I Nostri Cani - giugno 2025

Page 1


Una legge a tutela dei nostri cani

Il Senato ha approvato in via definitiva la Legge Brambilla, un provvedimento di 15 articoli che cambia l’approccio del Codice Penale ai reati contro gli animali. Da oggi, e in armonia con l’articolo 9 della nostra Costituzione, il bene da tute-

lare non è più il sentimento della persona verso gli animali, ma l’animale in sé in quanto essere senziente. Un rafforzamento importante della protezione verso gli animali, che godono ora di una propria soggettività giuridica.

Con la nuova legge vengono inasprite le pene per i maltrattamenti, l’uccisione e lo sfruttamento, con l’aumento delle sanzioni detentive e pecuniarie, che prevedono fino a quattro anni di carcere e 60.000 Euro di multa. Quanto agli animali

da compagnia, di particolare rilievo è l’inasprimento della cornice sanzionatoria in materia di traffico di cuccioli. Vengono infatti inasprite le pene in caso di introduzione illecita nel territorio nazionale di animali da compagnia. A tale riguardo

NOTIZIE ENCI

INSEMINAZIONE ARTIFICIALE: NORME PER L’ACCREDITAMENTO ENCI

In riferimento al “Protocollo per l’impiego dell’inseminazione artificiale con seme congelato nel cane di razza” (D.M. n. 140705), dal 20 maggio 2025 è possibile richiedere ad ENCI l’accreditamento come Centro di raccolta, preparazione e conservazione del seme canino congelato. Le richieste di accreditamento devono essere inoltrate tramite il portale ENCI. A supporto dell’inserimento della domanda è possibile consultare le linee guida durante la compilazione della richiesta online oppure contattare l’ufficio all’indirizzo e-mail centriRPC@enci.it

Il Protocollo, che rende il sistema ENCI più moderno, efficace e trasparente, entra in vigore per la gestione delle cucciolate la cui inseminazione artificiale (con seme congelato) avviene a partire dal 16 giugno 2025.

Il Direttore Generale Fabrizio Crivellari

CANE CORSO

Antonio Lanni pag. 14

vengono anche inasprite le sanzioni amministrative accessorie. La nuova legge interviene anche sui combattimenti tra animali e su competizioni non autorizzate che possono metterne in pericolo la loro integrità fisica. Per scongiurare l’effetto emulazione, sono inoltre previste aggravanti (fino a un terzo di pena) nel caso in cui i reati abbiano una diffusione a mezzo social. Stesse aggravanti si configurano se i reati vengono commessi alla presenza di minori. Nel corso dell’iter parlamentare, l’ENCI ha sostenuto per le proprie competenze questa legge che rappresenta un importante passo in avanti a tutela dei nostri cani. Una norma di grande civiltà che pone ancora una volta l’Italia quale riferimento in ambito internazionale.

CHIHUAHUA

Pietro Paolo Condò pag. 7

Il Presidente
Dino Muto
Border Collie, Papillon, Chihuahua. Foto Nathalie Anselmini. Fotogallery ENCI
ENTE NAZIONALE DELLA CINOFILIA ITALIANA

ENCI al Caccia Village 2025

Appuntamento in maggio a Bastia Umbra dove assieme ai consiglieri dell’ENCI Francini, Bucalossi, Di Giannantonio e Tureddi, alle Associazioni Specializzate di riferimento, ai Gruppi cinofili territoriali Umbri, abbiamo incontrato tantissimi Soci e appassionati di cinofilia

venatoria, nell’ambito dell’ormai consueto appuntamento con il Caccia Village, un evento atteso, che si rinnova tutti gli anni, e che anche nell’edizione 2025 ha saputo rilanciare un settore strategicamente importante per la cinofilia italiana.

Il villaggio ENCI ha rappresentato un riferimento per i numerosissimi visitatori presenti che hanno potuto condividere le esperienze maturate con queste meravigliose razze. Ma si è trattato anche di una imperdibile occasione per promuovere le tematiche della selezione moderna,

attenta ai principi del benessere del cane e del suo impiego funzionale, utile alla Società contemporanea.

Come nella scorsa edizione, abbiamo avuto il piacere di incontrare il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e il sottosegretario Patrizio La Pietra che si si sono intrattenuti con i numerosi cinofili presenti, confermando il grande interesse del Ministero verso la cinofilia ed il lavoro di tutela e promozione delle razze canine.

Un mondo oltre i colori

LE PAROLE DEL MINISTRO LOLLOBRIGIDA

“Oggi ho rivisto tanti amici a Bastia Umbra. Avevamo tanto da raccontarci sull’attività venatoria, la tutela dell’ambiente e l’agricoltura. Identità, tradizione, lavoro e tanta passione.

In ENCI, un esercito che ci aiuta in tante attività tra le quali il contrasto alla Peste Suina”.

La scienza ci spiega come la vista e l’olfatto guidino i cani durante le ricerche: una visione tridimensionale

Un articolo di Niranjana Rajalakshmi (Edited By Allison Parshall) traccia la cronistoria sulla capacità dei cani di distinguere i colori. La convinzione che i cani vedessero solo in bianco e nero risale agli anni ’40, quando l’optometrista Gordon Walls la sostenne nel suo libro The Vertebrate Eye and Its Adaptive Radiation. Fortunatamente, nel 1989 l’oftalmologo Jay Neitz, et al. (allora ricercatori presso l’Università della California, di Santa Barbara) scoprirono che i cani potevano vedere il blu e il giallo ma non il rosso e il verde. Si scoprì che i cani possiedono due tipi di recettori sensibili al colore, chiamati coni, nella loro retina. Ciò li rende simili alla maggior parte dei mammiferi – inclusi gatti, bovini e maiali, ma differenti dagli esseri umani, che hanno tre coni. Ma per capire veramente come i cani vedono il mondo, dobbiamo andare oltre i colori come afferma Sarah-Elizabeth Byosiere, comportamentista animale ed ex direttrice del Thinking Dog Center presso l’Hunter College: “Sebbene una pal-

la verde o rossa stesa sull’erba non venga facilmente notata dal cane, potrebbe essere possibile identificarla in base alle sue altre caratteristiche, come il movimento, la forma e il modo in cui riflette la luce”. “La maggior parte dei cani per vedere chiaramente un oggetto deve trovarsi ad una distanza di circa 7 metri, così come un essere umano (con una buona vista) conserva una visione chiara di un oggetto posizionato fino a circa 23 metri di distanza.”

Vi sono delle importanti caratteristiche dell’occhio del cane. Per esempio, a differenza degli esseri umani, che vedono molto male in condizioni di scarsa illuminazione, “I cani si sono evoluti per vedere bene sia di giorno che di nottespiega Paul Miller, oftalmologo veterinario dell’Università del Wisconsin-Madison - sebbene abbiano meno coni sensibili al colore rispetto agli umani, hanno più bastoncelli, le cellule che aiutano durante la visione notturna. Hanno anche una struttura unica nei loro occhi chiamata “tapetum lucidum”,

una membrana a specchio che consente loro di vedere con una luce sei volte inferiore a quella degli esseri umani. È anche il motivo per cui gli occhi di questi animali brillano nelle foto e al buio”.

Importante per la percezione dei cani è anche il loro straordinario senso dell’olfatto: possono captare gli odori fino a 19 chilometri di distanza. Il potente senso dell’olfatto dei cani è indissolubilmente legato al modo in cui vedono il mondo. Uno studio pubblicato nel 2022 sul Journal of Neuroscience ha rivelato che il cervello dei cani ha una connessione diretta tra il bulbo olfattivo, che elabora l’odore, e il lobo occipitale, che elabora la visione. Gli autori dello studio hanno affermato che questa integrazione tra vista e olfatto non era stata osservata prima in nessuna specie animale. I risultati sollevano la questione se l’olfatto dei cani stia orientando la loro vista, ovvero, se siano in grado di annusare in 3D: immaginare l’oggetto che stanno sentendo con il naso. La

Il Presidente Dino Muto
Redazione INC
Foto archivio ENCI

Il Cane Corso, un guardiano fedele

Intelligente, leale e risoluto. Razza italiana che ha conquistato l’intero panorama internazionale. Una ricerca lo colloca tra le razze molossoidi più longeve

Il Cane Corso è un molossoide di taglia medio grande che, grazie alla sua elegante e imponente struttura fisica, combinata alle innate doti caratteriali, rappresenta un unicum

nel panorama cinofilo mondiale. Discendente diretto dei molossi romani, è una delle razze più antiche e rispettate, con una lunga storia nutrita di protezione per i beni e la

proprietà e di costante compagnia per l’uomo. Il suo nome deriva dal latino “cohors”, che significa cortile, recinto” e, quindi, in senso lato “guardia del corpo”, “guardiano” o

“protettore del cortile”: un chiaro riferimento alla sua tradizionale funzione di custode delle proprietà, della casa e della famiglia Ha radici che affondano nell’epoca

dell’Impero Romano, dove questi cani venivano impiegati nelle battaglie e per la caccia alla grossa selvaggina. Con la caduta dell’Impero Romano, trovò una nuova collocazione nelle campagne italiane, dove si specializzò come cane da guardia e conduttore di bestiame. La sua capacità di proteggere la proprietà e il bestiame lo rese un animale imprescindibile per molte famiglie nelle aree a vocazione agricola dell’Italia del sud.

Nel corso del XX secolo, la razza rischiò purtroppo l’estinzione a causa della perdita di interesse e delle profonde trasformazioni sociali ed economiche. A partire dagli anni ’70, tuttavia, grazie all’impegno di alcuni appassionati, ebbe inizio un’attenta opera di recupero che culminò con il riconoscimento ufficiale da parte dell’ENCI nel gennaio 1994 e, successivamente, da parte della FCI il 12 novembre 1996, durante la riunione di Copenaghen.

Questo segnò il grande ritorno di una razza che non ha mai smarrito la sua atavica nobiltà.

EQUILIBRATO, RISOLUTO E PROTETTIVO

Presenta un ottimo equilibrio interiore e un temperamento risoluto. Noto per la sua intelligenza e fedeltà con forte istinto protettivo. È un guardiano naturale della famiglia e della proprietà. Naturalmente portato alla difesa, è una razza che

stabilisce un legame autentico e sincero con i membri della famiglia. Estremamente intelligente e reattivo: qualità che lo rendono propenso e collaborativo nell’addestramento. Il proprietario ideale deve essere per lui un punto di riferimento, una guida chiara e sicura che gli consenta di socializzare nella maniera corretta al fine di promuovere un comportamento adatto alla vita in città.

Questa razza è idonea a svolgere

numerose attività, tra cui: Addestramento alla difesa: è un cane da guardia e protezione ed in virtù della sua capacità di deterrenza, rappresenta un valido supporto per le agenzie di sicurezza e vigilanza. Addestramento alla ricerca: si tratta di una razza che si adatta anche nella detection, nonostante l’imponente struttura fisica. Obbedienza: la propensione naturale a seguire l’uomo lo rendono perfetto anche per discipline come l’obedience.

LA SACC - SOCIETÀ

AMATORI CANE CORSO

Associazione Specializzata di riferimento per tutti gli appassionati e allevatori di questa straordinaria razza. Fondata il 18 ottobre del 1983, con l’obiettivo di promuovere ogni azione utile ed efficace per il miglioramento, l’incremento e la valorizzazione della razza Cane Corso, favorendone la selezione e l’allevamento di qualità. Svolge regolarmente Raduni e Mostre Speciali - Corsi di formazione e aggiornamento per Esperti Giudici - Seminari con focus sul carattere, salute e morfologia - Promuove la salute attraverso il monitoraggio sanitario e la selezione geneticaCollabora a livello internazionale per la promozione della razza. Info: www.societaamatoricanecorso.it

CONCLUSIONE

Il Cane Corso è una razza che richiede dedizione, impegno e una guida sicura, ma per chi è disposto a investire tempo ed energie, diventa un compagno insostituibile. Forte, coraggioso, ma anche estremamente affettuoso con i suoi cari, è il cane ideale per chi cerca un partner leale, protettivo e integro. È perfetto per chi desidera instaurare un autentico legame di fiducia e rispetto reciproco.

A cura di Antonio Lanni Consigliere e segretario della SACC (Foto: per gentile concessione della SACC)

RICERCA

AVVISO

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “destinatario sconosciuto”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a istanza è stata depositata lettera di contestazione relativa al procedimento disciplinare n. 43/25 nei confronti di FRANCESCO RIZZO Il Segretario Istruttore

AVVISO

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a istanza è stata depositata lettera di chiusura istruttoria e deposito atti relativa al procedimento disciplinare n. 165/24 nei confronti di MATTIA GILARDONI Il Segretario Istruttore

AVVISO

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a istanza è stata depositata decisione relativa al procedimento disciplinare n. 70/24 nei confronti di SAMANTHA TOMAS Il termine perentorio per l’eventuale appello è di 30 gg. dalla presente pubblicazione.

Trascorso tale termine la decisione verrà dichiarata definiva Il Segretario Istruttore

QUATTRO NUOVI GENI ASSOCIATI ALLA LONGEVITÀ

TROVATI NEI CANI DI RAZZA “CANE CORSO”

Una ricerca longitudinale molto complessa effettuata da Evžen Korec, Lenka Ungrova, Jiří Hejnar e Adéla Grieblová, durata dal 2016 al 2020 (pubblicata su BMC Veterinary Research - 19 maggio 2022) ha scoperto un fattore ereditario di enorme importanza che riguarda la salute e la longevità del Cane Corso.

Si legge nello studio.

Geni correlati alla longevità sono stati trovati in diverse specie animali e anche negli esseri umani. L’obiettivo di questo studio era di eseguire un’analisi genetica su cani longevi di razza Cane Corso con lo scopo di trovare geni associati alla longevità.

Il Cane Corso è un molossoide di grandi dimensioni con una durata media della vita di soli 9,29 anni (dato statistico) il che esemplifica il fatto che la durata della vita delle razze di cani di grandi dimensioni è significativamente più breve rispetto alle razze di piccole dimensioni., ciò è spesso causato da malattie muscoloscheletriche.

Un’alimentazione equilibrata e una buona condizione fisica generale, in particolare un’attività fisica appropriata e la prevenzione dell’obesità, sono importanti per estendere la durata della vita nelle razze di cani di grandi dimensioni. Per esempio, uno studio ha dimostrato che Il mantenimento per tutta la vita della massa corporea magra e l’attenuazione dell’accumulo di grasso corporeo sono stati fattori chiave per il raggiungimento di una durata di vita eccezionale nei Labrador retriever. Finora, solo pochi studi hanno indagato il background genetico della longevità del cane. Uno studio di sequenziamento dell’intero genoma di due cani estremamente anziani ha mostrato molteplici potenziali loci (luoghi all’interno dei quali sono posizionati stabilmente alcuni geni o marcatori genetici) che potrebbero essere strettamente associati alla longevità.

Uno studio longitudinale ha raccolto tra il 2016 e il 2020 campioni di tamponi di saliva

ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI

Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 6 giugno – Anno 71°

DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari

REDAZIONE: Renata Fossati

PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano

HANNO COLLABORATO: Pietro Paolo Condò, Antonio Lanni, Luigi Liotta, Ermelinda Pozzi

ENCI IN INTERNET: www.enci.it ufficio gestione registri: ugr@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it affissi: affissi@enci.it addestratori: addestratori@enci.it campioni: campioni@enci.it

di cani di razza Cane Corso. Lo stato di salute dei cani non è stato valutato. Ai fini di questa ricerca, i campioni di saliva sono stati divisi in due gruppi definiti in base all’età dei cani esaminati. Per il gruppo di riferimento, sono stati campionati cani di età compresa tra 2 e 9 anni. Il gruppo di cani longevi invece conteneva campioni di individui di età superiore a 12 anni, che sono stati considerati cani longevi secondo un precedente studio sulla longevità della razza Cane Corso.

Complessivamente, per questo studio sono stati utilizzati 20 campioni di cani longevi e 20 campioni di cani di riferimento. Poiché i cani del gruppo di riferimento potrebbero essere longevi, il monitoraggio di questi cani continuerà a confermare questi risultati, sostengono i ricercatori.

Questo studio identifica quattro geni associati alla longevità nella razza Cane Corso utilizzando il metodo GWAS (Genome-Wide Association Study, metodo che permette di effettuare in modo rapido una ricerca dei marcatori entro il set completo di DNA o il genoma di molti individui al fine di individuare variazioni associate a una particolare malattia. ndr) e il successivo sequenziamento confermativo.

In definitiva, quattro SNP (polimorfismo genetico) associati alla longevità nel Cane Corso sono stati identificati utilizzando GWAS e convalidati tramite sequenziamento del DNA. Si conclude che i geni TDRP, MC2R, FBXO25 e FBXL21 sono associati alla longevità nel Cane Corso. R.F.

REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323

IMPAGINAZIONE GRAFICA: DOD artegrafica - Massa Lombarda (RA)

STAMPA: Postel spa Viale Europa 175 00144 Roma

SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: POSTE ITALIANE SPA

La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

La Direzione non si assume alcuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali, peraltro, si riserva di operare eventuali tagli al testo, compatibilmente con lo spazio prenotato. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori

FOTO PERSONE MINORENNI Si comunica che tutte le foto pubblicate sulla rivista che ritraggono persone di minore età sono state autorizzate dai rispettivi genitori.

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639

Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.