriato alle diverse situazioni erano caratteristiche che gli Hovawart dovevano possedere dalla nascita. Per poter sviluppare ulteriormente queste caratteristiche furono utilizzate anche razze di cani pastori, Terranova, Leonberger e Kuvasz.

L’Hovawart, cane da guardia istintivamente capace di azione che, oltre al proprio istinto protettivo, ha anche un buon equilibrio, fu finalmente riconosciuto come razza nel 1937.

Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, l’Hovawart come molti altri cani messi in campo, fu falcidiato ed il numero di soggetti diminuì drasticamente. Dopo la fine della guerra, comunque, gli allevatori ripresero la selezione anche se individualmente, peccando quindi di uniformità, e diedero pure vita nel tempo ai primi gruppi nazionali. Nel 1948 in Germania, Paese di origine dell’Hovawart, fu fondata la “Rassezuchtverein für HovawartHunde e.V.”(RZV), che fornì lo standard generale.

Negli anni ‘50 anche gli allevatori di altri Paesi europei si interessarono a questa razza e ne intrapresero l’allevamento nei propri Paesi d’origine, riunendosi e creando pure, negli anni successivi, associazioni nazionali in Svizzera, Paesi Bassi, Austria, Inghilterra, Francia. Negli anni ‘90 si sono stati aggiunti club in Belgio, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia.

Nel 1964, infine, l’Hovawart fu inserito da FCI come settima tra le razze da Utilità e Difesa (insieme a Pastore Tedesco, Boxer, Dobermann, Rottweiler, ecc..).

Al fine di mantenere un solo tipo di Hovawart, universale, senza differenze specifiche all’interno di singoli Paesi (come avviene in alcune razze) ed anche al fine di mantenere la conformità con lo standard come cane da lavoro sano e vivace nonché di scambiare dati rilevanti per l’allevamento tra i diversi Paesi, è stata fondata nel 1983, all’interno della FCI, la “International Hovawart Federation” (IHF). Gli attuali 16 Paesi membri dell’IHF sono: Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia (membro accreditato dal 2012), Norvegia, Olanda, Rep. Ceca, Slovacchia, Svezia, Ungheria, Stati Uniti d’America.

MORFOLOGIA

L’Hovawart è un cane molto potente e attivo, che si muove con un’andatura ampia. Il suo corpo, di media taglia, è leggermente allungato e ricoperto da un pelo lungo e leggermente ondulato. La testa forte, con una fronte ampia e arcuata, si presenta quasi egualmente suddivisa in cranio e muso. La canna nasale dritta è significativamente più snella nelle femmine che nei maschi. In termini di dimensioni corporee e peso le femmine si distinguono nettamente dai loro conspecifici maschi.

GUARDIANO E AMICO FEDELE

Come ex guardiano della casa e del cortile, l’Hovawart possiede naturalmente doti di vigilanza ed un grande istinto protettivo, uniti anche ad un invidiabile autocon-

trollo. È un cane dalla forte personalità, ma molto equilibrato e dai nervi saldi. Nonostante ciò ha un lato sensibile che rende necessario per il suo benessere uno stretto legame con la sua famiglia. Questo cane grande ed affettuoso ha assolutamente bisogno della vicinanza del suo “branco” umano. La sua volontà e curiosità di apprendere, unite alla sua notevole intelligenza, gli permettono di orientare le sue innate qualità protettive nella direzione desiderata. Con la giusta educazione e con un approccio corretto, l’Hovawart è un cane estremamente compatibile con la vita di famiglia e va d’accordo con i bambini: è un cane fondamentalmente molto tollerante nei loro confronti (ovviamente questi ultimi debbono comportarsi in modo adeguato nei confronti del cane). Tuttavia bisogna dire che non è un cane per principianti senza esperienza. L’amico a quattro zampe, equilibrato e sicuro di sé, ha bisogno di un conduttore autorevole ed affidabile. Se il proprietario dovesse dimostrarsi incerto, il tipico Hovawart prenderà da solo l’iniziativa, il che non è certo nell’interesse della sua famiglia e potrebbe causare problemi. L’incertezza e la titubanza potranno essere interpretati dal cane come un segnale di instabilità, quindi di pericolo, e farlo sentire in dovere di attivarsi secondo il proprio discernimento. Se, invece, ci si guadagna il suo rispetto e se ne conquista la fiducia, l’Hovawart sarà sempre un cane leale e vigile, che usa il suo istinto protettivo solo quando il suo proprietario lo ritiene necessario. Il rapporto estremamente stretto che instaura con la sua

famiglia umana, che rappresenta per lui una sorta di “branco sostitutivo”, è notevolissimo ed è addirittura citato nello standard di razza della FCI. Questo “legame speciale con la sua famiglia”, combinato con un carattere amichevole, un’elevata resilienza ed una buona predisposizione al fiuto, rendono l’Hovawart non solo un eccellente cane da guardia e protezione, ma anche un eccellente cane da pista, da ricerca, da soccorso, da salvataggio, da assistenza.

SELEZIONE E BENESSERE

Grazie ai severi regolamenti ed alle regole cui si sottopongono gli allevatori responsabili ed i club dei singoli Paesi, è stato possibile allevare una razza canina molto sana e dal carattere sicuro. Rispetto ad altre razze di cani di questa taglia la displasia dell’anca (HD) ha una percentuale di incidenza molto bassa. I cani che hanno una predisposizione o una forma lieve di displasia come pure di altre malattie ereditarie non sono raccomandati per la riproduzione. È grazie a questi severi requisiti per la salute degli animali da riproduzione, ad un ampio database su cui ogni proprietario può lavorare, nonché alla collaborazione con gli scienziati che gli Hovawart di razza sono oggi cani molto robusti. Anche l’aspettativa di vita, pari a 12 anni ed oltre, è più alta negli Hovawart rispetto ad altre razze della medesima taglia.

EDUCAZIONE E ADDESTRAMENTO

Gli Hovawart educati ed abituati ad una vita gratificante, allenati ad imparare, saranno sempre disponibili alle novità; al contrario di quei soggetti che, non potendo sviluppare le loro capacità innate, si annoiano e possono arrivare finanche a mettere in atto attività di tipo sostitutivo. L’addestramento per un Hovawart, come per tutti i cani, è fondamentale ed importante. L’incertezza, così come l’addestramento troppo duro ed esigente o autoritario, non produrranno assolutamente gli effetti desiderati. L’Hovawart ha bisogno di un conduttore di cui potersi fidare, non risponde affatto positivamente a metodi di addestramento duri che non lo conquistano e non lo piegano, ma al contrario lo allontanano. È invece importante creare un rapporto di fiducia, di affetto e di rispetto. A volte si tende a caratterizzare certi comportamenti come

testardaggine e ostinazione, ma non è così: si tratta, invece, di un proprio pensiero intelligente. È bene ricordare che questo cane è portatore di una eredità unica di cane da lavoro, che ha preso da solo per secoli decisioni ed ha lavorato per sorvegliare e custodire la proprietà e la famiglia. A differenza di altri cani da lavoro è un soggetto che ama lavorare “con te” e non “per te”.

Un aspetto importante che riguarda la razza è la sua maturità tardiva, che raggiunge pienamente solo intorno ai tre anni di vita. Questo aiuta senz’altro e rende possibile la correzione di eventuali errori di impostazione. La pazienza e la comprensione saranno indispensabili per una convivenza armoniosa con l’Hovawart. Molto esercizio e attività sono essenziali: riconosciuto come cane da lavoro, richiede un proprietario che abbia il tempo e la voglia di occuparsi attivamente del suo cane. Oltre alle passeggiate, anche le escursioni nella natura o ad esempio lo jogging possono essere ottimi modi per utilizzare e promuovere non solo la forma fisica, ma anche l’intelligenza e l’entusiasmo innato per il lavoro tipici dell’Hovawart.

Il gioco non è per lui solo un’occupazione momentanea, ma anche un mezzo potente per creare un forte legame

con il proprietario, possono essere adatti anche giochi di intelligenza, che prevengono la noia ed al tempo stesso allenano e motivano.

IN SINTESI

La stretta convivenza tra cane e famiglia garantisce sicuramente soddisfazione ad entrambe le parti. Gli Hovawart sono cani da utilità polivalente ed anche cani di famiglia in tutto e per tutto, che sviluppano un legame estremamente forte con il loro “branco” e che dovrebbero, quindi, essere strettamente integrati nella vita familiare fin dall’inizio. Una vita relegata in un recinto, ma anche in un cortile, non è sicuramente adatta ad un essere così sensibile, intelligente ed affettuoso. All’ex guardiano del cortile è consigliata una casa con giardino, in cui possa anche scorrazzare liberamente, ma non certo esservi relegato. Grazie a questi prerequisiti, l’Hovawart è un cane ideale per famiglie con esperienza cinofila, per appassionati di sport, per persone interessate ad attività nel sociale per cui, grazie alla intelligenza, sua natura amorevole e alla sua robusta salute, sarà certamente un fedele e prezioso compagno per molti anni.

L’HOVAWART IN ITALIA

L’Hovawart Club Italia, fondato nel 2000, e riconosciuto dall’ENCI nel 2003 quale unica Associazione nazionale per la tutela e la valorizzazione della razza è costantemente impegnato a promuovere e divulgare i principi sulla valorizzazione della razza secondo i criteri del club detentore dello standard nonché a divulgare tutti i principi per un allevamento responsabile.

In quest’ambito sono da annoverare soprattutto:

- un progetto sulla DM (mielopatia degenerativa) in collaborazione con un team di ricercatori dell’Università di Bologna;

- l’introduzione dello “ZTP“, test morfo-caratteriale specifico per la razza elaborato in collaborazione con gli esperti del Club detentore dello standard e approvato dall’ENCI nel 2019;

- le numerose iniziative del Club come Raduni di razza con giudici specialisti esteri, prove di lavoro, stage ed iniziative didattiche a tema.

Attualmente sono attivi 16 allevatori con affisso riconosciuto ENCI, maggiormente dislocati nel Nord-Centro Italia.

Roberta Dall’Olio

La mia razza in 40 righe

Tre amici super fedeli

Cos’è un Golden? E’ un cane che alla mattina ti sveglia con un battito di coda, un mugolio o un abbaio. Io ne ho 3 e ora ve li racconterò. La prima si chiama Regi: ha 8 anni e se le sposti le orecchie indietro assomiglia a una “fochina”. Sembra molto innocente, ma quando la porti in giro il suo carattere si rivela. È molto furba e carina. È in casa con noi da quando avevo 3 anni (ora ne ho dieci) e ho sempre fatto qualsiasi cosa con lei, per esempio: mangiamo assieme lo yogurt, le mettevo le scarpe della mamma, dormivo con lei nella sua cuccia. Poi c’è Mila che ha 3 anni. Mila è figlia della Regi e noi l’abbiamo scelta perché ci stava sempre vicino, giocava con noi e con i suoi fratelli e ci guardava sempre con degli occhi come per dire “mi prendete?”, così l’abbiamo scelta. La terza Golden è Kerol: molto scatenata e vivace. È molto brava a lavorare con papà, ma anche a dormire. Ha 9 mesi.

I Golden sono degli amici super fedeli, simpatici e giocherelloni. Ve li consiglio come cane: vi starà sempre vicino e vi donerà un sorriso quando starete male. La mia vita è fatta di momenti tristi e

felici, ma soprattutto di coccole e leccate fatte dai miei super cani. A volte leggo loro delle storie di Topolino o di Paperino, oppure suono per loro una canzone al pianoforte e tutte e 3 stanno ad ascoltarmi. Insomma, i Golden sono i migliori cani al mondo.

Emma Bernardi

Un border… tira l’altro

Quando presi la mia prima Border Collie mai avrei pensato di affezionarmi così tanto a questa razza, tanto speciale ed impegnativa allo stesso tempo. Maya arrivò in famiglia nel 2012 ed insieme a lei ho scoperto la meraviglia della cinofilia e degli sport cinofili anche se l’agility è stato il nostro grande amore portandoci a ben due convocazioni nella nazionale italiana per gli europei juniores 2015 e 2016. La vera sorpresa è stata con il secondo Border Collie, Malibu: un concentrato di energia, rispetto, docilità e totale dedizione al lavoro, qualsiasi esso sia. Con lui ho davvero capito ed apprezzato le qualità uniche di questa razza: qualsiasi attività gli venga proposta mettono il cuore e la possibilità di praticare tante diverse discipline accresce a dismisura il rappor­

to magico e speciale con il proprietario, che diventa a tutti gli effetti un compagno di squadra del cane. Il Border Collie non è certamente una razza per tutti, necessita di tempo ed attenzioni per poter canalizzare le sue energie in attività che lo appaghino essendo nato come cane da lavoro, ma la soddisfazione che dà nel poter condividere con lui esperienze uniche, ricompensa di tutti i sacrifici. Trovo che sia anche molto stimolante per il proprietario mettersi sempre in gioco proponendo nuove attività al proprio cane. Unico rischio: un Border tira l’altro ed infatti è da poco arrivata anche la piccola Thuja ma, del resto, nulla potrà cambiare mai il mio amore per questa razza speciale.

Francesca Spada

Budapest, fine d’anno entusiasmante

Tre intense giornate che hanno visto l’Italia ottenere notevoli risultati anche nel Ring d’Onore. Nel BIS finale al quarto posto un Fila Brasileiro di proprietà italiana

Il 2021 è terminato. Per noi cinofili si è concluso con l’esposizione di fine anno, l’Europea 2021, che si è svolta a Budapest dal 29 al 31 dicembre. Nella sua totalità più di 20.000 iscritti di cui 10.801 all’Europea, numeri certamente alti in un periodo delicato come questo. Sono stati 126 gli esperti giudici provenienti da 38 Paesi diversi, di cui 7 dall’Italia che hanno presenziato nelle diverse giornate di questa grande kermesse cinofila di fine anno. Una manifestazione, purtroppo, ancora in piena

pandemia ma che, nel complesso, è stata ben gestita, rispettosa delle più basilari regole sanitarie necessarie in questo momento.

Il Kennel Club Ungherese (MEOE) sotto la guida del presidente Andras Korozs e del presidente dei giudici ungheresi Tamàs Jakkel, presidente della FCI, coadiuvati da un efficiente gruppo di lavoro, ha gestito l’importante evento. Collateralmente alla EDS ci sono state numerose altre manifestazioni: un CACIB il giorno 28 dicembre, l’Interra

BEST IN SHOW - 4° PONTOS V DO RINCAO VIOLENTO di Giulia Manzoni

1° BEST IN SHOW

per le razze Terrier che ha visto un altissimo numero di soggetti, la Coppa del Mondo per le razze Nazionali Ungheresi, la Coppa Europea del cane Corso, la Coppa Europa del Doberman e numerosi raduni tra cui quello degli Spitz, dei Bassotti, degli Alani, degli Schnauzer e Pincher, del Terranova, dei Bovari Svizzeri, degli Spaniel, dei Levrieri che, di fatto, hanno portato a più di 20.000 le iscrizioni totali. Ovviamente c’è stato anche l’appuntamento con la competizione riservata agli Junior Handler, manifestazione che attira sempre un pubblico numeroso e tanti tifosi per i giovani presentatori. Purtroppo, Budapest, come peraltro tutte le grosse metropoli, ha creato qualche problema di traffico e per alcuni espositori è stato veramente difficile raggiungere i padiglioni dell’Expo.

EURO DOG SHOW 2021

EUROPEA DI BUDAPEST (H) 29, 30, 31 DICEMBRE 2021 “RING D’ONORE”

PIAZZAMENTI SOGGETTI ITALIANI PER ALLEVAMENTO E/O PROPRIETA*

29 DICEMBRE 2021

❚ GRUPPI D’ALLEVAMENTO

1° MATTEO ARENA KENNEL Bloodhound Allev. Matteo Arena

❚ PROGENY

1° UBOLD Kurzhaaar Allev. Alberto Meloni Pr. Laura Moretti

❚ GRUPPO 6

1° MIRACLE MARY VAN GRUNSVEN Basset Hound Allev. von Grunsven

Pr. Francesca Ghezzi

❚ GRUPPO 10

1° SARABI DELLA BASSA PAVESE Irish Woldhound Allev. e Pr. Antonia

Turini

❚ GRUPPO 9

2° CINECITTÀ VICTOR ARNOLD Maltese All. e Pr. Franco Prosperi

❚ JUNIOR GRUPPO 10

3° SOBERS FAYENNE Whippet Allev. e Pr. Bitte Ahrens

4° SOBERS GWYNITH Greyhound Allev. Sobers. Pr. Giulia Rizzetto

❚ JUNIOR GRUPPO 9

4° SANTA BARBARA DELL`ALBERICO Lhasa Apso Allev. e Pr: Stefano

Paolantoni

30 DICEMBRE 2021

❚ GRUPPO 2

1° PONTOS V DO RINCAO VIOLENTO Fila Brasileiro Allev. Rincão

Violento

Pr. Giulia Manzoni

❚ JUNIOR GRUPPO 5

3° OF POMS FOREVER TYPHON Spitz Pomerania Allev. of Poms

Forever Pr. Claudio Masi

❚ GRUPPO 5

4° OF POMS FOREVER TYPHON Spitz Pomerania Allev. of Poms

Forever Pr. Claudio Masi

31 DICEMBRE 2021

❚ COPPIE

1° Cane Lupo Cecoslovacco Allev. e Pr. Manuel Iurato

❚ BEST PUPPY

1° ABATES BULL A TRE GIRI DA TE American Staffordshire Terrier Allev. e Pr. Biagio Abate.

❚ GRUPPI D’ALLEVAMENTO

3° JACKANDFISH Jack Russell Terrier Allev. Stefano Serafini

❚ BEST IN SHOW

1° OVATION DE CHESTER Bearded Collie di Audrey Garcia

2° MINIDOGLAND TAKE AFTER SUN Bassotto Miniature pelo corto di Daria Churakova

3° MONALINE UNIT Welsh Terrier di Vladimir Pijunovic­Lea Bartos

4° PONTOS V DO RINCAO VIOLENTO Fila Brasileiro di Giulia Manzoni

* Fonte https://nevezes.dogshow.hu – ENCI Libro genealogico Inviare eventuali altri risultati italiani per allevamento e/o proprietà, ottenuti nel Ring d’Onore, a: redazione@enci.it

“RAZZE ITALIANE” – Accesso alla rubrica Successi all’Estero per i soggetti appartenenti alle razze italiane che abbiano ottenuto CACIB e/o BOB. Inviare a: redazione@enci.it

EURO DOG SHOW 2021

LA LOCATION

Budapest è una capitale piena di storia ed è sicuramente tra le città più visitate al mondo. Lo scrittore Claudio Magris in “Danubio”, pubblicato nel 1986, così la descriveva “…. dà la sensazione fisica della capitale, con una signorilità e un’imponenza da città protagonista della storia”. Non a caso si è meritata l’accattivante soprannome di “Parigi dell’Est”; città sì antica ma giovane ed alla moda, sempre pronta ad offrire, al turista curioso, tanta storia, arte, cultura, natura e divertimento. Lo storico quartiere di Buda, la parte più antica della città, offre numerose attrattive, tra cui il Ponte delle Catene, il Palazzo Reale e la Chiesa di Mattia, mentre dall’altro lato del Danubio, Pest, la parte più moderna di Budapest, offre scorci moderni, negozietti e boutique di artisti ma, anche, la Grande

GRUPPI D’ALLEVAMENTO 29.12.2021 - 1° BLOODHOUND

GRUPPO 9 Maltese 2° CINECITTÀ VICTOR ARNOLD di Franco Prosperi
Matteo Arena Kennel
PROGENY 1° UBOLD Kurzhaar allev. Alberto Meloni Pr. Laura Moretti

EURO DOG SHOW 2021

Sinagoga ed il Palazzo del Parlamento, vero e proprio simbolo di Budapest. Senza dimenticarci del Museo delle belle Arti, che conserva una tra le più grandi collezioni di dipinti al mondo. Insomma, non solo cinofilia ma anche, per chi lo ha potuto fare, un turismo di alto livello. Il polo espositivo Hungexpo, rinnovato in alcune sue strutture, si è dimostrato all’altezza di un evento internazionale. Ben otto hall erano a disposizione degli espositori e del pubblico, padiglioni facilmente raggiungibili una volta assimilata la distribuzione degli stessi. I ring, abbastanza ampi, potevano essere ricoperti con più moquette per una maggior sicurezza di cani e proprietari. Ben congegnata la divisione tra i ring dell’Europea da quelli delle altre manifestazioni. Purtroppo, causa la pandemia, non c’erano tanti stand commerciali per cui, forse, è venuta a mancare quella nota di “colore” che piace tanto ad allevatori, proprietari e pubblico.

GRUPPO 10 Irish Wolfhound 1° SARABI DELLA BASSA PAVESE di Antonia Turini
GRUPPO 5 Spitz Pomerania - 3° Junior - 4° Adult OF POMS
FOREVER TYPHON di Claudio Masi
GRUPPO 6 Basset Hound
1° MIRACLE MARY VAN GRUNSVEN di Francesca Ghezzi

EURO DOG SHOW 2021

IL BEST IN SHOW

Ring d’onore ben ampio, con molte gradinate adatte ad ospitare decine di spettatori che hanno quasi sempre apprezzato e sostenuto, con i loro applausi, le scelte dei giudici. I tempi non sono stati perfettamente rispettati ma, certamente, è giusto apprezzare la mancanza di tempi morti, peculiarità non da poco che, alla fine, ha fatto risultare gradevole tutta questa parte di manifestazione. Al centro del ring due presentatori, in lingua inglese Linda Volarikovà, allevatrice e giudice ben conosciuta a livello internazionale, e in lingua ungherese, un altro prestigioso nome della cinofilia internazionale, Peter Harsànyi. Il palco della premiazione dei soggetti vincitori è risultato moderno e ben addobbato, con un’innovativa soluzione riguardante la visualizzazione del nome del giudice. Anche gli spettacoli proposti durante le varie fasi del BIS hanno saputo donare quel tocco mittel europeo, sempre pieno di fascino e di nobiltà.

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

I soggetti italiani sono stati 986 a fronte di 506 proprietari, risultato che ci piazza al terzo posto della classifica dei soggetti iscritti che vede al primo posto i 3.153 soggetti ungheresi, seguiti dai 927 cani polacchi. Dopo l’Italia i 785 soggetti russi, seguiti, con 600 cani, dalla Repubblica Ceca. Non sono i numeri a cui di solito eravamo abituati ma la paura del Covid ha, di fatto, bloccato qualche centinaio di proprietari che di solito sono assidui frequentatori di queste esposizioni internazionali. Numerosi i titoli europei ottenuti e ottimi risultati anche nel Ring d’Onore. I soggetti italiani che si sono piazzati nei vari raggruppamenti sono evidenziati nella tabella dove è possibile rilevare come la “nostra” cinofilia sia sempre ad altissimi livelli in campo internazionale.

La giuria ha visto la presenza di ben sette giudici italiani: Anna Albrigo, Cesare Calcinati, Francesco Cochetti, Fabrizio La Rocca, Marco Marabotto, Barbara Zanieri ed il

JUNIOR GR. 10 Greyhound 4° SOBERS GWYNITH ANGOL AGAR
di Giulia Rizzetto
JUNIOR GR. 10 Whippet 3° SOBERS FAYENNE di Bitte Ahrens

BEST PUPPY 31.12.2021

American Staffordshire Terrier

3° ABARES BULL A TRE

GIRI DA TE di Biagio Abate

sottoscritto. Anna Albrigo e Cesare Calcinati hanno avuto l’onore di giudicare due raggruppamenti Junior: rispettivamente il 1° ed il 4°.

CONCLUSIONI

Un evento degno delle più alte tradizioni cinofile europee che ha saputo offrire agli espositori e al pubblico uno spettacolo cinofilo di alto livello. Termino invitando i cinofili italiani ad iscriversi alla prossima Esposizione Europea di Parigi dell’imminente aprile 2022. Sono sicuro che anche in quell’occasione l’Italia e la sua cinofilia riuscirà a raggiungere gli ambiziosi traguardi che la contraddistinguono da sempre.

Claudio De Giuliani Fotoservizio di Tommaso Urciuolo

EURO DOG SHOW 2021

GRUPPI D’ALLEVAMENTO 31.12.20212° Jack Russell Terrier JACKANDFISH di Stefano Serafini

31.12.2021

COPPIE
- 1° Cane Lupo Cecoslovacco di Manuel Iurato

Le “razze italiane” sono un patrimonio da difendere

UNA STORIA CONDIVISA

Genetica, scienza e cultura a confronto in uno studio italo-americano che ripercorre l’origine dei cani della nostra Penisola.

Come le principali funzioni dei nostri preziosi ausiliari hanno determinato la selezione canina e sostenuto i cambiamenti socio-culturali.

I confronti tramite DNA primordiale hanno evidenziato interessanti scoperte

Il nostro Paese detiene un importante patrimonio genetico autoctono che riguarda le razze canine rappresentate nelle principali funzioni quali la pastorizia, la guardia, la caccia il coursing e la compagnia. La conformazione del nostro territorio, solcato da importanti catene alpine, circondato da mari dai quali emergono due importanti isole quali la Sardegna e la Sicilia, rappresenta uno scenario unico dal punto di vista delle selezione canina dato che è stato interessato da fenomeni di migrazione quali la transumanza che avviene sulle Alpi e sugli Appennini, e da episodi di “nicchia selettiva” evidenti in regioni chiuse come possono essere le nostre Isole, che hanno inciso sulla nascita di numerose razza autoctone.

Lo studio portato avanti da Andrea Talenti, Dayna L. Dreger, Stefano Frattini, Michele Polli, Stefano Marelli, Alexander C. Harris, Luigi Liotta, Raffaella Cocco, Andrew N. Hogan, Daniele Bigi, Romolo Caniglia, Heidi G. Parker, Giulio Pagnacco, Elaine A. Ostrander, Paola Crepaldi - di recente pubblicato sulla rivista scientifica Ecology &

Evolution e ripreso anche da American Kennel Club Gazette con il titolo originale “Studies of modern Italian dog populations reveal multiple patterns for domestic breed evolution”, ha indagato sulle primordiali radici genetiche delle nostre razze autoctone, sottolineando come attraverso migliaia di anni di allevamento e una forte selezione umana, il cane (Canis lupus familiaris) esiste oggi all’interno di centinaia di popolazioni stabili in tutto il mondo, ciascuna con fenotipi definiti, di cui l’Italia detiene un forte primato.

Una singola regione geografica con un’ampia diversità nelle razze canine presenta un’interessante opportunità per osservare i potenziali meccanismi di formazione della razza. Per determinare la relazione tra le popolazioni canine italiane, i ricercatori hanno integrato i dati genetici di 263 cani che rappresentano 23 popolazioni di cani autoctoni dell’Italia, più sette lupi grigi appenninici e un set di dati stabilizzato di 161 razze canine riconosciute a livello mondiale, applicando più metodi genetici per definire le modalità con cui le razze si formano all’in-

Bolognese
Bracco Italiano

terno di una singola regione geografica. Nello specifico, per le razze italiane, hanno identificato tre percorsi di sviluppo che includevano: la divergenza, da un’ampia raccolta di individui fenotipicamente simili; la funzione, attraverso ripetute selezioni senza influenza di altre razze simili; e l’inclusione di riproduttori stranieri che presentavano i caratteri desiderati.

LA DOMESTICAZIONE

Stabilire con certezza l’età della domesticazione dei cani è un compito arduo dato che le continue scoperte riportano sempre più indietro l’era in cui il cane venne addomesticato. Indicativamente, si parla di un tempo compreso tra i 15.000 ed i 40.000 anni fa. Questo avviene in quanto l’analisi dei reperti fatta con il Carbonio -14 permette di datare materiali di origine organica quali ossa, legno, fibre tessili, semi ecc. ecc. Gli scavi fatti da archeologi e paleontologi sono sparsi in tutto il mondo, pertanto sono in continua evoluzione. Come suggerisce, per quanto riguarda l’Italia, una recente scoperta (successiva allo studio in questione) fatta da alcuni ricercatori dell’Università di Pisa che ha portato alla luce ossa appartenenti ad un cane domestico risalente al paleolitico, rinvenuti nei siti di Grotta Paglicci a Rignano Garganico (Foggia) e Grotta Romanelli a Castro (Lecce) che testimoniano una presenza molto antica del cane, datata tra 14mila e 20mila anni fa, al momento, il più antico cane italiano, che mettono in risalto la somiglianza con un individuo di epoca comparabile proveniente dal sito di BonnOberkassel in Germania. I due cani potrebbero quindi essersi originati da una primordiale popolazione comune, poi diffusasi in varie parti d’Europa.

LA RICERCA ITALIANA

Questo corposo studio portato avanti in collaborazione tra le

Università di Medicina Veterinaria di Milano, Messina, Sassari e Bologna, (e la comparazione di dati provenienti dal National Human Genome Research Institute, National Institutes of Health, Bethesda, MD, USA) ha portato a scoperte interessanti riguardanti i modelli genomici primordiali, specifici di una razza, sviluppati prima dell’impatto causato dalla contaminazione con soggetti provenienti da altre regioni. Inoltre, i nostri ricercatori fanno notare che la maggior parte degli studi precedenti avevano utilizzato un piccolo numero di razze, affrontando solo le relazioni superficiali e limitando la considerazione dell’impatto della selezione artificiale fatta dall’uomo, della divergenza naturale e dell’ibridazione diretta delle razze, che sono evidenti solo attraverso l’analisi di dati genetici primordiali.

IL LIBRO GENEALOGICO

I registri dei cani di razza pura, rivestono un’enorme importanza per lo studio della moderna selezione, come quello di ENCI fondato nel 1882, dell’American Kennel Club (AKC) e dei Paesi appartenenti alla Fédération Cynologique Internationale (FCI), che classificano le popolazioni di cani come razze distinte applicando i regolamenti sul monitoraggio del pedigree, l’adesione a uno standard scritto e la dimensione della popolazione.

Oggi l’ENCI riconosce 17 diverse razze italiane, di cui 13 utilizzate in questo studio. Inoltre, nello studio sono incluse sette popolazioni autoctone locali, definite come varietà canine distinte ed uniche per una specifica regione geografica con popolazioni riproduttive storicamente limitate, ognuna con una lunga e distinta storia di nicchia sviluppatesi in alcune regioni italiane.

Alcuni degli autori della ricerca operano attivamente a livello di ENCI : Polli CTC, Frattini ENCI Servizi Vetogene, Marelli supporto Zootecnico e Luigi Liotta.

Cane corso
Cane da pastore bergamasco
Cane da pastore maremmano abruzzese

ALCUNI DATI EMERSI

Razze canine italiane

Si legge nello studio che mentre la maggior parte delle razze canine moderne si è sviluppata negli ultimi 200 anni, alcune popolazioni canine hanno assunto forme riconoscibili, adatte a compiti distinti, in tempi molto più antichi, addirittura primordiali. L’Italia presentava nella ricerca un numero di 23 varietà canine, di cui 13 riconosciute a livello internazionale e 11 conosciute a livello locale. Queste razze possono essere ampiamente classificate in sette categorie fenotipiche: segugi, guardiani del gregge, mastini e levrieri, come descritto da autori storici romani (Senofonte; Columella, 1954), così come le più moderne razze da caccia, da pastore e da compagnia e le comparazioni genetiche hanno evidenziato una serie di profili genetici che convalidano la teoria per cui la formazione delle razze abbia un’origine primordiale, successivamente influenzata dalla mano dell’uomo e dalla migrazione dei popoli.

I levrieri mediterranei

Per quanto riguarda i levrieri mediterranei, c’è da notare che lo sviluppo di una razza è stato determinato anche dalla vicinanza geografica. Nello specifico, si ritiene che il Cirneco dell’Etna, un levriero di media taglia, si sia sviluppato sull’isola di Sicilia. Le attuali analisi genetiche collocano il Pharaoh Hound dell’isola di Malta e il Podenco di Ibiza dell’omonima isola delle Baleari come i parenti genetici più prossimi al Cirneco dell’Etna. La condivisione di alcune sequenze del DNA che sono trasmesse in blocco (aplotipo) tra il Cirneco dell’Etna e il Pharaoh Hound risale al 1950, riflettendo il riconoscimento della razza FCI delle due razze rispettivamente nel 1956 e nel 1963.

Razze da pastore italiane e pastore tedesco

Una delle principali funzioni che il cane ha svolto nei secoli riguarda certamente la pastorizia che ha origini

Cirneco dell’Etna
Lagotto romagnolo
Maltese
Mastino napoletano
Piccolo levriero italiano
Segugio dell’Appennino

antichissime ed ha trovato grande sviluppo in molte regioni europee. Una delle razze più diffuse in questo campo è certamente il Cane da pastore tedesco le cui impronte genetiche sono state trovate dai ricercatori di questo studio in molte razze (Black Russian Terrier e lo Swedish Elkhound, Cane da acqua portoghese, Barboni, le razze senza pelo messicana e peruviana, Berger Picard). Ciò è dovuto al fatto che il riconoscimento della razza Pastore tedesco avvenuta nel 1899, rifletteva in realtà impronte genetiche di un primordiale cane da pastore agricolo molto diffuso nell’Europa continentale (Caius, 1576; Pennant, 1793; Elite 2015). La condivisione di alcuni gruppi di tratti genetici (aplotipi) riconosciuti nel moderno Pastore tedesco e risalenti al ceppo primordiale, sono stati poi passati alle razze nordamericane durante il loro periodo di sviluppo. L’aggiunta delle razze italiane pone un antenato del Pastore tedesco come collegamento tra la più ampia popolazione di razze da pastore e le razze americane.

Le razze da guardiania si sviluppano lungo le linee della transumanza

Notano i ricercatori che le razze italiane da guardiania presentano un riflesso sorprendentemente accurato del lavoro dell’uomo. La gestione delle pecore e delle capre domestiche è stata un’esigenza chiave fin dalla prima occupazione umana, come risulta dai resti scheletrici di caprini e cani domestici trovati negli insediamenti neolitici della Sicilia (Debono Spiteri et al., 2016; Leighton, 1999).

L’importanza dell’industria ovina in Italia è continuata durante l’epoca romana (Canfield, 1853; Lambert 2014). A causa della topografia e del clima della regione, la transumanza, la pratica di spostare le greggi di pecore e i cani che le proteggevano dai pascoli di montagna in estate a pascoli riparati di pianura durante l’inverno, è stata a lungo utilizzata. In

Segugio italiano a pelo forte
Segugio italiano a pelo raso
Segugio maremmano

alcune regioni, i percorsi standard, denominati “tratturi”, tra i pascoli estivi e invernali sono stati incisi nel paesaggio (Higgs, 1976; Pounds, 1990).

È interessante notare che, mentre il Cane da pastore maremmano abruzzese mostra prove genetiche della relazione di razza con i restanti guardiani del gregge della terraferma, il cane di Mannara, il Mastino Abruzzese e il Pastore della Sila non mostrano legami genetici sostanziali tra loro, ciò suggerisce che attraverso il processo di transumanza, il Cane maremmano abruzzese possa aver influito sulle popolazioni canine incontrate durante il cammino.

La condivisione di alcuni gruppi di tratti genetici (aplotipo) per altre razze europee di cani da guardiania dimostra impronte genetiche condivise tra i Cani da montagna dei Pirenei, il Mastino spagnolo e il Pastore maremmano abruzzese. Di particolare interesse è anche il gruppo delle razze da Pastore ungheresi (guardiani e conduttori).

Allo stesso modo, il Cane di Fonni, guardiano di gregge della Sardegna, evidenzia ancora una volta un assetto genetico esclusivo rispetto a razze attitudinalmente affini.

RIEPILOGO

L’Italia vanta indubbiamente un primato nella selezione di razze autoctone che nel tempo hanno svolto il prezioso ruolo di ausiliari nelle principali funzioni che hanno contribuito all’evoluzione dell’uomo; in seguito, la moderna selezione guidata dall’uomo ha prodotto centinaia di varianti di razze canine. Utilizzando 23 popolazioni canine riconosciute e non, provenienti da una posizione geografica distinta, analisi demogra-

fiche approfondite relative a un’ampia coorte di popolazioni di razze canine consolidate ha rivelato tre modalità attraverso le quali è stata applicata la selezione: divergenza da un’ampia raccolta di individui fenotipicamente simili; basata sulla funzione, attraverso ripetute selezioni senza influenza di altre razze simili; e l’inclusione di riproduttori esterni con i caratteri desiderati.

Il presente campionamento delle razze italiane consente l’analisi delle popolazioni che attraversano più fasi di sviluppo della razza.

L’impatto del progresso umano sulla distribuzione e lo sviluppo della razza è facilmente visibile in relazione alla pratica agricola della transumanza e alla diffusione delle razze da guardiania lungo le rotte abituali.

È stato ulteriormente chiarita una teoria riguardante un tipo comune di “cane da pastore agricolo”, diffuso nell’Europa centrale, che probabilmente esisteva prima della moderna differenziazione del Pastore tedesco.

Si può riconoscere che le impronte genetiche di questa popolazione abbiano contribuito alla formazione di molte razze regionali di cani da pastore europei, tra cui il noto Pastore tedesco, e alle molteplici razze da pastore italiane adattate al lavoro nelle regioni pastorali del Nord Italia come il Pastore Bergamasco, della Lessinia e del Lagorai, L’analisi di ulteriori razze canine regionali amplierà la nostra comprensione degli impatti e dei percorsi della selezione artificiale, rivelando un’interazione sempre maggiore tra la coevoluzione umana e canina.

A cura della Redazione

Spino degli iblei
Spinone italiano
Volpino italiano

La mia razza in 40 righe

Una meraviglia di Spinoni

Il casuale incontro con una razza italiana che possiede un’infinita dignità e capacità comunicative sorprendenti. Felicemente sorpresa dalla solidarietà di due persone incontrate per caso…

Stavo passando in macchina per il centro di Boario Terme quando da una rotonda escono due Spinoni adulti, due maschi. Il più giovane a “ruota” del più anziano. Sono spaesati, attraversano più volte la strada. Fermo la macchina, scendo, mi abbasso, cerco di avvicinarli: mi guardano e se ne vanno, per fortuna verso una strada meno trafficata che conduce al fiume. Li seguo con la macchina, dopo una cinquantina di metri si fermano e annusano per terra. Mi fermo anch’io, scendo e comincio a chiamarli, mi accovaccio e il più giovane dopo qualche minuto si avvicina, mi annusa, arriva anche l’altro. Sono ben tenuti, il più anziano forse un po’ sovrappeso. Intanto, apro il baule e li invito a salire ma non ne vogliono sapere. Suono qualche campanello delle case vicine: mi serve una corda!. Intanto, passa una ragazza che si spaventa per la stazza dei due cani; poi un’altra che per fortuna si ferma per darmi una mano e scorge una signora che nel frattempo si era affacciata dal giardino di casa: le chiediamo una corda. Nel frattempo, i due Spinoni si sono seduti vicino a me, il più giovane mi annusa e comincia a scodinzolare. Non smetto mai di parlare loro con tono amichevole, non voglio che si allontanino ancora. Il più anziano mi guarda con aria seria e dopo un po’mi porge la zampa, come per dire…sono un amico…

Foto archivio. Un rappresentante di questa meravigliosa razza. Spinone italiano. Foto Elisa Poletti.

ro i suoi. La signora della corda lo conosce, parlando tra loro, si capisce di chi sono i cani, poi la signora si preoccupa che la corda possa tenere bene in sicurezza i due Spinoni. Il giovanotto ci ringrazia infinitamente. Gli consegniamo i cani che lo seguono, contenti, trotterellando al suo fianco, verso casa.

Non conosco gli Spinoni come razza se non per sentito dire o per averli visti alle expo.

Torna la signora con due pezzi di corda e mentre riesco a metterli al “guinzaglio”, mi informa che dovrebbero essere i cani di un signore che abita in riva al fiume. Poiché non vogliono salire in macchina, io e la ragazza decidiamo di incamminarci verso il fiume, anche se i due cani non hanno molta voglia di seguirci; ma ecco che arriva una macchina, si ferma, scende un giovanotto che dice che sono i cani di suo zio. Anche lui li aveva visti alla rotonda ed era andato subito dallo zio per avere la certezza che fossero davve­

Sono rimasta davvero colpita dalla loro capacità comunicativa, soprattutto del cane anziano che ha dimostrato una dignità infinita. All’inizio, mi ha guardata da lontano, come per studiarmi, poi, si è avvicinato, mi ha annusata, mi ha guardato negli occhi con fare molto serio. Infine, si è seduto davanti a me e sempre guardandomi negli occhi mi ha ripetutamente dato la zampa…come volesse ringraziarmi: una razza davvero meravigliosa. Così come la solidarietà di due persone sconosciute che mi hanno dato una mano a mettere in sicurezza i due cani.

Renata Fossati

P.S. D’ora in avanti, sempre dei guinzagli di scorta in macchina…

Nuovi studi sui benefici ottenuti dalle

uscite all’aria aperta con i cani

Passeggiate a due

Per il cane un ottimo rimedio contro obesità, problemi articolari e stress. Per l’uomo una serie di miglioramenti fisici e psicologici

Una passeggiata regolare è di vitale importanza per la salute dei cani infatti, L’obesità è associata a una serie di disturbi medici tra cui osteoartrite, malattie cardiovascolari, malattie del fegato e resistenza all’insulina.

Uno studio pubblicato su “Betterhealth” sottolinea che la maggior parte dei cani ha bisogno di essere portata a passeggio per almeno un’ora, una volta al giorno, anche se alcuni cani molto attivi, potrebbero richiederne di più. La

razza del cane,così come il suo livello di forma fisica e l’età, determineranno anche quanto tempo e quanto vigorosa dovrebbe essere la passeggiata.

L’uscita all’aria aperta può rendere un cane molto felice. Annusare, osservare e stare in compagni di persone amiche è estremamente gratificante per lui. Un cane che non riceve abbastanza esercizio può facilmente annoiarsi o diventare distruttivo.

Per i proprietari di cani sono stati rilevati numerosi benefici per la salute e interessanti risvolti per le relazioni sociali. Gli abituali incontri con altri proprietari sortiscono una sorta di rete spontanea di amicizie e sollecitano interesse anche per gli sport cinofili. I vantaggi includono anche una migliore forma cardiovascolare, una pressione sanguigna più bassa, muscoli e ossa più forti (costruiti camminando regolarmente) e una diminuzione dello stress.

COSA DICE LA SCIENZA

Una ricerca condotta dall’Università dell’Australia occidentale ha scoperto che possedere un cane può portare benefici anche all’intera comunità. I ricercatori hanno rilevato che i proprietari di cani, avevano maggiori probabilità di:

• Riconoscere e salutare le altre persone per strada

• Scambiare favori con i vicini

• Incontrare altri nel loro quartiere

• Le persone che portano a spasso i loro cani sono viste dagli altri come amichevoli e disponibili.

• Accarezzare e un animale domestico può ridurre gli indicatori fisiologici di stress, inclusa l’ipertensione.

• È noto che la compagnia non giudicante e l’amore incondizionato offerti dai cani hanno notevoli benefici per la salute mentale dei proprietari, inclusa una maggiore autostima.

La rivista “Whiskers to Tails” ha pubblicato una interessante raccolta di ricerche scientifiche che concordano sui benefici del dog walking, per il cane e per il padrone scardinando , per esempio, l’ ipotesi degli scettici secondo i quali per i cani un giardino può essere un valido sostituto …per tutta la vita; un giro dell’isolato è più che sufficiente; un cane pigro è felice anche stando sempre in casa ecc. ecc.

1. Secondo “PetBacker” il 93% dei proprietari di cani ha affermato che portare a spasso il proprio cane lo aiuta a sentirsi meno stressato.

Dopo una lunga e salutare passeggiata, una buona abitudine per aumentare la confidenza ambientale di un cane insicuro è quella di permettergli di osservare ciò che lo circonda standosene seduto al bar o al ristorante con il proprio padrone. Generalmente, i cani si accucciano sotto il tavolo e osservano. Anche se apparentemente sembrano dormicchiare, in realtà “registrano” una gran quan-

tità di informazioni sonore, olfattive e relazionali che li aiuteranno a gestire sempre al meglio tutte queste novità che influenzano la sfera emotiva, condizionando il processo d’apprendimento.

2. “BetterHealt” afferma che i cuccioli che non svolgono alcuna attività possono diventare rapidamente obesi e questo potrebbe portare a malattie cardiovascolari ed epatiche, artrosi e resistenza all’insulina. Secondo i veterinari di questo centro molti dei loro cani hanno perso peso seguendo un programma predeterminato di camminata regolare. Per esempio, un Labrador retriever anziano che aveva bisogno di perdere 10 chili , dopo la dieta è stato in grado di muoversi più facilmente anche in età avanzata, sia per la perdita di peso che per la migliorata mobilità articolare dovuta ad un’attività consistente e cadenzata.

3. Per il “VCA Hospital” le passeggiate costanti possono anche migliorare la salute dell’apparato digerente e urinario

Poiché generalmente i cani amano una certa routine, fornire loro l’opportunità di espletare le proprie deiezioni in

modo regolare può aiutare a prevenire la stitichezza, poiché camminare favorisce la digestione. È importante notare che la ritenzione della vescica può anche portare a infezioni del tratto urinario, quindi consentire al cane di svuotare regolarmente la sua vescica lo manterrà felice e in salute.

4. La “Animal Foundation” rileva che la mancanza di passeggiate e di esercizio fisico possono influire anche sulla salute mentale dei cani. L’impossibilità di esplorare, la mancanza di esercizio e interazione possono anche portare a paura o stress.

Soprattutto con i cani iperattivi che erano diventati distruttivi a causa della noia, si sono ottenuti risultati interessanti attraverso uscite regolari unite alla possibilità di annusare, correre e rilassarsi all’aperto. È importante mantenere i ritmi poiché i cani sanno adattarsi meglio alle situazioni regolari e sanno attendere con calma l’ora della passeggiata liberatoria. Ci sono cani che non amano le passeggiate perché magari hanno avuto esperienze negative collegate alle condizioni atmosferiche come per

esempio forte vento, temperature troppo calde o troppo gelide. Per motivarli sarà necessario associare le passeggiate a condizioni meteorologiche a loro favorevoli; in seguito, munirsi di bocconcini prelibati per rinforzare la fiducia in voi anche in condizioni meteo poco favorevoli, con pazienza, senza mai forzare la loro volontà.

5. “Positively”, assicura che le passeggiate costanti con il cane possono rafforzare il legame di coppia e ridurre la loro solitudine

Le passeggiate aiutano il cane non solo ad alleviare la solitudine ma contribuiscono a creare fiducia verso il proprietario ed a migliorare il suo sviluppo comportamentale. Durante un sondaggio, molti dog sitter hanno commentato che le passeggiate aiutano i cani a socializzare, in particolare quelli timidi. È uno dei modi migliori per farli interagire direttamente con l’ambiente e sono facilitati nel formare associazioni positive con il dog sitter che permette loro di svolgere un’attività piacevole e interessante con il mondo che li circonda.

6. “PetMD” osserva che il dog walking può aumentare la salute emotiva e mitigare i comportamenti indesiderati. La costante ricerca dell’attenzione attraverso comportamenti indesiderati come scalpitare, saltare, uggiolare e

abbaiare è fastidioso per noi e dannoso per la capacità del cane di interagire con la società. Le passeggiate regolari aiutano il cucciolo e il cane adulto a liberare l’energia in eccesso e gli consentono di trascorrere del tempo in compagnia, in modo positivo.

CONSIGLI UTILI DURANTE LE PASSEGGIATE

• Assicurarsi di scegliere una razza adatta al proprio stile di vita.

• Prepararsi per il dog walking come per qualsiasi altro esercizio sportivo.

• Tenere sempre il cane sotto controllo e portare sacchetti per la raccolta delle deiezioni.

• La maggior parte dei parchi e delle riserve nazionali del nostro Paese hanno regole specifiche per l’accesso ai cani, è bene informarsi con anticipo. Lo stesso vale per le spiagge.

• Evitare di camminare in condizioni di caldo o di gelo estremo.

• Portare acqua fresca da bere per entrambi.

Ermelinda Pozzi Fotoservizio di Elena Corselli e Sara Venturelli

L’importanza dell’alimentazione nella crescita dei cuccioli

Il cane che verrà

Il ruolo determinante degli allevatori. I consigli dei veterinari per mantenerli in ottima salute. Ad ogni razza il cibo adatto

In un organismo animale, l’alimentazione riveste un ruolo importante a garanzia di una crescita adeguata che riguarda muscoli, scheletro e mantello. Le nostre razze, così differenti tra loro, mostrano una tale varietà di taglie che implicano una naturale diversificazione alimentare mirata a esigenze specifiche. Per esempio, è facile immaginare quali siano i fabbisogni di un cucciolo di grande taglia che nel corso della sua crescita aumenterà il suo peso di cento volte rispetto alla nascita, messo a confronto con una cane di piccola taglia che, invece, lo modificherà solo di pochi kilogrammi.

In questo panorama, il ruolo degli allevatori è determinante, dato che avranno il compito di svezzare i cuccioli fornendo loro tutto l’apporto energetico di cui necessitano.

Un’altra differenza sostanziale presente nei cuccioli e legata alla razza, riguarda la dentizione che può differenziarsi anche di alcune settimane nella sua crescita visto che le razze nane tardano molto nel presentare la dentatura da latte rispetto alle razze di taglia più grande. Un altro fattore da tenere in considerazione è la velocità della crescita. Nelle taglie giganti è possibile che dai tre ai

Golden Retriever. Foto Lavia Ceccarelli.

sei mesi di vita il peso passi da circa 18 kg a circa 34 kg, per poi raggiungere nei soggetti maschi anche i 90 kg di peso in età adulta.

Mantenere sana e integra una struttura così imponente è un lavoro che richiede attenzione e metodo. Comunque, anche nelle altre razze di taglia piccola e media la questione rimane importante in quanto una dieta bilanciata è sempre necessaria per la crescita omogenea e la salute generale del cucciolo, compreso il mantello che viene nutrito e protetto da un’alimentazione adeguata.

Un recente studio condotto da Joseph Wakshlag, DVM, PhD, professore di nutrizione clinica presso il Cornell University College of Veterinary Medicine, fornisce alcuni suggerimenti, alcuni dei quali certamente conosciuti e messi in atto dalla maggior parte degli allevatori.

A differenza del cane adulto che deve mantenere il suo peso forma, il cucciolo ha bisogno di nutrienti extra per alimentare la sua crescita continua. Per agevolare anche la fattrice e tenendo conto dello sviluppo della dentizione, dovrebbero ricevere cibo solido o semi solido intorno alle quattro settimane

Riguardo al tipo di alimento, Tony Buffington, professore di scienze cliniche veterinarie presso l’Ohio State University Veterinary Hospital, suggerisce: “Nei primi sei mesi circa, le esigenze nutrizionali cambiano molto rapidamente, pertanto sarebbe utile chiedere a veterinari che abbiamo esperienza con diete appropriate già testate nel tempo”

TEMPI E MODI DI SOMMINISTRAZIONE

• Ci sono anche errori da evitare, come per esempio somministrare ai cuccioli cibo per cani adulti poiché li priverebbe di importanti nutrienti. Le razze di taglia

grande (una volta che non prendono più il latte materno) dovrebbero essere alimentate con cibo secco, non umido, entro 9 o 10 settimane; i cani di piccola taglia entro 12 o 13 settimane, somministrando loro dai tre ai quattro pasti al giorno

• I pasti possono essere ridotti dopo i quattro/cinque mesi, passando da tre a due ma anche in questo caso, le razze piccole possono mantenere ritmi differenti.

• Durante l’età adulta, è sempre consigliabile mantenere due pasti al giorno per non sovraccaricare lo stomaco con una sola somministrazione.

• Le quantità di cibo da somministrare diventano a volte un vero e proprio rompicapo per il proprietario, specialmente se inesperto, che regolandosi sulla golosità del cucciolo potrebbe involontariamente accrescere il peso a dismisura, con conseguenze sulle articolazioni (nei cani di taglia grande e gigante) ma anche sulla salute.

Bearded Collie. Foto Filippo Ripoli.
Epagneul Breton. Foto Renato Zaratin.

QUESTIONE DI METABOLISMO

Le dimensioni delle porzioni dipendono dal metabolismo individuale e, ovviamente, dalla taglia. Per questo, è meglio seguire una tabella personalizzata a misura del proprio cucciolo. Quando esce dall’allevamento, avrà certamente come corredo un sacchetto di crocchette che è abituato a mangiare, bilanciate su misura, in maniera tale da non affrontare un cambiamento radicale dell’ alimentazione. È buona norma non fare mai dei cambi di alimentazione repentini, anche in età adulta, ma di procedere sempre per gradi. Se il cucciolo salta occasionalmente un pasto o mangia svogliatamente, potrebbe significare che è giunto il momento di passare da tre a due pasti al giorno. È anche buona norma non lasciare il cibo sempre a disposizione, se dopo una quindicina di minuti le crocchette sono ancora nella ciotola, è meglio sollevarla.

UN AIUTO DALLA RICERCA

In commercio, c’è una grande varietà di prodotti per cuccioli. Quelli premium o super premium hanno una composizione maggiormente garantita nello lorostabilità nu-

trizionale. Inoltre, le principali aziende di cibo per cani investono molto nello sviluppo e nella ricerca dei loro prodotti, aggiornando costantemente le formule per stare al passo con i loro concorrenti. Ciò significa che l’alimentazione con cibo di alta qualità offre migliori garanzie nella nutrizione dei cuccioli e dei cani adulti. Inoltre, proprio in funzione delle differenze sostanziali di taglia, gli alimenti sono differenziati a seconda delle razze in quanto le esigenze nutrizionali sono differenti.

I RISCHI

• Sarebbe buona norma pesare il cucciolo settimanalmente e registrare i suoi progressi, confrontandolo con tabelle di peso adatte alla razza, regolando così la sua assunzione di cibo per raggiungere un tasso di crescita medio.

• Un cane giovane che “trasporta” troppo peso ha un rischio maggiore di problemi ortopedici, a causa dello stress sulle articolazioni ancora immature. L’obesità può anche portare a diabete, malattie del cuore e di altri organi e letargia generale.

• Una costante abitudine di somministrare avanzi della tavola può creare uno squilibrio nutrizionale e alcuni

Border Collie Foto Loretta Forti.

ingredienti e spezie possono causare mal di stomaco nei cani o avere conseguenze anche gravi sul metabolismo.

• Quando si passa dal cibo per cuccioli a quello per adulti, è necessario effettuare il passaggio gradualmente nell’arco di alcuni giorni. Un improvviso cambiamento nella dieta può causare disturbi allo stomaco.

LE DIETE E GLI INTEGRATORI

• Quando necessario dal punto di vista medico, è possibile somministrare diete prescritte dal veterinario o da un nutrizionista (in scatola o secche) per alimentare cani con malattie renali, malattie cardiache, diabete e altre condizioni gravi. Questi alimenti non dovrebbero mai essere somministrati senza prescrizione medica.

• Alcuni integratori vitaminici o minerali, se utilizzati in modo errato (come il calcio in eccesso dato a un cane di taglia grande), faranno più male che bene.

• Piccole porzioni di carota o pezzi di mela sono salutari snack ipocalorici che la maggior parte dei cani ama.

• È molto rischioso somministrare ai cani integratori per

il mantello utilizzati per animali da pelliccia.

• L’acqua dovrebbe essere sempre disponibile. Per evitare l’accumulo di batteri, è meglio lavare la ciotola dell’acqua ogni giorno.

CONCLUSIONE

La crescita di un cucciolo, a partire dallo svezzamento sino all’età adulta, è un processo molto articolato che richiede attenzione, conoscenza e competenza. La grande varietà di taglie che le razze canine presentano necessitano di diete mirate alle loro esigenze di crescita. Per questo motivo il ruolo degli allevatori esperti riveste una particolare importanza basata sull’esperienza e sulla profonda conoscenza delle razze allevate.

Il prezioso aiuto di veterinari ed esperti nutrizionisti si rivelerà fondamentale in presenza di particolari problemi dovuti ad allergie o patologie esistenti che necessitano di particolari diete o integratori alimentari.

Un cucciolo adeguatamente alimentato e cresciuto in un ambiente favorevole sarà in grado, in futuro, di svolgere con l’uomo una gran quantità di compiti, in primis, stargli accanto come un vero amico fedele.

Renata Fossati

Yakutian Laika. Foto Salomon Russo.
Peli corti,

lunghi o ricci a confronto

La salute passa dal mantello

I consigli dei veterinari per mantenerlo in perfetta forma. Da non sottovalutare i primi segnali come opacità, fragilità o forfora eccessiva

I mantelli dei cani sono differenziati sia per lunghezza che per tipo di tessitura. Abbiamo quindi una vasta galleria di modelli come per es. i Bassotti che possono avere il pelo corto, lungo o duro. Il Borde collie che ha un mantello moderatamente lungo, oppure, corto; il Cane da pastore bergamasco che presenta un mantello piuttosto ruvido (simile al pelo di capra) con fiocchi ondulati o il Barbone che ha un pelo abbondante di tessitura fine, lanosa e ben arricciata, elastico al tatto.

Il mantello caratterizza spesso la tipicità di un cane, soprattutto se è lungo e folto come quello di un Rough Collie o duro e folto come quello degli Schnauzer; altresì, un mantello tipico garantisce la funzione per la quale la razza è stata selezionata, per es. come il pelo corto e denso con

sottopelo impermeabile dei Labrador retriever o i mantelli dei cani nordici che sono particolarmente ricchi di sottopelo spesso e fitto, a protezione dalle temperature polari.

Le buone condizioni della pelle e del mantello dei cani sono ottimi indicatori della loro salute. Un pelo sano dovrebbe essere lucido e liscio, non fragile o secco, e la pelle sana dovrebbe essere elastica e chiara, non grassa, squamosa o irregolare. Sebbene la salute e l’alimentazione influenzino la lucentezza e la consistenza del pelo, anche una regolare pulizia e cura della pelle aiuteranno a mantenere il pelo lucente, privo di grovigli, indipendentemente dal tipo di mantello che possiedono.

Chihuahua. Foto Cristina Belletti.

Uno studio di Tammy Hunter e Cheryl Yuill, medici veterinari, ha messo in luce diversi fattori, alcuni già noti, altri magari sottovalutati, che possono contribuire a mantenere in buona salute il mantello dei cani, oppure, mettere in guardia da stati di malessere di cui l’animale soffre dato che il pelo è un’ottima sentinella al riguardo.

L’allevamento selettivo ha portato allo sviluppo di cani con diversi tipi di mantello. Alcune razze hanno peli che crescono continuamente senza fare la muta, e necessitano di particolari toelettature, alcune delle quali richieste per le esposizioni di bellezza. Altre come i cani nordici, i cani pastori e molti cani da compagnia hanno mantelli lunghi e spessi con uno strato esterno di peli di guardia e un sottopelo lanoso e sottile che funge da strato isolante. Queste razze spesso subiscono due cicli stagionali di muta all’anno (tarda primavera e tardo autunno), durante le quali gran parte del sottopelo cade a ciuffi. Molte razze a pelo corto sono sprovviste di sottopelo e spesso lo perdono, lentamente, durante tutto l’anno.

IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE

Gli esperti sottolineano che la pelle è l’organo più grande del corpo e che le cellule della pelle si dissolvono rapidamente. Per la maggior parte dei cani, praticamente tutta la pelle è ricoperta di peli, che vengono persi regolarmente o, nelle razze che non perdono pelo, crescono costantemente. Per mantenere la pelle e il pelo in uno stato di salute, i cani hanno bisogno di una dieta adeguatamente bilanciata che contenga proteine digeribili di alta qualità, carboidrati, grassi, minerali e vitamine, oltre a fornire il numero appropriato di calorie per soddisfare il loro fabbisogno energetico.

Se i nutrienti non vengono digeriti bene e sono di scarsa qualità, non solo non saranno disponibili per soddisfare i bisogni dell’organismo, ma faranno anche lavorare di più fegato e reni per eliminare le sostane indigeribili. La dieta ideale dovrebbe essere personalizzata in base alla fase di vita specifica del cane (cioè cucciolo, adulto, anziano) e allo stato di salute. In tutti i casi, qualità ed equilibrio sono le chiavi di una buona alimentazione.

Un cane la cui dieta è inadeguata per soddisfare le sue esigenze metaboliche avrà un pelo opaco e secco e spesso lo perderà in maniera insolita. È quindi consigliabile rivolgersi agli specialisti del settore quali veterinari e nutrizionisti.

Rottweiler. Foto Andrea Fazzalari. Barbone gigante. Foto Emanuela Broi.

L’INFLUENZA DELLO STRESS

Malattie o stress, soprattutto se cronici o di lunga data, influenzeranno l’aspetto del pelo del cane, in particolare la sua lucentezza e consistenza, e molti di loro ne perderanno molto quando saranno sotto stress. Alcuni degli esempi più comuni di malattie che possono colpire il pelo del cane includono squilibri ormonali o altri problemi metabolici, disturbi digestivi come diarrea cronica, parassiti, sia interni (vermi intestinali) che esterni (pulci, zecche, acari). Anche l’artrite o l’obesità possono causare problemi alla pelle come forfora o dermatiti, soprattutto se il cane non è in grado di pulirsi correttamente.

PROBLEMI A CARICO DEL DERMA

Molte malattie della pelle influenzeranno sia la lucentezza che l’aspetto del mantello

Allergie e seborrea causano prurito e alterazioni nella normale produzione di oli per la pelle, con conseguente pelo opaco, chiazze o perdita inusuale di pelo. A volte, il cambiamento della dieta può incidere positivamente sulla ripresa del mantello.

LA TOELETTATURA

Tutti i cani che beneficiano di una toelettatura regolare per rimuovere i peli e le cellule morte della pelle potranno mantenere il pelo libero da sporco, detriti e parassiti esterni e godranno della giusta distribuzione di oli naturali contenuti nel derma.

I cani con mantelli lunghi, setosi o ricci richiedono una frequente spazzolatura per evitare che i loro peli si aggroviglino o si arruffino, specialmente intorno alle orecchie, sotto le ascelle, lungo le cosce o sulla coda. I cani con pelo corto possono richiedere una spazzolatura meno frequente. Tuttavia, la frequente spazzolatura di qualsiasi cane che perde pelo ridurrà drasticamente non solo la quantità di peli che si spargeranno per casa, ma eviterà anche il cane ne ingoi troppi durante l’auto toelettatura con la lingua.

Indipendentemente dal tipo di pelo, sarebbe necessario ispezionarlo di frequente per assicurarsi che non ci siano grovigli o nodi, soprattutto dopo una passeggiata nell’erba o nei boschi poiché ramoscelli o foglie secche rimasti intrappolati nel mantello e potrebbero causare irritazioni.

Bassotti a pelo duro.Foto Silvia Bagni.

IL BAGNO

La maggior parte dei cani richiede il bagno solo occasionalmente e la frequenza varia in relazione all’età, stile di vita, tipo di pelo e stato di salute. I cani che hanno un sottopelo spesso, trarranno beneficio dal bagno in primavera o in autunno, quando stanno subendo la muta ed è buona norma, per evitare l’infeltrimento del pelo morto, spazzolare con cura prima di lavarlo.

I cani devono essere lavati solo con uno shampoo apposito: la loro pelle ha uno spessore e un pH (acidità) diversi rispetto alla pelle umana. Lo shampoo umano, compreso quello per bambini, è troppo aggressivo per la loro pelle. Per i bagni regolari, uno shampoo ipoallergenico senza profumi aggiunti è la scelta migliore. Per alcuni mantelli lunghi e fragili o per pelli delicate è consigliabile applicare successivamente un prodotto condizionante per ripristinare l’idratazione perduta della pelle e ridurre al minimo lo sviluppo della forfora dopo il bagno.

PROBLEMI DI STAGIONE

Alcuni cani possono soffrire di irritazioni cutanee legate a condizioni invernali secche, in particolare a causa della mancanza di umidità nelle nostre case. Altri cani che hanno allergie ai pollini di alberi, piante o erba, possono

sviluppare problemi alla pelle durante la stagione dei pollini - questo può verificarsi in primavera, durante l’estate o l’autunno.

Alcuni cani sono allergici alle pulci o ad altri insetti e possono sviluppare un’eruzione cutanea o una perdita di pelo a chiazze anche con una singola puntura di insetto. In questi casi, la diagnosi di un veterinario sarà necessaria per poter utilizzare i medicamenti adatti a risolvere il problema.

IL PELO, SENTINELLA DELLA SALUTE

A volte, problemi della pelle come forfora eccessiva, forte odore sgradevole, pelo grasso o perdita eccessiva di pelo possono indicare un problema di fondo più serio, quindi è bene non sottovalutare sintomi persistenti nel tempo. Solo una diagnosi più approfondita da parte di un veterinario sarà in grado di indagare l’origine delle manifestazioni cutanee e apportare le giuste cure.

In conclusione, sottolineano gli esperti, l’aspetto generale del mantello dei cani potrebbe essere il primo indicatore di problemi di salute. Un cane sano non avrà eccessive o anomale perdite di pelo ma avrà un mantello lucido, privo di forfora o untuosità.

Lorenza Drini
Border Collie. Foto Claudio Branca.

Una Van De Flor miglior Bracco italiano a Zara

I

cambiamenti

ambientali hanno caratterizzato la competizione su

Prove ENCI a Zara per continentali

starne

La selezione dei nostri allevatori e il lavoro dei conduttori hanno prodotto soggetti all’altezza delle sfide richieste. Il Kennel Club Croato ha garantito un’organizzazione in linea con le norme sanitarie vigenti

Zara autunno 2021: tornano le prove autunnali su starne per le razze continentali con qualifiche italiane e CACIT in palio, organizzate da ENCI. Grazie al rispetto delle normative vigenti in merito al contenimento della pandemia e alla attenta organizzazione del Kennel Club Croato, Branko Sare torna ad organizzare in collaborazione con ENCI sei giorni di prove nella nota della “caccia su starne” nei giorni 6-11 di dicembre 2021. Le prime quattro con qualifiche italiane e le ultime due con qualifiche croate. Buona la partecipazione dei concorrenti per la quasi totalità italiani e ottime le prestazioni con risultanze leggermente inferiori al passato ma di eccellente qualità: Tramp, Epagneul Breton condotto da Mauro Pezzulli, è il miglior continentale estero, mentre per le razze italiane sono lo Spinone Kris di Dario Berna e Una Van De Flor, Bracco italiano di Venicio Tognolo che ottengono i migliori risultati. Il conduttore che si è classificato con le migliori qualifiche è Tullio Bottani. Zara resta un’opportuna palestra anche se in questa occasione, pur essendo ancora presenti in numero sufficienti, si è riscontrato un calo nella dei branchi di starne.

Presenti per le verifiche funzionali gli esperti giudici Giovanni Barbieri, Claudio Cortesi, Daniele Gaddini e Ernesto Ghirardo, ai quali si sono affiancati anche i Giudici croati Neven Ljubicic, Dragan Milanovic, Darko Martinovic, Drazen Tulicic, Elvis Gospic e Pucar Berislav. Circa centoventi i cani iscritti quotidianamente suddivisi in otto batterie con rappresentanti di tutte le razze continentali che hanno ottenuto oltre cento qualifiche con la netta preponderanza all’Eccellente. Pur considerando un leggero calo in percentuale rispetto a quelle ottenute in passato nella totalità dei soggetti presentati al test, è importante sottolineare la qualità dei risultati ottenuti. Abbiamo ascoltato le opinioni di due degli esperti gitaliani intervenuti Ernesto Ghirardo e Giovanni Barbieri, che hanno avuto modo di giudicare a Prkos e Nin,

Dice Ernesto Ghirardo: “Conosco queste zone da anni e frequento sempre con piacere Zara. Pur nella cognizione della situazione globale che ha messo in luce maggiori difficoltà nel reperimento dei branchi di starne, mediamente ho potuto osservare dai cinque ai sei branchi di

starne al giorno. Ricordo che comunque non è facile riuscire nell’intento con i branchi e che solamente i cani ben preparati ed in possesso di importanti qualità riescono a risolvere il compito. Le qualifiche assegnate sono state

Dario Berna con Kris

miglior Spinone e miglior continentale

italiano a Zara

per lo più all’eccellenza a testimonianza della bontà di questa opportunità che fornisce Zara ma anche della riconosciuta “scuola cinofila italiana” che resta ai massimi livelli per la selezione zootecnica. L’organizzazione croata è stata precisa, concorrenti e giudici sono stati messi a loro agio ed in totale sicurezza. Trasparente e precisa anche quella di carattere tecnico che ha giovato del costante collegamento con gli uffici ENCI.”

Giovanni Barbieri afferma “Ricordo la zona delle antenne di Nis come quella più ambita nel corso degli anni, in virtù delle garanzie di incontro che questa ha sempre concesso. Quest’anno ci siamo trovati in condizioni ambientali evidentemente modificate e ciò ha compromesso anche le possibilità di incontro. Meno branchi di starne ed una presenza più massiva di altra selvaggina migratoria e stanziale. Ciò non significa che non sia stato opportuno, ma ha messo maggiormente in difficoltà i cani rispetto al passato. Test severi durante i quali solamente i cani con opportuna esperienza sono riusciti nell’intento e per i quali è stato necessario ribattere i pochi branchi reperiti, compito che sappiamo non è mai facile. Gli ultimi due giorni di prova sono stato spostato nei terreni di Prkos e in questa seconda occasione le condizioni erano decisamente migliori. Zara resta opportuna, forse più severa rispetto al passato, considerando la nota della caccia a starne di fondamentale importanza. Sono comunque soddisfatto, organizzazione sempre all’altezza e in maggioranza, cani di alto livello qualitativo.”

Pertanto possiamo concludere che sono evidenti le mutazioni ambientali che hanno influito notevolmente sulla presenza dei branchi di starne che si sono dislocate in terreni differenti da quelli normalmente utilizzati. Marco Ragatzu

Branko Sare insieme a Tullio Bottani premiato come miglior conduttore

Tramp Epagneul Breton migliore assoluto dei continentali a Zara

Valserita Obi di Valentic

Quattro giorni di qualifiche italiane su starne

Prove ENCI a Zara per le razze inglesi

Ottime prestazioni sul terreno per gli “atleti” che in oltre settanta guadagnano l’Eccellente

Anche le razze da ferma inglesi partecipano al test nella nota della “caccia su starne” a Zara, in Croazia, dal 13 al 18 dicembre 2021. Le prime quattro giornate sono state caratterizzate dalla concessione delle qualifiche italiane mentre le ultime due rivolte a quelle croate. Dopo la tournée dei continentali, anche per gli inglesi la partecipazione ha visto un buon numero di soggetti, circa cento esaminati al giorno, suddivisi in quattro batterie. Gli incontri non sono mancati e dalle qualifiche assegnate si evince una eccellente qualità media dei cani esaminati. Ottimo il lavoro da parte dei conduttori e degli esperti giudici, così come riconfermata la preziosa e puntuale ospitalità del comitato organizzatore capitanato da Branko Sare, presidente del Kennel Club Croato. Preponderante la presenza dei Setter inglesi rispetto ai Pointer che vedono qualificarsi come miglior soggetto assoluto il Setter inglese Decor Evans condotto da Nicola Nicoletti, miglior conduttore nella kermesse croata; alle redini di Serdo Valentic è invece Valserita Obi che ottiene la migliore qualifica e il CACIT per i Pointer, al quale segue Hadolf Sasa Stankovic condotto da Federico Camellini con la Riserva CACIT.

Il 2021 si chiude con la trasferta balcanica a Zara per le razze da ferma inglesi: quattro batterie al giorno in scena che hanno esplorato altrettante porzioni di terreno dove hanno ruotato pressoché tutti i concorrenti esaminati da differenti esperti giudici. Assolutamente sufficiente la quantità di starne reperite che hanno contribuito ad evidenziare i soggetti meritevoli per qualità venatorie e di stile.

Senza contare sui terreni delle antenne di Nin, nei restanti utilizzati le possibilità di incontro erano per lo più in ogni coppia in esame e le qualifiche assegnate vedono in netta maggioranza la conquista dell’Eccellente, (settantuno) con dodici tra CACIT e Riserve CACIT e - in aggiunta a quelli di accesso ai barrages - otto tra CAC e relative Riserve CAC di batteria. A questi si sommano tre MB; assegnati anche otto CQN.

Come al solito l’ospitalità del Kennel Club Croato si riconferma, riuscendo ad organizzare tutte le prove con prontezza e nel rispetto della sicurezza sanitaria.

Sono intervenuti dall’Italia gli esperti Giuseppe Bettocchi, Giuseppe Colombo Manfroni, Ermenegildo Antonio Bonfante e Riccardo Rosa, ai quali si sono affiancati quelli

croati Pucar Berislav, Elvis Gospic, Neven Ljubicic e Drazen Tulicic.

Tra di loro abbiamo ritenuto opportuno ascoltare la voce di Giuseppe Colombo Manfroni che ha avuto l’occasione

di vivere anche la parentesi dedicata alle razze continentali, ponendo così opinione di un confronto: “Una trasferta goduta in pieno, prima come partecipante e spettatore nei giorni dedicati ai continentali e adesso come esperto in giuria per gli inglesi. I terreni che abbiamo esplorato, si sono manifestati ottimi per vegetazione e orografia dove i rappresentanti delle razze inglesi hanno avuto modo di mostrarsi nelle loro qualità, potenzialità e, soprattutto, concretezze guadagnando il massimo: ciò testimonia da un lato le grandi qualità selezionate e dall’altro la bravura dei preparatori e conduttori, ma, daltro canto, anche le capacità degli esperti giudici di condurre al meglio le batterie sul terreno. Non mi sbilancio per l’ospitalità, riconoscendo che oramai mi sento veramente a casa anche in questi luoghi.”

Marco Ragatzu

Decor Evans in ferma
Federico Camellini con Hadolf Sasa Stankovic prima del turno che lo porta al CAC e poi Riserva CACIT
Giuseppe Colombo Manfroni
Nicoletti riceve il premio per miglior conduttore e miglior soggetto con Decor Evans

il monitoraggio

Annuale censimento della beccaccia a Burgio

Conservare e tutelare

ENCI in prima fila con l’impiego di cani specializzati nel monitoraggio dei preziosi volatili. L’annuale convegno ha evidenziato incoraggianti e preziosi risultati

Di nuovo nella splendida Isola di Trinacria per i monitoraggi sulla specie scolopacide: Burgio, monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, (Agrigento) dal 10 al 12 dicembre 2021. Si tratta di uno dei progetti più preziosi che l’ENCI ha messo in atto negli ultimi anni, opera che contribuisce non solamente alla selezione zootecnica del cane da ferma ma che si rivolge anche alla protezione faunistica in questo caso la beccaccia, e tutela ambientale, nelle quali la cinofilia riveste importante e fondamentale ruolo di compartecipazione, e Burgio è l’emblema mondiale di questi eventi in virtù della particolare predilezione da parte dello scolopacide che apprezza questi habitat per il suo svernamento. La beccaccia è oggetto di studio da molti anni e molte sono state le opere di censimento via via messe in atto, ma l’utilizzo del cane da ferma rappresenta sempre più il metodo non invasivo che garantisce lo studio di dati raccolti. L’attivissima Associazione Beccacciai e Perniciai ed il Gruppo Cinofilo Trinacria, rappresentati dal consigliere nazionale ENCI dr. Antonino La Barbera e dal presidente del gruppo Michele Pizzuto, si sono adoperati nell’organizzazione

delle opere di questo censimento sono intervenute le unità cinofile con continentali ed inglesi, partecipando al test che ha potuto donare tangibili risultanze sia per la tutela rivolta alla beccaccia che alla selezione zootecnica del cane da ferma. Nel rispetto delle norme sanitarie vigenti, sono stati monitorati una buona porzione della totalità dei 6.000 ettari che comprendono questi terreni, con l’utilizzo di una dozzina di unità cinofile le quali hanno alternato approssimativamente centoquaranta cani nelle tre giornate, prevalentemente Setter inglesi, Kurzhaar e Pointer. Attuando il protocollo concordato con ISPRA sono state scelte le zone di intervento all’interno del comprensorio della Valle del Sosio: nonostante le improvvise precipitazioni notturne si è avuto modo di esplorare le ambientazioni preferite in condizioni che non hanno interferito nell’oculato monitoraggio durante il diurno e che hanno reso possibile il conteggio di quindici beccacce quotidianamente. Tale dato statistico contribuisce allo studio della migrazione di questa specie ed anche alla constatazione del suo stato di salute, oltre che, indirettamente, anche a quello dell’habitat che si cerca di conser-

Leonardo Scarpinati impegnato con Ardruber Sheran che indica beccaccia durante

vare. L’ENCI riesce nell’intento grazie alla conservazione del progetto “MYENCI” che concede agli esperti giudici, (qui in veste di monitoratori) l’applicazione messa a punto da ENCI stesso e da ISPRA, contribuendo alla compilazione della scheda di censimento predisposta dal prof. Silvio Spanò.

Il 10 dicembre si è svolto il workshop sulle ultime considerazioni in merito alla presenza della beccaccia (Scolopax rusticola) nel territorio della R.N.O. Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, precisamente nell’area di Burgio. “Questo luogo non è stato scelto a caso - come specificato da Francesco Messana, già Ispettore Superiore del Corpo Forestale Regione Sicilia e promotore/organizzatore del meeting - ormai da 30 anni, il piccolo comune agrigentino accoglie regolarmente gli appassionati delle prove di selezione zootecnica canina delle razze da ferma”. Il dott. Osvaldo Ernandez, già direttore sanitario di Trapani, dice di Burgio: “La sua foresta è il più grande serbatoio di bec-

cacce della Sicilia dopo i Nebrodi e le opere di monitoraggio in queste sedi sono di sicura importanza, quindi per come tali devono essere mantenute, pur considerando le avversità imposte da una burocrazia spesso tiranna e da un atteggiamento di ostruzionismo strumentale. Tali attività risultano necessarie per la continuazione nella tutela della specie oggetto di interesse. Inoltre, l’occasione è fruttuosa in quanto contribuisce al dialogo di confronto tra tutti gli Enti interessati che si riferiscono alla Regione Sicilia, a quelli di protezione e tutela faunistica e quello di interesse cinotecnico, tutti strettamente legati da obiettivi che si rifanno a medesimi intenti di natura zootecnica.” Presso la sala convegni “M.A. Riggio” dell’ex Casello Ferroviario del borgo si sono confrontate tra loro le voci appartenenti a vari e illustri ospiti: tra questi l’Assessore al Territorio e alla Zootecnia, Vincenza Turrisi e l’onorevole Michele Catanzaro deputato della Regione Sicilia che ha manifestato la sua più totale collaborazione. Anche il dott. Walter Carlisi (magistrato di sorveglianza presso l’omonimo ufficio di Agrigento), il dott. Antonino Colletti (già direttore dell’Azienda Foreste Demaniali), Gerlando Cuffaro (Commissario Superiore del Corpo Forestale R.S.), l’architetto Giuseppe Mazzotta responsabile WWF area mediterranea e il dott. Alessandro Tedeschi (titolare del progetto Scolopax Overland un nuovo studio sulla migrazione della Beccaccia) hanno relazionato nel merito dell’argomento. “La tutela dell’ambiente e di qualsiasi specie in esso vivente, nel nostro caso la beccaccia, è possibile soltanto attraverso la messa in opera di una serie di atteggiamenti e di strumenti che consentono il raggiungimento del risultato di un progetto in cui si deve credere fermamente.”, descrive Marco Ragatzu, esperto giudice. Un evento pienamente riuscito che ha giovato della comune passione cinofila e volontà di salvaguardare l’ambiente e la fauna selvatica che lo popola. Argomenti per i quali ENCI ha investito risorse e promosso progetti che ad oggi si rivelano sempre più fruttuosi.

Marco Ragatzu

Monitoratore Mauro Maggiore impegnato con Cuper della Riserva Reale
Gruppo di lavoro al Convegno sulla beccaccia di Burgio
Antonino La Barbera impegnato durante i monitoraggi

Pointer, Blues di Piras e il Setter inglese Nova di Marchetti

Settimana Cinofila Sarda

Prova a selvaggina naturale su Beccaccini

Successo della tradizionale manifestazione accompagnata da una brezza tesa che ha evidenziato le abilità dei cani sul terreno

Da oltre trent’anni la proficua collaborazione che è diventata sincera amicizia, tra il Club del Beccaccino presieduto da Claudio Cortesie il Gruppo Cinofilo Oristanese” Sergio Lapi” presieduto da Euclidio Cadoni, artefice sin dall’inizio di questa sinergia fatta di sincera stima e rispetto in nome della cinofilia, si rinnova per dare vita a questa entusiasmante prova.

Cinque giorni di gare dal 3 al 7 gennaio nelle risaie oristanesi hanno dato vita ad un confronto tra eccellenti soggetti di primo piano giudicati da una rosa di esperti di caratura internazionale come Mario Agosteo, Angelo Bonacina, Mario Pansera, Claudio Cortesi e il decano di queste prove Giuseppe Colombo Manfroni . La brezza tesa della Sardegna occidentale che cambiava direzione di giorno in giorno ha incrementato la selezione dei soggetti, la rotazione dei campi di gara risultava ogni volta di nuova esplorazione, ma nel contempo questi venti aiutavano ulteriormente il lavoro dei soggetti stessi. Si sono sfidati suddivisi in quattro batterie di inglesi ed

Da sx. Filippo Cadoni, Claudio Cortesi, Euclidio Cadoni

una di continentali, 55 soggetti al giorno dove numericamente gli inglesi si sono distinti. I beccaccini erano presenti nella giusta misura per una selezione accurata dei vari soggetti, dove si sono distinti: Prima giornata: Vairo della Cernaia, Setter Inglese CAC e CACIT conduttore e proprietario Mauro del Borghi. Seconda giornata: Junior, Pointer Inglese, CAC e CACIT,

conduttore Enrico Marchetti e proprietario Torti Giuseppe. Terza giornata: Uber della Cernaia Setter Inglese CAC e CACIT conduttore e proprietario Mario Lavatelli. Quarta giornata: Bolt, Setter Gordon CAC e CACIT , conduttore Enrico Marchetti e proprietario Cecilia de Gaudenzi, Quinta ed ultima giornata: Blues, Pointer Inglese, CAC e

Mauro del Borghi con il Setter inglese Lotar Reno
Mauro del Borghi con il Setter inglese Vairo della Cernaia
Da sx. Il Setter inglese Nova di Marchetti, Mario Agosteo, Angelo Bonacina, Mario Pansera e il Pointer Blues di Piras

CACIT conduttore e proprietario Andrea Piras che si aggiudica anche la prova Speciale Pointer del pomeriggio con il CAC e il Trofeo Sandro Cabras, indimenticato Presidente del Gruppo Cinofilo Oristanese e allevatore di primo piano con il suo affisso “Aristanis Pointer”.

Un doveroso ringraziamento a tutti gli accompagnatori ed ai proprietari dei terreni messi a disposizione con l’auspicio di rincontrarsi l’anno prossimo sempre più numerosi per il rinnovo di questa importantissima tradizione cinofila.

Filippo Cadoni
Piras con il Pointer Eva
Pointer, Clark Trincheraldo della Pusterla di Burgio con il giudice Agosteo e l’assistente Cadoni
Pointer, Quark dei Fulmini
Setter inglese Maia di Burigo

SOCIETÀ ITALIANA COLLIES

RADUNO DI BUSTO ARSIZIO 31/10/2021

Giudice Kevin Young

MASCHI

Juniores

1 MP Shirawood Enchanting All Celestini Prop Ronca

Giovani

1 JCAC Celtic Ray is Bydanding All Zavattaro

Prop Fontanelli

2 R/JCAC D’Artagnan dell’Isola dei Collies

All Benaglia Prop Faccio

3 ECC Devil dell’Isola dei Collies

All e Prop Benaglia

Intermedia

1 ECC Orlando il Ballerino di Cambiano

All Cambiano Prop Cavazzana

Libera

1 CAC BOS Swarowsky di Cambiano

All Cambiano Prop Del Sere

Rough Collie Libera Maschi
Rough Collie. Libera Femmine

2 R/CAC Chivas Regal dell’Isola dei Collies

All e Prop Benaglia

3 ECC Torrino Wooow All Montini Prop Fontanelli

Campioni

1 ECC Not in My Name di Cambiano

All Cambiano Prop Rota

FEMMINE

Juniores

1 MP Miglior Juniores Lara Croft of Emiber

All e Prop Emiber

2 MP Elsie dell’Isola dei Collies All Benaglia Prop Conti

3 MP Giuly’0s Dream X Factor All e Prop Cuccu

Giovani

1 JCAC Miglior Giovane Ginder Devil Impression Melody

All Estatova Prop Fontanelli

2 R/JCAC Cora Albannach Soul

All Zavattaro Prop Fontanelli

3 ECC Keyline Tropea All Licini Prop Benaglia

Intermedia

1 R/CAC Fairm Tale by Incantamonte

All Pani Prop Romelli

Libera

1 CAC BOB Riserva BIS Gaia Hearth Goddes of The Win­

dy Lands All Furlan Prop Celestini

2 ECC Mopava Madama Doreè Gold All Morosini

Prop Zavattaro

3 ECC Norma di Bellini Fulva della Cambianella

All e prop Cambianella Veterani

1 ECC Miglior veterano Blue Baby Doll della Cambianella

All Cambianella Prop Ghetti

SMOOTH COLLIES

MASCHI

Campioni

1 BOB Best in Show Asso Casabocci All e Prop Gallini

FEMMINE

Giovani

1 ECC Miglior Giovane Dunia Casabocci All e Prop Gallini

Libera

1 CAC Legend of Camelot’s Sound of Silence

All Ischner Prop Scotti

Campioni

1 ECC BOS Patil Parvati Du Clos des Duchesses

All Dancoisne Prop Zavattaro

SOCIETÀ ITALIANA COLLIES

c/o Benaglia Erminia

Via Mirabello 45 22100 COMO (CO) Tel. 3495611795 segreteriacollies@virgilio.it http://www.societaitalianacollies.com/

Rogh Collie, Veterana
Rough Collie BOS
Da sx. Smooth Collie, Best in Show e Rough collie Riserva.BIS
Smooth Collie Libera Femmine

CIRCOLO ITALIANO BULLDOG

BULLDOG

WEEK

END 2021 a OZZANO DELL’EMILIA

DOPPIO RADUNO

Un’edizione straordinaria per numeri, partecipazione e qualità dei cani, che dà una svolta positiva a questo difficile anno cinofilo.

Come Presidente del CIB e come giudice del Raduno di sabato, non posso che sentirmi orgoglioso di un risultato così significativo, mentre la domenica ha giudicato l’inglese Stainforth­Burley M J.

Circa 250 cani a catalogo, numerosi eventi in tema, una macchina organizzativa importante, tanto lavoro, tanta

fatica, e alla fine, con la consapevolezza che si può e si deve sempre migliorare, anche tanto orgoglio e senso di appartenenza.

Un grande grazie al presidente ENCI Dino Muto che ha creduto in noi autorizzando la manifestazione e concedendo un raduno ulteriore.

Una fiducia che è stata ampiamente ripagata poiché il sabato ho avuto il piacere di giudicare un raduno con un numero di iscrizioni record: 102 iscritti, provenienti non solo dall’Italia, ma da Spagna, Francia, Germania e Croazia, nonché da ogni angolo di Italia isole comprese.

Hanno primeggiato soggetti di grande qualità in particolare su tutti il Best In Show LUVIPRIDE AGA KHAN di Lucia Trotta.

Dopo il raduno vi sono state due classiche esposizioni di club con titoli onorifici: il BULLDOG DELL’ANNO dove Mirko Dell’Uomo, Luca Bisignano e Juli Almazan hanno sostanzialmente confermato i risultati della mattina con LUVIPRIDE AGA KHAN BOS e ALBIBULL DONNA CRISTINA BOY e IL PUPPY CONTEST in cui Attilio Compri ha proclamato vincitrice LUVIPRIDE HEY BABY di Francesca Reynaud.

Il grandioso week end si è concluso con il Campionato Sociale, giudicato da Melanie Stainforth il cui BIS è stata

BULLDOG DELL’ANNO 2021
CAE 1

BULLDOG FEELING BRING OUT THE BEAST di Pauline Chabal.

Menzione particolare ad una nuova iniziativa affiancata ai nostri raduni: il CAE1, una prova giudicata da Marina Canestrale per sottolineare anche l’importanza di una valutazione caratteriale per i nostri cani.

Alberto Sanson Foto: Rocco ZeroZero

CLASSIFICHE *

RADUNO NAZIONALE OZZANO DELL’EMILIA 27/11/2021

GIUDICE ALBERTO SANSON (IT)

CAC, BOB M LUVIPRIDE AGA KHAN

PR. TROTTA LUCIA

BOS F ALBI BULL DONA CRISTINA

PR. DE LISI ALBERTO

CAC F PRIDEOFBULLY MARTHA

PR. DALPRA’ FABIANO

JCAC, BOB GIOVANI F BUCK AND SONS ORO BIANCO

PR. MARTININI LUANA

JCAC, BOS GIOVANI M CRYSTAL BRIGHT DIAMOND

PR. SEBELOVA DAGMAR (CZ)

BOB VETERANI F GOLDEN­BULL SIBYLLE

PR. PROSA MAURIZIO

BOB PUPPY F ROIO BULL QUEEN GINEVRA

PR. LUCIANI GREGORIO

BOB M­PUPPY F ZIZIBULL CAMILA CABELLO

PR. ZIZIOLI BRUNO

BOS M­PUPPY M DON RAFE’

PR. ANNUNZIATA LAVINIO

RADUNO SOCIALE OZZANO DELL’EMILIA 28/11/2021

GIUDICE DEL BOB: STAINFORTH-BURLEY M J (GB)

CAC, BOB F BULLDOG FEELING BRING OUT THE BEAST

PR. CHABAL PAULINE (FR)

JCAC, BOB GIO, BOS M FAT PUPPYS ASHLEY

PR. CARRASCO LEIRO ALBERT (ES)

CAC M FAT PUPPYS YOU’VE THE POWER

PR. RIBAS ANDREA (ES)

JCAC, BOS GIOVANI F BLUEBERRY BRIGHT DIAMOND

PR. SEBELOVA DAGMAR (CZ)

BOB VETF ATHENA

PR. CINTI MASSIMO

BOB PUP F ROIO BULL QUEEN GINEVRA

PR. LUCIANI GREGORIO

BOS PUPPY M AMOS

PR. FERRI ANDREA

BOB M­PUPPY F BLACK­TREASURE DOGS DIVA

PR. PIROLA DONATELLA

BOS M­PUPPY M DON RAFE’

PR. ANNUNZIATA LAVINIO

* Classifiche complete:www.encishow.it

CIRCOLO ITALIANO BULLDOG

C/O SANSON - VIALE IV NOVEMBRE 100

31100 TREVISO (TV)

Tel. 0422-580525

Fax 0422-583529

segreteria@bulldogitalia.it http://www.bulldogitalia.it

PUPPY CONTEST 2021
RADUNO DELL’ANNO 2021

CLUB ITALIANO RAZZE NORDICHE Sezione SAKI

RADUNO AKITA GIVOLETTO (TO) 27/11/2021

Giudice Susanne Faust (DE)

Il giorno 27 Novembre 2021 a Givoletto (TO) si è svolto il raduno tecnico con CAC a cura del SAKI­CIRN.

In una bellissima giornata, abbiamo avuto il piacere di avere molti Akita a catalogo, 71 per la precisione, provenienti ma molti Paesi europei.

Molti allevatori esteri, da Polonia, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Lituania e Spagna insieme a molti Italiani hanno reso questo raduno un evento davvero speciale come non si vedeva da molto tempo. Negli ultimi 2 anni la pandemia ha purtroppo cancellato molti degli eventi che erano in programma, ci auguriamo tutti di uscire il prima possibile da questo periodo tormentato.

Organizzare questo raduno in brevissimo tempo non è stato facile, ma c’era voglia di tornare a incontrarsi con molti amici allevatori europei, confrontarsi, fare cinofilia e respirare ancora quell’aria di sana competizione.

Il club ha invitato per l’occasione una giudice specialista che vive in Germania, la signora Susanne Faust, importante allevatrice da oltre 30 anni, persona molto stimata nel mondo Akita.

Il raduno si è svolto in un clima meraviglioso, amichevole

e particolarmente gioioso, nonché altamente competitivo, abbiamo avuto la possibilità di apprezzare tanti soggetti di altissimo livello allevati in Italia e in altri Paesi europei, qualcuno allevato in Giappone.

Sicuramente è stato un raduno molto costruttivo, abbia­

BOB E BOS
CAC Femmine
Miglior Gruppo. Pr. Susanne Chaude

mo avuto la possibilità di ammirare alcuni importanti soggetti dal vivo, in particolare alcuni tigrati di notevole qualità per tipo, costruzione e colori eccellenti. La giudice ha premiato con il BOB una spettacolare giovane femmina di grande tipicità e colore, che nonostante l’età aveva già una grande fierezza, un soggetto da ammirare con un grande futuro davanti a sé.

Il BOS è invece andato a un maschio tigrato, un Akita di sostanza con un bellissimo colore e grande carattere. Nella maggioranza dei soggetti si è notato un grande lavoro fatto per migliorare molti aspetti della razza, come le strutture e grandi passi in avanti nel colore e tipicità. Un ringraziamento particolare va al Centro Cinofilo Casa Saporito che ci ha ospitato, lavoro impeccabile sotto l’aspetto organizzativo che ha contribuito alla buona riuscita dell’evento.

Miglior Coppia
Miglior Veterano
Miglior Giovane
Giovani Maschi
Miglior juniores

CLASSIFICA *

JCAC, BOB GIO, BOB F NAGAREBOSHI GO FUEN NO OKA

PR. CHADE ZUZANNA (PL)

CAC, BOS M KENTA

PR. MARON MARIANNA

CAC F NAMI TOWA NO MIYAKO

PR. CAPPELLI MATTIA

JCAC, BOS GIOVANI M RIKUKAIKUU NO OUJA GO DOGMA KENNEL

PR. MAZZUCCHELLI SARA

BOB VET F FUJIKORI GO DI CASA SAPORITO

PR. FRANCIS THILMANY (BE)

BOB PUPPY F TOYOTAMA ­HIME MOMO NO HANA

PR. MARON MARIANNA

BOS PUPPY M CHOJI AKIMICHI GO OF KUMATANI

Lauren Fern Watt

PR. ALLEVAMENTO OF KUMATANI

BOB M­PUPPY M WAKAHIRYUU GO FUEN NO OKA

PR. CHADE ZUZANNA (PL)

BOS M­PUPPY F KARAKURI GO KAZAN NO MACHI

PR. TRIBOLI CHIARA (IT)

* Classifica completa: www.encishow.it

CLUB ITALIANO RAZZE NORDICHE

SEZIONE SAKI

c/o Bruno Maffezzoni - Via Ronchet 4 21038 SANGIANO (VA)

Tel. 0522-865259

Fax 0522-865259

segreteria@cirn.it http://www.cirn.it

RECENSIONE

LA MIA VITA CON UN GROSSO GROSSO CANE

Due inserparabili amiche on the road

“Se riuscirò a comportarmi come Gizelle, il mio grosso cane con il grande sorriso gentile e un cuore ancora più grande, ce l’avrò fatta.

Con la capacità di vivere al momento, di godere delle piccole cose e considerare ogni giorno come un nuovo inizio, una nuova avventura, non importa dove mi trovi nel mondo o quali siano le mie difficoltà. Sì, vivere con l’amore incondizionato e lo spirito libero di un cane...

Questo sì che sarebbe un sogno.”

Baby Maschi

CLUB ITALIANO SPITZ

AVELLINO - RADUNO DI CAMPIONATO 27/11/2021

Sì è svolto il 27 novembre 2021 presso il quartiere fieristico a Calitri (AV) il Raduno di Campionato Sociale del Club Italiano Spitz. Un ringraziamento è doveroso all’ organizzazione del Gruppo Cinofilo Irpino nella persona del presidente Antonio Grasso per la sua grande ospitalità. Il Raduno di Campionato Sociale è stato giudicato dall’esperto giudice di nazionalità svizzera, Paolo Gusberti. I soggetti iscritti a catalogo erano 39 di cui: 1 Wolfspitz/Keeshond, 1 Spitz Medio arancio, grigio o altri colori, 4 Spitz Piccolo arancio, grigio o altri colori, 33 Spitz tedeschi Nano/Pomerania. Alle ore 14:00 sono iniziati i giudizi e durante l’esposizione il giudice Gusberti ha apprezzato la qualità dei cani presentati. Alla fine del Raduno come di consuetudine si è svolto il Best in Show tra le varie taglie, ed ha visto vincere lo Spitz tedesco Nano/Pomerania, secondo lo Spitz Piccolo e terzo lo Spitz Medio. Un ringraziamento va a tutti i partecipanti e amanti della cinofilia che hanno

reso la giornata del Raduno di Campionato Sociale 2021 una manifestazione svolta in armonia seguita da un bel momento ricreativo festeggiato da tutto il gruppo presente.

La Presidente

Irene Spinelli

CLASSIFICHE *

BEST IN SHOW

1°Spitz Pomerania STARPOM KAYLA Pr. Carpinelli Laura

2° Spitz Piccolo HILLSIDE RENDEZVOUS ERAGON Pr. Marcelli Gianfranco

3° Spitz Medio BLACK NOSE TEAM MAZIKEEN Pr. Pignatelli Danila Azzurra

BEST GIOVANI

1° Spitz Nano Pomerania M INTIME POMS ROCKY MARCIANO Pr. Pagano Antonio

2° Spitz Medio F BLACK NOSE TEAM MAZIKEEN Pr. Pignatelli Danila Azzurra

BEST IN SHOW

BEST JUNIORES

1° Spitz Nano Pomerania F DAHLIA BRIGHT DIAMOND DI LORINAND Pr. Desiderio Monica 2° Wolfspitz M LIEBE DICH KEES OF THE SPRING Pr. Muredda Liberato

BEST BABY

1° Spitz Nano Pomerania M AMOS STRONG AS A STONE DI LORINAND Pr. Prisco Patrizia

BEST COPPIE

1° Spitz Nano Pomerania BELLISSIMO STAR HENRY HEY VEY + BELLISSIMO STAR TRACY LITTLE BABY Pr. Cosenza Gabriella

BEST VETERANI

1° Spitz Nano Pomerania POMSPRESTIGE PERSEO Pr. Carpinelli Laura

* Classifiche complete: www.encishow.it

CLUB ITALIANO SPITZ

c/o Montis Paola - Case Sparse Strada San Sperate 130/D 09033 Decimomannu (CA) Tel. 347-4863586 Alt. 347-5888003 segreteria@clubitalianospitz.com http://www.clubitalianospitz.com

BEST BABY BEST VETERANI
BEST GIOVANI
BEST JUNIORES

ASSOCIAZIONE TECNICA AMATORI VOLPINO ITALIANO

EUROPEA DI BUDAPEST 2021

Le fisiologiche incertezze del vivere quotidiano sono accentuate in questo particolare periodo epocale dalla ossessiva quanto utopistica ricerca di punti fermi che fungano da improbabile riferimento. Le manifestazioni cinotecniche si svolgono a singhiozzo ma quando possono aver luogo sono molto frequentate. E’ il caso dell’Esposizione Europea di Budapest svoltasi in una data inusuale dal 29 al 31 dicembre 2021.

Nove i Volpini Italiani presenti. Il numero non è rilevante ma accettabile in rapporto alla situazione sanitaria.

Ma al di là dei numeri, occorre sottolineare che per la prima volta nella storia della razza la varietà Rossa era la più rappresentata con sei soggetti. Giudicati da Paul Stanton, i rossi provenivano da tre allevamenti italiani. Hanno conseguito il CACIB e il titolo di Campione Europeo il maschio Luna Cremisi Etanolo Spirito Di Vino e la femmina Esmeralda di Roccascura.

Miglior soggetto di razza e Campionessa Europea Junior la femmina di undici mesi Luna Cremisi Glenda Blue Blood Princess, vincitrice (BOB) anche al Gran Prix Winner giudicato da Ilaria Bondi De Ciabatti, Presidente del Kennel Club Peruviano.

Si aggiudica il BOB nella Mostra Speciale del Quinto Gruppo un’altro Volpino Rosso di allevamento italiano: Querciarossa di Roccascura di proprietà dell’allevatore ungherese Istvàn Danko.

Questi risultati onorano l’allevamento italiano e accentuano i meriti degli Allevatori della varietà rossa che da

sempre collaborano fattivamente. Va detto che questo spirito di collaborazione appartiene a tutti gli allevatori che si identificano nell’ATAVI condividendone gli intendimenti tecnici da sempre propugnati e attuati. La nostra Associazione è sempre cinotecnicamente presente a ogni livello sia in Italia che nel mondo mediante le diciassette Nazioni aderenti all’Unione Mondiale Associazioni Volpino Italiano la cui attività si concretizza anche nell’organizzazione di propri Raduni di Campionato e convegni tecnici.

A Budapest sono stati numerosi i giudici che si sono espressi in termini lusinghieri apprezzando la qualità dei nostri Rossi, ancora così rari ma in crescita anche sotto il profilo della popolarità.

I recenti successi ottenuti alla Mondiale di Brno e all’Europea di Budapest, ci inducono a mantenere e a rafforzare quegli intendimenti zootecnici che vedono i nostri allevatori del Volpino Italiano operare costantemente nel superiore interesse della razza. E questo avviene solo collaborando, scambiandosi vicendevolmente cuccioli e monte e presentando direttamente i propri cani o affidandoli a colleghi allevatori della razza.

ASSOCIAZIONE TECNICA AMATORI VOLPINO ITALIANO

C/O BONANNO F. VIA GERBIASCO 58/2 21020 Mercallo dei Sassi (VA) Tel. 0331-968894 - Alt. 348-5802899 bonanno@triplaw.it - http://volpinoatavi.it/

Fabrizio Bonanno
Esmeralda di Roccascura
Luna Cremisi Blue Blood Princess

in 40 righe La mia razza

“Racconti brevi. Storie di vita quotidiana. Aneddoti divertenti.
Una razza: che passione! Dalla città alla campagna… … E tutto ciò che racconta la vita condivisa con la scelta di un cane”.

I RACCONTI SARANNO PUBBLICATI SULLA RIVISTA “I NOSTRI CANI” E SUL SITO DELL’ENCI

INFORMAZIONI

TESTO: in formato di scrittura (Word o similari - NO pdf).

Lunghezza massima: 4.000 battute (spazi esclusi).

FOTO: è possibile allegare 1 foto in formato Jpg o Tif in alta risoluzione. Avvertenze: non impaginare. Testo e foto, separati.

INVIARE racconti, foto e liberatoria a: racconti@enci.it

Avvertenze: ad ogni e mail, allegare solo 1 racconto ed 1 foto. È possibile inviare più racconti dello stesso autore con e mail distinte.

LIBERATORIA

Per la pubblicazione gratuita sulla rivista “I Nostri Cani”, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI si deve allegare all’invio la seguente dichiarazione:

Il sottoscritto: nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico. Autorizza la pubblicazione, sulla rivista I Nostri Cani, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI, del racconto e della foto allegati alla presente e mail. Dichiara altresì che gli stessi sono gratuiti e liberi da copyright.

L’iniziativa terminerà il 31 dicembre 2022

Si ringraziano con anticipo tutti gli appassionati che vorranno aderire all’iniziativa.

Foto gallery 4000 immagini!

Ringraziamo tutti i partecipanti per aver contribuito a raggiungere questo importante risultato

Se sei interessato, segui il percorso indicato

Cerchiamo foto che ritraggano cani, con le seguenti caratteristiche:

- Cani adulti. Cuccioli.

- Cani in movimento, in stazione, seduti, a terra.

- Cani negli sport cinofili.

- Teste in primo piano.

- Cani singoli, in gruppo.

- Cani di razze diverse nella stessa foto.

- Cani ambientati nelle diverse stagioni.

- Foto a colori e bianco/nero.

- NO PERSONE

- NO BAMBINI

- Dimensioni: minimo 2MB

È possibile inviare più foto ma per evitare problemi con il server, si prega di INVIARE 1 FOTO PER VOLTA a: foto@enci.it

Ogni foto dovrà essere accompagnata dalla seguente didascalia: razza, sesso e autore della foto.

Per la pubblicazione gratuita delle foto su I Nostri Cani a corredo degli articoli che nel tempo potrebbero essere pubblicati e poi riversati anche sul sito ENCI, ognuna di esse dovrà essere accompagnata dalla seguente liberatoria.

Il sottoscritto ……………………………………………………… autore della foto in oggetto che ritrae il cane di razza …………………………………… sesso ……………………………… autorizza l’ENCI alla pubblicazione gratuita sulla rivista “I Nostri Cani”, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI. Dichiara inoltre che la foto è libera da copyright.

L’iniziativa terminerà il 31 dicembre 2022

Si ringraziano con anticipo tutti gli appassionati che vorranno aderire all’iniziativa.

successi all’estero

ACCESSO ALLA RUBRICA

BEST IN SHOW: 1°, 2°, 3° classificato (compresi Coppie, Gruppi, Giovani, Veterani)

RAGGRUPPAMENTO: 1°, 2°, 3° classificato

RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS

1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani

PER L’INSERIMENTO NELLA RUBRICA SUCCESSI ALL’ESTERO, SONO INDISPENSABILI I SEGUENTI DATI:

NOME DEL CANE - RAZZA - CITTÀ, NAZIONE E DATA DELL’EXPO - RISULTATO MASSIMO OTTENUTO - NOME E COGNOME DEL GIUDICE

NOME E COGNOME DELL’ALLEVATORE - NOME E COGNOME DEL PROPRIETARIO - MICROCHIP I NOMI DEI CANI, ALLEVATORI E PROPRIETARI DEVONO CORRISPONDERE AL LIBRO GENEALOGICO. LA REDAZIONE NON È RESPONSABILE DI EVENTUALI ERRORI ENCI PUÒ VERIFICARE LO STATO DEI CANI AL LIBRO

ELEANOR RIGBY

DEL GRAN PAMIR

Levriero Afgano

Expo di Genève (CH) 19/11/21

2° BIS Veterani

Giudice Rony Doedijns

Expo di Genève (CH) 20/11/21

2° BIS Veterani

Giudice Lokodi Csaba-Zsolt

Expo di (CH) 21/11/21

1° BIS Veterani

Giudice Annika Ulltveit Moe

Allevatore Cinzia Aymaretti Camia

Proprietaria Sabrina Paradiso

BECLAU BLUE DIONISIO

Kerry Blue Terrier

Expo di Fehraltorf (CH) 9/10/2021

2° classificato gruppo 3

Giudice Refet Hadzic

Allevatore e proprietario Allev. Beclau

GIN TONIC- N DI TORRE SAN FRANCESCO

Alano nero

Campionato di Francia a Dijone 5/9/21

CACS – CACIB – BOB

Giudice Loredana Salina

Allevatore Giuliano Paolini

Proprietaria Rina Solimeno Paolini

ROYAL WEIM X-KID Weimaraner

Expo di Sempeter (SLO) 9/10/21

1° classificato gruppo 7

Giudice Sean Delmar

Allevatore Dario Raimondi Cominesi

Proprietario Luigi Ingrosso

successi all’estero

PONZA DEL CASTELLO DELLE ROCCHE

Alano arlecchino

Club Show di Budapest (H) 16/10/21

2° classificato BIS Assoluto

Giudice Robeert Jako

Allevatore e propr. Alberto Malaguti

JACOSTA INNUENDO

DEL GRAN PAMIR

Levriero Afgano

Expo di Genève (CH) 20/11/21

2° classificato gruppo 10

Giudice Ivan Vyguzov

Expo di Genève (CH) 21/11/21

1° classificato gruppo 10

Giudice Beatrix Marki Casanova

Allevatore Cinzia Aymaretti Camia

Proprietaria Sabrina Paradiso

TUSCAN RED MIGLIARA

Irish terrier

Budapest Interra Show Terrier 30/12/21

CAC BOS cl. Campioni

Giudice Kukasz Pawłowski

Allevatore Anne Morley Tureen

Proprietaria Silvia Nannicelli

RECENSIONE

HEROE’S DREAMS PANDORA-B

Zwergschnauzer bianco

Expo di Bratislava (SK) 30/10/21

1° classificato gruppo 2

Giudice Pettkó Csaba

Allevatore e propr. Salvatore Romano

Fabio C. Fioravanzi

ROUGH COLLIE

Albo d’Oro

50 anni di Campioni in Italia

Antonio Crepaldi Editore

Questo libro (568 pagine) offre il tributo ad un cinquantennio di storia del Cane da Pastore Scozzese a pelo lungo - Rough Collie - in Italia attraverso i campioni che hanno rappresentato al massimo livello la razza nel nostro Paese. Questo corposo volume ha un notevole corredo iconografico e mette a disposizione una fonte documentale che consente anche di studiare le linee di sangue sulle quali gli allevatori italiani hanno ottenuto un patrimonio morfogenetico di spessore. Contiene anche i vincitori del Crufts dal 1950.

Questa catalogazione riccamente illustrata è dunque un autentico Albo d’Oro del Rough Collie.

successi Italia

1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie, Gruppi, Razze Italiane, Giovani e Juniores in Esposizioni Nazionali e Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale RUBRICA

ACCESSO ALLA RUBRICA

PER L’INSERIMENTO NELLA RUBRICA SUCCESSI IN ITALIA, SONO INDISPENSABILI I SEGUENTI DATI: NOME DEL CANE - RAZZA - CITTÀ E DATA DELL’EXPO - RISULTATO MASSIMO OTTENUTO - NOME E COGNOME DEL GIUDICE NOME E COGNOME DELL’ALLEVATORE - NOME E COGNOME DEL PROPRIETARIO - MICROCHIP

I NOMI DEI CANI, ALLEVATORI E PROPRIETARI DEVONO CORRISPONDERE AL LIBRO GENEALOGICO. LA REDAZIONE NON È RESPONSABILE DI EVENTUALI ERRORI ENCI PUÒ VERIFICARE LO STATO DEI CANI AL LIBRO

MITTELEUROPA KAISER SCHMARREN

Black And Tan Coonhound

Expo di Foggia 7/11/2021

1° classificato gruppo 6

Giudice Gianni Fulgenzi

Allevatore Cristina De Marco

Proprietario Vincenzo Di Ciurcio

MANESKIN

Bouledogue francese

Expo di Varese 1/11/21

1° BIS Juniores

Giudice Marko Lepasaar

Allev. e propr. Vala Dohaeri’s Kennel

ALBA DI GREYSBETH Weimaraner

Expo di Caserta 27/11/21

1 classificato gruppo 7

Giudice Pietro Marino

Allev. e propr. Elisabetta Parrinello

GENS JULIA MUST HAVE Rhodesian Ridgeback

Expo di Brindisi 11/12/21

1° classificato gruppo 6

Giudice Sandra Piscedda

Allevatore Iuliia Kniazeva

Proprietario Marina Cassani

HEROE’S DREAMS TANGO-B + HEROE’S DREAMS VIVA LA VITA -B

Zwergschnauzer bianco

Expo di Isernia14/9/21

1° BIS Coppie

Giudice Alessandro Zeppi

Allev. e pr. Salvatore Romano

ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI

Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 10 novembre 2021 – Anno 67°

DIRETTORE RESPONSABILE:

REDAZIONE: PROPRIET

HANNO COLLABORATO:

Emma Bernardi, Roberta Bottaro, Filippo Cadoni, Claudio De Giuliani, Roberta Dall’Olio, Serena Donnini, Lorenza Drini, Ermelinda Pozzi, Marco Ragatzu, Francesca Spada

Roberto Aguzzoni, Pietro Paolo Condò, Francesca Costi, Paolo Lovaglio, Maurizio Meneguzzo, Pippo Miraglia, Marco Ragatzu, Marcello Salvi, Alberto Vergara

ENCI IN INTERNET: www.enci.it ufficio gestione registri: ugr@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it affissi: affissi@enci.it addestratori: addestratori@enci.it campioni: campioni@enci.it

ENCI IN INTERNET informazioni soci: soci@enci.it segreteria libro genealogico expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione biblioteca

REDAZIONE, PUBBLICITÀ:

20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323

IMPAGINAZIONE GRAFICA: DOD artegrafica - Massa Lombarda (RA)

STAMPA: ELCOGRAF S.p.A.

Via Mondadori 15 37131 Verona

SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: ELCOGRAF S.p.A.

Via Mondadori 15 37131 Verona

La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

La Direzione non si assume alcuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali, peraltro, si riserva di operare eventuali tagli al testo, compatibilmente con lo spazio prenotato. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

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FOTO PERSONE MINORENNI

Si comunica che tutte le foto pubblicate sulla rivista che ritraggono persone di minore età sono state autorizzate dai rispettivi genitori.

In copertina: Cucciolo di Bouledogue Francese

In copertina: Hannoverscher Schweisshund (Segugio di Hannover), uno dei cani impiegati contro la Xylella fastidiosa

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639

Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente

Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente

RECENSIONI

William E. Campbell

PSICOLOGIA CANINA

Come interpretare e correggere i problemi di comportamento del cane CG Edizioni

Un volume scritto da un esperto di psicologia canina, che più che psicologo animale può essere definito un comportamenti sta. William e. Campbell affronta lo studio dei problemi comportamentali del cane su di un piano eminentemente pratico-applicativo, fornendo capitolo per capitolo esempi tratti dalle sue casistiche che meglio rappresentano i problemi che incontrano i padroni dei cani e che risultano più indicativi, per prospettare le modalità atte a risolvere efficacemente i problemi stessi. “Un cane che costituisce un problema per un padrone può non costituire per un altro, anche se presenta con entrambi lo stesso tipo di comportamento. L’aggressività ne è un esempio calzante. Recentemente una coppia di sposi con due figli in tenera età venne da me per chiedere dei consigli su come abituare un cucciolo di sette settimane, da loro appena acquistato, ad essere mansueto e socievole. Essi avevano da poco ceduto il loro aggressivo pastore tedesco ad un’anziana vedova che viveva in un posto isolato. La vedova riceveva conforto proprio dal comportamento aggressivo del cane, che i due sposi avevano invece trovato insopportabile”.

Sina Eschenweber

ESERCIZI MENTALI PER CANI

I 101 giochi per cani: i migliori giochi per sviluppare più intelligenza e favorire il divertimento

I giochi sono molto importanti per i cani per mantenerli in forma a livello fisico e mentale. Il tuo cane può fare molto di più del dare la zampa e ha bisogno di un utilizzo ottimale delle sue capacità. C’è una vasta gamma di attività da svolgere in casa e all’aperto che renderanno il tuo cane felice, sano e in forma a lungo. Queste allontanano la noia e portano una svolta nella tua quotidianità e nella vita del tuo amico peloso.

2 febbraio 2022 – Anno 68°

… per grandi e piccoli!!!

Kerry blue terrier. Foto Alessandro Onizzi.
Pastore svizzero bianco. Foto Giorgio Ciminelli.
Buoledogue francese. Foto Filippo Grisoni.
Chow Chow.
Foto Barbara Curwen.
Alaskan Malamute. Foto Paolo Tadini.
Cavalier King Charles Spaniel. Foto Gisella Maraschio.

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I Nostri Cani - febbraio 2022 by ENCI - Ente Nazionale Cinofilia Italiana - Issuu