Link E-Magazine #4 | 2023 (IT)

La rivista per i collaboratori del Gruppo Emmi N.

Inverno

04 2023

GROUP

Link 20 ANNI DI EMMI CAFFÈ LATTE

Un’incredibile storia di successo

EDITORIALE LINK N. 4 / 2023

INDICE LINK N. 4 / 2023

Indice

Grazie per la vostra fiducia!

GRUPPO

04 Emmi Roth USA : inaugurazione impianto di lavorazione caseario

06 Anniversario di EOE: 15 anni di Emmi Operational Excellence

08 EmmiConnect : connessi in tutta Europa

10 Nuovo marchio ombrello Emmi: un brand che fa battere forte il cuore FOCUS

12 Una storia di successo: 20 anni di Emmi Caffè Latte PERSONE

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22 Carenza di forza lavoro: intervista a Natalie Rüedi

24 Storia di sviluppo: Carla Tur Mel·lo

Care colleghe, cari colleghi, Beat Burkhalter della sede svizzera di Ostermundigen afferma nel reportage 20 anni di Emmi Caffè Latte: «Per noi è un onore far parte di questa storia». Caro Beat, anche per me lo è, ogni giorno. La fine dell’anno non solo aumenta i ritmi nei nostri stabilimenti e porta i nostri squisiti prodotti su molte tavole imbandite, ma ci regala anche piacevoli usanze che celebriamo con le nostre famiglie. È un momento per volgere lo sguardo sia al passato che al futuro.

Oggi, a nome della Direzione del Gruppo e del Consiglio di amministrazione, desidero pertanto ringraziarvi per la grandissima determinazione ed energia che mettete nel vostro lavoro, ma soprattutto per la vostra fiducia. Grazie per la fiducia che avete accordato a me nel mio primo anno come CEO e a noi come Direzione del Gruppo e che tutti riponiamo gli uni negli altri ogni giorno.

La fiducia è il legame invisibile che tiene uniti noi di Emmi. È indispensabile per collaborare e fare progressi. E sta a noi tutti rafforzarla e proteggerla costantemente. La fiducia rafforza le relazioni, sostiene le collaborazioni e l’innovazione, promuove

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«La fiducia è il legame invisibile che tiene uniti noi di Emmi. È indispensabile per collaborare e fare progressi.» la responsabilità e crea un circolo virtuoso in cui incoraggiamo gli altri a dare prova di fiducia. E tutto inizia con la fiducia in noi stessi.

Anche con la nuova comunicazione del marchio ombrello Emmi desideriamo consolidare la fiducia nel nostro marchio Emmi. Con lo slogan «Il gusto che viene dal cuore» rafforziamo la nostra promessa oggi e domani: il nostro desiderio di creare i migliori momenti di latte viene dal cuore.

Vi auguro una piacevole lettura.

Ricarda Demarmels, CEO

Focus 20 anni di ECL

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IMPRONTA Uscita: N. 4, Inverno 2023 pubblicato trimestralmente Contatto: link@emmi.com Redazione: Emmi Corporate Communications Emmi Landenbergstrasse 1, CH-6002 Lucerna, Svizzera info@emmi.com www.emmi.com 3

GRUPPO LINK N. 4 / 2023

GRUPPO LINK N. 4 / 2023

EMMI ROTH USA: INAUGURAZIONE DELL’IMPIANTO DI LAVORAZIONE DEI PRODOT TI CASEARI

Modernità, sostenibilità e uno sguardo al futuro La nuova sede principale e l’impianto di lavorazione dei prodotti caseari nel Wisconsin sono stati inaugurati. Con questa pietra miliare, Emmi Roth rafforza la sua posizione di leader nel mercato statunitense delle specialità. Inoltre, compiamo grandi passi avanti nel campo della sostenibilità e creiamo molti nuovi posti di lavoro.

Impatto notevole sugli affari Tim Omer, Managing Director di Emmi Roth, è soddisfatto del successo del grande progetto: «Dopo diversi anni, dalla progettazione fino alla costruzione, siamo felici di essere finalmente nella nostra nuova casa a Stoughton. Il nostro team ha lavorato instancabilmente negli ultimi due anni per realizzare questo sogno, che avrà un impatto significativo sulla nostra attività e sulla nostra capacità di servire meglio la clientela».

«Il nostro team ha lavoratoinstancabilmente negli ultimi due anni per realizzare questo sogno.»

Tim Omer, Managing Director di Emmi Roth

e di migliorare la nostra capacità di servirla», afferma Jordan Ehlen, Director of Manufacturing. In effetti, l’investimento è una scelta logica, poiché da anni l’azienda è tra i leader dell’industria delle specialità casearie statunitensi e quello degli USA rappresenta uno dei nostri «mercati must-win» nell’ambito della nostra strategia ‘26. Parallelamente, l’acquisizione circa due anni fa dell’attività di Athenos, il marchio di feta leader negli Stati Uniti, ha incrementato il bisogno di risorse di lavorazione e distribuzione. In tutto il territorio nazionale, Emmi Roth offre alla clientela del commercio al dettaglio e del food service specialità casearie di alta qualità prodotte localmente e importate dalla Svizzera.

Distanze di trasporto nettamente inferiori L’impianto consente a Emmi Roth di internalizzare una parte nettamente maggiore della catena di approvvigionamento. Finora Emmi Roth ha inviato il formaggio a fino a 30 diverse sedi di co-imballatori; con l’impianto di Stoughton prendiamo invece il controllo di una fetta maggiore della catena di fornitura. «Questo scenario offre opportunità di crescita per il nostro eccellente portafoglio di prodotti caseari, ci consente di rafforzare il nostro valore aggiunto per la clientela

Il grande momento: il 29 novembre, Jonas Leu, responsabile della divisione Americhe, taglia il nastro in occasione dell’inaugurazione.

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Inoltre, il progetto contribuisce anche a far progredire la capacità innovativa dell’azienda. Il nuovo impianto consente di sviluppare piccoli lotti di prodotti sperimentali, di immetterli rapidamente sul mercato e di aumentare la capacità di lavorazione.

Il nuovo impianto rappresenta il più grande progetto di sostenibilità nella storia di Emmi Roth: funziona infatti in modo completamente elettrico e senza gas naturale né propano. Aiuterà l’azienda a raggiungere i suoi obiettivi «netZERO» entro il 2050 e a ridurre il consumo di combustibili fossili. Poiché il formaggio non deve più essere spedito a fornitori di servizi esterni perché viene lavorato internamente, la complessità

«La nuova costruzione offre opportunità di crescitaper il nostro eccellente portafoglio di prodotti caseari.»

Jordan Ehlen, Director of Manufacturing di Emmi Roth

diminuisce in misura considerevole e si dimezzano i tragitti per il trasporto. In questo modo il chilometraggio percorso durante il trasporto si riduce di un notevole 44% e le emissioni annue di CO₂ fanno registrare un calo di 402 tonnellate.

125 nuovi posti di lavoro La creazione di numerosi nuovi posti di lavoro grazie all’impianto di lavorazione dei prodotti caseari di Emmi Roth è un’ottima notizia. Si è già provveduto ad assumere 85 nuovi collaboratori e nuove collaboratrici ed entro febbraio 2024 se ne aggiungeranno altri 40, portando a 125 il numero di nuovi posti di lavoro nel comune di Stoughton. La nuova sede principale è inoltre situata in posizione centrale tra le sedi di produzione di Monroe, Platteville e Seymour e consente a diversi team di vari settori dell’azienda di lavorare insieme sotto lo stesso tetto.

Testo Robert Bossart Foto pgc

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opo un anno e tre mesi di lavori è arrivato il momento: a fine novembre sono stati inaugurati il modernissimo impianto di lavorazione dei prodotti caseari e il nuovo quartier generale di Emmi Roth. A colpire non è solo il completamento rapido e puntuale del progetto, ma anche la dimensione dell’edificio: su una superficie di 14’600 metri quadrati a Stoughton, nel Wisconsin, sorge un edificio in cui vengono lavorati, tagliati, sminuzzati e confezionati numerosi prodotti caseari.

La nuova sede di Stoughton è composta dal nuovo quartier generale (a sinistra) e dal nuovo impianto di lavorazione dei prodotti caseari.

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GRUPPO LINK N. 4 / 2023

GRUPPO LINK N. 4 / 2023

15 ANNI DI EMMI OPERATIONAL EXCELLENCE (EOE)

Come migliorare ciò che sappiamo già fare?

Da 15 anni ci impegniamo per migliorare i nostri processi, il nostro lavoro e la nostra efficienza. Facciamo fronte alla crescente complessità e alla maggiore pressione concorrenziale crescendo in modo sistematico. Senza dimenticare che c’è bisogno del contributo di tutti e che solo insieme possiamo migliorare e prepararci ad affrontare il futuro.

«E

OE ha alle spalle una lunga storia in cui sono successe molte cose». Alex Bolinelli ricopre il ruolo di Head Group Operational Excellence solo da marzo 2023, ma da tempo conosce molto bene l’argomento. L’ingegnere economico-gestionale e meccanico di origine brasiliana sa che esistono solide basi su cui poter costruire. All’inizio Emmi si è avvalsa di un supporto esterno per testare vari metodi e valutare le prime esperienze.

Nel corso del tempo si è creato un bagaglio di cono-

Alex Bolinelli, Head Group Operational Excellence

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Un esempio tratto da Emmi Roth: i pezzi di formaggio venivano impilati, confezionati in pellicole di plastica e stoccati prima di passare alla fase successiva del processo.

Dopo

scenze che sono state applicate e in parte perfezionate. Diversi metodi, tra cui la gestione delle idee e il «Kaizen», termine di origine giapponese che significa «cambiare in meglio», sono diventati parte integrante del nostro lavoro quotidiano.

20 sprint Gemba all’anno Circa quattro anni fa è stato introdotto un importante strumento: gli sprint Gemba. In una sorta di workshop, un team multifunzionale elabora gli aspetti superflui, complessi e inefficienti nelle rispettive procedure di lavoro e cerca soluzioni di ottimizzazione. In questa attività, l’atteggiamento ha un ruolo essenziale: invece di concentrarsi sui costi, si valuta come ridurre al minimo gli sprechi. Ogni anno svolgiamo circa 20 sprint di questo tipo.

Grandi sfide

«OGNI IDEA e ogni problema risolto contano.»

Prima

«Negli ultimi 15 anni abbiamo lavorato molto bene sotto vari punti di vista», afferma Alex. «Le sfide rimangono tuttavia impegnative, soprattutto a causa della crescente complessità dell’attività». Questa situazione riduce la redditività al pari di fattori esterni come l’inflazione e i problemi nelle catene di approvvigionamento. «La nostra performance ne risente: ecco perché EOE gioca un ruolo decisivo se vogliamo continuare a raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi. Per portare avanti il nostro percorso di crescita in linea con i nostri obiettivi e generare profitti, tutte le parti coinvolte sono chiamate a essere creative e a fornire sostegno al fine di riorganizzare i nostri processi».

Ora la procedura è più veloce: i prodotti arrivano pezzo dopo pezzo e vengono confezionati nelle pellicole uno dopo l’altro, appena in tempo.

Le prossime fasi Quali sono gli sviluppi futuri? Alex cita due punti fondamentali: 1 Superare la concorrenza Le occasioni di confronto non mancano, ma non possono risolvere tutti i nostri problemi. Stiamo valutando altri canali e possibilità per coinvolgere tutto il nostro personale e consentire a tutti di fornire il proprio contributo. «Ogni idea e ogni problema risolto contano», afferma Alex. Oggi i responsabili dei team sanno come affrontare temi complessi e organizzare gli sprint necessari. Inoltre è fondamentale non perdere di vista il quadro d’insieme: l’importante è che ogni persona allarghi lo sguardo concentrandosi non solo sulle proprie mansioni. «Un approccio end-toend rafforzato ci farà migliorare. Dobbiamo adottare le misure giuste prestando attenzione ai punti essenziali dei nostri processi», spiega Alex. Alcuni aspetti che prima non venivano presi in considerazione nella nostra routine quotidiana sono ora al centro dell’attenzione. Ne sono un esempio il peso dei nostri prodotti, il tempo supplementare necessario per adeguare una macchina, i lunghi tempi di risposta della manutenzione, il numero e l’impatto di attività non

pianificate nella produzione e nella logistica, ore supplementari non programmate, situazioni pericolose che possono provocare infortuni sul lavoro ecc. «Non è più sufficiente concentrarsi sui tempi di guasto delle nostre macchine».

2 Rafforzare il confronto collettivo Impariamo di più gli uni dagli altri e cresciamo insieme fino a formare una community EOE a livello di Gruppo: «Ad esempio produciamo formaggio in tutto il mondo, ma con quale frequenza ci confrontiamo sui nostri standard, sulle nostre esperienze e sulle nostre best practice?», chiede Alex. Gli ambiti in cui possiamo imparare gli uni dagli altri sono tantissimi: programmi di formazione, automazione e digitalizzazione, ricette, ottimizzazioni, imballaggi e così via.

A questo riguardo, lo scambio di informazioni può e deve crescere. «Possiamo definire e uniformare i nostri standard con ancora più precisione: le differenze sono ancora troppo nette e operiamo in modo diverso da una sede all’altra. Non bisogna ricominciare da zero ogni volta».

Testo Robert Bossart Foto pgc

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GRUPPO LINK N. 4 / 2023

GRUPPO LINK N. 4 / 2023

EMMICONNECT

Connessi in tutta Europa

Elisabeth Wagner-Wehrborn General Manager di Emmi Deutschland

Grazie a una soluzione uniforme, semplice e transnazionale, presto tutte le società della divisione Europa saranno riunite nel mondo EmmiConnect. Emmi fa così un salto di qualità nella collaborazione digitale.

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nvitare un team Emmi olandese a un meeting virtuale? Contattare brevemente tramite chat la collega di Emmi Dessert Italia? O condividere la documentazione di formazione con un collega di Londra? Con l’ambiente di lavoro digitale creato da «EmmiConnect» tutto questo è possibile, anche al di là dei confini nazionali e a prescindere dai fusi orari.

Un ambiente di lavoro unitario Nel 2024, Emmi France sarà l’ultima società della divisione Europa a entrare a far parte del mondo EmmiConnect. L’ambiente di lavoro unitario basato su Microsoft Teams semplificherà e velocizzerà molte attività, come comunicazione, condivisione delle conoscenze, momenti di creatività collettivi, elaborazione di documenti e collaborazione virtuale. «Emmi-

«La collaborazione fra vari team e Paesi, soprattutto se si utilizzano ancora sistemi diversi, può diventare molto complessa. Grazie a EmmiConnect collaboriamo come se fossimo seduti nella stessa stanza.»

Grazie a EmmiConnect è come se tutte le società europee lavorassero insieme nella stessa stanza.

Scopri di più qui.

Connect sostiene la collaborazione transnazionale in tutta Europa. A livello digitale le distanze fra noi si sono ridotte», afferma soddisfatto Reto Mattli, Strategic Development Officer della divisione Europa.

«A livello digitale le distanze fra noi si sono ridotte.»

Reto Mattli, Strategic Development Officer della divisione Europa

Rollout nella divisione Europa

Robin Barraclough Executive Vice President Europe «Con EmmiConnect è diventato molto più semplice collaborare in modo rapido, flessibile e ovunque ci si trovi. Un grande vantaggio per la collaborazione transnazionale all’interno della divisione Europa!»

Nel 2021 il team EmmiConnect ha modernizzato l’ambiente di lavoro di oltre 2’000 collaboratori e collaboratrici Emmi in Svizzera. Poi anche la divisione Europa ha fatto un salto di qualità nella collaborazione digitale. Passo dopo passo, società dopo società. Un processo in cui è stato necessario superare alcuni ostacoli sul piano tecnico e linguistico. Diversamente da quanto avviene in Svizzera, non tutte le società dispongono della stessa infrastruttura IT. Ma ne è valsa la pena, come dimostrano i feedback e i riscontri positivi ricevuti.

Testo Petra Troxler Foto pgc

Meno barriere linguistiche grazie a Emmi Connect

Peter Irle Managing Director di Emmi Dessert Italia «Oggi è facile organizzare riunioni internazionali, dato che posso consultare i calendari dei collaboratori e delle collaboratrici Emmi di tutta Europa.»

Lingue e dialetti diversi talvolta complicano la collaborazione internazionale. Con EmmiConnect puoi non solo tradurre in tutta semplicità il contenuto di documenti, messaggi e post, ma anche attivare sottotitoli live durante una riunione e visualizzare persino le slide nella lingua desiderata.

Help Center EmmiConnect I corsi di formazione di EmmiConnect sono disponibili in tedesco, inglese, italiano, neerlandese e presto anche in francese. Con il rollout della divisione Americhe sono previsti anche corsi in spagnolo e portoghese.

Hai domande su EmmiConnect?

Sibille Frank (sibille.frank@emmi.com) Callista Eberhardt (callista.eberhardt@emmi.com) Noi siamo Emmi. E grazie a EmmiConnect siamo ancora più vicini!

Julie Plant Managing Director di Emmi UK Limited «Effettuo come di consueto il login sul mio computer e tutte le app EmmiConnect sono subito pronte all’uso. Niente secondo login e niente doppia autenticazione.»

Illustrazione Amadeus Waltenspühl 8

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NUOVO MARCHIO OMBRELLO EMMI

Emmi: un brand che fa battere forte il cuore

È il volto della campagna del marchio ombrello Emmi: Gianna, di casa nella fattoria della famiglia di ambasciatori degli allevatori svizzeri Burger.

GRUPPO LINK N. 4 / 2023

Il marchio Emmi e i nostri gustosi prodotti racchiudono molte emozioni, che desideriamo porre ulteriormente in primo piano. Con la nostra nuova comunicazione del marchio ombrello e lo slogan «Il gusto che viene dal cuore» dimostriamo i nostri punti di forza e sottolineiamo la nostra passione. Dando al nostro marchio un volto nuovo.

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mmi regala ogni giorno momenti di piacere spensierati e sempre diversi grazie al miglior latte svizzero e alle alternative al latte. Comunicare all’esterno questa promessa del marchio è un’impresa sempre più difficile. Un marchio deve non solo realizzare prodotti eccellenti, ma anche incarnare i valori giusti e dimostrare al contempo il proprio impegno nei confronti della nostra società e dell’ambiente. «I consumatori e le consumatrici ci considerano innovativi e ci associano al piacere e all’alta qualità», afferma Sara Hesseling, Head Marketing Dairy. «Genuinità, sostenibilità e vicinanza alla Svizzera restano invece in secondo piano».

Le nostre solide basi Emmi poggia su solide basi e ha tutte le carte in regola per diventare un vero e proprio love brand per la 10

popolazione svizzera. Le nostre origini, alimentate da partnership e radici svizzere ultrasecolari. La nostra passione e la nostra abilità artigianale, unite alla competenza con cui fondiamo tradizione e moderna lavorazione del latte e alla straordinaria cultura Emmi.

Il nostro prodotto naturale, il latte, grazie al quale realizziamo momenti di piacere naturali con il miglior latte svizzero. Il nostro contributo, caratterizzato da un forte impegno nei confronti del personale, della società e dell’ambiente, che fa di noi un esempio nell’industria lattiera.

«Con la nuova comunicazione del marchio ombrello Emmi, che sarà lanciata il prossimo anno, sfruttiamo i nostri punti di forza e la nostra vicinanza alla Svizzera. Desideriamo che le persone tornino ad associare il marchio Emmi a un mondo ricco di emozioni»,

afferma Sonja Hennecke, Senior Brand Manager. Lo slogan «Il gusto che viene dal cuore» punta a trasformare Emmi in un marchio nuovo e in grado di regalare ancora più emozioni, proprio perché Emmi, grazie alle sue solide basi, non scende a compromessi in fatto di gusto, genuinità, vicinanza, regionalità e sostenibilità. «Dobbiamo trasmettere all’esterno con ancora più forza la grande passione che alimenta il nostro lavoro». A partire dal prossimo anno, i consumatori e le consumatrici in Svizzera potranno toccare con mano questa straordinaria esperienza del marchio attraverso manifesti, sui social media e in occasione di vari eventi. La campagna è inoltre stata studiata per avere un effetto positivo e stimolante anche sull’intero Gruppo Emmi.

« Lo slogan ‹Piacere con tutto il cuore› punta a trasformare Emmi in un marchio in grado di regalare ancora più emozioni.»

IL MANIFESTO DI EMMI

Il momento di piacere Emmi ... è il «mmmhmm» al primo cucchiaio di yogurt, il sorriso dei bambini dopo aver bevuto un bicchiere di latte e la sensazione di felicità dopo un morso di formaggio. Offriamo infatti un piacere che fa battere forte il cuore.

Grazie al nostro amore e all’instancabile passione per il prodotto, alle nostre conoscenze specialistiche pluriennali, all’inventiva e agli elevati standard di qualità svizzeri creiamo pregiati prodotti lattieri di alta qualità per ogni momento di gioia. Sempre nel rispetto della natura e dell’uomo. È così che ogni giorno vengono prodotti momenti di latte unici e deliziosi per la nostra clientela e i consumatori e le consumatrici, dalla Svizzera per la Svizzera.

In qualità di azienda svizzera e leader del mercato di prodotti lattiero-caseariabbiamo a cuore le generazioni di oggi e di domani, il nostro personale, i nostri partner e i nostri fornitori di latte. Il nostro desiderio di creare insieme i migliori momenti di latte, oggi e domani, viene dal cuore.

Sonja Hennecke, Senior Brand Manager

Le nostre origini

Molto più di un semplice rilancio delle confezioni Per rafforzare il marchio Emmi anche nell’uso quotidiano, circa 200 prodotti Emmi in oltre sei diverse categorie sfoggeranno un design nuovo e moderno.

Si tratta di prodotti consolidati come ad esempio la mozzarella Emmi, il latte e la panna Emmi e il vasetto di semola Emmi. La confezione racconterà i nostri valori e storie straordinarie, dalle «eroine del pascolo» alle «altre nostre star: i collaboratori e le collaboratrici». Il passaggio alle nuove confezioni avverrà gradualmente, a partire dal secondo trimestre 2024.

Effetto positivo sull’intera azienda Dimostrando i nostri valori e punti di forza e offrendo esperienze del marchio sorprendenti rafforziamo la fiducia dei nostri consumatori e delle nostre consumatrici nel marchio Emmi. Vi sono inoltre buoni motivi per trasmettere ancora più emozioni con il marchio Emmi. Studi di mercato dimostrano che con questa strategia aumentano raccomandazioni e fidelizzazione. A trarne vantaggio non è però solo il marchio, ma anche Emmi in qualità di interessante datore di lavoro, sia all’interno che all’esterno: cerchiamo infatti con tutto il cuore anche i professionisti del gusto del futuro.

In Emmi c’è molta Svizzera, da più di 100 anni.

Siamo orgogliosi delle nostre radici, del nostro impegno locale e delle nostre collaborazioni di lunga data con gli allevatori locali che ci forniscono il latte.

Passione e competenza Trasmettiamo le nostre conoscenze di generazione in generazione, creando momenti di gioia garantendo qualità svizzera elevata con competenza, cuore e inventiva.

Il nostro prodotto naturale I momenti di piacere naturali hanno bisogno di un prodotto naturale. E in Svizzera i requisiti certo non mancano. Nel nostro latte svizzero di alta qualità, tutta la bontà è già presente di natura.

Il nostro contributo Un allevamento rispettoso degli animali, la conservazione delle risorse e lo sviluppo del nostro personale sono una parte importante del nostro impegno per un’industria lattierocasearia responsabile.

Testo Robert Bossart Foto pgc

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FOCUS LINK N. 4 / 2023

FOCUS LINK N. 4 / 2023

Focus 20 anni di ECL

SEDE DI PRODUZIONE ECL DI OSTERMUNDIGEN, SVIZZERA: COLLABORATORI E COLLABORATRICI «DELLA PRIMA ORA»

«È stato un onore esserci» Da 20 anni Ostermundigen, in Svizzera, è il «cuore» pulsante del prodotto Emmi di maggior successo: nello stabilimento vengono prodotti giorno e notte milioni di Caffè Latte. Il personale presente ancora oggi ricorda la frenesia, la concitazione e talvolta il caos che qui regnavano in passato. E a volte ancora oggi.

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el rumoroso capannone di Ostermundigen si sente di tanto in tanto un brusio di voci.

Nell’Ampack 10, una delle tre linee di produzione principali dove vengono riempiti e confezionati i bicchieri di Emmi Caffè Latte, si lavora a pieno ritmo. I bicchieri vuoti vengono immessi nella linea, dopodiché vengono sterilizzati da una macchina prima di arrivare al «dosatore», che provvede a riempirli.

Si passa poi all’applicazione della capsula in alluminio, a cui seguono la sigillatura, la prova di tenuta e l’impressione della data. Infine viene posizionato il coperchio a risvolto, i bicchieri pronti vengono sistemati in scatole da dieci e infine su un pallet e da qui vengono trasportati nel magazzino verticale. «Oggi produciamo 30’000 pezzi all’ora, in passato erano 1’500», ricorda Peter Burkhalter, responsabile del team Pianificazione del personale e Sviluppo, che ha vissuto in prima persona la nascita di ECL.

Si respirava un’aria di cambiamento

Bekim Idrizi (a destra) e il suo collega Blerim Eterni mostrano il Caffè Latte appena confezionato. Bekim è orgoglioso di far parte della nostra squadra dai primi bicchieri riempiti nel 2004.

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«I primi tempi erano molto frenetici, si percepiva uno stress positivo». Il personale era rimasto segnato dal fallimento di Swiss Dairy Food e molti temevano per il proprio posto di lavoro. In seguito Emmi ha rilevato la sede e nel 2004 ha avviato la produzione di Emmi Caffè Latte. Improvvisamente si è iniziato a respirare un’aria di cambiamento. «Tutti sentivano → 13

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tura alcuni detenuti di Thorberg. Nei primi anni anche i coperchi a risvolto dovevano essere posizionati manualmente. Poi è arrivato un intenso periodo di promozioni, che ha richiesto molto personale. «Nelle prime settimane la situazione era un po’ buffa, pensavo che il caffè non si potesse bere freddo», aggiunge Beat ridendo. Ebbene, dopo 20 anni di ECL e 44 anni di servizio, ha cambiato idea. «Per fortuna mi sono dovuto ricredere: il prodotto è un grande successo».

1 Gli impianti di Ostermundigen funzionano a pieno ritmo.

2 Erich Trachsel, pianificatore di produzione 3 Fredy Hofer, responsabile Engineering 4 Sui bicchieri viene applicata una capsula in alluminio.

«Per fortuna mi sono dovuto ricredere: il prodotto è un grande successo.»

Beat Scherz, responsabile del team Confezionamento di Ostermundigen

Con il successo non ci si ferma mai

Beat Scherz, responsabile del team Confezionamento: «All’epoca siamo partiti da zero.»

→ che stava accadendo qualcosa di speciale», afferma Peter. Il caposquadra Bekim Idrizi annuisce, i suoi occhi brillano. «Ci eravamo accorti che quel prodotto aveva qualcosa di unico. È stato entusiasmante collaborare fin dagli esordi». Fredy Hofer, oggi responsabile Engineering, era entrato a far parte della squadra poco dopo il lancio come responsabile della produzione. «Ricordo che il fornitore dei macchinari si lamentava dicendo che non potevamo fare ‹ una sciocchezza del genere›. Si riferiva alla forma strana del bicchiere, che a sua detta non avrebbe riscosso successo. Ma tutti noi ci abbiamo creduto fin dall’inizio». Chiunque assaggiasse il Caffè Latte non poteva fare a meno di notare che sul mercato era approdato un prodotto senza precedenti.

Un aiuto dall’associazione ciechi «Tu hai i capelli grigi, mentre io non ce li ho più, perché all’epoca non c’era un attimo di respiro», dice Beat Scherz, responsabile del team Confezionamento, rivolgendosi al pianificatore di produzione Erich Trachsel. Entrambi sorridono. «Quando siamo partiti non avevamo nulla, abbiamo cominciato da zero».

Le confezioni di cartone dovevano essere piegate a mano, a migliaia. Dapprima ha assunto temporaneamente 20 persone, poi sono venuti in aiuto alcuni membri dell’associazione ciechi e in seguito addirit14

Naturalmente, nel corso degli anni molti processi sono diventati più efficienti: i coperchi vengono ad esempio posizionati ormai da tempo da una macchina. «I ritmi non sono mai davvero rallentati visto che assistiamo a cambiamenti continui, anche perché con il successo il dinamismo è assicurato», afferma Beat. Erich, responsabile degli ordini, concorda con il collega. Soprattutto nei primi anni i quantitativi degli ordini destinati all’estero cambiavano spesso all’ultimo minuto. «A volte caricavamo i pallet direttamente dalla linea sui camion perché eravamo a malapena in grado di tenere il ritmo degli ordini», ricorda Erich. «Dovevamo riuscire a soddisfare una domanda in costante crescita».

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Rendere possibile l’impossibile È vero, Erich ammette che gli ultimi 20 anni non sono stati una passeggiata, come può confermare chi ha vissuto questa avventura fin dall’inizio. «Dobbiamo sempre correre e rendere possibile l’impossibile.

Ecco perché con ECL ho una sorta di rapporto di amore-odio. Però è bello quando tutto va secondo i piani; così movimentiamo un po’ la nostra quotidianità». Peter Burkhalter aggiunge: «Caffè Latte era ed è tuttora una sorta di elisir di lunga vita. Per noi è un onore far parte di questa storia».

Testo Robert Bossart Foto André Scheidegger

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2007 2008 2011 2014 2015 2016 2019 2020

Lancio delle varietà Vegan e High Protein Introduzione di «Ricette all natural», senza additivi, «100% natural ingredients»

2022

Lancio di Fun Latte ed ECL in bottiglie in PET Quinta partecipazione al casting show «Germany’s Next Topmodel»

2021

2023

2020

2019

2018

Avvio della collaborazione di sponsorizzazione con le pallavoliste svizzere Tanja Hüberli e Nina Brunner

2017

Lancio della prima edizione limitata in Messico

2018

2013

Lancio della varietà Double Zero La sciatrice svizzera Wendy Holdener diventa ambasciatrice del marchio

20 ANNI DI CRESCITA

2016

2012

Lancio di Mr. Big

2013

2011

2010

Introduzione del marchio Rainforest Alliance (RFA) Prima partecipazione come sponsor al casting show «Germany’s Next Topmodel»

2009

Lancio in Belgio

2010

2006

ECL viene premiato in Germania come «Prodotto dell’anno» e nel Regno Unito riceve il Dairy Innovation Award

2005

2007

Il motociclista Tom Lüthi diventa ambasciatore di ECL

2004

2005

5 marzo 2004 Lancio di ECL in Svizzera, Germania, Austria, Paesi Bassi e Spagna.Ambasciatori del marchio: DJ Bobo, Roger Federer

2004

FOCUS LINK N. 4 / 2023 FOCUS LINK N. 4 / 2023

Negli ultimi 20 anni sono state lanciate molte varietà, pertanto l’elenco è incompleto.

Una crescita inarrestabile

Una crescita da manuale: oggi la nostra produzione di Caffè Latte è quasi 40 volte superiore rispetto a 20 anni fa. Ecco una panoramica dell’andamento positivo di Emmi Caffè Latte.

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FOCUS LINK N. 4 / 2023

FOCUS LINK N. 4 / 2023

Tanto lavoro a tempo di record Prima del lancio si respirava un’atmosfera frenetica.

Tutte le persone coinvolte lavoravano senza sosta e a velocità record al nuovo prodotto: tutti avevano capito che stava nascendo qualcosa di speciale. E così arriviamo alla data chiave, il 5 marzo: il prodotto è stato un successo fin dal primo giorno. Dopo Svizzera, Germania, Austria, Paesi Bassi e Spagna, si sono aggiunti ben presto anche altri Paesi. «Finalmente nel banco frigo c’è un prodotto che può creare dipendenza», recitava la prima e-mail di un fan dopo il lancio.

ECL: ECCO COME EMMI È DIVENTATA SINONIMO DI LIFEST YLE

Una grande storia di successo che ha lasciato il segno Caffè freddo? Ma non lo beve nessuno! 20 anni fa erano in molti a credere che un prodotto come questo non avrebbe potuto avere successo.

Con incrollabile convinzione e grandi doti creative, Emmi ha riconosciuto i segni dei tempi scrivendo una straordinaria storia di successo che dura ancora oggi e che ha influenzato in modo determinante l’azienda.

Fernando Varandas, responsabile di impianto del team Produzione del caffè di Ostermundigen, verifica se il caffè soddisfa gli elevati standard di qualità.

Il 5 marzo 2004 è sicuramente una delle date più importanti per Emmi: nasce Emmi Caffè Latte. Se già nel primo anno sono stati prodotti diversi milioni di bicchieri, oggi il loro numero è ancora più elevato. Il caffè freddo di Emmi è stato dirompente ed è ancora oggi un prodotto di successo senza precedenti. Com’è stato e com’è tuttora possibile un risultato come questo? Cosa ci è voluto per raggiungerlo? E come ha cambiato l’azienda lattiera Emmi? Per capirlo, vale la pena ripercorrere gli anni ‘2000. C’era una volta il mercato lattiero svizzero regolamentato, che venne aperto creando così nuove opportunità. Allo stesso tempo, all’inizio del millennio stava emergendo una nuova cultura della caffetteria e si stavano diffondendo bar e locali alla moda. Anche Emmi si accorse che il caffè si stava affermando come prodotto di tendenza.

Ispirazione dal Giappone Ma il caffè freddo? Da noi era piuttosto malvisto. La situazione era invece diversa in altri Paesi, come il Giappone, dove il caffè freddo era molto apprezzato.

Un team di dirigenti Emmi si recò proprio nel Paese del Sol Levante, da cui si lasciò ispirare. Fin da subito non vi furono dubbi: la soluzione non sarebbe stato il caffè concentrato, bensì un caffè di prima qualità appena tostato e preparato. «Molti prodotti che 18

abbiamo assaggiato contenevano coloranti, conservanti e aromi aggiunti e spesso non avevano un buon sapore», racconta Rolf Hodel, che all’epoca contribuì in misura determinante alla creazione di Caffè Latte e che ancora oggi è coinvolto nel suo sviluppo.

Come si spiega il successo ininterrotto di ECL? «All’epoca il nostro prodotto era in linea con i tempi», afferma Yvonne Baumgartner, Global Head Ready-to-Drink-Coffee. ECL era la bevanda perfetta per una società dai ritmi sempre più veloci e che desiderava consumare qualcosa «on the go». «Siamo riusciti a creare una nuova abitudine: la cosa migliore che ci potesse capitare. Operiamo in un segmento di mercato ancora in crescita a livello globale. Ecco perché anche oggi intravediamo grandi potenzialità per questa categoria e per il nostro marchio». Emmi Caffè Latte continua a riuscire nel suo intento di soddisfare i gusti delle giovani generazioni, ad esempio con il lancio di Fun Latte nel 2023.

«Siamo riusciti a creare una nuova abitudine.»

Yvonne Baumgartner, Global Head Ready-to-Drink-Coffee

Una leggenda: la prima macchina del caffè che accompagnò i primi esperimenti oltre 20 anni fa è ancora oggi a Emmen.

Macchina del caffè leggendaria

Reinventare il latte

L’azienda mosse i primi passi avvalendosi di un macinacaffè manuale. Nel 2003 il reparto Sviluppo si dedicò alla sperimentazione di diversi processi per la produzione di caffellatte refrigerato. Numerose furono le difficoltà, dalla fornitura della giusta varietà di caffè ai metodi di macinazione e preparazione, solo per citarne alcune. Non vogliamo svelare troppi dettagli: basti sapere che ci vollero grande ingegno, lavoro di squadra, spirito innovativo e tenacia per raggiungere il risultato soddisfacente con cui, 20 anni fa, Emmi ha inaugurato l’avventura di Emmi Caffè Latte.

In che modo questo successo ha influenzato Emmi?

«L’ha incoraggiata a essere e a rimanere innovativa, a reinventare il latte, a rivolgersi ancora di più ai consumatori e alle consumatrici e a imparare a stare al passo coi tempi», chiosa Yvonne. Un’innovazione come ECL non è scontata: negli ultimi anni sono stati lanciati molti prodotti, che sono poi spariti dal mercato. «Ma per dar vita a prodotti come ECL c’è bisogno di spirito innovativo e di ricerca costante. Per questo non molliamo e continuiamo a crescere. La storia di Emmi Caffè Latte è tutt’altro che finita».

La leggendaria macchina del caffè era una presenza costante: all’epoca veniva infatti utilizzata per svolgere tutti gli esperimenti e oggi è ancora visibile nel reparto Sviluppo a Emmen. «Continuiamo a usarla per sperimentare nuove varietà e per la nostra pausa caffè», afferma Rolf sorridendo. Tutte le varietà di ECL degli ultimi 20 anni sono « nate» insieme a lei. «È incredibile la robustezza di questa macchina».

Testo Robert Bossart Foto pgc e André Scheidegger

Agli esordi, il motociclista svizzero di fama mondiale Tom Lüthi è stato ambasciatore del marchio Emmi Caffè Latte.

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FOCUS LINK N. 4 / 2023

FOCUS LINK N. 4 / 2023

I GIUDIZI DI CONSUMATORI E CONSUMATRICI

«Posto storie per ECL»

Cosa ne pensa l’affezionato pubblico di ECL?

Vanessa Lehmann, 31 anni «Nel 2020 ho postato su Instagram una foto con Emmi Caffè Latte sul monte Gurnigel durante un’escursione. Al team Marketing di Emmi è piaciuta talmente tanto che da allora non ho più smesso di postare foto come queste per le mie storie. Bevo il Double Zero quando lavoro e il Double Macchiato nel tempo libero quando sono fuori casa.

Mi piace l’immagine di ECL sui social media: è giovane e moderna.»

Abbiamo chiesto a qualche fan cosa apprezza di Emmi Caffè Latte e perché lo ama così tanto. Ad alcuni dà la giusta sferzata di energia per l’allenamento, mentre per altri è un prodotto fantastico o addirittura importante a livello personale.

«Mi dà la carica giusta»

«Sono una consumatrice della prima ora» Yasmin Atilgan, 45 anni «Bevo Emmi Caffè Latte da sempre. Sono una consumatrice della prima ora, per così dire. Il mio preferito è il Double Zero: ha uno squisito gusto di caffè, semplicemente fantastico. Mi definirei una fan perché bevo Caffè Latte quasi ogni giorno. A quanto pare ho già contagiato anche mio figlio quattordicenne, che beve il Cappuccino.»

Liam Simion, 19 anni «Ogni settimana bevo circa cinque Caffè Wendy o Double Zero, di solito quando sono in giro o prima dell’allenamento: mi danno la carica giusta.

Emmi Caffè Latte è fantastico perché è un buon caffè che puoi portare sempre con te.»

«Adoro il mondo ECL» Alexia Blättler, 20 anni «All’università di San Gallo, dove studio, possiamo scegliere fra tante varietà di Emmi Caffè Latte. Adoro questa ricca offerta: il mio preferito è Balance, senza lattosio e con poche calorie. A parte il gusto delizioso, trovo che il design e il mondo ECL siano fantastici.»

Testimonianze raccolte da Robert Bossart Foto pgc 20

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PERSONE LINK N. 4 / 2023

PERSONE LINK N. 4 / 2023

CARENZA DI FORZA LAVORO

«Buone notizie: abbiamo gli strumenti per contrastarla» La carenza di forza lavoro sta diventando sempre più problematica e le conseguenze si fanno sentire: mancano collaboratori e collaboratrici urgentemente richiesti e alcuni team restano a lungo a corto di personale. Natalie Rüedi, responsabile HR del Gruppo Emmi, illustra le misure che stiamo adottando per contrastare questo fenomeno.

E ricorda: tutti i collaboratori e tutte le collaboratrici possono dare il proprio contributo.

lità del mercato del lavoro può offrire ai team anche l’opportunità di acquisire nuove figure valide. Lancio dunque un appello: invitate le persone che conoscete a venire a lavorare da noi!

Cos’altro possiamo fare per contrastare la carenza di forza lavoro?

La buona notizia è che possiamo fare qualcosa e non siamo in balia degli eventi. Un elemento cardine è la nostra cultura, che dobbiamo curare con attenzione. È importante che tutto il personale venga apprezzato, stimato e incentivato. Ogni persona deve poter fare la differenza e lasciare il segno. Credo che in Emmi le opportunità non manchino. Da noi le persone sono davvero importanti. Abbiamo bisogno di bravi e brave dirigenti perché il loro ruolo è essenziale per creare una buona cultura. Stiamo già investendo molto in queste figure. I giovani desiderano inoltre svolgere

«È importante che tutto il personale venga apprezzato, stimato e incentivato. Ogni persona deve poter fare la differenza e lasciare il segno.»

Natalie Rüedi, responsabile HR del Gruppo Emmi

Natalie, si dice che in diverse sedi in Svizzera e all’estero il personale non basti e che molti posti restino vacanti. Quanto è grave il problema in Svizzera e nei singoli Paesi?

In quasi tutto il Gruppo Emmi è sempre più difficile trovare persone idonee per i posti vacanti. Dopo gli anni del coronavirus, inoltre, la fluttuazione è in aumento, perché ora molte persone hanno voglia di fare esperienze nuove. Il problema si pone soprattutto nei mestieri di natura tecnica, ma sono interessate anche le nostre professioni principali, come ad esempio tecnologi e tecnologhe del latte.

«Il mio appello: invitate le persone che conoscete a venire a lavorare da noi!»

Natalie Rüedi, responsabile HR del Gruppo Emmi

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Come si spiega questa carenza di forza lavoro?

Le ragioni sono molteplici. In Svizzera la società sta invecchiando e le persone che entrano nel mercato del lavoro non bastano per sostituire chi va in pensione. A causa del rapido sviluppo tecnologico, in alcuni casi i sistemi di formazione non sono più all’altezza, per cui non riusciamo a trovare persone in possesso delle qualifiche adeguate. Anche le mutate esigenze delle giovani generazioni, per le quali il lavoro è solo uno dei tanti aspetti della vita, giocano un ruolo importante. Inoltre, con un mercato del lavoro ricco di posti vacanti, le persone sono diventate più esigenti. Dobbiamo reagire a questa situazione.

Quali sono le ripercussioni per il personale?

Per via della situazione positiva sul mercato del lavoro assistiamo a più avvicendamenti nei nostri team, il che di per sé non è un aspetto solo negativo. Significa però che dobbiamo avviare alla professione un numero maggiore di persone, con un conseguente dispendio di tempo e risorse. Se i posti di lavoro rimangono vacanti, altri compensano queste lacune.

Inoltre, spesso dobbiamo riqualificare le persone perché non riusciamo a trovare candidati e candidate con le competenze giuste. Come detto, però, la flessibi-

un lavoro utile in un contesto sostenibile. Anche a questo proposito Emmi si fa trovare preparata grazie a un programma di sostenibilità a 360 gradi. In futuro dovremo puntare ancora di più sulla crescita continua di tutti i collaboratori e tutte le collaboratrici e coinvolgere anche più persone nella formazione. La formazione professionale in Svizzera è un elemento decisivo in tal senso. Nei settori in cui abbiamo difficoltà a trovare personale dovremo inoltre fare ancora più leva su automazione, digitalizzazione e aumento dell’efficienza.

Soprattutto le giovani generazioni attribuiscono grande importanza ai modelli di lavoro e alla flessibilità, come nel caso dei modelli di turni.

Introdurremo adeguamenti a questo proposito?

Sì, anche questo è un tema importante. Il personale degli uffici beneficia già di una grande flessibilità in termini di orario. Ma la maggior parte dei collaboratori e delle collaboratrici di Emmi non lavora in ufficio.

Attualmente stiamo migliorando il lavoro a turni, ad esempio aumentando le compensazioni orarie per il lavoro notturno. Tuttavia, in generale siamo chiamati a compiere ulteriori passi in termini di flessibilità nel prossimo futuro. Un esempio positivo è offerto da Mexideli, facente parte del Gruppo Emmi: l’azienda è passata da una settimana di sei a una settimana di cinque giorni, con un sabato al mese dedicato al perfezionamento professionale. In Svizzera la possibilità di acquistare ferie al posto del congedo non pagato è un esempio di organizzazione più flessibile delle condizioni di lavoro. Spesso abbiamo anche a che fare con casi specifici che richiedono un approccio il più possibile flessibile e orientato alle soluzioni.

Cosa possiamo fare tutti noi per far fronte alla carenza di forza lavoro?

La solida cultura di Emmi e delle società che fanno parte del Gruppo si traduce in realtà solo se viene incarnata da ognuno di noi. Tutti possiamo e dobbiamo dare il nostro contributo mostrando disponibilità, sostenendoci a vicenda, incarnando una cultura positiva dell’errore e ogni tanto ringraziando per l’aiuto ricevuto. Oppure cercando soluzioni invece di lamentarci, creando così un clima all’insegna della positività. E se tutti continuano a imparare cose nuove, saremo all’altezza del nostro lavoro anche in futuro. NOI siamo Emmi e sta a NOI organizzare positivamente la nostra quotidianità, trasmettendo questa immagine anche all’esterno. Così facendo attireremo infatti anche nuovo personale.

Intervista Robert Bossart Foto André Scheidegger

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PERSONE LINK N. 4 / 2023

PERSONE LINK N. 4 / 2023

La gestione consapevole delle risorse è sempre stata una priorità per Carla.

Tutelare l’ambiente Entro il 2050 Emmi punta a diventare un’azienda «netZERO», promuovendo al contempo l’economia circolare nei propri stabilimenti. A tal fine Emmi si è posta obiettivi concreti per ridurre le emissioni, i rifiuti e il consumo di acqua.

STORIA DI SVILUPPO CARLA TUR MEL·LO

«Mi sento a casa in tutto il mondo» Lavora e vive in Olanda, a Lucerna e ogni tanto anche a Barcellona: in qualità di project manager per il reparto Sostenibilità, Carla Tur Mel·lo offre consulenza e stimoli alle nostre società di tutto il mondo.

aveva l’impressione di aver fatto un salto nel buio.

«Nonostante l’aiuto del reparto HR, gestire la burocrazia, cercare un appartamento e compilare tutti i moduli è stato molto più faticoso che prendere dimestichezza con il nuovo lavoro», afferma ripercorrendo quei momenti.

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Nel frattempo, Carla si è lasciata alle spalle la maggior parte delle incertezze. È orgogliosa di aver abbandonato ancora una volta la sua comfort zone e di aver avuto il coraggio di ricominciare. Carla non è pentita della sua decisione, anzi: «Il mio lavoro mi dà molto e mi fa crescere».

a vivace catalana è seduta nella caffetteria Emmi nella sede principale di Lucerna, in Svizzera, dove chiacchiera in un fluentissimo inglese con una collega e un collega del team Supply Chain. È una di quelle settimane in cui Carla Tur Mel·lo lavora a Lucerna, dialogando di persona con il team Sustainability.

Ma chi è questa giovane donna che per lavoro si sposta tra due Paesi? Carla, figlia di una ballerina di danza classica e di un insegnante di danza, è cresciuta a Barcellona. Anche a lei piace ballare. «Ma l’esempio di mia madre mi ha fatto capire le fatiche a cui è sottoposto il corpo nel corso di anni di danza», racconta la 32enne. Carla, invece, si prende consapevolmente cura di sé e delle persone che la circondano. Da sempre è affascinata in particolare dalla gestione responsabile delle risorse e da un rapporto consapevole con la natura e la terra.

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Carla si consulta con Naïma Bossart, stagista del reparto Sostenibilità, e con Daniel Morger, Head Group Logistics.

Come se avessi vinto al lotto Invece di dedicarsi alla danza, Carla ha deciso di studiare chimica. Qualche anno dopo si è resa conto che anche le aziende possono avere un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. Quando ha visto che Bettinehoeve, società olandese affiliata di Emmi, era alla ricerca di una project manager nell’ambito della sostenibilità, Carla non ci ha pensato due volte. Questa posizione le ha offerto l’opportunità di coniugare lavoro e valori personali. «Quando ho ricevuto la conferma, mi sembrava di aver vinto al lotto», racconta Carla.

Nuovo inizio in Olanda E così, alla fine di gennaio 2023, in una fredda e piovosa giornata invernale, Carla si è trasferita in Olanda con due grandi valigie e due giorni dopo ha iniziato a lavorare per l’affiliata di Emmi. Nei primi giorni di lavoro il tempo non era dei migliori e per di più Carla

Stimolare scelte sostenibili Nel suo ruolo di membro del team Sostenibilità di Emmi e di responsabile della tematica principale «Ridurre i gas responsabili dell’effetto serra», Carla punta ad aiutare Emmi a raggiungere gli obiettivi «netZERO». Supporta le società di tutte le divisioni nell’attuazione di misure e progetti volti a ridurre a lungo termine i gas responsabili dell’effetto serra.

Molti interventi sono di natura tecnica, come l’installazione di pannelli solari o di un impianto di produzione di calore rinnovabile in uno stabilimento di produzione. Carla offre inoltre consulenza alla divisione Europa per questioni legate alla sostenibilità. «Mi piace sensibilizzare e ispirare le persone spingendole

a considerare la sostenibilità non più come un tema a sé stante, bensì come parte integrante del nostro pensiero». L’obiettivo è garantire a Emmi una crescita redditizia e al contempo sostenibile.

Prima di trasferirsi in Olanda, Carla ha vissuto e lavorato tre anni a Lione (Francia). «Mi sento a casa in tutto il mondo e amo viaggiare e conoscere nuove persone», racconta. Già durante gli studi ha trascorso diversi mesi in Germania e a Bangkok. Ammette che l’aereo è anche il suo più grande vizio a livello ecologico. È però praticamente l’unico modo per spostarsi tra l’Olanda e Lucerna. Di tanto in tanto Carla torna anche a Barcellona, la sua città natale, sia per lavorare in home office che per rivedere familiari e amici.

E quali sono gli auspici di Carla a pochi giorni dalla fine dell’anno? «Mi piacerebbe giocare di più a calcio, adoro la partita del mercoledì a mezzogiorno da Emmi a Lucerna», afferma ridendo, «e un piccolo appartamento qui a Lucerna sarebbe davvero comodo». Per il resto Carla non desidera altro. Confida che tutto andrà per il meglio: «Sinora la vita mi ha dimostrato che non sempre ottengo ciò che voglio, ma ciò che mi rende felice».

Testo Petra Troxler Foto Matthias Jurt 25

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